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Tre scuole in cima alla lista della Fondazione Agnelli: Patrizi, scientico Plinio e Itis Francesco Salviani. I complimenti dell’assessore Cestini

“Complimenti alle scuole segnalate che rappresentano un’eccellenza educativa a livello nazionale e oltre a garantire un elevato livello formativo per i nostri ragazzi contribuiscono ad accrescere il capitale sociale e quindi il potenziale di crescita del territorio”: così l’assessore ai Servizi Educativi del comune di Città di Castello Rossella Cestini commenta i dati di Eduscopio a cura della Fondazione Agnelli. Sulla base dei risultati ottenuti nel primo anno di Università, il rapporto dell’istituto di ricerca pone al secondo posto nel indirizzo specifico il liceo scientifico Plinio il Giovane, al terzo posto nella categoria dei tecnici ad indirizzo economico e al primo posto. Primo posto per tasso occupazionale l’’indirizzo professionale dell’Istituto Ugo Patrizi Città di Castello dell’International Campus Patrizi Baldelli Cavallotti tra tutte le scuole professionali dell’Umbria. “Nonostante il sistema scolastico sia uno dei comparti su cui gli effetti dell’Emergenza sanitaria si sono riverberati con maggiore incidenza, questi dati ci incoraggiano a guardare avanti, quando passata la pandemia, potremmo ricominciare dal riconoscimento di queste eccellenze la scuola in presenza, che rimane un vettore insostituibile nella trasmissione del sapere e nella costruzione di competenze relazioni solide. Voglio rinvolgere un ringraziamento particolare a chi si è impegnato per migliorare quotidianamente la qualità delle nostre scuole, i dirigenti, i docenti e tutto il personale ausiliario tecnico ed amministrativo. Alla loro professionalità e alla loro passione si devono i lusinghieri risultati che la Fondazione Agnelli ha certificato ma che ognuno di noi può osservare anche in questo frangente così critico. Tutti ci auguriamo che dalla didattica a distanza quanto prima si possa tornare in aula e che la scuola torni ad essere quel laboratorio di persone future che sintetizza la sua missione più autentica”.
CDCNOT/20/11/16//COMINLINEA/474/SSC

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Domenica 22 novembre distacco energia elettrica per 80 utenze, tra periferia e centro storico

Per consentire l’effettuazione di lavori sulla linea di distribuzione che potenzieranno anche il servizio garantito all’ospedale di Città di Castello, tra le ore 8.30 e le ore 16.00 di domenica 22 novembre Enel procederà al distacco dell’energia elettrica a circa 80 utenze dell’immediata periferia del centro storico tifernate. A essere interessati dall’intervento saranno abitazioni, uffici, negozi e un supermercato situati in viale Moncenisio, viale Buozzi e viale Diaz, ma anche i semafori all’incrocio tra le tre direttrici stradali nei pressi dell’istituto Ugo Patrizi. Agli automobilisti è, quindi, raccomandato di prestare attenzione al momento del passaggio nella zona. I lavori consentiranno di ultimare il collegamento fra due linee di media tensione e sono di particolare rilievo, nell’attuale situazione di emergenza sanitaria, perché una di esse alimenta l’ospedale. Grazie all’intervento sarà garantita una ulteriore opportunità di erogare energia elettrica al nosocomio in caso di guasti.

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Guerri (PD) e Gasperi (Misto) contro le nuove modalità ‘online’ per il consiglio comunale tifernate

“Nuove modalità ‘online’ per il consiglio comunale tifernate ma vecchie, pessime abitudini .
Ieri sera a Città’ di Castello si è svolto per la prima volta un consiglio comunale su piattaforma digitale, una scelta  più che giusta, vista l’emergenza sanitaria in corso, per dar modo alla massima assise cittadina di continuare a riunirsi in sicurezza. 
Tuttavia nonostante la nuova modalità è tornata a ripetersi quella che è stata una consuetudine nei consigli comunali degli ultimi mesi: “ad una certa” sospendere anticipatamente i lavori d’aula, una prassi ormai consolidata anche di fronte ad un pc. Così dopo poco più di tre ore di seduta all’attivo e un ordine del giorno da terminare (risalente agli ultimi tre Consigli Comunali) il lavoro davanti al computer e’ apparso così faticoso che poco prima delle 21 è arrivata la solita richiesta di sospensione. 
È così che ad eccezione di alcuni consiglieri tra cui Guerri e Gasperi che hanno votato contro la richiesta di sospendere i lavori, con la precisa volontà di portare a termine gli ultimi tre punti dell’ordine del giorno…fra astensioni e voti a favore alle 21:10 il consiglio comunale e’ stato sospeso!
Se purtroppo in queste ultime sedute meno della metà sono stati i punti trattati all’ordine del giorno, a breve presenteremo una mozione che vuole essere coerente con l’impegno profuso: dimezzare i gettoni di presenza dei consiglieri comunali per i consigli comunali interrotti senza aver adempiuto l’ordine del giorno previsto.
Una forma di rispetto per il lavoro svolto, quello ancora da svolgere e di tutti i cittadini”.

