Sogepu finanzia la realizzazione di nuovi asfalti nel territorio di Città di Castello In arrivo interventi in via Francesco Tifernate e in via Carlo Marx
“Su richiesta dell’amministrazione comunale di Città di Castello Sogepu ha finanziato per la prima volta la realizzazione di due interventi di asfaltatura che andranno a migliorare la sicurezza della viabilità a beneficio delle esigenze dei cittadini e delle imprese”.
L’amministratore unico di Sogepu Cristian Goracci annuncia così che giovedì 21 marzo inizieranno i lavori lungo via Francesco Tifernate, al confine tra Città di Castello e San Giustino, e in via Carlo Marx, nella zona industriale di Cerbara.
In via Tifernate saranno asfaltati 560 metri all’interno del territorio comunale di Città di Castello, dalla Tiberina Tre Bis alla zona del cimitero, mentre l’intervento in via Carlo Marx si estenderà per 300 metri a sud della rotatoria in corrispondenza della Fattoria Autonoma Tabacchi, fino all’inizio dell’insediamento produttivo nei pressi di via Cesare Sisi.
“Questa iniziativa incarna bene gli obiettivi di Sogepu di essere un fattore di sviluppo e crescita per la comunità di Città di Castello – sottolinea Goracci – trasferendo alla collettività i risultati positivi di una gestione aziendale che, come renderemo noto più avanti, anche per l’esercizio 2018 si chiuderà in maniera molto soddisfacente”.
Gli assessori ai Lavori Pubblici Luca Secondi e all’Ambiente Massimo Massetti, che si sono rapportati con l’azienda per definire obiettivi e modalità di esecuzione, sottolineano che “si tratta di interventi particolarmente attesi, nella realizzazione dei quali Sogepu dimostra ancora di una volta di saper agire con spirito di servizio a supporto delle esigenze dell’amministrazione comunale e della cittadinanza, interpretando un ruolo sociale di fondamentale importanza per la nostra comunità”.
Borsa di Studio “Angiolino Acquisti”, vince Nadia Cadrobbi
L’Associazione Cultura della Pace e l’Associazione Culturale “Angiolino Acquisti” in collaborazione con la Sezione ACLI “Adriano Olivetti” di Sansepolcro e con il Comune di Sansepolcro, Assessorato alla Cultura, nel giorno dell’anniversario della nascita di Don Tonino Bello, profeta di pace e costruttore di solidarietà, comunicano che la Commissione Esaminatrice della Borsa di Studio “Angiolino Acquisti”, presieduta dal Prof. Tonino Drago, ha deciso di premiare la tesi della Dott. ssa Nadia Cadrobbi, dal titolo “Riconciliazione e perdono come principi della giustizia riparativa e della risoluzione dei conflitti. Le esperienze in Kossovo e Albania con Operazione Colomba” discussa presso l’Università Ca’ Foscari – Venezia, Facoltà di Lavoro, Cittadinanza Sociale, interculturalità, con la seguente motivazione: “L’idea della giustizia riparativa da realizzarsi tramite la mediazione diventa esperienza di riparazione e riconciliazione che coinvolge, oltre il reo e la vittima, tutti gli attori della mediazione, compresi il mediatore e l’intera comunità. E’ così che la giustizia riparativa prevarica l’idea stessa del perdono perché ad esso dà una configurazione concreta proponendo percorsi assolutamente innovativi di umanità che tanto sarebbero piaciuti a Angiolino Acquisti.”
La partecipazione di 18 tesi, che andranno ad arricchire la sezione “Cultura della Pace” della Biblioteca Comunale di Sansepolcro e la qualità dei lavori che hanno partecipato alla selezione, confermano la bontà della manifestazione che accresce culturalmente la nostra città, contribuendo ad una maggiore conoscenza delle tecniche nonviolente di risoluzione dei conflitti, ponendo Sansepolcro quale punto di riferimento per uno sviluppo di una coscienza critica e dinamica della società.
La Borsa di Studio sarà consegnata con un’apposita cerimonia, presso la Sala del Consiglio Comunale di Sansepolcro nel mese di Settembre 2019, alla presenza delle autorità cittadine e delle associazioni promotrici dell’iniziativa.
Divergenze parallele, Sondaggi e democrazia on line: convegno di comune ed ordine alla sala degli specchi.
