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Emergenza coronavirus: Bacchetta “7 positivi in piu’. Solleciteremo per apertura poste Trestina”

Emergenza Coronavirus. Giovedì 26 Marzo 2020. Dichiarazione del sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, in un giorno particolare, il giorno del suo compleanno: “Aggiorniamo la situazione con 7 positivi in più, lo stesso numero di ieri, rispettando la privacy delle persone interesate, i dati ci dicono che sono riconducibili alle quarantene per contatto con soggetti già positivi, grazie ad uno studio epidemiologico che ha portato ad individuare l’insieme dei potenziali contagi. Il numero delle quarantene preventive è consistente e nella prevalenza domiciliare. Il nostro reparto COVID 19 che è stato realizzato ospita anche cittadini di altre zone ed in particolare dell’Alto Chiascio grazie alla scelta dell’Amministrazione, di collaborazione, solidarietà e grande altruismo, che ha autorizzato l’apertura di questo reparto presso l’ospedale a vantaggio anche di chi non è del nostro territorio. Il COVID si sconfigge insieme non pensando solo al proprio orticello. E’ stata paerta Villa Muzi dove verranno ricevorati i soggetti positivi ma nella fase terminale della malattia. Abbiamo fatto un’ordinanza per le attività commerciali affinchè si adottinop forme maggiori di cautela e gli avventori dovranno indossare mascherine e guanti obbligatoriamente per garantire il distanziamento sociale. Un altro aspetto da sottolineare è la necessità di ampliare gli orari di apertura di Poste Italiane. Oltre a quanto già disposto, a mio avviso va aperto anche Trestina. Chiameremo il responsabile interregionale per sollecitare tale decisione. Ne va anche della sicurezza della popolazione che si recherà alle poste per ritirare la pensione, che sono in gran parte anziani. La battaglia è ancora lunga, ci sono le condizioni però per provare ad uscirne e i dati complessivi sembrano indicare questa direzione. Voglio ringraziare i lavoratori dei servizi essenziali, degli edicolanti, degli operatori sanitari, un grande abbraccio da chi come loro è in prima linea. In momenti come questi si vede chi è consapevole di dover svolgere una funzione e lo fa con serenità”.

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Covid 19: Carizia “ad oggi otto casi, di cui due ricoverati in strutture sanitarie della nostra regione e sei in isolamento domiciliare”

“Faccio il punto della situazione sanitaria nel Comune di Umbertide. Attualmente i nostri concittadini positivi al virus Covid-19 sono otto, di cui due ricoverati in strutture sanitarie della nostra regione e sei in isolamento domiciliare – dice il sindaco di Umbertide, Luca Carizia – Mi sembra opportuno soffermarmi sul fatto che questi numeri, trattandosi di un contagio in corso, sono destinati a cambiare ora dopo ora. Questo virus è molto virulento, è molto contagioso e quindi non si può abbassare la guardia. Bisogna tenere dei comportamenti atti a limitare il più possibile il contagio. Uno dei metodi più incisivi è quello di restare a casa e di limitare fortemente i contatti con le persone. Quindi l’invito che vi faccio è sempre quello: restate a casa, uscite per effettive esigenze ed effettive urgenze. Concludo facendo dei ringraziamenti: il primo va a tutti gli operatori sanitari che stanno combattendo questa battaglia in prima linea per noi e con noi. Il mio ringraziamento va alle forze dell’ordine che tutti i giorni escono nelle strade per cercare di far rispettare i giusti comportamenti. Voglio ringraziare il Gruppo Comunale di Protezione Civile che come al solito sta facendo un lavoro straordinario di appoggio a tutta la cittadinanza. Infine ringrazio gli organi di informazione, che ci stanno dando una grande mano per far capire come realmente stanno le cose”.

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Circolo Acli e pro loco Titta donano 1000 euro all’ospedale di Città di Castello

La Pro Loco Titta e il Circolo Acli Titta, hanno donato un contributo di 1.000 euro all’Ospedale di Città di Castello per l’enorme e prezioso lavoro che tutto il personale sanitario sta svolgendo in questi drammatici giorni di emergenza per il Covid-19.
Così come tante altre associazioni o privati, anche noi della piccola frazione di Titta abbiamo voluto dare un contributo sperando che questo periodo di emergenza termini presto e possiamo tutti tornare alla normalità quotidianità.
A nome dei Consigli Direttivi e Soci della Pro Loco e del Circolo Acli si ringrazia tutto il personale sanitario e vari operatori, che ogni giorno sono in prima linea, con le difficoltà e rischi che sappiano, ad affrontare questa emergenza sanitaria alla quale nessuno di noi era preparato.

