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Città di Castello: Il 29 ottobre si inaugura la nuova serra comunale

Si svolgerà giovedì 29 ottobre alle ore 12.00 l’inaugurazione della nuova serra comunale.

All’evento, che si terrà nell’area della ex draga nel pieno rispetto delle regole anti-contagio, prenderanno parte il sindaco Luca Carizia e rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, del Gal Alta Umbria, della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e di associazioni di volontariato cittadine.

Nel suo complesso il progetto ha riguardato la sistemazione urbanistica dell’area della ex draga, la realizzazione della nuova struttura adibita a serra da destinare ad attività sociali e altri interventi di arredo urbano, con nuovi giochi e nuova sistemazione del verde. Gli interventi sono stati finanziati dal Gal Alta Umbria e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per un importo di 190mila euro.

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“Rispetta te stesso e l’altro diventando un soggetto attivo della società”, al via il concorso nazionale per le scuole promosso dall’associazione “Nel Nome del Rispetto”

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Con il patrocinio della Provincia di Perugia, della Regione Umbria dalla Prefettura di Perugia, dall’ufficio scolastico regionale e dalla Federazione nazionale dei diritti umani. è stata presentata in streaming dall’Associazione “Nel Nome del Rispetto” la V edizione del concorso-sondaggio nazionale, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, che ha per tema: “Rispetta te stesso e l’altro diventando un soggetto attivo della società”. L’edizione 2020-21 si arricchisce dei temi: “Il rispetto attraverso il linguaggio musicale” e indirizzato esclusivamente agli studenti universitari: “L’intelligenza artificiale nel rispetto dell’intelligenza emotiva”.
Il progetto, hanno spiegato la Presidente e la Vice Presidente del sodalizio, Maria Cristina Zenobi e Cristina Virili, vuole promuovere lo spirito critico da parte dei giovani perché siano parte attiva della società, spirito critico e non passivo ponendo il rispetto per se stessi e per gli altri come linea guida. “Non permetteremo al Coronavirus di fermarci – ha chiarito Zenobi – anche quest’anno ci saremo consapevoli che il rispetto rende liberi, sostiene l’onestà intellettuale, la verità e la giustizia. Lo scorso anno abbiamo avuto la soddisfazione di aver visto famiglie intere coinvolte nel nostro progetto. Un’esperienza unica che ha permesso ai genitori e ai figli di instaurare un vero dialogo intorno a questo argomento”.
L’incontro si è aperto con i saluti della Presidente della Regione, Donatella Tesei che segue le attività dell’associazione sin dagli esordi condividendone le finalità al punto che quando era al Senato aveva sostenuto la proposta dell’associazione di istituire la “Giornata nazionale del Rispetto”, un progetto che si augura che possa concretizzarsi essendo questo argomento un patrimonio di tutti a prescindere dall’orientamento politico. “Il rispetto, declinato in ogni ambito – ha detto Tesei – deve tornare ad essere protagonista a partire dai bambini. La Giornata del Rispetto non dovrà essere una festa, ma un momento di impegno vero”. Ha preso poi la parola il Prefetto di Perugia Armando Gradone che nel solco di chi lo aveva preceduto, ha aderito con grande convinzione e sensibilità al progetto dell’associazione. Il Prefetto ha ricordato come quando ha svolto il suo incarico in Sicilia avesse posto come cardine durante le innumerevoli iniziative presso le scuole sul tema della legalità il senso dell’amor proprio, ovvero il rispetto per se stessi, per vivere una vita sana e onesta; la fierezza di andare a testa alta senza piegare la schiena ai soprusi. “Il rispetto – ha detto Gradone – è aprirsi all’altro considerandolo il bene più prezioso che c’è”. Nel portare i salti del Presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta, la Consigliera Erika Borghesi da sempre vicina all’associazione, ha evidenziato come la parola ‘rispetto’ ha la sua radice in ‘respicio” che in latino significa voltarsi a guardare e quindi non ignorare l’altro, ma anche costruire autostima, forza e determinazione. “Rispetto – ha aggiunto – è sentirsi essere umano unico, speciale e imperfetto riconoscendo le proprie debolezze per cercare di migliorare e relazionarci con gli altri. Viviamo un momento tanto difficile a causa della pandemia, ma questa può essere l’occasione per costruire una società migliore e il lavoro dell’associazione ne è uno strumento”. Parole alle quali si è associata la Dirigente tecnica dell’Ufficio scolastico regionale, Maria Rita Pitone che forte di un lungo percorso di docente in filosofia ha accolto con grande interesse il progetto che in un periodo durante il quale le relazioni umane sono ridotte propone di non far perdere ai nostri ragazzi opportunità formative. “I punti forza della proposta dell’associazione – ha detto ancora- sono il fatto che copre tutte le fasce d’età trasferendo valori nel processo evolutivo che accompagna i giovani in tutto il percorso formativo; coinvolge gli istituti di pena minorili e degli adulti; ripropone con forza temi di educazione civica dentro i quali c’è un mondo”. Nuovo testimonial dell’associazione è il già Procuratore generale e magistrato Fausto Cardella, molto interessato da anni al percorso formativo del sodalizio al quale ha offerto sempre importanti spunti di riflessione sullo stretto rapporto tra diritto e rispetto. “Ho partecipato a quasi tutti gli incontri promossi dall’Associazione – ha dichiarato Cardella – e difficilmente ho trovato tanto interesse da parte dei ragazzi, non si distraggono. Evidentemente sono scelti gli argomenti giusti preceduti dalla proiezione di un film che stimola il confronto. Le volte che ho partecipato forse ho dato qualcosa, ma ho ricevuto tanto”. Cardella, Presidente dell’Associazione “Umbria contro l’usura” ha quindi auspicato di realizzare un’alleanza proficua con “Nel nome del Rispetto”. Idea subito accolta da Maria Cristina Zenobi che ha ricordato come i film di Gianfranco Albano sono una pietra miliare dell’Associazione. Dal generale Giuseppe Meglio storico testimonial del sodalizio è arrivata l’esortazione ai genitori e agli insegnanti di essere un esempio per i giovani: “No parole, ma precisi e forti punti di riferimento con cui rispecchiarsi e confrontarsi” si è quindi soffermato a valutare il gap comunicativo tra figli e genitori determinato da un cattivo uso dei mezzi tecnologici. “Va invece attivata l’intelligenza emotiva che aiuta a acquisire empatia fondamentale per comprendere il punto di vista degli altri”. Paolo Maria Vissani presidente dell’Associazione Adam, ha invece puntato l’attenzione sul rispetto della persona come chiave di volta per snocciolare tutti gli altri “rispetti” si è soffermato quindi a considerare come “dobbiamo riappropriarci dell’arte di tacere che è poi l’arte dell’ascolto. Si assiste – ha aggiunto all’inflazione delle parole che perde di significato quando abusata. Oggi tutti si parlano addosso, mentre esiste l’arte del parlare e di comunicare, del dialogo e del dibattito. Un rispetto che abbiamo dimenticato”. Uno dei temi del concorso, rivolto unicamente agli studenti universitari, è dedicato all’intelligenza artificiale di cui ha parlato Giuseppe Liotta, docente della facoltà di ingegneria dell’Università di Perugia che ha spiegato come in collaborazione con colleghi della facoltà di filosofia. Ha spiegato come i giovani attratti dagli ambienti digitali rischino l’isolamento. “Per un corretto uso di questi mezzi – a chiarito – occorre insegnare già dalle scuole primarie un pensiero computazionale, occorre aiutarli a ragionare utilizzando la logica affinché non rimangano intrappolati nel consumare tecnologia digitale inconsapevoli di quello che stanno facendo”.
Alla presentazione ha partecipato Mario Campagnuolo autore del libro “Niente è più come prima” che ha offerto spunti di riflessione al concorso. È stata, inoltre, istituita la figura dell’ambasciatore di “Nel nome del Rispetto”. Già rappresentanti di dieci regioni d’Italia, tutti insegnanti e dirigenti hanno dato la loro adesione; aiuteranno con entusiasmo l’Associazione nella diffusione della cultura del rispetto.

