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Televaltiberina Tempi supplementari Trasmissioni televisiveTorna Time Out. Ospite del Programma condotto da Michele Tani, lo storico dirigente della pallavolo Città di Castello, Antonello Cardellini Commenti
Televaltiberina Time out Trasmissioni televisiveNel corso della notte di domenica i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Città di Castellohanno deferito in stato di libertà alla […]
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Città di Castello Eventi In evidenzaAcceso l’albero di Natale e le Luminarie nel centro storico. Anche un maxi Babbo Natale di 3 metri luminoso che al fianco del tradizionale albero, […]
Città di Castello Eventi In evidenzaAlle ore 16:00 i Vigili del Fuoco di Città di Castello sono intervenuti presso il parcheggio di via Collodi a Città di Castello, per un […]
Città di Castello Cronaca In evidenzaI carabinieri di Sansepolcro hanno arrestato quattro uomini stranieri, senza una fissa dimora, ma dalle prime indagini sembra che abbiano base logistica a Napoli, da dove sarebbero […]
Notte movimentata ad Umbertide, per un incendio scoppiato nel magazzino dell’anfiteatro del parco Ranieri di Umbertide, verso le ore 1,30 di questa mattina. Le fiamme […]
Altotevere Cronaca In evidenza Umbertide“Il Pianto Che Trattengo” è il nuovo singolo della poliedrica artista Gipsy Fiorucci distribuito da Artist First, dal 28 novembre su tutti gli stores digitali […]
Eventi In evidenza Valtiberina“Qui sine peccato est vestrum, primus lapidem mittat”. E’ una locuzione latina, tradotta letteralmente in “chi tra voi è senza peccato scagli la pietra per […]
Attualità Consiglio comunale In evidenza Politica Sansepolcro Sansepolcro notizie“Qui sine peccato est vestrum, primus lapidem mittat”. E’ una locuzione latina, tradotta letteralmente in “chi tra voi è senza peccato scagli la pietra per primo” . Attribuita a Gesù Cristo ed estratta dal Vangelo secondo Giovanni. Il riferimento calza a pennello per chi, in questi giorni, evidentemente ha scarsa dimestichezza con il Vangelo e ha seri problemi di memoria. La questione è quella relativa ai problemi di riscaldamento del plesso scolastico “Buonarroti”. Una questione sicuramente preoccupante per alunni, personale della scuola, famiglie.
L’amministrazione comunale, comprendendo il disagio, si è attivata prima fornendo supporti temporanei capaci di alleviare almeno un po’ il problema, poi operando l’unica scelta sensata da fare, ossia quella di chiudere per due giorni l’attività didattica in modo da permettere ai tecnici incaricati di intervenire sulla caldaia e ripristinare lo status quo in modo di non trascinare a lungo il disservizio. Mentre c’era chi si è mosso per cercare di risolvere, c’è chi, da giorni, fa opera di sciacallaggio politico, vergando roboanti comunicati accusatori infarciti di veleno e densi di inesattezze. Nello specifico il Pd, che come sempre si mette in evidenza per la sua pochezza, adoperando la consueta tattica della cattura di qualche like sui social o di qualche sostegno fra la gente dopo che le cabine elettorali, da tempo, quel sostegno glielo hanno negato. Il Pd e il suo capogruppo a Palazzo delle Laudi, che oggi accusano la maggioranza di inadeguatezza, hanno la memoria corta. E così torniamo all’inizio del comunicato. Circa una decina di anni fa, quando il Pd governava e il suo attuale capogruppo rivestiva l’importante carica di vicesindaco, il problema odierno si presentò in maniera ancora più virulenta e sicuramente più continuativa. Basta fare una semplice ricerca negli archivi della stampa del tempo. Così, martedi 16 dicembre del 2013, il Corriere di Arezzo riportava in cronaca l’articolo dal titolo “Alunni e insegnanti in classe al freddo alla Collodi e Buonarroti”.
Qualche mese dopo, esattamente il 5 febbraio del 2014, la stessa testata titolava un altro articolo “Buonarroti al freddo per colpa della caldaia”. E, volendo, il giorno seguente, si leggeva “Non c’è pace al Buonarroti. Palestra dichiarata inagibile per colpa delle infiltrazioni”. Ricordando anche che, a metà dicembre del 2013, il Consiglio di Istituto del comprensivo criticò pesantemente l’amministrazione comunale di allora per mancate risposte sull’edilizia scolastica. Pd e il suo capogruppo, allora vicesindaco, sono gli stessi soggetti che oggi accusano con toni enfatici gli altri senza ricordarsi di quando c’erano loro al governo della cosa pubblica e dovevano fronteggiare medesimi problemi. Senza pudore e senza memoria. Come quando asseriscono impropriamente nel loro recente comunicato che “il centrodestra ha governato Sansepolcro per 17 anni”.
Ma quando? Ma dove? Al massimo si può parlare di cinque anni dell’amministrazione Polcri e dei due sin qui dell’amministrazione Innocenti. Agli esponenti dem consigliamo vivamente di prendere in mano il Vangelo, oltre che di sfogliare gli organi di stampa del tempo che documentano la storia amministrativa della città. Per la memoria un salto in farmacia o in erboristeria non guasterebbe, esistono tanti farmaci e integratori adatti alla bisogna. Così si eviterebbero cadute di stile e vuota propaganda, costante marchio di fabbrica di un partito ormai incapace di governare, il cui livore per le continue sconfitte elettorali ha trasformato in meri accusatori seriali.
Martedì 5 dicembre 2023 diciassette lavoratori umbri, dodici nella provincia di Perugia e cinque di quella di Terni, verranno insigniti della “Stella al merito del […]
Attualità Terni UmbriaMartedì 5 dicembre 2023 diciassette lavoratori umbri, dodici nella provincia di Perugia e cinque di quella di Terni, verranno insigniti della “Stella al merito del Lavoro”.
La cerimonia di consegna, presieduta dal Prefetto di Perugia, Armando Gradone, alla presenza di altre autorità, si terrà nel “Salone Bruschi” della Prefettura di Perugia con inizio alle ore 10.00.
L’onorificenza di ‘Maestro del lavoro’ è il riconoscimento concesso a lavoratori italiani che si sono distinti per perizia, laboriosità e buona condotta morale e che abbiano prestato attività lavorativa ininterrottamente per un periodo minimo di venticinque anni alle dipendenze della stessa azienda o di trent’anni alle dipendenze di aziende diverse.
Quest’anno, in occasione della ricorrenza dei 100 anni della “Stella al Merito”, la cerimonia di consegna delle onorificenze, che tradizionalmente si tiene il 1° maggio, si terrà il 5 di dicembre in concomitanza con le celebrazioni che si svolgeranno al Quirinale e in tutti i Capoluoghi di Regione.
Di seguito i nominativi dei neo Maestri del lavoro 2023.
Provincia di Perugia: Walter Bucciarelli (BusItalia – Perugia), Vanni Cerquaglia (UmbriaBitumi – Pantalla), Francesco D’Amico (Poste Italiane – Perugia), Roberto Diano (Banca Nazionale del Lavoro – Arezzo), Roberto Donnini (Fratelli Betti Snc – Santa Maria degli Angeli, Assisi), Roberto Mancini (Nestlè Italiana Spa – Perugia), Remo Palomba (Società Edile Appalti Spa – Marsciano), Giuseppe Pannacci (Saci Industrie Spa – Ponte San Giovanni, Perugia), Vanni Tomassi (Fornaci Briziarelli Spa – Marsciano), Mario Tosti (Lungarotti Società Agricola – Torgiano), Paolo Zafarana (Enel Green Power Italia Spa – Perugia), Loredana Zamponi (Re.Le.Gart. Cooperativa Sociale – Perugia). Provincia di Terni: Alberto Bernarducci (Servizio Elettrico Nazionale Spa – Terni), Sandra Bordacchini (Astolfi Spa – Terni), Alfredina Laurucci (Agostini & Co. Srl – Avigliano Umbro), Graziano Rengo (Edilcasa Landi Srl – Acquasparta), Maria Rita Zara (El.Te. Srl – Terni).
