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La destinazione del Lascito Mariani è stato l’argomento all’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale che il presidente Luciano Bacchetta ha convocato lunedì scorso

La destinazione del Lascito Mariani è stato l’argomento all’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale di Città di Castello che il presidente Luciano Bacchetta ha convocato lunedì 14 aprile L’assemblea è stata chiamata a dibattere sull’utilizzo delle risorse economiche disponibili e a deliberare gli indirizzi dell’ente nei confronti dell’USL Umbria 1, alla quale sono stati trasferiti i 3 milioni e 700 mila euro lasciati in eredità, a seguito della firma, il 28 luglio 2020, di un protocollo tra Comune tifernate, Regione Umbria e azienda sanitaria territoriale. L’intesa ha stabilito che le risorse a disposizione dovranno essere investite per i servizi socio-sanitari a Città di Castello. La storia del lascito Mariani risale al 7 luglio del 1984, quando Clara Mariani, nel suo testamento autografo, destinò all’ospedale di Città di Castello la consistente donazione, in titoli e contanti, perché fosse investita per “opere di bene per alleviare le sofferenze e soccorrere quanti si trovano nel bisogno di cure e vivono nel dolore”. Dopo oltre 30 anni, con il pronunciamento della Corte di Cassazione le risorse del lascito vennero assegnate al Comune di Città di Castello, individuato quale erede morale e materiale di Clara Mariani. Il dispositivo è stato presentato dalla capogruppo dei “Socialisti per Città di Castello”, Loriana Grasselli che, in premessa ha tratteggiato la storia del “lascito” caratterizzata da diversi passaggi anche di carattere giuridico-amministrativo. “Nel 2020 è stato stipulato un protocollo di intesa fra Regione Umbria, Azienza Usl Umbria1 e Comune di Città di Castello relativo alla destinazione del “Lascito Mariani” per l’organizzazione ed erogazione dei servizi sanitari resi sul territorio del comune. Il Comune tramite la Regione si è impegnato a trasferire importo del lascito all Azienda Usl Umbria 1, che a sua volta si è impegnata ad erogare servizi sanitari nel Comune di Città di Castello per fornire, ogni utile collaborazione, riguardo anche all’individuazione delle esigenze della popolazione tifernate e alle volontà testamentarie. In seguito il procedimento della Corte dei Conti che si è concluso lo scorso anno. Crediamo – ha concluso Grasselli nel suo intervento di presentazione dell’argomento in discussione – che un lascito cosi ingente presupponga la massima partecipazione del Consiglio Comunale e che si arrivi a breve a dare vita ai progetti voluti dalle sorelle Mariani.” In apertura degli interventi dei gruppi consiliari il sindaco, Luca Secondi, ha ribadito che “per il comune la volontà è quella di trovare la soluzione più larga e condivisa, una eventuale proposta elaborata dal gruppo di lavoro che si è costituito da tempo con Usl Umbria1 e Regione che dovrà poi essere presentata e discussa in commissione consiliare per andare ad impegnare fin da subito le risorse del lascito Mariani. L’impegno da parte della giunta sarà quello di andare avanti in continuità con la direzione delle patologie della senilità, centro Alzheimer, al quale va aggiunto anche l’aspetto dell’intervento sulle necessità legate alle questioni relative all’infanzia e problemi neuro-psichiatrici vedi ad esempio tutto ciò che riguarda l’autismo ed altre patologie similari dell’infanzia evolutiva. Oltre questo ovviamente saranno valutate le necessità che da parte di Usl verranno proposte in relazione alla strumentazione dell’ospedale affinchè si possa dare una risposta anche in quella direzione. Questa sintesi – ha concluso Secondi – dovrà essere elaborata per poi approdare in commissione consiliare per poter coinvolgere tutti i gruppi e le forze politiche in maniera trasversale”.

Le dichiarazioni dei gruppi consiliari

“Nonostante dal punto di vista giuridico tutto sia in capo alla Regione dell’Umbria, vale in nome della continuità amministrativa il protocollo del 2020 firmato dalla Presidente della Giunta Donatella Tesei che dà al Comune di Città di Castello il potere di indirizzo sull’utilizzo dei fondi. E’ sbagliato che non ci siano rappresentanti dell’opposizione nella Commissione che tratta con la Regione ma ben due Consiglieri di maggioranza. E’ senza dubbio necessario che le proposte nascano dal Consiglio comunale e non stabilite dalla Regione con il rischio che i fondi si disperdano nella gestione ordinaria.” Andrea Lignani Marchesani, Capogruppo “Castello Civica

“Premesso che credo non esista maggioranza e opposizione su un tema come il lascito Mariani, perché lo spirito deve essere quello di garantire le volontà delle due sorelle e tutelare i tifernati riuscendo finalmente a usufruire di questa ingente risorsa. Preso atto ormai che il lascito è nella gestione della Regione e che dal 2021 è stato fatto cadere il vincolo sanitario sulla destinazione d’uso di questi soldi, potendoli dunque utilizzare anche in investimenti in beni materiali funzionali all’erogazione di servizi sanitari alla persona, le riflessioni che faccio sono altre. Che effettiva efficacia ha la commissione paritetica costituita nel 2020 che prevede una composizione con la rappresentanza dei tre soggetti coinvolti, Comune, Usl e Regione? Dato che l’unica vera e propria proposta fatta in questi 11 anni è stata la casa della salute tramite la ristrutturazione dell’ex ospedale, una grande opera mai presa in considerazione da Usl e Regione, non sarebbe il caso di valutare più soluzioni concrete di minore entità ma che permettano di iniziare a destinare questi fondi? Mi riferisco ad esempio a interventi sul centro Alzheimer o su ASP Muzi Betti. Non sarebbe il caso di valutare dei passaggi periodici in commissione per discutere di proposte concrete da proporre come consiglio comunale alla Regione? Tommaso Campagni, Capogruppo Forza Italia

“Le volontà testamentarie delle sorelle Mariani parlano di destinare il denaro ad “opere di bene utili ad alleviare le sofferenze e soccorrere quanti si trovano nel bisogno di cure e vivono nel dolore”. Quindi l’utilizzo del Lascito, che ad oggi compete all’ ASL, è vincolato dalla volontà testamentaria delle stesse sorelle Mariani, secondo cui i soldi devono essere utilizzati per i cittadini tifernati che sono nel bisogno. Ma chi sono questi cittadini che si trovano nel bisogno di cure e vivono nel dolore? Si può dire che gli anziani dell’Alto Tevere vivono la vecchiaia tra luci e ombre, a seconda della salute, della rete familiare, del contesto socioeconomico e della disponibilità dei servizi. Un equilibrio tra legami sociali e possibilità di accesso ai servizi. Le maggiori e più gravi patologie che colpiscono i nostri anziani vedono al primo posto le Morbo di Alzheimer e altre demenze)che non solo compaiono sempre più precocemente, ma si protraggono in forme sempre più invalidanti nel tempo e richiedono un’assistenza h24. L’emergenza sono gli anziani, i portatori di handicap, l’infanzia ed i malati oncologici.” Elda Rossi, Capogruppo Fdi

