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ARCALENI ( Castello Cambia) “Caso SOGECO-SOGEPU: dopo le nuove accuse della Procura, la politica prenda una posizione netta”

La nuova incriminazione di “corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio”, da parte del procuratore Cantone per gli ex amministratori di SOGEPU e SOGECO, allarga inevitabilmente lo sguardo di tutti, opinione pubblica in primis, su quanti avevano obbligo dei controlli societari e amministrativi.
Le carte dell’accusa riferiscono di gravissimi danni economici inferti a SOGEPU per favorire SOGECO: a leggere cifre come i 13 milioni che il Goracci avrebbe rinunciato a riscuotere firmando a dicembre 2022 una “liberatoria” a SOGECO, si comprende l’enormità del presunto danno.

A cui si aggiungono altri 2 milioni e mezzo circa tra indebiti guadagni e ulteriori ricavi non dovuti, ma concessi a SOGECO. L’amministratore di SOGEPU, a leggere le accuse, avrebbe messo a disposizione la “struttura organizzativa ed economica” della società pubblica, nell’ambito del patto corruttivo al fine di agevolare la partecipazione di ECE alla gara d’ambito. Una condotta che avrebbe pesantemente alterato gli equilibri economico-finanziari del bilancio SOGEPU: cos’hanno da dire il Sindaco e gli amministratori pubblici che non si sono accorti di nulla e hanno sempre accusato chi, come noi, solleva da anni pesanti dubbi sulla gestione e sui conti, che hanno condotto SOGEPU ad accumulare oltre 20 milioni di debiti tra esposizioni bancarie e fornitori?


Cos’hanno da dire i partiti di maggioranza che hanno sostenuto le scelte politiche e gestionali, non essendosi mai dissociati, che hanno portato alla costituzione di SOGECO, società che ha privatizzato di fatto la gestione dei rifiuti e che pareva nata per svuotare e fare concorrenza a quella pubblica?
Il “danneggiamento” di SOGEPU era già emerso anche nella Commissione Controllo e Garanzia da noi chiesta a maggio scorso, subito dopo la defenetrazione della dott. Santella sostituita al vertice di SOGECO, con il voto contrario di SOGEPU, dopo soli 6 mesi, per volere del socio privato: sulla vicenda ero immediatamente intervenuta sia il 29 aprile 2025, giorno prima della decisione, sia due giorni dopo con una interrogazione specifica, dove si chiedevano le motivazioni di tale improvvisa decisione.


Era stata proprio la sostituzione in fretta e furia della dott. Santella, voluta esclusivamente dal socio privato, a ingenerare più di una domanda, puntualmente rivolte in Commissione al CDA di SOGEPU, a cui il dott. Betti aveva risposto in maniera chiara: la dott.ssa Santella era stata rimossa perchè aveva proposto un piano di “riequilibrio delle condizioni di gara in quanto gli accordi stipulati tra le due società danneggiavano SOGEPU”.

Di fronte a parole così pesanti, l’attuale sindaco e i precedenti amministratori erano rimasti in totale silenzio, forse perchè era chiaro chi li avesse scritti quegli accordi: colui che loro avevano sempre difeso come capace amministratore e che avevano mantenuto alla guida della partecipata per 11 anni, ben due oltre la scadenza del suo terzo mandato.

Emanuela Arcaleni, Castello Cambia

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Tavolo di coordinamento delle politiche giovanili, la Regione Umbria nomina i nuovi componenti

La Giunta regionale dell’Umbria ha ufficializzato la composizione del Tavolo di coordinamento delle politiche giovanili, per promuovere collaborazione e confronto tra istituzioni e amministrazioni locali su iniziative dedicate ai giovani. La nomina dei membri segna l’inizio ufficiale dei lavori e ha individuato i dodici assessori comunali competenti in materia di politiche giovanili, scelti tra le diverse zone sociali della regione.


Il Tavolo sarà presieduto dall’assessore regionale alle Politiche giovanili, Fabio Barcaioli, che sottolinea l’importanza di questo organismo: “Il Tavolo sarà uno spazio di ascolto e di progettazione condivisa, dove idee e proposte dei Comuni potranno tradursi in azioni per i giovani. Puntiamo a rafforzare la partecipazione e a costruire strumenti efficaci per rispondere alle loro esigenze. L’Umbria non può lasciare andare i giovani”.


I membri del Tavolo sono i rappresentanti delle dodici zone sociali umbre. Tra gli assessori coinvolti figurano Letizia Guerri per Città di Castello, Costanza Spera per Perugia, Scilla Cavanna per Assisi, Alessia Marta per Todi, Anna Buso per Panicale, Maria Anna Stella per Norcia, Carlotta Colaiacovo per Gubbio, Alessandra Leoni per Foligno, Luigina Renzi per Spoleto, Sara Marcucci per Acquasparta, Silvia Tiberti per Narni ed Elisabetta Guidantoni per Monteleone d’Orvieto.
L’avvio dei lavori del Tavolo segna un passo significativo nel rafforzamento delle politiche giovanili in Umbria, garantendo coordinamento tra Regione e Comuni e favorendo iniziative mirate alla crescita e alla partecipazione attiva dei giovani nella vita della comunità.

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Carabinieri deceduti nell’esplosione avvenuta a Castel d’Azzano, bandiere a mezz’asta nella casa comunale

Bandiere a mezz’asta sulla facciata di palazzo comunale per i tre carabinieri deceduti. Profondo cordoglio anche a Città di Castello che partecipa a livello istituzionale in rappresentanza della comunità locale al lutto nazionale proclamato per la tragica scomparsa dei tre carabinieri deceduti nell’esplosione avvenuta a Castel d’Azzano, in provincia di Verona, nell’espletamento del servizio.
“Nell’aderire con profondo trasporto al provvedimento che e’ stato adottato in seguito alla proclamazione del lutto nazionale disposto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, ci uniamo al cordoglio di tutto il paese per questa tragedia che ha gettato nel dolore le famiglie dei tre Carabinieri deceduti e tutta l’Arma alla quale manifestiamo sincera vicinanza e gratitudine infinita per l’alto mandato e servizio che ogni giorno svolge a tutela delle persone e dei territori”, ha dichiarato il sindaco Luca Secondi.

