Il bilancio regionale è in affanno: ulteriori tagli saranno effettuati al trasporto pubblico locale. Il quadro finanziario della Regione non è compromesso soltanto in ambito sanitario, ma anche in quello dei trasporti. L’Assessore Chianella non aveva forse dichiarato l’11
agosto che le linee soppresse per il periodo estivo sarebbero state interamente ripristinate?
“Apprendo con sconcerto da fonti interne al mondo sindacale – ha dichiarato il Capogruppo Lega Valerio Mancini- che sono invece in programma ulteriori tagli per circa 200mila chilometri al trasporto pubblico locale su gomma, sollecitati dagli uffici tecnici regionali, in
un quadro di rispetto dei vincoli di bilancio. Non vorrei che la comunicazione dei tagli alle corse venga resa nota solamente dopo la sottoscrizione degli abbonamenti, come tra l’altro è accaduto nel caso delle corse estive. Speriamo che non sia così, altrimenti saremo
costretti a rivolgerci alle associazioni di tutela dei consumatori e agli organi preposti, per denunciare l’ennesima vergogna della sinistra. Vale la pena ricordare che dal Governo arrivano alla Regione circa 100milioni all’anno da destinare al settore dei trasporti e viene da
domandarsi come mai la Regione non sia mai riuscita a cofinanziare il trasporto pubblico locale, per il quale il fondo nazionale risulta non essere sufficiente”.
“Nella Regione che verrà – ha sottolineato il leghista – i disservizi dovranno essere arginati grazie a una più attenta amministrazione per il bene dei cittadini e non delle poltrone.
Occorre impiegare le risorse del fondo pubblico nazionale finanziato dal Governo in maniera più equa, così da restituire dignità ai Comuni come quello Perugia, che per estensione e conformazione ha delle problematiche territoriali enormi: un capoluogo di regione che si
vedrà nel prossimo anno tagliati un milione e mezzo di trasferimenti di fondi dalla Regione per la mobilità alternativa, e tutto ciò appare incompatibile con il territorio del perugino, nel quale si trovano i servizi più importanti per i cittadini, ospedale, aeroporto, università e
tribunale e che quindi richiede un’attenzione particolare nel settore dei trasporti pubblici”.
“Uno dei nervi scoperti di questa regione – ha proseguito il capogruppo della Lega – è la questione FCU e il suo servizio sostitutivo per il quale la Regione pagherebbe a Busitalia circa sei euro a km, cifra decisamente più ingente rispetto ai poco più di due euro
dell’ordinario trasporto su gomma. Da questa gravissima discrepanza di costi, tutta a beneficio di Busitalia, si potranno recuperare adeguate risorse finanziarie, così da non essere costretti a operare alcun taglio alle linee del trasporto locale, sia urbano che extraurbano.
Di certo serve indire una nuova gara per il trasporto pubblico locale, che non può prescindere da una costruttiva e costante collaborazione tra la Regione e i Comuni.
A questa regione serve una FCU efficiente nell’intera tratta, da San Giustino a Terni, gestita esclusivamente da RFI, con adeguati standard nazionali di sicurezza e velocità di esercizio. Questi temi erano ben noti alle Giunte Lorenzetti e Marini ma sono stati
completamente ignorati. Mi domando con quale presunzione i tanti candidati a sinistra si presenteranno ai cittadini nell’imminente tornata elettorale come soluzione ai loro problemi”.
Trasporti Umbria, Mancini (Lega): “Chianella continua a prendere in giro i cittadini”
La campionessa europea di Endurance Costanza Laliscia alla 51^ Mostra Nazionale del Cavallo
Domenica 8 settembre la 51esima Mostra Nazionale del Cavallo avrà l’onore di ospitare la più titolata amazzone dell’Endurance italiano.
Costanza Laliscia, la 19enne perugina fresca campionessa europea al Meydan FEI European Endurance Championship in Inghilterra, sarà al Parco Alexander Langer per partecipare alla cerimonia di premiazione del Campionato Umbro di Endurance, che si disputerà sotto l’egida della Fise nella giornata conclusiva della manifestazione.
Nonostante l’impegno sportivo in concomitanza con la kermesse tifernate nel 3° Trofeo del Casalone a Grosseto, la campionessa ha comunque accolto l’invito della presidente del Comitato regionale Fise Umbria Mirella Bianconi Ponti, che insieme al presidente dell’Associazione Mostra Nazionale del Cavallo Marcello Cavarginiha voluto fortemente l’incontro tra un’eccellenza assoluta dell’equitazione nazionale e internazionale e la manifestazione equestre che, con il suo mezzo secolo di vita, ha scritto la storia degli sport a cavallo in Italia.
Il pubblico di Città di Castello avrà l’opportunità di conoscere da vicino uno dei più grandi talenti dell’endurance mondiale con un palmares che annovera due Campionati italiani assoluti (2016, 2017);tre Campionati italiani junior (2014, 2015, 2018); due medaglie d’argento ai Campionati italiani assoluti (2018, 2019); una medaglia d’argento ai Campionati italiani junior (2019); una medaglia d’argento a squadre ai Campionati europei (2017); una medaglia d’argento (2016) e una medaglia di bronzo ai Campionati europei junior (2014);la vittoria del FEI Young Riders World Endurance ranking 2016.
Il Campionato Umbro di Endurance, valevole per le selezioni della Coppa delle Regioni 2019, inizierà alle ore 8.00 di domenica 8 settembre e si concluderà con la cerimonia di premiazione in programma alle ore 16.30. Amazzoni e cavalieri in gara nellecategorie CEN B, CEN A, CEN A Under 14, Debuttanti e Debuttanti Under 14, si sfideranno su un tracciato base di 27 chilometri (da ripetere più volte a seconda della categoria) lungo la spettacolare pista ciclopedonale dell’asta del fiume Tevere.
