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Il Comune sporgerà denuncia all’autorità giudiziaria per risalire ai responsabili dell’atto vandalico sulle mura urbiche compiuto nei pressi di piazza Garibaldi

“Non chiuderemo gli occhi di fronte a un gesto di inciviltà che offende tutti i tifernati e mortifica gli investimenti che sosteniamo con risorse pubbliche per valorizzare e tutelare il patrimonio culturale e artistico della nostra città. Per questo sporgeremo denuncia all’autorità giudiziaria per risalire ai responsabili dell’atto vandalico compiuto sulle mura urbiche nei pressi di piazza Garibaldi e della Palazzina Vitelli, nei confronti dei quali valuteremo la possibilità di applicare il Daspo urbano”. E’ quanto dichiara il sindaco Luca Secondi a proposito delle scritte rinvenute nel tratto della cinta muraria cittadina appena restaurata alle porte del centro storico, a ridosso della dimora rinascimentale di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e della Palazzina Vitelli.

“Scorci tra i più belli che abbiamo, che abbracciano luoghi dove la famiglia Vitelli ha scritto la storia della nostra città, legandola fino ai giorni nostri a palazzi che sono tra quelli di maggior pregio architettonico e artistico non solo del territorio di Città di Castello, ma dell’Umbria”, sottolinea Secondi, rimarcando “la necessità di una reazione ferma di fronte a chi con maleducazione e superficialità dimostra di non amare la città”. A supporto della denuncia, l’amministrazione comunale metterà a disposizione ogni elemento di prova che potrà essere desunto dalle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza attivo nel centro storico, auspicando che le forze dell’ordine, in collaborazione con la Polizia Locale, possano individuare gli autori del vandalismo.

Le scritte sono state tracciate apparentemente dalla stessa mano sulla sommità delle pareti in pietra che costeggiano i giardini di piazza Garibaldi e l’area verde antistante la palazzina Vitelli. Spazi nei quali le stesse coperture del cantiere per il restauro delle mura urbiche erano già state imbrattate con le bombolette, che qualcuno ha ritenuto di usare anche sul manufatto appena scoperto alla vista dopo la fine dei lavori. “Appena un mese fa il consiglio comunale ha approvato il regolamento di Polizia, Sicurezza Urbana e Daspo Urbano con l’intenzione di mettere a disposizione della comunità uno strumento a salvaguardia della convivenza civile, della sicurezza dei cittadini e della più ampia fruibilità dei beni comuni”, ricorda Secondi.

“Ecco perché – puntualizza il sindaco – di fronte a una così macroscopica mancanza di rispetto per una bene di tutti, siamo determinati a tutelare in ogni modo gli interessi dei nostri concittadini, che hanno il diritto di vivere in una comunità sicura, ma anche il diritto di usufruire di luoghi pubblici decorosi e adeguati alle relazioni sociali, che ognuno di noi è chiamato a tutelare e curare con educazione e senso civico”. I tratti sfregiati con lo spray fanno parte di una porzione della cinta muraria cittadina compresa tra Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e la Palazzina Vitelli, sulla quale sono appena stati conclusi i lavori da 1 milione e 500 mila euro per il restauro conservativo del manufatto in pietra finanziati con contributo regionale a valere sulle risorse POR-

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Solennità dell’assunzione di Maria Vergine. Le celebrazioni nella basilica di Canoscio

Martedì 15 agosto la Chiesa celebra la solennità dell’Assunzione della Vergine Maria. Come é tradizione tantissimi fedeli saliranno al colle di Canoscio, sulle colline sopra Trestina, per pregare Maria e per passare il ferragosto negli spazi adiacenti la basilica dedicata all’Assunta.
Nel santuario della Madonna del Transito a Canoscio si celebra in questi giorni la novena in preparazione alla festa.
Lunedì 14 agosto alle ore 21 si svolgerà la processione dalla Pieve di Canoscio fino al Santuario.


Il giorno della festa, martedì 15 agosto, si celebreranno le sante messe alle ore 7, 8 , 9.30, 11, 16.30 e 18. Alle ore 11 la celebrazione sarà presieduta dal vescovo di Città di Castello mons. Luciano Paolucci Bedini.
Il giorno seguente, mercoledì 16 agosto, protagonisti della festa saranno i bambini: dopo ogni santa messa – ore 9, 11, 16.30 e 18 – ci sarà la benedizione a loro dedicata.
Durante tutto il periodo della festa i sacerdoti saranno a disposizione per le confessioni.

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L’Amministrazione comunale in visita a Sinj in occasione della manifestazione più importante dell’anno

Nell’ultimo fine settimana, una delegazione del Comune di Sansepolcro, ha raggiunto la città di Sinj, in Croazia, per partecipare all’ALKA, manifestazione storica, che rievoca la battaglia contro l’invasione turca dei territori della regione, fatti avvenuti nel 1715. 

Grazie alla fortificazione della collina che sovrasta la città di Sinj, la popolazione locale, in gran parte originaria della vicina Bosnia, nonostante in numero nettamente inferiore di soldati, riuscì a respingere l’attacco dei Turchi e a scongiurare il tentativo di conquista dei territori circostanti.

Quanto sia sentita la manifestazione che rievoca gli eventi, è testimoniato dalla grande partecipazione popolare che accompagna la tenzone, paragonabile alla Corsa all’anello, dalla diretta sulla seconda rete tv  nazionale croata e dalla partecipazione di importanti personalità, come il Presidente della Repubblica, il Premier e vari ministri, oltre al Presidente ungherese.

La fierezza degli ALKARI (cavalieri) che si sfidano con portamento marziale, le vesti tipiche dei figuranti e la bellezza dei cavalli, sono sicuramente elementi che rendono questo appuntamento ricco di colori ed emozioni.

