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Eventi – Pasquetta a Montone con la prima ostensione della Santa Spina

Tra le novità il ritorno della reliquia al Museo di San Francesco

Si rinnova a Montone l’appuntamento con una delle manifestazione più belle e suggestive dell’Umbria: la Donazione della Santa Spina.
Lunedì 21 aprile, giorno di Pasquetta, si terrà la prima ostensione della reliquia, un momento significativo per ricordare che proprio il lunedì dell’Angelo avvenne la donazione a Montone della Spina della Corona del Cristo, che Carlo Fortebraccio ricevette dalla Serenissima Repubblica di Venezia, al sevizio della quale il figlio di Braccio aveva combattuto fra il 1470 e il 1477. C’è anche una leggenda secondo la quale questa Spina sarebbe fiorita il venerdì Santo, emanando un dolcissimo profumo. Dal 1798, dopo l’incendio della chiesa di San Francesco, la reliquia è custodita dalle suore del convento di Sant’Agnese, dove fu portata per proteggerla durante le invasioni napoleoniche. La novità di quest’anno è che la Santa Spina tornerà al suo luogo originario: il Museo di San Francesco, dove verrà nuovamente collocata in esposizione in estate, rendendo così omaggio alla sua storia secolare e al forte legame con il territorio.
Una giornata di festa, in attesa della rievocazione storica della Donazione che puntuale tornerà nel mese di agosto, caratterizzata non soltanto dal tema religioso, ma da tanti appuntamenti preparati dall’associazione Pro loco montonese. A conferire ulteriore prestigio alla manifestazione anche il patrocinio ufficiale del Giubileo 2025.
“Come ormai tradizione, il lunedì di Pasquetta si terrà la prima ostensione della Santa Spina, accompagnata dal suggestivo ritorno nel borgo del corteo storico guidato da Carlo Fortebracci, che simbolicamente donerà la reliquia alla comunità montonese. A seguire, nella Collegiata, sarà celebrata la messa solenne dal Vescovo delle diocesi di Città di Castello e Gubbio, Monsignor Luciano Paolucci Bedini, una presenza per noi particolarmente significativa e ricca di valore spirituale”, così il presidente della Pro loco di Montone, Raffaele Bei. “È un appuntamento molto sentito, che si ripete da anni – continua – e che rappresenta un momento di forte coesione per la comunità, oltre ad attirare numerosi visitatori e turisti, affascinati dalla storia e dalla bellezza di questa rievocazione. L’evento rappresenta l’inizio del percorso che ci condurrà alla grande festa di agosto, in programma quest’anno dal 17 al 24, quando si terrà la seconda ostensione della Santa Spina e la tradizionale sfida tra i Rioni per il Palio. Anche in quell’occasione sarà rievocato il ritorno di Carlo Fortebracci con il corteo storico, rendendo viva ancora una volta la nostra storia”.
“Esprimo profondo orgoglio e commozione nel pensare alla nostra comunità riunita per la prima ostensione della Santa Spina – afferma il sindaco Mirco Rinaldi -. Questo simbolo prezioso rappresenta per Montone un legame profondo con le radici cristiane, ma anche un momento di forte coesione popolare, in cui la storia torna a vivere nei gesti, nei volti e nelle emozioni della nostra gente. Dopo l’ostensione, la Santa Spina farà ritorno al Museo di San Francesco, suo luogo originario: un gesto dal forte valore simbolico, che rappresenta un atto di rispetto verso la nostra storia secolare e di rinnovata responsabilità nella custodia del nostro patrimonio spirituale e culturale. Ringrazio con sincera gratitudine la Pro loco, la parrocchia, le associazioni, i rioni e tutti i volontari che rendono possibile, anno dopo anno, questa celebrazione così sentita. Grazie a loro, Montone mostra il suo volto più autentico: quello di un borgo capace di onorare le proprie tradizioni guardando con speranza al futuro. Che la Santa Spina continui ad essere per tutti noi un segno di pace e di unità”.

Il programma di lunedì 21 aprile
La celebrazione della Santa Spina prenderà il via alle ore 10.30 in Piazza Fortebraccio con la lettura del “Proclama” del Gran Gonfaloniero, l’arrivo del Conte Carlo Fortebracci seguito dal Corteo Storico, accompagnato dai Tamburi di Braccio.
Il reliquiario della Santa Spina sarà visitabile tutto il pomeriggio nella Chiesa Collegiata, dove alle 11.30 il vescovo di Città di Castello e Gubbio celebrerà la santa messa, accompagnata dalla corale Fortebraccio.
La festa proseguirà nel pomeriggio, alle ore 15.30, al Museo San Francesco con “Carlo Fortebracci e la storia della Santa Spina” e la possibilità di visitare il museo.
Sempre nel pomeriggio, alle 16.30 alla Rocca di Braccio gli “Arcieri Malatesta di Montone” e la “Compagnia Arcus Tuder” di Todi renderanno omaggio alla Corte dei Fortebracci con un grandioso torneo.
Alle 17.30, in Piazza Fortebraccio, il giullare del castello si esibirà in uno spettacolo di giocoleria, equilibrismo e mangiafuoco.
La celebrazione si concluderà con il concerto “Nolite Timere” della corale Fortebraccio diretta dal maestro Francesco Fulvi, ore 18, nella chiesa di San Francesco.

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Venerdi 18 Aprile la Processione del Cristo Morto: le disposizioni per transito e sosta veicolari

Per consentire lo svolgimento in sicurezza della Processione del Cristo Morto, il comando della Polizia Locale ha emesso un’ordinanza che dalle ore 20.00 alle ore 23.00 di venerdì 18 Aprile prevede il divieto di sosta nell’area di parcheggio prospiciente la facciata della chiesa di Santa Maria Maggiore e il divieto di transito a tutti i veicoli, al momento del passaggio della processione, su corso Vittorio Emanuele, piazza Matteotti, corso Cavour, piazza Gabriotti e su tutto il percorso interessato dal corteo. Dalle ore 19.30 fino al termine della processione sarà inoltre vietata la sosta veicolare (compresi i mezzi autorizzati) su tutta piazza Gabriotti e negli stalli prospicienti i giardini del Cassero.

