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Musica Senza Confine: jazz, pop e afrojazz invadono Monte Santa Maria Tiberina

Da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio, la I edizione di una nuova rassegna musicale animerà  piazza Bourbon del Monte, cuore dello splendido borgo valtiberino. Tre serate in cui la gente locale e i tanti turisti che solitamente affollano i magnifici luoghi dell’altotevere, potranno assistere ad eventi musicali gratuiti, con artisti di assoluto rilievo.

Il nome della rassegna: “Musica Senza Confine” si ispira all’idea   dall’ubicazione di Monte Santa Maria Tiberina, un borgo incantato al confine con la Toscana e vicino alle Marche e la Romagna, quindi luogo ideale di scambio di musica e di culture. L’evento, in questa data zero che contraddistingue il varo di qualsiasi nuova iniziativa, é spalmato su tre serate: venerdì 30 giugno, sabato 1 e domenica 2 luglio, mentre sono quattro gli artisti che con le proprie band, suoneranno sul palco in Piazza Bourbon del Monte.

Si parte venerdì 30 giugno, con in programma due concerti:

Il Francesco Pierotti Trio, aprirà ufficialmente la I edizione di “Musica Senza Confine”.  La band prende nome per l’appunto dal bravissimo contrabbassista laziale Francesco Pierotti, laureato in  Jazz presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e diplomato in contrabbasso presso l’Istituto Superiore di Studi musicali “Giulio Briccialdi” di Terni.  Al pianoforte suonerà con lui Yakir Arbib: “un talento innato, un prodigio naturale dichiarato fin dai primi anni di vita, coltivato nel tempo anche dallo studio e da tanta ricerca. I suoi concerti sono caratterizzati dall’improvvisazione, prima di un concerto non chiedetegli cosa suonerà poiché vi risponderà che deciderà sul momento”, mentre alla batteria ci sarà Fabio D’Isanto, diplomato con il massimo dei voti al “Briccialdi” di Terni e che vanta collaborazioni con i più grandi e prestigiosi musicisti italiani e e internazionali.

Lisa Manara Quartet sarà protagonista del secondo concerto di venerdì 30 giugno.

Lisa Manara é una cantautrice in forte ascesa nel panorama musicale italiano, sia jazz che pop. E’ stata per due stagioni la vocalist di Gianni Morandi nel tour D’Amore D’Autore, dove ha potuto esibirsi nei più grandi e importanti palchi italiani, dall’Arena di Verona al Teatro Greco di Taormina. Diplomata con il massimo dei voti in canto jazz al conservatorio di Ferrara, porterà un progetto musicale Afro Jazz: “L’Urlo dell’Africanità”, con cui girerà l’Italia nel suo prossimo tour estivo, calcando i palchi dei più importanti Festival jazz.

Insieme a lei ci sarà alla chitarra Aldo Betto (Frontman dei Savana Funk), alle tastiere e basso sinth, Federico Squassabia e alla batteria Paolo Rubboli, vincitore dei premi: DRUMMER OF TOMORROW ITALY e del concorso internazionale FESTIVAL DEL RITMO, meritandosi anche il prestigioso primo premio nella sezione “Tecnica”, consegnatogli dal Maestro Gianni Dall’Aglio, storico batterista di Adriano Celentano e Lucio Battisti.

Sabato 1 luglio, sarà la volta di Greta Panettieri Quartet con: “Into my Garden”

Romana, ma umbra d’adozione, da New York all’Italia, dai maggiori Festival e Club Italiani alla televisione. E’ una delle voci più affascinanti del panorama italiano e internazionale: Greta Panettieri, cresciuta artisticamente a New York (dove nel 2010 pubblica l’album “The Edge Of Everything” con Decca/UMG), è musicista, cantante, compositrice e autrice di testi anche per le canzoni di artisti come Toquinho, Gegè Telesforo, Ainé. etc…). Con i suoi progetti live ha toccato le principali rassegne italiane, arrivando fino in Cina, Russia e Spagna con tour di grande successo.

Dell’ottobre 2018 la pubblicazione dell’album ”With Love” che ha avuto come ospite Flavio Boltro alla tromba. Nel 2016 e 2018, il Jazzit Awards la consacra come una delle dieci migliori cantanti jazz italiane. Nello stesso anno partecipa in più venti puntate come ospite fissa del programma “L’aria che tira” (La7) dove si esibisce con svariati jazzisti del panorama italiano e internazionale. All’inizio del 2023 é uscito il suo ultimo album: “Into My Garden”.

Greta, sarà accompagnata al pianoforte da Andrea Sammartino, pianista, tastierista, compositore, arrangiatore/produttore musicale ed ingegnere del suono con oltre 30 anni di esperienza nell’industria musicale italiana ed internazionale. Ha partecipato a numerosi tour nazionali ed internazionali,  collaborando con: Toninho Horta, Negramaro, Jovanotti, Chiara Civello, Paulinho Braga, Cidinho Teixteira, Itaiguara Brandao, Fabrizio Bosso, Gegè Telesforo, Max Ionata, Flavio Boltro, Roberto Ottaviano e molti altri.  Al basso elettrico Daniele Mencarelli, musicista affermato in ambito jazzistico, cantautorale e leggero, ha partecipato a numerose incisioni discografiche, programmi televisivi, tournée nazionali ed internazionali. Alcune delle collaborazioni più importanti: Ivano Fossati ,(Tour Acustico, L’Arcangelo tour, Dal Vivo Vol 3, L’Arcangelo”), Sergio Cammariere (Cantautore Piccolino Tour), Stefano Bollani ( Umbria Jazz 2010 “Italian Lessons”), George Benson ( Umbria Jazz 2009 ) Fiorella Mannoia, Gianni Morandi, Tosca (Sto Bene al Mondo), Antonella Ruggiero, Greta Panettieri, Gabriele Mirabassi, Danilo Rea.

Alla chitarra Angelo Lazzeri,  che ha suonato con musicisti come Joe Chambers, Dave Liebman, Manhu Roche, David Linx, Paolo Fresu, Pietro Tonolo, Franco D’Andrea, Ramberto Ciammarughi, Roberto Gatto, Gabriele Mirabassi, David Riondino, ed è attivo in svariati contesti, dalla big band al duo; si è esibito in Italia, Germania, Olanda, USA e Giappone e in festival come Umbria Jazz, Time in Jazz, Fano Jazz, Ancona Jazz, Potsdamer Jazzfest.

Musica Senza Confine si concluderà domenica 2 luglio

Nella serata conclusiva sono previsti 2 concerti. Il primo, alle 19.30 vedrà salire sul palco Reinaldo Santiago Trio in “The Colors of The Planet”, ultimo album del batterista, cantautore , arrangiatore e compositore brasiliano Reinaldo Santiago, una vera celebrazione dei suoni e dei ritmi del Brasile, infuso con l’energia e l’improvvisazione del jazz, del samba reggae e ritmi di baião alla prima composizione ballad di capoeira chiamata Mestre Marinho.Il Trio prevede Reinaldo Santiago alla batteria,  Greg Burk al piano e Giulio Scianatico al bassoLa serata e l’edizione 2023 di Musica senza Confine sarà chiusa dal Patrizio Destriere Quartet, con: “Portrait of Ennio”, un album dedicato al Maestro Morricone.

