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Al parco del Millenario, la festa degli alberi

Una “Festa degli alberi” molto partecipata e densa di significati quella che martedi mattina 21 marzo si è celebrata al Parco del Millenario, nel cuore di Sansepolcro. L’evento, organizzato dal locale Lions Club e dall’amministrazione comunale di Palazzo delle Laudi, è stato impreziosito dalla folta presenza di alunni e studenti dell’Istituto Comprensivo del Borgo e dell’Istituto Omnicomprensivo Fanfani-Camaiti di Pieve S.Stefano, oltre che da rappresentanti dei Carabinieri Forestali. Piantumati nell’area nove arbusti di lecci, piante autoctone, che aumentano le caratteristiche di “polmone verde” cittadino del parco.

“La Festa degli alberi oggi più che mai” ha commentato il consigliere delegato all’ambiente Alessandro Bandini nel suo indirizzo di saluto “rappresenta l’insieme dei fenomeni legati alla necessaria interazione tra uomo e natura. Nell’epoca attuale occorre che l’essere umano prenda piena consapevolezza di operare verso uno sviluppo sostenibile che ci riconduca all’armonia con la natura. E in tale contesto mi piace citare le parole dell’ingegner Alberto Maria Camaiti, risalenti alla Festa dell’edizione 1959, che considero sempre attuali “La Festa degli alberi si presenta alle più giovani generazioni nel duplice aspetto psicologico e positivo. E parla nello stesso tempo alla fantasia e alla ragione, al cuore e alla mente, nell’oggi e nel domani”. 

“Fra i nostri services annuali” ha dichiarato Riccardo Bonauguri, presidente del Lions Club Sansepolcro “trova sempre spazio questa meritoria iniziativa che consideriamo di primaria rilevanza. Gesti simbolici ma significativi come quello odierno contribuiscono, coinvolgendoli in prima persona, a formare le coscienze dei giovani, affinchè soprattutto tra loro sia sempre sentito il responsabile rispetto per l’ecosistema mondiale”.

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Dalla “bottega” a Buckingham Palace. Una copia, identica all’originale, del “Martirio di San Sebastiano” donata a Re Carlo III

Dalla “bottega” a Buckingham Palace, il sogno del maestro Stefano Lazzari e della sorella Francesca, maestri a livello mondiale nella riproduzione di opere d’arte di ogni genere: una copia del Martirio di San Sebastiano di Luca Signorelli custodito nella Pinacoteca comunale in omaggio a Re Carlo III, alla Royal Family, ai turisti inglesi che amano il nostro paese le sue bellezze artistiche e culturali – Il Comune di Citta’ di Castello sostiene l’inedita iniziativa – Da oggi lo staff della “Bottega Tifernate” al lavoro giorno e notte per realizzare l’opera prima del 6 Maggio giorno dell’investitura del Re d’Inghilterra e della Regina consorte

Dalla “bottega” a Buckingham Palace. Una copia, identica all’originale, del “Martirio di San Sebastiano” dipinto a tempera su tavola di Luca Signorelli, datato 1498 e conservato nella Pinacoteca comunale di Città di Castello, in regalo al Re Carlo III d’Inghilterra in occasione della incoronazione di sabato 6 maggio. Una iniziativa unica, a dir poco originale, un omaggio alla “Royal Family”, alla nazione d’oltre Manica e ai numerosi turisti inglesi che ogni anno visitano musei e strutture artistico-culturale italiane, umbria compresa.

I titolari della “Bottega Tifernate”, Francesca e Stefano Lazzari (veri e propri maestri a livello mondiale nel riprodurre manualmente, grazie ad una tecnica brevettata, la “pictografia”, qualsiasi opera d’arte su supporti originari) insieme al Comune di Città di Castello hanno deciso di donare l’opera simbolo di Luca Signorelli, “Il Martirio di San Sebastiano”, custodita nella Pinacoteca Comunale nella stessa sala accanto al Gonfalone della Santissima Trinità di Raffaello altra opera simbolo dei fasti del Rinascimento di cui la città è capofila in numerosi progetti di valorizzazione del patrimonio artistico compreso quello, imminente, relativo alle celebrazioni del 500enario dalla morte del grande artista che fu alla corte dei Vitelli per tanti anni e che lasciò alla città opere d’arte di rara bellezza.

Una di queste, appunto, “il San Sebastiano”, si trova in Pinacoteca e proviene dalla chiesa di San Domenico dove era ubicata prima del suo trasferimento. “L’opera – hanno precisato Francesca e Stefano Lazzari, questa mattina in conferenza stampa, nei locali della Manica Lunga della Pinacoteca che si affacciano sul giardino rinascimentale – sarà realizzata in pictografia ad olio su tavola nel formato 1:1 con colori e ricette utilizzate da Luca Signorelli per ultimare l’originale. Il supporto sarà lo stesso di allora, in legno massello e la lavorazione, già iniziata, coinvolgerà un team di 4 persone per 3 mesi senza soste, giorno e notte.

Un’impresa molto complessa che, seguendo in maniera scientifica tutto il ciclo di lavorazione permetterà di ricreare un’opera pressoché identica a quella originale. Gran parte della ricostruzione pittorica – proseguono i titolari della Bottega Tifernate – avverrà in Pinacoteca, di fronte al dipinto originale, così da ricreare dettagli e colori nella maniera più esatta possibile. Questo dono, è il nostro auspicio, servirà per mettere ancora di più in evidenza il legame di Città di Castello con l’arte di Luca Signorelli, ma anche Raffaello, con alcune opere che oggi si trovano a Londra, alla National Gallery.”

Il sindaco, Luca Secondi e l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi, nel sottolineare la straordinaria valenza culturale ed artistica dell’iniziativa messa in atto da Francesca e Stefano Lazzari, hanno evidenziato come questa di fatto rappresenta un “vero e proprio invito per gli inglesi e turisti stranieri a recarsi in Italia, in Umbria, nella nostra bellissima città ed ammirare le eccellenze artistiche, architettoniche, paesaggistiche ma anche culinarie e di godere di un’esperienza sensoriale a 360° come solo l’Alta Valle del Tevere può offrire”.

