Un viaggio unico tra i luoghi dove tutto ha avuto inizio Ancora una visita guidata per il fine settimana in compagnia di Gran Tour Perugia. Domenica 10 novembre alle 16 spazio a ” Una storia lunga un Bacio. L’amore di Giovanni e Luisa ” incentrata sulla storia d’amore tra Luisa Spagnoli e Giovanni Buitoni, nata nel primo laboratorio della Perugina, o meglio della “Società Perugina per la fabbricazione dei confetti”.
Il tour inizierà dal laboratorio, che si trova in via Alessi, nei sotterranei di palazzo Ansidei, un luogo magico e unico rimasto intatto così come la Spagnoli lo ha lasciato nel 1922. Si proseguirà poi per le vie della città toccando luoghi cari agli inventori del Bacio, il cioccolatino divenuto uno dei simboli della città. Costo della visita guidata euro 15, gratuito fino ai 12 anni.
Per informazioni e prenotazioni alle visite guidate: 371 3116801 (anche WhatsApp) Sito ufficialewww.grantourperugia.it
L’Ente umbro è risultato vincitore del premio organizzato da PEFC Italia e Legambiente a Rimini, il primato a livello nazionale arriva nella categoria “Miglior Gestione Forestale Sostenibile”
Un’altra grande soddisfazione per Afor Umbria, che porta a casa il premio “Comunità Forestali Sostenibili 2024”,organizzato da PEFC Italia (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) – Ente promotore della corretta e sostenibile gestione del patrimonio forestale – e da Legambiente.
Promossa in collaborazione con ‘UNCEM’ (Unione Nazionale Comuni e Comunità Montane), ‘Nuova Ecologia’ e ‘Oltreterra’, la consegna del riconoscimento ad Afor – per la “Miglior Gestione Forestale Sostenibile” – si è svolta ieri (5 novembre) nel corso di Ecomondo 2024, fiera internazionale dedicata alla green e circular economy, a Rimini fino all’8 novembre.
Il progetto vincitore ha riguardato l’ottenimento della certificazione per la Gestione Forestale Sostenibile PEFC da parte dell’Agenzia Forestale Regionale dell’Umbria (AFOR) per alcuni boschi del Parco Regionale del Monte Subasio, che si estende tra i Comuni di Assisi, Spello, Valtopina e Nocera Umbra.
Si tratta faggete, leccete, orno-ostriete, cipressete, boschi misti di querce e latifoglie, abetine, pinete (pino d’Aleppo, domestico e marittimo), boschi di cedro e douglasie – per un totale di 2.313,39 ettari – situati nel Complesso Demaniale Regionale del Monte Subasio, gestiti in modo sostenibile e certificati da CSQA – Certificazione Sicurezza Qualità Agroalimentare.
Il territorio del Subasio, già oasi di biodiversità riconosciuta dalla Rete Europea Natura 2000, è peraltro permeato dalle orme e di San Francesco, primo ecologista della storia che ha abitato proprio questi boschi narrati nei suoi cantici. Questa la motivazione del premio consegnato ad Afor: “Per aver assunto l’impegno di misurare, monitorare e migliorare la gestione dei boschi del Parco regionale del Monte Subasio, attraverso il conseguimento della Certificazione forestale Pefc, applicandosi per comunicare ai cittadini la propria responsabilità di gestire in modo sostenibile il patrimonio naturale comune e per l’impegno a estendere la superficie certificata al restante demanio regionale umbro”.
Il premio di PEFC e Legambiente – giunto alla sua 6^ edizione – vuole valorizzare le buone pratiche di gestione territoriale, evidenziando progetti virtuosi e sostenendo iniziative utili a creare più strumenti possibili per proteggere e migliorare la qualità del patrimonio boschivo nazionale e dei servizi ecosistemici correlati, tutelando la biodiversità e creando valore culturale e identitario.
“Sono esterrefatto, sorpreso e orgoglio per il lavoro fatto fin qui e che ci è stato riconosciuto a livello nazionale – ha commentato l’amministratore unico di Afor Manuel Maraghelli – Ho iniziato il mio mandato il 16 marzo 2020, in un periodo funestato dal Covid. Ci siamo guardati in faccia per conoscerci e credere in una squadra, creare una sinergia tra persone e, solo poi, i progetti. In questi 5 anni abbiamo avuto un ricambio generazionale del 30% del personale, assumendo 165 persone, aumentando del 30% anche i mezzi innovativi e moderni. L’obiettivo fondamentale resta ora la certificazione dell’intero demanio forestale, ossia circa 30mila ettari. Siamo partiti dai primi 2313 del Parco del Subasio e siamo molto motivati nel portare avanti questa gestione sostenibile. Un Ente pubblico come il nostro ha dato un esempio che può seguire anche il privato. Ma tutto, ribadisco, è partito dal team e dai rapporti interpersonali”.
