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Monte santa Maria Tiberina: Uniti per Cambiare presenta mozione su manutenzione verde stradale sp 103

I consiglieri di Uniti per Cambiare hanno presentato lunedì 19 giugno interrogazione sulle condizioni della manutenzione del verde stradale della strada provinciale 103. In particolare ci sono giunte delle segnalazioni da parte dei cittadini sul tratto di strada che accede a Gioiello: il verde stradale ostacola la visibilità della segnaletica stradale e in parte della carreggiata in prossimità delle curve, costituendo pericolo per gli utenti. Abbiamo chiesto al sindaco di prendere atto della situazione e di intervenire presso il competente ufficio della provincia.

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Il saluto del sindaco Secondi e dell’assessore ai Servizi Educativi Guerri ai 392 studenti di Città di Castello impegnati da oggi nell’esame di maturità

“A tutti i nostri studenti e studentesse un grandissimo in bocca al lupo in questo giorno pieno di tensione, sogni e speranze e l’augurio sincero di godervi ogni minuto di questa maturità 2023”. E’ il messaggio con cui il sindaco Luca Secondi e l’assessore ai Servizi Educativi Letizia Guerri salutano i 392 giovani delle scuole pubbliche e paritarie di Città di Castello che da stamattina sono impegnati nella prima prova dell’esame di maturità.

“L’esame di maturità – sottolineano Secondi e Guerri rivolgendosi agli studenti tifernati – è un passaggio importante nella vita di tutti voi, forse il primo di una serie molto lunga di esami che affronterete e che darà il via ad un’estate speciale, ma soprattutto ad un futuro che, siamo certi, avrete la capacità di creare con le vostre forze, i vostri talenti e la vostra preparazione. In bocca al lupo a tutti e tutte!”.

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Giovedì 22 giugno musica e negozi aperti nel centro storico per “Estate in città” 2023

Musica e negozi del centro storico aperti sotto le stelle nel programma di “Estate in città” 2023 di domani, giovedì 22 giugno. Dalle ore 17.00 in piazza fanti saranno protagonisti i talenti musicali di Nova Musica, mentre dalle ore 21.00 ci sarà spazio allo shopping nelle vie e nelle piazze principali abbracciate dalle mura urbiche.

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Piattaforma Live. Musica, cinema, libri, arte e incontri nel cuore di Umbertide

Al via sabato 24 giugno con il concerto degli Trrmà, tra elettroacustica astratta, groove jazz e elettro-hip hop. In luglio incontro con la regista Elena Giogli (il 6) e con il giornalista ed esperto di comunicazione politica Lorenzo Pregliasco (il 16).
In agosto già confermata Loredana Lipperini (il 22). E poi street art e, a settembre, la passeggiata per conoscere la storia (e le storie) di Umbertide dalla Piattaforma al Museo Rometti

Musica, cinema, libri, incontri con gli autori, live drawing, in una rassegna multidisciplinare a ingresso gratuito per valorizzare la Piattaforma come vero e proprio HUB di idee e fucina di sviluppo culturale, artistico e turistico di Umbertide: prenderà il via sabato 24 giugno alle 21.30, con il concerto degli Trrmà, Piattaforma Live, programma di eventi che Anonima Impresa Sociale proporrà fino a settembre, con il sostegno della Fondazione Perugia nell’ambito del programma Bando Arte 2023. Eventi culturali per la promozione del territorio, nel cartellone delle attività estive promosse in piattaforma.

Il progetto prevede una serie di appuntamenti – promossi in collaborazione con il Comune di Umbertide, l’Associazione “Effetto Cinema”, la Libreria Alibù, le Ceramiche Rometti, l’ etichetta musicale indipendente To Lose La Track e l’Associazione St.Art, titolare del marchio Rockin’ Umbria – in cui sarà centrale la dimensione “dal vivo”: live, quindi, sia nell’accezione performativa (con concerti, dj set, live drawing), che per l’incontro in presenza con autori di cinema e letteratura per un confronto sulle proprie opere.

Già confermati l’appuntamento di giovedì 6 luglio alle 21.30 con la regista Elena Giogli, che presenterà il film Dino Marinelli – Il custode della memoria, e l’incontro di domenica 16 luglio, alle 18.30, con Lorenzo Pregliasco, esperto di opinione pubblica e comunicazione politica, fondatore di Youtrend e docente all’Università di Bologna, che presenterà il libro Il paese che siamo (Mondadori) in collaborazione con la libreria e spazio culturale POPUP di Perugia.

Trrmà live. Il concerto di sabato 24 giugno

Ad aprire Piattaforma Live sarà l’atteso concerto degli Trrmà, progetto di Giovanni Todisco (batteria) e Giuseppe Candiano (elettronica) tra elettroacustica astratta, groove jazz e elettro-hip hop. Influenzati dalla più ricercata scena di beatmaking ma nella prospettiva di una live band, il duo milanese Trrmà ha pubblicato diversi dischi per etichette come 577 Records (USA), Hyperjazz Records (ITA), Becoq (FR) e collabora con alcuni importanti artisti avantgard. Il concerto è promosso in collaborazione con l’IndieRocket Festival di Pescara.

Le attività di agosto e settembre, prime anticipazioni

In agosto – martedì 22 – già confermato l’incontro con la popolare giornalista e autrice Loredana Lipperini, che presenterà il suo nuovo libro La strada giusta (Tetra). In programma poi la realizzazione – a cura del graphic designer Daniele Pampanelli, coordinatore del collettivo Becoming-X – di una nuova opera site specific, nel campo da basket adiacente alla piattaforma, che sarà donata alla collettività, impreziosendo lo spazio e rappresentando una risorsa di promozione turistica permanente del territorio, in particolare verso tutti gli appassionati di street art. Ma “dal vivo” – nel senso della partecipazione diretta del pubblico, nel segno di un turismo autenticamente esperienziale – sarà anche la passeggiata per conoscere la storia (e le storie) di Umbertide, a cura dell’associazione umbertidese “Effetto Cinema”, che a settembre muoverà proprio dalla Piattaforma per arrivare al Museo Rometti, in un ideale collegamento tra epoche, concludendosi con una visita guidata alla scoperta di una delle eccellenze produttive e artistiche più importanti di tutta la regione.

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Il talento dà spettacolo al Il XXVI Meeting Tifernum Tiberinum: successo per la manifestazione natatoria tifernate che nel fine settimana ha accolto 900 tra i migliori giovani atleti italiani

Il XXVI Meeting Tifernum Tiberinum ha regalato a Città di Castello tre giorni di entusiasmanti sfide in acqua tra i giovanissimi campioni italiani che già brillano nelle rassegne più importanti e le migliori promesse che stanno emergendo a suon di prestazioni di alto livello dalle scuole nuoto della Penisola. Nella manifestazione organizzata dal CNAT’99 in collaborazione con Polisport, con il patrocinio della Federazione Italiana Nuoto e del Comune, l’impianto tifernate è stato ancora una volta all’altezza della situazione, con una vasca olimpica che ha permesso ai 900 atleti sui blocchi di partenza di competere e confrontarsi in condizioni ideali e realizzare ottimi tempi per i colori delle 38 società di tutta Italia presenti. A strappare applausi sono stati tutti i protagonisti, incoraggiati incessantemente da compagni, amici e genitori raccolti come in un abbraccio immenso nel parco attorno alla piscina, ma due in particolare sono balzati alla ribalta, confermando anche a Città di Castello il talento e la cultura del lavoro grazie ai quali primeggiano nelle principali kermesse natatorie.

