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Presentata questa mattina la rassegna teatrale Metamorfosi – La grande letteratura si fa teatro

La rassegna teatrale, organizzata da Laboratori Permanenti in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Pieve Santo Stefano, è pensata in armonia con l’attitudine della città e dei suoi abitanti. Pieve Santo Stefano infatti ha da poco ricevuto l’importante riconoscimento di Città che legge, frutto del grande risalto che danno le tante iniziative nel campo dei libri, della scrittura e della lettura.

Seguendo questa linea gli spettacoli offerti hanno tutti come fulcro il libro, le grandi storie, la letteratura trasposta a teatro, perché è la letteratura che ci consegna la mappa dei sentimenti, che ce li fa riconoscere e nominare, e dunque ancor più forte il teatro che a essa si ispira.

La rassegna avrà inizio il 19 febbraio ore 21.00 con 

IL MIO BACIO ERA UN MELOGRANO, una coproduzione Laboratori Permanenti/Festival delle Nazioni, testi di Federico García Lorca con musiche di Stefano Garau inprima esecuzione assoluta. In scena Caterina Casini, Massimiliano Auci eCatherine Bruni alvioloncello     

Si prosegue il 5 marzo ore 21.00 e il 6 MARZO ore 10.30 con ODISSEA DIECI, DI FAME E D’AMORE L’UOMO VIVE, L’UOMO MUORE di Diesis Teatrango

Il 21 aprile ore 10.30 e ore 21.00 è la volta di GIANNINO STOPPANI IN ARTE BURRASCA della compagnia SettimoCielo

Il 21 maggio ore 21.00 e il 22 maggio ore 10.30 andrà in scena MOBY DICK – IL RITO dal Moby Dick di H. Melville, riduzione e adattamento di Roberto Negri.

Infine chiude la rassegna 1 giugno ore 21.00 I CARE. LETTERA A UNA PROFESSORESSA progetto della Compagnia Chille de la balanza

di e con Claudio Ascoli con la partecipazione di Sissi Abbondanza e Monica Fabbri

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A Tempi Supplementari Calagreti e Vergni

Torna Tempi Supplementari. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi , il dirigente del Città di Castello, Fabio Calagreti e l’opinionista Valerio Vergni.

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I “settanta anni” di Vincenzo Mollica: gli auguri di buon compleanno dal sindaco, dalla “sua” Citta’ di Castello e dagli “Amici del Fumetto

Settanta anni di Vincenzo Mollica: gli auguri di buon compleanno dal sindaco e dalla “sua” Citta’ di Castello. “Caro maestro ti giungano oggi nel giorno del tuo compleanno gli auguri più sinceri ed affettuosi dalla città di cui dal 10 settembre scorso sei cittadino onorario. Una città, una comunità locale a partire dalle istituzioni e dalle associazioni culturali e non solo che sarà sempre riconoscente per quello che hai fatto in termine di attenzione e promozione attraverso i servizi, gli articoli e soprattutto con la presenza accanto agli Amici del Fumetto e alla loro splendida creatura, Tiferno Comics. Grazie Vincenzo, con affetto, stima ed orgoglio di avere nella nostra comunità un cittadino illustre come te, una persona davvero speciale, un maestro, un uomo colto, raffinato e sensibile di grandi doti umane. Buon Compleanno”.

E’ quanto dichiarato oggi, 27 gennaio, dal sindaco, Luca Secondi, giorno in cui Vincenzo Mollica, cittadino onorario di Città di Castello, compie 70 anni. Agli auguri del sindaco si unisce anche il presidente dell’Associazione Amici del Fumetto di Città di Castello, Gianfranco Bellini, promotore assieme ad altri di quel prestigioso conferimento ufficiale all’amico Vincenzo “per aver costantemente contribuito a diffondere l’immagine della città e delle sue eccellenze culturali e aver concorso, fin dalle prime edizioni, alla diffusione e conoscenza della mostra del Fumetto “Tiferno Comics” a livello nazionale”. Auguri maestro”.

