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Domenica 19 giugno torna Trestina in Fiera Mostra Mercato Solstizio D’Estate”

Come tradizione torna la manifestazione estiva ” Trestina in Fiera Mostra Mercato Solstizio D’Estate” . Manifestazione giunta alla sua 8^ edizione e che, nonostante le difficoltà del momento, nel suo piccolo spera di poter dare un segnale importante alla ripartenza del territorio. Manifestazione ormai consolidata nel tempo e nata grazie alla collaborazione fra Comune di Città di Castello, Assessorato al Commercio, Soc. Bocciofila Trestinese AUSER ed Associazione l’Arte e la Terra. Quindi ancora una volta appuntamento per grandi e piccini Domenica 19 Giugno dalle ore 9,00 alle ore 20,00 lungo il suggestivo percorso di Viale Parini a Trestina.

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Problematiche dell’eta’ evolutiva: G.O Bufalini, trasferta in Spagna per un confronto con i colleghi della Inercia Digital 

Questa settimana alcuni professori ed educatori della Scuola Bufalini sono stati in Spagna, a Huelva presso Inercia Digital (Parco scientifico tecnologico di Huelva) insieme ai professionisti dell’Ass.ne di San Sepolcro Detto e Fatto, che si occupa di problematiche dell’età evolutiva. Obiettivo di questa trasferta era la possibilità di partecipare ad un percorso formativo incentrato sulla metodologia della flipped classroom. Questa metodologia didattica si propone di rendere il tempo-scuola più produttivo e funzionale rispetto alle esigenze della società nell’era dell’informazione.

I fautori di questo metodo ritengono che la rapida mutazione indotta dalla diffusione del web abbia prodotto un distacco sempre più marcato di gran parte del mondo scolastico dalle esigenze della società, dalle richieste del mondo delle imprese e dalle abilità e desideri degli studenti e delle loro famiglie.Il ruolo dell’insegnante ne risulta trasformato: il suo compito diventa quello di guidare l’allievo nell’elaborazione attiva e nello sviluppo di compiti complessi.

La collaborazione tra la Scuola Bufalini e il Centro Specialistico Detto e Fatto è nata durante il 2020 con la didattica a distanza e la necessità di supportare docenti e studenti in questa fase delicata. La Scuola Bufalini si è iscritta in quel periodo al progetto nazionale “Dislessia amica” promosso da AID Italia (associazione Italiana Dislessia) che prevedeva la possibilità di formare i propri docenti ed educatori per promuovere un approccio sistemico integrato ai Disturbi Specifici dell’apprendimento (DSA) anche grazie a partnership.

“Questo percorso ha permesso alla Scuola Bufalini e al Detto e Fatto non solo di entrare in contatto ma anche di proporre insieme un progetto europeo – dichiara il presidente Giovanni Granci – insieme ad altri partner provenienti da Spagna, Croazia, Slovenia e Romania denominato “Digital skills 4 All” di cui siamo capofila e che prevede uno scambio di buone prassi a livello europeo sull’applicazione di metodologie didattiche integrate con strumenti digitali che permettano di sorpassare la lezione frontale ed riuscire ad essere più efficaci nei percorsi formativi, perchè è importante la crescita dei nostri professori.
Il prossimo step sarà studiare insieme ai partner provenienti da Spagna, Croazia, Slovenia e Romania quali sono le metodologie attive più efficaci nell’insegnamento delle materie scientifiche per i centri di formazione professionale”.

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A Città di Castello è tutto pronto per i centri estivi 2022 

A Città di Castello è tutto pronto per i centri estivi 2022. Un servizio che anche quest’anno sarà organizzato e gestito da La Cooperativa La Rondine, con il patrocinio del comune. La novità, rispetto agli ultimi due anni, sta nella collaborazione che si è creata con l’istituto superiore ‘Patrizi – Baldelli – Cavallotti’, diretto dalla Prof.ssa Marta Boriosi, che metterà a disposizione la propria struttura, con riferimento all’area sportiva e a quella verde esterna. I centri estivi, rivolti ai bambini e ragazzi dai 6 ai 11 anni, prenderanno il via il 13 giugno e si concluderanno il 12 agosto. La Rondine ha attivato un’offerta relativa anche per i bambini in età prescolare (3-5 anni), in collaborazione con la locale scuola d’infanzia ‘La-Tina’.

“Sarà un servizio – dichiara il Presidente de La Rondine, Luciano Veschi – gestito completamente in autonomia, rispetto ad una efficace collaborazione che abbiamo avuto negli ultimi due anni con un altro soggetto del territorio. Metteremo a disposizione dei bambini e dei ragazzi un programma ricco, che terrà conto della parte ludica e sportiva ma soprattutto di quella pedagogica, che in questa fascia di età è molto importante. Saranno dei centri estivi all’insegna dell’apertura e di una certa libertà rispetto alle recenti restrizioni legate all’emergenza sanitaria. Notiamo nelle famiglie e nei ragazzi, che in questi giorni si stanno informando, una grande voglia di partecipazione e il giusto spirito aggregativo. Grazie alla dirigente Boriosi e all’istituto Cavallotti per la collaborazione e il supporto logistico”.

Le famiglie potranno iscrivere i propri figli valutando tre tipi di offerte. Un part-time dalle 7.30 alle 12.30, un part-time con pranzo (7.30-14) e un full-time che prolunga il servizio fino alle 18.30.

“Ritorniamo alla nostre vecchie modalità – dichiara il responsabile Marco Romanelli – e con uno slogan abbastanza significativo: ‘Ricominciamo a volare’. I bambini e i ragazzi saranno al centro di tante nostre attività, quali: orienteering, laboratorio di cucina, laboratori didattici, laboratori di danza, uscite sul territorio e chiaramente sport. Attiveremo anche dei punti di ascolto rivolti ai genitori, con degli educatori specializzati che saranno a disposizione”.