Costanza Cocconcelli, con 838 punti e il tempo di 58 secondi e 83 centesimi stabilito nei 100 metri farfalla (la seconda miglior prestazione nazionale dell’anno nella specialità), ed Edoardo Valsecchi, con 767 punti e il tempo di 54 secondi e 1 centesimo sempre nei 100 metri farfalla, sono stati premiati dal presidente del Cnat’99 Federico Cavargini per aver ottenuto i risultati di più alto livello in vasca tra tutti i partecipanti. Due stelle del nuoto nazionale del Nuoto Club Azzurra 1991 che hanno brillato accanto ai giovanissimi atleti plurimedagliati iscritti alla manifestazione, da Alessandro Ragaini del Team Marche a Helena Biasibetti, Sofia Morini, Sonia Iaquintana, Vanessa Cavagnoli e Giulia Zambelli, tutte del Club Azzurra 1991.

Con tanti atleti tra i più forti in vasca, ad aggiudicarsi la vittoria finale del Meeting Tifernum Tiberinum non poteva che essere proprio il Nuoto Club Azzurra 1991 di Bologna, che ha bissato il successo dell’anno scorso, precedendo sul podio il Centro Nuoto Bastia, salito di un gradino rispetto al terzo posto del 2022, e la Vis Sauro Nuoto ASD di Pesaro. Ottime prestazioni anche per gli alfieri del CNAT’99, che hanno ottenuto il quarto posto nella graduatoria generale. A distinguersi nella squadra tifernate sono stati Sofia Napoli, classe 2010, la fresca campionessa italiana dei 400 e degli 800 metri stile libero nella categoria ragazzi ai Criteria Nazionali Giovanili 2023 dello scorso aprile a Riccione che nella mattinata di sabato è stata premiata con una targa dal sindaco Luca Secondi e dall’assessore allo Sport Riccardo Carletti, e Dino Gutano, classe 2005, da anni ai vertici del nuoto regionale e nazionale, che ha fatto parte della fortunata spedizione di primavera in terra romagnola.

Come migliori atleti del CNAT’99 al Meeting Tifernum Tiberinum, Napoli e Gutano si sono aggiudicati rispettivamente il Memorial Mauro Masciarri e il Memorial Astelio Gentiletti. “Città di Castello ha fatto di nuovo una bellissima figura a livello nazionale, confermando di disporre di un’impiantistica e di capacità organizzative di alto livello, in grado di garantire il buon esito di manifestazioni con grandi numeri e con atleti di primo piano come il Meeting Tifernum Tiberinum”, commenta l’assessore allo Sport Carletti. “Siamo orgogliosi e davvero riconoscenti a chi ha reso possibile tutto questo – puntualizza Carletti – il CNAT’99 che ha gestito alla perfezione l’evento e ci ha fatto sognare con i propri giovanissimi atleti giunti davvero a un soffio dal podio, confermando l’ottimo lavoro che viene svolto durante l’anno in piscina, ma anche Polisport, che ha garantito condizioni ottimali per le gare e per l’accoglienza di tutti i partecipanti alla manifestazione”.

L’assessore, che ha preso parte alle cerimonie di premiazione del meeting insieme al presidente del comitato umbro della FIN Mario Provvidenza e all’amministratore unico di Polisport Stefano Nardoni, ricorda con particolare emozione anche l’altro momento vissuto sabato mattina a bordo vasca in occasione della consegna, insieme al sindaco Secondi, di una targa commemorativa a Daniele e Riccardo Giambi. Un gesto sincero e sentito per testimoniare la riconoscenza della città al padre Antonio, per tutti “Lello”, un simbolo dello sport tifernate scomparso recentemente. “Un pensiero doveroso – osserva Carletti – nel quale abbiamo accomunato anche il meritatissimo riconoscimento a Sofia Napoli, stabilendo un legame generazionale tra chi ha scritto la storia del nuoto a Città di Castello, rimanendo nel cuore di tutti, e chi ha appena iniziato e speriamo ci regali pagine indimenticabili”. Ideatore insieme a Roberto Rossi, Astelio Gentiletti e Sandro Galluzzi della Settimana del Nuoto, Antonio Giambi è stato campione italiano master dei 50 metri stile libero. Fondatore e primo presidente del CNAT’99, ha contribuito a creare il movimento master tifernate e a promuovere il Master Galluzzi, il più longevo d’Italia, dando vita nel 1983 alla squadra che oggi porta il nome di Nuotatori Tifernati Polisport. Tra le tante esperienze, è stato anche consigliere di Polisport dal 2000 al 2003.

A parlare di “una grande soddisfazione, che ripaga tutto l’impegno profuso per offrire la migliore manifestazione possibile ai tanti straordinari giovani e alle società che sono arrivati a Città di Castello da tutta Italia” è il presidente del CNAT’99 Cavargini, che sottolinea “l’alto livello delle gare e il bellissimo clima di amicizia e rispetto vissuto per tre giorni alla piscina comunale”. Nel congratularsi con i giovani della società che hanno rivaleggiato con i migliori fino all’ultimo, Cavargini ringrazia il Comune, “per la vicinanza e il sostegno con cui ci aiuta a preparare il nostro meeting e per la presenza costante al nostro fianco nel fine settimana dell’evento”, e Polisport, “per una collaborazione preziosa, senza la quale sarebbe impossibile ottenere ogni anno i numeri elevatissimi di iscrizioni che registriamo”.

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Montone – Il 24 giugno “Notte Romantica tra sogno e realtà”. Nel borgo torna l’evento dedicato all’amore

Musica, mostre, mercatini e buon mangiare per una serata all’insegna dell’amore. Sono numerose le iniziative sabato 24 giugno a Montone per la “Notte Romantica”, che torna puntuale, come sempre, nei Borghi più Belli d’Italia.
Il programma promosso dall’amministrazione comunale prenderà il via nel tardo pomeriggio e permetterà a tutti gli innamorati di trascorrere una serata indimenticabile.
A partire dalle ore 19, passeggiando tra le vie del borgo sarà possibile trovare le bancarelle del mercatino di artigianato artistico. Dalle 19.30 due appuntamenti tutti da gustare, “Calici di stelle” con Dj set Moreno, in via Sant’Albertino, e “Street food sotto le stelle” per scoprire i sapori della tradizione con i produttori del territorio, in piazza San Francesco.


La musica sarà protagonista della serata con varie esibizioni: in via Roma dalle ore 20.30 ci saranno “I Concertisti” e, alle 21, nella chiesa Collegiata andrà in scena “Note nella Notte”. Sempre alle 21, al Chiostro di San Francesco il corpo musicale di Cadorago (Co), diretto da Franco Arrigoni, proporrà “Sinfonie d’autore” con il concerto di apertura della Rassegna delle bande musicali a Montone. Alla Rocca di Braccio sarà possibile ascoltare le cover dei Nomadi con i “Vagabond Express”, mentre in piazza San Francesco ci sarà il gruppo Ubi Maior con cover anni ‘70, ‘80 e ‘90 e all’Auditorium San Fedele “Note nella notte”.
Nell’evento sono racchiuse altre iniziative, come la mostra “The power of colours” di Nico Van Luca che sarà inaugurata alle ore 18.30, visitabile fino al 9 luglio; l’esposizione a cura del Vespa Club di Montone in via dell’Ospedale e delle sculture di ferro dell’artista Alberto Alunni al San Fedele; i fumetti e le promosse d’amore all’interno della chiesa di San Francesco e, ancora, “RomantiCorti” al San Fedele, a cura dell’associazione Umbria Film Festival.

