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Congresso socialisti altotiberini: pieno sostegno al campo largo alle elezioni che si svolgeranno in Altotevere

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L’assemblea dei socialisti di Città di Castello riunitasi sabato 23 Marzo fra i vari punti programmatici ha affrontato anche i prossimi appuntamenti elettorali in Altotevere.


Al lavoro per la costituzione di un gruppo socialista Altotiberino, e consci che la prossima scadenza elettorale amministrativa assuma un particolare rilievo per riaffermare la presenza socialista nel territorio, Il PSI di Città di Castello sosterrà i candidati sindaci del centro sinistra: Mirko Ceci a Pietralunga, Stefano Veschi a San Giustino, Mirco Rinaldi a Montone, Alessandro Capacci a Citerna.


In particolare ritengono importante un’affermazione elettorale del compagno Alessandro Capacci, per 10 anni consigliere comunale del PSI a Citerna.

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Puletti (Lega): “una domenica a ripulire le sponde del Tevere col Fishing Club Alto Tevere, questa la vera tutela del territorio”

“Una domenica all’insegna del buonsenso, dell’amore e del rispetto per l’ambiente e per il proprio territorio, grazie all’associazione Fishing Club Alto Tevere Umbro che ha organizzato una giornata dedicata alla pulizia del Tevere nel tratto No Kill di Città di Castello”. Il plauso all’iniziativa arriva dal consigliere regionale della Lega, Manuela Puletti, che ha condiviso questa esperienza con decine di pescatori, volontari e con le loro famiglie.
Prosegue Puletti: “Sono questi gli eventi che vanno valorizzati e incentivati. Ho voluto essere presente perché a riconoscere la valenza dell’iniziativa siamo tutti bravi, ma a rimboccarsi le maniche, mettersi i guanti e gli stivali in pochi sanno farlo, se non chi davvero ha a cuore il proprio territorio. Il rispetto dell’ambiente passa anche attraverso la pulizia dei corsi d’acqua ed è un obiettivo comune che deve vedere coinvolte istituzioni, associazioni e singoli cittadini nell’intento di contribuire al miglioramento del territorio. Questo appuntamento, diventato ormai un cult in Altotevere, è il risultato del lavoro di un’associazione viva e forte del territorio che riesce a coinvolgere decine di persone per senso civico, passione, divertimento e amicizia, una risposta sana e concreta a quell’ambientalismo da salotto che grida, ma non si ‘sporca’ mai le mani”.
“Ritengo doveroso – afferma ancora l’esponente della Lega – esprimere un sincero plauso al gruppo di giovani tifernati, per la grande disponibilità messa al servizio della collettività, alle associazioni Arci Pesca, Fisa e Pro Loco di Piosina e Monterchi, e Aipd (Associazione Italiana Persone Down) che hanno partecipato a questo tradizionale appuntamento del Fishing Club Alto Tevere Umbro, al cui presidente Francesco Duranti va il mio ringraziamento per l’invito e l’ospitalità. Il loro impegno deve essere preso da esempio, perché solo con l’aiuto di tutti sarà possibile lasciare a chi verrà dopo di noi un ambiente migliore e dei sani principi civici. Grazie anche alla Pro Loco di Piosina e a quella di Monterchi per aver organizzato un divertente pranzo sociale nella condivisione di uno sport sano, che in Umbria vanta una lunga tradizione e che, a fronte dei troppi vincoli, deve essere sostenuto concretamente anche dal mondo della politica, come personalmente ho fatto in questi anni con azioni come la mozione portata in Aula per consentire il ripopolamento dei corsi d’acqua della nostra regione”.

(nella foto il consigliere regionale Manuela Puletti insieme ai partecipanti all’iniziativa del Fishing Club Alto Tevere Umbro)

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Il dialetto tifernate protagonista in Spagna con gli studi di Matteo Nunzi

Il dialetto tifernate sbarcherà in Spagna con Matteo Nunzi, studioso delle forme linguistiche dell’Alta Umbria e degli idiomi regionali italiani. In una delle nazioni con la maggiore varietà, ricchezza e caratterizzazione linguistica in Europa, il tifernate sarà infatti tra i relatori di una conferenza che si svolgerà alla fine di aprile, presso l’università catalana Rovira i Virgili di Tarragona. In quell’occasione, Nunzi sarà chiamato, insieme al linguista bolognese Daniele Vitali, a parlare dei dialetti del nord e del centro d’Italia e, in particolare, delle più recenti ricerche fatte nell’area del tifernate. Il seminario, che si terrà in lingua catalana e spagnola, è frutto dei contatti presi con il professor Pere Navarro, importante studioso dei dialetti della Catalogna. Navarro è anche un collezionista di edizioni de “Il Piccolo Principe”, il libro più tradotto al mondo dopo la Bibbia, e ha già avuto modo d’apprezzare la versione in dialetto tifernate di Matteo Nunzi, ovvero “Chel Fiol Principi”. L’importante impegno spagnolo farà da ideale prologo a una serie di presentazioni e pubblicazioni che riguarderanno sempre l’Altotevere e altri territori, dei quali Nunzi sarà protagonista anche in collaborazione con alcune associazioni, allungando una striscia editoriale già importante, che vanta titoli come la “Grammatica del dialetto di Lugnano” e il “Vademecum d’ortografia dialettale per l’area tifernate”. Lo studioso lavorerà tra l’altro a una nuova pubblicazione sulle differenze interne al territorio linguistico di Città di Castello per conto dell’Istituto Gabriotti, in seno al Concorso Pierangeli. Inoltre, è in procinto di uscire un’analisi fonetica del dialetto cittadino di Umbertide e, più in avanti, sarà data alle stampe quella delle parlate di Gubbio. “Matteo ci stupisce veramente con la sua capacità di indagine linguistica e la sua passione per il dialetto tifernate, doti con le quali ci ha aperto un mondo ricco e curioso, ma anche davvero inaspettato, che parla della storia, delle tradizioni e dei costumi della comunità di Città di Castello, raccontandone la straordinaria ricchezza attraverso l’impressionante varietà delle sue forme lessicali e fonetiche”, affermano il sindaco Luca Secondi e l’assessore alla Cultura Michela Botteghi, che sabato scorso alla Biblioteca comunale Carducci hanno partecipato, insieme a tanti cittadini appassionati della storia e del dialetto di Città di Castello, alla presentazione della terza edizione del libro “La vóci dela Mìnima”, nell’anniversario dei dieci anni dalla prima pubblicazione dell’opera. “Siamo sicuri che con il valore scientifico dei suoi studi Matteo riuscirà a conquistare anche l’interesse della qualificata platea di esperti che incontrerà in Spagna – sottolineano Secondi e Botteghi – e chissà che questa importante occasione non apra la strada a una bella opportunità di contaminazione con la cultura iberica”. Nella conferenza alla Biblioteca Carducci la raccolta di storie popolari locali racchiusa nel volume “La vóci dela Mìnima” è stata proposta in veste rinnovata e ampliata, corredata d’un’appendice antologica con alcuni testi prodotti successivamente dall’autore. Insieme a Nunzi e agli amministratori comunali, ad animare la mattinata sono stati il linguista Daniele Vitali, che si è collegato in videoconferenza da Bruxelles, Dino Marinelli, Giovanni Ottaviani e Lazzaro Bogliari, che ha portato anche i saluti del fratello Gianfranco, professore di letteratura Università Per Stranieri di Perugia, impossibilitato a presenziare all’evento. Lucia Zappalorto ha accompagnato le relazioni dei presenti con alcune letture di brani tratti da “La vóci dela Mìnima” e “Fòjji –Fogli(e)”, oltre che dalla traduzione in dialetto de “Il Piccolo Principe”, “Chel fiol Prįncipi”. “Ho intrecciato gli studi sul dialetto tifernate con un lavoro di ricerca glottologica portato avanti in varie zone d’Italia, in collaborazione col Daniele Vitali, utilizzando anche registrazioni audio dei parlanti e, dunque, un corposo archivio sonoro dei dialetti trattati”, spiega Nunzi. “Questo impegno ha portato, fra le altre cose, alla prima descrizione fonetica particolareggiata di modelli diversi di parlare nell’area tifernate, a partire da quello del castellano cittadino e del lugnanese prevalente, e alla prima formulazione di un sistema ortografico appositamente pensato per la zona castellana, basato sulle analisi fonetiche e sulle specifiche caratteristiche del parlato. Un lavoro di cui vado particolarmente orgoglioso – conclude lo studioso – perché ha permesso di stabilire per la prima volta come si scrive il dialetto nel tifernate”.

