Con innegabile compiacimento abbiamo appreso dagli organi di informazione che i lavori sulla linea ferroviaria ex FCU stanno procedendo alacremente rispettando il cronoprogramma annunciato. Segno che l’alto livello di attenzione costantemente dimostrato dall’opinione pubblica e il monitoraggio esercitato dai vari comitati di pendolari ha finalmente fatto breccia nelle amministrazioni competenti, fino a qualche tempo fa insensibili ed impermeabili a qualsiasi sollecitazione proveniente dal bistrattato mondo degli utenti.
Diamo atto che la nuova giunta Tesei, nel lodevole intento di imprimere un cambio di passo rispetto ai suoi predecessori, sta intavolando rapporti stretti e proficui con RFI, nuovo gestore del trasporto pubblico locale, per pretendere servizi efficienti e di qualità, e ci auguriamo che in questo “new deal” ci sia sempre di più posto per le associazioni di categoria e i comitati dei pendolari che, facendo tesoro della loro esperienza maturata sul campo, possono dare il loro contributo di idee e di suggerimenti per ottimizzare la produttività.
La nostra preoccupazione è che al termine di questa lunga ma necessaria stagione di lavori, per troppo tempo colpevolmente rimandati ed ora in fase di completamento, avremo sì una linea ferroviaria degna di questo nome, moderna e sicura, ma senza più viaggiatori, come un bellissimo ed infiocchettato pacco regali completamente vuoto al suo interno.
Obbiettivo del nuovo gestore ma anche della nuova Giunta dovrà dunque essere, secondo noi, anche quello di intraprendere ogni iniziativa finalizzata a ripristinare quei fisiologici flussi di viaggiatori e, soprattutto, di pendolari che possano garantire alla nuova linea la necessaria redditività ed appetibilità, condizioni senza le quali l’intera struttura perderebbe la qualità di prezioso volano per l’economia regionale e rischierebbe di precipitare nella categoria dei rami secchi.
Il comitato pendolari Altotevere guarda avanti con fiducia
Pallavolo serie C/F: Piccini Paolo Trestina, campione d’inverno!
Con la vittoria per 3 a 0 sul campo del Fossato Volley, la Piccini Paolo Spa torna in vetta alla classifica del campionato di serie C con 27 punti, lasciando alle spalle le dirette concorrenti. Un ottimo inizio di anno delle bianconere che non risentono affatto della pausa natalizia e riprendono l’ottimo cammino fatto fin d’ora.
Nel sestetto di partenza c’è Guerri che sostituisce l’infortunata Giunti, in banda con Monti, Bragetta in regia, Betti opposta, Cerbella-Sassi la coppia dei centrali.
Il primo set è molto combattuto: la Piccini spinge in battuta e riesce così a tenere a bada le forti centrali del Fossato. Le due squadre si rincorrono punto su punto fino al 23 pari quando il Trestina Volley riesce a chiudere due giocate a suo favore e chiudere il parziale.
Nel secondo frangente c’è ancora equilibrio ma questa volta il gap aumenta dopo metà set e con determinazione Trestina si porta sul 2 a 0. Stesso dominio anche nel terzo set, le padrone di casa restano aggrappate alle bianconere fino al 17 pari; poi ancora un’ottima serie di battute permette alla squadra ospite di portarsi a casa l’intera posta in palio.
Sabato 25 Gennaio 2020 primo impegno casalingo per la Piccini Paolo Spa, alle ore 21.15, contro il Trevi Volley.
A.S.. FOSSATO VOLLEY – PICCINI PAOLO spa 0-3: 23-25, 18-25, 17-25.
PICCINI PAOLO SPA: Monti 14, Cerbella, 14, Betti 9, Sassi 5, Bragetta 4, Guerri 2, Fabbri (l), N.E.: Paradiso, Gambino, Polenzani, Volpi (l).
(Ufficio Stampa Trestina Volley – Mara Rosi)
Umbria Acque: siglato protocollo di intesa con USL 1 per monitoraggio e verifica eventuale presenza di fibre di amianto
Umbra Acque ha siglato un protocollo di intesa con il dipartimento di prevenzione della Usl Umbria 1 per strutturare in maniera sistematica, dal prossimo gennaio 2020, indagini a campione sulle condutture dell’acquedotto per la verifica di eventuale presenza di fibre di amianto: Umbra Acque si occuperà dei campionamenti, mentre la struttura della Usl si occuperà delle analisi di laboratorio.
Cosa prevede la normativa
L’iniziativa nasce per l’elevata sensibilità e attenzione alla tutela dei consumatori da parte di Umbra Acque e della Usl Umbria 1, pur in assenza di precisi obblighi normativi: la legge italiana (D. Lgs. 31/2001 e s.m.i.) non contempla infatti le fibre di amianto tra i controlli obbligatori e non dà indicazioni di valore-limite;
le “Linee guida per la qualità dell’acqua potabile” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, prevedono che, in mancanza di evidenze di pericolosità per la salute riferite ad ingestione di amianto, non risulta necessario stabilire alcun valore guida sanitario per la presenza di questa sostanza nell’acqua potabile; a livello internazionale l’unico valore preso come riferimento quale limite massimo di contaminazione è quello indicato dall’Agenzia per la Protezione Ambientale statunitense USEPA, posto pari a 7 milioni di fibre/litro.
Cosa ha già fatto Umbra Acque
Nel corso delle attività di controllo svolte a più riprese negli anni scorsi e condotte sino ad oggi da Umbra Acque, in tutti i campioni analizzati è stata riscontrata la totale assenza di fibre di amianto.
Le tubature di cemento amianto attualmente censite in maniera certa (sono presenti infatti circa altri 400 km di condotte il cui materiale non è stato individuato con esattezza) nel sistema informatico territoriale (GIS) in uso presso Umbra Acque ammontano ad una lunghezza complessiva di circa 130 km a fronte di una rete acquedottistica complessiva gestita di 6.300 km e quindi con una percentuale veramente esigua di appena il 2 % del totale.