Aldo Cazzullo e Moni Ovadia tornano a Città di Castello con lo spettacolo, “Il romanzo della bibbia”, unica tappa umbra del 2024 in programma Giovedi 21 Novembre alle ore 21 al Teatro degli Illuminati. Progetto artistico-culturale promosso dal comune di Città di Castello, Cooperativa “Il Poliedro”, in collaborazione con sponsor che ne hanno consentito la realizzazione. Si tratta di una storia narrata a due voci quella del giornalista-scrittore e autore televisivo di programmi di successo, Aldo Cazzullo che racconta e l’attore, regista e musicista, Moni Ovadia che lo accompagna con letture, interventi e canti nel ruolo di Dio. Le musiche, dal sacro al contemporaneo, sono a cura di Giovanna Famulari, artista e musicista eclettica. Video, Elisa Salvi, disegni sulla sabbia di Gabriella Compagnone, audio e luci di Stefano delle Piane e Andrea Garibaldi: Corvino Produzioni e Centro Teatrale Bresciano. Il racconto toccherà alcuni degli episodi e dei personaggi più noti dell’Antico Testamento: dalla Creazione a Sodoma e Gomorra, da Adamo ed Eva all’Arca di Noè, da Abramo fino alla profezia di Isaia che preannuncia e lascia intravedere l’arrivo del Messia. C’è una cosa che rimane sempre uguale: la trama. Il sugo di tutta la storia. Il romanzo della Bibbia. La grande vicenda degli uomini vissuti sotto lo sguardo di Dio, da Adamo fino ai nostri padri, le origini della nostra cultura. Sullo sfondo le spettacolari testimonianze che queste storie hanno lasciato nelle arti visive, vere fonti di ispirazione nei secoli dei più grandi artisti. “Una iniziativa di grande valore culturale. Non è la prima volta che Aldo Cazzullo insieme ad altri artisti presenta nella nostra città, libri o eventi teatrali, sempre di straordinario interesse. Questo progetto teatrale di grande successo in tutta Italia sarà senza dubbio apprezzato anche dal pubblico tifernate e non solo”, hanno dichiarato il sindaco, l’assessore alla Cultura e la Presidente di “Poliedro”, Alessandra Garavani, nel ringraziare gli sponsor che hanno consentito la realizzazione del progetto culturale e teatrale. Il 24 settembre è uscito “IL DIO DEI NOSTRI PADRI. Il Grande Romanzo della Bibbia”, nuovo libro di Aldo Cazzullo – ed. HarperCollins – da cui è tratto lo spettacolo teatrale “IL ROMANZO DELLA BIBBIA”. Apertura botteghino giovedi 21 Novembre alle ore 19,30: info e prenotazioni, dal lunedi al giovedi dalle ore 9 alle ore 12, entro mercoledi 20 novembre, tel. 075- 8529613. Costo biglietti: Posti, platea/palco I,II, III ordine 15 euro. Posti palco I, II, III ordine laterale quart’ordine 10 euro.
ALDO CAZZULLO
Entra a La Stampa come praticante nel 1988.[1] Nel 1998 si trasferisce a Roma. Nel 2003, dopo quindici anni a La Stampa, passa al Corriere della Sera dove è inviato speciale ed editorialista. Ha raccontato i principali avvenimenti italiani e internazionali degli ultimi 25 anni, in particolare le elezioni di Chirac, Erdogan, Bush, Abu Mazen, Netanyahu, Sarkozy, Obama, Cameron, Hollande, Trump, Macron, Sanchez, Johnson, oltre ai referendum sull’Europa, da quello francese su Maastricht (1992) alla Brexit. Ha seguito cinque edizioni dei Giochi Olimpici (Atene 2004, Torino 2006, Pechino 2008, Londra 2012, Rio 2016) e cinque Mondiali di calcio, compresa la vittoria degli Azzurri in Germania nel 2006. Ha intervistato Bill Gates, Steven Spielberg, Keith Richards, Jacques Le Goff, Don De Lillo, Mario Vargas Llosa, Daniel Day Lewis, Gérad Depardieu, Nigel Farage, Marine Le Pen e Rafael Nadal oltre ai protagonisti della vita pubblica italiana. Ha dedicato oltre venti libri alla storia e all’identità italiana, sia in chiave critica – come Outlet Italia (2007), L’Italia de noantri (2009) – sia in difesa della storia e delle potenzialità del nostro Paese. Viva l’Italia! (2010), Basta piangere! (2013), Possa il mio sangue servire (2015), Metti via quel cellulare (2017), scritto con i figli, hanno tutti superato le centomila copie; La guerra dei nostri nonni le duecentomila. Dal 10 gennaio 2017 è titolare della rubrica delle lettere del Corriere della Sera, succedendo a Sergio Romano[3]. Il 19 settembre 2018 esce Giuro che non avrò più fame. L’Italia della Ricostruzione, edito da Mondadori. Nel 2020 pubblica “A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia”, grande successo editoriale da oltre 250.000 copie vendute, destinato a diventare uno spettacolo teatrale portato in scena con il cantante Piero Pelù a partire da giugno 2021
MONI OVADIA
Moni Ovadia – Uomo di teatro, attivista dei diritti civili e sociali. Nato a Plovdiv in Bulgaria nel 1946, da una famiglia ebraico-sefardita, alla fine degli anni ’40 si trasferisce a Milano con la famiglia. Formatosi come cantante di musica popolare sotto la guida di Roberto Leydi col gruppo Ensemble Havadià, nel 1984 si dedica al teatro avviando una serie di collaborazioni con numerose personalità della scena tra cui Pier’Alli, Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Giorgio Marini, Franco Parenti. È questa per Moni Ovadia, l’occasione di fondere le proprie esperienze di attore e di musicista, dando vita alla proposta di un “teatro musicale” lungo il quale ancora oggi opera la sua ricerca espressiva. Nel 1993 con Oylem Goylem, una creazione di teatro musicale in forma di cabaret, Ovadia si impone all’attenzione del grande pubblico e della critica giornalistica. A questo spettacolo ne seguiranno molti altri quali Dybbuk, Ballata di fine millennio, Il caso Kafka, Mame,mamele,mamma,mamà… Il Banchiere errante, L’Armata a cavallo, Le storie del Sig.Keuner, Il Violinista sul tetto, la Bella utopia, solo per citarne alcuni, fino ai più recenti “Le Supplici” di Eschilo, “Liolà” di Luigi Pirandello e “Dio ride, nish koshe”. Per il cinema ha lavorato con Nanni Moretti, Mario Monicelli, Roberto Andò, Roberto Faenza e altri. Radio, dischi, libri, lezioni universitarie, fanno da contrappunto alla sua attività principale. Per 5 anni è stato Direttore Artistico di Mittelfest (Festival della cultura mitteleuropea) di Cividale del Friuli. Dal mese di marzo 2021 è Direttore della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara. Nel corso di questi anni gli sono stati conferiti numerosi premi alla carriera e all’impegno civile tra i quali, come egli stesso ama ricordare, il “Sigillo per la pace”, conferitogli dalla città di Firenze, il “Premio Franco Enriquez” per l’impegno civile, il “Premio Speciale UBU 1996” per la sperimentazione teatrale, il “Premio Govi” dalla città di Genova e nel 2009 dal Presidente della Repubblica Italiana il Premio De Sica per il teatro e nel 2010 il prestigioso Premio Musatti dalla Società Psicoanalitica Italiana. Moni Ovadia, oggi è considerato uno dei più prestigiosi e popolari uomini di cultura ed artisti della scena italiana. Il suo teatro musicale, ispirato alla cultura yiddish che ha contribuito a fare conoscere e di cui ha dato una lettura contemporanea, è unico nel suo genere, in Italia ed in Europa. Il suo pubblico abbraccia tutte le generazioni. E’ anche noto per il suo costante impegno etico e civile a sostegno dei diritti e della pace.
