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Esordio amaro per la ErmGroup Altotevere, Ancona The Begin Volley vince in rimonta al Tie Break

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THE BEGIN VOLLEY ANCONA – ERMGROUP ALTOTEVERE 3-2
(17-25, 25-21, 22-25, 25-20, 15-4)


THE BEGIN VOLLEY ANCONA: Kisiel 20, Giorgini (L1) ricez. 23%, Larizza, Albanesi, Andriola 12, Ferrini 23, Sacco 6, Santini, Umek 14. Non entrati: Giombini (L2), Pulita, Gasparroni. All. Dore Della Lunga e Paolo Monti.


ERMGROUP ALTOTEVERE: Troiani 3, Marzolla 20, Galiano 7, Battaglia, Cioffi (L2), Skuodis 3, Stoppelli 1, Pochini (L1) ricez. 71%, Cappelletti 12, Carpita 10, Quarta 10. Non entrati: Laurenzi, Masala, Panizzi. All. Marco Bartolini e Mirko Monaldi.


Arbitri: Davide Morgillo e Claudia Lanza di Napoli.
ANCONA: battute sbagliate 16, ace 8, muri 9, ricezione 49% (perfetta 21%), attacco 49%, errori 35.
ALTOTEVERE: battute sbagliate 16, ace 7, muri 9, ricezione 53% (perfetta 17%), attacco 43%, errori 36.

Durata set: 27’, 33’, 34’, 31’ e 13’, per un totale di 2 ore e 18’.

ANCONA – Un punto e tanto amaro in bocca per la ErmGroup Altotevere, che al palasport “Liano Rossini” di Ancona non può certo dire di aver iniziato bene la terza stagione nel campionato di Serie A3 Credem Banca, con assieme il ritorno nel girone Bianco. Così come non era iniziata bene la settimana, vedi l’infortunio al palleggiatore Jacopo Biffi, degnamente sostituito da Tommaso Troiani, alla prima da titolare. Un primo set vinto bene, un secondo che aveva avvertito i biancazzurri (in versione bianco e oro), una nuova frazione vinta, ma poi il calo progressivo al cospetto di una The Begin Volley che ha cominciato sempre più a pizzicare in battuta, a difendere e a colpire con tutti i suoi uomini migliori, a cominciare da Ferrini (23 punti) per proseguire con il polacco Kisiel (20), venuto fuori dal secondo set e poi con Umek e con il centrale Andriola. Le armi che erano congeniali alla ErmGroup sono alla fine diventate quelle decisive dei padroni di casa: nonostante coach Bartolini abbia ricorso ai cambi, Cappelletti e compagni non sono più riusciti a prendere le giuste misure, fino al crollo nel tie-break, quando la squadra si è letteralmente eclissata. Simone Marzolla, al rientro dopo oltre dieci mesi in una gara ufficiale, ha messo giù 20 punti rassicuranti, poi al quinto set – anche forse per la stanchezza – non è stato più lui.
Dore Della Lunga, tecnico marchigiano, schiera la diagonale Larizza-Kisiel, al centro Andriola e Sacco, a lato Ferrini e Umek e libero Giorgini. Risponde Bartolini con Troiani in regia, Marzolla opposto, Cappelletti e Carpita alla banda, Quarta e Galiano al centro e Pochini libero. Un po’ di tensione fra i locali, all’esordio da matricola e la ErmGroup ne approfitta: si comincia con un film già visto, ossia Cappelletti a segno da posto 2 e in battuta, poi Carpita realizza il primo punto, il muro funziona e con l’ace di Marzolla è già 9-2 per l’Altotevere. L’attacco di Ancona si sblocca con Umek (4-10), anche se l’Altotevere è padrone della situazione: Galiano mette giù i suoi punti e soltanto sul 12-16 la The Begin si riavvicina, perché poi dall’altra parte la ErmGroup continua a spingere in battuta e va tranquilla verso l’archiviazione del set, con il primo tempo di Quarta che chiude sul 25-17.
Nessun cambio nelle rispettive formazioni, ma stavolta l’Ancona è più registrata e tenta un paio di volte l’allungo con il break di vantaggio sul 3-1 e sul 6-4, sempre rintuzzato. Non è così invece sul 10-8, con Kisiel che si è sbloccato e piazza il punto numero 11; ci pensa allora Marzolla, facendo leva sulla battuta a promuovere la riscossa che produce il 12 pari; non solo: Ferrini spara fuori dalla seconda linea ed è vantaggio ErmGroup (14-13) che viene mantenuto con il 18-17 di Cappelletti dai nove metri. Sul 18-18, succede che entra Skuodis proprio per Cappelletti e l’ultima situazione che vede avanti l’Altotevere (20-19) è sul contrattacco di Marzolla, il quale subisce di lì a poco un muro pesante e il 22-20 a suo favore restituisce fiducia ad Ancona: l’errore al servizio di Marzolla, il muro su Carpita e lo slash lungo di Quarta consegnano il 25-21 che significa parità.
Skuodis confermato nel 6+1 al posto di Carpita, con la ErmGroup che inizialmente deve inseguire, seppure sull’azione lunga conclusa da Cappelletti il sorpasso (8-7) sia ben presto effettuato e l’errore in pipe di Umek porti i biancazzurri sull’11-9. Muro su Skuodis ed è tutto da rifare: Andriola trascina i suoi, che vanno sul 15-13, anche se in fase di cambio palla la ErmGroup c’è e sul 16-15 per la The Begin viene richiamato Galiano per Stoppelli, che si presenta subito con un muro vincente, quello del 17 pari. Cappelletti realizza un ace di fatto, perché la ricezione lunga e il tocco fuori di Larizza restituisce il vantaggio all’Altotevere (19-18), che stavolta non si distrae, allungando con un contrattacco di Marzolla e un muro di Quarta, seguiti da un primo tempo out di Sacco. Sul 23-20, trema per un attimo la ErmGroup quando Marzolla subisce il muro del 23-22, ma Quarta e un contrattacco di Cappelletti sistemano tutto e con il parziale di 25-22 la compagine di Bartolini e Monaldi si porta sul 2-1.
Stoppelli rimane in campo all’inizio di una quarta frazione di marca decisamente locale: il muro funziona e soprattutto cominciano a entrare le battute, con i due ace a testa di Kisiel e Umek che valgono il 10-5. Un altro punto in battuta di Andriola allarga il divario a +5 (12-7) e allora ci vogliono un muro di Marzolla e un tocco di Quarta per ridurre le distanze (12-14) e riavvicinarsi poi (16-17) con Carpita, salvo fermarsi qui: un contrattacco vincente di Ferrini, il muro su Battaglia e il tocco di Sacco su una ricezione lunga (22-18) fanno capire che si andrà al quinto set. D’altronde, Ancona è pulita su ogni fondamentale, Umek può mettere giù palloni e il punto del 25-20 arriva su un attacco della ErmGroup che termina fuori.
Dentro Galiano per la frazione breve che assegna la vittoria, mentre i padroni di casa rimangono in campo con gli stessi che hanno iniziato la partita. Il primo tempo fuori bersaglio proprio di Galiano dà il via alla fuga solitaria dei giocatori allenati dalla Della Lunga, che marciano in primis sulle sbavature degli avversari: Marzolla è murato, poi spedisce a lato due attacchi in diagonale e sul 6-2 entra al suo posto Battaglia, ma la ErmGroup di fatto non c’è più: Kisiel è incontenibile, Battaglia conclude fuori e Umek mette in cassaforte i due punti portando l’Ancona sull’11-2, momento nel quale una battuta sbagliata interrompe la striscia negativa di 0-7. Un malinteso in ricezione trasforma in ace una normale battuta di Sacco e un attacco lungo più un errore al servizio di Skuodis segnano la resa per 2-3 con un pesante 4-15. La The Begin Ancona può festeggiare con due punti che moralmente significano molto, mentre dalla ErmGroup è attesa una risposta chiara sabato prossimo al palasport di San Giustino contro la Sarlux Sarroch.