Inoltre, nell’ambito del progetto di recupero delle perdite idriche, è presente un piano di ammodernamento delle linee acquedottistiche che, in base all’attuale disponibilità economica prevista nel Piano degli Investimenti, consente la sostituzione di 50 km all’anno di condotte.
Una delle condizioni di priorità che elabora l’apposito algoritmo sviluppato per l’individuazione dei tratti di condotta da sostituire, oltre ad altri criteri quali la presenza di frequenti riparazioni, la popolazione servita, le condizioni di esercizio, ecc., è proprio la presenza delle condotte in cemento amianto e ciò ha consentito solo negli ultimi due anni di dismettere circa 20 km.
Manutenzioni e cautele a garanzia sia del personale dipendente che dell’ambiente
Nell’arco del 2019 sono stati eseguiti 16 interventi di riparazione su condotte in cemento amianto.
Tutti gli interventi, ordinari o straordinari, su tali tipologie di condotte vengono preventivamente notificati alla Usl competente per territorio ed eseguiti in conformità a quanto indicato in uno specifico Piano di Lavoro, redatto in conformità alle normative vigenti ed inviato agli Organi Competenti.
Tutti gli interventi vengono effettuati da personale opportunamente abilitato a lavorare su materiali contenenti cemento amianto e dotato di specifici Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).
Sono previsti inoltre, al fine di garantire la tutela dei lavoratori e degli ambienti limitrofi alle aree di intervento, monitoraggi ambientali e sorveglianza sanitaria specifica per ogni lavoratore.
Tutti i rifiuti prodotti a seguito degli interventi su tubazioni in cemento amianto vengono opportunamente imballati, sigillati, contrassegnati con etichette indicanti il produttore del rifiuto e la presenza di amianto e infine smaltiti in conformità alla normativa ambientale.
Cosa verrà fatto
Umbra Acque già assicura la potabilità dell’acqua distribuita con controlli giornalieri sui vari punti della distribuzione – oltre 4.000 campionamenti all’anno – sotto l’attività di verifica e controllo svolta dalle USL competenti per territorio e questi dati sono costantemente resi disponibili sul sito web “www.lacquachebevo.com”.
Con il protocollo di intesa siglato con il Dipartimento di prevenzione della Usl Umbria 1 sono stati individuati 50 punti di campionamento, distribuiti nei vari comuni e rappresentativi delle zone dove sono maggiormente presenti le condotte realizzate in cemento-amianto. Tale campagna di indagini si svolgerà con controlli periodici nell’arco di un biennio (sino alla fine del 2021).
Al campus Da Vinci la cerimonia di consegna dei diplomi agli studenti che hanno superato l’esame di stato 2019
Al Campus “Leonardo Da Vinci” di Umbertide si è svolta la cerimonia di consegna dei diplomi agli studenti che hanno superato l’esame di Stato 2019. Nell’aula magna “Marcella Monini” a conferire le pergamene alle ragazze e ai ragazzi che hanno tagliato questo importante traguardo sono stati la dirigente scolastica Franca Burzigotti e l’assessore all’Istruzione del Comune di Umbertide, Alessandro Villarini.
Come ricordato dalla dirigente Burzigotti, tutti i 168 maturandi del Campus hanno conseguito l’esame di Stato, che quest’anno comprendeva alcune novità, come la doppia prova di Matematica e Fisica e l’ incognita dell’estrazione della busta al colloquio. La media di chi si è diplomato col massimo è stata altissima (11,5%) rispetto a quella nazionale (5,6%) e con punte massime del 26,6% nell’indirizzo Economico Sociale e del 25% nell’indirizzo Scientifico International Cambridge che ha fatto incetta di 100/100 (7 in totale) e di lodi (4 in totale).
La dirigente ha voluto sottolineare l’ottimo risultato delle classi dell’indirizzo professionale ”Servizi Commerciali” in cui due ragazze hanno ottenuto 100/100 e una anche la lode. Molto significativo è stato anche il numero (pari a 25) di ragazzi, distribuiti su tutti gli indirizzi che hanno avuto una valutazione compresa tra 90 e 99 centesimi e 26 quelli nella fascia 80-89. Gli studenti del Linguistico hanno affrontato un’impegnativa prova d’Esame aggiuntiva in storia e letteratura francese: 28 alunni su 32 l’hanno superata ottenendo il prestigioso Baccalaureat francese. In totale, quindi, su 168 dipolmati, 51 hanno conseguito anche diplomi doppi (tra i quali 23 italo-inglesi Icgse Cambridge conseguiti dal Liceo Scientifico Cambridge e rilasciati dal prestigioso ateneo britannico), oltre quello italiano.
La mattinata si è aperta con il conferimento del diploma ai ragazzi che hanno conseguito la maturità con il voto di 100/100 e 100/100 e lode, accompagnati, oltre che dai loro docenti del Campus anche ai loro insegnanti della primaria e della scuola secondaria di primo grado.
Gli studenti che hanno ottenuto la votazione di 100/100 sono stati: Mattia Argentari, Arianna Codovini, Chiara Silvia Codovini (V A LS), Eya Hajri (V A PSC), Cristiano Giuseppe Schiavolini (V A LL), Alice Duranti (V B LL), Silvia Belli, Alessia Mitri, Antonio Vasile Chirila, Lorenzo Peraino (V A LES), Asia Ansuini, Elisa Riccardini, Benedetta Carnevali (V A LSU).
Questi invece i nomi dei maturandi che si sono diplomati con 100/100 e lode, ai quali è stata consegnata la borsa di studio del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca: Gianni Curti e Giulia Ruggeri (V A LS), Lucia Fonti e Martina Monni (V B LS), Chiara Moroni (V B PSC), Annalisa Rubini (V B LL).
Infine, l’assessore Villarini ha assegnato ad Alessia Mitri (V A LES), Martina Tucci e Giusy De Rosa (V A LSU) le borse di studio erogate dal Comune di Umbertide.