L’assessore alla città gemellate Valeria Noferi e il Presidente del Consiglio Comunale, Antonello Antonelli, sono stati accolti con grande amicizia, dal Sindaco Miro Bulj, dai rappresentanti dell’amministrazione e del Consiglio locali, e hanno avuto la possibilità di incontrare i funzionari delle istituzioni locali, per coinvolgerli  nel progetto del Consiglio Comunale dei Giovani, che già vede collaborare le città di Nauchatel e Sansepolcro, oltre che per rinsaldare quella amicizia reciproca, che in questi ultimi anni, complice il COVID, ha subito un rallentamento, con l’invito alla storica società dell’ALKA, a partecipare al Palio della Balestra a Sansepolcro, anche per pianificare future, più intense collaborazioni nel settore delle rievocazioni storiche.

Questi incontri sono stati facilitati dalla presenza di Maija Malbasa, nativa di Sinj, ma residente in Valtiberina e importante elemento dell’ufficio turistico, nel frangente, utilissima interprete.

Da parte del Comune di Sansepolcro un ringraziamento al Sindaco e all’amministrazione della città di Sinj, per la eccezionale accoglienza riservata ai propri rappresentanti.

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I Nuotatori Tifernati Polisport hanno partecipato, con un loro atleta, ai Campionati Mondiali di Nuoto Masters tenutisi a Fukuoka, in Giappone

Marco Dionisi, categoria M 30, atleta eclettico, ha iniziato a nuotare agonisticamente a sette anni.
Dopo una pausa dalle competizioni, è tornato alle gare master assieme ai Nuotatori Tifernati polisport anche se per motivi personali (insegna fisica e matematica a Fabriano e vive a Gubbio) si allena negli impianti eugubini.

A Fukuoka ha disputato ben 4 gare (800 stile libero, 200 dorso, 200 e 400 misti) dove ha riportato eccellenti piazzamenti ma il vero capolavoro lo ha fatto nella gara più dura, i 400 misti dove si è classificato al settimo posto di categoria!

Sempre nei 400 misti oltre a questa ultima eccellenza mondiale, non si possono dimenticare il 5 posto agli italiani e il 4 posto agli europei di Roma entrambe nello scorso anno.

E’ la prima volta che i Nuotatori Tifernati Polisport giungono così in alto in una competizione mondiale dove erano riusciti a partecipare una sola volta in passato ovvero nel 2012, quando fu proprio l’Italia ad ospitarli negli impianti di Riccione.

Grande la soddisfazione dei compagni di squadra, capitanati dal responsabile Valentino Cerrotti, dall’assessore allo Sport, Riccardo Carletti e dal Presidente Polisport, Stefano Nardoni.”Un risultato straordinario che rappresenta un esempio per tutti coloro che a vari livelli praticano lo sport con passione e determinazione”.

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Pavimentazione in cotto nel centro storico: l’Amministrazione comunale precisa “ percorso pienamente condiviso con il sottosegretario Sgarbi. Il Consigliere Chieli si appropria di meriti che non ha”

Come modificare la realtà delle cose. Potrebbe essere questo il titolo della commedia messa in atto dal consigliere Laura Chieli e da Fratelli d’Italia a Sansepolcro sulla questione relativa alla pavimentazione in cotto. La consueta e comprovata ‘mania di protagonismo’ del consigliere la porta ad intestarsi un merito che non ha. Infatti, l’Amministrazione Comunale ha pienamente condiviso il percorso relativo alla definizione degli interventi sulla pavimentazione del Centro Storico direttamente con il Sottosegretario Vittorio Sgarbi, in occasione della sua visita a Sansepolcro del 27 luglio scorso. Sgarbi ha definito il progetto originario con il cotto ‘Bello e pulito’, ma ha suggerito un approccio diverso: nessuna nuova pavimentazione né in pietra né in cotto ma un restauro totale dell’esistente cercando di conservare il più possibile l’attuale immagine senza l’effetto di pavimentazioni nuove di zecca.

L’approccio quindi è cambiato: da pietra o cotto, a restauro anziché sostituzione. Il confronto avuto con Vittorio Sgarbi è stato utile e prezioso, con responsabilità e rispetto istituzionale, virtù quest’ultima che il consigliere Laura Chieli dimostra sempre più frequentemente di non possedere (come dimostra anche il suo comportamento tenuto sulla vicenda del trasferimento alunni del biennio Liceo), abbiamo preso atto di quanto suggerito da una elevata carica dello Stato e da un autentico esperto d’arte. Vittorio Sgarbi del resto, ben prima delle vanagloriose dichiarazioni del consigliere Laura Chieli, ha pubblicato un contributo sulla stampa nazionale, di cui sotto potete trovare un estratto esaustivo, sulla questione. Smentendo quanto detto da Laura Chieli la quale, se avesse un minimo di intelligenza politica si sarebbe confrontata con l’Amministrazione Comunale invece di cercare notorietà personale sul web con informazioni, dichiarazioni e frasi ad effetto non vere e fuori luogo.

Un’ultima riflessione: il consigliere Laura Chieli e Fratelli d’Italia non c’entrano nulla con le decisioni prese e condivise con il Sottosegretario Vittorio Sgarbi, ma alludono addirittura ad un intervento ‘dall’alto’ dei loro esponenti che avrebbero interferito con le valutazioni della Soprintendenza. Questo, se rispondesse a verità, sarebbe gravissimo e non sarebbe circoscritto alla dialettica politica ma come argomento da Procura della Repubblica.

“Sono felice della conclusione della vicenda” queste le dichiarazioni rese sulla stampa dal Sottosegretario Vittorio Sgarbi “che ha visto su posizioni contrastanti l’Amministrazione e una parte dell’opposizione. La questione era posta male e si riduceva alla scelta dei materiali per la pavimentazione delle piazze del centro storico in una supposta alternanza tra cotto e pietra. La posizione della Soprintendenza di Arezzo e della Soprintendenza speciale per il Pnrr che amministra il fondo stabilito dal Ministero dell’Interno, ha condotto alla scelta migliore, confermando l’intesa che io avevo stabilito con l’Amministrazione Comunale: il restauro delle pavimentazioni esistenti superando di fatto la diatriba sui materiali.

