“Il matrimonio è un lungo viaggio che dura tutta la vita! e sessant’anni d’amore sono una conquista per poche anime elette ” e cosi è stato per il Commendatore Avvocato Gianni Zaganelli noto penalista a livello nazionale, e la Sig.ra Franca Rossi che oggi festeggiano 60 anni di matrimonio.
Ogni attimo è stato amore, ogni giorno è stato attimo, così per sessant’anni, così per tutto il resto della vostra meravigliosa vita insieme …. Auguri mamma e papà per le Vostre Nozze di Diamante ! Eugenio Monica Paola unitamente a tutti i Vostri amatissimi nipoti
La Sig.ra Franca Rossi e l’avvocato Gianni Zaganelli festeggiano le nozze di Diamante. Gli auguri dei figli Monica, Paola ed Eugenio e da tutti i nipoti
Covid-19 a Citerna. Oggi 1 nuovo positivo
A Citerna, si registra un nuovo positivo al covid-19. Salgono a 5 le e persone attualmente positive nel Comune.
Coronanavirus a Sansepolcro: Cornioli “oggi 3 nuovi positivi, già in isolamento domiciliare”
Questo l’aggiornamento Covid-19 da parte del comune di Sansepolcro
Oggi la Asl ha comunicato tre nuovi casi positivi nel territorio di Sansepolcro. Si tratta di:
Uomo di 33 anni in isolamento domiciliare, contatto di caso
Uomo di 56 anni in isolamento domiciliare, contatto di caso
Ragazza di 14 anni in isolamento domiciliare.
Calcio Eccellenza: Barontini (Baldaccio Bruni) “stop ai campionati può decretare la fine di molte piccole società”
“Credo, al di la di ogni ragionevole dubbio, che questo possa essere un stop estremanente difficile da superare per il calcio dilettantistico. Ci siamo adoperati per eseguire alla lettera e scrupolosamente i protocolli e le normative Covid imposte dalla federazione e dal Governo centrale. Le società hanno investito risorse importanti per la sanificazione, eseguito regolarmente i tamponi, pagato l’iscrizione alla FIGC, ora ci viene chiesto di fermarci di nuovo, a causa di questa seconda ondata pandemica che sta colpendo l’Italia e l’intera Europa. Per carità, la salute viene prima di tutto, ma praticare sport aiuta a migliorare il proprio stato fisico e mentale, a livelli ottimali. Sarò sincero non vedo alcuna luce in fondo al tunnel, a questo punto ripartire il 24 novembre, senza prospettive o garanzie di poter terminare i vari campionati, equivale a certificare la morte sportiva di tante piccole società, che ricordo, hanno prima di tutto una funzione sociale per tanti giovani atleti, in particolar modo, per i tanti ragazzi che frequentano scuole calcio e settori giovanili”
Un centro antiviolenza per l’Altotevere: 3534164699 numero attivo h 24. Presto anche l’apertura di una casa rifugio
“Anche se l’emergenza globale è il COVID, non possiamo dimenticare altri fenomeni drammatici che continuano a verificarsi e tra questi il femminicidio. Aprire oggi un centro antiviolenza a Città di Castello significa dare un aiuto concreto e sempre disponibile per chi si trovi in difficoltà e per i loro figli, che spesso sono vittime tanto quanto le madri”: così l’assessore alle Politiche sociali e alle Pari Opportunità Luciana Bassini annuncia l’attivazione del numero 3534164699 attivo 24 ore su 24 e collegato al Centro antiviolenza Medusa gestito dall’associazione Liberamente Donna. “Il progetto è condiviso con i comuni di Citerna, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino ed Umbertide e permetterà nell’immediato di avere un numero sempre disponibile e gestito da operatrici esperte. Si potrà telefonare anche per informazioni o per un colloquio e prelude al potenziamento dell’intervento con uno spazio dove accogliere le donne che faranno riferimento al centro. E’ in un certo senso la quadratura di un cerchio che negli ultimi anni si è provato a chiudere in diverse direzioni e che è cresciuto insieme alla consapevolezza che era necessaria una rivoluzione culturale, accompagnata da strumenti efficaci per supportare le donne nel momento del bisogno, in attesa di altri percorsi amministrativi e giuridici che esistono e continuano a funzionare ma con tempi diversi da quelli delle criticità familiari, spesso alla base di degenerazioni e di situazione a cui non è più possibile porre rimedio”. “Voglio ringraziare la Regione dell’Umbria, che ha finanziato il progetto ed il Centro per le pari opportunità, le volontarie dell’associazione Liberamente Donna che hanno ci creduto molto e si sono spese per attuarlo dentro le maglie del circuito nazionale e regionale, collegandosi ai numeri verdi rispettivi. Ritengo normale che le donne abbiamo una sensibilità maggiore verso il tema del femminicidio ma queste iniziative sono importanti perché si estenda anche agli uomini e in culture in cui la donna non ha ancora conquistato l’autodeterminazione sia professionale che umana. Nel periodo che ci separa dal 25 Novembre, giornata nazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, vorremmo riuscire ad aprire la sede, che rimane un tassello essenziale per dare una risposta risolutiva a situazioni critiche”.
Trasporto pubblico: Annalisa Costa (Pendolari stufi) “in un paese normale non si discuterebbe su come diminuire il numero di studenti pendolari per le lezioni in presenza, ma su come aumentare corse in sicurezza”
“Mi sono svegliata stamattina con una canzone in mente del 1969 (non è dei miei tempi, non ero ancora nata) che a dir poco, almeno nella prima strofa, mi riporta a ciò che stiamo vivendo tutti da un po’ di tempo.