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“Firma la pace, ferma la guerra” venerdì sera a Sansepolcro. Assemblea pubblica, promossa dal comitato referendario, sul conflitto tra Russia e Ucraina alle 21 nella Sala consiliare di Sansepolcro

Il comitato valtiberino a sostegno dei tre referendum contro la vendita delle armi e per il rafforzamento del sistema sanitario, promossi da Generazioni Future e Ripudia la Guerra, coordinati nella campagna “L’Italia per la pace”, promuove una assemblea pubblica dal titolo “Firma la pace, ferma la guerra”.
L’evento, aperto al pubblico e con la possibilità di firmare per i tre quesiti referendari, si svolgerà venerdì 23 giugno dalle ore 21 presso la Sala consiliare di Palazzo della Laudi, in Via Giacomo Matteotti.
L’obiettivo dell’incontro è stimolare il dibattito pubblico su temi che rivestono la massima centralità nella vita di tutti, oltre ad analizzare e ricostruire le ragioni storiche, sociali e geopolitiche legate a quello che sta succedendo nello spazio post sovietico. Eventuali interventi, anche critici, relativamente al tema dei referendum e sul conflitto in corso saranno graditi e sicuramente utili per sviluppare importanti discussioni sul tema.


Coordinerà la serata il professor Gabriele Marconcini, mentre Mirco Giubilei presenterà la campagna referendaria e Guido Guerrini racconterà la propria esperienza di valtiberino che per anni ha vissuto e lavorato tra Russia e Ucraina.
Due dei tre referendum proposti puntano ad abrogare le leggi che consentono al Governo italiano di fornire armamenti all’Ucraina e nello specifico il decreto legge 185/2022 convertito nella legge 8/2023 che permette al governo di inviare armi e parte della legge 185/1990 che regola il commercio delle stesse da parte delle aziende private. Oltre all’aspetto tecnico dell’abrogazione degli strumenti legislativi c’è l’aspetto politico di permettere alla maggioranza silenziosa dei cittadini in dissenso con le politiche che l’Italia sta portando avanti di potersi esprimere sul tema in modo diretto. Il terzo, non come importanza, quesito referendario si propone di abrogare parte del Decreto legislativo 502/1992 con la finalità di invertire la tendenza che da molti anni vede le regioni italiane ad essere costrette a privatizzare i servizi sanitari.

È evidente che il tormentone che non ci sono risorse per sostenere la sanità pubblica decade nel momento in cui le risorse si trovano per finanziare la produzione di armi. La connessione tra i temi dei tre quesiti referendari è massima e nello spirito della campagna politica c’è la volontà di permettere ai cittadini italiani di esprimere la propria opinione, nonostante il silenzio di quasi tutti i media nazionali su questi temi, su aspetti vitali per una comunità nazionale.

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Lignani Marchesani (Fd’I) “il Sindaco Secondi nomina tre Consiglieri delegati per tacitare fibrillazioni in maggioranza: evidenti postumi della vicenda So.Ge.Pu.”

“Ovviamente il Centrosinistra minimizzerà e dirà’ che questa è una ricostruzione fantasiosa: in realtà la vicenda So.Ge.Pu. In cui il Sindaco ha imposto nomine provenienti dalla società civile culminate con un Presidente non tifernate ha lasciato pesanti tossine nei partiti di maggioranza che hanno dovuto fare un passo indietro. Tralasciamo in questa sede la triste vicenda di Mauro Alcherigi verso il quale era stata spesa più di una parola per compensare una lista che pur non avendo eletto Consigliere a conti fatti è’ stata decisiva per il Sindaco Secondi.

Il mal di pancia si è evidenziato nei partiti presenti in Consiglio comunale che non hanno toccato palla. E allora ecco qua’: tre decreti sindacali datati 20 giugno con cui sono nominati Consiglieri delegati (nel linguaggio comune mini assessori) i Consiglieri Bellucci, Brunelli, Gennari, guarda caso uno per ogni Gruppo politico, con deleghe rispettivamente insistenti su ambiente, sport e associazionismo, sociale. Comunque delle due l’una , o si tratta di medagliette fine a se stesse o i neo nominati limiteranno la sfera d’influenza degli assessori di riferimento; il Sindaco chiarisca doverosamente in Consiglio”.

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La “nonna” della maturità che sogna anche la laurea – A novanta anni compiuti Imelda Starnini, ha deciso di rimettersi a studiare

La “nonna” della maturità che sogna anche la “laurea”. A novanta anni compiuti ha deciso di rimettersi a studiare giorno e notte per conseguire il diploma di maturità e coronare il sogno di una vita, quello di diventare una maestra, almeno sulla “carta”. E’ senza dubbio straordinaria, vera, ricca di significati e valori da trasmettere alle giovani generazioni, la storia di, Imelda Starnini, classe ’33, che dopo aver spento lo scorso 3 febbraio ben novanta candeline sulla torta di compleanno, ha deciso senza battere ciglia di iscriversi come candidata “esterna” all’esame di maturità all’Istituto San Francesco di Sales (paritaria, scuola pubblica, unica in Europa, la cui fondazione risale al 1816) una volta conosciuto come la scuola “magistrale”, da qualche anno sede anche del Liceo ad indirizzo Socio-Psico-Pedagogico.

Un polo scolastico nel centro storico di Città di Castello fra cattedrale, palazzo comunale e torre civica che per decenni ha formato maestre e maestri da sempre fiore all’occhiello della città. E proprio in quell’istituto, nel lungo corridoio al secondo piano che attraversa l’ingresso delle classi, questa mattina poco dopo le ore 8, come peraltro in tutte le scuole italiane, Imelda si è seduta in un banco a poca distanza dalla cattedra, per sostenere la prima prova scritta di “Italiano”, “maturanda” dell’esercito di 536 mila aspiranti a livello nazionale, di cui 7.507 umbri e circa 400 tifernati. Finalmente l’agognata campanella, il sogno di una vita, ha suonato anche per lei. Sei ore per svolgere una delle sette tracce proposte dal ministero: poi domani, giovedi 22 giugno sarà la volta della seconda prova scritta e a seguire la prossima settimana il colloquio finale prima del “verdetto”.

“Senza sacrificio non si ottiene nulla nella vita ed a questa età ho deciso di rimettermi in gioco ed affrontare questo esame, un obiettivo che ho rincorso da sempre ma che per varie ragioni, familiari e di lavoro mi è sfuggito. Ora sono qui e grazie all’aiuto della mia famiglia inizio il percorso di prove, che spero, mi condurranno ad ottenere il diploma”, precisa con piglio e orgoglio “nonna” Imelda prima di iniziare a scrivere assieme agli altri maturandi, che potrebbero essere tutti suoi nipoti, con cui ha condiviso durante l’anno momenti di formazione e studio in comune. “Li abbraccio tutti questi bellissimi giovani che oggi qui con me ed in tutta Italia sono pronti a superare gli ostacoli degli esami: lo studio, il sapere e il desiderio di conoscere non hanno età ed io ne sono la dimostrazione. Bisogna crederci, così mi hanno insegnato i miei genitori. Avanti ragazzi ora non si scherza più”, conclude sorridente l’arzilla aspirante maestra di Citta’ di Castello da oggi simbolo dell’esercito di maturandi che pensa anche alla laurea: “perché no, nella vita nulla è impossibile basta volerlo e poi a me studiare piace molto”. Una vera e propria “mascotte”, Imelda Starnini, classe ’33, di questa tornata estiva degli esami di maturità che segnano il ritorno alla normalità dopo i periodi bui e difficili segnati dal Covid con tutte le restrizioni connesse.

Figlia di mamma, Veronica e papa’ Giulio, “fabbro”, nata a Selci Umbro nel comune di San Giustino, seconda di quattro fratelli (Laura, Cecilia e Pietro) Imelda ha vissuto un’infanzia serena sia pur contraddistinta dalle difficoltà economiche del periodo. Ha frequentato la scuola elementare a Selci: racconta che furono anni difficili legati alla guerra dove le lezioni erano spesse interrotte dalla sirena delle Officine meccaniche “Nardi” (simbolo del comparto metalmeccanico) che segnalava i possibili bombardamenti. “Si correva a casa e spesso si doveva sfollare in campagna”. Molto legata alla figura dello zio Eligio Starnini, uomo colto e altruista, che si occupo’, tra l’altro, della demolizione e ricostruzione dell’aereoporto San Egidio di Perugia, sindaco di San Giustino in un periodo dove c’era la miseria e la “tessera annonaria” che definiva quanta farina e generi alimentari si potevano avere al mese per ogni famiglia. Imelda racconta che Eligio spesso cedeva la propria parte alle mamme con tanti bambini.

