Approvato a maggioranza il Piano del Commercio del Comune di Città di Castello. Si di PD, PSI, La Sinistra e Gruppo Misto, astenuti Tiferno Insieme e Lega, contrario Castel-lo Cambia. E’ il primo grande comune dell’Umbria a dotarsi di questo strumento ed a ricorrere alla definizione di area critica. Nel presentare il documento al consiglio comunale di lunedì 18 novembre 2019, l’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti ha richiamato la legge regiona-le ed il regolamento da cui il Piano discende “come atto di programmazione per medie e grandi strutture commerciali che introduce strumenti nuovi, come le aree critiche, le aree sature o l’onere aggiuntivo del 20% sulle opere di urbanizzazione da destinare al centro storico. Completa il quadro della pianificazione in corso, intersecandosi con il Pums, il piano della mobilità urbana sostenibile, il piano regolatore operativo e guar-dando verso il Piano del traffico urbano”. Contemporaneamente al Piano il consiglio ha anche approvato una variante al piano regolatore operativo, ormai alle battute finali in commissione: “Il prg assume le decisioni del Piano del Commercio, in particolare si fa carico delle strutture di grandi dimensioni. La soluzione raggiunta in collaborazione e adottata è di equilibrio ed è stata condivisa” ha aggiunto Rossella Cestini, assessore all’Urbanistica “Contabilizzeremo i metri quadrati di commercio della zona critica, la zo-na industriale Nord, per la valutazione del passaggio ad area satura”. Ad illustrare le principali misure del Piano, sostenuto da un poderoso dossier su cifre e processi socio economici del territorio, è stato il consulente esterno Andrea Kaczma-rek: “i Comuni attualmente hanno poteri solo oltre 250 mq di superficie di vendita. La rete distributiva di Città di Castello risulta composta da 757 esercizi commerciali al det-taglio, 575 del settore prevalente non alimentare. La superficie totale di vendita risulta di 93.637 metri quadrati e quella media di 123.7 metri quadrati. Dei 93.637 metri di superficie, 26.705 pari al 28.5 % del totale, sono da attribuire agli esercizi di settore prevalente alimentare il restante (71.5%) al non alimentare. Le medie strutture di vendi-ta, rappresentano il 9.9 % del totale degli esercizi, mentre in termini di superficie rap-presentano il 47.7 %. I dati che maggiormente vengono in luce posso considerarsi: la contrazione, specie in termini di superfici, nella città antica, la grande espansione che ha avuto la zona industriale sia per il settore alimentare che per quello non alimentare, la crescita anche nella zona di Trestina limitata, tuttavia, al settore alimentare. Il centro storico ha subito una perdita di esercizi commerciali e di relative superfici, mentre si è sviluppata fortemente la zona industriale non solo per la nascita della grande struttura, ma anche in termini di piccoli e medi esercizi commerciali. Il saldo a livello comunale è di 18 esercizi in meno e la nascita di 11 strutture di tipologia superiore”. In questo con-testo i processi da monitorare sono “l’andamento commerciale della città antica, preve-dendo incentivi alla permanenza o all’insediamento delle attività; la zona industriale in cui la tendenza all’espansione è veramente forte e potrebbe rilevarsi dannosa per l’armonico sviluppo dell’intero Comune”. Per questo nel Piano viene definita come area critica mentre rispetto alle aree sature “L’intera zona industriale di Riosecco mostra pa-rametri che autorizzano a ipotizzare un’area satura anche se tale ambito territoriale al momento rimane solamente e limitatamente ad un nucleo centrale area critica che, cioè, ammette ancora un limitato sviluppo, superato il quale la stessa deve essere con-siderata satura. Si limiterà l’eccessivo sviluppo del commercio al dettaglio attraverso le destinazioni d’uso e introdurremo una contabilizzazione delle superfici di vendita, com-plessiva, allineando a queste indicazioni anche il prg e premiando il recupero”. Dibattito. Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, ha detto che “dal punto di vista politico la zona industriale è diventata satura a colpa di varianti. Le attività chiuse nel centro storico sono pari o quasi a quelle aperte alla zona industriale. Estendiamo la premialità del recupero con misure particolari per il centro storico”. Vittorio Morani, capogruppo del Psi, ha rivendicato “maggiori poteri per i comuni non avrebbero per-messo l’attuale regime di traffico e di commercio alla zona industriale. Valorizziamo il centro storico con attività di maggiore qualità. Il Piano era atteso da anni degli operato-ri, c’è da fare ma è un buon punto di partenza”. Mirco Pescari, capogruppo del Pd, ha sottolineato come “più che un piano del commercio è un regolamento per medio grandi strutture. Un’arma spuntata, parziale. In realtà negli ultimi anni è cambiato il tipo di consumatore e il tipo di servizio che richiede. La concorrenza tra centro storico e medie grandi strutture non è il prodotto ma il luogo. Ancora oggi non possiamo definire satura ma critica la zona industriale. Il Piano analizza e fotografa ma lascia pochi margini di programmazione se le normative non danno più strumenti agli enti locali”. Marco Ca-stellari, capogruppo della Lega, si è soffermato sul commercio del centro storico, pro-ponendo “di rivitalizzare ed implementare le attività perché sono funzionali al turismo. Riguardo la zona industriale: sui 4mila metri quadri circa ancora disponibili dei 25mila della zona definita critica, dobbiamo vigilare soprattutto sulle destinazioni d’uso perché non si convertano superfici superiori”. Per Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, “nella zona industriale Nord all’ex Inghirami c’è in corso un’altra autorizzazio-ne. Dello spostamento del baricentro commerciale, che potrebbe proseguire indisturba-ta, ne risente anche il termini turistici il centro storico che è meno attrattivo con una rete commerciale esigua o parziale. Per la zona industriale ormai è troppo tardi”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha sottolineato come “in realtà la concentrazione commerciale è nella prima parte di viale Morandi, perché la seconda è invece costellata di capannoni chiusi. Di fatto il Piano del commercio prende atto e ar-chivia. Alcuni hanno avuto ciò che ad altri è stato negato. Oggi votiamo una fotografia mentre i commercianti del centro storico fanno la guerra tra poveri sulla dislocazione dei banco delle fiere. Il Piano certifica situazioni di fatto, le legittima e per questo lo ap-proviamo prima del prg operativo mentre andavano inserite nello strutturale per poterle governare”. Gaetano Zucchini, capogruppo del Gruppo Misto: “Il piano non dà rispo-ste o strumenti immediati. Se la popolazione dentro le mura è meno del 10 per cento e quella della cinta urbana il 32, dobbiamo favorire un recupero dei residenti. Il mondo della distribuzione è cambiato e gli esercizi di prossimità sono sempre meno perché cambia la domanda dei consumatori. Il centro storico deve diventare un centro com-merciale diffuso con residenti e qualità della distribuzione. Su uno strumento intelligen-te di progettualità politica non ci si può astenere”. Il sindaco di Città di Castello Lucia-no Bacchetta ha concluso dicendo che “Il commercio è cambiato, basti pensare all’on line, e non si può demonizzare il mercato. Città di Castello non ha una vocazione commerciale di lunga durata. La trasformazione della zona industriale dipende da sot-todimensionamento della rete commerciale oltre che dalla liberalizzazione. La pro-grammazione non deve essere sottovalutata perché ci saranno altre richieste e non possiamo ignorarlo. Nel centro storico ci sono tipologie in crisi e tipologie in crescita come gli esercizi pubblici, bar e ristoranti ad esempio, in linea con la tendenza naziona-le e con il modo in cui si vivono i centri storici. Dobbiamo puntare sulla qualità e gover-nare i processi che si muovono in autonomia. E’ imminente l’apertura di altre attività nel centro e
l’anno prossimo delle Terme di Fontecchio. Oggi rispetto al passato il controllo pubblico è minore ma il Piano di consentirà di lavorare sul futuro con un’azione di indi-rizzo”.
