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L’associazione Altotevere contro il cancro, grazie a Petruzzi editore, dona un importante ecografo all’ospedale tifernate.

L’Associazione Altotevere Contro il Cancro nei giorni scorsi ha ultimato un’altra importanza donazione per l’Ospedale di Città di Castello grazie soprattutto alla straordinaria generosità della storica azienda tifernate Petruzzi Editore.
Si tratta di un moderno e costoso ecografo portatile utile per l’integrazione clinica di reparto come la diagnostica peri e post-operatoria, destinato all’Unità Operativa di Urologia tifernate guidata dal Dr. Alessandro Posti.
Questo strumento, completo di tutti gli accessori e del suo carrello, offre un’elevata flessibilità di utilizzo della tecnologia a ultrasuoni, consentendo di eseguire immagini di qualità superiore e formulare diagnosi accurate in qualsiasi situazione.
L’ecografo potrà essere usato anche in Ambulatorio Protetto per esempio per prestazioni di uroflussometria con valutazione post-minzionale perché velocemente richiudibile in una valigetta protettiva e facilmente trasportabile.

L’AACC ringrazia la famiglia Petruzzi per il nobile gesto compiuto per l’associazione e per l’intera comunità altotiberina, soprattutto in questo momento storico molto particolare.

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Tutto pronto, in Altotevere, per il video concerto social, del primo maggio

Nessuna piazza, nessun classico corteo per questo Primo Maggio. Cgil Cisl Uil, rigorosamente rispettosi delle norme anti-covid19 sospendono la tradizione, ma non rinunciano a parlare di lavoro e non rinunciano a ricordare questa giornata ancora più importante in questo contesto così complesso.

In Alta Valle del Tevere i tre sindacati hanno prodotto un filmato al quale hanno generosamente partecipato anche cantanti, attori, musicisti e lavoratori che verrà trasmesso, domani venerdì 1 maggio dalle 11.30 dalle radio e tv e siti locali: Radio Tiferno Uno, RCC di Umbertide, le televisioni Trg  e Ttv, oltre ai siti web come AtvReport.it e PrimoPianoNotizie.tv e naturalmente i canali social di Cgil Cisl e Uil.

La particolarità sarà che ad Umbertide una rete di cittadine e cittadini amplificherà la trasmissione di Rcc dai propri balconi, diffondendola così ad una parte considerevole della popolazione umbertidese e delle immediate frazioni.

“Ringraziamo i mass media locali e tutte le persone che collaboreranno – affermano Cgil, Cisl e Uil dell’Alto Tevere – per rendere questo inedito Primo Maggio una giornata di unione, di vicinanza e di coraggiosa testimonianza, nonostante il coronavirus”.

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Emergenza coronavirus: Bacchetta “torna a casa un paziente ricoverato per covid 19. Un nuovo positivo, riapertura per i mercati alimentari”

“Mi è particolarmente grato fare l’aggiornamento quotidiano in questa giornata in cui un paziente COVID ricoverato da oltre un mese e mezzo a Città di Castello è tornato a casa. E’ un bellissimo segnale della grande professionalità dei nostri operatori: era in condizioni critiche in terapia intensiva ed ora sta così meglio da essere stato traferito nella mattina di oggi in elicottero a Bergamo, dove risiede. Dobbiamo essere molto orgogliosi del grande lavoro fatto dal nostro ospedale, hanno dato una risposta eccezionale, da molti giorni i risultati sono eccellenti. Davvero hanno dovuto affrontare un lavoro improbo, complicato, a volte misconosciuto ma sono stati all’altezza e la città deve essere loro riconoscente. Per quanto riguarda i dati abbiamo un nuovo positivo dopo due settimane di assenza di positivi. Si tratta di un familiare di una persona già positiva. Quindi il virus si è sviluppato dentro una nucleo familiare, come era altamente prevedibile, e non si tratta di un nuovo focolaio. Facciamo gli auguri di pronta guarigione alla persona interessata. Il dato complessivo è di 31 positivi e 80 guariti, speriamo che i guariti continuiano ad aumentare mentre faticosamente torniamo alla vita di prima. L’Amministrazione comunale sta lavorando per dare le prime risposte di riaperture in sicurezza. Martedì ripartirà il mercato biologico a Città di Castello e mercoledì il mercato alimentare a Trestina, giovedì e sabato il mercato alimentare nel centro storico. Naturalmente dovremmo rivedere la collocazione anche se rimarrà nel centro storico perché così è nella nostra storia. Ugualmente dobbiamo garantire la sicurezza ad operatori e cittadini. E’ necessario essere prudenti ed accorti e mantenere i presidi: a questo proposito voglio ringraziare l’amico Marcello Marini, per la donazione di alcune mascherine bianconere, realizzate nella azienda artigiana Anastasis di cui è titolare. Purtroppo tra molte cose a cui abbiamo dovuto rinunciare ci sono anche i campionati di calcio. E’ un amico e ha voluto farmi un regalo con i colori della mia squadra del cuore che è la Juventus; ma è a disposizione per realizzarle anche con i colori di altre squadre. Voglio concludere ringraziando per altre donazioni che ci sono state: la famiglia Bacchi attraverso il braccio operativo Geld ha donato un’apparecchiatura digitale sofisticata all’ospedale, l’AACC attraverso il presidente Cesarotti ha donato presidi importanti all’ospedale, stamattina c’è stata la consegna delle opere della famiglia Rosmini, la donazione della famiglia Paladino. Sono attestazioni del grande senso di solidarietà dei tifernati. Io spero che nei prossimi giorni ci siano altri guariti. L’Amministrazione deve seguire le indicazioni del Governo: i cimiteri rimangono chiusi. Chi li ha aperti, è stato costretto a richiuderli. I sacrifici sono per tutti ma alcune cose stanno cambiando. La prossima settimana riapriremo i parchi. Il Coronavirus è un nemico insidioso e lo possiamo sconfiggere solo con la grande consapevolezza di ciò che dobbiamo fare ”.
COMUNILINEA/2020/30/AP/125/SSC

