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“Il Quaderno di Sonia” conquista il pubblico tifernate

Un’ora di esibizione vissuta tutta d’un fiato, con la voce che si fa strumento musicale, gli strumenti musicali che si fanno voce, la parola che seduce con l’arte del racconto.
Con “Il Quaderno di Sonia”, lo spettacolo promosso sabato 30 marzo da Sogepu con il patrocinio del Comune di Città di Castello, la scena del Teatro degli Illuminati è stata conquistata da veri talenti, che hanno calamitato l’attenzione degli spettatori, entusiasti nel sottolineare con convinti applausi l’apprezzamento per un’esibizione originale e creativa, fuori dagli schemi, che ha rispettato pienamente le premesse.
Nel presentare lo spettacolo Sonia Bergamasco l’aveva detto: “voglio far cogliere al pubblico la musicalità del dire, la carnalità della parola”.
Così è stato, perché con una interpretazione intensa e vibrante, profondamente vissuta e trasmessa con forza espressiva unica, l’attrice milanese, che ha recitato e anche cantato davanti al compagno Fabrizio Gifuni, ha confermato la propria limpida bravura, la solidità di una professionalità e di un perfezionamento artistico esaltati dalla maestria al pianoforte e alla voce di Fabrizio de Rossi Re, autore di musiche coinvolgenti e veramente cucite addosso alle poesie, e dalla perfezione esecutiva di Fabio Battistelli, capace letteralmente di parlare con il clarinetto.
Una bellissima pagina per il Teatro degli Illuminati perfetta cornice per interpreti di altissimo livello, che hanno regalato una serata da ricordare e che per primi si sono goduti.
Città di Castello, l’arte di Alberto Burri, hanno affascinato Bergamasco e Gifuni, che hanno espresso il desiderio di tornare quanto prima, e lo stesso de Rossi Re, che in città aveva già studiato con il maestro Salvatore Sciarrino, ha ammesso l’emozione di aver ritrovato luoghi e persone cari.

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Inaugurato il digipass a palazzo Vitelli

Ha sede nella Biblioteca Carducci di Palazzo Vitelli a San Giacomo, in pieno centro storico, il servizio DigiPASS inaugurato stamani a Città di Castello. Al taglio del nastro sono intervenuti la presidente della Regione Umbria, l’assessore regionale all’Innovazione e Agenda digitale, il sindaco di Città di Castello, l’assessore comunale allo Sviluppo tecnologico, amministratore unico di Umbria digitale, i sindaci dei Comuni della zona sociale 1, Citerna, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, San Giustino, Umbertide, i dirigenti delle scuole che hanno collaborato al progetto: il 1° Circolo didattico “San Filippo” Città di Castello e Monte Santa Maria Tiberina, la direzione Didattica 2° Circolo Città di Castello e l’Istituto Comprensivo Alberto Burri di Trestina.
Il DigiPASS, frutto di un progetto voluto dalla Regione Umbria e realizzato grazie anche ai fondi europei, è un punto di informazione e consulenza in cui operatori, opportunamente formati, accompagneranno cittadini, studenti e imprese nell’utilizzo di servizi digitali. Gli spazi sono a disposizione di tutti coloro che hanno la necessità di essere affiancati da un esperto nella fruizione di un servizio digitale, come la prenotazione di esami clinici online, la consultazione del fascicolo sanitario digitale, il pagamento online di bollettini o altro, l’iscrizione a scuola, o l’apertura di una casella di posta elettronica. Ma non solo. All’interno dei DigiPASS possono essere create e svolte molte altre attività, visto che gli spazi messi a disposizione dai Comuni dei diversi territori in cui sorgono (7 attivi al momento in Umbria) sono dotati di postazioni di lavoro con computer portatili collegati in rete, accesso wi-fi, sala conferenze a area relax.
Il DigiPASS di Città di Castello con la sua collocazione al piano terra della nuova Biblioteca “Carducci” di Palazzo Vitelli San Giacomo, ha una collocazione originale in quanto il Palazzo terrà insieme conservazione e promozione culturale, con 12mila volumi consultabili, sale dedicate ai bambini, laboratori, isole tematiche, e ora una grande piattaforma digitale che per la sede cittadina inaugurata oggi consta 12 computer con sistema operativo Open Source, sistema di videoconferenza attivo con tutte le sedi spoke della zona sociale e tutti gli altri DigiPASS regionali, telefonia VoIP che è presente in tutto il Palazzo Vitelli San Giacomo e che quindi coinvolge anche la Biblioteca comunale e le altre sedi spoke della zona sociale 1, TV 65 pollici con sistema di proiezione programmata da dispositivi (dongle) remoti, WI-fi con accesso permesso tramite voucher temporaneo o registrazione al sistema bibliotecario o a Digiscuola, LIM interattiva, nonché attrezzature utili a trasformare una sala in spazio da coworking a formazione frontale a conferenza.
Per ogni Digipass dei Comuni spoke invece è previsto
il Sistema VoIP di telefonia (collegato con il sistema centrale della biblioteca), 1 Computer fisso, 1 notebook con 1 schermo esterno aggiuntivo, LIM o proiettore o TV da 65’, 1 webcam conferenza con sistema audio, Sistema dongle, Wi-fi.
“Stiamo portando avanti due lavori in parallelo – ha detto la presidente della Regione Umbria – Da una parte si realizzano le infrastrutture con l’estensione della fibra entro il 2020 a tutti i comuni della regione dall’altra, dopo aver garantito a tutti i soggetti pubblici la copertura, proseguiamo per la digitalizzazione dei servizi. In questo contesto attraverso i DigiPASS, che offrono gratuitamente i servizi, vogliamo sviluppare la conoscenza e la cultura del digitale per evitare che l’informatizzazione possa essere vista, non come un diritto fruibile, ma come una barriera”.
“Quella dei DigiPASS è un’attività qualificante a livello europeo – ha detto l’assessore regionale all’Agenda Digitale – che presenteremo a Bruxelles come best practices visto che si tratta di un progetto innovativo a livello italiano che sta dando ottimi risultati soprattutto nella fascia degli over 65 che, attraverso l’acquisizione di conoscenze digitali, possono con grande libertà vivere le opportunità di questo grande cambiamento”.
“L’attivazione di questo servizio – hanno affermato il sindaco della città e l’assessore all’Innovazione digitale – conferma l’attenzione di Città di Castello verso ogni progetto che possa aumentare la coesione sociale e l’integrazione attraverso le nuove tecnologie. Siamo una delle città di Agenda urbana ed anche una delle città del Digipass, che gestiremo, come sempre più spesso accade, in una logica di ambito, cercando di ottimizzare il concetto di sussidiarietà e insieme le risorse, senza rinunciare ai servizi e alla loro qualità”.