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La Bocciofila Cerbara trionfa a Città di Castello nel 2° Trofeo Chiccomatic

La Bocciofila Cerbara trionfa nel 2° Trofeo Chiccomatic, gara regionale organizzata dalla bocciofila Città di Castello con 332 atleti provenienti da Umbria, Toscana, Marche e Lazio che hanno gareggiato sotto la direzione di gara di Edoardo Edoardi. Nella categoria A, tra gli atleti migliori in competizione, i portacolori del sodalizio tifernate Luigi Bianchini e Stefano Giulietti si sono classificati al primo posto e sul secondo gradino più alto del podio sono saliti i compagni Stefano Puletti e Fabiano Savini. Nella categoria BCD si sono imposti Leonardo Gagliardoni e Lamberto Ghiani (S. Erminio), che hanno preceduto Michele Mazzoni e Riccardo Mazzoni (Cortona Bocce). Al Bocciodromo di Città di Castello si sono svolte le fasi finali della manifestazione, che hanno coronato i turni eliminatori organizzati negli impianti di tutta la provincia di Perugia. “Come sempre perfetta l’organizzazione del presidente della Bocciofila Città di Castello Paolo Bettacchioli e dei suoi collaboratori, che ringraziamo per la nuova, importante, ribalta offerta alla nostra città con questa bella manifestazione di carattere interregionale, insieme agli sponsor locali che sostengono una disciplina così cara a tutti noi”, afferma l’assessore allo Sport Riccardo Carletti, che ieri mattina ha seguito in prima persona le gare a bordo campo. “Città di Castello vanta una storia gloriosa nelle bocce e i nostri portacolori si confermano tra i migliori nel centro Italia, con la passione e l’impegno che ci piacciono e che danno una bella immagine della nostra città”, osserva Carletti, che evidenzia “la soddisfazione per il ricambio generazionale che continua ad assicurare risultati di alto livello e che auspichiamo possa contribuire a portare avanti ancora a lungo questa genuina passione della nostra città”

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Ad In Primo Piano Enea Paladino

Torna In Primo Piano, ospite del programma condotto da Michele Tanzi, il sindaco di Citerna, Enea Paladino

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Week end da incorniciare per il Canoa Club di Città di Castello: sette medaglie d’oro vinte dai giovani della società e la convocazione in nazionale di Leonardo Pierangeli

Week end da incorniciare per il Canoa Club di Città di Castello che, in occasione della 54° edizione della Gara Nazionale Canoa Kayak svoltasi a Città di Castello lo scorso fine settimana, riporta a casa ben sette medaglie d’oro grazie alle eccellenti prestazioni di alcuni suoi atleti, Josè Mercati, Federico Pellegrini e Leonardo Pierangeli, quest’ultimo peraltro convocato anche per il raduno della Nazionale giovanile che si svolgerà a Valstagna da giovedì 28 marzo a sabato 31 marzo, accanto a lui, a seguirlo in questa avventura, il Tecnico Federale, Giovanni Saperdi e il Direttore Tecnico Vladi Panato.

Nello splendido scenario del fiume Tevere, che ha fatto da cornice impeccabile all’evento, presenti per tutta la durata della manifestazione, il Sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, e l’Assessore allo sport, Riccardo Carletti, i portacolori del sodalizio tifernate hanno solcato a colpi di pagaia le acque del fiume nel tratto compreso tra la frazione di Piosina e il Rione Prato dove ha sede il Club, mettendo in mostra le loro capacità e riportando a casa tre ori, nella giornata di sabato e quattro nella giornata di domenica.

Nello specifico, per quanto riguarda la Gara in Linea svoltasi sabato 23 sulla lunghezza di 5 km, sono saliti sul gradino più alto del podio Josè Mercati nella categoria Allievi B K1, Federico Pellegrini nella categoria Cadetti A K1 e Leonardo Pierangeli nella specialità Cadetti B C1, prestazioni replicate anche nella giornata di domenica 24 in occasione dello svolgimento della Gara Discesa Sprint, con le medaglie d’oro aggiudicatesi da Mercati, Pellegrini e Pierangeli, questi ultimi anche in coppia nella categoria Cadetti B C2.

Pregevole 6° posto nella categoria K1 Senior per Edoardo Collesi che conferma il momento di forma importante che lo ha reso protagonista, anche nel recente passato, di prestazioni memorabili, grazie alle quali è stato convocato per ben due volte in Nazionale.

Grande successo di partecipazione in occasione dell’evento che ha visto riversarsi in citta oltre 200 atleti provenienti da tutta Italia oltre 25 società sportive tra cui l’Ivrea Canoa Club, lo Shock Wave Sports, Canoa Club Pescantina (quest’ultimo vincitore della Coppa Primavera), il Canoa Club Rivabella, il Canoa Club Oriago, il Canoa Club San Giorgio a Liri e il Pro Metauro e che ha registrato la presenza alla manifestazione cittadina di atleti di primario spessore tra cui le Campionesse del Mondo, Giulia Formenton e Alice Panato, assieme a loro, il Campione del Mondo, Mariano Bifano.