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Pd Città di Castello “la Regione deve darci delle risposte, abbiamo bisogno di fare tamponi per tutelare la salute dei nostri concittadini!”

La Regione deve darci delle risposte, abbiamo bisogno di fare tamponi per tutelare la salute dei nostri concittadini!

Città di Castello-Gio 26 Mar- Siamo in emergenza sanitaria ormai da giorni, da giorni tanti tifernati stanno facendo la loro parte restando a casa così come tanti altri si trovano a fronteggiare l’emergenza Coronavirus nel proprio posto di lavoro. Che siano operatori sanitari, cassieri dei supermercati, benzinai, farmacisti e operai a tutti loro va il nostro grazie!

Il momento richiede il massimo sforzo, la massima coesione anche e soprattutto istituzionale perché la cosa più importante è la salute dei nostri concittadini. Ma proprio per questo il nostro personale sanitario deve poter eseguire tutti i tamponi che sono necessari!!

Esiste un piano epidemiologico adottato dalla Regione Umbria nel 2007 che prevede l’analisi a cerchi concentrici (analisi per i familiari conviventi e le relazioni interpersonali immediatamente precedenti al soggetto positivo) così da individuare i positivi asintomatici attorno ai positivi accertati.

La Regione lo applichi.

È necessario, è fondamentale eseguire tamponi, lo ha chiesto più e più volte in questi giorni alla Regione Umbria, il Consigliere Regionale del Partito Democratico Michele Bettarelli, ce lo dice il panorama scientifico, lo stanno facendo i comuni toscani confinanti. La Regione deve dare la possibilità ai nostri sanitari di eseguirli.

Tutti noi stiamo facendo la nostra parte, tutti …chiediamo alla Presidente Tesei e all’Assessore Coletto di fare la loro. Facciamo i tamponi!!!!!!

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Covid 19: l’Amministrazione di Pieve fa il punto sulla situazione

Dopo le prime settimane di crisi da coronavirus l’Amm. Comunale di Pieve fa il punto sulle misure intraprese, fin dal primo decreto governativo dell’8 marzo scorso.
Innanzitutto blocco degli ingressi al pubblico della residenza sanitaria assistita, a tutela dei tanti anziani che vi trovano ricovero e cure.
Compresa fin da subito la gravità del contagio l’Amm.ne ha provveduto ad effettuare una capillare informazione quotidiana a tutti i cittadini, inizialmente anche tramite messaggi erogati utilizzando sistemi audio installati su automezzi, che per due giorni hanno girato sia il Paese che le frazioni.
Questo sistema ha permesso di arrivare fin da subito a tutti, facendo immediatamente capire la gravità della situazione.
Da quel momento in poi il Sindaco Marcelli ha effettuato comunicati giornalieri diffusi capillarmente soprattutto tramite social sulle misure via via intraprese: sanificazione plurisettimanale delle aree comunali a maggior passaggio pedonale, utilizzando sia una ditta privata immediatamente contattata appena iniziata l’emergenza, sia la sinergia con il locale comando dei Carabinieri Forestali che hanno contribuito alla sanificazione delle frazioni, chiusura dei parchi pubblici, obbligo all’uso di mascherine dentro le attività commerciali e gli uffici aperti.
Inoltre, con la collaborazione della Misericordia di Pieve ed il coordinamento dell’Assessore Chiara Venturi sono state distribuite gratuitamente oltre 1500 mascherine, prodotte autonomamente con l’aiuto mirabile di alcune sarte locali. Duecento di questi presìdi sono stati distribuiti anche al vicino Comune di Badia Tedalda che purtroppo soffre di numerosi contagi ed al quale va la solidarietà e la vicinanza della cittadinanza e dell’Amministrazione di Pieve.
Sempre con l’aiuto della Misericordia, veramente eccezionale in questi frangenti, è stata poi resa possibile la consegna a domicilio sia di medicinali che della spesa, nei casi di non autosufficienza e comunque in tutti i casi necessari.
Il Sindaco Marcelli è in continuo contatto con gli altri sindaci valtiberini, con la USL, con la Provincia , con ANCI, per tutte le esigenze del caso e per lo scambio di informazioni e di buone pratiche.