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In commissione “Servizi e Partecipazioni” l’audizione della dirigenza del 1° e 2° Circolo Didattico di Città di Castello e dei rappresentanti delle famiglie sul tema della settimana corta. Secondi: “auspichiamo che le parti riprendano il dialogo negli organismi collegiali della scuola e offriamo la nostra disponibilità a favorire una soluzione che possa conciliare le posizioni”

“Nel massimo rispetto per l’autonomia scolastica che giunta e consiglio comunale hanno sempre avuto, l’amministrazione comunale si è messa a disposizione per offrire servizi e qualsiasi supporto possa essere utile a favorire una soluzione che permetta di conciliare le posizioni nella gestione dell’orario delle sezioni a tempo modulare dei plessi di La Tina e Rignaldello, invitando responsabili scolastici a riaprire un canale di dialogo con le famiglie negli organismi collegiali preposti”. Il sindaco Luca Secondi sintetizza così l’esito dei lavori della commissione consiliare “Servizi e Partecipazioni”, che il presidente Claudio Serafini ha riunito ieri sera per l’audizione della direzione del 1° e 2° Circolo Didattico di Città di Castello, rappresentata dal dirigente Simone Casucci e da alcune docenti delle scuole di La Tina e Rignaldello, alla presenza dei portavoce dei genitori Cristian Braganti e Marta Briganti. “Senza alcuna volontà di intromissione, ma nel tentativo di ricomporre una controversia che interessa la nostra comunità, l’unico ruolo che possiamo esercitare come istituzione pubblica – puntualizza Secondi – è quello di garantire uno spazio di confronto democratico tra le parti all’interno della massima assise cittadina, che ha approvato all’unanimità un ordine del giorno in questo senso, e metterci a disposizione per contribuire a trovare una soluzione, perché in nessun modo e in nessun momento possiamo essere coinvolti, e siamo mai stati coinvolti finora, nei processi decisionali che nell’esercizio dell’autonomia scolastica hanno portato al cambiamento dell’offerta formativa a La Tina e Rignadello”.

Il dibattito in aula, tra rappresentanti della direzione e genitori del 1° e 2° Circolo Didattico di Città di Castello ha ribadito la distanza delle posizioni. Il dirigente scolastico Casucci ha confermato la correttezza dell’operato degli organismi d’istituto, “che hanno sempre messo al centro i bambini e con la rimodulazione dell’orario scolastico hanno risposto al cambiamento della società di Città di Castello, che presenta nell’infanzia e nella primaria condizioni che difficilmente avremmo visto prima del Covid, e alla necessità di una visione più ampia sotto il profilo organizzativo, didattico e pedagogico”. Nel segnalare che le iscrizioni all’anno scolastico 2023-2024 hanno testimoniato il gradimento delle famiglie per la nuova disciplina oraria, il responsabile scolastico ha indicato gli aspetti positivi della rimodulazione dell’orario scolastico, che tiene conto anche della nuova progettualità del PNRR, nella “maggiore compresenza degli dei docenti, per rispondere alle fragilità sempre più elevate che stiamo rilevando”; in “un tempo-scuola più ricco, con la possibilità di lavorare a gruppi con i bambini per sviluppare attività consone ai bisogni specifici” passando “da lezioni trasmissive a lezioni laboratoriali”; in una “migliore distribuzione dell’impegno dei docenti e del personale Ata”; “nei benefici per il recupero psico-fisico degli alunni, con due giorni anziché uno a disposizione”. Casucci ha confermato il servizio mensa su cinque giorni a La Tina e la mensa non obbligatoria per il giorno di rientro a Rignaldello, sottolineando come la scuola sia disponibile ad andare incontro alle esigenze organizzative dei genitori legate alla mattina del sabato, aprendo gli istituti e prevedendo attività di ludoteca o progetti con le associazioni sportive. Gli interventi delle docenti Carla Orbi e Antonella Canosci per il 1° Circolo Didattico, Catia Piccioni e Giovanna Polenzani per il 2° Circolo Didattico, hanno testimoniato la valutazione positiva del corpo dei docenti su una proposta di rimodulazione, che “rispetta le linee guida nazionali e internazionali e rispecchia il cambiamento della società”. Le insegnanti hanno chiesto “rispetto per le decisioni assunte dagli organismi scolastici e per l’operato del corpo docente”, che si è sentito “ingiustamente attaccato dal consiglio comunale” e che ha “spiegato le motivazioni pedagogico-didattiche ai genitori”, ma che, “anche in uno spirito di collaborazione con le famiglie, non può accontentare sempre le richieste di tutti”. Le docenti hanno chiarito anche che a Rignaldello l’attuale orario modulare proseguirà per le classi alle quali è applicato fino al termine del percorso scolastico e che il nuovo orario interesserà le classi prime dal prossimo settembre, mentre a La Tina l’attuale orario sarà confermato fino a giugno e la nuova disciplina oraria sarà applicata per tutte le classi dal prossimo settembre.

