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La cavallina “bianca” via lattea ha partorito in America il suo primo puledro dal mantello baio

Un pianto liberatorio e tanta felicità per aver contribuito a realizzare un sogno “impossibile”. Cosi’ Sergio Carfagna, 65 anni, pluridecorato allevatore di cavalli da trotto di Assisi, un nome dell’ippica italiana, ha accolto la notizia giunta ieri da Oltre Oceano, della nascita di una puledrina, la prima nata dal “grembo” di Via Lattea, la cavallina “bianca”, albina, che ha stupito il mondo intero e la scienza a livello mondiale. Un “miracolo” che si è ripetuto. Via Lattea, la cavallina albina nata il 5 Aprile 2014 all’ombra della Basilica di Assisi, nell’allevamento di Sergio Carfagna, (caso unico nella razza del trottatore italiano) dopo aver superato i primi timori e dubbi sulla sua tenuta fisico-morfologica ha iniziato a fare passerella negli ippodromi più importanti d’Italia, da Cesena a Roma, da Montecatini a Firenze, Montegiorgio fino ad una apparizione (prima di lei c’era stato Varenne, alla Mostra Nazionale del Cavallo di Città di Castello) per poi approdare nell’ottobre del 2015 in Svezia alla ‘corte’ dei re mondiali del trotto, Michael Knutsson e Tristan Sjoberg, titolari della scuderia Knuttsson Trotting AB. Dopo aver superato in Europa la prova di qualifica ed alcune gare in pista in Svezia con risultanti più che sufficienti è volata negli Usa e all’ippodromo Pocono Downs, e nella Finale del Premio Bobby Weiss (30mila dollari di dotazione) ha vinto in 1.54.4 stabilendo il nuovo record di 1.11.3 al chilometro. Appeso il sulky al “chiodo” Via Lattea sempre in America ha iniziato la carriera di fattrice. L’accoppiamento con Six Pack (il padre della puledrina nata ieri) il fenomenale vincitore del Kentucky Futurity al Red Mile di Lexington, con tanto di record mondiale in 1.49.1 al chilometro, ha funzionato. La puledra dal mantello baio è nata alle ore 8 del mattino presso l’allevamento del Kentucky. Quella foto postata sul profilo facebook della signora Asa Sjoberg e condivisa con l’allevatore Carfagna sta facendo il giro del mondo. Con orgoglio e commozione ce lo rivela lo stesso Sergio Carfagna, (membro del consiglio dell’Anact, l’Associazione di categoria allevatori di cavalli trottatori) che dedica questo lieto evento di portata mondiale all’amico inseparabile e guida tecnica della scuderia, padre Danilo Reverberi, il frate francescano, punto imprescindibile per chi segue con passione le vicende ippiche del noto proprietario umbro. “E’ davvero un altro miracolo che si verifica, io sono credente fervido e credo che San Francesco abbia fatto la propria parte, la nostra scuderia ed il nostro modo di essere si sono sempre ispirati alla filosofia di vita del Santo al suo amore per gli animali e il creato ad Assisi.” In segno di riconoscenza, Sergio Carfagna, è pronto a “battezzare” con il nome di “Francesco Pax”, il primo puledro che nascerà nei prossimi giorni dalle circa 12 fattrici delle venti in totale in dolce attesa. “L’ippica non deve morire – conclude Carfagna – queste notizie straordinarie ci danno la forza per andare avanti nonostante le mille difficoltà che da anni il settore sta vivendo”. “La scuderia dei miracoli” così è stata ribattezzata anche con un libro, scritto a quattro mani da Giorgio Galvani e Marco Vinicio Guasticchi (Futura Edizioni), ha certamente in padre Danilo Reverberi, frate francescano, esperto come pochi in genealogie di trotto e amico fraterno di Sergio Carfagna, l’artefice di questo “miracolo” sportivo che rappresenta una vera e propria riscossa oltre oceano per l’allevamento italiano dopo le vittorie del “Capitano” Varenne.”

FOTO CONCESSE DA ALLEVATORE CARFAGNA (nella foto la puledra nata ieri accanto a Via Lattea)

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Sansepolcro: bando di concorso per l’attribuzione di 8 premi di laurea interamente finanziati da “Inner Wheel Italia Distretto 209”

La pandemia provocata dal Covid-19 in tutto il mondo, ha messo in risalto il ruolo della sanità pubblica italiana.
Di vitale importanza si è rivelato il lavoro del personale sanitario (medici e infermieri) impegnato in prima linea nell’emergenza.
L’International Inner Wheel è una delle maggiori organizzazioni femminili di servizio al mondo. Fondata nel 1924, vanta ad oggi oltre 100.000 socie provenienti da 103 nazioni e opera con scopi umanitari a livello locale, nazionale e internazionale.
Il Distretto 209 Inner Wheel Italia, vista la peculiarità dell’Associazione esclusivamente femminile e tenuto conto del progetto internazionale 2018-2021 dell’Inner Wheel “Caring for Women and Girls”, rivolgendo la propria attenzione alla formazione culturale e professionale delle giovani che possano avere necessità di un sostegno economico negli studi, con delibera del 12 luglio 2020 ha indetto un concorso per l’assegnazione di n. 8 premi di laurea, del valore ciascuno di € 1.000,00, destinati alle studentesse delle suddette Regioni (3 premi per la Toscana e 1 premio ciascuno per le altre Regioni), con reddito familiare minimo, iscritte alle Facoltà di Infermieristica o Infermieristica Pediatrica con sede nelle 6 Regioni del Distretto 209 Inner Wheel Italia (Abruzzo, Emilia-Romagna, Marche, Molise, Toscana e Umbria), che abbiano conseguito la laurea durante l’anno accademico 2019–2020.
Il concorso è stato pubblicizzato sia sul sito www.innerwheel.it che sui siti dedicati delle Università coinvolte (Chieti, Bologna, Ancona, Isernia, Firenze, Perugia, Pisa e Siena).
Per poter accedere alle graduatorie, le partecipanti dovranno compilare l’apposito modulo-domanda, con allegati il certificato d’iscrizione alla Facoltà, la copia del certificato di laurea e la certificazione ISEE.
La domanda dovrà essere inviata alla segreteria dell’università di riferimento entro il 28 febbraio 2021.
La mancata presentazione entro tale data di uno o più dei documenti richiesti, comporterà l’esclusione dalle graduatorie del concorso.