Per info sui centri estivi: 075.8520735

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Lo scorso giovedì 2 giugno l’inaugurazione della rassegna espositiva “Tandem – Mostre fotografiche in città”

Si è aperta con successo giovedì 2 giugno la nuova rassegna espositiva proposta dal Centro Fotografico Tifernate. Intitolata “Tandem – Mostre fotografiche in città” propone volta per volta due artisti. Ad avviare l’iniziativa sono stati Enrico Milanesi e Valter Scappini con “Gabbie di cristallo”. Per il CFT, attivo in città da 42 anni, rappresenta la ripresa dell’attività espositiva dopo le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria. È inoltre il contributo dell’associazione al programma di Estate in Città.


All’inaugurazione della mostra si sono esibiti i musicisti Anthony Guerrini e Fabio Battistelli. E’ stata consegnata ai famigliari una targa in ricordo di Remo Odoni, già socio del CFT e personaggio molto noto e stimato in città. La mostra resterà aperta fino a domenica. Ne seguiranno altre sette, nelle quali esporranno in coppia Paolo Pettinari e Daniele Bricca, Andrea Maggini e Alessio Acquisti, Julian Biagini e Sonia Ciabucchi, Chiara Burzigotti e Luca Gagliardini, Stefano Rossi e Francesca Meocci, Andrea Moni e Salvatore di Silvestro e infine, nella prima settimana di agosto, Lino Sgaravizzi e Luca Battistelli.

Una prolungata iniziativa, quindi, che conferma la vitalità del CFT e che offrirà ai tifernati e ai turisti un appuntamento culturale ogni fine settimana, dal giovedì alla domenica. Gli accompagnamenti musicali delle inaugurazioni del giovedì sera sono a cura di Anthony Guerrini.

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Il Calzolaro conquista la Promozione, le congratulazioni del sindaco e dell’amministrazione

Il sindaco Luca Carizia e l’Amministrazione Comunale si congratulano con il presidente Giulio Zamponi, il direttore sportivo Marco Caproni, il mister Gregory Granci, tutta la rosa, lo staff tecnico e la dirigenza della SSD Calzolaro per la conquista del campionato di Promozione, scrivendo così una delle pagine più belle della storia sportiva della frazione.

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“Palio dei Comuni 2022”, 24 giovani atleti umbertidesi pronti a partecipare alla maxi staffetta che si svolgerà allo Stadio Olimpico di Roma il 9 giugno

Sono pronti a partire alla volta dello Stadio Olimpico di Roma i 24 giovani velocisti coordinati dall’Atletica Umbertide che prenderanno parte con ben due squadre all’edizione 2022 del “Palio dei Comuni” che si svolgerà nella Capitale giovedì 9 giugno.
A salutare i baby podisti umbertidesi di età compresa tra i 10 e i 14 anni che prenderanno parte alla manifestazione sportiva, è stato il sindaco Luca Carizia nel pomeriggio di sabato 4 giugno all’interno della Sala del Consiglio Comunale. Alla cerimonia hanno inoltre preso parte il presidente di Atletica Umbertide, Stanislao Silvestrelli, il vicepresidente della società podistica umbertidese Alessio Silvestrelli, il dirigente Giuseppe Margutti e l’allenatore Andrea Silvestrelli. Da parte del sindaco Carizia è arrivato un in bocca al lupo a tutti i partecipanti e ha sottolineato l’importanza per tutti loro di prendere parte a questo evento rappresentando Umbertide. Anche il presidente Stanislao Silvestrelli ha posto l’accento sulla partecipazione al Palio dei Comuni delle due squadre umbertidesi, dicendosi orgoglioso dei suoi ragazzi.


Dopo lo stop a causa la pandemia, torna nel 2022 il “Palio dei Comuni”, una maxi-staffetta 12×200 organizzata dalla Federazione italiana atletica leggera (Fidal) tra i giovani di tutta Italia che come sempre si correrà prima dell’inizio del Golden Gala “Pietro Mennea”, al quale prendono parte i più famosi atleti del pianeta.
Un’occasione unica di sfrecciare sulla pista dell’Olimpico a pochi minuti dalle sfide tra i campioni dell’atletica mondiale e di vivere un’esperienza da ricordare per sempre.
\La staffetta è riservata agli studenti delle scuole medie inferiori e le migliori 9 squadre in base ai tempi ottenuti nelle batterie saranno ammesse alla finale.


Questi i nomi dei giovani atleti che prenderanno parte alla manifestazione divisi in due formazioni: la Squadra Umbertide e la Squadra Pitulum.

Squadra Umbertide: Alessandra Ferrata (2008), Veronica Bazzurri (2008), Andrei Leonard Vasiloaia (2008), Niccolò Cuomo (2008), Gaia Elettra Piselli (2009), Chiara Angeletti (2009), Riccardo Pini (2009), Christian Lalleroni (2009), Alessia Santinelli (2010), Gregorio Moretti (2011), Michele Pucci (2010), Vittorio Lupattelli (2010).

Squadra Pitulum: Maddalena Smacchia (2008), Gaia Martinelli (2008), Eugenio Bellaviti (2008), Diego Pannacci (2008), Vittoria Boldrini (2009), Luna Sibel Cavicchioli (2009), Ludovica Santini (2009), Gaia Marcucci (2009), Lavinia Brescia (2010), Enea Billai (2012), Giorgio Belardinelli (2010), Antonio Pannacci (2011).

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Città di Castello: L’arte in Dogana. Esposizioni e cultura con gli artisti del territorio

Fondazione Ghighetta e Dogana Vecchia insieme per l’arte legata al territorio per un convinto ed entusiastico assenso e coinvolgimento.

La Dogana Vecchia (www.doganavecchia.eu) di Città di Castello e la Fondazione Ghighetta, hanno preparato un nutrito programma di arte, cultura e eccellenze gastronomiche!

Gli splendidi spazi della Country House, insieme al Ristorante che firma ogni piatto con l’amore e la passione per il territorio, annuncia una serie di mostre di personalità legate a questa terra.

Insieme ad altri operatori che aderiscono all’iniziativa, cibo, vino, arte, colori e relax saranno uniti per donare un suggestivo momento di emozioni. Immersi in stimoli per tutti i sensi, gli ospiti si troveranno in un tutt’uno con le opere d’arte esposte.