Lo zio, sposato con Rosina, non poteva avere figli e aveva preso a cuore la nipote, ragazzina educata e volenterosa, promettendole che appena la guerra fosse finita “ci avrebbe tirato fuori una maestra”: purtroppo lo zio morì improvvisamente all’età di 40 anni, infrangendo i sogni di Imelda. La zia Rosina, rimasta vedova, chiese alla mamma di Imelda di lasciare che la bambina andasse a vivere con lei. Imelda soffrì molto il distacco dai propri genitori e dai fratelli, ma per le situazioni economiche dell’epoca sembrava essere una buona soluzione anche per poterle offrire la possibilità di studiare. La zia Rosina, donna benestante, ma molto severa, non portò avanti i desideri dello zio Eligio, non la fece studiare per diventare maestra elementare, ma la iscrisse ad una scuola di taglio e cucito. Gli anni passavano, Imelda è sempre stata una ragazza curiosa e impegnata riuscendo a prendere la patente di guida tra le primissime donne di Italia e a Selci con la sua “Giardinetta Belvedere” era un supporto per tantissime persone, accompagnava spesso tutti quelli che avevano bisogno di muoversi fuori dal paese. Anche nel periodo della tubercolosi portava i figli a vedere i genitori nel sanatorio di Città di Castello, tanto che, fortunatamente in maniera non grave, anche lei contrasse la malattia.

La casa della zia Rosina, che si occupava di amministrazione dei campi, era frequentata da gente di Selci, tra i quali il parroco, Don Marcello Mercatelli, che veniva spesso a richiedere lavoro per le persone più povere e bisognose. Don Marcello era un bel ragazzo, primo di 5 fratelli tutti maschi, che per le usanze dell’epoca dovette studiare in seminario e si consacro’ sacerdote; colto e illuminato si occupò tra l’altro, della costruzione dell’asilo della banca del paese ed era amato da tutti. Imelda e Marcello si conoscono meglio e si innamorano, situazione sicuramente “non facile” da gestire per quell’epoca, non vista certo di buon occhio: ma non volendo rimanere “nascosti”, Don Marcello chiede al Papa Paolo VI la dispensa dei voti Sacerdotali e pur rimanendo profondamente religioso, riesce a sposare Imelda, dalla quale unione nascono due figli Luca e Sara e successivamente 3 nipoti ( Chiara, Samuele, Leonardo e un bisnipote Lorenzo). “Gli eventi della vita comunque non hanno permesso a Imelda di realizzare il suo desiderio e nonostante, nel 1978, già mamma di due bambini, ma con tanta voglia di studiare, conseguì il diploma di licenza della scuola media, ancora oggi ultranovantenne – precisa la figlia Sara – tutti i giorni racconta di essere tanto dispiaciuta per non essere diventata maestra, il suo sogno più grande, poi aggiunge con le lacrime agli occhi…”ora è troppo tardi”.

Per tutto questo – conclude con le lacrime agli occhi Sara – abbiamo chiesto la possibilità al Professor, Simone Polchi, dirigente scolastico dell’Istituto San Francesco di Sales, di aiutarci ad esaudire questo desiderio della mamma. Ed oggi Imelda è in classe pronta a rincorrere il sogno di una vita”. Ed il dirigente scolastico ricorda bene quel momento. “Quando Imelda si presentò da me, insieme a sua figlia Sara, all’inizio dell’anno scolastico 2022/2023 – dichiara il Dirigente Scolastico, Simone Polchi – capii subito che si trattava di una storia straordinaria e di un esempio per tutti i nostri ragazzi. Imelda, a 90 anni, ha avuto, per tutta la vita, il sogno di fare la maestra, un sogno che però la vita non le ha concesso di realizzare ma che lei è ancora qui a chiedere. Per tutta la sua vita ha desiderato fare l’Istituto Magistrale alle Salesiane che, oltre ad essere l’unico in Umbria fino al 1996, ha sempre rappresentato anche per l’Alta Valle del Tevere, il punto di partenza per tutte le ragazze che avessero voluto fare le maestre o le insegnanti nella vita.

Quando, ad aprile 2023, abbiamo fatto le simulazioni dell’esame scritto, l’ho fatta venire e i ragazzi, diciannovenni e suoi compagni d’esame, si sono chiesti: ma è possibile avere questo desiderio a 90 anni? Ma, allora, il motivo per cui studio quale è? Tutti hanno compreso il messaggio chiaro: nella vita non è importante studiare per il diploma, è importante studiare per desiderare, è importante tenere la domanda aperta, essere curiosi, avere il gusto di imparare, di conoscere, avere un sogno grande anzi, direi, nella vita è importante desiderare l’impossibile. Questo è l’insegnamento più grande che Imelda lascia a me e a tutte le nuove generazioni”, conclude, Simone Polchi, prima di dare il via agli esami. A tenere a battesimo una giornata davvero speciale per Imelda e per tutti gli studenti, anche le istituzioni locali, rappresentate dai sindaci di Citta’ di Castello e San Giustino, Luca Secondi e Paolo Fratini, attraverso gli assessori alle Politiche Scolastiche dei due comuni limitrofi, Letizia Guerri e Milena Crispoltoni. “Crediamo di poter dire che la storia di Imelda sia una sorta di “favola” che diventa finalmente, oggi, una bella realtà. Una testimonianza forte, foriera di notevoli e diversi significati per ognuno di noi, adulto, giovane o adolescente che sia. Per noi adulti, la tenacia di Imelda è un incoraggiamento a continuare ad apprendere, un “non è mai troppo tardi” come avrebbe detto il Maestro Manzi.

Per i giovani, un input a non arrendersi, a non perdere le speranze, soprattutto in questi anni in cui, per motivazioni diverse, sempre più spesso purtroppo parliamo di drop out, abbandono e dispersione scolastica. In Europa siamo terzi dopo Spagna e Romania: che sia, quindi, la tenacia e la forza di volontà di Imelda un segno forte anche per le giovani generazioni a superare gli ostacoli e a saper considerare la scuola uno strumento fondamentale di crescita personale. Imelda, nata a Selci Umbro, Comune di San Giustino, residente a Cerbara, Comune di Città di Castello, è un po’ anche il simbolo di unione tra due Enti che, limitrofi, sono caratterizzati da rapporti di amicizia e volontà di andare insieme nell’ andare ad intercettare le esigenze dei cittadini e operare insieme per poter fornire le risposte più consone”, concludono Guerri e Crispoltoni.

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Calciomercato: Città di Castello, ufficiali Croce, Gianno’ e Valori

Tre colpi, di assoluto valore per il Citta’ di Castello, che ha ufficializzato gli acquisti di Marco Croce, Riccardo Valori e Alessandro Gianno’

Tre elementi di assoluto valore, in grado di dare qualità e sostanza alla rosa di mister Armilleri.

