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Maltempo, Rossi: “I lavori fatti hanno salvato la Toscana dall’alluvione”

“I lavori che abbiamo fatto, come Regione, hanno salvato la Toscana dall’alluvione. Senza il bacino della Roffia e la ripulitura e armatura della foce dello Scolmatore, e altri lavori fatti negli ultimi anni, a Pisa, durante il picco della piena, durato più di 12 ore, sarebbero transitati 2600/2700 metri cubi al secondo. Praticamente sarebbe stata alluvione. I lavori che abbiamo fatto hanno salvato la Toscana dal disastro”.
Così il presidente della Regione, Enrico Rossi, sulla emergenza maltempo che ha colpito la Toscana.

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Nuova edizione del Progetto Giona, prevenzione e corretti stili di vitasui banchi di scuola

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Coinvolgere le scuole per informare e sensibilizzare gli studenti sui corretti stili di vita, favorendo la prevenzione. E’ l’obiettivo del progetto “Giona” che vede la collaborazione tra Asl Toscana sud est, Calcit, scuole, Ufficio scolastico provinciale, Rotary Club di Arezzo, Federfarma e Fondazione Cesalpino. In prima linea, da 5 anni, per portare avanti questo progetto ci sono l’Itis, il Liceo Scientifico Redi e il Liceo Artistico di Arezzo.

Questa mattina si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della nuova edizione, per illustrare come i ragazzi, durante l’anno scolastico, lavoreranno a progetti di comunicazione, grafica e informazione attraverso laboratori. Erano presenti il direttore dell’ospedale di Arezzo Massimo Gialli, Patrizia Baldaccini (Dipartimento della Prevenzione), Simonetta Magnanini (direttore Oncologia Arezzo), il presidente del Calcit Giancarlo Sassoli, gli insegnanti che seguono i progetti per i tre istituti (Laura Guadagni, Rita Zolfini e Renata Ciofini), l’assessore comunale Lucia Tanti, il presidente della Fondazione Arte & Co.scienza Massimo Gallorini e alcuni studenti degli istituti coinvolti (Chiara Calori, Ilaria De Maria, Vittoria Felici, Arianna Guiducci, Beatrice Leonardi, Francesco Arrigucci, Giampaolo Peluso, Antonio Vatuiu, Lorenzo Costagli, Federica Cottini e Matteo Sassoli).

“Con soddisfazione questa mattina faccio gli onori di casa a nome della Direzione generale della Asl, per ringraziare tutti i soggetti coinvolti nel progetto Giona – ha introdotto Massimo Gialli – un progetto riproposto con grandi risultati ormai da diversi anni. Alla base di questo successo credo possiamo individuare due ordini di fattori: l’immagine di unitarietà nello scopo, legata ai differenti soggetti istituzionali partecipanti, associazioni, Scuola, componente politica locale e naturalmente la ASL. Il secondo fattore è il coinvolgimento diretto dei giovani, incoraggiati a riflettere su tematiche che, per loro natura, in via ordinaria non sono così accattivanti. Una formula da esportare, a tutto tondo, nel mondo della promozione della salute”.

“Siamo al quinto anno del progetto di prevenzione  GIONA  che avrà nel giorno di venerdì 8 maggio 2020  il momento finale, quandogli studenti delle scuole medie superiori  illustreranno  le loro ricerche ed i loro lavori svolti durante l’anno scolastico  sui corretti stili di vita: fumo, alcool, attività fisica e  sana alimentazione – ha spiegato Sassoli – In questi anni, oltre 1000ragazzi e ragazze hanno approfondito la conoscenza,  diventandone anche divulgatori ,  sui rischi  legati agli errati stili di vita. E’ pertanto  dovere di tutti contribuire per  dare continuità a questo impegno  a salvaguardia della nostra salute”.

“La strategia di fondo che ha animato la Giunta Ghinelli è stata di democratizzare al massimo i contenuti e le consapevolezze in materia di sanità – ha commentato Lucia Tanti – La sanità e il diritto alla salute per noi sono a chilometro zero e passano da iniziative come il progetto Giona”. 

Per l’Itis, le classi coinvolte sono la 1^C, la 1^N, la 2^P, la 1^S, sotto la guida degli insegnanti Ciofini, Melletti, Gallo e Bianco. Questo anno  partecipano tutte classi nuove a questa esperienza e saranno realizzati  lavori sulla prevenzione e l’informazione “laboratoriale”. Proseguiranno anche le esperienze  all’esterno della scuola, per approfondire il tema che caratterizza il progetto e cioè: “Noi siamo quello che mangiamo, beviamo, respiriamo…”. 

Per il Liceo Artistico “Piero della Francesca”,annesso al Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Arezzo, le classi coinvolte sono: 3M1, 4M1, 3M2, 4MC1, 3MC1, 4M2 e 3M2. Gli studentiprogetteranno e realizzeranno degli spot pubblicitari per promuovere i sani stili di vita ma saranno affrontate anche altre tematiche legate al sociale. Gli insegnanti che seguono i ragazzi sono: Chiara Briuglia, Luigi Gaudioso e Rita Zolfini.

Per il Liceo Redi, le classi 3^N e 3^K Linguistico svolgeranno un lavoro sul Sistema Sanitario negli USA (insegnanti: Carbone e Rufino); la classe 4^N svolgerà un lavoro sul Sistema Sanitario della Svizzera (insegnanti: Fattorini e Pattacini). Le classi 4^P, 4^S e 5^S  (Scienze Applicate)affronteranno il tema: “Valutazione e riduzione dei rischi derivanti da prodotti chimici e organismi geneticamente modificati” (insegnante: Magrini).La classe 5^C tratterà l’argomento: “Correlazione tra uso di pesticidi in agricoltura e lo sviluppo di patologie tumorali”.