L’iniziativa non ha scadenza, anzi invita alla continuità, pertanto è possibile partecipare anche come espositori scrivendo a info@doganavecchia.eu o chiamando il 3486494794.

Ecco le prime iniziative e gli artisti partecipanti

Mostra di Daniela Biagioli e di Marco Coraggi nel mese di luglio fino al 14 agosto;

Mostra di Gilberto Bucci dal 15 agosto a fine settembre;

Mostra di Giuseppe Boriosi, il pittore contadino ottobre/novembre.

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Il 7 giugno a Trestina l’inaugurazione della “Casetta dei Libri” piccola libreria del ponte

Sul “Vecchio Ponte” di Trestina il giorno 7 giugno alle ore 10 sarà inaugurata una nuova iniziativa voluta da cittadini e imprenditori della frazione: verrà installato un contenitore di legno lavorato in modo artigianale, con le fattezze di una casetta: una “Casetta dei Libri”, in cui si potranno lasciare libri già letti ma che, magari, hanno significato qualcosa di particolare per chi li ha donati, con la possibilità, quindi, di condividere le stesse emozioni e le stesse conoscenze con gli altri.
La “Casetta dei Libri”, come il “Vecchio Ponte” rappresentano un simbolo di comunione di obiettivi tra le persone del luogo.
“INSIEME SI PUO’ FARE”


Il progetto:
In questo momento storico in cui siamo sopraffatti dalla tecnologia e dall’individualismo, viene proposta un’alternativa culturale e di condivisione al fine di promuovere la lettura, stimolare l’immaginazione e la fantasia.
Lascia un libro. Prendi un libro. In piena libertà.
Libri per piccoli cittadini e per quelli un po’ più grandi.
Racconti e storie di vario genere, libri scientifici, di storia, di arte, libri che parlano di avventure, di esplorazioni, fumetti , libri per crescere, per formare pensieri che possano creare persone libere, rispettose degli altri, sulla base dei principi sanciti dalla Nostra Costituzione e dalla Dichiarazione dei Diritti dei Bambini.


Sarebbe meraviglioso se le Associazioni Culturali, i bambini ed i ragazzi delle scuole primarie e secondarie della frazione, adottassero sia il Ponte sia la Casetta per vivere e godere dello spazio comune con creatività, organizzando eventi culturali, letture ad alta voce, presentazione di libri, laboratori ….

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La storia di Danylo Kravets al centro del docufilm “Caro Presidente” trasmesso su Rai 3  

La bellissima storia di Danylo Kravets, 27enne umbertidese, è stata al centro docufilm “Caro Presidente”, andato in onda su Rai 3 nella serata di giovedì 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica.

“Caro Presidente” prende spunto dalle lettere, conservate presso l’Archivio storico del Quirinale, scritte da donne e uomini comuni ai Presidenti della Repubblica Italiana.

Anche la lettera inviata da Danylo al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella è entrata a far parte di queste storie da raccontare.

Arrivato in Italia dall’Ucraina quando aveva solo 9 anni, Danylo ha sempre avuto un grandissimo desiderio: diventare cittadino italiano.

Dopo anni di attesa, Danylo si è messo davanti al computer per scrivere insieme alla sua insegnante di sostegno una lettera al Capo dello Stato per chiedergli espressamente di avere la cittadinanza italiana.

“Caro presidente degli italiani e caro presidente mio – ha scritto Danylo al Presidente Mattarella – Mi chiamo Danylo Kravets e vengo dall’Ucraina. Sono arrivato in Italia quando avevo 9 anni. Qui in Italia ho frequentato le scuole fino alle superiori e l’italiano lo ho imparato subito e bene. Così bene che le mie insegnanti di sostegno mi diceva che ero molto dotato perché di ragazzi con la sindrome di Down perfettamente bilingue non li aveva mai incontrati. Mi scusi presidente, mi ero dimenticato di dirle che sono un ragazzo Down, ma questo è solo un dettaglio. Le chiedo se è possibile fare qualcosa per accelerare i tempi, così io sarò italiano per tutti. Grazie tante mio presidente per aver letto la mia lettera e per avermi accolto. Mi sono emozionato tantissimo”.

L’8 marzo di quest’anno ecco che arriva la risposta tanto attesa: aprendo la propria mail, c’era un messaggio da parte della Presidenza della Repubblica in cui veniva comunicato a Danylo il conferimento della cittadinanza italiana. In casa è stata subito una grande festa con Danylo e la mamma Oksana al settimo cielo.

Il 23 aprile scorso il grande giorno: nel corso di una sentita ed emozionante cerimonia in Comune, Danylo ha ottenuto ufficialmente la cittadinanza italiana alla presenza del sindaco Luca Carizia che gliela ha conferita.

“Darei la vita per restare in Italia – ha detto Danylo – Sono onorato di aver scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sono contentissimo perché è un momento che ho aspettato da tanto tempo”.

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Post Covid-19 nel segno della ripresa dei grandi eventi sportivi: 1.500 atleti da tutta Italia alla settimana del nuoto di Città di Castello

Post Covid-19 nel segno della ripresa dei grandi eventi sportivi: 1.500 atleti da tutta Italia alla settimana del nuoto di Città di Castello con i Meeting Italo Galluzzi e Tifernum Tiberinum. Ospite d’onore Stefano Battistelli, che tornerà dopo oltre 30 anni nella piscina comunale tifernate dove preparò la conquista della medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Seul

