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Un successo, la 7 edizione del Trofeo Postural al Golf Club Caldese di Città di Castello

Il 7° Trofeo Postural ha visto, al Golf Club Caldese di Città di Castello, una larga partecipazione di golfisti che si sono cimentati sulle difficili e tecniche buche del Club tifernate. Alla fine Oliviero Giusti, di Arezzo, ha dovuto abbandonare la vetta della classifica dopo 4 gare, ma ecco il piazzamento finale dei 30 partecipanti.


Al primo posto, nella sfida Stableford, Lorenzo Gavagni con 40 punti, quindi a seguire, 2° Bianconi Cesare 34, 3° Ricciarelli Fabrizio 34, 4° Marcelli Diego 34, 5° Togni Daniele 33, 6° Rossi Marco 32, 7° Trevinati Romano 31, 8° Giusti Oliviero 31, 9° Magalotti Giuliano 31, 10° Fiorelli Luca 28. Seguono poi tutti gli altri partecipanti. Il premio per il primo lordo è andato a Valcelli Franco con 24 punti, mentre il nearest to the pin è stato ad appannaggio di Giusti Oliviero.
Dopo quattro incontri, la classifica del Trofeo Caldese è guidata dall’anghiarese Cesare Bianconi, mentre al secondo posto c’è l’aretino Oliviero Giusti al terzo il biturgense Gavagni Lorenzo, al quarto abbiamo il primo degli umbri, Tommaso Guazzolini. Alla fine della bella giornata Enzo Bartolucci, sponsor della gara, ha voluto premiare dal primo… all’ultimo i partecipanti per poi offrire un ricco aperitivo.


Franco Valcelli, Alessandro Alunno e il Maestro professionista Giovanni Losso, seguono poi la “Scuola Giovani” di Caldese che già vede numerosi partecipanti che tra qualche settimana saranno pronti per i primi confronti. Le lezioni sono fornite anche a chi ha più confidenza con il golf, ma naturalmente a chi si volesse avvicinare a questo bellissimo sport. Il campo da gioco di Caldese, nei pressi di Lerchi di Città di Castello fornisce anche un interessante ristorante, “Borgo dei Sapori” attiguo alle 9 buche del Circolo, che propone il pranzo del golfista. Per quanto riguarda le iscrizioni le varie informazioni, gli appuntamenti per questo 2021 ci si piò rivolgere direttamente allo 075-8510197.

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Al via il Servizio civile universale, anche in Umbria: primo giorno di servizio per gli 88 volontari in contemporanea in tutti i Comuni aderenti e in Anci Umbria

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Hanno iniziato oggi, martedì 25 maggio, il loro primo giorno nel Servizio civile universale, attraverso Anci Umbria, dopo che il Dipartimento per le politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha dato il via libera: sono gli 88 candidati risultati idonei nelle graduatorie del Bando Ordinario 2020 che presteranno servizio in Anci Umbria e nei 31 Comuni aderenti che sono entrati a far parte, attraverso la collaborazione con Anci Lombardia, della rete di accreditamento di Anci Umbria.

Nel dare il benvenuto ai 7 volontari reclutati in Anci Umbria, ricevuti nella Sala Falcone-Borsellino, della Provincia di Perugia, il presidente Michele Toniaccini ha sottolineato come questo bando sia “una grande opportunità di vita e professionale”. “Da un lato – ha proseguito rivolgendosi ai volontari – vi consente di fare un’esperienza unica nella vostra vita, di cittadinanza attiva, proprio perché vi ponete a disposizione della comunità; dall’altro, di formarvi, con un minimo di retribuzione, aprendo una finestra sul mondo del lavoro. E’ un primo approccio, un modo per mettervi in gioco, testare anche le vostre capacità e inclinazioni professionali, ma soprattutto per acquisire piena consapevolezza di sé e dei vostri obiettivi”. I 7 volontari provengono da diverse esperienze di studio, alcuni dei quali devono ancora completare il percorso universitario; due di loro sono di fuori Umbria, ma sono a Perugia come studenti universitari.

I volontari hanno spiegato che la loro partecipazione al bando è dovuta, essenzialmente, alla “voglia di mettersi a disposizione della comunità”.

Il segretario generale Ranieri

All’incontro di saluto e accoglienza era presente anche il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri: “In questi anni, Anci Umbria – ha detto il segretario Ranieri – ha formato molti ragazzi e ragazze, dando loro strumenti e opportunità di crescita professionale e di arricchimento personale, garantendo le basi per un futuro lavoro. Molti di loro hanno trovato, infatti, una occupazione altrove, altri, proprio nella nostra associazione. Inoltre, abbiamo coinvolto in questo progetto direttamente i Comuni. Abbiamo, infatti, avviato, insieme ad Anci Lombardia, un percorso di accreditamento dei Comuni nella rete Anci”.

I numeri

Sono 5 i progetti in Umbria (nei settori della Cultura, Protezione Civile, Assistenza, Ambiente ed Educazione), per 88 volontari, di cui 6 con minori opportunità, 31 i Comuni coinvolti, per 12 mesi di attività e 439,50 euro di remunerazione mensile: sono questi i numeri complessivi, fra Anci Umbria e i Comuni accreditati con la rete regionale Anci, del bando 2020 per la selezione dei volontari di Servizio Civile Universale, fra i 18 e i 29 anni di età non compiuti, pubblicato lo scorso 21 dicembre, dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.

Rispetto al dato totale, sono due i progetti proposti da Anci Umbria e 7 i posti disponibili: 5 i volontari per “EDUCARE LA COMUNITA’: LA RESILIENZA COME SFIDA AI CAMBIAMENTI”; e 2 i volontari per “TERRITORI E POPOLAZIONI RESILIENTI: PREVENZIONE E COINVOLGIMENTO ATTIVO DEI CITTADINI”.

I Comuni coinvolti

Anci Umbria ha coinvolto, in questo straordinario progetto, anche i Comuni di Alviano, Bastia Umbra, Bevagna, Campello sul Clitunno, Castel Giorgio, Castel Ritaldi, Città della Pieve, Costacciaro, Fabro, Ficulle, Foligno, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Magione, Monte Santa Maria Tiberina, Montecchio, Montone, Nocera Umbra, Orvieto, Perugia, Piegaro, Pietralunga, Porano, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spello, Torgiano, Trevi, Valfabbrica e Valtopina.

Storia del servizio civile in Anci Umbria

La partecipazione dei Comuni umbri al servizio civile avviene, infatti, attraverso un protocollo tra ANCI Umbria e ANCI Lombardia. Quest’ultima, in 13 anni, ha coinvolto nei suoi progetti circa 600 Enti Locali che hanno avviato oltre 6000 giovani all’interno dei servizi comunali.

