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Anche i Carabinieri di Città di Castello festeggiano i 101 anni di Fernando Tascini

Nella giornata di ieri 28/12/2023 il C.te Provinciale dei Carabinieri di Perugia Col. Sergio Molinari, congiuntamente al Comandante della Compagnia Maggiore Giovanni Palermo e odella Stazione di Città di Castello Luogotenente C.S. Fabrizio Capalti, ha fatto visita, nel giorno del compimento dei suoi 101 anni, al sig. TASCINI Ferdinando, classe 1922 già Carabiniere, resosi protagonista per essere stato impiegato nella vigilanza del Duce a Campo Imperatore. 

Nella circostanza il Col. Sergio Molinari, donando un crest e una lettera a firma del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, porgeva gli auguri e i ringraziamenti per l’attività resa quale Carabiniere nei primi anni ’40 sotto il regime fascista e poi nel corso della liberazione, rinnovando lo spirito di solidarietà che lega da sempre tutti coloro che hanno indossato gli alamari nel corso della vita.

Il Carabiniere TASCINI Ferdinando e i suoi familiari hanno accolto con entusiasmo la visita dei vertici dell’Arma, condividendo con gli intervenuti i valori che lo spinsero all’arruolamento, rappresentandone la concretezza e la validità anche nel periodo storico attuale.  

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Montone – Un logo per “Braccio 600”Il Rotary Club e il Comune lanciano un concorso di idee per celebrare l’illustre personaggio. Si può partecipare fino al 31 gennaio

Un omaggio alla figura di Braccio da Montone, in occasione della ricorrenza dei 600 anni dalla sua morte. E’ quanto si propone di fare il concorso di idee, promosso dal Rotary Club Fortebraccio di Montone in collaborazione con l’amministrazione comunale, per la realizzazione del logo che sarà utilizzato in tutte le iniziative del 2024 volte a celebrare il grande capitano di ventura. Un nuovo bando che porterà alla creazione di un simbolo sempre presente nelle attività di informazione, comunicazione e promozione del ciclo di eventi organizzati per il seicentenario.
L’intento è quello di consolidare il valore identitario della comunità e promuovere la crescita culturale insieme alla conoscenza storica.
Il logo potrà essere realizzato con qualsiasi tecnica tipografica, dovrà essere riproducibile e flessibile nelle dimensioni, nonché versatile e leggibile in più forme sui principali supporti di comunicazione sia digitali che cartacei.
Il termine per le candidature è fissato al 31 gennaio.

Chi può partecipare
Il concorso è aperto ad artisti, grafici, designer, studentesse e studenti delle Accademie di Belle Arti dell’Umbria, sia in forma individuale che associata. L’adesione è gratuita e ogni partecipante o gruppo può inviare una sola proposta.
L’iscrizione è subordinata all’invio dell’apposito modulo di iscrizione, unitamente ai file degli elaborati, alla fotocopia di un documento e un portfolio, tramite mail all’indirizzo di posta elettronica certificata del Comune di Montone (comune.montone@postacert.umbria.it).

Criteri di valutazione e premio
Il progetto vincitore sarà scelto da una commissione esaminatrice composta da un funzionario del Comune, un esperto storico dell’arte e uno storico del luogo. Al lavoro selezionato spetterà un premio di 600 euro.

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Capodanno 2024: anticipati a domenica 31 dicembre i servizi di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta previsti per lunedì 1 gennaio a Città di Castello, San Giustino, Citerna, Pietralunga e Montone

Sogepu ha concordato con gli assessorati all’Ambiente dei Comuni di Città di Castello, San Giustino, Citerna, Pietralunga, Montone alcune modifiche dei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta” programmati per il giorno di Capodanno, lunedì 1 gennaio 2024.


A Città di Castello la raccolta del rifiuto non recuperabile prevista per lunedì 1 gennaio 2024 nel centro storico sarà anticipata a domenica 31 dicembre. Anticipata a domenica 31 dicembre anche la raccolta del rifiuto umido-organico prestabilita per lunedì 1 gennaio 2024 nella zona nord (Titta, Badiali, Cerbara, Giove, Piosina e Lerchi), nella zona rossa (Quartiere Ecologico, Riosecco, Zona “Polizia Stradale”, Graticole e Salaiolo), nella zona gialla (La Tina, Madonna del Latte, Montedoro, Meltina, Rignaldello, Pesci d’Oro, Casella), nella zona area vasta 1 (Bivio Canoscio, Bivio Lugnano, Badia Petroia, Ronti, Morra e Volterrano) e nelle zone rurali (Vingone, Mezzavia, Cugnano, Vignale, Montesca, Grumale, Userna, Vitellesca, Zoccolanti, San Martin d’Upò, Baucca, Laghi Spadi, Acquaia, San Martino di Castelvecchio). Nelle zone industriali (utenze non domestiche) la raccolta del rifiuto non recuperabile programmata per martedì 26 dicembre sarà effettuata martedì 2 Gennaio 2024.


Anche a San Giustino, Citerna, Pietralunga e Montone (sia nel centro storico che nell’area vasta) sarà anticipata a domenica 31 dicembre la raccolta differenziata del rifiuto umido-organico prevista per lunedì 1 gennaio 2024.
Per informazioni sulla programmazione e lo svolgimento dei servizi, gli utenti potranno contattare Sogepu al numero verde 800.132152.

Città di Castello, 29.12.2023

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“Capodanno in piazza”: ordinanza sindacale per vietare il consumo di bevande in contenitori di vetro o metallo nel centro storico, all’infuori dei locali e delle pertinenze dei pubblici esercizi

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“Capodanno in piazza”: ordinanza sindacale per vietare il consumo di bevande in contenitori di vetro o metallo nel centro storico, all’infuori dei locali e delle pertinenze dei pubblici esercizi, e limitare vendita e distribuzione per asporto di bevande in contenitori di vetro e metallo

Con l’ordinanza sindacale numero 383 pubblicata oggi, venerdì 29 dicembre, l’amministrazione comunale ha stabilito di vietare in occasione del “Capodanno in piazza”, in programma domenica 31 dicembre, il consumo di bevande in contenitori di vetro o metallo nel centro storico, all’infuori dei locali e delle pertinenze dei pubblici esercizi, e di limitare vendita e distribuzione per asporto di bevande in contenitori di vetro e metallo.

Al fine di tutelare la sicurezza pubblica, la tranquillità e il riposo dei residenti, nonché l’ambiente urbano e il patrimonio culturale nelle aree della città interessate dall’afflusso di persone nella notte di San Silvestro, dalle ore 17.00 di domenica 31 dicembre alle ore 6.00 dell’1 gennaio 2024 il provvedimento vieterà di consumare in luogo pubblico bevande contenute in contenitori di vetro o metallo (lattine), ad esclusione del consumo effettuato all’interno dei pubblici esercizi autorizzati alla somministrazione e, al tavolo, nelle loro pertinenze esterne rilasciate in concessione. Nella fascia oraria considerata, la somministrazione e il consumo delle bevande in vetro o metallo (lattine) sarà pertanto permessa solamente all’interno dei pubblici esercizi e, al tavolo, nelle pertinenze esterne o nelle aree date in concessione agli stessi. Dalle ore 22.00 di domenica 31 dicembre alle ore 6.00 dell’1 gennaio 2024 agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di commercio ambulante su aree pubbliche, tramite distributori automatici, nonché alle attività artigianali e agli esercizi di commercio in sede fissa, sarà vietato di vendere, e comunque distribuire a qualsiasi titolo per asporto, bevande in contenitori di vetro o metallo (lattine).