“Un progetto ambizioso e originale al tempo stesso, che il comune ha deciso di sostenere mettendo in campo tutte le proposte ed offerte culturali, artistiche e turistiche migliori”, hanno concluso sindaco ed assessore. In conclusione della conferenza stampa di presentazione dell’avvio della realizzazione dell’opera simbolo di Luca Signorelli a Citta’ di Castello e non solo, Francesca e Stefano Lazzari hanno specificato che chiederanno alla Royal Family, attraverso i canali diplomatici ufficiali, “di accettare questo dono particolare e se possibile magari di mettere all’asta il dipinto, il cui ricavato potrà essere utilizzato in una delle tante iniziative benefiche che Re Carlo III ormai da tanti anni sta portando avanti. Insieme al Comune di Città di Castello, ad un’eccellenza cittadina, riconosciuta in tutto il mondo, vogliamo così promuovere e stimolare l’arrivo a livello internazionale ed inglese in questo caso, di un pubblico attento alle bellezze italiane con un chiaro riferimento al bene sociale”.

Dall’inizio dell’anno un nuovo percorso arricchisce nella visita della Pinacoteca comunale di Città di Castello, dedicato ai due artisti che con le loro opere rendono il museo tifernate la seconda galleria dell’Umbria: Signorelli e Raffaello giovane. Sulla scorta della mostra di Raffaello del Cinquecentenario e guardando all’Anno Signorelliano, il 2023, l’Amministrazione comunale in accordo con la Regione dell’Umbria ha sviluppato il nuovo allestimento del piano nobile con un percorso che racconta vita ed opere di Signorelli e di Raffello giovane, proponendo un incontro ideale, che in vita non avvenne, nella Sala che ospita vìs a vìs lo Stendardo e la Pala di San Sebastiano.

Il periodo storico in cui Signorelli e Raffaello vissero a Città di Castello è lo stesso a cui si deve l’impianto rinascimentale della città e le attestazioni più caratterizzanti l’identità artistica, a partire dal palazzo che ospita la Pinacoteca. Il percorso “Signorelli e Raffaello giovane” è accompagnato da una nuova segnaletica interna ed esterna della Pinacoteca, finanziata con il bando ministeriale “Piccoli musei” 2021 e si sviluppa al piano nobile della Pinacoteca: la sala Baronci presenta una ricostruzione virtuale della prima opera che fu commissionata a Raffaello come “magister”, realizzata per la mostra del Cinquecentenario dal Museo Galilei, e che, distrutta da un terremoto, continuò ad essere riprodotta fino al tardo Ottocento per la sua bellezza.

Nella Sala anche la riproduzione della pagina del codice Baronci con la famosa definizione “Magister Rafael”, realizzata dalla Tipografia Grifani Donati; la sala dove attualmente convivono lo Stendardo di Raffaello e la Pala di San Sebastiano è la Sala della Contemplazione con una seduta che permette al visitatore di fermarsi ad ammirare due tra le opere più significative del Rinascimento umbro e italiano. A seguire la crocifissione Gavari con la sua storia che ha condotto la pala alla National Gallery di Londra e la sala dell’Ottagono dove viene riprodotto in scala il tempietto dello Sposalizio della Vergine, che conclude il percorso di Raffaello a Città di Castello e i suoi studi sulle opere del Signorelli, attestati su un disegno conservato ad Oxford e riprodotto nel percorso.

Il percorso “Signorelli e Raffaello giovane” è accompagnato da una nuova segnaletica interna ed esterna della Pinacoteca, finanziata con il bando ministeriale “Piccoli musei” 2021 e si sviluppa al piano nobile della Pinacoteca: la sala Baronci presenta una ricostruzione virtuale della prima opera che fu commissionata a Raffaello come “magister”, realizzata per la mostra del Cinquecentenario dal Museo Galilei, e che, distrutta da un terremoto, continuò ad essere riprodotta fino al tardo Ottocento per la sua bellezza.

Nella Sala anche la riproduzione della pagina del codice Baronci con la famosa definizione “Magister Rafael”, realizzata dalla Tipografia Grifani Donati; la sala dove attualmente convivono lo Stendardo di Raffaello e la Pala di San Sebastiano è la Sala della Contemplazione con una seduta che permette al visitatore di fermarsi ad ammirare due tra le opere più significative del Rinascimento umbro e italiano. A seguire la crocifissione Gavari con la sua storia che ha condotto la pala alla National Gallery di Londra e la sala dell’Ottagono dove viene riprodotto in scala il tempietto dello Sposalizio della Vergine, che conclude il percorso di Raffaello a Città di Castello e i suoi studi sulle opere del Signorelli, attestati su un disegno conservato ad Oxford e riprodotto nel percorso.

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Calcio serie D: Antonio Alessandria torna sulla panchina del Città di Castello

Il presidente Paolo Cangi comunica il reintegro di Antonio Alessandria, e del suo vice Massimo Pazzaglia, alla guida tecnica dell’AC CITTA di CASTELLO. Già in giornata dirigeranno al “C. Bernicchi” la ripresa degli allenamenti, in vista del prossimo impegno programmato per il 2 aprile, dopo la sosta.

In considerazione della assoluta necessità, da parte di allenatori e squadra, di intensificare al massimo gli sforzi per tirarsi quanto prima d’impaccio da una precaria situazione, é stato deciso di comune accordo che lo staff tecnico non rilascera’ dichiarazioni sino alla fine del campionato.

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Alle Fiere di Mezzaquaresima, torna l’Artigianato in bottega

Grazie all’impegno di CNA e ConfArtigianato del Consorzio Terre della Valtiberina, torna uno degli angoli più importanti delle Fiere di Mezzaquaresima, l’Artigianato in bottega.

Nelle aree adiacenti a Viale Vittorio Veneto dal 23 al 26 marzo sarà messa in mostra un’ampia selezione di artigianato locale. Gli artigiani esporranno le proprie opere dando risalto a questo settore che è parte integrante dell’economia e della tradizione locale.

La Valtiberina da sempre vive di artigianato ed è fondamentale che in manifestazioni come questa venga promulgata una tradizione che soprattutto oggi ci distingue in tutto il mondo.

Oltre 20 espositori sono pronti ad accogliere appassionati e visitatori in un angolo denso di fascino, in una 4 giorni di fiera che finalmente torna a godere della sua più ampia visibilità anche grazie all’impegno delle associazioni di categoria che tanto si sono prodigate per la sua realizzazione.

“In questa vera edizione di ripartenza – dichiarano Samantha Umani per Confartigianato e Francesco Mercurio per CNA – è per noi motivo di soddisfazione sapere che un ampio spazio delle Fiere sarà interamente dedicato a quella che da sempre è linfa vitale dell’economia Valtiberina. l’artigianato infatti, da sempre tramanda una storia e un’arte che nel tempo acquistano un valore che va al di là della materialità del singolo oggetto. Questo vogliamo raccontare assieme ai nostri artigiani, in un momento così difficile per questo settore che necessita di sostegno per poter mantenere una unicità che non ha eguali.”