Nell’occasione è stato presentato anche il progetto collaterale “Giona Ecoetica”. “Si tratta di una iniziativa che nasce per portare avanti un’idea innovativa di prevenzione, attraverso due binari: quello personale e quello ambientale. Per questo secondo aspetto, continuano anche le esperienze legate al progetto “Ippocentro”, finanziato dal Rotary e legato al rapporto con gli animali, in particolare il cavallo e il cane” ha concluso Massimo Gallorini.

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Finalissima “Fascino Mediterraneo” a Città di Castello

Venerdì 22 e sabato 23 novembre nell’ampio salone dell’Hotel Ristorante “Il Boschetto” a Città di Castello (Pg) si svolgerà la Finalissima del Concorso Fascino Mediterraneo ideato dallaPatron Carla Terranova. L’evento ha il patrocinio del Comune di Città di Castello – e coinvolgerà numerosissime Miss, Lady, Over e anche Mister che concorreranno per raggiungere le tanto ambite fasce. Fascino Mediterraneo è un concorso nazionale e internazionale che si diversifica dai tanti altri poiché ha una finalità sociale: tutela delle donne da ogni forma di violenza e non solo. Attraverso questo concorso, che prevede diverse tappe in Italia e all’estero, si creano significativi momenti di socializzazione tra donne giovani e meno giovani e, come dice Carla Terranova, “nel mio concorso le donne non più giovanissime si devono divertire a valorizzare la propria femminilità e a rivivere una nuova giovinezza perché spesso la vita può portare a non pensare più a sé stessi e Fascino Mediterraneo può far continuare a sognare”.

La finalissima a Città di Castello prevede la partecipazione di noti personaggi del mondo della cultura, della moda, dello spettacolo e non solo, come la sceneggiatrice e pluripremiata regista Dott.ssa Rita Giancola che da anni si occupa anche di Diritti Umani e Pace, la stilista Rosa Fino che crea abiti da Star, il noto giornalista Dott. Daniele Mariotto, lo scrittore e poeta Alessandro Castellani che con la sua arte sa toccare il cuore delle persone, ed una grande professionista nell’ambito della medicina la Dott.ssa Ilaria Vinerbi, l’attrice atleta campionessa internazionale body building e atleta agonista gladiatrice Monica Paolucci e la sceneggiatrice regista e produttrice cinematografica nonché direttrice artistica di numerosi Film Festival Annarita Campo.

Fascino Mediterraneo si articola in due giornate in cui le concorrenti vivranno grandi emozioni e saranno le “vere protagoniste” di questa finalissima che avrà una madrina d’eccezione: la PrincipessaConny Caracciolo appartenente ad una delle più antiche e coronate famiglie nobiliari. 

Interverranno altri personaggi che hanno raggiunto la notorietà partecipando a Uomini e Donne di Maria De Filippi: Riccardo Borroni, Stefano Torrese, Paola Pinto, Titti Urbano, Franco Di Maio; quest’ultimo sta lavorando come attore cinematografico. Poi ci sarà tanta musica con cantanti affermati come Raffaele Greco, ed i noti cantautori Toni Malco e Marta Fiorucci. La giuria qualificatissima sarà presieduta da Marco Pruscinie dal produttore Marcello Favola. Del team organizzativo durante l’evento fanno parte Cesira Valeri, Dott. Walter Valentini, Romina Diana,Dott. Massimo Granelli e Emanuela Gaggioli che cura anche le coreografie. Tutte le riprese video e le foto saranno a cura di Andrea Masciocchi, Paolo Franceschini e Paolo Casaro. La finalissima di Fascino Mediterraneo, condotta dalla giornalista Paola Zanoni, ha quindi un programma ricchissimo in cui ci sono tante partecipazioni importanti, tra queste anche Marcello Favola detto Marcy, produttore e ideatore del programma televisivo NEW GENERATION TV-Roma che va in onda su LA 4 ITALIA canale 129 e GOLDTV canale 128, un format che si è ispirato alla storica “Non è la Rai” di Boncompagni. Con Marcello Favola ci saranno alcuni giurati: Nicoll Petrucci, direttore di Produzione, Massimiliano Infantino, casting director, il consigliere Luigi Bartolini, Pierpaolo Paolino Attore Fotoromanzi/Modello Sosia di Gabriel Garko. Ad arricchire e concludere la serata del 23 novembre, la magia spettacolare dei fuochi curati da Pirotecnica di Maurizio Franzé.

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Il vice sindaco Bettarelli si dimette, entrerà come consigliere nel parlamentino regionale

Nelle comunicazioni della seduta di lunedì 18 Novembre 2019, il vicesindaco di Città di Castello, assessore alla Cultura e al Bilancio, Michele Bettarelli ha annunciato l’intenzione di presentare a stretto giro di posta le dimissioni dagli incarichi ricoperti nella Giunta del sindaco Luciano Bacchetta. La decisione deriva dall’elezione durante la consultazione dello scorso 27 ottobre nell’Assemblea legislativa della Regione dell’Umbria. L’accettazione di questo ruolo è incompatibile con la sua permanenza nell’esecutivo tifernate.

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Furto in un circolo privato che gestisce lago di pesca: denunciati gli autori, sono due pregiudicati

Due pregiudicati sono stati denunciati dai Carabinieri della Stazione di Città di Castello per aver perpetrato un furto in un circolo privato che gestisce un lago di pesca sportiva nell’immediata periferia della città. Si tratta di un 28enne residente a Bastia Umbra e un 39enne marocchino senza fissa dimora.

I due nei giorni scorsi, dopo aver tagliato la recinzione esterna e rotto la serratura della porta di un annesso, si sono introdotti all’interno asportando generi alimentari, bevande e denaro contante.

Il proprietario ha sporto denuncia del fatto ai Carabinieri che hanno attivato subito le indagini acquisendo via via prove certe a carico dei due che sono stati individuati e rintracciati in un casolare delle vicine campagne dove avevano da poco preso alloggio.

Il cittadino marocchino è anche destinatario del divieto di ritorno dal comune di Città di Castello per tre anni,che i Carabinieri Tifernati gli avevano notificato la scorsa estate a seguito di alcuni reati che lo stesso aveva commesso.