Nel 2017 viene istituito il Servizio Civile Universale: nel nuovo sistema si prevede l’attribuzione di un diverso ruolo ai soggetti che partecipano. In particolare, lo Stato acquisisce un ruolo preminente mediante lo svolgimento delle attività di programmazione, garantendo, attraverso una puntuale analisi del contesto nazionale ed internazionale, la pianificazione degli interventi in materia di servizio civile universale in Italia e all’estero, nonché l’individuazione degli standard qualitativi degli interventi stessi.

Anci Umbria sottoscrive una convenzione con Anci Lombardia e propone ai Comuni umbri di accreditarsi con la rete ANCI.

Alla fine del 2019 sono accreditati ad Anci Umbria 34 Comuni (Perugia, Bastia Umbra, Bevagna, Campello Sul Clitunno, Castel Ritaldi, Città della Pieve, Costacciaro, Foligno, Fossato di Vico, Giano dell’Umbria, Gualdo Tadino, Gubbio, Magione, Monte Santa Maria Tiberina, Montefalco, Montone, Nocera Umbra, Paciano, Perugia, Piegaro, Pietralunga, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spello, Spoleto, Torgiano, Trevi, Valfabbrica, Valtopina, Terni, Alviano, Castel Giorgio, Fabro, Ficulle, Montecchio, Monteleone d’Orvieto, Orvieto, Parrano e Porano); 30 giovani selezionati, di cui 10 hanno partecipato al servizio civile in ANCI Umbria, 6 al progetto protezione civile, 4 al progetto Educazione. 10 le certificazioni delle competenze erogate.

Durante l’emergenza sanitaria, Anci Umbria ha messo a disposizione 4 dei suoi volontari a sostegno delle attività della Regione Umbria e degli ISP regionali per l’emergenza COVID; altri 6 hanno svolto il servizio nei Comuni.

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Installazione nuovi contenitori per la raccolta differenziata centro storico: Letizia Guerri (Pd) “Lignani distratto dalle prossime elezioni, sarebbe utile che si informasse, prima di sentenziare”

“Ringrazio il Consigliere Lignani Marchesani che ormai in rampa di lancio elettorale solleva tuttavia tematiche già affrontate ampiamente dal Pd un anno fa e in Consiglio Comunale nel Dicembre 2020, a cui l’Amministrazine Comunale ha dato prima risposta e poi seguito nei fatti.

Stupisce leggere la nota stampa odierna relativa all’interrogazione del Consigliere Fdi sull’installazione dei nuovi contenitori per la raccolta differenziata nel centro storico in cui il consigliere forzista chiede “su quali parti del territorio comunale è previsto il rinnovo dei cestini porta rifiuti, a quanto ammonta la percentuale di postazioni con rifiuto differenziato rispetto alla totalità delle postazioni e l’ammontare del costo dell’investimento”. Evidentemente il Consigliere Lignani o è poco attento a quanto accade in Consiglio Comunale o solleva polemiche fini a se stesse e poco utili ai cittadini.

Risale infatti al Consiglio Comunale del 28 Dicembre la discussione della mia interrogazione (depositata nel Maggio 2020) circa l’installazione di postazioni stradali di raccolta differenziata. In quella sede era arrivata chiara la risposta dell’Assessore all’Ambiente Massetti che in ottica di una sempre maggiore tutela ambientale perseguita dall’Amministrazione Comunale annunciava che a fronte di 65 mila euro di risorse complessive messe a disposizione da Auri e Sogepu (56 da Auri la restante parte da Sogepu) sulle tematica, si era proceduto all’acquisto di 180 cestini per l’arredo urbano, di cui una parte specifici per i centri storici e per i parchi all’esterno della città ,ed altri 30 contenitori per le cicche di sigarette così incentivare i cittadini fumatori a posizionarle nel compositore apposito.

Ringraziando l’Amministrazione Comunale e Sogepu per aver dato seguito all’istanza presentata e a quanto annunciato in sede consiliare, attraverso l’installazione delle postazioni di raccolta utili e visibili da tutti i cittadini, l’invito è quello di seguire attentamente quanto accade in consiglio comunale anche se non riportato nei vari resoconti”.

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Verso le elezioni: PRI Sansepolcro “vogliamo contribuire e lavorare ad un progetto di rilancio del Valtiberina. Pronti al confronto con le forze riformiste, socialiste e cattoliche della nostra città “

In vista delle prossime elezioni amministrative il PRI di Sansepolcro è disposto e intenzionato a lavorare per contribuire ad una proposta di rilancio della città e della Valtiberina, a condividere un comune impegno politico e amministrativo che coinvolga un’ampia area di Centro in grado di rappresentare le tante istanze liberaldemocratiche presenti nel territorio e facenti parte della cultura politica delle nostre genti.
L’obbiettivo è quello di affrontare in maniera concreta e realistica le tante progettualità necessarie per un rilancio del nostro comune e dell’intera vallata.
Conveniamo altresì che tale iniziativa possa essere inclusiva nei confronti di forze riformiste, socialiste e cattoliche, aperte a condividere un impegno comune con realtà politiche che abbiano le stesse peculiarità di realistica progettualità e concretezza amministrativa.
Noi siamo convinti che sul tavolo dei prossimi amministratori cittadini debbano esserci questi temi:

  1. Valorizzazione e riqualificazione urbana e culturale del centro storico, del commercio e dell’artigianato (anche) con agevolazioni;
  2. Recupero e riqualificazione delle zone industriali;
  3. Pianificazione strutturale comprensoriale allargata al problema Montedoglio e alla sua valorizzazione; Analisi problemi idrogeologici e ambientali;
  4. Rigenerazione urbana delle aree degradate della città e riqualificazione di tutto il patrimonio edilizio esistente, alla luce anche delle provvidenze previste dalla legislazione vigente.
  5. Agricoltura da valorizzare secondo criteri di qualità territoriale. Completamento del piano irriguo;
  6. Revisione dell’Unione dei Comuni, Ente di secondo livello, che deve riconquistare un’unità di intenti e tornare ad essere un punto di riferimento per la gestione demaniale, i servizi pubblici come “voce unica della Valtiberina Toscana”;
  7. Valorizzazione dei vari segmenti del turismo: sportivo, ambientale, artistico, spirituale e enogastronomico; Percorso fluviale sul Tevere, ricongiungimento del tracciato umbro fino alla diga di Montedoglio e valorizzazione naturalistica di tutto il bacino del Tevere; un assessorato in grado di agire in sinergia anche con realtà confinanti per meglio sviluppare proposte di qualità;
  8. Omogeneizzazione dell’offerta complessiva museale e culturale in grado di narrare e rappresentare l’unicità del territorio, la riqualificazione della Fondazione Piero della Francesca e la destinazione del luogo a punto di riferimento per convegni, mostre, attività e rappresentazioni scientifiche, culturali e artistiche
  9. Potenziamento e sviluppo delle infrastrutture di trasporto, comunicazione e digitalizzazione del territorio e gestione pubblica dei servizi al cittadino anche alla luce del Referendum sull’utilizzo dell’acqua;
  10. Coordinamento e regia del Comune nei confronti dell’associazionismo così presente nella Città e su tutto il territorio;
  11. Sostegno e valorizzazione del volontariato locale che tanto ha contribuito, in questo periodo, a dare risposte ai problemi sociali;
  12. Rapporto diretto con la Regione Toscana e i vari Ministeri per il sostegno alle iniziative progettuali a breve, medio e lungo termine, attraverso la creazione di una struttura dedicata esclusivamente a progettualità, bandi, reperimento fondi regionali, nazionali ed europei, con personale addetto a queste mansioni.
  13. Particolare attenzione alle iniziative rivolte ai più giovani (rilancio di un Informagiovani che così com’è serve a poco e niente, organizzazione di eventi a loro destinati, possibilità di individuare una struttura che funga da punto di aggregazione per loro manifestazioni e/o iniziative), e ai più anziani (Informanziani, anche qui iniziative rivolte alla terza età).
  14. Lavoro e formazione.
    Auspichiamo e confidiamo sul fatto che la città voglia dibattere e concentrarsi su tematiche concrete che possano rilanciare il futuro amministrativo della nostra realtà.