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Pallavolo serie B/M: ERM group San Giustino, continua la preparazione, sabato allenamento congiunto con l’InterVolley Foligno

Inizia il settimo micro ciclo dei biancoazzurri di ErmGroup San Giustino. Sono previste due sedute pesi e allenamenti tecnici fino a venerdì mentre sabato pomeriggio il nostro palazzetto ospiterà InterVolley Foligno, per svolgere un allenamento congiunto; ne seguirà uno a settimana per i prossimi cicli di pre-campionato. In questa fase è fondamentale adeguarsi alla situazione in continuo mutamento, nel rispetto di tutte le nuove normative emanate sia della FIPAV che del DPCM. I ragazzi stanno lavorando bene e sono ansiosi di riprendere con il campionato al più presto.

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Ci ha lasciato Ivo Coltellini, storico acconciatore di Città di Castello

“Ci ha lasciato un grande artigiano, che per decenni è stato punto di riferimento per generazioni di concittadini con la sua straordinaria bravura nella professione di acconciatore, ma anche un tifernate vero, seppur d’adozione, per l’amore profondo verso la città, il senso di appartenenza alla comunità e lo spirito civico che lo hanno sempre contraddistinto”. Esprimendo “profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia”, nel giorno in cui si sono svolte le esequie il sindaco Luciano Bacchetta ha ricordato così Ivo Coltellini, l’acconciatore originario di Reggio Emilia che per oltre tre decenni ha vissuto e lavorato a Città di Castello, portando avanti uno storico salone, prima nel rione La Tina e poi nel quartiere di Riosecco. “Con i suoi oltre 60 anni di attività, Ivo era il decano tra i colleghi di Città di Castello e resta un esempio della passione per il mestiere con cui ha lavorato fino all’ultimo nel proprio salone, al fianco del figlio Roberto, ma anche dell’impegno per la professione che ha sempre manifestato in prima linea nella formazione delle nuove leve e nell’associazionismo di categoria”, ha sottolineato Bacchetta.

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Emergenza coronavirus a Sansepolcro: Cornioli “ oggi 4 positivi nel nostro territorio ”

Questo il comunicato del sindaco Cornioli in merito all’emergenza coronavirus.

“Dalla Asl ci arriva la notizia di 4 nuovi casi positivi nel nostro territorio. Si tratta di:Uomo di 23 anni in isolamento domiciliare

Uomo di 37 anni in isolamento domiciliare, contatto di caso

Donna di 72 anni in isolamento domiciliare

Donna di 56 anni in isolamento domiciliare.

A livello provinciale, i nuovi positivi sono 149, un numero davvero impressionante.La raccomandazione può essere solo una: rispettiamo le regole. Limitiamo le uscite, indossiamo la mascherina, laviamoci spesso le mani e manteniamo le distanze.
E’ un momento difficile ma sosteniamo forte il nostro senso di comunità, diamoci segnali di speranza e di aiuto. Ne abbiamo tutti bisogno, fanno bene a tutti”.

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Altotevere dimenticato: Andrea Menconi (Pendolari Altotevere) “ma le nostre aziende di trasporto locale conoscono la parola pendolari?”