Dopo le testimonianze degli ex allievi Martina Marcucci (ora docente presso il Campus), Letizia Caldari, Simone Fedeli e Matteo Ventanni (tutti e tre laureati), la cerimonia è proseguita con la consegna dei diplomi agli studenti di tutte le undici classi quinte che hanno conseguito la maturità.
“Avete avuto modo di studiare in un istituto di primo ordine che nel tempo è divento un punto di riferimento per tanti studenti, per le loro famiglie e per tutto il mondo della scuola – ha detto l’assessore Villarini congratulandosi con i diplomati – Nel corso di questi anni, solo per fare un esempio, avete effettuato esperienze all’interno di laboratori all’avanguardia, all’estero e nelle aziende del territorio. La scuola ha il dovere di formare i cittadini di domani e da questo punto di vista il Campus Da Vinci da anni riesce a centrare questo obiettivo in maniera meritata e costante”.
Un “diploma” in mamma peer, consegnati gli attestati. Ecco le aretine che vanno in supporto alle mamme nel momento del parto e dell’allattamento
E’ stato consegnato questa mattina a 19 aretine, a conclusione del percorso di formazione che permetterà loro di supportare le altre mamme durante il delicato momento del post parto e, soprattutto, nel periodo dell’allattamento.
“Sono donne che si mettono a disposizione, per sciogliere dubbi e paure delle mamme, diventando così un riferimento sociale per la comunità. Si tratta di una esperienza che è già presente in tutte le Zone e che pian piano si sta rafforzando – commentano Patrizia Petruccioli (direttore UOP “Integrazione organizzativa e gestionale risorse ed attività ostetriche e di supporto all’assistenza”) e Letizia Magi (direttore della Neonatologia del San Donato) – Le “mamme peer” sono adeguatamente formate dalla Asl con un corso teorico e pratico di 28 ore. Un ringraziamento particolare va ad Alessandra Mori, responsabile del Consultorio, che ha creduto fortemente in questo progetto”.
Alla consegna dei diplomi erano presenti Paola Rossini, referente provinciale della Rete per l’allattamento della Sud Est; Tonina Tanda, psicologa del Consultorio; Erika Ardimanni, referente ospedaliera “Mamme peer”; Serena Savarelli, ostetrica per la Valdichiana Aretina e Lucia Guerrera, Operation Manager del percorso nascita.
“Latte di Mamma è un’associazione di volontariato senza scopo di lucro, fondata nel 2009 ad Arezzo – spiega la presidente Carlotta Schiatti – Adesso, saremo presenti anche in reparto due volte a settimana. Altrimenti ci potete trovare ai corsi di accompagnamento alla nascita, all’incontro dedicato all’allattamento, oppure ogni giovedì mattina allo “Spazio mamma” del Consultorio di Arezzo dalle 9.30 alle 12, insieme alle ostetriche e alla psicologa. E’ un bellissimo momento, oggi, perché ci consente di ufficializzare il nostro impegno nei confronti delle donne. Grazie alla Asl e a tutti gli operatori che ci seguono e aiutano”.
Ecco i nomi delle aretine che si sono “diplomate” Mamme Peer:
Carlotta Schiatti, Elena Ida Urso, Eleonora Ricciarini Pattacini, Elisabetta Bidini, Grazia Alpini, Agnese Rondoni, Caterina Trazzera, Elisabetta Magi, Francesca Miele, Ilaria Milanesi, Laura Ascione, Martina Caporaso, Mirta Pescia, Selene Nocentini, Serena Giommetti, Silvia Beoni, Simona Alpini, Sandra Maggini ed Elisa Randellini.
L’associazione può essere contattata tramite l’indirizzo mail associazionelattedimamma@gmail.com; la pagina Facebook “Latte di Mamma Arezzo” e il profilo Instagram “lattedimammaarezzo”.
Sansepolcro, al via i lavori di ristrutturazione della medicina interna
Prenderanno il via questa settimana i lavori di ristrutturazione del reparto di Medicina Interna all’ospedale di Sansepolcro. Nei giorni scorsi è stato effettuata la prima tappa che consentel’avvio del cantiere, e cioè il trasloco dei pazienti nelle stanze parallele alla Medicina. Per loro non ci sarà alcun disagio e il numero dei posti letto rimane invariato.
I lavori saranno finalizzati al miglioramento sia funzionale che estetico dei locali. In particolare il progetto prevede il rifacimento dei bagni e delle camere, la realizzazione dei bagni nelle camere dove non sono ancora presenti, la sostituzione delle porte delle camere e dei bagni, la realizzazione di pavimenti in pvc al di sopra di quelli in mattonelle, il rivestimento in pvc al posto di mattonelle nei bagni e locali dove necessario, la realizzazione di un controsoffitto nel corridoio.
Si tratta di lavori molto attesi, sia da parte della cittadinanza che dei dipendenti perché un ambiente accogliente e più funzionale è sicuramente un valore aggiunto per tutti. Il progetto prevede lavori e forniture per circa 150.000 euro e si protrarranno fino ad aprile
In provincia la presentazione del “ritratti del coraggio, lo stato italiano e i suoi magistrati”
“Ritratti del coraggio – Lo Stato italiano e i suoi magistrati” è il titolo del libro che sarà presentato a Perugia il 17 gennaio 2020 alle 17 nella sala del Consiglio provinciale (Piazza Italia) alla presenza di numerose autorità.
Dopo i saluti del Presidente della Provincia Luciano Bacchetta e del Prefetto Claudio Sgaraglia si aprirà un dibattito sul libro tra gli autori e il pubblico, moderato da Stefano Amore, magistrato, assistente di studio presso la Corte costituzionale. Parteciperanno David Ermini, vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Fausto Cardella,Procuratore Generale presso la Corte di appello di Perugia e Guido Rispoli, Procuratore Generale presso la Corte di appello di Brescia.
