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Pallavolo Città di Castello: campionati di serie B rinviati a gennaio, il commento di dirigenti, tecnici e giocatori biancorossi

E finì che il Covid-19 si prese anche l’inizio, e speriamo solo quello, della stagione agonistica 2020-2021. Alla luce del DPCM in vigore da domani, la Federazione Italiana Pallavolo ha emanato stamani una nota che recita testualmente:<<La Federazione Italiana Pallavolo, alla luce delle restrizioni contenute nel DPCM del 3 novembre e nel prendere atto della situazione epidemiologica che sta progressivamente peggiorando, seppur a malincuore, ha stabilito per la pallavolo indoor di sospendere l’attività di interesse nazionale di ogni ordine e grado – ad eccezione dei campionati nazionali di serie A la cui organizzazione rimane di competenza delle Leghe – rinviandola al prossimo mese di gennaio. Le attività di allenamento restano possibili nei limiti delle norme governative, regionali e locali, e nel rispetto dei protocolli federali.
Stesso provvedimento viene adottato per le discipline del beach volley e del sitting volley.
La FIPAV, stante la situazione attuale e i provvedimenti già assunti da alcuni comitati periferici, non può ignorare l’incidenza del Covid-19 sulle società e, facendo proprie le oggettive difficoltà che le stesse stanno riscontrando sia nell’organizzazione sia nella programmazione dell’attività, si è vista costretta a prendere questa sofferta decisione. L’ultimo DPCM, infatti, anche alla luce della divisione del territorio nazionale in fasce differenti, non consente il regolare svolgimento dell’attività ed un’ottimale programmazione della stessa da parte delle società. Tale sospensione, che si aggiunge a quella precedentemente decretata relativa all’attività di interesse regionale e promozionale, avrà validità, come detto, fino al mese di gennaio, entro il quale verrà rimodulata necessariamente l’attività.
La Federazione Italiana Pallavolo, confidando nel senso di responsabilità dei propri tesserati e degli addetti ai lavori, tiene a ribadire, ancora una volta, che resta di fondamentale importanza l’adottare comportamenti di buon senso sempre nel rispetto delle prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da Covid-19; così come è di primaria importanza la tutela dei rappresentanti legali delle società
>>.

Niente da fare fino a gennaio, con la speranza per tutte le società di serie B di poter cominciare a giocare sul serio per i tre punti dopo Natale. La sospensione pareva inevitabile anche alla luce delle tante gare di serie A maschile e femminile rinviate per positività (oltre 50) e dei casi già conclamati in squadre di serie B. il direttore sportivo Antonello Cardellini è piuttosto scettico:”

Prendiamo atto di questa situazione ma non possiamo chiudere del tutto gli allenamenti perché i ragazzi starebbero fermi per troppo tempo, soprattutto i giovani che stavano crescendo. Poi è anche una questione economica delicata, per coprire le spese se il campionato iniziasse da gennaio per onorare i contratti che magari terminavano a aprile o maggio. Insomma c’è molto da fare e da pensare in questo frangente così difficile ma finchè non si fermano i contagi o non diminuiscono sensibilmente la situazione sarà difficile da gestire. Penso che ci saranno molte società in difficoltà”.

L’allenatore Marco Bartolini prende atto della situazione e spiega:”Per prima cosa mi preme dire che è importante la salute degli atleti e degli addetti ai lavori: in alcune delle regioni italiane non è possibile nemmeno allenarsi quindi è giusto uniformare questo tipo di decisioni; certo è una cosa atipica non far partire una stagione e riformulare la stagione. Dovremo gestire questi 2 mesi per far tornare i giocatori al massimo della forma perché tutto era pronto per partire: in queste ultime settimane abbiamo avuto un atteggiamento responsabile, evitando allenamenti congiunti proprio per non rischiare di avere contagi. Purtroppo l’Italia è in una situazione generale difficile, per cui è necessario essere molto attenti ed usare le massime precauzioni possibili in ogni momento e in ogni ambito”.