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Quel percorso di storia e tradizione che lega Firenze, “culla” del Rinascimento e Citta’ di Castello, con le opere dei grandi maestri Raffaello, Signorelli e Vasari

Quel percorso di storia e tradizione che lega Firenze, “culla” del Rinascimento e Citta’ di Castello, con e opere dei grandi maestri Raffaello, Signorelli e Vasari. Si è parlato anche di questo e di possibili sinergie fra il capoluogo di regione Toscana e quello dell’altotevere nel breve ma proficuo incontro di oggi pomeriggio in Pinacoteca, fra il sindaco, Dario Nardella e il sindaco tifernate Luca Secondi affiancato dall’assessore alla Cultura, Michela Botteghi. Il primo cittadino di Firenze, in Umbria per il tour itinerante di presentazione del suo ultimo libro, “La città universale”, su iniziativa dell’associazione Umbria Economy e del suo Presidente, Marco Vinicio Guasticchi, ha fatto tappa a Palazzo Vitelli alla Cannoniera e visitato le sale del museo soffermandosi in particolare in quella più rappresentativa, dove il Gonfalone della Santissima Trinità che un giovanissimo Raffaello Sanzio realizzò a Città di Casello ed il Martirio di San Sebastiano di Luca Signorelli, si guardano come mai accaduto nella vita reale fra i due giganti del Rinascimento.

“Umbria e Toscana sono due regioni legate da vicende storiche e artisttiche straordinarie e Città di Castello in particolare ha questo filo rosso che la lega a Firenze a partire soprattutto dalla vicenda della famiglia Vitelli che si intreccia con le vicende di Giorgio Vasari e Luca Signorelli che in questo luogo straordinario che è Palazzo Vitelli alla Cannoniera sede della Pinacoteca Comunale sono rappresentate in tutto il loro splendore. Con il sindaco di Citta’ di Castello, Luca Secondi abbiamo parlato dell’idea di lanciare insieme un progetto legato proprio a quel periodo del Rinascimento, ai quei grandi artisti e anche all’opera di Raffaello. Ci sono davvero tanti filoni sui quali lavoreremo già dalle prossime settimane per un progetto che guardi anche lontano con una serie di iniziative legate all’arte, alla storia che uniscono queste due città, autentici simboli del Rinascimento”, ha dichiarato il sindaco Nardella, sottolineando anche un’altra particolarità che accomuna Citta’ di Castello e Firenze, legata all’arte contemporanea grazie alle opere del grande maestro Alberto Burri e di Luca Alinari, le cui opere sono presenti in una mostra proprio qui alla Pinacoteca”, ha concluso il sindaco di Firenze.

“Una straordinaria occasione di confronto con un sindaco, Dario Nardella, di una grande e importante citta’ come Firenze, un amico che ho avuto il piacere ed onore di conoscere da anni anche in altri ruoli politici ed istituzionali assieme all’allora Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, che ci onora della sua presenza nel luogo simbolo dell’arte, della storia e della cultura che ha senza dubbio affinità e collegamenti con la vicina Toscana dove i Vitelli grande famiglia tifernate ebbero contatti con i Medici ed altri prestiogiosi casati. Da li – ha precisato il sindaco Secondi – dobbiamo ripartire per attivare tutte le possibili sinergie per sviluppare un percorso virtuoso dove possiamo elaborare progetti comuni su diversi versanti”. Nel ricordare il successo riscontrato nel 2022 dalle celebrazioni del 500enario della morte di Raffaello, l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi, ha sottolineato l’avvio nella primavera scorsa delle celebrazioni dei 500 anni della morte di Luca Signorelli che nel progetto “La Valle del Signorelli” vedono coinvolti 8 comuni, una diocesi e oltre 20 strutture museali dell’Alto tevere Umbro. “La valle di Signorelli” – ha detto Botteghi – permetterà di visitare undici opere di Signorelli e scuola con un biglietto ridotto, fino a dicembre 2023. Una visita tra Rinascimento e arte contemporanea grazie alla presenza nel circuito dei Musei Burri a Citta’ di Castello.”

La visita del sindaco di Firenze, Dario Nardella, guidata da Isabella Consigli della Cooperativa “Il Poliedro”, è proseguita poi nelle Sale Nuove di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, alla mostra “ARMONIE – Ludico / Leggero / Fantastico”, quarantasette opere che ripercorrono oltre cinquant’anni di attività artistica di Luca Alinari. Un omaggio in memoria di un pittore poliedrico e instancabile, amante appassionato della vita in tutte le sue sfaccettature, dalla curiosità sconfinata e dalla cultura accademica che ha lasciato la vita da lui tanto amata nel 2019. La mostra è organizzata da Emanuele e Samuele Ventanni e Gaetano Bruno, dal professor Francesco Gallo Mazzeo, noto docente, critico e storico dell’arte e dai soci della giovane associazione culturale FrameWork presieduta da Mirna Ventanni, storica dell’arte e giornalista. Città di Castello è stata nei secoli passati “punto di incrocio di varie tendenze artistiche […] ma lo sviluppo più fiorente ebbe sotto i Vitelli, i quali dettero una precisa fisionomia al gusto costruttivo di quest’ultima città dell’Umbria settentrionale, che nelle costruzioni religiose e civili della rinascenza richiama lo stile architettonico fiorentino, mutandola in un angolo chiaro di Toscana”, così scrive Corrado Rosini nella “Guida estetica della città dei dintorni e dei luoghi vicini”.

Durante il periodo rinascimentale intensi furono i rapporti della famiglia egemone con Firenze e ai quali va collegato anche l’arrivo di Luca Signorelli a Città di Castello. Furono probabilmente i Vitelli a chiamare nella nostra città il pittore cortonese, le cui opere avevano potute apprezzare a Firenze: i Vitelli erano alleati dei Medici e Signorelli era in contatto con i pittori della bottega fiorentina di Andrea del Verrocchio che troveranno spazio nella corte di Lorenzo il Magnifico. Il successo ottenuto da Signorelli nell’ambiente mediceo procurò le commissioni da parte dei Vitelli. L’artista eseguirà una serie di ritratti di alcuni dei componenti più importanti della dinastia castellana tra i quali Niccolò che fu anche podestà di Firenze. Non mancano in città riferimenti alla città di Firenze, tra i quali gli stemmi medicei sulle facciate di palazzo Vitelli alla Mattonata e di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, testimonianza dell’alleanza tra i signori tifernati e la famiglia fiorentina.

Altro legame è quello con Giorgio Vasari, artista poliedrico e uomo di lettere, tra le cui opere viene annoverato anche il complesso fiorentino degli Uffizi. Vasari, sempre grazie ai legami con i Vitelli, fornì i disegni preparatori della decorazione a graffito della facciata del palazzo della Cannoniera. Al termine della visita prima di lasciare Citta’ di Castello ul sindaco Secondi e l’assessore Botteghi hanno consegnato al sindaco di Firenze Nardella una copia dello Sposalizio della Vergine realizzata dalla Bottega Tifernate ed un piatto in ceramica, realizzato da Ceramiche Noi, alla presenza dei maestri, Stefano Lazzari e Lorenzo Giornelli.

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Alla Cannoniera, “Armonie” la mostra d’arte contemporanea dedicata a Luca Alinari

Quarantasette opere che ripercorrono oltre cinquant’anni di attività artistica di Luca Alinari. Un omaggio in memoria di un pittore poliedrico e instancabile, amante appassionato della vita in tutte le sue sfaccettature, dalla curiosità sconfinata e dalla cultura accademica che ha lasciato la vita da lui tanto amata nel 2019. “ARMONIE – Ludico / Leggero / Fantastico” è il titolo della mostra inaugurata sabato 17 nelle Sale Nuove di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, sede della Pinacoteca Comunale alla presenza del sindaco di Città di Castello Luca Secondi, dell’assessore alle Politiche Culturali Michela Botteghi, degli organizzatori Emanuele e Samuele Ventanni e Gaetano Bruno, del professor Francesco Gallo Mazzeo, noto docente, critico e storico dell’arte e dei soci della giovane associazione culturale FrameWork presieduta da Mirna Ventanni, storica dell’arte e giornalista.