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“Da alcuni anni a questa parte i protagonisti e i comprimari di quella sconclusionata ed interminabile fiction che è ormai diventata il trasporto locale hanno mostrato di aver imparato a memoria tutte le battute che hanno per oggetto l’imprescindibile “piano industriale”, l’auspicato “risanamento dell’azienda” e l’immancabile “rilancio del
servizio” ma, ahimé, si sono completamente dimenticati la parola più importante per un’azienda di trasporto pubblico locale: la parola “pendolari”, vocabolo di cui in Umbria sembra essersi perso il significato.
Lo dimostra un’infinita serie di episodi che si stanno susseguendo nell’Altotevere, un’area che storicamente ha da sempre registrato un’alta percentuale di lavoratori e studenti pendolari che convergono quotidianamente nel capoluogo: treni lumaca anche nelle tratte interessate da recentissimi lavori, stazioni a dir poco fatiscenti e con
i servizi igienici inesistenti, servizio su gomma con orari ballerini, fermate soppresse all’ultimo momento, che costringono gli utenti ad organizzarsi con i mezzi propri.
Sembra quasi che, nonostante le altisonanti promesse e i ripetuti annunci di
amministratori e vertici societari, si stia facendo di tutto per scoraggiare l’uso del mezzo pubblico da parte degli utenti, come se una compagnia teatrale facesse affiggere dei manifesti invitando la gente a disertare lo spettacolo perché non ne vale la pena… insomma, un’assurdità che ha del paradossale. I pendolari umbri pretendono rispetto e chiedono che tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti in questo settore si impegnino seriamente per capovolgere il trend negativo:
per questo una volta esaurita la fase di ripristino e di ammodernamento, sulla quale adesso giustamente si è concentrati, sarà fondamentale fare opera di convincimento con una campagna mediatica rivolta all’opinione pubblica ma soprattutto con i fatti per recuperare quote di mercato, che in questi ultimi anni si sono molto assottigliate, e recuperare attrattività convincendo l’utenza a fare uso del trasporto pubblico,
specialmente quello su ferro, che è competitivo, concorrenziale, moderno, economico ed ecologico.
E per ottenere questo si dovrà lavorare sulla qualità del servizio, sulla velocità, sulle frequenze e dovrà essere immaginata una serie di incentivi che rendano nuovamente appetibile e competitivo questo servizio, con agevolazioni per gli studenti, per i pendolari e per gli ultasessantenni”.

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Città di Castello: bonus edilizia, Tiferno Insieme interroga la Giunta


Il gruppo Tiferno Insieme in consiglio, composto da Nicola Morini, capogruppo, e Vittorio Vincenti, consigliere, nella seduta di lunedì 19 ottobre 2020 ha chiesto di accelerare i tempi per l’accesso dei cittadini al bonus 110% per l’edilizia.
Lo hanno fatto con un’interpellanza presentata da Vincenti in cui si dice che “Uno dei requisiti fondamentali per poter partire con le pratiche del bonus del 110%” per l’edilizia è quello di verificare le conformità urbanistiche del patrimonio edilizio non recente. Stante le segnalazioni pervenuteci da parte di alcuni tecnici e privati cittadini, il Comune di Città di Castello non riuscirebbe sempre ad evadere in tempi celeri le pratiche. Gli altri Comuni umbri come Gubbio, Foligno e Spoleto, stante la necessità, si sono attivati realizzando uffici ad hoc, per evadere le pratiche anche in 5 giorni lavorativi. La macchina comunale avrebbe difficoltà a recepire le legittime istanze di chi, in un momento in cui l’economia è in forte crisi, si impegna a cogliere un’occasione di ripartenza che potrebbe essere impedita da meri problemi burocratici. Inoltre i tempi lunghi del Comune creano un’indebita disparità fra tutti coloro che potrebbero accedere ai benefici di legge”. A fronte di queste dichiarazioni, Morini e Vincenti hanno chiesto alla Giunta “se i ritardi ci siano veramente e nel caso avere ulteriori chiarimenti che giustifichino quanto sta avvenendo. Chiediamo infine se, al pari di quanto già fatto da altri Comuni, possa essere individuato o aggiunto del personale che temporaneamente affianchi i tecnici degli uffici archivio e urbanistica per permettere ai tifernati di cogliere l’opportunità dell’Ecobonus 110% per l’edilizia”. L’assessore all’Urbanistica Rossella Cestini ha risposto che “Non è possibile risolvere tutti i problemi di tutti gli uffici contemporaneamente. A settembre abbiamo avuto 60 richieste di accesso agli atti e ne sono arrivate altre 20. C’è una persona a tempo pieno che si occupa di questo e altri due dipendenti che si occupano degli appuntamenti, una volta istruito il fascicolo. Un problema di questo tipo ha messo in difficoltà tutti i comuni. Stiamo pensando di prendere personale a tempo determinato che in questa fase più critica potenzino l’organico. Molto dipenderà dal margine di tempo determinato che abbiamo perché l’emergenza Covid ci ha obbligato a potenziare il personale degli asili nido. Non solo ci saranno le pratiche da evadere ma anche la presa in carico di piccole questioni amministrative da sistemare prima di accedere ai benefici. Sappiamo che questa opportunità durerà fino al 2021 ma poi non sappiamo che accadrà. Chi vuole deve agire subito. La situazione è in evoluzione ma è stata fronteggiata. In altri comuni i colloqui li fanno a distanza di 90 minuti, noi in sessanta. Le misure restrittive di questi giorni, compreso lo smart working, non aiutano ma cercheremo di dare le risposte il prima possibile ai cittadini”. Il consigliere del Gruppo Misto Marcello Rigucci ha detto: “Non mi convince. Se va all’ufficio per l’appuntamento sulla documentazione, i tempi sono a 30-40 giorni. A Gubbio in cinque. Il dipendente deve andare a scervellarsi nell’archivio. Poi bisogna capire se si è in regola. Alla fine sono scaduti i termini. Su due anni non avete fatto un piano assunzioni. L’unici dirigenti che avete fatto non servono a nulla. Il Covid è una scusa per nascondere i ritardi”. Luciano Tavernelli, consigliere del PD, ha aggiunto: “Il problema degli organici è molto diffuso nei comuni.C’è stata una pandemia e la legge del 110 per cento, non prevista, che obbliga i comuni a uno sforzo ulteriore. Va pianificato distaccando una persona e ben venga la possibilità o del distacco da altri settori o con le assunzioni part-time. I benefici di sistemazione delle pratiche spesso sono errori, dimenticanze. Potremmo permettere con queste ristrutturazione di poter respirare al comparto edilizio che dalla crisi del 2008 non si è più ripreso. Poi discutiamo pure in commissione”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha detto “L’improvvisazione è non capacità di trovare soluzioni ad un problema urgente per il rilancio economico, perché il bonus significa attivare molte risorse e creare lavoro dando un contributo ai cittadini. Dovreste fare i salti mortali ma il Comune deve dare risposte tempestive”. Nella replica Vincenti ha detto: “la mia proposta non è accolta allora diamoci un mese di tempo e nel caso chiederemo una convocazione dell’Assetto del territorio. Che il dirigente andava in pensione si sapeva e ci va lavorato uno, due anni prima. C’è qualcosa sulla catena organizzativa che non funziona. Sono parzialmente soddisfatto”.
CDCNOT/20/10/20/COMINLINEA/381/SSC

