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Rossi ad Arezzo: “Presto apriremo uno sportello per aiutare cittadini e imprese”

Tra i numerosi provvedimenti adottati o in programma nel post evento alluvionale che ha colpito soprattutto l’area aretina, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha annunciato l’apertura, da parte della Regione e con Fidi Toscana, di uno sportello per aiutare cittadini e imprese nella compilazione dei moduli per certificare i danni subiti e chiedere contributi.

“Contiamo di aprirlo – ha precisato Rossi – nella settimana prossima proprio qui, presso il Genio civile. Una parte delle stime dei danni le indirizzeremo a Roma e una parte, in via straordinaria perché non sarebbe compito nostro farlo, vedremo come finanziarle con risorse regionali”.

Il presidente, pur non entrando nel merito delle polemiche, ha poi voluto ricordare come numerosi interventi siano stati compiuti in questa zona, e che si tratta di opere che funzionano, che hanno prodotto effetti positivi e contenuto i danni. Tra queste gli interventi sui rii Valtina e Sellina e quello in programma sul bacino del Vingone i cui lavori Rossi conta di iniziare entro sei mesi “se il Governo riconoscerà lo stato di emergenza così come la Regione ha chiesto”.

Cittadini e imprenditori entro venerdì dovranno far riferimento ai Comuni per segnalare una prima stima dei danni subiti. Nel corso dell’incontro con gli amministratori locali il sindaco di Arezzo si è dichiarato soddisfatto per gli impegni assunti dal presidente Rossi e quello di Abbadia San Salvatore lo ha ringraziato per la presenza e la solerzia.

Il presidente Rossi ha sottolineato come le zone industriali colpite siano quattro: quelle di San Zeno, Rigutino, Cesa e Montagnano. I Comuni interessati, oltre al capoluogo sono quelli di Monte San Savino, Civitella, Castiglion Fiorentino, Manciano, Foiano e Castel Focognano. Ha infine aggiunto che la Regione non farà mai nulla senza averlo prima concertato con i Comuni, ma che è determinata ad intervenire per riportare la situazione alla normalità e per dare maggiore sicurezza a questo territorio.

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Investe pedone con la propria auto, traffico rallentato per circa un ora, ancora sconosciuta la prognosi

Oggi, martedi 30 luglio, alle ore 11,15 circa in Viale A. Diaz si è verificato un incidente stradale. Una Ford Fiesta condotta da un uomo di 75 anni residente a Città di Castello ha investito un pedone, uomo di 89 anni anch’egli residente a Città di Castello. Intervenute sul posto due pattuglie della Polizia Municipale Tifernate che hanno provveduti ad effettuare i rilievi al fine di ricostruire la dinamica del sinistro e a regolare il traffico che subiva dei rallentamenti per circa un ora. Gli agenti della Polizia Municipale, tramite la centrale operativa, facevano intervenire immediatamente sul posto, un ambulanza del 118 che soccorreva il pedone e lo trasportava presso il locale Ospedale per i necessari accertamenti. Prognosi ancora non disponile.

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Omicidio stradale e incidenti con lesioni gravissime, ora analisi tossicologiche del sangue entro 48 ore

Una forte collaborazione tra le istituzioni per dare risposte sempre più veloci e puntuali nei casi di omicidio stradale o di incidenti stradali conlesioni gravi o gravissime, grazie ai risultati delle analisi del sangue pronti entro 48 ore. Tempi brevi e certi, quindi, per individuare l’eventuale presenza di alcol o droga in chi si trovava alla guida del mezzo incidentato.

Con questi obiettivi, è stato firmato stamattina un protocollo d’intesa tra Asl Toscana sud est e Procura della Repubblica di Arezzo nelle persone del Direttore Generale Antonio D’Urso e del Procuratore Capo Roberto Rossi, alla presenza di Agostino Ognibene, responsabile dell’Area Funzionale “Medicina di Laboratorio” (che si trova all’interno al Dipartimento Diagnostica per immagini diretto da Morando Grechi), del direttore della Tossicologia Silvia Corezzi, del Prefetto Anna Palombi, del Questore Salvatore Cilona, del Comandante della Polizia Locale Cino Augusto Cecchini, di un rappresentante della Guardia di Finanza e della Polizia provinciale.