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Dal triduo pasquale al lunedì dell’angelo, le celebrazioni del Vescovo a Città di Castello

Il triduo pasquale inizia con il Giovedì Santo, 17 aprile , giorno nel quale si celebra la Cena del Signore con la messa nella Cattedrale tifernate alle ore 18.
Questo rito commemorativo segna l’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio ministeriale, con il simbolico gesto della lavanda dei piedi, espressione di servizio e amore fraterno. Il Venerdì Santo, 18 aprile , il vescovo Luciano guiderà alle 15.30 l’azione liturgica della Passione del Signore e l’adorazione della Croce presso la chiesa di San Giovanni Battista. In serata, alle 19, si svolgerà la tradizionale Processione del Cristo Morto, uno dei momenti più intensi della devozione popolare. Entrambe le celebrazioni si terranno a Gubbio. La Veglia pasquale, si svolgerà nella notte del Sabato Santo 19 aprile , alle 21 nella cattedrale di Città di Castello: rappresenta il culmine delle celebrazioni pasquali. La liturgia, che inizia con il rito del fuoco e culmina nella gioia del Gloria e del Vangelo della Risurrezione, segnerà l’ingresso nella Pasqua del Signore, portando con sé un rinnovato senso di speranza.
Domenica 20 aprile , giorno di Pasqua, mons. Paolucci Bedini presiederà la santa messa alle 11 nella basilica di Sant’Ubaldo a Gubbio, situata sulla cima del monte Ingino. Infine, lunedì 21 aprile , “dell’Angelo”, il Vescovo celebrerà l’Eucaristia alle 11 nella chiesa parrocchiale di Montone, in occasione della festa della Donazione della Santa Spina, una tradizione antica che unisce fede e identità locale. Le diocesi di Gubbio e Città di Castello sono invitate a partecipare alle celebrazioni, lasciandosi guidare dalla preghiera e dalla luce che caratterizzano questi giorni santi.

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Operazione canestri e tabelloni “puliti”: dirigenti e giocatori della Tiferno Pallacanestro assieme ai loro genitori dedicano gran parte del tempo libero nei fine settimana per sostituire tabelloni, reti e canestri dei campi all’aperto della città

Operazione canestri e tabelloni “puliti”: dirigenti e giocatori della Tiferno Pallacanestro assieme ai loro genitori dedicano gran parte del tempo libero nei fine settimana per sostituire tabelloni, reti e canestri dei campi all’aperto della città restituendoli alla completa fruibilità di tutti gli appassionati della “palla a spicchi”. “Meglio stare qui che sui social”, dichiarano i ragazzi delle squadre under 17 e 19. Assessore allo Sport, Riccardo Carletti: “un bellissimo gesto di amore per lo sport e la città”.

Operazione canestri e tabelloni “puliti”: dirigenti e giocatori della Tiferno Pallacanestro assieme ai loro genitori dedicano gran parte del tempo libero nei fine settimana per sostituire tabelloni, reti e canestri dei campi all’aperto della città restituendoli alla completa fruibilità di tutti gli appassionati della “palla a spicchi”. Bel gesto di buone pratiche sportive e sociali, di tutela degli impianti pubblici e del verde circostante che ha trovato d’accordo tutti a partire dai giovani “cestisti” delle squadre under 17 e under 19 pronti a scendere in campo armati di rastrello, pennello e sacchi per raccogliere plastica, carta ed altri rifiuti e ridare nuovo smalto ai “campini” di basket della città particolarmente frequentati in ogni stagione. L’iniziativa è del Presidente della Tiferno Pallacanestro, Marco Cesaroni e del consiglio della società non nuova a questo genere di manifestazioni di vicinanza alla comunità locale che proprio lo scorso fine settimana ha inaugurato la inedita serie di “pulizie di Pasqua” dei campi a partire da quello in Via Malfatti, il Playground, nei pressi della cittadella dello sport dotato anche di impianto di illuminazione. La Tiferno Pallacanestro sin dal 2008 si è resa disponibile, in collaborazione con l’amministrazione comunale, l’ufficio sport, Polisport e la Provincia di Perugia, nel sostenere la funzionalità e la fruibilità di tutti i campi da basket del comune. Alcuni di questi sono stati riattivati e/o realizzati ex-novo con il contributo della società come progetto sociale con l’intento di realizzare degli spazi gratuiti per tutti e per tutto l’anno. Il gradimento dei ragazzi e delle famiglie è sempre stato notevole come l’impegno di tutti a preservare questi spazi sportivi e sociali fondamentali per la loro crescita. Gioele Valenti, della under 17 a nome anche dei compagni di squadra al suo fianco, fra la raccolta di una bottiglia di plastica ed il posizionamento della rete nei canestri ha lanciato un bel messaggio a tutti i suoi coetanei ad impiegare quando possibile parte del proprio tempo libero per iniziative come queste a servizio della comunità: “è bello essere qui tutti insieme per condividere la passione per lo sport con buone pratiche sociali e di tutela e rispetto degli impianti e del verde. Occasioni reali e concrete e non virtuali come troppo spesso sono quello dedicate ai social-network.” Dopo la “rinfrescata” pasquale al campo di Via Malfatti le operazioni di rimessa a nuovo proseguiranno in altri “playground” in viale Sempione, via Collodi (Scuola Secondaria Dante/Pascoli), Parrocchia Santa Veronica (La Tina), area verde Rione Pesci d’oro, Scuola Primaria Sacro Cuore e Playground Scuola Primaria San Francesco di Sales. Sono inoltre in corso progetti di fattibilità per la realizzazione di nuovi playground presso il Rione Europa 92, la Parrocchia di Lama e Santa Maria Nuova a Città di Castello, nel comune di San Giustino e nel comune di Citerna. “Da sempre la Tiferno Pallacanestro dedica una parte delle proprie risorse umane ed economiche ad attività sociali dove il piccolo contributo di molti può fare la differenza, questa è stata e sarà sempre la nostra filosofia di vita indipendentemente dai risultati”, ha dichiarato soddisfatto il presidente, Marco Cesaroni. Un qualificato pool di maestri artigiani tifernati, Maurizio Bricca, per la realizzazione dei tabelloni in legno colorati a norma e il fabbro, Alessandro Monaldi, che assieme al suocero, Angelo Sabatini, (maestro nella lavorazione del ferro e storico rappresentante della Società rionale “Mattonata”) e la collaborazione con altre persone di buona volontà, hanno ultimato il tour di sostituzioni dei vecchi tabelloni e rimesso al loro posto i canestri completi di reti. Alla prima fase di “restyling” ha partecipato l’assessore allo Sport, Riccardo Carletti, che ha ringraziato il Presidente Cesaroni, i ragazzi, i loro genitori e gli artigiani che hanno contribuito a questa bella “iniziativa che conferma la vitalità del tessuto sportivo tifernate e il grande cuore delle società delle diverse discipline che coniugano, come in questo caso, lo sport e la solidarietà mettendo a disposizione della comunità locale, strutture rinnovate ed efficienti. Davvero un esempio di grande senso civico e amore per la città e rispetto per le tante persone che praticano lo sport. Grazie”.