“I nostri ragazzi ci fanno davvero sognare e siamo orgogliosi dei loro straordinari risultati, grazie ai quali il Canoa Club Città di Castello si conferma un punto di riferimento nel panorama nazionale in questa disciplina spettacolare e difficile”, hanno sottolineato il Sindaco di Città di Castello Luca Secondi e l’assessore allo Sport Riccardo Carletti, ringraziando “il presidente Nicola Landi e tutto lo staff tecnico per il magnifico lavoro cui portano in alto i colori della nostra città, nel segno della passione e dei più sani valori dello sport”.

“Voglio esprimere, a nome di tutto il Consiglio Direttivo, le mie più sentite felicitazioni ai nostri Atleti, Collesi, Mercati, Pellegrini e Pierangeli per i traguardi raggiunti in occasione della nostra gara più importante” ha dichiarato, appena spentisi i riflettori sulla manifestazione, il Presidente del Canoa Club Tifernate, Nicola Landi.

“Le medaglie d’oro dei nostri ragazzi suggellano in modo importante l’ottimo lavoro che essi svolgono quotidianamente, seguiti dai tecnici del Club e dimostrano come l’abnegazione e l’impegno alla fine ripaghino dei sacrifici che vengono fatti da chi pratica sport. A loro tutti giungano le nostre felicitazioni e un grosso in bocca al lupo al nostro Leonardo Pierangeli che grazie alle qualità dimostrate in occasione della gara, il prossimi mese, potrà vivere l’esperienza della Convocazione in Nazionale, seguendo le orme del compagno di squadra, Edoardo Collesi, che lo scorso anno, per ben due volte, ha fatto analoga esperienza. Infine, ma non ultimo in ordine di importanza, voglio esprimere un ringraziamento alla componente pubblica, il Sindaco, Luca Secondi, e l’Assessore allo Sport, Riccardo Carletti, che come al solito non hanno mancato di far sentire la loro partecipazione fattiva per tutta la durata dell’evento e un grazie speciale ai nuovi tecnici del Club, Carlo Bevicini, Alberto Cavargini e Giulio Ventanni per l’ottimo lavoro che svolgono con i nostri ragazzi”.

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“Ragazze vi aspettiamo, la nostra è una realtà che deve crescere, noi abbiamo dato il via ora ci serve aiuto e rinforzi in squadra”… appello delle rugbiste tifernati per partecipare alla Coppa Italia

L’originale appello delle rugbsite di Città di Castello a mettere in piedi una squadra per partecipare alla Coppa Italia e nel giro di due anni puntare in alto alla massima serie – “Ragazze vi aspettiamo, la nostra è una realtà che deve crescere, noi abbiamo dato il via ora ci serve aiuto e rinforzi in squadra”, dicono in coro Elisa, Federica, Gloria, Eleonora, Matilde, Martina, Noemi, Giulia e Andrea,  per ora, le nove atlete della costituenda squadra di rugby femminile che fa capo al Città di Castello Rugby

Elisa, Federica, Gloria, Eleonora, Matilde, Martina, Noemi, Giulia e Andrea, sono per ora, nove atlete della costituenda squadra di rugby femminile a Città di Castello, con un sogno nel cassetto sportivo e sociale, quello di raddoppiare almeno le adesioni per poter partecipare alla Coppa Italia di categoria a maggio e nel giro di due anni mettere in piedi una “rosa” competitiva per tentare la scalata ai campionati che contano fino alla serie A. Non è finita qui. Le “ragazze” della  compagine di rugby femminile, dai 18 a 35 anni, che fa capo al Città di Castello Rugby, vogliono sfatare con i fatti stereotipi e luoghi comuni sulla pratica di questo glorioso sport per il gentil sesso ed appannaggio solo dei colleghi. “Il rugby è un bellissimo sport alla portata di tutti, dove il gruppo fa la differenza e i valori di lealtà, rispetto dell’avversario e delle regole in campo e fuori sono alla base del gioco che ci rende felici”, dichiara Elisa Leonardi, a nome delle compagne di squadra al termine di un allenamento sotto la supervisione dell’attento e preparato coach, Alessandro Gori, una “vecchia gloria” del rugby che ha deciso di condividere fin da subito questa loro avventura.  “Ragazze vi aspettiamo, la nostra è una realtà che deve crescere, noi abbiamo dato il via ora ci serve aiuto e rinforzi in squadra”, prosegue Elisa mentre indossa con orgoglio accanto alle altre atlete, la bellissima maglia realizzata dall’artista, Andrea Lensi, la prima maglia da rugby in Italia a favore della sportività e contro il razzismo, una divisa che è stata il manifesto dell’impegno per una pratica agonistica etica, dentro e fuori dal campo di gioco, dal Città di Castello Rugby. Il disegno della mischia “ruck” non è solo un insieme di giocatori che lottano fisicamente sul campo, è un tributo alla solidarietà e alla contaminazione positiva. Alla fine della scorsa estate, dopo alcuni incontri, si è infatti concretizzata l’idea di creare una compagine di rugby femminile, dai 18 a 35 anni, che fa capo al Città di Castello Rugby ( per ora una decina di ragazze). Tanta la volontà di dar luogo a questo progetto, iniziando con il primo allenamento a metà settembre 2023. “Ai due appuntamenti settimanali del martedì e venerdì, hanno risposto un gruppo di aspiranti rugbiste pieno di voglia ed entusiasmo con i primi approcci e allenamenti al rugby nella nostra struttura in via Bartali, alle porte della città”, precisa Alessandro Gori, coordinatore tecnico della squadra. “Al momento siamo circa dieci, siccome si gioca in sette effettivi cerchiamo almeno di raddoppiare questo numero per poter avere più chanche e giocare in modo corretto ed effettuare gli allenamenti e in prospettiva futura per partecipare ai campionati nazionali che si giocano in 15.” Con determinazione, voglia ed  impegno, si è via via formato  il “gruppo”  fulcro di ogni progetto sociale e sportivo. Raggiunto un buon livello di condizione tecnica ed atletica, abbiamo iniziato a confrontarci con altre squadre. La prima uscita della squadra si è tenuta a Forlì, un allenamento congiunto e partita, con la locale formazione femminile del Forlì Rugby 1979, il primo di un programma di incontri di preparazione per partecipare alla prossima Coppa Italia Seven 2024. Tale manifestazione si disputerà in tarda primavera, al termine del campionato nazionale femminile di serie A. “Chiunque voglia approcciare questa disciplina, voglia provare ad essere parte di un gruppo che ha nella lealtà, nel rispetto delle regole del gioco  verso compagne ed avversarie, le sue caratteristiche fondamentali di un altissimo valore d’inclusivita’ , può tranquillamente  e liberamente accedere alla struttura, (Rugby Città di Castello ASD, internet)”, conclude il coach. Gori. Anche le istituzioni, comune in testa, plaudono ad una iniziativa di grande valore ed esempio non solo sportivo ma anche sociale ricordando che “l’amministrazione comunale investirà circa 118 mila euro per attrezzare lo stadio del rugby cittadino con un moderno sistema di illuminazione. “Un salto di qualità che ci voleva per un impianto cresciuto di pari passo con l’espansione nel nostro territorio di un movimento sportivo che, grazie al Città di Castello Rugby, si è diffuso soprattutto tra i giovani, trasmettendo alla comunità tifernate la passione per una disciplina antica e affascinante, e si è caratterizzato per una forte e riconoscibile impronta sociale”, sottolineano il sindaco Luca Secondi e l’assessore ai Lavori Pubblici e allo Sport Riccardo Carletti. Lo stadio del rugby è una struttura funzionale e di qualità, che suscita l’ammirazione sincera di tutte le squadre che vengono a giocare a Città di Castello e che negli anni ha fatto da cornice a tante belle iniziative di carattere sociale. Tra queste, nel 2016, l’esperienza senza precedenti in Umbria e in Italia del “Progetto Terzo Tempo”, con i membri del gruppo Altotevere Stefano Bianconi dell’Associazione Italiana Persone Down-onlus che in occasione di ogni gara casalinga della squadra tifernate servivano a tavola nell’abituale riunione conviviale di giocatori e tecnici della squadra avversaria. Una originale opportunità dei veri “tifosi speciali” di rendersi utili e mostrare la precisione e l’accuratezza nel fare le cose, insieme alla loro contagiosa allegria, in un inedito incontro con lo sport all’insegna dell’abbattimento delle barriere culturali. Un’altra memorabile testimonianza di sensibilità sociale fu poi quella del Natale del 2019, quando la mano di un artista, Andrea Lensi, firmò la prima maglia da rugby in Italia a favore della sportività e contro il razzismo, una divisa che è stata il manifesto dell’impegno per una pratica agonistica etica, dentro e fuori dal campo di gioco, dal Città di Castello Rugby. Il Città di Castello Rugby è nato nel 2003 grazie alla passione del suo ideatore Marco Notarianni e di un gruppo di amici- oggi conta oltre 100 tesserati in tutte le categorie, dalla under 6 alla seniores, fino al settore femminile, che quest’anno è partito con questo interessante progetto. Dai primi allenamenti nei vari campetti reperiti in città, vagando tra la Casella, l’Istituto Agrario, il Centro Belvedere, fino alla prima sistemazione stabile al campo di Pescidoro, la società ha via via preso consistenza, crescendo nei numeri e nella qualità.  Oggi, quella che poteva sembrare una scommessa azzardata può considerarsi vinta: quel primo gruppo di appassionati e di curiosi è diventato una società solida, protagonista a pieno diritto del panorama rugbistico italiano, con le varie formazioni del Città di Castello Rugby conosciute e apprezzate in tutte le competizioni cui partecipano, e con un impianto tra i più belli dell’intero centro Italia, realizzato in collaborazione e sinergia con l’Amministrazione comunale, una struttura funzionale e di qualità, che suscita l’ammirazione sincera di tutte le squadre che vengono a giocare. E’ stata attivata una attività di tutoraggio ed assistenza della nuova società Centauri Rugby che ha avviato la sua attività a Sansepolcro, come polo di riferimento per la parte toscana dell’Alta valle del Tevere.