Dice Destriere parlando dell’album: “Portrait of Ennio” è una sorta di visione prospettica rivisitata secondo la sensibilità mia e dei musicisti che hanno suonato con me nei confronti del corpus musicale di Ennio. Una visione legata al lato jazzistico del Maestro, che come da sue dichiarazioni, ha sempre considerato una musica lontana dalla sua anima; ma che nella sua produzione è presente con materiale di pregevole fattura, basti ricordare i film degli inizi degli anni ‘80 permeati da colonne sonore di stampo jazzistico. Il nostro contributo è stato quello di esaltare questa visione della sua opera sviluppandola con il nostro linguaggio con arrangiamenti curati e sonorità che vanno oltre alla catalogazione commerciale. Portrait of Ennio vuole essere il ritratto che racchiude le mille sfaccettature di un compositore complesso e geniale qual è Ennio Morricone”.

Patrizio Destriere è orchestrale presso la Banda Centrale della Marina Militare Italiana in qualità di saxofono soprano.

Sarà accompagnato al pianoforte da Claudio D’Amato, al contrabbasso da Giuseppe Civiletti e da Giampaolo Scatozza alla batteria.

Durante le tre serate, sarà possibile degustare le tipicità locali grazie alla cucina funzionante durante tutto l’evento.

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“Rinascimento allo specchio”, appuntamento con Luisa Cotta Ramosino

Si avvia alla conclusione “Rinascimento allo Specchio”, la rassegna in cui arte, letteratura, fiction si fondono per esaltare uno dei periodi storici più ricchi e stimolanti della nostra esistenza. L’iniziativa, voluta dalla Fondazione Piero della Francesca e dai comuni di Arezzo, Monterchi e Sansepolcro, è stata contrassegnata sin qui da due incontri, entrambi densi di contenuti e che hanno riscontrato grande interesse da parte degli spettatori. Nel primo il noto scrittore Matteo Strukul, autore di punta del romanzo storico e già vincitore del Premio Bancarella per la sua apprezzatissima tetralogia sulla Famiglia Medici, è stato ospite della Casa di Piero a Sansepolcro, mentre il secondo ha avuto per protagonista la scrittrice Chiara Montani nella sede aretina della Fraternita dei Laici, dove ha illustrato i suoi romanzi che hanno per protagonista Piero della Francesca.

Per chiudere questo festival nelle terre contrassegnate dalla vita e dall’opera di Piero, l’appuntamento è ora a Monterchi. Sabato 17 giugno a partire dalle 17.30, i giardini dei Musei Civici Madonna del Parto del centro della Valcerfone accoglieranno Luisa Cotta Ramosino, produttore creativo delle seguitissime serie televisive “I Medici” e “Leonardo”. In caso di maltempo l’incontro si terrà presso il teatro comunale di Monterchi. In attesa dell’evento conclusivo, positivo il bilancio stilato dagli organizzatori per un festival in cui il Rinascimento è stato posto sotto la lente di ingrandimento di forme artistiche innovative e al tempo stesso suggestive. Tanto che si pensa già all’edizione del prossimo anno di una rassegna che ha incontrato il gusto del pubblico.

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Calcio mercato: Andre Bricca è il nuovo tecnico del Sansepolcro

La società sportiva dilettantistica Vivi Altotevere Sansepolcro è lieta di annunciare il ritorno di Andrea Bricca alla guida della prima squadra bianconera. Dopo aver concluso la sua collaborazione con la Primavera della società professionistica AS Gubbio, che ha guidato nelle ultime due stagioni, l’allenatore è già al lavoro assieme al direttore generale Guerri e al responsabile area tecnica Falcinelli per allestire una rosa competitiva in vista del campionato 2023-24 di Serie D.

“Dopo un’importante carriera da calciatore professionista, in questi anni Bricca ha maturato una notevole esperienza anche in panchina – ricorda il presidente Giorgio Lacrimini – oggi siamo felici di accoglierlo nuovamente al Sansepolcro, realtà che conosce bene. La società è certa che la sua competenza e la sua passione per il calcio potranno portare grandi risultati per la stagione che verrà”.

A stretto giro, la società renderà noti i nomi dello staff che affiancherà Bricca in panchina, garantendo al mister un supporto adeguato per la preparazione della squadra. La famiglia bianconera è felice di accogliere nuovamente l’allenatore e gli rivolge i migliori auguri di buon lavoro e di successo per la prossima stagione.

Contestualmente all’annuncio del nuovo tecnico, il Vivi Altotevere Sansepolcro è inoltre lieto di comunicare l’ingresso in società del dirigente Mirko Amadori, al quale va il più caloroso benvenuto da parte del presidente Lacrimini e di tutto il club. “Stiamo lavorando ad un progetto sportivo che coinvolga persone e professionisti con le giuste competenze e la giusta esperienza per affrontare nel migliore dei modi il ritorno in Serie D. Amadori è una di queste persone, e siamo felici di accoglierlo a Sansepolcro” aggiunge il presidente Lacrimini.

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Sansepolcro, primo incontro sul PUMS, chi fosse interessato può compilare il questionario on line

Si è svolto lo scorso venerdì 9 giugno il primo incontro del percorso partecipato per la formazione del “Piano della mobilità sostenibile” (PUMS).

Numerose e interessanti le proposte suggerite dai partecipanti così come le adesioni per la futura partecipazione a tavoli tematici da costituire appositamente per la redazione del PUMS.

L’assessore Riccardo Marzi, che ha moderato l’incontro ha spiegato che si tratta di “uno strumento urbanistico fondamentale, che Sansepolcro non aveva mai avuto, per progettare un sistema di piste ciclabili, da realizza re a stralci, di cui il nostro comune ha assoluto bisogno”

L’Amministrazione Comunale segnala a tutti i cittadini che è a disposizione on-line un questionario che permette, anche a chi non ha potuto partecipare lo scorso venerdì o non potesse partecipare ai prossimi eventi, di evidenziare criticità e problemi da risolvere in tema di mobilità.

Per la compilazione del questionario occorre collegarsi al seguente link:

Si informa infine che, per rispettare i tempi di redazione del PUMS, è necessario che la compilazione del questionario avvenga entro e non oltre il 31/07/2023.

