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Coronavirus: sono 20 in umbria i decessi per infezione covid-19 di cui uno a Città di Castello

 Alle ore 18,00 di giovedì 26 marzo, in Umbria si registrano 20 decessi di persone positive al coronavirus e dei quali stamani, in una nota della Regione, è già stata data comunicazione.  

Il 25 marzo è deceduta presso la struttura di Medicina d’urgenza dell’Ospedale di Perugia, una paziente di 89 anni residente nel comune di Città di Castello.

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Umbertide: nono caso di positività al Covid 19

“Il Dipartimento prevenzione-Servizio igiene e sanità pubblica della Usl Umbria 1 ci ha informato poco fa della presenza del nono caso di positività al virus Covid-19 nel Comune di Umbertide. Il soggetto si trova in isolamento domiciliare”: a renderlo noto è il sindaco Luca Carizia.

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Coronavirus, 254 nuovi casi in Toscana. 3.226 i contagi dall’inizio

Sono 254 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani; e 16 i nuovi decessi. Salgono dunque a 3.226 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. 27 sono finora le guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”), 68 le guarigioni cliniche e 158 i decessi. I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 2.973. Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: si tratta infatti di persone che avevano patologie concomitanti.

Questi i 16 decessi registrati in Toscana nelle ultime 24 ore, che vanno ad aggiungersi ai 142 registrati fino a ieri, per un totale di 158 decessi dall’inizio dell’epidemia. Con l’indicazione di sesso, età, comune di domicilio: M, 84, Aulla; M, 87, Carrara; M, 82, Barberino Tavernelle; M, 85, Aulla; F, 89, Lucca; M, 83, Massa; M, 78, Vecchiano; M, 83, Vicopisano; M, 72, Pontedera; M, 84, Fiesole; F, 72, Dicomano; F, 98, Empoli; M, 75, Signa; F, 56, Serravalle Pistoiese; F, 88, Badia Tedalda; M, 89, Grosseto.

Per quanto riguarda i ricoveri, ad oggi sono in totale 1.296, di cui 259 in terapia intensiva.

Questi i numeri che fotografano la situazione toscana a giovedì 26 marzo, così come sono stati trasmessi dall’assessorato al diritto alla salute al Ministero della salute, e come verranno comunicati dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli.

Di 3.226 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 765 Firenze, 264 Pistoia, 189 Prato (totale Asl centro: 1.218), 481 Lucca, 334 Massa-Carrara, 350 Pisa, 204 Livorno (totale Asl nord ovest: 1.369), 174 Grosseto, 216 Siena, 249 Arezzo (totale sud est: 639).

Dal 1° febbraio ad oggi nei laboratori toscani sono stati effettuati in tutto 20.952 tamponi, su 17.761 persone (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente). Solo nelle ultime 24 ore, sono stati fatti ben 3.084 tamponi. Questo aumento si deve al fatto che il numero di laboratori impegnati nel processare i tamponi è ancora salito. Attualmente i laboratori sono 12: ai tre laboratori di microbiologia e virologia delle tre aziende ospedaliero universitarie di Careggi, Pisa e Siena, in funzione dall’inizio di febbraio, negli ultimi giorni se ne sono aggiunti infatti altri 9: Ispro (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), i laboratori di Arezzo e Grosseto (Asl sud est), Livorno, Lucca e Massa (Asl nord ovest), Prato (Asl centro), Meyer, più un laboratorio privato.

Dal monitoraggio giornaliero sono invece 11.214 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana: 5.466 nella Asl centro, 4.183 nella Asl nord ovest, 1.565 nella Asl sud est.

Le informazioni sui singoli casi saranno fornite dagli uffici stampa delle aziende sanitarie, nel rispetto della privacy, con successivi comunicati stampa o per telefono.

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Tamponi Foro Boario: Cornioli “su 35 cittadini di Sansepolcro, 7 sono risultati positivi “

“Si sta chiudendo un’altra giornata intensa per la nostra comunità. Oggi abbiamo avuto i risultati dei tamponi fatti due giorni fa al Foro Boario. Su 35 cittadini di Sansepolcro, 7 sono risultati positivi ( donna di 45 anni, uomo di 63 anni, donna di 72 anni, uomo di 58 anni, uomo di 59 anni, uomo di 24 anni, uomo di 52 anni). L’impatto numerico può sembrare importante ma si tratta di contatti stretti di catene note e di persone isolate.