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L’”Uovo sospeso” nuova iniziativa del Lions Club Città di Castello Host

L’”Uovo sospeso” è nuova iniziativa per il nostro territorio ed è realizzata dal Lions Club Città di Castello Host in occasione della Pasqua. Fino al 29 marzo telefonando al n. 3495309444 è possibile versare un contributo per l’acquisto di un “Uovo sospeso”, che verrà poi consegnato dal Lions Club Città di Castello Host a famiglie individuate dai Servizi Sociali del Comune di Città di Castello. L’iniziativa, fortemente voluta dal Presidente dell’associazione, Catia Cesarotti, ha trovato l’immediata condivisione del Consiglio Direttivo e di tutti i soci.
Alcune famiglie,”- dichiara Catia Cesarotti- “che si trovano in difficoltà economiche, sono costrette a far meno di alcuni prodotti che in certe situazioni diventano superflui, ma che comunque fanno parte di quei piccoli piaceri della vita, soprattutto, in questo caso nei confronti dei bambini”.
Il Lions Club Città di Castello Host è presente in maniera concreta e fattiva in ogni situazione ove vi sia una necessità di qualsiasi tipo ed costantemente impegnato a soddisfare i bisogni del territorio e dei cittadini.

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Secondo appuntamento con “Circolo della Poesia”: Angela Ambrosini nella Sala di lettura, Palazzo Bufalini, Circolo Tifernate, Accademia degli Illuminati giovedì 28 marzo alle ore 18.00

Proseguono gli appuntamenti del programma CIRCOLO DELLA POESIA con il secondo poeta Angela Ambrosini nella Sala di lettura, Palazzo Bufalini, Circolo Tifernate, Accademia degli Illuminati giovedì 28 marzo alle ore 18.00.

L’evento è realizzato dal Comune di Città di Castello Assessorato alle Politiche culturali e dal Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati 

Giovedì 28 marzo 

Angela Ambrosini “Ora che è tempo di sosta”, CTL Editore, Livorno, 2017

Letture di Iacopo Tonelli

Musiche a cura di Antony Guerrini, chitarra

A portare i saluti Gregorio Anastasi, Presidente del Circolo Tifernate – Accademia degli Illuminati

e Catia Cecchetti coordinatrice dell’iniziativa.

Angela Ambrosini

laureata in lingua e letteratura spagnola, poetessa, narratrice, saggista, traduttrice, ha conseguito il Master in Traduzione Letteraria all’Università di Siena. Insignita a Parigi nel 2015 del “World Literary Prize alla Cultura”, è vincitrice in oltre quattrocento concorsi di poesia e narrativa. Fa parte della redazione di due riviste letterarie, ha pubblicato cinque libri di poesie, due di racconti e l’audio libro della pubblicazione “Ora che è tempo di sosta”. In uscita a giugno 2024 per Luoghinteriori il prossimo libro di poesie. Per la “Giornata del Ricordo” la Compagnia MEDEM ha messo in scena le opere Memorie dal sottosuolo ed Esilio. Biografia nei siti www.linkedin.com e www.literary.it. Pagina fb angela ambrosini autrice.