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AFoR, il benessere dei dipendenti prima di tutto. Convenzioni sanitarie con 6 istituti medici

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Approvato un importante schema di convenzioni con strutture di Perugia, Foligno e Città di Castello, per offrire ai dipendenti e ai loro familiari l’accesso a servizi di prevenzione, diagnostica, cura e riabilitazione a condizioni vantaggiose

L’Agenzia Forestale Regionale dell’Umbria (AFoR) ha approvatoun importante schema di convenzioni con ben 6 istituti medici – selezionati a seguito di uno specifico avviso pubblico –  per offrire ai propri dipendenti e ai loro familiari l’accesso a servizi di prevenzione, diagnostica, cura e riabilitazione a condizioni vantaggiose.

Questi istituti – tra Perugia, Foligno e Città di Castello -, riconosciuti per la loro professionalità e competenza, hanno tutti offerto sconti, pari o superiori al 20% sui loro listini, garantendo ai dipendenti e alle lorofamiglie un risparmio significativo sui costi delle varie prestazioni mediche.

Si tratta di un’iniziativa – sottolinea la dirigente del servizio amministrativo Maria Zampini che conferma come Afor sia un’istituzione all’avanguardia, sempre attenta alle esigenze dei propri lavoratori e impegnata a promuovere il loro benessere a 360 gradi”.

La salute dei dipendenti è una priorità per AFoR – ha dichiarato l’amministratore unico Manuel Maraghelli Queste convenzioni sono un vero e proprio investimento nel capitale umano della nostra Agenzia. Vogliamo che i nostri dipendenti si sentano supportati e tutelati, sapendo di poter contare su servizi sanitari di alta qualità a costi accessibili. È anche un modo per ringraziarli del loro impegno quotidiano e per costruire un ambiente di lavoro ancora più sereno e produttivo“.

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“I giovani e il lavoro: quale futuro” se ne parla in un convegno al museo del tabacco di San Giustino, ospite Teresa Bellanova

Prospettive, criticità, proposte saranno oggetto di riflessione nell’iniziativa pubblica promossa dal Comitato Italia Viva San Giustino per il giorno 26 aprile ore 10,00 presso il Museo del Tabacco di San Giustino con il contributo di operatori, esperti ed amministratori pubblici sul tema del futuro occupazionale dei giovani umbri e altotiberini in particolare alla luce delle dinamiche e degli epocali cambiamenti in atto nel mondo del lavoro. 

Gabrio Ganovelli (Coordinatore Comitato Italia Viva San Giustino)

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Sansepolcro celebra l’80° Anniversario della Liberazione

Il Comune di Sansepolcro si appresta a commemorare l’80° Anniversario della Festa della Liberazione, con un ricco programma di iniziative civili, storiche e culturali che si svolgeranno nella mattinata di giovedì 25 aprile 2025.

Le celebrazioni avranno inizio alle ore 10.30 presso la Sala del Consiglio di Palazzo delle Laudi, con una cerimonia di commemorazione ufficiale, alla presenza delle autorità cittadine e delle associazioni combattentistiche e d’Arma.

A seguire, alle ore 11.00, verrà inaugurata la mostra fotografica “Un cammino democratico: persone e istituzioni a Sansepolcro dal 1944 al 1946”, allestita nel chiostro di Palazzo delle Laudi. La mostra, realizzata in collaborazione con il Museo e Biblioteca della Resistenza, intende valorizzare il patrimonio documentale del Comune e raccontare, attraverso fotografie e testimonianze d’epoca, il percorso di rinascita democratica della città nei primi anni del secondo dopoguerra.

Il programma proseguirà alle ore 11.30 con il raduno del corteo in Via Matteotti, che si dirigerà verso il Parco in via XXV Aprile, dove si terrà, come da tradizione, la deposizione di una corona d’alloro in omaggio ai Caduti.

Alle ore 12.00, è prevista la conclusione delle celebrazioni con una deposizione commemorativa presso il Monumento ai Caduti di tutte le guerre nella frazione di Santa Fiora.

Le celebrazioni saranno accompagnate dall’intervento musicale della Filarmonica dei Perseveranti.

L’Amministrazione comunale invita tutta la cittadinanza e le associazioni del territorio a partecipare a questo momento di riflessione e memoria condivisa, per rendere omaggio ai valori della Resistenza, della libertà e della democrazia su cui si fonda la nostra Repubblica.

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Lega Umbertide: “La manovra fiscale della sinistra è un colpo durissimo per tutti gli Umbri”

“La manovra fiscale della sinistra è un colpo durissimo per famiglie, lavoratori e imprese umbre, e rischia di avere gravi conseguenze”. È l’allarme lanciato dal gruppo consiliare della Lega di Umbertide, che interviene con forza contro le recenti scelte della giunta regionale guidata da Stefania Proietti.

“La stangata della giunta Proietti sarà devastante, un aumento senza precedenti nella storia della Regione Umbria – spiegano i rappresentanti del gruppo consiliare Lega –. L’incremento delle aliquote Irpef per i redditi sopra i 28mila euro colpisce in pieno il ceto medio, quello che lavora e produce. E insieme all’aumento dell’Irap, rappresenta un duro colpo anche per le imprese locali, con effetti a catena sull’economia e sull’occupazione.”

Del resto, anche l’ex Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, attualmente portavoce del centrodestra in consiglio regionale, ha dichiarato quanto sia inaccettabile giustificare una manovra fiscale senza precedenti, con comunicazioni fuorvianti circa il disavanzo del bilancio sanitario. Lo stesso Ministero dell’Economia infatti, ha certificato che il disavanzo del bilancio sanitario regionale è di 34 milioni di euro, sconfessando così le narrazioni della Giunta e della sinistra, che parlavano prima di un “buco” da 243 milioni, poi di 90 milioni e infine di 73 milioni.

Alla luce di tutto ciò, non è stato corretto affermare che senza questa manovra fiscale si sarebbe andati incontro a un commissariamento certo. Infatti:
• Sarebbe stato sufficiente, come accaduto in passato e come fatto da molte altre Regioni, avviare una concertazione con il Governo per reperire ulteriori risorse, anche tramite la Conferenza delle Regioni;
• Prima di un commissariamento, si prevede comunque un piano triennale di rientro, strumento a cui l’Umbria non è mai stata sottoposta. È il caso, ad esempio, della Puglia, in piano di rientro dal 2010 ma mai commissariata.
La tensione è salita a tal punto che i consiglieri regionali di minoranza sono arrivati ad occupare il consiglio regionale in segno di protesta verso questo aumento folle delle tasse verso gli umbri.