Sapevamo che facendo il tampone in modo più “massiccio”, avremmo individuato diversi contagiati ma è questa la strada su cui procedere. Intanto, insieme alla Asl, continuiamo con determinazione la mappatura attenta e puntuale dei contatti stretti, con l’obiettivo di individuare eventuali positivi asintomatici.

Come ogni giorno, e sempre di più, ci raccomandiamo di uscire solo per urgenze comprovate, ma anche in casa facciamo il possibile per mantenere le distanze dai nostri familiari e seguiamo le regole igieniche. Vietato abbassare la guardia, questi giorni sono fondamentali per arginare il contagio.

Le nostre associazioni hanno dimostrato un grande senso di responsabilità. Abbiamo visto oggi Misericordia e Croce Rossa Italiana consegnare le mascherine ai cittadini. Mascherine donate dal nostro assessorato alla Sanità e alle Politiche sociali, anche a seguito dell’ordinanza che abbiamo emesso ieri, che obbliga l’uso di protezioni in tutti i negozi. Inoltre ringraziamo il Gruppo Comunale di Protezione Civile per i servizi svolti. Ringraziamo quindi tutti coloro che, in questo momento, stanno pensando agli altri. Non è così scontato nei momenti di emergenza.

Grazie a tutti per il vostro comportamento, siamo una grande e bella comunità”

https://www.facebook.com/maurocorniolisindaco/videos/1056436041396158/
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Coronavirus, la Toscana attiva gli alberghi sanitari: 14 le convenzioni per 300 posti letto

Prima in Italia a partire, la Regione Toscana ha iniziato a stipulare convenzioni per l’istituzione di “alberghi sanitari”, distribuiti su tutto il territorio, nei quali sarà garantita idonea sorveglianza infermieristica e medica per i pazienti COVID – 19. Per ora sono già 14 le convenzioni stipulate per un totale di circa 300 posti letto.
Come previsto dall’ordinanza firmata dal presidente Rossi, (n. 15 del 18 marzo scorso) in raccordo con le Prefetture e tutti i Comuni, ogni Azienda USL sta predisponendo le convenzioni con alberghi e hotel.

“Chi non dispone di condizioni di sicurezza a casa propria, come promesso, potrà già essere accolto in uno dei 14 alberghi sanitari diffusi in tutto il territorio della Toscana – ha detto il presidente Enrico Rossi – Gli alberghi sanitari sono soluzioni molti importanti per garantire l’isolamento e evitare il contagio intrafamiliare, oltre che per alleggerire il carico degli ospedali e garantire un livello di cura intermedia per i malati di Coronavirus in sicurezza e in isolamento”.

Sono 6 le convenzioni firmate con altrettante strutture nell’Asl centro, ovvero a Firenze, Prato, Pistoia per un totale di circa100 posti letto. Sono in ogni caso oltre 40 le strutture recettive sui territori dell’Asl centro che hanno già offerto la disponibilità a diventare albergo sanitario, un numero che porterebbe i posti letto a oltre 2000.

Anche nell’Asl Sud Est sono 6 le convenzioni sottoscritte o in corso di sottoscrizione , due strutture a Grosseto, due a Siena e due a Arezzo, per un totale di circa 100 posti.

Sono 4 le convenzioni sottoscritte o in corso di sottoscrizione nell’Asl Nord Ovest, a Pisa, Livorno, Lucca e Massa per un totale di 75 posti letto.

L’acquisto della totalità delle camere è a carico dell’azienda sanitaria,con una tariffa unica secondo criteri stabiliti – circa 30,90 euro per ciascuna stanza -, che dovrà inoltre provvedere alla fornitura dei pasti e dei servizi di assistenza di base, come il cambio di biancheria e lenzuola.
Al termine dell’attività l’Asl provvederà direttamente alla completa sanificazione della struttura.

Gli alberghi sanitari”, sono destinati a:

  • pazienti COVID positivi, che vengono indirizzati all’albergo in fase di dimissione protetta dall’ospedale, in quanto clinicamente guariti, ma verosimilmente infettanti;
  • pazienti COVID positivi che, all’insorgenza dell’infezione, risultano paucisintomatici e quindi non ricoverati in ambiente ospedaliero, ma infettanti e che necessitano di idonea sorveglianza infermieristica e medica;
  • poi ci sono gli “alberghi sanitari” eventualmente utilizzabili anche per la gestione dei contatti stretti, di pazienti COVID positivi, qualora ritenuto opportuno dai servizi competenti nel caso in cui non sia possibile garantire l’isolamento adeguato presso il domicilio.
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Ad Anghiari i primi due casi di CODIV-19. L’annuncio del sindaco Alessandro Polcri.