Infortuni sul lavoro: mozione di Zucchini (gruppo misto) per una approfondimento in commissione
Infortuni sul lavoro: Gaetano Zucchini, capogruppo del Gruppo Misto nel consiglio comunale di Città di Castello chiede con una mozione al sindaco e alla giunta “di attivarsi al fine di promuovere un incontro, invitando nell’apposita Commissione Consiliare tutti i portatori di interesse – dalla ASL ai sindacati – con l’obbiettivo di valutare la realtà del nostro territorio e considerare tutte le possibili azioni di contrasto del preoccupante fenomeno degli infortuni sul lavoro e le malattie professionali”. La proposta parte dai dati Inail: “Nei primi cinque mesi del 2019 dalle 269.431 denunce di infortuni professionali sostanzialmente stabili – spiega Zucchini – emerge un lieve aumento percentuale per quelle accorse in agricoltura (1,3%) , un lieve aumento della componente femminile ( +0,7%) e della componente extracomunitaria (+ 3,5%) ed un aumento degli under 30 (+ 2,6%) e degli over 55 ( +3,0%). I casi mortali denunciati sono al 31 Maggio 2019 in numero di 391 (+ due rispetto al 2018) con un aumento dei casi in agricoltura (+ nove denunce), in prevalenza maschili e le denunce di malattia professionale protocollate risultano essere 27.385 (+ 372 rispetto al 2018) aumentate nel settore industriale e dei servizi ( + 3,1% ), diminuite in agricoltura ( – 4,4%). La Regione Umbria , sempre nel medesimo periodo (gennaio-maggio 2019) ha avuto un incremento maggiore di infortuni sul lavoro rispetto ad altre regioni italiane ( + 8,0 %) ( 4519 denunce , 22 infortuni ogni 1000 addetti INAIL contro una media italiana di 16 nel 2017; 281 incidenti sul lavoro, con nove morti (due in più rispetto al 2018) con prevalenza nel settore industriale ma particolarmente frequenti anche in agricoltura ed edilizia. Tali dati hanno innescato viva preoccupazione e considerazioni a vari livelli: ad esempio le dichiarazioni del Presidente Vicario della Giunta Regionale Paparelli che auspicava vigilanza, controllo e assistenza alle imprese ed affiancamento di strumenti che permettano la valorizzazione e la diffusione di buone pratiche per le imprese e la adesione a percorsi virtuosi di autocontrollo, premialità rivolte alle aziende che abbiano realizzato investimenti per incrementare la sicurezza sul lavoro. Anche le dichiarazioni del cardinale Bassetti andavano in questa direzione invitando le istituzioni ed i datori di lavoro a lavorare per migliorare i dati negativi e che ricordava anche l’impegno della Chiesa con l’attivazione da parte della Caritas di un Osservatorio Etica del Lavoro e dell’Impresa”. Infine Zucchini cita a legge regionale n1 del 2018 sul Sistema integrato per il mercato del lavoro , l’apprendimento permanente e la promozione dell’occupazione. Istituzione dell’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro che prevede la realizzazione di un sistema integrato di sicurezza del lavoro e di miglioramento della qualità lavorativa, esercitando funzioni di indirizzo e coordinamento. Con queste premesse, il capogruppo chiede un approfondimento in commissione e un impegno su questo fronte dell’Amministrazione.
Smettere di fumare, al via un nuovo corso ad Arezzo L’iniziativa partirà a ottobre. Iscrizioni aperte al SerD
Riprendono i corsi per smettere di fumare, promossi dal SerD di Arezzo. Il prossimo partirà ad inizio ottobre quindi le iscrizioni sono aperte.
Smettere di fumare è possibile e il programma di disassuefazione organizzato dalla Asl Toscana sud est lo dimostra. In base ai risultati dei corsi precedenti, emerge che i partecipanti hanno una probabilità molto alta di smettere di fumare. La media di coloro che hanno smesso, a 3-6-12 mesi dal trattamento, è rispettivamente del 50%, 42%, 37%, contro il dato nazionale in letteratura del 45%, 35% e 30%.
Il programma di disassuefazione (attuato con metodologie sperimentate e efficaci, in gruppi da 15 a 20 pazienti) si basa su un approccio integrato psicologico e medico.
La durata del corso è di 2 mesi, con incontri settimanali in orario pomeridiano. Chi è interessato, può telefonare a 0575/255.943 – 255935 (la referente è Daniela Capacci, daniela.capacci@uslsudest.toscana.it) e fissare la prima visita che è gratuita.
Pubblicato il bando per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale sociale pubblica del Comune di Umbertide
Taglio del nastro per la struttura polivalente di Selci L’inaugurazione è in programma domenica 8 Settembre alle 18.30
Moderna, funzionale e soprattutto attesa da tempo. Domenica 8 settembre, alle ore 18.30, taglio del nastro per la nuova struttura polivalente ubicata nell’area del campo sportivo di Selci nel Comune di San Giustino. Si tratta di un impianto al servizio della popolazione da poter utilizzare sotto vari aspetti: una struttura che presenta ampie facciate vetrate, tali da fornire un particolare confort per gli utenti. Al termine dell’inaugurazione seguirà un rinfresco offerto da Coop Centro Italia.
“35 di noi”: il tema del Premio Pieve 2019
Dal 12 al 15 settembre si terrà l’edizione 2019 del Premio Pieve con il titolo Trentacinque di noi. “Trentacinque” come le edizioni del Premio Pieve vissute finora, trentacinque come gli anni dell’Archivio dei diari, tempo in cui ha raccolto centinaia di testimonianze autobiografiche, trentacinque sessioni annuali svolte dalla commissione di lettura del Premio per scegliere i finalisti, trentacinque sedute della giuria nazionale per proclamare il vincitore, trentacinque feste organizzate dagli archivisti e dai collaboratori, dai volontari, dalla cittadinanza di Pieve Santo Stefano. “Noi” perché l’Archivio non è semplicemente le sue mura, l’Archivio è tutte le persone che lo animano. La comunità della ‘gente comune’ riunita attorno alla “Città del diario”, roccaforte della memoria collettiva, ritratto della Nazione al di fuori dei libri di Storia, santuario della scrittura dell’io. Tutti coloro che custodiscono e raccontano le oltre 8.500 storie di vita di “gente comune” collocate negli scaffali della Fondazione a partire dal 1984. “Noi” sono quegli italiani qualunque che hanno affidato le loro vite all’Archivio, luogo dell’ascolto per chi non ha voce, della parola data agli ultimi, dove nessuno viene lasciato indietro. E che trasforma un’edizione celebrativa del suo festival nell’occasione per riscoprire insieme trentacinque diari, memorie ed epistolari raccontati poco, o meno, di altri divenuti persino celebri con il passare degli anni: le Clelia, i Vincenzo, gli Orlando… A raccontare le vite degli Ettore, dei Giuseppe o dei Tommasino saremo “noi”, cioè i molti che per lavoro, per passione o per caso si sono imbattuti in quelle storie scritte e ne sono rimasti colpiti: studiosi di antropologia e storia contemporanea, scrittori come Paolo Cognetti, Melania G. Mazzucco, Vanessa Roghi, Evelina Santangelo, Cristina Ubah Ali Farah, critici come Guido Barbieri e Gianfranco Capitta, artisti come Matteo Caccia, Mario Perrotta e Paola Roscioli, solo per citarne alcuni. Nelle mostre, nelle presentazioni, negli incontri, negli spettacoli teatrali, ovunque il programma del Premio è disseminato di persone che raccontano le vite, di carta, di altre persone. Insomma, di noi.