GIOVANNA FAMULARI
Musicista eclettica, diplomata al conservatorio di Giuseppe Tartini di Trieste. Violoncellista, pianista, arrangiatrice e produttrice artistica, spazia tra vari generi e stili musicali che vanno dal pop al jazz, dalla musica world alla musica contemporanea passando dal teatro ai concerti e alle colonne sonore. Ha vinto tra l’altro il premio “pavoncella d’oro” e il Premio “AILA 2018”. Ha al suo attivo la realizzazione di 90 CD. Per la Rai Radiotelevisione Italiana si è esibita in numerosi programmi tv e radiofonici, oltre ai suoi progetti musicali da solista collabora con diversi artisti nazionali ed internazionali tra cui, Tosca, Teho Teardo, Linda May Han Oh, Solomon Burke, Ron, Nicola Piovani, Sergio Cammariere, Lenny White, Fred Martins, Marcus Eaton, Mogol, Vinicio Capossela, Gegè Telesforo, Joe Barbieri, Luca Barbarossa, Vincent Segal, Nicola Stilo, Luisa Sobral, Pietro Cantarelli, Gabriele Mirabassi, Paolo Di Sabatino. Con Tosca ha vinto due Targhe Tenco per ”Morabeza“ e il Nastro d’Argento per “il suono della voce” un docufilm prodotto da Rai cinema. Ha lunga esperienza teatrale e televisiva dove ha collaborato come compositrice, arrangiatrice e musicista con Peter Stein, Alfredo Arias, Giovanni Veronesi, Carlo Quartucci, Giancarlo Sepe, Lina Sastri, Tony Servillo, Rocco Papaleo, Moni Ovadia, Massimo Popolizio, Maurizio Malabruzzi, Ennio Coltorti, Erika Blank, Isabella Ragonese, Carlo Quartucci, Alessandro Haber e Clauda Gerini. Ha fatto conoscere il suono del suo violoncello nei più prestigiosi teatri del mondo esibendosi a Dubai, Arabia Saudita, Algeria, Tunisia, Israele, Palestina, Portogallo, Francia, Spagna, Germania, Brasile e Argentina.
Il ciclo di conferenze “Incontri con la storia”, promosso a Sansepolcro dall’Archivio Storico Diocesano, prosegue giovedì prossimo, 7 novembre, con un appuntamento dedicato ad Amintore Fanfani, di cui quest’anno ricorre il venticinquesimo anniversario della morte (20 novembre 1999). In questa occasione don Andrea Czortek, vicedirettore dell’Archivio, presenterà alcuni documenti relativi alla vita del celebre statista e storico dell’economia, tra i protagonisti di maggior rilievo della vita politica italiana della seconda metà del XX secolo. Nato a Pieve Santo Stefano nel 1908 e in seguito trasferitosi con la famiglia a Sansepolcro, Fanfani, anche negli anni trascorsi prima a Milano e poi a Roma, ha mantenuto uno stretto rapporto con la Valtiberina, nella quale, già nell’autunno 1945, anima la vita politica. Impegnato a lungo nel governo nazionale e nei rapporti internazionali (fra l’altro fu presidente della assemblea generale dell’ONU nel 1965, unico italiano ad avere ricoperto questo incarico), Amintore Fanfani ha saputo prestare attenzione anche ai problemi locali, come dimostrano ampiamente i documenti conservati nell’Archivio Storico Diocesano. Tra questi, particolare interesse rivestono le carte della Pontificia Commissione Assistenza e quelle dell’Azione Cattolica Italiana; i documenti dei vescovi dimostrano un profondo legame soprattutto con mons. Pompeo Ghezzi (1912-1953) e mons. Domenico Bornigia (1954-1963): è con essi che Fanfani intrattiene una corrispondenza meno formale, dalla quale emergono anche alcuni tratti della sua personalità e della sua fede religiosa. Inoltre, si conservano alcune fotografie, quasi tutte inedite, che verranno proiettate in occasione della conferenza.
Per gli interessati l’appuntamento è alle ore 17,30 di giovedì 7 novembre nel salone del Palazzo Vescovile a Sansepolcro.