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Calcio mercato: Virtus San Giustino doppio colpo, arrivano l’attaccante Santini e il centrocampista Fancelli

Due rinforzi di assoluto spessore quelli messi a segno nelle ultime ore dalla Virtus San Giustino. Il club giallorosso col ds Lorenzo Angelini e il collaboratore tecnico Valerio Belloni ha concluso la trattativa con l’attaccante Alessandro Santini (nella foto sopra con Angelini e Belloni), nelle ultime due stagioni 25 reti fra Tiberis e Calzolaro in Promozione e con un passato importante tra le giovanili del Chievo, poi Carpi, Castelrigone e Trestina. L’altro arrrivo, in realtà, è un graditissimo ritorno: stiamo parlando di Niccolò Fancelli (nella foto con Angelini e Belloni), centrocampista reduce da un ottimo torneo in Promozione col Selci Nardi dove il ragazzo, che era in prestito proprio dalla Virtus, ha messo in mostra tutte le sue doti rivelandosi tra le rivelazioni del raggruppamento. Un elemento di assoluto valore nel reparto nevralgico che mister Simone Loddi ha in mente di costruire.

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“Passaggio del Collare” all’Inner Wheel Club di Sansepolcro. Teresa La Monica Rotilio passa il testimone a Donatella Franca Vaccarecci Guerrieri

Presso il Borgo Palace Hotel di Sansepolcro si è concluso, martedì 9 giugno, il biennio sociale 2021-2023 dell’Inner Wheel Club di Sansepolcro.

Ospiti della serata la Presidente dell’Inner Wheel Club di Città di Castello, Adele Lanzuolo, la Presidente dell’Inner Wheel Club di Arezzo, Maria Cristina Castiglia Coscia, la Presidente dell’Inner Wheel Club di Arezzo Toscana Europea, Antonella CalvelliGallorini, la Presidente del Rotary Club di Sansepolcro, Paola V5annini, il Presidente del Lions Club di Sansepolcro, Riccardo Bonauguri, la Presidente della FIDAPA Alta Valle del Tevere, Stefania Sgaravizzi, l’Assessore alle politiche sociali e ai rapporti con le associazioni di volontariato, Mario Menichella, la Presidente della Fondazione Piero della Francesca, Francesca Chieli, e il Presidente del Circolo Artistico di Arezzo, Federico Calvelli.

Dopo la proiezione di un video, che ha ripercorso i vari services finalizzati dall’Inner Wheel Club di Sansepolcro nel biennio 2021-2023, Teresa La Monica Rotilio ha passato il testimone all’incoming Donatella Franca Vaccarecci Guerrieri.

La presidente uscente ha ringraziato tutte le socie del Club per averle consentito di vivere un’esperienza tanto intensa quanto significativa.

“Ho potuto conoscere i loro talenti e le loro qualità umane. Ho potuto godere della loro amicizia e della loro simpatia. Ho potuto anche far tesoro della loro critica, utile per fare di più e meglio. Ciascuna di loro mi ha dato qualcosa. Questo biennio mi ha consentito di conoscere meglio me stessa, le mie capacità ed i miei limiti, che certamente hanno segnato la mia attività e per i quali chiedo sinceramente scusa

Ha poi annunciato che venerdì 16 giugno, nella Sala “Santi di Tito” del Borgo Palace Hotel, il Club riceverà la Medaglia di Benemerenza “Il tempo della gentilezza” nella classe di bronzo, conferitale dal Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana.

Donatella Franca Vaccarecci Guerrieri presiederà il Club nell’anno del ventesimo anniversario della sua fondazione e del centenario dell’International Inner Wheel. Ha introdotto il suo discorso complimentandosi con la Presidente uscente per lo straordinario lavoro svolto nel trascorso biennio con grande impegno e spirito di servizio e ha ringraziato tutte le socie che l’hanno ritenuta degna di fiducia per tale incarico. Io credo molto in questo motto: AMICHE PER SERVIRE. Quando la forza, sprigionata da questo legame, sfocia in un servizio per la comunità, allora possiamo fare la differenza, ed essere d’ispirazione per gli altri! E come si può realizzare in concreto il nostro spirito di servizio? Facendo dono del nostro tempo. Il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo. E se doniamo il nostro tempo, doniamo noi stessi!”.

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Ospedale Città di Castello, donati 6 televisori 32” alla Pediatria. E’ stata l’associazione I Fiori di Lillà ad effettuarla

L’associazione I Fiori di Lillà di Città di Castello ha donato 6 televisori 32″ al reparto di Pediatria dell’ospedale di Città di Castello. La cerimonia si è svolta martedì 13 giugno presso una camera di degenza del reparto alla presenza di Elena Signorelli, presidente Fiori di Lillà Città di Castello, Gioia Calagreti, dirigente medico del Presidio ospedaliero Alto Tevere, Guido Pennoni, direttore della Pediatria del Presidio ospedaliero Alto Tevere, e Alfredo Baldicchi, coordiantore infermieristico dell’Unità operativa di Pediatria del Presidio ospedaliero Alto Tevere.

“Ringraziamo l’associazione I Fiori di Lillà per i 6 televisori a schermo piatto di ultima generazione, destinati ognuno alle camere di degenza dei bambini ricoverati. Questo utile dono contribuirà a rendere più gradevole il soggiorno dei bambini malati e dei loro familiari. L’accoglienza e l’empatia sono prerogative fondamentali del reparto che, con i suoi medici, infermieri e operatori sanitari, si prodiga quotidianamente per garantire un elevato livello di cura, anche sotto il profilo umano”, hanno dichiarato il direttore Guido Pennoni ed il coordinatore infermieristico Alfredo Baldicchi.

“L’associazione I Fiori di Lillà – ha detto la presidente Elena Signorelli – ha deciso di donare questi televisori per cercare di alleggerire il difficile momento del ricovero per i bambini creando momenti di svago con i loro programmi televisivi preferiti”.

Gioia Calagreti, infine, a nome della Direzione di Presidio e Aziendale ha ringraziato “I Fiori di Lillà che, come in passato, continuano a contribuire al miglioramento del confort del reparto di pediatria tramite le proprie donazioni. Le associazioni del territorio dimostrano vicinanza al nostro nosocomio e ai pazienti ricoverati, in questo caso lo sono stati ai pazienti pediatrici, la cui degenza è particolarmente peculiare che comporta sofferenza per loro stessi e per i genitori durante il ricovero”.

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A Bologna “oltre i confini” evento ideato dall’artista tifernate Moira Lena Tassi, per aiutare gli alluvionati dell’Emilia Romagna

A BOLOGNA “OLTRE I CONFINI”, EVENTO IDEATO DALL’ ARTISTA DI CITTÀ DI CASTELLO MOIRA LENA TASSI PER AIUTARE GLI ALLUVIONATI DELL’ EMILIA ROMAGNA

Moira Lena Tassi è l’ideatrice dell’evento “Oltre i confini”, un’ iniziativa che abbraccia cultura, danza, musica e pittura con la finalità di raccogliere fondi a sostegno delle popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna .
L’ happening che si terrà il giorno 23 giugno alle 15.45 nella Sala e nell’ incantevole Chiostro del Santuario San Giuseppe Sposo di Bologna, patrocinato dall’ UCAI (Unione Cattolici Artisti Italiani), avrà inizio con un incontro dedicato alla storia dell’arte intitolato “Chagall oltre i confini”, a cura della Storica dell’arte Anna Rita Delucca.
Successivamente, l’ Artista Moira Lena Tassi si esibirà con una reading performance che, attraverso un racconto di Graziella Massenz, metterà in evidenza l’importanza di superare i limiti nelle relazioni di coppia.