Il giro d’Italia e non solo, con i presepi e le opere d’autore realizzate dai maestri-artigiani eredi delle migliori scuole nazionali. A Città di Castello, […]
Città di Castello Eventi In evidenza
Il giro d’Italia e non solo, con i presepi e le opere d’autore realizzate dai maestri-artigiani eredi delle migliori scuole nazionali. A Città di Castello, entrando nella suggestiva cripta della basilica cattedrale, 500metri quadrati di storia plurisecolare che custodiscono i corpi dei patroni Florido e Amanzio, insieme alle reliquie di San Crescenziano (III sec.), dove fino al 7 gennaio 2024 è in corso di svolgimento la XXII° edizione della Mostra Internazionale di Arte Presepiale, il visitatore può immergersi nell’atmosfera del Natale ed incamminarsi in un percorso di straordinaria bellezza storico-artistica, quasi fosse un museo dedicato al “presepe”, inteso non solo come tradizione e simbolo dell’artigianato ed eccellenza nazionale della laboriosità, ma come arte unica della creazione, lavorazione di simboli che spesso travalicano la sfera prettamente religiosa per lanciare messaggi sociali e di attualità, universali. Sono circa 200 le opere in “vetrina”, in rappresentanza di 65 maestri artigiani presepisti e associazioni provenienti da tutta Italia e dall’estero. Storia e tradizione sotto l’albero di Natale impreziosite anche dalla presenza accanto alla cattedrale, del suo campanile cilindrico, 43 metri di altezza con un diametro medio di 7 metri ed uno spessore medio della muratura di 1 metro, uno dei rari esempi di struttura cilindrica che lo rende particolare, caratteristico ed assolutamente inconfondibile, sulla cui sommità è stato collocato un presepe, che da una piccola finestra sotto la cupola domina la vallata sottostante. Un presepe “sospeso” di grande suggestione.
La mostra ideata ed organizzata dall’associazione Amici del Presepio “Gualtiero Angelini”, di Città di Castello, con il sostegno del comune, della Regione Umbria, dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria, Fondazione Cassa di Risparmio di Citta’ di Castello, Camera di Commercio di Perugia e Farmacie Tifernati, si distingue anche per la sua fruibilità, un percorso senza barriere a portata di tutti con particolare riguardo ai non vedenti. All’ingresso, infatti, è collocata un’opera realizzata da Fabio Coletta (Presidente della Cooperativa Sociale “Handy Sistems”) con accanto un pannello tattile dove in linguaggio “braille” viene descritta in sintesi la mostra. Pochi passi ed ecco una accanto all’altra, all’interno di teche in legno, realizzate da artigiani locali, illuminate, sono esposte le opere dei più grandi artisti “presepisti” Italiani provenienti da scuole rinomate come quella di Napoli, Bergamo, Palermo, Avellino oltre che dalla Sicilia, Marche, Toscana, Lazio ed ovviamente Umbria. Dal Nord al Sud d’Italia ci sono tutte. Ai nastri di partenza anche diverse associazioni prestigiose come quelle di Napoli con capofila l’Associazione Italiana Amici del Presepe, presente fin dalla prima edizione, Avellino, Monte Porzio Catone, Aprilia e San Giovanni Valdarno. A poca distanza i “tappetari di Camaiore” con i loro mosaici in segatura colorata pronti a stupire il visitatore per il loro splendore con la “Sacra famiglia con i pastori” di Anonimo Italiano (fine settecento). In mostra, raccolte private ed artisti provenienti dalla Toscana e dalla Campania: la collezione Bonechi, Dini, Arxaia, Durante.
E poi una sezione dedicata ai pittori locali: Valerio Gherardini, Fausto Boriosi, Franco Gaburri, Matteo Milli, Pietro Pecorari, Fabrizio Pruscini, Antonio Renzini. Vere e proprie opere d’arte in vetrina anche quelle targate, Associazione Amici del Presepio “Gualtiero Angelini”: Caterina Ambrogi, Gualtiero Angelini, Assuntina Battistoni, Claudio Conti, Sandro Epi, Carlo Paolo Granci, Giulio Mariucci, Antonello Orsini e Vincenzo Vescovi. Di rara bellezza un presepe “Palestinese” di collezione privata. Ci sono anche due grandi presepi, uno siciliano, di quattro metri di larghezza e circa e due di altezza, realizzato da Ivano Vecchio di Ramacca (Catania) ed un altro, “Omaggio alla città di Viterbo”, di sei metri per due, opera dell’Associazione Gruppo del Presepe di Monte Porzio Catone (RM). Il presepe dei “nonni”, di Annamaria e Fernando Longo, che rappresenta la natività nella vita quotidiana in un paesello della Ciociaria del basso Lazio. Anche tanta Umbria (regione simbolo della natività e del Natale) in mostra con i “presepisti” di Cascia dell’Associazione “Carbonari”, che, dopo il terremoto e la pandemia hanno sospeso le attività e solo per Città di Castello hanno realizzato un presepe tradizionale allestito per l’occasione. Un bellissimo segnale di rinascita. Alla mostra inoltre possono partecipare nella sezione appositamente allestita, le scuole, gli asili e le associazioni di assistenza per disabili che rendono la rassegna ancora più originale e densa di significati sociali a partire da un presepe per non vedenti realizzato da un artista di fama nazionale. Non solo Italia, quella di Città di Castello, e’ anche una mostra internazionale con una parte della collezione “Associazione Natale nel Mondo” di San Giovanni Valdarno con il tema del cammino di Compostela. Un vero e proprio giro del pianeta con i presepi in sequenza nelle teche: San Marino, Argentina, Croazia, Svezia, Usa, Colombia, Slovacchia, Nepal, Portorico ed uno straordinario presepe polacco della Collezione Gualtiero Angelini.
Novità assoluta la presenza di un presepe dedicato alla “cerca e cavatura” del tartufo (dal 2021 patrimonio Unesco), realizzato dagli artisti Vincenzo Saccardo e Salvatore Fiore di Avellino. Un modo davvero originale di celebrare in chiave natalizia la figura del tartufaio e dei cani, animali straordinari, che fanno parte da secoli della tradizione e della storia altotiberina ed umbra: sughero, legno, rami di alberi adattati, terracotta per le figure e i cani con occhi di vetro. Ma sono i particolari che catturano l’attenzione del visitatore come i vanghini, le bisacce e gli abiti tipici dei “cavatori”. Città di Castello, la città “presepe”, città di Alberto Burri, Raffaello, Signorelli ed altri maestri del Rinascimento, anche in questa edizione, vedrà alla consueta prestigiosa location della Basilica Cattedrale nella centralissima piazza Gabriotti aggiungersi un suggestivo ed imperdibile tour presepiale cittadino, a Palazzo Comunale (presepe della tradizione umbra), alla Pinacoteca Comunale (con un presepe settecentesco su teca dipinta a mano in stile napoletano. Adorazione dei Pastori, Bottega di Andrea della Robbia), la Chiesa del Buon Consiglio (grande presepe in cartapesta, opera dell’artista Francesco Invidia), la Chiesa di San Giuseppe (Clarisse Urbaniste, presepe tradizionale umbro realizzato con la tecnica dei diorami), Chiesa di Santa Maria Maggiore, Campanile Rotondo (presepe “sospeso” in stile umbro), Tela Umbra, laboratorio unico al mondo nella lavorazione del lino su telai dell’800 (presepe “Franchetti”), Museo del Duomo, Loggiato Gildoni (Collezione Silvio Bambini, 300 opere), Palazzo “Bufalini” sede del “Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati” (sei presepi di rara bellezza della collezione privata, “Angelini-Antinori”), Corso Vittorio Emanuele (presepe della Società Rionale Mattonata), Chiesa Santa Maria e San Giuliano Riosecco (Presepe della società rionale), Chiesa degli Zoccolanti (presepe tradizionale) e Santuario Belvedere (presepe tradizionale).