A poche settimane dall’entrata in vigore della par condicio che accompagnerà il paese verso le consultazioni europee e le amministrative, l’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria con la collaborazione e l’ospitalità dell’Amministrazione comunale di Città di Castello, ha presentato il libro, edito dalla Laterza, “Divergenze parallele” dei docenti universitari, ricercatori di La Polis e dell’osservatorio elettorale di Demos Pi, Fabio Bordignon, Luigi Ceccarini ed Ilvo Diamanti, la cui specificità è aver investigato con lo strumento del sondaggio e del questionario, le scelte degli italiani in occasione delle elezioni politiche dello scorso 4 marzo, per il rinnovo del Parlamento italiano. Insieme a loro, Marco Mazzoni, tifernate e docente di Sociologia dei processi culturali comunicativi dell’Università di Perugia che ha introdotto il concetto di climi di opinione, cioè di percezioni diffuse, che diventano orientamenti concreti e condizionano il comportamento dell’elettore in un frangente storico in cui non esistono più le appartenenze ed il voto è liquido. Bordignon e Ceccarelli a partire dalla mutazione antropologica e geografica che ha cancellato le colorazioni classe, bianche e rosse delle zone elettorale, hanno mostrato, sondaggi alla mano, come “le scelte siano fatte sempre più a ridosso della cabina elettorale e come a volte la decisione di fare la croce su questo o quel simbolo intervenga mentre si ha la scheda e la matita copiativa in mano”. Queste dinamiche, secondo i relatori, agiranno anche in occasione delle europee di maggio e delle molte consultazioni amministrative per il rinnovo dei comuni, previste nella prossima primavera. Più specificatamente dedicato al pubblico dei giornalisti, per i quali l’iniziativa era valevole nell’ambito dell’obbligo formativo, i relatori hanno approfondito lo strumento del sondaggio come modo per interrogare la pubblica opinione e sfatato alcuni luoghi comuni come ad esempio la prevalenza della rete su tv, che è invece ancora il mass media su cui gli italiani si informano di più o la divaricazione tra comportamento on line e off line. Per l’Amministrazione comunale è intervenuto in apertura dei lavori, il vicesindaco e assessore alla Cultura Michele Bettarelli, il quale ha ribadito “l’importanza di avere una stampa libera e qualificata in tempi di fake news e post verità in tutti gli ambiti dell’attività giornalistica. Anche a livello locale il presidio di corrispondenti che conoscono il territorio è fondamentale per un’informazione che non sia troppo ripiegata sulle fonti ma si muova con autonomia. Nel breve periodo e per sostenere un momento doloroso di trasformazione tecnologica che sta interessando tutti i mass media, come comune, abbiamo scelto di introdurre nel prossimo bilancio, un’esenzione del 50 per cento sulla Tari per le edicole con destinazione esclusiva, rivenditori dunque che lavorano su questo canale di informazione, ancora, a quanto dicono i dati, tra i più consultati e autorevoli, specialmente come veicoli di formazione delle scelte politico-elettorali”.
Al via la seconda biennale d’arte ciao Umbria a Citta’ di Castello: oltre 200 gli artisti presenti a palazzo Bufalini
Quasi duecento selezioni artisti per la seconda edizione della Biennale del gruppo Ciao Umbria, che si aprirà sabato 23 marzo 2019, ore 16.30, al quadrilatero di palazzo Bufalini di Città di Castello. Pittori e scultori “che sono sempre i benvenuti nella città di Burri e Raffaello” ha detto il vicesindaco e assessore alla Cultura Michele Bettarelli, sottolineando come “il comune abbia rinnovato il proprio appoggio all’iniziativa, dopo il buon successo della prima edizione, distintasi per qualità della mostra e per la partecipazione di tanti talenti italiani e stranieri”. Confermata anche l’internazionalità della Biennale, che per il presidente Marco Giacchetti “sta nel DNA del nostro gruppo nel cui statuto al primo punto figura la diffusione dell’arte a tutti i livelli. E Città di Castello per il suo fermento artistico è il luogo giusto per dare corpo a questa vocazione del gruppo e insieme promuovere i giovani talenti. Per fare modo di partecipare a tutti coloro che avrebbero voluto esserci, abbiamo dovuto limitare le opere ad un massimo di due per esponente ma anche con questa soglia, al Quadrilatero i visitatori ne potranno ammirare oltre 300 fino al 6 aprile quando la Biennale chiuderà i battenti con la cerimonia di premiazione nel corso della quale verranno assegnati molti riconoscimento con medaglie d’oro per i primi i secondi ex aequo e i primi dieci delle sezioni”. A spiegare i dettagli della Biennale è Donatella Masciarri, artista e vicepresidente del gruppo Ciao Umbria, che ha seguito direttamente l’organizzazione dell’evento tifernate: “Artisti di alta qualità per critici e eventi collaterali di alta qualità. Avremo artisti provenienti dall’Umbria per un 60 per cento e tra questi molti altotiberini; tra i rimanenti invece anche francesi, russi inglesi vicini al mostro movimento. Nomi importanti della critica d’arte come Alberto D’Atanasio, Paola Gualfetti, Rosario Salvato per una Biennale che ha iscritti nel sottotitolo i nomi di tre personaggi storici dell’arte umbra: il maestro e professore d’arte, e critico d’arte e storico Giuliano Monacchia, il maestro Daniela Casula, sensibilissima creatrice di sogni e suggestioni, e il maestro Pierluigi Paracucco fra i grandi maestri italiani. Abbiamo poi preparato un corredo di iniziative, che promuovono il territorio oltre ai suoi talenti. Fin dall’inaugurazione ci sarà un momento di musica e recitazione, domenica 31 nella mattina avremo sotto il Loggiato Gildoni una estemporanea di pittura e nel pomeriggio una sfilata di moda con oggetti disegnati da artisti. Per la chiusura del 6 aprile, abbiamo invitato l’associazione Sommelier e lo chef Marino Rolfi da Venezia che si occuperà del catering”. Inaugurazione: sabato 23 Marzo 2019, Quadrilatero di palazzo Bufalini, ore 16.30.
