Ora che finalmente la ripartenza, la fase 2, è entrata a pieno titolo all’ordine del giorno del dibattito politico e dell’agenda di governo, crediamo che anche nel nostro territorio si debbano iniziare a verificare ed analizzare le condizioni del sistema economico-produttivo in vista delle sfide che attendono il Paese nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.
Da diverso tempo abbiamo posto il problema di come organizzare e gestire la ripartenza delle attività fermate dall’emergenza del Covid19, ripartenza da attuare in tempi brevi, graduale, con tutte le misure e le precauzioni necessarie a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, negli ambiti familiari, nell’uso dei mezzi di trasporto, ma ripartenza necessaria se non vogliamo che al disastro sanitario si accompagni anche quello economico.
Fortunatamente, nel nostro territorio numerose, importanti aziende grazie alla tipologia dei prodotti trattati, hanno potuto continuare il proprio lavoro come pure varie professioni ed attività commerciali.
A tutti, ed in particolare a chi si è trovato ad operare e continua a farlo in prima linea, va la nostra gratitudine e il nostro rispetto, con la speranza che, finita l’emergenza, non ci si dimentichi del loro impegno, del loro coraggio.
Di recente con, l’ultimo provvedimento governativo sono ripartite altre attività industriali, commerciali e di servizi.
Ma non basta, è necessaria la ripartenza di ulteriori settori, in particolare quello edile, con in testa i lavori pubblici, strategici per il nostro comune, così come le opere già avviate ed attualmente sospese e quelle progettate, finanziate e pronte da avviare.
Varie sono le problematiche da affrontare con la fase 2.
Oltre che naturalmente garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, sono necessari interventi sistematici, rispetto a quanto fatto fino ad ora. In particolar modo per le famiglie, pensiamo a quei nuclei familiari dove i genitori lavorano e i bambini piccoli, dopo la chiusura di asili e scuole, sono rimasti a casa, creando enormi difficoltà anche nel gestire la semplice quotidianità (importante ad esempio su questo fronte la proposta della ministra Bonetti per almeno il raddoppio dei giorni di congedo parentale).
Altra necessità da assolvere per la ripartenza è quella di garantire finalmente a tutti, in maniera capillare e continuativa, le “famigerate” mascherine, come pure il tracciamento del contagio e lo screening di massa al quale le stesse aziende possono fattivamente contribuire per il proprio personale.
Bene le misure sulla liquidità per le aziende a sostegno della loro sopravvivenza, ma a condizione che trovino in Parlamento adeguate correzioni, per renderle assolutamente meno farraginose e di più veloce attuazione (molto più vicine a come noi le avevamo inizialmente pensate e proposte). Serviranno poi, dopo quelli per la sopravvivenza, ben altri interventi per supportare la ripresa del sistema economico. E in questo, finalmente, anche l’Europa ha dato segni di vitalità: ora però è importante che il percorso avviato arrivi a compimento con decisione, innovazione, visione.
La tassazione locale, oltre che con giuste proroghe nei pagamenti è opportuno che venga, per quella parte legata a concessioni d’uso di beni o fruizione di servizi, adeguatamente commisurata all’effettivo utilizzo in considerazione dei vincoli operativi imposti dai provvedimenti emergenziali.
Occorre inoltre, anche a livello locale, fare il punto sulla situazione di tutto il settore della ristorazione, accoglienza, bar, strutture e attività turistiche, ricettive. Attività che avranno certamente tempi più lunghi per la ripartenza, ma per le quali fin da ora, è necessario iniziare a pensare ad una strategia d’intervento e di riorganizzazione.
Covid 19: Italia Viva San Giustino “fase 2, serve coraggio, le aziende e le famiglie, non siano lasciate sole. L’amministrazione mostri lungimiranza”
Covid 19: Cornioli “Abbiamo un nuovo positivo nel nostro comune, si tratta di un giovane di 11 anni. E’ familiare di un caso già noto”
Il Sindaco Mauro Cornioli fa il punto sull’emergenza Covid 19
“Abbiamo un nuovo positivo nel nostro comune: si tratta di un giovane di 11 anni. E’ familiare di un caso già noto. Gli facciamo un augurio di pronta guarigione.