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PD Umbertide “bloccare subito LE TASSE COMUNALI (IMU, TARI, TASI E TOSAP)”

Riteniamo che occorra immediatamente un atto serio e concreto a sostegno delle famiglie e delle imprese. Chiediamo, come già avvenuto a Foligno o Gualdo Tadino, che venga bloccata la tassazione comunale fino alla fine dell’emergenza. È indispensabile bloccare la tassazione sulla raccolta dei rifiuti (tari), la Tosap, l’IMU (pensate a tutte le imprese bloccate dall’emergenza).
Va da sé che i servizi a domanda individuali non essendo stati erogati sono di conseguenza bloccati (mense, trasporti, nido). Ed è quanto mai opportuno e necessario aprire un ragionamento sull’addizionale Irpef comunale che colpisce in modo pesante i redditi bassi.
La maggioranza non ama il confronto o forse lo teme, ma non è il momento delle polemiche. È il momento di agire. Si blocchi la tassazione e si venga in Consiglio comunale: su questi tema l’opposizione è pronta a fare la sua parte e a dare un fattivo sostegno alle azioni vere a favore degli umbertidesi così duramente provati da questa emergenza sanitaria.

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Per i cittadini umbertidesi prevista l’esenzione dei pagamenti delle rette di nido d’infanzia, Centro Bambini e trasporto scolastico per il mese di marzo e il rinvio delle scadenze della Tari causa emergenza Covid-19

Sono state approvate dalla giunta comunale di Umbertide le delibere che stabiliscono l’esenzione per il mese di marzo delle rette del nido d’infanzia, del Centro Bambini, del trasporto scolastico e il rinvio delle scadenze della tassa sui rifiuti (Tari).
Nel primo caso, vista la sospensione a seguito dell’emergenza Covid-19 come da decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020, delle attività educative dei servizi per la prima infanzia, nonché delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado fino al 3 aprile 2020, la giunta ha ritenuto opportuno intervenire a sostegno delle famiglie che in questo momento di difficoltà si trovano a fronteggiare pesanti disagi. L’amministrazione comunale ha quindi deciso di non procedere all’addebito delle tariffe relative ai servizi comunali del nido d’infanzia, del Centro Bambini, nonché del servizio trasporto scolastico, relativi al mese di marzo 2020 in quanto non utilizzati o utilizzati in misura assolutamente irrilevante. La misura potrà eventualmente essere estesa con un ulteriore atto specifico, anche ad un periodo successivo qualora si protraesse lo stato di emergenza in corso.
Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti la giunta ha deciso il rinvio delle rate per l’anno corrente nel seguente modo: la prima rata il 31 luglio, la seconda il 30 ottobre e la terza il 4 dicembre.

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Raccolta fondi per l’ospedale e per la Caritas, come donare Assessore Vannini: “Grazie a tutti per quello che state facendo”

Aiutare chi ci aiuta. E’ l’obiettivo di due raccolte fondi che intendono sostenere l’ospedale di Sansepolcro e la Caritas locale.

La prima iniziativa è della Fondazione Marco Gennaioli onlus per l’ospedale. Il ricavato, spiegano nella locandina informativa, “sarà destinato all’acquisto di materiale sanitario necessario a far fronte all’emergenza Covid 19 e all’eventuale implementazione di dispositivi che si rendessero necessari nel prossimo futuro”. L’IBAN per le donazioni è: IT06 B083 4571 3100 0000 0009 615, casuale: Emergenza Covid19 Valtiberina.

La seconda iniziativa è invece di Casermarcheologica a favore della Caritas. L’IBAN è: IT13 N0103071611000063399903. Beneficiario: Parrocchia San Giovanni Evangelista.Caritas e causale: Casermarcheologica per Caritas Sansepolcro “Vicini ai vicini”. I fondi serviranno a fare la spesa per le famiglie bisognose.