Lignani (Fd’I) “inaccettabile che il Regolamento di Contabilità sia impostato su Leggi non più vigenti: inaccettabile inerzia dell’Amministrazione comunale”
“Può sembrare una questione ininfluente sulla vita dei cittadini e solo per addetti ai lavori. E invece l’inerzia dell’Amministrazione comunale nel redigere un nuovo Regolamento di contabilità può avere gravi conseguenze sia in termini di trasparenza sia nelle possibilità di svolgere funzioni di indirizzo e controllo da parte dell’organo consiliare. Il Regolamento vigente risale infatti al 1997 e fa riferimento a una era giurassica completamente superata da tecnologie e nuove norme. Basti solo pensare ai siti internet allora non diffusi e che oggi sono un fondamento ineludibile della trasparenza nei bilanci o alle modalità di elezione dell’organo di controllo. Ma proprio la struttura dei bilanci è radicalmente cambiata da allora ed oggi abbiamo dei documenti che non assomigliano minimamente agli esercizi finanziari di metà anni ’90. L’inerzia dell’Amministrazione comunale è inqualificabile proprio perché dal 2011 sono cambiati modalità di formazione e procedure dei bilanci. Molti Enti Locali si sono adeguati da tempo perché in queste nuove normative il Regolamento di Contabilità rappresenta un terminale interno strategico nella redazione e approvazione degli esercizi. Da segnalare che i bilanci sono oggi molto più complicati e rigorosi rispetto a sei anni fa e la maggior parte dei Comuni che si sono adeguati hanno previsto un lasso di tempo tra deposito e approvazione del bilancio di previsione di almeno 20 giorni contro i dieci vigenti a Città di Castello e fanno decorrere il tempo per gli emendamenti dalla Commissione consiliare di presentazione. Necessario che per l’anno prossimo il Regolamento di contabilità sia riscritto e che i salari accessori dei vertici dell’ufficio preposto siano vincolati a detto risultato. In allegato l’interrogazione presentata in data odierna sull’argomento.”
Michelini: “Previste formazione in materia ambientale, messa a regime dei servizi di viabilità e sinergia con i corpi di Polizia municipale e Forze dell’ordine”
Un incontro per illustrare le linee programmatiche di mandato discusse durante l’ultimo Consiglio e relative al servizio di Polizia provinciale è stato quello voluto dalla consigliera, Letizia Michelini, con tutto il personale del comando di Polizia locale della Provincia di Perugia, nella sede di lavoro in Via Palermo a Perugia. “La volontà politica della Provincia è quella di intraprendere la strada più complessa e coraggiosa per ridare ruolo e dignità alla Polizia Provinciale ormai numericamente ridotta ai mini storici. In accordo con il Presidente, Luciano Bacchetta – ha precisato la consigliera, Letizia Michelini titolare delle deleghe relative alla stazione unica appaltante e polizia provinciale – abbiamo deciso di investire in un progetto di riorganizzazione e valorizzazione del comando di Polizia provinciale: la priorità sarà mettere al centro le risorse umane e la loro specializzazione che dovrà passare attraverso una qualificata formazione in materia ambientale, mettendo a regime servizi di viabilità e di controllo del territorio coordinati con i comandi della Polizia municipale dei comuni e le altre Forze dell’ordine. Un percorso – ha concluso Michelini – che non ammette la ripetizione di errori e il cui successo dipenderà dalla volontà e dal contributo sostanziale di tutti, nessuno escluso”.