“che cos’è? C’è nell’aria qualcosa di freddo che inverno non è…
che cos’è? Questa sera i bambini per strada non giocano più…”
Endrigo, in quell’ occasione, raccontava dei suoi problemi, che da quel che traspare dal testo erano di tutt’altra natura rispetto a quelli che oggi mezzo mondo sta vivendo.
Stiamo purtroppo passando un periodo brutto e forse non è neppure il momento giusto per esprimere la propria idea….ma davvero stiamo arrivando all’esagerazione dove si denota la stanchezza della gente; stanca del virus con la corona, stanca dell’incertezza ma soprattutto stanca delle prese in giro.
Mi sono soffermata a vedere ciò che accade giorno dopo giorno e, sinceramente schifata, mi sono posta delle domande che coincidono con i dubbi di tanti cittadini.
Dieci giorni fa, di mattina, andando in giro per la mia città, ho voluto sincerarmi della situazione dei trasporti, soprattutto quelli destinati ai nostri figli che devono andare a scuola. Erano tanti i ragazzi fermi alle fermate dei bus, molti purtroppo senza mascherina che si intravedeva sotto il giacchetto semi aperto… e di sicuro questo non va bene. Poi, verso la piazza centrale di Città di Castello, mi sfrecciano davanti un paio di pullman in cui si riuscivano ad intravvedere dentro numerose persone circondate dai vetri dei mezzi enormemente appannati.
Questo mi fa male… in tempi non sospetti si era fatto presente l’enorme disagio dei trasporti nell’Alta valle del Tevere..ma nulla, i proclami e i comizi di anni fa da parte di qualcuno sono solo serviti a far gongolare una parte di politica a discapito sempre e comunque dei cittadini che di trasporto vero non ne hanno mai visto neppure l’ombra.
Politica, di diversi comuni, che vede spesso teatrini , anche se il DPCM li ha chiusi, in cui assistiamo allo spettacolo dell’andirivieni di persone, dove le proposte e le attenzioni vengono poste solo per secondi fini, spesso elettorali e che è diventato una ripetuta, oramai stancante.
Quante volte noi del Comitato Pendolari Sufi abbiamo fatto presente la situazione difficile del trasporto durante la prima ondata di pandemia, raccomandandoci di non essere impreparati ad un’eventuale altra ondata, che precisa si è riproposta??? Ma si…chi se ne frega!!! Ora facciamo i conti e tiriamo le somme che sono sul negativo andante. E i “soliti noti” organizzano conferenze, si prodigano ora ad interpellare dirigenti dei trasporti o ancora sentiamo affermazioni di “gruppi meteore” che ogni tanto si ricordano che il pendolare esiste non facendo però nulla di concreto ma solo spendendo paroloni senza cognizione di causa.
Vorrei proprio sapere chi di loro riceve le lamentele dei pendolari e cerca di porne la dovuta attenzione…
Uno degli ultimi sfoghi è della settimana scorsa da parte di Elisa, giovane studentessa, che ha chiamato il comitato dei pendolari stufi dicendo che i treni della mattina sono un caos totale. Gente che occupa più di uno spazio perchè stravaccata sui sedili, gente senza mascherina, persone ammassate e molte volte sedute a terra, in un ambiente che è tutto tranne che sanificato! Per non parlare di coloro, che in barba a tutti, si mettono a fumare all’interno del mezzo per molto tempo visto che di cambiare la velocità ancora non se ne parla. Ma non era stato detto che i problemi sarebbero stati risolti??
Mi sa che il sazio non crede al digiuno…
O ancora Sara, che lamenta il fatto che chi da Perugia deve andare a S. Sepolcro dopo l’una di pomeriggio rimane scoperto vista la mancanza di mezzi , problema oltretutto posto per tutti coloro a cui è stata soppressa la fermata e sono isolati ancor più di prima. Ma non erano state accettate le proposte per fare raccordi tra navette/bus-treni????
O ancora, ricevuti i voucher di rimborso per l’abbonamento non utilizzato lo scorso anno, molti si vedono sfumare la possibilità di utilizzarli perché obbligati alla scelta di altri mezzi per gli orari non studiati a dovere o per l’impossibilità di optare per abbonamenti ad esempio semestrali non contemplati. Rivedere queste cose come ci era stato promesso ,no???
Potrei davvero proseguire con tante altre rimostranze ma mi fermo qui, cercando di far capire a coloro che leggeranno che sarebbe utile fare una riflessione…parlo soprattutto ad amministratori nazionali, regionali e comunali: in un paese normale non si discuterebbe su come diminuire il numero di studenti pendolari per le lezioni in presenza, ma su come aumentare i mezzi e soprattutto il trasporto laddove il trasporto serio… NON E’ …!!!!”