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Sansepolcro ricorda Stefano Camaiti

Un incontro in memoria dell’artista, con esposizione delle sue opere

Il Comune di Sansepolcro e la Parrocchia di San Giovanni Evangelista promuovono un appuntamento speciale dedicato al ricordo di Stefano Camaiti, artista borghese molto amato, scomparso prematuramente lo scorso maggio e che ha lasciato un segno profondo nel panorama culturale del nostro territorio e non solo.

Venerdì 24 ottobre, alle 17:30, nel Salone del Palazzo Vescovile di Sansepolcro, si terrà un incontro pubblico che vedrà la partecipazione di:

Mons. Giancarlo Rapaccini, Parroco della Cattedrale, Fabrizio Innocenti, Sindaco di Sansepolcro,

il critico d’arte Leonardo Tredici e l’artista e amico Franco Alessandrini.

Durante l’evento saranno esposte alcune opere di Stefano Camaiti, offrendo al pubblico l’occasione di riscoprire e riapprezzare l’intensità e l’originalità della sua ricerca artistica.

L’incontro sarà anche l’occasione per ricordare il percorso umano e artistico di questo uomo d’arte, che fin da giovanissimo aveva coltivato la passione per la pittura, raggiungendo nel tempo una fama ben oltre i confini del territorio. Pittore e disegnatore, incisore e decoratore murale e d’interni, protagonista di numerose mostre personali e collettive, e molto richiesto anche nella committenza privata, ha firmato lavori di grande valore simbolico per la comunità.

“Un momento di memoria e di riconoscenza verso un artista che ha saputo raccontare la città e l’intero territorio valtiberino con una sensibilità profonda, lasciando un’eredità culturale preziosa” – sottolinea l’Amministrazione Comunale.

La nostra comunità lo ricorda con affetto e riconoscenza, consapevole di aver perso un interprete autentico della bellezza e dell’arte del territorio.

L’iniziativa si propone non solo come celebrazione di un percorso artistico, ma anche come occasione di riflessione collettiva sul valore della cultura e della memoria condivisa.

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Arrestato tunisino per spaccio di cocaina. L’operazione si è svolta nella notte scorsa nella frazione di Selci Lama, nel comune di San Giustino

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Città di Castello hanno deferito in stato di libertà un 32enne di origine tunisina, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione si è svolta nella notte scorsa nella frazione di Selci Lama, nel comune di San Giustino.

Durante un normale controllo sul territorio, i militari hanno notato l’uomo a bordo di un’autovettura sospetta e hanno deciso di fermarlo per un’ispezione. La verifica ha portato al rinvenimento di un involucro contenente 0,35 grammi di cocaina. Questo primo ritrovamento ha spinto gli agenti a proseguire con approfondimenti, estendendo la loro attività investigativa all’abitazione dell’individuo.

All’interno dell’appartamento, i Carabinieri hanno effettuato ulteriori accertamenti che hanno portato al sequestro di ulteriori 50 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi. Questi elementi hanno confermato le ipotesi di spaccio e hanno messo in luce l’operatività del soggetto nel traffico di sostanze stupefacenti.

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Oltre 110 espositori provenienti dal nord e centro-italia, per l’edizione di “Retrò” di domenica 19 Ottobre la prima dell’autunno

Oltre 110 espositori provenienti dal nord e centro-italia, per l’edizione di Retrò di domenica 19 Ottobre la prima dell’autunno. La rassegna, fra le prime del suo genere nata oltre 40 anni fa, si conferma a pieno titolo come punto di riferimento nazionale del settore. Una domenica dunque che si preannuncia davvero ricca di opportunità per scegliere e acquistare pezzi unici, rarità e curiosità d’epoca. Il centro storico, con piazza Garibaldi e parte di via Gramsci (in piazza Matteotti è prevista la mostra mercato del fumetto) , offrirà una bella vetrina di oggetti di antiquariato, rigatteria, hobbistica e abbigliamento old style ai collezionisti e a chi cerca il complemento d’arredo giusto o l’accessorio di moda introvabile.

La presenza media è aumentata rispetto agli anni precedenti di circa il venti per cento. Variegata e rappresentativa di tutto il centro-italia e del nord la provenienza degli espositori da Umbria, Lazio, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Toscana, Veneto e Lombardia. Numeri e statistiche che promuovono a pieni voti una manifestazione che non sente affatto il peso degli anni. Per quanto riguarda la prima edizione “autunnale” si prevedono dunque 110 espositori, nella piazza Garibaldi a due passi da piazza Matteotti, Largo Gildoni, Via Mario Angeloni, Piazza Fanti, Corso Cavour e Piazza Gabriotti dove a fare da cornice sono le vie, le piazze e i magnifici palazzi nobili rinascimentali come Palazzo Vitelli a Sant’Egidio centro di mostre di arte contemporanea, Palazzo Vitelli alla Cannoniera sede della Pinacoteca comunale, Palazzo Vitelli a San Giacomo che ospita la Biblioteca Comunale, Palazzo Albizzini Fondazione Burri.

Retrò diventa non solo una possibilità per conoscere una città ricca di opere d’arte che vanno dal Medioevo al Rinascimento all’arte contemporanea, ma anche un’occasione per poter gustare nei ristoranti ed esercizi ricettivi della città i prelibati menù della cucina locale di cui il tartufo è il protagonista assoluto in tutte le stagioni. “Domenica con la prima edizione autunnale si apre la stagione 2025-26 per Retrò, che davvero non sente il peso degli anni e mantiene sempre inalterato il fascino e gradimento di tutti italiani e stranieri”, ha dichiarato l’assessore al Commercio e Turismo, Letizia Guerri, nell’aggiungere anche “la gratitudine per il personale comunale del settore Commercio e Turismo ed il Corpo di Polizia Municipale per tutto il lavoro di supporto svolto”. Info: tel. 075 8554922 / 075 8529254 – turismo@comune.cittadicastello.pg.it. Il comandante della Polizia Locale ha emesso un’ordinanza per la giornata di domenica 19 Ottobre con la quale si istituisce il divieto di transito e sosta, compreso autorizzati, dalle ore 6 alle ore 20, su Piazza Garibaldi ed un tratto di Via Gramsci.