Coordinamento e info: 

Catia Cecchetti ilcircolodellapoesia@circolotifernate.it- 075 6975824 – 339 7203829  

Visto il numero limitato di posti è necessaria la prenotazione

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In tanti, nonostante il maltempo, per la domenica ecologica con l’operazione “biondo tevere”

In tanti, nonostante il maltempo, per la domenica ecologica con l’operazione “biondo tevere”, l’iniziativa spontanea giunta alla settimana edizione, organizzata dalle Fishing Club Altotevere Umbro, Arci Pesca Fisa e Pro-Loco di Piosina e Monterchi con la straordinaria collaborazione dei soci dell’Aipd (Associazione Italiana Persone Down). Il plauso delle istutuzioni

In tanti, nonostante il maltempo, per la domenica ecologica con l’operazione “biondo tevere”, l’iniziativa spontanea giunta alla settimana edizione, organizzata dalle Fishing Club Altotevere Umbro, Arci Pesca Fisa e Pro-Loco di Piosina e Monterchi con la straordinaria collaborazione dei soci dell’Aipd (Associazione Italiana Persone Down). Pneumatici di auto e moto, marmitte e tubi di scappamento accanto a rifiuti tradizionali, plastica, ferro, lamiera e oggetti abbandonati da chi sicuramente non vuole bene all’ambiente, al proprio patrimonio verde e idrico, alla propria comunità. Non poteva mancare anche una vasca da bagno arrugginita ed altri arredi bagno e rubinetti. La mattinata, faticosa ma concreta e ricca di soddisfazione per gli organizzatori, si è conclusa con un “bottino” evidente di rifiuti che ora verranno indirizzati nel giusto percorso di smaltimento. “Come negli anni passati – precisano soddisfatti gli organizzatori – sono intervenute tante persone, circa 80 persone, anche famiglie con bambini. Abbiamo raccolto svariati rifiuti, bottiglie di vetro, plastica, lattine di latta, ruote di macchine e bicicletta, ma nonostante le continue campagne per un mondo più pulito c’è chi continua a non avere rispetto per il nostro amato mondo, ma noi nel nostro piccolo continueremo a sorvegliare, sperando che prima o poi le cose cambino. Alla fine della giornata ci siamo ritrovati per un pranzo conviviale presso la sede della Pro Loco Piosina, pensando già a nuove iniziative per sensibilizzare la popolazione.” I volontari sono stati invitati a partecipare alla pulizia forniti di guanti, sacchi per la raccolta dei rifiuti e altri strumenti utili per la nobile causa lungo le sponde del tevere e percorso verde adiacente. Sono poi stati distribuite mappe dell’area per la raccolta differenziata dei rifiuti ed organizzati laboratori e attività educative per i partecipanti. 

“Il progetto di pulizia ecologica nel tratto no-kill del fiume Tevere tra Città di Castello e San Giustino- concludono – dimostra l’importanza dell’unione della comunità locale per preservare l’ambiente e promuovere lo sviluppo sostenibile, promuovendo l’attenzione sul territorio e sulla sua tutela.”

“Ancora una volta cittadini, sportivi, amanti dell’ambiente e delle bellezze naturali protagonisti di una bella domenica all’insegna dell’amore e tutela dell’ambiente, che rimediano a danni e inciviltà di persone che senza scrupoli dimostrano di non voler bene alla propria comunità al proprio territorio. Le istituzioni sono grate ed orgogliose di tutto questo e proseguiranno sempre con maggiore attenzione a mettere in atto progetti ed iniziative di sensibilizzazione e rispetto all’ambiente”, hanno dichiarato gli assessori allo Sport e Ambiente, Riccardo Carletti e Mauro Mariangeli

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Avviata la ristrutturazione dei locali che torneranno ad ospitare la Biblioteca Comunale a San Giustino

Ha preso avvio nei giorni scorsi il cantiere presso il piano terra di Palazzo Zanchi in Piazza del Municipio. Il progetto per complessivi 160.000 euro finanziato per 130.000 euro da fondi GAL Alta Umbria e per 30.000 euro dal bilancio comunale, consentirà al termine dei lavori di riattivare la biblioteca comunale.

Con l’acquisizione, avvenuta tre anni fa, da parte del Comune dei locali oltreché del giardino antistante dove sarà attiva la nuova biblioteca, i sangiustinesi avranno a disposizione un luogo centralissimo e molto bello, dove poter dedicarsi a letture e momenti di relax. 

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Basket: Pino Dragons – Romolini Immobiliare 99-72

La partita di Firenze tra Pino Dragons e Dukes parte in equilibrio, ma ben presto i padroni di casa riescono a piazzare un parziale di 22-5 che gli permette di prendere già il largo nel primo quarto. 

Le grandi percentuali di Pino Dragons, unite a fin troppe palle perse della Romolini Immobiliare, fanno sì che il primo quarto si chiuda sul 35-16.

Sansepolcro comincia molto meglio il secondo periodo, attaccando con maggior aggressività e di conseguenza accumulando falli a favore, andando in bonus già dopo due minuti e mezzo. Poi però il terzo fallo di Hassan, che costringe coach Mameli a sostituirlo, e la difesa a tutto campo di Firenze permettono a quest’ultimo di allungare nuovamente, fino al 58-30 con cui si va all’intervallo.

A inizio terzo quarto la precisione al tiro dei padroni di casa, fino a quel momento altissima, cala drasticamente e la Dukes prova ad approfittarne per ridurre lo svantaggio. Le palle perse della Romolini Immobiliare continuano però a moltiplicarsi, impedendo ai bianconeri di trovare continuità offensiva. E quando Firenze riesce a ritrovare confidenza col canestro, la distanza torna ad ampliarsi.

Col quarto periodo che si apre sul 78-49 per Pino Dragons, coach Mameli non può che sostituire gran parte dei titolari e dare spazio ai giocatori della panchina. 

Alla fine il risultato finale dice 99-72 per Firenze, che ha dato l’idea di crederci maggiormente fin dalla palla a due. Per la Romolini Immobiliare invece davvero troppi palloni persi, anche banali, e una difesa da reimpostare, che per la seconda partita consecutiva incassa quasi 100 punti. Unica vera nota lieta, i primi punti in bianconero del giovanissimo Meschvildishvili.

La Dukes incassa così la quarta sconfitta consecutiva, che di conseguenza compromette fortemente la possibile corsa ai playoff. 

Ora la pausa pasquale e poi l’impegno infrasettimanale del 3 aprile, in casa contro Sancat Firenze.

Tabellino: Mihajlovic 15, Bazani 14, Hassan 14, Spillantini 12, Calzini 11, Meschvildishvili 3, Occhirossi 3, Cipriani, Della Mora, Sekrouf ne.

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Aiuta anziana con problemi di vista al postamat di Trestina ma le ruba quasi 300 euro: denunciata una 42enne

I Carabinieri della Stazione di Trestina, a conclusione di attività d’indagine, nei giorni scorsi hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia una 42enne di Umbertide, per l’ipotesi di reato di furto aggravato.

I fatti risalgono allo scorso mese di gennaio, quando un’anziana signora, a causa di alcuni problemi di vista da cui è affetta, richiese ad una ex vicina di casa, di cui nutriva estrema fiducia, un aiuto per poter prelevare del denaro ad uno sportello bancomat.

Durante le operazioni di prelievo, eseguite presso un postamat di Trestina, la donna aveva consegnato all’anziana signora solo la somma di 20 euro dei 300 richiesti, adducendo che vi era stato un malfunzionamento. 

La signora, insospettita dall’accaduto, aveva chiesto pochi giorni dopo al figlio di controllare l’estratto conto, appurando che la somma prelevata corrispondeva effettivamente ad euro 300 euro e si recava di conseguenza presso il locale Comando Stazione per sporgere formale denuncia.