Gli 8 finalisti della 35^ edizione del Premio Pieve dell’Archivio diaristico nazionale.
Gli 8 finalisti e i Premi speciali
Cuore del festival le 8 storie finaliste tra le quali sarà votato il vincitore del Premio Pieve – in concorso Adler Ascari e M. (1917-1998), Italo Cipolat (1917-2009), Eugenia Dal Bò (1867-1943), Antonio Di Rosa (1911), Teresa Pacetti (1931), Cesare Pitoni (1892-1965), Camilla Restellini (1910-1993), Orlando Salimbeni (1909-2008) – domenica 15 settembre, giornata conclusiva della manifestazione in cui sarà inoltre consegnato il Premio Città del diario, che quest’anno va al regista Pupi Avati. Altro riconoscimento in programma è il Premio Tutino Giornalista istituito dall’Archivio dei diari per ricordare la figura del suo fondatore. Lo ritirerà quest’anno Paolo Borrometi, attualmente presidente dell’Associazione Articolo 21, venerdì 13 settembre. Vittima di minacce di mafia, dal 2014 Borrometi vive sotto scorta.
Gli 8 finalisti. Adler Ascari e M. si conoscono giovanissimi e si amano per quasi cinquant’anni. Adler si sposerà con un’altra donna e avrà altre relazioni, M. continuerà a vivere con il fratello. Eppure rimarranno uniti da un amore che nonostante gli anni trascorsi lascerà intatte le passioni fisiche e verbali. Adler e M. hanno lasciato un epistolario appassionato che rimarrà custodito in Archivio come un Amore diverso. L’Africa con la sua natura selvaggia e violenta è al centro del racconto Hadisi di Italo Cipolat. Nato da una famiglia di emigrati italiani nel 1917 nel Congo Belga, dopo un soggiorno di studio in Europa fa ritorno nel paese alla vigilia della Seconda guerra mondiale, perché è l’Africa che sente come la sua casa. Nelle oltre 500 pagine del suo diario scorrono i ricordi del suo internamento in un campo, l’ammutinamento della Force publique e la conseguente repressione, le rivolte per l’indipendenza del Congo. Italo è costretto a fuggire in Rhodesia dove vive lo scoppio della guerra civile. Ritornerà in Italia solo nel 1974 per problemi di salute. Eugenia Dal Bò è una Figlia del Risorgimento. Nasce all’indomani dell’Unità d’Italia e muore alla vigilia della proclamazione della Repubblica. Il padre patriota le infonde ideali mazziniani e la incoraggia a proseguire gli studi fino alla laurea in Lettere, unica donna del suo corso. Insegnante, studiosa di Dante e conferenziera, vive in una Italia unitaria ma non ancora unificata nella cultura e nei costumi. Sposa un ufficiale dei bersaglieri, Gherardo Pantano, destinato a diventare generale. Eugenia e Gherardo vivono insieme la Prima guerra mondiale, la Disfatta di Caporetto, incrociano D’Annunzio, Badoglio, Mussolini. Eugenia muore nel 1943, due settimane prima della caduta del Duce. Quella di Antonio Di Rosa, El Pibe, è la storia di chi ce l’ha fatta. A 15 anni Antonio parte dall’Argentina, terra di emigrazione dei suoi genitori, con 8 dollari in tasca. Determinato a realizzare i suoi sogni, svolge mille lavori, attraversa la Grande depressione e quindi il New Deal, fino ad aprire una bottega da carbonaio e a rifornire la casa del Presidente Roosevelt. È il sogno americano realizzato. Teresa Pacetti nasce nel 1931 in piena epoca fascista. Esaltata dall’entrata in guerra dell’Italia, di giorno in giorno assiste impotente allo sgretolarsi di tutte le sue certezze, a La caduta degli idoli. Dal balcone di casa Teresa scorge lo sbarco della flotta angloamericana sulle spiagge di Anzio. La sua famiglia sfolla in Toscana e arriva in provincia di Massa dove nel giugno del 1944 si consuma l’eccidio nazifascista che costa la vita a 60 persone. Dopo la guerra Teresa scopre l’amore e conosce Primo, il futuro marito. Cesare Pitoni è un soldato della Grande Guerra. Le ore trascorse in trincea sono spaventose e interminabili. Il sergente Pitoni non può confessarlo nemmeno al suo diario e decide di usare la crittografia per scrivere le parti più intime e compromettenti, uno stratagemma per sfogarsi e denunciare imboscamenti e autolesionismi, finte malattie, fughe, racconti di morte e disperazione. Cesare esce vivo dalle trincee del Carso ed emigra in Argentina con i suoi diari che miracolosamente ci tornano indietro dopo un secolo. Il messaggio, criptato nella forma, è ancora nitido nei contenuti: l’orrore della guerra e la sua inutilità. Camilla Restellini è socialista e pacifista, moglie di Giovanni Bassanesi, a sua volta socialista e pacifista, fotografo e intellettuale. Nella sua memoria Camilla denuncia l’ultimo dei tanti arresti subiti dai due coniugi, ultima azione di persecuzioni politiche. Giovanni ha conosciuto le carceri di mezza Europa, il confino a Ventotene, il manicomio, dove morirà. Anche Camilla viene internata ma riesce a uscire grazie all’intervento di Marion Cave Rosselli nel 1949. La sua memoria è una denuncia dell’orrore dei manicomi criminali, ma, nonostante tutto, l’autrice riesce a iniziare una nuova vita. Dai minuscoli borghi del Montefeltro Orlando Salimbeni vive direttamente e indirettamente gli avvenimenti più importanti del Novecento. La Grande guerra lo costringe a crescere in fretta e a sostituirsi al padre nei lavori agricoli. A trent’anni si diploma e ottiene a Casteldelci il posto di Segretario comunale grazie al quale scamperà alla campagna di Russia. Ma dal 1943 il suo territorio diventa campo di battaglia per fascisti e antifascisti. Il 7 aprile 1944 si consuma l’eccidio di Fragheto, e il 25 luglio 1944 quello di Gattara. Orlando contribuisce a stilare gli atti di morte delle vittime di quelle stragi, mentre Casteldelci viene liberata il 22 settembre 1944.