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Bilancio: Giovanna Monni Fratelli d’Italia “le minoranze facciano opposizione anche dura, ma seria, responsabile e propositiva

“L’ultimo consiglio comunale in tema di bilancio dovrebbe suggerire ai tre consiglieri Codovini (UC) Corbucci e Ventanni (PD) di lasciare ai non eletti, nelle loro rispettive liste, la possibilità di svolgere un’opposizione sì dura, come è giusto che sia, ma anche seria, responsabile e propositiva; altri, che potrebbero subentrare al loro posto, sarebbero certamente in grado di rispondere alle istanze di quell’elettorato di centrosinistra che li ha sostenuti lo scorso anno, un compito a cui i tre consiglieri di opposizione si stanno pervicacemente sottraendo.
Ci riferiamo a quello che è stato ribattezzato l’emendamento della vergogna. Invero, dopo almeno due settimane trascorse a gridare contro la manovra, tacciata come un’operazione di macelleria sociale, non rispettosa del principio di progressività delle imposte, è giunto in consiglio un emendamento del PD-UC respinto per molteplici ragioni: tecniche, economiche e morali.
Infatti, all’attuale esenzione di pagamento Irpef, prevista per i redditi da 0 a 12mila euro, che nel frattempo il centrodestra ha portato a 13mila euro con la manovra di bilancio, l’emendamento del PD-UC contrapponeva l’obbligo, per tutti, anche i senza reddito, di pagare l’ Irpef (!!) con una aliquota di 0,75 da 0 euro a 15mila euro.
Evidentemente per il PD-UC non basta appartenere alla fascia più debole dei contribuenti, occorre anche essere malmenati.
La seconda fascia di reddito, da 15001 a 28mila euro, invece, avrebbe dovuto pagare meno della vessata prima fascia, con aliquota dello 0,50.
L’emendamento, prima di essere bocciato dall’aula, contrari Lega, LIFU e M5S, financo è stato respinto dalla ragioneria comunale con “parere non favorevole”. Secondo gli uffici comunali, infatti, l’emendamento violava il principio di progressività costituzionale sancito in Costituzione e avrebbe portato in caso di recepimento, al dissesto finanziario dell’Ente. Una lectio magistralis!!
Orbene, non sarà stato facile per la maggioranza proporre una manovra che prevede l’aumento dell’Irpef (trattasi di 4 euro mensili pro capite) benché sollecitata dal commissario prefettizio e necessaria a garantire la tenuta finanziaria dell’Ente ma i nostri laureati dell’opposizione di centro sinistra non hanno affatto capito dove si trova la porta avversaria e continuano ad infilare palloni sotto le gambe del loro portiere.
Fratelli d’Italia – comunque – auspica che con il recupero dei crediti dormienti, a causa dell’alto tasso di tributi non recuperati in passato, la manovra possa alleggerire la pressione tributaria già dal prossimo anno. I nostri professori dell’opposizione, invece, hanno altre preoccupazioni. L’emorragia di consenso non si arresta e le loro teste paiono già reclinate sotto l’ascia del boia: i contribuenti.”