Il sacrificio, da parte dell’Amministrazione Comunale, della proposta dei progettisti che era  sembrata suggestiva, è però stato largamente compensato, senza rischi per il finanziamento, con una distribuzione dell’intervento per le strade e le vie della città, restituite alla pavimentazione in pietra da quella insolente dell’asfalto. Devo riconoscere che sindaco e giunta di Sansepolcro, nell’incontro del 27 luglio scorso, hanno condiviso con convinzione la mia proposta che risolve alla radice la questione. Ringrazio il sindaco e gli assessori, i soprintendenti e mi auguro che nello spirito di interesse comune, l’opposizione manifesti il proprio consenso e la sua approvazione alla felice soluzione trovata”.

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Alla guida di un ciclomotore mai revisionato senza patente e copertura assicurativa, multato per oltre 6000 euro

Una pattuglia della Polizia Locale in piazza Garibaldi durante un normale controllo su un ciclomotore in transito ha identificato il conducente, cittadino straniero non ancora ventenne. Acquisita la regolarità dei documenti comprovanti il soggiorno in Italia dello straniero, la pattuglia accertava che il soggetto non aveva mai conseguito alcuna patente di guida e che il ciclomotore era privo di copertura assicurativa oltre che mai revisionato.

Comminate sanzioni amministrative per oltre 6000 euro e disposto il sequestro del ciclomotore per la successiva confisca. In un altro controllo poi e’ stato intercettato un extra comunitario non in regola con i documenti di guida e del veicolo in pieno centro storico. “Cominciano a vedersi i risultati delle pattuglie appiedato in centro storico che oltre a mettersi a disposizione di cittadini e turisti, controllano anche la circolazione stradale”, ha precisato l’assessore alla Polizia Locale, Rodolfo Braccalenti nel sottolineare l’impegno continuo del Comandante Emanuele Mattei e di tutto il corpo.

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Chiusi gli uffici comunali nella giornata di lunedi 14 Agosto


Chiusura uffici comunali, Lunedi 14 Agosto: ordinanza sindacale numero 218. “Valutata la necessità, nell’ambito della più generale riduzione della spesa pubblica, di adottare provvedimenti tesi al contenimento dei consumi energetici, da perseguirsi in particolari periodi dell’anno caratterizzati da consistente riduzione dell’accesso ai servizi comunali da parte dell’utenza e della correlata contrazione del numero di unità di personale in servizio in concomitanza con la fruizione delle ferie, in occasione delle celebrazioni del 15 agosto; ritenuta, per le finalità sopraesposte, l’opportunità di disporre la chiusura degli uffici comunali nel giorno del 14 agosto ricadente di lunedì; considerato che saranno comunque garantiti il Servizio di Polizia Municipale (servizio vigilanza), il Servizio Turismo (front-office) e i servizi che vengono già svolti in reperibilità. Visto D. Lgs. n. 267 del1’8/08/2000, in particolare l’articolo 50 che attribuisce al Sindaco la competenza in ordine agli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici nonché gli orari di apertura al pubblico degli uffici dislocati nel territorio” – si legge nell’ordinanza che annuncia “la chiusura degli Uffici Comunali nel giorno Lunedi 14 agosto. Saranno comunque garantiti il Servizio di Polizia Municipale (servizio vigilanza), il Servizio Turismo (front-office) ed i servizi che vengono già svolti in reperibilità”.

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Giuseppe Cuccarini ieri mattina in Comune per i successi nella pallavolo in una cerimonia nella quale è stata ricordata anche l’esperienza sportiva di Rossella Cestini


C’era la storia della pallavolo di Città di Castello stamattina in Comune per celebrare i successi sportivi di Giuseppe Cuccarini, uno dei giganti usciti da una stagione sportiva irripetibile che ha dato al volley italiano e internazionale straordinari interpreti. Una riunione alla quale non sarebbe mancata Rossella Cestini, indimenticabile giocatrice di una squadra femminile tifernate capace di conquistare successi unici a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, che è scomparsa nella notte e che è stata ricordata da tutti i presenti con un minuto di raccoglimento prima dell’inizio della conferenza stampa e attraverso i racconti delle esperienze condivise. “Rossella è stata una grande pallavolista, che ha scritto pagine meravigliose nello sport, nella professione e nel servizio alla città e che oggi credo sarebbe stata contenta di una giornata come questa, nella quale Città di Castello e la sua amministrazione comunale rendono omaggio alla bravura e ai risultati eccezionali di uno dei figli di una generazione di talenti incredibili, che siamo contenti di aver raccolto oggi attorno a noi”, ha detto l’assessore allo Sport Riccardo Carletti, che a nome anche del sindaco Luca Secondi ha premiato Cuccarini con una targa per testimoniargli “la gratitudine e l’orgoglio di Città di Castello per la prestigiosa carriera sportiva in ambito internazionale che ha connesso i ripetuti successi all’immagine della città”.