Emergenza coronavirus: Bacchetta “oggi 8 nuovi positivi, il totale sale a 90. Un’appello, le persone positive sono vittime e non untori”
“Città di Castello ha otto nuovi positivi, nessun guarito, per cui il totale dei casi sale a 90”. Sono i dati forniti dal sindaco Luciano Bacchetta nell’aggiornamento odierno della situazione dell’emergenza da Covid-19. Nel giudicare importante che anche i laboratori privati siano stati autorizzati a effettuare i tamponi, “perché – ha detto – più test si fanno più emergono le positività, specialmente degli asintomatici”, il primo cittadino ha auspicato che ci sia il necessario coordinamento con l’azienda sanitaria per uno scambio di informazioni costante. “Nessuno dei nuovi positivi si trova in ospedale e al pari degli altri sono tutti in isolamento domiciliare contumaciale, un fatto importante perché vuol dire che l’aggressività del Covid non è tale da imporre ricoveri”, ha osservato Bacchetta, che ha riconosciuto: “i numeri sono piuttosto alti, anche se inferiori ad altre città umbre, e ci inducono a continuare a raccomandare la massima prudenza e il rispetto delle disposizioni per il contenimento del contagio”. “A Città di Castello abbiamo casi meno gravi di marzo e aprile, non ci sono ricoveri, né decessi, ma il numero dei positivi è molto consistente, aumenta in maniera esponenziale, a significare che il virus sta circolando ampiamente, con una capacità di espansione maggiore rispetto alla scorsa primavera, un dato indiscutibile che deve imporre attenzione”, ha chiarito il sindaco. Bacchetta ha poi preannunciato che domani Città di Castello ospiterà dalle ore 10.00 alle ore 11.00 in piazza Matteotti una manifestazione di protesta delle scuole di danza. “Qualche giorno fa c’è stata una bella iniziativa al teatro comunale di tutte le scuole di danza tifernati e con questa nuova chiusura il settore è stato duramente colpito, con problemi drammatici che vanno considerati, perché siccome ci sarà un dopo Covid non possiamo pensare di trovare solo macerie quando arriverà”, ha affermato il primo cittadino. Il sindaco ha, quindi, fatto riferimento ad alcune polemiche che stanno accompagnando l’installazione dei gazebo da parte dei pubblici esercizi. “Dobbiamo essere molto chiari – ha puntualizzato Bacchetta – l’installazione dei gazebo è autorizzata da provvedimenti del Governo, per cui all’amministrazione comunale, che non interviene come non interviene la Soprintendenza, riceve una mera comunicazione in considerazione dell’ampia autonomia per i pubblici esercenti di far fronte a questa fase di notevole difficoltà attraverso il montaggio di strutture all’esterno”. “Chi ha tentato e tenta in maniera surrettizia, da ignorante, di addebitare al Comune cose che non gli competono – ha spiegato il primo cittadino – deve avere chiaro che i gazebo vengono installati senza che né il Comune né la Soprintendenza possano intervenire, perché la filosofia del provvedimento del Governo, con una sua logica, è quella di tutelare gli operatori dei pubblici esercizi in modo che possano svolgere la propria attività, viste le restrizioni che sono state stabilite per l’accesso ai locali chiusi”. Per quanto riguarda la situazione dell’ospedale, Bacchetta ha informato che sono attualmente 29 i ricoverati nel reparto Covid, mentre ci sono sette persone in terapia intensiva, nessuno di Città di Castello. “Ringraziamo ancora tutti gli operatori sanitari che sono in prima fila in questa battaglia drammatica contro il Covid, sottoponendosi a turni faticosissimi, sfiancanti, con rischi anche personali seri”, ha detto Bacchetta, che ha rivolto loro “un grande abbraccio e un grande apprezzamento, perché si stanno comportando in maniera encomiabile, dimostrando un senso del dovere davvero ineccepibile”. In questo contesto il sindaco ha lanciato un appello: “evitiamo di considerare la persona positiva al Covid come una specie di untore”. “Chi si contagia molto spesso non è stato consapevole dei rischi che correva, il virus è subdolo e strisciante, si insinua ovunque, per cui anche le difese personali a volte non sono efficaci, visto che possiamo infettarci in casa, da un amico carissimo, da un conoscente con cui ci siamo intrattenuti”, ha sottolineato il primo cittadino. “Città di Castello è una città molto civile, che ora sta dando una grande dimostrazione di responsabilità come in passato, e dobbiamo comprendere che le persone positive non sono colpevoli, sono vittime, e a loro deve andare sempre la nostra massima solidarietà”, ha precisato Bacchetta. Il sindaco ha concluso aggiornando la situazione della fruibilità degli impianti sportivi. “L’assessore Massimo Massetti, che è in costante contatto con le federazioni e con le associazioni sportive, sta monitorando la situazione per capire, in mezzo a tutte le norme emanate, quello che si può fare e non si può fare in modo da dare indicazioni certe e garantire, nella massima sicurezza, la massima agibilità possibile degli impianti, perché questo è un settore molto importante”, ha chiarito Bacchetta.
Nati e allevati a villa Zampini i Levrieri campioni del mondo
I più bei cani Azawakh del mondo (levrieri detti anche Principi del deserto ,razza rarissima) sono nati e cresciuti nell’allevamento Azamour a Villa Zampini di proprietà della tifernate Francesca Zampini che si avvale di Patrizio Palliani quale handler esclusivo,espertissimo collaboratore e grande amico:insieme li allevano seguendo i principi originari di selezione dei Tuareg definiti da oltre tremila anni di storia nel Sahara. A tutt’oggi l’allevamento Azamour e’ considerato dagli esperti del settore come il punto di riferimento mondiale della razza. In pochissimi anni questi esemplari hanno collezionato titoli in tutta Europa. Dal 2006 ad oggi gli Azawakhs di Francesca per 10 anni consecutivi hanno sempre ottenuto il migliore assoluto della propria razza ai campionati del mondo. In totale sono 15 diversi soggetti che in 14 anni di allevamento possono fregiarsi del titolo di campione del mondo di bellezza. In più nazioni i soggetti altotiberini sono stati scelti per la copertina di importanti riviste del settore cosiccome il VDH, l’ente cinofilo tedesco ha tuttora tra le immagini di copertina del suo web-site un gruppo di questi levrieri.