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Presentazione del libro “Per amore della Terra”

 
Martedì 2 aprile presso il Centro socio-culturale San Francesco di Umbertide, alle ore 17.30, sarà presentato il libro di Giuseppe De Marzo “Per amore della Terra”. Nel libro l’economista De Marzo esamina la nascita dei movimenti per la giustizia ambientale e come abbiano messo in discussione l’attuale modello di sviluppo e le vecchie impostazioni delle politiche ambientali. Mentre ripercorre la geografia delle lotte in atto nel mondo a varie latitudini, l’autore ci invita a riflettere sul mondo in cui viviamo e sul potere che abbiamo di trasformarlo, in nome dell’amore verso quella casa comune che si chiama Pachamama: la ‘Madre Terra’ che abitiamo. Di tutto questo sarà possibile discuterne con l’autore insieme al giornalista Andrea Chioini.

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Dal 4 al 7 aprile tornano le tradizionali Fiere di Mezzaquaresima

 
resentata questa mattina a Palazzo delle Laudi l’edizione 2019 delle Fiere di Mezzaquaresima in scena a Sansepolcro dal 4 al 7 aprile. Presente il sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli, titolare della delega al Commercio, assieme ai funzionari e dipendenti dell’Ufficio Comunale Attività Produttive e dell’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina, e ai rappresentanti delle Associazioni di categoria che collaborano all’organizzazione della manifestazione. Grande attesa per la storica kermesse che porterà per le strade del Borgo l’immancabile schiera di banchi ed esposizioni, assieme ad eventi ed iniziative all’insegna della tradizione e dell’intrattenimento.
AMBULANTI ED ESPOSITORI – Per quanto riguarda la fiera ambulante nelle vie principali del centro, quest’anno sono 176 i banchi assegnati a fronte delle 250 domande di partecipazione inoltrate agli uffici comunali. Ad essi, come di consueto, vanno ad aggiungersi le attività locali coinvolte nella fiera espositiva dedicata ad artigianato, agroalimentare, giardinaggio, hobbistica e motori. In questo caso, proprio come lo scorso anno, le aziende presenti saranno 112. Sostanzialmente inalterato l’assetto logistico della manifestazione, con l’area artigianale a Porta Fiorentina, la gastronomia in Piazza, l’hobbistica e il piccolo artigianato a Porta Romana, le esposizioni di auto, moto, mezzi agricoli, edilizia e giardinaggio tra viale Vittorio Veneto e viale Alessandro Volta.
“Quella degli espositori è una conferma preziosa – ha commentato il sindaco Mauro Cornioli, titolare della delega al Commercio – questo dato testimonia come la nostra Fiera rappresenti un appuntamento imperdibile per la nostra comunità. Per quanto riguarda gli ambulanti, le direttive sulla sicurezza ci hanno portato ad una riduzione del numero dei banchi, la cui collocazione è stata tuttavia rivista soprattutto negli storici punti di ingorgo e a ridosso delle pertinenze dei locali, che non saranno rimosse. Anche quest’anno sono fiero di ringraziare per il grande lavoro svolto il nostro Ufficio Attività Produttive, nella persona di Antonella Piccini, assieme ovviamente all’Unione dei Comuni e alle nostre Associazioni di categoria con cui si rinnova una collaborazione produttiva e ricca di soddisfazioni.”
FIERA DELL’AGRICOLTURA – In parallelo alla fiera moderna, l’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana organizza come sempre la tradizionale Fiera dell’Agricoltura, una tre giorni di iniziative dedicate ad allevamento e agricoltura che interesseranno l’area del Centro Servizi, ex Foro boario. Si parte con la storica Mostra del Bestiame, che quest’anno vedrà ben dieci aziende del territorio esporre i propri capi. Le stesse prenderanno parte al 2° Gran premio della Fattrice Chianina e al 1° Gran Premio Vitellone Razza Chianina. Confermato anche quest’anno l’appuntamento con gli alunni delle scuole primarie “Le stagioni dell’orto” con i laboratori didattici a cura del Circolo Esploratori. A calare il sipario, sabato 6 aprile, la “Gimkana di Trattori”.

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Iniziato il percorso di educazione stradale anche alla scuola dell’infanzia