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Calendari di “clausura” ai tempi del Covid“: l’anteprima del calendario Laus Deo 2021 realizzato dal monastero di Santa Veronica Giuliani

Calendari di “clausura” ai tempi del Covid“. “La quotidianità, le piccole cose” è il tema del secondo calendario ideato e realizzato dalle otto sorelle cappuccine del monastero di Santa Veronica Giuliani a Città di Castello. “Insieme agli amici e collaboratori de Le Rose di Gerico e grazie alla generosità e competenza della Legatoria Cartoedit e della Tipografia Petruzzi, anche per l’anno 2021 siamo riuscite a realizzare il nostro Calendario”, precisa con un pizzico di orgoglio la badessa madre Giovanna a nome di tutte le sorelle. Attraverso gli scatti di Silvio Ficarra e Giuseppe Marsoner che con discrezione e umiltà hanno catturato gesti e emozioni della nostra vita, vi accompagniamo alla riscoperta della bellezza custodita nella semplicità dei nostri giorni”. “Lo scorrere dei mesi – proseguono – si intreccia con il racconto della quotidianità di santa Veronica.” “Le sue sorelle condividono con noi i gesti feriali e umani di una donna che ha amato la vita, che l’ha vissuta in tutta la sua bellezza e anche difficoltà. Con le mani e i piedi feriti dalle stimmate caricava la legna, portava brocche d’acqua, impastava tagliolini … Tutto questo per dirci che il Regno di Dio è già qui, presente lì dove siamo, nascosto anche nelle giornate a volte grigie e anonime della nostra vita”. Il messaggio si conclude con una informazione di carattere pratico: “Per richiedere il calendario potete inviare il vostro nome, cognome, indirizzo alla mail: calendariosvg@gmail.com”. Grande interesse suscitò lo scorso anno l’annuncio del primo calendario di “clausura”, “Laus Deo”, due parole scritte ripetutamente dalla Santa a conclusione di lettere e delle pagine del suo diario che ha segnato il trascorrere del 2020. Ora dunque le sorelle di Santa Veronica sono pronte al bis con un nuovo ed interessante lavoro editoriale, “Laus Deo” 2021, che sta già, in anteprima facendo il giro del web.

LA SCHEDA
Monache Clarisse Cappuccine (Monastero “S. Veronica”) Via XI Settembre, 21 Città di Castello

Il monastero è stato fondato nel 1643 da Mons. Giovanni Maria Cuccioli. Le prime due madri provenivano dal Monastero delle cappuccine di Perugia.
Le monache sono di vita interamente contemplativa e seguono la regola di santa Chiara d’Assisi, secondo la riforma intrapresa dalla venerabile Lorenza Longo nel 1535. Qui visse santa Veronica Giuliani, grande mistica, che dal 1677 al 1727 si offrì per la gloria di Dio e per la salvezza dei fratelli.
Nel secolo scorso il monastero è stato scelto come sede della nascente Federazione delle cappuccine e come centro formativo della vita cappuccina. L’11 marzo 1955, infatti, nasceva la prima Federazione centro-sud-isole e la sua prima presidente fu sr. Maria Francesca Venturini. In quegli anni il monastero fu la sede del noviziato comune e quindi si resero necessari i lavori di ampliamento e di ristrutturazione per accogliere le novizie degli altri monasteri. Le sorelle oltre a un’intensa vita di preghiera, si dedicano alla preparazione delle ostie per la diocesi e accolgono i numerosi pellegrini che desiderano visitare il piccolo museo che custodisce i ricordi della Santa Veronica e della beata Flórida Cèvoli.

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Confartigianato Arezzo: Vannetti “gli imprenditori sono la prima barriera al virus pe quindi basta con la lotteria dei codici Ateco”

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“Noi imprenditori siamo una barriera contro la diffusione del virus, non siamo i vettori della sua avanzata: questo deve essere un principio chiaro. Abbiamo investito molto per assicurare luoghi sicuri ai nostri dipendenti e lo abbiamo fatto per ottemperare alle norme di legge ma anche nella consapevolezza che fermare il virus significa assicurare un futuro a ciascuno di noi e al Paese”.

E’ quasi uno sfogo amaro, quello di Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Arezzo, che, oltre alla questione sicurezza chiede con forza che venga tutelata al massimo la forza economica del settore messa a dura prova dalla gravissima crisi: “Basta – afferma –  con l’umiliante lotteria dei codici Ateco per dare ristoro alle imprese colpite dalle misure di contenimento della pandemia. Bisogna indennizzare tutti gli imprenditori che hanno subito gravi perdite di fatturato, indipendentemente dalla loro appartenenza a settori e ambiti di mercato”.

“L’imprenditore ha già sulle sue spalle – spiega ancora Vannetti – la durissima responsabilità d’impresa, la tutela economica e sociale riferita ai dipendenti, ai collaboratori, all’indotto, e che quindi deve essere assolutamente tutelato e esonerato da qualsiasi sospetto, rispetto appunto alla diffusione del virus:“E’urgente – afferma con forza – che il Governo intervenga con misure semplici e chiare che pongano fine alla responsabilità civile, penale e amministrativa dei datori di lavoro in caso di contagio da Covid-19 introducendo una norma che chiarisca, l’esclusione da responsabilità del datore di lavoro”.

Anche se dal riconoscimento del contagio come infortunio sul lavoro non deriva automaticamente una responsabilità del datore di lavoro, come ha precisato in una nota l’Inail lo scorso maggio, Confartigianato Arezzo ritiene che sia da “affermare  definitivamente che la pandemia è un fatto esogeno all’azienda” e, per questo, “non si sarebbe dovuta attribuire all’imprenditore, fin dall’inizio, alcuna responsabilità penale”, questo ovviamente se l’imprenditore stesso non ha mancato di mettere in campo tutte le protezioni individuali e tutti gli accorgimenti richiesti dai vari Protocolli.

“Ci auguriamo che comunque a nessuno venga in mente – prosegue Vannetti –  di colpevolizzare gli imprenditori artigiani, che vanno messi nelle condizioni di lavorare in serenità e senza inutili chiusure punitive. E’ quindi necessario che chi rispetta le norme di sicurezza, anche in futuro, non debba incorrere in responsabilità penali legate a eventuali positività dei propri dipendenti: e su questo chiederemo sempre garanzia per la loro tutela, moltissime imprese già stremate dalle pesanti conseguenze economiche della pandemia, avrebbero rischiato altrimenti di non sopravvivere agli ulteriori costi che sarebbero derivati da eventuali sanzioni correlate anche a questa possibilità”.