“Cari cittadini e care cittadine,

purtroppo sono stato avvisato poco fa dalla nostra Asl Sud Est Toscana che nel comune di Anghiari sono stati registrati i primi due casi positivi al Codiv-19, ho quindi dato disposizione di apertura del Centro Operativo Comunale.

Si tratta di due persone di 36 e 41 anni, una delle quali già da alcuni giorni era in quarantena. La Asl ha fatto sapere che il contagio è riconducibile al contatto con casi già noti. Ho parlato con entrambe al telefono, sono a casa e stanno bene.
A loro va mio augurio sincero di una pronta guarigione.
Tutti i contatti stretti sono stati avvisati e sottoposti a quarantena.

Vi chiedo di non dare il via ad una “caccia ai nomi” e di rispettare la privacy di entrambe le famiglie che già vivono un momento di preoccupazione. Fino a questo momento ho notato in voi grande responsabilità e rispetto delle norme, è di questo devo darvi merito.
Vi chiedo però di continuare così, anche e soprattutto in questo momento.

Sarete informati su ogni evoluzione della situazione, che al momento è assolutamente sotto controllo”.

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Emergenza coronavirus. tutti i numeri del COC, la struttura comunale che coordina tutte le attivita’ di assitenza ai cittadini

Per affrontare l’emergenza in corso, il comune di Città di Castello ha attivato il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) composto dalle funzioni di: Direzione di Coordinamento, Sanità, Volontariato, Servizi essenziali, Attività scolastica, Strutture operative locali e viabilità, Telecomunicazioni e supporto informatico, Assistenza alla popolazione e Amministrativa, giuridica e contabile. “Dall’inizio dell’emergenza – dichiara l’assessore alla Protezione Civile Luciana Bassini – questa struttura sta lavorando coprendo tutte le 24 ore tutti i giorni con il compito di coordinare le attività di assistenza alla popolazione. Il C.O.C. è stato dotato di una linea telefonica dedicata, 075 900 2686 per ricevere le telefonate di richiesta di assistenza da parte dei cittadini. Il centralino prevede infatti le deviazioni di chiamata in base alle esigenze rappresentate di informazioni di carattere generale, richiesta di generi alimentari e/o servizi di assistenza specifici, referente Urp, richiesta di fornitura di farmaci con la PAT che raccoglie le richieste e in collaborazione con la C.R.I. effettuano il servizio di consegna a domicilio. Tutte le richieste, fatta esclusione di quelle relative ai farmaci, vengono poi trasferite dagli uffici al COC che organizza, attraverso le Associazioni di volontariato locali, tutte le attività necessarie. A partire dal giorno in cui il C.O.C. è stato attivato, il 16 marzo, sono state portate a termine trenta consegne di generi alimentari e 35 forniture di farmaci. Considerata la particolare tipologia di emergenza l’attività del C.O.C. relativa alla programmazione delle attività o di feedback è svolta tra alcuni responsabili di funzione presenti all’interno della Sala Operativa Comunale e altri operanti presso la sede comunale o in smart working attraverso videoconferenze programmate. Nel dare conto di questo servizio, voglio ringraziare la squadra del comune, all’opera ininterrottamente dal 16 marzo, ed in particolare il responsabile dei Lavori Pubblici Stefano Torrini, Francesco Nocchi, responsabile della Protezione Civile, Stefano Mori, Matteo Vannocchi, Lucio Baldacci, Fabrizio Mancini, Nicola Nardi ed Elena Mesce, Michele Burzicchi per la loro professionalità e dedizione”.