Il PRI di Sansepolcro

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Pallavolo: Enrico Brizzi (Tifernum Città di Castello) “slittamento al 2024 riforma dello sport preoccupa, il rischio concreto è di perdere molti tecnici, vista la mancanza di garanzie e tutele”

“Ero favorevole e lo sono tutt’ora. La riforma volouta dall’ex ministro dello sport Vincenzo Spadafora era un’atto dovuto, verso la nostra categoria. Siamo privi di qualsiasi garanzia e di tutele, la nostra è una professione come le altre e per questo va parificata alle altre professioni. Sarò sincero, sono estremanente preoccupato dallo slittamento della sua attuazione, il 2024 è un ‘arco temporale enorme, nel nostro paese, il rischio è che tutto venga vanificato, corriamo il pericolo di perdere tecnici prefarati, professionisti qualificati che cercheranno un’altro lavoro con più garanzie”

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A Città di Castello tappa del progetto “Fil Rouge: Staffetta della Solidarietà”, pellegrinaggio da Rimini a Roma

“Ci siamo uniti con entusiasmo al viaggio attraverso 30 comuni promosso dall’Avis e dall’AIL di Rimini, come doverosa condivisione dell’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica alla donazione del sangue, alla ricerca per la diagnosi e la cura della leucemia e alla donazione del midollo osseo, gesti di generosità e amore per il prossimo che è indispensabile sostenere con forza, tanto più guardando a un post Covid-19 nel quale il mondo del volontariato dovrà essere una delle forze trainanti della ripresa e della coesione sociale”.

L’assessore alle Politiche Sociali Luciana Bassini ha sottolineato così il patrocinio concesso dal Comune di Città di Castello al progetto “Fil Rouge – Staffetta della Solidarietà” nell’incontro di ieri nella residenza municipale nel quale, insieme al presidente dell’Avis di Città di Castello Marcello Novelli, ha accolto il presidente dell’Avis di Rimini Pierfrancesco Bruno, protagonista di un pellegrinaggio dalla città romagnola a Roma, attraverso le 30 sezioni dell’Avis delle città che si trovano lungo un itinerario che comprende quattro regioni e sette province. L’arrivo nella Capitale coinciderà con la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, in programma il 14 giugno. “Abbiamo deciso di farci portavoce dell’importanza di supportare e rilanciare il valore della donazione del sangue e della ricerca scientifica sulle leucemie, i linfomi e il mieloma, dando una spinta alla ripartenza delle attività di volontariato, perché quando l’attuale emergenza sanitaria verrà superata sarà fondamentale tornare alle buone pratiche dell’aiuto agli altri, del dono di se stessi a chi ha bisogno di noi”, ha spiegato Bruno, sottolineando con piacere “gli incontri davvero importanti e significativi che questo viaggio offre l’opportunità di avere nei vari territori con i volontari, i donatori, con chi ha avuto bisogno di sangue per salvare la propria vita o quella dei propri cari”.

In ogni tappa al cammino del presidente dell’Avis di Rimini si uniscono volontari delle associazioni coinvolte nel progetto, in una staffetta da una città all’altra che ramifica idealmente i valori della solidarietà e dell’amore per il prossimo alla base dell’impegno nel sociale. “Per noi è indispensabile il sostegno delle istituzioni, come il Comune di Città di Castello, che ha dimostrato sensibilità e disponibilità a farsi promotore del significato del dono all’interno della propria comunità, in una fase storica nella quale il Covid-19 ha accentuato le difficoltà e l’isolamento delle fasce più deboli della società”, ha evidenziato Bruno. “Accogliere gli amici di Rimini e condividere con loro il comune impegno per il rilancio della donazione del sangue è davvero un piacere”, ha dichiarato il presidente dell’Avis tifernate Novelli, rimarcando “l’importanza di iniziative come questa, che consentono di alzare l’attenzione generale sul contributo a salvare vite umane e a promuovere corretti stili di vita che assicura un volontario dell’Avis”.

“Oggi più che mai c’è bisogno che la nostra comunità, in particolare i giovani, si avvicinino a questo gesto di solidarietà, perché nel 2020 a causa della pandemia abbiamo registrato una riduzione dell’11 per cento delle donazioni del sangue nel nostro territorio, che abbiamo iniziato a recuperare solo all’inizio di quest’anno”, ha affermato Novelli, nel ringraziare l’assessore Bassini e l’amministrazione comunale per il supporto all’impegno dell’associazione.

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I tesori nascosti diventano una mostra. L’esposizione fotografica sarà inaugurata sabato prossimo a Palazzo Pretorio

L’esposizione, con il patrocinio del Comune di Sansepolcro, sarà allestita a Palazzo Pretorio e resterà aperta al pubblico fino al 6 giugno con ingresso libero. Thomas Kroeckertskothen  fa parte del Fotoclub di Sansepolcro. “L’idea di fare questa mostra è nata durante il lockdown dello scorso anno ed è stata realizzata proprio per valorizzare i luoghi meno conosciuti o, addirittura, del tutto sconosciuti del Borgo.

Tutti noi amiamo i tesori, fin da quando siamo bambini. A volte dobbiamo cercare con impegno e perseveranza per trovare un tesoro, come nel caso di alcuni luoghi nascosti del Borgo. Tante persone mi hanno dato l’opportunità di scoprire e conoscere posti unici affinchè li potessi fotografare. Ringrazio anche il Comune di Sansepolcro per il patrocinio”.