“È importante adoperarsi affinché le risorse del lascito Mariani(circa 3 milioni e 700 mila euro) siano presto utilizzate nell’interesse dei cittadini tifernati. Pur consapevoli della complessità del percorso che ha accompagnato la vicenda del lascito, che lo ha visto oggetto di un contenzioso durato oltre trent’anni in un contesto normativo che nel frattempo mutava e si evolveva, oggi abbiamo il dovere di non perdere ulteriore tempo ed investire le risorse generosamente ricevute dal lascito delle sorelle Mariani per “alleviare le sofferenze e soccorrere quanti si trovino nel bisogno di cure e vivono nel dolore”. Il tavolo di lavoro composto da Comune, Regione ed Usl Umbria 1, nato dall’iter che la Corte dei Conti ha definito come esempio di leale collaborazione tra le pubbliche amministrazioni, dovrà dunque individuare nel più breve tempo possibile le migliori soluzioni per investire queste risorse in maniera coerente con le volontà del lascito.” Gionata Gatticchi, Capogruppo Pd

“La discussione sul Lascito Mariani a circa quarant’anni dalla sua donazione e dopo 11 anni dall’acquisizione da parte del Comune nel 2014, al quale lo destinò la sentenza finale della Cassazione n 22983/2013, sancisce il fallimento della sua gestione da parte dell’amministrazione Bacchetta, e, anche se in misura minore, di quella odierna. Il primo perchè lo ha “gelosamente custodito” per 6 anni, senza riuscire a finalizzarlo, fino al 2020 quando decise di destinarlo alle casse ASL1 con un accordo che a suo tempo, noi di Castello Cambia non esitammo a definite “vuoto”. E infatti così si è rivelato, se oggi , dopo 5 anni, siamo ancora qui a discuterne la destinazione, chiamati dalla stessa forza politica e dalla medesima maggioranza che lo ha avuto in gestione per tanti anni. Oggi, la proposta finale fatta da Secondi e dalla maggioranza PD-PSI è quella di risollecitare la Regione e di portare in Commissione una lista di proposte di utilizzo, per farle valutare successivamente al Consiglio. Se nel 2020, al momento della delibera sull’atto che destinava i 3, 7 milioni alla ASL e dunque alla Regione, la stessa maggioranza avesse accolto il dispositivo di Castello Cambia che proponeva testualmente di devolvere la somma “dopo la presentazione di una proposta progettuale dettagliata di utilizzo da presentare prima in Commissione e poi valutata dal Consiglio” non avremmo perso altri 5 anni. La città avrebbe già potuto godere dei benefici di nuovi servizi socio sanitari volti ad alleviare le sofferenze dei tifernati. Perchè la nostra città di bisogni ne ha molti, e riguardano tutte le fasce d’età, siano essi gli anziani che soffrono di patologie neurovegetative o i bambini e gli adolescenti che presentano nuove patologie e disagi dell’età evolutiva. E’ davvero il momento di procedere speditamente, perchè il ritardo accumulato è imperdonabile”. Emanuela Arcaleni, Capogruppo Castello Cambia

“Vogliamo ribadire il concetto degli investimenti non ex-novo ma interventi su quelli esistenti come centro Alzheimer ed anche centro per l’infanzia evolutiva: vuol dire effettuare investimenti su Città di Castello e sui servizi che attualmente stanno sostenendo gli oneri di affitti degli immobili. Quindi poter liberare delle risorse utili che hanno vita lunga e garantiscono efficienza a questi servizi importanti significa aiutare chi ci lavora con professionalità ogni giorno e significa aiutare le famiglie. Rosanna Sabba, Capogruppo “Lista Luca Secondi sindaco”.

“Come hanno fatto altri intendo ribadire la bella storia che ha per protagoniste due sorelle, Olga e Clara Mariani, che con la loro generosità hanno voluto testimoniare affetto e amore nei confronti dei nostri concittadini. Dal 7 Luglio del 1984 a fronte di questo gesto così importante però non vediamo ancora onorate le loro nobili volontà. Enormi risorse pubbliche da destinare al sollievo dei cittadini, come scrissero loro nel testamento, “opere di bene utili ad alleviare le sofferenze e soccorrere quanti si trovano nel bisogno e che vivono nel dolore”. Queste parole a distanza di oltre 40 anni assumono un carattere imperativo e tocca a tutti noi a tutti i livelli di responsabilità dare al più presto risposte concrete. Non si può più stare a guardare le virgole e stabilire chi è stato il primo, il secondo, il terzo e così via è giunto il momento di decidere per il bene dei cittadini. Valerio Mancini, capogruppo Lega

“Nel solco della determinazione della Corte dei Conti regionale che ha riconosciuto le piene ragioni del comune di Città di Castello, ora sarà importante utilizzare le risorse economiche del lascito nella maniera più celere possibile, la cui destinazione va concordata fra il comune e la regione. Dovrà essere il consiglio comunale il vero protagonista di questa vicenda, dando indicazioni, previo adeguato confronto, tentando di avviare un indirizzo che dovrà essere il più produttivo possibile per dare seguito a queste ingenti risorse che sono state elargite dalle sorelle Mariani, rispettandone la volontà testamentaria finalizzata ai cittadini tifernati bisognosi. Un altro aspetto fondamentale che va sottolineato è che il progetto che ritenevamo importante, quello della realizzazione della città della salute, all’interno del vecchio ospedale, anche se non dovesse avere un suo compimento, dovrà essere comunque propedeutico per la destinazione del lascito che va comunque utilizzato nel miglior modo possibile finalizzandolo ad individuare interventi in settori particolari come quello degli anziani, dei malati di alzheimer, alle questioni dell’infanzia perché sono decisamente le fasce che ne hanno più bisogno e necessità.” Luciano Bacchetta, Presidente Consiglio Comunale

Nel dibattito sono intervenuti anche i consiglieri, Ugo Tanzi (Socialisti per Città di Castello) e Maria Grazia Giorgi, PD che hanno ribadito la necessità di addivenire al più presto al percorso tracciato dal sindaco e dal presidente del consiglio per giungere ad una sintesi finale attraverso il massimo coinvolgimento di tutte le forze politiche.