Per primo tra i grandi comuni umbri, Citta’ di Castello approva a maggioranza pi-ano del commercio. La zona industriale nord definita area critica
Sabato 30 novembre doppio appuntamento di solidarietà incontro con l’ambasciatore Boliviano in Italia, con racconti e testimonianze dall’America latina
Una doppia iniziativa per accendere i riflettori sulle complesse vicende geopolitiche dell’America Latina e per fornire un aiuto concreto all’associazione “24marzo onlus”, che da anni sostiene i familiari delle vittime dei desaparecidos argentini nella loro battaglia per i diritti civili e nei processi per ottenere verità e giustizia. L’appuntamento è sabato 30 novembre a Città di Castello, alle 17.30 nella sala Santo Stefano al piano terra del Palazzo vescovile di Città di Castello (piazza Gabriotti) per la conferenza “Cosa sta succedendo in America Latina?”; a seguire, alle 20, la cena conviviale di beneficenza nelle sale del complesso di San Michele in piazza del Marchese Paolo (quartiere San Giacomo). L’iniziativa è promossa dalla cooperativa editoriale l’Altrapagina in collaborazione con La Boteguita – commercio equo e solidale, l’associazione Altotevere senza frontiere Onlus e l’Osservatorio beni comuni. – La conferenza vedrà una pluralità di interventi e comunicazioni che vedranno al centro l’incontro-dibattito con Carlos Aparacio Vedia, ambasciatore della Bolivia in Italia; seguiranno le testimonianze di Jorge Ithuburu, presidente dell’associazione 24marzo onlus, di Eva Lerouc (associazione H.i.j.o.s. Argentina), dell’economista cileno Andrea Rodrigo Rivas, di Luciano Neri (Cenri – Centro relazioni internazionali). Coordina gli interventi Antonio Guerrini (l’Altrapagina), conclude Marco Montedori (Altotevere senza frontiere). All’inizio dell’incontro sarà proiettato un breve estratto del film “Plan Condor”. – A seguire, alle 20, la cena di beneficenza (offerta 15 euro) nelle sale di San Michele, il cui ricavato sarà devoluto alla 24marzo onlus, l’associazione che con le madri e le nonne di plaza de Mayo, i familiari e gli avvocati si batte per avere verità e giustizia per i 30mila giovani innocenti desaparecidos argentini, vittime della terribile dittatura militare. Fra le vittime ci sono stati 300 italiani e anche una ragazza originaria dell’Altotevere, di Città di Castello, i cui familiari saranno in collegamento telefonico dall’Argentina. Per informazioni e prenotazioni per la cena di solidarietà si può contattare: ristorante La Locomotiva 075 8521226, redazione l’Altrapagina 075 8558115 (la mattina), La Boteguita 075 8523111, Caffè San Francesco 075 3725380, mail: info@altoteveresenzafrontiere.it.
La programmazione del fine settimana di Anghiari Dance Hub, centro per la promozione della danza
Sarà un momento di visibilità importante quello che si terrà, venerdì 29 e sabato 30 novembre, ad Anghiari per i quattro giovani coreografi selezionati da Anghiari Dance Hub, Centro di Promozione della Danza.
Dopo i seminari di Guy Cools, Matteo Fargion, Michele Di Stefano, Gianni Staropoli i coreografi selezionati dal bando, Adriano Bolognino, Andrea Dore, Lucrezia Gabrieli e Paolo Rosini, presenteranno i loro progetti durante il fine settimana nel Teatro dei Ricomposti di Anghiari.
A seguire (sabato 30 e domenica 1 dicembre, ore 10, Ex Mattatoio), gli incontri pubblici offriranno l’opportunità di un confronto fra i direttori artistici dei più importanti festival nazionali, artisti, addetti ai lavori e i coreografi selezionati per arricchire ulteriormente questo percorso formativo.
La due giorni si aprirà venerdì 29 novembre, ore 21.00, presso il Teatro dei Ricomposti, con Underground.Roof di Andrea Dore, danzatore e performer nato nel 1987, diplomato nel corso Danzatori e Coreografi della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, con il coordinamento di Marinella Guatterini. A seguire Gli Amanti di Adriano Bolognino e interpretazione di Rosaria Di Maro e Giorgia Longo. Prendendo spunto dal calco de “gli amanti” ritrovato a Pompei, la creazione vuole riportare alla luce un amore interrotto improvvisamente dalla forza prepotente della natura, ma custodito in eterno. Eterno è l’abbraccio in cui i due amanti sono stati ritrovati e al tempo stesso rinchiusi, un calco rimasto nascosto al pubblico per anni, nella vana attesa di sciogliere ogni dubbio sulla loro identità. Adriano Bolognino (1995) ha vinto il premio quale migliore coreografo al Festival Corpo Mobile di Roma nel 2019. Con “RM94978 from Paris to Tenerife”, lavoro selezionato per la Vetrina della giovane danza d’autore 2019 Anticorpi XL, è finalista del Premio Twain_direzioni Altre e vince nel 2019 il Premio Prospettiva Danza Teatro di Padova.
Dopo l’incontro di approfondimento fra gli artisti di ADH e gli ospiti e il pubblico presente ad Anghiari, gli spettacoli riprenderanno alle ore 21 di sabato 30 novembre con DOT, un progetto di e con Paolo Rosini, accompagnato da Chiara Tosti. Corpi ibridi a confine tra reale e virtuale si riflettono alla ricerca dell’immagine del sé ormai perduta. Paolo Rosini, coreografo, danzatore e performer nato nel 1984, dopo la laurea in Architettura si trasferisce in Gran Bretagna dove ha l’opportunità di confrontarsi con coreografi ed artisti del panorama internazionale. Nel 2015 collabora a fondare BAMBULAproject, compagnia di danza contemporanea che ha presentato i suoi lavori in Inghilterra, Bulgaria, Grecia, Portogallo e Italia. Ultimo progetto presentato Stretching one’s arms again di Lucrezia C. Gabrieli, interpretato da Sofia Magnani e Lucrezia C. Gabrieli. Prendendo ispirazione da Untitled (Blue, Yellow, Green on Red) di Mark Rothko entriamo nel mondo delle idee, delle emozioni e dell’umanità. Lucrezia C. Gabrieli è stata selezionata per Biennale College Danza di Venezia nel 2017 e frequenta Specific Training di Loris Petrillo. Nel 2019 lavora come performer in “TURNING_Orlando’s version” di Alessandro Sciarroni e inizia una ricerca performativa e coreografica personale caratterizzata dall’interesse per temi legati al mondo infantile e all’arte figurativa.