Anche il direttore dell’area tecnica, Andrea Radici, punta sulla programmazione:”Nel pieno rispetto della situazione ci teniamo a sottolineare che cercheremo in tutte le maniere di rispettare la filosofia della federazione, nel contempo utilizzeremo il tempo a disposizione per ripianificare il lavoro, ma faremo ugualmente tre allenamenti settimanali per evitare una caduta delle condizioni fisiche e per non interrompere di colpo l’attività, fermo restando l’evoluzione del Covid-19. Il lavoro sarà differenziato per piccoli gruppi proprio per rischiare il meno possibile. Dobbiamo anche dire che l’organizzazione della prevenzione da parte della società sta andando benissimo ed è ineccepibile la gestione di Polisport. Siamo particolarmente dispiaciuti perché abbiam avuto ottime risposte da questo gruppo, abbiamo visto miglioramenti importati nei nostri giovani ed il clima che si respira è positivo. Marco Bartolini e Davide Marra stanno facendo un grande lavoro anche per spronare miglioramenti anche nei minimi particolari, c’è empatia nella squadra e questo deve essere uno stimolo a non mollare”.

Il capitano, nonché preparatore atletico Davide Marra, non nasconde i problemi legati al difficile momento:”Sono dispiaciuto perché si era concluso il ciclo programmato di 9 settimane ed avevamo raggiunto una buona preparazione fisica e tecnica ed eravamo pronti a partire, ma penso anche che fosse inevitabile. Ora programmare senza date certe non sarà facile: è importante però stare uniti, continuare a lavorare in base alla restrizione e farsi trovare pronti se ci sarà la possibilità di ripartire in sicurezza per il sistema. Questa avrebbe dovuto la prima settimana di partite, è stato spostato tutto dapprima al 20-21, poi ora è arrivata la sospensione che ci comporterà diversi problemi di programmazione”.

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri 8 nuovi positivi. Da domani coprifuoco notturno”


“Nella giornata di ieri ci sono stati otto positivi e nessun guarito”. Lo comunica il sindaco Luciano Bacchetta nel consueto aggiornamento della situazione dell’emergenza da Covid-19 a Città di Castello. “Da domani entrerà in vigore il nuovo Dpcm del Governo che non cambierà moltissimo per noi, a parte il coprifuoco dalle ore 22.00 alle ore 5.00 durante il quale si potrà uscire solamente per motivi precisi, personali, di lavoro o di emergenza”, spiega il primo cittadino, nel precisare che “le nuove disposizioni resteranno in vigore fino al 3 dicembre”. “In ottemperanza al decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, da domani la Pinacoteca e la Biblioteca resteranno chiuse al pubblico, anche se la Biblioteca continuerà a offrire i propri servizi da remoto e il Digipass sarà aperto su appuntamento”, annuncia il sindaco, che evidenzia l’esigenza di “una riflessione sulle modalità di svolgimento dei mercati settimanali, pur nell’ottica di continuare a garantire la normalità, anche in un contesto particolarmente complesso come quello attuale dell’Umbria, dove i fenomeni di trasmissione del virus sono particolarmente intensi”. In questo contesto Bacchetta rimarca che “il contagio nel nostro territorio, anche negli ultimi casi di positività, continua ad avvenire soprattutto in ambito familiare, anche se la situazione non è drammatica dal punto di vista sanitario, visto che le persone si trovano in isolamento domiciliare”. “Dobbiamo avere la consapevolezza che viviamo in una fase nella quale il virus si estende sistematicamente a Città di Castello, ma senza presentare forme di particolare virulenza, dato che sono sempre due le persone residenti nella nostra città ricoverate all’ospedale, anche se un nostro concittadino è deceduto tre giorni fa per effetto di una evoluzione imponderabile della malattia, di cui dobbiamo tenere sempre conto”, ribadisce il sindaco, che ripete come “i nostri numeri continuino a essere molto bassi, specialmente rispetto alla media regionale e a realtà comunali vicine alle nostre, ma dobbiamo stare molto attenti, perché siamo inseriti in un contesto complessivo che desta timore”. ”Ci preoccupa però la tenuta economica e sociale del territorio, la situazione delle attività commerciali, produttive e artigianali, ma anche quella umana dei nostri ragazzi, che, a esclusione degli studenti delle elementari, sono a casa, perdendo vita relazionale e la possibilità di una educazione scolastica ottimale per via della didattica a distanza”, sottolinea Bacchetta, che a questo proposito rivolge “un ringraziamento agli insegnanti perché in condizioni difficili, anche dal punto di vista ambientale, lavorano con un grande spirito di sacrificio”. “Occorre più che mai coesione tra i cittadini – chiarisce Bacchetta – viviamo una fase molto confusa, tante persone si trovano in situazioni di logoramento psicologico, nervosismo, di grande preoccupazione per il futuro”. Il sindaco lancia un appello ai cittadini: “tutti dobbiamo impegnarci per rendere questa fase la meno difficile e dolorosa possibile, sperando che passi presto, stringere i denti, tenere duro, con la consapevolezza che dobbiamo fare il nostro divere per tornare a vivere la quotidianità cui eravamo abituati”. “La sfida – conclude Bacchetta – è fare in modo che il tessuto sociale ed economico non si laceri”.
CDCNOT/20/11/05/COMINLINEA/463/MB