La critica si estende anche alla recente seduta del consiglio regionale, dove – evidenzia la Lega Umbertide – la sinistra ha bocciato l’ordine del giorno presentato dal centrodestra, che chiedeva di destinare i proventi delle nuove tasse esclusivamente alla sanità. Prima dicono che l’aumento di Irpef e Irap serve a coprire un presunto buco nella sanità, poi si rifiutano di vincolare quelle risorse al miglioramento dei servizi sanitari.
Siamo di fronte al più grande aumento delle tasse della storia umbra, senza nessuna palese giustificazione. Una manovra quindi che non serve a sanare conti pubblici, ma a rastrellare risorse dalle tasche degli umbri chissà per quali fini.

Tra le preoccupazioni più forti espresse dalla Lega Umbertide, spicca quella legata al futuro dell’Ospedale di Umbertide. “Pur riconoscendo l’importanza dei lavori di adeguamento sismico – afferma il gruppo –, chiediamo garanzie affinché non ci siano chiusure di reparti o riduzioni nei servizi: non possiamo accettare che ne paghino il prezzo i cittadini umbertidesi.

A questo proposito, viene ricordato come l’Amministrazione Comunale, nei giorni scorsi, abbia scritto una lettera al nuovo Direttore Generale dell’Usl Umbria 1, facendo emergere le proprie preoccupazioni sulla situazione dell’ospedale cittadino.

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Importante intervento di chirurgia pediatrica presso l’ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto

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ORVIETO – Nei giorni scorsi è stato eseguito, all’ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto, un rilevante intervento di chirurgia pediatrica su un bambino di 11 anni.


Il piccolo paziente, già sottoposto in passato a una ricostruzione uretrale, presentava una stenosi del tratto terminale dell’uretra, con arretramento della stessa nella parte ventrale del pene.


Come spiega il dott. Marco Prestipino, direttore della struttura complessa di Chirurgia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, “l’intervento ha previsto la separazione della neurouretra precedentemente costruita dal corpo del pene, seguita dall’avanzamento dell’uretra sana fino all’apice del glande. È stato inoltre effettuato il rimodellamento del glande, ripristinandone l’anatomia fisiologica.”


Il bambino è stato ricoverato presso la struttura di Pediatria dell’ospedale di Orvieto e dimesso già nella prima giornata post-operatoria. I controlli successivi hanno confermato l’ottimo esito dell’intervento.


L’équipe chirurgica era composta dal dott. Marco Prestipino e dal dott. Berardino Melissa, affiancati dall’équipe anestesiologica guidata dal dott. Tommaso Ciacca, con la collaborazione della dott.ssa Serena Gaddi, Anestesista referente per l’anestesia pediatrica e il dott. Cristiano Rombolà, e dall’équipe infermieristica di sala coordinata da Fabrizio Antonini, con le infermiere Martina Milani e Beatrice Adamini.


L’assistenza perioperatoria è stata garantita dal gruppo infermieristico del reparto di Pediatria, diretto dalla dott.ssa Maria Greca Magnolia e coordinato da Lorena D’Elia.


L’attività di Chirurgia Pediatrica programmata presso l’ospedale di Orvieto si inserisce nel contesto della SSD di Chirurgia Multidisciplinare Aziendale ed è frutto della convenzione tra la Usl Umbria 2 e l’Azienda Ospedaliera di Perugia, attiva dal settembre 2024.

Da allora, sono già stati operati 95 bambini.


L’obiettivo che ha spinto le due Direzioni Aziendali a sottoscrivere tale accordo è stato quello di garantire spazi operatori e di ricovero adeguati per i piccoli pazienti, riducendo così le liste di attesa e offrendo un servizio più vicino al territorio dell’Orvietano. Il tutto all’interno di una strategia e di una programmazione regionale più ampia.


L’implementazione della Chirurgia Pediatrica ha seguito rigorosamente le linee guida nazionali, assicurando elevati standard di sicurezza, efficacia e continuità delle cure. La presenza a Orvieto di personale altamente qualificato nella gestione del paziente pediatrico ha reso possibile l’attivazione di questo servizio, con risultati finora molto positivi, come dimostrato da questo ultimo caso.


“Ringraziamo tutto il personale per la professionalità dimostrata – sottolineano i chirurghi Marco Prestipino e Berardino Melissa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia –. Introdurre la chirurgia pediatrica in un DEA di I Livello ha rappresentato una sfida importante e una scelta strategica che auspichiamo possa essere ulteriormente potenziata. Questo permetterebbe sia di alleggerire l’attività dell’Ospedale di secondo livello, riservandolo ai casi più complessi e ai pazienti più piccoli, sia di offrire ai bambini interventi programmati in una struttura più vicina al proprio territorio.”


La Direzione Strategica della Usl Umbria 2 e la Direzione Ospedaliera, con il direttore generale dott. Piero Carsili, il direttore sanitario Nando Scarpelli e la direttrice del presidio ospedaliero di Orvieto dott.ssa Ilaria Bernardini esprimono grande soddisfazione per i risultati raggiunti, ringraziando i chirurghi dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e tutti i professionisti del “Santa Maria della Stella”, con l’auspicio di un ulteriore ampliamento dell’attività.

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Mauro Alcherigi (Sinistra per Castello) “in due anni nessuna riunione di colazione, convocata dal Sindaco, scelta profondamente sbagliata”

In un momento cruciale per la sinistra tifernate, abbiamo incontrato Mauro Alcherigi, esponente storico di Rifondazione Altotevere – Sinistra per Castello.

Dopo più di due anni di governo, qual è il bilancio che trae dalla gestione attuale?

“Purtroppo, devo constatare che non ci sono stati incontri di coalizione, una scelta decisamente sbagliata. È fondamentale considerare che la nostra lista ha avuto un ruolo cruciale nel far vincere Luca Secondi. Solo per 17 voti non siamo riusciti ad esprimere un consigliere comunale. Questo è un chiaro segnale che la nostra voce deve essere ascoltata.”

Cosa intende quando afferma che “la politica si fa anche fuori dalle sedi istituzionali”?