A seguire, si esibirà il gruppo giovanile di korean pop dance “N.B. Fire”, fondato nel 2018 dalle giovanissime Jazmin e Nada, entrambe di origine peruviana. Il nome del gruppo, che sta per “New Burning Fire”, simboleggia la volontà delle componenti di crescere e svilupparsi come una fiamma che diventa fuoco. Le dieci ragazze che compongono il gruppo provenienti da diverse nazionalità (italiana, peruviana, marocchina, slovacca, ecc.) si sono unite grazie alla loro comune passione per la danza. L’ artista Moira Lena Tassi che, dopo averle casualmente notate mentre provavano una coreografia in uno spazio all’ aperto, in una zona centrale di Bologna, di fronte a un palazzo a vetri che fungeva da specchio, ha voluto che partecipassero e tiene a sottolineare :” Queste ragazze, tutte autodidatte, mi hanno colpito moltissimo appena le ho viste per la loro bravura e la loro grinta. Dimostrano che le passioni comuni possono superare le barriere culturali, creando un legame forte e positivo. Provengono da diverse città del mondo e per questo rappresentano un esempio tangibile di come l’ arte possa essere un potente strumento di unione tra i popoli. Sono anche un esempio importantissimo non solo per i giovani ma per tutti, in considerazione anche soprattutto della guerra che ancora persiste a pochi passi da noi e di tutte le altre nel resto del mondo.
Del loro gruppo fa parte anche una giovane studentessa universitaria proveniente da Santa’ Agata Bolognese, una delle zone più duramente colpite dalle intense piogge, che insieme alla sua famiglia sta affrontando i gravissimi disagi dovuti all’alluvione. Sono fantastiche: tutte che con grande entusiasmo vogliono contribuire all’aiuto delle popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna, trasmettendo così un forte messaggio di unione e solidarietà.”
Il comico bolognese Simone Merini regalerà alcuni momenti di spensieratezza con le sue gag.

Successivamente, si esibirà la nota coverband bolognese “ERIS”, composta dai musicisti Elvira Di Pilla, Roberto Museo, Isabella Marchi e Stefano Pippa. La band, nata nel 2019 da un’idea di Stefano Pippa, presenterà un repertorio che spazierà su diversi generi musicali dell’ultimo secolo, includendo brani di artisti come Frank Sinatra, Adele, Mina e altri famosi artisti nazionali e internazionali. Durante la loro esibizione, Moira Lena Tassi si ispirerà alla loro musica per realizzare una live painting intitolata “Oltre i confini”, assicurando così un’ esperienza artistica varia e coinvolgente per il pubblico.

Infine ci sarà una lotteria, presieduta dal Presidente Gabrio Vicentini, durante la quale verranno messi in palio alcuni dipinti realizzati dai pittori dell’UCAI. Anche l’ Artista di Città di Castello parteciperà con una sua opera, offrendo al pubblico non solo l’opportunità di sostenere l’iniziativa benefica ma anche quella di portare a casa un’ opera d’arte unica.

Dice infine Moira Lena Tassi: “Oltre i confini” sarà un’ occasione unica per immergersi in un’ esperienza artistica completa, in cui la cultura, la danza, la musica e la pittura si uniscono per promuovere la solidarietà e l’unione tra le persone”

Vi invitiamo a non perdere questo evento unico nel suo genere ” OLTRE I CONFINI” venerdì 23 giugno alle ore 15.45 nella Sala e Chiostro del Santuario di San Giuseppe a Bologna in Via Bellinzona.

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A Città di Castello oltre 100mila digitalizzazioni di Fondo Antico Archivio Storico, Biblioteca e Archivio dei baroni Franchetti. Botteghi e Braccalenti: “La tecnologia digitale per preservare l’antico e renderlo disponibile”

È in corso presso la Biblioteca comunale Carducci di Città di Castello il secondo intervento di digitalizzazione dell’antico e ricco patrimonio bibliografico di proprietà del Comune, nell’ambito degli interventi previsti da Agenda urbana Motore dell’Umbria. La digitalizzazione è effettuata in loco, dove è stata predisposta una sala per l’operazione, curata da personale, che ha già avuto esperienza nelle attività della Biblioteca e dell’Ufficio Cultura. Gli interventi sono stati due: il primo a cura dell’azienda Made Word per 33mila scansioni e l’attuale a cura dell’azienda In arte per 75mila scansioni. La filiera di questo progetto molto tecnico è corta perché i volumi si trovano negli scaffali compact del piano terra della Biblioteca. Nel progetto è coinvolto il Centro studi Villa Montesca perché il patrimonio Franchetti conserva molti carteggi e volumi significativi oltre alla documentazione sulle scuole rurali. Per Michela Botteghi, assessore alla Cultura, “i due progetti di digitalizzazione coniugano praticamente reale e digitale, permettendo una maggiore usabilità ed accessibilità di archivi che altrimenti potrebbero essere consultati e conosciuti solo in loco. Inoltre la disponibilità da remoto, nel nostro caso nel sito del Ministero della Cultura a ciò preposto, consente di tutelare al meglio il documento originale, che spesso risale a quattro, cinque secoli fa. Digitalizzare è dunque valorizzare, stare al passo con i tempi, ed usare la tecnologia, senza rimanerne schiacciati o considerandola nemica del patrimonio storico.

Piuttosto ne è un’alleata. La digitalizzazione ha permesso anche di coinvolgere giovani, che la ditta In arte ha selezionato e che hanno già lavorato presso il Servizio Cultura e Archivi Biblioteche, in grado di comprendere il valore dei documenti e allo stesso tempo sviluppando competenze molto tecniche che rimarranno nel loro curriculum”. Anche l’assessore alla Digitalizzazione Rodolfo Braccalenti ha sottolineato “come il comune sia molto impegnato nel convertire e conservare il cartaceo, sostituendolo con nuovi strumenti più sostenibili ma allo stesso tempo prendendosi cura di quanto rappresenta il nostro passato, la nostra storia. Anche nel PNRR sono stati inseriti altri progetti di digitalizzazione su settori diversi e tutti finanziati”. Anche per Angelo Capecci, presidente del Centro studi Villa Montesca “Al valore scientifico in questo progetto si somma un valore come metodo di lavoro e condivisione di obiettivi, dal momento che grazie anche alla Regione Umbria, sono stati inseriti materiali inediti dell’archivio e della Biblioteca dei baroni Franchetti, destinati a gettare nuova luce anche sul contesto in cui su sperimentato il metodo Montessori localmente”. In particolare, a cura della coordinatrice della Biblioteca Patrizia Montani, è stato privilegiato il filone pedagogico-educativo di Alice, quello più richiesto ai fini della ricerca, cercando di rendere la fitta trama dei rapporti e della rete di relazioni di cui Villa Montesca è stata, per qualche anno, il fulcro. Infine, si è deciso di digitalizzare le lettere che Alice, molto “mobile” anche per ragioni di salute, scriveva quasi quotidianamente alla maestra Marchetti, responsabile della scuola rurali, dalle quali traspare tutto l’interesse, la passione e l’intelligenza che questa protagonista della storia della pedagogia italiana ha riversato nel suo progetto educativo rivolto ai figli dei contadini.