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Palestra scuole medie Mavarelli-Pascoli, firmato il contratto per l’avvio dei lavori per 165mila euro. Al via riqualificazione e efficientemento energetico

Umbertide continua a distinguersi come un Comune capace di attrarre finanziamenti e trasformarli in progetti concreti a beneficio della collettività. È stata infatti firmata nei giorni scorsi la convenzione che sancisce ufficialmente l’avvio dei lavori di riqualificazione e di efficientamento energetico della palestra della Scuola Secondaria di Primo Grado “Mavarelli-Pascoli”, un intervento importante che darà un volto nuovo a una struttura centrale per la vita scolastica e sportiva della città.

Il progetto, approvato e finanziato nei mesi scorsi grazie alla partecipazione dell’Amministrazione comunale a un bando dedicato all’efficientamento degli edifici pubblici, prevede un investimento complessivo di 165mila euro, di cui 146mila 850 euro provenienti da contributi a fondo perduto e 18mila 150 euro coperti direttamente dal bilancio comunale.

L’intervento ha come obiettivo quello di rendere la palestra più moderna, efficiente dal punto di vista energetico e funzionale per studenti, associazioni sportive e cittadinanza. Le opere previste comprendono:
• l’installazione di un impianto fotovoltaico da 20 kW, per ridurre i consumi e favorire l’utilizzo di energia pulita;
• il rifacimento della copertura degli spogliatoi, su una superficie di 200 mq, con nuovi materiali isolanti per migliorare il comfort termico;
• la realizzazione di nuove tribune, più comode e accessibili per il pubblico;
• la riqualificazione di accessi separati per gli spogliatoi, utili durante le manifestazioni sportive.

Prossimamente a questi lavori si aggiungerà un ulteriore investimento di 70mila euro già stanziati dal Comune, destinati al rifacimento degli spogliatoi e dei servizi igienici della palestra “Mavarelli-Pascoli” e del Pala Staccini. Si tratta di interventi fondamentali per restituire decoro e funzionalità a due strutture che ogni giorno accolgono decine di studenti e atleti.

“La firma del contratto rappresenta un passaggio decisivo – dichiara il Sindaco di Umbertide, Luca Carizia – perché segna l’inizio concreto dei lavori per una delle strutture sportive più importanti della nostra città. Investiamo con convinzione su spazi destinati ai giovani, allo sport e alla scuola, consapevoli che edifici moderni ed efficienti contribuiscono a migliorare la qualità della vita della nostra comunità”.

Soddisfazione anche da parte dell’Assessore ai Lavori Pubblici, Alessandro Villarini, che sottolinea: “Questi interventi sono frutto di una visione chiara: vogliamo rendere le strutture comunali sempre più funzionali, sostenibili e fruibili da tutti. Abbiamo lavorato per intercettare risorse importanti e ora siamo pronti a restituire alla città una palestra rinnovata, più efficiente dal punto di vista energetico e finalmente all’altezza delle esigenze di chi la utilizza ogni giorno”.

L’Amministrazione comunale conferma così il proprio impegno costante sul fronte dell’edilizia scolastica e sportiva, con interventi concreti e visibili che guardano al futuro e al benessere dei cittadini. Umbertide si conferma una città che investe su sé stessa e sulle nuove generazioni.

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Foligno: viola il divieto di avvicinamento, arrestato dai Carabinieri

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Foligno, coadiuvati dalla Stazione Carabinieri di Valtopina, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 38enne italiano ritenuto responsabile della violazione del provvedimento di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

Nello specifico l’uomo, già destinatario dell’ordinanza restrittiva emessa dal Tribunale di Spoleto con la quale gli era stato imposto il divieto di avvicinamento alla persona offesa nel raggio di 500 metri, è stato sorpreso nel Comune di Foligno, nei pressi del parcheggio di un supermercato, nell’atto di discutere ed aggredire la stessa, noncurante della summenzionata misura cautelare in atto a suo carico.

Allertati da un testimone, i militari sono tempestivamente intervenuti e lo hanno intercettato e arrestato in flagranza di reato, mentre la donna è stata sottoposta a cure mediche.

L’arresto è stato convalidato dal Giudice del Tribunale di Spoleto, che ha disposto nei suoi confronti l’applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Foligno.

L’Arma dei Carabinieri, sotto il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria spoletina, mantiene costantemente elevata l’attenzione, sul piano preventivo e repressivo, rispetto al delicato fenomeno della violenza di genere.

Il soggetto, allo stato attuale delle indagini, si presume innocente.

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Nuovo appuntamento al Teatro alla Misericordia di Sansepolcro con la prova aperta di “Nyx”

MERCOLEDÌ 23 APRILE, ALLE 21:00, UN NUOVO APPUNTAMENTO AL TEATRO ALLA MISERICORDIA DI SANSEPOLCRO CON LA PROVA APERTA DI “NYX”, LA PERFORMANCE DI ROBERTA MAIMONE DAL GRANDE IMPATTO EMOTIVO E SENSORIALE

Prosegue il programma di residenze artistiche al Teatro alla Misericordia di Sansepolcro diretto dall’Associazione CapoTrave/Kilowatt: mercoledì 23 aprile, alle 21:00, sarà la volta della prova aperta al pubblico di Nyx, lavoro dell’artista Roberta Maimone, fondatrice di “Mem project”. La performance – il cui titolo rimanda alla dea greca della notte, Nyx – indaga la frammentazione dell’esistenza, unendo danza, musica, costumi, luci e arte visiva, per un’esperienza immersiva dal grande impatto emotivo e sensoriale. 

L’artista terrà un laboratorio di “disegno performativo”- gratuito e aperto a tutti – martedì 22 aprile dalle 18.30 alle 21.30 al Teatro alla Misericordia di Sansepolcro. I partecipanti saranno guidati nell’esperienza di tradurre su carta i movimenti, i colori, le emozioni e la narrazione di una performance. Il laboratorio è reso possibile grazie al sostegno dell’Ambasciata e del Consolato Generale dei Paesi Bassi. 

Le prove aperte sono in programma alle 21.00 al Teatro alla Misericordia di Sansepolcro (via della Misericordia snc). L’ingresso costa 7€, il ridotto 5€ (soci UniCoop Firenze, under 35, Craal Aboca); ingresso gratuito per i partecipanti ai corsi della Scuola Comunale di Teatro di CapoTrave/Kilowatt. 