Nel premettere che i genitori non hanno mai messo in discussione la stima nei confronti degli insegnanti, “delle quali non abbiamo mai dubitato, con le quali abbiamo sempre avuto un rapporto basato sul dialogo, sulla condivisione, e verso le quali non abbiamo mai perso fiducia e riconoscenza, come siano stati invece accusati di aver fatto dalla dirigenza tutta”, Briganti ha ribadito che le famiglie “nei due incontri fatti non abbiamo apprezzato le modalità in cui è stata presentata la scelta di rimodulazione dell’orario scolastico, che è stata malamente sottoposta, non per i contenuti sui quali comunque solo stasera sono stati forniti maggiori dettagli, ma per il fatto che non sia stata mai messa nero su bianco, per iscritto”. “Questo – ha puntualizzato la portavoce delle famiglie di La Tina – non ha consentito mai ai rappresentanti di classe di illustrare concretamente ai genitori ciò che la scuola intendeva fare, né di valutare la rispondenza con i bisogni dei nostri figli, che come genitori conosciamo bene, né di comprendere i vostri bisogni, mentre da parte nostra c’è stato il tentativo di proporre delle alternative, perché ci interessa il benessere delle insegnanti”. “Al contrario di quanto dite, non ci avete considerato, non ci avete ascoltato e siamo ricorsi al consiglio comunale per questo”, ha sostenuto Briganti, che ha chiesto conto del perché a Rignaldello sia stato concesso alle classi di portare a termine la loro offerta formativa e a La Tina no, chiarendo poi al dirigente scolastico: “non ci interessa l’intrattenimento che propone per tenere aperta la scuola il sabato, a noi interessava una distribuzione della didattica su sei giorni perché la riteniamo più praticabile”. A ribadire che “nemmeno a Rignaldello sia stata mai messa in dubbio la professionalità delle maestre” è stato Braganti, che ha spiegato: “alle famiglie però non è stato detto niente, non ci è stato spiegato niente, nell’unica riunione risalente al 18 ottobre la sola motivazione della rimodulazione dell’orario è stata il risparmio energetico, sconfessata immediatamente, poi ci siamo trovati questo nuovo piano dell’offerta formativa”. “Non capiamo il motivo di questa scelta di cambiare l’orario scolastico a Rignaldello, a noi la didattica va più che bene, questa scuola è sempre stata un’eccellenza, di cui come genitori ci siamo sempre presi cura, anche dipingendo le aule e occupandoci del giardino”, ha affermato il portavoce delle famiglie, riferendo il disagio anche di chi ha iscritto i figli per il prossimo anno scolastico, “tra i quali alcuni hanno messo questa sede come seconda scelta, per la mancanza di certezze sull’offerta dei servizi mensa e trasporti, di fronte al cambiamento che ci sarà”. “Rignaldello con la sua offerta di qualità e l’orario modulare è stata sempre una specialità nel contesto scolastico territoriale, con alcune famiglie che hanno anche cambiato residenza pur di iscrivere i figli – ha detto Braganti – ma sappiamo quali problematiche abbia per non disporre di una palestra, di parcheggi e di una viabilità funzionale”.