“Cuccarini è il simbolo della tradizione prestigiosa di una pallavolo che a Città di Castello ha fatto appassionare, divertire e gioire, con i traguardi sportivi impensabili ottenuti da una piccola realtà come la nostra e i successi in Italia e nel mondo raccolti con eccezionale bravura e professionalità da grandi tecnici, giocatori e anche direttori di gara”, ha sottolineato Carletti, prendendo la parola dopo Simone Santi, giornalista e arbitro internazionale che ha fischiato in tutte le più importanti manifestazione sportive del mondo e che ha moderato l’incontro con la stampa. Accanto a loro a testimoniare la soddisfazione per la carriera di Giuseppe Cuccarini, presente con la compagna Roberta e il fratello Luca, sono stati gli storici amici della sua vita sportiva, tra i quali Arveno Joan e Fausto Polidori, allenatore tra l’altro di Rossella Cestini, che ne hanno sottolineato le doti umane, le conoscenze tecniche, i sani valori, ma anche il senso di appartenenza alle sue origini che ne hanno caratterizzato il percorso sportivo. “Fa sempre molto piacere tornare a casa, le mie radici di uomo e di sportivo sono sempre forti dentro di me, anche se per lavoro mi sono allontanato molto”, ha affermato Cuccarini. “Ovunque vada porto sempre con orgoglio la mia identità tifernate, tutto ciò che mi lega a questa comunità, tutto ciò che mi ha permesso di arrivare a traguardi personali e sportivi importanti”, ha affermato il tecnico, ringraziando il sindaco Secondi e l’assessore Carletti per averne voluto onorare una carriera che nell’ultima stagione lo ha visto vincere il campionato e la Coppa Italia di serie A2 con la società di pallavolo femminile del Roma Volley Club, dopo aver mietuto successi in Italia e all’estero. “Se ho potuto fare della pallavolo la mia professione lo devo al fatto che qui a Città di Castello per 10-15 anni sono stato in una scuola, in cui ognuno di noi imparava e metteva del proprio per crescere e migliorare insieme a Fausto Polidori, che è stato il precursore e l’animatore di tutto”, ha raccontato Cuccarini. “Ho imparato tanto e poi ho iniziato a camminare da solo – ha evidenziato il tecnico – togliendomi belle soddisfazioni come quest’anno, dove a Roma siamo stati protagonisti di una grande stagione, vincendo tutte le partite tranne una persa 3-2 e tornando in serie A1, dove continuerò ad allenare anche nel prossimo campionato”.

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La Regione Umbria blocca l’inserimento lavorativo degli ex percettori di Reddito di Cittadinanza, Thomas De Luca (M5S) presenta interrogazione scritta

Sono 2.500 i nuclei familiari in Umbria che hanno perso il Reddito di Cittadinanza dopo la brutale comunicazione ricevuta tramite sms in seguito alle disposizioni della Legge di Bilancio. Una bomba sociale pronta ad esplodere dal momento che l’esclusione terrebbe conto del requisito di occupabilità senza contemplare tutte le situazioni di marginalizzazione sociale che avrebbero reso necessaria un’integrazione del sussidio. Per tentare di ricollocare lavorativamente chi ha perso il RdC, il governo ha annunciato l’attivazione di una serie di misure di politiche attive del lavoro, ad oggi previste, ma tutt’altro che pronte. 

Tra le misure previste per il ricollocamento c’è il programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL), un’azione di riforma inserita nel PNRR per riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro. Peccato che la Regione Umbria stia letteralmente impedendo l’inserimento lavorativo degli ex percettori del Reddito di Cittadinanza. Linee guida non approvate e percorsi bloccati, così la parte del programma GOL dedicato ai più fragili rimane ferma al palo. Parliamo di migliaia di persone senza più reddito e senza alcun percorso di accompagnamento nel mondo del lavoro. Un limbo senza via di uscita in cui migliaia di umbri rischiano di rimanere imprigionati, accompagnati (senza gentilezze) fuori dal RdC. Persone gettate in mare aperto e costrette a nuotare nonostante gravi situazioni di disagio che non permettono di trovare un’occupazione. Proprio a questo si dovrebbe rivolgere il percorso 4 “Lavoro e Inclusione sociale” del programma GOL.

Il programma comprende un’offerta di servizi integrati, basati su una cooperazione tra pubblico e privato. Un percorso per la ricollocazione collettiva e quattro percorsi di accompagnamento al lavoro dedicati a singoli e persone. La giunta regionale dell’Umbria ha adottato il Piano Attuativo Regionale ed approvato le linee guida per la realizzazione delle misure rivolte ai beneficiari dei percorsi 1, 2 e 3. Mancano però le linee guida rivolte ai beneficiari del percorso 4 che comprendono le situazioni più complesse di reinserimento lavorativo e che andrebbero a sostegno di chi si trova in uno stato di disagio e nella disperata situazione della perdita del sussidio. Si tratta di profili con bassa occupabilità che presentano ostacoli e barriere che vanno oltre la dimensione lavorativa. 

A tale proposito, il consigliere regionale e portavoce umbro del M5S, Thomas De Luca, ha presentato un’interrogazione alla giunta per sapere “come intenda contribuire a supportare i centri per l’impiego nella gestione della presa in carico delle persone che presentano particolari criticità e disagio con profili di bassa occupabilità indirizzati nel percorso 4 del GOL. Se a tal fine la giunta regionale intenda chiarire le modalità di gestione dei beneficiari del RdC indirizzati ai CPI per l’accesso al ‘Supporto per la formazione e il lavoro’ e se si intenda procedere a stretto giro all’emanazione delle linee guida per la realizzazione delle misure rivolte ai beneficiari del percorso 4 chiarendo per quale motivo fino ad oggi non siano state prodotte contrariamente a quanto già avvenuto per gli altri percorsi”.

Ci troviamo davanti ai fattori perfetti per una situazione esplosiva. Un grave disagio che non ha alcun spazio di risposta da parte della Regione e che rischia di avere come unici destinatari i comuni. Ciò che viene dopo è il lavoro nero, una manovalanza a basso costo per la criminalità organizzata e la disperazione.

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Museo del Duomo, Campanile Cilindrico ed Oratorio di San Crescentino Morra di Città di Castello. Iniziative culturali in programma Chiostri Acustici tra Umbria e Toscana 2023

In vista delle imminenti festività le strutture museali diocesane rimarranno regolarmente aperte anche lunedì 14 e martedì 15 agosto Festa Assunzione di Maria 10.00-13.00/15.30-18.00
Per la visita all’Oratorio è necessaria la prenotazione al seguente numero: 331 5793733.


Si ricorda che presso il Museo diocesano è disponibile la Ecclesia card che offre la possibilità di sconti e agevolazioni sul prezzo di ingresso ad oltre venti strutture museali convenzionate civiche ed ecclesiastiche di Città di Castello, dell’Umbria e della Toscana senza alcuna scadenza temporale.