Biglietti online su www.webtic.it

Info: www.kilowattfestival.itgiulia.randellini@kilowattfestival.it – 366 393 8794

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Gara 3 e verdetto senza appello: la ErmGroup Altotevere vuole scrivere un’altra pagina di storia, chiamata finale dei play-off, ma deve passare per il PalaTigliana di Sorrento

“Tutto può succedere”, dice alla vigilia il palleggiatore Tommaso Troiani

Una pagina di storia è già stata scritta dal Volley Altotevere nei suoi sette anni di vita. Il raggiungimento della semifinale dei play-off del campionato di Serie A3 Credem Banca costituisce infatti il top per la società biancazzurra, ma sul piatto c’è la possibilità di alzare ulteriormente l’asticella: al PalaTigliana di Sorrento, mercoledì 16 aprile con inizio alle 20.30, c’è in palio il posto in finale. La serie è di 1-1 e al termine di gara 3 solo una squadra sorriderà. Da apprezzare la sportività dimostrata dal capitano e veterano della Romeo Sorrento, Stefano Patriarca (tanta massima serie e A2, con uno scudetto a Macerata), che ha candidamente ammesso i meriti di Cappelletti e compagni, sottolineando come il verdetto affidato alla “bella” sia l’esito più giusto per quanto le due squadre hanno fatto vedere. La ErmGroup Altotevere torna in Campania a distanza di dieci giorni esatti e con qualche certezza in più, alimentata dal bel 3-1 di domenica scorsa sulla Romeo Sorrento. “Il nuovo percorso da noi iniziato nella seconda metà di dicembre – ricorda il palleggiatore Tommaso Troiani, anche lui importante negli spicchi di partita giocati – ha prodotto un continuo crescendo: ora siamo consapevoli di attraversare un periodo di salute sotto ogni punto di vista. Lo abbiamo dimostrato anche domenica scorsa: abbiamo perso il primo set, ma già da quello successivo eravamo di nuovo sul pezzo. I nostri avversari non sono riusciti a cambiare l’inerzia del match; noi invece abbiamo tenuto costantemente sotto controllo la situazione, dando sempre la sensazione di avere qualcosa in più”. E dire che eravate partiti a rilento, ma il motivo è facile da intuire. “Sì, in avvio eravamo un po’ contratti, mentre il Sorrento era più determinato; diciamo che siamo stati una sorta di motore diesel, che ha impiegato più tempo nel carburare, poi però abbiamo preso in ogni set un margine di vantaggio gestito con saggezza e tenendo le dovute distanze. Il bilancio è quindi di una vittoria per parte: l’importante è capire che ancora non abbiamo fatto niente e che il difficile sarà proprio ora, in una sfida nella quale nessuno deve sbagliare”. Se pertanto la ErmGroup ha dalla sua la condizione, è pur vero che la Romeo Sorrento potrà far leva sul fattore campo. Un particolare che rischia di diventare determinante? “Fra disputare uno spareggio in casa o in trasferta, è chiaro che un minimo di differenza vi sia, anche se credo che tutto possa accadere. Loro hanno capito che per vincere debbono dare qualcosa in più, ma il concetto vale anche per noi. E comunque, è l’epilogo migliore che potesse prospettarsi, quello che anche il pubblico vuol vedere nel momento topico dei play-off. Sarà bellissimo, come lo è stato domenica scorsa davanti a un palasport di San Giustino più numeroso e caloroso del solito: noi daremo tutto e getteremo – se necessario – il cuore oltre l’ostacolo; siamo in 14, stiamo tutti bene e abbiamo varie slot da giocare”. Non dovrebbero esservi dubbi sulla formazione iniziale della ErmGroup, con Biffi in regia, Marzolla opposto, Quarta e Galiano al centro, Cappelletti e Maiocchi in posto 4 e il duo PochiniCioffi alternato nei compiti di libero. La partita sarà diretta dal primo arbitro Giovanni Ciaccio di Altofonte e dal secondo arbitro Matteo Mannarino di Roma.

 

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L’alto Tevere si è tuffato negli anni ’80

Da oltre 13 anni Stefano e Carlo organizzano la celebre festa anni 80, un appuntamento imperdibile per ritrovare vecchi amici tra costumi sgargianti, musica cult ed un’atmosfera intramontabile. Quest’ anno l’evento si è svolto al Free Revolution di Sansecondo, regalando una serata diversa da tutte le altre. Un grazie di cuore da parte degli organizzatori allo staff della festa anni 80, un team affiatato, dove ognuno sa esattamente cosa fare e quando. Un’ intesa che si percepisce in ogni dettaglio, rendendo l’evento un vero tuffo nel passato. L’originalità dell’organizzazione ha premiato, regalando emozioni autentiche e riportando indietro nel tempo gli amici più cari. Una serata veramente magica. Premi speciali per alle coppie “Eurythmics” e “La dottoressa e il colonnello”, arrivati da Barcellona per non perdersi l’avvenimento. Un successo che si rinnova ogni anno. Arrivederci al prossimo viaggio nel tempo.

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Interrogazione del capogruppo della Lega Mancini sull’illuminazione del parcheggio pubblico di via Martin Luther King

Con una interrogazione il capogruppo della Lega Valerio Mancini chiede al sindaco Luca Secondi cosa intenda fare l’Amministrazione comunale “al fine di adottare procedure tempestive per l’illuminazione del parcheggio pubblico di via Martin Luther King, anche a fronte delle sollecitazioni da parte dei cittadini”. Nel richiamare l’attenzione sul fatto che “l’illuminazione pubblica rappresenti uno strumento di sicurezza per l’abitato urbano, sempre più vessato da atti vandalici e furti in abitazioni private, con danno anche del patrimonio pubblico”, il rappresentante della minoranza consiliare sottolinea come “i cittadini di via Martin Luther King abbiano più volte segnalato la mancanza di adeguata illuminazione nel parcheggio pubblico adiacente a tale strada, in considerazione anche del fatto che tre lampioni hanno il corpo illuminante non attivo”. “A quanto mi risulta – puntualizza l’esponente della Lega – l’Amministrazione è stata sollecitata più volte su questo disservizio, simile ad altri casi del capoluogo”. Mancini domanda, pertanto, se sia stata individuata “una figura tecnica di riferimento specifico per queste problematiche” e se siano state predisposte nel bando di affidamento del servizio della pubblica illuminazione “clausole e penali risarcitorie in caso di disservizi”.

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Incidente stradale questa mattina sulla E45, auto sbanda e finisce contro il guard rail

I Vigili del Fuoco di Città di Castello, sono intervenuti questa mattina, 15 aprile 2025, alle 9:15 circa nell’E45 al km 133 (III) direzione nord all’altezza di Città di Castello, per un incidente stradale, dove il conducente di una Fiat Panda ha perso il controllo dell’utilitaria fortunatamente senza coinvolgere altri mezzi. In base a quanto riferito dal comando provinciale dei vigili del fuoco, il conducente ha urtato il guardrail per poi fermasi al centro della carreggiata. Non si conoscono le generalità del conducente dell’auto che è stato estratto dall’auto dolorante. Sul posto anche il 118 e la polizia stradale.