“In questo momento di difficoltà stiamo dimostrando di essere una comunità coesa e solidale – dichiara l’assessore Paola Vannini – Ma non avevamo dubbi. Vi invito quindi a contribuire, per quello che potete, a queste raccolte che avranno effetti benefici sul nostro territorio e sulle nostre famiglie, soprattutto perché i destinatari sono ben identificati. Grazie alla Fondazione Marco Gennaioli e a Casermarcheologica. Infine si ringraziano anche le associazioni e i privati che, a vario titolo, stanno donando. Senza fare nomi, in questo momento, perché rischieremmo di lasciare fuori qualcuno”.

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Comunicato dalla Usl Umbria 1 un nuovo caso di positività al Covid-19 nel Comune di Umbertide

“Nella mattinata odierna abbiamo ricevuto dalla Usl Umbria 1 la comunicazione di un nuovo caso di positività al Covid-19 residente nel nostro Comune. Il soggetto già era in sorveglianza sanitaria e ora si trova in isolamento domiciliare. Attualmente sono otto i soggetti positivi al virus Covid-19 nel Comune di Umbertide: due si trovano in strutture sanitarie idonee, sei sono in isolamento domiciliare. Seguiranno aggiornamenti nel momento in cui giungeranno ulteriori informazioni da parte delle autorità sanitarie competenti”: a darne notizia è stato il sindaco Luca Carizia.

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Unitre: acquistati presidi sanitari in favore dell’ospedale di Città di Castello

L’ Unitre di Città di Castello, unitamente ad altre associazioni della città, mossa da spirito di vera solidarietà ha provveduto all’acquisto di varie tipologie di presidi sanitari (guanti, copriscarpe, mascherine FFP2, visiere, tute, camici, cuffie) necessari per far svolgere in sicurezza il proprio lavoro al personale sanitario del nostro Ospedale. La consegna degli stessi in parte è già avvenuta ed in parte sarà completata entro fine mese.

“La nostra speranza – dichiara l’Unitre – è che tutte le associazioni locali possano essere coinvolte in quest’operazione di sostegno, ognuna a seconda delle proprie forze, e che addirittura tutti i tifernati, in varie forme, partecipino a questa gara di solidarietà a salvaguardia della salute di tutti gli operatori e degli stessi concittadini”.

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Emergenza Covi 19: Caritas Diocesana “limitati nei nostri servizi, cerchiamo di aiutare e stare vicino alle persone in difficoltà”

La Caritas diocesana di Città di Castello vive con difficoltà questo momento di emergenza legato al diffondersi del Coronavirus, sia per la limitazione che i provvedimenti hanno dato ai nostri servizi, sia per l’impossibilità di stare vicino alle persone che quotidianamente accompagniamo nelle loro fragilità e difficoltà. La nostra missione ha come scopo quello di alleviare le sofferenze del nostro prossimo, e non poterlo fare al meglio ci rende tristi e quasi impotenti di fronte a ciò che invece servirebbe. Le persone fragili in questo momento sono ancora più fragili e bisognose di aiuto e di conforto. Ma la situazione è questa e ne prendiamo atto. In ogni caso alcune attività stanno continuando e siamo disponibili a farlo. La mensa diocesana che quotidianamente in tempi normali, distribuisce circa 30/40 pasti al giorno, svolge servizio solo per pasti da asporto sia per i residenti che per i senza fissa dimora, che vivono una particolare difficoltà, l’emporio della solidarietà aperto fino a qualche giorno fa come tutti i negozi di generi alimentari, mantiene attualmente una minima disponibilità per le emergenze.
I nostri centri di ascolto parrocchiali per il momento non possono effettuare il loro servizio, i nostri uffici e il centro di ascolto diocesano, pur non potendo accogliere persone garantisce in ogni caso un servizio telefonico per le emergenze e per chi sente la necessità di condividere con noi questo momento di difficoltà. I nostri ragazzi richiedenti asilo circa una ventina che vivono nelle case parrocchiali con le quali abbiamo fatto una specifica convenzione, stanno in casa, ben informati sul comportamento da tenere, e periodicamente li riforniamo presso le loro abitazioni dei beni alimentari e prodotti per l’igiene di cui hanno bisogno.
L’azienda agricola “Le cascine” continua la sua attività, come le altre aziende agricole pur non facendo vendita al mercato dei suoi prodotti, ma mantiene attivo il punto vendita presso la sede. Siamo anche disponibili per ricevere richieste di persone sole o anziani bisognosi di aiuto in questo momento, ci attiveremo per trovare una soluzione ai loro bisogni. Siamo vicini a tutti i malati alle persone coinvolte nel sevizio, ringraziamo personale e volontari del servizio sanitario e delle forze dell’ordine che stanno dedicando parte della loro vita per stare vicino a chi soffre. In questo momento di sofferenza non ci sfugga però, che ogni fase porta con sé un momento di riflessione. La fede, la speranza e la carità ci guidino in questo momento, nell’attesa che questa nostra umanità possa trarre insegnamento da questo evento. Ritrovare il senso profondo della vita, la fede, le buone relazioni , l’amore reciproco, l’aiuto al prossimo. Se ci riusciremo avremo saputo leggere i segni e colto l’occasione per darci una nuova possibilità. Auguriamo ogni bene a tutti voi!
Equipe Caritas Diocesana
www.caritascdc.it
Telefono: 075.8553911; mail: info@caritascdc.it;