Castello cambia: mozione per il contrasto alla ludopatia
Contro il fenomeno della ludopatia, l’Amministrazione chieda alla ASL il potenziamento dei servizi per il trattamento delle dipendenze da gioco d’azzardo, istituendo un Centro multidisciplinare e integrato come quello attivo a Foligno, introduca uno sgravio della TASI, la tassa sull’occupazione di suolo pubblico, per chi disinstalla o non incrementa le postazioni di gioco d’azzardo, si doti di un regolamento per il contrasto del gioco d’azzardo: queste le proposte di Castello Cambia, Vincenzo Bucci capogruppo ed Emanuela Arcaleniconsigliere, che a Città di Castello in una mozione chiedono interventi a contrasto del gioco patologico, a fronte dei dati diramati dallo Spi CGIL Umbria in base ai quali “il Comune di Città di Castello sia secondo nella classifica assoluta e primo dei grandi Comuni sia per presenza di slot sia per spesa procapite nel gioco; nel nostro Comune a fronte di un reddito medio procapite di 17.677€, siano oltre 50 i milioni bruciati annualmente nel gioco (circa 1.264 € procapite) e ben 463 gli apparecchi, numero relativamente alto per la media nazionale. Gli umbri dipendenti da gioco d’azzardo presi in carico dai servizi attivati nelle Usl nel 2015 sono stati 357. Gli utenti maggiormente coinvolti nei percorsi di recupero hanno tra i 45 e i 54 anni e sono soprattutto uomini (81 per cento). Negli ultimi anni, c’è stato un ricorso crescente ai servizi infatti, dal 2013 al 2015 l’utenza è quasi raddoppiata (+89 per cento), passando da 199 a 357 unità”. “La legge regionale sul contrasto al gioco d’azzardo patologico prevede la riduzione dell’aliquota Irap solo agli esercizi che disinstallino le slot e definisce la distanza minima di 500 metri dei luoghi sensibili dalle sale da gioco” scrivono Bucci ed Arcaleni “oltre a molte attività mirate al contenimento del fenomeno e alla regolamentazione dell’attività dei locali con apparecchi per il gioco lecito, come ad esempio la definizione della distanza dei locali da luoghi sensibili come scuole, spazi di aggregazione giovanile e strutture sanitarie residenziali”. “Il comune tifernate che cosa vuole fare? – chiede Castello Cambia – in particolare rispetto a “modello d’intervento omogeneo a partire dal sistema dei servizi socio-sanitari. I dati della diffusione, nonché della pubblicizzazione, del marchio “No Slot” per gli esercizi ricadenti nel Comune di Città di Castello e la realizzazione dei corsi di formazione obbligatori per i gestori e il personale che opera nelle sale da gioco; i dati degli gli sgravi fiscali a favore dei locali eticamente corretti, così come previsto dalla normativa regionale; i dati degli accessi dei tifernati al numero verde regionale per il gioco d’azzardo patologico”.
Politiche sociali a Città di Castello: anziani, minori, non autosufficienza, il 2019 dell’assessore Bassini
Politiche sociali a Città di Castello: tutela minori, anziani, famiglie, non autosufficienza, lotta alla povertà ed immigrazione. “Ci muoviamo a livello di ambito e abbiamo cercato di mettere a leva ogni opportunità, specialmente se finanziaria, cogliendo tutto il plafond del Fondo sociale europeo della Regione dell’Umbria” dichiara l’assessore tifernate alle Politiche sociali Luciana Bassini, facendo un resoconto del 2019. “Oltre a servizi ormai collaudati come la Mediazione familiare, i Centri diurni, l’Avviamento al lavoro, abbiamo potenziato il servizio educativo delle famiglie più vulnerabili anche nel periodo estivo e confermato il laboratorio Mappa….Mondo per l’autonomia scolastica degli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), in considerazione del notevole numero delle richieste, con un doppio turno di frequenza e l’ampliamento anche ai bambini dalla quinta della Scuola Primaria. Siamo molto soddisfatti anche dei risultati del 2019 nell’area della non autosufficienza. I nostri progetti di vita indipendente hanno interessato 20 persone e si sono fatti notare anche fuori regione per il coraggio e l’approccio innovativo, così come il Dopo di noi, per garantire la permanenza presso la propria abitazione a disabili privi di rete familiare; Home Care Premium ha coinvolto 110 nuclei familiari con presenza di disabili o anziani. I contributi a sostegno delle famiglie con anziani non autosufficienti hanno raggiunto quota 55”. La Bassini cita anche i servizi rivolti alle persone anziane: “domiciliari che ha riguardato circa 65 anziani rivolto ad anziani privi di rete parentale o a famiglie con carichi assistenziali particolarmente pesanti; il servizio di offerta appartamenti a canone agevolato presso la Casa Albergo e la Casa Verde per anziani e appartamenti Vivo in Centro che ha riguardato nell’anno 47 utenti anziani autosufficienti che non possano con i loro redditi far fronte ai canoni di locazione di mercato; il sostegno continuativo attraverso interventi economici. Per la disabilità di minori è stata garantito il servizio di assistenza domiciliare e integrazione scolastica con il Servizio Età Evolutiva dell’ASL 1 e le scuole del territorio”. Passando alla famiglia, l’assessore parla dei 125 nuclei che hanno usufruito del Family Help, Pippi, a sostegno delle famiglie negligenti per evitare l’allontanamento dei figli, il servizio adozione e i centri di aggregazione giovanile per adolescenti in età 14-23. I centri ricreativi La Bottega di Merlino, la Sfera Magica, Marameo invece hanno accolto 50 bambini tra 6 e 14 anni. 30 persone sono state attivate per l’affido familiare. Nella lotta alla povertà l’impegno si è focalizzato sul servizio di accompagnamento al Lavoro dei disabili e le fasce deboli, sulla gestione del Reddito di cittadinanza e sul rinnovo della convenzione con la Caritas per due posti letto di pronta accoglienza, lo sportello per gli immigrati e il funzionamento della mensa. Nel 2019 a 90 cittadini meno abbienti sono stati assegnatari di contributi a rimborso dell’imposta TARI per 28.000,00 euro. Con il progetto “Cosmopolis” sono stati attivati laboratori di Italiano per circa 100 alunni stranieri”.