La mostra è gestita, fin dalla nascita, dall’associazione presepistica locale, intitolata al compianto e appassionato fondatore, “Gualtiero Angelini” (insieme a Claudio Conti e Silvio Bambini) a cui si deve tutto il progressivo crescere di importanza negli anni della manifestazione. Il visitatore può ammirare presepi ad ogni angolo del centro storico e non solo, dove aver effettuato il percorso in cattedrale. “In oltre venti la mostra internazionale di arte presepiale, come nel tempo abbiamo imparato a chiamarla, ci ha accompagnato nella transizione, approfondendo temi, diffondendo la passione per questo simbolo della devozione popolare, arricchendo il calendario cittadino di eventi, ricordandoci che alcune costruzioni dell’uomo resistono alle mode ed anzi rappresentano bussole di orientamento nella navigazione a vista di ognuno”, hanno spiegato il presidente dell’Associazione presepistica, Lucio Ciarabelli affiancato dal vice-presidente, Claudio Conti, questa mattina nel corso dell’anteprima alla stampa e poi subito dopo il taglio del nastro nel pomeriggio alla presenza tra gli altri, del sindaco, Luca Secondi, dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico, innovazione digitale e semplificazione, Michele Fioroni, del vice-presidente dell’Assemblea Legislativa, Michele Bettarelli, della Consigliera Provinciale, Erika Borghesi, del vicario della Diocesi, don Andrea Czortek, di rappresentanti istituzionali, autorità civili e militari. “Il ventaglio di opere esposte è veramente variegato. Abbiamo realizzato un vero e proprio “percorso presepiale” che attraversa la città cerando di rendere questa edizione ancora più bella e suggestiva delle precedenti. Rivolgiamo un sentito ringraziamento al Vescovo di Città di Castello, monsignor, Luciano Paolucci Bedini, al vicario, don Andrea Czortek, al parroco don Alberto Gildoni oltre che a tutta diocesi, che per anni ci hanno supportati, per aver concesso la disponibilità di una sede così affascinante e prestigiosa come la Basilica Inferiore della Cattedrale di Città di Castello”.
“L’operazione storico-culturale messa in campo con passione e competenza dagli ‘Amici del presepio’ in queste edizioni – hanno dichiarato il sindaco Luca Secondi e gli assessori, Michela Botteghi e Letizia Guerri – ha un sapore quasi programmatico e riteniamo che sia particolarmente focalizzata sul panorama nazionale del genere presepiale e sul clima della città. Il brand turistico Rinascimento e Contemporaneità, con cui stiamo proiettando l’immagine del territorio, trova i principali attrattori nel patrimonio artistico e architettonico, connotandoci come meta d’arte. In questi due decenni – hanno concluso, sindaco ed assessori – la mostra internazionale di arte presepiale, come nel tempo abbiamo imparato a chiamarla, ci ha accompagnato nella transizione, approfondendo temi, diffondendo la passione per questo simbolo della devozione popolare, arricchendo il calendario cittadino di eventi, ricordandoci che alcune costruzioni dell’uomo resistono alle mode ed anzi rappresentano bussole di orientamento nella navigazione a vista di ognuno”. Anche il vescovo, monsignor Luciano Paolucci Bedini, nel suo intervento racchiuso nel bellissimo catalogo (oltre 200 pagine con foto, realizzato da Cartoedit) ha definito la rassegna come “una manifestazione di arte e di cultura ormai riconosciuta internazionalmente, occasione unica e sublime di immergersi tra la luce fioca delle rappresentazioni nel mistero profondo della vita, dell’umanità e dell’amore di Dio che si manifesta umilmente tra le nostre case e le nostre storie. Possa anche questa nuova edizione offrire ai tanti che vorranno visitarla la gioia e lo stupore di chi, con maestria e creatività, con i propri presepi continua a regalare al mondo uno sguardo diverso e sempre nuovo sulla vicenda umana e sulla sua autentica comprensione”. “Una mostra unica nel suo genere – ha precisato, Michele Fioroni, assessore regionale allo Sviluppo Economico, innovazione digitale e semplificazione – quella con cui Città di Castello celebra , l’arte dei presepi, una tradizione che da secoli illumina le nostre case durante le festività. Questo evento, unico a livello internazionale, non solo esalta la bellezza e la diversità dei presepi, ma celebra anche la ricca tradizione artigianale che ha le radici profonde nel nostro territorio. La mostra, che attira appassionati da tutto il mondo, non è solo un trionfo della creatività, ma anche un simbolo potente dell’impatto culturale ed economico dell’artigianato locale. In ogni scultura, in ogni dettaglio minuzioso, si riflette l’eredità di generazioni di artigiani, custodi di un’arte che continua a incantare e ispirare”. “Ho avuto l’onore – ha sottolineato Michele Bettarelli, vice-presidente assemblea legislativa regionale – da amministratore pubblico del mio comune, di seguire da vicino l’evoluzione ed il cresceente successo nel corso degli anni della mostra di arte presepiale, nata dal progetto geniale del compianto Gualtiero Angelini assieme a Conti e Bambini poi ulteriormente valorizzata nei contenuti e nella proposta dal cavalier Lucio Ciarabelli e dall’associazione che presiede. Un orgoglio per tutta la regione. A Città di Castello nella splendida cripta del duomo sono rappresentate tutte le scuole presepistiche nazionali compresa quella umbra e tifernate: un evento culturale ed artistico che arricchisce ancora di più il cartellone delle proposte natalizie e non solo della nostra regione”.
La Consigliera provinciale Erika Borghesi ha ricordato, che, anche quest’anno nel Palazzo della Provincia sarà ospitato un presepe dato dall’Associazione “Amici del Presepe” di Città di Castello. “Si tratta ormai – ha proseguito Borghesi – di una tradizione consolidata di collaborazione tra il nostro Ente e il comune tifernate. La Mostra Internazionale di Arte Presepiale di Città di Castello, arrivata alla XXII edizione, rappresenta una delle più importanti manifestazioni nazionali di questo settore in Italia e ospita decine di maestri artigiani e di associazioni provenienti dall’Italia e dal mondo. In un momento internazionale così delicato, a causa di guerre e crisi umanitarie, ripartire dal presepe è un segno di luce e di pace. Come Consigliera con delega all’edilizia scolastica trovo particolarmente significativa la sezione dedicata alle scuole e agli asili, oltre che alle associazioni di assistenza per disabili, che possono rappresentare utili leve di inclusione e di speranza per le giovani generazioni.” La mostra, ( aperta al pubblico fino a domenica 7 gennaio 2024, il giovedi, venerdi, sabato e domenica, festivi e prefestivi, dalle ore 9,00 alle 12,30 e dalle ore 15,00 alle 19,30, ingresso 4 euro, catalogo 2 euro) è ideata ed organizzata dall’associazione Amici del Presepio “Gualtiero Angelini”, di Città di Castello, con il sostegno del comune, della Regione Umbria, dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria, Fondazione Cassa di Risparmio di Citta’ di Castello, Camera di Commercio di Perugia e Farmacie Tifernati.
Info: Iat Comune Città di Castello, 075-8559922 – 339-4887973 – www.comune.cittadicastello.pg.it; www.cittadicastelloturismo.it .
Si è svolto venerdì 1 dicembre il convegno che aveva per tema “Forza Italia per Città di Castello” che ha visto la partecipazione di iscritti […]
Città di Castello In evidenza PoliticaSi è svolto venerdì 1 dicembre il convegno che aveva per tema “Forza Italia per Città di Castello” che ha visto la partecipazione di iscritti e simpatizzanti e la presenza dei massimi dirigenti regionali e rappresentanti nazionali ed europei del partito.
I lavori sono stati aperti con la relazione del coordinatore comunale Tommaso Campagni che nel suo excursus ha messo in evidenza il lavoro svolto dal coordinamento comunale sul territorio con importanti eventi, primo su tutti il progetto conFIdiamoci.
Sono state anche illustrate le iniziative assunte in seno al consiglio comunale di Città di Castello da Forza Italia.
Sono seguiti interventi rilevanti del vice presidente della giunta regionale e assessore Roberto Morroni, dell’onorevole Catia Polidori, dell’onorevole eurodeputata Francesca Peppucci, del coordinatore provinciale Fiammetta Modena.
Le conclusioni sono state affidate al coordinatore regionale e sindaco di Perugia Andrea Romizi che ha evidenziato come il filo comune degli interventi sia stato quello di rimarcare la grande compattezza di Forza Italia dimostrata anche in occasione del congresso provinciale di qualche giorno fa.