E sempre a proposito di responsabilità Confartigianato Arezzo, attraverso le parole del suo presidente, ribadisce: “Gli imprenditori si assumono, come già detto, il rischio di impresa, ma con regole chiare e quindi i nuovi provvedimenti Governativi, legati all’emergenza Covid-19 che hanno disposto chiusure parziali o totali di molte attività, rischiano di mettere definitivamente in ginocchio il settore delle piccole e medie imprese: era stato fatto un patto tra Governo e imprese che prevedeva, a fronte dell’assunzione di responsabilità, nell’applicazione dei protocolli e di investimenti, la garanzia da parte dello Stato, dell’apertura delle attività”.

“Dopo tanti mesi apri e chiudi delle attività d’impresa – conclude Vannetti –  tutto il sistema economico  è andato in sofferenza. Non serve correre dietro alla realtà con i codici Ateco, ma nella prossima legge di bilancio vanno trovate adeguate risorse aggiuntive per dare ristoro a tutti gli imprenditori che hanno subito perdite gravi, a qualsiasi settore e pezzo della filiera appartengano, e con un riferimento temporale più ampio possibile che tenga conto dei tanti mesi di fermo delle attività. Occorre fare presto allora e produrre azioni, da parte delle autorità, in grado di ristabilire anche un corretto clima di fiducia tra Governo e settore produttivo per il bene del nostro Paese che, senza la spinta delle imprese, non potrà neanche tentare l’uscita da questa terribile crisi”.

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Consiglio comunale: Zucchini (Misto) propone l’acquisto di test e tamponi. Arcaleni (Castello cambia) “ripensiamo il no di farmacie allo screening regionale”

Emergenza Coronavirus. Dal consiglio comunale di Città di Castello, campagna per lo screening. Zucchini (gruupo Misto): “Acquistiamoli come comune”. Arcaleni (Castello Cambia): “Affrettato il no di Farmacie ai test rapidi della Regione”. Durante il consiglio comunale di lunedì 16 novembre 2020, il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta ha aggiornato il consiglio sul fronte del Covid: “Nella giornata del 15 novembre avevamo 311 positivi, 300 in isolamento domiciliare contumaciale e 11 ricoverati nel reparto COVID non in terapia intensiva. Il contesto tifernate ha una percentuale del 7.76% tra cittadini e contagiati ed è uno dei più bassi dell’Umbria. Dobbiamo rimanere in contatto con la Regione perché il rischio di saturazione dei reparti è alto. La zona arancione è legata a questa problematica. Ci sono in previsione ospedali da campo, ma ritengo necessario fare una valutazione complessiva. Il dato di ieri riportava 8 positivi e 8 o 9 guariti. La nostra città non è considerata la più critica anche se il numero dei positivi è alto perché sviluppato in contesti familiari. La pandemia durerà ancora e saremo costretti a ragionare in termini di emergenza ancora per mesi. Il problema sono i posti COVID che sono tutti occupati come in tutta l’Umbria, in parte minima anche dai tifernati. Il contesto generale è quello di massima attenzione e massima allerta”.
Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha fatto riferimento ai contagi nelle famiglie citate dal sindaco: “Se c’è un modo per ricostruire il contagio, perché non si usa. Resto basita davanti alla non adesione di Farmacie tifernate a questa campagna di screening della Regione Umbria che è diretta a ragazzi fino a 18 anni e loro familiari. Le farmacie hanno aderito e finora i test sono stati 4000. Le farmacie comunali di Città di Castello non lo stanno facendo.
Gaetano Zucchini, capogruppo del Gruppo Misto, ha proposto di comprare i test antigenici che distinguono l’influenza stagionale dal Coronavirus. “Condivido con Arcaleni la perplessità sul no delle Farmacie comunali nell’apparato testante locale con test rapidi. Perché non acquistiamo noi tamponi come struttura amministrativa e li doniamo a chi può eseguirli. Dentro questo consiglio c’è un medico, un infermiera, una professione sanitaria. Tra poco usciranno i test per distinguere l’influenza normale dal Covid, sarebbe importante per i medici di famiglia averli. Questo scarica la congestione dell’ospedale. Facciamo una commissione Servizi per provare se si posso comprare i test antigenici, costano 10 euro. Farmacie e l’altra municipalizzata potrebbero concorrere a questa opera meritoria”.
CDCNOT/20/11/17//COMINLINEA/475/SSC

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Emergenza Coronavirus: Cornioli “oggi notizie più confortanti, nonostante si contino 2 nuovi positivi”

“Oggi notizie più confortanti arrivano dalla Asl, con solo 2 nuovi casi positivi a Sansepolcro. Questo non significa che possiamo abbassare la soglia dell’attenzione.

Come vedete, da un giorno all’altro ci possono essere differenze anche piuttosto marcate sul numero dei nuovi positivi. Nel video che ho pubblicato oggi all’ora di pranzo, abbiamo fatto il punto della situazione e delle raccomandazioni.

Rimanendo ai numeri, ma a livello più ampio, i nuovi positivi nella Asl Toscana sud est sono 433, di cui 172 nella provincia di Arezzo (per i quali sono stati effettuati 1377 tamponi).

Le persone positive in carico nell’Aretino sono 4672. Si registrano 123 guarigioni. Nessun decesso”.