C’è anche il primo guarito, un uomo di 63 anni. Ne siamo felici, anche a lui va il nostro saluto.
Siamo una comunità forte, ne usciremo più uniti che mai”
Coronavirus, in Toscana più guarigioni che nuovi casi: 224 fuori dal tunnel e 127 positivi in più rispetto a ieri
In Toscana sono 8.237 i casi di positività al Coronavirus, 127 in più rispetto a ieri.
Aumentano di un quarto, rispetto al totale di ieri, le guarigioni: 224 le nuove registrate oggi. I test eseguiti hanno raggiunto quota 99.903, 3.672 in più rispetto a ieri, quelli analizzati oggi sono 4.522.
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale – relativi all’andamento dell’epidemia in Toscana.
Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri, ricordando che si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi.
Sono 2.563 i casi complessivi ad oggi a Firenze (69 in più rispetto a ieri), 457 a Prato (8 in più), 554 a Pistoia (7 in più), 918 a Massa (6 in più), 1.165 a Lucca (7 in più), 774 a Pisa (8 in più), 480 a Livorno (5 in più), 548 ad Arezzo (7 in più), 399 a Siena (7 in più), 379 a Grosseto (3 in più).
La regione si consolida all’undicesimo posto in Italia come numerosità di casi, con circa 221 casi per 100.000 abitanti (a fronte di una media italiana di 286 casi per 100 mila, dato di ieri).
Complessivamente, 5.389 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (89 in meno rispetto a ieri).
Ben 17.987 (più 196 rispetto a ieri) sono le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL centro 8.420, Nord Ovest 8.254, Sud Est 1.313).
Si riducono ancora le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid, che oggi sono complessivamente 1.081, 24 in meno di ieri, di cui 198 in terapia intensiva (-9 rispetto a ieri). Il trend dei ricoverati, totali e in terapia intensiva, è in costante discesa dal punto più alto raggiunto il 3 aprile 2020: ad oggi i ricoverati totali sono il 25% in meno (il 12% in Italia), il 31% in meno nelle terapie intensive (dato in linea con quello italiano).
Le persone complessivamente guarite salgono a 1.149 (circa il 24% in più rispetto a ieri): 631 persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 518 dichiarate guarite a tutti gli effetti. Grazie al forte aumento dei guariti diminuiscono in Toscana il numero degli attualmente positivi, ovvero i casi positivi totali sottratti i deceduti ed i guariti, pari 6470 (-113 di ieri).
Purtroppo, si registrano 16 nuovi decessi: 9 uomini e 7 donne con un’età media di 81 anni.
Relativamente alla provincia di notifica del decesso, 5 le persone decedute nella provincia di Firenze, 1 a Prato, 5 a Massa-Carrara, 2 a Lucca, 2 a Pisa, 1 a Grosseto.
La provincia con la letalità (% deceduti sui casi) più alta continua ad essere Pistoia con 12,3% e la più bassa Grosseto con 3,7%. La Toscana ad oggi arriva al 7,5% contro la media italiana che ieri era del 13,2%.
Albo dei compostori, ultimi giorni per aderire
E’ confermata al 24 aprile la scadenza per i cittadini che vogliano iscriversi all’albo dei compostori volontari. L’amministrazione comunale di Sansepolcro ricorda che le domande devono essere presentate tramite l’apposito modulo, che può essere scaricato dal sito del Comune o reperito alle Pro Loco (Santa Fiora, Gricignano, Gragnano, Cisa, Trebbio).
Si tratta del modulo dove sono indicate anche le concimaie, che invece in un primo momento non erano state comprese.
La mail a cui scrivere è: protocollo.comunesansepolcro@legalmail.it mettendo nell’oggetto: “Compostiere per sgravio TARI” fornendo i seguenti dati: nome e cognome dell’iscritto a ruolo Tari; indirizzo di residenza e dell’ubicazione della compostiera; numero di telefono; volume della compostiera litri e/o metri cubi (specificare se calcolato o ricavato dalla scheda tecnica o riportato sulla compostiera stessa).