“Alla distanza – ha ammonito il rappresentante dei genitori – noi abbiamo paura che Rignaldello, perdendo la sua specialità, messa al confronto con le altre scuole con i problemi che ha, non per la didattica che è vincente, diventi una scuola perdente, che rischi la chiusura”. I componenti della commissione che hanno preso parte al dibattito hanno difeso la legittimità dell’intervento del consiglio comunale su una vicenda che interessa i servizi e le famiglie della comunità, pur nel rispetto dell’autonomia scolastica. “Abbiamo il dovere di affrontare un problema che ci è stato rappresentato da una petizione firmata da 104 genitori e di fronte alle sollecitazioni, alle proteste e ai problemi rappresentati dalla cittadinanza da ottobre a oggi, non è una ingerenza, ma il necessario ascolto della comunità”, ha sostenuto la consigliera Emanuela Arcaleni (Castello Cambia), chiarendo: “se siamo qui è perché qualcosa non ha funzionato nell’istituzione scolastica, a partire dalla comunicazione, pur in presenza di procedure legittime”. “Tutto bene dal punto di vista formale, ma è evidente che il dissenso dei genitori, confermato anche stasera, crei un problema”, ha evidenziato la consigliera, per la quale “sono comprensibili le problematiche della scuola, ma parlando di didattica non si possono trascurare le famiglie insoddisfatte”. Nel ritenere “ovvio che ci siano iscrizioni agli istituti interessati, in assenza di una possibilità di scelta alternativa per i genitori all’infuori della scuola privata”, Arcaleni ha ritenuto pertinenti le preoccupazioni dei genitori per i rischi di chiusura di Rignaldello e ha quindi auspicato una mediazione, chiedendo di comprendere quali margini ci possano essere per rivedere le decisioni prese e quale sia il punto di caduta possibile dal punto di vista della scuola, “considerando ad esempio la possibilità di assicurare anche a La Tina il rispetto del patto educativo con le famiglie per la continuazione dell’orario modulare nelle classi alle quali è attualmente garantito”. Nel premettere che “in questa aula non si fanno processi” e che “non ci sia stata valenza politica in un ordine del giorno votato da maggioranza e minoranza, ma solo l’espressione di una esigenza avvertita da tutti”, la consigliere dei Civici X Città di Castello Luciana Bassini ha eccepito che “quanto esposto oggi circa le scelte operate dalla scuola non sia mai emerso prima, perché se ci fosse stata la necessaria comunicazione non saremmo stati qui”. “Nessuno si senta offeso, vogliamo capire se si può trovare una soluzione insieme che possa mettere d’accordo tutti, siamo dalla parte della comunità, ma non certo contro il corpo docente”, ha spiegato la consigliera, nell’esprimere l’auspicio che ci possa essere una mediazione. Ricordando di aver preparato l’ordine del giorno firmato da tutti i capigruppo consiliari, la consigliera di Fratelli d’Italia Elda Rossi ha ammesso di “essere colpita dalle famiglie, che parlano in maniera accorata dell’affetto per le scuole”.

“Mai davvero un PTOF è così vivo come questa sede”, ha osservato, prima di puntualizzare: “non c’è stata mai intenzione di offendere la scuola, ma abbiamo preso atto di una frattura che si è verificata all’interno della comunità e siamo intervenuti con l’intento di mantenere l’unione tra scuola e famiglia, che in quanto prima agenzia educativa della società è difesa dalla Costituzione e dalle leggi”. “Siamo qui perché i disagi delle famiglie vengano ascoltati, pur comprendendo le difficoltà organizzative della scuola”, ha ribadito Rossi, sostenendo che “la didattica è viva nel momento in cui una scuola funziona e se i genitori dicono che funziona così com’è, che sono contenti, io credo che la scuola debba prendere in considerazione le posizioni delle famiglie per trovare delle soluzioni, delle quali questo consiglio comunale si mette al servizio”. Il consigliere Valerio Mancini (Lega) è intervenuto per ribadire quanto già sostenuto in consiglio comunale: “perché cambiare qualcosa che va bene?”. “L’organizzazione degli orari e dei servizi che c’era ai genitori stava benissimo e quindi siamo pienamente legittimati ad amplificare le esigenze che ci sono state rappresentate, pur nella totale stima nei confronti della scuola”, ha sostenuto il consigliere, che ha eccepito: “una scuola aperta il sabato che non fa didattica, a me pare un parcheggio”. “L’auspicio è che da questa bella pagina di confronto in seno alle istituzioni pubbliche della città arrivi una soluzione della vicenda”, ha rimarcato Mancini, dicendosi disponibile, in caso di mancato accordo, a dare seguito nell’ambito dell’assemblea legislativa dell’Umbria all’ulteriore confronto con l’Ufficio Scolastico Regionale proposto dall’ordine del giorno approvato all’unanimità in consiglio comunale.