​Continuano gli appuntamenti dell’iniziativa Chiostri Acustici tra Umbria e Toscana X Edizione 2023 di cui si allega il programma.
Per informazioni 075 8554705 museo@diocesidicastello.it

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Morte Rossella Cestini: Forza Italia vicina alla famiglia

Il coordinamento comunale di Forza Italia esprime sentite condoglianze per la prematura scomparsa di Rossella Cestini.

Il coordinatore comunale Tommaso Campagni

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Verini “umanità, amore per la città. Sempre dalla parte dei piu’ deboli e delle donne, questa era Rossella Cestini”

“Il dolore per la scomparsa di Rossella Cestini è davvero grande e corale, a Città di Castello. Ognuno ha pezzi di vita incrociati con la vita intensa di Rossella. Il mondo dello sport e della pallavolo, con i grandi successi giovanili.

Il mondo delle persone deboli e fragili: la sua lunga attività di assistente sociale le ha consentito di seguire con umanità un numero grandissimo di persone e famiglie in difficoltà. Ne ho testimonianza diretta negli anni in cui mi ritrovai alla guida della USL e toccai questo con mano, ogni giorno. Tutti ricordano le sue battaglie e il suo impegno per la parità di genere, i diritti delle donne, la difesa di conquiste civili come la 194. La Politica ricorda la sua passione, di dirigente del nostro partito e di amministratrice comunale.

Rossella amava la città e l’ha servita con capacità e disinteresse personale, con grande spirito civico. Ha combattuto fino all’ultimo questa ultima battaglia, con il coraggio di sempre. Un abbraccio forte al caro Claudio Tomassucci, ad Alessio e a tutti i familiari”.

Così il Senatore Walter Verini, ricordando Rossella Cestini

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Il cordoglio del sindaco Luca Secondi e di tutta l’amministrazione comunale per la scomparsa di Rossella Cestini.


 
“Con Rossella Cestini perdiamo una meravigliosa figura di donna della nostra città, una tifernate vera che amava profondamente la sua terra e la sua gente, una persona sensibile e intelligente, che ha saputo vivere intensamente nella nostra comunità come appassionata sportiva, professionista seria e preparata nell’ambito della sanità, politica e amministratrice pragmatica, competente, scrupolosa e generosa, che ha sempre lavorato per il bene di Città di Castello con il sorriso e con uno sguardo attento al sociale, in particolare alle donne, ai loro diritti, alla loro emancipazione e alla loro protezione, per i quali si è sempre battuta in prima linea fino all’ultimo”.  

E’ il pensiero che il sindaco Luca Secondi dedica a Rossella Cestini alla notizia della sua scomparsa, esprimendo a nome di tutta l’amministrazione comunale cordoglio e vicinanza al marito Claudio Tomassucci, al figlio Alessio e a tutti i familiari. “Personalmente perdo un’amica cara, a cui ho voluto molto bene, una presenza costante da quando ho iniziato a fare politica, in un percorso da amministratore nel quale non mi ha mai fatto mancare i suoi consigli e la sua esperienza, frutti preziosi di un rapporto umano bello e sincero, a cui ho sempre tenuto tantissimo”, sottolinea Secondi.

“I momenti passati insieme, nella comune militanza politica, nell’esperienza amministrativa condivisa in consiglio comunale e nella giunta guidata dal sindaco Luciano Bacchetta, nelle giornate e nelle serate trascorse in amicizia, riaffiorano in un tumulto di emozioni: li ricordo tutti con il sorriso, nonostante la commozione e le lacrime di queste ore, perché il sorriso era un tratto distintivo di Rossella che porterò sempre nel cuore ed è ciò con cui la voglio salutare in questa giornata così triste e dolorosa per tutti coloro che le hanno voluto bene”. Assessore comunale all’Urbanistica e ai Servizi Educativi fino al 2021 nell’ultima giunta guidata dal sindaco Luciano Bacchetta, Rossella Cestini ha vissuto tre vite con cui ha scritto un pezzo di storia di Città di Castello. Oltre che agli studi magistrali, ha legato la sua giovinezza alla pionieristica esperienza sportiva della pallavolo femminile tifernate a cavallo degli anni Sessanta e Settanta.

Campionessa italiana juniores, insieme alle compagne della Fisa-Tifernum nel 1969 ha vinto la prima edizione dei giochi della gioventù, con la conquista della medaglia d’oro al foro italico di Roma che nessuna squadra umbra è mai più stata capace di aggiudicarsi da allora, e nel 1972 ha ottenuto la storica promozione nel campionato nazionale di serie A. Con il diploma universitario di Assistente Sociale conseguito all’Università di Perugia e la laurea in Sociologia all’Università di Urbino, dopo una prima esperienza da assistente sociale nel 1981 ha intrapreso la carriera di funzionario sanitario nell’Asl 1 e poi nell’Usl Umbria 1, come responsabile di posizione organizzativa del Servizio Assistenza Sociale e coordinatrice delle attività e dei servizi socio-sanitari del Distretto Alto Tevere.

L’esperienza da amministratrice pubblica è stata la terza vita di Rossella Cestini, che è entrata in consiglio comunale nel 1993 e ha ricoperto ruoli di responsabilità istituzionale con tre sindaci. Nelle legislature di Adolfo Orsini è stata presidente della Commissione Assetto del Territorio e dal 1999 al 2001 assessore all’Urbanistica e al Bilancio. Con Fernanda Cecchini è stata capogruppo consiliare dei DS dal 2001 al 2006 e assessore alla Cultura, alla Scuola e alla Formazione dal 2006 al 2011. Segretaria del Partito Democratico di Città di Castello dal 2013 al 2016, nel secondo mandato del sindaco Luciano Bacchetta Cestini è stata assessore all’Urbanistica e ai Servizi Educativi dal 2016 al 2021, in una giunta nella quale l’attuale sindaco Luca Secondi è stato assessore ai Lavori Pubblici e poi vice sindaco. I funerali saranno celebrati venerdì 11 agosto alle ore 15.00 nella cattedrale di Città di Castello.