Numeri da record per la settimana del nuoto a Città di Castello, che dall’11 al 19 giugno vedrà protagonisti nella piscina comunale 1.500 nuotatori da tutta Italia per il XXXV Meeting Internazionale Masters Italo Galluzzi e per il XXV Meeting Nazionale di Nuoto Tifernum Tiberinum. Dopo oltre 30 anni gli appassionati di nuoto tifernati riabbracceranno Stefano Battistelli, uno dei più acclamati campioni del nuoto, che proprio a Città di Castello nel 1988 svolse il ritiro preolimpico con la nazionale prima di diventare con il bronzo di Seul il primo uomo a vincere una medaglia ai giochi per l’Italia, sedici anni dopo Novella Calligaris. Una coincidenza fortunata che verrà ricordata e festeggiata venerdì 17 e sabato 18 giugno, quando il plurimedagliato nuotatore azzurro sarà ospite del CNAT’99 per le gare del Tifernum Tiberinum. Nella conferenza stampa di stamattina nel parco della piscina comunale di via Engels, il sindaco e l’assessore allo Sport hanno sottolineato la “soddisfazione per il ritorno del grande nuoto a Città di Castello dopo la pandemia, con due eventi tra i più importanti in Italia per numeri e qualità degli atleti presenti”. “Abbiamo la passione, ma soprattutto la serietà, per continuare a essere punto di riferimento per le grandi manifestazioni nazionali, con la forza dei nostri oltre 13 mila praticanti, un’impiantistica di prim’ordine e servizi su cui l’amministrazione comunale investirà ancora, nella convinzione che lo sport sia un fondamentale fattore di crescita sociale ed economica per la nostra comunità”, hanno puntualizzato sindaco e assessore. “Città di Castello si conferma un’eccellenza dello sport in Umbria e per una settimana sarà la capitale del nuoto nazionale, con importanti manifestazioni che daranno un segnale importante di ripresa e premieranno i grandi sforzi del comitato regionale della Federazione Italiana Nuoto, che durante la pandemia ha sempre garantito con coraggio l’attività agonistica”, ha dichiarato il presidente del comitato umbro del Coni Domenico Ignozza, che ha sottolineato come “Città di Castello si dimostri all’altezza della sua impiantistica e specchio della sensibilità di un’amministrazione comunale da sempre oculata e capace nella gestione dello sport”. “Durante la pandemia – ha ricordato il presidente della Fin regionale Mario Provvidenza – l’Umbria è stata l’unica regione che ha svolto 43 turni gara, con un enorme impegno, costi importanti, ma soprattutto una grande assunzione di responsabilità nel nome della garanzia dello sport, che, di fronte al ritorno di eventi storici e importanti come i meeting nazionali Galluzzi e Tifernum Tiberinum di Città di Castello, vengono davvero ripagati”. “In questo territorio ci sono condizioni ideali per fare sport – ha aggiunto Provvidenza – per noi la piscina comunale dove ci troviamo e il movimento natatorio tifernati sono punti di riferimento fondamentali, che premieremo ulteriormente portando qui la finale regionale degli esordienti in occasione del Tifernum Tiberinum”. A presentare le manifestazioni protagoniste della settimana del nuoto di Città di Castello sono stati gli organizzatori, che hanno ringraziato Comune e Polisport per il fondamentale supporto e Sogepu per l’investimento che ha permesso di dotare la piscina esterna dei nuovi blocchi di partenza trackstart. Il presidente dei Nuotatori Tifernati Polisport Valentino Cerrotti e il responsabile organizzativo Francesco Serafini hanno illustrato la XXXV edizione del Meeting Internazionale Masters Italo Galluzzi, in programma dall’11 al 12 giugno, ricordando “l’orgoglio di essere la manifestazione di categoria più longeva d’Italia”. “Siamo davvero contenti di poter dare un segnale di ripartenza dello sport e del nuoto dopo due anni di stop forzato per il Covid-19”, hanno evidenziato Cerrotti e Serafini, che hanno anticipato i numeri dell’evento: “al momento siamo a 67 squadre partecipanti e 450 atleti iscritti tra i 25 e gli 85 anni”. “L’aspettativa è di superare i 500 atleti in vasca, numeri straordinari che in Italia possono vantare solo tre-quattro meeting, ma tutti in realtà territoriali decisamente più grandi della nostra”, hanno spiegato gli organizzatori, che hanno preannunciato il tentativo di record di Giuseppe Bilotta, classe 1936, che per il Centro Nuoto Bastia proverà a battere il primato italiano nella categoria M85 nei 1.500 stile libero. In vasca ci sarà anche un agguerrito gruppo di ultrasettantenni tutto tifernate nella categoria M300, con l’81enne Vittorio Mariucci, il 74enne Nerio Neri, il 73enne Sandro Belletti e il 72enne Fabio Celicchi della squadra dei Nuotatori Tifernati Polisport, che gareggeranno nella staffetta 4×50 mista. Altri tentativi di record saranno confermati nei prossimi giorni in quella che si annuncia un’edizione da grandi risultati sportivi, nella quale tornerà anche l’immancabile appuntamento con il più famoso “terzo tempo d’Italia”, “Porchettando”, la conviviale a base di porchetta, vino, dolci fatti in casa e musica che sarà offerta ai partecipanti alla manifestazione dai Nuotatori Tifernati Polisport. La vice presidente del Cnat’99 Federica Pacini ha presentato la XXV edizione del Meeting Tifernum Tiberinum (in programma dal 17 al 19 giugno) insieme al segretario Giorgio Pierini, consigliere regionale della Fin, parlando di “una edizione da record, con 45 società presenti provenienti da 10 regioni, 900 atleti a partire dagli 8 anni di età e 4.000 gare in programma”. “Quest’anno la manifestazione significa per noi una ripartenza vera e propria, perché la stagione agonistica dei nostri ragazzi riprende da qui, visto che il Covid-19 ha impedito la disputa di gran parte delle gare”, ha osservato Pacini, nell’esprimere l’aspettativa di “un ritorno alla normalità così importante per i nostri giovani, che con grandi sacrifici hanno continuato ad allenarsi per questo momento, nel quale si confronteranno con alcuni tra i migliori coetanei in Italia sotto gli occhi di un grandissimo campione come Stefano Battistelli, che ci onorerà della sua partecipazione e sarà di grande stimolo ed esempio per quanti gareggeranno in acqua”. A testimoniare “la soddisfazione per il ritorno dei grandi eventi sportivi nei nostri impianti” è stato l’amministratore unico di Polisport Stefano Nardoni, che ha dato conto del lavoro della società e di tutto il personale “per garantire le migliori condizioni di svolgimento delle gare, un una piscina comunale che ogni anno si rinnova grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale e con Sogepu a cui si deve una riconoscenza speciale per l’acquisto dei nuovi blocchi di partenza, che aiutano a migliorare le performance e portano il nostro impianto all’altezza dei migliori in Italia”.