E’ stato quindi denunciato anche per inottemperanza al foglio di via obbligatorio.      

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Rossi domani ad Arezzo incontra i comuni colpiti dai nubifragi del luglio scorso

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Domani, martedì 19 novembre, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi nella sua qualità di commissario delegato incontrerà i rappresentanti dei comuni aretini e senesi che hanno subito danni in seguito ai nubifragi che hanno colpito la Toscana meridionale nel luglio scorso.
L’incontro, che si terrà alle 13.30 ad Arezzo, nella sala riunioni al piano interrato della sede del Genio Civile Valdarno Superiore in via Arrigo Testa 2 servirà a compiere un monitoraggio e per la pianificazione delle attività.
All’incontro sono stati invitati, oltre alle Provincie di Arezzo e Siena, anche tredici Comuni aretini e dodici Comuni senesi. Si tratta di Anghiari, Arezzo, Castelfocognano, Castiglionfiorentino, Civitella in Val di Chiana, Cortona, Foiano della Chiana, Lucignano, Marciano della Chiana, Monterchi, Monte San Savino, Montevarchi, Sansepolcro, Sestino, Abbadia San Salvatore SI, Castiglione d’Orcia, Cetona, Chiusi, Montepulciano, Monteriggioni, Castglione d’Orcia, Piancastagnaio, San Casciano dei Bagni, San Gimignano, Sinalunga e Torrita di Siena.

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Maltempo, aggiornamenti della Protezione civile: la situazione ad Arezzo

Ad Arezzo non si sono registrate criticità significative sui corsi d’acqua. Ci sono segnalazioni di famiglie evacuate a causa di abitazioni interessate da frane e smottamenti nei comuni di Loro Ciuffenna e Laterina-Pergine Valdarno.
Si conferma inoltre il corretto funzionamento degli invasi di La Penna e Levane che, in attuazione delle normative vigenti, hanno rilasciato soltanto l’acqua in ingresso ai due invasi con un comportamento che i tecnici definiscono “corretto”.

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SOGEPU: Fratelli d’Italia e Castello Cambia: quali prospettive dopo l’annullamento della gara da parte del Tar?

Accorpati nel consiglio comunale di Città di Castello di lunedì 18 novembre 2019 i due atti, un’interrogazione di Fratelli d’Italia e un’interpellanza di Castello Cambia, sull’annullamento della gara dei rifiuti da parte del TAR: “L’interrogazione ha una sua peculiarità da un lato quello che il comune vorrà fare. Se l’ambito verrà rigettato esisteranno solo gare regionale. Cosa intende fare il Comune?” ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani “quali conseguenze ci saranno dall’annullamento nel breve periodo, considerati anche i tempi della giustizia?”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha ditto che “la parte più significativa riguarda le problematiche che si sono verificate sia sull’Ati e sul comportamento che ha tenuto SOGEPU rispetto all’esclusione di SEI Toscana, sia rispetto alla nuova società di cui vorrei conoscere la scrittura private che ha determinato il 51% ad Ecocave, dato che mi sembra poco comprensibile e non rispettosa delle normative. L’AUri che problematiche deve affrontare rispetto alle responsabilità che gli vengono imputate dai concorrenti? Abbiamo fatto anche un’interrogazione diretta al sindaco. Nel piano d’impresa che abbiamo discusso a luglio 2017 prevedeva l’incorporazione di Polisport, l’ingresso in Splendorini, elementi che non si sono verificati. Mi chiedo come l’annullamento ridefinisce i rapporti con le altre società? La decisione del Consiglio di Stato che ricadute ha nell’organizzazione del servizio, che scenari riapre? Io sono preoccupato e vorrei che queste tematiche siano rappresentate meglio in consiglio comunale perchè mi sembra che sfuggano al controllo”. Nella risposta l’assessore all’Ambiente Massimo Massetti ha affermato che “le prospettive sono aperte a tutte le soluzioni. C’è un mutato aspetto normative che potrebbe vedere in futuro un unico gestore. Anche lo stesso Auri oggi non ha gli strumenti per riprogrammare. Ogni decisione sarà presa in modo collegiale. Parliamo di un’assemblea dove siedono 92 comuni: è una material abbastanza difficile. La gara dei rifiuti era partecipata e molto attenzionata. Aveva tutte le caratteristiche di una gara vera e per i cittadini c’era il vantaggio del ribasso di circa l’11 per cento. Per questo ci stupisce la decisione del TAR. Fermo restando che sia Auri che Sogepu sono convinti che il ricorso al Consiglio di Stato chiarirà ogni dubbio e permetterà di affidare il servizio. Per ora I comuni serviti da Sogepu continuano nella continuità, senza costi ulteriori. Le certezze che avevamo sul piano industriale vengono meno e lo strumento va rivisto. A Bucci dico che stiamo attendendo il deposito del ricorso e l’esito. Nel frattempo speriamo di avere altri elementi per approfondirli in una commissione consiliare. Elementi che oggi non abbiamo. Sull’appalto di Umbertide, la rinuncia è di natura economica. Il prolungarsi del ricorso al Consiglio di Stato non lo ha più reso sostenibile. La Sogeco diventerà operativa – ed ad oggi non ha costi sostenuti – solo ad affidamento della gara, altrimenti si esaurisce con il mancato affidamento. Il piano industriale è vigente e Sogepu anche quest’anno chiuderà in attivo, quindi la partita economica è sotto controllo. Non vi è necessità di rinegoziare con le banche perchè le condizioni sono state decise sul bilancio Sogepu e non della gara. Per il finanziamento dell’impianto le banche hanno tenuto conto dell’impianto e non di chi lo gestisce. In caso di non aggiudicazione Sogepu rimane tale in quanto titolare del diritto di superficie. In questo momento sono stati fatti degli investimenti minimali rispetto alla gara. Sui rapporti con la Vus, sono regolati dal Codice degli Appalti e non ci sono ripercussioni. C’è un contratto, continua ad operare. La cosa più delicata sono le prospettive del personale: ad oggi ci sentiamo che le garanzie rimangono e, se continuerà ad operare Sogepu, il personale ha certezze. Eventualmente il Consiglio di Stato si pronunciasse in modo tale da escludere Sogepu in modo definitive, vedremo come riorganizzare il personale e l’assetto della nostra azienda. Città di Castello ha recuperato spazio, qualità e competitività che altre aziende ci invidiamo, dando risposte anche a livello regionale. Speriamo che il Consiglio di Stato si esprima prima possibile. Nel frattempo ci sarà un nuovo assessore regionale all’Ambiente che dovrà affrontare le problematiche del piano regionale dei rifiuti”. Marco Castellari, capogruppo della Lega, ha detto “Conti e lavoratori sono i due elementi da tenere sotto controllo. Il ricorso non avrà conseguenze sui cittadini ma dovremo rivedere il piano industriale e la pianificazione da 300milioni legata alla gara. Aspettiamo il Consiglio di Stato ma ne dovremo riparlare”. Mirco Pescari, capogruppo del PD, ha ricordato come “già nel consiglio scorso ho detto della sensazioni di inutilità davanti ad una procedura di evidenza pubblica della durata di cinque anni, che ha visto l’intervento di Tar, Consiglio di Stato, Anac, pareri di Autorità di Vigilanza e alla fine ci ritroviamo con un annullamento. A monte c’è un problema della politica sul funzionamento di meccanismi così importanti. Se il timore di assumersi responsabilità prevale sull’esigenza di erogare servizi, è sbagliato a monte il sistema. Per ridare un ruolo alla politica, facciamo una riflessione sugli elementi burocratici. Non entrando nel dettaglio della vicenda giudiziaria, oggi si annuncia l’arrivo di rifiuti in Umbria. Questo momento di difficoltà dell’ambito territoriale 1, non serva a far accaparrare spazi ad altri. Mi augur che i nuovi vertici tengano conto degli interessi dei cittadini”. “Non c’è stata chiarezza. Siamo al punto di partenza” ha replicato Lignani: “Il sindaco nella riunione dei capigruppo avrà da dirci qualcosa di più in via riservata? Altrimenti risparmiateci una riunione. Piuttosto giusto rivalutare il piano industriale alla luce delle due opzioni. Il consiglio non può essere informato ex post. I tempi del Consiglio di Stato non saranno brevi e non possiamo aspettare il suo pronunciamento prima di decidere”. Bucci si è detto insoddisfatto delle risposte: “Non siamo entrati neanche nel merito della sentenza. Quattro anni di lavoro sono sfumati. Come è potuto accadere? Sembra che non ci siano responsabilità per l’annullamento. L’abbattimento dell’11 per cento previsto dalla gara annullata si ripercuoterà sulle bollette? Quali sono i benefici dell’impianto? Vogliamo capire quali sono le intenzioni dell’azienda. Il personale è preoccupato”.