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Castello cambia: “scuola, servono altre misure, o si rischia la chiusura. Test rapidi gratuiti, mascherine in aula e misurazione temperatura in ingresso.

“Usiamo questo mese per raddoppiare i trasporti: i ragazzi delle superiori devono poter tornare in aula. Le scelte della Regione Umbria e le (non) scelte del Governo sulla scuola, lasciano sbigottiti e preoccupati. La nuova strategia di testing, decisa dalla giunta Tesei, prevede la diagnosi solo dei sintomatici, per porli in isolamento insieme ai contatti stretti (familiari), ma senza sottoporre questi ultimi a tampone se asintomatici: il che significa che queste persone non possono sapere di essere positivi e/o contagiosi. Così, se sono adulti che lavorano, non possono avvisare i loro contatti per sottoporli a screening; se si tratta di bambini e ragazzi in età scolare non possono avvertire la scuola, impedendole di prendere le necessarie precauzioni nei confronti di compagni e insegnanti.


In aggiunta il Governo chiude (in pratica) gli istituti superiori, senza rivedere nulla per gli altri ordini di scuola: ci si sta dimenticando che milioni di studenti dai 3 ai 13 anni ogni giorno stanno, dai 20 ai 29 alunni per classe, 5-6 ore senza mascherina se seduti al banco. Come si pensa di tutelarli, se anche la fase di tracciamento sta fallendo e se vengono fatti tamponi solo ai sintomatici? E’ evidente che nell’affollamento delle classi, ma soprattutto in quello dei trasporti gli asintomatici positivi senza saperlo rischiano di diventare veicolo di un contagio esponenziale.
Oggi anche altre regioni stanno chiedendo al Governo di seguire il “modello Umbria”, che il virologo Crisanti ha definito “irresponsabile” perché “escludere gli asintomatici dal tracciamento è una catastrofe annunciata. La vera lotta contro il virus – dice – è una lotta contro chi lo trasmette. Dopo decine di pubblicazioni sulle riviste scientifiche internazionali, rimango stupito quando ancora qualcuno ha il coraggio di sostenere che gli asintomatici non siano un problema”.
Giustificare, come fa il Commissario umbro Onnis, che “gli sforzi sono commisurati alle forze in campo”, cioè la sanità umbra non ha abbastanza personale e soldi per fare quello che serve, significa esporre a maggiori rischi gli alunni (e loro famiglie) e i docenti, che, lo ricordiamo, sono lavoratori e come tali hanno anch’essi diritto alla tutela sul luogo di lavoro.
Per questo chiediamo che le autorità competenti si assumano la responsabilità di scelte anche forti, dopo aver dimostrato di aver perso molti mesi: innanzitutto serve che la Regione Umbria, se non è in grado di predisporre test sierologici per la popolazione scolastica, disponga la distribuzione di test rapidi salivari gratuiti per alunni e genitori, come fatto in altre Regioni, anche attraverso le farmacie. Un altro valido aiuto potrebbe essere imporre l’uso della mascherina in classe, sempre, e obbligare la misurazione della temperatura in ingresso. E riguardo le scuole superiori, la scelta di costringere i ragazzi di nuovo alla didattica a distanza, integrata da un 25%in presenza, non può essere considerata scelta definitiva per le gravi ripercussioni che avrà sulla loro preparazione e formazione: chiediamo che si utilizzi questo mese di stop forzato, e i milioni stanziati, per implementare adeguatamente i trasporti magari utilizzando i bus turistici fermi e gli autisti disoccupati.
Erano e sono misure di buon senso, che noi proponiamo da mesi (maggio, per l’esattezza), prendendoci accuse e critiche pesanti da parte di chi considerava eccessive queste richieste: oggi purtroppo più che eccessive rischiano di essere colpevolmente tardive.

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Emergenza Coronavirus: Bacchetta “abbiamo 13 nuovi positivi e 2 guariti per un totale di 66 casi. Nessun ricoverato. Città di Castello in fondo alla classifica umbra. Dissenso per la chiusura degli esercizi pubblici”


“Abbiamo 13 nuovi positivi e due guariti, quindi il totale a Città di Castello è di 66 casi”. E’ quanto ha dichiarato oggi il sindaco Luciano Bacchetta, che ha aggiornato la situazione dell’emergenza da Covid-19, evidenziando: “dopo una confusa parentesi, finalmente siamo tornati ai dati trasmessi dal Distretto dell’Usl Umbria 1 di Città di Castello, che sono attendibili e assolutamente seri”. “Città di Castello è tuttora in fondo alla classifica regionale con la percentuale di casi in rapporto alla popolazione più bassa dell’Umbria, pari all’1,4 per cento, e siamo quindi in un contesto per ora assolutamente sotto controllo, considerando anche che non abbiamo alcun ricoverato all’ospedale e che i positivi sono tutti in isolamento domiciliare contumaciale”, ha osservato il primo cittadino.

