Festà del Papà in Pinacoteca ad ammirare insieme le opere di Raffaello, Signorelli e degli altri maestri del Rinascimento. Successo per l’originale iniziativa “Al museo con papà”, che Poliedro Cultura, in collaborazione con il Comune di Città di Castello ha messo a punto per celebrare all’insegna della cultura e dell’arte la giornata a loro dedicata. Questa volta sono stati i bambini, dall’apertura della Pinacoteca e di altre strutture museali ad accompagnare i loro papà.
Di solito, infatti, sono i bambini che hanno diritto al biglietto d’ingresso ridotto quando vengono accompagnati dai loro genitori nei musei, questa volta, e solo per la giornata odierna, domenica 19 marzo, la riduzione è riservata ai loro papà. I bambini infatti hanno la possibilità di scegliere di visitare il magnifico Palazzo Vitelli alla Cannoniera di Città di Castello, secondo museo dell’Umbria per importanza artistica, dove sono esposte opere di importanti artisti come Luca Signorelli, Raffaello, Ghirlandaio, Della Robbia ma anche di artisti del Novecento come Giorgio De Chirico, Mario Mafai o Nuvolo.
Ad accogliere gli ospiti le sale rinascimentali del Palazzo meravigliosamente affrescate con episodi mitologici e richiami alla famiglia Vitelli che ne fu proprietaria. Ma i bambini possono anche decidere di accompagnare i propri genitori alla scoperta del Museo delle Tradizioni Popolari di Garavelle, sempre a Città di Castello, per andare a conoscere un passato ricco di curiosità che probabilmente potrebbero aver sentito solo nei racconti dei propri nonni. “E’ stata una bella sorpresa vedere di prima mattina all’apertura della Pinacoteca, alcuni papà con i bambini al seguito percorrere per mano la strada che dall’ingresso della biglietteria conduce dal giardino alle sale della Pinacoteca dove sempre insieme hanno potuto ammirare le bellezze artistiche di Raffaello e Signorelli, nell’anno in cui ci apprestiamo a celebrare anche a Citta’ di Castello il 500enario del maestro del Rinascimento”, ha precisato l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi, nel ringraziare i papà e le famiglie con i loro figli che hanno aderito all’iniziativa: “grazie alle responsabili della Poliedro cultura, come sempre professionali e preparate nel fare da guida, i piccoli visitatori e i loro papà oggi potranno dire di aver trascorso una festa davvero originale che, ne sono sicura, ricorderanno per sempre e magari il prossimo anno vorranno ripetere”.
Un nuovo percorso da qualche mese arricchisce nella visita della Pinacoteca comunale di Città di Castello, dedicato ai due artisti che con le loro opere rendono il museo tifernate la seconda galleria dell’Umbria: Signorelli e Raffaello giovane. La Pinacoteca infatti conserva la Pala di san Sebastiano di Luca Signorelli e lo Stendardo processionale di Raffaello, unica opera mobile rimasta in Umbria. Sulla scorta della mostra di Raffaello del Cinquecentenario e guardando all’Anno Signorelliano, il 2023, l’Amministrazione comunale in accordo con la Regione dell’Umbria ha sviluppato il nuovo allestimento del piano nobile con un percorso che racconta vita ed opere di Signorelli e di Raffello giovane, proponendo un incontro ideale, che in vita non avvenne, nella Sala che ospita vìs a vìs lo Stendardo e la Pala di San Sebastiano. “Abbiamo messo a valore l’eredità della grande mostra del Cinquecentenario di Raffaello, che si è conclusa appena un anno fa, con l’altro imminente cinquecentenario dedicato a Signorelli.
Il percorso bilingue racconta il rapporto impossibile tra Signorelli e Raffaello, che pur lavorando intensamente a Città di Castello non si incontrano mai se non attraverso lo studio reciproco e a distanza delle loro opere. Come quella di Raffaello, che purtroppo si è scontrato con la pandemia, anche la ricorrenza di Signorelli è una grande occasione di promozione del territorio attraverso i beni artistici e l’esperienza culturale” ha concluso l’assessore alla Cultura Michela Botteghi. Il percorso “Signorelli e Raffaello giovane” è accompagnato da una nuova segnaletica interna ed esterna della Pinacoteca, finanziata con il bando ministeriale “Piccoli musei” 2021 e si sviluppa al piano nobile della Pinacoteca: la sala Baronci presenta una ricostruzione virtuale della prima opera che fu commissionata a Raffaello come “magister”, realizzata per la mostra del Cinquecentenario dal Museo Galilei, e che, distrutta da un terremoto, continuò ad essere riprodotta fino al tardo Ottocento per la sua bellezza.
Nella Sala anche la riproduzione della pagina del codice Baronci con la famosa definizione “Magister Rafael”, realizzata dalla Tipografia Grifani Donati; la sala dove attualmente convivono lo Stendardo di Raffaello e la Pala di San Sebastiano è la Sala della Contemplazione con una seduta che permette al visitatore di fermarsi ad ammirare due tra le opere più significative del Rinascimento umbro e italiano. A seguire la crocifissione Gavari con la sua storia che ha condotto la pala alla National Gallery di Londra e la sala dell’Ottagono dove viene riprodotto in scala il tempietto dello Sposalizio della Vergine, che conclude il percorso di Raffaello a Città di Castello e i suoi studi sulle opere del Signorelli, attestati su un disegno