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Lascito Mariani: Schiattelli (Misto) “basta perdere tempo. Pronta interpellanza, serve chiarezza su gestione fondi”

Il sottoscritto Schiattelli Filippo in relazione alla annosa vicenda riferita all’utilizzo del lascito Mariani:
In considerazione dell’attuale periodo di grave emergenza sanitaria a seguito della cosiddetta seconda ondata di contagi a causa del Covid-19, che coinvolge come altri anche il nostro Ospedale cittadino,
preso atto del lodevole impegno di solidarietà dello stesso nella cura di pazienti Covid provenienti anche da altri territori, essendo evidente che non si muore di solo Covid e di quanto sia importante garantire massimamente anche gli altri principali servizi sanitari.
Chiede che non si rincorrano più le chimere quali i progetti sul vecchio ospedale ma piuttosto, ci si adoperi nell’immediato utilizzo, di concerto con la U.S.L. Umbria n.1, delle cospicue risorse disponibili e fino a necessità, affinché l’Ospedale e tutti gli operatori sanitari che ci lavorano possano espletare al meglio la propria funzione ovvero la cura e la prevenzione dei malati, tutti, anche delle patologie non Covid.
Nel pieno rispetto, elemento non da poco, della volontà della testatrice Sig.ra Clara Mariani , la quale, se potesse vedere come negli anni siano state disattese le proprie intenzioni filantropiche si rivolterebbe nella tomba.
A tal proposito si chiede:
-Se gli impegni in carico al Sindaco ed alla Giunta, a seguito dell’approvazione in C.C. alla data del 22/06/2020 dell’ Odg. Bacchetta-Zucchini protocollo 22720 del 10/06/2020, siano stati intrapresi fattivamente oppure no, visto che da giugno ancora ad oggi, non siamo a conoscenza di nessun atto formale di concerto con la U.S.L. Umbria n.1 per l’utilizzo del lascito.
-Di conoscere esattamente a quanto ammonta ad oggi e come sia stata custodita l’ingente somma del lascito da quando, circa oltre sei anni or sono, è nelle disponibilità del nostro Comune e quanti sono ad oggi gli interessi maturati di cui parlava il Sindaco durante la Commissione Programmazione economica del 06/05/2020.
-Se dopo l’approvazione in C.C. alla data del 22/06/2020 dell’ Odg. Bacchetta- Zucchini protocollo 22720 del 10/06/2020 e quindi del poco opportuno generalizzato riconoscimento della disponibilità del lascito alla U.S.L. Umbria n.1, sia realmente giunta la richiesta da parte di quest’ultima per ulteriori 280.000,00 euro circa, relativi alle spese legali dedotte.
-Se tale richiesta esiste, come intende comportarsi in merito questa amministrazione ? Sicuramente non dovrà gravare sulle tasche dei cittadini.

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Caos Consiglio comunale a Città di Castello: anche Bartolini dal PSI passa al Misto. Bacchetta “farò verifica di maggioranza chiamando personalmente i consiglieri”

Nella seduta del consiglio comunale di Città di Castello di lunedì 16 novembre 2020, la prima on line dell’assise tifernate, durante le comunicazioni il consigliere del PSI Luigi Bartolini ha annunciato di passare al Gruppo misto, che è attualmente il più numeroso. Da oggi risulta composto da Gaetano Zucchini, capogruppo, Marco Gasperi, Vittorio Massetti, Marcello Rigucci, Luciano Domenichini, Filippo Schiattelli e Luigi Bartolini come consiglieri.
Nel dare la notizia, Luigi Bartolini, consigliere del PSI, ha detto: “Esco dal gruppo consiliare Psi e passo al gruppo Misto. Dobbiamo ragionare sul nuovo, questo mandato sta per concludersi. Garantirò il mio modesto contributo alla città che mi appartiene dalla nascita. I partiti stanno vivendo un momento di crisi e dobbiamo cimentarci su una riflessione sul modello di rappresentanza La maggioranza si è dissolta come neve al sole anche per la sua autoreferenzialità e per una chiusura verso la partecipazione di cittadini e gruppi consiliari, usati solo per approvare decisioni prese da pochi nelle stanze che contano. Il mio gruppo, uscito vincitore dalle elezioni, non ha mai discusso nulla, un’esperienza mortificante che mi ha portato ad uscire. La mia linea sarà dare una mano non a posizioni ideologiche ma dare una mano. La sanità merita una profonda riflessione, è emerso quanto è importante la medicina del territorio, che avrebbe evitato che gli ospedali fossero presi d’assalto. Il tema dello sviluppo economio per mancanza di infrastutture, no strade, no ferrovie, cantieri aperti…Malgrado tutto silenzio assordante. Il rilancio del centro storico annunciato ma non costruito. No all’inerzia politica”.