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Rischio idrogeologico, Michelini: “investire nella pianificazione e nella manutenzione continua per tutelare i nostri territori”

La candidata Pd al Consiglio regionale: “Serve tornare ad investire in interventi strutturali, in ballo c’è la sicurezza dei nostri cittadini”

Tutelare un territorio che, come hanno dimostrato anche i recenti fatti di cronaca in Emilia Romagna e non solo, è sempre più fragile e soggetto ad eventi catastrofici, facendo sì che ogni Comune dell’Umbria si doti della strumentazione necessaria per fronteggiare i molteplici rischi a cui risulta esposto, a partire dal rischio idrogeologico.

E’ questo uno dei principali obiettivi su cui si focalizza il programma elettorale di Letizia Michelini, da oltre dieci anni sindaco del Comune di Monte Santa Maria Tiberina e dal 2021 presidente di Anci Umbria Prociv, candidata nella lista del Pd alle elezioni regionali del 17 e 18 novembre.

Proprio la sua esperienza in Anci Umbria Prociv le ha consentito di conoscere ancora meglio i rischi a cui è soggetta l’Umbria, caratterizzata prevalentemente da piccoli territori e comuni, soprattutto per quanto riguarda il rischio idrogeologico e quello legato agli eventi metereologici avversi che negli ultimi tempi hanno causato danni ingenti praticamente nella quasi totalità del territorio umbro. 

“Se da una parte appare essenziale garantire la preparazione del sistema di Protezione civile alla gestione dell’emergenza, – ha dichiarato Letizia Michelini – dall’altra è necessario tornare a investire profondamente nelle azioni e negli interventi strutturali quali la manutenzione dei corsi d’acqua, soprattutto del reticolo secondario, il miglioramento sismico delle strutture e delle infrastrutture, senza tralasciare le attività non strutturali quali la pianificazione, la formazione dei soggetti preposti e l’informazione alla popolazione, al fine di assicurare la resilienza dei nostri territori rispetto a tutti gli scenari di rischio presenti. Quella che stiamo vivendo è una vera e propria emergenza ambientale che richiede urgentemente l’attuazione di una pianificazione specifica, al fine di assicurare ai nostri territori la capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici e, al tempo stesso, di limitare le conseguenze degli scenari emergenziali.

La Regione – ha continuato ancora Michelini – deve porsi come organismo capace di coordinare azioni che siano di sostegno alle Amministrazioni comunali, anche attraverso lo strumento della pianificazione territoriale e della formazione rivolta a tutta la popolazione in modo tale da poter rendere ogni cittadino consapevole e informato. 

In questi anni, il prezioso lavoro di ANCI Umbria Prociv ha contribuito in maniera efficace a far dotare quasi la totalità dei comuni umbri del piano multi rischio: l’obiettivo da raggiungere è quello di fare in modo che tutte le realtà locali adottino tale fondamentale strumento, tornando ad investire in modo concreto e consapevole sulla Protezione civile. È fondamentale – conclude Letizia Michelini – perché in ballo c’è la tutela dei cittadini, dei territori e delle attività economiche della nostra regione”.

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Minicar prende fuoco in via delle scienziate, illesi i due minorenni a bordo del veicolo, sul posto polizia locale e vigili del fuoco

Oggi pomeriggio alle ore 16:20 circa, una pattuglia della Polizia Locale in servizio Pronto Intervento nel consueto controllo del territorio, notava una colonna di fumo provenire dalla sopraelevata di Via delle Scienziate, nella nuova Variante Apecchiese.

Gli agenti intervenivano tempestivamente e notavano una microcar divorata dalle fiamme a bordo strada. Dopo essersi assicurati che i due occupanti, ragazzi minorenni della zona, non avessero subito lesioni, veniva interdetto il traffico veicolare e messa in sicurezza l’area.


Sul posto intervenivano i Vigili del Fuoco del locale distaccamento di Città di Castello che provvedevano a domare le fiamme ed una pattuglia radiomobile dei Carabinieri in ausilio. Il veicolo veniva recuperato e rimosso e le squadre operative comunali provvedevano a ripulire la carreggiata.

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Al via la campagna ‘ControCorrente’ di Tommaso Bori e Sarah Bistocchi: “Giovani, lavoro, diritti e sanità pubblica”

Sala gremita al 110 Caffè per la presentazione ufficiale della campagna elettorale “ControCorrente” di Tommaso Bori e Sarah Bistocchi, candidati nella lista del Partito democratico alle prossime elezioni regionali. A presentare la serata Roberto Mauri e Giulia Zeetti e testimonial d’eccezione le assessore dei Comuni di Firenze e Modena, Laura Sparavigna e Federica Venturelli.

“Impegno, determinazione e umiltà anche nei periodi più bui sono le caratteristiche che hanno mosso da sempre Tommaso e Sarah – ha detto l’assessora Venturelli – che oggi si mettono a disposizione di questa comunità straordinaria.

Dobbiamo lavorare insieme perché questa destra, nelle Regioni e al Governo, sta creando delle disuguaglianze inaccettabili: dalla sanità inaccessibile alla casa che diventa un sogno, fino alla scuola o ai diritti”. “Con Tommaso e Sarah siamo cresciuti nelle manifestazioni e nelle piazze. Stavolta abbiamo bisogno di un’Umbria come noi – ha detto l’assessora Sparavigna – per fare insieme le battaglie di cui l’Italia ha bisogno perché il potere è un mezzo per costruire la regione dei nostri sogni e venire incontro ai giovani, costretti ad emigrare in altri territori, o a quelli che hanno un reddito basso e si vedono preclusi diritti come la casa o la formazione”.

“La scelta, oggi, è ardere o marcire come scriveva Conrad – ha detto Bori – il nostro viaggio controcorrente è iniziato tanti anni fa. Cinque anni fa la destra sembrava invincibile, tanto da candidare una persona inadeguata che oggi riceve fischi di fronte ad ogni platea. Noi, con lo spirito del ‘lampadiere’ siamo andati avanti, abbiamo voltato pagina e abbiamo iniziato a scrivere un’altra politica come progetto collettivo. Una politica che vogliamo continuare a concretizzare per i giovani, costretti a lasciare l’Umbria e che si devono misurare sempre con il lavoro povero, sottopagato e precario.

Abbiamo scelto di ardere nei confronti dei pazienti che, di fronte al sistema pubblico allo sfascio devono scegliere di andare al privato e, chi non può, rinuncia a curarsi. Abbiamo scelto di ardere nei confronti delle donne, che non lavorano perché su di loro grava il peso delle cure domestiche e senza diritti, perché c’è chi vuole scegliere per loro. Scegliamo di riempire le urne con speranza e futuro, con una campagna elettorale coraggiosa che ci porti alla vittoria”.