Per eventuali informazioni, sarà possibile rivolgersi a borsadistudioiw@gmail.com.


Il bando integrale può essere letto e scaricato alla pagina http://www.innerwheel.it/documenti/bando-di-concorso-(1)-1028803826.pdf.

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Covid-19 a Giustino: da lunedì 22 Febbraio entrambe le farmacie presenti sul territorio effettueranno il servizio di “tamponi antigenici nasali”

Da lunedì 22 Febbraio entrambe le farmacie presenti nel territorio di San Giustino effettueranno il servizio di “TAMPONI RAPIDI ANTIGENICI NASALI”.‼

Farmacia Cristini nei seguenti giorni e orari:

Lunedì ore 16.30 – 18.50
Martedì ore 9.30 – 11.50
Giovedì ore 16.30 – 18.50

Non è necessaria la ricetta medica

Farmacia Polverini nei seguenti giorni e orari:
Mercoledì ore 13.15 – 15.45
Venerdì ore 13.15 – 15.45

Il test sarà GRATUITO per gli studenti e per il personale scolastico di: scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.

Se non rientrate in queste categorie potete sottoporvi al test al costo di 22€.

Non possono eseguire il tampone rapido
1) le persone che hanno problemi respiratori;
2) le persone che sono sintomatiche o che hanno febbre superiore a 37,5 gradi;
3) le persone che hanno avuto un contatto con una persona positiva negli ultimi 10 giorni;
4) le persone che sono in isolamento o in quarantena;
5) le persone che convivono con chi è in isolamento o in quarantena;

Per effettuare il test è obbligatorio prenotarsi contattando le farmacie ai rispettivi numeri telefonici.

Presentarsi muniti di codice fiscale e di un documento di riconoscimento valido.

Per studenti e personale scolastico presentarsi muniti anche dell’autocertificazione.

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Sansepolcro: consiglio comunale, bilancio di previsione e opere pubbliche

Si riunisce lunedi prossimo 22 febbraio alle 18 in videoconferenza il consiglio comunale di Sansepolcro. Ecco i punti all’ordine del giorno:

1. Approvazione del verbale della seduta precedente (25 gennaio 2021)

2. Comunicazioni del Presidente del Consiglio

3. Comunicazioni del Sindaco

4. Documento unico di programmazione (dup) – periodo 2021/2023, discussione e conseguente deliberazione (art. 170, comma 1, del d.lgs. n. 267/2000)

5. Imposta municipale propria (IMU) – approvazione aliquote anno 2021

6. Approvazione del regolamento per l’applicazione dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche per l’anno di imposta 2021

7. Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari triennio 2021/2023. Definitiva approvazione. 8. Approvazione del Programma delle Opere Pubbliche per il triennio 2021 – 2023.

9. Approvazione del bilancio di previsione finanziario 2021-2023 (art. 151 del d.lgs. N. 267/2000 e ART. 10, D.LGS. N. 118/2011)

10. Piano di lottizzazione residenziale di iniziativa privata relativo all’area di trasformazione TR26 di Pocaia di sotto con contestuale variante semplificata al RU – ADOZIONE ai sensi dell’art. 32 della L.R. 65/2014

11. Adeguamento al decreto del MEF n° 151/2020 degli indirizzi e criteri per la trasformazione in proprietà delle aree concesse in diritto di superficie e la rimozione dei vincoli gravanti sugli immobili costruiti su aree già concesse in diritto di proprietà o in diritto di superficie nelle zone interessate da peep.

I cittadini possono seguire la seduta tramite lo streaming nel sito del Comune.

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Scuola a Città di Castello: Arcaleni (Castello Cambia) “vaccinazioni per docenti e testing per tutti, prima della riapertura”

La consigliera di Castello Cambia: “Serve impegno su più fronti: vaccini per il personale scolastico e massiccia campagna di test per tutti gli studenti. Predisporre negli istituti altri dispositivi per la sanificazione”
“Il mondo della scuola è preoccupato. Il virus specie nelle sue varianti sta correndo veloce e l’Umbria è in cima alla triste classifica per incidenza dei contagi. Occorre da subito predisporre una vaccinazione capillare per i docenti e testing per tutti. Non è possibile immaginare una riapertura senza aver predisposto questi strumenti cautelari minimi. Non possiamo mettere a repentaglio l’incolumità di bambini e ragazzi e non considerare i rischi cui possono essere sottoposti gli stessi insegnanti.
E’ evidente la gravità della situazione, non solo per gli aspetti sanitari e sociali, sotto gli occhi di tutti, ma anche per quelli educativi e dell’istruzione: non c’è categoria che più di ragazzi e bambini abbia subito e stia subendo gli effetti nefasti di queste chiusure, in ordine alla mancanza di socialità e al recupero degli apprendimenti per i soggetti più deboli e a rischio dispersione.
A fronte di ciò, nel riconoscere la grande difficoltà in cui la dirigenza sanitaria e le amministrazioni regionali, provinciali e comunali si stanno trovando, non possiamo non rilevare ritardi e una programmazione incapace di affrontare le criticità più urgenti: il piano vaccinale per il personale scolastico non è ancora partito e, a fronte di 8000 dosi di vaccino Astrazeneca annunciate dall’assessore regionale, non c’è ancora la possibilità di prenotarsi per i docenti. Eppure nelle altre regioni già da giorni i docenti hanno ricevuto la prima dose: sapendo che la seconda sarà tra tre mesi, quando i docenti umbri saranno “messi in sicurezza”? Forse neppure in estate a scuole finite.
Inoltre la chiusura delle scuole protratta di solo una settimana non permetterà né ai docenti di rientrare già vaccinati, ma neanche di concludere la campagna di testing rapido per gli studenti, di cui non si sente quasi più parlare nel nostro Comune: chiediamo che si implementi, si proponga con forza facendone comprendere la necessità. Sono molti mesi che lo abbiamo detto, riscontrando prima indifferenza, poi una tardiva presa di coscienza, cui sono seguiti i soliti annunci, privi di consistenza: di fatto altri Comuni hanno avviato a tappeto lo screening di tutta la popolazione, mentre il nostro no. Malgrado il quotidiano bollettino, non si vedono concreti impegni dell’amministrazione su questo fronte. Un aspetto per nulla considerato è anche quello dei dispositivi di sanificazione: da tempo sono presenti sul mercato lampade che abbattono la carica virale negli ambienti, che hanno dato ottimi risultati: non potrebbero essere installate nelle aule? Chiediamo che con massima urgenza gli assessorati e gli uffici tecnici preposti di Comune e Provincia, che hanno in carico la gestione degli edifici scolastici, valutino questa possibilità e diano risposte concrete alla necessità di una sanificazione veramente efficace. Rientrare in sicurezza a scuola per alunni e docenti è di fondamentale importanza per tutti.