La Polizia locale del Comune di Umbertide ha iniziato un ciclo di incontri sull’educazione stradale studiato su misura per le scuole dell’infanzia. Quest’anno, per la prima volta, è stato realizzato un percorso introduttivo all’educazione stradale proprio per gli studenti che si avvicinano alla scuola primaria, ove già da anni la Polizia locale è presente per lo svolgimento di lezioni di educazione stradale differenziate per tutte le cinque classi.
Gli agenti Romina Cerbella, Antonio Migliorati ed Ettore Alunni Pierucci, si metteranno alla prova con una tipologia di studenti nuova e sensibilissima che richiede un linguaggio semplice ma chiaro e strumenti colorati ma efficacissimi, nella consapevolezza che ogni parola e immagine resterà particolarmente impressa nelle giovani e vivacissime menti.
Gli incontri, con la collaborazione delle insegnati e della coordinatrice del progetto, sono stati avviati presso la Scuola dell’Infanzia “Marcella Monini”, i cui studenti sono gentilmente ospitati presso i locali della parrocchia di Cristo Risorto dopo il terremoto del 2016 e in attesa del nuovo istituto scolastico, con la collaborazione delle insegnanti e della coordinatrice del progetto. Questo nuovo ciclo di incontri diretti all’educazione stradale è stato fortemente sostenuto dal sindaco Luca Carizia, dall’assessore all’Istruzione Alessandro Villarini e dall’assessore alla Polizia Locale Francesco Cenciarini, che da subito hanno promosso un approccio formativo nuovo e specifico per i più piccoli.
Gli agenti della Polizia Locale sono stati accolti calorosamente presso la scuola Monini, dove erano attesi dai giovani studenti che li aspettavano emozionati per l’arrivo dei nuovi amici in uniforme. Per tutta la durata dell’incontro, i bambini hanno partecipato alle lezioni interagendo con gli agenti e ponendo tante domande sulla strada e sui colori dei segnali.
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Calcio giovanile, FdI: «Daspo ai genitori hooligans» Minacce, insulti e risse sugli spalti dei campetti.

L’introduzione del Daspo per i genitori hooligans nel calcio giovanile viene sollecitata in Parlamento da Fratelli d’Italia. «Numerosi fatti di violenza, anche recenti, nei campionati minori – dichiara in una nota il deputato Emanuele Prisco – impongono un provvedimento immediato. La stessa legislazione del Daspo, già prevista per tenere lontani dagli stadi d’Italia i tifosi violenti, va estesa ai padri e alle mamme esagitate che con i loro comportamenti maleducati e provocatori rovinano momenti di sport e di divertimento. Il calcio è lo sport che fa registrare le maggiori criticità – si legge in una nota – ogni settimana in troppi campetti si ripetono insulti, minacce e offese che talvolta sfociano perfino in risse. I genitori, ma più in generale tutti coloro che partecipano a eventi sportivi di minor entità, non possono rimanere impuniti per comportamenti anche penalmente rilevanti che incitano alla violenza e delegittimano sia gli avversari che il ruolo delicato dell’allenatore-educatore». Secondo il parlamentare umbro FdI ogni genitore, accompagnatore o spettatore di partite di calcio giovanile «deve rispettare le regole di civiltà in un cammino di crescita che sappia insegnare i valori del rispetto e dell’educazione verso il prossimo».
«Il nostro obiettivo – spiega l’esponente di FdI a Montecitorio – è quello di isolare atteggiamenti scorretti, scomposti e violenti commessi da spettatori che offendono i loro avversari, gli arbitri e i supporters delle altre squadre, incitando i propri figli a interventi fallosi. Forse perché incapaci di rendersene conto – prosegue il comunicato – alcuni genitori attaccabrighe con i loro atteggiamenti danneggiano e umiliano i loro stessi figli durante momenti di aggregazione. Il calcio, come la vita, è un’importante occasione di crescita e di maturazione per i giovani che, allo stato, troppo spesso sono costretti a soffrire le ingerenze di pubblici maleducati e talvolta irrispettosi delle più elementari regole di comportamento. La cultura sportiva, perseguendo finalità formative e sociali, si pone tra gli altri come fine la valorizzazione delle relazioni umane, della lealtà e della correttezza».
«Statistiche alla mano il provvedimento del Daspo inflitto dal questore – spiega Prisco – ha progressivamente ridotto il numero di incidenti nei nostri stadi; nel calcio giovanile, dove non mancano di certo figure negative, è giunto il momento di contrastare con forza ogni comportamento ineducato, offensivo e discriminatorio. Il Daspo per i genitori hooligans – conclude il capogruppo in Commissione affari costituzionali – rappresenterebbe un forte deterrente per alcuni padri esagitati che in base a quanto commesso dovranno rimanere lontani da qualsiasi evento sportivo per il periodo stabilito dalla legge. Dovrebbero anche essere proposte forme di incentivo alle società sportive italiane con il pubblico virtuoso».

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EX FCU: Andrea Lignani Marchesani FdI “sui ritardi e disagi agli utenti la Provincia si assuma le proprie responsabilità”