Vittorio Morani, capogruppo del PSI, si è dichiarato sorpreso: “Non sapevo di questa decisione e lo invito a ripensarci. Probabilmente è stata una scelta a sangue caldo”.
Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha detto “il sindaco ha sorvolato sulla questione politica appena aperta ma l’opposizione non può farlo. La crisi della maggioranza va avanti e si aggrava. Il sindaco più che bollettino sul COVID dovrebbe darlo su chi rimane in maggioranza. Quale è lo stato di salute del suo governo e di una Giunta che ha mostrato molto più limiti. Se vediamo quanti sono passati nel Gruppo Misto, lo hanno fatto con motivazioni forti. E’ un peccato che la crisi politica collimi con la crisi della pandemia ed economica, quando la barra doveva essere più lungo possibile”.
Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha fatto riferimento ai contagi nelle famiglie citate dal sindaco: “Se c’è un modo per ricostruire il contagio, perché non si usa. Resto basita davanti alla non adesione di Farmacie tifernate a questa campagna di screening che è diretto a ragazzi fino a 18 anni. Le farmacie hanno aderito e finora i test sono stati 4000. Le farmacie comunali di Città di Castello non lo stanno facendo. Quando alla fuoriuscita di Bartolini, ha usato le stesse motivazioni di Schiattelli. Se la maggioranza ha navigato a vista fino ad adesso, ora andiamo con un orizzonte brevissimo. Non ce lo possiamo permettere”.
Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, è intervenuto per dire: “Con questo stillicidio per la maggioranza con consiglieri che non accettano più il discorso che il sindaco ha portato avanti, c’è bisogno di una spiegazione, per portare a termine il mandato del sindaco. Purtroppo tanti discorsi ma cose concrete poche come lamenta chi esce. Questi impedimenti hanno nociuto al sindaco che non credo per sua volontà non è riuscito a fare ciò che voleva. C’è bisogno di un sussulto contro quel gruppo di potere che sta bloccando tutto e rimandare a trattative elettorali. Lei non ha niente da perdere e può fare gesti coraggiosi. Fermiamo questa emorragia e chieda al consiglio di esprimersi su alcuni progetti in sospeso anche a costo di rinunciare alla sua maggioranza. Lo deve ai cittadini”. Marco Gasperi, consigliere del Gruppo Misto, ha detto: “Da tanto tempo lamento la frustrazione su scelte dell’ufficio presidenza e della Giunta e mi chiedevo come facevano i consiglieri a non provare lo stesso sentimento. Evidentemente era latente anche nella maggioranza. Anche Bartolini ha dichiarato che sosterrà la maggioranza ma se il sindaco andrà avanti fino alla fine, cerchiamo di collaborare”.
Il sindaco Luciano Bacchetta ha replicato “non volevo eludere ma il Covid mi sembra più importante. Verificherò se c’è ancora una maggioranza perché i passaggi al Gruppo Misto non hanno marcato una distanza politica. Se non ci fosse ne prenderò atto, molti consiglieri sono stati eletti con il premio di maggioranza e dovrebbero tenerne conto. Non voglio polemizzare perché il Covid è una vicenda dirompente che va sopra a tutto. Non voglio usarlo come alibi e contatterò i consiglieri di maggioranza uno ad uno e chiederò se vogliono chiudere ora. Ho intenzione di capire se c’è un numero che vuole concludere la legislatura o se vuole interromperla. Per ora questa maggioranza ha perso un consigliere. Stamattina ha parlato con Bartolini e non mi ha detto nulla. Ognuno si deve assumere la propria responsabilità.
Per Gaetano Zucchini, capogruppo del Gruppo Misto, “rispetto la scelta di Bartolini, ognuno ha la sue dinamiche, io ho vissuto le mie. Non bisogna generalizzare. Il gruppo misto è un contenitore dove stanno derivazioni partitiche e politiche differenti. Ringrazio il sindaco che mi ha preceduto, avrei voluto lanciare la proposta di una verifica per un’unità di intenti programmatica e una responsabilità piena in questo frangente. Mi ha più preoccupato la risposta di Morani che la decisione di Bartolini”.

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Emergenza Coronavirus: a San Giustino sono 42 le persone attualmente positive

Aggiornamento quadro complessivo dei positivi sul territorio

Sono 42 le persone attualmente positive, delle quali 1 ricoverata in ospedale e le altre poste in isolamento domiciliare.

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Mancanza energia elettrica via Federico Nomi: Marzi “Enel stato facendo di tutto per ripristinare guasto prima possibile”

“Siamo rammaricati per il guasto, purtroppo imprevedibile e anche di grave entità. Enel è già al lavoro e provvederà al completo ripristino a suo carico”. E’ la dichiarazione dell’assessore Riccardo Marzi, in seguito al problema che si è creato in via Nomi a Sansepolcro, a pochi giorni dal termine di un cantiere che ha visto la strada rimessa a nuovo. Purtroppo il guasto si è verificato, come a volte può accadere, ma non si è perso tempo. Inevitabile dover smantellare il fondo stradale. “Enel ha lavorato anche di notte e presto sarà tutto a posto- continua Marzi -Mercoledì è in programma un incontro tra il nostro ufficio tecnico e il responsabile di area di Enel per definire la situazione. Come Comune vigileremo sul ripristino totale, sia della funzionalità del sistema che del manto stradale”.

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Visite patenti, a Città di Castello si prenotano tramite e-mail

Preso atto del permanere dello stato di emergenza sanitaria e al fine di rispettare le misure di prevenzione da contagio Covid-19, si comunica che il CUP dell’Ospedale di Città di Castello ha temporaneamente sospeso l’attività di prenotazione in presenza delle visite presso la Commissione Medica Locale per il conseguimento-rinnovo-revisione delle patenti di guida e delle patenti nautiche.
I cittadini possono prenotare le prestazioni in oggetto inviando una email alla segreteria della Commissione Medica Locale di Perugia compatenti@uslumbria1.it, riportando i seguenti dati: generalità, data e luogo di nascita, residenza, numero di cellulare o telefono fisso, estremi della patente di guida o sua foto, infermità/patologia per la quale si chiede la visita.
La segreteria Commissione Medica Locale di Perugia risponderà inviando sempre tramite e-mail le informazioni necessarie per un corretto ed agevole espletamento delle visite.
In presenza di difficoltà oggettive personali, il cittadino potrà avvalersi anche del supporto delle Scuole Guida o Agenzie specializzate locali.
Si fa inoltre presente che il pagamento dei diritti amministrativi può essere versato sempre presso il CUP dell’ospedale di Città di Castello.
La segreteria Commissione Medica Locale di Perugia risponderà inviando sempre tramite e-mail le informazioni necessarie per un corretto ed agevole espletamento delle visite.
In presenza di difficoltà oggettive personali, il cittadino potrà avvalersi anche del supporto delle Scuole Guida o Agenzie specializzate locali.
Si fa inoltre presente che il pagamento dei diritti amministrativi può essere versato sempre presso il CUP dell’ospedale di Città di Castello.

Contatti Ufficio stampa:
TGC Eventi | Lucia Pippi| Tel. 338 1223266 | lucia@tgceventi.it

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Covid-19: ieri due decessi all’ospedale di Città di Castello e al Media Valle del Tevere

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Nella giornata del 15 novembre sono decedute nelle strutture della Usl Umbria 1 due pazienti positivi al Covid-19. Si tratta di una donna di 84 anni di Bastia Umbra deceduta all’ospedale di Città di Castello e di un uomo di 83 anni di Todi deceduto all’ospedale Media Valle del Tevere.