A conclusione delle iniziative nel segno di Francesco e Burri, in occasione degli 800 anni dal “dono” delle Stimmate ricevute da San Francesco d’Assisi sul monte della Verna, la Schola Cantorum “Anton Maria Abbatini” di Città di Castello assieme OIDA – Orchestra Instabile di Arezzo – terranno il tradizionale Concertoin onoredei Santi patroni Florido e Amanzio, Domenica 10 novembre p.v., alle ore 17,00, presso la cattedrale di Città di Castello.
Con questo avvenimento, giunto ormai alla sua sedicesima edizione, la Diocesi, la Basilica Cattedrale e la Schola Cantorum, intendono, anche attraverso un momento culturale-musicale, avvicinare la Città a queste due grandi figure celebrate come capi saldi della storia e della cristianità della chiesa particolare Tifernate.
La performance si svolgerà all’interno della splendida cornice cinquecentesca della Cattedrale che per l’occasione si fonderà con l’installazione della grande tela di Alberto Burri – Sacco – realizzata nel 1969, come scenografia per il dramma “L’Avventura d’un povero cristiano” di Ignazio Silone.
A suggellare l’avvenimento verrà eseguito, in prima nazionale, l’Oratorio “Le Stimmate” per soli, coro ed orchestra, composto nel 1997 da fra Giuseppe Magrino OFM Conv, maestro emerito della Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco di Assisi, oggi Parroco presso la Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari in Venezia.
L’Opera si presenta come composizione unitaria che scorre fluida in un profondo e continuo dialogo interiore di Francesco, che sul monte della Verna, in profonda meditazione, chiede a Dio di provare le stesse sofferenze di Cristo Crocifisso. Il sapiente e personalissimo stile compositivo del maestro Magrino ha saputo interpretare personaggi, situazioni, e lo stesso carattere religioso, riuscendo a comunicare all’ascoltatore sentimenti ed emozioni tra loro anche contrastanti, attraverso un linguaggio musicale ponte, tra il tradizionale stile tonale e la modernità dei compositori del XX secolo.
I personaggi dell’Opera saranno rappresentati dal tenore Matteo Laconi (Francesco), il basso Diego Savini (Storico), il tenore Federico Savini (frate Leone) ed il soprano Myung Jae Kho (un Angelo). La Schola Contorum è preparata dal M° Emanuela Agatoni e l’esecuzione sarà diretta dal M° Alessandro Bianconi.
Si dice che non ci sia mai fine al peggio e in effetti, osservando quanto sta accadendo all’offerta scolastica valtiberina, non si può che concordare con questa frase. Neanche un anno fa, infatti, un intero territorio ha dovuto assistere alla fusione del Giovagnoli-Buitoni di Sansepolcro con il Liceo Città di Piero, mettendo formalmente la parola fine all’autonomia di un istituto che aveva alle spalle quasi 190 anni di storia.
Dopo questo passaggio in cui, a causa della rigida miopia di chi governa, i numeri sono sempre più importanti dell’effettiva utilità dei servizi che continuano a mantenere vive le aree più svantaggiate del Paese, ci eravamo illusi che il peggio fosse passato… e invece no! Prima dell’inizio del corrente anno scolastico il Ministero, a causa di una serie di ricorsi, non ha potuto procedere a nominare, assieme ad altri, un nuovo dirigente per l’Istituto Comprensivo di Sansepolcro e di conseguenza, per consentire il normale avvio delle lezioni, lo stesso è stato dato in reggenza alla preside di quelle che fino a poco tempo erano, di per sé, quattro scuole: in pratica tutte quelle del capoluogo valtiberino!
Una soluzione, che pur essendo temporanea, era già apparsa alquanto ardita e complessa. Ma non è finita qui, perché, per proseguire con un’altra triste frase fatta, in un Paese dove la priorità nazionale non è certo quella di investire sulla scuola, non c’è più nulla di più definitivo del provvisorio. E così è accaduto che una volta superata l’impasse dei ricorsi, a livello regionale sono stati nominati meno della metà dei dirigenti che mancavano all’appello, lasciando dunque nella maggior parte degli istituti le reggenze definite prima dell’inizio dell’anno scolastico.
In questa consueta situazione dove la coperta, ci dicono, essere corta, è quindi emerso che per la Valtiberina non sono stati nominarti i due dirigenti che dovrebbero essere assegnati al Comprensivo di Sansepolcro e al Voluseno di Badia Tedalda e Sestino.
In entrambi questi casi si dovrà pertanto attendere il prossimo anno scolastico per capire se, prima o poi, arriverà qualcuno a dirigere tali scuole oppure no. Di certo, sopratutto a Sansepolcro, la situazione è decisamente critica se si considera che un’unica figura dirigenziale deve al momento gestire praticamente tutte le scuole cittadine dall’infanzia alle superiori! Indubbiamente, in merito a ciò, c’è da dire che ad anno scolastico già avviato la possibilità di non alterare l’equilibrio che al momento è stato trovato è sicuramente un aspetto positivo. Ma un’analisi attenta e seria non può certo limitarsi a questo, dato che per il 2025 il Ministro dell’Istruzione ha previsto, a livello nazionale, un taglio di 650 dirigenze. Di fronte a questa violenta logica di spending review è ancora possibile sperare che il prossimo anno, quando il numero degli istituti si ridurrà ulteriormente, questo territorio possa recuperare una o due dirigenze? Noi crediamo che la servile politica di “appeasement”, o peggio ancora, quella di subire supinamente ogni sacrificio imposto dall’alto non potrà che aggravare la situazione. Il fatto è che un territorio, per il tramite dei suoi amministratori, dovrebbe saper alzare la voce ogni qualvolta questo venga chiamato incondizionatamente a rinunciare alla qualità dei suoi servizi. Con i tempi che corrono se ciò non accade (e questo non riguarda soltanto la scuola) i risultati di certe strategie, improntate sul silenzio e sull’obbedienza, portano soltanto a danni peggiori. Non prendere una posizione in casi come questi significa infatti esporre quanto di funzionale ci è rimasto, in questo caso le nostre scuole, ad un’ulteriore, inesorabile opera di diffuso smantellamento.