“La nostra storia – ha detto Bistocchi – è quella di tutte e di tutti. È la storia di chi si batte per i diritti individuali e i bisogni collettivi, contro uno stigma sociale che tende a sottrarre e a non riconoscere identità e diritti a chi ne ha bisogno.

È la storia di chi sente di dover andare contro corrente nei confronti di un governo regionale che vuole privatizzare la sanità, che vuole costruire l’ennesimo inceneritore in Umbria, che sottostima la dimensione della cultura, che non ha dato risposte al tema di un lavoro degno e sicuro. Vogliamo raccontare la storia dei giovani che faticano ad affermarsi, nel mondo del lavoro ma anche in quello della politica, perché il nostro compito è far crescere una nuova generazione che possa diventare anche nuova classe dirigente. La nostra storia è la storia di chi non ha voce o non ha i mezzi per raccontare la propria”.

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Paolo Bettacchioli riconfermato presidente della bocciofila Città di Castello

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Paolo Bettacchioli è’ stato riconfermato per quattro anni alla presidenza della bocciofila Città di Castello. Nel corso dell’assemblea straordinaria, oltre agli adempimenti statutari sono stati rinnovati gli organismi dirigenti della gloriosa società sportiva Tifernate.

Oltre al presidente Bettacchioli
sono stati eletti i membri del consiglio direttivo,
Martinelli Alvaro
Rossetti Mario
Paoloni Fabio
Lisini Roberto
Rossi Roberto
Gnucci Claudio
Camilletti Bruno. Revisori conti
Giappichelli Alfredo
Ciabucchi Antonio.
Molto partecipata l’assemblea che ha affrontato i temi e ,le difficoltà di uno sport che ha Città di Castello ha fatto storia. “Oggi ci sono tanti progetti in cantiere con obiettivi ancora da programmare e sicuramente saremo pronti ad affrontarli”, ha detto il Presidente Bettacchioli, Dal 1967 giocatore, campione d’Italia nel 1969. Presidente dal 1993 al 2002 e poi dal 2012 ad oggi confermato x altri 4 anni: nel 2003 anche vice presidente FIB regionale. Al neo presidente e al consiglio della bocciofila sono giunti gli auguri di buon lavoro da sindaco e assessore allo sport

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Dal 1 al 3 novembre torna la 44esima edizione del Salone Bianco Pregiato

Conto alla rovescia con la, 44esima edizione del Salone Bianco Pregiato, da venerdi 1 a domenica 3 novembre, fra le vie, piazze e palazzi rinascimentali del centro storico. Sarà un’edizione ricca di novità, con un’attenzione ai giovani e alle nuove frontiere della cucina internazionale senza dimenticare però la tradizione. Gli ultimi dettagli del programma, delle iniziative ed eventi ormai sono stati limati e Comune, Ente Fiera Nazionale Bianco Pregiato e tutti gli attori della “filiera” organizzativa, i veri protagonisti, lo presenteranno ufficialmente nel corso di un incontro con i giornalisti, Lunedi 21 Ottobre alle ore 11,30 presso la sala consiliare.  

Città di Castello, patria di grandi artisti del Rinascimento e di icone dell’arte contemporanea, come il maestro Alberto Burri, è la terra dove nasce una trifola su tre in Italia, con oltre mille cavatori, uomini e donne di tutte le età, ed è seconda solo a Forlì per l’incidenza dei tartufai sulla popolazione, con quasi 3mila cani campioni del fiuto al seguito, simbolo vivente di un’attività di ricerca dichiarata patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco. Sarà il week-end del gusto, con il centro storico vero regno della trifola dal profumo inebriante e inconfondibile che guiderà e attirerà i visitatori nei luoghi della città più carichi di fascino e testimonianze artistiche.

Piazze e giardini incorniciati dalle dimore custodi delle opere dei maestri del Rinascimento e della contemporaneità; Raffaello Sanzio, Luca Signorelli e Alberto Burri, saranno i punti cardinali sulla bussola di buongustai e curiosi.

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In campo per il territorio, per una rappresentanza di chi ci vive e lavora

Ho accettato con dedizione ed entusiasmo la proposta di Fratelli d’Italia di rappresentare l’Alto Tevere con il suo capoluogo e le altre Comunità nella lista per il Consiglio regionale. Dopo quindici anni di esperienza in Consiglio comunale e nel Consiglio delle Autonomie Locali metto a disposizione dei cittadini altotiberini la mia esperienza istituzionale e di avvocato per rappresentare al meglio il nostro territorio.

Metto a disposizione anche valori e coerenza che ho sempre dimostrato nella mia attività politica stando sempre dalla stessa parte anche quando non era conveniente ed altri ci snobbavano. Il mio sostegno alla Presidente Tesei e alla coalizione sarà massimo e leale senza però mai far venir meno le esigenze dell’Alto Tevere che deve tornare protagonista nel contesto economico, sociale, culturale ed agricolo nell’interesse generale di una nuova e forte identità dell’Umbria

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Basket: Sconfitta interna dei Dukes contro la Union Prato

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ROMOLINI IMMOBILIARE DUKES-UNION PRATO 66-71


Contro Union Prato, nella terza giornata di Serie C, Toscana la Romolini Immobiliare Dukes
parte con grande aggressività, allungando subito la difesa e trovando così punti in
transizione. La gara parte all’insegna dell’equilibrio, ma poi Prato riesce pian piano a crearsi un buon margine di vantaggio sfruttando il tiro da tre e soprattutto i tanti rimbalzi in attacco raccolti.
Alla fine del primo quarto gli ospiti sono quindi avanti 25-16.


Ad inizio secondo periodo la Dukes sembra però aver trovato una soluzione al problema dei
rimbalzi e grazie a una buona difesa forza parecchie palle perse agli avversari. In questo
modo, anche grazie a un ispirato Hassan, Sansepolcro piazza un parziale di 9-0 che rimette
il punteggio in parità. Ancora una volta però è Prato a finire meglio, riguadagnando tutto il vantaggio e terminando il primo tempo in vantaggio 38-29.
Al rientro dagli spogliatoi si rivive ancora lo stesso copione. La Romolini Immobiliare gioca
meglio la prima parte del terzo quarto e mette a segno un parziale di 15-6 guidato dalla
difesa, da canestri di Hassan e dall’energia di Santiago, trovando nuovamente il pareggio sul
44-44.


Gli ospiti non riescono più a segnare con continuità come nel primo tempo, ma restano in
piedi soprattutto grazie ai tiri liberi, riuscendo poi a riprendere un piccolo margine prima
dell’ultimo periodo, al quale si arriva sul 57-51 in favore di Prato.
Si decide quindi tutto negli ultimi dieci minuti e inizialmente entrambe le squadre accusano la
pressione, non riuscendo a segnare. Quando mancano ancora più di otto minuti sul
tabellone la Dukes perde Beccafichi, che dopo essere stato limitato dai falli per tutta la
partita, compie anche il quinto ed è costretto a uscire.


Gli ospiti ne approfittano per tornare a fare la voce grossa a rimbalzo in attacco e alla fine
sono loro a compiere lo scatto decisivo, mentre la Dukes affretta troppo le conclusioni e tira
con basse percentuali. E nonostante il tentativo di rimonta in extremis della Romolini
Immobiliare, Prato ha ormai preso il largo e fa sua la vittoria per 71-66.