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Emergenza Coronavirus: nuove modalità per accesso digipass


Secondo quanto diposto dal DPCM 3 Novembre 2020, da domani venerdì 6 Novembre 2020 e fino al 3 Dicembre i servizi culturali del Comune funzioneranno secondo le seguneti modalità: il Polo Museale Garavelle e la Pinacoteca Comunale sono chiusi al pubblico, la Biblioteca Comunale Carducci è chiusa al pubblico in presenza ma garantisce i seguenti servizi agli utenti: approvvigionamento libri dagli ordini in corso, supporto telefonico on-line agli utenti, gestione accessi MLOL e prestiti interbibliotecari. Per contatti: biblioteca@cittadicastello.gov.it, telefono: 075 8523171. Il Servzio DIGIPASS presso Biblioteca Carducci rimane aperto al pubblico in presenza senza subire variazioni. Verrà garantito il servizio di “uscierato” e “triage sanitario” nei seguenti giorni/orari: martedì 15:00-18:00, mercoledì 15:00-18:00, giovedì 9:00-13:00 / 15:00-18:00, venerdì 9:00-13:00 / 15:00-18:00, sabato 9:00-13:00. Per contatti: Digipass@cittadicastello.gov.it telefono: 075 9002086 075 8523171. Nel darne notizia, l’assessore alla Cultura Vincenzo Tofanelli sottolinea come “La problematica situazione che stiamo attraversando ci impone l’obbligo di mettere in atto strategie nuove che sappiano garantire, nel rispetto della sicurezza dei lavoratori e degli utenti, dei servizi minimi essenziali. Sarà nostra cura individuare soluzioni innovative capaci di garantire l’accesso ai luoghi della cultura ed in particolare della Biblioteca Carducci e Digipass”.
CDCNOT/20/11/05/COMINLINEA/460/SSC

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Compensi al Presidente di Sogepu: Bucci (Castello cambia) interpella la Giunta


Con una interrogazione il capogruppo consiliare di Castello Cambia Vincenzo Bucci chiede al sindaco Luciano Bacchetta e alla giunta “quali iniziative l’amministrazione comunale e la dirigente del Settore Finanze e Tributi intendano assumere per la definizione della controversia di interpretazione tra Comune e Sogepu in merito ai compensi di risultato percepiti dal presidente negli anni 2013, 2014, 2015, 2016”. L’esponente della minoranza intende ricevere chiarimenti sul “contenzioso riferito al compenso riconosciuto al presidente di Sogepu dall’assemblea generale dei soci con l’indennità di risultato negli anni 2013, 2014, 2015, 2016”, rilevando che lo statuto della società partecipata “non prevedeva compensi di risultato, tanto è vero che l’amministrazione comunale nell’assemblea consiliare del 19 marzo 2018 ha ritenuto di modificare quello esistente modificando l’articolo 22 relativo ai compensi, prevedendo la facoltà da parte dell’assemblea societaria di riconoscere un’indennità di risultato solo nel caso di utili ed in misura ragionevole e proporzionale”. “Sono passati oltre due anni senza che sia stata definita l’interpretazione nel merito del diritto”, osserva Bucci, nell’evidenziare che “Sogepu non ha ritenuto rispondere alla sollecitazione di chiarimenti ulteriori della dirigente del Settore Finanze e Tributi che definiva tempi di riscontro in 15 giorni dalla comunicazione del 24 gennaio scorso, come confermato dall’accesso agli atti”. A supporto della richiesta di spiegazioni, il rappresentante di Castello Cambia cita “la deliberazione della Corte dei Conti del 31 luglio 2020 che segnalava al sindaco del Comune di Città di Castello, al consiglio comunale e all’organo di revisione le criticità riscontrate e descritte nella parte motiva, la quale evidenziano profili meritevoli di intervento, al fine di assicurare il puntuale funzionamento del sistema dei controlli interni, con riferimento alle partecipate del Comune”.
CDCNOT/20/11/04/CONSINLINEA/383/MB