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Emergenza coronavirus: Bacchetta “7 positivi in piu’. Solleciteremo per apertura poste Trestina”

Emergenza Coronavirus. Giovedì 26 Marzo 2020. Dichiarazione del sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, in un giorno particolare, il giorno del suo compleanno: “Aggiorniamo la situazione con 7 positivi in più, lo stesso numero di ieri, rispettando la privacy delle persone interesate, i dati ci dicono che sono riconducibili alle quarantene per contatto con soggetti già positivi, grazie ad uno studio epidemiologico che ha portato ad individuare l’insieme dei potenziali contagi. Il numero delle quarantene preventive è consistente e nella prevalenza domiciliare. Il nostro reparto COVID 19 che è stato realizzato ospita anche cittadini di altre zone ed in particolare dell’Alto Chiascio grazie alla scelta dell’Amministrazione, di collaborazione, solidarietà e grande altruismo, che ha autorizzato l’apertura di questo reparto presso l’ospedale a vantaggio anche di chi non è del nostro territorio. Il COVID si sconfigge insieme non pensando solo al proprio orticello. E’ stata paerta Villa Muzi dove verranno ricevorati i soggetti positivi ma nella fase terminale della malattia. Abbiamo fatto un’ordinanza per le attività commerciali affinchè si adottinop forme maggiori di cautela e gli avventori dovranno indossare mascherine e guanti obbligatoriamente per garantire il distanziamento sociale. Un altro aspetto da sottolineare è la necessità di ampliare gli orari di apertura di Poste Italiane. Oltre a quanto già disposto, a mio avviso va aperto anche Trestina. Chiameremo il responsabile interregionale per sollecitare tale decisione. Ne va anche della sicurezza della popolazione che si recherà alle poste per ritirare la pensione, che sono in gran parte anziani. La battaglia è ancora lunga, ci sono le condizioni però per provare ad uscirne e i dati complessivi sembrano indicare questa direzione. Voglio ringraziare i lavoratori dei servizi essenziali, degli edicolanti, degli operatori sanitari, un grande abbraccio da chi come loro è in prima linea. In momenti come questi si vede chi è consapevole di dover svolgere una funzione e lo fa con serenità”.

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Covid 19: Carizia “ad oggi otto casi, di cui due ricoverati in strutture sanitarie della nostra regione e sei in isolamento domiciliare”

“Faccio il punto della situazione sanitaria nel Comune di Umbertide. Attualmente i nostri concittadini positivi al virus Covid-19 sono otto, di cui due ricoverati in strutture sanitarie della nostra regione e sei in isolamento domiciliare – dice il sindaco di Umbertide, Luca Carizia – Mi sembra opportuno soffermarmi sul fatto che questi numeri, trattandosi di un contagio in corso, sono destinati a cambiare ora dopo ora. Questo virus è molto virulento, è molto contagioso e quindi non si può abbassare la guardia. Bisogna tenere dei comportamenti atti a limitare il più possibile il contagio. Uno dei metodi più incisivi è quello di restare a casa e di limitare fortemente i contatti con le persone. Quindi l’invito che vi faccio è sempre quello: restate a casa, uscite per effettive esigenze ed effettive urgenze. Concludo facendo dei ringraziamenti: il primo va a tutti gli operatori sanitari che stanno combattendo questa battaglia in prima linea per noi e con noi. Il mio ringraziamento va alle forze dell’ordine che tutti i giorni escono nelle strade per cercare di far rispettare i giusti comportamenti. Voglio ringraziare il Gruppo Comunale di Protezione Civile che come al solito sta facendo un lavoro straordinario di appoggio a tutta la cittadinanza. Infine ringrazio gli organi di informazione, che ci stanno dando una grande mano per far capire come realmente stanno le cose”.

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Circolo Acli e pro loco Titta donano 1000 euro all’ospedale di Città di Castello

La Pro Loco Titta e il Circolo Acli Titta, hanno donato un contributo di 1.000 euro all’Ospedale di Città di Castello per l’enorme e prezioso lavoro che tutto il personale sanitario sta svolgendo in questi drammatici giorni di emergenza per il Covid-19.
Così come tante altre associazioni o privati, anche noi della piccola frazione di Titta abbiamo voluto dare un contributo sperando che questo periodo di emergenza termini presto e possiamo tutti tornare alla normalità quotidianità.
A nome dei Consigli Direttivi e Soci della Pro Loco e del Circolo Acli si ringrazia tutto il personale sanitario e vari operatori, che ogni giorno sono in prima linea, con le difficoltà e rischi che sappiano, ad affrontare questa emergenza sanitaria alla quale nessuno di noi era preparato.

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Pd Città di Castello “la Regione deve darci delle risposte, abbiamo bisogno di fare tamponi per tutelare la salute dei nostri concittadini!”

La Regione deve darci delle risposte, abbiamo bisogno di fare tamponi per tutelare la salute dei nostri concittadini!