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“La storia della tovaglia nei secoli” successo per l’incontro tenuto alla Sala Museale di “Tela Umbra”

La storia della tovaglia nei secoli. Presso la Sala Museale di “Tela Umbra” si è tenuto un “ incontro “ promosso dal Presidente della Delegazione “Valli dell’alto Tevere”  dell’ Accademia Italiana della Cucina, PatriziaPerniola Morini. Presente un nutrito gruppo di affiliati e cittadini tifernati che ha assistito, con piacere ed attenzione, allo svolgimento degli argomenti proposti dall’evento. Insieme alla Presidente anche il Coordinatore Territoriale dell’Umbria dell’Accademia Italiana della Cucina, il neo – eletto , Massimo Moscatelli, il Professor Pasquale La Gala, relatore del tema della giornata, l’Assessore alla Cultura, Michela Botteghi, l’Architetto, Alessia Uccellini, anch’essa relatrice di un argomento relativo alla sua professione di rinomato e prestigioso chef e divulgatrice di temi legati alla cucina. Dopo i saluti e i ringraziamenti del Presidente alla “Tessitrici” di tela umbra per la cortese ospitalità (era presente Francesca Peli in rappresentanza della Cooperativa), l’incontro è cominciato con la relazione del Prof. La Gala sul tema “ Il Museo della Tela Umbra incontra l’ Accademia Italiana della Cucina – Storia di un’impresa dal 1908 ad oggi – Problemi e prospettive”. Nel corso dell’intervento, La Gala ha delineato la storia della tela umbra a partire dal matrimonio dei coniugi Franchetti(1900) fino alla morte del Barone (1917) e degli avvenimenti burocratici e “legali” successivi. Sono state sottolineate soprattutto le figure dei Baroni e messo in evidenza quanto il loro operato abbia influito sull’educazione dei bambini e sull’emancipazione delle donne altotiberine, nonché sullo sviluppo e crescita del territorio altotiberino umbro, dovuto alla lungimiranza e all’amore per gli uomini e le donne liberati dall’ignoranza e dalle misere condizioni in cui versavano le “plebi contadine” alla fine del XX secolo. Il Professor La Gala , ha anche voluto evidenziare tutto ciò che nei suoi sei anni di presidenza di Tela Umbra ha operato, insieme alle Socie della Cooperativa, per continuare a far vivere questa istituzione che tanta parte ha avuto nello sviluppo della società e del tessuto economico e produttivo alto tiberino. In seguito, l’Architetto  Alessia  Uccellini ha presentato, servendosi anche delle immagini proiettate sullo sfondo della sala, la sua relazione sulla “Storia della tovaglia”. Facendo tesoro della esperienzaprofessionale di chef, ha illustrato con chiarezza e competenza la storia di un “tessuto” attraverso i vari periodistorici, giungendo fino ai giorni nostri. La relatrice collabora con successo alla nota trasmissione di RAI 3, “ Geo”, nella quale interpreta con bravura il suo ruolo e veste i panni di personaggi della storia della cucina in ambientazioni come castelli e rocche del territorio emiliano-romagnolo tipiche e rinomate. L’ assessore Botteghi è intervenuta plaudendo alla bella e importante iniziativa ribadendo l’impegno e la vicinanza del Comune a “Tela Umbra” al fine di promuovere tutte quelle iniziative tendenti alla pubblicizzazione e alla valorizzazione di una così importante “presenza” nel territorio. Nel frattempo il Sindaco, Luca Secondi presente fra il pubblico e chiamato ad un saluto, ha ribadito con forza che Istituzioni come Tela Umbra hanno bisogno del supporto sì degli Enti locali, ma soprattutto di tutti i cittadini, delle Organizzazioni e centri di cultura che provvedano, col loro impegno, a mantenere in vita e tramandare alle future generazioni un’arte così antica e preziosa. Poi il Presidente Morini insieme al consorte Angelo ha invitato tutti ha visitare le sale del Museo-Collezione Tessile guidati dal ProfessorLa Gala e dalla vice-Presidente della Cooperativa, Francesca Peli e di inoltre i laboratori con i 15 telai. I convenuti con curiosità ed attenzione hanno potuto ammirare le prestigiose creazioni tessili, filati, telai d’epoca, trine, merletti, e strumenti di vario genere, oltre a quadri, mobili, vasellame e porcellane, facenti parte della cospicua eredità Franchetti. La visita si è snodata attraverso le 9 sale e all’aula-tipo delle scuole elementari rurali fondate dalla Baronessa alla Montesca e a Rovigliano (1901 e 1902). La giornata si è poi conclusa con degustazioni gastronomiche tipiche della cucina locale realizzate dal noto chef Giacomo Brunetti.

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A Città di Castello grande successo per l’esposizione dell’Eco-bandiera collettiva della pace più lunga del mondo alla Chiesa di San Domenico

Dopo il bagno di folla e le immagini mozzafiato della maxi bandiera della pace che sfila fra le piazze del centro storico ora il sogno e auspicio degli organizzatori è’ quello di portarla, appena possibile a Roma, quale omaggio a Papa Francesco e al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “pilastri” della conviveva fra i popoli. A Città di Castello si è appena conclusa, con una straordinaria partecipazione di pubblico, l’esposizione della “Eco-bandiera della pace più lunga del mondo”, allestita all’interno della Chiesa di San Domenico. Un’ installazione monumentale, lunga novantasette metri, composta da quarantadue lenzuola riciclate e disposta in una suggestiva forma a “M” in onore della Beata Santa Margherita, che ha emozionato i numerosi visitatori: Tra loro, molte scolaresche: studenti che, pur non avendo preso parte attivamente alla realizzazione, hanno potuto toccare con mano il valore di un progetto che unisce generazioni e nazioni.
Un progetto corale e potente, ideato dall’artista Moira Lena Tassi, patrocinato con grande sostegno dal Comune di Città di Castello, dalla Provincia di Perugia, dalla Regione Umbria, dalla Diocesi di Città di Castello, dalla Fondazione Perugiassisi per la culturadellapace, dalla Fondazione Italo Bolano Open Air Museum, dal Museo Malakos. La Eco- bandiera della pace è frutto del lavoro condiviso di oltre 800 bambini e ragazzi: studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Città di Castello, affiancati dai coetanei della scuola “Szkoła Podstawowa nr 2 Przymierza Rodzin” di Varsavia (Polonia) e del “CEIP Pablo Picasso” di Laredo (Spagna), grazie alla rete Erasmus. Un lavoro di squadra internazionale, pieno di colori, messaggi, disegni e speranze.
Cucire la pace, letteralmente. Tra i protagonisti anche i piccoli pazienti del reparto di pediatria dell’ ospedale di Città di Castello, i bambini ed i ragazzi con Sindrome di Down di Casa Virgy ( AIPD Perugia), i ragazzi Speciali che seguono il progetto Kreo della Cooperativa La Rondine, gli anziani ospiti della casa di riposo “Muzzi Betti” insieme alle ” Piccole Scintille”, gli allievi di Castello Danza, I bambini visitatori del Museo Malakos e persino la squadra di calcio a 5 dell’ASD “Beata Margherita”.
Una delle lenzuola iniziali era della nonna dell’artista. Un dettaglio che trasforma un semplice tessuto in memoria viva, in un messaggio universale.“Ogni pezzo di bandiera racconta tante storie, ogni cucitura è un legame”, spiega l’ artista. “Ora il nostro obiettivo e’ quello di portare l’Eco-bandiera in Piazza San Pietro, farla vedere a Papa Francesco. E magari anche al Presidente della Repubblica, Mattarella, entrambi pilastri autentici di pace e fratellanza tra I popoli.”
Nel frattempo, il progetto guarda all’Europa: grazie ai programmi Erasmus, si stanno coinvolgendo scuole in Francia, Spagna e Lituania. La bandiera continuerà a viaggiare in ogni angolo del mondo.»
L’ appello finale è chiaro e forte: «Invito scuole, comuni ed associazioni ad aderire. La pace ha bisogno di voci, di mani, di occhi. Insieme possiamo lanciare un messaggio dal basso capace di raggiungere i vertici del mondo», conclude Moira Lena Tassi.