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Ad in Primo Piano Michele Gentili (Azione Sansepolcro)

Torna in Primo Piano. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi ed in onda questa dalle ore 21,00 circa sera su Retesole (CH 13), il responsabile di Azione Sansepolcro, Michele Gentili

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Calcio promozione Umbra: Gianluca Marinelli lancia l’allarme “ci sono famiglie che vivono anche con i proventi del calcio dilettantistico, chi pensa a loro?”

“E’ da ipocriti nascondere la testa sotto la sabbia, il calcio e lo sport dilettantistico in generale, sono una parte molto importante del reddito di migliaia di famiglie, che ad oggi con il blocco e le restrizione sono completamente dimenticate. Parlo di tutte quelle persone, che vivono di sport come ad esempio fisioterapisti, produttori di abbigliamento sportivo, studenti che con i rimborsi si pagano gli studi, ma anche chi ha scelto lo sport come professione. Ci sono atleti, tecnici, gli stessi custodi che con quanto percepito dalle società, mantengono famiglie intere, chi pensa a loro? così come i tanti ragazzi, che oggi troviamo per strada perchè non possono frequentare palestre o centri sportivi, rischiamo di perderli, per poi esporli a problemi ben più seri. Serve uno sforzo comune, ripartiamo in totale sicurezza, perchè il virus non scherza, ma non blocchiamo tutto. l rischio reale, quando si potrà tornare a fare sport, è di trovare centinaia, se non migliaia di società dilettantistiche chiuse per sempre”

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Covid-19 a Sansepolcro: Cornioli “oggi contiamo 2 nuovi positivi e 1 decesso, già affetto da patologie importanti”

“La Asl ha comunicato 2 nuovi casi positivi a Sansepolcro oggi. Si tratta di:

  • Ragazza di 17 anni in isolamento domiciliare
  • Uomo di 71 anni in isolamento domiciliare.

Purtroppo dobbiamo anche comunicare un decesso: è morto un uomo di 81 anni, affetto da importanti patologie croniche riacutizzate e un quadro clinico complesso.

Alla famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze. Un abbraccio da tutta la comunità del Borgo”

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Sansepolcro: tamponi rapidi, attività temporaneamente sospesa alla Casa della Salute

In seguito all’interessamento dell’amministrazione comunale di Sansepolcro, relativamente all’effettuazione dei tamponi rapidi presso la Casa della salute, i test sono stati al momento sospesi in attesa di nuove indicazioni.

Già nei giorni scorsi infatti, era stata interpellata la Asl e così, dopo un confronto anche formale con l’Azienda e con i medici di famiglia, i medici stessi hanno ritenuto opportuno sospendere temporaneamente il servizio. Come amministrazione riteniamo importante l’attività di screening e monitoraggio che veniva effettuata e vorremmo che fosse ripristinata in un progetto in sinergia.

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Citta’ di Castello: celebrati il giorno dell’unità nazionale e delle forze armate