Mercato settimanale di Pierantonio, si cambia
Il mercato settimanale di Pierantonio cambia volto. La giunta comunale ha approvato la nuova distribuzione degli spazi e dei posteggi del mercato che si svolge ogni martedì mattina nella frazione.Il provvedimento si è reso necessario al fine di ridefinire la collocazione dei banchi del mercato settimanale, in modo da distribuire i posteggi dei commercianti ai lati dell’area di piazza XXV Aprile.A novembre dello scorso anno, sul tema si è svolto un tavolo di concertazione tra l’Amministrazione Comunale e i commercianti titolari di posteggio a Pierantonio, col fine di arrivare a una decisione congiunta e condivisa. Quindi, preso atto dei sopralluoghi compiuti dal personale della Polizia Locale e dello studio di fattibilità, la nuova collocazione dei banchi diventerà esecutiva a partire da martedì 14 gennaio.“In una frazione come quella di Pierantonio nella quale si susseguono ininterrottamente, come da trend nazionale, le chiusure dei negozi, il mercato settimanale, con la sua offerta variegata di prodotti alimentari e non, rappresenta un momento molto atteso da tutti gli abitanti – afferma la vicesindaco e assessore al Commercio, Annalisa Mierla – Grazie alla sinergia fra l’assessorato competente, il comando della Polizia Locale e i rappresentanti della categoria, si è arrivati alla nuova disposizione dei banchi, effettuata in maniera più logica, con l’obiettivo di dare nuova linfa a questa tradizione diventata nel corso degli anni un punto di riferimento per tutti i pierantoniesi”.
Palestra delle emozioni: cena a sostegno del progetto di promozione della lettura sensoriale
L’associazione “Palestra delle Emozioni”, in collaborazione con l’indirizzo Alberghiero dell’Istitutosuperiore “Patrizi-Baldelli- Cavallotti”, organizza una cena per contribuire alla realizzazione del progetto di promozione della lettura sensoriale “I racconti di nonna Ada. Attraverso i sensi…la meraviglia”, promosso da Centro di Consulenza Tiflodidattico ed Istituto Serafico di Assisi e rivolto a bambini (vedenti e non) dell’asilo e della scuola dell’obbligo: la riunione conviviale si terrà sabato 18 gennaio alle ore 20,30 nella sala polivalente della Società Rionale Madonna del Latte.
Costo: 20 euro
Per info e prenotazioni (entro il 16 gennaio):
tel. 075/8526039 – 333/5763260
percorsi@palestradelleemozioni.it
Pagina Facebook
“Anche il viaggio più lungo inizia con un primo passo – dichiara Iris Valorosi, presidente della “Palestra delle Emozioni – ed il primo passo di questo viaggio è coinciso con l’ultimo passo del viaggio terreno di mia mamma. Da qualche mese ero entrata in contatto con il Centro Tiflodidattico, che è ubicato all’interno dell’Istituto Serafico di Assisi ma opera in tutta l’Umbria. L’occasione era stata l’inizio di un altro viaggio ovvero la trascrizione in Braille di un testo fotografico: un progetto, questo, utopistico all’inizio ma rivelatore dopo, con il desiderio di aiutare a colmare quel “vuoto sensoriale” che spesso un non vedente vive quando si parla di fotografia. Questo primo passo mi ha fatto intraprendere un viaggio nuovo ma per me antico, quello nel mondo dei ragazzi e della scuola, questa volta visto attraverso il lavoro di chi opera con amore e professionalità affinché i bambini possano trovare una magia speciale nella lettura sensoriale con libri che si possono guardare, toccare ed ascoltare attraverso l’uso dei sensi, ma anche libri realizzati “su misura” per le esigenze specifiche di tutti, nessuno escluso. Quel “nessuno escluso” sono state le parole magiche che quell’11 giugno 2019 mi hanno fatto esprimere il desiderio si iniziare questo viaggio, che muoverà il primo passo grazie alle offerte ricevute in occasione del funerale, al ricavato della cena ed al contributo della mia famiglia, che serviranno per l’acquisto e l’autoproduzione di testi per bambini non vedenti o con altri tipi di problematiche a volte anche gravissime, ma anche per bambini senza problemi di vista ai quali sarà offerta l’opportunità di effettuare una lettura “condivisa”: gli stessi verranno bendati e potranno così scoprire il valore e la bellezza del “toccare” e la meraviglia dell’immaginazione. “Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda”: così nonna Ada potrà continuare a “raccontare” e creare meraviglie come solo una nonna sa fare per trasmettere radici e fortificare ali”.
In occasione della cena sarà possibile prendere visione di alcuni libri “speciali”, compreso quello che ha dato inizio al viaggio: chi lo vorrà (piccoli e grandi) potrà inoltre fare esperienza della lettura sensoriale.