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L’immagine della Madonna delle Grazie all’ospedale e al COC, grazie alla donazione della famiglia Rosmini e della Bottega Tifernate

Davanti l’ingresso dell’ospedale alla presenza del direttore di presidio, Giuseppe Vallesi, Lucia Puletti, assistente sanitaria direzione PO Altotevere, il vescovo Domenico Cancian, il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore Riccardo Carletti si è svolta una breve ma sentita cerimonia di donazione di due opere realizzate dal maestro Stefano Lazzari della Bottega Tifernate da parte della Famiglia Rosmini in nome della Camiceria Etrusca storica realtà produttiva cittadina investita come tutti da una profonda incertezza nel domani. “Questa iniziativa – ha dichiarato Riccardo Rosmini – ha preso spunto dal bellissimo gesto della preghiera del Sindaco e Vescovo di Città di Castello, il 28 Marzo scorso in piena emergenza Covid-19 presso la Madonna delle Grazie per omaggiare dello sforzo immane dei nostri protettori in terra Ospedali e Protezione Civile strettamente connessi con le innumerevoli Associazioni di volontariato”. Si tratta di due splendide riproduzioni della Madonna delle Grazie, di Giovanni da Piamonte, realizzate dal maestro Stefano Lazzari, in pictografia su affresco, cm 60×40 ed hanno una lavorazione con rilievi in gesso a caldo, incisioni a bulino e doratura in foglia oro 18 kt. Le opere, benedette dal vescovo Cancian, che ha definito “straordinarie e ricche di umanità” queste occasioni di solidarietà e vicinanza ai sanitari e a tutti coloro che sono a vari livelli impegnati nell’affrontare da mesi il Coronavirus, saranno collocate all’interno della Cappella dell’Ospedale e presso la sede del Coc del comune tifernate. Il sindaco Luciano Bacchetta e il direttore di presidio, Giuseppe Vallesi, hanno ringraziato la famiglia Rosmini “per questa testimonianza concreta di solidarietà attraverso l’arte e l’immagine sacra della Madonna delle Grazie cara alla comunità locale e particolarmente radicata nella storia della città. In questo periodo i gesti di liberalità sono stati molti e di grande importanza anche sul piano pratico. Avviandoci verso l’uscita dalla fase più calda dell’Emergenza, dobbiamo gradualmente recuperare quei riti e quei simboli che sono alla base della nostra identità. Interpretiamo la scelta di donare un’icona così amata e conosciuta come un auspicio a che questa normalità si giunga in sicurezza il prima possibile. Naturalmente solo un maestro della riproduzione artistica come Stefano Lazzari, una eccellenza cittadina nel mondo, poteva regalarci un’esemplare in grado di dare le stesse emozioni dell’originale. Ospedale e Coco sono stati negli ultimi due mesi i fronti caldi dell’intervento a favore della popolazione sia affetta da Coronavirus che sana. E’ giusto che la stessa immagine campeggi nelle sedi dove la loro azione si è svolta quotidianamente con abnegazione, professionalità e spesso condizioni di rischio. Saranno memorie ma anche moniti di questa Emergenza”.
COMUNILINEA/2020/30/AP/123/SSC

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Pietralunga: turismo, il Comune pensa a nuove strategie di promozione del territorio

Il Comune di Pietralunga sta lavorando a nuove strategie di promozione del territorio per rilanciare il turismo, a seguito dell’emergenza coronavirus. Per aiutare un settore duramente colpito e limitare i danni in termini economici, sempre salvaguardando la salute dei propri cittadini, le idee in campo dell’Amministrazione sono interessanti. Tra queste rientra la volontà di far ripartire le attività all’aria aperta in vista dell’arrivo della bella stagione. E’, infatti, in programma la pulizia dei sentieri per agevolare la ripresa degli sport, come trekking, cycling, ginnastica dolce, yoga, pilates e quanto altro si svolge a stretto contatto con la natura. Sono ancora in fase di sviluppo, invece, le proposte alternative per lo svolgimento di alcune manifestazioni caratterizzanti Pietralunga.
“Ci stiamo muovendo al fine di delineare una progettualità turistica facilmente attuabile in vista dell’imminente stagione estiva – spiega l’assessore al turismo Federica Radicchi -. Siamo un paese geograficamente svantaggiato per molti punti di vista, ma forse viste le norme di distanziamento e le prescrizioni anti contagio potremmo trarre dei benefici a livello turistico. La situazione di piena emergenza, ancora, non ci permette di indicare con precisione le modalità con le quali potremmo mettere in atto le nostre iniziative. In ogni caso, l’intenzione è di attingere dalle nostre risorse territoriali, culinarie e folkloristiche quante più idee possibili. Stiamo cercando di promuovere Pietralunga attraverso la pagina social del Comune con l’inaugurazione di un progetto-video ideato dall’amministrazione e realizzato dalla dott.ssa Elena Cantarini, nostra concittadina, dal titolo ‘Pietralunga da scoprire: storia tradizioni e natura’. L’intento è quello di esaltare le nostre tipicità, la semplicità delle tradizioni e dei valori che abbiamo protratto nel tempo, il tutto sullo sfondo della cornice naturale che ci circonda. Abbiamo zone perfette per delle passeggiate rilassanti immersi nel verde o, per i più sportivi, trekking e mountain bike. Nel bel mezzo della Pineta di Candeleto è possibile allenarsi con il percorso ginnico interamente in legno e strutturato a più livelli di difficoltà. In questi anni, molto apprezzata dai visitatori è stata anche la possibilità di vivere un ‘turismo esperienziale’, grazie ai numerosi tesori che la natura offre: tartufo, patata bianca, visciole e nocciole, solo per citarne alcuni. Per gli amanti dei prodotti tipici è possibile vivere la raccolta del tartufo e vederne la lavorazione. Stessa opportunità viene offerta per quanto riguarda la visciola e la nocciola con delle passeggiate appositamente organizzate e studiate, fino alla possibilità di assaggiare i prodotti finali come il liquore alle visciole, la crostata con marmellata alle visciole e la cioccolata spalmabile. E’ possibile vedere nei ristoranti e nelle trattorie la lavorazione della patata bianca e assaggiarla nei piatti tipici della tradizione, come gli gnocchi. Inoltre molte delle strutture ricettive pietralunghesi permettono al turista di vivere l’esperienza culinaria attraverso dei laboratori creati ad hoc in cui è possibile realizzare pane, pasta fatta a mano, torta al testo e molto altro. Ovviamente, appena sarà possibile le attività del posto torneranno ad offrire queste esperienze uniche per i visitatori. Pietralunga è un piccolo gioiello immerso nel verde che vale la pena di essere visitato e vissuto!”.