In sede di replica, il dirigente scolastico Casucci, ha parlato di un pregiudizio che ha impedito di concordare le scelte, ha lamentato di non essere stato interpellato dai consiglieri comunali prima del dibattito nell’assise e ha sostenuto che gli incontri con i genitori siano stati fatti, più volte, formalmente e informalmente, con verbali delle riunioni, “anche se non sono stati accolti e accettati dalle famiglie”, e che ci siano stati dei sondaggi dei genitori. Sulla diversa scelta operata circa il mantenimento dell’orario modulare nella scuola, Casucci ha chiarito che “La Tina ha una configurazione differente da Rignaldello, che meriterebbe una sede migliore e forse sarebbe utile fare un consiglio comunale su questo”. “Io sono per il superamento delle tensioni, assolutamente però noi i passi istituzionali li abbiamo fatti, vediamo di trovare ciò che può essere più funzionale, ma ovviamente il progetto, che è stato condiviso nelle sedei scolastiche istituzionali, lo dobbiamo portare avanti, perché fa parte di una visione molto precisa”, ha concluso il dirigente scolastico, che, nel riconoscere di aver “usato infelicemente l’espressione del parking per il sabato”, ha sostenuto: “non dobbiamo accontentare tutti, ma dobbiamo ascoltare, sono convinto che il sabato possa essere progettato come un servizio reale, come già dimostra il servizio di ludoteca pomeridiano che è integrato alla scuola”.

I rappresentanti dei genitori hanno replicato, confermando quanto sostenuto e contestando che ci sia stata la partecipazione e la condivisione riferite dal dirigente scolastico. “Come rappresentanti a La Tina abbiamo avuto una convocazione formale, solo poche ore prima della riunione, e c’è stato un incontro informale chiesto da noi con le insegnanti, mai una proposta scritta della scuola, tanto meno un sondaggio”, ha sostenuto Briganti, che ha aggiunto: “ci auguriamo di essere interpellati in futuro, ma di certo, nell’intento di far star bene i nostri figli, sarà nostra cura di interfacciarci con le nostre maestre, di cui abbiamo stima, siamo sicuri che cui ascolteranno e sapranno proporci qualcosa di valido dal punto di vista educativo”. Nel precisare che “non emerge da nessuna parte quanto sostenuto dal dirigente scolastico, a Rignaldello si è parlato solo del problema delle due ore di educazione fisica e di nient’altro”, Braganti ha ribadito di portare la voce di 18 famiglie che non sono contente, “tra cui una ha già messo la scuola come seconda scelta e tra cui c’è chi si troverà in difficoltà con orari diversificati per i propri figli”. “Non facciamo chiudere Rignaldello”, si è di nuovo appellato il rappresentante delle famiglie.

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A 18 anni, Niccolò, giovane calciatore di Sansepolcro vince con la maglia della Fiorentina a Monza

C’è anche un ‘figlio’ di Sansepolcro nel trionfo della Fiorentina Primavera che mercoledì sera ha vinto la Supercoppa di categoria nella finalissima contro l’Inter disputata a Monza. Si tratta di Niccolò Falconi, 18 anni, cresciuto nel vivaio del Borgo e approdato in viola nel 2019. Il ragazzo, centrocampista di ruolo, è ormai uno dei punti di forza della squadra gigliata, con la quale ha conquistato già svariati titoli nazionali. Anche nella finalissima è stato fra i migliori in campo, come testimonia la ‘pagella’ redatta sulla sua prova da Viola News, uno dei siti specializzati più seguiti. ‘Niccolò Falconi voto 7.5 – si batte e si sbatte in mezzo al campo, taglia e cuci prezioso per spaccare la mediana avversaria e mantenere il predominio viola nel possesso palla’. “Complimenti vivissimi a Niccolò” dichiara il sindaco Fabrizio Innocenti “è un orgoglio per tutti noi avere un nostro ragazzo protagonista di queste imprese sportive dopo averlo cresciuto. A lui i migliori auguri per un prosieguo di carriera ricco di soddisfazioni “.

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Incendio via Morandi, firmata ordinanza sindacale

In virtù del principio di precauzione è stata emanata una apposita ordinanza sindacale in seguito a comunicazioni di Arpa e Usl Umbria 1 relativamente all’incendio che si è sviluppato nella giornata odierna all’interno di un opificio situato in via Morandi.
Per un raggio di 1 km dal luogo dell’incendio viene ordinato quanto segue:

  • limitare le attività all’aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico sportiva;
  • mantenere chiuse le finestre nel caso di fumi persistenti e maleodoranti fino ad accertamenti;
  • divieto di consumo dei prodotti coltivati nell’area individuata da parte di soggetti più a rischio come bambini, donne in gravidanza e in allattamento;
  • è consentito il consumo di prodotti alimentari coltivati solo dopo accurato lavaggio con acqua, associato a strofinazione delle superfici e, ove possibile, alla rimozione del rivestimento superficiale mediante spellatura o sbucciatura;
  • divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei;
  • divieto pascolo e razzolamento degli animali da cortile.
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Si reca in ospedale, trovato in possesso di un involucro in contenente circa due grammi di cocaina, segnalato alla Prefettura di Perugia quale assuntore di sostanze stupefacenti

I militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Città di Castello hanno segnalato alla Prefettura di Perugia quale assuntore di sostanze stupefacenti un 45enne nato e residente nel capoluogo Valtiberino.