Con le recenti modifiche al Codice della Strada, si è estesa ad alcuni ambiti dei reati stradali la possibilità di procedere in modo coattivo al prelievo di sangue e delle urine per valutare il tasso alcolemico e l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti da parte di chi guidava il mezzo coinvolto. 

La gestione degli accertamenti coattivi, cioè quelli che vanno al di là della volontà del cittadino-guidatore, richiede un impianto organizzativo adeguato e puntuale, sia per le forze di polizia che per le strutture sanitarie in modo tale da assicurare, nel pieno raccordo, la tempestività e la validità del risultato in ambito giudiziario.

Nei mesi scorsi è stato firmato un protocollo regionale di intesa tra Regione Toscana e Procura della Repubblica di Firenze, che viene adesso declinato nelle singole province, con l’obiettivo di sciogliere i nodi più controversi della norma come il prelievo coatto, il coinvolgimento attivo delle forze dell’ordine sia per  l’accompagnamento dell’interessato al Pronto Soccorso che per la sua eventuale immobilizzazione in caso di prelievo coatto, la facoltà del medico di valutare se lo stato di salute psico/fisica dell’interessato sia compatibile con l’azione di prelievo coatto, il coinvolgimento dell’Ordine dei Medici per quanto riguarda le certificazioni mediche ed altri aspetti legati alla copertura assicurativa per gli aspetti civilistici, quando il sanitario viene investito della funzione di ausiliario.

Questo Protocollo di intesa è il trampolino per un’ importante collaborazione tra istituzioni anche sul piano della prevenzione dell’uso e abuso di alcol e di sostanze stupefacenti – ha dichiarato il direttore generale D’Urso – Come Asl, riteniamo fondamentale qualsiasi azione volta alla prevenzione. In questo senso l’attenzione va soprattutto verso i nostri giovani. A livello aziendale, le strutture coinvolte nel protocollo sono il Pronto Soccorso e il Laboratorio di Analisi, che ringrazio per il lavoro che stanno svolgendo. I ringraziamenti vanno ovviamente anche alla Procura e a tutte le forze presenti questi mattina, che garantiscono una collaborazione interistituzionale  nell’ottica del cittadino”.

“In Toscana siamo i primi a garantire indagini tossicologiche entro 48 ore su matrice di sangue – ha spiegato Ognibene – Avere la prova certificata della contestualità dell’uso di sostanze alteranti da parte di chi guida, è fondamentale a livello giudiziario. Questo non può essere fatto con i campioni di urina, ma solo con il prelievo del sangue e la sua analisi immediata. Il laboratorio di Tossicologia di Arezzo, diretto dalla dr.ssa Silvia Corezzi, ha quindi individuato una procedura e si è organizzato in modo tale da garantire questo servizio. Si parte dal primo agosto”.

Ringrazio l’Azienda sanitaria per la sua disponibilità. Quella degli incidenti stradali, con gravi e gravissime conseguenze, è una piaga anche nella nostra provincia – ha dichiarato il Procuratore Rossi  Si tratta di reati che prevedono gravi sanzioni ma, senza un immediato riscontro tossicologico, la severità della legge rischia di non avere la giusta efficacia. Adesso possiamo operare con  rigore, grazie a strumenti concreti che l’Azienda ci mette a disposizione”.

La conclusione è stata affidata al Prefetto: “Ci siamo interrogati tante volte su come velocizzare certe procedure avendo risultati rigorosi sull’uso di sostanze stupefacenti ed alcol. Questo protocollo rappresenta un importante strumento e dovrà essere affiancato anche da altre iniziative che tutte le istituzioni, in sinergia, potranno mettere in piedi”. 

In base al XVII rapporto ACI-CENSIS, la guida sotto influsso di alcol e droghe rappresenta il più grande problema (61,6%), seguito dall’eccesso di velocità (57,0%) per i giovani tra 18 e 29 anni; preoccupante risulta anche la percentuale di giovani che pur sapendo di doversi mettere alla guida sceglie di non limitare il consumo di alcol o di sostanze stupefacenti. In Toscana, dai dati del “Sistema integrato regionale per la sicurezza stradale” sugli incidenti stradali avvenuti nel 2015, emerge che nella regione ci sono stati 15.863 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 247 morti e 20.957 feriti. La maggior parte delle vittime sono pedoni, conducenti e passeggeri di veicoli a due ruote, che costituiscono il 61% dei morti per incidente stradale in Toscana nel 2015.