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Gestione illecita di rifiuti a Campitello sul Clitunno: concluse le indagini preliminari, 6 le persone deferite

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I Carabinieri Forestali del NIPAAF di Perugia (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale) unitamente alla Stazione Carabinieri Forestale di Campello sul Clitunno hanno notificato a 6 indagati, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari (ex art. 415 bis C.P.P.) emesso dalla Procura di Spoleto.


Le indagini durate più di un anno dei Carabinieri Forestali con il supporto di ARPA Umbria e coordinate dalla Procura della Repubblica di Spoleto, hanno portato al deferimento in stato di libertà di 6 soggetti per il reato ex art. 256 c. 1 del dlgs 152/06 e s.m.i. in quanto gestivano illecitamente rifiuti plastici di varia natura qualificandoli e quindi “mascherandoli” da sottoprodotti senza che gli stessi ne avessero le caratteristiche previste per legge aggirando così la normativa specifica che regola la gestione dei rifiuti.


Le indagini scaturite da un controllo in provincia di Perugia hanno coinvolto anche aziende ubicate nelle provincie di Lucca e Rovigo alle quali si è risaliti dall’esame, da parte degli investigatori, della documentazione relativa alla tracciabilità dei rifiuti e dei sottoprodotti. L’attività di indagine svolta dai CC Forestali sottolinea l’impegno e la professionalità che le donne e gli uomini dello speciale comparto dell’Arma dei Carabinieri, profondono quotidianamente al contrasto dei crimini ambientali.

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Conto alla rovescia per il taglio del nastro dell’edizione 2023 delle Fiere di Mezzaquaresima

Torna uno degli eventi più attesi dalla popolazione, le tradizionali Fiere di Mezzaquaresima che animeranno la città di Sansepolcro dal 23 al 26 marzo con tanti spazi dedicati alla vendita, esposizione e somministrazione di prodotti merceologici di vario genere.
Un’occasione per la quale, da sempre, giungono in città dall’intera provincia e da regioni limitrofe, Umbria e Romagna in testa. E’ da sempre questo un momento di partecipazione e condivisione che anima per quattro giorni l’intero centro storico di Sansepolcro fra bancarelle e aree tematiche.
La manifestazione quest’anno torna “a regime”, nel senso che si riappropria in questo 2023 delle sue caratteristiche peculiari che ne hanno contrassegnato la storia.
Quest’anno è stato possibile aumentare il numero dei posteggi per gli ambulanti, che nella scorsa edizione erano in numero minore per la situazione epidemiologica in corso.
Così, da 154 posteggi siamo passati a 174, la maggior parte dei quali ricollocati in Via XX Settembre e Via Matteotti.
Inoltre, in Largo Caponnetto Falcone e Borsellino torna il palco che ospiterà gli spettacoli delle associazioni sportive e ricreative di Sansepolcro.
Nel dettaglio:
• Torna lo street food in Piazza Torre di Berta, denominata per l’occasione “Piazza del Gusto” in cui si svolgeranno anche interessanti cooking show nel weekend.
• In Viale A. Diaz Produzioni di qualità del territorio con Il Mercatale.
• L’Artigianato in bottega si trova nelle aree adiacenti Viale V. Veneto
• La Fiera di Porta Romana con artigiani e hobbisti in esposizione
• Esposizione di auto e moto nel Salone di Porta Fiorentina
• Tutto per l’edilizia in Viale V. Veneto
• Esposizione di macchine, prodotti agricoli e per il giardinaggio in Viale Volta
• Tantissimi articoli e prodotti merceologici in via XX Settembre, Via Aggiunti, fuori Porta Fiorentina e Porta Romana.

E’ con immenso piacere che quest’anno è stata nuovamente organizzata la Fiera del Bestiame gestita dall’Unione dei Comuni e che come da tradizione di svolgerà dal 23 al 25 marzo nell’area ex Foro Boario (non effettuata l’anno scorso perché vi era la sede del centro vaccinale). Per l’occasione venerdì 24 marzo si svolgeranno anche laboratori didattici con gli alunni delle scuole di Sansepolcro.

“Siamo ripartiti lo scorso anno dopo lo stop imposto dalla pandemia in cui eravamo vincolati dalle direttive anti Covid” spiega l’assessore Francesca Mercati, che ha la delega a cultura, turismo, commercio “per cui diciamo che dopo il ritorno del 2022, questa volta riabbracceremo le nostre Fiere nella loro interezza. L’iniziativa riprenderà la sua consueta veste, quella avuta ogni anno fino al 2019, e questo è sicuramente un obiettivo che ci eravamo prefissi come amministrazione comunale e che farà felice la popolazione e i tanti ospiti che saranno a Sansepolcro”. A beneficio degli allevatori del territorio e dei tanti innamorati del comparto zootecnico, torneranno intanto le Fiere dell’Agricoltura. “Sì, è certo” commenta l’assessore Mercati “l’esposizione del bestiame e degli animali da cortile sarà di nuovo presente negli spazi del Foro Boario. E’ anche questa è una riconquista non da poco, considerando quanto il settore sia vitale per l’intera Valtiberina”. Alle viste anche il recupero delle bancarelle. “Aumenterà il numero degli ambulanti rispetto alla scorsa edizione” aggiunge l’assessore “tornando agli standards consueti per la gioia sia dei grandi che dei più piccoli. E anche piazza Berta recupererà il suo ruolo centrale della manifestazione, con la permanenza in loco comunque del Dodecaedro, che impreziosirà il transito e la sosta per gustare le consuete tipicità gastronomiche territoriali. Uno street food di qualità, dove il buon cibo si mischierà alla perfezione all’arte”. A Porta Fiorentina le associazioni del territorio potranno tornare ad esibirsi sul palco che sarà allestito all’entrata della città, per intrattenere tutti coloro che prenderanno parte alla manifestazione.

Ultima settimana anche per il Luna Park che fino domenica 26 marzo, nel parcheggio del Palazzetto dello sport è aperto per il divertimento di grandi e piccini con tantissime attrazioni.

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“Brevi interviste con uomini schifosi” chiude la stagione teatrale di Sansepolcro

Ultimo appuntamento con la Stagione Teatrale, per una rassegna di qualità che ha fatto riscontrare ottime presenze e un cartellone di spessore. A chiudere questo viaggio cominciato nel novembre scorso e allestito dal Comune di Sansepolcro e dalla Fondazione Toscana Spettacolo, sarà “Brevi interviste con uomini schifosi” di David Foster Wallace per la regia di Daniel Veronese, che andrà in scena sul palco del Dante mercoledì 22 marzo a partire come sempre dalle ore 21.