È, in altre parole, giunto il momento di alzare la voce, denunciare quanto sta accadendo e difendere un territorio che per quanto riguarda la sua offerta scolastica ha già, evidentemente, dato troppo!
“Proietti farebbe bene a controllare la posta in arrivo nel suo indirizzo mail di presidente della Provincia invece di strappare i programmi elettorali del centrodestra”: inizia così una nota del capogruppo della Lega in Consiglio provinciale, Giovanni Dominici. “Sono due mesi – incalza l’esponente del Carroccio – che l’assessore alle Frazioni del Comune di Umbertide, Francesco Cenciarini ha inviato a Proietti una Pec per segnalare gravi criticità che ogni giorno, da quando è stato installato il cantiere, si verificano lungo la Sp 105 a Verna, all’altezza del ponte del torrente Nestoro, dove è presente un semaforo.
Quotidianamente si formano lunghe file e gli ingorghi sono diventati ormai prassi, causando numerosi problemi ai residenti, alle persone che usano quella strada per lavoro e per gli studenti. Senza dimenticare che con i lavori è stato temporaneamente eliminato il camminamento pedonale, costringendo i pedoni pericolosamente a camminare a pochi centimetri da auto, moto e mezzi pesanti. Inoltre, in alcuni casi si sono registrati anche malfunzionamenti dell’impianto semaforico, con tempi di attesa arrivati anche un’ora prima di riportare la situazione alla normalità. Ad oggi nessuna risposta è arrivata dalla Provincia. La mail è rimasta ferma in qualche ufficio o addirittura non è stata nemmeno letta.
Proietti, chi si candida a governare una Regione deve dimostrare di essere un buon amministratore o che abbia a cuore i problemi dei cittadini. Lei come sempre fa spallucce oppure orecchie da mercante. Pensi a risolvere la valanga di questioni che ha lasciato irrisolte. La Regione Umbria merita attenzione e buon governo. Per questo serve a tutti i costi confermare la fiducia in Donatella Tesei, lasciando all’opposizione una sinistra che mette i bisogni della gente sempre al solito posto privilegiando protagonismi e parole vuote”.
Profondo cordoglio del sindaco della giunta e del presidente del consiglio comunale per la scomparsa oggi, di Giorgio Anderini, 77 anni, storico funzionario comunale del Servizio Anagrafe del comune ed in particolare responsabile degli allora uffici Leva, Pensioni e Carte di Identita’ apprezzato e benvoluto da tutti per il modo gentile di porsi con competenza e disponibilità. Giorgio Anderini e’ stato inoltre per tanti anni la “voce” del Citta’ di Castello calcio, il “re”dei cronisti sportivi di innumerevoli radiocronache per Radio Citta’ di Castello, Radio Tiferno 1 ed altre emittenti allo stadio “Corrado Bernicchi” ed anche in trasferta. Memorabili i suoi “siparietti” via etere con i compianti colleghi Fabio Pelosi e Romano Fiorucci, come lui cronisti di “razza” e grandi esperti di calcio. “Figura di spicco del panorama sociale cittadino, Anderini, funzionario per tanti anni del comune ed in particolare del servizio anagrafe”, hanno dichiarato sindaco, giunta e presidente del consiglio comunale nel rinnovare le condoglianze alla famiglia – lascia un grande vuoto ed un esempio però da seguire in riferimento in particolare al suo attaccamento ai colori della città’ alla tradizione e alla sua storia”. Anche il Servizio Stampa del comune ed i colleghi giornalisti tifernati si uniscono al cordoglio delle istituzioni e della città per la perdita di un “caro amico”. I funerali si svolgeranno domani mercoledì 6 novembre alle ore 15,00 presso la Chiesa Santa Veronica a La Tina.
Si terrà domenica 10 novembre alle ore 15.00, quasi coincidente con il compleanno del futurista Gerardo Dottori, nato 11 novembre del 1884, Buon compleanno Dottori!!, l’incontro organizzato dall’assessorato alla cultura di Città di Castello in occasione del 140° genetliaco del pittore perugino, con alcuni membri dell’Archivio Dottori, invitati in occasione della mostra Collezionismo Tifernate: Gerardo Dottori a Città di Castello, allestita presso la Event Room della Pinacoteca di Città di Castello a cura di Lorenzo Fiorucci. Sarà proprio quest’ultimo che introdurrà gli ospiti, invitati ad illustrare alcuni degli aspetti più tipici della pittura del futurista umbro. In particolare Antonella Pesola affronterà l’ambito più sacro e forse anche meno noto dell’artista, con la sua devozione all’ambito francescano, di cui in mostra si conserva proprio un’opera che rievoca la Porziuncola di Assisi. Mentre Andrea Baffoni illustrerà gli elementi linguistici più vicini al futurismo e all’aeropittura che hanno reso il nome di Dottori uno dei protagonisti della corrente di Marinetti. Infine Massimo Duranti collocherà l’opera di Dottori in quello che era il contesto artistico a cavallo tra il primo e secondo dopoguerra. La particolarità della mostra di Città di Castello è infatti quella di testimoniare, attraverso tredici opere provenienti da collezioni locali, tutte le stagioni linguistiche adottate dal pittore perugino. La mostra, visibile fino al 24 novembre sarà inoltre oggetto di scansione digitale da parte degli studenti del corso di geometri del locale istituto Franchetti Salviani, che guidati dalla Prof.ssa Marta Davanzati realizzeranno un virtual tour scaricabile dal sito MUA, la rete museale del comune di Città di Castello, e fruibile da smartphone o da computer anche dopo la fine naturale della mostra.