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Confcommercio Toscana, “imprenditori pronti alla mobilitazione del 4 maggio”

Negozi, bar e ristoranti riapriranno i battenti lunedì prossimo dalle ore 10.30 alle 13, pur senza far entrare clienti, come forma di protesta contro il calendario delle aperture fissato dal Governo Conte. Il direttore regionale Franco Marinoni: “chiediamo che sia anticipata al 4 maggio – anziché al 18 – la ripartenza dei negozi al dettaglio. Per i ristoranti e i pubblici esercizi è invece più importante del “quando” aprire il “come”: se si deve riaprire con i costi di prima e i ricavi dimezzati è inutile e dannoso farlo. Per questo vogliamo aiuti concreti per il settore: contributi a fondo perduto, moratoria fiscale e sostegno per pagare affitti e bollette”. E per bar e ristoranti “l’autorizzazione ad occupare gratuitamente spazi pubblici per non dover ridurre i coperti a causa delle distanze”.

Il terziario deve ripartire, come il resto dell’economia. E non ha senso trattare la Toscana come Codogno o il Piemonte, dove i contagi salgono invece che scendere. Ne è convinta Confcommercio Toscana, che invita tutti gli imprenditori del territorio regionale ad aderire alla mobilitazione indetta per lunedì 4 maggio.
In segno di protesta, dalle ore 10.30 alle 13 saranno aperti negozi, botteghe, bar e ristoranti di tutta la Toscana, nonostante i Decreti ministeriali ancora lo vietino. Serrande alzate, porte spalancate, luci accese, ma non si potranno ovviamente far entrare clienti. Queste le regole principali della mobilitazione. È poi richiesto di postare sui social la foto del proprio esercizio aperto utilizzando l’hashtag #riapriamoilcommercio. In alcuni punti strategici delle città saranno allestite tavole imbandite dove personaggi di spicco della categoria e della società saranno a disposizione (nel rispetto delle regole di sicurezza in vigore) per spiegare le ragioni della mobilitazione.
L’obiettivo di Confcommercio è attirare l’attenzione di pubblico e autorità sulla questione riaperture. Nei giorni scorsi l’associazione ha chiesto infatti alla Regione Toscana e ai Prefetti toscani di farsi portavoce presso il Governo delle richieste della categoria: “anticipare al 4 maggio – anziché al 18 come previsto dal premier Conte – la ripartenza dei negozi al dettaglio”, spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni. “Torniamo poi a ribadire l’assoluta urgenza di aiuti concreti per il settore: contributi a fondo perduto, moratoria fiscale e sostegno per pagare affitti e bollette. Misure che si affiancherebbero a quelle già previste dai Decreti Cura Italia e Liquidità, che si sono però rivelate da subito insufficienti a sostenere le imprese e l’occupazione in questo momento”. “Per bar e ristoranti – precisa il presidente di Fipe Confcommercio Toscana Aldo Cursano – è più importante determinare le condizioni che non il momento della riapertura. Se dobbiamo aprire con gli stessi costi di prima e gli incassi dimezzati per il rispetto delle distanze imposte, è del tutto inutile ed anzi dannoso riprendere l’attività”.
“Ripartire è un imperativo per tutti e si può fare in sicurezza”, sottolinea Marinoni, “I nostri operatori sono pronti a farlo e disponibili a collaborare con le autorità preposte perché si rispettino tutte le regole necessarie a contenere il contagio. Purtroppo, il virus non scomparirà neppure a giugno quindi si tratta di imparare al più presto a conviverci nel modo più giusto, conciliando le tutele per la salute all’esigenza di vivere e lavorare mantenendo la qualità delle relazioni, dell’accoglienza e dei servizi”.
“Siamo convinti ad andare avanti con la nostra mobilitazione, a meno che nel fine settimana il Presidente del Consiglio non annunci i correttivi e i provvedimenti che auspichiamo”, conclude il direttore della Confcommercio Toscana

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La bella storia di due giovani un 19enne camerunense ed un 18enne italiano che hanno trovato lavoro in aziende meccaniche, dopo i corsi svolti all G.O. Bufalini