Il drammaturgo e regista Daniel Veronese, maestro indiscusso del teatro argentino, propone un testo che dà vita, con sguardo feroce e molto humor, a uno zibaldone di perversioni e meschinità che ritraggono il maschio contemporaneo come un essere debole. Che ricorre al cinismo se non alla violenza come modalità relazionale con l’altro sesso. Il risultato è comico e disturbante allo stesso tempo, anche molto attuale.

“A chiusura della rassegna” commenta l’assessore alla cultura Francesca Mercati “l’amministrazione comunale ringrazia la Fondazione Toscana Spettacolo per la sempre preziosa collaborazione, e il pubblico, che ancora una volta ha dimostrato quanto simile forma d’arte sia apprezzata e partecipata al Borgo.”

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Adesso Riformisti per Sansepolcro, la capogruppo Rosalba Alberti si dimette

Il gruppo Adesso Riformisti per Sansepolcro, annuncia le dimissioni del consigliere Rosalba Alberti
dal consiglio comunale e dal ruolo di capo gruppo della nostra lista civica, con decorrenza 20 marzo
2023.
Ci teniamo a sottolineare che Rosalba si è spesa tanto cercando sempre di ottenere il meglio per la
nostra città e per il benessere di tutta la comunità.
La sua presenza e il suo impegno sono indiscutibili, ma rispettiamo la sua decisione e le auguriamo
tutto il meglio per il futuro.


In questo momento stiamo lavorando per gestire nel migliore dei modi la surroga in Consiglio
Comunale, in modo da poter continuare il lavoro del nostro gruppo con rinnovato entusiasmo e
immutata dedizione alla città di Sansepolcro.

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Calcio serie D: Città di Castello, ufficiale l’esonero di Gualtiero Machi

Il presidente Paolo Cangi comunica che Gualtiero Machi é stato, nel pomeriggio odierno, sollevato dall’incarico di allenatore dell’ AC CITTA di CASTELLO. La crisi di risultati costringe la Società (sebbene a malincuore stante la serietà, le capacità e l’impegno profuso dal mister ed il proprio staff) a praticare altre strade, nel tentativo di salvare una stagione che ha preso una piega decisamente inattesa negli ultimi tempi.

Non si lascerà nulla di intentato per guadagnare la permanenza nella categoria, ed il doloroso provvedimento teste’ assunto va per l’appunto in tale direzione. Nel ringraziare Machi ed il suo vice Simone Migliorati del loro indefesso, per quanto non fortunato, apporto alla causa biancorossa, e nell’augurare ad entrambi le migliori fortune per il prosieguo della propria carriera, il presidente rende noto che entro la giornata di domani verrà comunicato il nominativo del nuovo responsabile alla guida tecnica dell’AC CITTA di CASTELLO.

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Sant’Agostino: tra fede e arte”. Se ne parla in un convegno venerdì 24 marzo

L’Associazione Chiese Storiche organizzerà, per il 24 marzo alle ore 17,00, il convegno “La chiesa di Sant’Agostino: tra fede e arte”. L’evento si terrà presso l’auditorium di San Giovanni Decollato in via Pomerio San Girolamo, a Città di Castello. L’incontro prosegue il percorso “fede e arte” portato avanti dall’associazione.

Per secoli gli artisti hanno realizzato lavori ispirandosi alla fede: con l’arte che invita a contemplare quanto le Sacre Scritture annunciano. In un interscambio virtuoso che ha segnato la cultura e la tradizione in ogni angolo d’Europa e d’Italia. Con questa iniziativa, in particolare, si punta a “riscoprire” un importante luogo, che per secoli è stato un punto di riferimento per la città.

La chiesa fu consacrata nel 1388. Accanto a questa sorse un grande convento, che il canonico Alessandro Certini nel libro “Origini delle chiese e monasteri di Città di Castello” definì” il più bel convento”. Il complesso andò distrutto con il terremoto del 1789. La facciata principale della chiesa era in via Borgo Inferiore, davanti all’attuale scuola di San Filippo, come si evince dalla pianta della città redatta da Filippo Titi, abate e storico dell’arte italiano. Importanti famiglie della nobiltà e della politica cittadina, qui ebbero il proprio altare e molti insigni artisti vi lavorarono. L’edificio ospitava numerose e importanti opere, di cui a seguito si citano autori, titolo e collocazione attuale:

  • Luca Signorelli:” Adorazione dei Magi”, ora al Museo del Louvre; “Natività Feriani “, ora la museo di Capodimonte a Napoli;
  • Raffaello Sanzio: “Incoronazione di San Nicola da Tolentino”, la pala subì molti danni in seguito al terremoto del 1789, fu smembrata e le parti salvate si trovano nei musei di Capodimonte, di Brescia e al Louvre;
  • Andrea della Robbia “Ascensione di Cristo con i dodici Apostoli” ora al Museo del Louvre;
  • Parmigianino “Visione di San Girolamo”, ora alla National Gallery di Londra;
  • Pomarancio “La strage degli Innocenti”, ora alla Galleria Nazionale di Palazzo Barberini.

Con il convegno l’associazione intende porre all’attenzione della comunità tifernate questa pagina di storia, la cui memoria si è offuscata nel tempo. Ci guideranno in questo percorso tre relazioni, tenute da esperti, che inquadreranno il contesto storico, l’architettura dei luoghi e l’arte:

  • I frati Agostiniani a Città di Castello (don Andrea Czortek);
  • La chiesa di Sant’Agostino (ing. Giovanni Cangi);
  • L’allestimento della chiesa nel cinquecento: gli altari e le cappelle (dott.ssa Francesca Mavilla).

Associazione Chiese Storiche- piazza Gabriotti 10, Città di Castello- email: beniculturali@diocesidicastello.it

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La sala Edicola della Biblioteca comunale Carducci di Città di Castello intitolata a Eliana Pirazzoli

E’ stata intitolata alla memoria di Eliana Pirazzoli la sala Edicola della Biblioteca comunale Carducci di Città di Castello. Grande partecipazione nella Sala Paolo Rossi Monti, dove sono intervenuti il sindaco del comune di Città di Castello Luca Secondi e l’assessore alle Politiche Culturali Michela Botteghi, a sottolineare “il ruolo precursore svolto da Eliana Pirazzoli su tanti campi”.

“Dalla professione di insegnante al volontariato come Crocerossina, fino alle cronache mondane da inviata al Festival Dei Due Mondi o a quelle amministrative, come attenta osservatrice delle vicende politiche locali”, ha detto il giornalista Massimo Zangarelli, introducendo la cerimonia. Per la famiglia era presente il nipote Giacomo Pirazzoli insieme al fratello Michele e alla cognata Anna Polidori Pirazzoli. Dalle parole di Giacomo Pirazzoli è emerso un ritratto privato di Eliana che non risulta diverso da quello pubblico, segno di una forte personalità e coerenza, mentre sullo sfondo scorrevano alcune immagini d’epoca della sua partecipazione a manifestazioni ed eventi di primo piano nella storia locale e regionale.