Come indicato dal Regolamento Comunale, a loro sarà applicata una riduzione del 10% sulla parte fissa e variabile della tariffa rifiuti a partire da quest’anno. Inoltre l’attività di compostaggio domestico consente una più corretta gestione dei rifiuti e un minor carico per lo smaltimento in discarica.
Per informazioni, telefonare a:
Urp: 0575 732687 – 0575 732688
Ufficio Ambiente: 0575 732289 – 0575 732274.
Calle bianche all’esterno dei cimiteri comunali in omaggio di tutti i defunti
Una composizione di calle bianche all’esterno del cimitero del capoluogo e di quelli presenti nelle frazioni. Nella mattinata di oggi, sabato 18 aprile, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale e della cittadinanza tutta la vicesindaco Annalisa Mierla, l’assessore Sara Pierucci e l’assessore Francesco Cenciarini, accompagnati da membri dell’Associazione Gruppo Volontari Umbertide, di soci della Cooperativa Asad e di alcune Pro Loco del territorio, hanno deposto un omaggio floreale agli ingressi di tutti i cimiteri del Comune di Umbertide: capoluogo, Pierantonio, Verna-Ranchi, Montecastelli, Montecorona, Preggio, Montemigiano, Serra Partucci e Leoncini. Le cerimonie si sono svolte in segno di omaggio a tutti i defunti e di vicinanza a tutti i cittadini che a causa della pandemia e della temporanea chiusura dei cimiteri come misura per evitare il contagio da Covid-19, non possono recarsi a trovare i propri cari.
Covid-19: Bacchetta “0 positivi, 0 nuovi negativi, necessario il coordinamento delle associazioni tifernati”
“Aggiorniamo la situazione con zero positivi e zero negativi. Ma ci sono alcune novità: Poste Italiane aprirà l’ufficio di Trestina come chiesto dei cittadini anche se si segnala un afflusso ingente nella sede di via Gramsci. Forse è il caso di valutare un’estensione dell’orario per diluire gli accessi. Mi permetto, rispettando l’autonomia di tutti, di consigliere un allungamento delle aperture agli utenti. Abbiamo aggiunto risorse a quelle del governo per i Buoni Spesa così’ da soddisfare tutte le domande che sono state presentate per andare incontro ai cittadini. Passando alle donazioni, un aspetto importante per l’impegno civile di privati e associazioni. L’ordine dei Geometri ha donato 120 tute di sicurezza anti COVID agli operatori sanitari, mentre il Lion con il suo presidente Roberto Masi ha donato alla PAT una tensostruttura, 500 visiere, 30 tute e un econografo. Roberto e Roberta Cucciaioni hanno donato all’ospedale 1000 mascherine mettendo a disposizione la loro professionalità. Infine c’è una nota garbata del Consigliere Lignani che polemizza con l’Amministrazione che ha richiamato una associazione che ha donato mascherine ai cittadini. Questa associazione deve coordinarsi con il COC come tutte le altre anziché operare di sua iniziativa seguendo delle priorità. Cogliamo l’occasione però per ringraziare questa e tutte le altre associazioni che si stanno mobilitando per questa emergenza ma è necessario il coordinamento con il COC dell’Amministrazione comunale. Ogni atto deve essere trasparente ed essere regolato da criteri propri. Ho voluto rispondere al consigliere Lignani perché questo è un aspetto importante. Da qui al 4 maggio prossimo sarà necessario alzare ancora di più la guardia, i cittadini sono rispettosi delle regole e la risposta dei tifernati è stata all’altezza. Va tenuto conto che sono molte ormai le settimane dell’isolamento e della limitazione della nostra libertà, dobbiamo resistere e restate a casa, tenendo i nervi saldi.