Nato nel gennaio 2015 per volontà di alcuni operatori della danza e del teatro per fornire a giovani coreografi, e ai loro interpreti, strumenti di approfondimento del proprio percorso creativo, il progetto, giunto alla quinta edizione, prevede l’assegnazione di borse di studio per coreografi e i loro interpreti per partecipare a seminari e incontri di approfondimento.
Nel corso degli ultimi due anni ADH sta avendo numerosi riconoscimenti, fra cui il finanziamento, da quest’anno, da parte della Regione Toscana come residenza artistica aderente alla Rete Teatrale Aretina.
Dall’autunno 2018, e rinnovato quest’anno con una nuova assegnazione, è partito “Crossing the sea”, progetto di internazionalizzazione, nell’ambito del bando MIBACT “Boarding Pass Plus”, di cui fa parte ADH, dedicato alla costruzione di legami relazionali, di crescita e sviluppo progettuale tra Italia e area asiatica e MENA (Middle East and North Africa), per stabilire rapporti di lungo periodo con realtà che operano da tempo nel contemporaneo e che stanno manifestando un crescente interesse per la produzione artistica italiana. La progettazione europea di Anghiari Dance Hub prosegue, grazie alla collaborazione con il dramaturg belga Guy Cools, che ha collaborato all’ideazione del progetto europeo “Micro and Macro Dramaturgies in Dance” al quale sono stati assegnati fondi nell’ambito del programma comunitario Europa Creativa.
Pallavolo serie B/: San Giustino, con Cesena per un pronto riscatto
Ermgroup San Giustino (PG) si rialza dopo la prima sconfitta di stagione, arrivata sabato 23 contro Forlì, dove per un soffio si è vista sfumare la possibilità di riportare a casa due punti importanti. I boys biancoazzurri sono molto concentrati e determinati a fare bene, pronti ad affrontare questa domenica Energiafluida Cesena (FC), palasport di San Giustino, ore 18:00.
Quella avversaria è una squadra molto giovane, neo promossa, che ha mantenuto il roster della passata stagione. Giocatori più esperti sono Venturini L., opposto, da sei anni con Cesena, un veterano; Sirri F., schiacciatore, e il palleggiatore Muccioli E. Reduci da una serie di risultati non positivi, sicuramente hanno obbiettivi differenti rispetto a Ermgroup San Giustino (PG) che si trova attualmente al terzo posto della classifica, di serie B/M girone D, a soli tre punti delle capolista.
I ragazzi di Cesena potrebbero scendere in campo con Gherardi L., palleggiatore, Benturini L. opposto, Aldini M. Schiacciatore, Sirri F. schiacciatore, Nori A. e Bellomo M. centrali, Pieri L. libero.
I boys altotiberini con il sestetto base: Sitti al palleggio e Puliti opposto, Conti e Valla in banda, Antonazzo e Stoppelli al centro, di Renzo libero.
Gli atleti di Ermgroup San Giustino (PG) sanno di dover migliorare sotto il piano della continuità, soprattutto fuori casa, dove alti e bassi non permettono sempre di mantenere costante un buon livello di gioco per tutta la partita. Quello che conta è ripartire con una vittoria; i vertici della classifica sono ad un soffio ed è importante arrivare agli scontri diretti con le capolista per cercare di agganciarle. Il centrale di Ermgroup San Giustino (PG), Stoppelli D., in vista dell’incontro del 1 docembre ha rilasciato la seguente dichiarazione:” Domenica ci aspetta una partita difficile, soprattutto sul piano emotivo, perché veniamo dalla prima sconfitta della stagione e non possiamo permetterci passi falsi, anche perché Portomaggiore ed Arno sono a 3 punti da noi e stanno dimostrando di essere squadre molto competitive. Dobbiamo assolutamente sfruttare il fattore casa per poter vincere e restare quindi attaccati a loro. Per ora abbiamo sempre fatto le migliori prestazioni in casa ma ogni partita è storia a sé, domenica dovremo ridurre al minimo gli errori e restare concentrati dall’inizio alla fine”.
Caritas diocesana. Incontro di formazione sull’elaborazione del lutto
“L’elaborazione del lutto e la vicinanza a chi ha perso una persona cara” è stato il tema dell’incontro formativo organizzato dalla Caritas diocesana, evento che fa parte di un percorso di formazione intitolato “l’ascolto dell’altro”. Come ricorda l’articolo a firma del diacono Giuseppe Floridi, pubblicato nell’ultimo numero del settimanale La Voce, l’incontro era rivolto a tutti coloro che vogliono vivere bene la relazione con l’altro, soprattutto con che vive un momento di difficoltà, e di sofferenza.
La tematica particolarmente sentita è stata affrontata grazie all’intervento di don Zeno Ferrari monaco di Camaldoli, esperto in questi argomenti che da diversi anni tiene percorsi per il superamento del lutto. La morte è un evento certo con il quale ci dobbiamo tutti confrontare, è una problematica importante forse è il problema esistenziale più importante di tutta la nostra vita. La separazione da una persona cara provoca spesso una sofferenza ed una ferita molto profonda difficile da rimarginare e per questo è importante per chi la subisce non restare solo, ma avere qualcuno con cui parlarne. Gli effetti di questa sofferenza come ci ha riferito don Zeno possono essere l’alienazione dalla realtà, il continuare a vivere la propria esistenza come nulla fosse successo, la rabbia, il non potersi perdonare alcuni eventi vissuti con chi non c’è più. Tutte situazioni che lasciano il segno, occorre quindi prenderne innanzitutto consapevolezza e proseguire nel cammino della vita ricordando ciò che di bello si è vissuto con il proprio caro, nella speranza di una sintonia che continua anche nel presente e un ricongiungimento nella vita eterna all’interno di quella che viene definita “comunione dei santi”. I partecipanti numerosi, fra i quali anche il vescovo, facenti parte dei centri di ascolto Caritas, i ministri istituiti, ministri straordinari della comunione, diaconi e anche qualche sacerdote, hanno seguito attentamente la relazione di don Zeno e preso atto della necessità di andare anche nel pratico per realizzare quella vicinanza umana e spirituale che queste situazioni chiedono. Si è parlato quindi della possibilità di istituire gruppi di mutuo aiuto per chi sta vivendo un lutto, dimostrando l’efficacia dello stare insieme e della condivisione di esperienze comuni che se vissute vicino ad altri possono diventare meno dolorose e anche fonte di crescita personale e di vita. Crediamo che questi tipi di incontri siano utili per sollecitare, stimolare un approfondimento personale per continuare a essere vicini a chi stà vivendo un momento difficile della propria vita, avendo ulteriori strumenti a disposizione e farlo con maggiore sicurezza ed efficacia. Inoltre sono anche un modo per fare qualcosa insieme, e di collaborazione fra varie realtà diocesane che condividono più o meno le stesse esperienze.