“Se Città di Castello è in fondo a questa graduatoria dei contagi il merito è della grande serietà e del senso civico dei tifernati, che invito comunque a continuare a rispettare tutte le norme”, ha chiarito Bacchetta, nel prendere atto di come “nel resto dell’Umbria ci sia una situazione assolutamente drammatica, visto che siamo tra le primissime regioni in Italia per numero di contagi e ricoverati”. “Città di Castello si fa carico di problemi di tutta la regione nel momento in cui ospita 29 persone nel reparto Covid dell’ospedale, alcuni provenienti da città che non hanno voluto reparti Covid,e nel momento in cui apre il reparto di terapia intensiva Covid con 7 posti dalla sera alla mattina, con una dimostrazione della grande efficienza della propria struttura sanitaria”, ha rimarcato Bacchetta, che ha sostenuto: “il senso di responsabilità che esprimiamo è un grande segnale all’Umbria, che ci aspettiamo venga raccolto”.

“Ci vengano risparmiate le sceneggiate di ospedali che non ospitano alcun malato Covid e sono sulle barricate”, ha sottolineato il sindaco, che ha puntualizzato: “è intollerabile che in Umbria ci siano città ospedali sotto stress e città con ospedali che non hanno alcun ricoverato Covid, pur avendo molti casi di positività”. “E’ venuto il momento di fare solidarietà, ma anche un’operazione di verità”, ha avvertito Bacchetta. A supporto delle valutazioni espresse il primo cittadino ha riportato le percentuali regionali di contagio, citando Assisi con il 7,5 per cento; Bastia con il 10,4 per cento; Passignano con il 13,3 per cento; Magione con l’8,9 per cento; Corciano con il 9,3 per cento; Perugia con il 7,4 per cento; Spoleto con il 3,2 per cento; Gubbio con il 4,4 per cento; Orvieto con il 2,4 per cento; Foligno con il 3 per cento. Bacchetta ha quindi preso atto con rammarico che la situazione attuale abbia impedito e impedirà di organizzare le iniziative pubbliche programmate, come le Fiere di San Florido, evidenziando che “sarà inevitabile applicare le leggi anche in occasione della festività dei morti, pur cercando di essere il più elastici e comprensivi possibile”.

In merito, il primo cittadino ha rivolto un appello ai tifernati a “usare senso di responsabilità ed evitare assembramenti ai cimiteri”. “Manifesto il mio profondo dissenso per le chiusure alle ore 18.00 di ristoranti, bar e pubblici esercizi, ritenendolo un provvedimento sbagliato, ingiusto, punitivo che non serve a nulla, oltre che Kafkiano, perché vorrebbe sostenere che il Covid c’è dopo un certo orario e prima no”, ha affermato Bacchetta, che nell’esprimere la massima solidarietà a questi operatori economici. “E’ chiaro che è necessario applicare forme di restrizione, in presenza della situazione drammatica che c’è in Italia – ha rilevato il sindaco – ma siamo di fronte a un provvedimento sostanzialmente inutile, che mette gravemente in difficoltà una categoria importante e non risolve il problema, perché, fin quando non ci sarà il vaccino, il Covid va combattuto convivendoci e utilizzando tutti i comportamenti per la protezione individuale raccomandati”. “I ristoratori, i baristi, gestori di pubblici esercizi tifernati, a parte una unica eccezione, hanno assolutamente applicato le regole, con grandissimo senso di responsabilità, e non si possono penalizzare così”, ha affermato Bacchetta, che ha concluso: “farò quanto mi sarà possibile, ma siccome viviamo un grande dramma, non trasformiamo questa situazione in una ridicola commedia”.

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Guardia di finanza: operazione “bed sharing”: scoperte locazioni in nero, illeciti in materia di immigrazione e sequestri di sostanze stupefacenti

Nei giorni scorsi, si è conclusa l’operazione “BED SHARING”, che trae origine dal controllo economico del territorio svolto dai Finanzieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, nel comune di Montevarchi (AR), anche attraverso l’impiego delle pattuglie “117”.

L’attività delle Fiamme Gialle si è concentrata sullo sviluppo di alcune risultanze emerse nel corso di tali servizi, per possibili casi di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ scattato, così, un dispositivo di controllo, svolto con il prezioso supporto delle unità cinofile della Guardia di Finanza di Firenze, che ha portato al sequestro di circa 5 grammi tra hashish e marijuana, nei confronti di tre ragazzi, appena ventenni, segnalati alla locale Prefettura, per la detenzione di modiche quantità di sostanze stupefacenti.

I Finanzieri hanno poi rivolto l’attenzione su due unità locali, all’interno di un immobile di pregio, posto nel centro della cittadina valdarnese, concesse in locazione a cittadini di nazionalità straniera, un pakistano ed un indiano. I controlli hanno fatto emergere che, in entrambe le unità, solo un soggetto era regolarmente residente, mentre gli altri coinquilini, 3 per ogni appartamento, pagavano “in nero” una quota mensile al titolare del contratto, realizzando, di fatto, una sub-locazione.

In entrambi i casi, sono state omesse le dovute comunicazioni alle Autorità competenti, sia comunali che di pubblica sicurezza.

Sono scattate, quindi, sanzioni amministrative per l’omessa comunicazione all’Autorità di Pubblica Sicurezza, mentre sono in corso le attività ispettive di natura fiscale, per il mancato versamento dell’imposta di registro.

L’attività svolta dalle Fiamme Gialle valdarnesi rientra nel più vasto ambito della polizia economico-finanziaria, tesa, da una parte, a ripristinare la legalità, nei territori di competenza e, dall’altra, a concorrere nel mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.

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Luca Fiorini alla guida della Federazione Meccanica di Confartigianato Arezzo

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Ingegnere elettronico, Luca Fiorini nel 2013 fonda a Poppi Tera Automation, leader nella robotica ed automazione nel settore dei metalli preziosi. Nel 2019 entra nella compagine sociale di Italimpianti orafi, leader mondiale nella progettazione e realizzazione di impianti e macchinari per il settore orafo, nel 2020 fonda la MaxiMeccanica start up per la realizzazione di meccanica di precisione.