COMUNILINEA/2020/18/AP/128/SSC
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Signora accampata presso la stazione ferroviaria: Luciano Bacchetta “la Lega la smetta di fare considerazioni sbagliate e fuori luogo”
“Relativamente al nuovo comunicato dei due rappresentanti della Lega, torno a ribadire che il sindaco deve assolutamente rispettare la legge. Per cui ritengo che altre considerazioni sono fuori luogo, di dubbio gusto ma anche profondamente sbagliate. Se si vuole insistere con una polemica fine a se stessa lo si faccia. Ripeto che il sindaco deve assolutamente rispettare la legge: c’è un solo sog-getto preposto a compiere un atto giuridico, cioè l’ente proprietario, che può presentare un esposto-denuncia alle forze dell’ordine, le quali fino ad oggi non sono potute intervenire perché non ci sono atti giuridici che consentano loro di intervenire. Infatti non ci risulta che sia arrivato nessun atto formale e nessuna denuncia da parte dell’ente proprietario per cui fin quando questo non si verifica pos-siamo tentare soltanto di convincere la signora ad abbandonare la stazione ferroviaria”. E’ quanto dichiarato dal sindaco, Luciano Bacchetta in riferimento alla vicenda della signora accampata presso la stazione ferroviaria e alla nota diramata ieri sera da rap-presentanti politico-istituzionali della Lega
La biblioteca è sempre più Social, ecco le attività per i più piccoli. Iniziative in collaborazione con la Cooperativa L’Albero e La Rua
La Biblioteca comunale di Sansepolcro, in collaborazione con la Cooperativa L’Albero e La Rua, organizza iniziative per coinvolgere la popolazione, soprattutto i bambini, costretta a rimanere a casa in questo difficile periodo di emergenza Coronavirus.
BIBLIO-LUPO (attività pensata per bambini 0-6 anni). Si tratta di brevi video di animazione che saranno caricati sulla pagina Facebook della biblioteca. Ai bambini verrà chiesto di inviare le foto dei propri lavori (risultato delle proposte suggerite nel video stesso) che saranno pubblicate sulla pagina.
· Le biblio-storie animate di Lupo
· I biblio-giochi di Lupo
· Le biblio-ricette di Lupo
· Le biblio canzoni di Lupo
I BIBLIO–ERRORI (attività pensata per bambini 6-11 anni): brevi video di filastrocche animate. Ai bambini verrà chiesto di inviare le foto dei propri lavori (risultato delle proposte suggerite nel video stesso) che saranno pubblicate sulla pagina Fb della biblioteca. Argomenti:
· Proverbi
· Gli uomini a motore
· Le due repubbliche
· Il dromedario e il cammello
· L’uomo più bravo del mondo
· Bambini e bambole
· Domenica nei boschi
· …e tanti altri errori
IL BIBLIO-TELEFONO (attività per bambini di ogni età): vengono lette le storie di Gianni Rodari e altri brevi racconti.
Programma settimanale:
- Lunedì pubblicazione di un video di Biblio-Lupo
- Mercoledì pubblicazione di un video di Biblio – errori
Centenario dalla morte di Beata Margherita da Castello: si lavora per ridefinire il calendario delle iniziative
Avrebbe dovuto aprirsi solennemente domenica 19 aprile l’anno di celebrazioni per il settimo centenario della morte della beata Margherita, nata alla Metola (Mercatello sul Metauro) attorno all’anno 1287 e morta il 13 aprile 1320 a Città di Castello. Per circa due anni un comitato composto dalle diocesi di Città di Castello e di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado, dai comuni di Città di Castello, Mercatello sul Metauro e Sant’Angelo in Vado e dall’Ordine dei Predicatori ha lavorato a un programma articolato in vari momenti liturgici, pastorali e culturali, accogliendo anche proposte e suggerimenti di varie associazioni. La pandemia in atto ha però imposto il rinvio delle manifestazioni programmate nei primi mesi a partire dalla solenne celebrazione di apertura, prevista per domenica prossima a Mercatello sul Metauro, dove il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, avrebbe presieduto la solenne concelebrazione eucaristica. Appena possibile, il comitato tornerà a riunirsi per ridefinire il calendario già previsto e proporre in altre date le varie iniziative.
Per ricordare la beata Margherita e segnare, a livello diocesano, l’inizio dell’anno sette volte centenario – che si concluderà il 9 maggio 2021 – il vescovo di Città di Castello, mons. Domenico Cancian, domenica 19 aprile celebrerà una messa nella chiesa cittadina di San Domenico, dove si conserva il corpo della beata. La celebrazione avverrà senza la partecipazione del popolo e secondo le norme emanate dalla CEI e dal Ministero degli Interni.