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Monte Santa Maria Tiberina – Colonnello e Comandante provinciale dei carabinieri in visita al Comune. Ad accoglierli, il sindaco Michelini 

Il Colonnello Giovanni Fabi, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Perugia e il Maggiore Giuseppe Manichino, comandante della Compagnia di Città di Castello hanno fatto visita a Monte Santa Maria Tiberina. 
Il sindaco
 Letizia Michelini “ringrazia l’Arma dei Carabinieri per la collaborazione e l’attenzione che i militari hanno sempre rivolto al territorio” e sottolinea “l’importanza di avere una stazione dei carabinieri nei territori più marginali”.

Riconoscimento va dato, inoltre, al Comandante della locale stazione, Luogotenente Sabatini, e ai suoi colleghi per “il proficuo supporto” dato all’amministrazione in questi anni. 

Conoscendo molte delle difficoltà – afferma Michelini -, tra cui la limitatezza delle risorse umane, che devono affrontare quotidianamente le nostre forze dell’ordine, auspico venga data priorità all’individuazione di politiche e risorse necessarie a migliorarne la situazione.
Come sindaco ho avuto in più occasioni la fortuna di vedere al lavoro non dei semplici servitori dello Stato, ma uomini con valori e principi, le cui gesta, nella maggior parte dei casi, sono un insegnamento di civiltà per tutti”.

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Lo sdegno del Presidente Bacchetta per l’atto vandalico compiuto ai danni della redazione regionale del Corriere dell’Umbria

“Piena solidarietà al Direttore del Corriere dell’Umbria, Davide Vecchi e alla redazione, è espressa dal Presidente della Provincia Luciano Bacchetta in relazione alla notizia di un atto intimidatorio compiuto ai danni della sede regionale del quotidiano a Perugia. “Con l’auspicio che sia fatta piena luce da parte della forze dell’ordine sul grave episodio, mi unisco all’unanime sdegno per l’accaduto. Laddove emergesse che si è trattato di un atto intimidatorio che va a colpire la libertà di stampa, ci auguriamo che i responsabili vengano assicurati alla giustizia, consapevoli che tutto ciò che va a ledere  i valori democratici del nostro paese, deve essere censurato e condannato con decisione.

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Domani il presidente Rossi ad Arezzo per incontri sui danni post temporali

Mattinata aretina intensa e tutta dedicata agli incontri per fare il punto della situazione e dei danni in seguito agli eventi temporaleschi di sabato e domenica scorsi quella di domani, martedì 30 luglio, per il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.

Accompagnato dall’assessore regionale ad infrastrutture e trasporti, Vincenzo Ceccarelli, sarà alla sede del Genio Civile, in via Arrigo Testa 2 dove, a partire dalle 9.30 incontrerà i Consorzi di bonifica. A seguire la riunione con i sindaci e le associazioni di categoria e alle 12.30 terrà, nella stessa sede, una conferenza stampa a cui invitiamo i colleghi giornalisti e fotocineoperatori a partecipare.

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Maltempo: CNA Arezzo alle imprese colpite, documentare i danni con materiale fotografico