Il Sindaco Luca Secondi e l’assessore alla cultura Michela Botteghi si sono complimentati con gli organizzatori per la riuscita dell’evento che si inserisce all’interno di un calendario ricco di iniziative cittadine che spesso vedono teatro Palazzo Vitelli alla Cannoniera, sede della Pinacoteca, che si presta magnificamente alle tante proposte artistiche.
La mostra è stata fortemente voluta dall’associazione tifernate, “la prima di altri importanti progetti”, spiega la presidente Ventanni sottolineando come l’obiettivo di questo gruppo di giovani altotiberini sia quello di “portare l’arte contemporanea all’interno del circuito locale per rendere fecondo il dialogo fra la scena artistica nazionale e la sensibilità della comunità, con l’obiettivo di stimolare la dialettica artistica, culturale e sociale verso nuove dinamiche”. “Perché scegliere Luca Alinari per iniziare questo percorso? I motivi sono tanti. – aggiunge Mirna Ventanni ricordando il legame dell’artista fiorentino con la città e la stessa Pinacoteca dove allestì una delle mostre a lui più care nel 2009. “C’è poi un legame d’amicizia profondo che ha legato per anni l’Alinari con gli artisti umbertidesi Emanuele e Samuele Ventanni e la voglia di celebrarlo e ricordarlo ripercorrendo il percorso artistico estremamente originale e affascinante che caratterizzò la sua vita professionale e privata.

Di questo un doveroso ringraziamento va al figlio Filippo e alla moglie Ivana che hanno sposato un progetto ambizioso che inizia sì dalla nostra Città di Castello, ma che condurrà la mostra in un tour nazionale che toccherà varie regioni”. Non solo. Nel progetto inaugurato con la mostra c’è anche la volontà di scrivere per la prima volta la storia di Luca Alinari in un catalogo antologico che raccolga tutte le sue creazioni. Da qui l’invito rivolto a tutti coloro che godono di un’opera di Luca Alinari, a contattare l’associazione.
Emozionato, ma fiero il figlio dell’artista, Filippo che ha ringraziato per l’affetto e l’ammirazione nei confronti del padre ricordando un legame che “continuerà ad essere inossidabile”.
“Luca Alinari è il più grande surrealista della pittura italiana del secondo ‘900, accanto a lui solo Fabrizio Clerici e Savino, ma lui non è il terzo dei tre, ha sede assieme alla pari. – ha spiegato il critico d’arte Francesco Gallo Mazzeo. – Il suo non è un mondo che ha confini, è un’area senza perimetro. Le sue figure sono figure delle reverie, cioè del sogno a occhi aperti. Sono un grande gioco, un grande circo, sono il segno più alto dell’anima umana e che perde la pesantezza e acquista leggerezza”.


A corredo dell’esposizione è stato pubblicato dall’associazione FrameWork un catalogo arricchito dai testi del professor Francesco Gallo Mazzeo e Mirna Ventanni, reso disponibile in mostra. L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni ad eslusione dei lunedì non festivi o prefestivi, fino al 15 agosto prossimo, con orario 10.00 – 13.00 e 14.30 – 18.30. L’ingresso all’esposizione, nelle Sale Nuove della Pinacoteca comunale, è libero.

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La bella storia di Gloria e Massimiliano, una vita insieme, un lavoro in ospedale, l’attività e il tempo libero alla pro loco e alla fine la promessa di amore davanti all’altare

Una vita insieme, un lavoro in ospedale, l’attività e il tempo libero alla pro loco e alla fine la promessa di amore davanti all’altare. Bella storia di vita, quella di Gloria Perugini e Massimiliano Assembri, OSS al pronto soccorso di Sansepolcro Lei e infermiere al pronto soccorso di Arezzo, Lui, che hanno pronunciato in chiesa il fatidico “si” con accanto la figlia Anna, nella comunità locale di Piosina che li ha visti crescere. Il rito religioso è stato celebrato da Don Giuseppe Floridi e Don Giorgio Mariotti.

Significativo e importante il riconoscimento pervenuto dalla Santa Sede a firma di Papa Francesco e consegnato agli sposi direttamente a fine messa. I due sono originari di Piosina e sono componenti della locale Pro Loco ormai da anni, ricoprendo un ruolo importante nelle iniziative del paese. Durante il suo intervento Don Giuseppe, nel ricordare la lunga amicizia che lo lega alla famiglia soprattutto di Gloria, ha ricordato l’importanza del lavoro che svolgono entrambi a favore della comunità come tutta la categoria che appartengono, non solo durante il servizio ma spesso anche durante le ore libere, in aiuto di parenti e amici.

Massimiliano lavora come infermiere al pronto soccorso di Arezzo, Gloria invece come OSS al pronto soccorso di Sansepolcro. Dopo il classico rito del lancio del riso e non solo, a bordo di una vecchia Topolino, sono andati ad immortalare l’evento al centro storico di Città di Castello: poi hanno raggiunto parenti e amici in un noto borgo nella zona, dove, dopo la cena, hanno festeggiato fino a tarda notte con danze e fuochi d’artificio.

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Lo scorso venerdì 16 giugno la Cerimonia di consegna delle Medaglie di Benemerenza “Il Tempo della Gentilezza” Emergenza Covid-19 nella classe di “Bronzo”

Nell’elegantissima Sala “Piero della Francesca” del Borgo Palace Hotel di Sansepolcro, venerdì 16 giugno ha avuto luogo la Cerimonia di consegna delle Medaglie di Benemerenza “Il Tempo della Gentilezza” Emergenza Covid-19 nella classe di “Bronzo”, conferite dal Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana al personale volontario e dipendente e ai terzi estranei alla CRI (persone fisiche, persone giuridiche, associazioni, comitati spontanei), e di altri riconoscimenti della Croce Rossa Italiana.
Una bellissima cerimonia, che ha coinvolto emotivamente tutti i presenti.
Sono intervenuti il Sindaco di Sansepolcro, Fabrizio Innocenti, il Sindaco di Pieve Santo Stefano, Claudio Marcelli, la Vice Sindaco di Arezzo, Lucia Tanti, l’Assessore alla Cultura del Comune di Anghiari, Alberica Barbolani, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sansepolcro, Mario Menichella, e la Governatrice dell’Inner Wheel Italia – Distretto 209, Lilly Pasini Bordoni.


Dopo gli “Onori alle Bandiere”, con l’esecuzione degli inni: Nazionale, Europeo e della Croce Rossa; è stato proiettato il video che testimonia l’immane opera svolta dal personale Volontario e Dipendente del Comitato della Croce Rossa Italiana biturgense in una Sansepolcro deserta a causa della pandemia.


“Le idee che ci guidano – ha sottolineato il Presidente della Croce Rossa Italiana Comitato di Sansepolcro, Biagio La Monica – sono state il faro in questi momenti bui, che abbiamo trasformato in una nuova rivoluzione: quella del “Tempo della Gentilezza”. Abbiamo intensificato su tutto il territorio di competenza i servizi per le persone più vulnerabili e con maggiori fragilità sociali e sanitarie. Mi riferisco alla spesa a domicilio, al trasporto sociale, alla consegna dei farmaci e dei beni di prima necessità, alla distribuzione delle mascherine porta a porta e on the way, ai servizi di assistenza alla Costa Diadema in quarantena nel porto di Piombino, ai seggi elettorali e nelle scuole superiori durante gli esami di stato. Abbiamo servito e continuiamo a servire le comunità, senza se e senza ma, con quella forza incredibile e ineguagliabile che è il nostro Volontariato.”