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Nuoto e sfide impossibili: quattro tifernati pronti ai blocchi di partenza della traversata dei primati nelle acque siciliane delle Eolie. Saranno i rappresentanti dell’Umbria

Nuoto e sfide impossibili: quattro tifernati pronti ai blocchi di partenza della traversata dei primati nelle acque siciliane delle Eolie. Saranno i rappresentanti dell’Umbria. Nonostante le difficoltà legate alla temporanea chiusura degli impianti natatori comunali, “I Nuotatori Tifernati” Polisport parteciperanno, con Francesco Serafini, Riccardo Giambi, Luca Mariucci e Massimo Palombo, alla dodicesima ed ultima tappa del Challenge 2025 Italian Open Water Tour a Vulcano, in programma da domani, Sabato 18 a domenica 19 ottobre. Disputeranno la staffetta 3×900 mt il sabato e la Hard Swim la Domenica di 6 km durante la quale dalle Spiagge Nere di Vulcano, gireranno attorno ai meravigliosi Faraglioni di Lipari per poi tornare alla spiaggia di partenza.

Tanti gli sforzi per preparare questa avventura a partire dagli allenamenti presso la piscina di Umbertide passando per l’estate che ci li ha visti partecipare a varie competizioni in acque libere partendo dal Miglio del Passetto di Ancona fino a aumentare man mano le distanze giungendo alla partecipazione della tappa di Cattolica del noto circuito mondiale Oceanman dove si è disputata la 5 km. “Di necessità in virtù – spiegano i quattro nuotatori Tifernati – poi, è stata una bellissima scoperta il lago di Fiastra, che ha consentito allenamenti su lunghe distanze senza dover per forza giungere al mare”. Dopo la sua partecipazione a varie tappe del Circuito negli anni scorsi e a Gaeta quest’anno torna a gareggiare nelle acque siciliane delle Isole Eolie l’indimenticabile campione del mondo di Roma 2019 Valerio Cleri, vera e propria icona del nuoto in acque libere, che definì questa nuotata nelle “Top 5 delle mie personali nuotate nel mondo”.”

La Gara di Nuoto in Mare a Vulcano è molto più di una competizione; è un viaggio emozionante attraverso le acque incantate di una delle perle delle Eolie.

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A Tempi Supplementari Bambagiotti e Pasqui

Torna Tempi Supplementari. Ospiti del programma condotta Michele Tanzi, il presidente del Selci Nardi Riccardo Bambagiotti e l’opinionista Roberto Pasqui

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Rifondazione comunista Alto Tevere: “Pensioni, il governo Meloni come e peggio della Fornero”

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Il governo Meloni aveva promesso di superare la Legge Fornero e di introdurre “Quota 41 per tutti”. Invece ha fatto l’esatto contrario: l’età pensionabile aumenta e gli assegni diventano sempre più poveri.

A fine anno scadranno Quota 103 e l’APE Sociale, mentre “Opzione Donna” viene cancellata. Dal 2030, chi è nel sistema contributivo potrà andare in pensione a 64 anni solo se percepirà almeno 1.811 euro al mese: una soglia che taglia fuori la maggioranza dei lavoratori, soprattutto le donne.

Dal 2027 la pensione di vecchiaia salirà a 67 anni e 3 mesi, e dal 2029 a 67 anni e 5 mesi. Altro che superamento della Fornero: il governo Meloni ne sta aggravando gli effetti.

Intanto dal 2025 entreranno in vigore nuovi tagli ai coefficienti di trasformazione, che ridurranno ulteriormente le pensioni future, mentre nei settori pubblici restano i ritardi fino a sette anni per ricevere il TFS o TFR. Nel biennio 2023-2024, la mancata rivalutazione degli assegni ha già fatto perdere ai pensionati 60 miliardi di euro complessivi. Sono tutte problematiche che anche nel nostro territorio hanno e avranno una ricaduta sociale pesantissima. 

Mentre si colpiscono lavoratori e pensionati, nessuna misura concreta viene presa contro l’evasione fiscale e contributiva. Serve una vera riforma previdenziale pubblica, equa e solidale, che garantisca una vecchiaia dignitosa a chi ha lavorato una vita. Per provare a farlo però il governo Meloni va mandato a casa il prima possibile.

Rifondazione comunista Alto Tevere – Federazione di Perugia 

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In concomitanza con gli eventi del cartellone di “Autunno a Città di Castello” nel centro storico, il mercato settimanale si svolgerà nel parcheggio dello stadio comunale Corrado Bernicchi per tutto il mese di ottobre

In vista dello svolgimento degli eventi del cartellone di “Autunno a Città di Castello”, che proporrà in sequenza nel centro storico tifernate Tiferno Comics Fest and Games (18-19 ottobre), Altrocioccolato (24-26 ottobre) e il Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato (31 ottobre-2 novembre), nella mattinata di oggi, giovedì 16 ottobre, il mercato settimanale si è tenuto nel parcheggio dello stadio comunale Corrado Bernicchi. Fino al prossimo 31 ottobre gli ambulanti che abitualmente animano le piazze racchiuse dalle mura urbiche nei due appuntamenti del giovedì e del sabato continueranno ad allestire i propri stand nell’area antistante l’impianto calcistico cittadino.

Come ogni anno, il montaggio delle strutture espositive e lo svolgimento di manifestazioni di rilievo nazionale che sono ormai storiche per Città di Castello, comporterà infatti lo spostamento del mercato settimanale anche nelle mattinate di sabato 18, giovedì 23, sabato 25, giovedì 30 e sabato 31 ottobre. Per permettere la dislocazione dei punti vendita commerciali nel parcheggio dello stadio Bernicchi, il comando della Polizia Locale ha emesso un’ordinanza che nei suddetti giorni, dalle ore 06.00 alle ore 14.00, vieterà la sosta nel parcheggio di via della Barca ai mezzi superiori a 3,5 tonnellate. Nella stessa fascia oraria, nel parcheggio antistante lo stadio saranno interdetti transito e sosta (tranne che ai mezzi in urgenza ed emergenza), con eccezione per l’ultimo tratto di parcheggio situato in direzione nord, fronte viale Europa. Il solo transito sarà consentito ai residenti al fine di poter accedere ed uscire dalle proprie abitazioni, i cui ingressi sono posti nel parcheggio che ospiterà il mercato.