Città di Castello-Gio 26 Mar- Siamo in emergenza sanitaria ormai da giorni, da giorni tanti tifernati stanno facendo la loro parte restando a casa così come tanti altri si trovano a fronteggiare l’emergenza Coronavirus nel proprio posto di lavoro. Che siano operatori sanitari, cassieri dei supermercati, benzinai, farmacisti e operai a tutti loro va il nostro grazie!

Il momento richiede il massimo sforzo, la massima coesione anche e soprattutto istituzionale perché la cosa più importante è la salute dei nostri concittadini. Ma proprio per questo il nostro personale sanitario deve poter eseguire tutti i tamponi che sono necessari!!

Esiste un piano epidemiologico adottato dalla Regione Umbria nel 2007 che prevede l’analisi a cerchi concentrici (analisi per i familiari conviventi e le relazioni interpersonali immediatamente precedenti al soggetto positivo) così da individuare i positivi asintomatici attorno ai positivi accertati.

La Regione lo applichi.

È necessario, è fondamentale eseguire tamponi, lo ha chiesto più e più volte in questi giorni alla Regione Umbria, il Consigliere Regionale del Partito Democratico Michele Bettarelli, ce lo dice il panorama scientifico, lo stanno facendo i comuni toscani confinanti. La Regione deve dare la possibilità ai nostri sanitari di eseguirli.

Tutti noi stiamo facendo la nostra parte, tutti …chiediamo alla Presidente Tesei e all’Assessore Coletto di fare la loro. Facciamo i tamponi!!!!!!

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Covid 19: l’Amministrazione di Pieve fa il punto sulla situazione

Dopo le prime settimane di crisi da coronavirus l’Amm. Comunale di Pieve fa il punto sulle misure intraprese, fin dal primo decreto governativo dell’8 marzo scorso.
Innanzitutto blocco degli ingressi al pubblico della residenza sanitaria assistita, a tutela dei tanti anziani che vi trovano ricovero e cure.
Compresa fin da subito la gravità del contagio l’Amm.ne ha provveduto ad effettuare una capillare informazione quotidiana a tutti i cittadini, inizialmente anche tramite messaggi erogati utilizzando sistemi audio installati su automezzi, che per due giorni hanno girato sia il Paese che le frazioni.
Questo sistema ha permesso di arrivare fin da subito a tutti, facendo immediatamente capire la gravità della situazione.
Da quel momento in poi il Sindaco Marcelli ha effettuato comunicati giornalieri diffusi capillarmente soprattutto tramite social sulle misure via via intraprese: sanificazione plurisettimanale delle aree comunali a maggior passaggio pedonale, utilizzando sia una ditta privata immediatamente contattata appena iniziata l’emergenza, sia la sinergia con il locale comando dei Carabinieri Forestali che hanno contribuito alla sanificazione delle frazioni, chiusura dei parchi pubblici, obbligo all’uso di mascherine dentro le attività commerciali e gli uffici aperti.
Inoltre, con la collaborazione della Misericordia di Pieve ed il coordinamento dell’Assessore Chiara Venturi sono state distribuite gratuitamente oltre 1500 mascherine, prodotte autonomamente con l’aiuto mirabile di alcune sarte locali. Duecento di questi presìdi sono stati distribuiti anche al vicino Comune di Badia Tedalda che purtroppo soffre di numerosi contagi ed al quale va la solidarietà e la vicinanza della cittadinanza e dell’Amministrazione di Pieve.
Sempre con l’aiuto della Misericordia, veramente eccezionale in questi frangenti, è stata poi resa possibile la consegna a domicilio sia di medicinali che della spesa, nei casi di non autosufficienza e comunque in tutti i casi necessari.
Il Sindaco Marcelli è in continuo contatto con gli altri sindaci valtiberini, con la USL, con la Provincia , con ANCI, per tutte le esigenze del caso e per lo scambio di informazioni e di buone pratiche.