Al termine dei lavori c’è stato spazio per un confronto aperto sulle tematiche locali a cui ha fatto seguito la cena conviviale per lo scambio di auguri.
Notte movimentata ad Umbertide, per un incendio scoppiato nel magazzino dell’anfiteatro del parco Ranieri di Umbertide, verso le ore 1,30 di questa mattina. Le fiamme […]
Altotevere Cronaca In evidenza UmbertideNotte movimentata ad Umbertide, per un incendio scoppiato nel magazzino dell’anfiteatro del parco Ranieri di Umbertide, verso le ore 1,30 di questa mattina. Le fiamme hanno interessato tavoli in legno e materiale vario, sul posto oltre i Vigili del fuoco del distaccamento di Città di Castello, anche una pattuglia dei Carabinieri, le operazioni di spegnimento sono durate circa un paio di ore
Nella decorsa nottata del 30.11.2023, durante un servizio ispettivo per il contrasto al lavoro sommerso, i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e della Compagnia […]
Arezzo Cronaca In evidenza ToscanaNella decorsa nottata del 30.11.2023, durante un servizio ispettivo per il contrasto al lavoro sommerso, i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e della Compagnia di Arezzo hanno ispezionato un’azienda orafa del territorio aretino all’interno del quale sono stati trovati 34 lavoratori tutti irregolarmente impiegati.
Tra questi, sono 15 i lavoratori risultati al controllo “in nero”, 16 con visto non idoneo all’assunzione e 3 i clandestini senza regolare permesso di soggiorno per la permanenza sul territorio italiano.
Ad operare il controllo, oltre i carabinieri del NIL e della locale Compagnia, vi era altro personale dell’Ispettorato del Lavoro di Arezzo e dell’INPS, i quali hanno rilevato numerose violazioni in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, tre le quali l’omessa redazione del documento valutazione del rischio, la mancata formazione dei lavoratori, la mancanza dei requisiti minimi di legge sui luoghi di lavoro, l’omessa adozione delle misure di prevenzione incendi.
Il titolare della ditta è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Arezzo, inoltre, a causa le violazioni riscontrate ed all’impiego irregolare dei 34 lavoratori presenti, è scaturito il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
L’operazione notturna, ha portato ad elevare ammende per 13.963,56 euro, sanzioni amministrative per 109.080,00 euro e recuperi previdenziali per 87.750,00 euro.
Sono ancora in corso ulteriori accertamenti, per meglio delineare le violazioni riscontrate.
Nell’ultimo Consiglio comunale, dopo un acceso dibattito su violenza e parità di genere, tra chi fosse certo dei residui di maschilismo ancora presenti nella nostra […]
Città di Castello Consiglio comunale In evidenza PoliticaNell’ultimo Consiglio comunale, dopo un acceso dibattito su violenza e parità di genere, tra chi fosse certo dei residui di maschilismo ancora presenti nella nostra società e chi fosse ostinatamente contro tale affermazione, si è assistito ad una plastica rappresentazione di incoerenza e ad un indecoroso spettacolo per il rinnovo della Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio ( ex Commissione Edilizia).
L’esito infatti è stato oltremodo deludente: è stata eletta solo una donna tra i sette membri effettivi e solo due tra i supplenti, con la desolante situazione di tre donne su quattordici nomi.
Com’è noto l’elezione dei sette componenti effettivi e degli altrettanti supplenti, parte dalle terne di nomi che ben cinque ordini professionali inviano al Comune, più altri quattro esperti di Beni architettonici e di Beni ambientali, da scegliere in due appositi elenchi.
Il mio intervento, che ha ricordato come la scelta fosse tutta in capo alla maggioranza, con una opposizione priva dei numeri per eleggere qualcuno, ha cercato di porre almeno una questione, quella della parità di genere , poco prima ampiamente dibattuta, chiedendo che essa fosse rispettata, ma non come pura “quota”, quanto come effettiva scelta di merito: quattro delle cinque terne avevano un nominativo feminile su tre (il minimo indispensabile, peraltro) ed una terna era composta da soli uomini.
Chi poco prima aveva negato l’esistenza di residui di maschilismo, aveva l’occasione di dare l’esempio votando una donna, e chi aveva fino ad allora difeso la parità, poteva dimostrare la propria credibilità scegliendo tra i professionisti indicati le figure femminili, in modo da riequilibrare in maniera naturale la presenza di genere.
Personalmente, ho chiarito in maniera trasparente che così avrei fatto, annunciando scheda bianca per gli Ordini che non avevano presentato (incredibilmente) alcun nome femminile, ritenendo impossibile non avessero trovato una donna tra i professionisti competenti e meritevoli.
Dunque ennesima occasione persa per attuare una reale parità e per dare un segnale concreto in grado di rompere un sistema consolidato di continuità e contiguità. Viene così plasticamente rappresentata una società che subisce le decisioni di chi fa grandi proclami, ma al momento delle scelte concrete resta invischiato in logiche altre, amicali o di continuità e appartenenza, che della parità e del riconoscimento del valore femminile se ne infischiano.
La parità può aspettare.
Emanuela Arcaleni
Castello Cambia- M5S Città di Castello
L’utilità di uno strumento quotidiano abbinata alla piacevole visita degli angoli più caratteristici di Montone. Domenica 3 dicembre, alle ore 11, al Museo San Francesco […]
Eventi In evidenza MontoneL’utilità di uno strumento quotidiano abbinata alla piacevole visita degli angoli più caratteristici di Montone. Domenica 3 dicembre, alle ore 11, al Museo San Francesco sarà presentata l’agenda 2024 dedicata al suggestivo borgo.
Il prodotto editoriale, realizzato da LuoghInteriori, contiene al suo interno gli scatti fotografici di Enrico Mezzasoma, immagini che giorno dopo giorno porteranno alla scoperta del borgo, offrendo ai visitatori (italiani e stranieri) lo spettacolo di uno scenario rimasto immutato nel tempo che consente di spaziare tra i vicoli e le piazze con stupore e ammirazione. Il paesaggio di Montone è infatti dominato dalle splendide architetture medievali e circondato da una vegetazione rigogliosa che fa apparire la città come un’isola al centro di una natura ancora incontaminata.
Da sempre i musei, le chiese, le opere d’arte e il paesaggio sono elementi di grande attrattività a cui si aggiungono gli inconfondibili sapori dei prodotti enogastronomici offerti dal territorio, espressioni di una cultura antica che è riuscita ad approdare ai nostri giorni con immutato senso di richiamo.
“L’Amministrazione – spiega il sindaco Mirco Rinaldi – ha rivolto da sempre una particolare attenzione alla promozione culturale del borgo: la memoria e la custodia della preziosa eredità del passato costituiscono infatti elementi essenziali per la comprensione del nostro presente, ma soprattutto per la progettazione del futuro. L’almanacco 2024 dedicato a Montone è quindi al tempo stesso agenda e guida, e invita chi ancora non ne conosce le meraviglie a uscire dai tracciati canonici delle principali direttrici di viaggio per immergersi in un affascinante viaggio nel tempo e nello spazio”.
All’iniziativa, oltre al sindaco Rinaldi e all’assessora al turismo Roberta Rosini, interverranno il consigliere della Presidenza della Repubblica Pietro Alberto Lucchetti, il presidente dell’associazione StoricaMente A.R.I.eS., Adriano Bei, il direttore editoriale Antonio Vella e il fotografo Enrico Mezzasoma.