Sarà inaugurata sabato prossimo 29 maggio alle 17 la mostra fotografica di Thomas Kroeckertskothen dal titolo “Tesori nascosti del Borgo”.

 

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Festival Nazioni: interrogazione di Letizia Guerri (Pd) sulla promozione dell’evento integrata con il Cinquecentenario di Raffaello

Con un’interrogazione la consigliera comunale del PD di Città di Castello Letizia Guerri chiede notizie “sulla 54esima Edizione Festival delle Nazioni, sulla programmazione 2021, promozione e programmazione integrata con il Cinquecentenario di Raffaello, sul coinvolgimento di operatori turistici e media nazionali”.

“Il Festival delle Nazioni di Città di Castello rappresenta da anni un evento centrale nell’offerta culturale e turistica cittadina nonché regionale. Innumerevoli edizioni hanno testimoniato la natura di contenitore culturale di carattere internazionale della manifestazione, capace al contempo di cementare un rapporto significativo con la città e il tessuto culturale cittadino, anche attraverso la creazione di spazi innovativi e attrattivi in grado di coinvolgere un pubblico piu’ giovane oltre che il tessuto culturale locale.

La manifestazione da anni si caratterizza per essere da un lato evento di altissimo livello qualitativo, con spettacoli di musica da camera di richiamo internazionale, tanto da posizionare il “Festival delle nazioni” tra i piu’ prestigiosi festival di musica da camera nelle città d’arte dell’Italia centrale; dall’altro è innegabile il risvolto turistico ed economico circa la mobilitazioni di flussi turistici in città e nell’intera vallata. Negli anni si è assistito ad una programmazione tale per cui, già dal mese di Aprile erano state rese pubbliche ed annunciate date e contenuti del Festival delle Nazioni.

Le grandi manifestazioni culturali legate al pubblico spettacolo umbre che anche quest’anno nonostante l’emergenza coronavirus andranno ad arricchire l’offerta culturale e turistica regionale, dal ‘Festival dei due Mondi’ ad ‘Umbria jazz’ hanno pubblicato il programma completo, con lanci promo di eventi e iniziative già visibili dai relativi social media e siti web; Città di Castello celebra quest’anno (con un anno di ritardo a causa dell’emergenza covid) il Cinquecentenario dalla morte di Raffaello. Celebrazione che traspare da innumerevoli eventi collaterali già di fatto avviati in vista dell’evento principe delle celebrazioni umbre, la mostra “Guarda Raffaello”.

Centrale è nell’ottica di gestione, crescita e sviluppo delle grandi manifestazioni e di una fruttuosa ricaduta delle stesse sul territorio, la capacità di programmazione e in particolar modo di promozione ampia ed integrata (ivi considerando la contemporaneità dell’avvio delle celebrazioni raffaellite), tipologia di promozione che necessita tuttavia di una corretta ed adeguata programmazione; appare necessaria avere contezza circa le date e contenuti dell’edizione 2021 del Festival, soprattutto per permettere al settore turistico, ricettivo e dell’ospitalità, di pianificare e proporre un’offerta adeguata e pacchetti turistici attrattivi da poter proporre ai visitatori attraverso i differenti canali dell’offerta turistica. Alla data odierna non risulta annunciata la programmazione del Festival delle Nazioni ne’ tanto meno gli elementi essenziali che caratterizzeranno l’edizione 2021.

Alla luce di queste argomentazioni, la Guerri chiede “se è stata definita la programmazione della 54esima edizione del festival delle Nazioni e relativa campagna promozionale pubblicitaria; se e in quali modalità il Festival delle Nazioni dialogherà con il Cinquecentenario raffaellita di cui il Comune di Città di Castello è orgogliosamente perno delle celebrazioni umbre; se è stata pianificata è prevista una promozione che coinvolga operatori turistici e media di carattere nazionale”.

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Covid-19 a Città di Castello Secondi: “ieri due guariti e nessun nuovo positivo. Le riaperture delle attività sono fondamentali per la ripresa economica e il ritorno alla normalità, con la speranza che l’estate sia l’ultima stagione segnata dalla pandemia”.

“Nella giornata di ieri a Città di Castello abbiamo avuto due persone guarite e nessun nuovo positivo”. A comunicarlo è il vice sindaco Luca Secondi, sottolineando “la stabilità dell’andamento della pandemia nel nostro territorio comunale, in linea con la tendenza nazionale che registra un costante calo dei contagi”.

“La campagna di vaccinazione è certamente un fattore determinante dell’attuale situazione ed è per questo che l’auspicio continua ad essere che possa procedere in modo rapido”, osserva il vice sindaco, ribadendo “la sollecitazione ai soggetti preposti ad accelerare le operazioni e favorire la possibilità per i tifernati di sottoporsi alla somministrazione dei sieri nel proprio territorio, anziché in luoghi lontani, considerando che in Alta Valle del Tevere ci sono tre punti vaccinali”.

“Ieri ci sono state ulteriori riaperture che hanno riguardato in particolare il mondo sportivo: sono un segnale importante sia nell’ottica della ripresa economica, che del ritorno alla normalità della nostra comunità”, evidenzia Secondi, formulando “l’augurio che tutte le attività possano tornare a pieno regime nel più breve tempo possibile e che l’estate sia l’ultima stagione segnata dalla pandemia”.

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Interrogazione di Andrea Lignani Marchesani (Fratelli d’Italia) sull’installazione dei nuovi contenitori per la raccolta differenziata nel centro storico

L’installazione dei nuovi contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti nel centro storico ha motivato la presentazione di una interrogazione con cui il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani segnala la problematica che riguarderebbe il fissaggio dei sacchetti per il conferimento dei materiali e chiede di conoscere le caratteristiche dell’investimento.

“Sono stati recentemente istallati nuovi contenitori per rifiuti da passeggio nel centro storico tifernate in sostituzione di vecchi cestini ormai logori e fatiscenti, con postazioni caratterizzate da differenti piccoli contenitori tesi a differenziare la raccolta, mentre altre hanno mantenuto un’unica tipologia di rifiuti non recuperabili”, sottolinea l’esponente della minoranza, nel richiamare l’attenzione sul fatto che “detti contenitori, certamente di gradevole impatto estetico, presentano problemi nel fissaggio dei sacchetti da posizionare all’interno degli stessi per la raccolta del rifiuto non essendoci buchi esterni per legare i sacchetti medesimi come nei precedenti e sostituiti”.