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Città di Castello: buoni spesa tecnologici, acquistati prodotti per 80 mila euro. Ad aprile nuovo bando

Prosegue la distribuzione dei buoni spesa tecnologici a Città di Castello: spesi 80mila euro circa dei 98 mila previsti dal bando, per 1900 scontrini suddivisi tra le 328 famiglie, che, avendo avuto il reddito decurtato dagli effetti del Covid sull’economia, stanno usufruendo del contributo economico per acquistare beni di prima necessità, erogato dal Comune con i fondi stanziati dal Governo. “E’ solo la prima tranche” dichiara l’assessore alle Politiche sociali tifernate Luciana Bassini “quella in corso è una fase sperimentale perché per la prima volta i buoni sono accreditati al beneficiario attraverso una app, che permette ai negozi convenzionati di scalare l’importo della spesa direttamente dal codice fiscale o dalla tessera sanitaria. Un modo trasparente e immediatamente rendicontabile ma soprattutto rispettoso della privacy delle persone. Alla data del 19 febbraio, rimangono da spendere 18mila euro circa dell’importo messo a bando, che potranno essere spesi entri il 31 marzo. Ad aprile provvederemo ad una seconda tranche, dato che l’importo a disposizione è di 235mila euro. Voglio ringraziare i negozi convenzionati, sono molti e permettono di venire incontro ad ogni esigenza delle famiglie, naturalmente a farla da padrone sono gli esercizi di generi alimentari e le farmacie, dato il tipo di prodotti che i buoni permettono di acquistare”. “In queste settimane l’andamento della pandemia sembra riportarci indietro nel tempo di un anno – conclude l’assessore – Il comune ha riattivato tutte le attività al servizio dei cittadini del periodo di lock down e tra queste la consegna della spesa e dei farmaci che il COC, il Centro operativo comunale di Protezione civile, programma dietro richiesta degli interessati. Su questo fronte di sussidarietà per i cittadini, voglio ringraziare la Polizia di Stato per la bella iniziativa intrapresa, che sottolinea lo spirito democratico di servizio a cui sono informate le forze armate della repubblica” .

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Emergenza Covid19 a Città di Castello: mozione del consigliere Rigucci (Misto) per la creazione di operatori sanitari di quartiere

Reperire “Operatori sanitari di Quartiere” che assicurino controlli per il Covid-19 e servizi di prossimità ai cittadini in quarantena. E’ l’obiettivo della mozione con cui il consigliere del Gruppo Misto Marcello Rigucci chiede alla massima assise cittadina di impegnare il sindaco Luciano Bacchetta e la giunta a “verificare la fattibilità dell’iniziativa” e a fare in modo che “i Servizi Sociali la Protezione Civile del Comune compongano, nel rispetto dei criteri di ammissibilità, un elenco delle associazioni cui aderire e con cui operare nel quartiere di assegnazione, prevedendo “un impegno economico” in favore dei sodalizi coinvolti. Nel far presente come “la situazione pandemica porti ad una reclusione forzata del soggetto infettato o in stato di controllo preventivo”, Rigucci sostiene che, “prevedendo uno o più operatori sanitari incaricati di verificare e certificare lo stato giornaliero e il fabbisogno della persona”, i soggetti in isolamento “potrebbero fruire di tale servizio per il disbrigo delle normali attività quotidiane, come l’incasso della pensione, l’acquisto di generi alimentari, gli atti burocratici, l’aiuto nel contesto domiciliare”. “Nonostante gli sforzi già in essere dell’amministrazione ASL e del Comune per contrastare tali problematiche, appare comunque importante sviluppare un’ulteriore rete di prossimità di operatori sanitari di quartiere, con assistenza per più utenti, sotto la direzione e la certificazione della Protezione Civile Coc”, evidenzia il consigliere, che, nel richiamare la compatibilità del progetto con gli intenti della legge 328/2000, segnala come esista “nel nostro territorio un numero importante di associazioni che hanno dottori ed infermieri nel loro staff, aventi i criteri di ammissibilità ad operare come operatori sanitari per il controllo e del fabbisogno familiare”.

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Solidarietà in tempi di Covid-19: donazione della tiferno pallacanestro alla Muzi Betti

La Tiferno Pallacanestro ogni anno dal 2008 organizza un’iniziativa di beneficenza a favore degli ospiti del centro Anziani Muzi Betti.
“Quest’anno , causa pandemia – precisa Marco Cesaroni – non siamo potuti andare a far visita con tutti i ragazzi del Centro Minibasket Blu Royal ma , grazie al Progetto” schiaccia il Virus” siamo andati a casa loro con un furgone ed un canestro .
Grazie ai nostri ragazzi ed allo Sponsor abbiamo acquistato un televisore Led 50 per consentire agli ospiti della Asp di tornare prima possibile alle attività di laboratorio”. La Presidente della Asp Muzi Betti, Andreina Ciubini, a nome del consiglio di amministrazione ha ringraziato il presidente e i dirigenti del club d soprattutto i ragazzi per questo bellissimo gesto di solidarietà. Parole di plauso anche dall’assessore allo Sport Massimo Massetti che ha definito quella di oggi una “bella pagina di vita quotidiana al tempo del COVID che fa ben sperare per il futuro e ancora una volta mette in evidenza sport e solidarietà”.