Al via la campagna di macellazione suini a domicilio per uso familiare
Come da tradizione, sta iniziando la campagna di macellazione dei suini a domicilio per uso familiare. In accordo con la Regione Umbria, partirà il primo dicembre 2019 e terminerà il 31 gennaio 2010. Il servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale della Usl Umbria 1 sarà a disposizione degli utenti per consentire lo svolgimento regolare delle pratiche.
La macellazione è consentita a condizione che vengano pagati dagli interessati i diritti di macellazione pari a euro 11,20 per ogni suino macellato e che i visceri (lingua, trachea, polmoni, cuore, fegato e milza) vengano sottoposti a visita sanitaria. Il pagamento può essere effettuato direttamente presso i Cup abilitati (codice di pagamento H.6) oppure tramite bonifico bancario intestato a Usl Umbria 1 presso Unicredit di Perugia, con causale “Campagna di macellazione suini per uso familiare 2019-2020” (IBAN: IT 97 X 02008 03039 000102418453).
Le sedi individuate per la visita veterinaria, con i relativi giorni ed orari, sono i seguenti.
Nell’area Alto Tevere presso l’Ambulatorio Veterinario del canile in loc. Mezzavia a Lerchi di Città di Castello (il lunedì e il venerdì dalle ore 8,30 alle ore 10); presso il Mattatoio Comunale di Umbertide (lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8,30 alle 10); nell’ambulatorio veterinario presso l’ex mattatoio comunale di Pietralunga (il lunedì dalle ore 9 alle 10).
Nell’area Alto Chiascio presso il Mattatoio Comunale di Gubbio (lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8,30 alle 10), e presso il mattatoio comunale di Gualdo Tadino (lunedì e giovedì dalle ore 8,30 alle 10).
Nel Perugino al Centro di Macellazione, in via Simonucci 14 a Ponte San Giovanni (il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 9,30 alle 10,30).
Nell’area dell’Assisano presso l’ex Mattatoio di Bastia Umbra, in piazza Moncada (il lunedì e il venerdì alle ore 9).
Nell’area della Media Valle del Tevere è possibile controllare le carne sia presso il Mattatoio pubblico di Marsciano (il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8 alle 10) che presso il Mattatoio Comunale di Massa Martana (il lunedì dalle ore 9 alle 10).
Nell’area del Trasimeno presso il Laboratorio dei Servizi Veterinari situato in Piazza del Mercato 2 a Panicale (il lunedì dalle ore 8,30 alle 9,30 e il venerdì dalle 8,30 alle 9).
Si precisa che le carni dei suini macellati per uso privato potranno essere utilizzate solo dopo l’esito favorevole della visita sanitaria e dell’esame per la ricerca di Trichinella spp (conosciuta comunemente come Trichinellosi) e che dopo il 31 gennaio 2020, termine ultimo della campagna, non sarà più possibile autorizzare la macellazione.
Si ricorda che la macellazione di suini privati senza i previsti controlli sanitari è perseguibile a norma di legge mediante il sequestro dell’animale macellato e relativa sanzione amministrativa. Al fine di verificare il rispetto delle disposizioni, il servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale intensificherà l’attività di vigilanza e di controllo. Per ulteriori informazioni l’utenza potrà rivolgersi, oltre che presso le sedi individuate per la visita, anche presso gli Uffici Veterinari del territorio.
Caso moschea Umbertide, Marchetti (Lega): “Ci batteremo per la verità e affinché il fermo sia definitivo”
“Continueremo a batterci senza tregua per conoscere la verità sulla vicenda e affinché la moschea di Umbertide rimanga chiusa”, ha esordito l’Onorevole della Lega, Riccardo Augusto Marchetti.“La Lega ha sempre dato battaglia per fare luce sul caso della moschea – ha proseguito Marchetti – e grazie all’esposto dell’attuale Sindaco di Marsciano, Francesca Mele, è stata aperta l’inchiesta che si è conclusa con tredici indagati per abuso d’ufficio e turbativa d’asta.”.“Tra i nomi degli indagati – ha sottolineato Marchetti – spiccano quelli di due ex sindaci PD di Umbertide, se realmente le loro Giunte avessero agevolato l’associazione culturale islamica che ha ottenuto i terreni, bisognerebbe capire da quali interessi sono stati mossi. Perché avrebbero proceduto all’assegnazione di ulteriori lotti senza provvedere alla pubblicazione di un nuovo avviso d’asta? E come mai, secondo gli inquirenti, avrebbero turbato e impedito l’asta in essere con mezzi fraudolenti? Sono molteplici le domande che devono avere risposta perché i cittadini, ignari di tutto, meritano chiarezza: se la magistratura confermasse ciò che è emerso dalle indagini, la comunità di Umbertide avrà il diritto di sapere quali interessi personali abbiano eventualmente mosso coloro che avrebbero dovuto pensare soltanto al bene della città che erano stati scelti per amministrare”. “Durante i quattordici mesi di Governo della Lega – ha ricordato l’Onorevole Marchetti – ho più volte ho portato il caso della moschea di Umbertide all’attenzione del Ministero dell’Interno, cercando di far luce sulla vicenda e lavorando per lo stop definitivo dei lavori. Continuerò a dare battaglia per difendere il nostro territorio con ogni mezzo, anche all’opposizione”.“Lasceremo che la magistratura faccia il suo corso perché non è compito della politica trovare colpevoli e ricercarne le cause – ha concluso l’Onorevole Marchetti – ma come Lega ci batteremo senza tregua per far sì che non veda la luce”.
Loumbila (Burkina Faso), giovedì 28 novembre l’inaugurazione del Centro Avicolo e agro-ecologico “NA TILGE”
Un gruppo di beneficiarie durante la formazione tecnica Loumbila Burkina Faso
Giovedì 28 novembre 2019, alla presenza del Ministro dell’Agricoltura e dell’Allevamento del Burkina Faso, Sommanogo KOUTOU, e del Sindaco di Loumbila, si terrà la cerimonia inaugurale del Centro Avicolo e agro-ecologico “NA TILGE”, all’interno del progetto “Allevamento contrattuale e agricoltura familiare: sostegno alle resilienza delle popolazioni più vulnerabili della zona rurale di Loumbila (già Komsilga) Burkina Faso”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri dello Stato italiano con il fondo dell’otto per mille dell’IRPEF devoluto dai cittadini alla diretta gestione statale per l’anno 2016.