“Intendo dire che le decisioni politiche non devono limitarsi alle sole riunioni ufficiali. È essenziale dare spazio alle voci dei partiti e degli elettori che non hanno rappresentanza nel consiglio comunale. La politica dovrebbe includere tutti coloro che desiderano contribuire al dibattito pubblico. Altrimenti, rischiamo di isolare parti significative della nostra comunità.”

Qual è la sua visione per il futuro della sinistra a Castello?

«Ritengo che sia arrivato il momento per tutta la sinistra, senza esclusioni, di trovare una sintesi su punti che uniscano, piuttosto che soffermarsi su divisioni personali. La Sinistra per Castello si farà portavoce di una proposta unitaria, cercando di mediare tra le posizioni, a volte distanti, dei socialisti e di Castello Cambia. Credo fermamente che il contributo di tutti sia necessario.ᄏ

Ciò implica una strategia di alleanze, quali temi riteniamo siano cruciali per affrontare la sfida del centrodestra?

“Senza dubbio, ci stiamo preparando a confrontarci con un centrodestra compatto e la partita non sarà semplice. Per questo, nei prossimi due anni, mi aspetto azioni concrete e unitarie su temi importanti come l’ambiente e la gestione delle partecipate. Questi saranno i settori in cui dobbiamo dimostrare la nostra efficacia, perché gran parte del nostro successo dipenderà da come gestiremo queste questioni fondamentali. La sinistra deve rimanere unita e lavorare insieme per il bene della comunità. È tempo di abbattere le barriere interne e concentrarsi su quello che ci unisce. Solo così potremo competere adeguatamente e far sentire la nostra voce, non solo nella politica locale, ma anche nei cuori degli elettori”.

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A Cronache dal Palazzo Annalisa Mierla

Torna Cronache dal Palazzo. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, il Vice Sindaco di Umbertide Annalisa Mierla

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L’arma dei Carabinieri onora i suoi caduti nella basilica di San Francesco di Assisi: la commemorazione del Vice Brigadiere Renzo Rosati

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Anche quest’anno si è tenuta ad Assisi la cerimonia di commemorazione del Vice Brigadiere Renzo Rosati, Medaglia d’Oro al Valor Civile, morto all’età di soli 26 anni in un conflitto a fuoco a Castel Madama il 17 aprile 1988, presso la cui stazione il giovane Sottufficiale prestava servizio. 

Quel giorno, il militare stava svolgendo un servizio perlustrativo insieme ad un Carabiniere. Durante un posto di controllo, i militari intimarono l’alt a due giovani a bordo di una vespa rubata. I due, dopo una iniziale fuga, si fermarono dietro una curva gettando a terra la vespa e simulando un incidente. Accorsi sul posto, il Vice Brigadiere ed il collega scesero dalla vettura di servizio per prestare soccorso ma uno dei due delinquenti, armato di una pistola, apriva il fuoco uccidendo sul posto il Rosati e ferendo il secondo Carabiniere che riusciva comunque a reagire, sparando e ferendo uno dei due malviventi. 

Datisi alla fuga, i due furono rintracciati ed arrestati poco dopo dai colleghi Carabinieri intervenuti in soccorso. 

La cerimonia di commemorazione si è svolta con un iniziale momento di raccoglimento presso la cappella di famiglia, nella frazione di Armenzano di Assisi, alla presenza di mamma Ada, del fratello Omero, del Comandante della Legione Carabinieri “Umbria” Generale B. Luca Corbellotti, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Perugia Colonnello Sergio Molinari, del sindaco di Assisi Valter Stoppini, del responsabile dell’ufficio cultura e cerimoniale ed eventi Francesco Raspa, del Cap. Leo Bruno, Comandante interinale della Compagnia Carabinieri di Assisi, nonché di una rappresentanza della locale associazione Carabinieri in congedo e del locale comando di polizia municipale, intervenuto con il gonfalone comunale. 

La cerimonia è proseguita con la celebrazione, presso la Basilica Inferiore di San Francesco, della messa di commemorazione celebrata da sua eccellenza Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Foligno-Nocera Umbra e Gualdo Tadino e da Don Moscogiuri Davide, cappellano militare presso il Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell’Esercito di Foligno. 

Alla celebrazione hanno partecipato anche il Commissariato di P.S. e la Tenenza della G.d.F. di Assisi, rappresentati rispettivamente dal Commissario Capo Roscioli Roberto e dal Luogotenente c.s. Francesco Ferrara. 

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Perugia: spaccio di sostanza stupefacente, donna arrestata dai Carabinieri

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I militari della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Perugia, nel corso di un servizio predisposto e mirato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto in flagranza di reato una 55enne italiana del posto, nota per esercitare l’attività di cartomante.

La donna, fermata a bordo della propria autovettura nel corso di normale attività di controllo del territorio, a seguito di perquisizione personale, veicolare e domiciliare, è stata trovata in possesso di 82 involucri contenenti complessivamente 46 g di cocaina, 0,2 g di marijuana, un bilancino di precisione, due telefoni cellulari nonché 10.330 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività delittuosa.

La donna è stata arrestata con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stata tradotta presso il Carcere di Capanne mentre il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro. 

In sede di udienza di convalida, il Giudice del Tribunale di Perugia ha convalidato l’arresto, applicando all’interessata la misura del della custodia cautelare in carcere.

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Sansepolcro, fervono i preparativi per “Primi dei Primi”

Dal 2 al 4 maggio la città si trasforma nel cuore della pasta.

Sansepolcro è pronta a ospitare la prima edizione di “Primi dei Primi”, il festival dedicato ai primi piatti e alla cultura della pasta, in programma nei giorni 2, 3 e 4 maggio 2025. Un evento unico nel suo genere, che rende omaggio alla storica vocazione produttiva del Borgo – prima città al mondo ad aver avviato la produzione industriale di pasta nel 1827 – e che intende celebrarne identità, eccellenze e innovazione.

Il festival, promosso dal Comune di Sansepolcro con la collaborazione di Confcommercio, Terretrusche, e il supporto della Camera di Commercio di Arezzo-Siena e Regione Toscana, animerà il centro storico con un ricchissimo calendario di appuntamenti gastronomici, culturali e di intrattenimento.

Un programma per tutti i gusti:

Cena di gala stellata

Showcooking e street chef

Le “Botteghe dei Primi dei Primi”

Masterclass di cucina

Laboratori per bambini

La storia della Buitoni raccontata in una mostra tematica

Pasta party, cocktail area e momenti di spettacolo

“Pasta Movie”: cinema e cultura tra cibo e identità

“La Dolce Vita” l’atteso raduno di auto e moto d’epoca

Pranzo della domenica nel borgo con gli chef ospiti.