L’ amatissimo AmirAsis e’ lo stallone nella razza che ha riprodotto il maggior numero di campioni mondiali tra figli diretti e nipoti. Anzi negli ultimi 12 anni tutti gli Azawakhs vincitori di migliore razza alle esposizioni mondiali sono stati suoi figli o nipoti. Contemporaneamente hanno vinto anche molti titoli di Campionato Europeo. In Germania , a Donaueschingen il più’ famoso e grande raduno di tutte le razze levriere gli Azawakh tifernati anno dopo anno si sono distinti sempre come miglior soggetto della razza. Per quattro volte hanno sbaragliato i ben oltre duemila partecipanti vincendo Best in Show e Super Best in Show.( migliori soggetti in assoluto di tutte le razze). Tra i primati dell’ allevamento di Cerbara il primo Azawakh ad aver vinto Crufts,nel Regno Unito, la più antica e prestigiosa mostra canina al mondo, con il plurititolato Azamour. Khemosabi. In questo 2020 gli Azawakhs sono stati ammessi per la prima volta a partecipare alle mostre canine in USA.
La campionessa Americana Azamour Anbar e’ stata il primo Azawakh a vincere Westminster a New York, la più importante esposizione USA e per quest’anno numero 1 in America per la razza. Nati qua anche il primo Azawakh Campione cinese e coreano Azamour Marvan. In Russia Azamour Khemosabi, nato ed allevato a Cerbara poi divenuto di proprietà di un noto uomo politico russo, e’ stato il primo Azawakh a vincere il Best in Show ad Eurasia, la più importante mostra di tutto l’Est con circa ottomila partecipanti. In Scandinavia Azamour Wahid con tutti i titoli che ha collezionato e’ diventato l’Azawakh più titolato nella storia della razza. “Nel mio destino era scritto che io incontrassi delle fantastiche creature e che mi innamorassi perdutamente della loro bellezza ed eleganza uniche e del loro carattere altrettanto speciale”-afferma Francesca Zampini-”un amore folgorante che risale a 22 anni fa quando ad una mostra canina vidi per la prima volta un azawakh (dall’inizio degli anni 70 che gli azawakh fecero la loro comparsa in Europa).
Dopo anni di attesa nel 2002 riuscii ad importare dalla Svizzera, da uno dei più prestigiosi allevamenti allora esistenti, la mia prima Azawakh la bellissima Patifah che ebbe la sua prima ed unica cucciolata nel 2006 accoppiata a un maschio di eccezionali qualità e pedigree che viveva in Repubblica Ceca;dei sei cuccioli mi tenni AmirAsis ed AshakiAenbel, dominatori nelle esposizioni canine per tutta la loro carriera collezionando ben 14 Campionati in diverse Nazioni Europee. Nel frattempo ho importato un’altra bellissima femmina dallo stesso allevamento: Shani Kel Dahoussahaq destinata a diventare un mito nel mondo dei levrieri, vincitrice del Trofeo Cajelli, il premio annuale più ambito e più prestigioso per ogni allevatore. In seguito Shani rappresentò l’Italia a Long Beach all’Eukanuba World Winner, evento di fama mondiale, primo Azawakh e tuttora unico invitato a questa manifestazione. Da quel momento gli Americani cominciarono ad avere un grosso interesse per questa razza tanto rara quanto sconosciuta.” “Il carattere e’ uno dei punti di unicita’ della razza-prosegue Francesca- affettuosissimi, ottimi guardiani, amano profondamente tutti quelli del nucleo familiare, ma sono sempre estremamente riservati con gli estranei da cui non amano farsi toccare. Non sono adatti a tutti ma solo a chi riesce ad entrare in profonda empatia con loro. Per i Tuareg nel loro massimo splendore possedere un Azawakh era un segno di grande nobilta’, non venivano mai venduti ma potevano solo essere regalati in segno di grande amicizia e stima.”
Appena appresa la notizia il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, nel rivolgere le più sentite congratulazioni alla titolare del prestigioso allevamento e ai diretti collaboratori le più sentite congratulazioni ha sottolineato l’importanza di questo riconoscimento di assoluto rilievo internazionale che proietta l”immagine della città in tutte le sue componenti, eccellenze comprese, in ambito mondiale. Un traguardo – ha detto il sindaco Bacchetta – che premia la professionalità, dedizione e passione per gli animali e l’allevamento di qualità della dottoressa Zampini e di tutto il suo staff”.
Consegnata alla città la nuova serra comunale. Il sindaco Carizia: “E’ un messaggio di speranza nella tempesta che stiamo vivendo”
Con una sobria cerimonia all’aperto, vista la situazione sanitaria in corso, che si è svolta nella mattinata di giovedì 29 ottobre è stata consegnata alla città la nuova serra comunale inserita all’interno del progetto di riqualificazione della ex draga del fiume Tevere.