La cerimonia delle “Memorie in Piazza” e la proclamazione del vincitore del Premio Pieve dell’Archivio diaristico nazionale.
Il programma del Premio Pieve 2019
Prima della finale del concorso il Premio Pieve vivrà 18 appuntamenti, animati dalla presenza di decine di ospiti, suddivisi in quattro giorni, da giovedì 12 a domenica 15 settembre.
Giovedì 12 settembre giornata di apertura del Premio Pieve con l’inaugurazione di mostre e installazioni: “Il tesoro dell’Archivio”, l’esposizione dei manoscritti originali dell’Archivio a cura di Cristina Cangi; “disegnami” dove le storie di vita si intrecciano con l’arte grafica e il fumetto, un progetto a cura di Giovanni Cocco, Lorenzo Marcolin e Barnaba Salvador; “3 Women in a Triptych”, video installazione di Line Kuhl e Giulia Ottaviano a cura di dotdotdot.
La serata è tutta dedicata al progetto STORE THE FUTURE che si apre con l’incontro tra Gianfranco Capitta, Andrea Merendelli e Liù Bosisio e prosegue con lo spettacolo “Butterflies on Flowers” che nasce dall’incontro tra l’Archivio dei diari con Associação Arquivo dos Diários dal Portogallo, Associazione Teatro Stabile di Anghiari, Associazione Bandalena dalla Francia, Državni arhiv u Pazinu dalla Croazia e OpenCom issc per indagare il ’68 in Europa.
Venerdì 13 settembre una giornata dedicata a un tema della memoria e dell’attualità come l’emigrazione, con la presentazione dei finalisti del quarto concorso DIMMI, Diari Multimediali Migranti, l’anteprima del volume “Se il mare finisce” (Terre di mezzo, 2019) che racchiude le storie inedite raccolte grazie alla precedente edizione del concorso; il riconoscimento del Premio Tutino Giornalista 2019 a Paolo Borrometi giornalista siciliano che dal 2014 vive sotto scorta e coraggiosamente prosegue nel suo la voro di denuncia alla mafia. Nella serata spazio ai diari di donne dell’Archivio nello spettacolo teatrale “Something about you. Quel che rimane” di Francesca Garolla con Mauro Bernardi, Roberta Lanave e Matilde Vigna per la regia di Alba Maria Porto.
La giornata di sabato 14 settembre si apre con una preziosa appendice dedicata al tema dell’emigrazione, in questo caso otto-novecentesca, con la presentazione del progetto “Italiani all’estero. I diari raccontano” di Nicola Maranesi per l’Archivio diaristico nazionale in collaborazione con la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in un incontro con Pier Vittorio Buffa, Nicola Maranesi, Luigi Vicinanza Luigi Maria Vignali, le letture di Donatella Allegro e Andrea Biagiotti. A seguire, gli incontri con Paolo Cognetti e Melania G. Mazzucco, e Pietro Clemente, Patrizia Gabrielli, Antonio Gibelli, Stefano Pivato, Vanessa Roghi, Evelina Santangelo, che si confronteranno sui temi dell’autobiografismo e su “35 di noi”. Nel pomeriggio l’anteprima editoriale del volume “L’inquieto navigare. Le avventure di un capitano di vascello dell’Ottocento” (Terre di mezzo, 2019) il diario di Luca Pellegrini vincitore del Premio Pieve 2019. A sera andrà in scena Mario Perrotta con lo spettacolo teatrale “In nome del padre”.
Domenica 15 settembre il tradizionale incontro della mattina tra diaristi e commissione di lettura dell’Archivio dei diari precederà l’appuntamento conclusivo con la presentazione delle 8 storie finaliste e la proclamazione del vincitore del concorso 2019. La manifestazione, condotta da Guido Barbieri, avrà inizio alle 16.30 e vedrà la presenza straordinaria del regista Pupi Avati, vincitore del “Premio Città del diario 2019”.
Scarica qui la cartella stampa
Pericolose improvvisazioni: PD la Giunta Comunale stanzia le risorse per una gara di appalto di 185.000 euro per servizi informatici e poi la blocca”
La Giunta Comunale stanzia le risorse per una gara di appalto di 185.000 euro per servizi informatici e poi la blocca. La Commissione di gara chiede parere tecnico, amministrativo e legale all’ANAC, alla Corte dei Conti e all’Ufficio Legale della Regione Toscana.
A febbraio abbiamo sollevato il caso della “Spese pazze” del Comune di Sansepolcro: oltre 60.000 euro di affidamenti diretti per corsi di formazione e consulenze. Una di queste “costose consulenze”, quella del dottor Giuntoli ammonta a 10.200 euro e ha per oggetto “attività inerenti lo sviluppo del processo di informatizzazione orientato alla dematerializzazione dei processi amministrativi”. Il risultato è la pubblicazione, in agosto, di un bando di gara per l’appalto del servizio di avviamento, assistenza ed integrazione del software relativo al progetto SIMEL 2per un importo di 185.000 euro per complessivi quattro anni. Logicamente queste risorse sono stanziate nel bilancio 2019approvato dall’Amministrazione comunale. Oltre al Segretario Comunale del Comune di Sansepolcro sono stati nominati nella Commissione di gara due esperti esterni un architetto e un ingegnere.
Avevamo già fatto notare come questa Amministrazione stesse già portando avanti un progetto di informatizzazione complessivo avendo acquistato nel giugno 2017 (determina n°408) l’aggiornamento degli appplicativi di CiviliaNextper un importo di 18.300. Non siamo riusciti a capire se questo nuovo progetto si integri con il precedente oppure sia un costosissimo doppione.