Tutta la CNA, con le sue imprese, dirigenti e dipendenti, sono vicini alle aziende, alle attività, ai commercianti ed a tutti i cittadini dell’aretino, che fra sabato e domenica hanno subìto danni ingenti a causa del maltempo”, si legge in una nota della CNA a margine dei gravi problemi meteo che hanno investito la Toscana nel weekend.
La presidente Franca Binazzi a nome di tutta CNA Arezzo esprime profondo cordoglio per la famiglia Tanganelli di Olmo per il lutto che l’ha colpita a causa della furia delle acque. Binazzi, in veste di vice presidente regionale, comunica che CNA Toscana si è già attivata con la Regione Toscana ed insieme a tutta la CNA sostiene la richiesta di calamità nazionale, dopo che è già stata firmata l’emergenza regionale. “Vicinanza anche ai colleghi dell’area senese, di Abbadia San Salvatore in particolare flagellati dal maltempo”, prosegue l’associazione. CNA Arezzo ha immediatamente attivato gli uffici nel monitoraggio dei danni riportati delle imprese associate raccogliendo le segnalazioni e raccomandando alle attività danneggiate di documentare i danni con materiale fotografico. In questa fase non servono dichiarazioni ad effetto o frasi demagogiche, ma serve piuttosto rimboccarsi le maniche e stare vicino ad imprese e cittadini.
Per necessità ancora in corso, il gruppo Autospurgo di CNA Arezzo comunica che i servizi sono attivi per interventi di disostruzione e prosciugamento locali. Anche il portavoce di CNA Pulitintolavanderie Andrea Cherubini si è subito attivato con la Parrocchia di Bagnoro per gli interventi utili subito dopo l’emergenza, a partire dal recupero e lavaggio degli indumenti custodito in chiesa.

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“Solida la Torre”: la mattina di mercoledì 31 luglio iniziativa in ricordo della Torre di Berta

“A 75 anni dall’abbattimento della Torre di Berta, in una piazza semideserta, alle 5 di mattina, una voce declama il ricordo della notte in cui i soldati tedeschi minarono la torre, come spregio di guerra.”

Mercoledì 31 luglio alle ore 5:00, in occasione dell’anniversario del crollo della storica torre al centro della piazza di Sansepolcro, l’amministrazione comunale organizza una cerimonia pubblica dedicata al ricordo di uno degli storici simboli della città di Piero.

“Solida la Torre”, questo il nome dell’iniziativa curato dall’associazione Effetto K, consisterà in un atto performativo per voce recitante, chitarra e macchine con la partecipazione di Michele Corgnoli e Michele Mandrelli. “Solida la Torre – si legge nell’Incipit – costruita perché non la crollasse il vento o altra cosa. Nei giorni precedenti il 30 di Luglio, le squadre dei guastatori tedeschi, avevano scavato le buche lungo i perimetrali delle case per deporvi le cariche di esplosivo necessarie a farle crollare…”

Il suggestivo evento prenderà il via subito dopo l’altro emozionante ricordo del Gruppo Campanari di Sansepolcro, che alle 5:00 in punto ricorderà i tristi fatti del 31 luglio 1944 con 75 rintocchi di campana.

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Pallavolo Città di Castello serie C/F: ufficiale dall’Arezzo Elena Alverini

Il Città di Castello pallavolo di serie C femminile riporta nel proprio roster l’atleta aretina Elena Alivernini (1999) che giovanissima aveva già giocato con la formazione tifernate nell’anno 1994/95 sempre in serie C; un nuovo innesto che andrà a rafforzare il ruolo di schiacciatore/ricevitore e dare maggior peso in attacco. Elena nelle ultime stagioni ha giocato in terra Toscana, prima con la formazione del Tegoleto e poi con il Montevarchi; tornare a giocare con la società biancorossa è motivo di orgoglio e voglia di rimettersi in gioco in un torneo importante come quello regionale Umbro sempre competitivo e di buona qualità con maggiore esperienza ed una crescita atletica e tecnica maturata in questi ultimi anni; questa è stata la prima esternazione che l’atleta ha effettuato dopo la conclusione dell’accordo nella sede del Città di Castello pallavolo, al Pala Andrea Joan, con i vertici societari. 

 

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Giovanni Faloci medaglia d’oro nel lancio del disco ai campionati italiani assoluti di atletica. I complimenti dell’assessore Massetti

“Giovanni Faloci non finisce mai di stupirci con le sue prestazioni da campione in ambito nazionale e non solo. Il bis di ieri e la riconferma quale campione italiano di lancio del disco sono la testimonianza concreta che impegno, determinazione unite a grandi capacità fisiche e atletiche, consentono di raggiungere risultati eccezionali. Bravo Giovanni, tutta la comunità tifernate e gli sportivi sono con te in questo momento di ulteriore crescita della tua già brllante carriera, complimenti.” E’ quanto dichiarato dall’assessore allo Sport, Massimo Massetti, in riferimento alla conquista della medaglia d’oro, nel lancio del disco, a Bressanone dove si sono svolti i campionati italiani assoluti di atletica, dell’atleta tifernate, Giovanni Faloci, in forza alle Fiamme Gialle, ma cresciuto nelle fila dell’Atletica Libertas.
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A Sansepolcro tornano “Le Notti dell’Archeologia”, mercoledì 31 luglio apertura serale del Museo Civico