L’amministrazione comunale risponde a Codovini: “legalità e democrazia sempre rispettate”
” Il consigliere Giovanni Codovini di Umbertide Cambia si ricorda della legalità solo quando non ci sono più i suoi amici del Partito Democratico in maggioranza.Come anche Codovini ben sa, in un anno e mezzo, cioè da quando questa amministrazione si è insediata è stato già fatto il 7 marzo 2019 un Consiglio comunale dedicato solo ed esclusivamente alla presentazione di interrogazioni ed interpellanze (ovvero il cosiddetto “question time”) e ne è stato convocato proprio un altro nei giorni scorsi che si svolgerà alle ore 18 del 27 gennaio.Da giugno del 2018 a oggi, il Consiglio è stato convocato nove volte in seduta straordinaria (quella non legata al bilancio che invece è in seduta ordinaria, convocata sei volte) e in tutte queste occasioni è stata sempre rispettata, come da regolamento, l’ora e mezzo dedicata alle interrogazioni e alle interpellanze presentate dai gruppi consiliari, di cui il 90% circa da parte dell’opposizione.Se vogliamo essere ancora più precisi, nella seduta del Consiglio Comunale di giovedì 28 novembre tutte le interrogazioni e/o interpellanze presentate sono state affrontate e discusse.Siccome il regolamento del Consiglio prevede due sedute di question time all’anno al fine di smaltire le interrogazioni presentate, nella riunione dei capigruppo successiva al Consiglio sopra citato (convocata dal presidente in data 16 dicembre alle ore 12.30), nella quale Codovini non ha preso parte, era stato convenuto di comune accordo di non celebrare il question time per il mese di dicembre (perché nessuna interrogazione era rimasta nel cassetto) e di rinviare la convocazione al successivo mese di gennaio ed infatti si terrà il 27 di detto mese.Quindi, nel respingere al mittente le considerazioni sulla lacuna democratica ci viene spontaneo domandare: come mai nella passata legislatura 2014-2017, con il PD al governo della città, essendo stato convocato solo un Consiglio Comunale con il question time in data 26 giugno 2015, il consigliere Codovini non si era minimamente degnato di invitare Umbertide Cambia a fare un esposto al prefetto denunciando una carenza di democrazia?Perché nella passata legislatura non fece questa mossa oggi tanto sbandierata? Forse perché esisteva una certa sintonia con il Partito Democratico che portò al commissariamento del Comune di Umbertide? Simpatia confermata nell’agosto del 2018 e del 2019, con la sua partecipazione come ospite alla Festa dell’Unità.Può sembrare un episodio assurdo, ma proprio il giorno in cui venne di fatto commissariato il Comune, il 14 dicembre 2017, era in programma proprio una seduta del Consiglio dedicata al question time. Quella volta, però, Codovini e i suoi, preferirono all’aula del Consiglio l’ufficio protocollo del Comune, luogo in cui due consiglieri di Umbertide Cambia più sette del PD firmarono le loro dimissioni spalancando così le porte all’arrivo del commissario.Questa amministrazione, a differenza del consigliere Codovini (capace solo di far commissariare il Comune e di scrivere al prefetto il 24 dicembre, cioè la vigilia di Natale) tiene sempre conto della democrazia e del fisiologico dibattito politico ma anche di trascorrere il Santo Natale in pace e serenità.
Lignani (Fratelli d’Italia) “Colorglass? l’azienda rispetti i parametri, liceo musicale? Città di Castello ha problemi più urgenti”
“Su Colorglass, posizione netta di Fratelli d’Italia, i dati sono chiari, l’azienda si adegui e poi si proceda ad una eventuale riapertura detto questo, l’azienda di Trestina è una piccola parte dei grandi problemi ambientali che ha il nostro territorio, che credo sia arrivato il momento di affrontare seriamente la questione. Sulla mancata approvazione da parte della Regione Umbria, di due nuovi indirizzi nei Licei di Città di Castello e Umbertide, ho una mia opinione, abbiamo problemi più urgenti da affrontare”
https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/467132977292676/
Marco Locchi (UP) “la vallata del Niccone, poco considerata da Carizia”
La “Vallata dimenticata”…
“Non c’è altra spiegazione: la Vallata del Niccone non è considerata come altre zone del nostro Comune… La recente decisione della Amministrazione Comunale di non voler riparare l’impianto dell’ acqua calda della scuola del Niccone la dice lunga. E questa decisione si somma a tutte le altre cose non fatte che la precedente amministrazione aveva programmato e che quella attuale neanche le ha considerate. Ne citiamo alcune: risoluzione problema rete fognaria e scarico a cielo aperto a Spedalicchio, aggiornamento PRG per definire nuove lottizzazioni visto che oggi non ci sono più lotti liberi, realizzazione struttura esterna al CVA, banda larga su tutta la vallata, aggiornamento toponomastica, sistemazione definitiva della lapide di Penetola. Tutti interventi inseriti in un percorso costante di miglioramento delle Frazioni che oggi è totalmente fermo: ma sarà mai possibile che nel 2020 ci sia in inverno una scuola ELEMENTARE a tempo pieno senza acqua calda?? Assessore Villarini è in grado di dare spiegazioni o contempla il silenzio come molti suoi colleghi di Giunta Sindaco compreso? Ma Assessore si rende conto dell’ enorme disagio che viene creato ai bambini, alle maestre e al personale tutto? La ASL ne è al corrente??. Stiamo parlando sempre della stessa scuola alla quale Lei, sotto la sua responsabilità, ha deciso di dare una “sistematina” tanto per far contenti i residenti invece di costruirne una nuova sicura dal punto di vista sismico al 100%!! Ed inoltre oggi a fronte di questo nuovo problema dell’ acqua calda sorgono spontanee alcune ulteriori domande: la prevista ristrutturazione della scuola comprende anche la sostituzione delle tubature dell’ acqua, dell’impianto elettrico, dell’impianto di riscaldamento vecchi di oltre 60 anni ? Certo non vogliamo sostituirci ai professionisti del settore, i quali avranno fatto o staranno facendo le loro valutazioni, ma riteniamo che tali dubbi meritino una risposta, magari nell’ambito di una pubblica assemblea.. Attendiamo fiduciosi”
Giunti (Forza Italia) “sanità in Valtiberina, continua la decrescita felice”
Ho presentato per il prossimo Consiglio Comunale di Sansepolcro, una mozione da votare per dare mandato al sindaco Cornioli per attivarsi verso la Regione per ripristinare tre postazioni di RIANIMAZIONE con medici preposti (anestesisti e cardiologi). Non vorremmo che con i continui pensionamenti di medici anche gli attuali organicidi anestesisti e cardiologi a tempo pieno scompaiano . Sarebbe il proseguire del cammino inarrestabile di depotenziamento del nostro ospedale di Sansepolcro. Fino a quando continuerà questo processo?