“Detto inconveniente – spiega Lignani Marchesani – ha creato difficoltà sia agli operatori che ai cittadini, con rifiuti caduti all’esterno o all’interno, ma al di fuori del sacchetto, con conseguenti problemi in termini di igiene urbana e personale per gli utenti”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia chiede pertanto al sindaco Luciano Bacchetta “come ovviare a detta problematica”, esprimendo l’interesse a sapere “su quali parti del territorio comunale è previsto il rinnovo dei cestini porta rifiuti, a quanto ammonta la percentuale di postazioni con rifiuto differenziato rispetto alla totalità delle postazioni e l’ammontare del costo dell’investimento”.

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Liceo “Petrarca”: Una Notte del Liceo Classico in formato digitale tra teatro, musica e storia

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Teatro, musica, storia, letteratura e memoria per raccontare il Liceo Classico e Musicale “Petrarca”. L’istituto aretino ha rinnovato la propria adesione alla Notte Nazionale del Liceo Classico che, in programma venerdì 28 maggio, coinvolgerà scuole di tutta la penisola con l’intento di utilizzare gli strumenti digitali per promuovere la cultura classica e per valorizzare le attività didattiche e formative vissute nel corso dell’anno. L’appuntamento prenderà il via dalle 16.00 e proporrà una lunga diretta sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dello stesso Liceo “Petrarca” dove saranno protagonisti alunni e professori; il cuore dell’iniziativa sarà alle 17.00 la conferenza “Le origini dell’odio. Roma e Costantinopoli” tenuta dal professor Alessandro Barchiesi.

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Play-off serie B2/F: Autostop Trestina, finisce l’avventura, ma stagione da incorniciare

Si ferma in gara2 della semifinale play-off il sogno dell’Autostop Trestina di conquistarsi la finale per la promozione in serie B1: ancora una volta è fatale il tie-break alle bianconere, contro la squadra della De MITRI Porto Sant’Elpidio, che raggiunge meritatamente Forlì nella finalissima.
Dopo un ottimo primo set (25-16), l’Autostop subisce il “doppio” ritorno delle avversarie che vincono a fatica il secondo parziale (25-27) e più agevolmente il terzo (12-25); Trestina non ci sta e trova il tie-break chiudendo agevolmente il quarto set (25-16) ma nel quinto ha la meglio la De Mitri Porto S.E., che con una stratosferica prova di Benazzi, chiude set e partita (13-15).


Comunque un bellissimo campionato quello delle trestinesi, terminato al primo posto in coabitazione con la Pallavolo Forlì (seconda solo per differenza set) e play-off giocati alla grande (la squalifica di Capitan Tarducci proprio nella gara più importante della stagione è ancora da digerire….). Una stagione difficile iniziata in ritardo, con tanti dubbi, partenze annunciate poi rimandate, pubblico assente (e che assenza quella dei tifosi bianconeri!!!) ma una stagione vissuta con coraggio e determinazione, nonostante gli infortuni e le tante difficoltà incontrate.


Ma quella di Trestina è una realtà che sotto ogni aspetto ha dimostrato di poter competere con tutti, sia sotto il punto di vista organizzativo ma anche tecnico e gestionale: una società che può solo crescere e che già sta lavorando per la prossima stagione.
Quindi è doveroso ringraziare tutti: staff societario, allenatori, dirigenza, tifosi, amministrazione comunale, sponsor.. ma soprattutto loro: le atlete dell’Autostop Trestina che in questo debutto nel campionato di serie B2 hanno aumentato la fame di pallavolo di tutta l’Alta Val Tiberina e hanno davvero dato tutto: tecnica, testa ma soprattutto…. cuore! Tanto cuore! GRAZIE RAGAZZE!!!

DE MITRI Energia 4.0.- 3
AUTOSTOP TRESTINA Volley – 2
(16/25 / 27/25 – 25/12 – 16/25 – 15/13 tb)

AUTOSTOP Trestina Volley: Ragnacci 17, Giunti 16, Fiorini 12, Cerbella 9, Cigogna 6, Bertinelli 3, Mancini 2, Lillacci (L1). Meucci, Polenzani, Montacci, Paradisi, Tarducci, Cesari (L2), Giambi.

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Cordoglio e vicinanza alla famiglia del sindaco Luciano Bacchetta per la scomparsa del dottor Gianfranco Salcerini: “un punto di riferimento della sanità e della vita associativa tifernate”

Cordoglio e vicinanza alla famiglia del sindaco Luciano Bacchetta per la scomparsa del dottor Gianfranco Salcerini: “un punto di riferimento della sanità e della vita associativa tifernate”.
Lo ricorda come un tifernate attaccato alle sue radici e un professionista molto stimato, la cui umanità è ancora un ricordo vivido in chi lo ebbe come collega di lavoro nella sanità pubblica locale legata in particolare al “vecchio” ospedale. Anche il sindaco, Luciano Bacchetta, si associa al cordoglio della famiglia per la scomparsa di Gianfranco Salcerini, per 25 anni primario del reparto di Radiologia dell’ospedale tifernate, socio e animatore storico del Circolo degli Illuminati e di numerose iniziative della storia cittadina. Da giovane si era impegnato in politica nel Psi ed ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale in valtiberina toscana, presidente Eca a Città di Castello. Nato a Monterchi, nel 1933, laureato in medicina a Perugia, con una specializzazione a Pisa, “ha rappresentato un punto di riferimento nella vita associativa locale, impegnato nelle attività del Circolo e sempre partecipe delle vicende cittadine. La sua appartenenza a Città di Castello lo ha spesso portato in prima persona a spendersi in progetti di pubblica utilità. Oggi è un giorno triste perché perdiamo una persona dalle notevoli doti caratteriali e con una spiccata sensibilità sociale. A nome della cittadinanzaC – ha concluso Bacchetta – mi stringo alla moglie Marcella Bonini, ai figli Leonardo, manager, attualmente impegnato come presidente del Festival delle Nazioni, e a Simone, giudice del Tribunale di Spoleto, e li abbraccio con affetto”.

Al cordoglio del sindaco Luciano Bacchetta per la scomparsa del dottor Gianfranco Salcerini si unisce anche l’amico e consigliere comunale Marcello Rigucci:”ho avuto l’onore di abitare vicino al dottor Salcerini una persona perbene, un vero signore che amava la sua famiglia, il lavoro e la città. Condoglianze sentite alla famiglia”.

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Castello Cambia attacca Bacchetta: “le sue scelte politiche hanno come obbiettivo quello di far vincere la destra”

Chi ancora invoca Bacchetta per guidare la coalizione di centrosinistra ha evidentemente un solo disegno: picconare il centrosinistra e far vincere la destra
Come prevedibile, incassata l’approvazione del Bilancio preventivo e consuntivo, rinviata sine die la questione del rinnovo dell’amministratore di Sogepu, il sindaco attraverso i suoi sostenitori è tornato a picconare la coalizione di centrosinistra, quel tavolo che rischiava di rubargli la scena della prossima tornata elettorale, avendo stabilito un deciso allargamento rispetto all’attuale maggioranza, ormai asfittica, e soprattutto un cambio di passo rispetto alle proposte di cambiamento per il futuro della città.