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Il ritorno a “casa” del capitano, esempio per i giovani nello sport e nella vita – Doppio tributo oggi a Citta’ di Castello per il “Puma”, Francesco Magnanelli, bandiera del Sassuolo, da parte della Junior Tiferno Calcio e del comune  

“Francesco, un capitano esempio di sport e di vita per i nostri giovani”. C’è scritto così in uno striscione a sfondo bianco con la foto della bandiera del Sassuolo calcio, Francesco Magnanelli, da poche settimane ex-giocatore, che la sua città, Città di Castello, la società dove ha iniziato a tirare i primi calci al pallone oltre trenta anni fa, i dirigenti di allora e di oggi, l’allenatore e tecnici dello Junior Tiferno Calcio, questa mattina hanno posizionato in bella mostra in mezzo al terreno di gioco dello stadio “Achille Baldinelli” a pochi chilometri di distanza dalla casa dove è nato e cresciuto e dove risiede la sua famiglia. Una sorpresa che il “Puma” ha gradito così tanto fino a commuoversi prima di partecipare alla breve ma sentita cerimonia di consegna di premi ed attestati alla carriera in questo ritorno da campione nella sua città.

“Qui c’è il mio cuore, la famiglia, gli amici, la mia gente. E’ straordinario vedere e toccare con mano oggi, ma sempre, tanto affetto e considerazione nei miei confronti. Questa società è stata per me una seconda famiglia, una palestra di vita, l’università del calcio come la chiamavamo noi facendo sorridere il nostro grande allenatore, Dante Selvi, una persona eccezionale. Li sono cresciuto fra gioie e qualche difficoltà come tutti, superate grazie ai genitori e all’ambiente sano e amichevole. Ogni estate ci vediamo per la partitella insieme, abbiamo un gruppo su whatsapp dove ci sentiamo spesso”, ha precisato Magnanelli ringraziando il sindaco di Città di Castello, l’assessore allo Sport, il comune, la società Junior Tiferno Calcio per questa bellissima sorpresa che “mi da la forza di proseguire con maggiore determinazione ed orgoglio verso nuovi obiettivi dopo l’addio alla carriera di calciatore”. “Spero di aver trasmesso nel corso degli anni un buon esempio ai giovani che proprio qui come me oltre trenta anni fa oggi muovono i primi passi con i sogni e le speranze che avevo io: ne sono sicuro come me allora anche loro oggi troveranno in questo impianto e stadio, maestri di vita e di sport all’insegna dei valori etici, morali, fair play, principi che vengono prima dei risultati.

Qui c’e’ scritto ovunque. Grazie”. All’’iniziativa, coordinata dai giornalisti, Paolo Puletti e Massimo Boccucci, schierati in mezzo al campo, i dirigenti della A.s.d. Junior Tiferno Calcio con in testa, il Presidente, Lorenzo Pieracci, affiancato da alcuni dirigenti che alla fine degli anni ‘80 fondarono la Polisportiva Tiferno 90 che si è poi trasformata nell’attuale società di grandi tradizioni nel settore giovanile affiliata proprio con il Sassuolo del “Magna”: presenti anche il sindaco Luca Secondi e l’assessore allo Sport, Riccardo Carlettti, in rappresentanza del comune che lo scorso anno incoronò il capitano del Sassuolo come testimonial della cultura e dell’arte nel periodo in cui si celebrava il 500enario della morte di Raffaello, che da queste parti ha lasciato un segno indelebile. Della società di allora, quella della prima maglia “gialloverde” di Francesco Magnanelli, con le lacrime agli occhi e la voce rotta dall’emozione sono intervenuti per un breve saluto e qualche ricordo, anche Franco Campagni e Bruno Migliorati (gia’ presidenti), Giancarlo Biagioni, factotum e “padre sportivo” della squadra del “Puma” e Dante Selvi, vecchia gloria biancorossa (del Città di Castello calcio) e primo allenatore di Francesco Magnanelli, che c’aveva visto bene quando prima di accompagnarlo verso Gubbio non aveva esitato a scommettere su un futuro radioso in ambito professionistico, e così è stato: “Francesco aveva le idee chiare già da ragazzino, grande cuore e tanta voglia di arrivare in alto.

Umile ma determinato sempre rispettoso degli avversari e dei valori umani ed etici che stanno alla base dello sport”. “E’ ancora vivo nella mia mente la voglia di giocare in attacco da “punta” per segnare gol la sua passione e quando più avanti, ho deciso di spostarlo nel ruolo di centrocampista il suo iniziale disappunto si è poi però nel corso delle tappe successive trasformato in consapevolezza della bontà di quella scelta, che per lui, per le sue caratteristiche si è rivelata vincente”, ha ricordato mister Selvi, che assieme al figlio Mattia ha sempre seguito ogni istante della carriera della bandiera del Sassuolo, dal debutto in serie B, poi in A, fino alla partita che ha chiuso la carriera con il Milan nella domenica che lo ha consacrato “giocatore-icona” del Sassuolo. Una bella favola che ha resistito nel tempo quella di Francesco Magnanelli, l’ultima grande bandiera del calcio italiano che andando verso il compimento dei 38 anni ha deciso di ritirarsi dopo 521 partite con la maglia del Sassuolo, in 17 anni passati sulla via Emilia scalando dalla C2 alla Serie A fino all’Europa League.