Fatta salva l’applicazione delle sanzioni penali ed amministrative previste da leggi e regolamenti, l’inottemperanza a quanto previsto dall’ordinanza, sul cui rispetto vigileranno il Comando della Polizia Locale del Comune di Città di Castello, il Commissariato di Pubblica Sicurezza, il Comando Stazione dei Carabinieri e la Tenenza della Guardia di Finanza tifernati, comporterà una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 500 e 5.000 euro. Il provvedimento può essere consultato sull’Albo Pretorio del portale web istituzionale del Comune di Città di Castello al link https://jcitygov.comune.cittadicastello.pg.it/web/trasparenza/albo-pretorio/-/papca/display/156616.

CDCNOTIZIE/2023/12/29/COMINLINEA/575/MB

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Via libera in consiglio comunale alla costituzione dell’Associazione Ente Fiera Salone Nazionale Tartufo Bianco Pregiato di Città di Castello

Nel 2024 il Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato sarà organizzato da un’associazione costituita ad hoc per promuovere l’evento. Con i 15 voti favorevoli di PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco gli otto voti contrari di Castello Cambia, FDI, Castello Civica, Lega, FI, Lista Civica Marinelli Sindaco e Unione Civica Tiferno, il consiglio comunale ha infatti preso atto del protocollo d’intesa sottoscritto tra il Comune di Città di Castello, l’ASP Giovanni Ottavio Bufalini, l’IIS Patrizi-Baldelli-Cavallotti ed il Consorzio Pro-Centro per la costituzione dell’Associazione Ente Fiera Salone Nazionale Tartufo Bianco Pregiato di Città di Castello e ha deliberato l’adesione del Comune di Città di Castello al sodalizio, approvandone lo statuto e autorizzando il sindaco Luca Secondi a sottoscriverne l’atto di costituzione.

L’associazione, con sede presso la residenza municipale di piazza Gabriotti, “opererà senza scopo di lucro per l’organizzazione del Salone Nazionale Tartufo Bianco Pregiato di Città di Castello”, ma anche per “l’organizzazione di altre manifestazioni promozionali di Città di Castello e di ogni altra iniziativa che contribuisca allo sviluppo economico, sociale, di promozione turistica e di valorizzazione dell’identità storica, culturale, ambientale, enogastronomica del territorio”. Il sodalizio avrà inoltre il compito di “valorizzare, in collaborazione con le associazioni dei ricercatori di tartufi, le associazioni di commercianti di tartufi, gli enti pubblici territoriali, le associazioni agricole e di categoria e le associazioni di commercianti, il tartufo italiano delle specie riconosciute per legge”.

Per il raggiungimento delle finalità per cui è stata costituita, l’Associazione Ente Fiera Salone Nazionale Tartufo Bianco Pregiato di Città di Castello “potrà attivarsi per il reperimento di finanziamenti pubblici e privati adeguati alla gestione del sodalizio e delle sue finalità, anche attraverso la partecipazione a bandi pubblici e l’elaborazione di progetti da sottoporre, anche in partnership, alle autorità locali o nazionali o comunitarie, pubbliche e private, per l’ottenimento di contributi”; “potrà agevolare e promuovere la realizzazione e lo scambio di pubblicazioni, studi, esperienze e ricerche afferenti alle specifiche finalità da perseguire, nonché la raccolta di dati e notizie che possano interessare l’attività dell’associazione e dei soci, mediante seminari, riunioni, materiale illustrativo e informativo e quant’altro utile allo scopo”; “potrà svolgere in genere tutte le attività che si riconoscono utili per il raggiungimento dei fini che l’associazione si propone”. In seno all’Associazione Ente Fiera Salone Nazionale Tartufo Bianco Pregiato di Città di Castello si costituiranno un’assemblea dei soci, un consiglio direttivo, che resterà in carica per cinque anni e sarà composto da un minimo di tre e da un massimo di sei membri, compreso il presidente, che sarà nominato tra i due componenti indicati dal Comune di Città di Castello, e un organo di controllo. A illustrare in aula la costituenda associazione è stato il sindaco Luca Secondi, che ha dato conto dell’iter amministrativo avviato a seguito della dissoluzione dell’associazione Mostra del Tartufo e dei Prodotti Agroalimentari, dovuta al venir meno per scioglimento della Comunità Montana a cui facevano capo tutte le attività organizzative, e che ha anche fatto tappa nel luglio scorso nella commissione Programmazione Economica. Il primo cittadino ha ricordato come la giunta abbia rispettato l’indicazione venuta da alcuni consiglieri comunali di invitare a far parte del sodalizio anche Regione e Afor, “dai quali, comunque – ha detto il sindaco – non è ancora arrivata una risposta né positiva, né negativa”.

“La nostra esigenza ora – ha puntualizzato il primo cittadino – è però quella di partire con l’attivazione dell’associazione, a prescindere dalle adesioni di ulteriori soggetti, ai quali il sodalizio è aperto e che potranno comunque entrare come soci in qualunque momento”. Secondi ha spiegato che la motivazione della scelta di costituire un’associazione promotrice dell’evento risieda nella maggiore agilità organizzativa che la caratterizza a livello gestionale, evidenziando come sia stata presa a modello l’analoga esperienza del Comune di Alba. Nel riferire della fase di partecipazione attivata con tutti i soggetti portatori di interesse, il sindaco ha ringraziato per il lavoro svolto l’assessore competente Letizia Guerri, il personale degli uffici comunali coinvolti e quanti hanno offerto il proprio contributo propositivo, testimoniando particolare riconoscenza per l’impegno profuso fino all’ultimo dal commissario liquidatore della Comunità Montana Mauro Severini. “Il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera ha dimostrato già nell’edizione 2023 del Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di essere azzeccato e di incontrare il favore degli operatori del settore e dei visitatori che hanno partecipato”, ha osservato Secondi, evidenziando che questo percorso continuerà nel 2024 attraverso l’associazione promotrice. La consigliera di Castello Cambia Emanuela Arcaleni è intervenuta per far presenti le proprie perplessità sulle scelte della giunta comunale, in particolare per la scelta della forma giuridica dell’associazione e per le previsioni dello statuto. “Mi ha colpito il parere negativo dato dall’organo di revisione, che ha eccepito circa l’opportunità dell’assenza di personalità giuridica in capo alla costituenda associazione”.

L’esponente della minoranza ha quindi evidenziato “le assenze tra i soci fondatori di soggetti che facevano parte della precedente associazione promotrice, come il sodalizio che riunisce i tartufai dell’Altotevere, l’Afor che ha sostituito la Comunità Montana e gli altri Comuni della vallata”. “Questo mi dà l’idea di una restrizione, di un depotenziamento di un’associazione che avrebbe potuto essere più ampia”, ha fatto presente Arcaleni, che ha rimarcato i dubbi sulla forma giuridica prescelta anche alla luce della nuova normativa sul terzo settore, segnalando “una preponderanza direttiva da parte del Comune, che potrebbe aver allontanato altri soggetti interessati a partecipare”. “Chi potrà mai voler entrare in un’associazione nella quale il Comune sceglie due membri su un minimo di tre e un massimo di sei, tra cui il presidente?”, si è chiesta la rappresentante di Castello Cambia, che ha invitato la giunta a fare una riflessione sulle scelte compiute nello statuto. Il sindaco Secondi ha preso di nuovo la parola per spiegare che “ci sono soci fondatori, quelli che hanno firmato il protocollo d’intesa e procederanno alla costituzione dell’associazione, e soci ordinari, che potranno entrare in qualunque momento e la cui assenza in questo momento non significa un’esclusione”.