Nel mese corrente si sposteranno anche il mercatino agroalimentare del martedì, che il 21 e 28 ottobre verrà allestito nella parte di piazza Gabriotti antistante i giardini del Cassero, e Retrò, che domenica 19 ottobre si terrà in piazza Garibaldi. Per consentire lo svolgimento del mercatino agroalimentare del martedì, nei giorni 21 e 28 ottobre, dalle ore 06.00 alle ore 14.00, sarà vietata la sosta veicolare (compresi gli autorizzati), nell’area di parcheggio di piazza Gabriotti prospiciente i giardini del Cassero. Per consentire lo svolgimento dell’edizione mensile di Retrò, domenica 19 ottobre, dalle ore 06.00 alle ore 20.00, saranno vietati transito e sosta veicolari in piazza Garibaldi e in via Gramsci, nel tratto compreso tra via S. Antonio e piazza Garibaldi.

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Transito veicolare vietato in via del Popolo e in via Sant’Apollinare per la rimozione del cantiere e della gru edile presenti nell’area

Per permettere la rimozione in sicurezza del cantiere e della gru edile che si trovano i via del Popolo e in via Sant’Apollinare, il comando della Polizia Locale ha emesso un’ordinanza che vieterà il transito veicolare fino alla conclusione delle operazioni. Nel dettaglio, in via del Popolo fino a venerdì 17 ottobre sarà vietato il transito a tutti i mezzi dalle ore 07.00 alle ore 18.00 dall’intersezione con via Cerboni fino all’intersezione con via Sant’Apollinare. Lungo il percorso sarà, comunque, consentito il passaggio dei pedoni. Lungo via Sant’Apollinare, il transito veicolare sarà vietato da lunedì 20 a venerdì 24 ottobre e da lunedì 10 a mercoledì 12 novembre, sempre con orario 07.00-18.00.

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Partano i Laboratori didattico del Museo Diocesano di Città di Castello

Anche questo anno è attivo il Laboratorio didattico del Museo Diocesano con progetti di
didattica museale e territoriale per alunni di ogni scuola e età. Da tempo sono stati sperimentati
percorsi finalizzati alla scoperta delle opere museali ma anche del territorio dell’intera Diocesi di
Città di Castello.

La prima esperienza di questo anno scolastico 2025-206 si è tenuta martedì 14 ottobre scorso con
la classe 3b del liceo Statale Statale “Plinio il Giovane” di Città di Castello accompagnata
dal prof. Luca Fortuni. Un percorso guidato ad hoc nelle sale del Museo alla scoperta dei tesori di
oreficeria, il Paliotto di Papa Celestino II capolavoro di oreficeria romanica e anche del Riccio di
Pastorale esempio di oreficeria senese ma anche dei capolavori di pittura conservati nel Salone
Gotico pinacoteca al primo piano come la grande tavola raffigurante Il Cristo Risorto in Gloria di
Rosso Fiorentino e la Madonna col Bambino e San Giovannino di Pinturicchio.
“E’ per noi un segnale importante – precisa Catia Cecchetti – dell’attenzione che la scuola ha verso
il patrimonio culturale della nostra città. Una sensibilità che porta i ragazzi ad un loro personale
arricchimento e ad una crescita nella loro processo di formazione e preparazione educativa”. Il
laboratorio ha entusiasmato i giovani che con tante domande e curiosità hanno ri-scoperto il
Museo e se ne sono andati con la promessa di tornare presto con amici e genitori. Questa la finalità
dei laboratori didattici: una risorsa importante la cui ricaduta si estende alla famiglia prima
istituzione educativa fondamentale per la formazione dei giovani e per il loro futuro orientamento,
insieme alla comunità educante di appartenenza.
Continua anche per questo nuovo anno scolastico 2025-2026 l’esperienza della FSL Formazione
Scuola Lavoro il Liceo tifernate grazie alla convenzione siglata da Sua Eccellenza il vescovo
Luciano Paolucci Bedini e il dirigente scolastico prof. Marta Boriosi.

Il Laboratorio diocesano rappresenta una grande risorsa culturale ed educativa a disposizione
di tutti. Nella sua varietà e vivacità – precisa Cecchetti – segue gli Orientamenti pastorali della CEI:
Educare alla vita buona del Vangelo. “Nell’educare riconosciamo una sfida culturale e un segno
dei tempi, ma prima ancora una dimensione costitutiva della nostra missione”. Le sue finalità
principali sono: promuovere la conoscenza del patrimonio culturale ed ecclesiastico per tutte le età
attraverso procedure didattiche di tipo attivo, ossia non semplicemente nozionistiche e l’attuazione
di una ‘’Catechesi attraverso l’Arte’’. Il patrimonio storico artistico di cui il museo è custode
rappresenta una straordinaria risorsa educativa: esso ci permette di proporre attività didattiche
finalizzate non solo a trasmettere conoscenze, ma a sviluppare contestualmente abilità e
competenze trasversali alle varie aree di apprendimento, spendibili anche in contesti
extrascolastici. I percorsi di ricerca mirano a coinvolgere attivamente gli utenti nella costruzione
del proprio sapere, promuovendo un apprendimento attivo, esplorativo, riflessivo.