Rispetto alla gara, avviata a fine luglio, il verbaledel 27 agosto riporta che la Giunta Comunale ha chiesto “senza indugio” di sospendere la procedura di gara in attesa di approfondimenti tecnici. La Commissione decide di sospendere la procedura di gara e di chiedere parere tecnico, amministrativo e legale all’ANAC, alla Corte dei Conti e all’Ufficio Legale della Regione Toscana aprendo la strada ad un possibile contenzioso.Visto che tutta questa situazione era già nota a febbraio, e che con le nostre interrogazioni avevamo espresso preoccupazione per questo sperpero di denaro, il Sindaco e la Giunta non dovevano far iniziare la procedura di gara per non trovarsi in una situazione che può comportare altre spese per i cittadini di Sansepolcro. Questo risveglio tardivo denota la pericolosa improvvisazione del Sindaco che sembra accorgersi dei problemi con grave ritardo quando il denaro pubblico è stato speso e le procedure avviate!!!!
Ad oggi si sono spesi soldi per non avere niente in mano.
Perugia: inclusione e cooperazione internazionale a tutte le latitudini Dialoghi sul futuro con S.E. card. Gualtiero Bassetti
Tamat ONG, Fondazione ISMU e l’ Ufficio per la Pastorale dei problemi sociali dell’Arcidiocesi di Perugia in collaborazione con l’Istituto Serafico di Assisi dialogheranno con S.E. card. Gualtiero Bassetti in occasione dell’iniziativa pubblica “Inclusione e cooperazione internazionale a tutte le latitudini – Dialoghi sul futuro” che si svolgerà martedì 10 settembre 2019 dalle ore 15.30 presso il Centro Mater Gratiae di Montemorcino, Perugia.
Il luogo dell’incontro, già sede del progetto “ColtiviAmo l’Integrazione” di Tamat ONG e Fondazione ISMU, per l’inclusione di giovani migranti e richiedenti asilo co-finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione del Ministero dell’Interno (F.A.M.I.), diventa la casa comune per avviare un dialogo a più voci su percorsi, pratiche e strumenti per l’inclusione e la cooperazione internazionale a tutte le latitudini in Umbria come in Africa, best practices perseguite anche dal progetto RASAD – “Reti d’Acquisto per la Sicurezza Alimentare con il supporto della Diaspora burkinabé d’Italia”, coordinato da Tamat ONG e co-finanziato da Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, e dalle esperienze e le competenze dell’Istituto Serafico di Assisi su come si possano rendere realmente effettivi i principi di inclusività e favorire processi di integrazione anche delle persone con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali.
L’evento nasce per favorire un confronto largo e positivo sui temi dell’inclusione e della cooperazione internazionale allo sviluppo per una società aperta, giusta, accogliente, capace di cogliere e trasformare le sfide della migrazione in opportunità di crescita e sviluppo sostenibile e responsabile, anche a partire da progetti di rientro volontario assistito e di sostegno all’avvio di lavoro autonomo. Questo perché ai problemi sociali, economici e ambientali si risponde con l’unione di forze e con reti che possano agire come comunità educanti e abilitanti dell’incontro e dello scambio con l’altro.
Il programma prevede i saluti del direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei problemi sociali, del lavoro e per la custodia diac. Carlo CERATI e da un estratto del video documentario prodotto da Tamat LAMBE’ su esperienze socio-lavorative che si stanno portando avanti nel parco agrosolidale urbano di Montemorcino, Perugia.
Seguiranno le riflessioni del Segretario Generale Fondazione ISMU Centro Studi professor Vincenzo Cesareo e di S.E. card. Gualtiero Bassetti sull’importanza di lavorare in rete per promuovere una buona integrazione.
Interverranno la V. Prefetto Maria Assunta Rosa, Dirigente Autorità di Gestione del F.A.M.I – Ministero degli Interni, il direttore generale di Tamat ONG dott. Piero Sunzini e l’avv. Francesca Di Maolo, Presidente dell’Istituto Serafico di Assisi su inclusione e disabilità.
A moderare i relatori la giornalista di Avvenire Ilaria Solaini.
Secondi (PD) “accordo con i cinque stelle contro la nostra storia, la nostra identità”
“Sono in totale disaccordo in merito all’accordo che ci vede alleati, ai cinquestelle, nel Governo nazionale. Va contro la nostra storia, la nostra identità. Non accetterò mai, alleanze con i pentastellati, a livello locale”
https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/463736564483235/
Questa sera dalle ore 21,15 su Retesole ch 13, prima stagionale di Tempi supplementari
Prima puntata della nuova stagione per Tempi supplementari. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, Davide Mezzanotti (FC Castello) Abdrea Bricca (Sansepolcro Calcio) Luciano Gatticchi (ASD Cerbara) Renato Borgo (Montone) E l’opinionista Valerio Vergni
Venerdì 6 settembre alle ore 18.00 anteprima della 51^ Mostra Nazionale del Cavallo Sfilata in centro di giocatori e cavalli della Polo Cup, con il corteo in costume dei rioni cittadini Alle ore 21.00 spettacolo gratuito in piazza Matteotti del comico Roberto Ciufoli
La 51^ Mostra Nazionale del Cavallo, in programma a Città di Castello sabato 7 e domenica 8 settembre, sarà presentata in anteprima venerdì 6 settembre con una serata in centro storico che abbinerà passione equestre, tradizioni popolari e spettacolo.
Protagonista dell’evento sarà la Polo Cup, appuntamento tra i più importanti dell’edizione 2019 sotto l’egida del Comitato regionale umbro della Fise, con l’originale formula dell’abbinamento ai rioni storici della città (Prato, Mattonata, San Giacomo e Gorgone), che daranno nome e colori sociali alle squadre impegnate nella competizione.
I giocatori di polo in sella ai propri cavalli e i figuranti in costume dei quartieri tifernati sfileranno insieme in un corteo che alle ore 18.00 attraverserà il centro storico, da porta Santa Maria Maggiore lungo corso Vittorio Emanuele fino a piazza Matteotti, dove avrà luogo la presentazione della Mostra Nazionale del Cavallo e sarà effettuato il sorteggio degli abbinamenti tra i quattro rioni cittadini e le selezioni partecipanti al torneo, che indosseranno le divise con i simboli storici delle antiche comunità cittadine.
Tra coloro che scenderanno in campo a Città di Castello nella Polo Cup ci sarà anche una stella del mondo dello spettacolo: Roberto Ciufoli, comico divenuto noto al grande pubblico nel quartetto La Premiata Ditta insieme a Pino Insegno, Tiziana Foschi e Francesca Draghetti, con una grande passione per questo sport equestre.