Tabellino: Hassan 17, Santiago 17, Bassetti 11, Spillantini 10, Ortolani 5, Torrioli 3,
Beccafichi 2, Meshildisvili, Della Mora ne, Menichetti ne, Sekrouf ne

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Tiferno Comics Fest&Games 2024: Inaugurata la manifestazione dedicata a fumetti, giochi e arte

Taglio del nastro per la nuova edizione del Tiferno Comics Fest&Games, che animerà Città di Castello per tutto il weekend del 19 e 20 ottobre. L’evento, organizzato dall’Associazione Amici del Fumetto, si inserisce come conclusione della mostra “Vanna Vinci. Passaggi” e si prepara a regalare due giornate intense di fumetti, giochi e arte per appassionati e famiglie.

All’inaugurazione erano presenti i rappresentanti dell’associazione e dell’amministrazione comunale che dopo aver dato il via alla due giorni hanno fatto una passeggiata fra gli stand nelle varie location che, ricordiamo, si distribuiscono nel centro storico tifernate.

Piazza Matteotti ospita la Mostra Mercato gestita da BHC Fiere del Fumetto, con un’ampia selezione di fumetti, gadget e memorabilia per collezionisti e appassionati.

Piazza Gabriotti, in collaborazione con l’associazione Peter Pan, è invece il cuore della sezione Games, con attività dedicate ai giochi da tavolo, di ruolo e videogiochi.

Sotto il suggestivo Loggiato Gildoni, ben 31 artisti dell’Artist Alley espongono le loro opere, trasformando l’area in una galleria d’arte all’aperto, dove gli appassionati potranno incontrare i disegnatori e acquistare le loro creazioni.

Da Tex ai mitici GhostBusters, dai dadi ai videogiochi, dalle fate ai supereroi, il TC24 Fest&Games è un tripudio di colori e artisti, da non perdere.

Ricordiamo che con un solo ticket sarà possibile accedere sia al Fest&Games che alla mostra “Vanna Vinci. Passaggi”, in esposizione a Palazzo Facchinetti. Per facilitare la visita a tutti gli avventori della manifestazione, mappe dettagliate sono state installate nelle vie del centro storico, guidando così i visitatori attraverso le diverse sezioni dell’evento. Entrata libera invece per tutti i Cosplayers che verranno in mostra.

Vi ricordiamo inoltre, l’appuntamento di oggi sabato 19, alle 17.00, nella “Sala della Bambina Filosofica” della mostra a Palazzo Faccinetti, con il talk fra l’artista Vanna Vinci e la curatrice dell’esposizione Vittoria Mainoldi, in cui si parlerà di questa edizione del Tiferno Comics e dell’arte della protagonista di questa edizione, offrendo un momento di riflessione e approfondimento sul suo percorso artistico. Talk al termine del quale l’autrice realizzerà un’acquerellatura dal vivo su un’opera inedita dedicata ad Alice Hallgarten Franchetti.

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Circolo della Poesia: “Il tempo rappreso” apre la seconda edizione

Si e tenuto giovedì 17 ottobre scorso alle ore 18.00, nelle sale del Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati il primo evento del Circolo della Poesia giunto alla sua seconda edizione. “Il tempo rappreso” raccolta poetica di Angela Ambrosini, edito da LuoghInteriori Editore, 2024 è stata presentata dal prof. Marco Moschini docente di filosofia teoretica all’Università degli studi di Perugia. A portare i saluti il vice Presidente del Circolo Avv. Pietro Paolieri, presente anche il consigliere Gabriele Tasegian. Per il Comune di Città di Castello ha assisto alla presentazione  la dirigente del settore cultura dott.ssa Giuliana Zerbato. Un pubblico numeroso e attento ha salutato con entusiasmo la ripresa di questa nuova edizione che lascia, come consueto, spazio agli autori locali e soprattutto al confronto e alla riflessione poetica. Ambrosini già protagonista della prima edizione della rassegna con “Ora che è tempo di sosta” Ctl Livorno – 2027 è autrice di cinque  raccolte poetiche e di due racconti.

Vincitrice di oltre 400 concorsi di poesia e narrativa e insignita a Parigi nel 2015, del “Word Literary Prize alla Cultura. Il prof. Moschini ha coinvolto l’uditorio incentrando il suo intervento  sul versante ontologico del problema del “tempo” e della sua percezione in filosofia facendo particolare riferimento alla filosofa spagnola Maria Zambrano la quale  afferma che “la parola rende liberi dalla circostanza assediante”.  Già dal titolo dell’opera dell’Ambrosini si evince la centralità della  concezione del tempo e non è casuale la scelta della  lirica introduttiva “Ruit Hora”. La poetessa ha ribadito da un punto di vista filosofico le pregnanti considerazioni del relatore. Le letture delle liriche sono state affidate a Jacopo Tonelli che con straordinaria bravura ha coinvolto il pubblico, unitamente alle suggestive sonorità della chitarra di Nico Pruscini. A conclusione del partecipato pomeriggio Lucilla Romanelli ha allietato i presenti con una esibizione canora che ne ha evidenziato le sue straordinari doti di voce “soul”. 

Il secondo appuntamento si terrà giovedì prossimo 25 ottobre sempre alle ore 18 con 

Brunella Tarducci “Nel cuore della terra s’illumina il cielo”,  Aletti Editore, 2023

Presentazione di Anna Maria Pacciarini

Letture di Giovanna Migliorati

Musiche a cura  di Livio Odierna

Si  raccomanda la prenotazione visto il numero limitato di posti: il circolodellapoesia@circolotifernate.it – 3397203829

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Volley serie A3: la ErmGroup Altotevere debutto in trasferta, con la neopromossa The Begin Volley Ancona

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Parte la terza stagione consecutiva della ErmGroup Altotevere nel campionato di Serie A3 Credem Banca con il ritorno nel girone Bianco e con un esordio che per la prima volta in categoria avviene in trasferta (domenica 20 ottobre, ore 18) nello stupendo impianto del “Liano Rossini” di Ancona. Siamo all’inizio e quindi… The Begin Volley per i biancazzurri: la compagine locale, affidata alla guida tecnica di Dore Della Lunga (tre scudetti, due Champions League, due mondiali per club e altro ancora da giocatore, compresa la stagione con il Città di Castello nella massima serie dieci anni fa), è una neopromossa e, come tale, fa leva su una componente in più: l’entusiasmo. “Non solo, giocano insieme da tanto tempo – aggiunge Marco Bartolini, alla quarta annata di fila sulla panchina della ErmGroup – e poi è noto che le squadre marchigiane siano sempre ostiche, perché possono contare su atleti validi sotto il profilo tecnico e volitivi. Mettiamoci poi l’allenatore: Dore l’ho avuto come giocatore quando ero secondo a Città di Castello, però noi ci faremo trovare pronti”.