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Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro nominato dalla sovrintendenza “sito storico particolarmente importante”

È divenuto esecutivo il 16 novembre 2019 il decreto con il quale, lo scorso 16 ottobre, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana ha dichiarato l’Archivio  Storico Diocesano di Sansepolcro «di interesse storico particolarmente importante», ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. 42/2004. In tal modo l’archivio è stato annoverato fra i beni culturali di interesse nazionale.
Il decreto, firmato dalla Soprintendente dott.ssa Elisabetta Reale, riporta la seguente motivazione: «L’archivio, che contiene un ricco fondo di pergamene a partire dall’anno 1022 e altri fondi, tra cui quello del Capitolo della Cattedrale, del Seminario di Sansepolcro e delle abbazie di Bagno di Romagna e di Galeata e dell’arcipretura di Sestino, oltre che di numerose parrocchie, rappresenta una fonte di primaria importanza per lo studio di un territorio molto esteso, che va dalla Valtiberina Toscana a zone della Romagna».
L’Archivio, con sede del Palazzo Vescovile, si è formato nel 1520, con l’istituzione della Diocesi, e successivamente è stato riordinato nei secoli XVIII e XIX. Dal 1960 è stato affidato a personale specializzato e ha cominciato a funzionare come archivio storico aperto alla consultazione sotto la direzione di don Battista Gregori; tale funzione è stata sviluppata tra 1964 e 1995, durante la direzione di mons. Ercole Agnoletti, cui si devono la redazione di numerosi repertori e l’allestimento dell’attuale sede, avvenuto tra 1985 e 1986.  A Mons. Agnoletti nel 1995 è succeduto il prof. Franco Polcri, apprezzato studioso di storia locale. Nel 2015 la gestione dell’Archivio è stata assunta dalla Fondazione Rete Archivistica, Bibliotecaria e Museale della Diocesi, ma negli anni 2015-2018 è stato impossibile assicurare la regolare apertura al pubblico.
L’Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro conta si compone di 1.993 pezzi tra buste e registri e di 425 pergamene; questo materiale occupa uno spazio di 250 metri lineari e si sviluppa lungo un arco cronologico che va dal 1022 al 2016. Si caratterizza per raccogliere non solo la documentazione della Diocesi di Sansepolcro e del preesistente monastero camaldolese, ma anche quella di tre giurisdizioni nullius diocesis che, tra i secoli XV e XVIII, hanno caratterizzato la modalità insediativa della Chiesa Cattolica nell’Appennino tosco-romagnolo (le abbazie di Bagno di Romagna e di Galeata e l’arcipretura di Sestino). Di particolare interesse il fondo delle pergamene (1022-1987), le serie delle visite pastorali (1524-1994) e dei vescovi (1778-1986) e la ricchissima documentazione delle serie Stati d’anime e Duplicati parrocchiali (secc. XVII/XX), di grande interesse per la storia sociale e demografica del territorio. Inoltre, si conservano archivi aggregati di altri organismi diocesani quali la redazione del settimanale diocesano, il cinema cattolico e le carte personali di alcuni sacerdoti.
I documenti conservati documentano il cammino storico della Chiesa Cattolica nell’Appennino Centrale tra la stagione della Riforma cattolica a quella successiva al Concilio Vaticano II, passando per il periodo Tridentino e post-tridentino. Relativamente al ’900, di particolare interesse è la documentazione dell’episcopato di mons. Pompeo Ghezzi, che fu in contatto epistolare con personaggi quali  Giovanni Papini, don Giovanni Rossi, don Giulio Facibeni, Amintore Fanfani, Giorgio La Pira, oltre che con Celeste Ausenda, confinata politica a Ventotene della quale si conserva un ricco epistolario. L’interesse più evidente, però, è costituito dalla mole di informazioni sulla vita quotidiana, documentata nei suoi aspetti religiosi, sociali e culturali; informazioni che ci parlano ancora oggi di una Chiesa incarnata nella storia e che ha cercato, specialmente attraverso l’esercizio della carità, di testimoniare il Vangelo di Gesù in ogni tempo, pur con i limiti e le contraddizioni che caratterizzano ogni agire umano. Da questo punto di vista l’Archivio è un luogo privilegiato della memoria di un territorio, memoria condivisa da tutti gli abitanti e caratterizzata da un intreccio, profondo e fecondo, tra le dimensioni che oggi definiamo “religiosa” e “civile”.
Il prestigioso riconoscimento viene a coronare il primo anno di lavoro dopo la riapertura, avvenuta nel settembre 2018, resa possibile grazie alla collaborazione tra la Fondazione Rete Archivistica, Bibliotecaria e Museale della Diocesi e l’Associazione “Vivere a Borgo Sansepolcro” – Pro Loco, che ha messo a disposizione un gruppo di 12 volontari coordinati da un vicedirettore diplomato in archivistica, paleografia e diplomatica. Un lavoro, questo, svolto sotto la vigilanza della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana. Grazie all’impegno dei volontari è oggi possibile tenere aperto l’archivio il mercoledì pomeriggio e l’intera giornata del giovedì, ma si sta valutando la possibilità di un prolungamento dell’orario di apertura per accogliere le numerose richieste degli studiosi (ad oggi gli accessi annuali sono 137 e le domande di studio 27). Nel 2020 l’Archivio Storico Diocesano sarà particolarmente impegnato nelle manifestazioni culturali promosse in occasione del cinquecentenario dell’istituzione della Diocesi e del conferimento del titolo di città a Sansepolcro, senza dimenticare le ricorrenze “proprie” dei sessant’anni dall’apertura al pubblico e dei cento anni della nascita di mons. Ercole Agnoletti, che più di ogni altro ha legato il proprio nome alla storia dell’Archivio.
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Pallavolo serie B/M: Marco Bartolini (Job Italia Città di Castello):”troppi errori nel finale di primo set”