Non solo non si hanno notizie di lavori nelle tratte Città di Castello – Sansepolcro e Perugia Ponte San Giovanni – Terni; non solo si hanno tempi di percorrenza degni di locomotive a vapore ai tempi della Ferrovia dell’Appennino Centrale (tra l’altro costruita in 6 anni negli anni 80 del XIX secolo); non solo si prefigura un ‘ulteriore (breve?) stop anche sul percorso Città di Castello – Umbertide per formare il personale su potenziali nuovi consensi di sicurezza, ma assistiamo anche a litigi societari tra Provincia di Perugia e Regione dell’Umbria per quanto concerne la gestione delle perdite di esercizio. Un comportamento che forse può trovare remota giustificazione negli anfratti dei sempre più rigidi bilanci degli Enti ma che risulta assolutamente incomprensibile per gli ultimi irriducibili utenti della ferrovia ormai esausti anche nelle richieste del minimo sindacale in termini di sicurezza, tempi di percorrenza e rotture di carico. L’interrogazione presentata in data odierna ha le finalità di un’assunzione di responsabilità ufficiale da parte della Presidenza della Provincia in termini di impegni sulla riapertura della ferrovia e soprattutto per chiarire la posizione dell’Ente rispetto ad una Regione che per sua stessa ragion d’essere dovrebbe programmare invece di creare ulteriore confusione in Comuni, soggetti di area vasta e soprattutto cittadini.
Andrea Lignani Marchesani
Consigliere provinciale FdI Perugia
Il Sottoscritto Consigliere provinciale,

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Figuraccia del Pd Sansepolcro: sull’imposta della pubblicità nessun aumento e tante falsità

Nel Consiglio Comunale del 27 marzo, il PD ha presentato un’interrogazione, abbondantemente promozionata a mezzo social, inerente “sciagurati” aumenti relativi alla tassa sulla pubblicità e pubbliche affissioni. Come di consueto l’argomento è stato anticipato nel pomeriggio da un comunicato stampa che, oltre a contenere grossolane imprecisioni, scadeva di livello nell’addebitare all’Amministrazione l’uso di slogan e la profusione di inutili chiacchiere, termine, quest’ultimo, ripetuto per ben tre volte. Alla luce del dibattito consiliare, tuttavia, è emerso che slogan e chiacchiere sono prerogativa esclusiva dello stesso gruppo consiliare proponente e questo perché, non solo non verranno praticati aumenti ma, addirittura, per le insegne pubblicitarie inferiori al metro quadrato, verranno applicati significativi sconti.

Il Capogruppo del PD Andrea Laurenzi, non convinto dalle parole dell’assessore Del Furia, è stato invitato da quest’ultima a recarsi presso gli uffici comunali al fine di comparare i ruoli emessi nelle precedenti annualità con quelli del 2019, operazione che avrebbe potuto (o dovuto?) fare – dato il ruolo rivestito – prima di spendersi in sterili proclami peraltro del tutto falsi. Nel manifestare pieno rispetto all’operato delle opposizioni, duole comunque rilevare che, sebbene il comunicato prodotto sia ascrivibile alla sezione “prendere un granchio” lo stesso Capogruppo si è riservato di fare ulteriori puntuali verifiche adducendo infine all’estensore del testo (che per la cronaca non è l’assessore) la responsabilità di non essere stato chiaro.

Del resto si sa, il bello scrivere è un’arte e gli atti amministrativi non brillano certo per linguaggio poetico soprattutto quando richiedono specifiche conoscenze tecniche. Si sa però, altresì, che chi ha rivestito ruoli amministrativi, anche importanti, dovrebbe quantomeno avere pratica di linguaggio burocratico. La comprensione dei testi che si leggono, per converso, è requisito necessario al superamento del primo ciclo di studi, figuriamoci per chi si candida ad amministrare una città. 

Per mera correttezza dunque, e fuori da ogni polemica, sia chiaro ai cittadini, gli unici che ci stanno davvero a cuore, che quanto dichiarato in sede di approvazione del documento di bilancio, ha trovato realizzazione. Nessun aumento per pubblicità e affissioni anzi, riduzioni di tariffa, per quanto è stato possibile fare. Lasciamo quindi al PD, questa volta con un sincero sorriso, slogan e chiacchiere insieme ai migliori auguri di buon lavoro.

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Una Rete per frenare la progressione delle malattie renali