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Scomparso dal tardo pomeriggio di ieri Ever Zambelli: ricerche in corso e appelli sui social da familiari ed amici

Dal tardo pomeriggio di ieri, i Vigili del fuoco del Comando di Perugia sono impegnati nella ricerca di un uomo di circa 40 anni con disagi, allontanatosi da una struttura protetta nella zona tra Pierantonio e Umbertide (PG).
Le operazioni di ricerca vedono impiegate diverse risorse specializzate del comando di Perugia, tra cui l’Unità di Comando Locale (UCL) per il coordinamento, operatori TAS (Topografia Applicata al Soccorso) per la ricerca sul territorio, il nucleo SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) con droni per la perlustrazione aerea e il Modulo Operativo Cinofili (MO.CIN) con unità specializzate nella localizzazione.
Le ricerche sono in corso in stretta collaborazione con le forze dell’ordine e le autorità competenti. Attualmente le ricerche si sono spostate in zona stazione Sant’Anna di Perugia, perché è il punto di ultimo avvistamento.

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A Cronache dal Palazzo Francesca Mercati

Torna Cronache dal Palazzo. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, l’Assessore alla Cultura del Comune di Sansepolcro, Francesca Mercati

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Congresso Lega Città di Castello, rieletto Segretario Baglioni: “Con grande impegno e responsabilità ci proiettiamo alle sfide del futuro”

Sabato 12 aprile, nella sede della Lega Umbria a Città di Castello, si è tenuto il congresso di sezione cittadina della Lega che ha sancito la riconferma per acclamazione del Segretario uscente Giorgio Baglioni. Eletti nel Consiglio Direttivo Mauro Bucci, Marco Grosso, Roberto Cuccolini, Francesco Grilli e Manuela Puletti.

“I congressi sono momenti di democrazia e confronto imprescindibili per il nostro movimento – dichiara il neo eletto Segretario della Lega Città di Castello, Giorgio Baglioni – aver ricevuto nuovamente la fiducia della sezione, peraltro nel giorno del 41º anniversario della fondazione della Lega Lombarda, è stata per me un’emozione e motivo di orgoglio, ma anche una grande responsabilità, sopratutto in considerazione della sfida decisiva che ci attende, quella delle amministrative del 2027. In Umbria la Lega è nata proprio in Alto Tevere e da allora è sempre stata un punto di riferimento solido per la nostra comunità. Lavorerò con serietà, insieme ai membri del direttivo, militanti e sostenitori, affinché il nostro movimento possa continuare a essere portavoce delle istanze dei nostri concittadini, perché è proprio attraverso il loro costante ascolto che intendiamo continuare a costruire la nostra azione politica. In vista delle prossime elezioni amministrative, abbiamo già avviato un confronto serio interno al nostro movimento che, su mia iniziativa, si è esteso a tutto il Centrodestra, nella consapevolezza che l’unità della coalizione sia fondamentale. Le donne e gli uomini della Lega sono pronti a mettersi a disposizione della città e sono certo che insieme riusciremo a costruire la miglior squadra possibile. Ci tengo a ringraziare il Segretario della Lega Umbria Riccardo Augusto Marchetti per aver presieduto il congresso e per essere sempre una presenza decisiva per la sezione e la città, e grazie anche a tutti i militanti che mi hanno confermato la loro fiducia”.

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Città di Castello: detiene droga ai fini di spaccio, 37enne arrestato dai Carabinieri


I Carabinieri della Compagnia di Città di Castello hanno tratto in arresto un 37enne di fuori regione,
per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Più in particolare, nella notte tra sabato e domenica, nel corso di un mirato servizio di prevenzione e
repressione del fenomeno dello spaccio di droga nei pressi dei centri di maggiore aggregazione
giovanile, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno proceduto al controllo di tre ragazzi,
a bordo di un veicolo proveniente dalla provincia di Ferrara, il cui atteggiamento, da parte di uno di
loro in particolare, aveva destato sin da subito sospetto, tanto da decidere di accompagnarli in
caserma per approfondire gli accertamenti.
Difatti, a seguito di perquisizione personale e veicolare, il giovane che aveva attirato l’attenzione
degli operatori, è stato trovato con indosso un modesto quantitativo di sostanze stupefacenti, già
suddivise in dosi e pronte per essere spacciate.
In particolare, ben nascosti tra gli indumenti, il soggetto deteneva 27 pasticche di ecstasy, 28 g di
MDMA, ossia un derivato dell’anfetamina, 4 g di cocaina, 7 g di hashish, nonché materiale per il
confezionamento e la somma di circa 2.300 euro in banconote di vario taglio, ritenuta dagli
inquirenti provento dell’attività illecita e pertanto sottoposta a sequestro assieme allo stupefacente.
L’indagato, al termine delle formalità di rito, su disposizione del P.M. di turno della Procura della
Repubblica di Perugia è stato ristretto in camera di sicurezza in attesa del rito direttissimo, a seguito
del quale il Giudice del Tribunale di Perugia ha convalidato l’arresto, disponendo la misura
cautelare dell’obbligo di soggiorno.