Nel corso dei loro interventi Fabrizio Innocenti, Claudio Marcelli e Lucia Tanti hanno espresso la loro gratitudine alla Croce Rossa Italiana, che il giorno precedente aveva celebrato il 159° anniversario della sua fondazione, per il prezioso servizio prestato alle comunità della Valtiberina durante l’emergenza pandemica, che è valso all’Associazione il conferimento da parte del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della Salute, della Medaglia d’oro al merito della sanità pubblica. Hanno ribadito che, con determinazione e fermezza, proseguiranno nella loro azione a fianco delle Associazioni di Volontariato.
A seguire, il Presidente Biagio La Monica ha proceduto alla consegna dei diplomi delle Medaglie di Benemerenza “Il Tempo della Gentilezza” Emergenza Covid-19 nella classe di “Bronzo”, conferite in segno di gratitudine per il servizio prestato all’Associazione della Croce Rossa Italiana durante l’emergenza pandemica da SARS-Cov-2 al personale Volontario e Dipendente: Elena Alterini; Giovanni Bellanti; Chantal Betti; Matteo Bollini; Maria Bonanno; Andrea Bruschi; Concetta Campanella; Katia Casacci; Livia Ceradini; Carlo Chiasserini; Saverio Chimenti; Lisa Ciabocchi; Pier Giorgio Cortinovis; Yuri Del Barba; Anna Elisabetta Di Renzo; Danila Eleonori; Giuliano Farinelli; Noemi Galardini; Hristina Georgieva; Valeria Kolesnikova; Davide La Monica; Fabio La Monica; Gio Batta Lazzarelli; Ilaria Meazzini; Lara Merendelli; Emanuela Muco; Paolo Neri; Elena Nistor; Loriano Pandolfi; Ida Panichi; Viviana Panichi; Loredana Pasqui; Elena Pucciarini; Giuseppe Rossi: Teresa Rotilio; Susanna Soriente; Zefira Liliana Tanef; Asia Urbanelli; Domenica Vitali.


Per vari impedimenti, erano assenti alla premiazione i Volontari: Crystine Scarabicchi; Roberto Boioli; Sara Camaiti; Margherita Cameli; Loredana Capaccioni; Michele Chimenti; Lanfranco Chiodi; Sherry Eldeeb; Ekaterina Valdmirovna Eskina; Matteo Falsitta; Ruggero Forti; Sonya Momcheva Georgieva; Assunta Gherardi; Sonia Gjermeni; Christian Emptinne; Andrea Mari; Lara Marinelli; Sara Mazzini; Francesco Meazzini; Marida Rossi; Francesca Trotta; Adele Zanchi; Luca Zanelli e Maria Isabella Ziviani.


Fra le persone fisiche, persone giuridiche e associazioni esterne alla CRI, che si sono particolarmente distinte per spirito di sacrificio ed assoluta abnegazione durante l’emergenza pandemica da SARS-Cov-2, palesando inoltre alta coscienza civica e morale, in piena adesione agli ideali ed ai principi dell’Associazione della Croce Rossa, la medesima benemerenza è stata conferita a: Dott.ssa Cecilia Polci da Arezzo; Inner Wheel Club di Sansepolcro (Presidente Teresa Rotilio); Lions Club di Sansepolcro (Presidente Riccardo Bonauguri); Evolution Srl (Legale rappresentante Steno Mercati); Newlat Food Spa (Responsabile Stabilimento di Sansepolcro Alessandro Alessandri); Antonelli Srl Dico Discount (Legali rappresentanti Lorenzo Righi e Daniela Cecconi); Iniziative Alimentari Srl (Direttore Claudio Bernardini); G&P Cosmetics Srl (Responsabile Ufficio Acquisti Silvia Grasselli; Proloco del Trebbio (Consigliere Marino Dell’Omarino) e Proloco di Gragnano (Presidente Marcello Polverini).
Il Presidente Biagio La Monica, a cui la medaglia di benemerenza è stata conferita “motu proprio” dal neo Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, Rosario Maria Gianluca Valastro, ha consegnato al Volontario Domenico Meozzi il Diploma della Croce di Anzianità dei 25 anni maturata nello specifico ruolo.


È seguita la consegna dei Certificati di Apprezzamento da egli conferiti ai Volontari: Maria D’Amico, Francesco Tabacchioni e Vanda Munarini; e ai terzi estranei alla Croce Rossa Italiana che si sono distinti per avere sposato i principi e gli ideali dell’Associazione: Antonello Antonelli, Caritas Interparrocchiale Sansepolcro (Responsabile Cristina Franceschini); Linoservice Sas di Tatiana Castellani & C (Legale rappresentante Tatiana Castellani); Farmacia “Porta Romana” (Dott.ssa Graziella Di Liberto); Enalcaccia Arezzo (Vice Presidente Nazionale Jacopo Piantini); Valtiberina Motorsport (Presidente Alessio Polcri); Agricoltori di Sansepolcro Gruppo Trattoristi (Paolo Marinelli); Dukes Basket Sansepolcro (Presidente Marco Cirignoni).
Per “Promesso”, bellissima iniziativa intrapresa durante l’emergenza pandemica in favore della Croce Rossa Italiana di Sansepolcro, il Certificato di Apprezzamento è stato assegnato a: Michele Rossi Flenghi, Mattia Barni, Niccolò Neri, Francisco Arturi, Davide Baccanelli, Lucia Bastianelli, Ilaria Betti, Michele Braganti, Lucio Cristini, Mark David, Silvia Epi, Agnese Fabbri, Filippo Foni, Kime, Veronica Lazzari, Lorenzo Meazzini, Irene Vergni, Ed Menichella, Silvia Milli, Filippo Poderini, Laura Polverini, Iacopo Rossi, Lodovico Rossi, Megy Shkurti, Elisa Tiroli, Riccardo Tiroli, Noemi Umani, Yovng Cesa e Tommaso Zazzi. Presenti alla cerimonia: Niccolò Neri; Silvia Milli; Elisa Tiroli; Laura Polverini e Michele Braganti.

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Ci ha lasciato Sergio Merendelli, il cordoglio dei sindaci di Città di Castello e San Giustino

Appresa la notizia della scomparsa di Sergio Merendelli, i sindaci di San Giustino, Paolo Fratini e di Città di Castello, Luca Secondi, hanno formulato alla famiglia e alla comunità religiosa le più sentite condoglianze. “Sergio e’ stato un personaggio poliedrico, dal grande cuore che ha caratterizzato la sua vita sempre con il pensiero verso il prossimo in tutti gli ambiti dove ha operato fino a quello religioso nell’ordine dei frati cappuccini in maniera concreta ed in prima linea in numerose Missioni in Sud America. Il suo insegnamento ed il suo agire quotidiano dovranno essere per tutti noi motivo di orgoglio e guida per il futuro”, hanno concluso Fratini e Secondi.

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Istituzione consulta pari opportunità: mozione della capogruppo Misto-Azione, Luciana Bassini

“Il Comune di Città di Castello – si legge nella premessa – in base al “Regolamento Associazionismo e consulte di settore Approvato con Deliberazione di C. C. n. 83 del 15/10/2012 disciplina le attività e, tra l’altro, le regole per istituire le consulte di settore. Attualmente le consulte presenti nel regolamento sono così declinate: –

SALUTE E SOLIDARIETA’ SOCIALE – SCUOLA E CULTURA – SPORT E TEMPO LIBERO – SVILUPPO ECONOMICO TURISMO E AMBIENTE. Non risulta presente la consulta Pari Opportunità, in attuazione del principio di parità sancito dagli artt. 3, 37, 51 della Costituzione Italiana e dal Codice delle Pari Opportunità tra uomo e donna (D.lgs. 198/2006), che ha lo scopo di favorire la conoscenza della normativa e delle politiche riguardanti le donne; dare espressione alle differenza di genere e di valorizzazione delle esperienze delle donne, attraverso funzioni di sostegno, confronto, consultazione, progettazione e proposta nei confronti dell’Amministrazione; attivare azioni per rimuovere ostacoli che di fatto costituiscono discriminazione diretta o indiretta nei confronti delle donne; valorizzare la differenza di genere e favorire le condizioni di riequilibrio della rappresentanza tra uomo e donna in tutti i luoghi decisionali del territorio comunale.