Un girone Bianco con meno squadre che in passato, ma con il tasso tecnico più alto? “Assolutamente sì. Il raggruppamento Blu era molto impegnativo anche a livello logistico, ma per fortuna quest’anno non vi sono turni infrasettimanali: la lunga pausa delle festività natalizie servirà quindi per recuperare e anche per qualche richiamo dal punto di vista fisico. Siamo pronti, abbiamo lavorato bene, la fase di preparazione è stata ottima e i ragazzi sono vogliosi di cominciare, sperando di muovere la classifica fin dalla prima giornata: è fondamentale”. Sul versante anconetano, spicca lo schiacciatore Umek, arrivato dal San Donà di Piave, ma c’è anche tanto interesse attorno all’opposto Kisiel, statunitense di nascita e polacco di nazionalità sportiva e al centrale Sacco, l’altro volto nuovo proveniente dal Vero Volley Monza, che si aggiungono ai confermati Larizza, Gasparroni, Ferrini e Santini. Dall’altra parte della rete, scalpitano i giovani Carpita a lato e Galiano al centro, ma anche un Marzolla che vuole tornare a colpire da posto 2, un Battaglia presente all’evenienza, un Pochini che garantisce esperienza nel ruolo di libero e gli oramai veterani Quarta e Stoppelli al centro e Cappelletti e Skuodis in posto 4.

A loro si uniscono i due ragazzi convocati: il palleggiatore Riccardo Laurenzi, classe 2009 e il centrale Elìa Masala, classe 2005. E per Niccolò Cappelletti, una domenica a suo modo speciale: a parte il rientro alla banda dopo l’esperienza da opposto, per lui è anche la “prima” da capitano della squadra. “Un’emozione in più – dice – e il desiderio di fare ancora meglio, perché comunque l’Ancona vanta un gruppo competitivo e la difesa è uno dei suoi punti forti. Noi siamo consapevoli della bontà della preparazione portata avanti e ce la metteremo tutta: siamo carichi, anche se non sarà facile”. Nostalgia di posto 2, visti gli ottimi esiti dello scorso anno? “No, non vedevo l’ora di tornare nel mio ruolo congeniale, anche se la parentesi da opposto mi è piaciuta molto”. Una coppia mista napoletana designata per il match: primo arbitro è Davide Morgillo e secondo arbitro Claudia Lanza.   

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GS MDL: anche per questa stagione, come da tradizione, continuano gli incontri tra staff tecnico e genitori

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È cominciata con i 2013 la serie di incontri fra i responsabili del Madonna del Latte, e i genitori dei piccoli calciatori in forza al club biancoverde. Il Direttore generale Gabrio Bracchini ‘guida’ questo tipo di appuntamenti, assieme al responsabile tecnico Massimo Bistarelli, al coordinatore motorio Lorenzo Martinelli, ed il preparatore dei portieri Roberto Borsi quando può esser presente.
Gli intenti, da parte del sodalizio guidato dal presidente Roberto Magi, sono assolutamente rimarchevoli: in generale stabilire un rapporto franco e positivo con le famiglie (mostrando concretamente alle medesime che l’organizzazione cui hanno affidato i propri figli è attenta alle esigenze di ciascuno, da trattare in un contesto aperto ai consigli ed ai suggerimenti provenienti dall’esterno).

Scendendo nel particolare, il Direttore rimarca in maniera chiara ed inequivocabile quali sono gli obiettivi societari, riassumibili nel concetto “prima la persona, poi il calciatore”: vale a dire che MDL si preoccupa anzitutto di crescere bambini in modo responsabile, educandoli ai valori dell’amicizia, della solidarietà tra compagni, della lealtà sul campo di gioco. Con l’indispensabile collante del divertimento, che è sempre al primo posto. Questo vale per tutti: è chiaro che poi, qualora alcuni elementi evidenzino doti particolari nel giocare a pallone, sarà garantito loro il massimo del supporto per migliorarsi a livelli più alti (anche attraverso la partnership ormai di lunga data con l’Empoli Academy, uno dei migliori vivai a livello nazionale). Un genitore vuole giustamente conoscere quelli che 2-3 volte la settimana ‘curano’ i propri figli: e difatti ad ogni riunione partecipano gli istruttori specifici, che vengono presentati e stabiliscono dunque un rapporto fiduciario con i propri interlocutori.

Bistarelli affronta gli argomenti tecnici (la metodologia di lavoro cioè nei confronti dei giovani atleti), Martinelli garantisce un’attenzione costante sotto il profilo fisico e della coordinazione in movimento -figura, quella del professore, unica nel panorama delle Scuole calcio quantomeno della zona-. E Borsi, il…portierone per antonomasia, già solo con la propria partecipazione al progetto Madonna del Latte, garantisce della serietà e dell’assiduo impegno del club nell’offrire il meglio ai propri allievi.


Si andrà avanti per un paio di settimane, sino ad esaurire tutti i gruppi: “È un impegno che ci assumiamo ben volentieri ad ogni inizio di stagione -chiosa il Direttore-, dato che ci teniamo a farci conoscere dai ‘nuovi’, rinnovando al contempo un cordiale rapporto con quelli che ci hanno già frequentato negli anni scorsi. E da questi eventi, lo voglio sottolineare, nascono sempre situazioni positive assai, visto che come società siamo apertissimi al confronto (da cui di frequente arrivano spunti anche per noi, che siamo pronti a tenere nella debita considerazione)”.

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Turismo, in Umbria un decennio d’oro. Il peso del settore turistico allargato sull’economia regionale è salito dall’8,1% all’11,2%

Ma, nonostante il forte recupero, in termini di indicatori economico-patrimoniali per impresa la regione è ancora nettamente indietro rispetto alla media italiana. Il settore del turismo allargato in Umbria si irrobustisce e nel III trimestre 2024 mostra ormai una dimensione media delle imprese pari al dato nazionale (5,6 addetti per azienda). Polverizzati i livelli pre-pandemia. Da notare tuttavia che le retribuzioni per addetto in Umbria sono cresciute solo meno di un terzo dell’aumento di produttività registrato dalle imprese di capitali del settore turistico allargato. Qualche confronto Umbria-Italia.

Il Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni: il turismo è ormai un’industria e come tale va considerato. C’è ancora molto da fare perché, nonostante la forte avanzata nel decennio, i livelli economico-patrimoniali delle imprese del turismo umbro sono ancora indietro rispetto a quelli medi nazionali.

I dati del report dell’Ente camerale umbro sull’andamento del decennio del settore turistico umbro sono chiarissimi e rilevano una forte crescita a tutti i livelli, superiore all’andamento medio nazionale, anche se ancora siamo indietro rispetto ai dati medi nazionali. Quello che mi preme sottolineare è che il rafforzamento della robustezza del settore del turismo in Umbria ci consente di affermare che siamo di fronte a una e vera propria industria turistica, che in termini di addetti ha visto aumentare il suo peso nella regione dall’8,1% all’11,2% nel decennio 2014-2024, toccando nel III trimestre 2024 il record di 32mila 756 addetti. Finalmente ci si è resi conto che il turismo è una gamba portante dell’economia, in Umbria come in Italia, e che non può essere più trattato, come avveniva fino a non molti anni fa, come la cenerentola dell’economia. Come ho avuto già modo di dire, oggi sento parlare di turismo come petrolio d’Italia e dell’Umbria. Mi auguro che questo petrolio sia gestito in maniera adeguata perché, prima di produrlo, il petrolio bisogna estrarlo. Occorre lavorare sodo perché, come detto, nonostante la forte avanzata l’industria turistica umbra non ha ancora raggiunto, in media, i livelli economico-patrimoniali dei dati nazionali. La Camera di Commercio dell’Umbria è molto impegnata a tutti i livelli, dalla promozione alla formazione, all’accompagnamento della vocazione imprenditoriale per quanto riguarda il settore turistico dell’Umbria, aiutando quindi ad estrarre questo petrolio in sinergia con tutti gli attori del sistema economico regionale, dalle Istituzioni alle Associazioni di categoria”.