Il cuore del festival sarà rappresentato simbolicamente da un campo di grano in piazza, a sottolineare il forte legame tra terra, agricoltura e saper fare. Ma tutto il centro storico sarà protagonista di una manifestazione che si preannuncia di forte attrattività, non solo per il suo richiamo gastronomico, ma per tutti quelli che sono gli intrattenimenti che animeranno la città per un interno weekend.

Il Sindaco Fabrizio Innocenti ha dichiarato: “Sansepolcro è la città della pasta per vocazione e storia. Con “Primi dei Primi” vogliamo valorizzare un’eredità che ci rende unici nel mondo, costruendo un evento che unisce qualità, promozione turistica e cultura del cibo. Questo festival sarà anche un volano per le attività locali e una festa che coinvolgerà tutta la comunità.”

Tra i sostenitori del progetto spiccano figure di rilievo del panorama gastronomico italiano, grandi nomi della cucina italiana e internazionale pronti a essere protagonisti delle giornate in programma.

L’appuntamento è dal 2 al 4 maggio 2025: tre giorni in cui Sansepolcro diventerà il palcoscenico della pasta italiana, tra tradizione, innovazione, gusto e creatività.

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Scomparsa Ever Zambelli: proseguono le ricerche da parte delle autorità competenti, Vigili del Fuoco in allerta per ogni eventuale necessità di mobilitazione

La ricerca dell’uomo di circa 40 anni, che dalla serata di ieri si è concentrata nel contesto urbano del centro di Perugia, prosegue attraverso le attività svolte da parte delle autorità competenti, i Vigili del Fuoco sono in allerta per ogni eventuale necessità di mobilitazione

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Scomparso Ever Zambelli ad Umbertide: ogni segnalazione o informazione utile deve essere effettuata al 112 o ai numeri di emergenza

Dal primo pomeriggio di domenica 13 aprile 2025 non si hanno più notizie di Ever Zambelli, 39
anni, residente a Umbertide. Ever si è allontanato dalla propria abitazione intorno alle ore 13.30.
A quanto risulta, l’ultimo avvistamento risalirebbe alla mattinata di lunedì 14 aprile in zona stazione Sant’Anna di Perugia.
La scomparsa è stata denunciata alle forze dell’ordine per cui ogni segnalazione o informazione utile deve essere effettuata al 112 o ai numeri di emergenza.
In base alle ultime informazioni, al momento della scomparsa, Ever indossava dei jeans, una t-shirt blu scura con una stampa chiara, un giubbotto blu scuro, sneakers bianche.
Potrebbe indossare un paio di occhiali da vista. Aveva con sé cellulare, carica batterie e documenti.
Attualmente il suo telefono risulta essere spento.
“Caro Ever, se ti sei allontanato volontariamente ti preghiamo di contattarci e di farci sapere che stai bene. Tutti i Tuoi amici ti aspettano e sono pronti a riabbracciarti”.


L’Amministratore di sostegno
Avv. Simona Botticelli

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La destinazione del Lascito Mariani è stato l’argomento all’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale che il presidente Luciano Bacchetta ha convocato lunedì scorso

La destinazione del Lascito Mariani è stato l’argomento all’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale di Città di Castello che il presidente Luciano Bacchetta ha convocato lunedì 14 aprile L’assemblea è stata chiamata a dibattere sull’utilizzo delle risorse economiche disponibili e a deliberare gli indirizzi dell’ente nei confronti dell’USL Umbria 1, alla quale sono stati trasferiti i 3 milioni e 700 mila euro lasciati in eredità, a seguito della firma, il 28 luglio 2020, di un protocollo tra Comune tifernate, Regione Umbria e azienda sanitaria territoriale. L’intesa ha stabilito che le risorse a disposizione dovranno essere investite per i servizi socio-sanitari a Città di Castello. La storia del lascito Mariani risale al 7 luglio del 1984, quando Clara Mariani, nel suo testamento autografo, destinò all’ospedale di Città di Castello la consistente donazione, in titoli e contanti, perché fosse investita per “opere di bene per alleviare le sofferenze e soccorrere quanti si trovano nel bisogno di cure e vivono nel dolore”. Dopo oltre 30 anni, con il pronunciamento della Corte di Cassazione le risorse del lascito vennero assegnate al Comune di Città di Castello, individuato quale erede morale e materiale di Clara Mariani. Il dispositivo è stato presentato dalla capogruppo dei “Socialisti per Città di Castello”, Loriana Grasselli che, in premessa ha tratteggiato la storia del “lascito” caratterizzata da diversi passaggi anche di carattere giuridico-amministrativo. “Nel 2020 è stato stipulato un protocollo di intesa fra Regione Umbria, Azienza Usl Umbria1 e Comune di Città di Castello relativo alla destinazione del “Lascito Mariani” per l’organizzazione ed erogazione dei servizi sanitari resi sul territorio del comune. Il Comune tramite la Regione si è impegnato a trasferire importo del lascito all Azienda Usl Umbria 1, che a sua volta si è impegnata ad erogare servizi sanitari nel Comune di Città di Castello per fornire, ogni utile collaborazione, riguardo anche all’individuazione delle esigenze della popolazione tifernate e alle volontà testamentarie. In seguito il procedimento della Corte dei Conti che si è concluso lo scorso anno. Crediamo – ha concluso Grasselli nel suo intervento di presentazione dell’argomento in discussione – che un lascito cosi ingente presupponga la massima partecipazione del Consiglio Comunale e che si arrivi a breve a dare vita ai progetti voluti dalle sorelle Mariani.” In apertura degli interventi dei gruppi consiliari il sindaco, Luca Secondi, ha ribadito che “per il comune la volontà è quella di trovare la soluzione più larga e condivisa, una eventuale proposta elaborata dal gruppo di lavoro che si è costituito da tempo con Usl Umbria1 e Regione che dovrà poi essere presentata e discussa in commissione consiliare per andare ad impegnare fin da subito le risorse del lascito Mariani. L’impegno da parte della giunta sarà quello di andare avanti in continuità con la direzione delle patologie della senilità, centro Alzheimer, al quale va aggiunto anche l’aspetto dell’intervento sulle necessità legate alle questioni relative all’infanzia e problemi neuro-psichiatrici vedi ad esempio tutto ciò che riguarda l’autismo ed altre patologie similari dell’infanzia evolutiva. Oltre questo ovviamente saranno valutate le necessità che da parte di Usl verranno proposte in relazione alla strumentazione dell’ospedale affinchè si possa dare una risposta anche in quella direzione. Questa sintesi – ha concluso Secondi – dovrà essere elaborata per poi approdare in commissione consiliare per poter coinvolgere tutti i gruppi e le forze politiche in maniera trasversale”.