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Città di Castello piange per la scomparsa di Rossella Cestini


Città di Castello piange per la scomparsa di Rossella Cestini, già assessore e grande protagonista della vita politica politica tifernate. Dirigente dei servizi sociali della Asl di Città di Castello, segretario del Partito Democratico, ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale, capogruppo e assessore al Comune di Città di Castello. Rossella Cestini, donna di spessore, combattiva e risoluta, non è riuscita ha vincere la battaglia più importante, se ne va troppo presto, per colpa di un tumore con cui combatteva da tempo. Lascia il marito Claudio Tomassucci, per anni direttore di Sogepu e dirigente calcistico regionale di altissimo livello è il figlio Alessio, a loro vanno le condoglianze della nostra redazione. 

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Alla guida sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti, denunciate tre persone

I Carabinieri della Compagnia di Città di Castello, nel contrastare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria tre persone.

Nello specifico a seguito di sinistro stradale, avvenuto nella notte di domenica nel comune di Città di Castello,un 41enne del posto è stato sorpreso alla guida in stato di ebbrezza alcolica e sotto l’effetto di stupefacenti.

L’uomo infatti, alla guida della propria berlina, ha perso il controllo del mezzo finendo fuori dalla sede stradale, fortunatamente senza arrecare danni ad altri mezzi o persone. Sottoposto agli accertamenti sanitari, l’uomo è risultato avere un tasso alcolemico di oltre quattro volte superiore il limite e di aver fatto uso di cannabinoidi. 

Durante i controlli alla circolazione stradale, operati sulle arterie principali, un altro uomo di 50anni ed una donna 24enne, rispettivamente di Città di Castello e di San Giustino, sono stati trovati alla guida con un tasso alcolemico superiore al limite consentito. 

Per tutte e tre le persone sono scattate le denunce in stato di libertà all’A.G. ed il ritiro immediato della patente di guida. 

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Tutto è pronto per la Donazione della Santa Spina. Dal 13 al 20 agosto si accende la sfida tra i Rioni per la conquista del Palio

È un vero e proprio tuffo nel Medioevo, in un mondo fatto di dame e cavalieri, pittori e guerrieri, che ci permette di riscoprire e vivere fatti, emozioni e colori di un tempo passato.
A Montone, dal 13 al 20 agosto, torna la Donazione della Santa Spina, una delle rievocazioni storiche più antiche e suggestive dell’Umbria.
Una settimana di festeggiamenti per preservare la memoria e la tradizione del borgo e dei suoi personaggi più illustri attraverso spettacoli, eventi culturali e gare di tiro con l’arco; ricordando le gesta della Famiglia Fortebracci: dal padre Braccio, grande Capitano di Ventura fino al figlio, Carlo, che ha donato a Montone la Santa Spina, per recare onore e prestigio al suo paese e alla sua gente.
La regia è nelle mani del Consiglio della Pro loco montonese, con il contributo dell’Amministrazione comunale, ma la manifestazione coinvolge l’intera cittadinanza in un costante lavoro di ricerca che rappresenta un preziosissimo valore aggregativo e di trasmissione di cultura e tradizioni.

Le parole del sindaco Rinaldi
“Nel nostro borgo la storia e la tradizione trovano il loro compimento in una rievocazione unica nel suo genere, con una funzione non solo storiografica e teatrale, ma anche divulgativa: viene raccontata la storia, fatta dai grandi nomi che hanno segnato le sorti d’Italia, ma anche quella più nascosta, quella della gente comune”, riferisce il sindaco Mirco Rinaldi, che approfitta per ricordare la possibilità di visitare durante i giorni della Festa anche la mostra ‘Celebrando Luca Signorelli’, inaugurata pochi giorni fa nella Chiesa di San Francesco.

La Festa
La Donazione della Santa Spina nasce all’inizio degli anni ’60 come celebrazione religiosa e ostensione della stessa. Negli anni successivi si è sviluppata inserendo anche la sfida tra i Rioni di Montone: Porta del Borgo, Porta del Monte e Porta del Verziere, che si affrontano per aggiudicarsi il Palio ed eleggere la propria Castellana.
I tre Rioni acquisiscono punti sfidandosi nelle scene di vita medievale: delle vere e proprie rappresentazioni storiche realizzate dai rionali negli angoli più belli del borgo, che narrano fatti notevoli della storia, o anche semplicemente momenti di vita quotidiana del 1400. Queste vengono chiamate dai montonesi “Stornellate”, in memoria di quando, nel passato, le prime scene venivano cantate su musica, sotto forma di stornelli, per l’appunto.
Le scene di vita medievale vengono giudicate da una giuria di esperti, che valutano la storicità, la scenografia e l’interpretazione.
L’altra gara che porta punteggio per la vittoria del Palio è la sfida di tiro con l’arco: negli anni a Montone si è creata una vera e propria tradizione di tiratori, che si allenano tutto l’anno e competono per la Festa della Santa Spina, ma anche in tutta Italia durante le varie gare di
arco storico.
La somma dei punteggi realizzati nelle scene di vita e nel tiro con l’arco permettono di aggiudicarsi il Palio della Santa Spina ed eleggere la prima Dama del rione come Castellana, Margherita Malatesta, moglie di Carlo Fortebracci.
I punteggi rimangono segreti fino al sabato sera, quando nella piazza del paese, in un clima intriso di tensione e competizione, viene proclamato il Rione vincitore.
Durante la settimana poi, anche i più piccoli si sfidano tra loro nei giochi popolari, tra risate e tanto divertimento. In più, ogni sera saranno aperte le taverne rionali per gustare i piatti della tradizione.
“Tutto è pronto per l’inizio, domenica 13, della rievocazione storica della Donazione della Santa Spina, che per tutta la settimana vedrà sfidarsi i tre rioni per la conquista del Palio e per eleggere la propria candidata Castellana – precisa Raffaele Bei, presidente della Pro loco montonese -. Il tiro con l’arco e le rappresentazioni medievali, che ogni rione ambienterà nella propria parte del centro storico, saranno decisive per la vittoria finale. Chiuderà la festa, domenica 20, il corteo storico della donazione, dove la Castellana appena eletta, sfilerà al fianco di Carlo Fortebracci, che farà ritorno a Montone recando in dono la Santa Spina, in un ultimo atto dove si mescola la fierezza nel rievocare un glorioso passato, all’emozione di vedere l’ostensione al pubblico della reliquia della Santa Spina”.