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Città di Castello: un’anno dal primo caso covid in Italia. Nella cripta della cattedrale preghiera ai patroni del Sindaco e del Vescovo. Ieri 42 nuovi positivi e 20 guariti. Da registrare il decesso di una signora di 57 anni


A un anno esatto dalla scoperta del primo caso di Covid-19 in Italia, a Codogno, il sindaco Luciano Bacchetta e il vescovo monsignor Domenico Cancian si sono riuniti in preghiera stamattina nella cripta della cattedrale di Città di Castello. “Oggi siamo in un luogo molto caro ai tifernati per rinnovare un momento di preghiera simile a quello vissuto nel marzo scorso nella chiesa della Madonna delle Grazie e chiedere, davanti ai nostri patroni Florido, Amanzio e Donnino, la grazia della fine della pandemia, la guarigione di coloro che soffrono, il conforto e il coraggio per chi sta prestando servizio alla comunità, con grande abnegazione e grande disponibilità”, hanno dichiarato Bacchetta e Cancian. “E’ passato un anno dal primo caso di Codogno, sembra un secolo, perché ancora siamo qui a combattere contro il Covid-19, con dati fortemente negativi anche nella giornata di ieri, nella quale l’Usl Umbria 1 ci ha comunicato 42 nuovi postivi, a fronte di 20 persone guarite”, ha affermato Bacchetta. “La tendenza alla crescita del contagio è considerevole e preoccupante ed è l’effetto della circolazione delle varianti inglese e brasiliana, che sono nettamente prevalenti rispetto al Coronavirus tradizionale e sono fortemente aggressive”, ha osservato il sindaco, evidenziando come “a Città di Castello, che fino a 10-15 giorni fa era una delle città umbre con le percentuali più basse, il contagio si sta allargando e purtroppo aumenta anche il numero di persone decedute, l’ultima stanotte, una signora di 57 anni alla cui famiglia porgiamo le nostre più sentite condoglianze”. “Nel periodo di applicazione della zona rossa, che continuerà ancora almeno per una settimana con prescrizioni che tutti noi dobbiamo rispettare, i numeri non sono affatto diminuiti ed è ancora più evidente come sia necessario accelerare i tempi della vaccinazione di massa, l’unica soluzione per bloccare l’espansione del Covid-19”, ha rimarcato il primo cittadino. “Un fatto positivo per fortuna c’è – ha puntualizzato Bacchetta – ed è che all’Asp Muzi Betti oggi ci sono soltanto quattro ospiti positivi al Covid-19, ai quali facciamo i nostri sinceri auguri di guarigione”. “Questo significa che il focolaio di 100 persone contagiate tra anziani e operatori sanitari è stato debellato, con grande fatica e grande lavoro”, ha rimarcato Bacchetta. “A un anno di distanza siamo ancora in piena emergenza sanitaria, sociale ed economica in tutto il mondo”, ha sostenuto monsignor Cancian, nel ricordare “con tanta gratitudine tutti coloro che si sono adoperati fin da subito per far fronte a questo terribile male”. “In Italia si è formato il nuovo Governo che si è dato proprio come primo impegno di combattere tutti insieme il virus e quindi di procedere alla ricostruzione del nostro amato Paese duramente colpito, voglia pertanto il Signore sostenere l’impegno responsabile di ognuno a realizzare il programma condiviso da una grande maggioranza parlamentare, cosa che ci fa ben sperare”, ha sottolineato il vescovo, nel richiamare il messaggio del nuovo presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi. “Qualche tempo fa – ha ricordato – parlando ai giovani disse che oggi c’è particolarmente bisogno di conoscenza, coraggio e umiltà: sono davvero i tre ingredienti che ci portano dalla parte giusta”. Monsignor Cancian ha dedicato una particolare preghiera “alle persone che anche in quest’ultimo periodo ci hanno lasciato, davvero tante, troppe, anche in questi giorni, anche stanotte”. “Le ricordiamo qui con affetto unitamente ai loro familiari che sono nel dolore – ha detto il presule – che il Signore conceda loro la gioia eterna della comunione dei santi e ai familiari il conforto umano e cristiano di tutta la comunità”. “Preghiamo infine – ha concluso monsignor Cancian – perché il Signore renda efficaci le cure e i vaccini, sostenga la buona volontà di tutti, senza cedere alla stanchezza e allo scoraggiamento, nel mettere in atto le doverose precauzioni a nostra portata e soprattutto ci aiuti a risvegliare in modo condiviso le migliori energie che possediamo a beneficio della nostra comunità”. Nel giorno dell’anniversario del primo caso di Covid-19 in Italia, alla preghiera del sindaco Bacchetta e del vescovo Cancian si è unito anche un segnale di speranza e fiducia nel futuro. Come alla vigilia di Natale, la sala del consiglio comunale ha ospitato un nuovo “matrimonio in zona rossa”, quello di cui sono stati protagonisti stamattina i tifernati Eleonora Della Rina e Giorgio Margheri, che davanti all’ufficiale di stato civile Daniela Salacchi, responsabile comunale dei Servizi Demografici, si sono giurati amore eterno alla presenza delle testimoni Emanuela Della Rina e Maria Telene Margheri.