Molti gli interventi: per l’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, la vicepresidente Donatella Binaglia; Italo Carmignani, caporedattore responsabile dell’edizione umbra de Il Messaggero; Alessio Tommasucci, presidente del Rotary Club Città di Castello; Luigi Chieli, presidente del Circolo “Luigi Angelini”, l’onorevole Walter Verini, l’ispettrice della Croce Rossa Italiana Goretta Morini, in rappreentanza delle “crocerossine”.

Un fuori programma è stato l’intervento di Dino Marinelli, che ha ricordato la provenienza dal quartiere San Giacomo e la familiarità che ebbe con Eliana. Quindi la scopertura della targa nella Sala Edicola della Biblioteca e la visita all’Archivio diocesano e Biblioteca diocesana Storti-Guerri, a cui la famiglia ha donato i libri di Eliana, costituendo un vero e proprio Fondo, che, è stato auspicato nel corso dell’intititolazione, potrebbe rappresentare l’interessante argomento di tesi di laurea in giornalismo.

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Graces di Silvia Gribaudi in promozione per gli aspiranti ballerine e ballerini al Teatro degli Illuminati.

La danza non è solo una questione di tecnica e la bellezza del movimento non è solo una questione estetica. Graces dimostra che il corpo è un concetto emozionale non fisico e nella società dell’immagine come possa diventare arte è uno spettacolo da non perdere. Penultimo appuntamento della Stagione di prosa e danza del Teatro degli Illuminati con il balletto Graces di Silvia Gribaudi, in programma venerdì 24 marzo 2023 alle 20.45, un’occasione unica per conoscere uno spettacolo che arriva a Città di Castello nel corso della fortunata ed applaudita tournée italiana.

L’Amministrazione comunale per questo ha attivato una promozione dedicata agli aspiranti ballerine e ballerini che potranno assistere alla serata al prezzo ridotto di 9 euro. Ne dà notizia l’assessore alla Cultura Michela Botteghi, sottolineando come “il movimento della danza è molto attivo e coinvolge tantissimi giovani talenti, ai quali di certo interesserà questa produzione così innovativa”. “Graces” è un progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817. In scena tre corpi maschili, tre danzatori dentro un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto. Qui il maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura.

In scena anche l’autrice Silvia Gribaudi che ama definirsi “autrice del corpo” perché la sua poetica trasforma in modo costruttivo le imperfezioni elevandole a forma d’arte con una comicità diretta, crudele ed empatica in cui non ci sono confini tra danza, teatro e performing arts. Biglietti on line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria, a Città di Castello il botteghino rimarrà aperto dalla 17.30 del giorno della rappresentazione. Info: teatro@comune.cittadicastello.pg.it; tel. 075 8529323 (dalle 10.00 alle 12.00 dal lunedì al venerdì).

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Il re del “glutenfree”, Marco Scaglione, esperto di celiachia, sabato 1 Aprile a San Giustino sarà docente del corso di panificazione senza glutine, unica data esclusiva in Umbria e nel Centroitalia

Il re del “glutenfree”, Marco Scaglione, esperto di celiachia a San Giustino sarà docente del corso di panificazione senza glutine, unica data esclusiva in Umbria e nel Centroitalia. . L’evento è organizzato dalla foodblogger tifernate Anna Morini conosciuta sui social come @io_speriamo_che_celiacavo. Sabato 1 aprile si svolgerà a Sangiustino il corso di panificazione “SENZA GLUTINE” con la presenza del celebre chef, Marco Scaglione.

Sarà una data esclusiva per l’Umbria e tutto il centro Italia. “Un’occasione imperdibile – precisa Anna Morini, vera e propria regina del “glutenfree” con un seguitissimo profilo instagram, – per apprendere le tecniche ed i segreti delle farine prive di glutine con un professionista conosciuto e riconosciusto nel mondo della pasticceria glutenfree a livello internazionale. L’iscrizione al corso è aperta a tutti, persone comuni (celiache e NON) e professionisti della ristorazione che vogliono invece formarsi. Il corso si terrà in presenza dalle 9 di mattina a mezzogiorno e la location che accoglierà l’evento sarà il ristorante “Il covo del contrabbandiere”.

Non è richiesto nulla quali ingredienti e materiale, se non la propria presenza e tanto entusiasmo.” Durante la mattinata saranno spiegate le varie tipologie di farine e il loro utilizzo, in modo da dare a ciascun partecipante strumenti e conoscenze approfondite per utilizzarle anche a casa in autonomia. Ma soprattutto sarà un corso pratico di “mani in pasta”, dove ognuno avrà modo di realizzare le ricette dei più importanti panificati come pizza, pane e focaccia, sotto la guida dello chef Marco Scaglione.

L’evento è organizzato dalla foodblogger tifernate Anna Morini conosciuta sui social come @io_speriamo_che_celiacavo. Un doveroso ringraziamento per la collaborazione va alle attività del senza glutine locali; Sglù Corciano, Farmacia Bolli Ponte Felcino, Farmacia di Porta Fiorentina Sansepolcro, Con & Senza Città di Castello, Bar Nuova Autostazione Sansepolcro.


Per info e iscrizioni; corsionline@marcoscaglione.it oppure
WhatsApp 3534039385

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53° GARA NAZIONALE CANOA KAJAK: una grande manifestazione di sport

E’ andata in archivio, con un’importante presenza di società partecipanti provenienti dal Nord quanto dal Sud Italia, oltre ad una delegazione proveniente addirittura dalla Svizzera, la 53° edizione della Gara Nazionale Canoa Kayak organizzata dal Canoa Club di Città di Castello il week end compreso tra sabato 18 e domenica 19 marzo. 25 le società partecipanti e circa 170 gli atleti che, a colpi di pagaia , si sono sfidati lungo le acque del fiume Tevere, nel tratto compreso tra la frazione di Piosina e Rione Prato che ospita la sede del Club tifernate dove, come da tradizione, è previsto l’arrivo degli atleti: atleti di età diverse, a partire da quelli più piccoli di 8 anni, a quelli più grandi (gli Assoluti 35 ed i Master Over 36), che hanno messo in mostra le loro capacità sfidandosi nelle due competizioni, la Gara Sprint e la Classica che comprende anche la 22° edizione della Coppa Italia Primavera e la 31° edizione del Trofeo “Maurizio Bianconi”.
“Un traguardo importante che inorgoglisce tutta la Società che ogni anno, con rinnovato entusiasmo, si adopera per organizzare al meglio questa che è la manifestazione dedicata alle giovani promesse di questo bellissimo sport”.