Nella valutazione della sconfitta di sabato scorso della Job Italia Città di Castello in quel di Portomaggiore pesano diversi fattori, il primo dei quali è il budget diverso per costruzione della squadra. Se i tifernati sono stati ripescati il 28 agosto ed hanno dovuto in fretta e furia adattare la squadra di serie C alla nuova realtà della B, i ferraresi si sono potuti permettere alcuni ingaggi dalla A2 per puntare al salto di categoria. Marco Bartolini spiega così il 3-0 in terra emiliana:<<Portomaggiore è una squadra costruita per stare nei quartieri alti e disputare un campionato di vertice. Come spesso ci accade,  siamo partiti male sotto per 5-1, ma piano piano abbiamo cominciato a girare meglio fino al 20-21: Cruciani ha chiamato time out ed al rientro in campo abbiamo commesso una serie di errori tra battuta e attacco che non ci ha permesso di lottar fino in fondo. Negli altri set abbiamo girato più volte la formazione per tentare di trovare la quadratura giusta ma gli errori ci hanno penalizzato>>. Ora per la Job Italia inizia un’altra settimana di preparazione per un altro match di quelli molto difficili: sabato al Pala Joan arriverà la Geetit Bologna, società che non ha mai fatto mistero di puntare alla serie A3.

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Una rotonda in via Lombardia: Tofanelli (PD) interroga la Giunta

Vincenzo Tofanelli, in quanto consigliere del PD, ha presentato un’interrogazione sulla viabilità di viale Lombardia di Riosecco nella seduta di venerdì 8 novembre 2019 di al consiglio comunale di Città di Castello. Nel documento si spiega che “via Lombardia è una strada che corre su un itinerario alternative a via Romagna oltre a ciò è una strada che conduce direttamente a molte fabbriche e azione che si trovano nella zona industriale di Regnano, tuttavia per sua natura lambisce anche gli ingressi di aree residenziali. L’incorcio tra viale Lombardia e viale Emilia, che è la strada che porta ai Badiali, nei pressi dell’incrocio presenta una ridotta visibilità, causata dalla presenza di vegetazione nei campi. Data la tendenza a transitare ad alta velocità” Tofanelli chiede “che venga attivato occasionalmente il servizio di controllo della velocità da parte dei vigili e quail iniziative l’Amministrazione ha in cantiere per mettere in sicurezza l’incrocio”. Luca Secondi, assessore ai Lavori Pubblici, ha risposto che “la regolamentazione dell’incrocio è inserita nell’accordo quadro che potrà risolvere con una rotunda o la segnatica. In ogni è già programmato un intervento. Ad inizio 2020 si concretizzerà l’accordo quadro e poi procederemo”.