Tra questi ultimi il primo cittadino ha portato l’esempio dell’Associazione Tartufai Alto Tevere, che ha espresso piena condivisione per il percorso intrapreso, ma ha avuto necessità di fare approfondimenti su eventuali problematiche derivanti dalla partecipazione al sodalizio come socio fondatore e quindi non figurano tra i firmatari del protocollo d’intesa. Secondi ha quindi fatto presente come “possano operare tranquillamente per le proprie finalità anche le associazioni che non abbiano i requisiti per essere iscritte nel Registro Nazionale Terzo Settore” e a proposito del parere dei revisori dei conti ha chiarito come i rilievi riguardassero l’opportunità di nominare soggetti che per le caratteristiche dell’associazione rispondono direttamente, a norma di legge, della propria azione. “Ci sono molti esempi, anche vicini, di associazioni simili e si è scelto di adottare una precauzione di questo tipo”, ha spiegato il sindaco, che ha giustificato le facoltà di nomina riconosciute al Comune dallo statuto con il fatto che l’ente sia “quello che finanzierà per la stragrande parte questa manifestazione”.

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Il bilancio 2023 del comando provinciale dei Carabinieri

Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Perugia, Colonnello Sergio Molinari, nella mattinata odierna, con l’approssimarsi dell’inizio del nuovo anno, ha incontrato i rappresentati degli organi di informazione per un cordiale scambio augurale e tracciare una sintesi delle attività condotte e dei risultati conseguiti dall’Arma nel 2023 sul territorio della provincia.
In premessa è stato ricordato come l’azione della Benemerita a livello locale sia incardinata in una collaudata ed efficace sinergia tra tutte le forze di polizia e Autorità/Enti istituzionali di riferimento, quali la Prefettura e Magistratura, nei diversi ambiti di competenza, nell’ottica di assicurare un quotidiano, costante e solidale sostegno alle numerose comunità per preservare l’ordine e la sicurezza pubblica, rinnovando il focus operativo sulla polizia di prossimità orientata ai cittadini.
Ciò è possibile attraverso la presenza capillare dei 9 Comandi Compagnia, articolati in 63 Stazioni, che agiscono nei 59 comuni della giurisdizione, con l’apporto dei Reparti di Specialità, in linea con gli indirizzi dettati dal Comandante della Legione Carabinieri “Umbria”, Gen. B. Gerardo IORIO.


L’Arma garantisce un servizio di “pronto intervento” in grado di gestire migliaia di chiamate attestate sul Numero Unico di Emergenza – NUE – “112” (48.555) e Numero di Emergenza Ambientale “1515” (8.000 circa), alle quali sono conseguiti interventi attraverso tutti gli assetti operativi del perugino, dalle pattuglie delle Stazioni alle “Gazzelle” dei Nuclei Radiomobili, ai militari delle Aliquote di Primo Intervento (API) e dei Nuclei Carabinieri Forestali.
Lo sforzo di proiezione esterna, in chiave principalmente preventiva, è confermato dai 36.350 servizi esterni e 3.600 circa in servizi di ordine e sicurezza pubblica, per un impiego di 75mila militari, cui è conseguito un costante controllo del territorio e della circolazione stradale: 115.080 le persone controllate e oltre 85.500 mezzi verificati.
Nel contrasto alla criminalità, sotto il coordinamento delle Procure della Repubblica di Perugia e Spoleto e della Procura presso il Tribunale per i Minorenni, l’azione delle donne e degli uomini dell’Arma ha determinato l’arresto di 466 persone (di cui, solo per citarne alcune, 25 per furto e 8 per rapina) e il deferimento in stato di libertà di altri 3.830 soggetti.
Elevato anche l’impegno per il contrasto allo spaccio di stupefacenti, caratterizzato da 60 arresti, 111 denunce a piede libero e oltre 39 kg di sostanze stupefacenti di vario genere sottoposte a sequestro per la successiva distruzione. Valori numerici significativi, quelli dell’Arma di Perugia nello specifico ambito criminale.
Anche sul restante fronte del contrasto alle varie forme di criminalità, rilevanti solo le percentuali dell’impegno dei Carabinieri sul territorio, dove i Comandi dell’Arma hanno proceduto per oltre l’80% dei reati al momento censiti.
Le operazioni di servizio condotte dai reparti dipendenti sono state sintetizzate in un documento allegato, che riporta i tratti salienti di quelle più significative, a cui poter fare utile riferimento.


Nel corso dell’anno numerose sono state inoltre le iniziative avviate con finalità preventive, massimizzando le attività informative a sostegno delle fasce deboli e dei giovani, che costituiscono una tra le priorità istituzionali a livello nazionale.
In tale ambito sono stati organizzati:
 incontri programmati in 105 istituti scolastici, offrendo utili consigli e testimonianze, per alimentare la “Cultura della Legalità”, a circa 6.700 studenti delle scuole primarie e secondarie, che continueranno anche nel 2024 grazie alla collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria e Provinciale di Perugia;
‒ eventi e campagne informative per il contrasto delle truffe, fattispecie delittuosa sempre più ricorrente anche nello spazio virtuale, che spesso colpisce persone anziane. In questo contesto è stato incrementato il costante confronto e contatto con tale fascia di popolazione, cui sono stati forniti, nei più diversi luoghi di aggregazione, consigli utili per tutelarsi efficacemente. Recentemente è stato realizzato e distribuito nella provincia un manifesto dal contenuto auto esplicativo “Difenditi dalle truffe…Se uno sconosciuto ti chiede denaro o gioielli…Chiama il 112”, affisso anche nelle stazioni del minimetrò del capoluogo e in altri punti strategici della provincia;


‒ confronti con la cittadinanza, in risposta alle richieste dei residenti e associazioni di cittadini di alcune aree del capoluogo, per evidenziare la presenza rassicurante dell’Arma sul territorio e fornire consigli utili alla prevenzione dei reati contro il patrimonio.
Particolare attenzione, infine, è stata riservata alla rilevante e attuale tematica della violenza di genere, generalmente riassunta nella formula del “codice rosso”, altra priorità Istituzionale che vede costantemente coinvolta l’Arma in chiave preventiva e repressiva, ancor più in ragione della capillare presenza sul territorio dei propri presidi. Tra le recenti iniziative si ricorda l’inaugurazione, lo scorso 25 novembre (“Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”), di “Una stanza tutta per sé” all’interno dei locali della Compagnia di Spoleto, in collaborazione con SOROPMIST INTERNATIONAL.
Per quanto concerne l’opera svolta sul territorio dai Reparti di specialità, che affiancano e supportano l’Arma territoriale, rilevante è il contributo fornito alla sicurezza della provincia nei più diversificati ambiti di competenza tra i quali la tutela dei lavoratori, dell’ambiente, della salute e del patrimonio culturale.
Nel dettaglio:

  • il Gruppo Carabinieri Forestali ha arrestato 1 persona, segnalato all’autorità giudiziaria altre 261, per un totale di 391 violazioni, elevando 1.142 contestazioni amministrative per un valore di 560.614€, effettuando 49 sequestri penali e 42 amministrativi, nell’ambito di 23.094 controlli concentrati nel settore delle utilizzazioni boschive, della tutela del vincolo paesaggistico – ambientale, tutela della fauna protetta e non, nel settore relativo ai rifiuti e agli inquinamenti;
  • il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità ha effettuato 1.108 ispezioni, eseguito 2 arresti, denunciato 34 persone per un totale di 74 violazioni penali, elevato 211 contestazioni amministrative per l’ammontare di 149.390 €, nonché eseguito 53 sequestri amministrativi per un importo di 289.700€ e 10 sospensioni di attività per l’ammontare di 5.340.000€;
  • il Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale ha effettuato 341 ispezioni, denunciato 62 persone per reati nel settore della contraffazione e illecita commercializzazione di opere d’arte, con 133 beni archeologici ed antiquariali rinvenuti e sequestrati;
  • il Nucleo Ispettorato del Lavoro ha effettuato 137 ispezioni, controllando 1.099 posizioni lavorative, da cui sono emerse 170 posizioni lavorative “in nero”, 479 lavoratori irregolari, 30 lavoratori clandestini, confluiti in 188 denunce penali ed 1 persona arrestata, 54 provvedimenti di sospensione delle attività controllate, del valore di 228.150 €, e sanzioni per i trasgressori pari a 731 contestazioni amministrative del valore totale di 638.940 €;
  • il Nucleo Operativo Ecologico ha eseguito oltre 14 controlli, segnalando all’autorità giudiziaria 23 persone.
    Il bilancio di fine anno offre lo spunto per un sentito ringraziamento a tutti i giornalisti della provincia ed operatori del settore dell’informazione pubblica, della carta stampata, televisione e dei canali web, per l’attenzione dimostrata verso le esigenze di comunicazione dell’Arma, nell’esercizio di una professione delicata ed impegnativa che, nel fornire un servizio indispensabile per la collettività, riveste anche un ruolo fondamentale di stimolo alla crescita sociale e culturale del paese.
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Tiziana Martinelli, tifernate, pluridecorata campionessa di Pesca in Apnea, è stata nominata Direttore Tecnico della Nazionale Femminile

Tiziana Martinelli, tifernate, classe ’81, “regina del mare”, pluridecorata campionessa di Pesca in Apnea, è stata nominata Direttore Tecnico della Nazionale Femminile. Lo ha deciso prima di Natale il Consiglio della Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee (FIPSAS). “Questo prestigioso incarico è per me un sogno che si avvera, mi riempie di orgoglio come persona amante del mare, come agonista, come istruttrice e come tifernate”, sono le sue prime parole cariche di commozione nel commentare il nuovo ruolo che d’ora in avanti dovrà svolgere in qualità di “coach” dopo aver concluso una carriera a dir poco stellare nei mari di casa e a livello mondiale. “Ho deciso – spiega la nuova “selezionatrice” della nazionale – di non disputare più gare in veste di atleta nel 2023 per impegni familiari e lavorativi. L’attività agonistica richiede molto tempo e periodi lunghi da passare fuori casa, conciliare tutto era diventato veramente troppo gravoso. Partecipando alle gare ed ottenendo grandi risultati ed emozioni, ho sentito il forte desiderio di poter far vivere quello che ho vissuto e provato io anche a tutte le ragazze che vogliono mettersi in gioco. Inoltre da donna so bene quali sono le difficoltà che una ragazza deve affrontare anche solo per avvicinarsi e partecipare ad una disciplina come questa, figuriamoci per vincere.

Il connubio fra le mie emozioni – prosegue – ed il desiderio di aiutare tutte coloro che vorranno partecipare ha fatto si che non abbia esitato nemmeno un istante ad accettare questo impegnativo ruolo. Sicuramente questo è un altro passo per riuscire a portare il mare anche dove il mare non c’è.” Tiziana Martinelli, Istruttrice di Apnea e di Pesca in Apnea (prima donna in Italia) nonché Istruttrice di Yoga, si è messa subito al lavoro con tanto entusiasmo. “Il 2023 non è stato un buon anno per la Pesca in Apnea Femminile – sottolinea – in quanto solo un’atleta è riuscita a disputare il Mondiale in Spagna, per questo uno dei miei obiettivi è la creazione di un gruppo solido e compatto di atlete agoniste, dare loro gli strumenti e la formazione adeguata affinché loro stesse possano essere la base per il movimento femminile, solo così potremo dimostrare che c’è passione e voglia di fare. Ho contattato e sto incontrando atlete provenienti da: Sicilia, Sardegna, Campania, Lazo, Toscana, Marche e Lombardia. Poi ovviamente un altro obiettivo è vincere, vincere tutto quello che ci troveremo ad affrontare, dal prossimo campionato Euro-Africano che si disputerà in Turchia nel Mar di marmara al Mondiale, non ci spaventa niente”, conclude Tiziana Martinelli, due figli, Giulia e Dante, di professione geometra, nel ricordare di essersi avvicinata a questo sport . grazie al marito Jacopo Giandominici effettuando diversi anni fa le prime immersioni nella piscina di casa, gli impianti natatori Polisport del comune di Città di Castello che l’hanno vista crescere prima come nuotatrice e poi come appassionata di pesci e fondali mozzafiato.

“Ho sempre vissuto a Città di Castello dove il mare non c’è, ma un mix di sangue ed acqua salata dentro di me c’è sempre stato”. Si è già calata nel nuovo incarico e precisa di poter contare sulla collaborazione e supporto di tutte le figure che compongono la Federazione stessa a partire dal Presidente della FIPSAS Ugo Claudio Matteoli, i componenti del Comitato di Settore primo fra tutti il Presidente Carlo Allegrini nonché dalla collaborazione di tutti i professionisti che lavorano nella Federazione: la Vicepresidente Laura Giacomini, il Referente Federale Sandro Congedo, il Medico Federale Maria Silvia Amaddii, la Psicologa dello Sport Anna Rosati, il Direttore Tecnico Maschile Marco Bardi e l’instancabile Fabio Savi. Sentirsi parte di un team di professionisti coeso è sicuramente un grande punto di forza, per ottenere ottimi risultati.” Lo scorso mese di settembre il comune gli aveva conferito una targa al merito assieme ad altri atleti di diverse discipline sportive ed ora attraverso il sindaco Luca Secondi e l’assessore allo Sport, Riccardo Carletti, esprime le più sentite congratulazioni per il prestigioso incarico che la federazione gli ha conferito. “Tiziana, ambasciatrice dello sport tifernate è senza dubbio un simbolo per tenacia, passione e dedizione prima come atleta a suon di risultati ed ora come Direttore Tecnico: il fatto che ha iniziato a nuotare ed immergersi dalle nostre piscine ci rende a dir poco orgogliosi

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Associazione Torino-Pechino: un 2023 da ricordare, il mondiale green sfiorato e la realizzazione del giro d’Europa con il biometano

Ancora una volta vicecampioni del mondo e capaci di dimostrare dove si può arrivare con le energie
pulite. Gli ambiziosi progetti per il 2024 e la preparazione per la Dakar 2025.
Il secondo posto nella Bridgestone FIA Ecorally Cup 2023
Un’annata straordinaria caratterizzata dall’aver sfiorato più volte storici risultati, come il secondo
posto nel campionato mondiale distaccati di un solo punto dal vincitore e il secondo gradino del
podio al Rally di Monte Carlo, che da solo vale quanto un mondiale. Tutto questo accompagnato
dalle vittorie in Svezia e sulle Dolomiti, oltre ad essere andati a punti in tutte le gare della stagione
senza mai uscire dai migliori cinque della classifica. La metà dei punti che hanno permesso a Kia di
trionfare nella classifica costruttori sono arrivati dal team italiano.