All’evento hanno preso parte il sindaco Luca Carizia, la vicesindaco Annalisa Mierla, gli assessori Sara Pierucci e Pier Giacomo Tosti, i consiglieri comunali Vittorio Galmacci ed Ettore Spatoloni, il direttore del Gal Alta Umbria, Matteo Montanari, i responsabili dell’ufficio tecnico comunale, i progettisti, i rappresentati delle ditte che hanno eseguito i lavori e delle associazioni di volontariato del territorio.
Nel suo complesso il progetto ha riguardato la sistemazione urbanistica dell’area della ex draga, la realizzazione della nuova struttura adibita a serra da destinare ad attività sociali e altri interventi di arredo urbano, con nuovi giochi e nuova sistemazione del verde. Gli interventi sono stati finanziati dal Gal Alta Umbria e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per un importo di 190mila euro.
Nel dettaglio i lavori hanno riguardato la realizzazione di una struttura destinata a serra e rimessa per attrezzi di circa 85 metri quadrati e una sala polivalente di 60 mq per le attività diurne.
Sono stati realizzati 800 mq di terreno da destinare a orti e una nuova area giochi di 130 mq. I nuovi alberi piantati sono 18 e sono state messe a dimora circa 250 piante ornamentali.
L’area può contare su nuovi percorsi pavimentati per l’accesso al parco e al fiume Tevere per una lunghezza complessiva di circa 250 metri, illuminati nelle ore serali da luci led.
La zona destinata alla nuova serra comunale è stata delimitata da una recinzione costituita da 34 fioriere e cancelli metallici ornati con motivi artistici.
Per quanto riguarda la sicurezza della zona è stato installato un impianto di videosorveglianza dell’area del parco e delle strutture destinate alla serra.
Infine sono stati realizzati 15 nuovi parcheggi a beneficio del parco.
“Quello che abbiamo voluto dare oggi è un messaggio di speranza che dia fiducia in un momento di emergenza, in questa vera e propria tempesta che stiamo vivendo – ha detto il sindaco Luca Carizia che nel suo intervento ha voluto ringraziare il Gal Alta Umbria, la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, gli uffici comunali competenti, i progettisti e le ditte esecutrici – Con questi lavori Umbertide e la zona del fiume Tevere diventano ancora più belli e inclusivi, con la riconsegna ai suoi protagonisti di una struttura essenziale per l’inclusione sociale come la nuova serra comunale. Ci daremo appuntamento quando la situazione sanitaria sarà risolta, con la voglia e la possibilità di celebrare nella maniera più bella questo importante traguardo”.
Sansecondo ricorda i caduti di tutte le guerre
Come di consueto, il 1° novembre nella frazione di San Secondo ci sarà una commemorazione in memoria dei Caduti di tutte le guerre, promossa dall’Associazione Nazionale Famiglie Caduti in guerra – Sezione di Città di Castello e dal Comitato Pro San Secondo.
A causa delle restrizioni dettate dall’emergenza Covid, quest’anno si svolgerà una cerimonia assai più semplice, ma sarà fatta ugualmente memoria dei Caduti di tutti i conflitti per non spezzare il filo della memoria.
Domenica 1° novembre alle ore 11,15, nella chiesa di San Secondo, sarà celebrata una S. Messa con la presenza del numero massimo di persone (40) consentito per l’accesso nel sacro edificio della frazione. Altre persone potranno ascoltare il rito religioso nel piazzale antistante, mantenendo ovviamente il dovuto distanziamento.
“Purtroppo – dichiara Pierino Monaldi, presidente dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti in guerra – Sezione di Città di Castello – non potranno essere presenti le associazioni, le scuole, la Banda musicale e non potrà svolgersi il bellissimo corteo verso i monumenti. Tutti coloro che non potranno intervenire saranno rappresentati dalle istituzioni ed in particolare dal sindaco tifernate Luciano Bacchetta, dal Comandante del Comando Esercito Umbria di Perugia Col. Maurizio Napoletano e da un ragazzino della scuola elementare “La Vecchia Stazione” di San Secondo, che idealmente rappresenterà tutto il plesso scolastico”.
Al termine della S. Messa verrà deposta una corona d’alloro ai piedi dell’altare.
Successivamente, senza alcun corteo, la stessa corona sarà portata al Monumento in memoria dei Caduti e sarà deposto un omaggio floreale al cippo che ricorda il bombardamento del 14 maggio 1944 e le vittime civili che lo stesso causò a san secondo.
Cimiteri, monitoraggio e regole per l’accesso nei prossimi giorni.Predisposta apposita cartellonistica che sarà affissa agli ingressi. “Evitare le ore di punta”
In vista dei prossimi giorni e della crescita nell’afflusso di persone ai cimiteri, l’amministrazione comunale di Sansepolcro invita i cittadini a evitare le ore di punta e di non concentrare le visite solo nella giornata di domenica.
E’ stata predisposta un’apposita informativa che verrà affissa in tutti i cimiteri e che ricorda le regole per accedere: indossare correttamente la mascherina, evitare abbracci e strette di mani, mantenere la distanza di sicurezza, non formare capannelli e assembramenti e seguire i percorsi di entrata e uscita.
Al cimitero del capoluogo, gli addetti si occuperanno di monitorare e dilazionare gli ingressi che saranno solo da Viale Osimo.
Nei cimiteri delle frazioni, saranno le Proloco a fare un servizio di supervisione. L’amministrazione comunale ringrazia i volontari per la loro presenza.