Con queste parole Nicola Landi, Presidente del Canoa Club di Città di Castello, ha commentato l’evento che apre ufficialmente la stagione agonistica del calendario della Federazione e che per due giorni, in una cornice che almeno nella giornata di sabato è stata anche baciata da un caldo sole primaverile, ha riacceso sulla cittadina tifernate, come ormai succede da oltre 50 anni, i riflettori e l’interesse dei massimi vertici della Federazione Italiana Canoa Kajak che nel corso delle varie edizioni non hanno mancato di sottolineare l’importante livello qualitativo degli atleti che partecipano all’evento cittadino e che in questa edizione ha registrato la presenza di Vladi Carlo Panato, Direttore Tecnico federale delle Nazionali, pluricampione mondiale nella specialità canadese, e di Robert Pontarollo, responsabile della specialità Kajak.


Per quanto concerne la Categoria Senior Maschile, primo classificato è stato Andrea Bernardi del CUS Pavia (che ha partecipato ai Mondiali del 2022 e che farà parte della squadra che preparerà la Coppa del Mondo del 2023, secondo posto per Nicolò Razeto dello Shock Wave Sport, al terzo posto invece Roberto Lonardi del Canoa Club Pescantina.


Ottimi risultati anche per gli atleti di casa con Leonardo Pierangeli secondo classificato nella specialità Canadese C1 e terzo classificato nella specialità Cadetti K1, Federico Pellegrini, primo classificato nella specialità Allievi K1, Davide Loschi e Gabriele Tribbioli, secondi classificati nella specialità Canadese C2 Ragazzi, mentre nella specialità Canadese C2 Senior, terzo posto per Edoardo Collesi e Damiano Mariotti.

Nella Discesa Classica, primo posto per Federico Pellegrini nella categoria Allievi K1 e terzo posto per Josè Mercati, nella Canadese C1 primo posto per Leonardo Pierangeli, nella K1 Master secondo posto per Roberto Rossi mentre nella Canadese C2 primo posto per Davide Loschi e Gabriele Tribbioli.


“Voglio esprimere, a nome di tutto il nuovo Consiglio Direttivo un sentito ringraziamento a tutti quelli che hanno permesso la perfetta riuscita della manifestazione” conclude Nicola Landi. “In primis alla Federazione Italiana Canoa Kajak che ci supporta costantemente dimostrandoci vicinanza e interesse, in secondo luogo all’amministrazione comunale tifernate nella persona del Sindaco Luca Secondi e degli Assessori allo Sport e al Turismo, Riccardo Carletti e Letizia Guerri che sono stati presenti alla gara, quindi alle Società partecipanti che ogni anno accolgono l’invito della nostra associazione e partecipano numerosi all’evento, infine a tutta la comunità locale che oggi come nelle passate edizioni, affolla numerosa le sponde del fiume Tevere per assistere all’evento, dimostrando un senso di integrazione importante con i nostri atleti e con quelli delle altre società”.

Sindaco Secondi ed assessori Carletti e Guerri hanno definito la “due giorni” canoistica come il più importante evento a livello nazionale di questo sport che ha segnato la ripresa di un settore storico dello sport tifernate che ha dato in passato campioni mondiali a ripetizione: bravi a tutti coloro che hanno organizzato nei minimi dettagli la manifestazione”.

TECNICI
Massimo Spelli – Alberto Cavargini – Giulio Ventanni
DIRETTORE SPORTIVO
Carlo Mercati
ATLETI SQUADRA 2023
Josè Mercati – Leonardo Pierangeli – Fedrico Pellegrini – Riccardo Marcangeli – Davide Loschi – Gabriele Tribbioli – Edoardo Collesi – Damiano Mariottti – Vittorio Guerri – Raffaele Ronti – Luca Biagini – Roberto Rossi

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La tifernate Francesca Zampini nella storia della cinofilia italiana e mondiale: ancora un prestigioso premio per l’allevamento “Azamour” di Cerbara

La capitale dei levrieri da primato. Successi a ripetizione per l’allevatrice tifernate Francesca Zampini che assieme a Patrizio Palliani gestisce a Cerbara uno dei più importanti allevamenti di cani Azawak (i cosiddetti “levrieri del deserto”) a livello mondiale che ha regalato all’Italia, grazie ai campioni Made in città di castello, titoli europei e internazionali. Dopo essere stata insignita lo scorso mese di dicembre dal Rotary Club del titolo di tifernate dell’anno, Francesca Zampini ha ottenuto un altro prestigioso riconoscimento. In occasione dell’ assemblea annuale dei soci, il Gruppo cinofilo Perugino ha dato il via ai festeggiamenti per il 75’ anno del gruppo .

Alla sala dei Notari di Perugia alla presenza del Presidente dell’ Enci Dino Muto , dell assessore regionale alle politiche agricole Roberto Morroni , il presidente del Gruppo Cinofilo Perugino, Vitaliano Gaggi ha assegnato vari riconoscimenti , tra questi non poteva mancare il premio a Francesca Zampini , che insieme a Patrizio Palliani è nella storia della cinofilia , con i risultati ineguagliabili conseguiti dai loro bellissimi Azawak . “Allevare cani è un arte sapiente,servono anni di studio conoscenze , etica , passione , amore, Francesca e Patrizio mettono tutto questo in ogni cucciolo che viene alla luce a Citta’ di Castello”, e’ scritto nella motivazione del premio. Sono proprio Levrieri Azawakh da primato quelli di Città di Castello: lo scorso febbraio un altro sigillo d’oro per l’allevamento “Azamour” di Francesca Zampini.

In Russia, Bis Ch Azamour GV Don Carlos, nato a Cerbara, ha ottenuto il titolo di cane dell’anno 2022. Vale a dire ha vinto più “best in show” e raggruppamenti rispetto ai cani di tutte le razze, sesso e classi che hanno partecipato alle mostre canine internazionali nell’anno appena trascorso in Russia.
    Azamour GV Don Carlos è nato e allevato a Cerbara da Francesca Zampini e Patrizio Palliani ed e’ ora di proprietà di un importante personaggio pubblico internazionale.