L’eccellente stagione sportiva ha ulteriormente consacrato il lavoro della coppia composta da Guido
Guerrini e Artur Prusak, supportati dal team altoatesino Autotest Motorsport con un veicolo messo
a disposizione da K-Motor Alto Adige. Fondamentale il contribuito economico delle aziende
valtiberine che hanno reso possibile il prosieguo della stagione. Gli otto viaggi che ci hanno
condotto alle sedi delle gare sparse in tutto il continente europeo hanno permesso di fare degli
interessati test drive sui veicoli elettrici messi a nostra disposizione, oltre a renderci privilegiati
osservatori dello sviluppo delle infrastrutture di ricarica lungo le strade del nostro continente.

L’Europa unita dal biometano


Un altro importante obiettivo fortemente voluto e raggiunto dall’Associazione è stato quello di
completare il Bio CNG European Tour iniziato nell’estate 2022 con il viaggio dalla Toscana a Capo
Nord utilizzando biometano. Nel 2023 abbiamo attraversato l’Europa altre tre volte raggiungendo,
sempre partendo dalla Toscana, tre punti estremi del nostro continente: toccando Portogallo, Estonia
e Turchia abbiamo completato un vero e proprio giro d’Europa lungo oltre 25.000 chilometri, per il
70% dei quali usando biometano, per il 24% metano da fonte fossile e per il 6% con carburanti
tradizionali. I quattro itinerari sono serviti a testimoniare in forma diretta come sia presente il
biometano lungo le strade europee e come esistano già le infrastrutture per una ulteriore espansione
senza bisogno di fare grandi investimenti. In un momento economico difficile come quello che
stiamo vivendo siamo riusciti a dimostrare come con un’automobile di media cilindrata sia possibile
viaggiare spendendo circa 4 centesimi di euro a chilometro, costo non eguagliabile da nessun altro
carburante in circolazione, elettrico incluso.

La scommessa da noi vinta ha voluto anche mandare un
messaggio alle istituzioni europee per fare in modo che il biometano abbia sempre una maggiore
centralità nelle politiche comunitarie, ribadendo la sua importanza in percorsi di economia circolare
e di maggiore autonomia energetica dei Paesi europei.
Il Bio Cng European Tour è stato possibile grazie alla collaborazione di importanti realtà come
Snam4Mobility, Piccini Paolo Spa e Ngv-Italy, oltre ai patrocini di tutte le principali realtà italiane
del mondo del metano e biometano.
Progetti 2024 tra campionato, viaggi e Rally Dakar
Il 2024 sarà il sedicesimo anno di attività dell’Associazione Culturale Torino-Pechino. Oltre
l’obiettivo di legare sempre di più il nostro operato al territorio dove siamo nati e da dove sono
arrivate le risorse fondamentali per iniziare i nostri progetti, sarà necessario dare uno sguardo anche
verso scenari nazionali e internazionali, considerato l’aumento dei costi soprattutto per il
campionato automobilistico dove abbiamo raccolto in passato importanti risultati.

Dopo aver mancato per un solo punto la Bridgestone FIA Ecorally Cup 2023 e per appena tre punti
quella 2022, c’è la volontà di ritentare la scalata verso il trofeo che la Federazione Internazionale
dell’Automobile assegna al campionato per veicoli ecologici che tiene conto di risultati sportivi ed
efficienza energetica. L’edizione 2024 prenderà il via nell’ultima settimana di gennaio e dovremo
tentare di essere pronti già da ora con una proposta di progetto sportivo economicamente più
impegnativa del passato, tenuto conto dell’aumento delle gare nella prossima stagione.
Fondamentale la ricerca di uno sponsor di livello nazionale o internazionale e la richiesta del
supporto di Aci-Sport, considerato che i team avversari usufruiscono del sostegno diretto o indiretto
delle proprie federazioni.


Tra gli obiettivi da sempre perseguiti dalla Associazione Torino-Pechino ci sono quelli di realizzare
viaggi ecologici, di promuovere tutti i tipi di mobilità “green” e di raccontare i Paesi dove questi tipi
di mobilità hanno un forte sviluppo. Le problematiche del prezzo del gas naturale sono un
fenomeno tipicamente europeo anche figlio del cambio di approvvigionamento successivo alla crisi
geopolitica in atto. Al contrario in nazioni come l’India il fenomeno metano sta letteralmente
esplodendo con migliaia di nuove stazioni di rifornimento aperte negli ultimi anni. Analogo
scenario, seppure con numeri minori, riguarda il Sudamerica e alcuni paesi dell’Africa. Verso India,
America meridionale e Africa si sta muovendo l’interesse dei prossimi viaggi dell’Associazione
Torino-Pechino.
Il 2024 sarà anche un’annata dove dovremo lavorare alla preparazione di una gara storica e
durissima che con grandi probabilità ci vedrà ai nastri di partenza. Grazie al lavoro di un gruppo di
imprenditori trentini e altoatesini si potrà realizzare il sogno di partecipare alla Dakar 2025 che si
svolgerà nel deserto saudita.

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Scoperta e benedetta lapide in ricordo di Monsignor Pompeo Ghezzi

Lo scorso 27 dicembre, a conclusione del solenne pontificale nella solennità di san Giovanni Evangelista, patrono di Sansepolcro e della diocesi di Arezzo – Cortona – Sansepolcro, il vescovo diocesano, mons. Andrea Migliavacca, ha scoperto e benedetto una lapide a ricordo del suo predecessore mons. Pompeo Ghezzi, vescovo di Sansepolcro dal 1912 al 1953.

Mons. Ghezzi è tra i protagonisti della storia altotiberina della prima metà del XX secolo. Giunto dalla Lombardia (era a nato a Gorgonzola il 4 giugno 1869) in riva al Tevere su designazione di papa san Pio X, portò con sé l’esperienza del cattolicesimo sociale maturata a Treviglio insieme a mons. Ambrogio Portaluppi e con l’incoraggiamento dell’arcivescovo di Milano, il beato card. Andrea Carlo Ferrari.