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Emergenza Coronavirus: Bacchetta “ieri 8 nuovi positivi e 8 guariti, in totale i casi sono 311, con 300 persone in isolamento domiciliare. Lavoriamo per Natale in città”

“I dati dell’Usl Umbria 1 ci dicono che ieri abbiamo avuto 8 nuovi positivi e 8 guariti, per cui il totale dei casi di Covid-19 a Città di Castello è di 311, con 300 persone residenti in isolamento domiciliare contumaciale, 11 ricoverate preso il reparto Covid dell’ospedale tifernate e nessuno in terapia intensiva”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha aggiornato così stamattina la situazione dell’emergenza da Covid-19 a Città di Castello, osservando come stia continuando “il trend che dura da diversi giorni, con un numero di guariti simile a quello di nuovi positivi,un segnale abbastanza rassicurante”. Il primo cittadino ha aggiornato anche il dato dei ricoveri per Covid all’ospedale tifernate, dove si trovano 46 persone, 7 delle quali in terapia intensiva. “Abbiamo sostanzialmente il nostro reparto e la nostra terapia intensiva Covid completamente occupati, uno dei segnali che non possono che destare qualche preoccupazione”, ha rilevato Bacchetta. Il sindaco ha rinnovato le condoglianze alla famiglia del tifernate di 84 anni deceduto all’ospedale, “tra le 11 persone scomparse in Umbria ieri”. “Un dato questo dei decessi – ha detto – che è l’aspetto più drammatico e inquietante dell’intera vicenda, visto che nella nostra regione ha raggiunto una quota abbastanza considerevole”. “L’indice Rt in chiusura di settimana era di 1,43, a segnalare una stabilizzazione della situazione, anche se per qualsiasi valutazione dobbiamo attendere che le nuove misure adottate nella trasformazione dell’Umbria da zona gialla a zona arancione siano sostanzialmente operative”, ha osservato il sindaco, richiamando l’attenzione sul fatto che a Città di Castello “la grandissima parte delle persone positive sono a casa, quindi con pochi sintomi o nessuno, ma c’è comunque una percentuale minima, non insignificante, di persone che devono ricorrere alle cure ospedaliere, un elemento che non possiamo ignorare”. Bacchetta ha confermato che “stamattina è iniziato il trasferimento del ‘drive trough’ di via Vasari al parcheggio del Centro Servizi di Cerbara”. “Il lavoro sta procedendo celermente, per cui entro la settimana il nuovo servizio sarà operativo e consentirà un afflusso migliore, con maggiore tranquillità, in un’area più ampia di quella utilizzata oggi”, ha evidenziato il sindaco, che ha ringraziato “l’Usl Umbria 1, Sogepu e i tecnici del Comune, che stanno lavorando alacremente a realizzare la nuova struttura, e anche l’Anpas, al Gruppo Comunale di Protezione Civile e alla Croce Rossa Italiana, che sono in prima linea per questo obiettivo”. Nel ricordare che “questi sarebbero stati i giorni delle fiere di San Florido, una tradizione che si è interrotta dopo moltissimo tempo per cause di forza maggiore perché vietate da provvedimenti del Governo che hanno confermato la scelta già fatta dall’amministrazione comunale a suo tempo”, Bacchetta ha anticipato: “stiamo lavorando per fare in modo che il prossimo Natale dia segnali di vitalità e di serenità nella nostra città, con la speranza che i nuovi dati diano indicazioni buone sull’andamento della pandemia”. “Vivere il Natale nel modo più sereno possibile è importante, perché è giusto guardare avanti dando segnali di speranza e ottimismo per il futuro”, ha concluso il sindaco.
CDCNOT/20/11/16/COMINLINEA/481/MB

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Sociale e Covid: sostegno al reddito e accesso alle tecnologie, gli interventi di Comune e Regione Umbria in commissione

Tre interventi regionali per oltre 300mila euro dei fondi Ue contro la povertà ai tempi del Covid: a Città di Castello misure verso integrazione scolastica di minori disabili, 2700 euro per famiglie senza reddito, Family tech per abbattere il divario digitale. Ai quali si aggiungono i 30mila euro di risorse comunali per i rimborsi della Tari, la distribuzione permanente dei buoni spesa per altre 160 famiglie, e risorse aggiuntive per i circa 90 disabili dell’Alto Tevere: se ne è parlato in commissione Programmazione, giovedì 12 novembre 2020; l’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini ha introdotto il tema dicendo che “il Comune ha continuato nella nuova Emergenza con la distribuzione di circa 160 buoni pasto per 150/200 euro di media alle persone e famiglie bisognose. Abbiamo ricevuto 73 richieste per situazioni critiche, passate al vaglio degli assistenti sociali. Il bisogno è aumentato anche da parte di persone che mai si erano rivolte ai servizi. Presto apriremo il centro antiviolenza e le Farmacie comunali ci hanno dato la possibilità di arredare con 2000 euro l’appartamento di via Luca Signorelli che sarà sede del centro”. Il dirigente del Settore sociale Giuliana Zerbato ha parlato di “un momento impegnativo. Teniamo i rapporti con l’associazionismo e il volontariato per dare risposte. Abbiamo garantito servizi domiliciari per anziani, disabili e integrazione scolastica per la primaria. Con le cooperative abbiamo condiviso le modalità per muoversi in sicurezza. Per le famiglie abbiamo l’azione per il rimborso della Tari con un fondo da 20mila a 30mila euro. Le domande sono già 222 e c’è un supporto attraverso il Digipass per la compilazione”. Delle tre azioni derivanti da fondi della Regione Umbria, ha parlato Cristina Donati Sarti, responsabile dell’Ambito sociale n.1: “Sono interventi derivanti dalla riprogrammazione del fondi comunitari relativamente alle risorse non spese. 25mila euro sono per l’assistenza scolastica ai minori disabili. In realtà spendiamo molto di più, i ragazzi seguiti sono 90. C’è una lunga tradizione di assistenza scolastica nel territorio e avendo queste risorse è stata potenziata. Gli altri due interventi sono rivolti a persone che al momento della presentazione della domanda non hanno reddito. Noi insieme prevede che il contributo sarà dato come voucher per beni alimentari o di prima necessità per 2400 euro più 300 euro per costi di utenze. Ci sarà un elenco di esercizi su scala di zona disponibili a prendere voucher. A questo si aggiunge un percorso per uscire dal bisogno. C’è poi il Family Tech, per ridurre il divario digitali nelle famiglie dove ci sono minori: un voucher da 600 euro, incompatibile con la misura governativa e anche in questo caso ci sarà un elenco. Entro il 2 dicembre sarà pubblicato l’avviso di queste tre azioni e dal 3 si potrà fare domanda”.
Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha detto : “Ringrazio chi si è impegnato per aprire il centro antiviolenza. Sui servizi scolastici per i disabili ritengo importante il potenziamento, l’insegnante di sostegno non copre tutte le ore. A quanto ammontano le risorse?”. Per Luciano Tavernelli, consigliere del PD “l’assessore deve essere orgoglioso degli uffici con cui collabora. Rilevo con preoccupazione che emerge una nuova domanda che prima non c’era e su questo dobbiamo essere attenti. Bene l’aiuto ai disabili e a quanto facilita l’accesso al digitale. Propongo che le aziende che dismettono apparecchi informatici di metterli a disposizione prima di smaltirli. Aumentiamo le risorse del sociale”. Massimo Minciotti, presidente di commissione e consigliere del PD, si è detto soddisfatto per gli interventi: “Il rimborso della Tari è quello del 2019. Bene aver innalzato il contributo a 30mila e l’Isee a 10mila. Il vulnus a scuola è che il disabile una volta uscito era solo. Dai 20 ai 40 anni non c’era niente per questi ragazzi. Ora ci sono diverse strutture tra cui un centro diurno. Sui beni acquistabili con i voucher è necessario fare un elenco. Presto parleremo in commissione di Polisport”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha detto: “quanti soldi ma anche come li spendiamo. L’investimento è efficace, efficiente? Una volta c’era il bilancio sociale che dava questi elementi di valutazioni per amministratori, consiglieri e cittadini, ora non ne ho più sentito parlare. Mi chiedo se questi fondi non rischiano di replicarsi, di sovrapporsi. Potrebbe esserci un ingorgo sociale. Bene Polisport ma ci farebbe piacere che i temi siano conosciuti da tutti: avete esaminato a fondo l’ipotesi di acquistare una farmacia comunale e noi non ne sapevamo niente. Anche a Città di Castello c’è un deep state ma non potete venire qui a carta coperte”.