Dopo aver assunto la Presidenza dell’Associazione Meccanica e subfornitura di Confartigianato lo scorso 27 Febbraio, Luca Fiorini raccoglie il testimone di Monica Valdambrini nella rappresentanza di un settore strategico per il sistema manifatturiero della nostra provincia.

“Sono oltre mille le aziende del nostro territorio nei comparti della meccanica, subfornitura e carpenteria. Una realtà poco conosciuta che garantisce un bacino occupazione di circa 1.300 addetti e che nella difficile congiuntura economica prodotta dall’emergenza sanitaria sta soffrendo meno di altri settori trainanti dell’economia provinciale”.

“Uno dei principali obiettivi di Confartigianato Meccanica nei prossimi anni – dichiara Luca Fiorini dovrà essere sicuramente la collaborazione con il mondo della scuola e dell’Università. Occorre lavorare al potenziamento delle conoscenze fornite dai nostri Istituti tecnici e professionali allo scopo di rispondere ai fabbisogni occupazionali espressi dalle imprese del territorio.

Molto importante sarà inoltre cercare nuove sinergie delle nostre aziende e dei nostri istituti scolastici con le facoltà di ingegneria delle Università di Firenze, Siena e Pisa. Troppo spesso i nostri giovani più brillanti abbandonano il territorio dopo aver intrapreso i loro percorsi formativi al di fuori della Toscana. La frequentazione delle Università della nostra regione da parte dei giovani che si formano negli istituti tecnici e professionali del territorio rappresenta a nostro parere un fattore importante per promuovere l’accesso di personale qualificato all’interno delle nostre aziende”.

“inoltre e necessario promuovere la cultura dell’investimento in tecnologia avanzate visto il nostro endemico gap in termini di produttività, viste anche le opportunità in termini di finanza agevolata e bandi di sviluppo presente in questo momento in Italia. Bisogna investire oggi per cogliere al meglio il rimbalzo post covid.”

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Con oltre 8.000 presenze chiusa in bellezza l’edizione 2020 di Tiferno comics. Ora si pensa al protagonista 2021

Chiude in bellezza la 18esima edizione di Tiferno Comics. Nonostante l’ordinanza regionale del 23 ottobre in materia di Covid, che ha visto annullare diverse manifestazioni in tutta l’Umbria, la Mostra del Fumetto di Città di Castello dopo un breve stop nella mattinata di sabato 24 ottobre ha potuto riaprire le porte di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, in quanto equiparata a mostra d’arte.
Nei suoi 44 giorni di apertura al pubblico la mostra “Simone Bianchi – Amazing Talent” ha visto la presenza di oltre 8.000 presenze (400 solo nell’ultima giornata del 25 ottobre) delle quali solo il 20% proveniente dalla Valtiberina e dall’Umbria, mentre l’80% dei visitatori proveniente dal resto d’Italia. Dalla Lombardia alla Sicilia, passando per tutto lo stivale, migliaia di persone sono accorse ad ammirare l’arte di Simone Bianchi nonostante il particolare periodo che stiamo vivendo e nei 7 week-end di apertura Città di Castello tutta, con i suoi alberghi, ristoranti e attività commerciali ha potuto godere di queste presenze.
In questi 44 giorni Tiferno Comics ha visto arrivare in città anche molti nomi illustri fra i quali ricordiamo prima di tutti Vincenzo Mollica, Riccardo Corbò straordinario curatore della mostra e del catalogo e lo stesso Simone Bianchi. E poi l’illustratore Giorgio Cavazzano, Piero Alligo della casa editrice “Lo Scarabeo” di Torino, Emanuele Vietina di “Lucca Comics & Games”, l’Assessore all’Ambiente di Lucca Francesco Raspini, Sergio Cavallerin della “Star Comics”, Paolo Guiducci di “Rimini Comics” nonché direttore responsabile della rivista “Fumo di China”, l’Assessore alla Cultura della Regione Umbria Paola Agabiti, l’Onorevole Walter Verini e tanti altri personaggi che ruotano in maniere importante attorno al mondo dei fumetti.
Molti media nazionali e locali hanno parlato ampiamente della mostra tifernate e i social si sono scatenati come non mai con commenti, like e condivisioni: TG1, TG5, TG3 Regionale e Nazionale e diversi siti e radio nazionali hanno elogiato gli “Amici del Fumetto” di Città di Castello e quella che è stata da molti definita la mostra del fumetto più bella mai organizzata prima.
“Innanzitutto voglio ringraziare a nome degli Amici del Fumetto il nostro Direttore Artistico, nonché grande amico, Vincenzo Mollica” – queste le parole del Presidente Gianfranco Bellini – “perché l’idea di mettere in piedi una mostra dedicata ai supereroi di Simone Bianchi è stata sua. Ringrazio inoltre il curatore della mostra e dello splendido catalogo, Riccardo Corbò, il cui straordinario lavoro ha decretato il successo e l’alta qualità di questa esposizione. Un grazie particolare va poi ovviamente a Gloria Bianchi e a colui che è stato l’anima di questa edizione, Simone Bianchi. Ci tengo poi a ringraziare fortemente tutti coloro che ci hanno sostenuto in ogni modo: l’Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e la Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello nella persona di Fabio Nisi per la disponibilità dimostrata nel tempo e anche in questa occasione; la Regione Umbria, il Comune di Città di Castello, il GAL Alta Umbria, la SOGEPU, la Camera di Commercio di Perugia e tutti gli sponsor privati che da sempre credono in noi. E poi i tecnici, la stampa locale e nazionale, la Protezione Civile, i volontari della nostra associazione, il nostro prezioso ufficio stampa curato da Tamara Falaschi, i collezionisti che da tutta Italia ci hanno ci hanno prestato le opere in loro possesso, Stefano Rossi, Fabrizio Manis e tutte le tipografie tifernati che ci hanno supportati e sopportati. Infine ringrazio il pubblico, numeroso come non mai, che è accorso in massa anche percorrendo tanti chilometri in un momento così particolare per il nostro Paese. Ecco, senza l’aiuto di tutte queste persone Tiferno Comics non avrebbe avuto il successo di cui stiamo godendo. Per noi è stato come sempre triste chiudere le porte di Palazzo Vitelli a Sant’Egidi,o perché era ormai diventata una seconda casa, ma lo abbiamo fatto con la gioia nel cuore perché ci portiamo a casa tantissime soddisfazioni e la grande voglia di metterci al lavoro per l’edizione del prossimo anno”.
TIFERNO COMICS 2021:
Gli “Amici del Fumetto” sono già al lavoro per pensare e organizzare la mostra del prossimo anno che molto probabilmente, se nei prossimi giorni Vincenzo Mollica darà il suo benestare, sarà dedicata ad un altro grande disegnatore di fumetti: PAOLO ELEUTERI SERPIERI (Venezia, 1944).
Nato come pittore, allievo del Maestro Renato Guttuso, Serpieri passa al fumetto negli anni ’70 e delizia il pubblico con i suoi western, il suo eros e la sua fantascienza… passando anche per la Bibbia.
Il suo talento non passa inosservato e nei primi anni ’80 viene ospitato fra gli autori della neonata rivista “Orient Express”. Nell’agosto 1982 esce il terzo numero della rivista con la sua storia “Forse…” in cui l’artista inizia a virare verso quella fantascienza erotica che sarà il suo marchio di fabbrica, nonché elemento di sicuro successo con il futuro personaggio “Druuna”.
Il successo delle opere di Serpieri, e in particolar modo di Druuna, travalica i confini nazionali e riscuote un grande seguito a livello internazionale.
Talvolta l’artista si diverte ad apparire come personaggio all’interno dei suoi fumetti prestando volentieri la sua fisionomia a comparse o anche a personaggi di un certo rilievo, tanto nei fumetti western che nelle storie di Druuna, in cui interpreta il personaggio di Doc, un dottore impegnato a seguire lo stato di salute di alcuni personaggi all’interno di un’astronave.
L’opera omnia di Serpieri è pubblicata in Italia dalla casa editrice “Lo Scarabeo”, il cui editore Piero Alligo, già curatore della mostra dedicata a Dino Battaglia per Tiferno Comics 2019, tornerà a Città di Castello anche nel 2021, nel caso in cui fosse proprio Serpieri il protagonista della prossima edizione.