La mostra fotografica di Paolo Ippoliti
Tra gli appuntamenti da non perdere, all’interno della Festa anche la mostra fotografica di Paolo Ippoliti dal titolo “La Santa Spina, la storia la bellezza”, ospitata nel Chiostro di San Francesco.
In esposizione 16 immagini, tutte dedicate alla festa e ai suoi momenti più significativi, in grande formato e scelte tra quelle scattate nell’edizione del 2022, l’anno che ha segnato la grande ripartenza della celebrazione della Donazione della Santa Spina dopo i limiti imposti dal Covid.

Programma 2023

Domenica 13

  • Museo di San Francesco ore 11: visita teatralizzata in costume storico per il Museo
    ed il borgo medievale;
  • Chiostro di San Francesco ore 17.30: “Braccio Fortebraccio è tornato a Montone”, spettacolo per bambini;
  • Centro storico ore 19.30: apertura taverne rionali.

Lunedì 14

  • Rocca di Braccio ore 21.30: gara di tiro con l’arco tra i Rioni.

Martedì 15

  • Museo di San Francesco ore 11: visita teatralizzata in costume storico per il Museo
    ed il borgo medievale;
  • Chiostro di San Francesco ore 17: “Braccio Fortebraccio è tornato a Montone”, spettacolo per bambini;
  • Rocca di Braccio ore 18: sfida tra gli Arcieri Malatesta di Montone e gli Arcieri Storici del Girfalco di Fermo;
  • Rocca di Braccio ore 21.30, “Calandrino e i suoi amici alla corte dei Fortebracci”. Novelle del Boccaccio rivisitate dalla compagnia teatrale Astra. Spettacolo ad ingresso libero.

Mercoledì 16

  • Dalle ore 21: “Duplice Pietade”
    Rappresentazione medievale del rione Porta del Monte.

Giovedì 17

  • Dalle ore 21: “Itinerarium Mentis”
    Rappresentazione medievale del Rione Porta del Verziere.

Venerdì 18

  • Dalle ore 21: “Il sogno di Giacoma”
    Rappresentazione medievale del Rione Porta del Borgo.

Sabato 19

  • Chiesa di San Francesco ore 11: “Propter bonam, mutuam et cordialem
    amicitiam”. La Vergine col Bambino e santi di Luca Signorelli migrata alla National Gallery di Londra. Conferenza. Relatrice prof. Valentina Ricci Vitiani;
  • Chiostro di San Francesco ore 17: “Braccio Fortebraccio è tornato a Montone”, spettacolo per bambini;
  • Rocca di Braccio ore 18: Guanto di Sfida. Giochi popolari tra i giovani dei Rioni;
  • Piazza Fortebraccio ore 21.30: proclamazione del Rione vincitore.

Domenica 20

  • Museo di San Francesco ore 11: visita teatralizzata in costume storico per il Museo
    ed il borgo medievale;
  • Centro Storico ore 18: Corteo Storico della Donazione della Santa Spina;
  • Chiostro di San Francesco ore 21.15: “Omnia Vincit Amor”, concerto della Corale Braccio Fortebraccio diretta dal Maestro Francesco Fulvi.

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Arcaleni (Castello cambia) “Pronto Soccorso: gli annunci non bastano, serve nuovo personale per rispondere ai bisogni di cura dei cittadini, senza false promesse”

Il fatto che da Lunedì 24 luglio u.s. sia stato inaugurato un percorso con un ambulatorio dedicato alla gestione dei pazienti in codice bianco e codice verde (a bassa intensità/complessità assistenziale) pare abbia l’obiettivo di decongestionare il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Città di Castello. 

Al di là del lodevole obiettivo, però, se in questo annunciato “nuovo servizio” viene prevista solo la presenza di un medico e di un infermiere quando non impegnati nel servizio di emergenza territoriale, forse, invece che diminuire , le criticità rischiano di aumentare, come l’illusione per i cittadini di avere risposte e cure in tempi brevi. 

Con l’interrogazione che ho già presentato si intende conoscere le garanzie con le quali si può assicurare che un solo medico ed un solo infermiereperaltro addetti alle chiamate di emergenza del 118, possano affrontare  il 65-70% degli accessi totali di un Pronto Soccorso come quello tifernate, che copre una vasta popolazione.

Interessante è anche capire cosa ci sia di nuovo, oltre la stanza di servizio. Risulta infatti che già normalmente il medico e l’infermiere del servizio Emergenze, nei momenti in cui non impegnati nelle ambulanze, siano dedicati ai codici, rispondendo ad essi  in ordine di urgenza: venendo ora impiegati per i codici di scarsa gravità, non si rischia pure di visitare prima un codice bianco, rispetto ad uno giallo, decisamente più grave e urgente?!

Crediamo che l’Ospedale di Città di Castello, più che di nuove stanze o annunci, abbia bisogno di personale medico e infermieristico, dato che tutti i reparti risultano sottodimensionati e i problemi di sostituzione e di ferie costringano il personale a doppi turni e straordinari, mettendo in crisi l’offerta sanitaria. Eppure non sembra esserci all’orizzonte un piano di assunzioni o un avviso pubblico per incarichi temporanei.

Riteniamo dunque che il Sindaco si debba attivare e chiedere espressamente ad ASL e alla Dirigenza del nosocomio tifernate di affrontare seriamente le criticità del servizio e i bisogni dei cittadini: servono nuove unità di personale per i reparti e per decongestionare effettivamente il Pronto soccorso, dato che un NUOVO servizio, per essere tale, ha bisogno di NUOVO personale, non di quello di sempre, già evidentemente insufficiente, da spostare semplicemente di  stanza.