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PD Umbertide “bloccare subito LE TASSE COMUNALI (IMU, TARI, TASI E TOSAP)”

Riteniamo che occorra immediatamente un atto serio e concreto a sostegno delle famiglie e delle imprese. Chiediamo, come già avvenuto a Foligno o Gualdo Tadino, che venga bloccata la tassazione comunale fino alla fine dell’emergenza. È indispensabile bloccare la tassazione sulla raccolta dei rifiuti (tari), la Tosap, l’IMU (pensate a tutte le imprese bloccate dall’emergenza).
Va da sé che i servizi a domanda individuali non essendo stati erogati sono di conseguenza bloccati (mense, trasporti, nido). Ed è quanto mai opportuno e necessario aprire un ragionamento sull’addizionale Irpef comunale che colpisce in modo pesante i redditi bassi.
La maggioranza non ama il confronto o forse lo teme, ma non è il momento delle polemiche. È il momento di agire. Si blocchi la tassazione e si venga in Consiglio comunale: su questi tema l’opposizione è pronta a fare la sua parte e a dare un fattivo sostegno alle azioni vere a favore degli umbertidesi così duramente provati da questa emergenza sanitaria.

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Per i cittadini umbertidesi prevista l’esenzione dei pagamenti delle rette di nido d’infanzia, Centro Bambini e trasporto scolastico per il mese di marzo e il rinvio delle scadenze della Tari causa emergenza Covid-19

Sono state approvate dalla giunta comunale di Umbertide le delibere che stabiliscono l’esenzione per il mese di marzo delle rette del nido d’infanzia, del Centro Bambini, del trasporto scolastico e il rinvio delle scadenze della tassa sui rifiuti (Tari).
Nel primo caso, vista la sospensione a seguito dell’emergenza Covid-19 come da decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020, delle attività educative dei servizi per la prima infanzia, nonché delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado fino al 3 aprile 2020, la giunta ha ritenuto opportuno intervenire a sostegno delle famiglie che in questo momento di difficoltà si trovano a fronteggiare pesanti disagi. L’amministrazione comunale ha quindi deciso di non procedere all’addebito delle tariffe relative ai servizi comunali del nido d’infanzia, del Centro Bambini, nonché del servizio trasporto scolastico, relativi al mese di marzo 2020 in quanto non utilizzati o utilizzati in misura assolutamente irrilevante. La misura potrà eventualmente essere estesa con un ulteriore atto specifico, anche ad un periodo successivo qualora si protraesse lo stato di emergenza in corso.
Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti la giunta ha deciso il rinvio delle rate per l’anno corrente nel seguente modo: la prima rata il 31 luglio, la seconda il 30 ottobre e la terza il 4 dicembre.

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Raccolta fondi per l’ospedale e per la Caritas, come donare Assessore Vannini: “Grazie a tutti per quello che state facendo”

Aiutare chi ci aiuta. E’ l’obiettivo di due raccolte fondi che intendono sostenere l’ospedale di Sansepolcro e la Caritas locale.

La prima iniziativa è della Fondazione Marco Gennaioli onlus per l’ospedale. Il ricavato, spiegano nella locandina informativa, “sarà destinato all’acquisto di materiale sanitario necessario a far fronte all’emergenza Covid 19 e all’eventuale implementazione di dispositivi che si rendessero necessari nel prossimo futuro”. L’IBAN per le donazioni è: IT06 B083 4571 3100 0000 0009 615, casuale: Emergenza Covid19 Valtiberina.

La seconda iniziativa è invece di Casermarcheologica a favore della Caritas. L’IBAN è: IT13 N0103071611000063399903. Beneficiario: Parrocchia San Giovanni Evangelista.Caritas e causale: Casermarcheologica per Caritas Sansepolcro “Vicini ai vicini”. I fondi serviranno a fare la spesa per le famiglie bisognose.

“In questo momento di difficoltà stiamo dimostrando di essere una comunità coesa e solidale – dichiara l’assessore Paola Vannini – Ma non avevamo dubbi. Vi invito quindi a contribuire, per quello che potete, a queste raccolte che avranno effetti benefici sul nostro territorio e sulle nostre famiglie, soprattutto perché i destinatari sono ben identificati. Grazie alla Fondazione Marco Gennaioli e a Casermarcheologica. Infine si ringraziano anche le associazioni e i privati che, a vario titolo, stanno donando. Senza fare nomi, in questo momento, perché rischieremmo di lasciare fuori qualcuno”.

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Comunicato dalla Usl Umbria 1 un nuovo caso di positività al Covid-19 nel Comune di Umbertide

“Nella mattinata odierna abbiamo ricevuto dalla Usl Umbria 1 la comunicazione di un nuovo caso di positività al Covid-19 residente nel nostro Comune. Il soggetto già era in sorveglianza sanitaria e ora si trova in isolamento domiciliare. Attualmente sono otto i soggetti positivi al virus Covid-19 nel Comune di Umbertide: due si trovano in strutture sanitarie idonee, sei sono in isolamento domiciliare. Seguiranno aggiornamenti nel momento in cui giungeranno ulteriori informazioni da parte delle autorità sanitarie competenti”: a darne notizia è stato il sindaco Luca Carizia.