I suoi “orfani politici” invocano l’attuale sindaco guardando al futuro dallo specchietto retrovisore e rivendicando una continuità di intenti e di azioni a partire dai presunti grandi successi di questi ultimi dieci anni di governo della città. Dimenticano di definire a quali successi si riferiscano, dato che Città di Castello conosce un declino senza precedenti, con un centro storico tenuto in vita da alcuni eroici residenti e commercianti, con aree prima produttive trasformate in aree commerciali spesso vuote, interi settori produttivi scomparsi e un’economia in perdita.

Quali altri successi? Una piastra logistica costata milioni, fortemente voluta dal duo Cecchini-Bacchetta con il sostegno della destra, oggi miseramente vuota, una piazza Burri sempre annunciata e di cui è invisibile pure il progetto, o di un’altra piazza che pure nel nome irride un’Archeologia ormai ricoperta di cemento e mattoni, peraltro in via di disfacimento ancor prima dell’inaugurazione? Oppure forse si riferivano all’ex ospedale, che sta crollando tra annunci furbeschi, incapacità progettuale e stanziamenti regionali mai ottenuti? O forse stavano pensando all’enorme successo rappresentato dal fatto che, se la gara sui rifiuti fosse vinta da Sogepu, in realtà la gestione sarebbe della nuova società SOG.ECO, a maggioranza privata?

Un vero successo di sinistra.
E che dire della gestione di Sogepu, partecipata dal Comune al 91%, che in un periodo di estrema crisi come questo, si permette di utilizzare soldi pubblici per le più svariate iniziative di singoli e privati, invece che dispensare più utili al Comune al fine di abbassare la Tari per tutti? Ma questo agli amici della sinistra renziana e bacchettiana poco importa, anzi, pare essere ben gradito, dato il supporto al Goracci della situazione, in pieno accordo con la destra di Lignani.


La realtà, sotto gli occhi di tutti, è che questa città ha bisogno di un cambiamento vero, fatto di proposte e facce nuove, che siano in grado di ripartire dai problemi, peraltro ammessi allo stesso tavolo dal principale partito di maggioranza, un Pd che pare disposto a trovare nuove strade per affrontare le sfide di uno scenario reso dalla pandemia decisamente più critico di ieri: serve una visione e servono nuove soluzioni, con metodi molto diversi dal passato, dove la guida siano collegialità e trasparenza per progetti di rilancio economico, sociale, culturale secondo le direttrici della transizione ecologica e digitale. Ricordiamo che l’Altotevere, nel silenzio più totale di chi avrebbe dovuto battere i pugni sul tavolo, è stato praticamente escluso dai progetti regionali da finanziare con i fondi europei (PNRR). Per superare questa pericolosa situazione occorrono idee, energie, collaborazioni e azioni congiunte, non i vecchi recinti utili solo a salvaguardare gli interessi di qualcuno.

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Interpellanza di Vincenti (Tiferno Insieme) sull’ex Cinema Vittoria

“Qual è lo stato delle autorizzazioni per i lavori dell’ex cinema Vittoria?” Lo chiede in un interpellanza al consiglio comunale di Città di Castello il consigliere di Tiferno Insieme Vittorio Vincenti, premettendo che “Presso l’ex cinema Vittoria il cantiere risulta abbandonato da circa 3 anno senza la presenza in cantiere di operai. I lavori per la costruzione degli appartamenti e stabili commerciali Ex FAT si protraggono dal 2014. Il Contratto di Quartiere Prato Mattonata e altri finanziamenti pubblici in particolare riguardanti gli interventi presso l’ex-cinema Vittoria risultano attivi da anni e come ogni finanziamento pubblico deve sottostare alle date e scadenze.

Lo stato dei lavori del ex cinema Vittoria risulta ad oggi completo al grezzo per la parte in Muratura e che risulta ancora non cambiata la copertura dello stesso. Il cantiere risulta in avanzato stato di abbandono, senza nessun lavoratore impiegato da gennaio 2019. Come già segnalato dal consigliere Morini in una precedente interpellanza il marzo 2018 la modifica dei progetti è stata sempre giustificata dai loro proponenti anche dalla necessità di accelerarne l’esecuzione paventando anche il pericolo di perdere alcuni finanziamenti ad essi connessi. Inoltre il sottoscritto ha già chiesto all’amministratone sulle date delle concessioni e sulle loro scadenze con interpellanza del 28 gennaio 2019”. Il consigliere quindi chiede se “il comune ha eventualmente chiesto proroghe dei finanziamenti pubblici di sua competenza e se le stesse proroghe sono state approvate e accordate con i vari finanziatori, se esistono delle polizze fidejussorie che possano garantire al comune che l’area in caso di assenza di termine dei lavori e/o fallimento della società,, possa essere ripristinata.

Quali sono e azioni che intende intraprendere l’amministrazione, nel caso la società non sia in grado ci completare i lavori, per recuperare tale area ed evitare che ci trovi davanti ad un cantiere abbandonato nel pieno del centro storico. Se è intenzione dell’amministrazione intervenire per fare in modo che almeno politicamente, si possa aprile un tavolo urgente di confronto pubblico sulla situazione e che siano informati i cittadini residenti della zona sullo stato dell’arte della situazione”.

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Campionato Italiano MX Junior 2021 al crossodromo “Giuseppe Ceccarini. Massetti” da Città di Castello un bellissimo segnale di ripartenza dello sport in sicurezza, a sostegno anche della ripresa dell’economia”

