“Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero infinito” (HarperCollins) è il titolo dell’ultimo libro di Aldo Cazzullo, che verrà presentato anche a Città di Castello, Giovedi 2 Novembre alle ore 17,30 presso la Sala “Rossi-Monti” della Biblioteca Comunale. Con l’autore dialogherà il responsabile della sede regionale Ansa, Claudio Sebastiani, dopo il saluto del sindaco, Luca Secondi.
“Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero infinito” (HarperCollins) è il titolo dell’ultimo libro di Aldo Cazzullo, che verrà presentato anche a Città di Castello, Giovedi 2 Novembre alle ore 17,30 presso la Sala “Rossi-Monti” della Biblioteca Comunale. Con l’autore dialogherà il responsabile della sede regionale Ansa, Claudio Sebastiani, dopo il saluto del sindaco, Luca Secondi. L’Impero romano non è mai caduto. Tutti gli imperi della storia si sono presentati come eredi degli antichi romani: l’Impero romano d’Oriente; il Sacro Romano Impero di Carlo Magno; Mosca, la terza Roma. E poi l’Impero napoleonico e quello britannico. I regimi fascista e nazista. L’impero americano e quello virtuale di Mark Zuckerberg, grande ammiratore di Augusto: il primo uomo a guidare una comunità multietnica di persone che non si conoscevano tra loro ma condividevano lingua, immagini, divinità, cultura. Roma vive. In tutto il mondo le parole della politica vengono dal latino: popolo, re, Senato, Repubblica, pace, legge, giustizia. Kaiser e Zar derivano da Cesare. I romani hanno dato i nomi ai giorni e ai mesi. Hanno ispirato poeti e artisti in ogni tempo, da Dante a Hollywood. Hanno dettato le regole della guerra, dell’architettura, del diritto che vigono ancora oggi. Hanno affrontato questioni che sono le stesse della nostra quotidianità, il razzismo e l’integrazione, la schiavitù e la cittadinanza: si poteva diventare romani senza badare al colore della pelle, al dio che si pregava, al posto da cui si veniva. A noi italiani in particolare i romani hanno dato le strade, la lingua, lo stile, l’orgoglio, e il primo embrione di nazione. Il libro racconta la fondazione mitica di Roma, dal mito letterario di Enea a quello di Romolo. L’età repubblicana, con gli eroi – tra cui molte donne – disposti a morire per la patria. L’avventura di golpisti come Catilina e di rivoluzionari come Spartaco, lo schiavo che ha ispirato ribelli di ogni epoca. La straordinaria storia di Giulio Cesare e di Ottaviano Augusto, due tra i più grandi uomini mai esistiti. E la vicenda di Costantino: perché se oggi l’Occidente è cristiano, se preghiamo Gesù, se il Papa è a Roma, è perché l’impero divenne cristiano. Attraverso un racconto pieno di dettagli e curiosità, alla portata del lettore colto ma anche di quello semplicemente curioso, Aldo Cazzullo ricostruisce il mito di Roma, partendo dai personaggi e dalle storie e arrivando alle idee e ai segni. A cominciare da quello che è stato il simbolo di tutti gli imperi del mondo, da Roma all’America: l’aquila. “Una iniziativa di grande valore culturale che si inserisce nell’ambito della settimana dedicata alla 43esima edizione del Salone Nazionale del Tartufo Bianco pregiato, in programma nel centro storico dal 1 al 5 novembre. Non è la prima volta che Aldo Cazzullo presenta nella nostra città, libri o eventi teatrali, sempre di straordinario interesse. Anche questo prossimo ne siamo sicuri lo sarà e per questo ringraziano sin da ora l’autore del libro”, hanno dichiarato il sindaco Luca Secondi e gli assessori, Michela Botteghi e Letizia Guerri.
ALDO CAZZULLO (Alba 1966) da 35 anni racconta i principali eventi italiani e internazionali, prima sulla “Stampa” poi sul “Corriere della Sera”, di cui è vicedirettore ad personam e responsabile della pagina delle Lettere. Ha pubblicato trenta libri sulla storia e l’identità italiana, vendendo un milione e mezzo di copie. Conduce su La7 “Una giornata particolare”. Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero infinito è il suo primo libro pubblicato da HarperCollins.