Un balzo in dieci anni – dal 2014 al 2024 – dall’8,1% all’11,2% (o dal 7,7% all’11,6%, se si prende solo il numero dei lavoratori dipendenti, escludendo quelli familiari) del peso del turismo nell’economia regionale dell’Umbria. 

Emerge dal report della Camera di Commercio dell’Umbria sull’andamento del settore turistico allargato (ossia considerando le attività di alloggio e ristorazione, più le attività dei servizi delle agenzie di viaggi, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse) nella regione nell’ultimo decennio e, per quanto riguarda i bilanci economico-patrimoniale delle imprese del settore, nell’ultimo quinquennio 2019-2023.

Il settore del turismo allargato in Umbria si è di molto irrobustito in dieci anni in termini di grandezza media delle imprese

Un settore, quello del turismo allargato, che peraltro in Umbria vede le aziende attive irrobustirsi non poco, passando da una grandezza media di 4,1 addetti a una di 5,6 addetti per impresa, con un balzo significativo dal 2099 al 2024, quando la dimensione delle aziende del settore del turismo allargato è salita da 4,7 ad appunto 5,6 addetti per azienda. Un irrobustimento che risulta evidente anche se si guarda alla composizione degli addetti, con meno addetti familiari nel decennio (da 7mila 464 a 6mila 596) e più addetti dipendenti, aumentati i dieci anni del 65,9%, passando da 15mila 567 a 26mila 170. 

Quanto al numero delle aziende attive (ossia quelle effettivamente operanti) del settore del turismo, erano 5mila 702 nel III trimestre 2014 e sono rimaste pressoché stazionarie (nel III trimestre 2014 sono 5mila 811), per la precisione mostrando un incremento dell’1,9%. Appunto, imprese stazionarie come numero ma con addetti in forza crescita, che significa aumento della dimensione media aziendale delle attività del settore.

Polverizzati i livelli pre-pandemia

Risultati che pongono il settore del turismo allargato in Umbria non solo nella situazione di aver recuperato i livelli pre-pandemia (nel III trimestre 2019, ultimo anno prima del Covid, gli addetti erano 27mila 616), ma di essere andato abbondantemente sopra quei livelli (nel III trimestre 2024 gli addetti totali del settore turistico allargato sono 32mila 756). E il numero degli addetti del settore turistico allargato toccato nel III trimestre 2024 è il più elevato di sempre.

Negli ultimi cinque anni Valore della produzione e risultato netto per impresa in forte aumento per le società di capitali umbre

Quanto ai risultati di bilancio economico-patrimoniale, le società di capitale (ossia quella obbligate a consegnare il proprio bilancio al Registro Imprese tenuto dalla Camera di Commercio, S.p.A., S.r.l., cooperative, società in accomandita per azioni e affini) del settore turistico allargato registrano risultati positivi importanti, con il Valore della produzione per impresa che, nell’ultimo quinquennio 2019-2023, è cresciuta del 69,1% (da 212mila 780 a 359mila 718 euro per azienda), mentre l’utile netto per impresa è passato dai 9mila 733 euro del 2019 a 49mila 478 euro del 2023. E, sempre restando nell’ambito delle società di capitali, il Margine operativo lordo per impresa (indica il reddito dell’azienda dato dalla sola gestione operativa, prima di calcolare gli interessi, passivi e attivi, sottrarre le imposte e dedurre gli ammortamenti) negli ultimi cinque anni è migliorato del 70,5%, passando da 45mila 732 a 123mila 709 euro per azienda. 

….ma il costo per addetto dal 2029 al 2023 è aumentato solo meno di un terzo dell’incremento della produttività per addetto

Da notare tuttavia che la produttività per addetto, nelle società di capitali del settore turistico allargato, in Umbria negli ultimi cinque anni è cresciuta (da 17mila 304 euro del 2019 a 23mila 353 euro del 2023 per impresa) del 35%, molto di più del 10,6% fatto segnare dal costo per addetto. In altre parole, le retribuzioni per addetto sono cresciute solo meno di un terzo dell’aumento di produttività registrato dalle imprese di capitali del settore turistico allargato.

Le aziende giovanili nel settore turistico allargato dell’Umbria

Il settore turistico allargato dell’Umbria si presenta piuttosto maturo in termini di età. Le aziende giovanili (cioè le imprese la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da persone di età inferiore ai 35 anni) nel III trimestre 2024 sono 508 su 5mila 811, quindi l’8,7%, mentre in termini di addetti del settore rappresentano il 6,3% (2mila 077 addetti su 32mila 756).

Qualche confronto Umbria-Italia. Nonostante il forte recupero nel decennio, in termini di valore della produzione, valore aggiunto e utili netti per impresa turistica di capitali, la regione è ancora nettamente indietro rispetto alla media nazionale

Il settore turistico allargato dell’Umbria nel III trimestre 2024 rappresenta l’1,4% del totale nazionale sia in termini di aziende attive, sia in termini di addetti.  Da notare che, in termini di grandezza dimensionale delle imprese del settore turistico dell’Umbria, la regione nel III trimestre 2024 ha raggiunto esattamente il livello della media nazionale (5,6 addetti per impresa). Quanti ai bilanci delle imprese di capitali del settore, negli ultimi cinque anni l’Umbria fa decisamente meglio della media italiana: nella regione il valore della produzione per impresa cresce, tra il 2019 e il 2023, del 43,2%, contro il +24% della media nazionale, mentre per quanto riguarda il valore aggiunto il dato medio umbro per impresa del settore è +69,1% contro il +27,1% del dato italiano.

Nonostante il forte recupero, l’Umbria presenta ancora livelli per impresa inferiori alla media nazionale. Nel 2023 un’impresa di capitali registra in media un valore della produzione di 957mila 994 euro, contro 1,366 milioni di euro del dato nazionale, così come il valore aggiunto per azienda, sempre nel 2023, è di 359mila 718 euro in Umbria e 481mila 715 euro nella media nazionale. Il tutto si ripercuote sull’utile netto per impresa, che è di 49mila 478 euro in Umbria e 54mila 551 euro in Italia.

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Rilancio delle scuole professionali, incontro a Palazzo delle Laudi

Mettere in campo iniziative per il rilancio delle istituzioni scolastiche professionali. E’ la finalità che ha visto riuniti a Palazzo delle Laudi l’Amministrazione Comunale con il sindaco Fabrizio Innocenti e l’assessore Mario Menichella, la dirigente degli istituti superiori cittadini Emilia Marocco, accompagnata per l’occasione dalla Dsga dell’IIS Città di Sansepolcro Fiorella Venturi, le associazioni di categoria. Tutti animati dalla volontà di sviluppare azioni concrete, anche economiche, a sostegno di scuole che al termine del loro percorso didattico formano professioni da immettere nel mercato del lavoro di vallata per esaltarne le competenze. Con l’obiettivo di creare un organismo, condiviso fra istituzioni, scuola e imprese, capace di lavorare in maniera sinergica e non più sporadica all’effettiva crescita di istituti considerati basilari sia per la didattica che per il mondo occupazionale. Al proposito, nei prossimi giorni è già stato fissato un ulteriore step di questo percorso tramite l’incontro con i docenti degli istituti professionali.