Area riproduttori Centro Avicolo LoumbilaQuesto progetto, che vede come capofila TAMAT e tra i partner coinvolti anche ARCS Culture Solidali, si rivolge ai piccoli avicoltori e agli agricoltori delle famiglie vulnerabili di Loumbila, in Burkina Faso, un comune rurale a due passi dalla capitale Ouagadougou. Vuole essere un sostegno all’avicoltura contrattuale e all’agro-ecologia familiare, con lo scopo di creare un’integrazione tra allevatori e agricoltori, facilitando anche l’accesso ai prodotti agroalimentari, al pollame e alle uova per la popolazione più povera e vulnerabile della zona. Una vera e propria filiera avicola e agroalimentare. Prodotti sani e buoni a prezzo equo per i consumatori e guadagno etico per i produttori! Nel pieno della filosofia sankarista di “produrre, trasformare e consumare burkinabé”.
Buttes sandwich sul sito orticolo di progetto Loumbila Burkina Faso
Avviato il 13 giugno scorso, con la prima missione sul campo degli esperti internazionali, lo zootecnico Luca Piottoli (ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari dell’Università degli studi di Perugia con il prof. Cesare Castellini) e il direttore di Tamat e agronomo Piero Sunzini. Insieme con il personale locale, con la Rappresentante Paese di TAMAT in Burkina Faso, Denisa R. Savulescu e la capo progetto Nadia Zangarelli, hanno definito le attività riguardanti le produzioni vegetali e animali e avviato le formazioni tecniche dei 260 beneficiari (130 piccoli avicoltori e 130 famiglie vulnerabili).
Nei mesi scorsi si è provveduto all’istallazione di un pozzo profondo con pompa manuale e automatica, dotato di pannello solare e 4 bacini, essenziali per garantire il pieno funzionamento del sito orticolo e avicolo, che insieme contano 2 ha di terreno.
Buttes sandwich sul sito orticolo di progetto Loumbila Burkina Faso
È stata quindi terminata la prima fase di implementazione di progetto attraverso la realizzazione delle buttes sandwich (aiuola a cumulo) e la messa a coltura del sito orticolo e la costruzione del Centro Avicolo con le differenti strutture (cinque pollai, un’aerea riproduttori, un centro incubazione uova, un ufficio, un magazzino, un’area per la macellazione).
Ad ottobre sono arrivati i primi pulcini e il Centro è già stato equipaggiato con i materiali e i macchinari per la sua piena messa in funzione. L’incubatrice e una camera per la schiusa delle uova, sono stati commissionati a un’impresa locale di un giovane burkinabé, che insieme ai sui dipendenti realizza, con materiali di recupero, strumentazione per allevamento. Questo a dimostrazione del circolo positivo che si sta già mettendo in moto con le attività di progetto, coinvolgendo anche piccole realtà produttive locali nell’aerea rurale del paese saheliano.
I primi pulcini del Centro Avicolo NA TILGE Loumbila Burkina FasoIn più, questo progetto innovatore, i cui beneficiari diretti sono ben 260 donne e uomini burkinabé tra famiglie vulnerabili e piccoli allevatori, oltre a includere una formazione tecnica su moderne tecniche di allevamento e agro-ecologia, con un coordinamento e monitoraggio continuo da parte di TAMAT, e la costruzione del Centro Avicolo e agro-ecologico “NA TILGE”, prevede anche una formazione in microcredito e gestione di impresa a favore degli stessi beneficiari. Difatti, sarà data la possibilità di ottenere un microcredito per sviluppare le loro attività e garantire quindi la piena sostenibilità futura del progetto.
Centro Aviclo in costruzione Loumbila Burkina Faso
Formazione in agro ecologia costruzione buttes sandwich Loumbila Burkina Faso
Scheda progettuale, link: https://www.tamat.org/index.php/africa/1688-polli-in-loumbila-burkina-faso
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POLLI A LUMBILA, PARTONO I LAVORI DI COSTRUZIONE DEL CENTRO AVICOLO DEL PROGETTO, link: https://www.tamat.org/index.php/news-di-progetto/1703-polli-a-lumbila-partono-i-lavori-di-costruzione-del-centro-avicolo-del-progetto
Tutto pronto per la terza edizione de “gli arnesi della musica”
Avvicinare il pubblico alla musica e alla conoscenza degli strumenti. E’ con questo obiettivo che proseguirà anche nel 2020 l’esperienza della mini stagione di concerti-conferenza “Gli arnesi della musica”, promossa per il terzo anno dal Circolo Culturale Luigi Angelini del presidente Luigi Chieli con la direzione artistica del maestro Fabio Battistelli e con la collaborazione del Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati, il supporto del Comune, di Sogepu e del Museo Diocesano, che per questa edizione metteranno a disposizione le nuove sedi che ospiteranno gli eventi in programma: il Teatro comunale degli Illuminati e il Salone Gotico. “Questa iniziativa è una grande intuizione del Circolo Culturale Luigi Angelini”, ha affermato nella conferenza stampa di stamattina l’assessore Rossella Cestini, che ha sottolineato “il merito di aver riempito lo spazio musicale altrimenti senza eventi della stagione invernale con un ciclo di concerti che già all’esordio della manifestazione ha ottenuto un grandissimo successo di pubblico, poi proseguito nel tempo anche grazie al positivo coinvolgimento di realtà importanti della nostra città, da Sogepu al Circolo degli Illuminati fino al Museo Diocesano, e di un professionista stimato e acclamato come il maestro Fabio Battistelli”. Il cartellone de “Gli arnesi della musica” sarà composto da tre appuntamenti, tutti di domenica alle ore 17.00 e a ingresso gratuito: il Teatro degli Illuminati ospiterà il 12 gennaio il Duo Gemmiti, con Fabio e Sandro Gemmiti, rispettivamente alla fisarmonica e al pianoforte, e il 16 febbraio l’Orchestra Giovanile di Arezzo, mentre nel Salone Gotico del Museo del Duomo il 15 marzo sarà di scena il Quintetto del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, con Paolo Zampini al flauto, Simone Bensi all’oboe, Fabio Battistelli al clarinetto, Guido Corti al corno e Corrado Dabbene al fagotto. “Con grande entusiasmo abbiamo risposto all’esigenza espressa direttamente dalla città, dai suoi tanti appassionati di musica, di disporre di un’occasione per ascoltare dal vivo grandi interpreti ed esecuzioni di qualità in un periodo dell’anno dove non c’era questo tipo di offerta”, ha puntualizzato Luigi Chieli, presidente del Circolo Luigi Angelini, nel sottolineare che “la