In tanti all’apertura della campagna elettorale di Paolo Fratini

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Tanta partecipazione per l’apertura ufficiale della campagna elettorale di Paolo Fratini, candidato  nella lista del Partito democratico alle regionali del 17 e 18 novembre a sostegno di Stefania Proietti.

All’evento – ospitato nei locali del Birrificio Altotevere – hanno risposto numerosi cittadini, operatori del settore agricolo e amministratori locali. Tutti loro, nel corso del tempo hanno saputo apprezzare e toccare da vicino la competenza di Fratini sia da tecnico agrario nella sua vita professionale sia da vicesindaco e poi da sindaco di San Giustino nella sua azione amministrativa.

Ad aprire l’iniziativa sono state le parole del sindaco di San Giustino, Stefano Veschi: “Coroniamo una proposta politica amministrativa nata a San Giustino e di buona amministrazione, che Paolo ha portato ai massimi livelli, tracciando un percorso che stiamo seguendo. Nei 10 anni da sindaco, San Giustino ha avuto una rilevanza che è andata oltre l’Altotevere”. E’ stata quindi la volta di Elisa Mancini, assessore e poi vicesindaco nelle giunte guidate da Fratini: “Con Paolo è sempre stato fatto un lavoro per e con la comunità. Da sindaco con generosità si è messo a disposizione dei cittadini e lo ha fatto creando una squadra che potesse lavorare insieme, senza personalismi”.

Agricoltura, sanità, scuola e infrastrutture sono state al centro dell’intervento di Paolo Fratini: “L’affetto che ho ricevuto questa sera – ha detto – è stato semplicemente emozionante. Tanti amici mi hanno spronato a tornare in campo e di mettermi a disposizione della comunità. In molti mi dicono sempre che parlo principalmente di agricoltura, lo faccio perché è necessario riportare le competenze in politica”.

Sanità. “Avendo fatto il sindaco per 10 anni  so quali sono i problemi e i bisogni della gente – ha continuato – Partiamo dalla sanità. I cittadini hanno sperimentato sulla loro pelle la mancanza di competenze in questi ultimi anni, con tempi biblici per le liste di attesa e il depauperamento della medicina del territorio. Noi lo diciamo in maniera chiara: siamo per la sanità pubblica e per  investire su strutture e personale”.

Servizi. “Un Paese e una regione che guardano al futuro e che vogliono mettere un argine allo spopolamento, devono investire su scuola, università e ricerca – ha dichiarato – Tutto questo anche per permettere ai giovani di rimanere in Umbria, perché di loro c’è bisogno. C’è bisogno di servizi per le famiglie e non di bonus per le famiglie. E’ quello che stiamo facendo a San Giustino con la costruzione del nuovo asilo nido comunale”.

Agricoltura. “Lo spopolamento riguarda soprattutto le campagne. Da 35mila aziende agricole che erano presenti sul territorio nel 2010, nel 2020 siamo arrivati a 25mila e oggi ne abbiamo 17mila – ha affermato – Hanno chiuso quelle aziende che si trovavano nei territori montani e di collina, rendendoli non vissuti e incurati. In quei luoghi dobbiamo portare i servizi, le scuole, le infrastrutture. E’ importante mantenere le aziende agricole diffuse per avere un territorio curato”.

Collegamenti. “Un altro tema fondamentale è quello delle infrastrutture – ha proseguito – La stazione Medio Etruria dell’Alta Velocità non si può costruire a Creti, bisogna farla laddove c’è una logica, ovvero a Rigutino perché la E78 converge e c’è l’innesto con la linea Perugia-Arezzo”.

“Stefania Proietti – ha concluso – ha una visione di sviluppo dell’Umbria. Insieme a lei possiamo fare un lavoro molto importante per i cittadini, per i giovani per le imprese, raggiungendo risultati nel turismo, nell’immagine della nostra regione e soprattutto investimenti per il settore dell’agricoltura”.

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