Per l’Anno scolastico 2025 – 2026 sono attivi numerosi percorsi museali e territoriali (ad es: Il
Paliotto di Celestino II esempio di Oreficeria Romanica; Il Tesoro di Canoscio, Arte Paleocristiana
del VI secolo; Pinturicchio e l’Arte del Rinascimento italiano: analisi della Madonna col il Bambino
della seconda metà del sec. XV; Rosso Fiorentino e il Manierismo italiano: il Cristo Risorto in
Gloria del 1528-30; I Santuari della Diocesi di Città di Castello: la Madonna di Belvedere – la
Madonna del Transito di Canoscio – la Madonna delle Grazie; La Basilica Cattedrale di Città di
Castello: origini e successivi ampliamenti strutturali e arricchimenti artistico pittorici; Le Chiese
del centro storico di Città di Castello: San Francesco, San Domenico e Santa Maria Maggiore;
L’Oratorio di San Crescentino a Morra: il ciclo di affreschi cristologici di Luca Signorelli; Il
significato della clausura nei monasteri di Città di Castello: Santa Veronica Giuliani – le Clarisse
Urbaniste – Santa Chiara delle Murate; Il Campanile cilindrico di Città di Castello dei secc. XI e
XII).
I progetti prevedono una o più uscite da concordare con i docenti. Nell’aula didattica del museo è
possibile svolgere anche attività di verifica.

Per informazioni e prenotazioni: 075 8554705 – museo@diocesidicastello.it

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ADESSO Riformisti: “Teleconsulto pediatrico in Toscana: bene lasperimentazione, ma la Valtiberina non resti esclusa”

Il gruppo consiliare Adesso Riformisti per Sansepolcro accoglie con favore l’avvio della sperimentazione del teleconsulto pediatrico prevista dalla Regione Toscana con la delibera di Giunta n. 1417 del 29 settembre 2025. È un passo importante verso una sanità più moderna e vicina alle famiglie.


Tuttavia, non possiamo ignorare una realtà ormai evidente: in Valtiberina manca da anni il terzo
pediatra e l’ultimo bando regionale per coprire la zona carente è andato deserto, lasciando scoperto un servizio essenziale per centinaia di famiglie.


Una carenza che si somma alle difficoltà logistiche e alle distanze dai principali presidi ospedalieri,
rendendo ancora più evidente quanto sarebbe utile poter contare anche qui su strumenti di
telemedicina. Pur comprendendo la logica sperimentale che ha portato la Regione a partire dalla sola ASL Toscana Centro, Adesso Riformisti ritiene indispensabile che nella fase successiva il servizio venga esteso anche alla ASL Toscana Sud-Est, e in particolare alla Valtiberina, dove l’innovazione sanitaria può davvero colmare una distanza che non è solo geografica ma anche di opportunità.


“Non vogliamo la telemedicina solo dove è comodo farla, ma là dove serve davvero, nei territori che finora sono stati penalizzati dalla carenza strutturale di pediatri” – afferma Michele Gentili, capogruppo di Adesso Riformisti per Sansepolcro.
Il gruppo invita la Regione e l’Azienda USL Toscana Sud-Est a monitorare con attenzione gli esiti della sperimentazione e a predisporre da subito le condizioni per estendere il teleconsulto anche alla Valtiberina, accompagnando questa misura con iniziative concrete per riportare il terzo pediatra sul territorio.


“Innovare non significa solo introdurre nuove tecnologie, ma rendere accessibili le cure a chi ne ha più bisogno. È necessario valutare in tempi brevi se il teleconsulto funzionerà a Firenze e Prato e se si avrà un responso positivo, come non abbiamo dubbi che sarà, questo significherà che potrà funzionare anche a Sansepolcro

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Città di Castello: Arrestato 33enne albanese per spaccio di sostanze stupefacenti

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Città di Castello hanno eseguito un arresto in flagranza di reato nei confronti di un 33enne di origine albanese, noto alle forze dell’ordine e ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è avvenuto nella Frazione Cinquemiglia, durante un normale servizio di controllo del territorio.

Gli operanti, mentre pattugliavano l’area, hanno notato uno scambio sospetto tra due automobilisti. In seguito all’intervento tempestivo dei militari, è stata interrotta immediatamente la cessione, e i soggetti coinvolti sono stati identificati. Durante le verifiche, è emerso che all’interno dell’involucro oggetto dello scambio vi erano 1,2 grammi di cocaina, appena ceduti dal 33enne a un 44enne del posto.

Le indagini sono proseguite presso l’abitazione dell’arrestato, dove i Carabinieri hanno rinvenuto un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi e circa 21.000 euro in contanti, somma la cui provenienza non è stata giustificata dall’uomo. Tutto il materiale, insieme al denaro, è stato sottoposto a sequestro.

Al termine delle operazioni, il 33enne è stato arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Perugia. Il Giudice del locale Tribunale, nel corso del rito direttissimo, ha convalidato l’arresto, imponendo all’indagato la misura degli arresti domiciliari. Per l’acquirente della sostanza, invece, è stato avviato il previsto iter amministrativo con segnalazione alla Prefettura.

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Fare sistema: il ruolo del terzo settore nell’integrazione dei servizi, verso una governance condivisa delle vulnerabilità sociali

Il 23 ottobre un seminario nel Palazzo Vescovile di Arezzo promosso da Caritas Toscana

Dalle reti informali alle alleanze strutturate: il terzo settore come interlocutore dei servizi sociali. Questo il tema al centro del seminario in programma nel Palazzo Vescovile di Arezzo giovedì 23 ottobre dalle 9 alle 13. L’iniziativa promossa da Caritas Toscana è la terza tappa di un percorso itinerante dedicato a costruire uno spazio pubblico di dialogo professionale tra Regione Toscana, il coordinamento delle Caritas della Toscana (TosCaritas), Caritas diocesane, ANCI, Comuni, Asl, Prefetture e altri attori territoriali pubblici e privati. 

Negli ultimi anni infatti il bisogno di aiuto ha cambiato volto, linguaggio e soglie di accesso. Non si tratta solamente di nuovi poveri, ma di condizioni nuove della povertà: diffuse, intermittenti, difficili da categorizzare e ancora più difficili da intercettare. Eppure, molti strumenti con cui cerchiamo di rispondervi sono rimasti gli stessi, o frammentati o incomunicanti.

La fragilità delle persone che le Caritas incontrano nel loro servizio di ascolto è sicuramente economica, ma anche e soprattutto relazionale. Una fragilità che si appesantisce se i diversi attori sociali non collaborano e continuano ad operare da soli.

Ecco allora il senso di questo percorso nato dalla collaborazione tra Regione Toscana e le Caritas della Toscana per raccontare meglio ciò che accade e dotarsi di strumenti per affrontare insieme, integrando letture, competenze e capacità operative.