Nella diocesi tosco-romagnola seppe inserirsi a fondo nelle dinamiche della vita locale, portando avanti un’intensa attività di promozione umana attraverso la presidenza di numeri istituti a carattere sociale e sanitario (orfanotrofi maschile e femminile, ospedale civico, conservatorio San Bartolomeo, Confraternita di Misericordia). Sul piano religioso favorì l’Azione Cattolica come strumento di promozione del laicato, riorganizzò il seminario diocesano, operò per il restauro della cattedrale e la ricostruzione delle chiese lesionate dai terremoti del 1917 in Toscana e del 1918/1919 in Romagna, accolse in diocesi numerose congregazioni religiose femminile (in particolare le Suore della Carità dette di Maria Bambina). Soprattutto, seppe condividere i bisogni e le necessità della gente, attraverso l’esercizio di una carità quotidiana fatta di prossimità, ascolto e condivisione. Nell’ultima fase della vita conobbe il dramma della seconda guerra mondiale, che nell’estate del 1944 interessò tutta la diocesi, attraversata dalla Linea Gotica, con stragi e devastazioni che, tra l’altro, videro morire tre preti diocesani uccisi dai nazifascisti. In questo frangente, mons. Ghezzi rimase in mezzo al suo popolo, prodigandosi per difenderlo e proteggerlo; molte famiglie che abbandonavano la città per sfollare in campagna gli consegnarono la chiave di casa, certi di lasciarla in buone mani. Nel dopoguerra avviò la ricostruzione morale e materiale costituendo, già alla fine del 1944, la Pontificia Commissione Assistenza. Ormai anziano, nel 1953 fu promosso arcivescovo titolare di Gabula e lasciò Sansepolcro per ritirarsi nella natia Lombardia dove morì, mantenendo fino all’ultimo contatti epistolari con i suoi antichi diocesani, il 17 aprile 1957.

Già in passato a suo nome era stata intitolata una via nel quartiere Le Forche, alla periferia ovest di Sansepolcro. Nel 1982 sulla sua tomba, nella cappella  del Volto Santo in Cattedrale, venne collocata una artistica lastra marmorea. Ora, il suo nome è ricordato nella nuova lapide esposta nel chiostro di quel Palazzo Vescovile che per 42 anni fu la sua casa, una casa con la porta aperta per tutti. La lapide è stata promossa dal gruppo dei volontari dell’Archivio Storico Diocesano e da un gruppo di associazioni cittadine (Vivere a Borgo Sansepolcro, Cavalieri del trebbio, Società Rionale Porta Romana, Pro Loco di Cisa, Gragnano, Gricignano, Santa Fiora e Tebbio). Una volta terminato il restauro del loggiato di Palazzo delle Laudi si prevede di collocare la lapide in quella sede, vero e proprio “pantheon” della memoria cittadina.

Questo il testo dell’epigrafe:

A

POMPEO GHEZZI

Vescovo di Sansepolcro dal 1912 al 1953

Attento di bisogno del popolo a lui affidato

dispiegò con generosità e abnegazione

la sua azione pastorale

anche nelle associazioni caritative

e nelle pubbliche istituzioni.

Promosse la rinascita dell’ospedale civico

difese con fermezza la toscanità di Sansepolcro

restituì alla cattedrale sua antica bellezza.

Nei tempi della guerra

testimoniò la sua grande fede

prodigandosi con coraggio

per alleviare le sofferenze della popolazione

e difendere la città dalle distruzioni.

Sansepolcro grata ne fa memoria

MMXXIII

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Cittadini contro la fabbrica di asfalto: in pochi giorni raccolte più di 250 firme. Nella frazione biturgense di Gricignano imponente mobilitazione di massa in difesa della campagna

Neanche le festività natalizie hanno rallentato la raccolta firme promossa dal Comitato “Salviamo la campagna di Gricignano”. Del resto, nei giorni scorsi, era stato davvero tanto il clamore provocato dalla notizia che una nota azienda di asfalto potrebbe spostarsi negli appezzamenti, ancora verdi, che costeggiano via del Tevere in prossimità di Ciapanella. Fatto sta che, in maniera brusca ed improvvisa, i cittadini della frazione sono venuti a conoscenza di questo progetto soltanto dopo che lo stesso è stato approvato nella Commissione Urbanistica dello scorso 14 dicembre. Dopo questo primo step, nel prossimo Consiglio Comunale del 30 dicembre si procederà a votare una variante per consentirne la realizzazione. Questo passaggio andrà a conferire concretezza ad un iter attuativo che porterà a sacrificare una significativa porzione di campagna in favore di un impianto di produzione di materiali bituminosi.

La consapevolezza che tutto ciò sarebbe potuto avvenire con il massimo silenzio e senza minimamente coinvolgere una frazione che in passato ha dovuto affrontare vari disagi di ordine ambientale ed ecologico, ha evidentemente spinto i cittadini a mobilitarsi e a far sentire la propria voce. In meno di una settimana, mentre dal Comune non si accenna minimamente alla possibilità di compiere passi indietro, moltissimi cittadini si sono informati e, tra preoccupazione, incredulità e sdegno, hanno aderito alla petizione del Comitato, così da scongiurare il rischio che la campagna di Gricignano possa essere definitivamente compromessa da un progetto che sembra, obiettivamente, guardare più al passato che al futuro. Alla fine, in una frazione con 540 votanti, in soli quattro giorni utili a disposizione, sono state raccolte 255 firme (ognuna delle quali contrassegnata dal codice di un documento di identità).

L’evidenza del fatto che il progetto in fase di approvazione si ponga in totale contrasto con il percorso di riqualificazione che Gricignano ha intrapreso negli ultimi anni, ha sicuramente incentivato gli abitanti a firmare la petizione. Oltre a ciò, come è emerso in molteplici circostanze, alla base della contestazione si ritrova anche un’altra consapevolezza: quella che in un momento storico caratterizzato da una progressiva de-industrializzazione non abbia senso, politicamente, alimentare il consumo di suolo e favorire la distruzione della campagna per lasciare spazio ad un’attività con alta densità di possibili elementi inquinanti. In questo senso gli strumenti urbanistici vigenti (i cui regolamenti attuativi scadranno proprio il prossimo 31 dicembre) dimostrano di essere stati ormai superati da tutto quello che Gricignano ha vissuto negli ultimi anni, ovvero dal diffuso processo di riqualificazione che alcuni progetti strategici – cammini di Francesco, strutture ricettive di qualità, agricoltura biologica – stanno favorendo.

Nel ribadire che le azioni intraprese dal Comitato e dai cittadini non sono indirizzate contro l’azienda produttrice di asfalto ma unicamente contro la sua possibile futura ubicazione, l’ampia partecipazione della raccolta firme intende spronare l’Amministrazione Comunale e tutti i soggetti coinvolti in questa vicenda affinché una comunità possa continuare a conservare il valore del luogo in cui vive e si riconosce.

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Al veder la stella: nascere in terre di conflitto ieri e oggi, attività per famiglie al museo diocesano


Un pomeriggio per stare insieme in famiglia, riflettere, giocare e scoprire cose nuove. Questo è quello che propone l’Ufficio pastorale della Cultura della diocesi di Città di Castello che, per la giornata del 30 dicembre , realizza un’iniziativa dedicata al tema della Natività dal titolo “Al veder la stella: nascere in terre di conflitto ieri e oggi”. Il Museo diocesano apre le porte a tutti e invita a partecipare agli incontri tematici per adulti, letture animate, laboratori creativi per bambini e ragazzi.
Lettura iconografica del Paliotto e incontro con Beatrice Novelli
Appuntamento alle ore 15.30 negli spazi del museo. Le attività inizieranno con la lettura iconografica delle immagini del Paliotto, a cura di Sara Borsi e Mauro Silvestrini. Alle ore 16 Beatrice Novelli, insegnante di storia e filosofia e volontaria in terre ‘di confine’, condividerà la sua esperienza in un incontro per conoscere e comprendere luoghi e persone lontani da noi.
Book&creative corner e laboratorio di sbalzo


In contemporanea, in alcune sale del museo, sarà attivo il book& creative corner : laboratori creativi per bambini (3/6 anni) con Claudia Ripi e l’Oratorio Don Bosco, letture ad alta voce con Federica Galvani, Annalisa Pierini, in collaborazione con la Libreria Sacro Cuore. Inoltre sarà presente uno spazio per la consultazione, aperto a tutti, a cura della Biblioteca comunale “Carducci”. Per i ragazzi dai 7 ai 14 anni, Camilla Burgassi organizzerà un laboratorio di sbalzo su rame, per interpretare e conoscere le tecniche di realizzazione di una delle opere più importanti del museo: il paliotto.