Sono di questi giorni due notizie: l’incontro dei Sindaci del Casentino con l’assessore regionale alla sanità Saccardi e la prossima realizzazione di una nuova Residenza Sanitaria Assistita a Sansepolcro. Per la prima, gli organi di stampa hanno detto che l’incontro é stato fatto per ottenere dalla Regione delle aperture sul tema sanità. In particolare su problematiche dell’ ospedale di Bibbiena, sulle quote sanitarie per i centri RSA, e sul malaugurato accorpamento dei distretti Socio Sanitari di Arezzo,del Casentino, e della Valtiberina. Questo incontro, fa riflettere in merito alla questione che si è venuta a creare tra sindaci della Valtiberina Toscana per l’apertura della nuova RSA. Non tutti i Sindaci sono d’accordo su questo progetto e si potrebbe andare incontro a un vero braccio di ferro tra il Comune di Sansepolcro, con in testa il sindaco Cornioli, favorevole alla apertura e gli altri sindaci della Valtiberina, molti dei quali decisamente contrari. In Valtiberina esistono già altre strutture ad Anghiari, Pieve Santo Stefano, Sestino, Badia Tedalda e Caprese Michelangelo, che perderebbero in questo caso delle quote socio assistenziali e dei finanziamenti regionali. Sembra che si voglia demandare alla conferenza zonale la decisione di autorizzare o no la nuova struttura.
Quindi, qui da noi non si fa come nel Casentino con tutti iSindaci uniti per chiedere aperture alla Regione, tra le quali potrebbe esserci l’assegnazione di nuove quote per il comparto socio assistenziale, da assegnare alla nuova residenza (la popolazione invecchia e ben vengano nuove strutture) e il ripristino del Distretto socio sanitario della Valtiberina; ma si fa una guerra tra poveri. D’altronde si deve sapere che se si rimandano alle conferenze zonali le decisioni, queste, saranno prese fuori dalla Valtiberina, che non ha peso per la poca popolazione. Inoltre lasciare decidere alla conferenza zonale sarebbe un grosso regalo ai vertici regionali che invece devono essere messi davanti alla loro responsabilità politica, dopo tutti i tagli fatti e che stanno facendo ancora in tutta la Valtiberina riguardo la sanità. Si auspica che i Sindaci della Valtiberina siano uniti per portare avanti, se occorre, un duro confronto politico con la Regione Toscana appunto su questo tema che sta molto a cuore ai cittadini.
ed il Coordinamento Forza Italia-Sansepolcro
Pallavolo serie B1/F: Co.me.t Città di Castello, brutta sconfitta a Moie
Battuta seccamente (0-3) a Moie in appena un’ora e 9 minuti di gioco. Un inizio di 2020 decisamente da cancellare per la Co.Me.T. Città di Castello, che torna al penultimo posto della classifica del girone C di Serie B1 femminile – scavalcata proprio dalle marchigiane – e vede allontanarsi dirette concorrenti alla salvezza come la 3M Perugia. Un situazione oltremodo delicata al termine di un pomeriggio tutto da dimenticare per la formazione di Francesco Brighigna, mai entrata in partita al contrariodelle avversarie, determinate a dovere fin dal primo scambio; oltre a risultato e parziali (le biancorosse non sono arrivate a quota 20 in ciascun set), parlano chiaramente a sfavore altri numeri: 3 muri vincenti contro 7, una ricezione che si è fermata al 40% e le avversarie che al 46% contro 33% in attacco hanno aggiunto un rotondo 48% di realizzazione sui contrattacchi. C’è altro da aggiungere? Le eccellenti medie di prolificità delle padrone di casa, con i 15 punti dell’opposto Lucija Giudici, gli 11 della laterale Valentina Fedeli; i 10 della ex di turno, la centrale Francesca Rosa e i 9 della collega di reparto Nicoletta Luciani. Sul versante Co.Me.T., buona la prestazione dell’opposto Stefania Liguori (9 punti e 47% in attacco) e tutto sommato positivo l’esordio del libero Elena Ferrantello, mentre stavolta la squadra ha “pizzicato” di meno da posto 4.
Francesco “Pippi” Lombardi, tecnico della Moncaro Moie, schiera Paparelli in regia, Giudici opposto, Rosa e Luciani al centro, Fedeli e Manzo a lato e Sgolastra libero. Francesco Brighigna risponde con la diagonale Vingaretti-Liguori, al centro Borelli e Sergiampietri, alla banda Lachi e Mancini e libero Ferrantello. Il prologo della sfida è subito espressione di quello che sarà il suo leit motiv: 5-3, poi un allungo che porta Moie sul 13-6 e vantaggio dilatato fino alla massima ampiezza di 9 (20-11), grazie a muri, difesa e contrattacco, con la Rosa che colpisce in primo tempo e la Giudici implacabile da posto 2. Sul 25-18, le marchigiane archiviano la prima frazione e, dopo una brevissima parentesi che le vede sotto per 1-2, ripetono in fotocopia l’inizio della seconda: 5-3 e 11-6, ma in questo frangente la Co.Me.T. riesce a trovare l’unico sporadico acuto dell’intero match sul turno in battuta della Mancini, che produce la rimonta fino all’11 pari e consente anche di mettere il naso avanti sul 12-11, con equilibrio che tuttavia si spezza bruscamente dal 13-13 in poi: la Moncaro fa leva sulle proprie armi e piazza un break di 8-1 al cospetto delle tifernati, letteralmente in bambola. Il 2-0 è di fatto acquisito con una saggia gestione che porterà al 25-17 finale. Senza storia il terzo e ultimo set, divenuto fin dall’inizio una corsa a handicap: 5-1, poi 7-2 e 9-3 per la Moncaro, che concretizza la fuga sul 14-6 e arriva fino alle punte del 18-8 e del 21-11, approfittando di uno sbandamento totale di Vingaretti e compagne, che non riescono a imbastire trame di gioco apprezzabili. A questo punto, le marchigiane possono tirare il fiato e allentare un tantino la presa, permettendo alla Co.Me.T. di ridurre un tantino le distanze (primo punto in B1 per Marta Nardi), ma il 25-18 che chiude la gara resta pur sempre netto e inequivocabile. La settimana che prende il via in casa tifernate è diventata decisiva: urge un rinforzo di organico per invertire la tendenza di una stagione che si sta rivelando molto più difficile del previsto.