La beata Margherita
Nacque da nobili genitori (Parisio ed Emilia) nel castello di Metola nella Massa Trabaria (oggi Comune di Mercatello sul Metauro e Arcidiocesi di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado), presumibilmente nel 1287.
Margherita nacque cieca e con una difformità degli arti inferiori e a motivo di ciò il padre le costruì una cella presso la chiesa del castello per nasconderla alla vista degli altri, ma anche per proteggerla dai conflitti in atto nella zona. Fin dai sette anni la fanciulla inizia una vita di penitenza con digiuni e cilicio. Nella speranza di un miracolo i genitori la portano a Città di Castello, al sepolcro di un pio frate minore morto da poco (il beato Giacomo), ma il miracolo non avviene e Margheritaviene abbandonata dai genitori stessi in quella città. Vive girovagando e ricevendo il vitto dalla carità della gente del popolo, fino a quando è accolta nel monasteriolum di Santa Margherita, da cui però in seguito viene espulsa. Margherita trova quindi un approdo nella casa dei coniugi Venturino e Grigia, dove si comincia ad attribuirle miracoli e dove vive in orazione e praticando forme penitenziali come la disciplina. Avendo imparato da fanciulla la preghiera liturgica grazie al cappellano che di lei si prese cura, ricambia l’ospitalità occupandosi dell’istruzione e dell’educazione dei figli della coppia. Si lega ai frati Predicatori (Domenicani) del vicino convento di San Domenico, porta l’abito domenicano e frequenta la loro chiesa. La sua vita è caratterizzata da una intensa preghiera e dalla meditazione sul mistero dell’incarnazione e sulla sacra famiglia: le si attribuiscono levitazioni e la visione di Cristo incarnato al momento dell’elevazione dell’eucarestia nella celebrazione della messa. Muore nella casa di Venturino e Grigia, munita dei sacramenti a lei impartiti dai frati domenicani, il 13 aprile 1320 e subito viene sepolta nella chiesa dei Domenicani; da qui, sarà poi traslata nell’attuale chiesa di San Domenico, edificata tra 1392 e 1424, dove tutt’ora i corpo è custodito e venerato. Il culto è diffuso in Europa, America e Asia.
Le caratteristiche della sua santità
La figura di Margherita bene s’inquadra in quella schiera di nuovi santi locali, sostenuti anche dal sentimento civico proprio dell’età comunale, assorbiti dagli ordini mendicanti, nel caso specifico dai Domenicani. La santità della beata Margherita è di profilo mistico-penitenziale, incentrato sulla meditazione dell’Incarnazione di Cristo, ma le due vite trecentesche esaltano la figura cristiforme di Margherita per la sua sofferenza e povertà di vita, una povertà non solo materiale, ma anche spirituale, che la porta a rinunciare a tutto per farsi strumento della volontà di Dio. Completamente sprovvista di beni materiali e di forze fisiche adeguate, Margherita non può esercitare la carità materiale nei confronti degli altri, ma non dimentica gli altri, ai quali rivolge il suo magistero spirituale, istruendo nella vita di fede sia i figli di Venturino e Grigia che un gruppo di donne. Nella sua vita spirituale la preghiera e le devozioni occupano un posto di grande rilievo.
Il culto
Nel 1395 a Città di Castello il culto e la devozione per la beata dovevano essere già stati istituzionalizzati, poiché si trova l’esplicita menzione della festivitas et obstensiocorporis beate Margarite. Nel 1422 il comune stabilisce che ogni anno nel giorno della festa della beata sia offerto un doppiere di cera. Da questa epoca il culto per la beata è sempre più intensamente documentato.
Il culto liturgico viene autorizzato da papa Paolo V nel 1609. Negli anni Sessanta del Seicento le lunette del chiostro del convento domenicano tifernate furono illustrate con scene di vita e di miracoli di Margherita, il cui corpo, nel 1678, fu collocato, in una urna nell’altare maggiore della chiesa di San Domenico.