I militari, acquisite le immagini di videosorveglianza registrate dalla telecamera posta nei pressi del predetto postamat, hanno appurato che la donna dopo aver prelevato la somma di 300euro, ne consegnava solo 20 alla vittima, occultando la somma restante. 

A conclusione degli accertamenti, i Carabinieri hanno deferito in stato di libertà la 42enne per l’ipotesi di reato di furto aggravato. 

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Aggressione a cittadino extracomunitario, indagano i Carabinieri di Perugia

Nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Perugia sono intervenuti in piazza Vittorio Veneto ove era stato segnalato al numero unico “112” un presunto accoltellamento.

I militari, dopo che il personale del 118 ha prestato le cure del caso, hanno identificato l’uomo, un 27enne del Gambia senza fissa dimora e con precedenti di polizia. 

Lo straniero ha riferito di una aggressione in centro ieri notte nel corso della quale sarebbe stato ferito ad una mano, verosimilmente con un’arma da taglio, per asportargli il telefono cellulare. L’uomo solo in mattinata avrebbe deciso di ricorrere alle cure mediche per la ferita riportata nella notte. 

Sui fatti sono in corso accertamenti dei Carabinieri per chiarire la dinamica e individuare l’autore.

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L’augurio pasquale del vescovo Andrea Migliavacca

In vista delle celebrazioni della Settimana Santa e della Pasqua il vescovo Andrea Migliavacca ha incontrato la stampa per condividere il proprio augurio alla comunità. “Vorrei estendere il mio augurio a tutta la comunità – ha detto il Presule – non solo alla Chiesa, ma a tutti, da chi non crede a chi non è cristiano, fino a chi arriva da Paesi lontani. Auguro che sia una Pasqua di pace; a Mosca, in Ucraina, a Gaza e nella Terra Santa, in Sud Sudan, in Siria e in tutti quei luoghi colpiti dalle ostilità e che il Papa chiama ‘terza guerra mondiale a pezzi’, dei pezzi che si stanno via via unendo, purtroppo.

Il Risorto porta questo saluto: ‘Pace a voi’. Il mio augurio poi vorrei fosse un augurio di vita, in questo contesto di inverno demografico e dove diminuiscono costantemente le nascite. Alla vita si manca oggi di rispetto su più fronti, con un Paese europeo che addirittura mette in costituzione il diritto all’aborto, ma anche nei tanti modi con cui viene negata la dignità della vita delle persone, come avviene con la non attenzione ai poveri. Che la Pasqua ci aiuti a scoprire la ricchezza e la bellezza della vita e ci faccia diventare difensori della vita. Vorrei poi che il mio augurio pasquale fosse un augurio alla famiglia e di famiglia. Le famiglie oggi vivono situazioni di grande difficoltà, ma la famiglia è il luogo che aiuta a rendere coesa una società e ci apre al mondo del lavoro, dello studio. Essa è il fondamento sul quale la società può camminare insieme, per questo va custodita e accompagnata”. 

Nel difficile contesto internazionale nel quale viviamo non possiamo lasciarci vincere dalla sfiducia. “La luce e la speranza sono uno dei frutti della Pasqua. Un dono che può essere coltivato con la preghiera che educa il cuore a diventare costruttore di pace. La speranza nasce anche dalla consapevolezza che dove ci sono guerre oggi ci sono anche costruttori di pace. Certo, serve uno sguardo realistico, ma deve essere contrastata la cultura della guerra e delle armi”. In merito alle crescenti emarginazioni e povertà il vescovo Andrea Migliavacca ha sottolineato come “Il Risorto nella Pasqua visita i suoi e porta la luce e la pace.

Tutti, specialmente in questo tempo, a partire dalla Chiesa, siamo invitati a visitare i volti e i luoghi della povertà, così come le tante famiglie che non arrivano a fine mese. Lo si può fare portando un aiuto concreto, ma anche attraverso l’arte dell’incontro. Le persone infatti hanno bisogno di aiuto materiale, ma anche di umanità”. Ecco allora l’invito “a vivere e rendere vivi i quartieri, i luoghi di incontro e aggregazione”, nella consapevolezza che c’è un clima di “alleanza tra varie istituzioni civili, compresa la Diocesi e la Caritas diocesana, per contribuire a rispondere meglio alle problematiche delle nostre comunità, condividendo la lettura dei problemi e la disponibilità a unire le forze”.

La diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro si appresta a celebrare la Settimana Santa, culmine dell’anno liturgico. Sono numerose le Messe presiedute dal vescovo Andrea Migliavacca. Domenica delle Palme e della Passione del Signore, nella basilica di San Domenico in Arezzo alle 10.30 si svolgerà la commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme con una processione fino alla Cattedrale dove poi verrà celebrata la Messa (in diretta su Tsd nel canale 85 e in streaming all’indirizzo www.tsdtv.it/live). Mercoledì Santo, 27 marzo, nella Pieve di Santa Maria in Arezzo, alle 21 ci sarà un concerto-meditazione realizzato dalla Cappella Musicale della Cattedrale, diretta dal maestro Cesare Ganganelli. Il momento di preghiera alternerà letture a riflessioni del vescovo Andrea Migliavacca, brani di polifonia, a cappella, o con accompagnamento organistico a cura del maestro Eugenio Maria Fagiani.

Il Giovedì Santo alle 10 il Vescovo è in Cattedrale per la Messa Crismale (in diretta su Tsd) e alle 18 per la Messa in Coena Domini (in diretta su Tsd); alle 16 il Presule sarà invece alla Casa Circondariale di Arezzo per la Messa nella Cena del Signore celebrata insieme ai detenuti, il personale carcerario e i volontari che vi prestano servizio. 

Il giorno seguente, Venerdì Santo, alle 9 in Duomo ad Arezzo, ci saranno l’ufficio delle letture e le lodi e alle 18 la celebrazione dell’azione liturgica della Passione del Signore. Alle 21, il nostro Vescovo sarà a Cortona, per la “processione dei simulacri” e la commemorazione della Passione del Signore. La partenza è prevista dalla chiesa dello Spirito Santo e dopo aver toccato diverse chiese della cittadina etrusca, si conclude in piazza della Repubblica, alla presenza delle autorità cittadine, con un intervento del Vescovo (l’evento è seguito da Radio Incontri, in FM 88.4 e 92.8 e in Dab, oppure in streaming all’indirizzo www.radioincontri.org). Cortona ha il privilegio di custodire anche un consistente frammento della Santa Croce. La reliquia, fu donata a frate Elia dall’imperatore di Costantinopoli e da lui portata a Cortona nel 1242.

La Passione di Gesù, ebbe così a Cortona una ragione in più per favorire il sorgere di Compagnie laicali a carattere penitenziale. Alcune Compagnie sono scomparse con il tempo, ma sono rimasti gli artistici simulacri che ogni anno, nei giorni del dolore e della gloria del Signore, ripercorrono le vie cittadine, ricomponendo così, per immagini, il racconto della Passione.  