Prenotazioni ed informazioni
Coloro che sceglieranno di accettare l’invito a partecipare alle attività – adulti, giovani e bambini – avranno diritto, fino a giugno 2024, a un ingresso gratuito al campanile cilindrico. Per la partecipazione ai laboratori è necessaria la prenotazione: via mail a beniculturali@diocesidicastello. it oppure 3471155236 (Whatsapp).
L’iniziativa è sostenuta dai fondi 8Xmille alla Chiesa cattolica: chi ha firmato e firmerà scegliendo questa forma di sostegno, ha contribuito in modo determinante alla realizzazione di questo piccolo progetto.

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Oggi compie 101 anni Ferdinando Tascini, testimone unico di un evento che ha segnato la storia d’Italia

Ha oltrepassato oggi di un anno il secolo di vita, l’ultimo “carceriere” di Mussolini, ultracentenario, testimone unico di un evento storico in particolare che ricorda ancora a distanza di 80 anni con incredibile lucidità e dovizia di particolari: la prigionia e la liberazione di Benito Mussolini a Campo Imperatore sul Gran Sasso. Nella mente di Ferdinando Tascini, classe 1922, che festeggia 101 anni, quei momenti indelebili della prigionia del “Duce” a Campo Liberatore e poi dopo qualche giorno la rocambolesca liberazione se li ricorda perfettamente, istante dopo istante: gli sguardi, i sentimenti, le espressioni e poi alcuni dialoghi inediti che solo lui si porta dentro e che nessun libro ha mai scritto. “Ricordo bene quel giorno – racconta – era il 12 settembre 1943. Erano le 14.30 e non ero di turno, stavo nella mia camera ed a un certo punto sentii gridare che erano arrivati i tedeschi e mi affacciai dalla finestra e vidi un aliante che era già atterrato e c’era un ufficiale con la mitraglietta pesante rivolta alla mia finestra. A quel punto sono stato fermo e aspettavo ordini, se impugnare le armi o arrenderci. Dopo ci ordinarono di scendere disarmati e arrenderci. Vidi tutti lì. I tedeschi avevano già circondato l’albergo, strinsero il cerchio e provarono a disarmare un ufficiale ma furono fermati dal tenente Faiola.

Ormai il nostro compito finiva lì e con noi si comportarono abbastanza bene. Poi mi ricordo una cosa: quando atterrarono gli alianti, Mussolini si affacciò ma non vedeva chi c’era. Voleva sapere chi fossero se americani o tedeschi. Questo è stato recepito dalle voci che circolavano. La sensazione fosse che Mussolini aspettasse più gli americani dei tedeschi. Poi dopo i tedeschi salirono in camera da Mussolini con il nostro maresciallo, stettero un mezz’ora a parlare. C’erano gli apparecchi che portarono gli alianti che rimasero finché l’impresa non era compiuta. Poi spararono un razzo e se ne andarono. Il secondo razzo servì per far atterrare la cicogna con cui Mussolini partì. Così andarono le cose”, conclude nel giorno del suo 101esimo compleanno nella residenza di famiglia sulle colline tifernati, affiancato da figli nipoti e bisnipoti, festeggiato come si conviene ad un punto di riferimento di una vita guardato sempre con affetto e riconoscenza per l’insegnamento e la rettitudine unica. L’Arma dei Carabinieri, a cui si sente profondamente legato fin da quei momenti drammatici che la storia gli ha fatto vivere, lo studio, il lavoro, tanto lavoro e poi soprattutto la famiglia, sono i frammenti di una vita secolare che Tascini rivendica con orgoglio. “Se sono arrivato fin qui – dice con il solito piglio e lucidità – lo devo al buon Dio, poi alla mia famiglia, la vera essenza della vita, il luogo dove sono vissuto, la campagna, il buon cibo e tanto, tanto lavoro”.

Il comune di Città di Castello lo scorso anno gli ha tributato una targa, come a tutti i centenari (ben 21, 15 donne e 6 maschi), lo scorso anno nel corso di un ricevimento ufficiale in comune, poi in primavera anche il Prefetto di Perugia, Armando Gradone assieme ai vertici delle forze dell’ordine e di Polizia, con tanto di cerimonia in Prefettura, infine l’Arma dei Carabinieri a Roma in estate ad assistere alla parata dal palco d’onore. Un anno intenso il 2023 per Tascini che non nasconde ancora un sogno da esaudire, quello di poter stringere la mano al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, magari parlarci qualche istante per raccontargli quello che la storia gli ha consegnato: “eh si sarebbe davvero bello poter parlare con il nostro Presidente della Repubblica, punto di riferimento e orgoglio per tutti noi come la il tricolore e la Costituzione, dopo i tragici momenti della guerra che è stata sempre e sarà per me e per la mia famiglia il faro della vita che ci guida, di cui andare orgogliosi”, conclude con il sorriso sulle labbra, Ferdinando Tascini a cui il sindaco Luca Secondi e la giunta a nome dell’intera comunità rinnovano oggi gli auguri più sinceri ed affettuosi per il traguardo di vita raggiunto: ”Ferdinando come altri ultracentenari, alcuni protagonisti di un video-messaggio di auguri di festività e anno nuovo che ha fatto il giro del web, sono per la nostra città, la ricchezza ed il valore aggiunto che ci rende orgogliosi. Buon compleanno Ferdinando”.

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“Capodanno in piazza” la festa più attesa dell’anno torna nel centro storico di Città di Castello

Per la notte di San Silvestro sarà festa nel centro storico di Città di Castello con il ritorno del “Capodanno in piazza”, una lunga serata da vivere insieme che inizierà con l’aperitivo e si concluderà nelle prime ore del 2024.

Mai come quest’anno l’invito del Comune ai tifernati e ai turisti sarà quello di scegliere il cuore della città e i suoi locali per stare in compagnia e divertirsi, con una nuova formula pensata insieme al Consorzio Pro Centro che, nel segno della musica, accompagnerà tutti all’appuntamento con il cenone e, poi, farà ballare fino a tardi tra i monumenti simbolo della storia, dell’arte e della cultura del territorio. Domenica 31 dicembre si partirà, infatti, alle ore 18.00 con tre dj set in piazza Matteotti, piazza Fanti e piazza Gabriotti, che daranno ritmo e allegria agli incontri e ai brindisi in centro, sulle note di Luca Tognelli, alias “Dj Nos”, Gianluca Zentile, alias “Dj Gianlu”, e “Jesmin” Ranasingaghe. Il sottofondo musicale giusto per intrattenersi piacevolmente fino alle ore 21.00, quando sarà ora di sedersi a tavola con amici e parenti.

Subito dopo il cenone, dalle ore 23.45, arriverà l’onda irresistibile dei musicisti dell’orchestra L’Alternativa capitanati da Doriano Cangi, che suoneranno fino al fatidico conto alla rovescia di mezzanotte per poi far ballare tutti nelle prime ore del 2024. I brani più famosi e sfrenati trascineranno grandi e piccini in una spensierata e allegra festa, che saluterà nel segno dei sorrisi e del buonumore l’arrivo del nuovo anno.