Una collaborazione più stretta tra i medici dell’Ospedale e quelli del Territorio, coinvolgendo in primis i medici di famiglia, per ritardare il più possibile l’ingresso in dialisi dei pazienti con insufficienza renale cronica avanzata, migliorandone così la qualità della vita.
Con questo obiettivo, all’interno del Dipartimento “Medicina Interna e Specialistiche” della Asl Toscana sud est, è stata istituita la Rete “Rapporti con il territorio per il controllo della progressione della malattia renale cronica”. Il coordinatore è Carlo Mura, Direttore della UOSD Nefrologia e Dialisi del Valdarno.
“Lo scopo della Rete è di far sì che questo processo di attenzione nei confronti dei malati cronici trovi un’omogeneità e una standardizzazione che siano garanzia di una presa in cura più efficace del paziente – dichiara Massimo Alessandri, direttore del Dipartimento “Medicina interna e Specialistiche” – La Rete professionale ha anche il compito di armonizzare il rapporto tra l’Area Omogenea di Nefrologia e le strutture territoriali”.
“La malattia renale è stata inserita nel modello toscano di cura delle malattie croniche, quelle che gli epidemiologi registrano attualmente come le più invalidanti e ad altissimo rischio di mortalità per la popolazione generale – spiega Carlo Mura – Nella ASL Toscana sud est, riferendosi alle percentuali italiane, su 840 mila abitanti risultano circa 50.000 persone con malattia renale cronica di varia entità. Di questi, circa 1300 sono a rischio di dialisi/trapianto, 500 sono già in terapia dialitica e quasi altrettanti i trapiantati. Si tratta di numeri allarmanti che svelano le caratteristiche della malattia renale: silenziosa, progressiva e spesso associata a diabete e cardiopatia”.
Nel corso degli ultimi anni il Ministero della Salute e la Società di Nefrologia hanno emanato alcuni documenti in cui si sottolinea la necessità di azioni che arginino la progressione verso gli stadi terminali della malattia renale. Un percorso in questa direzione è cominciato nel 2011 nella zona Valdarno e ha mostrato buoni risultati. Il progetto si è basato su una collaborazione stretta con la Medicina Generale. Nel tempo i pazienti seguiti più da vicino e in sinergia con il medico di Medicina Generale (in base alla “Sanità di iniziativa”, cioè attraverso il richiamo a controlli periodici sull’evoluzione della malattia), hanno rallentato l’evoluzione negativa verso gli stadi finali della malattia renale, come osservato in studi su grande scala, nazionali ed europei.
E’ stato quindi indispensabile pensare ad un’organizzazione in Rete Clinica. Le strutture di Nefrologia istituiscono, attraverso lo scambio di informazioni sui pazienti, un’utile connessione con altre strutture collegate al trattamento e alla progressione di questa patologia (Medicina Generale, Nutrizione Clinica, Diabetologia ecc).
“Gli obiettivi più urgenti – conclude Mura – sono la costruzione di un legame di collaborazione solido con il Dipartimento della Medicina Generale nei suoi vari livelli e articolazioni con l’obiettivo di riproporre, ovunque ci sia una attività nefrologica ambulatoriale, gli schemi validati dalla comunità scientifica. Contemporaneamente è necessario uniformare attraverso l’Area Omogenea di Nefrologia, e nel rispetto delle individualità legate al territorio e alle singole professionalità, l’attività degli ambulatori per la malattia renale, introdurre o perfezionare la registrazione informatizzata delle visite, creare un archivio condiviso, condividere alcune parti di software con la Medicina Generale”.

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“Yoga per tutti”, al Cinema Astra riprendono i corsi

A partire da mercoledì 3 aprile al Cinema Teatro Astra riprendono i corsi di yoga. “Yoga per tutti” è una proposta dell’associazione di promozione sociale ASTRA Arci di San Giustino. Siamo in primavera, la stagione ideale per continuare le pratiche dello yoga e migliorare così il rapporto con il nostro corpo. Le lezioni si terranno tutti i mercoledì in due sessioni d’orario: la prima lezione alle ore 18:30, la seconda alle 20:15. Come sempre sarà possibile avvicinarsi per la prima volta a questa disciplina con una prova gratuita. Insomma, prepariamo i nostri tappetini per un’esperienza salutare e rilassante.
Per maggiori informazioni e-mail: info@astrazioni.net, tel: 3470899245.
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Inaugurato il nuovo laboratorio di scienze del Campus “Leonardo Da Vinci”

Taglio del nastro sabato mattina per il nuovo laboratorio di scienze del Campus “Leonardo Da Vinci” di Umbertide. Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte il dirigente scolastico dell’istituto, Franca Burzigotti, il sindaco di Umbertide, Luca Carizia, l’assessore comunale all’Istruzione, Alessandro Villarini, il consigliere della Provincia di Perugia con delega all’Edilizia scolastica, Federico Masciolini e Massimo Fioroni dell’Ufficio scolastico regionale.
“Inauguriamo il nuovo laboratorio di scienze 4.0 – ha detto il dirigente Burzigotti -, realizzato grazie ai fondi del Bando Pon Fser Laboratori innovativi di cui siano stati beneficiari. Ringrazio tutti i docenti, il Dsga e il personale Ata, che hanno reso possibile la realizzazione di questo ulteriore spazio laboratoriale innovativo del nostro istituto, completamente riqualificato nell’architettura, nell’arredo e nella dotazione strumentale digitale e specifica delle scienze”.
“Essere qui è sempre un piacere ed un grande stimolo – ha affermato il sindaco Carizia -, un luogo importante, dove continuare a formare tanti ragazzi pronti a spiccare il volo verso l’avvenire. Rinnovamento e tradizione possono costituire un binomio vincente e l’esperienza del Da Vinci lo dimostra perfettamente”.
“Gli studenti del Campus hanno grandi opportunità – ha dichiarato Fioroni dell’Usr – è una scuola che propone tantissimo e che traduce in concreto qualsiasi idea”.
Secondo l’assessore Villarini: “Il nuovo laboratorio andrà a incrementare la già ampia offerta formativa del Da Vinci. Sarà un’occasione importante per i ragazzi, per i loro docenti e per tutta la comunità umbertidese”.
Così il consigliere provinciale Masciolini: “L’inaugurazione del nuovo laboratorio di scienze fa di questa istituzione scolastica un vero e proprio modello”.
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E’ scontro tra maggioranza e pentastellati sulla variazione dei compensi spettanti ai revisori dei conti