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Unitre: acquistati presidi sanitari in favore dell’ospedale di Città di Castello

L’ Unitre di Città di Castello, unitamente ad altre associazioni della città, mossa da spirito di vera solidarietà ha provveduto all’acquisto di varie tipologie di presidi sanitari (guanti, copriscarpe, mascherine FFP2, visiere, tute, camici, cuffie) necessari per far svolgere in sicurezza il proprio lavoro al personale sanitario del nostro Ospedale. La consegna degli stessi in parte è già avvenuta ed in parte sarà completata entro fine mese.

“La nostra speranza – dichiara l’Unitre – è che tutte le associazioni locali possano essere coinvolte in quest’operazione di sostegno, ognuna a seconda delle proprie forze, e che addirittura tutti i tifernati, in varie forme, partecipino a questa gara di solidarietà a salvaguardia della salute di tutti gli operatori e degli stessi concittadini”.

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Emergenza Covi 19: Caritas Diocesana “limitati nei nostri servizi, cerchiamo di aiutare e stare vicino alle persone in difficoltà”

La Caritas diocesana di Città di Castello vive con difficoltà questo momento di emergenza legato al diffondersi del Coronavirus, sia per la limitazione che i provvedimenti hanno dato ai nostri servizi, sia per l’impossibilità di stare vicino alle persone che quotidianamente accompagniamo nelle loro fragilità e difficoltà. La nostra missione ha come scopo quello di alleviare le sofferenze del nostro prossimo, e non poterlo fare al meglio ci rende tristi e quasi impotenti di fronte a ciò che invece servirebbe. Le persone fragili in questo momento sono ancora più fragili e bisognose di aiuto e di conforto. Ma la situazione è questa e ne prendiamo atto. In ogni caso alcune attività stanno continuando e siamo disponibili a farlo. La mensa diocesana che quotidianamente in tempi normali, distribuisce circa 30/40 pasti al giorno, svolge servizio solo per pasti da asporto sia per i residenti che per i senza fissa dimora, che vivono una particolare difficoltà, l’emporio della solidarietà aperto fino a qualche giorno fa come tutti i negozi di generi alimentari, mantiene attualmente una minima disponibilità per le emergenze.
I nostri centri di ascolto parrocchiali per il momento non possono effettuare il loro servizio, i nostri uffici e il centro di ascolto diocesano, pur non potendo accogliere persone garantisce in ogni caso un servizio telefonico per le emergenze e per chi sente la necessità di condividere con noi questo momento di difficoltà. I nostri ragazzi richiedenti asilo circa una ventina che vivono nelle case parrocchiali con le quali abbiamo fatto una specifica convenzione, stanno in casa, ben informati sul comportamento da tenere, e periodicamente li riforniamo presso le loro abitazioni dei beni alimentari e prodotti per l’igiene di cui hanno bisogno.
L’azienda agricola “Le cascine” continua la sua attività, come le altre aziende agricole pur non facendo vendita al mercato dei suoi prodotti, ma mantiene attivo il punto vendita presso la sede. Siamo anche disponibili per ricevere richieste di persone sole o anziani bisognosi di aiuto in questo momento, ci attiveremo per trovare una soluzione ai loro bisogni. Siamo vicini a tutti i malati alle persone coinvolte nel sevizio, ringraziamo personale e volontari del servizio sanitario e delle forze dell’ordine che stanno dedicando parte della loro vita per stare vicino a chi soffre. In questo momento di sofferenza non ci sfugga però, che ogni fase porta con sé un momento di riflessione. La fede, la speranza e la carità ci guidino in questo momento, nell’attesa che questa nostra umanità possa trarre insegnamento da questo evento. Ritrovare il senso profondo della vita, la fede, le buone relazioni , l’amore reciproco, l’aiuto al prossimo. Se ci riusciremo avremo saputo leggere i segni e colto l’occasione per darci una nuova possibilità. Auguriamo ogni bene a tutti voi!
Equipe Caritas Diocesana
www.caritascdc.it
Telefono: 075.8553911; mail: info@caritascdc.it;

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