Il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate sono stati celebrati stamattina a Città di Castello con due cerimonie pubbliche in forma ridotta, nel rispetto delle disposizioni per il contenimento dell’emergenza da Covid-19. Alla presenza del gonfalone del Comune, esposto da due Vigili Urbani del corpo municipale, l’assessore Vincenzo Tofanelli ha rappresentato il sindaco Luciano Bacchetta e l’amministrazione comunale deponendo due corone di alloro in altrettanti luoghi simbolici della città: la cappella dedicata ai Caduti in guerra nella chiesa di San Domenico e il monumento ai caduti e alle vittime civili della guerra a Lerchi. “La memoria di coloro che hanno dato la propria vita per difendere gli ideali alla base della convivenza civile e della democrazia deve accompagnare tutti noi come monito a dare costantemente attenzione a ciò che ci permette di vivere liberi e lontano dalle guerre”, ha sottolineato Tofanelli, che ha evidenziato come “sia importante sottolineare una volta di più, in occasioni come queste, il ruolo e lo spirito di servizio delle forze armate, a presidio della nostra nazione, ma anche come fattore insostituibile di supporto nelle emergenze come quella che stiamo vivendo per il Covid-19”. Ricordando il progetto Tracce di Memoria, promosso in collaborazione con l’Istituto di Storia Politica e Sociale Venanzio Gabriotti all’epoca in cui presiedeva il consiglio comunale, Tofanelli ha rinnovato l’impegno a portare avanti con la nuova presidente della massima assise cittadina Francesca Mencagli le iniziative che possano coinvolgere gli studenti delle scuole nel lavoro di conservazione e rafforzamento dei valori alla base della democrazia. “Su proposta della consigliera Ursula Masciarri daremo anche impulso alla collocazione in tre luoghi della città delle pietre d’inciampo a ricordo dei deportati nei campi di concentramento nazifascisti”, ha anticipato Tofanelli, che nella cerimonia di Lerchi ha annunciato l’intenzione di realizzare una teca che consenta l’esposizione pubblica della medaglia d’onore interforze conferita ad Angelo Zampini nel centenario della morte.
CDCNOT/20/11/04/COMINLINEA/460/MB

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Emergenza Coronavirus: Bacchetta “oggi 10 guariti e 6 nuovi positivi. Fiocco azzurro all’ospedale segnale positivo”

“Aggiorniamo la situazione alla luce dei dati di ASL che parlano di 10 guariti e 6 nuovi positivi, un dato in controtendenza rispetto al quadro regionale. C’è un deceduto e facciamo le condoglianze alla famiglia, due tifernati ricoverati in ospedale a cui facciamo gli auguri di pronta guarigione. Il nuovo decreto divide l’Italia in tre a seconda di alcuni parametri, l’Umbria sembra essere in una fase intermedia ma non ci vogliamo sbilanciare. Cambia molto: essere nelle zone arancioni significa avere criteri piuttosto stringenti per due settimane. C’è una disposizione generale del coprifuoco dalle 22.00 di sera alle 5.00 di mattina, salvo comprovati e legittimi motivi. 10 guariti e 6 nuovi positivi è un rapporto che cogliamo con piacere perché il numero dei guariti supera quella dei nuovi casi. Le positività sono di persone giovani o molto giovani in isolamento domiciliare e senza particolari sintomi. Il vero tasto dolente sono le terapie intensive. A Città di Castello sono praticamente tutte occupate e così come i posti Covid. Concludo con il punto drive in di Via Vasari: oggi effettuiamo anche 200 tamponi al giorno e sta insorgendo una difficoltà generale per il flusso di auto in circolazione. Stiamo cercando una collocazione diversa insieme alla ASL. E’ positivo che si facciamo molti tamponi in più ma va rivista la logistica. Non è il comune che decide ma è la ASL, faremo alcune proposte compatibile con esigenze sanitarie e dei cittadini anche a breve. Per concludere una bella notizia: una signora positiva ha partorito un bambino, risultato negativo, presso l’ospedale di Città di Castello. Il Covid si può e si deve sconfiggere mantenendo tutte le precauzioni consigliate. De segnali positivi però ci sono”.

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L’appello dell’assessore Bassini “la salute  viene prima della pandemia. Riattivato dal qualche mese il servizio PAP test e mammografia all’ospedale di Città di Castello”