risposta venuta dal pubblico tifernate nelle precedenti edizioni ci ha motivato ancora di più a continuare in un’iniziativa che ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza della musica e per questo non poteva che essere gratuita”. “Se anche quest’anno possiamo dire di aver allestito un cartellone importante, con straordinarie esibizioni, lo dobbiamo alla competenza e all’impegno del nostro direttore artistico Fabio Battistelli, un interprete conosciuto e apprezzato in tutto il mondo che per la città rappresenta un vero dono, ma anche alla collaborazione offerta dal Comune, da Sogepu e dal Museo Diocesano, che ci hanno permesso di sopperire all’indisponibilità della tradizionale sede della Sala degli Specchi, dal Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati, che ci è sempre vicino, oltre che alla generosità dei nostri sponsor”, ha puntualizzato Chieli. A ribadire la vicinanza e del Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati, pur nell’impossibilità di concedere gli spazi di Palazzo Bufalini per lavori di adeguamento normativo, è stato il presidente Gregorio Anastasi, che insieme all’economo Giovanni Pambianco ha sottolineato l’obiettivo del sodalizio di “porsi come un hub della cultura, un collettore e un promotore attivo di iniziative rivolte alla cittadinanza per promuovere opportunità di conoscenza, che come ‘Gli Arnesi della Musica’ sappiano creare momenti di divulgazione, di educazione alle arti e di confronto”. Dalla direttrice del Museo Diocesano Catia Cecchetti sono state espresse “soddisfazione e felicità per il coinvolgimento in una iniziativa culturale importante della città, che offre agli appassionati della musica opportunità di qualità e alla Diocesi la possibilità di valorizzare ulteriormente il proprio patrimonio ecclesiastico”. Nel portare il saluto dell’amministratore unico Cristian Goracci, il direttore tecnico di Sogepu Luca Giannini ha rimarcato “l’impegno dell’azienda al fianco dell’amministrazione comunale nella promozione a Città di Castello di eventi di qualità e di rilievo”, ricordando il recente investimento come gestore in convenzione con il Comune del Teatro degli Illuminati nella ristrutturazione della platea con nuove poltrone e pavimentazione in legno, “che ha assicurato maggiore comfort al pubblico e ha migliorato l’acustica a beneficio della godibilità degli spettacoli”. Nel confermare che “l’acustica del Teatro degli Illuminati è ora al livello delle arene più importanti d’Europa”, il direttore artistico Fabio Battistelli ha richiamato l’idea di fondo della manifestazione, “che è quella di permettere al pubblico di apprezzare la musica attraverso le opere più significative e celebri del repertorio internazionale eseguite da interpreti di alto livello, ma anche attraverso la conoscenza degli strumenti, quelli più particolari e meno noti”. In questo contesto, Battistelli ha evidenziato come i tre concerti presenteranno la produzione di periodi storici diversi come il Settecento, l’Ottocento e il Novecento, segnalando i motivi di curiosità più rilevanti come quelli di “poter scoprire le caratteristiche non solo di strumenti come il pianoforte, la fisarmonica, gli archi, il fagotto, l’oboe, il corno, il flauto e il clarinetto, ma anche delle voci femminili” e di poter ammirare la bravura di professionisti come Paolo Zampini, il flautista delle opere di Ennio Morricone, e Guido Corti, uno dei più grandi cornisti d’Europa”.
La band valtiberina RockOut in partenza per un tour in Belgio
Manca un solo giorno alla partenza per il Belgio della band valtiberina RockOut che sarà protagonista di un concerto Sabato 30 Novembre a Beaumont (Strée) in un noto festival locale della città, La Nuit Du Rock.
Un’avventura belga iniziata qualche anno fa ,nel 2015, quando due locali li notarono in alcuni video e li contattarono; occasione che non si sono fatti di certo sfuggire e che ha invogliato anche qualche fan a fare biglietto e valigie per partire al loro seguito per sostenerli nei due concerti.
Da questa prima esperienza ne doveva seguire un’altra, sempre negli stessi locali l’anno successivo, il 2016, ma che poi a pochi giorni dalla partenza venne annullato tutto a causa dell’attentato all’aeroporto della città.
A distanza di due anni, nel 2018, sono riusciti a riorganizzare questa bella trasferta che già in passato ha regalato una grande soddisfazione per la band ma anche una soddisfazione per il territorio valtiberino orgoglioso di esportare musica anche all’estero.
Ora è tempo di rifare le valigie e ripartire all’insegna del Belgio, del Rock e degli Oasis.
Già pronta la prossima trasferta in Belgio per il 2020, ma è troppo presto per dirvi dove è quando, STAY TUNED.
La band RockOut nasce nell’Ottobre del 2014 con l’intento di mettere insieme le migliori cover brit/rock del pianeta per poi diventare, in questi ultimi mesi, una tribute band degli Oasis.
Le loro cover brit/rock hanno fatto ballare, cantare e divertire molte persone nel corso di questi cinque lunghi anni e se volete essere sempre aggiornati sui loro concerti basta seguirli su Facebook cliccando “mi piace” sulla loro pagina ufficiale “RockOut Band” o cliccando “segui” sulla loro pagina ufficiale Instagram “rockout_band_official”.
I RockOut sono: Manuele Massetti (voce), Manuel Pasqualini (batteria), Matteo Galizi (chitarra solista), Giampiero Cheli (chitarra ritmica), Daniele Caratelli (basso), Michele Fiurucci (fonico)
Il velo di Gila ad Arte’
Anche l’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini interverrà alla presentazione del volume illustrato Il Velo di Gila, ospitata da Artè in via San Apollinare a Città di Castello. Scritto da Raffaele Ferrante e Nicola Santovito, disegni di Savino Napoleone, de Il velo di Gila si parlerà sabato 30 novembre 2019 a partire dalle 18.30 con interventi di Luciana Bassini, di Simona Governatori, docente e pedagogista, di Franco Barrese, vicepresidente della Mostra del Fumetto. Il libro è edito da Lisciani Libri e si pone dentro l’esperienza dell’associazione Con Creation, che nasce dalla passione di quattro professionisti desiderosi di dar voce ad iniziative culturali in campo sociale attraverso l’uso massivo dell’arte e della cooperazione e a Città di Castello concentrerà il dibattito sul tema dell’alienazione adolescenziale.