I Carabinieri erano stati allertati dal personale del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Città di Castello, in quanto un uomo ricoverato in astanteria stava dando in escandescenza, creando disturbo al reparto e difficoltà ad operare da parte dei sanitari.

Intervenuti in loco i Militari hanno identificato il giovane in questione e, una volta riportata la calma, insospettiti dal suo comportamento, hanno deciso di approfondire la questione procedendo ad un controllo accurato sia della persona che dei suoi effetti personali. In effetti i sospetti dei Carabinieri si sono rilevati fondati in quanto l’uomo è stato trovato in possesso di un involucro in cellophane contenente circa due grammi di cocaina.

La droga è stata subito sequestrata e l’uomo segnalato alla Prefettura di Perugia quale assuntore di sostanze stupefacenti.

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A Time Out Ingrosso, Moretti e Gustinelli

Torna Time Out. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, Fabio Ingrosso (ERMGROUP San Giustino), Francesco Moretti (Pallavolo Città di Castello) e Valdemaro Gustinelli (Area tecnica Città di Castello – San Giustino).

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Fabio Ingrosso (ErmGroup San Giustino) “sono qui per dare una mano, San Giustino ha tutto per fare bene ed imporsi, in questo campionato”

“Momenti difficili ci possono stare, in una stagione, ma quello che conta è saperli superare, da squadra. San Giustino ha un roster di livello, paga un pò di inesperienza, va ricordato che questo è il primo anno di A3, serve tempo per capire ed ambientarsi. Personalmente sono qui per dare una mano, mi metto a disposizione di coach e società”.

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/915280996334635
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Pallavolo: Valdemaro Gustinelli “doppio incarico Città di Castello – San Giustino uno stimolo a dare di più”

“Sono motivato e pronto a dare il massimo, sia per Città di Castello che per San Giustino. Ringrazio le due società, che mi hanno permesso di ritornare a fare volley, lo sport che amo. Sono convinto che, mai come ora, ci siano le basi per far bene, l’unione delle realtà sportive che si occupano di volley, in Altotevere, è la strada giusta per riportare il comprensorio a livelli importanti. Sul momento negativo di San Giustino dico la mia. E’ normale per una società ed una squadra che si affaccia per la prima volta alla seria A3 pagare dazio, serve calma, ma il roster è di qualità, pertanto, i risultati arriveranno”.

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/630079825456793
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Pallavolo serie C/M: il punto con il coach del Città di Castello, Francesco Moretti

“Soddisfatto e motivato, per quanto stiamo costruendo con i ragazzi della C maschile. Vale la pena ricordare che stiamo lavorando con un gruppo di giovani under 19, e che l’obbiettivo che ci siamo posti ad inizio stagione, è quello di provare a vincere la finale regionale detto ciò, puntiamo a far bene anche nel campionato di C visto il percorso di crescita ottenuto in questi mesi”

https://www.facebook.com/watch/?v=874252867141055
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La Fondazione Villa Montesca lancia un bando: “si cercano volontari per l’Europa”

La Fondazione Villa Montesca lancia un bando per selezionare collaboratori volontari, giovani ed adulti, interessati ad intraprendere un’esperienza in ambito internazionale per implementare le attività storico, educative-culturali promosse dalla Fondazione. I volontari saranno inseriti nei programmi di scambio culturale ed educativo internazionale ed europeo della Fondazione e potranno partecipare ad attività di ricerca-azione in Italia e all’estero, essendo coinvolti in esperienze di collaborazione con altri enti di ricerca e scuole europee. I volontari potranno anche partecipare e contribuire ad attività culturali legate alla promozione del patrimonio immateriale dei baroni Franchetti e della storia delle Scuole di Montesca e Rovigliano.