Ahmed Hassan 19 anni e Donato 18 anni due nomi simbolo della speranza. Sembra incredibile, o magari uno spiraglio di normalità in questi tempi particolari di emergenza Coronavirus, ma due studenti dell’ultimo anno di meccanica sono stati assunti da due aziende dell’altotevere che erano già state individuate dall’ASP G.O. Bufalini di Città di Castello. Questo significa che i ragazzi, Ahmed Hassan, camerunense, e Donato originario dell’Aquila, entrambi diciottenni, sono stati assunti addirittura prima del raggiungimento della qualifica professionale, a dimostrazione della qualità della formazione che fornisce la scuola, della sua serietà, ma anche di quella dei suoi studenti, guidati nel loro caso soprattutto dai docenti, Francesco Fascella, Simone Nardoni e Alvaro Bianconi, tutti esperti qualificati dei loro settori. “Era in calendario proprio ad aprile una conferenza di livello regionale alla presenza dei segretari dei maggiori sindacati, dei sindaci locali e degli assessori regionali allo sviluppo economico e all’istruzione” – rivela il presidente della scuola, Stefano Briganti, “per rimarcare l’alto trend di assunzioni prodotte dall’ASP G.O. Bufalini grazie alle sue iniziative, che prevedono non solo i corsi di formazione per i ragazzi, nostra attività centrale, ma anche i progettI CRE.S.C.O, che ad ora hanno prodotto ben più di 50 assunzioni in un periodo che era già complicato”. “Un trend che si è mantenuto positivo nonostante le grosse difficoltà che l’emergenza sanitaria Covid-19 determina a scuola ed aziende,” precisa il direttore, Marco Menichetti. “Speriamo quindi che queste due nuove assunzioni possano rappresentare una luce in fondo al tunnel, un messaggio positivo di riavvicinamento alla quotidianità.” “Sono 130 alunni che seguono le lezioni online, attive da circa metà marzo e che continueranno fino al termine delle restrizioni.” “Durante le attività gli studenti sono seguiti anche dai ragazzi del Servizio Civile, che dopo un breve periodo di sospensione delle loro attività, sono potuti tornare, grazie al ripristino tramite remoto, a fornire assistenza ai professori, agli alunni attraverso la presenza nelle aule virtuali e anche alle loro famiglie: siamo soddisfatti del lavoro fatto finora – conclude Menichetti- per cercare di non lasciare nessuno indietro”. “Una bella di storia di speranza e ripartenza proprio alla vigilia della Festa del Lavoro del 1° Maggio, mai come questa volta densa di significati e sentimenti particolari che vanno ad aggiungersi alle questioni strutturali e alle difficoltà che il comparto produttivo occupazionale attraversa da decenni. Ahmed Hassan e Donato, due giovani, dunque oggi rappresentano più che mai la voglia, il desiderio di ripartire e di tornare alla normalità partendo proprio dal lavoro, colonna portante della nostra comunità. Un bel segnale da Città di Castello, complimenti alla scuola Bufalini, ai suoi dirigenti, docenti, ai dipendenti e ai due giovani Ahmed Hassan e Donato”, ha dichiarato il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, che lo scorso anno in estate aveva ricevuto in comune il giovane camerunense. La storia di Ahmed Hassan, il 19enne camerunese è senza dubbio particolare. Giunto in Italia fra mille difficoltà e sofferenze ha trovato nel Centro di Formazione Professionale Bufalini una seconda famiglia ed un luogo dove poter studiare e apprendere un mestiere. Una storia che lo scorso anno ha emozionato l’intera città. Ahmed infatti ha raccontato aspetti e particolari drammatici che fanno senza dubbio riflettere. Ha cercato e trovato da solo la Scuola Bufalini a Città di Castello, un centro di formazione dove ha potuto studiare gratuitamente: si è iscritto ad un corso di qualifica professionale finanziato dalla Regione Umbria. Grazie al taglio molto pratico della scuola Ahmed ha imparato un mestiere, quello del metal-meccanico e la lingua italiana prima di ottenere un contratto di lavoro in un’azienda di Sansepolcro. Oggi sta concludendo il suo percorso per l’ottenimento della qualifica professionale e la sua vita ha preso la direzione che lui stava cercando.

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Sorpresi a consumare alcolici nel retro di un bar a Le Ville a Monterchi. Multa per titolare e clienti

Consumavano alcolici nel retro di un bar di Le Ville a Monterchi. Per questo motivo, i Carabinieri della locale stazione, hanno immediatamente proceduto ad elevare sanzione con sospensione dell’attività per due giorni, al titolare dell’attività, per mancata osservanza dei divieti sanciti dal DPCM Covid 19. La sanzione con segnalazione è stata elevata anche ai 6 clienti, sorpresi nel fatto dalle forze dell’ordine

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Kemon + Ingram: insieme per la riapertura, riconvertite parte delle linee di produzione per distribuire prodotti necessari a contrastare l’epidemia di Covid-19

Un kit dedicato ai saloni e studiato per la sicurezza di acconciatori e clienti, pronto in vista della riapertura delle attività commerciali, e composto da mascherine in cotone lavabile (a cura di Ingram) e prodotti igienizzanti, visiere e guanti protettivi (a cura di Kemon): l’iniziativa di unire i know-how e le diverse professionalità aziendali nasce dall’idea di Francesca Nocentini (Kemon Marketing manager) e Tommaso Inghirami (Ingram Sales manager).
Riconvertendo parte delle loro linee di produzione, entrambe le aziende hanno deciso di uscire dalle loro consuetudini produttive, facendo ricorso al know-how della loro ricerca per mettere a disposizione prodotti al momento indispensabili e sicuramente apprezzati anche in futuro.