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Martedì 15 aprile nella Scuola comunale di Musica G. Puccini saggio della classe di chitarra del Maestro Giulio Castrica

Martedì 15 aprile alle ore 17.00 nella sala 46 della Scuola comunale di Musica G. Puccini saggio della classe di chitarra del Maestro Giulio Castrica, che eseguirà musiche caratterizzanti del repertorio chitarristico dell’800 con Carulli, Sor, Carcassi, ed inoltre in ensemble autori come Bach e Vivaldi. Per l’occasione sono previste anche delle sorprese ad impreziosire il saggio, oltre ai solisti dell’ensemble che recentemente hanno registrato un dvd sulla storia della chitarra in uscita nei prossimi mesi, all’interno del VetulAmeria Festival organizzato da UniTre di Amelia ed Amici del Teatro di Amelia con la direzione artistica di Giulio Castrica. Questa conferenza di recente è stata riproposta all’interno dell’evento curato dalla prof.ssa Cencetti presso la Pinacoteca Comunale, in collaborazione con il Lions Club di Città di Castello e di Montone.

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Stella d’Italia” di Matteo Ceccarini presentata come operaufficiale della Sala VIP del Padiglione Italia – EXPO 2025Osaka


Osaka, Giappone — Nel cuore della Sala VIP del Padiglione Italia per l’EXPO 2025 di Osaka si erge Stella d’Italia, un monumentale dipinto a olio dell’artista di fama internazionale Matteo
Ceccarini, pittore originario di Città di Castello che attualmente vive a Tokyo. Pur essendo ancora poco conosciuto in Italia, lavora da molti anni in Giappone, dove ha svolge l’attività artistica ben consolidata. Dal 2012 rappresenta ufficialmente le belle arti italiane attraverso una mostra permanente presso la Delegazione dell’Unione Europea a Tokyo, e ha realizzato ritratti per figure di spicco nel mondo della scienza, dell’economia e per membri della famiglia imperiale giapponese.
Scelta personalmente dal Commissario del Padiglione, S.E. l’Ambasciatore Mario
Vattani, l’opera rappresenta il fulcro simbolico e culturale dell’ambiente—una celebrazione
dell’identità italiana e della sua capacità di guardare al futuro.
Misurando 2,72 metri di lunghezza per 2 metri di altezza, Stella d’Italia è stata commissionata
appositamente per il Padiglione. Raffigura sette figure: sei incarnano i settori chiave dell’Italia
contemporanea—ricerca scientifica, moda, industria, musica, belle arti e tecnologia—mentre la
settima rappresenta l’Italia stessa. Eseguita con eleganza senza tempo e ispirata ai grandi maestri
italiani, la composizione fonde il patrimonio della pittura classica con una visione attenta alle sfide
e ai valori del presente.
“L’opera offre una riflessione sulla capacità del Paese di rinnovarsi senza perdere il
legame con le proprie radici. È un invito alle nuove generazioni a riconoscere il valore
del loro patrimonio culturale e a viverlo come una base solida su cui costruire il futuro
con fiducia e determinazione.”
Dipinta interamente su alluminio con una tecnica unica sviluppata dall’artista, Stella d’Italia è
anche un omaggio all’innovazione dei materiali e alla conservazione a lungo termine, oltre che
alla ricerca costante dell’eccellenza nell’arte figurativa. L’opera è stata realizzata su iniziativa
dell’artista stesso e interamente finanziata da lui, a testimonianza del suo profondo impegno
personale verso il messaggio e il prestigio del Padiglione.
Matteo Ceccarini è stato il più giovane artista ad aver partecipato alla Biennale di Venezia per le
Arti Visive, e dal 2012 le sue opere sono esposte in permanenza presso la Delegazione
dell’Unione Europea a Tokyo. I suoi dipinti fanno parte delle collezioni di società quotate e di
figure di spicco, tra cui il Dott. Shigeaki Hinohara, uno dei medici più stimati del Giappone.
Stella d’Italia è stata creata in stretta collaborazione con il Padiglione Italia, che ne ha autorizzato
l’uso del logo congiunto per la comunicazione ufficiale. Plauso del sindaco Luca Secondi e dell’assessore alla Cultura Michela Botteghi, hanno espresso le più vive congratulazioni per l’opera realizzata dall’artista Tifernate che promuove in Giappone e in tutto il mondo il meglio del Made in Italy e le eccellenze culturali comprese quelle della nostra città. In attesa di poterlo avere presto a città di castello facciamo sentire la nostra vicinanza con orgoglio e gratitudine”, hanno concluso sindaco ed assessore.
L’opera rimarrà esposta per tutta la durata dell’EXPO 2025, inaugurata alla presenza del vice presidente del consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani e si prevede diventi una delle
attrazioni più iconiche del Padiglione.
Per ulteriori informazioni: www.matteo.jp.

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Manuel Maraghelli lascia Afor dopo 5 anni “E’ stata una grande sfida, abbiamo ricostruito una squadra”

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Il mandato dell’ex amministratore unico è finito lo scorso 6 aprile. Manuel ci parla del quinquennio vissuto a capo dell’Agenzia Forestale, segnato da importanti cambiamenti e passi avanti

Cinque anni intensi, segnati da cambiamenti strutturali, sfide complesse ed un bilancio che, dati alla mano, parla di una realtà rilanciata, più forte e moderna. Manuel Maraghelli, giunto a fine mandato dallo scorso 6 aprile, ha lasciato il ruolo di amministratore unico di AFoR (Agenzia Forestale dell’Umbria) ma lo fa con lo spirito di chi ha lavorato con visione e concretezza, senza dimenticare la dimensione umana del servizio pubblico.

L’inizio

Quando arrivai nel 2020 – racconta Maraghelli – trovai un’agenzia poco coesa, appena riorganizzata con l’ingresso dei colleghi delle ex Comunità Montane. La priorità è stata creare una squadra vera, motivata, dove chi lavora si sentisse parte attiva di un progetto comune. Lavorare nel pubblico dà sicurezza, ma non basta: serve cuore, passione e orgoglio per ciò che si fa”.

La svolta

E proprio su questa spinta, AFoR ha compiuto un deciso salto di qualità, riconosciuto anche dalla Regione Umbria, che a suo tempo aveva evidenziato come l’Agenzia si fosse distinta tra le partecipate per capacità di rinnovamento e peso istituzionale. Cruciale lo sblocco delle assunzioni, che ha segnato una forte inversione di tendenza in termini di risorse umane e generazionali: tra il 2020 ad oggi, nel dettaglio, sono stati assunti 121 operai forestali, 23 funzionari, 28 impiegati e due dirigenti.

I numeri dell’amministrazione Maraghelli

La percentuale di personale pienamente idoneo alle mansioni è aumentata del 56%, – spiega Maraghelli – a dimostrazione dell’importanza del ricambio generazionale. L’età media degli operai era di 60 anni. Se continuasse questo trend l’incremento toccherebbe il 75% nei prossimi 5 anni. Ma serviranno giovani formati. Ecco perché rilancio l’idea di una Scuola di Alta Formazione Forestale, con istruttori interni – i nostri attuali passeranno da 3 a 9 con il progetto For Italy – e percorsi dedicati”.