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Calcio Eccellenza: Sansepolcro sconfitta pesante con l’Ellera, ora serve mantenere la calma

ELLERA-VA SANSEPOLCRO 3-2
4′ e 46’st Colombi (E), 20′ Valori (S), 1’st Peluso rig. (E), 26’st Essoussi rig. (S)

ELLERA – Battistelli; Marconi, Virgillito, Ubaldi, Zanchi; Gaggiotti, Mattei (37’st Piccioli), Fondi; Peluso, Colombi, Polidori. A disp: Cosimetti, Conti, Trentini, Pettinelli, Mottola, Piccioli, Ricci, Lavano, Luparini.
All. Ciucarelli

VA SANSEPOLCRO – Patata; Del Siena, Pedrelli, Burzigotti, Nuti; Croce, Locchi, Brizzi (16’st Mariotti); Braccini (22’st Quadroni), Valori (40’st Arcaleni), Essoussi. A disp: Mariangioli, Gorini, Gennaioli, Priorelli, Arcaleni, Beers, Quadroni, Mariotti, Passeri.
All. Armillei

ARBITRO – Sig. Gianluca Toselli sez. Isonzo. Ass: Brizioli (Perugia), Spena (Perugia)

NOTE – Ammoniti: Fondi (E), Zanchi (E), Valori (S), Burzigotti (S). Recupero 2’+4’

Alla fine sono sempre i dettagli a fare la differenza, e oggi il Sansepolcro paga a caro prezzo alcune disattenzioni che hanno permesso all’Ellera di ottenere tre punti pesantissimi in una partita certamente ricca di emozioni, ma terminata 3-2 per il team perugino. Tanta amarezza in casa Borgo per una sconfitta arrivata nelle battute finali nonostante l’ennesima grande prova di carattere dei bianconeri, capaci di recuperare due volte lo svantaggio sugli umbri e supportati oggi da una magnifica cornice di tifosi arrivati in massa al Comunale “Gianfranco Fioroni”.

La partita dei biturgensi comincia nel peggiore dei modi, e dopo neanche cinque minuti la squadra di casa approfitta di un’ingenuità della retroguardia ospite per passare in vantaggio con Colombi, che insacca la sfera a porta vuota dopo un malinteso tra il portiere Patata e i suoi compagni di reparto. Nonostante l’avvio shock, i ragazzi di Armillei cominciano a prendere fiducia e al 10’ arriva la prima occasione ospite con Burzigotti che sugli sviluppi di un corner svetta di testa e incrocia sul secondo palo: l’incornata del capitano impatta la traversa. Tre minuti dopo arriva un altro legno: dalla sinistra Pedrelli mette una palla col contagiri in area per l’accorrente Essoussi che supera il marcatore e di piatto al volo colpisce il palo. Il Sansepolcro sembra essere padrone del campo, e al 20’ arriva il meritato pari con bomber Valori: Croce su punizione dal limite mette la palla in area e il numero 10 è il più lesto di tutti ad agganciare la sfera e ad insaccare per l’1-1. Quattro minuti dopo il Borgo potrebbe addirittura firmare il sorpasso con Braccini, autore di una gran botta di collo destro che trova la risposta super dell’estremo Battistelli. Le iniziative bianconere proseguono con due tiri da fuori, prima con Del Siena al 29’ e poi con Valori al 35’, ma entrambe le conclusioni non trovano fortuna. Le squadre vanno così a riposo sull’1-1, risultato che sta stretto ai bianconeri per quanto visto sul rettangolo di gioco.

Ad inizio ripresa la musica cambia, o meglio, torna la stessa dell’avvio di gara: dopo 30 secondi dal fischio dell’arbitro l’Ellera si porta in avanti con Polidori che cade in area dopo un contrasto con Nuti: il signor Toselli di Isonzo assegna senza esitazioni il calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Peluso, tra i migliori in campo per gli umbri, che con freddezza mette la sfera alle spalle di Patata per il nuovo vantaggio dei padroni di casa. Questa volta la reazione bianconera non è immediata come nel primo tempo, complice la stanchezza, e allora Armillei getta nella mischia Mariotti e Quadroni per dare freschezza e maggiore peso offensivo. A favorire il gol del pari è però il solito Valori, che al 25’st si procura un calcio rigore dopo uno scontro in area ospite. Dagli undici metri Essoussi supera Battistelli e riporta il match in parità. Pochi minuti dopo i bianconeri hanno un’altra occasione per portarsi avanti con Mariotti, che di sinistro da buona posizione non inquadra lo specchio. Al 38’st gli umbri ci provano con un bel tiro di Ubaldi da fuori che trova l’altrettanto bella risposta di Patata in tuffo. Dopo novanta minuti di battaglia il match sembra indirizzarsi verso il pareggio, ma in pieno recupero arriva la doccia gelata per i biturgensi che concedono un corner all’Ellera: dalla bandierina Peluso cerca direttamente la porta, trovando Colombi che appostato sul secondo palo riesce ad intervenire insaccando la sfera per il definitivo 3-2. Risultato che proietta nuovamente i biancazzurri in vetta alla classifica a 55 punti in coabitazione proprio con il Borgo (che però dovrà riposare nella penultima di campionato).

A margine della partita è arrivato il commento del presidente Giorgio Lacrimini: “Siamo ovviamente molto dispiaciuti per questo risultato, e da domani dovremo metterci al lavoro per affrontare i prossimi impegni con la giusta concentrazione. Vogliamo comunque rivolgere un sincero ringraziamento ai tantissimi tifosi e concittadini che oggi, da Sansepolcro, hanno raggiunto in gran numero lo stadio dell’Ellera regalando un vero e proprio spettacolo. Il loro supporto potrà davvero giocare un ruolo fondamentale nelle nostre ultime cinque partite di campionato, per questo cercheremo di riportare in alto entusiasmo già dal prossimo impegno al Buitoni contro il Branca. Forza Borghesi, forza Borgo”.

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19 Marzo, ricordata l’insurrezione di Sansepolcro

Celebrata anche quest’anno la ricorrenza del 19 Marzo, la data in cui nel lontano 1944 la popolazione del Borgo si ribellò al nazifascismo e sollevò una sommossa per la propria libertà e i propri diritti prima dell’arrivo degli Alleati in riva al Tevere. Nella lapide che ricorda quel giorno, situato proprio nell’arteria cittadina intitolata al XIX Marzo, una semplice ma partecipata cerimonia ha voluto ricordare quell’evento. In prima fila, a rappresentare le istituzioni, l’assessore alla cultura di Palazzo delle Laudi, Francesca Mercati, accompagnata dal collega Mario Menichella, assieme ai massimi rappresentanti dell’Anpi locale, e alle Forze dell’Ordine.