Kemon, azienda nata nel 1959 a San Giustino, di proprietà della famiglia Nocentini, che produce per il settore beauty immagini, servizi e prodotti per il mercato internazionale degli acconciatori, e Ingram, marchio leader nel settore della camiceria, fondato nel 1949 a Sansepolcro e di proprietà della famiglia Inghirami, hanno così sfruttato la loro complementarità per contrastare, insieme, l’epidemia di Covid-19.

“Quella che Kemon e Ingram hanno creato è una sinergia che affonda le sue radici in una storia aziendale costruita sugli stessi valori familiari, e in un’attenzione particolare al tessuto socioeconomico del territorio, che entrambe le nostre aziende condividono – spiegano Francesca Nocentini e Tommaso Inghirami –. Crediamo che questo momento storico che ci impone distanza fisica, abbia in realtà offerto alle nostre aziende un’occasione unica di venirsi incontro e, nel farlo, di dimostrare la loro eccellenza. Non tanto dal punto di vista tecnologico, di know-how o di design, poiché gel lavamani e mascherine sono prodotti semplici; ma piuttosto perché di tutte le qualità della buona imprenditoria italiana (ingegno, flessibilità, solidarietà, radicamento nel territorio, visione) noi, insieme, stiamo dando un grande esempio”.

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La telecamera che misura la febbre. In movimento e a distanza. Scatta il semaforo rosso se sopra 37,5 gradi. Donata dalla azienda SMAU-GFI all’ospedale della Gruccia

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Sembra una telecamera come tante ma svolge un compito particolare: misura la febbre. E’ stata donata dalla SMAU-GFI all’Asl Toscana sud est ed è entrata in funzione all’ospedale della Gruccia. “E’ un metodo sicuro e comodo – ricorda la Direttrice Barbara Innocenti. Le persone entrano, percorrono il corridoio e dopo pochi metri vengono “riprese” dalla telecamera. Non è necessario che si fermino e in questo modo si evitano code o contatti ravvicinati. Gli operatori vedono nel loro monitor la temperatura ma la telecamera agisce in modo automatico: se la febbre è inferiore a 37,5 dà il semaforo verde collocato sulla colonna alla sinistra di chi passa. Se è superiore, il semaforo diventa rosso e la persona viene fermata. Per precauzione le viene misurata nuovamente la febbre, stavolta con un termometro auricolare. Se l’indicazione viene confermata, la persona non viene fatta entrare bensì invitata a fare i controlli necessari”.

La telecamera è stata donata dalla SMAU-GFI azienda di Terranuova Bracciolini, che svolge la propria attività nel settore dell’informatica e sicurezza. “Il modello termografico Bi-Spectrum Hikvision – ricorda Enrico Bruni, Amministratore della SMAU-GFI- consente un’accurata misurazione della temperatura corporea rilevando potenziali stati febbrili. Dotata di intelligenza artificiale, è la soluzione per lo screening delle persone che hanno accesso in uffici e luoghi pubblici permettendo il controllo accurato simultaneo fino a gruppi di 30 individui. Sono quindi, telecamere adatte a tutti quegli ambienti che prevedono un grande flusso di persone, come ospedali, aeroporti, ambienti industriali”.

Per la donazione ha espresso soddisfazione anche la Sindaca di Montevarchi Silvia Chiassai Martini: “grazie a SMAU-GFI, azienda storica del Valdarno, che si è subito resa disponibile per aiutare il nostro Ospedale della Gruccia, donando uno strumento per la misurazione della temperatura corporea che garantirà un controllo rapido e puntuale sul personale sanitario e sui cittadini. Il primo ospedale a poter usufruire di una strumentalizzazione innovativa e indispensabile per combattere l’emergenza Coronavirus. Ancora una volta la nostra comunità ha dimostrato l’impegno a sostengo della sanità pubblica, attraverso le straordinarie competenze e la generosità delle imprese del territorio”.

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Ristorazione: rischio paralisi con lo stop prolungato. Galgani CNA: chiarezza sulle distanze, utilizzo suolo pubblico e blocco tasse per ripartire

“Nessuno vuole riaprire prima che la situazione sia sotto controllo, ma ci sono aziende che stanno morendo e per loro si sta facendo troppo poco. Così Giulio Galgani, portavoce nazionale CNA Ho.re.c.a., il settore che rappresenta hotel, ristoranti e catering.
Tradizionalmente per il settore alberghiero e quello della ristorazione ad aprile cominciava il periodo più intenso dal punto di vista lavorativo, un giro di affari che ormai è irrimediabilmente compromesso: “Ciò nonostante – sottolinea il portavoce CNA– restiamo chiusi rispettando tutte le regole. Ma il Governo non sta intervenendo con la tempestività necessaria rispetto alle nostre necessità. Si parla di un sostegno alle imprese attraverso un finanziamento interamente garantito dallo stato di importo fino a 25 mila euro, ma le banche adottano procedure non uniformi e comunque appesantite da richieste di documentazione ed adempimenti burocratici che rallentano fortemente le erogazioni dei prestiti. Si tratta comunque di forme di ulteriore indebitamento per le aziende, mentre le contribuzioni a fondo perduto, assolutamente necessarie e ripetutamente sollecitate, ad oggi non hanno alcuna concreta risposta.
Anche per i dipendenti del settore le cose non stanno andando meglio: “Vero, si è stabilito che avessero accesso alla cassa integrazione in deroga anche dipendenti che prima non ne avrebbero avuto diritto però, a distanza di due mesi, gli importi non sono stati ancora corrisposti. Noi restiamo responsabilmente chiusi, ma lo Stato ora acceleri le procedure, non possiamo vivere di promesse”.
Oltre alla denuncia delle criticità, Galgani ha anche delle proposte: “Ci sono regioni dove il virus ha avuto un’incidenza molto limitata, chiediamo che venga data la possibilità di riaprire in quei posti, magari limitando l’accesso a coloro che provengono dalla stessa regione. Un’altra cosa che chiediamo, per quanto riguarda il settore ristorazione, sono innanzitutto regole chiare: quanto deve essere la distanza? Un metro o un metro e ottanta? Va benissimo, saremo in grado di rispettarla, considerato che una partenza ritardata in prossimità dell’estate consentendo il solo servizio di asporto dal 4 maggio e autorizzando la consumazione al tavolo solo dal 1° giugno, con tutti i rallentamenti legati al distanziamento sociale, significa segnare in maniera irreversibile non solo la stagione estiva ma i ricavi dell’intero anno.
Inoltre, chiediamo di poter avere accesso, senza costi, al suolo pubblico per poter predisporre tavoli all’esterno e ampliare lo spazio a disposizione dei clienti, oltre alla sospensione della tassa sui rifiuti relativa ai mesi di chiusura degli esercizi. Le questioni aperte sono ancora tante, chiediamo risposta almeno per quelle più urgenti. Le aziende hanno bisogno di liquidità, procrastinare ancora vorrebbe dire il fallimento per molti”.