Oggi Città di Castello gli ha reso omaggio proprio sul campo dove tutto è cominciato e respirando l’aria dell’ambiente in cui ha mosso i primi passi quando lasciava la casa nella frazione Badiali per la passione che sarebbe diventata la professione. «Sono arrivato bambino e chiudo da uomo», ha detto il 21 maggio scorso alla vigilia dell’ultima partita giocata in neroverde e in campionato contro il Milan diventato campione d’Italia al Mapei Stadium. Nel suo percorso ci sono stati tanti allenatori importanti, da Massimiliano Allegri che l’ha portato in B con gli emiliani a Eusebio Di Francesco che l’ha spinto in A, passando per Andrea Mandorlini, Stefano Pioli, Daniele Arrigoni, Cristian Bucchi, Beppe Iachini, Roberto De Zerbi e Alessio Dionisi con il quale ha salutato il calcio giocato. Ha deciso di concludere una lunga avventura dopo il ritiro dalla scena di simboli come Del Piero, De Rossi, Totti e Pellissier. La favola moderna di Magnanelli, costruita con l’esordio nei professionisti sedicenne a Gubbio per poi transitare per il Chievo, la Fiorentina e la Sangiovannese come preludio all’eterno amore giurato al Sassuolo, che proseguirà visto il suo inserimento nello staff tecnico di Dionisi nella prossima decima stagione dei neroverdi in A. «Non pensavo minimamente che potesse durare così a lungo – ha confessato – e che avrei raggiunto questi traguardi.

Siamo partiti da molto lontano con il Sassuolo. Avevo vent’anni in un periodo dove onestamente non sapevo se potessi vivere solo di calcio». La famiglia Squinzi, con l’indimenticabile patron Giorgio che l’ha sempre considerato come un figlio, l’amministratore delegato Giovanni Carnevali e tutto l’ambiente hanno coccolato l’uomo, il capitano, il giocatore tutto sostanza e personalità divenuto l’emblema della sana provincia che si prende la ribalta e la conserva. Un legame così forte con Sassuolo che nel 2015 è stato scandito dalla consegna delle chiavi della città, un riconoscimento affettivo che l’ha sempre inorgoglito facendogli apprezzare ancora di più la città dove vive e dove sono nati i suoi figli.

La sua maglia numero 4 potrebbe essere ritirata, ma lo storico capitano lascia ad altri la decisione perché nel profondo del cuore è già solo sua. Al termine della cerimonia il Presidente dello Junior Tiferno calcio, Lorenzo Pieracci, che ha definito Magnanelli, “un simbolo, orgoglio di una intera comunità per i valori sani che ha saputo trasmettere in particolare ai giovani”, gli ha consegnato a nome della società una targa ricordo, mentre il sindaco Luca Secondi e l’assessore allo Sport, Riccardo Carletti, in virtù del prestigioso “incarico” simbolico di testimonial delle eccellenze culturali ed artistiche della citta’, gli hanno donato una preziosa riproduzione dello Sposalizio della Vergine realizzata dalla Bottega Tifernate di Stefano e Francesca Lazzari: “fra le eccellenze di questa città, ovviamente, c’è anche lui”, ha concluso il sindaco tifernate.

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Il mercato settimanale continuerà a svolgersi nel centro storico: avviata la fase di partecipazione, obiettivo di garantire la sicurezza, l’esistenza del mercato, le esigenze di ambulanti, negozianti e pubblici esercizi.

Il mercato settimanale del giovedì e del sabato continuerà a svolgersi nel centro storico di Città di Castello. E’ la scelta di base dell’amministrazione comunale nella proposta di riorganizzazione, necessaria e non più rinviabile, redatta dagli uffici comunali del settore Commercio, del settore Tecnico e della Polizia Municipale, sulla quale è stata avviata una fase di partecipazione con incontri rivolti ai soggetti interessati. In controtendenza con alcune delle maggiori città dell’Umbria, che hanno delocalizzato gli ambulanti all’esterno delle mura urbiche o in luoghi differenti dai centri storici, questa opzione è stata da subito rigettata dall’amministrazione comunale. L’intervento di riorganizzazione messo nero su bianco dall’ente è finalizzato alla predisposizione di un piano di sicurezza indispensabile e non più differibile, che possa permettere il passaggio dei mezzi di soccorso, mantenendo il mercato dove è sempre stato allestito.

L’obiettivo è di valorizzare l’offerta del centro storico, sia in chiave commerciale che turistica, contemperando le esigenze degli ambulanti, dei negozianti e dei pubblici esercizi presenti all’interno delle mura urbiche. Il valore storico, culturale ed economico del mercato, con la sua tradizionale dislocazione nelle piazze principali del cuore della città, verrà preservato conformemente alla normativa. L’area sulla quale saranno disposti gli ambulanti verrà ampliata con l’intenzione di rendere ancora più appetibile l’offerta per i cittadini.

Terminata la fase di partecipazione preliminare, con il piano definitivo redatto alla luce delle osservazioni raccolte si procederà a una concertazione collettiva. Nell’ottica della massima condivisione politica delle scelte, il nuovo piano del mercato settimanale sarà esaminato anche nella commissione consiliare preposta. Entro il mese di giugno l’amministrazione comunale rinnoverà agli ambulanti le concessioni degli spazi per 12 anni. Dopo l’approvazione del piano di riorganizzazione definitivo da parte della giunta comunale, che avverrà soltanto al termine della procedura prevista, l’amministrazione procederà alla riassegnazione delle postazioni in base alle graduatorie vigenti fra gli ambulanti. Il piano di riorganizzazione che sarà adottato a conclusione dell’iter amministrativo garantirà l’esistenza del mercato settimanale, nel rispetto di tutti gli ambulanti, che storicamente hanno creduto e partecipato al mercato cittadino, ma anche dei negozianti e di tutte attività commerciali.

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Italia Viva San Giustino per il si al referendum sulla giustizia

Italia Viva San Giustino condivide e convintamente sostiene il SI ai quesiti referendari riguardanti la
giustizia sui quali i cittadini saranno chiamati ad aesprimersi il prossimo 12 giugno.
Come ha ribadito il Presidente della Repubblica Mattarella anche in occasione del suo intervento in
Parlamento ad inizio del suo secondo mandato il sistema giudiziario italiano ha bisogno di recuperare
credibilità ed autorevolezza dopo la clamorosa e preoccupante emersione di fatti che hanno messo in
luce un vero e proprio sistema comportamentale in seno alla magistratura che getta ombre sulla
trasparenza e imparzialità nella gestione della giustizia.