“Ieri dal crossodromo Giuseppe Ceccarini di Città di Castello è venuto un bellissimo segnale di ripartenza dello sport, che ha dimostrato come con una organizzazione impeccabile come quella del Moto Club Ennio Baglioni si possano disputare eventi di alto livello nel massimo rispetto delle regole, sostenendo anche la ripresa dell’economia di un territorio”. L’assessore allo Sport Massimo Massetti sottolinea con soddisfazione il successo della prova selettiva del Campionato Italiano MX Junior 2021 di motocross, che, sotto l’egida della Federazione Motociclistica Italiana, ha visto sfidarsi sulle curve e sui salti del circuito 250 centauri provenienti da tutto il centro-sud d’Italia, in concomitanza con le gare organizzate per l’area nord della Penisola a Lovolo, in provincia di Vicenza. A Città di Castello ha debuttato il Trofeo Italia Primi Passi Junior per i Piloti nati negli anni 2012-2013, che, nell’ambito del Campionato Italiano MX Junior 2021, ha visto la partecipazione di 30 giovanissimi piloti selezionati dalla Federmoto nazionale. “Per un mese prima della disputa della gara di ieri nel crossodromo tifernate si sono alternati 70-80 centauri a week-end per provare il tracciato, che hanno trascorso ogni volta due giorni a Città di Castello, rimpiendo come nell’ultimo fine settimana alberghi e ristoranti della città e dando una importante spinta ad attività tra le più penalizzate dalle restrizioni dovute al Covid-19”, evidenzia Massetti, nel rilanciare anche per il post-pandemia “il valore indiscutibile del binomio sport-turismo, che nella nostra comunità trae fortissima linfa dalla grande intraprendenza e passione delle società sportive”. A Città di Castello hanno gareggiato i migliori giovani motoclisti da 6 a 16 anni di età nelle categorie Debuttanti, Cadetti, Junior e Senior Mini Cross, Junior 125, dando vita a una spettacolare giornata di sport, che è stata sottolineata dalla partecipazione del presidente del comitato regionale del Coni dell’umbria Domenico Ignozza. “Dalla presenza dei tantissimi giovani che hanno preso parte alla gara nazionale di cross organizzata dal Moto Club Baglioni è giunto un bel segnale della ritrovata serenità sportiva dopo la fase più acuta dell’emergenza da Covid-19”, commenta Ignozza, nel rimarcare come “i giovani partecipanti, che con grandissimo senso di responsabilità hanno gareggiato sul tracciato, hanno dimostrato la grande voglia che tutti hanno di tornare a fare sport e di volerlo fare nel rispetto assoluto delle regole”. “L’organizzazione encomiabile da parte del Moto Club Baglioni ha confermato come le associazioni sportive regionali abbiano tutte le capacità per gestire il ritorno alla normalità, anche se bisogna ancora affrontare tanti problemi”, precisa il presidente del Coni che ha scelto Città di Castello e una manifestazione di alto livello nazionale per richiamare l’attenzione generale sugli sforzi che si stanno facendo in Umbria per la ripresa dello sport. “Per venire incontro alle associazioni sportive che tanto hanno sofferto le necessarie chiusure, la Regione, sempre attenta e sensibile verso il movimento sportivo, ha messo a disposizione due milioni di euro con un bando attivo dal 12 maggio, che permetterà ai sodalizi richiedenti di fruire di un contributo minimo di 1.500 euro”, spiega Ignozza, aggiungedo che “altri due milioni di euro sono stati messi a disposizione per la riqualificazione degli impianti sportivi e un ulteriore bando di 300 mila euro verrà incontro alle particolari esigenze del mondo natatorio”. “Una ripartenza accompagnata dalla vicinanza delle istituzioni con in prima fila l’assessore regionale allo Sport Paola Agabiti, che fa ben sperare per un ritorno dell’Umbria sportiva al centro delle manifestazioni nazionali ed internazionali”, evidenzia il presidente del Coni. Nelle gare disputate al crossodromo Ceccarini si è distinto con particolare evidenza il giovane portacolori del Moto Club Baglioni Nicolò Gennaioli, che nella categoria Junior Mini Cross si è piazzato al 16esimo posto nella prima manche e al 19esimo posto nella seconda, segnalandosi tra i migliori nel lotto di 65 coetanei in gara e ricevendo le congratulazioni dell’assessore Massetti e del presidente Ignozza. “Una soddisfazione in più in una giornata davvero memorabile per noi”, osserva il presidente del Moto Club Baglioni Franco Polidori. “Per una realtà come la nostra, che ha un bacino territoriale regionale imparagonabile con quello dei circuiti più importanti in Italia – prosegue Polidori – stare al livello dei migliori impianti è una grande soddisfazione, che ci ripaga dei tanti sacrifici che facciamo con passione e amore per lo sport”. Le corse di domenica hanno emesso i primi verdetti stagionali del Campionato MX Junior by Race Store, selezionando i centauri che si sono guadagnati l’accesso diretto alle quattro finali per la classe 125 e alla semifinale di Savignano sul Panaro, a Modena, per tutte le altre classi.
CDCNOT/21/05/24/COMINLINEA/322/MB

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Interpellanza di Lignani Marchesani (Fratelli d’Italia) su SOGEPU: dibattito sull’amministratore unico in scadenza

“L’interpellanza presentata sulla futura governance di SoGePu è sicuramente politica e vuole permettere a Sindaco, Giunta e Consiglio di esprimersi sulla vicenda” ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani presentando il documento nel corso della seduta del consiglio comunale di Città di Castello lunedì 17 maggio 2021. “Un’interpellanza di cui si sarebbe fatto volentieri a meno se a scoperchiare in maniera del tutto inopportuna quello che potrebbe essere il classico vaso di Pandora non fosse stato il Partito che se non è più di maggioranza in Consiglio comunale lo è senz’altro e in maniera preponderante in Giunta.

Aprire una partita strategica in un momento delicato per il futuro di SoGePu e della città vista la importantissima gara in corso d’altronde non ha niente di istituzionale ma è frutto di bassa politica elettorale. In passato per molto meno si è ricorso ai tribunali nei confronti di Consiglieri di opposizione. La presa di posizione del sottoscritto vuole invece essere un contributo istituzionale visto che non posso certo essere sospettato di simpatie o connivenze con l’attuale governance di SoGePu. L’attuale Amministrazione comunale entrerà dal prossimo 7 giugno in regime di prorogatio e se non illegittimo è sicuramente inopportuno che un Sindaco in scadenza compia la nomina più strategica dell’intera consiliatura in un’appendice terminale del mandato. Ne’ valgono le considerazioni che un nuovo Sindaco possa rimuovere Amministratori di controllate perché la giurisprudenza è piena di ricorsi accolti positivamente quando questo si verifica. Di fatto una nomina adesso imbavaglerebbe il futuro Sindaco e la futura Amministrazione su scelte strategiche per il futuro della Città e questo è inaccettabile ferme restando i riverberi sulla gara in corso che dichiarazioni così avventate possono avere”.