“Negativi in battuta e in ricezione: queste le pecche di fondo”. Così Francesco Brighigna, tecnico della Co.Me.T. Città di Castello, commenta la partita di Moie. “La mancanza di efficacia al servizio è stata un primo handicap – prosegue – e poi l’imprecisione nel ricevere ha fatto il resto, condizionando a catena la qualità del gioco. I nostri attacchi ne hanno di conseguenza risentito, mentre dall’altra parte la distribuzione dei palloni è stata il loro punto di forza, per cui alzare il muro è stato per noi problematico. La prestazione del Moie non è stata certo da squadra che occupa il penultimo posto, mentre noi ci siamo espressi senza dubbio al di sotto delle nostre potenzialità”.
MONCARO PALLAVOLO LORELLA MOIE – CO.ME.T. VOLLEY CITTA’ DI CASTELLO 3-0
(25-18, 25-17, 25-18)
MONCARO PALLAVOLO LORELLA MOIE: Paparelli 1, Carloni, Pelingu, Sgolastra (L1) ricez. 50%, Luciani 9, Vaccarini, Manzo 5, Giudici 15, Fedeli 11, Rosa 10, Pizzichini. Non entrate: Bonci, Conti, Cesaroni (L2). All. Francesco Lombardi, Eros Piaggesi e Simone Mattioni.
CO.ME.T. VOLLEY CITTA’ DI CASTELLO: Lachi 2, Borelli 7, Gobbi, Sergiampietri 4, Cesari (L), Ferrantello (L) ricez. 57%, Liguori 9, Nardi 1, Mancini 6, Vingaretti 4. Non entrata: Leonardi. All. Francesco Brighigna e Claudio Nardi.
Arbitri: Claudia Morganti e Fabio Ercolani di Ascoli Piceno.
MOIE: battute sbagliate 10, ace 9, muri 7, ricezione 56% (perfetta 22%), attacco 46%, errori 21.
CITTA’ DI CASTELLO: battute sbagliate 9, ace 4, muri 3, ricezione 40% (perfetta 15%), attacco 33%, errori 25.
Durata set: 22’, 23’ e 24’, per un totale di un’ora e 9’.
PD Arezzo “Comune e Provincia uniti solo per inaugurazioni e tagli del nastro”
Due palazzi dello stesso colore politico che non si sanno passare la palla, il «gioco di squadra» del centrodestra fra Comune e Provincia di Arezzo non è stato proprio all’insegna del «tiki taka», venerdì scorso nella zona urbana di Ceciliano è andato in onda un vero e proprio «catenaccio» e ora le responsabilità si rimpallano fra una sponda e l’altra di piazza della Libertà. Cantieri che nascono in compartimenti stagni, mancanza di pianificazione dei lavori, disagi per i cittadini, insomma una giornata da dimenticare per Arezzo e i suoi automobilisti, con l’ultima brutta figura dei politici che scaricano la responsabilità sui dipendenti.«Troppo facile quando ci sono dei grandi problemi scaricarli sui tecnici e poi quando ci sono le inaugurazioni di opere realizzate essere in prima fila a tagliare i nastri – dichiara il segretario del Pd di Arezzo Alessandro Caneschi – che la presidente della Provincia Chiassai si prenda le proprie responsabilità per aver fatto passare agli aretini un giorno da incubo. Se poi pensa che le responsabilità siano del Comune lo dica chiaramente, ma ne dubitiamo visto che qualcuno là dentro l’ha fortemente sostenuta per la sua elezione. Riteniamo vergognoso accusare la Polizia Municipale di Arezzo e tentare di scaricare le responsabilità sui lavoratori. È evidente che con l’avvicinarsi alle prossime elezioni l’input politico della giunta Ghinelli è quello di cercare di portare a casa qualche risultato dopo 4 anni di inerzia, ma se questi sono i risultati dobbiamo davvero essere preoccupati per i prossimi mesi. Come Pd chiediamo che i lavori vengano fatti con idonea programmazione, in orari consoni, con precisa indicazione di percorsi alternativi, per evitare tutti i disagi che ci sono stati».
Al cinema Astra, torna SOS Rosarno
Gli Agrumi di SOS Rosarno, è possibile il secondo ordine al Cinema Astra
“SOS ROSARNO, AGRUMI SOLIDALI PER NUTRIRE INTEGRAZIONE E SOSTENIBILITA’” grazie al quale è possibile acquistare agrumi provenienti da Rosarno, il paese diventato tristemente famoso qualche anno fa per l’esplosione della rabbia dei lavoratori africani. Gli agrumi dei produttori di riferimento di SOS Rosarno provengono rigorosamente da agricoltura biologica certificata. Tutti i produttori sono piccoli proprietari, singoli o associati in cooperative, assumono regolarmente la manodopera impiegata nella raccolta, per oltre il 50% immigrata, e sono interni al circuito della solidarietà con gli africani di Rosarno, che nell’assoluta insufficienza delle politiche istituzionali d’accoglienza possono sopperire ai bisogni più elementari solo grazie al sostegno delle realtà associative della società civile.
SOS Rosarno è una campagna di solidarietà promossa da Equosud e Osservatorio Migranti Africalabria, e coinvolge i GAS di tutta Italia.
Sarà possibile effettuare l’ordine entro e non oltre il 20 GENNAIO inviando una mail a info@astrazioni.netindicando la tipologia di prodotto e la relativa quantità.
La consegna è prevista per il 28 Gennaio
Per contatti e ordini
info@astrazioni.net
cell. 3493191176
LISTINO PREZZI
AGRUMI (L’ordine minimo per gli agrumi è di una cassetta)
ARANCE DA TAVOLA (Navel) € 1,80 al kg Cassetta 10 kg € 18,00
ARANCE DA SUCCO (Navel) €1,50 al kg Cassetta 10 kg € 15,00
LIMONI € 2,10 al kg Cassetta 7 kg € 14.70
POMPELMI GIALLI € 2,10 al kg Cassetta da 9 kg € 18,00
CLEMENTINE € 2,10 AL KG Cassetta 7 kg € 14,70
MANDARINI € 2,10 AL KG Cassetta 7 kg € 14,70