“Il DNA antico e la conoscenza delle espressioni socio-culturali della preistoria”. Questo il tema dell’edizione 2019 de “Le Notti dell’Archeologia” a Sansepolcro, il tradizionale appuntamento estivo promosso dalla Regione che prevede aperture serali ed eventi in musei, parchi ed aree archeologiche della Toscana.

Mercoledì 31 luglio, dalle ore 21:00, il Museo Civico della città di Piero aprirà le porte in via straordinaria in occasione dell’iniziativa “Conferenza e laboratorio del DNA antico”. L’evento, che si terrà presso la Saletta Archeologica, è organizzato dal Comune di Sansepolcro in collaborazione con la studiosa Chiara Panicucci e con il CeSQ – Centro Studi sul Quaternario.

Indagine sul DNA antico

L’archeologia è lo studio per eccellenza del nostro passato, da cui il binomio arte e techne emerge come “arte del saper operare” ma anche come “sapere operare con arte”, evolutisi nel tempo.

I risultati di numerosi studi multidisciplinari portano ad ipotizzare infatti che, nella preistoria, aspetti estetici o ornamentali siano andati di pari passo con la produzione di oggetti per scopi utilitaristici: per esempio i disegni e le pitture, realizzati su pietra o manufatti di uso quotidiano, potevano servire a propiziare la caccia oppure la fecondità, proprio attraverso il potere evocativo attribuito alle immagini.

Gli studi sul DNA antico che, isolato da campioni biologici, recuperati da materiale scheletrico archeologico e storico, tessuti mummificati, resti di piante ecc, è generalmente caratterizzato da bassa qualità, grazie alle moderne analisi genetiche, possono supportare la conoscenza delle espressioni sociali, culturali ed artistiche della preistoria, consentendo oggi di comprendere meglio l’evoluzione del nostro patrimonio socio-culturale, oltre che genetico.

L’ingresso alla conferenza è gratuito, la cittadinanza è invitata a partecipare.

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Lo scorso lunedì il via ai lavori di restauro dell’affresco del Sarteanesi, alla Cappella della Beata “Cieca della Metola”

 

Lunedì 22 luglio scorso hanno preso il via i lavori di restauro dell’ affresco realizzato dal prof. Nemo Sarteanesi (1921-2009) nella Cappella della Beata “Cieca della Metola” nel Cimitero monumentale di Città di Castello, a cura dell’Associazione per la Tutela e Conservazione dei Monumenti dell’Alta Valle del Tevere. Il progetto caldeggiato già dal 2008 rientra tra le finalità dell’Associazione che persegue la promozione e valorizzazione delle cose di interesse artistico e storico e in particolare si prefigge di: promuovere tutte le iniziative che possano concorrere alla conservazione delle opere d’arte presenti nella zona; ivi inclusi i restauri. (Art. 3 dello Stat
uto). Molti sono stati gli interventi promossi
 dall’Associazione in passato a partire dagli anni ’60 del ‘900 nell’intero territorio, (Palazzo del Podestà, Palazzina Vitelli, Museo del Duomo, Oratorio di San Crescentino a Morra,  ecc.) e progettati da soci fondatori come Alvaro e Nemo Sarteanesi, Corrado Rosini, Alberto Burri, ecc. 

L’Associazione ha continuato nel tempo a lavorare con lo stesso spirito finalizzato alla salvaguardia del patrimonio; l’attuale presidente Catia Cecchetti, sta promuovendo con l’intero Consiglio Direttivo e con la collaborazione di tutti gli associati un programma più ampio di interventi. L’attenzione verso il Cimitero monumentale risale al 2016 quando fu fatto un sopralluogo nella Chiesa, con gli assessori al ramo del Comune di Città di Castello, per esaminare sia la situazione strutturale che pittorica a motivo delle precarie condizioni causate dallenumerosi infiltrazioni, soprattutto nel ciclo pittorico di Alvaro Sarteanesi e anche negli affreschi di Galileo Chini. 