Il sindaco Luciano Bacchetta ha detto: “Intorno a questa vicenda di Sogepu si alzano molte pressioni e pulsioni. Alcune sono discutibili. Il gruppo del PD ha chiesto è legittimo dal punto di vista formale. Il presidente di Sogepu scade con l’approvazione del bilancio, che l’Amministratore delegato mi dice sarà approvato a luglio. Fino a quella data ogni discussione è improvvida. Si può nominare un nuovo presidente ma io do un giudizio molto positivo di Sogepu, quando divenni sindaco era molto difficile, ora è molto cambiata in meglio. La richiesta del PD è coerente dal punto di vista istituzionale, qualsiasi decisione sarà presa in trasparenza. Qui si combinano un sindaco in scadenza che ha pieni poteri fino all’ultimo giorno ma la prorogatio impone prudenza in tutte le decisioni. Mi pongo il problema di non condizionare il nuovo sindaco me lo pongo. Quando sono diventato sindaco c’è stata la prorogatio per due anni. Non ho interessi particolari a mantenere o togliere nessuno, farò in modo che neanche altri interessi ci siano. Bisogna fare una lista dei pro e dei contro. Siamo in procinto dell’ufficializzazione del risultato di gara importante. Stiamo per raggiungere un risultato storico che non possiamo ignorare, per cui valuterò nella mia autonomia, dato che è il sindaco che fa le nomine. Farò la scelta meno traumatica di tutte, non si giocano su questa scelta il futuro della città”.
Il capogruppo del PD Mirco Pescari ha detto: “La proposta che abbiamo pubblicamente avanzato parte dalla constatazione tecnica che con l’approvazione del bilancio l’organo amministrativo di Sogepu termina il suo mandato, il terzo conferito da questa Amministrazione in una fase delicata, l’aggiudicazione della gara. Anche un organo amministrativo in prorogatio può dare seguito agli atti dovuti o conseguenti ma il resto, fuori dall’ordinaria amministrazione, necessitano di un organo nel pieno dei poteri. Alla scadenza di luglio, la società deve essere messa nella sua pienezza operativa.

Vogliamo evitare una nomina politica a due mesi dalle nuove elezioni. Ci sono soluzioni semplici: si può andare ad una nomina interna. Quando scade il bilancio la riflessione deve essere già stata fatta e così la scelta”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto: “Le penalizzazioni per Città di Castello ci sono sempre state”.
Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha detto: “Ci sarebbe la necessitare di verificare il piano di impresa, come è avvenuto, prevalentemente riempendo la discarica. Non ci sono elementi di qualità di servizi che giustifichino la redditività. Siamo di fronte alla più grande azienda del territorio con 22 milioni di fatturato ma la gara la vincerà la Sogeco. Lasciarla nell’incertezza come è avvenuto finora non è giusto.

C’è un problema anche di direzione. La costruzione della nuova società con il 51% fuori dal comune non mi trova d’accordo ma il consiglio ha detto sì. Rinnovare la Sogepu significa pensare a quale futuro dovrà avere questa azienda e forse dovrebbe spettare al consiglio”. Vittorio Morani, capogruppo del PSI, ha detto: “Il mio intervento è neutrale e sono coinvolto perché io solo ho proposto l’attuale presidente. Aveva la mia fiducia. Ora ci sono prese di posizione contrastanti che in tempi normali non si comprendono. Il Psi non ha ancora affrontato il problema ma la società è sempre stata in attivo. Sulla scadenza dei mandati va rispettato quello che dice la legge e le regole devono essere uguali per tutti senza forzature. Se in questo momento cambiare può portare detrimento alla gara o alla città, la politica si faccia da parte e lasciamo fare a chi conosce la materia”.


Marco Gasperi, capogruppo del Gruppo Misto, ha detto: “Non proponiamo nomine che condizionano i futuri amministratori. Sogepu non è solo l’amministratore unico. Ci sono delle assunzioni discutibili e credo di non poter essere contraddetto. Il numero inizia ad essere preoccupante. Mi appello ad una gestione più oculata di denaro pubblico”. Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, ha aggiunto: “Già l’ultima volta ci fu una forte contrarietà alla rinomina dell’attuale amministratore. Io non sapevo che era il terzo mandato ma i capigruppi della maggioranza sì. Allora tutti dissero che ci voleva discontinuità ma poi fu confermato l’attuale.

Facciamo smettere di perdere tempo ai dipendenti per i nomi dalla società civile e poi il sindaco fa quello che vuole. Io propongo che lo faccia lui senza interpellare nessuno”.
Nella replica Lignani Marchesani ha detto: “E’ la prima volta che avviene la proroga nell’Amministrazione comunale, l’ultima risale alla Seconda Guerra Mondiale.

I fatti dimostrano quanto sia stata improvvida. La normativa dice che entro 45 giorni deve finire la prorogatio. C’è una nomina strategica e nessuno può essere sospettato di essere una quinta colonna dell’Amministrazione uscente. Dal punto di vista istituzionale credo corretto rimandare la nomina al nuovo sindaco”. Nella conclusione il sindaco ha detto: “Di questa questione parleremo a momento debito insieme al bilancio a luglio. Affronterò la questione nella conferenza capigruppo. Il vero problema è il futuro di Sogepu, la sua missione, anche su un orizzonte regionale. I consiglieri regionali dovrebbero forse avere più attenzione. Alcuni equilibri sono altrove e questo penalizza Città di Castello. Le nomine di legge spettano al sindaco e non mi ricordo la differenziazione delle posizioni. Non mi ricordo che era stata chiesta una discontinuità l’ultima volta”.

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri quattro nuovi positivi e quattro guariti, la circolazione del virus è in rapida decrescita, anche se ci sono ancora alcuni concittadini ricoverati in ospedale”

“L’allentamento delle misure restrittive non ha prodotto un’impennata della circolazione del virus, anche perché i tifernati hanno mostrato senso di responsabilità: continuiamo comunque a seguire le prescrizioni e a indossare le mascherine anche ora che la vaccinazione sembra procedere in maniera adeguata”.
“I dati della giornata di ieri ci parlano di quattro nuovi postivi e di quattro guariti, numeri sempre piuttosto contenuti che rispecchiano la rapida decrescita della circolazione del virus anche a Città di Castello, dove attualmente sono circa 60 i contagiati”.

Lo dichiara il sindaco Luciano Bacchetta nell’osservare che “stando ai numeri che abbiamo a disposizione, l’allentamento delle misure restrittive non ha prodotto una impennata di nuove positività”. “Ci sono comunque ancora alcuni concittadini ricoverati in ospedale e a loro facciamo gli auguri di pronta guarigione”, aggiunge il primo cittadino. “Il grande senso di responsabilità che vediamo nei tifernati, al di là di qualche eccezione, ha accompagnato al meglio le riaperture che ci sono state in questo periodo, ma continuiamo a fare appello alla prudenza”, puntualizza Bacchetta, che prosegue: “ci dicono che per agosto ci potremo liberare delle mascherine e speriamo davvero che ciò accada e di ricordare questo periodo come una fase lontana della nostra vita”. “Continuiamo a seguire le prescrizioni e a indossare le mascherine, con la consapevolezza che il traguardo sembra essere molto vicino”, sottolinea il sindaco, facendo riferimento al fatto che “la campagna di vaccinazione sembra procedere finalmente in maniera adeguata, con la somministrazione ora ai 60-69enni per poi passare alle altre categorie che si stanno prenotando, e la speranza di tutti è che i sieri vengano inoculati nel minor tempo possibile”.

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