Margherita oggi
In cosa ci è modello oggi la beata Margherita? Non dobbiamo cedere a facili attualizzazioni, perché ognuno è figlio del proprio tempo e nella sua vicenda umana e spirituale vi sono elementi tipici della stagione storica da lei vissuta. Tuttavia, Margherita continua a insegnarci la forza della carità, la fiducia in Dio, l’accettazione di noi stessi e dei nostri limiti, la possibilità di mettersi a servizio di Dio e del prossimo qualunque sia la nostra condizione; ci insegna i valori dell’accoglienza e dell’inclusione. La sua vicenda umana e spirituale ci dice che ciò gli uomini scartano viene esaltato da Dio e da lui adoperato per realizzare un mondo più umano.
Lignani (FD’I) “sbagliato vietare alla Protezione civile la distribuzione autonoma di mascherine, il Sindaco ci ripensi”
“Non polemizzare inutilmente è giustissimo ma non consigliare sui comportamenti errati sarebbe venir meno al ruolo istituzionale. In data 16 aprile il Primo Cittadino , con apposita comunicazione scritta, ha vietato alla Protezione civile (e solo a lei) un’autonoma distribuzione di mascherine. Il Gruppo comunale tifernate, come del resto avvenuto anche nella vicina Citerna ma anche a Gubbio e Perugia, ha consegnato nelle settimane scorse migliaia di mascherine frutto di donazioni di privati e imprenditori che evidentemente ne riconoscono il ruolo sociale. Si è verificato nella visita compiuta ieri alla cittadella dell’emergenza insieme al Consigliere regionale Eleonora Pace la disponibilità di oltre duemila mascherine pronte alla consegna ed è a tutti nota la meritoria azione, a loro non inibita, di soggetti istituzionali, associazioni, rioni e pro loco in questa attività. Oltretutto sovraccaricare le farmacie per la distribuzione non sembra la scelta giusta considerato la sensibilità di quei luoghi. Non è il momento di gelosie e di appesantimenti burocratici, tantomeno è opportuna una centralizzazione eccessiva su un COC che è stato addirittura chiuso nei giorni di Pasqua e non può garantire evidentemente da solo operatività nell’emergenza. Con la lettera in calce si chiede al Sindaco Bacchetta di ripensare una decisione che penalizza prima di tutto i tifernati”.
Andrea Lignani Marchesani
Emergenza Coronavirus: aumento consumo acqua e bollette più pesanti. Il Capogruppo Vittorio Morani (PSI) interroga la Giunta, per sollecitare AURI E UMBRA ACQUE ad applicare, in questo momento, tariffe agevolate e importi dilazionati
Consumi alle “stelle” e inevitabili rincari delle bollette utenze domestiche ai tempi del “Coronavirus”, in particolare del consumo di acqua, che stime attendibili confermano che saranno aumentati di oltre il 50%. Questa la stima messa a punto dall’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (fonte Ansa), sugli effetti delle misure adottate contro l’emergenza coronavirus. Il documento ipotizza fino a 12 lavaggi giornalieri a testa in più rispetto al normale in seguito alla maggior frequenza con cui ci si deve lavare le mani per contrastare il Covid-10; il che si traduce in un impatto pari a circa 48 litri in più a persona, per un aumento complessivo dei consumi domestici fino al 53%. Le stime sui consumi idrici, elaborate dai ricercatori dell’Enea prendono in considerazione diverse variabili, come per esempio consuetudini personali e tipo di rubinetto. In condizioni normali, il consumo medio pro-capite (con sistemi intelligenti di risparmio idrico) si attesta sui 120 litri al giorno a persona. Inoltre l’Enea fornisce indicazioni sui consumi e sul recupero delle acque in emergenza sanitaria coronavirus. Da queste considerazioni e recenti indagini statistiche prende spunto il capogruppo del Psi, Vittorio Morani, nel presentare una interrogazione al sindaco, Luciano Bacchetta, affinchè “solleciti Auri ed Umbra Acque circa la possibilità di una dilazione o predisposizione ridotta a partire dalle prossime fatture, in questo momento di difficoltà.” “Anche a Città di Castello – precisa Morani nel documento presentato – in questi giorni di quarantena forzata nelle nostre case a causa del Coronavirus, i consumi di acqua aumenteranno inevitabilmente secondo le previsioni di Enea, oltre il 50% e molto probabilmente le prossime fatture che conteggeranno i consumi, di conseguenza saranno più pesanti e quindi penalizzeranno fortemente tutti gli Utenti di Umbra Acque. Pertanto – conclude Morani – si rende necessaria e doverosa esaminare la possibilità di applicare una tariffa agevolata per non avere bollette più gravose”.