Nella replica la Bassini ha detto: “I servizi sono uno dei pochi ambienti in questa esperienza in cui ho trovato persone competenti e con passione. Alle aziende abbiamo già chiesto apparecchi in dismissione, non ne abbiamo particolarmente bisogno. Sovrapposizione di fondi sempre monitorata e nella distribuzione alimentare facciamo passare tutti per un unico canale”. “La consistenza economica è stata decisa dalla Regione, già impacchettati” ha detto la Zerbato “per ogni nucleo familiare c’è un aiuto per un massimo di 2700 euro e questo è stabilito dal bando, ad esempio Noinsieme, per 200mila euro totali e un massimo di 74 nuclei. Abbiamo messo il Segretariato sociale nell’ex Nelfrattempo ed è molto più accessibile”. Per il Family tech ha aggiunto Donati Sarti “circa 40 mila euro per 72 utenze, fatte salve erogazioni minori. Per l’assistenza scolastica spendiamo circa 200mila euro, quindi oltre alle risorse europee ci sono quelle comunali”. Sia Zerbato che Donati Sarti hanno auspicato un maggiore coinvolgimento dei territori da parte della Regione quando elabora le misure per non correre il rischio di interventi analoghi o di adottare criteri non mirati, ad esempio nel reddito di accesso all’attribuzione di vantaggi economici”. Tavernelli sull’ipotizzato acquisto farmacia: “Ne ho parlato qui ufficialmente la prima volta, nella sede competente”.

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Eventi a Perugia: si avvicina il Gis Day: Il 18 novembre nona edizione dedicata alla ‘citizen science’ con le scuole protagoniste di un progetto di raccolta dati

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Mercoledì 18 novembre dalle 15 alle 17.30 si terrà in diretta streaming il GIS Day, l’appuntamento gratuito per celebrare le tecnologie geospaziali e la cultura geografica che oggi, come mai prima d’ora, sono diventate uno strumento fondamentale, utilizzato ampiamente anche per analizzare e seguire la diffusione del virus.

L’evento, giunto in Umbria alla sua IX edizione, prevede oltre 20 relazioni, con ospiti provenienti da note Organizzazioni, Enti pubblici e ONG. Tra questi troviamo la Regione Umbria, Provincia di Perugia, CNR, ISPRA, Legambiente, Assifero, Protezione Civile, UNAIDS e altri ancora.

La giornata di condivisione e discussione verterà su “Il GIS per la citizen science”, un tema molto attuale e di interesse globale, che vede i cittadini protagonisti della conoscenza scientifica attraverso la segnalazione volontaria di dati geolocalizzati.

Attraverso esempi concreti e tante storie di successo, sarà messo in evidenza come la tecnologia GIS permette di avere accesso a dati e informazioni per interpretare la realtà e prendere decisioni. Si parlerà quindi di applicazioni per raccogliere dati in situazioni di emergenza e dati ambientali, di strumenti per monitorare lo stato di avanzamento di un progetto, nonché di indagine, di monitoraggio e di comunicazione.

Parte dell’evento sarà dedicato a un progetto rivolto alle scuole per favorire l’utilizzo di tecnologie digitali come strumento di ampliamento dell’offerta formativa. Coinvolgere le scuole vuol dire far arrivare alle nuove generazioni il messaggio di una cultura geografica che sviluppi l’indagine scientifica, il ragionamento spaziale e le capacità di pensiero critico degli studenti, aumentando nel contempo la loro conoscenza del territorio e dello spazio che li circonda.