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Nominato il nuovo consiglio di amministrazione di GAL Umbria

La scorsa settimana si è concluso il mandato del Consiglio di Amministrazione del GAL Alta Umbria. Il partenariato locale dell’Alta Umbria (enti pubblici e associazioni di categoria dell’agricoltura, artigianato e commercio/turismo) ha provveduto alla nomina del nuovo Consiglio. Il nuovo Presidente sarà Mirco Rinaldi, attuale Sindaco di Montone, che subentra a Giuliana Falaschi che ha ricoperto il ruolo dal 2017.
“E’ stata una esperienza bella e complessa – racconta la Presidente Falaschi – specie negli ultimi 12 mesi nei quali si è lavorato in condizioni molto difficili. Ma resta la grande soddisfazione per i risultati raggiunti grazie anche alla disponibilità e professionalità della struttura tecnica”.
Dal 2017 infatti sono 35 i progetti di riqualificazione pubblica finanziati dal GAL Alta Umbria. Gli interventi hanno consentito la riqualificazione di borghi, aree verdi e centri storici del territorio per un importo di oltre 4.500.000 euro.
Per quanto riguarda gli interventi rivolti alle imprese, sono stati sostenuti 15 progetti per l’innovazione dell’artigianato locale e 37 per la qualificazione del settore del commercio dei prodotti agroalimentari e della ristorazione. “Le imprese hanno dimostrato grande forza di volontà anche in questo periodo difficilissimo, da parte nostra abbiamo messo in campo tutte le procedure necessarie per garantire la massima velocità nelle istruttorie dei progetti che via via si stanno completando”.
Anche il settore delle imprese agricole è stato interessato dall’intervento “Alta Umbria food” un bando particolarmente innovativo che premia la valorizzazione dei prodotti agroalimentari in forma aggregata. “In queste settimane – spiega Falaschi – stanno nascendo delle aggregazioni pubblico private che hanno come finalità principale la promozione del prodotto agricolo sul circolo locale. Una iniziativa efficacissima perché sostiene il consumo sano dei prodotti a chilometro zero e innovativa in quanto perfettamente in linea con i nuovi orientamenti comunitari che privilegiano la strategia del farm to fork e l’attuazione di progetti di rete”.
Accanto alle iniziative rivolte alle imprese bisogna ricordare anche le azioni a regia diretta del GAL che hanno consentito la partecipazione delle imprese del territorio a manifestazioni dell’importanza di Artigiano in Fiera” e Vinitaly. Oltre alla partecipazione ad eventi sono numerosissime le iniziative nel territorio promosse dal GAL Alta Umbria. “Abbiamo fatto un grande sforzo per valorizzare alcune delle manifestazioni più importanti del territorio come il Festival del Medio Evo di Gubbio, Only Wine a Città di Castello e i numerosi eventi folcloristici che i Comuni meno popolosi ci hanno chiesto di sostenere; in alcuni casi si tratta di manifestazioni locali che svolgono però una funzione fondamentale per la tenuta del tessuto sociale nelle cosiddette aree marginali. Come GAL Alta Umbria inoltre siamo capofila del progetto di cooperazione endoregionale denominato Osterie del Gusto; il progetto, attuato in collaborazione con gli altri GAL umbri, la Confcommercio e la CIA regionale, ha come obiettivo la promozione della tradizione enogastronomica dell’Umbria e dei suoi prodotti agroalimentari. Purtroppo le tempistiche di questo ed alcuni altri interventi sono condizionati dall’epidemia”.
Giuliana Falaschi conclude con un cordiale saluto ai colleghi consiglieri, con i quali ha svolto il proprio mandato in un clima di costante collaborazione, e con un augurio al Presidente e al nuovo Consiglio di Amministrazione del GAL Alta Umbria: “Sono sicura che grazie ai nuovi amministratori il GAL continuerà a sostenere gli enti e le imprese del territorio e a dare il proprio contributo determinante nell’utilizzo delle nuove risorse comunitarie che saranno rese disponibili nei prossimi mesi. Saranno anni difficili ma con la volontà e lo spirito di collaborazione sono certa che ne usciremo ancora più forti e più uniti. Buon lavoro a tutti”.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione del GAL Alta Umbria è composto da Mirco Rinaldi (Presidente), Monia Ferracchiato (Vice-Presidente), Marina Gasparri, Matteo Bartolini e Giancarlo Acciaio.

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Monte Santa Maria Tiberina: “Distanti si. soli no! “uno spazio dedicato a te”, prosegue la collaborazione tra comune e l’associazione Become Umbria APS

Prosegue il lavoro intrapreso ad inizio pandemia dal Comune di Monte Santa Maria Tiberina, con il progetto “DISTANTI SI. SOLI NO! “UNO SPAZIO DEDICATO A TE” promosso dall’associazione BECOME UMBRIA APS, per dare ascolto alle persone più colpite da questa emergenza, in particolare i più giovani, a causa delle relazioni sociali fortemente limitate dalla pandemia.
Il progetto é dedicato all’ascolto e al supporto della cittadinanza, attraverso momenti di incontro individuale, usando le piattaforme online, da parte di professionisti del settore del benessere psicologico. Lo ha comunicato il sindaco Letizia Michelini.

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Pallavolo: a Sangiustino va in scena il derby dell’Altotevere di Serie B, la Job Italia prova a fare punti

Dopo la domenica di stop causa covid-19 nelle fila della Montesi Pesaro, la Job Italia Città di Castello torna in campo per affrontare in trasferta l’ErmGroup Sangiustino nel derby dell’Alta Valle del Tevere. La gara, che coincide con l’ultima di andata di questo minigirone F2, è invece la prima partita che la formazione del direttore sportivo Goran Maric gioca in campionato perché ha rinviato le prime 4 giornate causa positività al coronavirus degli atleti e dello staff. Insomma alla difficoltà dell’impegno, perché l’Ermgroup è sicuramente una squadra molto attrezzata per la categoria, nonostante venga da un periodo si inattività per il virus. Allenati da Francesco Moretti, i sangiustinesi hanno praticamente mantenuto l’ossatura dello scorso anno formata dalla diagonale Sitti-Puliti (un vero lusso per la categoria) come alzatore ed opposto, Conti ed Agostini in posto 4, Cesaroni e Miscione al centro, Di Renzo libero. E’ ovvio però che il sestetto che scenderà in campo potrebbe anche subire delle variazioni a causa delle condizioni fisiche dei reduci dal covid: a questo punto potrebbe diventare importante la panchina formata da Giunti, Piazzi, Thiaw, Santi e Celli.