Accogliendo l’invito dell’Associazione Mostra Nazionale del Cavallo a esibirsi in città, alle ore 21.00 di venerdì 6 settembre l’artista sarà protagonista in piazza Matteotti nello spettacolo teatrale intitolato “Tipi”, un “multi-one man show” che proporrà una esilarante carrellata di tipologie umane, dallo sportivo all’indeciso, dal timido al supereroe, fino al danzatore, per mostrare al pubblico attraverso monologhi, poesie, sketch, balli e canzoni, come una particolare caratteristica psicologica condizioni atteggiamento fisico e modo di parlare.
L’esibizione sarà offerta gratuitamente al pubblico tifernate dall’Associazione Mostra Nazionale del Cavallo, che ha voluto regalare a Città di Castello un’inedita serata di spettacolo per avvicinarsi alla 51^ edizione della manifestazione, la cui inaugurazione ufficiale si terrà nella mattinata di sabato 7 settembre alle ore 10.30 al parco Alexander Langer.
Gestione del servizio idrico: interrogazione dei consiglieri Rigucci e Innocentini (Lega)
La gestione del servizio idrico, con particolare riferimento alle riparazioni delle condotte, sono al centro dell’interrogazione dei consiglieri della Lega Nord Marcello Rigucci e Linda Innocentini, che chiedono al sindaco Luciano Bacchetta e alla giunta interventi per migliorare la situazione attuale. Per gli esponenti della minoranza sarebbe necessaria “la costituzione di un fondo societario da mettere a disposizione per i disagi creati, laddove sono ripetitive le riparazioni” e l’attivazione di “azioni risarcitorie”. In questo contesto, Rigucci e Innocentini sottopongono all’esecutivo anche la proposta di “attivare la procedura di scissione con Umbra Acque per riportare il servizio idrico sotto la guida dell’amministrazione comunale”. Nell’evidenziare come siano frequenti “le interruzioni della viabilità per lavori di riparazione della rete idrica eseguiti dal gestore”, i consiglieri della Lega Nord richiamano l’attenzione sul fatto che “come si è potuto constatare dall’ultimo bilancio societario, le spese di riparazione riguardano un capitolo oneroso per tutti i cittadini, che in quota parte sono tenuti a rimborsare”. A supporto dell’istanza di intervento da parte della giunta, Rigucci e Innocentini segnalano alcuni casi esemplari in via Pierangeli, dove “in soli tre mesi e nello stesso punto, sono avvenute quattro riparazioni”, e in via Boccaccio, “dove in un anno sono state effettuate tre riparazioni nello stesso punto”. “L’interruzione temporanea della viabilità crea disagi ai residenti e non”, sottolineano gli esponenti della Lega Nord, che rimarcano: “se analizziamo bene il contesto generale, questo accade nella maggior parte della città e spesso nei soliti punti già riparati in precedenza”. “C’è da domandarsi – puntualizzano Rigucci e Innocentini – se è una cosa voluta, se è dovuto alla incapacità degli operatori nelle riparazioni oppure da un cattivo metodo istruttorio che la società adotta, tanto poi pagano sempre e comunque i cittadini”.
Convivio Rinascimentale: venerdì 6 settembre torna la cena spettacolo a Sansepolcro. A sei anni dall’ultima edizione, torna l’evento che coniuga rievocazione storica e gusto
L’ampio calendario di eventi delle Feste del Palio della Balestra a Sansepolcro si arricchisce ulteriormente grazie al gradito ritorno di una delle manifestazioni più suggestive della parentesi rievocativa del Settembre. Dopo una pausa di sei anni, venerdì 6 settembre la città di Piero della Francesca proporrà nuovamente il suo celebre Convivio Rinascimentale.
L’evento consiste in una cena-spettacolo che farà rivivere le atmosfere rinascimentali attraverso danze, musiche, cibi, spettacoli, scenografie e figure storiche dei banchetti. Un format che negli anni ha riscosso importanti successi anche lontano dal Borgo e dal nostro paese. L’edizione 2019, intitolata “I Cinque Sensi”, si svolgerà a partire dalle 20:30 nel Chiostro di Santa Chiara con la partecipazione dei musici e figuranti della Società Balestrieri e dei danzatori dell’associazione Il Lauro.
Il ritorno del Convivio è stato reso possibile grazie al supporto di Vetrina Toscana, Camera di Commercio di Arezzo-Siena, Confesercenti e Confcommercio. Un appuntamento imperdibile, per il quale è ancora possibile acquistare i biglietti recandosi all’Ufficio Turistico comprensoriale di Via Matteotti 8 (0575-740536) o presso i ristoratori che hanno aderito all’iniziativa: Ristorante Il Fiorentino, Osteria Giardini di Piero, I Brinzelloni, Ristorante Al Coccio, Ristorante La Balestra, Ristorante Il Borghetto, Enoteca Guidi, Gelateria Ghignoni.
8 allegati
Sempre più importante il progetto di calcio giovanile portato avanti dalla Baldaccio Bruni Anghiari
Nel calcio come nella vita si sente spesso ripetere che i giovani rappresentano il futuro. Questo per la Baldaccio Bruni Anghiari non è soltanto un semplice slogan, ma un dato reale confermato dai fatti e dalla crescita esponenziale effettuata nelle ultime stagioni: sotto il profilo dei numeri e della qualità. Il lavoro portato avanti nel settore giovanile e nella scuola calcio sta dando i frutti sperati ed è solo il primo passo di un progetto su cui la società sta investendo energie e risorse. Basi solide che rappresentano le fondamenta del nuovo anno calcistico, in un programma fatto di idee consolidate e di nuove proposte. Due le conferme più importanti. La prima riguarda la certificazione della Scuola Calcio d’Elite (vanto assoluto perché nel Comitato di Città di Castello quella biancoverde è l’unica società a vantare questo riconoscimento). Il risultato è stato raggiunto grazie ad un progetto serio ed un programma mirato, seguendo le linee guida dettate dalla Federazione, che comprendono tecnici qualificati in tutte le categorie, progetti formativi come ad esempio collaborare con una psicologa sportiva e con una nutrizionista (nel caso specifico la dottoressa Gaia Luzzi e la dottoressa Biologa Nutrizionista Giulia Foti) che da settembre a maggio seguiranno sotto i vari ambiti i ragazzi, lo staff ed i genitori in un percorso informativo, conoscitivo ed educativo (dando ovviamente risalto anche agli aspetti sociali che la scuola calcio DEVE curare).