La proposta di tre seminari pubblici rappresenta un dispositivo di governo collaborativo, un’occasione per rileggere criticamente i dati del sistema MIROD (Messa In Rete degli Osservatori Diocesani in Toscana), rafforzare l’alleanza tra Centri di Ascolto e Servizi Sociali pubblici, mettere in discussione – con metodo e visione – come vengono scambiati dati, come vengono protetti e usati per decidere interventi di sostegno alle persone fragili.

Il programma della mattinata prevede alle ore 9 i saluti istituzionali di mons. Alessandro Conti, vicario generale della diocesi; alle 9.15 un intervento di Alessandro Salvi, dirigente della Regione Toscana su l’esperienza della co-programmazione e co-progettazione in Toscana e alle 10 la relazione di Andrea Salvini dell’Università di Pisa su l’importanza delle “reti” per il welfare territoriale; alle 11 un confronto tra i partecipanti sul “ruolo del terzo settore nella costruzione del welfare locale” e  infine, alle 12.30 le conclusioni di don Emanuele Morelli, delegato regionale di Caritas Toscana.

Il seminario è in corso di accreditamento presso l’Ordine degli assistenti sociali della Toscana con ID 105571.

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Venti anni di Altrocioccolato, Make chocolate not war. Appuntamento a Città di Castello dal 24 al 26 ottobre 2025

Quasi mille studenti attesi ai laboratori

Oltre 70 espositori del commercio equo e dell’economia solidale; tanti gli artigiani e i piccoli produttori; 50 i musicisti e gli artisti di strada che si esibiranno in contemporanea sui diversi palchi e postazioni; 2 le piazze del centro storico animate e coinvolte dalla kermesse. 

Inoltre, laboratori didattici per bambini che arriveranno a coinvolgere quasi mille studenti.

Mostre, dibattiti, proiezioni incontri con le scuole. Almeno 45.000 le presenze attese. Tante le collaborazioni, da quelle con gli istituti scolastici a quelle con le associazioni del territorio e dell’Umbria.  Quasi 100 i volontari coinvolti.

Questi i numeri (presentati durante la conferenza stampa che si è svolta a Perugia il 16 ottobre, presso Palazzo Donini) che raccontano una parte di quella che è ormai una delle manifestazioni più attese dell’anno per quanto riguarda l’area dell’Alto Tevere. L’altra parte la raccontano bene i progetti di filiera, le collaborazione e le partnership che il mondo del commercio equo tesse e porta avanti durante tutto l’anno nell’ottica della cooperazione e non della competizione. Un paradigma, quello che caratterizza il fair trade, che mette al centro il lavoro, la dignità e la terra come motori del benessere economico e sociale delle comunità. Lo Slogan di quest’anno è  Make chocolate not war, perché la guerra è sempre la prima delle ingiustizie da estirpare.

E la comunità umbra si prepara a celebrare tre giorni di festa, dal 24 al 26 ottobre, nel centro storico di Città di Castello nel segno della bontà del cioccolato, quello buono per davvero.

Oltre agli stand di produttori e artigiani, tanti gli appuntamenti tra spettacoli, dibattiti e momenti ludici. 

Alla conferenza stampa sono intervenuti:

Fabio Barcaioli, assessore Partecipazione, Pace e Cooperazione internazionale Regione Umbria, che ha spiegato: “Ci tenevo davvero tanto ad essere qui in veste di assessore. Conosco bene tutte le vite passate e le virtù di questa manifestazione, dalla prima Equochocolate alle diverse edizioni in giro per l’Umbria. Sono contento anche che oggi abbia trovato la sua casa a Città di Castello, che ha supportato e creduto in questo format anche quando altre istituzioni (la precedente Giunta regionale) hanno abbandonato non solo la tre giorni di evento, togliendo il supporto anche alle azioni che la rete umbra portava avanti sui territori con ricadute importanti sia a livello culturale che socio economico.

La cooperazione internazionale e il commercio equo sono una risposta inclusiva e di prospettiva per le nostre economie e le nostre società.

Il ripristino del Fondo è un atto minimo, ma importante per la visione del mondo che la nostra Giunta vuole portare avanti.

Non parliamo di grandi cifre, ma si tratta di supporto e investimenti che generano e moltiplicano momenti, eventi e filiere e che contribuiscono a generare società più eque e partecipate. Io penso – conclude Barcaioli – che tutta l’Umbria debba ringraziare il lavoro quotidiano delle botteghe del commercio equo, un lavoro costante di progettazione e di scambi culturali e commerciali che ogni anno coinvolge scuole, imprese e cittadini”.

Letizia Guerriassessore Turismo, Commercio, Pari opportunità Comune di Città di Castello:“Questa è una manifestazione che ormai da diversi anni rientra, a peno titolo, tra i momenti di punta dell’autunno tifernate e umbro. Evento capace, tra le altre cose, di coinvolgere tutta la città: dalle scuole alle associazioni, dai commercianti ai residenti. Un momento di grande festa, ma anche di proposta e ragionamento sui temi che riguardano le economie e le società a tutte le latitudini”.

Per Altrocioccolato sono intervenuti Massimo Luciani, presidente Associazione Umbria equosolidale; Roberto Colombo, coordinatore Altrocioccolato e Fabrizio Cuniberti, direttivo nazionale Equo Garantito, che hanno ribadito il ringraziamento al Comune di Città di Castello e alla Regione Umbria, in particolare all’assessore Fabio Barcaioli, per la decisione di ripristinare il Fondo dedicato ai progetti del commercio equo, in significativa controtendenza rispetto all’andamento della precedente Giunta regionale.

Inaugurazione e taglio del nastro previsto venerdì 24 ottobre, alle 17, in piazza Matteotti.

Un progetto, quello di Altrocioccolato, che va oltre l’evento e che punta a valorizzare, con iniziative e azioni concrete, produzioni sostenibili legate al mondo del cacao per offrire ai visitatori prodotti e progetti dai forti contenuti.

