. C’è anche Arezzo tra i Centri Sclerosi Multipla premiati nell’ambito di “Una cicogna per la sclerosi multipla”, il progetto promosso da Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, con il patrocinio di AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla e SIN, Società Italiana di Neurologia.
Questa mattina, alla cerimonia che si è tenuta a Milano, ha partecipato il direttore del Centro, Sauro Severi.
“Il Centro di Arezzo è stato individuato come uno dei migliori in Italia nella promozione della medicina di genere, in particolare nella realizzazione di percorsi diagnostico-terapeutici “a misura di donna” – spiega Severi – Ci siamo impegnati a realizzare percorsi dedicati rivolti al sostegno, alla tutela e alla promozione di salute delle pazienti affette da sclerosi multipla, con particolare riguardo alla gravidanza. Infatti se un tempo alle donne affette da SM era fortemente sconsigliato avere figli, oggi la scienza dimostra che è possibile realizzare questo progetto di vita. Il Centro del San Donato, oltre ad aggiornate competenze neurologiche, è dotato di un pool di 22 specialisti dedicati alle pazienti con SM ed in grado di affrontare e risolvere nel breve tempo di 1-2 giorni le più svariate problematiche connesse alla patologia, in particolare alla programmazione della gravidanza, al suo decorso e al momento del parto. Questo riconoscimento ci ripaga per l’impegno profuso ogni giorno”.
“Siamo riconoscenti al dr Sauro Severi, coordinatore del team multidisciplinare e multiprofessionale per la Sclerosi Multipla, per il qualificato e appassionato lavoro che il team ha assicurato e continuerà a svolgere all’interno dell’ospedale San Donato di Arezzo, rappresentando un centro di eccellenza nel settore” ha commentato Roberto Marconi, responsabile Area Funzionale Neurologica della Asl Toscana sud est.
“Con il progetto ‘Una cicogna per la sclerosi multipla’, Onda mette in campo una serie di strumenti per supportare le donne con sclerosi multipla nel realizzare il loro desiderio di maternità – afferma Francesca Merzagora, presidente Onda – Grazie ad un lavoro di mappatura sul territorio nazionale, le donne possono trovare il supporto di un team multidisciplinare che valorizza la sinergia tra i vari specialisti coinvolti nella gestione della gravidanza, in particolare neurologo e ginecologo. In questi centri sarà distribuita anche una pubblicazione che vuole aiutare le donne con SM ad affrontare con maggior consapevolezza e serenità il desiderio di maternità, la gravidanza e la genitorialità”.
La SM viene diagnosticata, nella maggior parte dei casi, tra i 20 e i 40 anni. Si manifesta quindi nel periodo più florido e produttivo della vita della donna, influenzando inevitabilmente la pianificazione familiare. Se un tempo a queste donne era fortemente sconsigliato avere figli, oggi le evidenze scientifiche dimostrano che è possibile realizzare questo progetto di vita senza modificare a lungo termine l’andamento della malattia e senza causare danni al nascituro. Il progetto ‘Una cicogna per la sclerosi multipla’ vuole lanciare alcuni importanti messaggi: si può diventare mamme con la sclerosi multipla; la sclerosi multipla non è trasmissibile ai propri figli; le terapie modificanti il decorso della malattia non rappresentano un ostacolo assoluto al progetto di gravidanza; si può allattare dopo il parto e non vi sono aumentati rischi di anomalie congenite nei prodotti del concepimento.
La mappatura dei centri è avvenuta attraverso un questionario realizzato con la collaborazione di neurologi, psicologi e ginecologi. Sul sito www.ondaosservatorio.it è pubblicato l’elenco delle strutture a cui è stata assegnata la “Cicogna”.
“Una cicogna per la Sclerosi multipla”, importante riconoscimento per il Centro del San Donato
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