“Scriviamo questo comunicato stampa mossi dalla necessità di denunciare quello che è successo e soprattutto quello che è stato votato nell’ultimo Consiglio Comunale del 28 marzo scorso a Città di Castello.
All’ordine del giorno era inserita la variazione dei compensi spettanti ai revisori dei conti. Fin dalla Commissione di studio apposita era stata evidente la volontà della parte di maggioranza di riferimento al Partito Democratico di aumentare tali compensi di oltre il 63% rispetto all’anno scorso. Subito abbiamo presentato un emendamento al fine di limitare tale aumento a non oltre un 10%. Non c’è stato niente da fare. Alla fine della discussione l’unica risposta che abbiamo ricevuto è che la colpa era imputabile a Di Maio e Salvini e che avrebbero fatto come meglio gli pareva perché se i tifernati dovranno pagare di più di fatto, per loro, poco incide. Ovviamente per qualsiasi dubbio invito tutti i lettori a visionare lo streaming on line. Tutto questo avveniva lo stesso giorno in cui lo stesso Consiglio votava l’aumento delle tasse comunali ai propri concittadini. Se bisogna aumentare le tasse da una parte non si dovrebbero poi fare regalie dall’altra. Qualche domanda a questo punto bisogna farsela. Perché il Partito Democratico di Città di Castello ha questo disperato bisogno di aumentare a tutti i costi i compensi dei revisori dei conti?
Abbiamo già depositato, e a breve proporremo, un complicato ordine del giorno che possa però, una volta per tutte, introdurre degli obblighi di trasparenza veri che possano dare evidenza di ogni possibile legame esistente nel momento di esprimere un voto all’interno del Consiglio Comunale.
Loro avranno pure la maggioranza dei voti per decidere quello che vogliono ma noi abbiamo la libertà di raccontare tutto quello che succede.”
Capogruppo M5S di Città di Castello,
Marco Gasperi.

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Mancherà l’acqua anche in Valtiberina Toscana? se lo chiede Il Consigliere di Forza Italia Tonino Giunti

“Le scarse precipitazioni avute in questi mesi , il perdurare di una situazione che di anno in anno peggiora (da anni non si vede più la neve in Valtiberina) fa preoccupare il mondo agricolo della Valtiberina Toscana. E’ uscita poi la notizia che l’acqua di Montedoglio verrà utilizzata ad uso potabile dalle popolazioni dell’Alta Umbria: verrà realizzato un potabilizzatore a Citerna. I lavori di ricostruzione del muro crollato ancora non iniziano; non si ha notizia della realizzazione dei tronchi mancanti di adduzione idrica per uso agricolo per le zone di Gricignano e sotto la collina di Sansepolcro. Quindi viene spontaneo chiedersi se potrebbe mancare acqua in Valtiberina Toscana nel prossimo futuro. Secondo il Sindaco Cornioli, che ha risposto ad una nostra interrogazione in Consiglio Comunale a proposito, i lavori alla diga inizieranno presto e l’acqua non mancherà in Valtiberina Toscana, né per uso agricolo né per quello potabile. Che dire….. Speriamo……..”

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Enea Paladino candidato a Sindaco di Citerna

Sabato sera si è svolta a Pistrino l’ultima assemblea popolare del movimento “Civica Libera Tutti” che ha visto la scelta del candidato a sindaco in Enea Paladino, 30 anni, laureato in Giurisprudenza a Perugia e con Master alla Bocconi, una vita in politica dai banchi del Liceo Classico di Città di Castello come rappresentante degli studenti e poi all’università come Consigliere degli Studenti nell’Ateneo di Perugia , è stato consigliere comunale del Comune di Citerna per 10 anni e consigliere provinciale di Perugia per 5 anni. Intorno alla sua candidatura si sono unite le formazioni che vogliono un vero cambiamento nel Comune di Citerna e si sono espresse con un voto popolare all’unanimità scegliendolo come candidato a Sindaco.
“Ci presentiamo per governare in maniera radicalmente diversa il nostro Comune, per questo abbiamo deciso di condividere con la popolazione tutte le nostre scelte, a differenza degli altri che stanno decidendo tutto nelle segrete stanze del potere o dei partiti. Il fallimento politico dell’attuale amministrazione è sotto gli occhi di tutti, tasse aumentate e servizi diminuiti, degrado, insicurezza, disoccupazione, nessun dialogo con la popolazione, per non parlare delle promesse elettorali puntualmente disattese. Per me è un onore immenso guidare questo movimento che è veramente civico, presto presenteremo tutta la squadra che si candiderà al mio fianco ed il programma. Abbiamo ben in mente quale sarà la strada da percorrere e gli obiettivi da raggiungere, abbiamo creato un gruppo di persone nuove, competenti e con una grande voglia di fare e lo faremo con onestà e trasparenza.”