Per i dirigenti alla Cultura Giuliana Zerbato e alla Innovazione digitale Lucio Baldacci, “i progetti di digitalizzazione partono da lontano, quando nel 2015, pensando ad Agenda Urbana, sono stati inseriti nel programma tra lo scetticismo generale, perché otto, sette anni fa, erano ancora terreni inesplorati, pioneristici. Ma oggi sono la realtà e questa storia ci insegna che è necessario essere visionari per rendere al passo con i tempi, moderna ed efficiente l’Amministrazione”.

Il progetto di digitalizzazione già compiuto ha riguardato gli esemplari più significativi posseduti dalla Biblioteca comunale Carducci nell’ottica della salvaguardia e valorizzazione del patrimonio bibliografico della città e per garantire visibilità e una più ampia possibilità di consultazione. Sono state effettuate circa 33.000 scansioni di varie tipologie di documenti e circa 21.300 scansioni di bobine riproducenti una parte degli Annali o Riformanze del Comune, già microfilmate nell’ambito di un precedente progetto risalente agli anni ’90 del secolo scorso. Il progetto in corso, la cui esecuzione è stata spiegata da Marina Mecheri, rappresentanti della ditta In Arte, e mostrata in diretta dai due addetti, Paola Cacciatore e Francesco Monaldi, riguarda 75.000 scansioni, che devono essere compiute, corrispondendo a precisi standard di qualità e tecnici, previsti dal capitolato di affidamento, per poter essere inseriti nel sito del Ministero della Cultura. Mecheri ha avuto parole molto lusinghiere per l’attenzione e la determinazione osservate nei Servizi del comune di Città di Castello e per il lavoro monumentale compiuto sul patrimonio bibliotecario. La presentazione dei due progetti si è conclusa con la visita ai compact di piano terra della Biblioteca comunale Carducci in cui sono conservati i volumi oggetto di digitalizzazione a cura di Silvia Palazzi. I due interventi di digitalizzazione sono stati affidati in collaborazione con la Centrale unica di Committenza del comune.

Il dettaglio dei documenti digitalizzati nel primo affidamento

  • i periodici locali che coprono un arco cronologico che va dal 1876 ai primi del ‘900, si tratta di importanti testimonianze della vita sociale, politica, economica e di costume della nostra città;
  • monografie appartenenti al cosiddetto Fondo Antico Sezione Locale (il Fondo Antico comprende i volumi stampati fino al 1831) e che annovera esemplari di grande importanza per ricostruire le vicende storiche tifernati dal XVI al XIX secolo;
  • pubblicazioni locali che vanno dalla seconda metà dell’800 ai primi anni del secolo successivo e che comprendono notizie sulla città, ormai divenute dei “classici” per chi voglia ricostruire le trasformazioni sociali, economiche, religiose del centro tifernate;
  • carte geografiche che fotografano l’aspetto della città nel corso dei secoli XVII e XVIII;
  • manoscritti tra i quali spiccano per bellezza e antichità i libri Corali (XIII-XIV secolo), definiti anche Antifonari, libri liturgici completi di testo e notazione musicale provenienti dai conventi tifernati di San Domenico e San Francesco e gli Statuti medievali, l’insieme delle norme e delle consuetudini che regolavano l’attività del Comune;
  • parte dei volumi degli Annali o Riformanze in bobine microfilm. Nei comuni medievali italiani le Riformanze, a Città di Castello definite Annali, contenevano le delibere emanate dal consiglio cittadino.

Nel nuovo affidamento alla ditta In arte le scansioni sono 75mila su varie tipologie di documenti, in parte di proprietà del Comune, in parte della Regione Umbria. Per quanto riguarda la documentazione dell’Archivio storico comunale abbiamo deciso di completare la serie inventariale delle Riformanze, o Annali, che era già stata avviata nel precedente intervento di digitalizzazione del 2021, che ripercorrono in maniera dettagliata la storia della nostra Città e quindi di grande interesse per chiunque si proponga lo studio della storia locale, ma non solo. Ricaviamo da questa tipologia di documenti, ad esempio, tutte le informazioni sulle committenze e sul passaggio nel nostro territorio di figure di straordinaria rilevanza dal punto di vista della storia dell’arte, da Raffaello a Luca Signorelli, tanto per fare gli esempi più rilevanti.
Per quanto riguarda il materiale di proprietà della Regione Umbria il progetto prevedeva di intervenire sul patrimonio bibliografico e documentario proveniente dal lascito dei baroni Franchetti, conservato a Villa Montesca e in parte a Tela Umbra.
Relativamente alla Biblioteca di Leopoldo Franchetti e Alice Hallgarten sono state individuate tre possibili linee di intervento:

  • quella relativa all’attività politica di Leopoldo e ai suoi interessi di agronomo;
  • quella che testimonia gli interessi in campo pedagogico, educativo di Alice e i suoi collegamenti da lei allacciati, nonostante fosse ebrea, con l’ambiente dell’emancipazionismo cattolico italiano dei primi anni del Novecento;
  • infine quella della letteratura di viaggio, altro settore in cui è molto vivace la ricerca negli ultimi anni.
    Dovendo operare una selezione, abbiamo deciso – sentito anche il parere dei responsabili della Fondazione Villa Montesca – di privilegiare il filone pedagogico-educativo di Alice, quello più richiesto ai fini della ricerca, cercando di rendere la fitta trama dei rapporti e della rete di relazioni di cui Villa Montesca è stata, per qualche anno, il fulcro.
    Accanto ai libri su cui Alice formava le sue convinzioni e che suggerivano possibili modelli, sono stati quindi selezionati una vasta tipologia di documenti prodotti dalle Scuole rurali di Montesca e Rovigliano dal ricchissimo potere evocativo, che consentono con grande immediatezza di ricostruire l’ambiente e le condizioni in cui si sperimentavano nuovi metodi pedagogici, per l’epoca veramente rivoluzionari. Avremo dunque la possibilità di vedere, attraverso i quaderni, i registri, le carte illustrative, i disegni, gli album ecc. come operativamente si procedeva alla creazione di un nuovo modo di fare scuola.
    Infine, si è deciso di digitalizzare le lettere che Alice, molto “mobile” anche per ragioni di salute, scriveva quasi quotidianamente alla maestra Marchetti, responsabile della scuola rurali, dalle quali traspare tutto l’interesse, la passione e l’intelligenza che questa protagonista della storia della pedagogia italiana ha riversato nel suo progetto educativo rivolto ai figli dei contadini.
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Cordoglio in consiglio comunale per la scomparsa di Silvio Berlusconi: osservato un minuto di raccoglimento, ma con dei distinguo