“Un evento pensato per riunirci tutti nel centro storico della nostra città, con l’idea di una comunità che torna a incontrarsi per la festa più attesa dell’anno e a condividere i migliori auspici per il 2024”, sottolinea l’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri, che ringrazia l’Alternativa e i deejay protagonisti dell’iniziativa “per il grande entusiasmo e la voglia di far divertire tutti con cui hanno accettato l’invito a partecipare a una serata che ha il significato profondo di una delle più belle e sentite tradizioni della nostra città”.

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Mostra Internazionale di Arte presepiale, anche il Museo diocesano presente con alcune opere esposte nella sala documentaria

Anche questo anno il Museo diocesano ha voluto celebrare il Natale  allestendo  alcuni presepi nella Sala documentaria a piano terra in collaborazione con la Mostra Internazionale di Arte presepiale giunta quest’anno alla sua XXII Edizione. Un particolare ringraziamento va al suo presidente Cav. Lucio Ciarabelli. Circa 200 le opere in mostra rappresentative delle maggiori tradizioni e dei maggiori artisti con una intera ala dedicata ai maestri napoletani. La mostra inaugurata il 3 dicembre scorso rimarrà aperta fino al 7 gennaio 2024 nella Cripta del Duomo di Città di Castello. Sarà organizzato come sempre anche un percorso presepiale cittadino nei musei, nelle chiese e nei rioni storici in grado di valorizzare il patrimonio culturale locale.

Al Museo ma anche al Campanile cilindrico trovano esposizione i presepi di Ambrogi Caterina, Assuntina Battistoni e Carlo Paolo Granci dell’Associazione amici del presepio del compianto “Gualtiero Angelini” fondatore e anima della mostra presepiale tifernate: realizzati con grazia e maestria possono essere visti da turisti e cittadini residenti. Inseriti nel percorso di visita museale i presepi offrono un momento di raccoglimento sul mistero della Nascita unitamente al programma di eventi “Natale tra Umbria e Toscana” giunto quest’anno alla sua VIII Edizione.

Per informazioni: museo@diocesidicastello.it – 075 8554705 – fb instagram

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Perugia: Carabiniere libero dal servizio sventa un furto

Un Carabiniere della Stazione di Ponte San Giovanni mentre era intento, libero dal servizio, ad effettuare alcune commissioni in un centro commerciale di quella frazione, è stato attirato dalle urla della proprietaria di un vicino negozio che – gridando aiuto -, inseguiva un’altra donna.

L’immediato intervento del militare, che ha bloccato la fuggitiva, ha permesso di accertare che questa aveva appeno rubato merce in quel negozio per un valore di circa 60 euro.

La donna, un’italiana 23enne residente a Valfabbrica e con precedenti di polizia, è stata accompagnata presso gli Uffici della Stazione Carabinieri di Ponte San Giovanni, ove è stata denunciata in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria del capoluogo per furto aggravato.

La merce rubata è stata infine restituita alla proprietaria.

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Diario di una vita tra lavoro e famiglia”: pubblicato il libro che racconta la storia del Cav Giuseppe Sabbioni

A suggello della stagione in cui ha celebrato alla grande il 60° anniversario della sua azienda il cav.Giuseppe Sabbioni ha pubblicato il suo personalissimo “Diario di una vita tra lavoro e famiglia”:testi e foto che ne ripercorrono lo straordinario percorso imprenditoriale e parentale. Il tutto narrato in prima persona con il garbo e l’ umiltà che hanno sempre contraddistinto il tratto umano del fondatore delle Grafiche Sabbioni.

Lui si definisce ‘artigiano di campagna ‘ ma in realtà l autobiografia rappresenta un modo avvincente per evidenziare gli step che hanno segnato l espansione in senso innovativo e la solida autorevolezza di un riferimento di assoluta eccellenza come unanimemente viene considerato lo stabilimento di Triestina.

L’ autore è sempre impegnato verso nuovi traguardi produttivi mantenendo saldi i valori fondanti, in primis i rapporti sempre improntati a rispetto e correttezza con le maestranze. Radici e ali sono infatti non a caso il regalo più bello che i figli Roberto e Federico hanno affermato (nel libro-sorpresa a loro volta realizzato e dedicato al padre in occasione della festa (lo scorso settembre):e sono loro ,custodi della tradizione e protesi verso ulteriori orizzonti ,la migliore garanzia della continuità familiare nel nome delle arti grafiche da sempre vanto culturale dell’ Altotevere.

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Montone – Capodanno in piazza a suon di musica, buon mangiare e fuochi d’artificio. Si prosegue il 1° gennaio con “I Concertisti” nella chiesa di San Francesco

Tutto pronto a Montone per l’arrivo del nuovo Anno. L’appuntamento per dare il benvenuto al 2024, dalle ore 22.30 fino all’alba, è in piazza Fortebraccio con la musica dal vivo dei Medusa party band. Sul palco cinque musicisti scatenati con tanta voglia di far festa, con proposte musicali di genere pop/dance, che ripercorreranno tutte le annate che hanno dato vita alle più famose hits di sempre, dagli anni ‘60 ad oggi.
Una serata di festa all’insegna del divertimento, ma anche del buon mangiare grazie alle gustose proposte dei ristoranti del posto. Imperdibile, poi, alle 24 l’affascinante spettacolo di fuochi d’artificio.


La musica sarà protagonista nel borgo anche lunedì 1° gennaio, con il concerto di Capodanno dell’Orchestra da Camera “I Concertisti”, promosso dall’amministrazione comunale. A partire dalle ore 18, nella chiesa di San Francesco risuoneranno le musiche tratte dalle arie d’opera più famose, da Mozart a Strauss, tutto sotto l’attenta direzione del Maestro Gianfranco Contadini e con la voce del soprano Alessandra Benedetti.
Tra gli appuntamenti da segnalare, il 5 gennaio, in piazza Fortebraccio, la premiazione del concorso “Presepiando” e, a seguire, i Canti della tradizione in compagnia dei Pasquellari ‘de la Frullana’, ‘de la Fratta’ ed ‘Eugubini’.

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Sabato 30 dicembre, alla RSA San Lorenzo, concerto del centro studi musicali della Valtiberina

Dopo il successo superiore ad ogni aspettativa del “Concerto degli Auguri” organizzato domenica scorsa all’interno della nostra sede di Piazza Dotti 1 (ex scuola media Luca Pacioli),c he ha visto grande affluenza di pubblico, nonché la presenza assai gradita del Sindaco Fabrizio Innocenti e Consorte e dell’Assessore Domenico Menichella e le esibizioni nelle varie sale di molti nostri allievi (mancavano per problemi di salute e fattori contingenti solo le classi di violino e di musica moderna), il Centro Studi Musicali della Valtiberina con alcuni dei suoi allievi, a conclusione di un anno di intense attività su molti fronti, dalla didattica ordinaria e di livello internazionale, alla produzione di eventi di ogni sorta, alla competizione internazionale, sarà ospite sabato prossimo 30 dicembre alle 11,30 dell’RSA di San Lorenzo, per salutare assieme agli ospiti della struttura il 2023 ed augurare un nuovo anno segnato da sentimenti di riconciliazione e di umanità,sperando in un’inversione di tendenza a tutti i livelli e su tutti i fronti.

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