Nessuno intende mettere in discussione la legittima, necessaria e doverosa autonomia della
Magistratura; altra cosa è però lo strapotere con il quale i magistrati possono esercitare la loro funzione:
dal metodo di conduzione delle indagini, all’indiscriminata ed eccessiva discrezionalità nell’uso della
carcerazione preventiva, alla sistematica “fuga” di notizie ed atti soggetti al segreto istruttorio, al metodo
prettamente correntizio nella formazione e gestione del CSM a scapito del merito, alla sostanziale
irresponsabilità rispetto ad errori e decisioni che troppo spesso hanno significato una vera e propria
distruzione della vita di molte persone.


La Riforma Cartabia interviene purtroppo molto limitatamente e blandamente sui nodi di fondo del
nostro sistema giusdiziario ed ecco perchè diventa importante rispondere con un SI ai quesiti referendari.
L’invito è pertanto quello di andare a votare il 12 giugno e votare SI per incidere molto più efficacemente
a favore di una giustizia più giusta, più rispettosa della dignità dei cittadini e della stessa funzione che la
Costituzione assegna all’ordinamento giudiziario.

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Sansepolcro-Mezzanotti, le strade si dividono. Per il tecnico bianconero un imminente incarico nei professionisti, i ringraziamenti della società

La società Vivi Altotevere Sansepolcro comunica la conclusione consensuale del rapporto professionale con l’allenatore della Prima Squadra Davide Mezzanotti dopo due anni di intensa e proficua collaborazione. Per il mister si prospetta una nuova opportunità con un incarico nello staff tecnico di una realtà del calcio professionistico.

Il presidente Giorgio Lacrimini, in primis, e tutto il Sansepolcro ringraziano sentitamente Mezzanotti per aver messo a disposizione del club le sue grandi capacità e la sua esperienza, ma anche una grande professionalità mostrata anche nei periodi più complessi dovuti alle restrizioni della pandemia.

Il tecnico, da sempre legato alla squadra della sua città, esprime profonda gratitudine al club per la fiducia che gli è stata riconosciuta, ed augura a tutta la famiglia bianconera e ai tifosi del Borgo le migliori fortune e soddisfazioni per il futuro.

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Lascito Mariani: Bettarelli (Pd) “la Regione reintegri i fondi utilizzati dalla Usl Umbria 1 per la sostituzione della risonanza magnetica dell’ospedale di Citta’ di Castello”

Il Vice Presidente dell’Assemblea Legislativa Michele Bettarelli rende noto di aver presentato un’interrogazione al fine di conoscere se “la Giunta Regionale sia o meno al corrente del fatto che, quasi un terzo delle risorse relative al ‘lascito Mariani’, stanno per essere utilizzate dalla Azienda Usl Umbria 1, così come previsto dalla Delibera del Direttore generale n. 557 del 11/05/2022, per la sostituzione di un macchinario diagnostico presso l’ospedale di Città di Castello, e se è intenzione della stessa reintegrare i fondi costituenti il lascito”.

“In coerenza con le volontà espresse nel legato testamentario, che prevedevano l’impiego efficiente di risorse straordinarie finalizzate alla riqualificazione del Vecchio Ospedale Tifernate – ricorda Bettarelli – e in virtù dell’accordo raggiunto lo scorso settembre,tra Regione Umbria  e Comune di Città di Castello, la Giunta Regionale dovrebbe seriamente valutare la possibilità di reintegrare al più presto queste risorse, in quanto, questo genere di interventi che afferiscono al patrimonio tecnico e diagnostico della sanità, in tutti gli altri ospedali dell’Umbria, vengono effettuati ciclicamente attraverso l’impiego di fondi pubblici”.

“Non si capisce il perché – precisa Bettarelli – solo all’ospedale di Città di Castello, si dovrebbe spendere oltre 1 milione di euro proveniente da un lascito testamentario per sostituire una risonanza magnetica che rientra a tutti gli effetti tra le spese ordinarie”.

“Appare del tutto evidente – aggiunge il Vice Presidente – che questa operazione, più che puntare ad accrescere la quantità e la qualità dei servizi sanitari territoriali, come imporrebbe il lascito, sia dettata da logiche di mero risparmio economico e finanziario imposte dalla stagione di austerity dichiarata dalla Regione, in virtù dei debiti accumulati in questi ultimi due anni e mezzo di gestione della sanità umbra”.

“Come ebbi modo di ricordare più volte in passato, anche interrogando lo stesso Assessore alla Sanità Luca Coletto – conclude Bettarelli-  sarebbe stato auspicabile che le risorse lasciate in dote dalle benemerite sorelle Mariani, fossero state più utilmente spese per progetti come quelli della nuova Casa della Salute dei tifernati, invece che destinate a coprire i buchi della sanità regionale creati da questa Giunta Regionale a trazione leghista”.

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Ieri al crossodromo Ceccarini, la prima edizione della Wacky Race

Si è svolta ieri mattina, con partenza ed arrivo all’interno del crossodromo Ceccarini, la prima edizione della Wacky Race, gara mtb, specialità xc, valida come campionato regionale umbro di specialità, organizzata dal Team Bikeland di Città di Castello.
Il percorso, totalmente in fuoristrada, della lunghezza di circa 4 km, è stato ricavato ai lati ed in parte all’interno della pista da motocross.
Due sono state le partenze riservate alle categorie master e open più una pedalata promozionale dedicata alle e-bike.
Su uno spazio ai lati del circuito è stato allestito un percorso di circa 200 metri dedicato allo short track, gara di abilità riservata ai bimbi tra i 6 e 12 anni, organizzata con il supporto dell’Unione Ciclistica Tifernate.
Circa ottanta partenti proventi dall’Umbria, ma anche dalla Toscana, hanno animato la manifestazione, che ha visto il successo nella prima partenza di Emanuele Grelli dell’UC Petrignano mentre nella seconda, si è imposto l’atleta di casa Mattia Zoccolanti, del team Bikeland, che ha dominato fin dall’inizio la gara, imponendo un ritmo insostenibile per gli avversari.
Buona anche la prova degli altri atleti del team tifernate: Matteo Donati che ha conquistato il secondo posto di categoria ed il titolo regionale, Nicolò Marsiglietti e Andrea Bianconi, oltre che Massimiliano Falleri nella prima partenza.
Un ringraziamento particolare al Crossodromo Ceccarini che ha messo a disposizione l’impianto e alla Asp Muzi Betti che ha autorizzato l’attraversamento del percorso e alla quale gli organizzatori hanno fatto una donazione al termine della manifestazione.