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Covid 19: Cornioli “un guarito e nessun nuovo caso positivo. Avanti così!”

“Un guarito e nessun nuovo caso positivo. Continuiamo così, mantenendo il distanziamento, indossando mascherine, lavando spesso le mani e restando in casa, a meno di motivi urgenti o di lavoro”. Queste le parole del Sindaco Cornioli, al termine della giornata odierna

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Unione dei Comuni Valtiberina Toscana: PD “queste le nostre proposte per il turismo del comprensorio”

“Il settore turistico anche in Valtiberina è stato – e sarà in anche in futuro – quello maggiormente colpito dalla pandemia del Coronavirus. Si tratta di un settore molto importante per l’economia di tutto il territorio, basti pensare alle strutture ricettive, al personale dei musei, alle guide e all’indotto che si crea per bar e ristoranti. Le difficoltà di questa nuova situazione sono sotto gli occhi di tutti, così come le incertezze riguardo il futuro. Il momento che stiamo vivendo apre, però anche una riflessione profonda rispetto alle nuove esigenze dei “viaggiatori”: distanziamento sociale, scarso affollamento, vita all’aria aperta, riconquista di spazi poco conosciuti e piccoli borghi. Da questo punto di vista dobbiamo essere in grado di cogliere le opportunità che le nuove tendenze offriranno, molto probabilmente il turismo di massa lascerà il posto a scelte maggiormente pensate e costruite sulle esigenze dei singoli o di nuclei familiari. Le aree interne, possono rappresentare un volano importante con le loro ricchezze naturi e storico-artistiche. Sarà necessario realizzare gli obiettivi posti con il progetto aree interne e farsi portavoce verso gli organi istituzionali di una integrazione di risorse che riguardi i progetti turistici.
Quindi, quali scenari e quali soluzioni si pongono per il turismo in Valtiberina?
Negli ultimi anni sono stati raggiunti risultati importanti ma si tratta di un settore complesso che dipende da molti fattori, gli effetti economici della pandemia si faranno sentire anche in termini di rinunce ai viaggi ed è prevedibile che dovrà passare un po’ di tempo prima di tornare ai numeri del passato.
Ci aspetta una realtà completamente diversa da quella che abbiamo conosciuto finora, il modo di viaggiare cambierà e diverse saranno le esigenze delle persone che si sposteranno per piacere. Il turismo può mettere insieme diverse tematiche come ambiente, agricoltura, servizi, cultura, trasporti e la Valtiberina ha il potenziale giusto per rilanciarsi in questo settore, che continuerà ad essere un importante traino per la nostra economia solo se ci faremo trovare pronti a guardare al futuro.
“Non si può pensare di riaprire musei e strutture ricettive lasciando tutto com’è in attesa di tempi migliori, dobbiamo affrontare questa nuova realtà con un atteggiamento aperto e costruttivo. È necessario un coordinamento tra amministrazioni e operatori del settore per sviluppare nuovi prodotti turistici e nuovi modelli di accoglienza, per sostenere le realtà coinvolte e far sì che nessuno rimanga indietro rispetto ai cambiamenti che saranno necessari.
Nel 2018 la Valtiberina ha ottenuto il riconoscimento di Ambito Turistico, è necessario ora che l’Unione Montana si faccia promotrice in tempi rapidi di questa azione di coordinamento. Il rilancio del turismo può avvenire solo se c’è una forte coesione a livello di vallata, questo è il momento di unire le forze e sostenere un comparto fondamentale. Sarebbe anche l’occasione per ridare un ruolo all’ente comprensoriale che anche in questa fase di emergenza è stato del tutto assente”.

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Bevande da asporto, l’ok del Sindaco Cornioli. Ordinanza di oggi. Non solo cibo, ma le prescrizioni sono le stesse

Non solo cibo ma anche bevande, purchè consegnate in contenitori chiusi. E’ quanto previsto nel comune di Sansepolcro con l’ordinanza emanata oggi dal Sindaco (n. 38).