La seconda conferma riguarda il rinnovo dell’affiliazione ormai consolidata con la AC Fiorentina, per il quarto anno consecutivo. Il rapporto stretto con la società viola ha portato tanto in termini di conoscenza formativa agli istruttori che gravitano nello staff e che settimanalmente monitorano in modo capillare il lavoro svolto nel territorio di appartenenza. Il legame si sta rafforzando sempre di più e la conferma è il “Fiorentina Camp” che si è svolto ad Anghiari negli impianti della Baldaccio a luglio. L’evento ha riscosso un grande successo, come partecipazione e a livello di soddisfazione dei ragazzi, tanto che è già stato trovato l’accordo per riproporlo anche nell’estate del 2020.
Quello che sta cominciando è il quarto anno del progetto avviato nella stagione 2016-2017 e che in questo periodo ha già dato frutti notevoli, così come confermato dai responsabili della scuola calcio Federico Fornacini e Tommaso Romanelli. “Siamo partiti come scuola calcio con 60 ragazzi e in questo nuovo anno toccheremo la soglia di 130 iscritti (190 considerando tutto il settore giovanile e contando quindi anche juniores, allievi e giovanissimi). È un dato straordinario che rappresenta per tutti noi un motivo di orgoglio. Siamo soddisfatti del lavoro svolto, ma non ci accontentiamo perché sappiamo che esiste sempre la possibilità di migliorarsi e di proporre qualcosa di nuovo. La nostra realtà ha una sua identità ed un distinto metodo di lavoro e questo ci dà credibilità verso i ragazzi e le famiglie (che ben hanno risposto in questi anni). Abbiamo recuperato consensi con le istituzioni ad Anghiari e nei paesi limitrofi e portato tanti bambini, anghiaresi e non, al campo di allenamento. In questo senso è doveroso sottolineare anche l’importanza di un servizio di trasporto che funziona in modo perfetto. Per fortuna la società ci ha messo a disposizione impianti sportivi di primo ordine per svolgere gli allenamenti (con tre campi in erba a Procelli, Saverio Zanchi e La Motina e uno in sintetico al Procelli) e dei kit personalizzati per ogni categoria con i materiali di lavoro”.
La crescita della scuola calcio va di pari passo con quella di juniores, allievi e giovanissimi, le tre formazioni di riferimento del settore giovanile. La juniores affronterà per il secondo anno di fila il campionato regionale umbro di A1 ed ha le carte in regola per farsi valere, giovanissimi ed allievi proveranno ad essere protagonisti nei rispettivi campionati provinciali. Per queste squadre è stato instaurato un il rapporto di collaborazione con il Vivi Altotevere Sansepolcro.
I presupposti per effettuare un ulteriore step di crescita non mancano e la Baldaccio Bruni è pronta per vivere una stagione intensa con tutte le realtà giovanili. La strada è quella giusta e l’obiettivo è potenziare sempre di più i vari ambiti per permettere ai ragazzi di allenarsi nelle condizioni migliori e per “accompagnarli” in un percorso di maturazione non solo calcistica. “Abbiamo effettuato una scelta ben precisa perché crediamo nei giovani – ha sottolineato il presidente biancoverde Maurizio Lacrimini – e siamo convinti che questo possa darci grandi soddisfazioni. La nuova stagione sta per iniziare e facciamo un grande in bocca al lupo a tutte le squadre di scuola calcio e settore giovanile: ai tecnici, agli accompagnatori e soprattutto ai nostri calciatori perché possano divertirsi e imparare, praticando quello che per noi è lo sport più bello del mondo”.
I QUADRI TECNICI PER IL 2019-2020
– JUNIORES: Allenatore Bernardini Carlo. Staff: Carboni Luigi, Marchese Guido, Bracci Stefano
– ALLIEVI: Allenatore Ciavorella Andrea. Staff: Beretti Luca, Carbonaro Paolo, Mariotti Daniele.
– GIOVANISSIMI: Allenatore Bracchini Federico. Staff: Bracchini Andrea, Invernizzi Alexis, Valbonetti Maurizio, Bruttini Luigi.
Il preparatore dei portieri di juniores, allievi e giovanissimi è Ceppodomo Michele
– ESORDIENTI 2007: Istruttori Bellucci Federico e Rivi Luca // Preparatore portieri: Giovagnoli Matteo
– ESORDIENTI 2008: Istruttori Bastianoni Massimo, Pecorai Franco e Matteagi Mirco // Preparatore portieri: Giovagnoli Matteo
– PULCINI 2009: Istruttori Cambi Mario e Panichi Davide // Preparatore portieri: Pellegrini Francesco
– PULCINI 2010: Istruttori Valenti Giancarlo, Bianchi Daniele e Maltese Salvatore // Preparatore portieri: Pellegrini Francesco
– PRIMI CALCI 2011: Istruttori Leminci Omar, Socali Stefano e Menci Filippo // Preparatore portieri: Pellegrini Francesco
– PRIMI CALCI 2012: Istruttori Pampaloni Roberto e Samuele Giorni
– PICCOLI AMICI 2013-2014: Istruttori Rinaldini Niccolò, Mercati Noemi, Mercati Riccardo
Lo staff della scuola calcio è capitanato dal prof. Pampaloni Roberto come coordinatore dell’area tecnica ed è ricco di istruttori – allenatori qualificati e competenti. Ci sono infatti 6 istruttori laureati o in procinto di laurearsi all’ISEEF, 10 che hanno il patentino UEFA B, giovani con tanta voglia di imparare e 3 preparatori dei portieri di indiscussa affidabilità e competenza.
Camila Raznovich e Philipe Daverio domani a Citta’ di Castello
In Piazza Gabriotti arriva la trasmissione di Rai3 Il Borgo dei borghi. Domani mercoledì 4 settembre e giovedì 5 Camila Raznovich e Philippe Daverio, conduttori della popolare trasmissione, saranno a Città di Castello per girare la puntata che riguarderà il capoluogo tifernate ed in particolare le sue peculiarità artistiche. Per consentire la realizzazione delle riprese televisive, molte delle quali effettuate con i droni, il comando della Polizia municipale ha disposto il divieto di sosta a tutti i veicoli, tranne gli autorizzati, su Piazza Gabriotti nella giornata di domani, mercoledì 4 settembre dalle 8.00 alle 20.00.