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Coronavirus – Mobilitazione delle associazioni di Monte Santa Maria Tiberina a sostegno dell’ospedale di Città di Castello La sindaca Michelini: “E’ una corsa contro il tempo. Grazie per questi concreti gesti di solidarietà”

Nella guerra contro Coronavirus le comunità si mobilitano per fronteggiare la situazione che continua a preoccupare e allarmare. “È una corsa contro il tempo a offrire il proprio aiuto all’Ospedale Tifernate per la gestione dell’emergenza COVID-19 da parte delle associazioni di Monte Santa Maria Tiberina – dichiara la Consigliera provinciale e Sindaca del Comune montesco Letizia Michelini -, oltre alle donazioni del gruppo parrocchiale MO.MA., si sono mobilitate l’associazione “Palestra delle Emozioni” che nelle prossime ore consegnerà saturatori palmari e una pompa infusionale, mentre la Pro loco di Monte Santa Maria Tiberina si è rivolta ad una società leader nel campo dell’innovazione tecnologica per acquistare un apparato per l’irradiazione germicida ultravioletta per igienizzare le mascherine degli operatori sanitari sul campo, e un apparecchio a irraggiamento diretto UV-C portatile su ruote per la disinfezione delle superfici all’interno degli ambienti ospedalieri. L’amministrazione comunale montesca – conclude Michelini – rivolge un sentito ringraziamento alle associazioni del proprio territorio per questi concreti gesti di solidarietà”.

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Fino al 3 aprile, San Giustino, obbligo di guanti e mascherina in tutti gli esercizi commerciali

Nuova ordinanza, la n 5 del 23 marzo 2020, del Sindaco di San Giustino Paolo Fratini, volta al contenimento e diffusione del  Covid 19.

Fino al 3 aprile, in via precauzionale è fatto obbligo di utilizzo, all’interno di tutti esercizi commerciali del Comune, di guanti monouso e mascherine,

In caso di indisponibilità, è fatto comunque obbligo di coprirsi naso e bocca.

Gli  obblighi incombono sia sugli esercenti che sui clienti

Gli esercenti  sono tenuti, dove possibile, a rendere disponibili tali dispositivi all’ingresso dei punti vendita e vigilare sulla corretta applicazione di quanto previsto nell’ordinanza.

Le prescrizioni, si applicano fino al 03 aprile 2020 e comunque fatte salve ulteriori e nuove disposizioni.

Il provvedimento è già in vigore

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Cassa integrazione, Fioroni: “Regione attiva per favorire accordo con sigle sindacali e datoriali in modo da poterne garantire erogazione quanto più veloce possibile”