Giovedì 7 novembre il mercato settimanale tornerà nel centro storico di Città di Castello. In anticipo su quanto previsto dall’ordinanza che a metà ottobre aveva disposto il trasferimento nel parcheggio dello stadio comunale Corrado Bernicchi per la concomitanza con i grandi eventi dell’autunno, gli ambulanti allestiranno di nuovo i propri stand in piazza Matteotti e largo Gildoni, in piazza Fanti e in piazza Gabriotti. Anche gli operatori commerciali del mercato ortofrutticolo riprenderanno posto nel parcheggio Raniero Collesi. “Il mercato settimanale torna a casa dopo tre fine settimana davvero straordinari vissuti nel nostro centro storico con Tiferno Comics Fest&Games 2024, Altrocioccolato e il Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato”, sottolinea l’amministrazione comunale con l’assessorato al Commercio e al Turismo. “Migliaia di persone hanno letteralmente riempito le nostre piazze in ogni week-end, dimostrando con i numeri l’apprezzamento per l’offerta di qualità dei grandi eventi che hanno aperto la stagione autunnale di Città di Castello nel segno delle eccellenze del territorio e di una proposta culturale, artistica e commerciale di rilievo nazionale”, osserva l’assessorato, evidenziando “l’efficacia di una programmazione incentrata sulla sinergia tra tutte le associazioni coinvolte, che ha messo professionalità, disponibilità e partecipazione al servizio di una visione comune rivolta alla valorizzazione della nostra bellissima città”. “Con le fiere di San Florido, che si svolgeranno dal 15 al 17 novembre, e Retrò, che tornerà il 17 novembre – continua l’assessorato – l’autunno di Città di Castello riserverà ancora appuntamenti importanti, che daranno l’opportunità di vivere il nostro centro storico e di approfittare non solo di una ricca offerta culturale e artistica, ma anche dello shopping nei negozi in vista delle festività natalizie”.
Fino a sabato 16 novembre nel Palazzo del Podestà di Città di Castello continua la mostra-forum organizzata da L’Altrapagina e curata da Maria Sensi dal titolo “Esperienze in mostra” per festeggiare il 40mo anno di attività dello storico magazine, che continua a svolgere il suo ruolo coltivando il valore della conoscenza reciproca. Il programma della mostra include incontri e laboratori. Si inizia martedì 5 novembre alle ore 17.30 con il primo appuntamento dal titolo “Cura: il nuovo nome della Pace”, interverrà Flavio Lotti, presidente della Fondazione PerugiAssisi per la cultura della Pace. Si prosegue sabato 9 novembre alle ore 18.00 con “I tanti guai dell’Appennino tra Umbria e Marche”, uno sguardo condiviso con Claudio Mancini, responsabile TAM (Tutela ambienti montani CAI). Ultimo appuntamento sabato 16 novembre alle ore 17.00 con “Diritti e solidarietà”, laboratorio per adolescenti condotto dalle educatrici della Riosecco Onlus. L’accesso alla mostra è libero e si potrà visitare dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 18.00 alle ore 20.00. Mentre sabato 09 novembre alle ore 17.00 nella Galleria Borgo Farinario, 5 a Città di Castello ci sarà l’inaugurazione della “Mostra di Pittura Collettiva di Matteo Milli & 2G Graffiti (Guadagni Gianluca). Matteo Milli è un giovane pittore autodidatta che realizza dipinti a soggetto storico e mitologico. Ha esposto alle gallerie Mentana e Merlino di Firenze e all’interno di “Contatti dell’Appennino” curata dal professore Roberto Volpi. Ha realizzato alcuni fumetti a sfondo storico tra cui l’opera “La ballata tra arte e spada”. Mentre 2G Graffiti al secolo Gianluca Guadagni è un appassionato di disegno e nelle sue opere cerca di raffigurare arte contemporanea e pop art utilizzando numerose tecniche tra cui matita, acquarello, tempera e spray paint. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 17 novembre 2024. Infine domenica 10 novembre alle ore 15.00 in Pinacoteca Comunale conferenza dal titolo “Dottori 140°” a cura di Archivi Dottori, interverranno Michela Botteghi, Assessore alla Cultura, Lorenzo Fiorucci, Curatore della mostra, Massimo Duranti, Direttore Archivi Dottori, Andrea Baffoni, Membro Archivi Dottori, Antonella Pesola, Membro Archivi Dottori.