Nella metà campo biancorossa ci si attende una gara gagliarda dei ragazzi di Marco Bartolini che in queste due settimane senza gare ufficiali hanno affinato alcuni meccanismi di squadra e lavorato per cercare di limitare gli errori soprattutto nelle fasi calde dei set, imprecisioni che sono sicuramente costate qualche punto in più dei 4 in classifica finora ottenuti.

Luca Raffanti, centrale tifernate (nella foto), ha le motivazioni giuste:”E’ un incontro speciale ed importante perché, nonostante le amichevoli giocate in preparazione, il campionato è un’altra cosa a livello di motivazioni e sia noi che loro abbiamo voglia di ben figurare. Oltretutto per Sangiustino è la prima uscita stagionale quindi credo che vorranno dimostrare di essere in forma. Noi arriviamo da buone prestazioni anche se nello scorso week end siamo rimasti fermi a causa del rinvio della gara contro Pesaro. Abbiamo avuto tempo per concentrarci sui miglioramenti di squadra ed anche come singoli. Io peraltro da sangiustinese non vedo l’ora di poter giocare nel palazzetto del mio paese per la prima volta. Speriamo che sia un bello spettacolo”.

Intanto nei giorni scorsi la Federazione Italia Pallavolo ha decretato il blocco delle retrocessioni dalla serie B a causa delle situazione sanitaria italiana e delle tante partite già rinviate: una decisione che avrebbe potuto essere anche rimandata alla fine della fase a minigironi per consentire un’analisi migliore del campionato più che altro per il fatto che molte società hanno comunque investito su strutture, staff e giocatori. 

Così in campo (Sangiustino, domenica 21 febbraio, ore 17,30, arbitri Ilaria Mazzocchio e Marco Rosignoli)

ERMGROUP SANGIUSTINO: Sitti, Puliti, Conti. Agostini, Miscione, Cesaroni, Di Renzo (L1). A disp.: Thiaw, Santi, Celli, Giunti, Piazzi. All. Moretti.

JOB ITALIA CITTA’DI CASTELLO: Mattei, Fuganti Pedoni, Cipriani, Valenti (Marra), Raffanti, Zangarelli, Cioffi (L1). A disp.: Briganti, Cherubini, Marra (Valenti), Celestini, Volpi, Pitocchi, Cesari (L2). All. Bartolini. 

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“Altre polemiche gratuite sul Ponte da parte dei 5 Stelle”. Marzi replica ai pentastellati: “Non credo abbiano capito la programmazione pluriennale”

“Prendo atto che anche questa settimana è arrivata una polemica gratuita del Movimento 5 Stelle relativa al Nuovo Ponte sul Tevere: proprio non accettano il fatto che il cantiere vada avanti e si comincino a vedere le prime strutture. Le continue polemiche sul Ponte evidenziano la loro totale lontananza dalle esigenze di Sansepolcro”.

L’assessore Riccardo Marzi risponde così alla nota del Movimento 5 Stelle, e continua: “Sostenere, di nuovo, che si poteva individuare a suo tempo un altro tracciato per il Ponte non corrisponde al vero: ad inizio mandato abbiamo valutato questa ipotesi ma con un nuovo progetto avremmo perso il finanziamento e il Ponte non si sarebbe mai costruito. Io ed il Sindaco siamo stati in Regione più volte e ci è sempre stato spiegato che una nuova Legge Speciale Regionale per l’assegnazione di un nuovo finanziamento non sarebbe stata possibile”.

L’assessore Marzi invita la consigliera Catia Giorni a dire chiaramente la verità: “La loro soluzione avrebbe fatto perdere a Sansepolcro il finanziamento e bloccato la realizzazione del Ponte, forse il vero obiettivo politico del Movimento 5 Stelle di Sansepolcro. Dispiace inoltre che, con il solito pressapochismo e la solita ignoranza in materia, il Movimento 5 Stelle diffonda informazioni relative al Bilancio del Comune che, sinceramente, non credo abbiano compreso appieno nella sua natura di strumento di programmazione pluriennale. Per quanto riguarda infatti la viabilità di collegamento, gli uffici Comunali hanno individuato una soluzione tecnica di massima ed hanno pure individuato le risorse necessarie; parliamo infatti di due stralci di opere per circa 820.000 euro ma suddivisi in due annualità, prevedendo il completamento totale, con pista ciclabile, marciapiedi ed illuminazione – spiega Marzi – Il primo stralcio, che permetterà di aprire il collegamento, costerà all’incirca la metà. Forse la Consigliera Giorni non ha capito questo aspetto ma è di fondamentale importanza per inquadrare con correttezza il progetto; inoltre mi permetto di sottolineare che servirebbe maggior rispetto da parte della consigliera verso gli uffici Comunali, che anche lei rappresenta, perché da mesi lavorano per trovare una soluzione tecnica e finanziaria fattibile per portare a termine l’opera, decidendo di ricorrere ai mutui perché è oggi cambiato l’approccio normativo e gli Enti Locali possono accedere ai finanziamenti con maggiore flessibilità e convenienza. Concludo chiedendo alla consigliera Giorni di stare serena. Perché, al contrario del Movimento 5 Stelle, noi vogliamo portare a compimento il Ponte quanto prima” dice Marzi.