Oggi la Giunta della Regione dell’Umbria ha approvato una delibera al fine di ridurre gli impatti sui datori di lavoro e i lavoratori derivanti dall’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del Covid-19. Preso atto infatti delle previsioni contenute nel decreto legge n. 18 del 2020 in materia di Cassa Integrazione in Deroga, dello stanziamento nazionale pari ad  euro 3 miliardi e 293,2 milioni per l’anno 2020 e del successivo decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell’Economia e della Finanza che ha ripartito una prima quota delle risorse disponibili stanziando all’Umbria 20 milioni di euro, l’esecutivo dell’Umbria ha deliberato di far proprio l’accordo quadro per l’accesso alla Cassa Integrazione in Deroga formulato a seguito delle determinazioni convenute con le sigle sindacali e le organizzazioni datoriali. L’esecutivo dell’Umbria ha demandato ad ARPAL Umbria di eseguire le istruttorie delle domande, di emanare le relative autorizzazioni ed il monitoraggio dell’utilizzo delle risorse. In merito alle risorse stanziate inoltre, è stato deliberato che l’utilizzo delle risorse residue di cui all’art. 44 c. 6 bis del D.lgs. n. 148 del 2015 potrà essere destinato all’eventuale sforamento anche in via prospettica del limite di spesa, onde evitare l’interruzione dei provvedimenti concessori.  La Regione dell’Umbria ha dunque tempestivamente risposto alla grave emergenza che stiamo vivendo promuovendo un dialogo costante con tutti i soggetti coinvolti. Afferma infatti l’Assessore Michele Fioroni che “La Regione Umbria ha prontamente attivato l’accordo, frutto dell’intesa tra le parti. Ci siamo subito attivati infatti, ancora prima della pubblicazione del decreto sui criteri del riparto della Cassa Integrazione che attivava la pima tranche, per favorire un accordo con le sigle sindacali e con le organizzazioni datoriali in modo da poter procedere quanto prima a garantire un’erogazione quanto più veloce possibile della Cassa Integrazione. Ben consci che oggi più che mai sarà importante un’erogazione in tempi rapidi.”

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Blocco selvicoltura: Ceci (Sindaco Pietralunga) “servono provvedimenti immediati, mancano approvviginamenti legna, visto il protrarsi della stagione invernale”

Senza volere distogliere nessuno da quella che è la battaglia principale ossia quella sanitaria di salvare le vite umane dall’aggressività di un virus che continua a fare in italia ogni giorno centinaia di vittime, mi corre tuttavia il dovere istituzionale di sensibilizzare il governo nazionale, la giunta regionale e tutte le forze politiche su gli effetti degli ultimi provvedimenti governativi che “in umbria” vietano la continuazione del taglio della legna e del suo recupero dal bosco alle imprese forestali ed agricole. La selvicoltura che a tutti gli effetti è attività agricola, non è stata inserita fra le attività fondamentali che possono continuare a svolgere la loro attività, senza tenere in dovuta considerazione che  è un attività stagionale che da normativa regionale  il taglio della legna deve concludersi  entro la data del 15 aprile, oltre ad essere  sottoposta a tutta una serie di normative nazionali e regionali che ne limitano in altre stagioni  l’attività, ed in secondo luogo, ma non per ordine d’importanza, rappresenta in molti territori montani, quali pietralunga, un servizio essenziale, essendo molti sistemi di riscaldamento alimentati a legna, in guisa che persistendo il divieto non possono essere esclusi  problemi di rifornimento immediati, visto anche il protrarsi della stagione invernale, nonchè per la prossima stagione autunnale /invernale.

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Nuova ordinanza del sindaco, vietato entrare nei negozi senza mascherina Oggi si registrano due nuovi casi di persone contagiate

–  Vietato l’ingresso negli esercizi commerciali senza la mascherina o comunque un dispositivo di protezione delle vie aeree. Questo, in sintesi, il contenuto dell’ordinanza emessa oggi dal sindaco Mauro Cornioli. L’ordinanza è ritenuta fondamentale per Sansepolcro in quanto la cittadina è riferimento per tutta la Valtiberina per quanto riguarda supermercati, uffici e servizi. Il provvedimento è già in vigore.

“Oggi nel nostro territorio si registrano due nuovi casi di persone positive al Coronavirus – dice il sindaco – Si tratta di una donna di 60 anni e di un uomo di 83. Anche a loro va il nostro augurio di pronta guarigione. Per quanto riguarda i tamponi effettuati ieri al Foro Boario, con la modalità Drive Thru su cittadini provenienti da tutta la Valtiberina, i risultati saranno resi noti domani. Si tratta di una modalità che, in provincia di Arezzo, ha avuto come apripista proprio la nostra città e il capoluogo e ci consentirà di fare il tampone a numerosi contatti stretti. Con la Asl stiamo facendo un grande lavoro di ricostruzione della catena dei contatti delle persone contagiate: il nostro obiettivo primario deve essere l’individuazione di positivi asintomatici”.