“La prevenzione rimane un tassello essenziale anche in condizioni di Emergenza, come istituzione ribadiamo l’invito a tutti i tifernati e le tifernati a presentarsi alle convocazioni per gli screening” dichiara l’assessore alle Politiche sociali del comune di Città di Castello Luciana Bassini che, nell’ambito di una ricognizione generale sui servizi socio-sanitari del territorio, ha chiesto informazioni specifiche sui programmi di prevenzione attivi in Umbria ed in particolare su quelli che riguardano le donne, PAP Test contro il carcinoma del collo dell’utero ed Esame Mammografico contro il tumore del seno. “Purtroppo l’aggressività del Covid ha costretto in primavera ad una sospensione di questi programmi che tuttavia sono ripresi a pieno ritmo e in queste settimane si sta recuperando il pregresso. La Asl mi ha comunicato che il consultorio familiare, un riferimento per tante donne prima,durante e dopo l’esperienza della maternità, è impegnata nel lavoro di prevenzione attraverso i Pap Test mentre, dopo la chiusura di primavera, le attività senologiche di screening sono riprese da luglio con la necessità di recuperare i mesi di sospensione: marzo aprile maggio e giugno. Da settembre sono state potenziate le sedute aumentandole fino ad oltre 12 rispetto all’ordinario e introducendo ulteriore personale”. “Voglio ringraziare la ASL e il personale che si occupa di questi progetti per il lavoro che sta facendo. Il mese di novembre è dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne ma in questo momento particolare voglio porre un accento anche sulla salute, che rischia di passare in secondo piano, rispetto ad urgenze e priorità legate alla pandemia e a situazioni familiari o lavorative critiche. L’importanza dello screening è evidente dal fatto che non viene sacrificato alla riorganizzazione dell’ospedale. La prevenzione è la medicina più potente che abbiamo contro alcune patologie che colpiscono le donne e sulle quali un intervento precoce può fare la differenza. L’invito è a non rimandare e presentarsi alle convocazioni che arriveranno dalla ASL Umbria 1. Non facciamo distogliere dall’opportunità degli screening da altri tipi di preoccupazione, come il timore di esporsi ad un rischio accresciuto e pensiamo alla salvaguardia della salute”.
CDCNOT/20/11/04/COMINLINEA/458/SSC

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Pallavolo serie B/M: Antonello Cardellini (In Job Città di Castello) “senza certezze da parte di FIPAV, impossibile proseguire”

Noi ci siamo attenuti scrupolosamente a tutti i protocolli, investendo tempo e denaro, pagando l’iscrizione ai vari campionati. Ad oggi non abbiamo nessuna comunicazione da FIPAV, su come proseguire la nostra attività, Siamo a conoscenza dello slittamento del campionato ma vista la curva pandemica e la distinzione tra regioni arancioni, rosse e verdi, programmare è praticamente impossibile. Quello che chiediamo e chiarezza e sopratutto, in caso di ripartenza, di poter concludere la stagione”

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Covid 19 a Sansepolcro: arte venerdì la distribuzione delle mascherine. Nelle frazioni, consegna nella posta. Per gli altri, aperte le sedi di Misericordia e Croce Rossa

Anche il Comune di Sansepolcro ha ricevuto le mascherine della Regione Toscana e venerdì 6 novembre inizierà la distribuzione ai cittadini residenti tramite i canali del volontariato.

Nelle frazioni (Santa Fiora, Gricignano, Gragnano, Trebbio, Cignano, Aboca, Montedoglio) la distribuzione verrà effettuata casa per casa dalle Pro Loco, quindi i cittadini troveranno i dispositivi nella cassetta della posta. Per quanto riguarda invece il centro e gli altri quartieri, la distribuzione avverrà alle sedi di Misericordia e Croce Rossa a partire da venerdì 6 novembre (domenica compresa) negli orari 10-11 e 17-18. Non si dovrà scendere dall’auto ma i volontari consegneranno le mascherine direttamente al conducente, come avvenuto la scorsa primavera. Chi ritirerà mascherine per i familiari, dovrà avere la loro delega scritta. Ad ogni cittadino spettano 5 mascherine: 2 FFP2 e 3 chirurgiche.

“Dobbiamo ringraziare nuovamente il mondo del volontariato e in particolare le Pro Loco, la Misericordia e la Croce Rossa, per questa ennesima dimostrazione di amore per la nostra comunità – dichiara il sindaco Mauro Cornioli – Le mascherine rappresentano uno strumento fondamentale per arginare il virus, come ripetiamo ogni giorno ormai da mesi. Le modalità di consegna che abbiamo individuato consentono di non creare assembramenti e di velocizzare le procedure”.

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Covid 19: donna positiva partorisce bambino all’ospedale di Città di Castello, è arrivata al pronto soccorso in travaglio. La madre e il piccolo stanno bene.