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“TECNOCAT Geometri”: BATTESIMO COL DRONE al Franchetti Salviani

Agli organi di stampa e di informazione
Nell’ambito della diversificazione dell’offerta formativa territoriale e dell’arricchimento delle opportunità di scelta al termine della Scuola Media è stato presentato alla cittadinanza “TECNOCAT Geometri” indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio del Polo Tecnico “Franchetti Salviani” di Città di Castello, con la partecipazione dei docenti e degli studenti del corso, dei rappresentanti del Collegio Geometri della provincia di Perugia e delle funzioni strumentali per l’orientamento e la continuità delle Scuole Medie.
Aprendo i lavori la prof.ssa Valeria Vaccari, Dirigente Scolastico del Polo Tecnico, ha indicato la valenza della proposta che “a partire dall’anno scolastico in corso consentirà sia di legare in maniera mirata la figura del geometra alle mutate esigenze del mondo del lavoro, sia di offrire agli studenti la possibilità di acquisire competenze nell’ambito dell’utilizzo di tecnologie innovative
all’avanguardia come il BIM e la modellazione 3D”.
E’ toccato alla docente ing. Marta Davanzati entrare nel merito illustrando le caratteristiche di TECNOCAT ed il relativo quadro orario partendo dal nome che intende rimarcare il legame diretto con la professione di Geometra: “Alle tradizionali attività che permettono di operare a tutto campo nel settore edile e delle costruzioni, come pure in materia urbanistica, paesaggistica ed ambientale, con una professionalità in grado di valorizzare ambiti quali città, energia e territorio, vengono affiancate e potenziate le tecnologie in grado di sviluppare competenze di bioarchitettura, grafica computerizzata ed interior design. Particolare cura viene dedicata al rilievo con i droni ed
all’utilizzo della realtà virtuale aumentata”
Stefano Gabrielli, in rappresentanza di AGAT Associazione Geometri Alto Tevere, ha sottolineato il “ventennale proficuo rapporto di collaborazione instaurato con il corso “Geometri” ed ha salutato con favore l’innovazione di contenuti e strumenti applicativi, che pone l’istituto tifernate in sintonia
ed al passo con le esigenze espresse dal mondo delle professioni”.
Nel suo intervento Rossella Cestini, assessore alle politiche scolastiche ed all’urbanistica del Comune di Città di Castello ha evidenziato “la valenza formativa di TECNOCAT Geometri apprezzando l’innovazione metodologica, già sperimentata positivamente sul campo con il
progetto sulle barriere architettoniche recentemente presentato alla città”.
Soddisfazione di tutti i presenti per una proposta al passo con le nuove tecnologie, ma in cui rimane centrale la formazione culturale di base per l’accesso agli ITS ed ai corsi universitari, in particolare quelli tecnico/scientifici quali ingegneria, architettura, geologia e quelli legati alle tematiche della sicurezza, dell’ambiente e dei beni culturali.
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Pallavolo serie C/F: ancora uno stop per il Città di Castello

Ancora tabù il PalaIoan di Città di Castello per il team biancorosso di serie C; la squadra completamente rinnovata e poco esperta per le molte atlete biancorosse alla prima apparizione in questo massimo torneo regionale parte bene nella gara contro l’ELLERA VOLLEY di mister Tomassetti vincendo e convincendo nelle giocate del primo set (25/23). La seconda frazione sempre equilibrata vede le due squadre lottare sempre punto a punto ma proprio nel finale sono le ospiti a creare lo strappo giusto per arrivare prime al traguardo ed è pareggio. La tensione, le emozioni, la poca autostima e le troppe paure delle atlete di giocare la palla in maniera lineare e senza remore aumenta il tasso di errore e la poca incisività dei colpi lasciando ancora il set alle ospiti che vincono sul filo di lana. L’allenatore Brizzi effettua più sostituzioni, cambia anche la regia della squadra per le troppe imprecisioni verificatesi ma anche se la lotta viene portata avanti alla pari è sempre il team di Ellera ha chiudere set ed incontro. Da una vittoria che poteva arrivare ad una sconfitta che brucia per il modo come è maturata; la squadra deve crescere ed acquisire maggior personalità e sicurezza e poi qualche bella soddisfazione questo giovane team potrà cavarsela.
Città di Castello, 17/11/2019 ore 17.00 palasport Andra Joan
CITTA’ DI CASTELLO – ELLERA VOLLEY ……. 1 / 3
(25/23 22/25 22/25 21/25)
CITTA’ DI CASTELLO:. Boni, Montacci, Mearini, Alivernini, Poccioni (l1), Di Crescenzo, Senesi, Belfico, Ferrini, Bruschi, Mariottini, Pettinari, Traversini (L2). All. Brizzi – ass. Caterino – dir. Mandrelli
ELLERA VOLLEY: . Larini, Vindice, Fanelli, Cristofani, Osakwe, Roscini, Nanni. Narciso, Mancini, Bellavita, Ciliegi (L1), Glorio (L2). All. Tomassetti –
Arbitri: Persichini – Montironi

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Domenica 24 novembre torna a Umbertide la mostra mercato di materiale fotografico

Domenica 24 novembre presso la scuola media Mavarelli-Pascoli si terrà la 62esima edizione della Mostra mercato di materiale fotografico d’occasione, iniziativa organizzata dall’Associazione Amici del centro socio culturale San Francesco con il patrocinio del Comune di Umbertide.La mostra mercato propone materiale fotografico d’occasione, fotocamere dell’800 e del ‘900, grande formato, fotocamere analogiche e digitali, obiettivi.Sono frequenti gli scambi di apparecchi e materiale fotografico tra gli appassionati del genere che provengono da tutto il centro Italia, creando così anche un notevole movimento turistico.Per informazioni è possibile contattare contattare l’indirizzo mail fraus51@libero.it o il numero 335 264074.

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Pallavolo serie C/F: primo stop, per la Piccini Paolo SPA Trestina

Si ferma a Castiglion del Lago, nello scontro diretto, la corsa dalla Piccini Paolo Spa militante nel Campionato di Serie C Femminile. Seppur giocando una buona gara, le atlete di coach Rossi si arrendono dopo tre set ad una delle compagini più in forma e meglio attrezzate alla vittoria finale di questo campionato.