Per la prima volta dopo 60 anni dall’esame di maturità si sono ritrovate a tavola con una vita intera da raccontarsi. L’ultima volta tutte insieme […]
Città di Castello Eventi In evidenzaPer la prima volta dopo 60 anni dall’esame di maturità si sono ritrovate a tavola con una vita intera da raccontarsi. L’ultima volta tutte insieme era stata infatti nel giugno del 1963, con il diploma magistrale appena conseguito e tanti progetti davanti. Le ragazze classe ’44 dell’Istituto San Francesco di Sales di Città di Castello in così tanto tempo non avevano più trovato l’occasione di incontrarsi di nuovo tutte quante, come nelle mattinate condivise sui banchi di scuola. Prese dagli impegni familiari e di lavoro, dai figli, prima, e dai nipoti, poi, ma anche separate dalle distanze, da scelte e opportunità che dopo l’esame le hanno portate in città diverse. Il filo sottile che le ha tenute sempre unite, però, non si era spezzato e grazie alle più intraprendenti, che hanno setacciato anche i social per ritrovare le compagne più lontane, si sono regalate il sogno di incontrarsi ancora. Un emozionante e piacevole pranzo al ristorante Il Fiorentino di Città di Castello è stato l’appuntamento con il passato al quale si sono presentate tutte coloro che hanno potuto, con il pensiero a chi non c’è più. Mano nella mano, tra grandi sorrisi e tanta allegria, le ragazze del ’63 si sono raccontate di tutto. Aneddoti, conquiste, soddisfazioni, tra qualche amarezza e qualche imprevisto, hanno tenuto banco per tutta la sera davanti a un piatto prelibato e un bel calice di vino. Una cena che è stata come una carezza per tutte, tornate per qualche ora ai vent’anni, ai giorni della scuola, che per chiunque sono i pilastri di una vita intera. Ritrovarsi come se gli anni non fossero trascorsi è stato così bello che l’impegno preso da tutte è stato quello di concedersi al più presto un bis. A partecipare alla serata sono state Filomena Tanzi; Nadia Baldicchi; Elvira Morini; Pina Beccari; Elena Bistoni; Fiorella Morazzini; Margherita Medici; Dina Dini; Melissa Martinelli; Anna Ercolani.
“Vogliamo assolutamente dare l’opportunità ai tifernati e ai turisti di visitare e vivere un patrimonio culturale importante della nostra città” “Riapriremo la torre civica di […]
Città di Castello Comunicazioni amministrative In evidenza“Vogliamo assolutamente dare l’opportunità ai tifernati e ai turisti di visitare e vivere un patrimonio culturale importante della nostra città”
“Riapriremo la torre civica di Città di Castello in via straordinaria per le festività natalizie per poi passare ad aperture ordinarie nel corso dell’anno in concomitanza con eventi e manifestazioni cittadine, a partire dalla terza domenica del mese in occasione di Retrò, perché vogliamo assolutamente dare l’opportunità ai tifernati e ai turisti di visitare e vivere un patrimonio culturale importante della nostra città, che non può non essere accessibile al pubblico”. E’ quanto ha preannunciato in consiglio comunale l’assessore al Patrimonio Michela Botteghi rispondendo all’interrogazione dei consiglieri comunali Elda Rossi e Riccardo Leveque (FDI) sulla riapertura definitiva del monumento di piazza Gabriotti. In aula il consigliere Leveque aveva chiesto di conoscere “le motivazioni che hanno indotto alla chiusura della torre civica nel gennaio 2019 e ne hanno determinato la non fruibilità fino ad oggi, se non per eventi straordinari, nonostante i lavori di consolidamento e di messa in sicurezza eseguiti da Comune e Regione”. “Perché non viene restituita ai tifernati e ai turisti la possibilità di tornare a godere come in passato della testimonianza storica rappresentata dalla torre e della meravigliosa vista alla sua sommità, dato che è stata ritenuta monumento capofila per eventi importanti, richiamo per molti visitatori, turisti e cittadini”, aveva domandato l’esponente della minoranza, aggiungendo: “è prevista una riapertura permanente e in quali tempi e modalità di gestione?”. Ricordando i trascorsi del monumento, con particolare riferimento agli interventi di consolidamento a seguito dei danni causati dal sisma del 1997, “che – ha detto – sono terminati nel 2013 con un investimento complessivo di comune e regione pari a 1 milione e 335 mila euro”, Leveque aveva richiamato l’attenzione sulla recente riapertura “in occasione delle Giornate d’autunno FAI”, evidenziando che “la torre oggi viene considerata sicura, grazie anche all’intervento di consolidamento eseguito superando le criticità strutturali nei confronti delle caratteristiche geomeccaniche del terreno di fondazione e al monitoraggio 24 ore su 24 grazie a dei dispositivi tecnologici installati dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia, mentre sono stati restaurati la scala e i vani interni, gli infissi, con la predisposizione di una nuova pavimentazione e dell’impianto di illuminazione”. L’assessore Botteghi ha spiegato che “per la riapertura della torre civica l’amministrazione comunale ha ripreso in mano l’ordinanza sindacale del 2018, un disciplinare sulle modalità da gestione in sicurezza delle visite, che è indispensabile per accedere in sicurezza, con le dovute accortezze, a un monumento che è del 1300”. “Alla richiesta del FAI di riaprire la torre alle visite abbiamo risposto subito sì, perché avevamo già messo in cantiere l’idea di rendere di nuovo accessibile il monumento in maniera periodica, tant’è che abbiamo deciso di riaprirla in via eccezionale già per le prossime festività natalizie, un’occasione meravigliosa nella quale il centro storico sarà pieno di tifernati e turisti”, ha riferito l’assessore, aggiungendo: “nelle domeniche di Natale ci saranno quindi la riaperture straordinarie del 3, 10, 17 dicembre e del 7 gennaio, sia di mattina che di pomeriggio”. “Dopodiché – ha proseguito Botteghi – vogliamo mettere a regime l’apertura della torre nella terza domenica del mese, perché le nostre piazze si riempiono di visitatori per Retrò, e in tutte le occasioni in cui la nostra amministrazione organizzerà eventi in città e ci saranno celebrazioni, sia laiche che religiose, considerando che un’apertura fissa, anche quotidiana, sarebbe impossibile dal punto di vista della compatibilità finanziaria”. L’assessore ha quindi anticipato alcune delle disposizioni che sarà necessario osservare per visitare la torre, definite attraverso sopralluoghi tecnici e il confronto con il gestore Poliedro Cultura. “I visitatori potranno accedere a piccoli gruppi, su prenotazione preferibilmente, per evitare appunto le file che si potrebbero creare con ingressi non organizzati, fermo restando il fatto che chiunque si presenti senza preavviso potrà comunque entrare”, ha chiarito Botteghi, spiegando che “saranno organizzate visite guidate nella massima sicurezza e per questo ci saranno indicazioni specifiche, ad esempio sul vestiario consono per salire, ma anche dei limiti, al di là di quello numerico, che riguarderanno l’età, con i bambini al di sotto dei sei anni che non potranno entrare, il divieto di accesso per gli animali domestici, il divieto di fumo e di portare con sé borse e zaini, che potranno essere lasciati in custodia a piano terra”. “Per salire sarà fatta firmare una liberatoria e le persone saranno informate adeguatamente sulle caratteristiche della visita e le accortezze di cui tenere conto”, ha fatto presente l’assessore, che ha anche anticipato come “il biglietto di ingresso per la visita guidata sarà venduto a 2,50 euro a testa, che andranno al gestore del monumento in modo da finanziare il servizio che viene messo a disposizione”. “Cercheremo insomma di fare il possibile per agevolare le visite – ha concluso Botteghi – perché vorremmo che ogni singolo cittadino avesse la possibilità di salire sulla torre civica, che merita assolutamente di essere vista, vissuta e conosciuta in ogni suo aspetto”. In sede di replica, il consigliere Leveque si è detto soddisfatto delle informazioni ricevute, esprimendo soddisfazione per il fatto che la torre verrà riaperta più volte nel corso dell’anno. “Ci chiediamo però per quale ragione si debba firmare una liberatoria”, ha eccepito l’esponente di FDI. L’assessore Botteghi ha quindi preso di nuovo la parola, spiegando che “la liberatoria scritta risponde all’esigenza di fornire al visitatore, in modo chiaro, tutte le informazioni riguardanti le corrette modalità di accesso al monumento, dall’abbigliamento, ai limiti d’età, insomma le accortezze necessarie che ci sembra giusto non dare per scontate e non lasciare a una esposizione orale della guida, perché tutto si possa svolgere nella massima sicurezza”.
Lo stallo totale sui grandi lavori pubblici, in particolare sulle scuole di Sansepolcro, si è palesato ancora una volta in questa settimana a scapito degli […]
In evidenza Politica SansepolcroLo stallo totale sui grandi lavori pubblici, in particolare sulle scuole di Sansepolcro, si è palesato ancora una volta in questa settimana a scapito degli studenti della scuola media Buonarroti che prima hanno dovuto frequentare lezioni senza riscaldamento e con temperature rigide, poi hanno visto chiudere l’intero plesso per due giorni con ordinanza per totale mancanza di soluzioni alternative.