Una corona è stata deposta sulla lapide e poi spazio ai due toccanti interventi. “Lo scorso anno” ha detto l’assessore Mercati “celebrammo questo giorno mentre scoppiava la guerra in Ucraina. A distanza di un anno purtroppo siamo ancora alle prese con la follia umana di ricorrere alle armi. Per questo la cerimonia odierna assume un significato profondo, per rivendicare con ancora più forza il ricorso alla pace e per condannare i soprusi di allora che troviamo anche ai giorni nostri”. “La memoria storica è fondamentale” ha precisato la presidente Anpi Patrizia Fabbroni “soprattutto per le giovani generazioni.

Ricordare gli eventi che portarono alla sommossa spontanea della popolazione per liberarsi dal nazifascismo significa sottolineare la valenza perenne di valori immutabili per aiutarci a costruire percorsi di democrazia, libertà, diritti, in Italia e in ogni parte del Mondo”. L’iniziativa, organizzata da Comune e Anpi, vivrà lunedì 27 marzo, una seconda fase. Alle 9.30 del mattino un’altra corona sarà depositata presso il Sacrario dei partigiani nel cimitero di Sansepolcro. A seguire il corteo partirà alla volta di Villa Santinelli per la cerimonia di commemorazione.

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Inedita “Festa del papà” alla Pinacoteca fra le opere di Raffaello e Signorelli grazie alla iniziativa realizzata da Poliedro Cultura e comune di Città di Castello

Festà del Papà in Pinacoteca ad ammirare insieme le opere di Raffaello, Signorelli e degli altri maestri del Rinascimento. Successo per l’originale iniziativa “Al museo con papà”, che Poliedro Cultura, in collaborazione con il Comune di Città di Castello ha messo a punto per celebrare all’insegna della cultura e dell’arte la giornata a loro dedicata. Questa volta sono stati i bambini, dall’apertura della Pinacoteca e di altre strutture museali ad accompagnare i loro papà.

Di solito, infatti, sono i bambini che hanno diritto al biglietto d’ingresso ridotto quando vengono accompagnati dai loro genitori nei musei, questa volta, e solo per la giornata odierna, domenica 19 marzo, la riduzione è riservata ai loro papà. I bambini infatti hanno la possibilità di scegliere di visitare il magnifico Palazzo Vitelli alla Cannoniera di Città di Castello, secondo museo dell’Umbria per importanza artistica, dove sono esposte opere di importanti artisti come Luca Signorelli, Raffaello, Ghirlandaio, Della Robbia ma anche di artisti del Novecento come Giorgio De Chirico, Mario Mafai o Nuvolo.

Ad accogliere gli ospiti le sale rinascimentali del Palazzo meravigliosamente affrescate con episodi mitologici e richiami alla famiglia Vitelli che ne fu proprietaria. Ma i bambini possono anche decidere di accompagnare i propri genitori alla scoperta del Museo delle Tradizioni Popolari di Garavelle, sempre a Città di Castello, per andare a conoscere un passato ricco di curiosità che probabilmente potrebbero aver sentito solo nei racconti dei propri nonni. “E’ stata una bella sorpresa vedere di prima mattina all’apertura della Pinacoteca, alcuni papà con i bambini al seguito percorrere per mano la strada che dall’ingresso della biglietteria conduce dal giardino alle sale della Pinacoteca dove sempre insieme hanno potuto ammirare le bellezze artistiche di Raffaello e Signorelli, nell’anno in cui ci apprestiamo a celebrare anche a Citta’ di Castello il 500enario del maestro del Rinascimento”, ha precisato l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi, nel ringraziare i papà e le famiglie con i loro figli che hanno aderito all’iniziativa: “grazie alle responsabili della Poliedro cultura, come sempre professionali e preparate nel fare da guida, i piccoli visitatori e i loro papà oggi potranno dire di aver trascorso una festa davvero originale che, ne sono sicura, ricorderanno per sempre e magari il prossimo anno vorranno ripetere”.

Un nuovo percorso da qualche mese arricchisce nella visita della Pinacoteca comunale di Città di Castello, dedicato ai due artisti che con le loro opere rendono il museo tifernate la seconda galleria dell’Umbria: Signorelli e Raffaello giovane. La Pinacoteca infatti conserva la Pala di san Sebastiano di Luca Signorelli e lo Stendardo processionale di Raffaello, unica opera mobile rimasta in Umbria. Sulla scorta della mostra di Raffaello del Cinquecentenario e guardando all’Anno Signorelliano, il 2023, l’Amministrazione comunale in accordo con la Regione dell’Umbria ha sviluppato il nuovo allestimento del piano nobile con un percorso che racconta vita ed opere di Signorelli e di Raffello giovane, proponendo un incontro ideale, che in vita non avvenne, nella Sala che ospita vìs a vìs lo Stendardo e la Pala di San Sebastiano. “Abbiamo messo a valore l’eredità della grande mostra del Cinquecentenario di Raffaello, che si è conclusa appena un anno fa, con l’altro imminente cinquecentenario dedicato a Signorelli.

Il percorso bilingue racconta il rapporto impossibile tra Signorelli e Raffaello, che pur lavorando intensamente a Città di Castello non si incontrano mai se non attraverso lo studio reciproco e a distanza delle loro opere. Come quella di Raffaello, che purtroppo si è scontrato con la pandemia, anche la ricorrenza di Signorelli è una grande occasione di promozione del territorio attraverso i beni artistici e l’esperienza culturale” ha concluso l’assessore alla Cultura Michela Botteghi. Il percorso “Signorelli e Raffaello giovane” è accompagnato da una nuova segnaletica interna ed esterna della Pinacoteca, finanziata con il bando ministeriale “Piccoli musei” 2021 e si sviluppa al piano nobile della Pinacoteca: la sala Baronci presenta una ricostruzione virtuale della prima opera che fu commissionata a Raffaello come “magister”, realizzata per la mostra del Cinquecentenario dal Museo Galilei, e che, distrutta da un terremoto, continuò ad essere riprodotta fino al tardo Ottocento per la sua bellezza.

Nella Sala anche la riproduzione della pagina del codice Baronci con la famosa definizione “Magister Rafael”, realizzata dalla Tipografia Grifani Donati; la sala dove attualmente convivono lo Stendardo di Raffaello e la Pala di San Sebastiano è la Sala della Contemplazione con una seduta che permette al visitatore di fermarsi ad ammirare due tra le opere più significative del Rinascimento umbro e italiano. A seguire la crocifissione Gavari con la sua storia che ha condotto la pala alla National Gallery di Londra e la sala dell’Ottagono dove viene riprodotto in scala il tempietto dello Sposalizio della Vergine, che conclude il percorso di Raffaello a Città di Castello e i suoi studi sulle opere del Signorelli, attestati su un disegno

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