Il primo set è subito in salita grazie alle potenti e insidiose battute della squadra di casa che si porta subito avanti 6 a 1; quando sembra che il set possa porgere facilmente a favore delle lacustri, il Trestina reagisce tentando di ridurre il gap ma ormai la marcia delle padrone di casa è praticamente inarrestabile (25-14).Secondo set molto combattuto, le trestinesi cercano di lottare su ogni pallone con buone difese e bei contrattacchi ma nella fase finale del set, grazie alla potenza dei suoi martelli, Castiglion del Lago riesce a chiudere in positivo anche questo frangente.Nell’ultimo parziale, le bianconere fanno vedere buone giocate e tengono il passo fino al 21 pari, ma le padrone di casa sono determinate e ciniche e riescono a chiudere set e partita (25-21).

Coach Rossi è comunque soddisfatto della prestazione delle sue atlete che dopo un opaco primo set hanno comunque trovato la forza di reagire nel secondo e nel terzo frangente.

Sabato 23 Novembre al Palazzetto di Trestina, sempre alle 21.15, la Piccini Paolo Spa giocherà contro la EGS Pallavolo Perugia.

Castiglion del Lago – Piccini Paolo Spa 3-0 (25-14, 25-22, 25-21)

Piccini Paolo Spa: Monti 12, Sassi 6, Bragetta 6, Giunti 6, Cerbella 5, Martinelli 3, Fabbri (L), Paradisi, Rinaldi, Volpi. NE: Marinangeli, Gambino, Polenzani.

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Laboratori creativi per bambini al Museo della Vetrata a Sansepolcro. Tutte le date

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Lo Spazio Bernardini Fatti della Vetrata Antica e Contemporanea, in collaborazione con il Circolo degli Esploratori e l’ Associazione Culturale “diVetro” Esperienze nell’Arte, propone un progetto didattico rivolto ai bambini accompagnati dai genitori.

In occasione di questi laboratori, il Museo si trasforma in aula didattica dove poter guardare, stupirsi, approfondire e capire il vetro, uno dei materiali più delicati e più emozionanti nelle mani dell’uomo.

I bambini saranno accompagnati in questa avventura, fatta di trasparenze e colori, attraverso attività pratiche e creative. Ad ogni laboratorio verrà proposta una tematica dentro la quale i bambini potranno sbizzarrirsi con la loro proverbiale fantasia. L’opera creata sarà consegnata dopo la fusione e rimarrà alla famiglia come prezioso ricordo dell’esperienza vissuta insieme.

Le attività sono adatte a bambini compresi tra i 6 e 12 anni di età.

Gli incontri si svolgeranno a Sansepolcro,presso lo Spazio Bernardini Fatti, Museo della Vetrata, in via Giovanni Buitoni 9

E’ richiesta la conferma certa

Orario:

dalle 16,00 alle 17,30

LE DATE 

Sabato 23 novembre 

Domenica 15 dicembre

Domenica 19 gennaio

Domenica 23 febbraio

Domenica 22 marzo

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Heidi von Johnston espone al Pretorio a Sansepolcro

Inaugura alle ore 18,30 di sabato 23 Novembre 2019, nella Sala Esposizioni comunale di Palazzo Pretorio a Sansepolcro (AR), la Mostra personale “TROVANDO ME STESSA” della pittrice sudafricana Heidi von Johnston. Il pubblico della Valtiberina si è potuto avvicinare alla sua creatività recentemente nel Museo Malacologico Malakos; la creativa ha infatti partecipato, dal 27 Ottobre al 3 Novembre, al 1° Premio Villa Capelletti a Garavelle di Città di Castello (Pg), Collettiva d’Arte contemporanea, nel  Museo di Conchiglie più grande d’Europa, organizzata, per l’associazione Culturale Amici dell’Arte e Ciao Umbria, da Donatella Masciarri con la collaborazione di Marco Giacchetti e Silvana Iafolla.
Nata in Sudafrica nel 1968, è residente ormai da molti anni a Città di Castello dove continua ad esercitare la pittura che, per lei, è soprattutto un tentativo di esprimere quanto di più intimo ed individuale ha in se. Non sembra però che questa sua condizione contrasti con le sue immagini, spesso descriventi paesaggi ed animali del suo territorio di origine; Heidi esprime, attraverso l’utilizzo di colori particolari, situazioni ai limiti del surreale e composizioni dal forte impatto simbolico, una condizione emozionale e una visione molto personale del suo paesaggio ideale. Per i suoi continui viaggi che l’hanno portata a trasferirsi in Italia è definita dai suoi connazionali una rondine in volo tra Europa e Africa. Nel 1995, il bisogno di esprimere la sua creatività la spinge a dipingere e, poi, ad avvicinarsi alla Maestra artista Karin Daymond, nota pittrice di caratura internazionale, il cui studio si trova a Mpumalanga, che la guida primariamente ad miglior disegno e  alla più perita tecnica colorimetrica. La lezione della Daymond in effetti, nel lavoro di Heidi von Johnston, è presente. I lavori di maestra e di allieva sono fortemente radicati nel paesaggio sudafricano.  
“Sebbene un’opera inizi da un punto geografico, finisce per diventare rapidamente il mio spazio interiore – si legge nel curriculum della Daymond – Mi occupo di come pittura e design possono essere usati per descrivere un ambiente, ma anche come i segni, le trame, i motivi di questo, possono catturare l’energia e il ritmo dei miei paesaggi interiori”. Sono queste parole della pittrice Daymond che si possono applicare, in tutto e per tutto, anche al lavoro della von Johnston. “La vita di Heidi è fatta di contrasti che vanno da un’infanzia privilegiata interrotta da una tragedia, alla creazione di una nuova vita in un paese straniero – queste le parole che si leggono nel suo curriculum – La sua ricerca personale si intensifica nell’ultimo anno, quando scopre e riesce ad estrinsecare dal profondo nel suo essere interiore il potere della pittura e la guarigione che può emergere attraverso questo processo”. L’artista affida dunque alla sua produzione non solo l’intera sua storia ma anche e soprattutto i suoi sogni e le sue aspettative di cittadina del mondo che ha avuta la fortuna di potersi scegliere il luogo dove vivere e, soprattutto, l’attività preferita che le permette di affermare la sua identità più autentica. Una mostra assolutamente da non perdere che ci regala, come acqua surgiva, il privilegio di avvicinarci alla produzione di una interessante personalità di creativa cittadina adottiva della umbra Città di Castello.  
La mostra rimarrà aperta fino al 1 dicembre con i seguenti orari:
24 Novembre dalle 9:30 alle 13:00
25 – 29 Novembre dalle 18:00 alle 20:00
30 Novembre dalle 9:30 alle 13:00
1 Dicembre dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 18:00 alle 20:00. L’ingresso è gratuito.