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri 21 guariti e altrettanti positivi. Altra settimana in zona rossa. Polizia di stato a disposizione per i più bisognosi”


“I dati relativi alla giornata di ieri ci parlano di 21 nuovi positivi al Covid-19, ancora molti, ma la buona notizia è rappresenta dai ben 21 guariti, che per la prima volta, dopo giorni di prevalenza dei casi di contagio, ristabiliscono almeno una parità numerica meritevole di essere sottolineata”. E’ quanto ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, che ha anticipato: “almeno per un’altra settimana resteremo in zona rossa e quindi continueranno le prescrizioni attuali, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, le disposizioni relative alle attività commerciali e alla circolazione delle persone”. “La campagna di vaccinazione sta procedendo secondo le previsioni nei confronti delle persone molto anziane, cosa molto giusta perché sono le più fragili, ma speriamo che quanto prima l’aumento delle dosi disponibili consenta di tentare di immunizzare un numero superiore di cittadini, unica soluzione per arginare un rischio di contagio che continua a essere molto alto”, ha sostenuto il sindaco, facendo riferimento all’“espansione consistente che si registra in Umbria, con percentuali ben al di sopra della media nazionale, a causa della diffusione delle varianti del virus in circolazione documentata dall’Istituto Superiore di Sanità, che sui primi 77 campioni analizzati nello studio di prevalenza dedicato all’Umbria ne ha individuati 41 con profilo genetico identificabile con la variante brasiliana e 22 con quella inglese”. In questo contesto Bacchetta ha condiviso con il vice questore Michele Santoro, dirigente del Commissariato di pubblica sicurezza di Città di Castello, l’invito a continuare a rispettare le regole, raccogliendo la disponibilità della Polizia di Stato ad affiancare il Comune e la Polizia Municipale in azioni concrete di supporto ai bisogni delle fasce più fragili della popolazione. “Anche in questi difficili mesi di emergenza la collaborazione tra le forze dell’ordine e l’amministrazione comunale ha continuato a essere molto proficua, molto importante e molto intensa”, ha sottolineato il sindaco, che ha aggiunto: “voglio ringraziare pubblicamente le forze dell’ordine per la presenza costante, continua, discreta e molto comprensiva, con cui hanno assicurato il rispetto delle norme da parte dei cittadini, garantendo la salute comune con un lavoro molto prezioso, che va apprezzato come merita”. Il vice questore Santoro ha raccomandato alla cittadinanza di “evitare quanto più possibile di andare in giro”, ricordando come sia consentito unicamente di “recarsi al lavoro, uscire di casa una persona alla volta per andare dal medico, in farmacia, per acquisti di generi di prima necessità”. “Con l’importante collaborazione della Polizia Municipale di Città di Castello, la Polizia di Stato sta esercitando un compito gravoso, perchè in questa fase c’è bisogno di tutelare un bene superiore che è quello della salute”, ha affermato Santoro, che nell’esprimere “comprensione per la stanchezza delle persone dopo mesi di restrizioni”, ha chiesto ai cittadini di “fare un ulteriore sforzo, al cospetto dell’incremento dei numeri del contagio, cercando di capire che le disposizioni che invitiamo a rispettare sono finalizzate a evitare ulteriori morti”. “Unitamente alla Polizia Municipale e alle altre forze dell’ordine, la Polizia di Stato è al servizio della cittadinanza e sarà a disposizione di tutta popolazione”, ha dichiarato il dirigente del Commissariato tifernate, lanciando un appello in particolare alle fasce di cittadinanza più fragili, come anziani e invalidi: “chi ha necessità non abbia remore a telefonare al nostro sindaco, alla Polizia di Stato, ai Vigili Urbani e rappresentare le esigenze legate al singolo fabbisogno giornaliero, come il ritiro della pensione e l’effettuazione della spesa, perché saremo al servizio di tutti nella massima collaborazione con le istituzioni locali”. A commento dell’intervento del vice questore Santoro, il sindaco Bacchetta ha sottolineato come “la disponibilità delle forze dell’ordine, della Polizia di Stato, a svolgere una funzione sociale in questa situazione di emergenza sia un bellissimo segnale, che va saputo cogliere”. “Per questo – ha concluso il primo cittadino – i nostri uffici inizieranno subito a lavorare in sinergia con il Commissariato tifernate”.

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Proposta associazione il Mosaico su impiego parte delle risorse relative al Lascito Mariani. I civici per Castello interpellato la Giunta

“Raccogliamo con grande interesse la proposta avanzata dalla associazione “Il Mosaico” di utilizzare una parte delle somme del Lascito Mariani per potenziare i servizi sanitari rivolti agli anziani del nostro territorio.
Le politiche di assistenza degli anziani dovranno sicuramente essere incrementate soprattutto in considerazione dell’andamento demografico di tutta la Nazione, caratterizzato da una tendenza all’ innalzamento dell’età media e all’invecchiamento della popolazione.
Riteniamo importante che questa amministrazione valuti concretamente la possibilità di fare quanto di sua competenza per rendere la residenza per anziani della nostra città Muzi-Betti un centro di eccellenza”.

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Covid-19 a Sansepolcro: Cornioli “Bene i primi dati, le scuole chiuse ci aiutano ad evitare la zona rossa”. Screening, il sindaco ricorda le motivazioni alla base dell’ordinanza di ieri

“Sono confortanti i dati comunicati dalla Asl relativamente ai primi due giorni di screening a Sansepolcro. Questo, insieme alla decisione di chiudere le scuole, dovrebbe consentirci di evitare la zona rossa, che limiterebbe quelle poche libertà che ci sta dando la zona arancione”.

Con queste parole, il sindaco Mauro Cornioli commenta le informazioni giunte dalla Asl circa i 7 casi positivi registrati nei primi due giorni di “Territori sicuri”, oltre a 2 positivi a bassa carica.