La rottura dell’impianto di questi giorni è solamente la punta dell’iceberg di una scuola cantiere che dal 2020 vive la didattica tra le aule rimaste e moduli prefabbricati pagati a caro prezzo dalla collettività. Tre anni di precarietà, prospettive più che incerte all’orizzonte, imprevisti come quello trascorso all’ordine del giorno.
Come Partito Democratico abbiamo più volte trattato il tema in consiglio interrogando l’assessore Marzi in merito, ma senza ricevere risposte precise sulle azioni future e su date certe o probabili di chiusura cantieri.
In questo scenario il comunicato della lega è apparso fuori contesto, a tratti delirante, perché invece di spiegare alla città il perché di questa ennesima situazione pesante a scapito dei nostri ragazzi si è inoltrata in una sorta di sconclusionato processo ad un passato che ai cittadini non interessa minimamente, in quanto siamo tutti protesi all’oggi, a soluzioni che possano risolvere problemi a breve termine e ad altre che ci facciano uscire dalla trappola Buonarroti.
Non basta insomma sventolare un progetto di ristrutturazione, un progetto tra l’altro fermo su binario morto, per poter dire di aver fatto bene il proprio lavoro.
È importante precisare che l’attuale problema alla caldaia, che ha portato alla temporanea chiusura della scuola, non è frutto del caso, ma sintomo dell’inadempienza dell’amministrazione comunale. Il punto centrale della questione è insomma lo stato generale della Buonarroti, non un tubo rotto.
L’altra falla è invece rappresentata dalla incapacità di reazione alle difficoltà, da quella di dialogare con i rappresentanti degli istituti scolastici, dall’individuazione di soluzioni alternative in tempi rapidi. Anche in questo versante il Sindaco Innocenti ha palesato i suoi limiti.
Riteniamo che la gestione degli istituti scolastici sia uno dei principali talloni d’achille dell’attuale amministrazione. Alla situazione tragica della Buonarroti, dove ragazzi e professori sono costretti a fare lezione all’interno di container vedendosi in passato anche piovere in testa, si aggiunge la pessima idea di ricollocare a Ragioneria tutti gli studenti del biennio del Liceo, frangente dove Innocenti e i suoi non hanno esercitato alcun ruolo subendo passivamente le decisioni della provincia, col risultato di creare un esagerato sovraffollamento. Tutto questo ha animato proteste da parte dei diretti interessati, rimaste però inascoltate.
Una nota a margine: il PD non ha voluto approfittare di questi errori e problematiche per una propria propaganda elettorale, anche perché le elezioni sono lontane e a noi interessa esercitare il nostro ruolo di minoranza, anche in modo duro e fermo, per invitare e sollecitare l’amministrazione a risolvere il problema. Ci siamo esposti più volte tramite interrogazioni e durante le commissioni, convinti di star dando il giusto risalto a una tematica tra le più importanti, almeno dal nostro punto di vista.
La Lega ha deciso invece di attaccarci tirando in ballo argomenti totalmente avulsi dal tema della scuola. Tipico atteggiamento di chi cerca di allontanare l’attenzione dal problema perché incapace di affrontarlo concretamente.
In questo caso non è una questione di tifoserie, ma serve una severa assunzione di responsabilità da parte dell’amministratore su una problematica sottovalutata e ormai totalmente fuori controllo.
Per quanto riguarda invece le critiche alla nostra gestione degli istituti scolastici, vogliamo ricordare che il PD ha amministrato per cinque degli ultimi diciassette anni, che diventeranno 20 alla fine del mandato Innocenti. Nei suoi cinque anni il PD ha ereditato una situazione drammatica. La Scuola Primaria De Amicis, ad esempio, era stata spostata al centro commerciale, con 200.000 euro di affitto all’anno da pagare e la Collodi chiusa, situazione ereditata da una giunta della quale faceva parte proprio Innocenti. In quegli anni abbiamo provveduto celermente e restituito alla città due scuole nuove liberando preziose risorse per il bilancio.
Quali interventi avrebbero potuto essere fatti alla Buonarroti, visto che era occupata anche dagli alunni della Collodi? Al contrario bisognerebbe chiedersi cosa ha fatto l’amministrazione passata e soprattutto il suo assessore Marzi. Ha avuto probabilmente il merito di trovare le risorse, ma in cinque anni non è riuscito a completare nessun intervento, confermandosi anche nei primi due di questa giunta. Forse i problemi rimangono gli stessi perché anche l’assessore è sempre lo stesso? Forse il giovane segretario della Lega e suo vice in quegli anni erano altrove?
Questo comunicato è solo la risposta all’ultimo fallimento, ma che deve essere inserito all’interno di 17 anni di governo del centrodestra che ha privato Sansepolcro di una prospettiva strategica in tutti i campi, infrastrutturale, sociale, economico, manifestando una incapacità amministrativa e di progettazione, non ultimo l’inadeguato progetto di rigenerazione urbana, evidenziando la mancanza di qualsiasi collegamento di prospettiva politica e di dibattito politico e coinvolgimento della città.
I principali eventi del fine settimana: Alla Biblioteca Carducci da non perdere l’iniziativa per bambini La notte dei pupazzi. Al Teatro degli Illuminati un omaggio […]
Città di Castello Eventi In evidenzaI principali eventi del fine settimana: Alla Biblioteca Carducci da non perdere l’iniziativa per bambini La notte dei pupazzi. Al Teatro degli Illuminati un omaggio a Maria Callas nel centenario della nascita del grande soprano: Castello Danza e Lions Club Città di Castello presentano Maria VS Callas, spettacolo di beneficenza a favore del centro antiviolenza Medusa di Città di Castello. Domenica 3 dicembre l’ultimo appuntamento con la rassegna Teste di Legno al Teatro degli Illuminati. A Palazzo Bufalini proseguono gli appuntamenti nell’ambito de Le Domenica del Circolo.
Sabato 2 e domenica 3 dicembre alla Biblioteca Carducci si terrà La notte dei pupazzi: come sta accadendo da qualche anno in tutto il mondo, grazie a un’idea originale nata negli Stati Uniti che sta avendo grande successo in Italia, anche i bambini della nostra città avranno l’opportunità di sognare con un libro in compagnia dei loro peluche e delle loro bambole di pezza. La mattina del sabato, a partire dalle ore 10.00, i bambini accompagneranno i loro amici in biblioteca, per tornare a riprenderli il pomeriggio successivo, domenica 3 dicembre dalle ore 16.00, e vedere tutti assieme cosa è successo tra gli scaffali durante la notte. La pratica descritta in un albo illustrato dal titolo “Una notte in biblioteca” di Kazuhito Kazeki e Chiaki Okada, pubblicato da Kira Kira Edizioni nel 2022, prevede infatti che in un giorno prestabilito i bambini si ritrovino in biblioteca per leggere delle storie e consegnare ai bibliotecari il loro pupazzo preferito, per poi tornare a riprenderlo solo il giorno dopo, quando sarà anche possibile vedere, attraverso foto e video, le emozionanti avventure vissute durante la notte dai loro piccoli amici. I protagonisti dell’iniziativa torneranno insieme a casa, accompagnati dal libro che i singoli pupazzi avranno scelto per loro. Un divertente modo per avvicinare alla lettura e alla frequentazione della biblioteca i più piccoli, al quale daranno il proprio contributo l’associazione Amici della Carducci, il Circolo fotografico tifernate, che con i propri soci realizzerà le immagini della notte in biblioteca, e la cooperativa il Poliedro, sotto il coordinamento della responsabile della Biblioteca Carducci Patrizia Montani. L’iniziativa è gratuita ed è riservata ad un massimo di 30 bambini, dai quattro agli otto anni. Per partecipare sarà obbligatoriamente necessaria la prenotazione, rivolgendosi al numero di telefono 075.8523171.