Ponte “acchiappaturisti” Il Ponte di Ognissanti ha visto un gran numero di tifernati e turisti visitare i musei comunali cittadini. Già dalla sera del 31 Ottobre la Pinacoteca di Città di Castello si è animata di tanti bambini che hanno partecipato all’evento Halloween al museo di PoliedroCultura; grazie a enigmi da svelare e arcani da risolvere hanno visitato in modo divertente il museo in una sera davvero speciale. Grande affluenza di turisti in Pinacoteca poi dal 1 al 3 Novembre complice anche l’evento Bianco Pregiato e il bel tempo che ha permesso a turisti di visitare la città e il museo e per gli amanti degli animali è stato possibile grazie al “servizio di Pet Stop”, il primo attivato in umbria dallo scorso anno. Di grande interesse è stata la visita al museo per ammirare le opere di Luca Signorelli e Raffaello; non da meno l’interesse per la mostra “Collezionismo Tifernate. Gerardo Dottori a Città di Castello” in programma fino al 24 Novembre. Di grande interesse anche la mostra fotografica Obiettivo Bambini di Franco Luigi Beretta esposta fino a martedì 5 Novembre e l’inaugurazione della mostra di vetrofusione Cinzia Prosperi. “Siamo soddisfatti degli ingressi di questo fine settimana, abbiamo anche avuto prenotazioni di visite guidate e tutto questo ci spinge ad andare avanti su questa strada”, hanno dichiarato dall’assessorato alla cultura e da PoliedroCultura. Ottimo anche il numero di visitatori al Centro delle Tradizioni popolari di Garavelle dove turisti e tifernati si sono immersi piacevolmente nella vita di un tempo nei 3 giorni del Ponte di Ognissanti
Terzo appuntamento della seconda edizione del CIRCOLO DELLA POESIA con l’autore VERIS VALENTINI nella Sala di Palazzo Bufalini, Circolo Tifernate, Accademia degli Illuminati giovedì 7 novembre alle ore 18.00. L’evento è realizzato dal Comune di Città di Castello Assessorato alle Politiche culturali e dal Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati Veris Valentini “V come Amore” LuoghInteriori Editore, 2024
Presentazione di Germano Innocenti Letture di Silvia Bardascini Musiche a cura Katarina Polchi piano Novamusica3.0 mi
Veris Valentini, figlio di madre romagnola e padre umbro, sin da bambino ama disegnare. Questo lo porta, giovanissimo, a lavorare come designer con le migliori aziende italiane ed estere di arredamento. Poco dopo apre uno studio per esprimersi in vari campi: dall’edilizia residenziale all’arredamento fino al design. Da qualche anno vive e lavora in Umbria, in una piccola valle ai confini della Toscana. Scrive soprattutto pensieri, di getto, flash di Vita improvvisi che coglie lasciando il resto in sospeso, anche la Vita se necessario.
Con la casa editrice LuoghInteriori ha già pubblicato due raccolte poetiche: 2020 fino a quando? (2021), Lo scoglio giusto (2022). Sempre per LughInteriori nel 2023 è uscito il suo primo romanzo Il doppio amore di Anna, seguito nel 2024 da L’ultimo velo. Si raccomanda la prenotazione visto il numero limitato di posti: il circolodellapoesia@circolotifernate.it – 3397203829
Anas ha fatto sapere che a causa delle condizioni meteo sfavorevoli che hanno caratterizzato i mesi di settembre e ottobre, i lavori in corso hanno subito qualche rallentamento. Tutt’ora e solo per i prossimi 5 giorni, in alternativa allo svincolo di Promano, per l’ingresso in E45 in direzione Nord rimane consigliato l’ingresso in E45 allo stesso svincolo di Promano in direzione Sud e l’inversione di marcia allo svincolo di Montone.
L’evoluzione dei cantieri nel prossimo periodo sarà la seguente:
È prevista per giovedì 7 novembre la riapertura della rampa in uscita dalla E45 in carreggiata Nord dello svincolo di Promano;
È prevista per sabato 9 novembre la riapertura della rampa in ingresso in E45 dello svincolo di Città di Castello Sud in direzione Cesena;
Per il completamento dei lavori di ripristino dei cavalcavia è prevista a partire dall’11 di novembre e fino al 20 dicembre la chiusura al transito della rampa di ingresso in E45 in direzione SUD dello svincolo di Città di Castello Sud. Durante questo periodo sarà reso sempre fruibile l’ingresso in E45 in direzione SUD sia da Promano che da Città di Castello Nord;
È prevista per i primi di dicembre la riapertura della rampa in ingresso in E45 dello svincolo di Promano in direzione Cesena;
Hai voglia far passeggiate elettorali, in Alto Tevere conosciamo bene i danni della Giunta Tesei. Danni alla sanità, allo stato sociale, al modello di sviluppo. Se a questi aggiungiamo il taglio agli Enti Locali previsto dalla legge finanziaria delle destre il gioco è fatto. Tesei e Meloni sono infatti due facce della stessa medaglia. La destra a tutti i livelli decide di tagliare i fondi che servono per i servizi essenziali, scaricando tutta la gestione sugli enti locali e, di conseguenza, lasciando cittadini e cittadine a subire l’austerità. In questo modo i divari aumenteranno sempre di più, diminuiranno i servizi e i costi per i cittadini. Noi ci poniamo invece l’obiettivo di rendere prioritari gli interventi su fragilità e disagi. Vogliamo costruire un’alternativa per l’Umbria e per il Paese.
Alessandro Alunno, candidato consigliere regionale per Alleanza Verdi e Sinistra
Il prossimo 22 novembre 2024, il Comune di Sansepolcro si prepara a celebrare la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, un appuntamento di grande importanza per ricordare, riflettere e agire. Questa giornata rappresenta un’occasione per la nostra comunità di unirsi contro un fenomeno purtroppo ancora molto diffuso e che riguarda da vicino ogni strato della società.
In collaborazione con Pronto Donna, ASL Toscana Sud Este i Servizi Sociali dell’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana, l’Assessorato alle Pari Opportunità ha organizzato una serie di eventi per coinvolgere attivamente tutti i cittadini e dare voce a una causa che richiede l’impegno di ciascuno di noi.
La mattinata inizierà alle 9.30 presso la Sala del Consiglio di Palazzo delle Laudi con la conferenza “Azioni e Parole contro la Violenza di Genere”. Sarà un momento di confronto, guidato da esperti e rappresentanti delle istituzioni. Tiziana Innocenti, Funzionario dell’Ufficio Provinciale Pari Opportunità di Arezzo, interverrà per raccontare le iniziative e le politiche che sono state avviate nel nostro territorio per prevenire la violenza di genere e sostenere le vittime. L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza ed in particolare agli studenti delle scuole del comprensorio che sono stati direttamente invitati a prendere parte all’iniziativa. Sarà un’occasione preziosa per informarsi e capire meglio quali strumenti sono a disposizione delle donne e delle famiglie in difficoltà, e come possiamo, tutti insieme, costruire una società più sicura e giusta. Proprio in supporto a questo tema saranno in Sala anche rappresentanti delle Forze dell’Ordine per poter rispondere a tutte le domande che i presenti avranno da porre in merito. Preziosa sarà anche la presenza di alcuni rappresentanti del Consiglio Comunale dei Giovani, sempre sensibili a tematiche di questo tipo.