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Nella notte tra domenica e lunedì, una donna positiva al Covid-19 ha partorito un neonato, risultato sano, all’ospedale di Città di Castello. Nella serata di domenica la donna, alla terza gravidanza, è arrivata in travaglio al pronto soccorso dell’ospedale di Città di Castello. Durante il triage è stata sottoposta a tampone rapido. In attesa del risultato, è entrata nella fase del parto e questo, nonostante il test fosse positivo, ha impedito il suo trasferimento a Perugia, come previsto dal protocollo regionale per questi casi. E’ stata, quindi, attivata la procedura di emergenza e la donna è stata trasferita nel blocco ostetrico nella sala dedicata alle pazienti con Covid-19 per il taglio cesareo. La madre e il piccolo, che è risultato negativo, sono stati trasferiti all’ospedale di Perugia dove termineranno la degenza.

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Pallavolo serie B/M: ERM Group San Giustino, al via l’ottava settimana di preparazione

In seguito allo stop di questi primi due giorni della settimana, i boys di ErmGroup San Giustino riprendono domani gli allenamenti, iniziando l’ottavo ciclo di preparazione pre-campionato che si concluderà sabato pomeriggio. Sono previsti quattro allenamenti tecnici con mister Francesco Moretti, e due sedute pesi con il preparatore atletico Giovanni Collacchioni, rigorosamente al Palazzetto comunale. Il desiderio di tornare a giocare è unanime, i ragazzi continuano ad allenarsi con il massimo impegno, nel rispetto di tutte le normative.

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Covid-19 a Sansepolcro: Cornioli “oggi contiamo 5 nuovi positivi, rispettiamo le regole e ne usciremo”

“La Asl Toscana sud est ha comunicato 5 nuovi casi positivi a Sansepolcro.
Si tratta di:

  • Ragazzo di 14 anni in isolamento domiciliare
  • Donna di 62 anni in isolamento domiciliare
  • Ragazzo di 14 anni in isolamento domiciliare, contatto di caso
  • Ragazza di 15 anni in isolamento domiciliare
  • Donna di 60 anni in isolamento domiciliare

Facciamo un quadro generale della situazione. Stiamo vivendo sicuramente un periodo molto preoccupante. Tutti i casi positivi del nostro territorio sono stati contattati e saranno contattati dal Dipartimento Prevenzione della ASL per il tracciamento della catena epidemiologica. Ho parlato personalmente almeno con un membro di ogni famiglia, per comprendere i contatti a valle e a monte. Le casistiche sono le più diverse riguardo all’ingresso del contagio in famiglia. Poi purtroppo, nella famiglia convivente spesso si diffonde con facilità, considerando che in un ambiente intimo si abbassano le difese.
Il tracciamento a valle, o con i tamponi o con la quarantena, consente di isolare tutte le persone che sono venute a contatto con il positivo. Per questo è importante la collaborazione massima dei casi per individuare i contatti stretti. Ci sono catene che ad oggi potrebbero essersi fermate: la più numerosa è di 12 casi, anche se l’asintomatico potrebbe essere sfuggito al tracciamento. Poi ci sono i casi singoli o di due persone che non hanno contezza di dove possano aver contratto il virus, però stiamo vedendo che si sono già isolati e non hanno dato origine a catene. Questa è la strada giusta.

In caso di sintomi sospetti, auto-isoliamoci in famiglia e isoliamo la famiglia dalla comunità. Datene comunicazione ai potenziali contatti, non vi vergognate, solo così potremo controllare l’epidemia.