Su proposta del presidente Luciano Bacchetta, il consiglio comunale ha osservato ieri sera un minuto di silenzio in memoria di Silvio Berlusconi. “Credo che al di là delle idee politiche di ognuno, lo meriti”, ha detto Bacchetta, a cui ha fatto seguito l’intervento del sindaco Luca Secondi. “Sicuramente Berlusconi è stato un protagonista della scena politica e istituzionale del nostro Paese – ha detto il primo cittadino – quindi è doveroso tributargli un momento di cordoglio, al di là delle posizioni politiche che ognuno può avere e rappresentare”. A condividere la commemorazione di Berlusconi è stato il consigliere del PSI Luigi Gennari, che ha sottolineato: “è stato un grande uomo politico, forse uno dei pochi, indipendentemente dalle questioni personali, un grande imprenditore dalle visioni importanti che nel suo tempo ha saputo dare un’impronta alla politica, un’impronta alla democrazia, un’impronta alla libertà, in tutti i sensi”.

Dal capogruppo di Forza Italia Tommaso Campagni è venuta la riconoscenza per il cordoglio espresso dall’assemblea. “Indipendentemente dalla figura politica, c’era tutto un mondo dietro come uomo, che era giusto onorare”, ha detto il consigliere. A chiarire di essersi unita al minuto di silenzio “per dovere istituzionale” è stata la capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni, che ha spiegato: “il mio giudizio sulla sua storia politica è assolutamente negativo, ma il rispetto ai defunti è doveroso”. Il capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani ha dichiarato: “Berlusconi è stato un soggetto di altissimo valore istituzionale e politico, di cui ho condiviso ben poco, molto poco, perché lo ritengo responsabile del cambio di considerazione e di selezione della classe dirigente, con un meccanismo che è passato, anche attraverso le leggi elettorali, da una selezione di tipo territoriale a una cooptazione, di cui i risultati purtroppo oggi si vedono”. “Ciò – ha precisato l’esponente della minoranza – non toglie che sia stato un gigante rispetto alla maggior parte delle persone che si sono avvicendate nella vita politica di questi decenni, sia come imprenditore, perché ha dato lavoro a un sacco di persone pagandole il giusto, diffondendo ricchezza e benessere nella società italiana, sia per la visione internazionale che ha avuto”.

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L’Associazione “Le Rose di Gerico” crea mappa interattiva per l’orientamento del turismo religioso

Finalmente i turisti religiosi e i pellegrini che scelgono Città di Castello come meta dei propri itinerari, potranno orientarsi facilmente grazie ad una mappa interattiva. L’Associazione “Le Rose di Gerico”, che si occupa di sostegno e supporto ai monasteri di clausura, di accoglienza e assistenza dei pellegrini che percorrono i cammini francescani, di Santa Veronica Giuliani e di Santa Margherita, ha realizzato un valido strumento che raccoglie informazioni essenziali sui luoghi di spiritualità e fede dislocati nel centro storico della nostra città.

La mappa, anche in lingua inglese, consente una doppia lettura: quella tradizionale, legata al supporto cartaceo e quella che si avvale della tecnologia qrcode, oramai diffusissima. Protagonisti, i monasteri di santa Veronica Giuliani e Santa Cecilia, le chiese di san Francesco e san Domenico, il Santuario della Madonna delle Grazie e il Museo diocesano. Ben in evidenza i percorsi che conducono a Pietralunga verso i cammini francescani e il luogo, la chiesa di San Francesco, dove i pellegrini potranno timbrare le loro credenziali. L’iniziativa, che si avvale del patrocinio della Diocesi, mette in luce una preziosa eredità di devozione secolare che attira gruppi sempre più numerosi di visitatori, non solo dall’Italia ma anche dall’estero che, percorrendo vie della nostra città, vivono l’esperienza unica di incontro con una spiritualità ancora viva e feconda.

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75 anni fa, il terremoto al borgo

“Dal tredici giugno la popolazione di Sansepolcro vive nelle strade, accampata come meglio le è stato possibile sotto le grandi tende bianche della Croce Rossa, fra la polvere fina della pianura e l’odore intenso dei tigli”. Comincia così l’ampio articolo che il periodico “Tempo” del 26 giugno 1948 dedicò al terremoto che appunto il 13 giugno di quello stesso anno, era domenica, colpì il Borgo. Erano all’incirca le 8 del mattino, la scossa durò otto interminabili secondi e sfiorò il IX grado della Scala Mercalli, seguita da altre di più lieve entità che andarono avanti per l’intera settimana seguente ma pur sempre capaci di infondere paura nella popolazione che si era già riversata gridando nelle strade. Il 90% delle abitazioni risultò inabitabile e si provvide a organizzare in fretta gli aiuti e l’accampamento della gente.

Anche grazie al supporto del ministro Amintore Fanfani, presente in quei giorni a Sansepolcro perché colpito da un grave lutto familiare, che con sindaco, Prefetto e il Questore di Arezzo, guidava le operazioni di soccorso. “I danni sono veramente gravi” testimoniò l’articolo del Tempo “A chi entra oggi in Sansepolcro non è concesso di vederli perché le pareti esterne degli edifici hanno retto alle scosse. Ma gli interni sono più o meno tutti danneggiati. Così la città ha bisogno di urgenti aiuti, perché ora la stagione è buona ma poi verrà l’autunno con le piogge e l’inverno con le nevi.

Il Pier della Francesca è salvo, un po’ toccato il Leon Battista Alberti”. Circa 2500 gli sfollati, particolarmente colpiti l’ospedale, la Cattedrale e la chiesa di San Francesco dove il crollo di una volta causò una vittima. La ricca documentazione fotografica del periodico testimonia le condizioni di quei giorni, con una istantanea che ritrae l’avvocato Amelio Fanfani, la mamma e il figlioletto nell’alloggiamento di fortuna in cui la famiglia si era rifugiata dopo il disastro. Son trascorsi esattamente 75 anni da quel tragico giorno, ma la memoria è ancora viva per una comunità che nel corso della sua storia ha convissuto periodicamente con la paura del sisma.