Alloggi popolari: domani in pubblicazione il nuovo bando
Sarà pubblicato domani, mercoledì 4 settembre 2019, il nuovo bando di concorso per l’assegnazione di case popolari con i criteri del nuovo regolamento, varato dal consiglio comunale di Città di Castello.
“Abbiamo recepito la legge regionale ma grazie all’apporto di tutte le forze in consiglio abbiamo anche introdotto alcuni apporti originali” ricorda l’assessore tifernate ai Servizi sociali Luciana Bassini “Ad esempio l’articolo 3, relativo ai criteri per la determinazione dei punteggi, collegati a particolari disagi aggiuntivi a quello economico, e gli articoli 7 e 14, relativi alla formazione della graduatoria. Nei punteggi aggiuntivi sono stati previsti massimo 4 punti, che il Comune può assegnare in caso di figli fiscalmente a carico fino a 26 anni, perdita del reddito da lavoro, tempo di residenza del nucleo familiare (con 15 anni continuativi si può ottenere il massimo punteggio). L’articolo 14 distribuisce in uno stesso condominio il 50% degli alloggi a nuclei con cittadinanza italiana, il 50% a non italiani e il 20% per disabilità. Per il resto l’attribuzione dei punteggi è fatta da un programma della Regione Umbria. La commissione comunale interviene nei ricorsi e comunque dalla formazione della graduatoria definitiva in poi. Gli elementi che modificano la graduatoria sono soprattutto reddito, tipologia di alloggio e numerosità. Il Comune ha anche un’altra norma autonoma che disciplina la mobilità all’interno degli alloggi Ater. Infine con un intervento recentissimo abbiamo incrementato i controlli, per cui ogni anno ne saranno effettuati su un numero di assegnatari pari ad almeno il 10% del totale, individuati per estrazione casuale dall’elenco generale e/o su segnalazione presentata al Servizio Politiche Abitative. Il regolamento con questo bando è alla prova del nove e tutti auspichiamo che funzioni soprattutto in termini di equità”.
Il bando di concorso per l’assegnazione degli alloggi Ers, edilizia residenziale sociale, è il numero 12. I moduli per la presentazione delle domande sono scaricabili dal sito del comune di Città di Castello, www.cittadicastello.gov.it, ma sono a distribuzione su cartaceo anche presso il Servizio ERP e la delegazione comunale di Trestina, che resteranno a disposizione dei ciitadini nell’orario di apertura al pubblico, per ogni informazione in merito al bando stesso. La domanda, compilata con bollo di 16 euro, può essere consegnata al protocollo del comune o spedita con raccomandata. Il termine per la presentazione delle domande è il 4 novembre 2019.
Nuove barriere di sicurezza sulla S.P. 208 dello Spino in vista della gara motociclistica del 21-22 settembre.
Continua il progetto della Pro-Spino Team per rendere il Passo dello Spino una strada sicura e a regola
d’arte per lo sport e non solo. Con l’impegno in prima linea della Provincia di Arezzo e la supervisione
dell’Amministrazione comunale di Pieve, qualche giorno fa sono stati infatti installati nella provinciale dello
Spino due tratti di un nuovo tipo di guard rail poco dopo la partenza della cronoscalata e più avanti,
all’ingresso del “bosco”, noto agli appassionati dello Spino per la sua difficoltà tecnica.
Si tratta di una barra in acciaio zincato a salvaguardia dei motociclisti, un dispositivo progettato in Spagna
con omologazione italiana, montato per la prima volta in Italia proprio lungo la S.P, 208. Il guard rail è
dotato di un nastro inferiore che evita impatti con i montanti, una banda più alta del normale che corre
lungo il guard rail in modo da non lasciare spazi sopra o sotto dove potrebbe infilarsi la moto o il corpo del
motociclista che si trovasse a cadere in quel punto, con rischio di lesioni ben più gravi di quelle associate a
una scivolata sull’asfalto. In ottica sportiva, si tratta di un dispositivo di sicurezza che rientra nel requisito di
“contenimento” del mezzo e del pilota nella sede stradale in caso di incidente, sia nelle competizioni
automobilistiche che in quelle motociclistiche. Ma come spesso succede, è proprio grazie alla
sperimentazione in ambito sportivo (“dalle corse alla strada”) che nascono nuovi dispositivi di sicurezza in
grado di salvare la vita anche ai tanti automobilisti e motociclisti che si trovano a percorrere la S.P 208 ogni
giorno per lavoro o turismo, nella rotta francescana diretta all’eremo della Verna. L’installazione di questi
due tratti di nuove barriere anti-intrusione (insieme agli altri allestiti precedentemente per la gara
automobilistica) è un segno tangibile a conferma della politica di investimenti della Provincia di Arezzo per
la sicurezza stradale, ribadita anche in occasione della 47 ª Cronoscalata Storica dello Spino lo scorso 9
giugno, quando la Presidente Chiassai ha dato il via alla gara salendo come “apripista” insieme al presidente
della Pro-Spino Team Alessandro Pigolotti che porta avanti da anni un progetto per rendere lo Spino una
strada sicura e a regola d’arte per lo sport e non solo.
A proposito di sport, la sperimentazione dei nuovi guard rail in ambito competitivo la si avrà il 21 e 22
settembre, quando Pieve S. Stefano ospiterà l’ultima tappa del Campionato Italiano Velocità in Salita
motociclistico. Si terranno quindi lungo i tornanti del Passo dello Spino gli ultimi duelli tra i centauri forse
più coraggiosi nel settore della velocità a due ruote, che si misurano col cronometro a colpi di pieghe e
scalate lungo le curve di una strada che – sebbene dotata degli allestimenti di sicurezza migliori possibili –
non è una pista, rendendo ogni piega più insidiosa, ma anche più spettacolare. La Salita Motociclistica dello
Spino ripropone la sua formula con tante occasioni per il pubblico di vedere in azione questi temerari
centauri con ogni sorta di moto, dagli scooter e moto d’epoca, alle stradali più moderne e i “mostruosi”
sidecar. Sabato 21 settembre a partire dalle 12:30 si svolgeranno le salite di prova, mentre domenica si
parte con gara 1 alle ore 11:00 e gara 2 alle 14:00. La manifestazione ingloba anche quest’anno il Trofeo
Crono Climber, un’invitante ricetta “propedeutica” alla salita che si svolge sotto forma di gara di regolarità
in salita aperta a tutti, anche ai non licenziati FMI (maggiori informazioni su www.prospino.com).