Le dichiarazioni dei gruppi consiliari

“Nonostante dal punto di vista giuridico tutto sia in capo alla Regione dell’Umbria, vale in nome della continuità amministrativa il protocollo del 2020 firmato dalla Presidente della Giunta Donatella Tesei che dà al Comune di Città di Castello il potere di indirizzo sull’utilizzo dei fondi. E’ sbagliato che non ci siano rappresentanti dell’opposizione nella Commissione che tratta con la Regione ma ben due Consiglieri di maggioranza. E’ senza dubbio necessario che le proposte nascano dal Consiglio comunale e non stabilite dalla Regione con il rischio che i fondi si disperdano nella gestione ordinaria.” Andrea Lignani Marchesani, Capogruppo “Castello Civica

“Premesso che credo non esista maggioranza e opposizione su un tema come il lascito Mariani, perché lo spirito deve essere quello di garantire le volontà delle due sorelle e tutelare i tifernati riuscendo finalmente a usufruire di questa ingente risorsa. Preso atto ormai che il lascito è nella gestione della Regione e che dal 2021 è stato fatto cadere il vincolo sanitario sulla destinazione d’uso di questi soldi, potendoli dunque utilizzare anche in investimenti in beni materiali funzionali all’erogazione di servizi sanitari alla persona, le riflessioni che faccio sono altre. Che effettiva efficacia ha la commissione paritetica costituita nel 2020 che prevede una composizione con la rappresentanza dei tre soggetti coinvolti, Comune, Usl e Regione? Dato che l’unica vera e propria proposta fatta in questi 11 anni è stata la casa della salute tramite la ristrutturazione dell’ex ospedale, una grande opera mai presa in considerazione da Usl e Regione, non sarebbe il caso di valutare più soluzioni concrete di minore entità ma che permettano di iniziare a destinare questi fondi? Mi riferisco ad esempio a interventi sul centro Alzheimer o su ASP Muzi Betti. Non sarebbe il caso di valutare dei passaggi periodici in commissione per discutere di proposte concrete da proporre come consiglio comunale alla Regione? Tommaso Campagni, Capogruppo Forza Italia

“Le volontà testamentarie delle sorelle Mariani parlano di destinare il denaro ad “opere di bene utili ad alleviare le sofferenze e soccorrere quanti si trovano nel bisogno di cure e vivono nel dolore”. Quindi l’utilizzo del Lascito, che ad oggi compete all’ ASL, è vincolato dalla volontà testamentaria delle stesse sorelle Mariani, secondo cui i soldi devono essere utilizzati per i cittadini tifernati che sono nel bisogno. Ma chi sono questi cittadini che si trovano nel bisogno di cure e vivono nel dolore? Si può dire che gli anziani dell’Alto Tevere vivono la vecchiaia tra luci e ombre, a seconda della salute, della rete familiare, del contesto socioeconomico e della disponibilità dei servizi. Un equilibrio tra legami sociali e possibilità di accesso ai servizi. Le maggiori e più gravi patologie che colpiscono i nostri anziani vedono al primo posto le Morbo di Alzheimer e altre demenze)che non solo compaiono sempre più precocemente, ma si protraggono in forme sempre più invalidanti nel tempo e richiedono un’assistenza h24. L’emergenza sono gli anziani, i portatori di handicap, l’infanzia ed i malati oncologici.” Elda Rossi, Capogruppo Fdi

“È importante adoperarsi affinché le risorse del lascito Mariani(circa 3 milioni e 700 mila euro) siano presto utilizzate nell’interesse dei cittadini tifernati. Pur consapevoli della complessità del percorso che ha accompagnato la vicenda del lascito, che lo ha visto oggetto di un contenzioso durato oltre trent’anni in un contesto normativo che nel frattempo mutava e si evolveva, oggi abbiamo il dovere di non perdere ulteriore tempo ed investire le risorse generosamente ricevute dal lascito delle sorelle Mariani per “alleviare le sofferenze e soccorrere quanti si trovino nel bisogno di cure e vivono nel dolore”. Il tavolo di lavoro composto da Comune, Regione ed Usl Umbria 1, nato dall’iter che la Corte dei Conti ha definito come esempio di leale collaborazione tra le pubbliche amministrazioni, dovrà dunque individuare nel più breve tempo possibile le migliori soluzioni per investire queste risorse in maniera coerente con le volontà del lascito.” Gionata Gatticchi, Capogruppo Pd

“La discussione sul Lascito Mariani a circa quarant’anni dalla sua donazione e dopo 11 anni dall’acquisizione da parte del Comune nel 2014, al quale lo destinò la sentenza finale della Cassazione n 22983/2013, sancisce il fallimento della sua gestione da parte dell’amministrazione Bacchetta, e, anche se in misura minore, di quella odierna. Il primo perchè lo ha “gelosamente custodito” per 6 anni, senza riuscire a finalizzarlo, fino al 2020 quando decise di destinarlo alle casse ASL1 con un accordo che a suo tempo, noi di Castello Cambia non esitammo a definite “vuoto”. E infatti così si è rivelato, se oggi , dopo 5 anni, siamo ancora qui a discuterne la destinazione, chiamati dalla stessa forza politica e dalla medesima maggioranza che lo ha avuto in gestione per tanti anni. Oggi, la proposta finale fatta da Secondi e dalla maggioranza PD-PSI è quella di risollecitare la Regione e di portare in Commissione una lista di proposte di utilizzo, per farle valutare successivamente al Consiglio. Se nel 2020, al momento della delibera sull’atto che destinava i 3, 7 milioni alla ASL e dunque alla Regione, la stessa maggioranza avesse accolto il dispositivo di Castello Cambia che proponeva testualmente di devolvere la somma “dopo la presentazione di una proposta progettuale dettagliata di utilizzo da presentare prima in Commissione e poi valutata dal Consiglio” non avremmo perso altri 5 anni. La città avrebbe già potuto godere dei benefici di nuovi servizi socio sanitari volti ad alleviare le sofferenze dei tifernati. Perchè la nostra città di bisogni ne ha molti, e riguardano tutte le fasce d’età, siano essi gli anziani che soffrono di patologie neurovegetative o i bambini e gli adolescenti che presentano nuove patologie e disagi dell’età evolutiva. E’ davvero il momento di procedere speditamente, perchè il ritardo accumulato è imperdonabile”. Emanuela Arcaleni, Capogruppo Castello Cambia

“Vogliamo ribadire il concetto degli investimenti non ex-novo ma interventi su quelli esistenti come centro Alzheimer ed anche centro per l’infanzia evolutiva: vuol dire effettuare investimenti su Città di Castello e sui servizi che attualmente stanno sostenendo gli oneri di affitti degli immobili. Quindi poter liberare delle risorse utili che hanno vita lunga e garantiscono efficienza a questi servizi importanti significa aiutare chi ci lavora con professionalità ogni giorno e significa aiutare le famiglie. Rosanna Sabba, Capogruppo “Lista Luca Secondi sindaco”.