I dati elencati da Maraghelli confermano il cambio di marcia evidente in questo ultimo quinquennio: “La produttività dei cantieri è aumentata del 12,3% in tre anni; 41 nuovi mezzi sono stati acquistati tra 2020 e 2024, per un valore complessivo di 3,7 milioni di euro. Mezzi e nuove tecnologie che peraltro hanno rivoluzionato in positivo il modo di lavorare nei boschi”. “Il supporto tecnico agli enti pubblici – ha aggiunto – è cresciuto del +37,5% dal 2019 mentre i contratti di concessione sono aumentati del 66,7%. Abbiamo inoltre esteso contratti di valorizzazione fino a 20 anni, per attrarre investimenti privati”.

In ambito antincendio boschivo, AFoR ha invece investito in vasche mobili, moduli AIB, mezzi 4×4, oltre a realizzare 475 km di fasce tagliafuoco e mantenere 689 km di viabilità forestale. L’obiettivo per il 2025 è quello di raggiungere 22 mini-squadre operative coordinate dai Vigili del Fuoco (attualmente sono 17).

L’ex amministratore unico tiene a sottolineare come anche l’autonomia finanziaria di AFoR sia andata crescendo dal 37,96% del 2020 al 45,92% nel 2024, mentre sul fronte appalti sono state gestite circa 80 gare l’anno, con 50 accordi quadro attivi. “Senza dimenticare accordi sindacali in merito ai riconoscimenti di salario, a conferma dell’attenzione riservata anche alla valorizzazione del personale. L’agenzia è stata inoltre riconosciuta da ANAC come stazione appaltante accreditata, ottenendo il massimo punteggio per la gestione autonoma delle gare. Importante anche il capitolo irrigazione e bonifiche, con investimenti per oltre 13 milioni di euro tra fondi PSR, Stato-Regione e progettazioni in attesa di finanziamento”.

Il migliore risultato mai raggiunto e…l’ultimo

Per Maraghelli il risultato migliore mai raggiunto resta però l’aver raggiunto la certificazione Pefc del demanio regionale del Monte Subasio, con oltre 2300 ettari gestiti in modo sostenibile. Traguardo che ha poi portato al premio di Legambiente, afferente il migliore progetto forestale del 2024.

L’ultimo obiettivo raggiunto nel 2025 dall’amministrazione Maraghelli, infine, è stato lo schema di convenzioni con ben 6 istituti medici per offrire ai dipendenti e ai loro familiari l’accesso a servizi di prevenzione, diagnostica, cura e riabilitazione a condizioni vantaggiose.

 “Lascio un’agenzia più moderna, capace e consapevole del proprio ruolo strategico – conclude Maraghelli – ma anche un ambiente dove le persone hanno ritrovato fiducia e motivazione. Dietro tutto questo c’è stato un grande gioco di squadra. Chi lavora in AFoR deve saperlo: serve competenza, ma anche orgoglio. Perché lavorare nella forestazione pubblica significa prendersi cura della terra di tutti”.

Passato, presente e futuro

 “Quello che mi mancherà di più è il rapporto con la splendida squadra che abbiamo realizzato – ha chiuso l’ex amministratore con un pensiero al passato ma con lo sguardo rivolto sempre avanti: Il mio futuro sarà ora raggiungere nuovi traguardi nell’azienda dove lavoro e portare nel mondo il nostro ottimo olio. Per me aver accettato di essere amministratore pubblico è stata una scommessa: volevo dimostrare che si possono ottenere, con progettualità e nuova mentalità, degli ottimi risultati”.

Due rammarichi

Unici rammarichi? Non essere riuscito a far condividere a tutti che la meritocrazia è un bene per tutti e per il nostro Ente in particolare. Oltre a questo c’è anche il mancato avvio di una riforma sulla bonifica, nonostante le sollecitazioni rivolte alla Regione fin dal primo anno di mandato. Afor gestisce infatti circa il 60% del territorio per quanto riguarda la pulizia e manutenzione di fiumi e fossi minori ma l’assenza di fondi nel bilancio regionale rende impossibile garantire un’attività ordinaria efficace. Si è sempre intervenuti in emergenza con manutenzioni straordinarie, che comportano costi molto più elevati. Una riforma era necessaria, anche se avrebbe potuto implicare nuove forme di tassazione, ma è sempre stata rimandata. Continuare ad avere una delega senza risorse è, di fatto, insostenibile”.

Un’eredità importante, insomma, quella lasciata da Maraghelli, che seppur proiettato già verso nuovi obiettivi resterà sempre, idealmente, tra quei boschi e sentieri che ha contribuito a far tutelare e valorizzare.

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Città di Castello: Grande Successo per la Prima di “Sala d’attesa” al Teatro degli Illuminati

Si è tenuta con grande successo presso il Teatro degli Illuminati di Città di Castello la prima rappresentazione di “Sala d’attesa”, un’opera teatrale liberamente ispirata a “In tre sull’altalena” di Luigi Lunari. La regia è stata curata da Silvia Bardascini, che ha anche preso parte alla performance insieme a un cast di talentuosi attori, tra cui Patrizia Belsoli, Giuseppe Caraffini e Silvia Boriosi.

L’evento ha attirato un folto pubblico, dimostrando un vivo interesse per una narrazione complessa e intensa. La trama si sviluppa attorno all’incontro casuale di tre personaggi in una misteriosa sala d’attesa, dove equivoci e coincidenze sorprendenti si intrecciano, creando un’atmosfera densa di suggestioni e interrogativi. L’arrivo di un quarto personaggio, enigmatico e sfuggente, amplifica il clima di incertezza e stimola una miriade di ipotesi tra gli spettatori.

“Sala d’attesa” si distingue non solo per la sua struttura narrativa avvincente, ma anche per la capacità di affrontare questioni esistenziali in modo leggero, con un tocco di umorismo. Sull’orlo del paradosso e del surreale, la rappresentazione si tinge di elementi mistici e poetici, dissolvendo i confini tra realtà e illusione, vita e morte.

Questa prima rappresentazione non segna solo un traguardo importante per il teatro locale, ma apre anche la strada a prospettive più ampie. Grazie alla qualità artistica e alla forza comunicativa del progetto, “Sala d’attesa” ha il potenziale per essere apprezzata oltre i confini regionali. La regia di Silvia Bardascini meritano una menzione speciale: la sua abilità nel trattare un testo complesso lo ha reso accessibile e toccante per una vasta gamma di spettatori, regalando emozioni profonde e riflessioni incisive.

Con questo debutto, Città di Castello riconferma la sua vitalità culturale, promettendo future imperdibili occasioni per gli amanti del teatro.

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