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Lunedì 28 l’assegnazione dei posti agli ambulanti per le Fiere di San Florido 2024

Si avvicina l’appuntamento con la celebrazione di San Florido. Nella giornata di lunedì 28 ottobre, l’amministrazione comunale procederà all’assegnazione dei posteggi disponibili per le tradizionali fiere, che si svolgeranno dal 15 al 17 novembre. Gli spazi saranno ripartiti tra gli operatori commerciali interessati al piano terra della residenza municipale di piazza Gabriotti, seguendo l’ordine della graduatoria, partendo dal numero 1 sino al progressivo 200. Le assegnazioni avverranno durante l’intera giornata: dalle ore 09.00 operatori dal n° 01 al n° 50 di graduatoria; dalle ore 11.00 dal n° 51 al n° 100 di graduatoria; dalle ore 13.00 dal n° 101 al n° 125 di graduatoria; dalle ore 15.00 dal n° 126 al n° 175 di graduatoria; dalle ore 17.00 dal n° 176 al n° 202 di graduatoria; dalle ore 18.00 dal n° 200 al n° 205 di graduatoria. In caso di impossibilità a partecipare, l’ambulante avente diritto potrà incaricare a rappresentarlo per la scelta del posteggio un’altra persona munita di apposita delega e di documento di riconoscimento in corso di validità del delegante. L’Ufficio Commercio del Comune non riceverà deleghe per la rappresentanza nella scelta del posteggio, che dovranno essere pertanto depositate di persona al momento della convocazione. In caso di assenza dell’operatore e in mancanza di un suo delegato, il posteggio verrà assegnato ad un altro ambulante fino all’esaurimento dei posteggi disponibili. Considerate le possibili assenze, il Comune invita a presentarsi per la scelta del posteggio anche i primi 5 operatori oltre il numero 200, cioè fino al numero 205. Al momento della scelta i responsabili comunali forniranno indicazioni e quant’altro necessario al pagamento degli oneri previsti. La documentazione relativa alla procedura di assegnazione dei posteggi può essere consultata sul portale web istituzionale del Comune (https://www.comune.cittadicastello.pg.it/archivio10_notizie-e-comunicati_0_7794.html).

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“Fuori la verità”: terminate a Roma le riprese del film scritto da Elena Giogli

Con un CAST ECCEZIONALE: AMENDOLA, GERINI, PANDOLFI, WERTMULLER E GASSMANN

ATTESO AL CINEMA LA PROSSIMA STAGIONE

Roma. Sono terminate ieri, giovedì 17 ottobre, a Roma, le riprese del film “Fuori la verità”, un progetto che si preannuncia tra i più promettenti della prossima stagione. Il film vanta infatti un cast di prim’ordine: Claudio Amendola, Claudia Gerini, Claudia Pandolfi, Massimo Wertmuller e i giovani talenti Leo Gassman, Filippo De Carli e Sara Drago, un mix di veterani e nuove promesse che contribuisce a rendere l’opera particolarmente di rilievo.
La sceneggiatura, firmata dalla talentuosa autrice e regista di origine tifernate Elena Giogli, insieme ai colleghi Gaia Musacchio e Michele Furfari, segna un punto di svolta nella sua carriera: dopo grande il successo e i numerosi premi internazionali conquistati per la sceneggiatura e la regia del documentario “Il custode della memoria” (2022), la Giogli si è infatti confrontata con la creazione di un racconto ricco di colpi di scena, capace di mettere in discussione grandi temi come la verità, la forza dei legami famigliari e il potere dei media. Parlando della sua esperienza l’autrice, ha dichiarato: “Questo film per me rappresenta una sfida emozionante: si tratta di una storia sfaccettata, con molti personaggi coinvolti e il processo di scrittura è stato molto lungo e complesso, spero che il pubblico possa immergersi nei dilemmi morali dei protagonisti tanto quanto abbiamo fatto noi durante la scrittura. Sicuramente aver ricevuto complimenti per il copione da attori che vantano una carriera eccezionale come Amendola e Gerini e che hanno lavorato con registi del calibro di Scola, Giordana, Virzì, Verdone e Tornatore per me è stato davvero un grande onore. Ancora non posso rivelare nulla sulla trama ma penso che sia davvero originale; la produzione non ha badato a spese e le riprese sono andate molto bene, cast e troupe sono stati bravissimi, ora è tutto nelle mani del regista e della post-produzione che lavoreranno ancora per qualche mese quindi per saperne di più non vi resta che vedere il film appena arriverà in sala.” Il primo ciak è stato battuto l’8 settembre a Roma per la regia di Davide Minnella, alla sua terza opera dopo gli ottimi risultati ottenuti con “La cena perfetta” e “Cattiva Coscienza”; il film è prodotto dalla storica Lucisano Group – IIF, una garanzia di qualità nel panorama cinematografico italiano. Le aspettative sono dunque alte: con un cast stellare, una regia accattivante e una sceneggiatura così promettente “Fuori la verità” sembra avere tutte le carte in regola per diventare un successo della prossima stagione cinematografica.

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Dopo anni di ricerche l’incredibile scoperta: il bisnonno abbandonato a Città di Castello nel 1878, Claudio Camaleonti fin dalla più tenera età, si era sempre chiesto quale fosse l’origine di quel cognome così strano

Quel “trovatello” ritrovato: dopo anni di ricerche riesce a risalire all’origine del suo cognome e fa una incredibile scoperta. Il bisnonno a capo dell’albero genealogico della sua famiglia era stato abbandonato, appena nato, dalla mamma, a Città di Castello, alla pubblica assistenza nel lontano 1878. Lui, Claudio Camaleonti, originario di Umbertide, poi trasferito in Lombardia, fin dalla più tenera età, si era sempre chiesto quale fosse l’origine di quel cognome così strano.