Dunque, fino a domenica 26 ottobre la kermesse, nota a livello nazionale, per la sua festosa carovana di musicisti, artisti di strada, stand colorati, laboratori, incontri e convegni, abbracci e sorrisi si riappropria delle vie e delle piazze per dire basta a un mondo in cui nelle relazione economiche Nord-Sud domina la parola sfruttamento.

Venendo al programma. Sono davvero tanti i momenti e i laboratori, in particolare per i più piccoli. Dal teatro alle degustazioni, dalle letture alla manualità. Per i più grandi tanta, tanta musica.

Da segnalare, tutti e tre i giorni, l’installazione di Valtiberina for Palestine lungo la scala di ingresso del Comune di Città di Castello. L’Associazione Valtiberina for Palestine installerà un’imponente trascrizione su un lungo rotolo di carta dove figurano, scritti a mano, i nomi degli oltre 20 mila bambini palestinesi morti dall’inizio del genocidio. Un elenco che non può essere ignorato o dimenticato. Un modo da parte della società civile dell’Alta Valle del Tevere per contribuire a ricordare e a tenere alta l’attenzione.

Da venerdì pomeriggio a domenica sera a Città di Castello musica, spettacoli, laboratori e tanto cioccolato artigianale per grandi e piccini.

Altrocioccolato è una manifestazione organizzata dall’Associazione Umbria Equosolidale coinvolgendo le Organizzazioni del Commercio Equo e Solidale umbre (La Boteguita di Città di Castello, Piano Terra di Orvieto, Monimbò di Perugia e Terni e Ponte Solidale di Ponte San Giovanni), con il supporto di Comune di Città di Castello e, finalmente da questa edizione, con il supporto della Regione Umbria. 

In collaborazione con Equo Garantito, Altreconomia,Terra Nuova e Banca Etica sponsor e sostenitori della manifestazione.

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Monte Santa Maria Tiberina celebra la 28ª Festa d’Autunno. Colori e sapori del territorio protagonisti il 18 e 19 ottobre

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Torna a Monte Santa Maria Tiberina uno degli appuntamenti più amati del periodo delle foglie cadenti umbro: la Festa d’Autunno. La 28ª edizione è in programma sabato 18 e domenica 19 ottobre e come ogni anno animerà il suggestivo borgo con un ricco programma di iniziative dedicate ai sapori, ai colori e alle tradizioni della vallata.


L’evento è organizzato dalla Pro Loco di Monte Santa Maria Tiberina, in collaborazione con il Comune di Monte Santa Maria Tiberina, e si svolgerà in un’atmosfera unica, in stile medievale, con sfilate storiche, sbandieratori e artisti di strada che animeranno le vie del centro storico, regalando ai visitatori un vero e proprio viaggio nel tempo.
Protagonista indiscussa sarà la castagna, in particolare i pregiati marroni di Lippiano, che potranno essere gustati nelle immancabili caldarroste, accompagnate dalla tradizionale canaiola.
All’interno dello storico Castello Bourbon del Monte, cuore del borgo, saranno presenti espositori con prodotti tipici, creazioni artigianali di alto pregio e specialità locali, a testimonianza della qualità e della cura del lavoro del territorio.


Tappa imperdibile per i visitatori la “Taverna del Gatto”, dove sarà possibile degustare piatti tipici e della tradizione locale, preparati con ingredienti genuini e ricette tramandate nel tempo.
“La Festa d’Autunno è una manifestazione che valorizza il nostro borgo e il suo patrimonio culturale, oltre alle eccellenze enogastronomiche del territorio” – dichiara Valerio Alunno, presidente della Pro Loco di Monte Santa Maria Tiberina –. Ogni anno cerchiamo di rinnovare l’evento mantenendo viva la sua identità, con l’impegno e la passione di tanti volontari”.
“Questa festa rappresenta un momento di comunità e di promozione del territorio – aggiunge il sindaco Rinaldo Mancini –. Un’occasione per accogliere i visitatori in un borgo che conserva intatto il suo fascino, offrendo un’esperienza autentica tra storia, gusto e tradizione”.
Con la sua atmosfera medievale, le rievocazioni storiche e l’inconfondibile profumo delle castagne arrostite, la Festa è di nuovo pronta a confermarsi un appuntamento imperdibile per vivere la magia e il calore dell’autunno umbro.

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ll consiglio comunale approva a maggioranza il bilancio consolidato 2024: le società controllate dal Comune chiudono tutte in utile. Da Farmacie Tifernati dividendi all’ente per 200 mila euro

Il consiglio comunale ha approvato a maggioranza, con 14 voti favorevoli di PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco e sette voti contrari di Castello Cambia, FDI, Castello Civica, Lega, FI, Lista Civica Marinelli Sindaco, il bilancio consolidato relativo all’esercizio finanziario 2024, che si è chiuso con un risultato positivo pari a 3.306.654,42 euro. Con analoga espressione di voto, eccetto che per l’astensione di Castello Cambia, è stato dato semaforo verde anche alla modifica del Documento Unico di Programmazione 2025-2027. Nel ricordare che si tratta dell’undicesimo elaborato redatto dal Comune di Città di Castello in conformità al decreto legislativo 118/2011, recante le disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili per le pubbliche amministrazioni, l’assessore al Bilancio Mauro Mariangeli ha sottolineato che “delle tre società controllate dal Comune di Città di Castello, nessuna risulta in perdita: Sogepu ha chiuso il bilancio in positivo per 356.753 euro, le Farmacie Tifernati per 160.882 euro e Polisport per 7.511 euro. Le Farmacie Tifernati nel 2024 hanno distribuito dividendi per 200.000 euro al Comune di Città di Castello”. Mariangeli ha anche fatto il punto sull’andamento delle altre due società inserite nel bilancio consolidato, PuntoZero, che ha chiuso con un utile di 18.715 euro, e AURI, che ha avuto un utile di 53.232.523,17.