I casi positivi sono seguiti dai medici del gruppo USCA, istituito dalla Asl, con una frequenza di contatto che si basa sulla sintomatologia. Per i casi più complessi, ma che non necessitano del ricovero in ospedale, può comportare anche visite domiciliari frequenti. Questa Unità operativa sul territorio ha un controllo diretto dello stato di salute di tutti i malati.
In caso di positività nelle scuole, le stesse sono informate e le classi vengono messe in quarantena. Anche questo importante lavoro viene svolto dai medici della Prevenzione della ASL.
I tamponi vengono effettuati tutti i giorni, con il sistema “drive” al Foro Boario o a domicilio. La domenica vengono monitorate le strutture assistenziali. In media sono effettuati 80 tamponi al giorno, di cui 20 di controllo. La nostra percentuale persone testate/positivi è più bassa della percentuale nazionale, regionale e provinciale.
Nonostante l’ultima settimana che ha visto una crescita delle positività, Sansepolcro ha un’incidenza di casi, in rapporto alla popolazione, migliore delle altre zone aretine, almeno negli ultimi 30 giorni.
Il virus ha un impatto molto forte sui cittadini più anziani, per questo è raccomandabile lo sforzo di fare la spesa al posto loro ed è soprattutto sconsigliato che le persone fragili frequentino “spazi pubblici chiusi”.
Raccomandiamo di mantenere i comportamenti che bene conosciamo e che sono fondamentali per il bene della comunità. È l’unico modo per uscire da questa situazione.
Siamo una comunità forte e coesa e insieme ce la faremo”.

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “è deceduto improvvisamente un concittadino, ci sono due ricoverati e 5 nuovi positivi. Sono attesi nuovi provvedimenti, serve rispettare le regole”

“Purtroppo è deceduto improvvisamente ieri sera un signore e abbiamo altre due persone già positive che sono state ricoverate in ospedale”. E’ così che il sindaco Luciano Bacchetta ha annunciato il primo tifernate scomparso per Covid-19 all’ospedale di Città di Castello in questa seconda ondata della pandemia e il ricovero nel reparto Covid del nosocomio locale di due persone residenti nel territorio comunale. “Alla famiglia del nostro concittadino vanno le nostre sentite condoglianze e auguriamo una pronta guarigione alle persone che sono state ricoverate”, ha detto il sindaco, nell’aggiornare la situazione dei contagi con la notizia di “cinque nuovi positivi e un guarito”. “A volte il Covid ha purtroppo mutamente repentini”, ha osservato Bacchetta, nell’evidenziare “la complessità di una fase attuale nella quale, accanto a numeri relativamente bassi e alla grandissima maggioranza delle persone positive che si trovano in isolamento domiciliare, soprattutto giovani e in alcuni casi giovanissime, ci sono evoluzioni improvvise che determinano il ricovero di pazienti e, in presenza di patologie particolarmente gravi, persino l’evento letale”. “I dati di ieri sono abbastanza consistenti in Umbria, con circa il 30 per cento di persone positive sul totale dei tamponi effettuati, numeri piuttosto alti che non collocano l’Umbria tra le regioni a più alta criticità, ma che debbono far riflettere”, ha rilevato il sindaco, sottolineando che “le disposizioni che verranno date nelle prossime ore prevedranno ulteriori limitazioni, anche se credo non un lockdown come si vocifera da qualche parte”. “Oramai le scuole secondarie sono sostanzialmente tutte in regime di didattica a distanza, per cui il problema dei trasporti scolastici e della vita quotidiana negli istituti è stato fortemente limitato dalle disposizioni della presidente della Regione Tesei”, ha riconosciuto il primo cittadino, che ha parlato della probabilità che ulteriori provvedimenti “saranno finalizzati ad evitare assembramenti”. “Dobbiamo prepararci a una fase ancora piuttosto dura e complessa, perché anche se i numeri tifernati non sono altissimi né molto allarmanti, vivendo in un contesto regionale piuttosto difficile e soprattutto in un contesto nazionale ancora più complesso, eventuali decisioni ci accomuneranno alla complessità della situazione più diffusa e dovremo cercare di fare il nostro dovere e rispettare le disposizioni”, ha concluso Bacchetta.
CDCNOT/20/11/03/COMINLINEA/457/MB

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Covid-19 ad Umbertide: Carizia ” Comunicati dal Cor dodici nuovi casi di positività nel Comune di Umbertide

“Quest’oggi sono stati comunicati dal Centro operativo regionale dodici nuovi casi di positività al Covid-19 nel nostro territorio comunale.

Dieci di loro, di cui cinque provengono da nuclei familiari già colpiti dal virus, sono in isolamento domiciliare; altri due sono ricoverati in ospedale.

Gli attualmente positivi nel Comune di Umbertide sono 118: 112 sono sottoposti a isolamento domiciliare e sono o asintomatici o hanno sintomi lievi/moderati, mentre sei si trovano in strutture sanitarie della nostra regione”.

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