Pallavolo: si allarga il fronte del “facciamolo insieme, facciamolo meglio”: Brozzi (Città di Castello) “noi favorevoli”
“Favorevoli ad un tavolo unico, per favorire l’unione del volley comprensoriale è davvero l’unica soluzione per andare avanti. Siamo in stretto contatto con Claudio Bigi, della pallavolo san Giustino, il 30 agosto scade il bando per la gestione del pala volley, stiamo valutando se farlo insieme, a determinate condizioni. La prossima stagione? ripeto, uniti si vince, da soli non vi è alcuna possibilità di fare un progetto qualificante”
Caso signora che occupa stazione Ex FCU: Lega Città di Castello: “Il sindaco se ne lava le mani”
“Bacchetta se ne lava le mani e lascia i tifernati esposti a potenziali rischi”. La Lega con i suoi rappresentanti Giorgio Baglioni e Marco Castellari torna sulla questione della signora che da diversi giorni occupa abusivamente la sala di attesa della stazione ferroviaria di Città di Castello e alle ultime esternazioni del primo cittadino, ribatte: “La Legge parla chiaro, il sindaco è garante della sicurezza cittadina per questo Bacchetta deve intervenire immediatamente e mettere in sicurezza sia la signora che i tifernati, visto che l’emergenza covid è una priorità. Per la Lega – continuano – un sindaco deve essere garante di sicurezza, presente sul territorio e fonte di rassicurazione per i cittadini: una necessità fondamentale oggi, visto le lamentele di molti utenti della linea ferroviaria in riferimento a questa situazione che, quindi, non può passare in secondo piano anche per la stessa incolumità della signora e ci preme sottolinearlo a scanso di equivoci o di cavalcate meramente politiche da parte dei soliti partiti. Il nostro augurio è che l’amministrazione comunale trovi una soluzione in tempi più rapidi rispetto a quanto ha impiegato a fare il rimpasto di Giunta, altrimenti per i tifernati e per la donna saranno problemi. La signora – continuano i due leghisti – deve essere aiutata, ma non attraverso gesti plateali e opportunistici come quelli messi in campo da alcuni consiglieri del Pd che, sui social dichiarano di volersi recare alla stazione ferroviaria senza alcuna autorizzazione, violando, nel caso, le regole, dopo aver forse avvertito qualche giornalista e mettendo a repentaglio la sicurezza propria e di tutte le persone coinvolte in quella che è stata una mera propaganda, perché non dimentichiamolo, Città di Castello è tra le prime città umbre con il più alto numero dei contagi e di morti, con dati simili ad altri comuni ma decisamente più densamente abitati. Bene hanno fatto il dipendente Bus Italia e responsabile dell’Agenzia di Città Carlo Reali, citato dal sindaco ed Annalisa Costa, Presidente del comitato Pendolari Stufi ad interessarsi alla questione, almeno il primo cittadino è uscito dall’oblio”
Signora accampata alla stazione di Città di Castello: Andrea Meniconi (Presidente pendolari EX FCU) “polemica sterile”
“Condividiamo la giusta e opportuna presa di posizione del sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta in riferimento alla sterile e infondata polemica relativa alla situazione della signora accampata presso la stazione ferroviaria di Città di Castello. Una polemica senza senso in questo momento così difficile per la comunità locale regionale e nazionale. Non è questo il momento di polemizzare, però crediamo che dovrebbe essere l’azienda a intervenire. Noi crediamo che non sono questi i problemi che da anni ormai affliggono la ex-Fcu: sono altre le questioni ormai note riguardano i pendolari e fruitori del servizio di trasporto pubblico per i quali ci battiamo e che abbiamo sempre portato ai tavoli regionali anche grazie a rappresentanti istituzionali di primo piano come il sindaco Bacchetta, sempre disponibile ad ascoltarci nell’interesse della collettività”. Sono le dichiarazioni di Andrea Meniconi, presidente del Comitato pendolari ex-Fcu, in relazione alla vicenda della signora accampata presso la stazione ferroviaria di Città di Castello.