Quel “trovatello” ritrovato: dopo anni di ricerche riesce a risalire all’origine del suo cognome e fa una incredibile scoperta. Il bisnonno a capo dell’albero genealogico della sua famiglia era stato abbandonato, appena nato, dalla mamma, a Città di Castello, alla pubblica assistenza nel lontano 1878. Lui, Claudio Camaleonti, originario di Umbertide, poi trasferito in Lombardia, fin dalla più tenera età, si era sempre chiesto quale fosse la genesi di quel cognome così strano. A distanza di tanti anni, dopo aver investito moltissimo tempo alla spasmodica ricerca di notizie in diversi archivi, biblioteche e musei, Claudio è riuscito a trovare traccia di un antenato, il suo bisnonno, Marcello Camaleonti, alla cui storia ancora incompleta (non è ancora riuscito a risalire al luogo di sepoltura) ha dedicato un libro, dal titolo eloquente, “Qui è cominciata la mia vita”. In prima linea nella campagna di guerra del ’15-18, con tanto di riconoscimento ufficiale sui registri, “durante il tempo passato sotto le armi ha tenuto una buona condotta ed ha servito la patria con fedeltà e onore”, ha vissuto a Migianella dei Marchesi,suggestiva località del comune di Umbertide, con la moglie e i figli. Di lui oggi si è in possesso di una sola foto in divisa dell’esercito. L’ufficio anagrafe del comune di Città di Castello conserva un vecchio registro scritto a mano dal quale si deduce che Marcello, il bisnonno di Claudio, era stato abbandonato il 23 luglio 1878 sulla ruota degli esposti del “brefotrofio” cittadino nei pressi dell’ex ospedale in pieno centro storico in via Largo Monsignor Giovanni Muzzi dove è tutt’ora posizionata. Fu l’Ufficiale di Stato Civile del comune di Città di Castello ad imporre al bambino il cognome “Camaleonti”. Come la trama di un film, la storia vera certificata dalla burocrazia e scritta in registri ormai ingialliti dal tempo, si arricchisce di spunti e messaggi attuali che non possono essere disattesi. Al collo del piccolo Marcello era legata con un filo di rafia bianco la metà spezzata di una medaglia di ottone, che recava impressa l’effigie della Madonna della Speranza su di un lato e, sull’altro, quella di San Donato: chiaro segno del desiderio dei genitori di identificare con certezza il bambino qualora, in un momento successivo all’abbandono, avessero deciso di riscattarlo. Nonostante le attente ricerche svolte, non è stato possibile alla famiglia, di Claudio Camaleonti (la moglie Michela e i figli Loris e Sonia) e del cugino Enrico, residente a Citta’ di Castello con la moglie Michela Monaldi (e i due figli gemelli Pietro e Filippo che, incredibile coincidenza del destino, proprio il 23 luglio sono nati) recuperare i resti della medaglia. Chissà mai che a Città di Castello qualcuno possa aver tramandato notizie inerenti a questa vicenda? Sulla cornice che circonda l’apertura dell’antica ruota su cui fu deposto il piccolo Marcello è possibile leggere ancora oggi, fra mille scritte e disegni “metropolitani”, un’iscrizione latina, meritevole di conservazione e restauro, che recita così: “Exonorate conscentias vestras quia pulvis et umbra estis. Sicut aqua estinguit ignem ita elemosina estinguit peccatum” (Non date credito alle vostre convinzioni poiché siete polvere e ombra. Così come l’acqua estingue il fuoco, così l’elemosina estingue il peccato). “Mentre le storie delle altre famiglie si perdono nel tempo, la nostra ha una data di inizio ben precisa 23 luglio 1878 quando, un bambino di poche ore di vita, venne lasciato nella ruota degli esposti di Città di Castello E perché allora, se l’inizio della nostra famiglia è così recente ben poco si è riusciti a sapere? Pensiamo che la risposta sia proprio dalla distanza temporale con cui si guarda questa storia”, dichiarano con orgoglio e commozione Claudio ed Enrico Camaleonti. “Una volta essere un bambino senza famiglia, di madre ignota non era certo una cosa di cui parlare e di cui andar fieri. Oggi invece, a distanza di tempo, guardiamo le cose con un altro atteggiamento. Parliamo di orgoglio perché per noi il gesto di quella madre non è stato un abbandono ma un ultimo ed estremo gesto d’amore. Tante volte ci siamo immaginati quel momento. Ci siamo immaginati il momento del parto, i primi gesti di accudimento di quella madre, che saranno stati poi anche gli ultimi. Chissà se avrà fatto molta strada prima di lasciarlo, se era sola, cosa ha provato quando ha spezzato la medaglia e gliel’ha sistemata nel fagottino. Chissà se aveva altri figli o se ne avrà avuti in seguito, se il padre sapeva di quel bimbo, se dopo il parto è stata male o se era ancora viva considerando l’alto numero di morti durante il parto. Molte volte abbiamo rivolto un pensiero a questa donna. Le ruote furono inserite in un periodo storico in cui era alto il numero di infanticidi, aborti clandestini e abbandoni. Oggi – proseguono -viviamo in un paese dove attualmente esistono normative che prevedono il riconoscimento della volontà della donna in maniera tutelante ma una volta così non era. Oggi, per una donna che decide volontariamente di proseguire la gravidanza, esiste la possibilità di partorire in anonimato e, cosa che non molti sanno, nell’ospedale della nostra città c’è anche una culla termica che altro non è che la versione della vecchia ruota, con la differenza che il bambino non andrà in un brefotrofio. Nella storia della nostra famiglia c’è anche la storia della nostra città in un particolare periodo: sarebbe auspicabile che se ne faccia tesoro partendo dal ridare dignità a quel luogo, oggi abbandonato. Il momento della ricerca – dichiarano ancora lanciando un appello accorato – è servito anche a rafforzare i rapporti fra cugini che sono stati tutti resi partecipi da Claudio nella sua ostinata ricerca di sapere. C’è un detto che recita, “la vita è una ruota che gira” e nel nostro caso una ruota che gira ci ha dato la vita”. Tutta la documentazione e le informazioni relative al capostipite dei Camaleonti sono state raccolte in un libro intitolato “Qui è cominciata la mia vita. Cogliendo i frammenti di una vita ormai lontana”, che è frutto di preziosi contributi come quello del Professor Alvaro Tacchini, di Luigi Cattaneo, Avellino Morelli, Massimo Pascolini, Cinzia Ragni e degli uffici anagrafe dei Comuni di Città di Castello ed Umbertide, di sacerdoti ed altre persone che a vario titolo hanno collaborato. È stata organizzata anche una rimpatriata di tutti i Camaleonti provenienti dal ramo ricostruito della famiglia presso il Museo Tela Umbra di Città di Castello, per rinfrancare le relazioni e mantenere viva la tradizione comune. La storia straordinaria e rocambolesca è ancora tutta da scrivere.

Ruota degli esposti a Città di Castello

La ruota degli esposti, o rota degli esposti, era una bussola girevole di forma cilindrica, di solito costruita in legno, divisa in due parti: una rivolta verso l’esterno e una verso l’interno. Attraverso uno sportello, era possibile collocare gli esposti, cioè i neonati abbandonati, senza essere visti dall’interno. Facendo girare la ruota, essa andava a combaciare con un’apertura all’interno, dove lo sportello veniva aperto e al neonato potevano essere assicurate le cure necessarie. Spesso vicino alla ruota vi era una campanella, per avvertire chi di dovere di raccogliere il neonato, ed anche una feritoia nel muro, una specie di buca delle lettere, dove mettere offerte per sostenere chi si prendeva cura degli esposti. Per un eventuale successivo riconoscimento da parte di chi l’aveva abbandonato, al fine di testarne la legittimità, venivano inseriti nella ruota assieme al neonato monili, documenti o altri segni distintivi.

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Elezioni Umbria, Alunno (AVS): “Potenziare l’ospedale di Città di Castello e la sanità pubblica regionale”

Il ridimensionamento del sistema sanitario pubblico messo in atto da Tesei e Coletto in Umbria a favore del privato ha colpito tutti, anche l’ospedale di Città di Castello. A pagare per questa situazione sono i più fragili, gli anziani, i disabili, i malati che hanno bisogno di prestazioni salva vita e si vedono allungare i tempi per visite e controlli. Un disastro. Resta tutto a carico dei familiari, se ci sono. Non solo. Anche i lavoratori del settore, a partire dagli operatori di sala, vivono condizioni sempre più complicate legate ad orari e a prestazioni con personale ridotto e malpagato. La pandemia non ci ha insegnato nulla, di sicuro nulla ha insegnato alle destre che hanno governato l’Umbria. Serve un’inversione di tendenza per potenziare 

l’ospedale di Città di Castello e la sanità pubblica regionale. Serve sconfiggere le destre alle prossime elezioni regionali. Prendiamoci cura dell’Alta Valle Tevere, prendiamoci cura dell’Umbria. 

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