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Coronavirus: villa muzi di Città di Castello ospiterà i pazienti clinicamente guariti e non ancora negativi al virus

I pazienti clinicamente guariti dall’infezione prodotta dal virus Covid-19 e non ancora negativizzati all’esito di due tamponi(come previsto dalle direttive del Comitato tecnico scientifico istituito per l’emergenza), potranno essere ospitati nella residenza di proprietà della Diocesi di Città di Castello “Villa Muzi”. A tal fine è stato siglato un contratto di di comodato gratuito tra la Regione, la Congregazione Figlie della Misericordia e l’Usl 1 Umbria.


“L’infezione da Covid-19 richiede dei tempi abbastanza lunghi per la guarigione – spiega il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario – Di conseguenza, ci troviamo a gestire un numero di pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, cioè clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. Il paziente ufficialmente guarito invece – aggiunge Dario – è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro”.
Per rendere funzionali gli Ospedali Covid-19 umbri, ottimizzando l’impiego dei posti letto per terapie intensive e sub-intensive in vista di un possibile aumento del numero dei contagiati e che per i quali potrebbe il ricovero in ospedale, la Regione si è attivata per reperire strutture dove collocare i pazienti che superano la fase acuta della malattia, in attesa di negativizzazione del tampone.

Tra le varie residenze ispezionate dalla Prefettura di Perugia e Anci, con il supporto del Comando regionale dei Vigili del Fuoco, è stata quindi ritenuta particolarmente adatta “Villa Muzi” di Città di Castello, vista anche la collocazione in un’area agricola non lontana dal nosocomio cittadino.
La struttura sarà concessa in comodato d’uso gratuito per la durata dell’emergenza Coronavirus in atto e rinnovabile, se la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale fosse prorogata.

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Cassa integrazione, fondo regionale per l’anticipazione ai lavoratori

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Giunta riunita oggi in via straordinaria per assumere decisioni non solo sullo slittamento del pagamento del bollo auto ma anche per definire gli indirizzi su uno strumento legato alla cassa integrazione e all’emergenza Covid-19. L’obiettivo è quello di utilizzare un vecchio fondo regionale ad hoc, con risorse ancora disponibili, per anticipare il trattamento che spetterà ai lavoratori nel caso vi siano ritardi da parte dell’ente erogatore. La Regione, da parte sua, farà di tutto affinché sulla cassa in deroga, di gestione propria, ritardi non ce ne siano.

Per l’anticipazione della cassa integrazione ai lavoratori, qualora vi sia la necessità, la scelta – e per questo è stato approvato un atto di indirizzo – è quella di di verificare come poter usare al meglio lo strumento già in essere, utilizzato in passato, coperto da risorse e gestito da “Toscana Muove”, ovvero il raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Fidi Toscana, finanziaria della Regione, Artigiancredito toscano e Artigiancassa che di sostegno all’accesso al credito e liquidità alle imprese in prevalenza si occupa.

La giunta ha dato mandato agli uffici di valutare come aggiornare lo strumento alla situazione attuale e si è presa l’impegno di confrontarsi con le banche e le forze sociali, fin dai prossimi giorni, per capire quali eventuali modifiche siano da apportare in modo che, usando quel fondo, si possa rispondere alle necessità che l’emergenza ha creato e verificare quale impegno possano prendere tutti i soggetti interessati, a partire dalla Regione.

“La possibilità di utilizzare questo strumento regionale per un’anticipazione vorrebbe dire garantire ai lavoratori le loro spettanze in tempi congrui e immettere linfa vitale in un sistema produttivo che per le misure restrittive approvate dal governo, riguardo l’emergenza sanitaria in atto e per la riduzione del rischio di contagio, ha comportato il rallentamento o la chiusura di numerose aziende” sottolineano gli assessori Vittorio Bugli, Stefano Ciuoffo e Cristina Grieco.

Mentre gli uffici condurranno le loro verifiche, la giunta proseguirà dunque il confronto con le associazioni di categoria e i sindacati per concordare le modalità di utilizzo del fondo e il contributo che può essere apportato anche dal sistema bancario già resosi disponibile in precedenza.

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