“I primi risultati sono confortanti, aspettiamo di avere un quadro definitivo di tutto lo screening che è ancora in atto. E’ importante in questo momento tenere alta l’attenzione e per questo è stata emessa l’ordinanza sulle scuole – spiega Cornioli – Non tanto per i numeri dei positivi riferiti allo screening, come abbiamo già detto, ma in via precauzionale alla luce della PEC che abbiamo ricevuto dalla Asl dove ci comunica la presenza delle due varianti che stanno circolando nel nostro territorio, sia inglese che brasiliana. La nota invitava a valutare la chiusura delle scuole, viste le classi che nei giorni scorsi sono state messe in quaratena e visto che gli istituti hanno dovuto mettere in DAD anche per la problematica degli insegnanti. Sappiamo che stiamo chiedendo dei sacrifici alle famiglie: non lo avremmo fatto se non fosse importante e la decisione di sospendere l’attività didattica in presenza è stata presa anche dopo aver sentito i dirigenti scolastici e il mondo sanitario del territorio, in modo particolare i pediatri, a causa della presenza significativa di bambini e ragazzi positivi. Ringraziamo le famiglie per quanto stanno facendo e ringraziamo i cittadini che hanno aderito allo screening. Solo uniti potremo uscire da questa situazione. Ci rendiamo conto che decidere in via preventiva non è semplice, non vorremmo subire le conseguenze dei dati: è con questa impostazione che abbiamo gestito questo ultimo difficile anno” conclude Cornioli.

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San Giustino – Scuole più sicure con “Poseidon”.
Nell’edificio della scuola media una nuova tecnologia di preallarme sismico. Assessore Crispoltoni: “Un progetto che vogliamo estendere anche agli altri plessi, completato da corsi di formazione”

E’ sempre più ampio il programma di investimenti portato avanti dall’Amministrazione comunale di San Giustino al fine di aumentare la sicurezza delle scuole. La scorsa settimana, in accordo con il Dirigente scolastico, prof.ssa Raffaella Reali, è stato installato nella sede del capoluogo dell’Istituto Comprensivo “L. Da Vinci” un dispositivo che si avvale di un sistema di monitoraggio per la segnalazione anticipata dei fenomeni tellurici.
Per mezzo, infatti, di acceleratori sismici, Poseidon, questo il nome dello strumento, riesce ad avvertire anticipatamente le scosse primarie e mediante l’allarme, dato dalle sirene collocate nei locali della scuola, permette di reagire in anticipo, concedendo secondi preziosi per mettersi in sicurezza, riducendo così il rischio sismico.
“Siamo lieti – commenta l’assessore alle Politiche Scolastiche, Milena Crispoltoni – di essere riusciti ad installare questo dispositivo nella nostra scuola media che diventa ‘scuola pilota’ di questo progetto che vogliamo, con il tempo, estendere anche agli altri edifici scolastici del territorio. Abbiamo iniziato a prendere in considerazione questa strumentazione la scorsa estate e, dopo sopralluoghi vari insieme con l’assessore Libero Valenti ed il Tecnico dell’azienda toscana, siamo riusciti a portare a termine la prima parte del progetto; appena la situazione lo permetterà, i nostri ragazzi e tutto il personale della scuola parteciperanno a dei corsi di formazione, indispensabili per rendere attiva la sicurezza e necessari per migliorare la conoscenza dell’evento sismico al fine di difendersi meglio. Questi momenti formativi avranno, crediamo, una positiva ricaduta anche sulle famiglie perché siamo certi che i nostri studenti racconteranno e spiegheranno al meglio ai propri familiari come comportarsi in certi frangenti che ci auguriamo di non dover rivivere”.
Il dispositivo in questione è stato studiato e realizzato dall’Azienda NewTrade di San Giovanni Valdarno che, da alcuni anni a questa parte, collabora ed è sostenuta dalle Università di Firenze e Pisa; il Polo Scientifico di Navacchio è infatti allo studio per la informatizzazione del sistema Poseidon al fine di mettere in rete ogni dispositivo installato sul territorio.
“Ringraziamo – conclude Crispoltoni – gli uffici e i dipendenti della squadra esterna per la celerità e puntualità nello svolgere ciò che ha permesso di realizzare, pur in un momento di grande difficoltà, questo progetto che è volto alla sicurezza degli alunni e personale tutto della nostra scuola”.

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Giornata nazionale dei Camici Bianchi, Nursind: “A un anno dal paziente 1 personale sanitario ancora in sofferenza”

 “A un anno dal paziente 1 il sistema sanitario è ancora in sofferenza”. E’ quanto afferma Giampaolo Giannoni, coordinatore Nursind Toscana, alla vigilia della Giornata nazionale dei Camici Bianchi, istituita lo scorso autunno dal Senato il 20 febbraio, giorno in cui venne identificato il primo paziente affetto da Covid19 a Codogno.

“Continuiamo a fare i conti con l’endemica carenza di personale – prosegue Giannoni – con organici inadeguati alle necessità e professionisti costretti a intervenire sempre in regime di straordinario per sopperire al carico di lavoro. Una situazione che si è fatta ancora più pesante con la campagna vaccinale”.

“Con molto personale impegnato sull’emergenza vaccini – sottolinea il coordinatore di Nursind Toscana – il territorio resta scoperto. Ma non esiste solo il Covid19, ci sono altre patologie importanti che necessitano di una copertura adeguata da parte di personale formato e specializzato, ci sono malati cronici, anziani, pazienti da seguire in modo adeguato sul territorio e che rischiano di finire in fondo alla lista delle priorità del sistema sanitario”.

“Proprio a causa della carenza di personale – aggiunge Giannoni – stiamo registrando il blocco della mobilità del personale sanitario: in questa fase le aziende non sono in grado di gestirla. L’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi, ad esempio, chiede al personale di attendere fino a settembre 2021 per le richieste di mobilità, altre aziende sono ancora più rigide. Come l’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer, che chiede di attendere 5 anni prima di procedere al nulla osta”.

“La situazione è particolarmente critica nelle Rsa, dove si registra una grave carenza di personale. Un problema che si riscontra anche a livello nazionale per il piano vaccinale: non si riescono a reperire infermieri perché non ci sono infermieri assunti. Non è stato fatto un concorso in tempi utili e oggi ci troviamo in grande difficoltà”.

“Nella Giornata nazionale dei Camici Bianchi – conclude Giannoni – ci teniamo a ribadire il nostro impegno e il nostro sostegno alla battaglia per la salute di tutti i cittadini, ogni giorno dell’anno”.

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