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Monte Santa Maria Tiberina – Dal 30 giugno al 2 luglio la prima edizione di “Musica Senza Confine”. Jazz, pop e afrojazz pronti a invadere il borgo

Tre serate per immergersi nell’atmosfera della musica jazz, pop e afrojazz a Monte Santa Maria Tiberina.
E’ in arrivo, da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio, la prima edizione di “Musica Senza Confine”, una nuova rassegna musicale che animerà piazza Bourbon del Monte, cuore dello splendido borgo valtiberino.
Una proposta in cui la gente locale e i tanti turisti dell’Altotevere potranno assistere ad eventi musicali gratuiti, con artisti di assoluto rilievo.
L’iniziativa è organizzata dall’associazione Adei di Perugia, in collaborazione con il Comune di Monte Santa Maria Tiberina. L’idea è nata dalla posizione del borgo, al confine con la Toscana e vicino alle Marche e la Romagna, quindi luogo ideale di scambio di musica e di culture. L’evento sarà animato da cinque artisti che, con le proprie band, suoneranno sul palco in Piazza Bourbon del Monte.

Il programma dell’evento

Si parte venerdì 30 giugno con due concerti. Il Francesco Pierotti Trio aprirà ufficialmente la I edizione di “Musica Senza Confine”.
La band prende il nome dal bravissimo contrabbassista laziale Francesco Pierotti, laureato in Jazz presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e diplomato in contrabbasso presso l’Istituto Superiore di Studi musicali “Giulio Briccialdi” di Terni. Al pianoforte suonerà con lui Yakir Arbib, mentre alla batteria ci sarà Dario Rossi.
A seguire, Lisa Manara Quartet sarà protagonista del secondo concerto della serata. Cantautrice in forte ascesa nel panorama musicale italiano, sia jazz che pop, è stata per due stagioni la vocalist di Gianni Morandi nel tour D’Amore D’Autore. Diplomata con il massimo dei voti in canto jazz al conservatorio di Ferrara, porterà un progetto musicale Afro Jazz: “L’Urlo dell’Africanità”, con cui girerà l’Italia nel suo prossimo tour estivo, calcando i palchi dei più importanti Festival jazz.
Insieme a lei ci sarà alla chitarra Aldo Betto, alle tastiere e basso sinth Federico Squassabia e alla batteria Paolo Rubboli.

Sabato 1 luglio sarà la volta di Greta Panettieri Quartet, con “Into my Garden”.
Romana, ma umbra d’adozione, da New York all’Italia, dai maggiori Festival e Club Italiani alla televisione. E’ una delle voci più affascinanti del panorama italiano e internazionale: con i suoi progetti live ha toccato le principali rassegne italiane, arrivando fino in Cina, Russia e Spagna con tour di grande successo. Sul palco sarà accompagnata al pianoforte da Andrea Sammartino, al basso elettrico Daniele Mencarelli e alla chitarra Angelo Lazzeri.

Due le esibizioni previste nella serata conclusiva, domenica 2 luglio. Alle 19.30 Reinaldo Santiago Trio in “The Colors of The Planet”, ultimo album del batterista, cantautore , arrangiatore e compositore brasiliano Reinaldo Santiago. Una vera celebrazione dei suoni e dei ritmi del Brasile, infuso con l’energia e l’improvvisazione del jazz, del samba reggae e ritmi di baião alla prima composizione ballad di capoeira chiamata Mestre Marinho. Sul palco ci saranno Reinaldo Santiago alla batteria, Greg Burk al piano e Giulio Sciantico al basso.
Nel programma anche il Patrizio Destriere Quartet con “Portrait of Ennio”, un album dedicato al Maestro Morricone.
Napoletano, classe 1976, Patrizio Destriere ha studiato nei Conservatori di Perugia, Benevento, Latina e Roma e si è esibito su palcoscenici prestigiosi. Sarà accompagnato al pianoforte da Claudio D’Amato, al contrabbasso da Giuseppe Civiletti e da Giampaolo Scatozza alla batteria.

Nelle tre serate sarà possibile degustare le tipicità locali grazie alla cucina funzionante durante tutto l’evento.

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Montone – Inaugurazione nuove carte, segnaletica e web app dei sentieri del borgo. Appuntamento domenica 18 giugno. Escursione tra natura e bellezze del territorio

Nuove opportunità per passeggiare e trascorrere il tempo libero alla scoperta del territorio di Montone, immersi tra la natura e i suggestivi paesaggi dell’Altotevere.
L’amministrazione montonese, domenica 18 giugno, inaugurerà le nuove carte e la segnaletica dei sentieri, insieme alla web app dei percorsi pedonali che attraversano il territorio e offrono occasioni di mobilità dolce, attività fisica e svago.
La nuova segnaletica e le mappe sono state realizzate con fondi propri del bilancio comunale, e con il prezioso aiuto della sezione CAI di Città di Castello. La web app, invece, è stata elaborata nell’ambito del progetto Montone Agroalimentare, finanziato con il contributo del PSR 2014-2022 misura 16.7.


Per l’occasione, proprio domenica, è in programma una escursione per conoscere da vicino quanto realizzato. La partenza è alle ore 8.30 da Piazza Fortebraccio, con un itinerario escursionistico “ad anello” . Il percorso, di circa 10 km, porterà i partecipanti alla Rocca D’Aries fino al Monte Gengarella, per poi tornare tutti insieme al punto iniziale.
Si raccomanda di indossare scarponi e pantaloni lunghi. Al termine della camminata, in Piazza Fortebraccio, su prenotazione, sarà possibile usufruire del punto ristoro con torta al testo, bevanda e caffè.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni scrivere a serviziocivile@montone.org o telefonare al numero 0759306427.

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Città di Castello piange per la scomparsa di Vjačeslav Alekseevič Slava” Zaytsev, indimenticato palleggiatore della pallavolo biancorossa

Profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia sono stati espressi oggi dal sindaco Luca Secondi e dell’assessore allo Sport, Riccardo Carletti per la scomparsa di Vjačeslav Alekseevič Slava” Zaytsev, l’alzatore dei biancorossi tifernati che nel 1991 raggiunsero per la prima volta la serie A1, traguardo poi bissato 22 anni dopo nel 2013. Arrivato in città all’età di 38 anni con la giusta fama del palleggiatore più forte della storia dellla pallavolo mondiale, “Slava” è stato un vero leader in campo e ha guidato quella squadra di talenti, con lui oltre ai tifernati Nardi, Leonardi, Pellegrini, Magrini c’era anche un giovanissimo Andrea Sartoretti, al successo nei play off promozione contro Mantova e ad un’apoteosi pubblica per la società guidata dal presidente Arveno Joan, che ha appreso ieri con grande commozione la notizia della scomparsa di Zaytsev all’età di 70 anni. Memorabili sono le immagini che lo ritraggono in maglia biancorossa assieme al piccolo Ivan, famosissimo interprete di questo sport, ora giocatore della Lube Civitanova e vice campione olimpico con la nazionale azzurra alle olimpiadi di Rio del 2016. Secondi e Carletti a nome della giunta si stringono alla famiglia e a tutti gli sportivi e dirigenti della pallavolo tifernate in un profondo abbraccio.