Il Sabato Santo alle 9 in Cattedrale vengono celebrati ufficio delle letture e lodi, mentre la Veglia Pasquale inizierà alle 22.30 (trasmessa in diretta su Tsd). Nel corso della Veglia ci sarà anche il conferimento del sacramento del battesimo per un gruppo di otto adulti. Il giorno di Pasqua le celebrazioni presiedute dal vescovo Andrea sono alle 10.30 in Duomo ad Arezzo per il Pontificale (in diretta su Tsd) e alle 18 nella Concattedrale di Sansepolcro. Il Martedì di Pasqua il Presule presiederà alle 18 presso la Collegiata di Foiano della Chiana la Messa a processione del Cristo Risorto (evento seguito da Radio Incontri).

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Stop al parco nazionale dell’altotevere, la soddisfazione della Lega

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“Orgoglioso che l’Aula abbia approvato la mia mozione, sottoscritta anche dai colleghi della Lega Manuela Puletti e Marco Castellari, per impedire l’istituzione del Parco nazionale ‘Catria, Nerone e Alpe della Luna’. Così il consigliere regionale Valerio Mancini, primo firmatario della mozione approvata dal Consiglio regionale, che segue un atto con la stessa finalità presentato in Consiglio Comunale a Città di Castello, ottenendone l’approvazione. 

“Come fatto in passato e come già avvenuto  Città di Castello attraverso l’atto da me presentato in quel caso come consigliere comunale e che fortunatamente ha trovato accoglimento con l’astensione dei consiglieri comunali, così come poi di quelli regionali, del Pd – spiega Mancini – la Lega è riuscita a scongiurare che si dia seguito, in Umbria, all’insensato progetto, nato da un’iniziativa parlamentare di esponenti di M5S, Pd e sinistra, e che Comitati minoritari, con iniziative come lo pseudo convegno che era stato promosso a gennaio a Sansepolcro, tentano di riproporre in nome di un ambientalismo estremista che non fa bene al territorio, alla sua economia ed anche all’ambiente.

Il tutto – sottolinea – senza coinvolgere, ieri come oggi, le Istituzioni, almeno in Umbria, e le popolazioni dei territori. Che ne subirebbero le pesanti e vincolanti conseguenze. L’istituzione del Parco danneggerebbe gli agricoltori, gli allevatori e tutti gli operatori delle attività agrosilvopastorali che hanno investito nelle loro attività e che dispongono delle conoscenze, della tradizione e della cultura per tutelare l’ambiente e la biodiversità. Il nostro ‘no’ al parco è motivato innanzi tutto dal fatto che non c’è mai stato un contatto formale con le Istituzioni, né partecipazione con i cittadini. Auspichiamo che eventualmente si costituisca un tavolo di discussione con le realtà istituzionali, sociali ed economiche locali, viste le problematiche vissute con i parchi regionali già esistenti, diventati un ricovero di cinghiali. I cittadini e le istituzioni devono essere attori di una sana protezione dell’ambiente.

Per questo – conclude Mancini – questa mozione impegna la Giunta a dire ‘no’ a iniziative che in nome di un ambientalismo miope ed estremista porterebbe non solo gravi danni economici nell’Alto Tevere, così come nei territori di Toscana e Marche interessati, ma anche all’abbandono dei territori e quindi a creare un danno all’ambiente stesso”.

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Calcio: Finale Coppa Italia Pietralunghese-Cannara all’insegna di arte, amicizia e promozione di eccellenze agroalimentari del territorio

Sport e fair play all’insegna dell’arte, amicizia e promozione delle eccellenze agro-alimentari del territorio. Un quadro al posto del tradizionale gagliardetto societario prima del calcio di inizio. Lo ha consegnato oggi il patron della Pietralunghese, Giuliano Martinelli, qualche istante prima della finalissima di Coppa Italia con il Cannara in programma allo stadio ‘Pietro Barbetti’ di Gubbio. Un bellissimo gesto e condivisione dei valori di amicizia e passione per lo sport che potrebbe far scuola anche in altre occasioni. “Certo che conta il risultato e tutti siamo felici e contenti quando si vince e si conquista il podio più alto, però alla base di tutto ci sono i rapporti umani, il rispetto delle regole, la passione per lo sport, l’amicizia e anche, perché no, la promozione del nostro bellissimo territorio a partire dalle eccellenze agroalimentari che ne sono i simboli accanto all’arte, alla cultura e alla storia che tutti ci invidiano” ha dichiarato il cavalier Giuliano Martinelli, ‘re’ del tartufo, imprenditore di successo da qualche anno impegnato in prima linea nel progetto polisportivo e sociale a Pietralunga, calcio in testa ovviamente.

“Il quadro, realizzato dal maestro Stefano Lazzari, titolare della Bottega Tifernate (leader a livello internazionale nella riproduzione di opere d’arte) – ha proseguito Martinelli – rappresenta un ‘incontro’ tra due prodotti tipici, eccellenze delle due città, Pietralunga e Cannara, il ‘tartufo bianco’ e la ‘cipolla’ che si scontreranno in campo. Prodotti della tavola conosciuti in tutto il mondo che sono i protagonisti di questo dipinto con lo sfondo tipico delle colline umbre e, in primo piano, un campo da calcio con i colori rappresentativi delle due società (che per un caso sono identici!), il rosso e il blu”.
Il connubio fra arte, sport e promozione del territorio prosegue dunque fra il maestro Stefano Lazzari e il patron-imprenditore Giuliano Martinelli dopo la positiva esperienza dello scorso anno quando in onore di sua maestà il tartufo bianco realizzarono un quadro a base di prelibata trifola in occasione del salone nazionale del bianco pregiato a Città di Castello.

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A Città di Castello lo sport è per tutti: festa per la donazione da parte delle associazioni I Fiori di Lillà e Matty & Co

Certi sorrisi valgono qualunque sforzo, sacrificio e gesto li possa moltiplicare. E’ quello che hanno pensato le associazioni di volontariato I Fiori di Lillà e Matty & Co., riunendosi per donare la prima divisa da gioco e uno zaino sportivo ai circa 30 “atleti speciali” che partecipano ai progetti “BaskIn” e “Mini Basket 4 YOU”, la pallacanestro inclusiva che da tre anni a questa parte a Città di Castello ha liberato l’allegria, l’entusiasmo e la voglia di fare di bambini e ragazzi con disabilità cognitiva e fisica. Un pensiero davvero provvidenziale, perché sarà proprio con queste divise che dal mese di aprile la squadra di BaskIn della Pallacanestro Blu Royal Tiferno scenderà in campo nel primo campionato regionale promosso dall’EISI – Ente Italiano Sport Inclusivi.