Venerdi 30 ottobre manifestazione delle scuole di danza umbre a Città di Castello
Venerdì 30 Ottobre, in numerose piazze italiane scendono a manifestare i lavoratori dello spettacolo dal vivo: ad essi si sono associate le scuole di danza di tutta Italia in un coro univoco di protesta e di richiesta di aiuto, vista l’urgenza del momento.
Anche le scuole di danza della nostra regione aderiscono a questa iniziativa, e quelle dell’Alta Umbria scenderanno in piazza Matteotti a Città di Castello ( dalle 10h00 alle 11h00 ) per manifestare contro la grave situazione che si è venuta a creare in questi ultimi giorni con il reiterarsi delle restrizioni dovute all’emergenza corona virus.
Lo stop subito durante il primo lock-down aveva già fortemente penalizzato il nostro settore – quello delle scuole di danza – che in Italia vivono in un limbo istituzionale che urge un quanto più immediato inquadramento, e ora i problemi si ripropongono con insistente urgenza. Attualmente le scuole di danza sono costituite al 99% dei casi come associazioni sportive dilettantistiche, quindi fanno riferimento al Ministero dello Sport: accade però che le scuole di danza vengano assimilate alle palestre, per cui ogni regola emanata per quest’ultime si riflette sul nostro operato, nel bene quanto nel male, e senza tenere conto di quelle che sono veramente le nostre realtà.
Vogliamo quindi con forza ribadire quanto segue:
le nostre scuole di danza sono luoghi assolutamante sicuri: innanzitutto perché nella maggior parte dei casi le attività didattiche avvengono in ambienti ad uso esclusivo della danza, il che permette una applicazione dei protocolli anti-covid più rigida e accurata, dal controllo degli accessi alle azioni di sanificazione;
le nostre scuole di danza sono un luogo di formazione indispensabile per l’equilibrio psico-fisico dei nostri giovani: negare questo diritto ai nostri allievi significa precluderli alla formazione fisica, artistica, culturale nonché all’aggregazione sociale necessari alla crescita armoniosa che li renderà gli adulti di domani;
le nostre scuole sono motivo di sostentamento economico per tutti gli operatori che vi lavorano, docenti, collaboratori tecnici ed organizzativi, aziende che producono esclusivamente per il nostro comparto: insegnare non è solo la nostra passione, è anche lo strumento con cui ci garantiamo il nostro pane quotidiano. Per poter esercitare tutto ciò, in una fase di emergenza come questa in cui viene imposto uno stop alle attività, anche noi abbiamo bisogno di aiuti adeguati che possano garantire la copertura delle spese vive quali i canoni di affitto, le utenze, nonché un indennizzo proporzionato ai mancati rimborsi. Nel caso specifico dei canoni di affitti, devono essere fatti interventi anche per le associazioni sportive dilettantistiche che hanno optato per i regimi agevolati e che quindi non possono beneficIare di credito di imposta.
Quello che noi rivendichiamo è anche:
il giusto ed adeguato riconoscimento che renda onore all’impegno che noi tutti prodighiamo quotidianamente allorquando investiamo le nostre vite, le nostre energie, nella formazione e nella educazione dei nostri giovani, che sono poi i vostri figli; in questa emergenza sanitaria siamo anche noi in prima fila, silenti ma resilienti, e siamo consapevoli dei rischi che corriamo ogni giorno ma che affrontiamo consapevoli del ruolo che svolgiamo e del compito che ci siamo assunti;
rivendichiamo il diritto ad esercitare la nostra professione per la quale ci siamo formati con anni di studi, lunghi percorsi formativi che ci autorizzano ad un lavoro equiparabile ad ogni altra nobile professione; pertanto chiediamo che venga fatta chiarezza in seno a chi ci governa affinché il contesto delle scuole di danza abbia una sua identità univoca, riconosciuta, rispettata e sostenuta quale indispensabile strumento formativo nel percorso di crescita del giovane;
rivendichiamo infine il diritto ad essere quello che siamo, artisti coreuti, messaggeri di un’arte – la danza – considerata da sempre la madrina di tutte le arti.
Questo nostro manifestare oggi in piazza significa per noi ribadire che di arte si vive, e ci aiuta anche a sopravvivere contro ogni avversità contingente come in questo difficile momento. Non possiamo relegare l’arte dello spettacolo dal vivo – che noi qui rappresentiamo come formatori degli artisti di domani – a qualcosa di superfluo che si può così facilmente annientare: noi tutti siamo consapevoli, e lo gridiamo a gran voce, che l’arte è il colore della vita, il sale della conoscenza, l’ingranaggio misterioso che da sempre muove l’uomo verso il futuro, senza il quale saremo destinati ad una triste ed oscura esistenza.
Per questo ci uniamo in uno sforzo comune che possa garantire un futuro luminoso a noi, ai nostri giovani e al mondo intero, un futuro che dobbiamo imparare a ricostruire assieme al di là di ogni contingente difficoltà.