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Tree climber in azione sulla reglia dell’acqua viola. Un metro e mezzo di diametro per oltre 16 metri di altezza: il grande pioppo, ormai instabile, minacciava la sicurezza idraulica del corso d’acqua

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Un pioppo enorme come il pericolo che nascondeva al suo interno.
Siamo in Valtiberina sulle sponde della Reglia dell’Acqua Viola, un corso d’acqua bello e suggestivo, con una originale storia da raccontare. A pochi passi dalla riva, un gigante da 1,5 m di diametro per un’altezza di oltre 30 metri, da un momento all’altro, rischiava di cadere in alveo e rappresentava ormai una minaccia per l’asta fluviale.
Se ne sono accorti i tecnici del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che, durante la normale attività di vigilanza, hanno intuito le precarie condizioni di salute della pianta e hanno programmato l’intervento per la sua rimozione.


“Si tratta di un intervento di tipo puntuale per rimuovere un elemento di pericolosità. Ne stiamo effettuando diversi sul territorio. Questo è particolare, perché ha richiesto l’intervento della tecnica del tree climbing, poiché il soggetto da eliminare non presentava un’area di accesso sufficientemente ampia per poter intervenire con le modalità usuali”, spiega l’ingegner Chiara Lilli del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che ha seguito l’operazione.


Al termine la conferma: il “cuore” della pianta era ormai occupato da una grande cavità. Nonostante le apparenze e le dimensioni importanti, il tronco risultava estremamente fragile ed esposto al rischio di schianto o crollo improvviso.
L’operazione scenografica ha permesso di migliorare la sicurezza di una reglia, su cui notizie storiche e fantasiose si mescolano per regalare un racconto che giustifica le tre differenti denominazioni del corso d’acqua e merita di essere ricordato.


“Nel 1259, il Tevere (che scorreva ai piedi di Anghiari) fu deviato verso Sansepolcro onde evitare l’impaludamento dell’area. Per ripagare il territorio di Anghiari dell’acqua perduta, fu scavato un canale che, in prossimità del colle di Montedoglio, riportava una parte delle acque del fiume verso Anghiari fino a restituire, a valle di Pistrino, l’acqua concessa in prestito.
Oltre all’irrigazione dei campi, il fosso servì soprattutto per fornire l’energia necessaria ad alimentare le macine dei mulini costruiti lungo il suo corso. Undici in tutto di cui uno, quello di Catorcio, di origine camaldolese, ancora funzionante, a cui si aggiungevano, nel Comune di Anghiari, i cinque posti nella piana del Sovara.


Ad un certo punto la Reglia dei Molini assunse il nome di Acquaviola. E qui la storia si mescola al mito”, racconta l’ingegner Enrico Righeschi, referente della Unità Idrografica Omogenea Valtiberina.
C’è, infatti, che giustifica il nome rifacendosi alla Ninfa “Temperanza” che alle sorgenti del Tevere con due brocche, una con acqua blu ed una con acqua rossa, le versava nel fiume la cui acqua assumeva il colore viola.
Secondo altri il nome deriverebbe dal colore dell’acqua del canale, dovuto alla presenza lungo il medesimo di gualchiere atte alla macerazione della Isatis tinctoria, una crucifera detta comunemente “guado” da cui si ricava il colorante indaco.

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Venerdi 16 giugno terz’ultimo appuntamento di Pieve classica 2023 con “la buona novella di de Andre’ “

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Fervono i preparativi per l’atteso concerto di Venerdì 16 Giugno a Pieve Santo Stefano nell’ambito della stagione 2023 di PIEVE CLASSICA.

E’ la volta di “LA BUONA NOVELLA” lavoro iconico tra i più originali ed amati del grande artista FABRIZIO DE ANDRE’, con il quale PIEVE CLASSICA apre la sua fase estiva all’aperto in piazza. 

Una fase composta da tre date: oltre a venerdi 16 giugno,  venerdì 7 Luglio con l’opera lirica L’ELISIR D’AMORE di Gaetano Donizetti e – gran finale – venerdi 28 Luglio con il concerto di Silvia Mezzanotte. una delle più belle voci del panorama italiano.

C’è intanto grande attesa per il concerto di venerdì visto l’insolito mix di protagonisti sul palco: le voci di David Riondino e della sorella Chiara accompagnate da un gruppo di eccezionali musicisti, Fabio Battistelli al clarinetto, Massimo Pucciarini al pianoforte, Mauro Maurizi al contrabbasso, Mauro giorgeschi alla batteria. Questo ensemble musicale di grandi professionisti sarà accompagnato per l’occasione dalla Filarmonica Ermanno Brazzini, la banda di Pieve che colloca i suoi natali addirittura nel lontano 1717 e dal Coro Altotiberino sempre di Pieve, che da tempo stanno provando con passione ed entusiasmo per potersi presentare al meglio al pubblico di Piazza Pellegrini. 

I due sodalizi musicali, diretti rispettivamente dalle bravissime Marta Paceschi e Rita Narducci, si sono calati con passione e curiosità nell’Arte del grande De Andrè, che in questa “BUONA NOVELLA” ha probabilmente raggiunto i suoi massimi livelli, lirici e musicali.

La serata, patrocinata dal Comune di Pieve Santo Stefano ed organizzata dall’associazione Coro Altotiberino della presidentessa Caterina Seri, è ampiamente rappresentativa della filosofia di PIEVE CLASSICA, stagione che ricordiamo è giunta alla sua nona edizione: presentare grandi artisti e grandi composizioni musicali assieme a musicisti non professionisti locali la cui passione per la musica però non è seconda a nessuno.

Ed allora appuntamento con la grande musica di De Andrè  venerdì prossimo alle ore 21.15 in Piazza Pellegrini, dove già dal pomeriggio sarà possibile acquistare i biglietti, oltre che – da subito – sul sito www.discoverarezzo.com/biglietteria.

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Il ritorno di Giulio Franceschini alla Virtus San Giustino: affianchera’ il presidente Fabbri nelle scelte strategiche del club

Torna alla Virtus San Giustino Giulio Franceschini che si appresta ad affiancare il presidente Stefano Fabbri nelle scelte del club giallorosso. Il passato di Giulio, in vari settori del calcio dilettantistico, ormai lo conosciamo bene e quindi va detto che per la società sangiustinese questo innesto non può far altro che portare esperienza e non solo alla vigilia di un campionato, come quello di Promozione, che si presenta equilibrato e allo stesso tempo affascinante. Soddisfatto di questa novità è ovviamente il presidente insieme a tutti gli altri componenti del sodalizio. Quindi ben trovato Giulio e buon lavoro!

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