Agli esercizi che rientrano nell’Ordinanza n. 41 del 22.04.2020 del Presidente della Giunta Regionale Toscana (per i quali è disposta la sospensione dell’attività fino al 03.05.2020), è quindi consentita la vendita da asporto anche di bevande, sempre nel rispetto delle prescrizioni, cioè:

  • necessità di previo appuntamento telefonico o on line;
  • ritiro dei prodotti ordinati tramite appuntamenti dilazionati nel tempo;
  • ritiro dei prodotti ordinati di un cliente per volta;
  • esclusione di ogni forma di consumo sul posto.
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Casucci (Lega) “Chiedo alla Regione Toscana di fare pressioni sul Governo per rimediare ad una situazione inammissibile: la provincia di Arezzo è confinante con più regioni ma gli spostamenti sono vietati per decreto. Divise economie e affetti”

E’ insostenibile e inaccettabile la situazione che si è venuta a creare, per decreto del Governo, tra la Toscana e le regioni confinanti. Confini che non possono essere più valicati per le limitazioni imposte per via dell’emergenza coronavirus, barriere virtuali quanto reali che dividono economie e affetti. Parenti a pochi minuti di auto, supermercati, uscite possibili, scambi commerciali a manciate di chilometri ma il decreto del 26 aprile, che conferma i precedenti decreti, li vieta perché si tratta di luoghi fuori regione, sono infatti vietati gli spostamenti. Con una mozione chiedo alla Regione Toscana di sollecitare e fare le dovute pressioni sul Governo nazionale così da poter rimediare a tali paradossali situazioni. Si possono percorrere quasi 300km da Grosseto a Pontremoli, ma non una decina di chilometri per spostarsi, ad esempio, dalla città di Cortona al Trasimeno in Umbria -sottolinea il Consigliere regionale Marco Casucci (Lega)-La regola applicata dal governo è quella degli spostamenti entro la propria regione di appartenenza, mentre anche dal territorio aretino sono partite numerose richieste da parte di sindaci perché sia preso in considerazione il criterio della provincia confinante. Sono in contatto anche con il sindaco di Cortona Meoni”.

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#UNALTRADOMENICAINSIEME: il concerto on line di domenica 3 maggio con frankie, Elio e David Riondino, 300 artisti di Citta’ di Castello su Yuotube e i social

Ci saranno anche Frankie hi-nrg-mc, Elio e le Storie Tese e Da-vid Riondino al concerto #unaltradomenicainsieme, la musica de-gli artisti di Città di Castello, Domenica 3 Maggio alle ore 17.00 nel quale suoneranno circa 300 musicisti. Dopo il successo di Pasqua, il musicista tifernate Fabio Battistelli e il Professor Rosario Salvato hanno promosso un altro evento, completamente on line. “Il con-certo si svolgerà domenica 3 maggio a partire dalle ore 17 e sarà un evento sia per gli ospiti che hanno accettato di esserci come Frankie, Elio e David Riondino sia per il pubblico, che lo potrà se-guire sul canale You Tube del comune, sulla pagina Facebook e Instagram del comune, adottando la modalità on line scelta da tutti i concerti in questo periodo anche per artisti di calibro internazionale” spiega Fabio Battistelli, che sta organizzando l’iniziativa in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Città di Castello. “Voglio ringraziare il sindaco Luciano Bacchetta che ha sempre sostenuto manifestazioni dirette a cementare il senso di comunità in questo periodo di isolamento sociale. La musica da questo punto di vista è un vettore potentissimo. Voglio ringraziare anche Sogepu per il supporto tecnico, l’Ufficio Stampa del comune e Sergio Coltrioli. Quanto alla partecipazione è stata corale e entusiasta e di-mostra che grandi risorse ha Città di Castello quando si tratta di mobilitarsi per una buona causa”. Al concerto, che inizierà alle 17.00 di Domenica 3 Maggio 2020, hanno aderito Frankie, Elio e David Riondino ma anche Roberto Fabbriciani e Massimiliano Da-merini, la scuola comune di musica G. Puccini, la scuola media Alighieri Pasoli, Novamusica, Accademia Visionaria, Take five music Academy. Nel programma è stato inserito un brano cantato da Ivano Pescari, amato musicista scomparso qualche settimana fa, che la famiglia ha voluto mettere a disposizione in suo ricordo. Ci sarà la Corale Marietta Alboni, diretta da Marcello Marini, Marco e Francesco Marconi, Tetrakis percussioni con Laura Mancini, il quartetto di chitarre Alvarez con Stefano Falleri, il quartetto di fa-gotti con Edoardo Filippi, la Scala di Sera diretta da Gianfranco Contadini, Marta Paceschi e Simone Nocchi, la Pieve Jazz Band di-retta da Fulvio Falleri, Franco Verini e Luca Nicasi, Equilibritrio, Laura Polverini, Antony Guerrini e Ezdra Alunni, Tiferno Blues Pro-jet, Jole Balalla, Alessandra Chieli, Giulia Giovagnoli e Luca Pac-ciarini, Maria Vittoria Lensi e Gregorio Battistoni, Pensieri e Parole Band, Tacco e Punta, Bonacrianza, Nicola Cesarotti e Davide Berliocchi, Oro Nero, Snow in Damascus, Alessio Guerri e Giulia Mag-gesi, Eagles and Ghost, Stefano Stinchi e Francesca Moscatelli, Paolo Maccarelli e gli Everlime, “Ognuno di noi suonerà nella speranza che quanto prima si possa farlo dal vivo e non attraverso uno schermo”, conclude Fabio Battistelli, spiegando lo spirito dell’iniziativa: “300 musicistihanno accettato per far sentire la loro voce con la speranza che tutto sia superato al più presto e si possa tornare a suonare e cantare dal vivo nella nostra città. Chi lo vorrà, soprattutto i giovani potranno collegare impianti casalinghi di amplificazione direttamente sui propri balconi per consentire, ma-gari anche i “nonni” e a coloro che non hanno possibilità di accede-re alla rete, di ascoltare la musica. Voglio segnalare che in senso di auspicio Nicola Cesarotti di Accademia Creativa per l’occasione sulle note di Halleluhia di Leonard Cohen ha riscritto un testo inedito dedicato aldifficile momento che abbiamo vissuto e stiamo vi-vendo. Un messaggio di speranza ed incoraggiamento per tutti che i 300 musicisti voglio trasmettere con la musica”. Le note e la mu-sica del “concertone” on line saranno accompagnate dalle sugge-stive immagini di un video Prodotto dalla Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca, Regia di Alberto Fabi, Rea-lizzato in collaborazione con Farmstudiofactory.