Nel pomeriggio di sabato 2 dicembre il Museo Malakos di Villa Cappelletti a Garavelle organizza alle 15.30 Medusa riciclona: una medusa diversa dal solito con il pallino per il riciclo creativo e tanta voglia di fare la differenza. Un laboratorio per bambini da sei a dieci anni durante il quale si parlerà del problema della plastica e di come possa creare danni all’ambiente. Il costo è di € 10,00 euro a partecipante comprensivi di ingresso al museo valido per 7 giorni. È gratuito l’ingresso per i fratellini e le sorelline minori di sei anni che vogliono visitare il museo e per gli adulti accompagnatori che fruiscono di sala relax e loggiato. Il costo è di € 4,00 per gli adulti accompagnatori che visitano il museo, mentre è gratuito l’ingresso per il secondo adulto accompagnatore. La prenotazione è obbligatoria al numero 349 5823613.
All’Auditorium di San Giovanni Decollato, sabato 2 dicembre alle ore 16.00 in programma la presentazione del nuovo libro di Paolo Mancini, docente di sociologia delle comunicazioni all’Università degli Studi di Perugia, Perché non ci indigniamo? Si discuterà di malaffare, in particolare di come questo sia da sempre al centro del racconto giornalistico. All’incontro parteciperanno Fausto Cardella, già Procuratore Generale della Repubblica di Perugia, Maria Soave, giornalista del TG1, e Marco Mazzoni, docente dell’Università degli Studi di Perugia.
Alle 21.00 di sabato 2 dicembre, nel giorno del centenario della nascita del grande soprano Maria Callas (2 dicembre 1923 – 16 settembre 1977) Castello Danza e Lion Club con il patrocinio del Comune, portano sul palco del Teatro degli Illuminati lo spettacolo di beneficenza Maria VS Callas. Regia Maria Teresa Nania, soprano Vanessa Fioretti, pianista Paolo Tagliapietra, danzatori Castello Danza, voce narrante Valentina Martinelli. L’intero ricavato della serata sarà devoluto al C.A.V. Centro antiviolenza Medusa di Città di Castello. Per info e prenotazioni: 3927772312 / 3939334723 | castellodanza@gmail.com
Al Centro delle Tradizioni Popolari di Garavelle, in vista del Natale prosegue
Christmas labs for kids, una serie di attività laboratoriali rivolte ai più piccoli. Domenica 3 dicembre alle 15.00 in programma Lettera a Babbo Natale: un laboratorio per bambini dai sei anni in su, volto alla realizzazione delle letterine di Natale. La è obbligatoria, il costo è di € 7,00 a partecipante. Per info e prenotazioni: 075 8554202 / 075 8520656 | cultura@ilpoliedro.org.
Domenica 3 dicembre alle ore 17.30, si terrà il terzo appuntamento nell’ambito dell’iniziativa Le Domeniche del Circolo promossa dal Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati, a cura di Catia Cecchetti. Si entrerà nel vivo dello spirito del Natale con l’Esposizione di presepi artistici della Collezione “Angelini-Antinori”. Interverranno Lucio Ciarabelli, Simonetta e Donatella e Antinori e tratteranno delle “Origini ed evoluzione storica dei presepi artistici”. L’allestimento sarà visitabile nelle sale del Circolo fino a domenica 7 gennaio 2024. L’ iniziativa è realizzata in memoria di Gualtiero Angelini: quest’ultimo nell’anno 2000 ha fatto nascere la passione per l’Arte presepiale a Città di Castello e poi fondato l’Associazione “Amici del presepio” nel 2005 successivamente a lui dedicata nel 2015. Anche questo appuntamento, aperto ai soci e alla città, si terrà nelle sale del Palazzo storico Bufalini. Visto il numero limito di posti è necessaria la prenotazione via e – mail o telefono. Per info e prenotazioni 075 6975824 / 339 7203829 e-mail: eventi@circolotifernate.it
Al Teatro degli Illuminati invece, domenica 3 dicembre alle 17.30, da non perdere l’ultimo appuntamento della rassegna “TESTE di LEGNO”, spettacoli di burattini dedicati alle famiglie – organizzata dalla Compagnia teatrale Politheater in collaborazione con l’Assessorato alle politiche culturali del comune di Città di Castello – la cui direzione artistica è curata da Damiano A. Zigrino e Silvia Fancelli. Per questo ultimo appuntamento, in previsione del Natale, BAMBABAMBIN presenta: NATALE CON I TUOI, spettacolo di burattini di Gigio Brunello con Paolo Rech. È possibile acquistare i biglietti direttamente domenica pomeriggio al botteghino del teatro che sarà aperto dalle 15.30. Ingresso unico a € 5,00. Per info e prenotazioni: 3926467999 | info@politheater.org.
Proseguono varie mostre: ultimo fine settimana per visitare la mostra Farsi Somigliante dell’artista Ilaria Margutti allestita all’Oratorio di San Crescentino a Morra di Città di Castello, nell’ambito della XXIII edizione della mostra d’arte contemporanea morrArte, visitabile su appuntamento fino a domenica 3 dicembre telefonando al numero +39 3315793733. Alla Tipografia Grifani-Donati 1799 continuano ad essere esposte le litografie dell’artista Eduardo Relero. Alla Galleria delle Arti di Luigi Amadei, invece, è visitabile la mostra Artisti e Picasso. Pittura scultura grafica organizzata in occasione del cinquantennale della morte del grande maestro (Malaga 1881 – Moungins 1973). In mostra una selezione di opere di artisti il cui linguaggio è stato fortemente influenzato dalla lezione picassiana, tra cui Burri, Afro, Capogrossi, Leoncillo, Sironi e molti altri ancora. Per informazioni: tel: 0758558918 / 337639963 | mail: info@galleriadellearti.net.
La Valle di Signorelli: al Museo comunale di San Francesco a Montone prosegue regolarmente fino al 4 gennaio 2024 la mostra Celebrando Signorelli, organizzata nell’ambito delle celebrazioni del V centenario dalla morte del pittore cortonese.
Sarà possibile visitare fino a sabato 6 gennaio 2024 la mostra “Celebrando Luca Signorelli”, un’esposizione di documenti d’archivio che raccontano la presenza dell’artista e la sua feconda eredità nel territorio, allestita nella Chiesa di San Francesco a Montone – Museo comunale San Francesco, nell’ambito delle celebrazioni del cinquecentenario dalla morte del pittore cortonese, molto attivo nel territorio umbro ed in particolare nell’Alta Valle del Tevere.
Per informazioni e prenotazioni Sistema Museo tel. 075 930 6535 | e-mail montone@sistemamuseo.it.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Perugia, nell’ambito di attività mirate a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato un dominicano classe […]
Cronaca In evidenza PerugiaI Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Perugia, nell’ambito di attività mirate a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato un dominicano classe 1990, residente in Perugia e già noto alle Forze dell’Ordine, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi.
L’uomo, mentre era alla guida della propria autovettura in via Settevalli, alla vista della pattuglia dei Carabinieri si è dato alla fuga nel tentativo di eludere un eventuale controllo, ma è stato fermato poco dopo dagli operanti.
Sottoposto a perquisizione personale e veicolare, è stato trovato in possesso di due coltelli con lama di 20 cm, un involucro di cellophane termosaldato contenente cocaina, 110 euro in contanti e tre smartphone (utilizzati verosimilmente per l’attività di spaccio).
Le attività di polizia giudiziaria sono pertanto proseguite presso l’abitazione dell’uomo dove i militari hanno rinvenuto ulteriori sette involucri di cellophane (contenenti complessivamente 8,5 grammi di stupefacente), un bilancino di precisione, ulteriori contanti, due proiettili cal. 9 ed una pistola “scacciacani”.
Accompagnato in caserma per le formalità di rito, l’uomo è stato arrestato e tradotto presso il Carcere di Perugia, come disposto dall’A.G. di Perugia
I Carabinieri della Compagnia di Città di Castello, nella serata del 28 novembre, hanno predisposto un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato in particolare […]
Cronaca In evidenza UmbertideI Carabinieri della Compagnia di Città di Castello, nella serata del 28 novembre, hanno predisposto un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato in particolare al controllo di persone e mezzi in transito negli abitati di Umbertide e Pietralunga.