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“A rimirar le stelle”: una notte con il naso all’insù nel parco del Centro delle Tradizioni Popolari di Garavelle

In tenda sotto le stelle per una notte insolita al Centro delle Tradizioni Popolari di Garavelle. I racconti di un tempo passato faranno da cornice ad una serata piena di tante curiosità. “A rimirar le stelle” è il titolo della originale iniziativa messa a punto dalla Cooperativa “Poliedro” (con il patrocinio del comune di Città di Castello) sabato 12 Agosto dalle ore 20,30 alle ore 09,00 del giorno seguente. Una notte con il naso all’insù nel bellissimo parco del Centro delle Tradizioni Popolari di Garavelle.

Turisti e visitatori saranno invitati a portare la tenda per dormire in una cornice ambientale unica per poi risvegliarsi con una colazione d’altri tempi a base di dolci e prelibatezze gastronomiche. Dopo il ritrovo alle ore 20,30 presso “Garavelle” è previsto il montaggio delle tende all’interno del parco. Alle 21,30 le operatrici della Cooperativa “Poliedro” condurranno i partecipanti più adulti alla visita guidata del Centro delle tradizioni popolari, mentre ai più piccoli sarà riservato un angolo denominato, “Letture in valigia” con annesso laboratorio dove i bambini potranno dar sfoggio della loro fantasia e abilità manuale. Prima di ritirarsi in tenda a dormire, alle ore 23 tutti con il naso all’insù, binocolo e cannocchiale a scrutare il cielo stellato ed esprimere un desiderio secondo la migliore tradizione.

Dopo una notte in tenda al chiaro di luna il risveglio la mattina al “canto del gallo” ed una ricca colazione contadina come una volta a tavola con i prodotti e leccornie della tradizione. “Per chi resta in città e per i numerosi turisti che lo vorranno sarà un modo davvero originale di trascorrere il week-end che precede il ferragosto immersi nella natura di un parco bellissimo all’interno del Centro delle Tradizioni Popolari di Garavelle che da anni è il punto di riferimento delle famiglie, delle scuole e di tutti coloro che desiderano vivere momenti semplici ma intensi nella storia e nelle tradizioni che rendono la nostra città unica”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi, nel ringraziare la Cooperativa “Poliedro” per l’organizzazione dell’iniziativa. Il Centro delle tradizioni popolari “Livio Dalla Ragione” si trova nella periferia sud di Città di Castello, in località Garavelle, e costituisce uno dei primi esempi realizzati in Italia di raccolta dedicata alla tradizione contadina.

Gli ambienti originali rispecchiano quelli abitati una volta dalle famiglie contadine altotiberine e sono ricchi di oggetti utilizzati nella quotidianità. Al piano superiore sono ricostruiti gli ambienti tipici della casa contadina, arredati con materiali e accessori originali, disposti nella loro originaria collocazione. Appena entrati ci si trova nella grande cucina, tipica della famiglia patriarcale, con il focolare in pietra, il soffitto da cui pendeva l’uva messa ad appassire per fare il vinsanto e alle pareti sono appesi piccoli utensili per i lavori quotidiani. Segue la stanza dedicata al cucito e la camera da letto con il letto in ferro battuto e il materasso riempito di foglie di granturco. Al piano terra, dove un tempo si trovavano le stalle, sono sistemati gli strumenti legati agli animali e al lavoro dei campi, come gioghi e trinciaforaggi. Nella cantina, oltre ai torchi, ci sono botti, fiaschi, imbuti e altri utensili per la vinificazione, mentre. Nel locale adibito a frantoio è conservata una macina di pietra e un gigantesco torchio.

Nel museo sono documentate le lavorazioni artigianali necessarie alla produzione di beni di consumo quotidiani e alla loro conservazione nel pieno rispetto delle abitudini dell’economia domestica del tempo. Si possono vedere la bottega del fabbro, del ciabattino e del falegname. Negli ambienti una volta adibiti a granaio sono stati raccolti tutti gli attrezzi necessari alla cernita e alla lavorazione dei cereali, i telai e gli strumenti per la filatura. All’esterno della casa si trova un seccatoio per il tabacco, la cui coltivazione è stata fino al secolo scorso tra le principali fonti economiche dell’Alta Valle del Tevere. Il Centro delle tradizioni popolari “Livio Dalla Ragione” ha sede nella casa colonica di pertinenza della cinquecentesca villa Capelletti.

L’ultimo proprietario, il marchese Gioacchino (1876-1969), alla sua morte decise di lasciare in eredità alla Cassa di Risparmio di Città di Castello sia la villa che gli annessi, allo scopo di essere destinati ad un utilizzo pubblico. Il museo è stato istituito nel 1974 ed è stato ideato e curato da Livio Dalla Ragione (1922-2007), studioso di cultura popolare e appassionato ricercatore di documenti della civiltà contadina, a cui si deve un importante lavoro di ricerca e recupero delle specie arboree originarie dell’Alta Valle del Tevere, concretizzatosi nella Fondazione a San Lorenzo di Lerchi, ora gestita dalla figlia Isabella. Il Centro delle tradizioni popolari “Livio Dalla Ragione” fa parte, con il Museo Malakos, del Polo museale Garavelle. Il Centro delle Tradizioni Popolari è aperto tutte le domeniche e in occasioni speciali per esempio resterà aperto anche luned’ 14 e martedì 15 agosto con orario 10-12:30 e 15-18:30. Tutti gli altri giorni puoi essere aperto su prenotazione.

Attività per famiglie
Costo € 15,00 adulti; € 5,00 bambini

Per informazioni e prenotazioni:

PoliedroCultura
☎️0758554202 / 0758520656
(dal martedì alla domenica 10:00 -13:00 e 14:30-18:30)
📬 cultura@ilpoliedro.org .

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