Commissione case popolari: candidature a presidente fino a lunedi’
È consultabile all’albo pretorio on line e sull’home page del sito istituzionale del comune di Città di Castello (www.cittadicastello.gov.it) il bando per la candidatura a presidente della commissione comunale per l’edilizia residenziale pubblica. L’organismo, di cui il consiglio comunale in una recente seduta ha eletto i due esperti, Enrico Santi Laurini e Beatrice Monterosi, mentre Marta Serpolla è stata scelta dai sindaci più rappresentativi degli inquilini e il responsabile del Servizi partecipa d’ufficio con funzioni di segretario. Nel nuovo regolamento la commissione interviene in fase di ricorso ed il presidente, nominato dal sindaco, sentita la Giunta, deve essere esperto in materie giuridico-amministrative ed in particolare attività di studio nel settore inerente l’incarico da rico-prire o in settori analoghi; esperienza professionale nel settore inerente l’incarico da ri-coprire o in settori analoghi. La carica è della durata di cinque anni ed è prevista la sola corresponsione di un gettone di presenza nella misura prevista per la partecipazione alle sedute del Consiglio comunale aumentata del 50%. I termini per la presentazione delle domande scadono lunedì 2 dicembre 2019.
Emergenze climatiche e programmazione del comparto tabacchicolo umbro. Anno difficile per il comparto
“Quella del 2019 è stata un’annata molto difficile e complicata per i tabacchicoltori umbri. – afferma il presidente del TTI Fabio Rossi – Trapianti ritardati di un mese e i ripetuti eccessi di pioggia hanno portato una riduzione del 15/20% di resa ad ettaro con una qualità, di contro, abbastanza elevata. Questa situazione sta mettendo a dura prova la sostenibilità economica delle aziende tabacchicole nella fase attuale di perizia e ritiro del prodotto.” Il TTI, Trasformatori Tabacco Italia, è un consorzio nato nel 2012 da 3 cooperative che da oltre 100 anni producono e trasformano tabacco umbro e delle altre aree vocate italiane. Dal 2012 è il primo acquirente di tabacco Virginia Bright prodotto in Italia e contratta con OPTA, Organizzazione dei produttori di tabacco, il 60% del tabacco umbro oltre che da tabacchicoltori di Veneto, Toscana e Lazio. È l’unica filiera italiana con produzione e trasformazione gestita dai produttori che interloquiscono direttamente con il cliente finale senza bisogno di servizi esterni e intermediari tecnici. L’Organizzazione OPTA rappresenta circa il 75 % dei produttori di tabacco umbro oltre che produttori di Virginia Bright di Veneto, Toscana e Lazio, un milione di chilogrammi di Kentucky tra Umbria e Toscana e quantità minori di Burley in Campania e Lazio Il TTI e le sue cooperative occupano complessivamente quasi 2.000 persone nella fase di produzione e trasformazione: circa 1.500 nel distretto tabacchicolo dell’Alta Valle del Tevere ed il resto nelle aree vocate di Veneto, Lazio e Toscana. Sostenibilità economica, ambientale e sociale sono state finora garantite grazie agli ingenti investimenti in innovazione, ricerca e energie rinnovabili applicate al settore ed al supporto delle organizzazioni agricole, Confagricoltura e CIA, che da decenni sostengono i tabacchicoltori italiani. Il futuro a medio e lungo termine del comparto tabacchicolo italiano, con le sue imprese ed i suoi occupati, dipenderà molto dalla capacità di implementare ulteriormente sostenibilità e riduzione dei costi, ma anche da una oculata politica di gestione della tassazione dei prodotti del tabacco. L’incremento delle accise deve essere programmato e con modalità sostenibili, per evitare che i consumatori si rivolgano al mercato illecito, e che inoltre sia garantito un equilibrio di tassazione per i prodotti tradizionali – che garantiscono oltre il 95% delle entrate di gettito per lo Stato – ed i prodotti di nuova generazione.
Persona non ancora identificata spruzza spray urticante all’ospedale di Umbertide
Nella mattinata di lunedì 26 novembre, attorno alle 10,30, una persona non identificata ha spruzzato probabilmente uno spray urticante al peperoncino, nel corridoio e nella sala d’attesa dell’ospedale di Umbertide. Dopo aver respirato la sostanza alcune persone, utenti ed operatori, hanno accusato bruciore agli occhi, alla gola e difficoltà respiratorie e sono state subito soccorse, mentre i locali sono stati evacuati e areati per disperdere il gas urticante.
Dell’episodio, che si è concluso nel giro di poche ore senza conseguenze, sono stati avvisati in maniera tempestiva sia le forze dell’ordine che il Servizio di Prevenzione e Protezione della Usl Umbria 1.
La Direzione Medica ringrazia tutti quanti sono prontamente intervenuti.
Festa della Toscana, sabato 30 novembre Sansepolcro in trasferta a Bruxelles
Il 30 novembre, data significativa per i valori legati alla Festa della Toscana, il Comune di Sansepolcro aderisce all’iniziativa coordinata dall’associazione Amici del Ricciolo che vedrà la rivestizione del celebre Manneken Pis di Bruxelles con indumenti di panno casentino. Questa statua, alta circa 50 centimetri e situata nel centro storico della capitale europea, rappresenta un simbolo dell’indipendenza e dello spirito degli abitanti della città. Il “ragazzetto che fa pipì” sarà rivestito con il classico cappottino arancione corredato di scarpe, pantaloni e cappello.
Il Manneken Pis indossa ogni cinque anni il costume di eccezione che ha portato in Belgio l’antica e pregiata tradizione del panno casentino. Tale evento è occasione di iniziative collaterali che promuovono il territorio della Toscana. Quest’anno verrà donata alla EASME (Agenzia Esecutiva per le PMI) una bandiera con il logo del Programma Life in panno casentino. L’opera è stata realizzata dai ragazzi del Liceo Artistico “G. Giovagnoli” di Sansepolcro nell’ambito del progetto PON (Programma Operativo Nazionale) “Potenziamento di percorsi di alternanza” che comprende i progetti “Casentino Dehor” e “Design Texitile” e che ha visto come attori principali le classi 4° e 5° delle sezioni di Architettura e Arredo e di Design Tessile. Il progetto ha visto come partner il Comune di Sansepolcro, CNA Toscana, Confartigianato Toscana, Arcadia Design, Rete produttori del Panno Casentino ( TACS, Manifattura del Casentino e Krima) e Donati Legnami.
In questa occasione, il giorno precedente venerdì 29 novembre avrà luogo una riunione informativa che si terrà presso la Commissione Europea – EASME alla quale prenderanno parte figure tecniche ed amministrative del Casentino e della Valtiberina legate al mondo della scuola e della produttività. Successivamente, dalle ore 16:00, si terrà la simbolica consegna della bandiera al dott. Angelo Salsi, responsabile dell’unità LIFE ed Ecoinnovazione agenzia EASMEA. L’evento sarà aperto dal sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli, capo delegazione, che porgerà il suo saluto e introdurrà all’evento per poi passare la parola alla prof. Maria Inferrera che presenterà i dettagli tecnici del progetto assieme al dott. Paolo Ugolini e al prof. Michele Zualdi.