L’Associazione intende iniziare intanto il restauro dell’affresco raffigurante la beata “Cieca della Metola” con altre non vedenti e il fondatore dell’Istituto il canonico Giacinto Faeti.  L’Associazione ha  preso contatti con le Suore Serve di Maria Ripatrici  proprietarie della cappella la cui sede è a Roma e ha avviato la pratica in sinergia con la Sovrintendenza  Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria. I lavori verranno eseguiti dalla socia Laura Zamperoni e grazie alla donazione dei figli del prof. Nemo, Tiziano e Chiara Sarteanesi entrambi associati. Grande è l’attenzione della città verso questo affresco del 1942 che ricorda come, nel 1918 il Faeti accolse nell’Istituto, suore e laiche non vedenti fino al 1999, dando loro ospitalità, istruzione ed inserimento sociale. Mercoledì 24 luglio scorso è stato effettuato il sopralluogo da parte del funzionario di zona della Sovrintendenza Maria Brucato onde verificare le corrette procedure di restauro. Nella giornata odierna del 29  luglio, alla presenza del vice Sindaco e Assessore alle Politiche culturali Michele Betterelli, il presidente Cecchetti e la restauratrice Zamperoni hanno illustrato le varie fasi dei lavori. Si procederà alla velatura della pellicola pittorica a scopo protettivo per proseguire con la sua rimozione mediante impacchi di solvente. La pulitura che consentirà di eliminare la polvere verrà eseguita a secco con pennello morbido e successivamente tamponando con spugna bagnata. Nel caso di difetti di adesione si procederà al fissaggio degli strati preparatori in prossimità di eventuali lesioni della struttura. Sono previste anche stuccature delle lacune dei bordi e delle lesioni con la reintegrazione della pellicola pittorica al fine di una corretta lettura dell’immagine. L’ultima operazione riguarderà la  protezione finale dell’intera superfice con materiali consoni all’affresco. Un intervento di tinteggiatura del soffitto e di spolveratura dell’arredo completeranno l’intera operazione.

Al termine dei lavori la cui durata è di due o tre settimane salvo imprevisti, l’Associazione terrà una cerimonia pubblica di riconsegna alla presenza di Suor Rita Andolfatto, legale rappresentante delle Suore Serve di Maria Riparatrici e delle autorità civili ed ecclesiastiche. 

L’Associazione ha a cuore numerosi altri interventi di salvaguardia e tutela del patrimonio, tra cui il progetto di “Risanamento conservativo e restauro dei dipinti murali del Chiostro di San Domenico” a Città di Castello elaborato e presentato al Comune già nell’aprile del 2013.

Con questo spirito, attento alla conservazione e alla tutela del patrimonio locale, tutti i soci intendono proseguire l’attività di curatela dei beni di interesse storico-artistico grazie al forte legame con il territorio di appartenenza e la connaturata passione per l’arte e l’architettura. 

Per informazioni www.tutelamonumenti.org e pagina fb.

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Si al gazebo nell’area sportiva di Lerchi, il consiglio approva a maggioranza

Il consiglio comunale di Città di Castello ha approvato a maggioranza nella seduta di lunedì 22 luglio 2019 la deroga alla fascia di rispetto per l’installazione di un gazebo nella frazione di Lerchi nell’area sportiva dove si svolge anche l’annuale festa del paese. “Ci sono tutti i pareri favorevoli” ha detto Luca Secondi, assessore ai Lavori Pubblici, illustrando l’atto all’aula: “Ringrazio la Pro-loco che si occuperà di tutto quanto serve”.  Marcello Rigucci, capogruppo della Lega, ha chiesto “se il gazebo sia già stato realizzato”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, “se la fascia sia quella del cimitero”. L’assessore ha precisato che “le attrezzature sono state acquistate ma non realizzate. Il progetto è già stato approvato dalla Giunta e il gazebo sarà posto in occasione della Sagra della Pecora”.
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L’elenco ufficiale dei 15 balestrieri di Sansepolcro qualificati per il torneo bai del 10 agosto a Gubbio