Ai volontari la Fondazione assicura oltre alla copertura assicurativa, anche il rimborso delle spese di viaggio e permanenza. Gli interessati possono scaricare il bando, che è aperto e quindi non ha una scadenza, dal sito della Fondazione ww.montesca.eu e presentare la domanda di ammissione compilando l’apposito form online disponibile su www.montesca.eu/bandifondazione/

Per info info@montesca.eu;  oppure telefonare a Silvia Fanti 0758521512

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Consegnati al vescovo Paolucci Bedini i proventi della generosità dei 445 partecipanti alla “24 ore” di nuoto: saranno devoluti alla Caritas di Città di Castello a sostegno delle persone bisognose della comunità

Sono stati affidati alle mani del vescovo di Città di Castello monsignor Luciano Paolucci Bedini i 3.000 euro frutto della generosità dei 445 partecipanti alla “24 ore” di nuoto disputata il 7 e 8 gennaio scorsi alla piscina comunale. Saranno devoluti interamente alla Caritas per l’acquisto dei generi alimentari per le persone bisognose della città, andando a sostenere in maniera concreta un’attività di volontariato alla quale si rivolgono con sempre maggiore frequenza non solo immigrati stranieri, ma anche cittadini tifernati in condizioni di difficoltà.

Nel corso di un incontro nella sede del vescovado di piazza Gabriotti, al quale si è unita anche l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti, l’amministratore unico di Polisport Stefano Nardoni ha consegnato al presule tifernate e al direttore della Caritas di Città di Castello Gaetano Zucchini la somma frutto delle donazioni dei protagonisti della maratona natatoria insieme ai promotori dell’evento, il presidente dei Nuotatori Tifernati Valentino Cerrotti, con il responsabile organizzativo Francesco Serafini, il presidente del Cnat’99 Federico Cavargini, e Marcello Stinchi, per anni direttore degli impianti di Polisport.

Alla consegna hanno preso parte anche don Francesco Cosa, segretario vescovile e direttore dell’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e Migrantes, il parroco della Madonna del Latte don Paolo Bruschi e Pina Giogli, presidente dell’Oratorio Dono Bosco. “Un bel gesto di solidarietà che siamo stati contenti di condividere e sostenere”, commentano l’assessore allo Sport Riccardo Carletti e l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti, che evidenziano “come l’impronta sociale dello sport cittadino, nella quale come amministrazione comunale investiamo da sempre, abbia trovato in un evento come la ’24 ore’ di nuoto una delle due espressioni più fedeli, a testimonianza dello spirito che caratterizza l’offerta dei servizi pubblici e che unisce i tantissimi praticanti e le associazioni del territorio”.

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Giorno della Memoria: venerdì 27 gennaio alle ore 18.00 iniziativa pubblica dell’ANPI in piazza Matteotti

Con una iniziativa pubblica patrocinata dal Comune alle ore 18.00 di venerdì 27 gennaio in piazza Matteotti, l’ANPI di Città di Castello ricorderà alla comunità tifernate il significato e l’importanza del Giorno della Memoria, che si celebra ogni anno nella data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz.

La testimonianza della Shoah, delle leggi razziali, della persecuzione italiana dei cittadini ebrei, del dramma delle deportazioni che costarono la vita a migliaia di persone e dell’eroismo di chi si oppose all’orrore dello sterminio del popolo ebraico saranno affidati a un momento di raccoglimento, con letture a tema, che sarà curato da Maurizio Perugini e Cristina Salvatori.

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Donna rimane intrappolata insieme al suo cane in una frana fangosa, necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco

I vigili del fuoco del Comando di Arezzo (distaccamento di Sansepolcro) e l’elicottero Drago del nucleo VF di Arezzo, sono intervenuti insieme a personale del Soccorso Alpino dell’Umbria, in Comune di Città di Castello (PG) Loc. Molinello, per soccorso a persona.

Una donna, rimasta intrappolata insieme al suo cane in una frana fangosa, è stata estratta dai soccorritori e non avendo subito ferite, non ha avuto bisogno di cure mediche. Il cane, stremato per lo sforzo, è stato invece portato da un veterinario per gli accertamenti del caso dall’elicottero Drago.

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A tre anni dalla scomparsa di Silvana Benigno, termina il percorso in maniera organizzata delle iniziative, progetti e raccolta fondi

Termina in maniera organizzata il progetto di sensibilizzazione e raccolta fondi in memoria di Silvana Benigno. Lo ha comunicato ieri il marito e collega, Fabrizio Paladino in occasione della celebrazione della ricorrenza di San Francesco di Sales patrono dei giornalisti alla presenza del vescovo monsignor Luciano Paolucci Bedini e di alcuni rappresentanti della stampa tifernate.