 

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Addio alle sigarette dopo 27 anni, la testimonianza di AlessandroIl racconto dell’aretino che è riuscito a smettere di fumare grazie ai corsi della Asl

Dopo 27 anni di dipendenza e vari tentativi per smettere di fumare, Alessandro ce l’ha fatta. Adesso, è oltre un anno che ha detto addio alle sigarette e si considera “guarito”.
“Mi piace usare il termine guarito perché, quando smetti, ti rendi conto che non stavi bene – racconta Alessandro Forzoni, 47enne aretino che fumava 20 sigarette al giorno – Grazie al corso organizzato dalla Asl e alla mia forza di volontà, sono riuscito ad abbandonare il fumo”.
Alessandro ha frequentato il corso che periodicamente l’Azienda Sanitaria organizza ad Arezzo. “Ne avevo già frequentati altri negli anni, ma non ero ancora pienamente consapevole. Smettevo e poi dopo alcuni mesi ricominciavo. L’ultimo corso l’ho invece iniziato con un approccio diverso, ero pronto. Me ne sono subito reso conto. E infatti a metà percorso, ho detto addio alle sigarette e non ho più ricominciato”.
“I nostri trattamenti di gruppo sono ormai da anni un’attività consolidata, hanno un approccio cognitivo e comportamentale, centrato sulle tecniche, prima di riduzione e poi di sospensione del fumo di sigarette, cui si può associare un specifica terapia farmacologica, valutata caso per caso – fanno sapere dal Centro antifumo aretino – I risultati sono soddisfacenti: più della metà di chi termina il percorso di gruppo, smette di fumare”.
Il prossimo corso è in programma nel mese di maggio. Si tratta di 8 incontri di gruppo con cadenza settimanale (il lunedì dalle 17,30 alle 18,45 al SerD). Per informazioni e iscrizioni, contattare dal martedì al sabato in orario 8-13 uno dei seguenti numeri 0575 255955 e 0575 255943 o la mail eleonora.laferla@uslsudest.toscana.it.
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Ilpresidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani a Sansepolcro

Sabato sera, c’è stata una visita lampo del presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani a Sansepolcro , accompagnato dagli onorevoli Stefano Mugnai e Maurizio D’Ettore. Il presidente è stato accompagnato a visitare un’importante azienda. Il presidente Tajani, ben conosce, grazie agli onorevoli Mugnai e D’Ettore il tessuto produttivo di Sansepolcro. L’ho salutato invitandolo nuovamente, con più calma, per visitare anche altre aziende, oltre ai nostri capolavori pittorici e a gustare la nostra cucina.

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L’assessore ai servizi educativi Rossella Cestini risponde a Rigucci su seminario di educazione civica 

“Sarò lieta di fornire al consigliere Rigucci ogni informazione in più rispetto quelle ampiamente diffuse sia attraverso gli organi ufficiali del Comune che attraverso atti consultabili sull’albo pretorio dell’Amministrazione rispetto al percorso di educazione civica verticale, che coinvolgerà dalle scuole materne agli istituti superiori di Città di Castello, forse il primo in Italia, sicuramente il primo in Umbria. Un’ulteriore eccellenza dunque del sistema formativo tifernate a vantaggio di un’ampia fetta di giovani e giovanissimi cittadini, ispirata anche a molteplici proposte di legge al riguardo, compresa quella della Lega  a firma del deputato  Massimiliano Capitanio  per la reintroduzione dell’educazione civica nei programmi scolastici, come riconosciuto da tutte le dichiarazioni rilasciate in occasione del seminario e confermato anche dal MIUR che reintroduce l’educazione civica come materia di esame per la Terza Media e per la Maturità.
Tuttavia rimango sorpresa dal fatto che nella sua interrogazione Rigucci associ l’educazione civica con gli extracomunitari e con la cosiddetta teoria Gender, prospettando scenari che sembrano del tutto estranei al tema e paventando pericoli di una deriva culturale con toni molto simili a quelli usati dai terrapiattisti.  L’unica cosa che, nella mia competenza di assessore ai Servizi Educativi del comune di Città di Castello, mi sento di consigliare a Rigucci è leggere il testo della proposta fatta dal suo partito per sincerarsi che le sue paure siano infondate. Resta fermo il fatto che un maggiore rispetto delle istituzioni – enti locali, scuole, finanche gli stessi Ministeri – sarebbe auspicabile da parte di chi siede dentro un’assemblea eletta dai cittadini. Un linguaggio colorito se non a tratti aggressivo, illazioni non circostanziate e lesive del decoro delle istituzioni  cozzano con i principi basilari dell’educazione civica : Rigucci approfondisca la materia.

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