La cerimonia di rivestizione di sabato 30 novembre prenderà il via dalle ore 10:00 nella splendida Grand Place alla presenza del “Ordre des Amis de Manneken-Pis” e della delegazione toscana. L’evento sarà accompagnato dall’omaggio della Società Balestrieri di Sansepolcro con un corteo di dame, musici e figuranti in abiti rinascimentali, ispirati alle opere di Piero della Francesca, che dalla piazza si snoderà lungo le strade della città fino a raggiungere il Manneken Pis, dove le madonne consegneranno la bandiera per la collocazione sul monumento.
Ultimo appuntamento con la stagione autunnale di Kilowatt Tutto l’Anno domenica 1 dicembre, alle 21, al Teatro alla Misericordia di Sansepolcro Body of knowledge
Ultimo appuntamento con la stagione autunnale di Kilowatt Tutto l’Anno domenica 1 dicembre, alle 21, al Teatro alla Misericordia di Sansepolcro, con la prova aperta di Body of knowledge di Samara Hersch, regista australiana il cui lavoro viene co-prodotto all’interno della seconda edizione del progetto europeo Be SpectACTive! Si tratta di una performance volta a indagare il linguaggio legato al corpo e al sesso attraverso l’incontro e il dialogo tra artisti e adolescenti: durante la residenza artistica a Sansepolcro la regista ha incontrato un gruppo di studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale Luca Pacioli con i quali ha sviluppato un percorso finalizzato alla ricerca di nuovo linguaggio, per oltrepassare le questioni di confine, vergogna, guarigione, consenso, piacere, invecchiamento. Il risultato è una performance che coinvolge artisti, studenti e 15 spettatori che saranno introdotti nella performance dagli stessi adolescenti. Prenotazione obbligatoria entro sabato 30 novembre (per info e prenotazioni, email: michele.rossi@kilowattfestival.it).
Lo spettacolo è coprodotto da Be SpectACTive! di cui l’Associazione CapoTrave/Kilowatt è partner capofila: attivo da dicembre 2014, Be SpectACTive! è un progetto di cooperazione europea su larga scala finanziato dal programma Creative Europe dell’Unione Europea. Un network, composto da 19 partners (tra teatri, festival, associazioni culturali e università), che opera nelle performing arts attraverso attività partecipative finalizzate al coinvolgimento di cittadini e spettatori nei processi creativi e organizzativi.
BODY OF KNOWLEDGE
Ideato e diretto da Samara Hersch
Interpretato e co-creato con Lazar Feldman, Milou Ter Denge, Kjeld Visser, Joëlle Grotendorst, Louka Deldycke, Dash Agar, Tove Due, Zadie McCracken, Job Otten, Tennessee Mynott-Rudland, Kobbe Koopman and many others
Dramaturg – Maria Rößler Artistic
occhio esterno – Mette Ingvartsen
direttore di scena Isobel Dryburgh
scene Belle Santos
sound design Fred Rodrigues and Malu Peeters
disegno luci Eva Alonso
stagista Kobbe Koopman
Per il programma completo: www.kilowattfestival.it
“Segni Particolari”: un coro che dal 1998, si esibisce, con successo, in tutta la provincia di Perugia
L’esperienza di un approccio alla musica che dal 1998 una parte dei componenti iniziò a
fare presso la Scuola Comunale di Musica di Gubbio, attraverso la ricerca del ritmo prima e la scoperta della vocalità poi, le esperienze teatrali con gli spettacoli “Il Mago di Oz” e“Possibilmente Amore” portati in scena al Teatro Lyrick di Assisi, hanno rappresentato l’inizio di un lungo percorso formativo e soprattutto integrativo. Segni Particolari nasce ufficialmente nel 2012 con la voglia di esplorare i suoni che appartengono ad ognuno e metterli in relazione con gli altri, senza alchimie, che poi non esistono, ma con la consapevolezza che camminando insieme ogni traguardo è raggiungibile.
Questo lavoro, quasi quotidiano, di ricerca dei suoni attraverso la scoperta della vocalità
ha impegnato il gruppo e non è stato semplice trovare quella che definiamo la “chiave di
volta” per portare a galla le potenzialità di ognuno. E’ stata questa la fase che ha rilevato
più insidie e difficoltà. Non si trattava di affidare ai “cantanti” parti di contorno, ma metterli in gioco a 360 gradi, impegnandoli in tutte le attività correlate al canto. Un cammino costante che ha evidenziato capacità e peculiarità da qui si è concretizzato un programma musicale capace di poter essere presentato in varie manifestazioni con performance dal vivo che è culminato con la realizzazione del cd “Una Valigia di Possibilità” presentato nel settembre del 2014 a Gualdo Tadino.
Tanti sono i concerti e le manifestazioni a cui il coro ha partecipato tra questi:
– Agosto 2013 Concerto in Piazza Grande a Gubbio all’interno della manifestazione
organizzata dall’associazione “Insieme per Riccardo”;
– Agosto 2014 Concerto in Piazza Grande a Gubbio all’interno della manifestazione
organizzata dall’associazione “Insieme per Riccardo”;
– 12 Settembre 2014 Gualdo Tadino presentazione del Cd “Una Valigia di Possibilità”
– 31 luglio 2015, Gubbio Teatro Romano, esibizione come apertura del musical Artemisia
– Maggio 2016, Perugia piazza 4 novembre, concerto all’interno della manifestazione
“diversamente Creativi”
– Maggio 2017, Perugia piazza 4 novembre, concerto all’interno della manifestazione
“diversamente Creativi”
– 24 Novembre 2017, Perugia Sala S. Anna, concerto per i quaranta anni della Coop.
ASAD;
– 7 Marzo 2018, Umbertide Teatro Oplas, concerto organizzato dall’Associazione
“Oltre la Parola”.
– 31 Maggio 2019, Perugia Villa Pignattelli, concerto organizzato dalla Coop Asad in
collaborazione con Villa Pignattelli. Debutto ufficiale dei ragazzi del Centro
Arcobaleno di Umbertide
Il percorso sopra descritto, ha caratterizzato e supporta ogni giorno, quella certezza, da
sempre alla base del gruppo, di come le barriere espressive e relazionali, considerate da
molti insormontabili per “cantanti non convenzionali”, non rappresentino un ostacolo.
L’arte, l’espressività hanno molto di più del fatto puramente tecnico e sensibilità e cuore
sono elementi che annullano ogni livello di differenza.
Sono due gli appuntamenti organizzati dall’associazione “Oltre la Parola”, nell’ambito della rassega “Teatro Oltre”
L’associazione di volontariato “Oltre la parola”, in collaborazione con la Cooperativa sociale Asad presenta “Teatro…Oltre”
La manifestazione è articolata in 2 appuntamenti, entrambi in programma alle ore 21 al Teatro dei Riuniti di Umbertide
Giovedì 28 novembre sarà protagonista il coro “Segni particolari”, mentre giovedì 5 dicembre la compagnia “La Baraonda” con il Centro socioeducativo “Altomare” presenterà lo spettacolo “Questi son numeri”.
Per prenotazioni: tel. 346/3886587.