Pallavolo e Coronavirus: Claudio Bigi (ERM Group San Giustino) “se si riparte è per terminare la stagione, in caso contrario meglio pensare a quella successiva”
“Purtroppo siamo di fronte ad una seconda ondata pandemica che ci mette di fronte a enormi difficoltà. E’ difficile programmare le attività sportive, ma sopratutto è chiaro a tutti che questo stop inciderà pesantemente sotto il profilo degli incassi. Noi dobbiamo rinunciare a 15.000 euro di abbonamenti, un danno enorme per un club come il nostro, spero che il Governo intervenga rapidamente, in caso contrario si rischia una vera e propria ecatombe sportiva, con società costrette alla chiusura. Ferme le gare della prima squadra, che comunque continua ad allenarsi, si va avanti con alcuni gruppi di settore giovanile. Se si riparte è per terminare la stagione, in caso contrario meglio pensare a quella successiva, inutile negare che senza pubblico gli stimoli saranno diversi, ma questo ad oggi passa in secondo piano. Noi ci siamo posti l’obbiettivo di giocare e vincere nel rispetto imposto dalle regole del DPCM chi decide, dovrà farlo in fretta, perchè i costi ci sono e gli impegni presi vanno onorati”
Covid 19 : oggi tre nuovi positivi a Sansepolcro
“La Asl ci ha comunicato che ci sono tre nuovi casi positivi a Sansepolcro.
Si tratta di:
Donna di 21 anni, in isolamento domiciliare
Donna di 52 anni, in isolamento domiciliare
Uomo di 68 anni, in isolamento domiciliare, contatto di caso.
Si raccomanda il rispetto delle regole: mascherine, distanziamento e lavaggio delle mani, anche in relazione a persone della famiglia”.
Questo quanto dichiarato pochi minuti fa dal Sindaco Mauro Cornioli
Emergenza Coronavirus: Bacchetta “oggi 12 nuovi positivi e 2 guariti. Contagi specialmente in famiglia”
“L’Usl Umbria 1 nella giornata di ieri ci ha comunicato 12 nuovi positivi e due persone guarite, il totale dei casi sale, dunque, a 82”. E’ l’aggiornamento odierno della situazione dell’emergenza da Covid-19 a Città di Castello da parte del sindaco Luciano Bacchetta, che chiarisce: “Il trend è quello dei giorni scorsi, c’è una crescita abbastanza consistente di positivi, che però continuano a non presentare sintomi particolarmente preoccupanti, visto che anche le nuove persone risultate contagiate non sono ricoverate in ospedale e si trovano in isolamento domiciliare contumaciale”. “I dati potrebbero essere in aggiornamento, perché è subentrata la variabile rappresentata dal fatto che ora anche i laboratori privati sono stati autorizzati a effettuare i tamponi e devono fare le proprie comunicazioni”, ha spiegato il primo cittadino, nel ribadire “la preoccupazione per una situazione di grande crescita delle positività sia in Italia, che in Umbria, una regione che è ai vertici delle positività a livello nazionale, con numeri esorbitanti in molte città”. “A Città di Castello l’allarme non può e non deve essere foriero di angosce al momento, ma dobbiamo stare molto attenti, perché il virus in questa seconda fase sembra essere meno letale, ma è maggiormente capace di contagiare le persone”, ha osservato Bacchetta, che ha evidenziato: “i dati statistici che abbiamo si riferiscono specialmente a contagi familiari è quindi presentano la situazione più sgradevole per tutti noi, perché presuppone l’ulteriore assunzione di regole prudenziali anche dentro le mura di casa, ma dobbiamo comprendere che tutto questo è necessario”. “Non dobbiamo vivere la vicenda in maniera terrorizzante, ma dobbiamo essere molto responsabili e rispettare tutte le regole di distanziamento e prudenza, a tutela nostra e degli altri”, ha puntualizzato il sindaco, nel prendere atto che “grazie alle cure e all’affinamento degli strumenti scientifici e medici, la situazione dal punto di vista della pericolosità è migliore della primavera scorsa, come ci dicono anche i dati di Città di Castello”. Bacchetta ha quindi preannunciato che “per le festività dei santi e dei morti i cimiteri resteranno aperti”. “Verranno utilizzate le associazioni di volontariato per garantire un afflusso più ordinato possibile, a garanzia delle norme di sicurezza finalizzate a evitare assembramenti”, ha spiegato il primo cittadino. Rispetto alle chiusure anticipate previste dal recente Dpcm per gli esercizi pubblici, Bacchetta ha comunicato “una buona notizia”. “Dalle informazioni dirette che abbiamo avuto, sembra che il governo stia lavorando celermente e per l’immediato al ristoro per gli operatori economici”, ha detto il sindaco, che ha concluso: “se fosse così, sarebbe un fatto molto importante e positivo, che accoglieremmo con grande favore, perché i nostri operatori hanno sofferto il lockdown, hanno avuto una boccata di ossigeno in estate, ma stanno precipitando di nuovo in una situazione di grave difficoltà e crisi”.