A seguire, alle 12.15 nel Giardino di San Puccio, si terrà una cerimonia commemorativa presso le Panchine Rosse, simbolo internazionale della lotta contro la violenza sulle donne. Sarà un momento di riflessione e raccoglimento per ricordare Silvia, Katia e Alexandra, le cui vite sono state spezzate dalla violenza. La cerimonia sarà arricchita dalla presenza del Centro Studi Musicali della Valtiberina, che accompagnerà questo omaggio con un tocco artistico e solenne.
“La Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne è molto più di una ricorrenza – sottolinea l’assessore alle Pari Opportunità Valeria Noferi -È un richiamo alla coscienza di tutti noi, per non dimenticare le vittime, ma soprattutto per continuare a promuovere una cultura di rispetto e solidarietà. Ogni gesto, ogni parola e ogni iniziativa possono fare la differenza. L’Amministrazione Comunale di Sansepolcro invita tutta la cittadinanza a partecipare attivamente, perché solo insieme possiamo combattere e superare la violenza di genere.”
Appuntamento al 22 novembre 2024 per condividere questo momento di comunità e di impegno. La presenza di tutti è importante.
10 novembre ore 18.00 in scena ISTANTI di e con Francesco Seri per NUOVI ORIZZONTI la rassegna di teatro contemporaneo di Monterchi Laboratori Permanenti ha inaugurato la terza edizione di Nuovi Orizzonti, la rassegna di teatro contemporaneo a Monterchi, al Teatro Comunale, sede della Residenza artistica e culturale dell’associazione. La manifestazione si è aperta il 27 ottobre e durerà fino al 13 febbraio 2025, offrendo al pubblico diversi appuntamenti, dal teatro canzone alle drammaturgie contemporanee, agli spettacoli dedicati a bambini e famiglie. Nuovi Orizzonti è una rassegna rivolta principalmente agli abitanti del territorio della Valtiberina e al loro coinvolgimento: attraverso le sfaccettature del Teatro di ricerca, potranno divertirsi, ragionare, pensare, immaginare – come spiega la direttrice artistica Caterina Casini; – gli spettacoli proposti – prosegue l’Assessore alla Cultura Manuela Malatesta – assumono un significato sempre più profondo e portano con sé momenti di riflessione, frammenti musicali, incontri intimi, cercano di costruire e rendere saldo il rapporto fra i bambini e ragazzi con il teatro. Per il secondo appuntamento previsto il 10 novembre alle ore 18.00 quest’anno è stata inserita nella programmazione una nuova proposta di teatro-canzone: lo spettacolo ISTANTI con Francesco Seri voce e clarinetto. Quello che viene presentato a Monterchi è un viaggio nel mondo del musicista Francesco Seri, senza barriere di nessun genere. Un mondo di suoni, pochi, sempre pochi, che genera emozione. “Le emozioni non sono riconducibili ad un numero, ad una quantità, diciamo che le unisce la condizione di tirarci fuori dal recinto del nostro io: è un denudarsi del proprio “apparire”, mettersi in gioco. Questo “meccanismo” genera contatto, genera comunicazione, genera relazione, reazione, conoscenza, esperienza e tutto ciò mi ha sempre offerto la possibilità di sbagliare facendo, proponendo. Da sempre “aggeggio” con la musica e negli ultimi anni ho iniziato a fermare i miei ISTANTI scrivendo suoni e testi che porto in pubblico in forma di canzone. Emozionarsi fa bene, spero che i miei “ISTANTI” contribuiscano, in piccolissima, minuscola, infinitesimale parte, al bene di chi mi ascolta” Francesco Seri. Francesco Seri, nato a Pieve S. Stefano, ha iniziato giovanissimo lo studio del clarinetto. La musica ha sempre accompagnato la sua vita suonando in orchestre sinfoniche, gruppi di musica da camera, realizzando incisioni discografiche – è sua l’interpretazione della colonna sonora dell’ultimo film di Massimo Troisi “Il postino” composta da Luis Bacalov e vincitrice del Premio Oscar – e poi nella veste di insegnante facendo esperienze dalla Scuola d’Infanzia fino ad arrivare all’insegnamento in Conservatorio, passando infine per un periodo di attività legato alla direzione d’orchestra. Dal 2014, anno della scomparsa di sua madre, ha iniziato a scrivere canzoni su testi suoi. Anche quest’anno Laboratori Permanenti ha attivato un ABBONAMENTO speciale rivolto al suo pubblico: si tratta infatti di un abbonamento a 4 spettacoli valido sino al 31 settembre 2025, che rappresenta una card a scalare non nominativa con cui il pubblico può usufruire di tutti gli spettacoli proposti dall’associazione sul territorio, dalla rassegna a Monterchi a quella a Pieve Santo Stefano (che sarà presto presentata) per finire con il festival estivo. Una proposta agile e facilmente fruibile creata appositamente per offrire al pubblico la possibilità di vedere del buon teatro a prezzi contenuti e di poterlo condividere con chi preferisce e quando preferisce!
BIGLIETTERIA Intero € 10,00 Ridotto under25 e over65€ 8,00 Abbonamento 4 spettacoli € 30,00 Programma completo su www.laboratoripermanenti.com
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