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Ad in Primo Piano Alessandro Rivi (Lega Sansepolcro). Appuntamento questa sera dalle ore 21 su Retesole (Ch13)

Torna In Primo Piano. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, il consigliere comunale della Lega Nord, Alessandro Rivi

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Emergenza Coronavirus: la Città di Castello Pallavolo femminile settore giovanile annuncia la sospensione momentanea delle attività sportive

In base al DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
del 24 ottobre 2020 il Città di Castello – pallavolo femminile – settore giovanile,

COMUNICA

la sospensione momentanea delle attività del proprio movimento pallavolistico femminile, fino alla data del 01 novembre 2020 compresa, in attesa delle decisioni e precisazioni che la FIPAV nazionale emanerà in settimana dopo che avrà analizzato il nuovo DPCM e nel pieno rispetto dei propri regolamenti.
La società tifernate comunicherà prontamente, in settimana, le nuove disposizioni e decisioni federali.

Un’interruzione dell’attività sportiva dolorosa, ma si spera che tutto ciò sia necessario per poter tornare in palestra a fare attività il prima possibile, in sicurezza.

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Il fango chiude il campionato italiano Senior Innteck.  Gara valida anche per il trofeo delle Regioni

Una terribile morsa di fango imprigiona l’ultima prova del campionato italiano Senior Innteck. Sulla pista di Città di Castello, flagellata dalla pioggia torrenziale per tutta la giornata di ieri, la manifestazione viene fermata dalla direzione di gara dopo lo svolgimento delle qualifiche (già rinviate a stamattina sempre a causa del maltempo), quando il personale medico di soccorso dichiara la sua impossibilità a continuare a garantire il pronto intervento in tutte le zone del tracciato.

Partenza 125 – ph. Paolo Costa
I corridori della 125, scesi in pista per primi, riescono con enorme fatica a completare solo qualche giro della manche inaugurale, poi la direzione di gara decide di esporre la bandiera rossa e, nel giro di pochi minuti, annuncia la chiusura anticipata della manifestazione.

Nulla di fatto, quindi, e classifica di campionato che rimane congelata così come era stata disegnata dalla precedente gara di Montevarchi. A Felice Compagnone (KTM – Shine motorsport) e Nicola Di Luccia (Husqvarna – Fuorigiri Caserta), che in provincia di Arezzo si erano già messi in tasca matematicamente i titoli della Veteran Mx2 e Mx1, si aggiungono gli altri piloti che comandavano le classifiche delle rispettive categorie alla vigilia di Città di Castello.

Lorenzo Camporese festeggia il titolo – ph. Daniele Barreca
Lorenzo Camporese (Kawasaki – Gaerne) è il nuovo campione della 125. Per lo specialista delle gare indoor, reduce dall’esperienza nel Supercross americano, un successo che lui stesso definisce “inatteso”, ma costruito con un’invidiabile costanza di rendimento. Alle sue spalle Luca Borz (Yamaha – Ala) e Andrea Gino Laurenzi (KTM – A.m. Aretina) completano il podio.

La regina del motocross femminile italiano 2020 è Giorgia Montini (Husqvarna – Gaerne). Balzata in testa alla classifica con la doppietta ottenuta a Montevarchi, la bresciana riconquista il titolo che aveva già fatto suo nel 2018. Niente da fare per Kiara Fontanesi (KTM – Fiamme Oro), che, con la cancellazione delle manche di Città di Castello, finisce per pagare a caro prezzo l’assenza nella prova di Montevarchi. Medaglia di bronzo per la giovane Giorgia Blasigh (KTM – Crociati Parma), che saluta il suo ritorno alle gare con un bel podio.