Definita la griglia dei 15 balestrieri di Sansepolcro che nel pomeriggio di sabato 10 agosto, in piazza Grande a Gubbio, rappresenteranno la società biturgense nell’edizione 2019 del torneo Bai (Balestra Antica all’Italiana), la sesta della serie da quando questa competizione è stata introdotta. Al termine delle due sessioni di qualificazione, disputate il 15 giugno e il 20 luglio al campo di tiro “Luigi Batti” di Porta del Ponte, il veterano Mario Gherardi (peraltro unico biturgense a essere stato, a suo tempo, “Re della Balestra” per due volte) è risultato il migliore con un totale di 126 punti; nella lista compaiono altri balestrieri di lungo corso, compreso l’attuale maestro d’armi Viviano Zanchi, ma anche tiratori di fresca militanza quali Giacomo Meo e Andrea Barculli. Ecco comunque la composizione della squadra, in base all’ordine decrescente di punteggio: Mario Gherardi (punti 126), Luciano Mazzini (122), Viviano Zanchi (122), Andrea Giovagnini (121), Giacomo Meo (120), Duilio Chimenti (120), Claudio Boncompagni (118), Averardo Martinelli (118), Fabrizio Gherardi (117), Federico Romolini (117), Silvio Panichi (116), Simone Carbonaro (114), Antonello Guadagni (113), Andrea Barculli (113) e Marco Guerrini Guadagni (113). La novità sostanziale del torneo di quest’anno riguarda una delle due società partecipanti nelle vesti di invitate: è infatti la Compagnia Balestrieri di Chioggia (Venezia), che nel 1990 ha ricreato il Palio della Marciliana, sfida fra le cinque contrade della città lagunare. Dunque, un’avversaria veneta che si aggiunge all’altra invitata, la Compagnia Balestrieri di Assisi e ai due sodalizi che hanno istituito il torneo, quelli di Gubbio e di Sansepolcro. Dopo una mattinata di riunioni e prove, nel pomeriggio del 10 agosto la giornata del torneo entrerà nella fase clou: ingresso alle 17 in piazza Grande, disputa del torneo a squadre alle 17.30 e di quello individuale alle 18.20, fra i balestrieri autori dei migliori cinque tiri per ogni società, poi la cerimonia di premiazione. Sia nella sfida a squadre che in quella per l’assegnazione del collare di “Re della Balestra”, ogni balestriere disporrà di un bersaglio a lui riservato. Ricordiamo che nel 2018, il torneo Bai è stato disputato a Sansepolcro, con vittorie di San Marino nella gara a squadre e, nell’individuale, di Luciano Simonelli di Assisi davanti al biturgense Claudio Boncompagni e all’altro portacolori assisiano Guido Sensi.

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Ciclismo: Team Fortebraccio, buoni risultati nelle gare dell’ultimo week end

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Le formazioni giovanili del Team Fortebraccio si sono ben comportate nelle gare disputate in questo fine settimana. A rendere positivo il bottino due piazzamenti sul podio: quello conquistato da Yaroslav Parashlhak nella categoria elite e under 23 (valso al corridore ucraino il titolo di Campione Umbro su strada under 23) e quello centrato da Tommaso Brunori tra gli esordienti.
Brillante prestazione per gli elite ed under 23 nel 42° Trofeo Tosco-Umbro che si è corso a Lippiano (nel comune di Monte Santa Maria Tiberina, provincia di Perugia) nel pomeriggio di ieri. La squadra guidata dal direttore sportivo Olivano Locatelli ha infatti conquistato un ottimo 3° posto con Yaroslav Parashlhak che è giunto al traguardo a 20” dal tandem di testa. Con questo bel piazzamento il giovane ciclista del Team Fortebraccio si è laureato Campione Umbro su strada tra gli under 23. Da segnalare anche il 4° posto ottenuto da Michele Corradini.
La squadra guidata da Locatelli tornerà in gara martedì 30 luglio nell’11° Gran Premio Polverini Arredamenti che si svolgerà dalle 19:00 a Levane (provincia di Arezzo). Presenti alla competizione Michele Corradini, Paolo Fantasia, Alessandro Cuccagna, Andrea Dagostino, Alessio Gasparini ed Edoardo Corridori.
Altro piazzamento sul podio per la categoria esordienti. La compagine guidata dai direttori sportivi Gianluca Brugnami e Francesco Montedori ha infatti conquistato un brillante 3° posto assoluto con Tommaso Brunori nel 13° Trofeo Barbara Parrucchiera che si è svolto nella giornata di oggi a Ponticino (in provincia di Arezzo). In questa gara da segnalare anche l’8° posto di categoria, per ciò che concerne gli atleti al primo anno, di Alessandro Carbè.
Per gli allievi guidati dai direttori sportivi Riccardo Proietti e Giancarlo Montedori da segnalare il 5° posto centrato da Damiano Condello nel 2° Trofeo in Memoria dei Soci Fondatori che si è svolto oggi a Ponticino (in provincia di Arezzo).