L’appuntamento perugino, organizzato da GisAction, divisione dell’azienda umbra TeamDev dedicata allo sviluppo di Sistemi informativi geografici a beneficio degli attori dello Sviluppo Sostenibile, vede come co-organizzatore la Regione Umbria e ha il supporto del media Partner Umbria24, oltre al patrocinio della Provincia e del Comune di Perugia, di Arpa Umbria, della Società Geografica Italiana e dell’Istituto Tecnico Agrario superiore “Augusto Ciuffelli” di Todi.

Il GIS Day, promosso per la prima volta da Esri nel lontano 1999, è ormai diventato un movimento globale: nello stesso giorno, in tutto il mondo vengono realizzati eventi per coinvolgere e mostrare a professionisti, studenti e appassionati le numerose funzionalità dei Sistemi informativi geografici (GIS) nella protezione e salvaguardia ambientali, nella gestione delle emergenze, in campo sanitario, nell’educazione e molto altro.

Per partecipare all’evento è necessaria la registrazione, per iscriversi e avere maggiori informazioni si può consultare il link https://gisaction.com/gisday-2020/.

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Scuole di lingue al collasso finanziario: appello di Confartigianato Arezzo ” salvare il settore dalla crisi che rischia di portare chiusure e licenziamenti

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 “Siamo al collasso, se non verrà trovato il modo di farci accedere ai sostegni che sono stati giustamente destinati alle altre categorie professionali dovremo chiudere le nostre attività, licenziare coloro che lavorano per noi”. Luigi Casagrande, già dirigente Confartigianato Arezzo, parla così in quanto titolare di una nota scuola di lingue e di formazione di Arezzo.

E a nome della categoria lancia un allarme davvero forte: “Per le scuole di lingue e nei centri di certificazione linguistica – spiega –  l’esclusione dai sostegni previsti nel decreto Ristori bis è incomprensibile e gravissima, siamo stati assimilati ai centri di formazione che possono operare soltanto con una didattica a distanza, ma ciò non è adeguato alla fascia di studenti più giovani che frequentano la mia e le altre scuole di lingue, che stanno registrando perdite di fatturato fino all’80% e sono vicine alla chiusura e  quindi ai licenziamenti”.

In effetti ad Arezzo moltissimi studenti sono costretti ad interrompere i corsi di lingua, per i quali gli stessi genitori hanno investito tempo e risorse, perché ci sono molte difficoltà, anche da parte delle scuole oltre che delle famiglie, nel districarsi tra i mille regolamenti legati alla gestione della didattica in presenza o a distanza, che varia spesso anche nell’interpretazione dei singoli organi di controllo territoriali. Certo non aiutano i buchi nei collegamenti Web per mancanza di banda specialmente in provincia.

Quindi Confartigianato Arezzo lancia un appello al governo perché le scuole linguistiche vengano al più presto inserite tra i provvedimenti governativi, per poter contare, anche loro, che sono vere e proprie imprese, sugli indennizzi disposti dal governo Conte per sostenere le attività che hanno subito uno stop a causa delle misure anti-Covid previste dai recenti Dpcm. Quando si devono erogare i corsi la CIG non serve a molto perché senza i docenti anche la formazione da remoto non è praticabile.

“Di fatto questa crisi  – spiega ancora Casagrande – sta privando i giovani dal dimostrare la competenza linguistica acquisita poiché le sessioni di esame sono spesso annullate. Per non parlare dei piccoli studenti cui è stato tolto il diritto di socializzare e di sviluppare le competenze linguistiche, nonostante le nostre scuole applichino dei protocolli di sicurezza stringenti e abbiano aule con pochi studenti dove è possibile apprendere in sicurezza, più di quanto accada nelle scuole statali dove la didattica in presenza è consentita”.

“Le scuole di lingue –  conclude Casagrande  – stanno subendo  restrizioni insostenibili imposte dai decreti, che conducono al tracollo finanziario delle attività, e non accettano di risultare completamente invisibili agli occhi dei legislatori, i quali non tutelano minimamente un settore votato all’educazione, e all’apertura dei giovani verso il mondo globalizzato. Questo è del tutto inaccettabile”.

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Covid19: aiuti ed emergenza a Bissighin (Burkina Faso), l’impegno di Tamat nel Sahel

Tamat NGO è da anni presente con proprie sedi e propri collaboratori nel Sahel, Burkina Faso e Mali. Stiamo concludendo ed iniziando progetti di cooperazione internazionale per contrastare l’insicurezza alimentare e per creare opportunità di formazione e lavoro in campo agricolo e nel settore dell’artigianato.Lo straordinario rapporto costruito nel tempo con partner e soggetti istituzionali e della società locali con i quali stiamo lavorando ci permette di dire che la situazione dell’area, già messa duramente a prova da terrorismo e instabilità politica, è oggi ancora più difficile a causa dello scoppio della pandemia.

Per questo, anche grazie al progetto “RASAD” (Reti d’acquisto per la Sicurezza Alimentare con il supporto della Diaspora Burkinabé d’Italia – AID 10912), progetto finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e dall’8×1000 della Chiesa Valdese Evangelica Italiana, ci stiamo mettendo a disposizione delle comunità locali per intervenire su emergenza Covid19 ed aiuti alimentari. Attualmente lo stiamo facendo in Burkina Faso, precisamente a Ouagadougou, a partire dal quartiere di Besseghin.

Ci stiamo insomma mobilitando con le nostre risorse e le nostre competenze per contrastare la diffusione del Covid19 e le sue ricadute sociali, portando ed offrendo il nostro contributo alle comunità più colpite. Dopo anni di lavoro per contrastare l’insicurezza alimentare e costruire occasioni di lavoro, siamo convinti che per non fermare le nostre attività di progetto in Sahel a supporto delle istituzioni nazionali e decentrate, oggi più come mai sia decisivo lavorare ed impegnarsi in azioni di solidarietà concreta per le popolazioni del Sahel. Noi ci siamo.

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