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Franco Alessandrini sale ancora in cattedra alla Tulane University della Louisiana.

Riprendono, in questi giorni, le lezioni universitarie dell’artista Franco Alessandrini alla prestigiosa Tulane University della Louisiana, situata a New Orleans. Nel 2019 era già successo quando, il 25 Febbraio sempre la Tulane University l’aveva fatto salire in cattedra. Quello di questi giorni è, per la verità, il quinto appuntamento per Alessandrini che per il quinto anno accademico consecutivo è stato invitato a tenere una classe alla importante università americana nota, tra l’altro, perché il 23 aprile 1975 il presidente Gerald R. Ford Jr. vi pronunciò lo storico discorso per annunciare la fine della Guerra del Vietnam.
Argomento e soggetto dell’intervento di Alessandrini, “Dipinti di paesaggi toscani e paesaggi della Louisiana”. Argomento della lezione del Febbraio scorso era stato invece “la sua arte, le città di Sansepolcro e New Orleans e il loro legame”.
“Anche quest’anno sono stato invitato dalla prestigiosa Tulane University a tenere due conferenze tema Dipinti di Paesaggi Toscani e Paesaggi della Louisiana – queste le parole che Alessandrini ha affidate alla sua pagina facebook ufficiale – E bello tornare indietro nel tempo con i giovani d’oggi. Gli ultimi 10 minuti l’ho dedicati ai Sgorbi, qui gli studenti sono rimasti pensierosi titubanti! Bello vedere in quei volti un punto interrogativo e tante domande. Il tutto e finito con l’applauso”.
La Tulane è una tra le più importanti università degli Stati Uniti. Fondata nel 1834 come Medical College of Louisiana, in risposta alle epidemie di vaiolo, febbre gialla e colera ha visto, negli anni, aggiungersi varie discipline. Già nel 1847 l’assemblea legislativa statale riorganizzò la scuola come Università della Louisiana e, poco più tardi aggiunse il rinomato dipartimento di Legge. Alessandrini continua così il suo cammino di presenze in luoghi pubblici ed istituzionali per parlare della sua creatività, presentare le sue nuove creazioni e ricevere riconoscimenti. In questa occasione hanno destata curiosità proprie le sue ultime produzioni denominate Sgorbi che aveva presentato recentemente a Sansepolcro nel doppio appuntamento nella Galleria dell’Associazione Franco Alessandrini in via Aggiunti, sabato 31 agosto; in quella occasione era stata infatti presentata la Mostra Sgorbi e il suo libro “Il Mio Borgo”. Fantasiose creature scultoree, gli Sgorbi si inseriscono perfettamente nel suo stile fatto di frammentazione dell’immagine; opere che, più di altre, hanno a che vedere con la voce interiore di ogni uomo, trattandosi di grottesche mostruose creature deluse e insoddisfatte. “La nostra autonomia, la nostra libertà è pari – aveva spiegato Alessandrini – alla lunghezza della catena da noi costruita, chiusa dal lucchetto del quale abbiamo perso la chiave”.
L’artista di Sansepolcro, residente in Louisiana, finisce per appartenere alla fortunata rosa di creativi che portano il loro genio nel mondo e costituiscono una autentica bandiera della nostra nazione. In questo senso va ricordato il prestigioso trofeo dell’American Heritage Awards‎, a cura dell’American Immigration Council‎, a lui assegnato nel 2017. “Per le sue incredibili realizzazioni come pittore e scultore emigrante italiano-americano di fama mondiale – si leggeva nella motivazione di quel premio – Le opere di Alessandrini sono in collezioni private e pubbliche in tutti gli Stati Uniti, in Europa e in Sud America, tra cui il Monumento agli Immigrati, visibile a Woldenberg Park lungo il fiume di New Orleans”.
L’Artista non si sottrae nemmeno alle collettive organizzate dalla comunità di creativi di Sansepolcro. Una sua opera dedicata alla natura è nella Mostra Collettiva “L’Ecologia – Il Cantico delle Creature: la sacralità della natura e la nascita della moderna cultura ecologista“ della Compagnia Artisti esposta dal 9 Giugno al 18 Agosto nella Podesteria di Michelangelo a Chiusi della Verna , dal 27 Settembre al 10 Novembre nella Sala del Pozzo del Santuario de La Verna e che continuerà un fitto cammino di tappe diverse fino ad Assisi.
Nato a Sansepolcro il 24 Gennaio del ’44, ha all’attivo una quantità di opere pittoriche e scultoree così grande che è impossibile riassumerle in maniera epigrammatica. Per la sua arte Barbara Nauer, famosa critica Americana, ha creato il termine tecnico “vibrasive”, indicativo della visione multipla di realismo frantumato. Fu lei a definirlo artista vibrasivo e tegumentale con influenza di Piero della Francesca. Lo stile di Franco Alessandrini che alcuni hanno definito “neo-futurismo”, altri “neo-cubismo”, altri ancora “neo-surrealismo” di origine “pierfrancescana” è stato dunque, ancora una volta, presentato agli studenti universitari che hanno apprezzato moltissimo la lezione; in effetti Alessandrini è personaggio carismatico che cattura l’attenzione di tutti, specialmente dei giovani. Il tema delle lezioni americane di Alessandrini continuano a rendere Sansepolcro e la Toscana universali. L’artista parlando di se, finisce per tracciare la rotta per una possibile corrente di giovani americani che volessero venire nella Città che fu di Piero della Francesca a scoprirne la bellezza e a rintracciare le radici della sua innovativa ragione stilistica.

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