La Consulta inoltre esprime proposte ed elabora progetti di intervento locale ed in particolare: Valuta lo stato di attuazione nel Comune delle leggi internazionali, statali e regionali emanate per lo sviluppo del pieno potenziale femminile, con la verifica costante dello stato di attuazione della parità di genere nel territorio;

Promuove indagini conoscitive e ricerche sulla condizione femminile nell’ambito comunale;

Promuove iniziative di diffusione dei dati raccolti e di informazione circa le garanzie legislative esistenti;

Propone azioni positive per la rimozione delle varie forme di discriminazione rilevate e di quelle denunciate, anche in coordinamento con le Consigliere Provinciale e Regionale di Parità, fornendo eventuali pareri, consulenze e dando adeguate informazioni dei relativi risultati e vigilando sull’applicazione da parte di soggetti, pubblici e privati, delle leggi relative all’attuazione della parità di genere;

Elabora progetti atti a promuovere una condizione di piena condivisione all’interno della coppia in modo da rendere la condizione femminile sempre più compatibile con l’impegno pubblico, sociale, e professionale delle donne;

Promuove iniziative per facilitare l’attività delle donne elette nelle Istituzioni diffondendo materiale, notizie utili all’esercizio delle funzioni e favorisce la partecipazione all’attività politica, economica e sociale della comunità locale;

Organizza seminari, convegni, corsi al fine di promuovere e diffondere la cultura del rispetto e della parità di genere, pubblicizzando e diffondendo periodicamente informazioni sulle attività svolte”.

La mozione – conclude Luciana Bassini – impegna il Sindaco e la Giunta Comunale Ad inserire La Consulta Pari Opportunità nel “Regolamento Associazionismo e consulte di settore Approvato con Deliberazione di C. C. n. 83 del 15/10/2012.

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La torre civica di piazza Gabriotti entra a far parte dell’Osservatorio Sismico delle Strutture: monitorata 24 ore su 24 per la verifica della tenuta statica, sarà un laboratorio per gli studi di ingegneria sismica

La torre civica di Città di Castello è entrata a far parte dell’Osservatorio Sismico delle Strutture (OSS) nell’ambito del protocollo d’intesa tra Regione e Dipartimento di Protezione Civile nazionale che coinvolge anche la Rete Accelerometrica Nazionale (RAN). Mentre sarà controllata in tempo reale 24 ore su 24 per verificarne la tenuta statica, grazie ai dispositivi tecnologici installati al suo interno il monumento sarà un laboratorio che contribuirà agli studi di ingegneria sismica sul comportamento delle costruzioni dell’OSS, una delle reti di monitoraggio strutturale con i più elevati livelli di efficienza e omogeneità strumentale nel panorama mondale.

“La torre civica ci è sembrato il monumento che più di tutti meritasse e avesse necessità di una osservazione costante, anche in linea con i lavori di ristrutturazione che l’hanno interessata”, commentano gli assessori alla Protezione Civile, Benedetta Calagreti, e al Patrimonio, Michela Botteghi, sottolineando come “la possibilità di entrare a far parte di una rete di monitoraggio così importante ed efficace rappresenti una preziosa occasione per prenderci cura di uno dei simboli della nostra città”. “Le risultanze che ci verranno periodicamente fornite – precisano Calagreti e Botteghi – ci consentiranno di portare avanti l’importante lavoro di verifica della situazione del territorio che è assolutamente necessario nella gestione delle emergenze”. Nei giorni scorsi il responsabile del Servizio Protezione Civile Francesco Nocchi e la responsabile del Servizio Patrimonio Comunale Benedetta Rossi hanno aperto le porte della torre civica a Flavio Bocchi, del Dipartimento di Protezione Civile nazionale, Francesco Ponziani del Servizio Protezione Civile della Regione Umbria, Luca Bruscaglioni, tecnico della ditta installatrice incaricata dell’intervento “Pizzi Instrument”, e a Massimo Tosti dello studio “Tosti e associati”, che con il padre Giuseppe ha curato i lavori di consolidamento del monumento terminati nel 2013.

Nel ventre dell’edificio è stato installato un sistema di rilevazione costituito da cinque sensori digitali di piccole dimensioni, di cui uno posizionato al piano terra per registrare il moto del terreno. Grazie a questi dispositivi, che sono già operativi, la torre civica è stata collegata alla rete di monitoraggio dell’Osservatorio Sismico delle Strutture, che è attualmente costituita da 156 sistemi di rilevazione posti a controllo di 143 edifici pubblici, sette ponti e sei dighe. I dati registrati mediante teletrasmissione dal centro di acquisizione ed elaborazione del Dipartimento di Protezione Civile nazionale saranno diffusi all’interno della comunità tecnico scientifica e contribuiranno non solo agli studi di ingegneria sismica sul comportamento delle costruzioni, anche ai fini normativi, ma pure a valutare le condizioni degli immobili pubblici di interesse strategico monitorati, nonché a impostare le modalità di risposta della stessa struttura di coordinamento del Ministero per la gestione dell’emergenza sismica.

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Truffa ai danni di imprenditori orafi. denunciati due soggetti all’autorita’ giudiziaria e sequestrati 135.000 euro

I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Arezzo, al termine di un’articolata indagine condotta per il reato di truffa aggravata, hanno individuato due soggetti, riconducibili ad una società aretina, operante nel commercio di bigiotteria. Si tratta di un’attività investigativa, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo, caratterizzata dall’esecuzione di serrati accertamenti, che hanno permesso di acquisire fondati elementi circa l’esistenza di un grave sistema truffaldino, che si è consumato lo scorso mese di marzo, a carico di commercianti orafi di stanza negli Stati Uniti ed in Giordania.

Gli accertamenti traggono origine dalla denuncia-querela sporta da un imprenditore, legale rappresentante di una società araba di intermediazione di livello internazionale, a cui sono stati venduti oggetti non rispondenti alle effettive caratteristiche contrattualizzate con il fornitore. Infatti, la compravendita ha riguardato la cessione monìli di ottone placcati in oro, in luogo di semilavorati/oreficeria di metallo prezioso di purezza “14 carati”, previsti dagli accordi negoziali. Ingente il danno patìto dalla vittima che, a seguito del raggìro subìto, ha corrisposto oltre 300.000 euro, per oggetti di ben più basso valore commerciale. I protagonisti di tale vicenda, deferiti alla locale Autorità Giudiziaria, sono due soggetti della provincia di Arezzo, di cui uno, reale dominus del sistema fraudolento, è già noto alle cronache giudiziarie, capace di ideare e realizzare gli artifizi e raggiri posti alla base delle condotte illecite.

La tempestività dell’intervento dell’Autorità Giudiziaria e delle Fiamme Gialle ha permesso di acquisire ed analizzare documentazione di interesse probatorio, localizzare e sequestrare i beni oggetto della truffa, proprio all’atto della spedizione, e di sottoporre a sequestro preventivo d’urgenza parte del denaro provento del reato già incamerato dagli indagati, per un ammontare di circa 135.000 euro. Il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Arezzo ha poi confermato i provvedimenti cautelari emessi dal Pubblico Ministero titolare dell’indagine.

L’attività della Guardia di Finanza di Arezzo si inserisce nel più vasto ambito delle linee strategiche dell’azione del Corpo, volte a rafforzare l’azione di prevenzione e repressione delle condotte di illegalità economico-finanziaria, connotate da maggiore gravità, ed a tutelare i cittadini onesti, vittime inconsapevoli della criminalità economica.

Si evidenzia che i provvedimenti adottati dall’A.G. si basano sulle evidenze probatorie sinora raccolte e che il procedimento versa ancora nella fase delle indagini preliminari, significando che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo in caso di emissione di una sentenza irrevocabile di condanna.

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