“Il dato di Auri – ha puntualizzato l’assessore – è condizionato da una forte presenza di contributi agli investimenti assegnati, principalmente per fondi PNRR legati ad investimenti sulla rete idrica, poi materialmente eseguiti da Umbra Acque. I contributi agli investimenti sul bilancio AURI erano 26.708.000 euro nel 2023 e sono 80.422.322 euro nel 2024”. L’intervento dell’assessore Mariangeli si è, quindi, chiuso con una precisazione: “si ricorda che già dal 2023 il servizio di raccolta differenziata non è più affidato a Sogepu, ma alla società di scopo Sogeco, in virtù del contratto che AURI ha stipulato il 21 dicembre 2022 con i comuni del Sub Ambito 1. Pertanto oggi l’attività che Sogepu svolge per il Comune si limita alla gestione del teatro e di servizi per manifestazioni”. “Sogeco – ha chiarito ulteriormente Mariangeli – non rientra nel perimetro di consolidamento, in quanto non ricompresa nelle casistiche relative al principio contabile concernente il bilancio consolidato. Verso questa società il Comune nel 2024 ha assunto impegni per complessivi 8.714.851,46 euro”. Sul DUP è stato spiegato come la modifica che si è resa necessaria abbia riguardato esigenze legate alla gestione del personale comunale, la digitalizzazione dei Servizi Demografici e l’attività cinofila della Polizia Locale.

La capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni ha segnalato come “anche quest’anno la parte negativa di questo bilancio consolidato sia legata a Sogepu, i cui problemi gestionali in passato sono dipesi forse da altro, ma negli ultimi anni dipendono dai rapporti economico-finanziari squilibrati che ha sottoscritto con Ecocave, quindi con Sogeco”. Nel dirsi preoccupata per la situazione della società, la rappresentante della minoranza ha citato dati come quello degli interessi passivi, “che sono superiori a quelli che paga il Comune di Città di Castello: 1 milione Sogepu e 795 mila euro il nostro ente, e dei debiti, “che sono pari a 17 milioni e 586 mila euro”. “Le criticità di Sogepu dipendono da una cattiva gestione dei conti in questi anni e sono state denunciate con una lettera dai lavoratori”, ha rimarcato Arcaleni, chiedendo al sindaco e alla giunta se ci sia stato o meno l’incontro chiesto dalle maestranze su aspetti come la distribuzione dei servizi, i carichi di lavoro, i rischi per la salute e la sicurezza, l’obsolescenza dei mezzi e il trattamento di plastica e carta. Su Sogepu si è soffermato anche il capogruppo di FI Tommaso Campagni, che ha eccepito: “Il Comune ha nei confronti di Sogepu un’esposizione importante, intorno ai 28 milioni tra le fidejussioni e altre voci, quindi nonostante il gran lavoro che sta facendo il nuovo consiglio di amministrazione della società, è indispensabile che lo stesso Comune aiuti la nostra partecipata a camminare con le proprie gambe, perché un’esposizione del genere rischia di compromettere anche i bilanci dell’ente”.

“Dare una solidità finanziaria a Sogepu serve anche a salvaguardare i lavoratori”, ha puntualizzato l’esponente della minoranza”. Nel premettere di ritenere il bilancio consolidato “l’ennesima sovrastruttura imposta dalla normativa, di cui francamente non sento un grande bisogno”, il capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani ha proposto di “andare oltre la semplice analisi contabile del bilancio consolidato, per approfondire nel corso dell’anno le dinamiche delle società partecipate”. “Si tratta di capire la vita societaria di queste realtà partecipate dal Comune, su aspetti come il personale, i rapporti con la comunità e altro”, ha spiegato il consigliere. Il consigliere di FDI Riccardo Leveque ha evidenziato come dall’esame del bilancio consolidato emerga “un sistema complesso, rigido, dove la trasparenza non sempre è piena e le società partecipate sembrano seguire logiche proprie, nient’affatto coordinate all’azione del Comune, che a parer nostro manca sotto il profilo dell’indirizzo politico generale”. “Chiediamo un cambio di passo: più controllo, più chiarezza, più responsabilità nella gestione di queste società”, ha aggiunto il rappresentante della minoranza, che ha sollevato perplessità su voci come il fondo per rischi e oneri, “che è cresciuto di oltre un milione e mezzo negli ultimi due anni, a causa di un aumento di 200 mila euro da parte del Comune e di oltre 900 mila euro da Sogepu”. “Questa a parer nostro non è prudenza, ma la fotografia di un gruppo che si si prepara a far fronte a cause contenziosi e costi futuri”, ha osservato Leveque, che ha puntato l’indice sui costi del personale e dei servizi di Sogepu, ma anche della discarica di Belladanza (“impianto – ha detto – continua a rappresentare un costo rilevante per la collettività, senza che gli investimenti abbiamo prodotto risultati positivi per l’abbattimento dei debiti e dei costi della Tari”) e sulla mancanza della completa trasparenza nella gestione di Sogeco. Il consigliere, ha, quindi, espresso perplessità anche su Farmacie Tifernati e Polisport per l’aumento del costo del personale. In sede di replica, il sindaco Luca Secondi e l’assessore Mauro Mariangeli hanno riferito dell’incontro con i sindacati e con il consiglio di amministrazione sulla gestione di Sogepu.

Mariangeli ha rimarcato che nel confronto è stato evidenziato come i debiti della società siano diminuiti e che siano in gran parte dovuti a investimenti sulla discarica di Belladanza, “che – ha detto – il Comune non considera un problema, ma una risorsa”. “Il Cda di Sogepu sta acquistando nuovi mezzi per migliorare l’autoparco”, ha puntualizzato l’assessore, nel chiarire come l’amministrazione comunale abbia espresso l’auspicio che l’accordo di secondo livello per il personale possa essere raggiunto tra le parti. “Su Sogepu però non si può continuare a riferire in modo parziale per orientare i giudizi – ha detto Mariangeli – visto che c’è stata la lettera pubblica citata dalla consigliera Arcaleni, ma c’è anche stata la presa di posizione di gran parte dei dipendenti che hanno dichiarato di non essere stati messi al corrente del comunicato della Rsu di Sogepu”. “Al tavolo di confronto, peraltro – ha precisato Secondi – è stato spiegato che la lettera non era assolutamente voluta dai sindacati, ma rifletteva un confronto interno sulla gestione dell’azienda che è costante e sul quale all’esterno ognuno può dare la lettura politica che ritiene”.

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