“Questa donazione è un premio meritato per la forza d’animo e la costanza, la voglia di fare e l’entusiasmo con cui ogni giorno questi ‘piccoli eroi’ superano i propri limiti e le proprie difficoltà su un campo da basket e sono il manifesto più bello dell’idea che lo sport sia per tutti, un concetto che, da sempre, è alla base delle scelte e degli investimenti dell’amministrazione comunale”, sottolineano il sindaco Luca Secondi, l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti e l’assessore allo Sport Riccardo Carletti, che ieri hanno partecipato alla cerimonia di consegna della donazione presso il Playground di via Malfatti. Alla presenza dei familiari degli atleti e di tutti gli artefici dei progetti “Baskin” e “4YOU”, la Tiferno Pallacanestro, l’Usl Umbria 1 con il Servizio Integrato per l’Età Evolutiva, la Cooperativa La Rondine e l’associazione di volontariato I Fiori di Lillà (con cui collaborano il Comune e l’istituto Patrizi Baldelli Cavallotti, che mette a disposizione la palestra della sede di via Aldo Bologni), gli amministratori hanno sottolineato il valore di questa esperienza e hanno ringraziato tutti i protagonisti “per la sensibilità, la generosità e la professionalità con cui hanno creduto dal primo momento nelle grandi potenzialità inclusive della pallacanestro e hanno vinto una sfida innovativa, che ha pochi eguali in Italia e nella nostra regione”. Secondi, Calagreti e Carletti hanno espresso la sentita riconoscenza del governo cittadino ai rappresentanti delle associazioni I Fiori di Lillà e Matty & Co., “per l’ennesima volta – hanno detto – in prima linea con un pensiero delicato e generoso per la comunità di Città di Castello nel nome della solidarietà”.

La gioia e l’entusiasmo con cui tutti i giovanissimi atleti in campo hanno accolto il gesto di attenzione riservato loro sono stati il regalo più bello per gli autori della donazione. “Abbiamo creduto fin dal primo momento nel progetto del BaskIn, che grazie all’impegno professionale diretto di una delle nostre socie, ci ha portato a contatto con la realtà meravigliosa di giovani che hanno tantissimo da insegnare e meritano ogni opportunità e ogni attenzione da parte della comunità”, ha affermato Gioia Calagreti dell’associazione I Fiori di Lillà. “Quando si tratta di dare il nostro contributo per sostenere persone con bisogni speciali, rispondiamo sempre presenti – precisa Calagreti – perché siamo nati con l’obiettivo di aiutare il prossimo e di promuovere iniziative di solidarietà che rispondano concretamente alle emergenze sociali della nostra comunità”. A dirsi “felici e orgogliosi di essere vicini ai protagonisti di progetti di inclusione sociale così importanti” sono stati Marco Romolini e Claudia Zafferani di Matty & Co., che hanno sottolineato “la forza di questi ragazzi, veri esempi per tutti noi di voglia di vivere e di fare”. Il presidente della Tiferno Pallacanestro Marco Cesaroni, presente con Matteo Mordaci, Marco Mearelli, Elisa Frabetti, Gregorio Cesaroni, Augusto Puletti, Chiara Massetti, Leonardo Borghini, Giacomo Magi, Stefano Fiorucci e Camillo Pauselli, ha rimarcato la soddisfazione di lavorare con “bambini e ragazzi davvero speciali, che ci emozionano e ci insegnano ogni giorno quanto sia importante impegnarsi e credere nelle proprie possibilità”. “Siamo orgogliosi di queste esperienza – afferma Cesaroni – e onorati, insieme a tutto lo staff che svolge un lavoro straordinario, di avere la possibilità di dare il nostro contributo a promuovere lo sport, e il basket in particolare, come veicoli di inclusione sociale, opportunità vere di espressione e integrazione per persone che hanno una disabilità e che dimostrano sul campo, come nella vita, di poter abbattere ogni barriera”.

La cerimonia di consegna dei kit ha reso davvero percepibili i benefici terapeutici dell’attività sportiva. “Fare sport in gruppo è di straordinaria importanza per il benessere psicofisico dei nostri bambini e dei nostri ragazzi, che grazie a questi progetti hanno potuto abbinare alle stanze di terapia, dove passano molto tempo, un piacevole modo di trascorrere il tempo libero, coltivando la passione per il gioco del basket”, ha evidenziato la logopedista Letizia Giovagnini del Servizio Integrato per l’Età Evolutiva dell’Usl Umbria 1. “Lavorando con questi giovani abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione dei grandi risultati che si possono avere con la pratica sportiva dal punto di vista dell’autonomia personale e dell’inclusione sociale”, ha spiegato Marco Romanelli della Cooperativa La Rondine. “L’esperienza dei nostri educatori – ha aggiunto Romanelli – ha accompagnato giorno per giorno gli atleti in un lavoro che abbiamo condiviso con gli istruttori della Tiferno Pallacanestro e che ci ha dato grande soddisfazione”.

I progetti.

Il progetto “BaskIn” coinvolge 15 ragazzi con disabilità fisica e cognitiva tra i 15 e i 20 anni di età. Il BaskIn è uno sport pensato per permettere a giovani normodotati e con qualunque tipologia di disabilità (fisica e mentale) di giocare nella stessa squadra, composta sia da ragazzi che da ragazze. Le regole di questa disciplina sono studiate per valorizzare il contributo di ogni atleta, puntando su una responsabilizzazione durante la partita che è finalizzata a superare la tendenza spontanea ad un atteggiamento assistenziale a volte presente nelle attività fisiche per persone disabili. Le squadre sono composte da 12 giocatori, dei quali sei in campo: tre normodotati e tre con disabilità. Il BaskIn utilizza due canestri normali e due laterali più bassi per le persone con disabilità motoria, palloni con dimensioni e peso diversi, uno spazio di gioco con zone protette per garantire il tiro nei canestri laterali. Ogni giocatore ha un ruolo definito dalle sue caratteristiche motorie e un avversario diretto dello stesso livello. Un tutor, ovvero un altro giocatore della squadra, può accompagnare le azioni di un compagno con disabilità.

Il progetto “Mini Basket 4 You” coinvolge circa 15 bambini con Disturbo dello Spettro Autistico tra gli 8 e gli 11 anni di età, divisi in due gruppi. L’esperienza nasce con l’obiettivo di offrire ai protagonisti la possibilità di vivere, in gruppo, un’esperienza di sport attraverso il basket. L’assunto di base del progetto è quello di offrire a bambini con ASD, e diagnosi affini, la possibilità di praticare uno sport in gruppo, che li accompagni prima ad armonizzare i propri movimenti e a migliorare le proprie capacità di relazione, e poi ad integrarsi in contesti di gioco. Offrire l’occasione di un piacevole divertimento praticando un’attività ludico-sportiva al di fuori dei contesti familiari e riabilitativi, migliorare le capacità di relazione e di comunicazione, sviluppare competenze psicomotorie e di regolazione del comportamento e imparare a condividere le regole attraverso il gioco, sono le finalità principali della proposta terapeutica.

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