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San Giustino ubriaco aggredisce Carabinieri arrestato

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di San Giustino, hanno arrestato per l’ipotesi di reato di resistenza a Pubblico Ufficiale un uomo del posto.
Questi, solamente il giorno prima, era stato denunciato dagli stessi militari, intervenuti presso l’abitazione della ex convivente a seguito di una richiesta di intervento della medesima, che lamentava un’aggressione in corso da parte dello stesso. Sul posto i Carabinieri avevano identificato le parti, facendo una prima ricostruzione dei fatti e che avevano indotto la donna a rivolgersi al 112, denunciando in stato di libertà il presunto aggressore.
L’arrestato, tuttavia, verso le 21 della sera successiva ed in evidente stato di ebbrezza alcolica, alla guida della sua autovettura ha raggiunto il Comando Stazione Carabinieri di San Giustino, i cui uffici era chiusi a quell’ora, iniziando ad urlare, battere contro il cancello ed imprecare davanti allo stabile, pretendendo di entrare per avere non meglio indicate spiegazioni in relazione all’intervento dei Carabinieri del giorno precedente.


Fatto intervenire in ausilio l’equipaggio di pronto intervento dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Città di Castello, l’uomo si è però rimesso alla guida della sua autovettura, cercando di allontanarsi. Fermato dagli operanti, ed invitato in Caserma affinché si potesse procedere agli accertamenti psicofisici del caso, stante l’evidente stato di ubriachezza, l’uomo si è scagliato violentemente con calci contro i Militari al fine di sottrarsi al controllo.
Arrestata e trattenuta nelle camere di sicurezza della Caserma dei Carabinieri di Perugia, il giorno successivo il fermo è stato convalidato dalla Magistratura e la persona, che è stata denunciata anche per guida in stato di ebbrezza, ha ammesso gli addebiti scusandosi per il comportamento tenuto la sera precedente.
Processato con rito direttissimo è stato quindi condannato a 4 mesi di reclusione.

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Torre civica avvolta in un maxi-tricolore in occasione del 76esimo anniversario Festa della Repubblica


Lo spettacolo, unico e suggestivo, del maxi-tricolore che scende dalla sommittà della torre civica per quasi trenta dei quaranta metri del monumento simbolo della città, si è ripetuto ieri sera in occasione del 76esimo anniversario Festa della Repubblica che, dal 2002, si celebra così grazie ad una intuizione del Rotary Club Città di Castello, il comune di Città di Castello, la protezione civile, le associazioni di volontariato ed ovviamente il corpo dei Vigili del Fuoco veri e propri protagonisti dell’iniziativa. Professionisti esperti delle tecniche SAF, veri e propri “acrobati”, Elio Peli, Lucio Luchetti, Massimo Mancinelli, Alvaro Montanucci, Marco Liri, Mirco Pellegrini, Tommaso Mitrano, Matteo Brozzi, gli uomini del Distaccamento dei Vigili del fuoco di Città di Castello, capitanati dal Capo Reparto, Gianpaolo Ciuchi, sulle note dell’Inno di Mameli eseguito magistralmente dalla Filamormica “Puccini”, diretta dal maestro, Nolito Bambini, hanno iniziato a far srotolare il maxi-tricolore che è stato filmato e fotografato dai numerosi presenti e turisti con il naso all’insù davanti al palazzo comunale.

Ancora una volta i Vigili del fuoco tifernati hanno compiuto il “miracolo” con una operazione ormai collaudata ma sempre molto emozionante. Promossa all’origine del Rotary Club, che negli anni ha continuato a seguire la manifestazione, la Festa della Repubblica di Città di Castello è resa possibile dall’apporto corale di tanti soggetti, tra cui la Filarmonica, “G. Puccini”, che ha accompagnato la cermonia con le note suggestive e commoventi del “Piave”, inno d’Europa e dell’inno di Mameli che ha fatto cantare tutti i presenti. Prima dello srotolamento del lungo tricolore di stoffa che ha colorato la calda serata nel salotto buono della città, introdotti dal “cerimoniere”, Alessio Tomassucci, sono intervenuti i rappresentanti istituzionali che da oltre venti anni organizzano con successo questa manifestazione e il presidente del Rotary Club, Massimo Alberti Accanto a loro sulle scale dell’ingresso del municipio, l’amministratore apostolico della diocesi, monsignor, Domemico Cancian e i rappresentanti delle forze dell’ordine.

“Dopo due anni di stop causa Covid siamo tornati come tradizione qui tutti insieme per ribadire con orgoglio e riconoscenza che i valori e i contenuti della Costituzione, il tricolore, l’unità d’Italia, sono i valori che ogni giorno dobbiamo praticare e rispettare ad ogni livello, generazione e ambito della vita quotidiana”, ha dichiarato il sindaco di Città di Castello ringraziando i Vigili del Fuoco per il loro straordinario apporto. Anche il presidente del Rotary, Massimo Alberti, ha sottolineato l’importanza di “una giornata così importante per la nostra storia e ricca di grandi iniziative e cerimonie ufficiali. Una delle più importanti ricorrenze civili del nostro paese. “Al termine di un periodo così duro e drammatico come quello vissuto durante la pandemia, l’organizzazione di tale evento assume per il Rotary Club di Città di Castello e per l’Amministrazione comunale un grande segnale di ripartenza del contatto e dell’inclusione sociale”, ha concluso Alberti.

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