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I servizi di raccolta differenziata porta a porta per la Festa del Lavoro nei comuni di Città di Castello, San Giustino, Monte Santa Maria Tiberina e Montone

In occasione della Festa del Lavoro di venerdì primo maggio Sogepu ha concordato con gli assessorati all’Ambiente dei Comuni di Città di Castello, San Giustino, Monte Santa Maria Tiberina e Montone le modalità di attuazione dei servizi di raccolta differenziata “porta a porta” dei rifiuti.
A Città di Castello la raccolta della carta e del cartone sarà posticipata a venerdì 8 maggio nella Zona Rossa (Quartiere Ecologico, Riosecco, Zona “Polizia Stradale”, Graticole e Salaiolo) e nella Zona Nord (Titta, Badiali, Cerbara, Giove, Piosina e Lerchi). Nel centro storico la raccolta di imballaggi domestici in plastica, vetro e lattine sarà posticipata a sabato 2 maggio, mentre nella Zona Area Vasta 2 (Breccione, Lugnano, Petrelle, Bonsciano, San Pietro a Monte e San Leo Bastia) il ritiro del rifiuto organico sarà posticipato a martedì 5 maggio. Il servizio di ritiro porta a porta di potature e sfalci previsto per venerdì primo maggio nel territorio comunale tifernate sarà posticipato a venerdì 8 maggio.
Nel comune di San Giustino i servizi di ritiro porta a porta previsti per la giornata di venerdì primo maggio saranno posticipati nei giorni di ritiro della stessa tipologia di rifiuto previsti nella settimana successiva alla festività.
A Monte Santa Maria Tiberina la raccolta del rifiuto organico sarà posticipata a martedì 5 maggio, mentre a Montone il ritiro di carta e cartone sarà posticipato a sabato 2 maggio.
Per ogni informazione in merito allo svolgimento dei servizi è a disposizione il numero verde di Sogepu: 800.132152.

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Emergenza coronavirus: Bacchetta “il 1 maggio riaprono orti e il 4 maggio i parchi, con controlli. Allo studio per misure per categorie più penalizzate da lock down”

“Anche in questa giornata ci sono buone notizie. I dati trasmessi dalla ASL Umbria parlano di zero positivi, 80 persone guarite e soltanto 30 persone positive, Ci sono poi persone in isolamento precauzionale ma non risultano positivi e ci auguriamo che non lo siano neanche in futuro. I numeri sono buoni, c’è una linea discendendte molto forte, senza nuovi casi e con tante guarigioni. Merita, dopo un momento di emergenza, ricordare che ne siamo usciti grazie al lavoro compiuto dalla ASL sia come ospedale che come territorio, sul fronte della ricostruzione epidemiologica per circoscrivere i contagi, e al senso di responsabilità dei cittadini, un sacrificio compiuto in nome della salute di tutti. Le misure di contenimento sociale hanno funzionato anche in virtù di questa diligenza. Il controllo e la repressione, che pure ci sono stati, non sarebbero stati efficaci senza la collaborazione dei cittadini. Sono molto contento, anche se ci sono state alcune pochissime eccezioni, del comportamento dei tifernati. Voglio ringraziare Amare che, tramite il suo presidente Carlo Paladino, ci ha comunicato una donazione per l’ampliamento dei Buoni Spesa. Abbiamo già fatto oltre 800 distribuzioni, ne faremo altre grazie alle liberalità di singoli e associazioni. Rispetto agli orti sociali, diversi dagli orti privati, che svolgono un’importante funzione, riapriranno dal 4 Maggio con il controllo dell’Associazione Carabinieri in congedo. L’afflusso e le attivitò devono svolgersi in sicurezza perché il Covid 19 non è stato ancora sconfitto e quindi bisogna tenere alta la guardia e consentire ai pensionati che gestiscono gli orti di accedere in sicurezza. Il 4 maggio riapriremo anche i parchi pubblici con un sistema di controllo e verifica affinchè non si creino assembramenti. E’ necessario per bambini e adolescenti che da due mesi vivono chiusi in casa.  C’è una polemica in atto per le molte categorie escluse dalla ripresa del 4 maggio e tra queste la tolettatura degli animali, in cui vivono e lavorano diverse persone. Ci hanno chiesto di intervenire perché il loro codice Ateco sia incluso tra chi potrà ripartire e lo faremo perché penso che sia giusto concepire un ritorno al lavoro il più esteso possibile sempre in sicurezza. Stiamo studiando forme di aiuto per le categorie che hanno sofferto di più la chiusura – bar, ristoranti, pubblici esercizi, alberghi – e per i quali non si conosce ancora una data precisa. Cercheremo di dare loro una mano per quanto possibile. Infine domenica 3 maggio 2020, in coincidenza con la fine del lock down, alle 17.00 abbiamo organizzato con il maestro Fabio Battistelli ed il prof. Rosario Salvato, un’iniziativa musicale simile al concerto di Pasqua. Ci saranno 300 musicisti e il saluto di grandi artisti che hano vissuto o hanno incontrato il successo a Città di Castello. Sarà un modo per stare insieme e sperare di lasciarci presto alle spalle questo brutto periodo”.

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