Palestre in tempo di covid: Leonardo Collacchioni) “Gi.Point da noi nessun controllo, la scorsa settimana, ingiusto fermare chi si è sempre adeguato al protocollo”
“Sarò sincero, non mi aspetto più nulla da chi ci amministra. Nel primo lock down abbiamo subito danni rilevanti, ma siamo riusciti miracolosamente a ripartire con la nostra attività. Ora ci è stato imposto di chiudere di nuovo, nel periodo per noi più favorevole. Ci siamo adeguati scrupolosamente ad ogni norma, in materia di sanificazione, distanziamento, rispetto delle regole, ma questo non è servito a nulla. Per quanto riguarda il ristoro dei danni subiti, sinceramente ne farei volentieri a meno, preferisco guadagnarmi lo stipendio con il mio lavoro. Da qualche giorno siamo attivi con i corsi online, con delle visite personalizzate a casa per chi vorrà mantenersi in forma, abbiamo anche pensato di affittare le varie attrezzature che abbiamo nei nostri locali, a tutti coloro che non hanno a casa propria la possibilità di allenarsi. Chiudo con una riflessione, che è anche un appello, le palestre sono luoghi sicuri, sta passando un messaggio distorto, che reca maggiori danni della pandemia, nelle ultime settimane i media ci hanno inondato di notizie sull’aumento dei casi, per noi è stato devastante, gli ingressi nel centro fitness si sono quasi azzerati. Serve pensare che oltre al covid, ci possono essere numerose altre malattie, abbiamo la necessità di vivere in modo sereno, tutto questo non ci aiuta a stare bene con noi stessi”
Lega Umbertide: “La Giunta lavora bene. Per Fratelli d’Italia una crociata a senso unico”
Quella di Umbertide è una Giunta operativa che rispecchia la volontà popolare”. A rispondere al referente territoriale di Fratelli d’Italia Mauro Briganti, che rivendica un posto nell’esecutivo
umbertidese per il suo partito, è la Lega con il segretario cittadino Vittorio Galmacci e il referente provinciale Manuela Puletti.
“Ad Umbertide c’è un assetto che funziona bene e sta dando risposte ai cittadini – si legge nella nota – Grazie al lavoro della Giunta e dell’intera maggioranza, il comune di Umbertide ha fatto da aprifila a
molti altri territori trovando 300 mila euro da destinare ad attività commerciali che hanno subito il lockdown. A questo vanno aggiunti la riqualificazione della zona davanti alle scuole medie, lavori di
bitumatura nel capoluogo e nelle frazioni, la riqualificazione della scuola Monini, la serra destinata ai disabili e molto altro. Senza
sinergia e collaborazione, questi progetti approvati dalla Giunta, all’unanimità, non avrebbero mai visto la luce. Se il referente di Fratelli d’Italia ha proposte significative per il bene di Umbertide prenda appuntamento con il sindaco Luca Carizia, che immagino sarà ben lieto di ascoltarlo e valuterà le sue proposte assieme a tutta la
Giunta. Nel frattempo invitiamo Briganti, dalla storia politica controversa, a lavorare più per il territorio. Se alle prossime elezioni Fdi riesce a prendere più dell’1,7% – conclude la Lega – gli equilibri potrebbero pure essere rivisti, fino ad allora questa uscita di Briganti ha molto il sapore di una inutile crociata per un posto al sole”.
Viabilità: sfalcio erba, tra maggio e settembre coperto quasi il 100% delle strade provinciali
Prosegue da parte della Provincia di Perugia l’operazione di rinnovamento del parco mezzi per la manutenzione del verde lungo le strade di propria competenza. Dopo l’acquisto e la consegna nel 2019 di due nuovi trattori equipaggiati sia per il taglio dell’erba che per lo sgombero neve (per una spesa di circa 220.000,00 euro), sono previsti per l’anno prossimo l’acquisto di nuove attrezzature per lo sfalcio dell’erba in zone di pianura, per la manutenzione delle piante di alto fusto e di un nuovo furgone per un investimento di circa 70.000,00 euro.
A renderlo noto nel corso dell’ultimo Consiglio provinciale è stata la consigliera delegata Erika Borghesi che ha spiegato come “compatibilmente con le capacità finanziare dell’Ente, che nell’ultimo triennio sono sensibilmente migliorate, siano state incrementate anche le risorse economiche destinate agli affidamenti a ditte esterne per la manutenzione del verde, comprese le piante d’alto fusto che necessitano di particolare cura e attenzione”.
L’argomento era approdato in Consiglio su proposta del consigliere provinciale di FdI Jacopo Barbarito che con una interpellanza chiedeva di fare il punto sulle operazioni di sfalciatura lungo le strade provinciali da maggio a settembre 2020 e le iniziative dell’Ente su questo versante.
“Le operazioni di triturazione dell’erba e degli infestanti lungo i 2.500 chilometri di nostra competenza – ha risposto Borghesi – al 30 settembre risultavano essere pressochè completate”. In dettaglio, si è raggiunto il 100% di strade sfalciate nei Comprensori 2 (Perugia-Trasimeno), 3 (Foligno-Gualdo Tadino) e 5 (Valnerina-Spoleto); l’87% nel Comprensorio 1 (Città di Castello-Gubbio); l’81% nel Comprensorio 4 (Todi-Massa Martana).
Per questo tipo di opere la Provincia di Perugia ha impiegato 32 unità e 13 mezzi propri, mentre alle ditte esterne sono stati effettuati appalti per un ammontare di 500mila euro.
“Il criterio adottato nel programma di taglio erba – ha spiegato Borghesi – è quello usuale di dare precedenza alle strade con maggior traffico e di pianura, dove l’erba e gli infestanti crescono più rapidamente, lasciando più indietro le strade di montagna con minori flussi di traffico e dove l’erba cresce più lentamente con evidenti minori problemi di sicurezza. Si precisa che in alcuni tratti di pianura, dove il traffico è maggiore, è stato necessario intervenire più volte. I ritardi e le carenze registrati su tale programma – ha aggiunto la consigliera delegata – sono essenzialmente legati all’emergenza per la pandemia da COVID-19, che ha ridotto il numero di personale in servizio, e alla carenza delle risorse che la Regione trasferisce per la manutenzione delle strade regionali”.


