A tre anni dalla scomparsa della moglie, Silvana Benigno, il 24 gennaio 2020, termina il percorso in maniera organizzata delle iniziative, progetti, raccolta fondi, diversi migliaia di euro, in favore della ricerca per la Fondazione IEO Monzino di Milano a lei dedicate. Negli ultimi anni e mesi in cui ha combattuto contro la malattia, Silvana Benigno, “mamma coraggio”, insignita della prestigiosa onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica, era diventata un simbolo a livello nazionale per la tenacia e il coraggio con cui ha portato avanti tantissime e riuscite iniziative in favore della ricerca.

Un’eredità che dopo la sua tragica scomparsa il marito Fabrizio Paladino, la figlia Federica ed alcuni amici hanno raccolto proseguendo su quella strada da lei tracciata pur fra mille difficoltà. “Quel percorso così strutturato termina qui – ha dichiarato Fabrizio Paladino – il ricordo e l’esempio che Silvana c’ha lasciato, l’impegno personale, resteranno indelebili nei nostri cuori e nell’agire quotidiano”.

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Giorno della Memoria: venerdì 27 gennaio alle ore 18.00 iniziativa pubblica dell’ANPI in piazza Matteotti

Con una iniziativa pubblica patrocinata dal Comune alle ore 18.00 di venerdì 27 gennaio in piazza Matteotti, l’ANPI di Città di Castello ricorderà alla comunità tifernate il significato e l’importanza del Giorno della Memoria, che si celebra ogni anno nella data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. La testimonianza della Shoah, delle leggi razziali, della persecuzione italiana dei cittadini ebrei, del dramma delle deportazioni che costarono la vita a migliaia di persone e dell’eroismo di chi si oppose all’orrore dello sterminio del popolo ebraico saranno affidati a un momento di raccoglimento, con letture a tema, che sarà curato da Maurizio Perugini e Cristina Salvatori.

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Giornata della Memoria, anche gli alunni e i docenti dell’International Campus Patrizi Baldelli Cavallotti di Città di Castello ricorderanno le vittime dell’Olocausto

Venerdì 27 gennaio, nell’ambito delle Celebrazioni per la Giornata della Memoria, gli alunni e i docenti dell’International Campus Patrizi Baldelli Cavallotti di Città di Castello, ricorderanno tutte le vittime dell’Olocausto e il sacrificio di coloro che sono morti per opporsi al progetto di sterminio. Diverse le iniziative messe in campo da tutte e tre le scuole grazie alla Collaborazione con il Comune tifernate, l’ANPI e la Scuola Secondaria di Primo Grado ” Alighieri Pascoli”. Il programma: dalla sede Patrizi alcuni studenti delle classi quinte parteciperanno ad un incontro nell’aula Consiliare del comune, promosso da ragazzi e docenti che presenteranno un approfondimento sulla deportazione nell’Alta Valle del Tevere : ” da Anghiari-Campo 97 di Renicci- fino a Città di Castello- ” Percorso cittadino della memoria”, illustrato attraverso due video.

L’evento sarà seguito in streaming dagli studenti dell’Istituto e seguirà il percorso cittadino nei punti storici simbolo della città: Chiesa di san Domenico, dove sarà eseguito in collaborazione con la scuola Alighieri Pascoli, un canto liturgico della tradizione ebraica, Olivo intitolato a Monsignor Beniamino Schivo, Giusto tra le Nazioni, Sacrario dei Caduti della Resistenza, Cippo Gabriotti e Pietre della Memoria, oltre ad una visita, alcuni studenti, allo studio ” Meroni Pillitu” in Corso Vittorio Emanuele.


nella sede della Scuola Cavallotti invece, cui parteciperanno anche i ragazzi delle classi quinte della scuola Baldelli, sarà rappresentata la performance teatrale ” Il cilindro” Di Enrico Paci, sotto forma di spettacolo itinerante negli ambienti scolastici dove saranno allestite delle location a tema; le classi prime e terze invece, vivranno un momento di riflessione anche attraverso la realizzazione di produzioni artistiche mentre le classi quarte parteciperanno ad un corso di cucina ebraica .

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