“Come hanno fatto altri intendo ribadire la bella storia che ha per protagoniste due sorelle, Olga e Clara Mariani, che con la loro generosità hanno voluto testimoniare affetto e amore nei confronti dei nostri concittadini. Dal 7 Luglio del 1984 a fronte di questo gesto così importante però non vediamo ancora onorate le loro nobili volontà. Enormi risorse pubbliche da destinare al sollievo dei cittadini, come scrissero loro nel testamento, “opere di bene utili ad alleviare le sofferenze e soccorrere quanti si trovano nel bisogno e che vivono nel dolore”. Queste parole a distanza di oltre 40 anni assumono un carattere imperativo e tocca a tutti noi a tutti i livelli di responsabilità dare al più presto risposte concrete. Non si può più stare a guardare le virgole e stabilire chi è stato il primo, il secondo, il terzo e così via è giunto il momento di decidere per il bene dei cittadini. Valerio Mancini, capogruppo Lega

“Nel solco della determinazione della Corte dei Conti regionale che ha riconosciuto le piene ragioni del comune di Città di Castello, ora sarà importante utilizzare le risorse economiche del lascito nella maniera più celere possibile, la cui destinazione va concordata fra il comune e la regione. Dovrà essere il consiglio comunale il vero protagonista di questa vicenda, dando indicazioni, previo adeguato confronto, tentando di avviare un indirizzo che dovrà essere il più produttivo possibile per dare seguito a queste ingenti risorse che sono state elargite dalle sorelle Mariani, rispettandone la volontà testamentaria finalizzata ai cittadini tifernati bisognosi. Un altro aspetto fondamentale che va sottolineato è che il progetto che ritenevamo importante, quello della realizzazione della città della salute, all’interno del vecchio ospedale, anche se non dovesse avere un suo compimento, dovrà essere comunque propedeutico per la destinazione del lascito che va comunque utilizzato nel miglior modo possibile finalizzandolo ad individuare interventi in settori particolari come quello degli anziani, dei malati di alzheimer, alle questioni dell’infanzia perché sono decisamente le fasce che ne hanno più bisogno e necessità.” Luciano Bacchetta, Presidente Consiglio Comunale

Nel dibattito sono intervenuti anche i consiglieri, Ugo Tanzi (Socialisti per Città di Castello) e Maria Grazia Giorgi, PD che hanno ribadito la necessità di addivenire al più presto al percorso tracciato dal sindaco e dal presidente del consiglio per giungere ad una sintesi finale attraverso il massimo coinvolgimento di tutte le forze politiche.

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Palestra scuole medie Mavarelli-Pascoli, firmato il contratto per l’avvio dei lavori per 165mila euro. Al via riqualificazione e efficientemento energetico

Umbertide continua a distinguersi come un Comune capace di attrarre finanziamenti e trasformarli in progetti concreti a beneficio della collettività. È stata infatti firmata nei giorni scorsi la convenzione che sancisce ufficialmente l’avvio dei lavori di riqualificazione e di efficientamento energetico della palestra della Scuola Secondaria di Primo Grado “Mavarelli-Pascoli”, un intervento importante che darà un volto nuovo a una struttura centrale per la vita scolastica e sportiva della città.

Il progetto, approvato e finanziato nei mesi scorsi grazie alla partecipazione dell’Amministrazione comunale a un bando dedicato all’efficientamento degli edifici pubblici, prevede un investimento complessivo di 165mila euro, di cui 146mila 850 euro provenienti da contributi a fondo perduto e 18mila 150 euro coperti direttamente dal bilancio comunale.

L’intervento ha come obiettivo quello di rendere la palestra più moderna, efficiente dal punto di vista energetico e funzionale per studenti, associazioni sportive e cittadinanza. Le opere previste comprendono:
• l’installazione di un impianto fotovoltaico da 20 kW, per ridurre i consumi e favorire l’utilizzo di energia pulita;
• il rifacimento della copertura degli spogliatoi, su una superficie di 200 mq, con nuovi materiali isolanti per migliorare il comfort termico;
• la realizzazione di nuove tribune, più comode e accessibili per il pubblico;
• la riqualificazione di accessi separati per gli spogliatoi, utili durante le manifestazioni sportive.

Prossimamente a questi lavori si aggiungerà un ulteriore investimento di 70mila euro già stanziati dal Comune, destinati al rifacimento degli spogliatoi e dei servizi igienici della palestra “Mavarelli-Pascoli” e del Pala Staccini. Si tratta di interventi fondamentali per restituire decoro e funzionalità a due strutture che ogni giorno accolgono decine di studenti e atleti.

“La firma del contratto rappresenta un passaggio decisivo – dichiara il Sindaco di Umbertide, Luca Carizia – perché segna l’inizio concreto dei lavori per una delle strutture sportive più importanti della nostra città. Investiamo con convinzione su spazi destinati ai giovani, allo sport e alla scuola, consapevoli che edifici moderni ed efficienti contribuiscono a migliorare la qualità della vita della nostra comunità”.

Soddisfazione anche da parte dell’Assessore ai Lavori Pubblici, Alessandro Villarini, che sottolinea: “Questi interventi sono frutto di una visione chiara: vogliamo rendere le strutture comunali sempre più funzionali, sostenibili e fruibili da tutti. Abbiamo lavorato per intercettare risorse importanti e ora siamo pronti a restituire alla città una palestra rinnovata, più efficiente dal punto di vista energetico e finalmente all’altezza delle esigenze di chi la utilizza ogni giorno”.

L’Amministrazione comunale conferma così il proprio impegno costante sul fronte dell’edilizia scolastica e sportiva, con interventi concreti e visibili che guardano al futuro e al benessere dei cittadini. Umbertide si conferma una città che investe su sé stessa e sulle nuove generazioni.

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