Covid 19: Cornioli “morto un nostro concittadino, era ricoverato al San Donato”
Oggi dobbiamo comunicare il decesso di un nostro concittadino, che era ricoverato al San Donato” Queste le parole del Sindaco di sansepolcro Mauro Cornioli “Si tratta di un uomo di 83 anni, deceduto nella notte. Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e ai parenti, che virtualmente stringiamo in un abbraccio.
In ospedale rimangono quindi un uomo di 78 anni e una donna di 62, che però è uscita dalla Terapia Intensiva” prosegue il Sindaco “Sono inoltre stati resi noti i risultati di una parte dei tamponi effettuati in modalità Drive Throu. Si registrano 4 casi positivi, tutti familiari di casi già noti: un 16enne, un 79enne, una 24enne e una 76enne.
Infine, dalla Asl” conclude Cornioli “sono arrivati i risultati dei tamponi effettuati alla Rsa Villa Serena e a Casa Santa Marta: sono tutti negativi.
Emergenza Covid 19: riaprono gli uffici postali di Citerna e Fighille
Sulla pagina Facebook istituzionale del Comune di Citerna, il sindaco Enea Paladino, ha comunicato che dal prossimo 20 aprile, saranno di nuovo aperti gli uffici postali di Citerna e Fighille. Il primo cittadino, nel complimentarsi con Poste italiane, invita la cittadinanza a recarsi negli uffici solo per operazioni essenziali, come da normativa nazionale.
Sciame d’api “invade” Piazza Torre di Berta
Oggi a Sansepolcro uno sciame di api ha “invaso” piazza Torre di Berta. Tra le cause, forse, la mobilità quasi inesistente di queste settimane. Gli insetti, si sono raccolti nelle vicinanze dell’arredo urbano, posizionato al centro della piazza. Si è reso necessario l’intervento di un apicoltore per riportare all’interno di un alveare lo sciame.
Caso signora rumena accampata alla stazione: Bacchetta “non sta a noi prendere decisioni, attendiamo disposizioni dalla Procura”
“In relazione al comunicato a firma Castellari e Baglioni appartenenti alla Lega di Città di Castello dobbiamo manifestare un profondo stupore per la loro scarsa conoscenza delle leggi che regolano l’attività istituzionale del sindaco. Loro citano impropriamente a proposito della vicenda della signora accampata presso la nostra stazione ferroviaria di Piazza della Repubblica, l’articolo 6 del Testo Unico degli Enti Locali, che non c’entra nulla con la vicenda in questione. Il sindaco può intervenire con un’ordinanza di sgombero soltanto in presenza di un pericolo per la salute pubblica o per l’ordine pubblico. Non ha altri strumenti. Tutto quello che si poteva e si può fare da parte dell’amministrazione comunale è stato fatto con l’attivazione ripetuta e continua dei servizi sociali. D’altra parte le forze dell’ordine non sono potute intervenire in quanto l’unico soggetto abilitato è l’ente proprietario della stazione ferroviaria. Il signor Reali essendo dipendente dovrebbe saperlo bene. Le forze dell’ordine, che ringrazio, da me ripetutamente consultate non possono intervenire se non in presenza di una denuncia alla Procura della Repubblica per occupazione abusiva da parte dell’ente proprietario. Siamo in attesa che questo avvenga altrimenti i due rappresentanti della Lega e il signor Reali debbono rivolgersi all’ente proprietario. Su una questione Castellari e Baglioni hanno ragione: è vero che il sindaco in questi giorni, settimane e mesi ha altre preoccupazioni e pensieri che si chiamano Covid-19”. E’ quanto dichiarato dal sindaco, Luciano Bacchetta in riferimento alla vicenda della signora accampata presso la stazione ferroviaria.