Giorgia Montini – ph. Daniele Barreca
Nella Veteran, dietro a Di Luccia nella Mx1 ci sono Luca Arimatea (KTM – Made of) e Mirco Bazzani (Kawasaki – A.m. Modenese), mentre nella Mx2 Compagnone è seguito dall’ex campione Graziano Peverieri (Yamaha – Fagioli) e Roberto Ciannavei (Husqvarna – Mx Garda lake).

Nella Superveteran a entrare nell’albo d’oro sono nuovamente Fabio Occhiolini (KTM – A.m. Aretina) nella Mx1 e Adriano Piunti (KTM – Lion Montegranaro). Per entrambi si tratta di una conferma, visto che erano i campioni uscenti del 2019. Occhiolini precede Tiziano Peverieri (MPA – Fagioli) e Michele Tosetto (Honda – Bisso Galeto); dietro a Piunti, invece, ci sono Simone Girolami (Beta – Graffignano) e Ubaldo Di Domenicantonio (KTM – Milani).

I campioni italiani Senior 2020 – ph. Mxreport
Per quanto riguarda la Master, un campione che si conferma e una novità. Giuseppe Canella (Honda – Rs 77) mantiene il suo primato nella Mx1 con Manlio Giachè (Husqvarna – Sorci verdi) al secondo posto e Giacomino Mencarelli (Yamaha – Carpediemoffroad) al terzo. Nella Mx2 il nuovo numero 1 è Paolo Catalano (KTM – Wyss motorsport), che debutta con successo nella Master. Alle sue spalle altre due matricole della categoria: Fabrizio Bennati (KTM – A.m. Aretina) e Mariano Paterni (KTM – Valconca).

Il campionato italiano Senior Innteck 2020 va quindi in archivio con le sole premiazioni finali di stagione, celebrate direttamente sul podio di Città di Castello.

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Dalla Provincia – Il Presidente Bacchetta si congratula con il neo cardinale Fra Mauro Gambetti. “Una nomina che conferma la volontà di Papa Francesco di affidare la Chiesa a chi si adopera per i più bisognosi”

“Ascoltare Papa Francesco all’Angelus e sentire che tra i nuovi cardinali nominati c’è Fra Mauro Gambetti mi ha riempito di gioia. Credo di esprimere senza alcun dubbio i sentimenti di entusiasmo che l’intera comunità della Provincia di Perugia sente nel proprio cuore per la stima e l’affetto provati verso il Custode del Sacro Convento e per l’intera comunità dei Frati di Assisi di cui padre Enzo Fortunato è attento interprete. Con l’umiltà che lo contraddistingue Fra Mauro si è schernito. Ha parlato di scherzi da Papa, ma tutti noi sappiamo che la sua nomina è un gesto serissimo che conferma il senso di questo Pontificato tutto rivolto agli ultimi e a quegli uomini di Chiesa che quotidianamente volgono il loro sguardo e le loro opere a sostegno dei bisognosi. In questa ottica si colloca l’alto ufficio a cui è chiamato questo francescano sempre al servizio di una missione che fonda le radici nel Poverello di Assisi, esempio e guida per tutti gli umbri e le donne e gli uomini di tante parti del mondo. Non posso quindi, nel congratularmi con Fra Mauro Gambetti, che esprimere gratitudine al Santo Padre per aver ancora una volta onorato la nostra Provincia affidando ad un proprio figlio un incarico di così grande importanza e responsabilità. Un incarico che sono certo Fra Mauro saprà interpretare nel modo che ben conosciamo, a favore della pace, della fratellanza e dell’amore verso il prossimo”.
Luciano Bacchetta
Presidente della Provincia di Perugia

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Emergenza coronavirus: Bacchetta “15 positivi tutti in isolamento domiciliare, 3 guariti. Un dispiacere per la chiusura di bar e ristoranti alle 18”

“Aggiorniamo i dati con 15 positivi e 3 guariti. Nessuno dei positivi è ricoverato. Il nostro reparto COVID dell’ospedale è in saturazione. In Umbria la situazione è particolarmente difficile. E’ terza in Italia per contagio e l’emergenza regionale si ripercuote anche sulla nostra città. I nostri positivi sono in isolamento domiciliare contumaciale. Quindi il contesto attualmente non sembra destare particolare preoccupazione ma il contesto in cui ci muoviamo è indicativo di un momento di crisi. Città di Castello deve continuare, come sempre ha fatto, a rispettare le regole. Io sono molto soddisfatto dei miei concittadini. Ci è dispiaciuto sospendere appuntamenti importanti ma le nuove regole ci impongono la massima prudenza. Nel nuovo DPCM i bar e ristoranti dalle 18.00 dovranno essere chiusi. Anche questa decisione ci amareggia perché sappiamo quanto i nostri operatori abbiamo sofferto durante il lock down. Dopo la riapertura estiva, vedere che siamo punto a capo, ci dispiace perché investe un settore vitale della nostra attività economica. Anche questa mattina in centro c’erano tantissimi turisti, la gente ha volgia di vivere e di avere una sembianza di quotidianità normale. Ma gli esperti dicono che le misure restrittive sono necessarie. L’economia è importante quanto la salute perché senza un’economia che funziona anche la salute è a repentaglio. Non si deve morire di COVID ma non si deve morire neanche di fame”.

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Pallavolo serie B/M: ERM group San Giustino, in archivio anche la sesta settimana di preparazione

Si è da poco concluso il sesto micro ciclo di preparazione atletica dei boys biancoazzurri di ErmGroup San Giustino, con Mister Francesco Moretti al palazzetto comunale. L’allenamento congiunto di oggi pomeriggio previsto in casa, insieme alla Sir Safety Perugia, è stato rimandato per motivi tecnico-logistici, legati alla riprogrammazione delle prossime tre settimane di attività, in seguito alla comunicazione ufficiale della FIPAV, che ha previsto lo slittamento dell’inizio dei campionati di serie B a sabato e domenica 21 e 22 novembre.

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