Il servizio, volto ad aumentare la percezione di sicurezza da parte della popolazione e quindi una costante ed immediata presenza dell’Arma sul territorio, nonché contrastare il verificarsi di furti in abitazione, ha previsto l’impiego di equipaggi delle Stazioni Carabinieri di Umbertide, Pietralunga e dell’Aliquota Radiomobile del NORM, i quali hannopredisposto mirati posti di controllo al fine di verificare i veicoli e le persone in transito in quei territori.
Nel corso delle attività sono state circa 55 le autovetture controllate, oltre 75 le persone identificate, e 7 le sanzioni amministrative elevate al codice della strada. Sono stati altresì controllati anche locali pubblici e gli avventori al momento presenti.
Nel corso delle attività, i Carabinieri hanno proceduto ad avanzare peraltro una proposta di “Foglio di Via Obbligatorio” previsto dalla Legge 159/2011, a carico di una ventenne di origini polacche residente a Corciano, gravato da numerosi precedenti di polizia, di cui da tempo era stata segnalata la presenza sospetta nel territorio del comune di Umbertide, essendo la medesima incline ad avvicinare persone anziane con fini poco chiari.
T/E
Sono stati recentemente completati i lavori di manutenzione presso lo stadio comunale di San Giustino. L’intervento ha riguardato la manutenzione dei vecchi spogliatoi, con particolare […]
Comunicazioni amministrative In evidenza San GiustinoSono stati recentemente completati i lavori di manutenzione presso lo stadio comunale di San Giustino. L’intervento ha riguardato la manutenzione dei vecchi spogliatoi, con particolare attenzione alla messa in sicurezza delle aree principalmente frequentate dai bambini e dai ragazzi. Il tutto per un investimento complessivo di circa 60 mila euro.
“Questo intervento rappresenta un passo in avanti verso un migliore funzionamento degli impianti sportivi comunali, frequentati giornalmente da tanti giovani e dalle loro famiglie”, così Andrea Guerrieri e Libero Valenti, rispettivamente assessori allo sport e ai lavori pubblici. “Negli ultimi anni, come amministrazione comunale, abbiamo promosso numerose opere mirate all’efficientamento e alla messa a norma degli impianti sportivi comunali, con l’obiettivo di garantire infrastrutture moderne e all’avanguardia per la pratica sportiva e il benessere della comunità. L’opera di rinnovamento – proseguono i due amministratori – mira non solo a migliorare l’aspetto estetico, ma anche la funzionalità e il comfort degli spazi, offrendo agli atleti e a tutti coloro che frequentano lo stadio un ambiente rinnovato, accogliente ma soprattutto sicuro. Desideriamo inoltre esprimere la nostra gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a questo progetto, i professionisti coinvolti nei lavori, la Virtus San Giustino, ma anche le società sportive e le famiglie che hanno dimostrato pazienza e comprensione durante il periodo dei lavori di ristrutturazione. È importante sottolineare che tali attività si sono svolte durante la stagione sportiva in corso, richiedendo a tutti degli aggiustamenti organizzativi per poter continuare a svolgere le attività sportive in continuità”.
Si terrà presso le Fonderie 3M di San Giustino il prossimo 5 dicembre alle ore 11.30 l’incontro che “San Giustino Partecipa” dedica al mondo del […]
Altotevere Eventi In evidenza San GiustinoSi terrà presso le Fonderie 3M di San Giustino il prossimo 5 dicembre alle ore 11.30 l’incontro che “San Giustino Partecipa” dedica al mondo del lavoro, con un focus particolare sulla formazione.
Il territorio sangiustinese vanta eccellenze importanti nei più diversi settori produttivi e al pari di altri territori altamente sviluppati, risulta marcato il gap tra le competenze richieste dalle aziende e quelle in possesso di chi il lavoro lo cerca.
Nuove strategie di accesso alla formazione e al reddito per rafforzare lo sviluppo industriale e le capacità della comunità, in quanto il lavoro non è necessario solo per l’economia, ma per la persona stessa, per la sua dignità e per l’inclusione sociale.
L’occasione vedrà confrontarsi sul tema industriali, responsabili dei principali istituti di istruzione, esperti di politiche del lavoro e sindacalisti.
TornaTempi Supplementari. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, Renato Borgo e Fabio Calagreti Commenti
Televaltiberina Tempi supplementari Trasmissioni televisiveTornaTempi Supplementari. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, Renato Borgo e Fabio Calagreti
Continua il viaggio di Helidon Xhixha che, dopo il successo al Lago di Iseo e alla Reggia di Milano, vantando opere esposte nelle più importanti […]
Città di Castello In evidenza MontoneContinua il viaggio di Helidon Xhixha che, dopo il successo al Lago di Iseo e alla Reggia di Milano, vantando opere esposte nelle più importanti città del mondo, sceglie, ora, di proseguire il suo dialogo artistico in Umbria, a due passi dalla cara Toscana, con una esposizione che si snoda tra la rinascimentale Città di Castello e la medievale Montone. “Città di Castello – Montone ‘Vis à vis’ Sculture in dialogo di Helidon Xhixha”, questo il titolo dell’esposizione che animerà le due cittadine umbre dal 3 dicembre 2023 al 3 maggio 2024. La mostra, a cura di Michele Bonuomo, gode del patrocinio del comune di Città di Castello e del Comune di Montone, ed è promossa ed organizzata da Emanuele Ventanni e Paolo Rossi, in collaborazione con l’associazione culturale Framework, presieduta da Mirna Ventanni.
Per i sindaci di Città di Castello, Luca Secondi e di Montone, Mirco Rinaldi, insieme ai rispettivi assessori alla Cultura, Michela Botteghi e Roberta Rosini “la mostra è in primo luogo l’appendice finale di un anno vissuto in sinergia sul fronte culturale, in nome del Cinquecentenario di Signorelli. L’arrivo di un’artista che esprime un linguaggio contemporaneo, inserendosi nell’impianto medievale e rinascimentale dei nostri centri storici, si inserisce in un territorio che ha nel Rinascimento e nella Contemporneità la sua identità culturale. Siamo certi che la cifra artistica di Xhixha sarà un valore aggiunto per il territorio e rappresenti l’attenzione dei nostri comuni e di tutto l’Alto Tevere verso l’arte e la sua capacità trainante. Salutiamo con un benvenuto la mostra e l’artista Helidon Xhixha, che, dopo tappe importanti nelle capitali d’Europa, apre un dialogo con i maestri del Cinquecento, Signorelli e Raffaello e con i luoghi di pregio dei nostri centri storici. Crediamo che la collaborazione su progetti di spessore sia la chiave per valorizzare un territorio che ha molte potenzialità nel circuito delle mete d’arte.”
Ad impreziosire la mostra sarà un catalogo illustrato che sarà presentato in primavera e ripercorrerà i mesi di esposizione in un ulteriore dialogo non solo fra Xhixha e Città di Castello e Montone, ma anche fra il pubblico e l’arte contemporanea, e sarà arricchito dai testi di Michele Bonuomo, Mirna Ventanni e Carlo Pizzichini. “In visita a Città di Castello qualche mese fa, Xhixha ha conosciuto i luoghi in cui hanno lavorato con passione artisti come Raffaello e Signorelli, il cui respiro è ancora tangibile, – spiega Mirna Ventanni, storica dell’arte – oltre che a quello, più recente, di Alberto Burri. Xhixha ha subito accettato l’invito ad allestire qui una mostra, ed aprire un dialogo tra la contemporaneità delle sue opere e il passato architettonico rinascimentale di Città di Castello e medievale per quanto riguarda Montone, uno dei Borghi più belli d’Italia. Il borgo arietano ospiterà le opere in due piazze esterne al Polo museale di San Francesco, dove dialogheranno, oltre che con il paesaggio urbano caro al condottiero Braccio Fortebracci, anche con l’incontaminata vallata. A Città di Castello, oltre che nelle piazze principali, le opere entrano anche in Pinacoteca. Nel cinquecentesco giardino noto per i graffiti realizzati su disegno di Giorgio Vasari e nelle sale interne, dove il ‘Vis à Vis’ vedrà Xhixha dialogare con Raffaello e Signorelli.”
Il vernissage è in programma domenica 3 dicembre alle ore 11 presso la Pinacoteca Comunale di Città di Castello, Largo Monsignor Giovanni Muzi. La mostra sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30, mentre le opere esposte per la città potranno essere sempre ammirate dal pubblico.
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