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San Giacomo in Festa sfida anche la tempesta

La società Rionale San Giacomo non si smentisce, ha comunque fatto festa, il lungo e Forte temporale non l’ha fermata. Sotto lo stand ieri sera c’erano oltre 300 persone ospitate a cena. Cena offerta dalla società rionale San Giacomo a tutti i presenti. Sono stati ospitati anche 30 boy scout provenienti dal Belgio.

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Meteo, la Soup proroga il codice giallo fino alle 20 di oggi

La Sala operativa della Protezione civile ha prorogato il codice giallo fino alle ore 20 di oggi, domenica 28 luglio. Nel pomeriggio, ancora possibilità di rovesci e temporali a carattere sparso su tutta la regione. I fenomeni, localmente forti, più probabili nelle zone interne, si esauriranno in serata.
Domani, lunedì, pressione in graduale aumento, residua instabilità pomeridiana, possibilità di isolati temporali pomeridiani nelle zone interne, in particolare sui rilievi.
Dettagli e consigli sui comportamenti da adottare si trovano all’interno della sezione “Allerta meteo” del sito della Regione Toscana, all’indirizzo http://www.regione.toscana.it/allertameteo

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Messaggio di cordoglio alla famiglia e all’arma dei Carabinieri per la tragica scomparsa del Vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Bacchetta “sappiamo, come comunità, cosa si prova in questi momenti”

“Anche la nostra comunità, le istituzioni locali sono vicine alla famiglia del vicebrigadiere, Mario Cerciello Rega e all’Arma dei Carabinieri ferita mortalmente ancora una volta e privata di un figlio, di un Servitore dello Stato caduto nell’adempimento del proprio alto dovere. Ci uniamo alle parole di cordoglio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel richiamare i sentimenti di solidarietà, vicinanza, riconoscenza per il quotidiano impegno degli operatori dell’Arma a servizio dei cittadini.” E’ quanto dichiarato dal sindaco, Luciano Bacchetta, in riferimento alla drammatica vicenda dell’uccisione del vicebrigadiere dei Carabinieri, Cerciello Rega. Il sindaco di Città di Castello nell’estendere cordoglio e solidarietà alla famiglia e all’Arma dei Carabinieri ha fatto riferimento alla recente cerimonia del 10° anniversario dell’omicidio del Colonnello, Valerio Gildoni, (ucciso con un colpo d’arma da fuoco il 17 luglio del 2009 a Nanto, nella provincia di Vicenza), che si è svolta presso il loggiato Gildoni, mercoledi 17 luglio, nel corso della quale il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale C.A., Giovanni Nistri, affiancato dal Comandante della Legione Carabinieri Umbria, Generale di Brigata, Massimiliano Della Gala, dal Prefetto, Questore di Perugia, ha parlato proprio dei militari dell’Arma caduti nell’adempimento del proprio dovere quotidiano dall’inizio dell’anno ad oggi come di alti esempi di straordinaria dedizione di servizio allo Stato e alla difesa della sicurezza dei cittadini. “Oggi in questa drammatica circostanza quelle parole sono purtroppo attuali e fanno riflettere tutti a partire dai più giovani. Come comunità locale sappiamo cosa si prova in queste circostanze: il sacrificio estremo del Colonnello, Valerio Gildoni, a dieci anni di distanza è ancora vivo e profondo nelle nostre coscienze, nella sua famiglia e nell’Arma dei Carabinieri che prima di tutto ha perso un figlio”.
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