L’onorificenza di “Cavaliere dell’Oca”, che ogni anno viene attribuita a cittadini che si siano distinti per particolari meriti nella valorizzazione e nella tutela della tradizione e dell’immagine del Rione, è stata assegnata quest’anno a Leopoldo Pacini, che da sempre collabora con la Società Rionale.
Il Palio dell’oca, tradizionale e festosa parodia popolare di altri ben più famosi tornei cavallereschi e momento culminante e finale della Festa, è stato vinto da Roberto Giombetti, che al termine di una estenuante serie di spareggi è riuscito ad avere la meglio su un agguerrito gruppo di avversari.
Il Palio dell’Oca dei ragazzi è stato vinto dal giovane Pietro Sacerdoti Coen, da Bologna, trovatosi per caso per turismo, con i genitori, in Piazza delle Oche al momento delle iscrizioni al Palio.
Il tradizionale Corteo storico in costume, accompagnato dalle bandiere, dalle chiarine e dai tamburi degli Sbandieratori di Subbiano, oltre ai numerosi figuranti della Società Rionale Mattonata, ha visto la graditissima partecipazione della Compagnia dei Balestrieri della nostra città.
La Società Rionale Mattonata ringrazia l’Amm.ne Comunale, la Sogepu., la Ditta ILCE di Caldei, le Forze dell’Ordine, gli organi di informazione, il Gruppo Comunale di Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana di Città di Castello, tutti gli ospiti che hanno partecipato al Corteo storico in costume, i propri soci e tutti coloro, Enti, Associazioni, Ditte e privati cittadini che a vario titolo hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione.
Per tutti l’appuntamento è per la Festa della Mattonata 2023 Estate, in programma a Giugno, e per il Palio dell’Oca 2023, previsto come sempre per la prima domenica di Ottobre.
Fine settimana di controlli in città per i Carabinieri
Nel corso dello scorso fine settimana, la Compagnia Carabinieri di Arezzo ha svolto un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato al contrasto alla microcriminalità in genere e alla prevenzione dei reati connessi alla guida in stato di ebrezza oltre che all’uso di sostanze stupefacenti. Nel corso del servizio sono state denunciate 8 persone per vari reati ed elevate tre sanzioni amministrative per guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche essendo il valore alcolemico riscontrato inferiore ai 0,80 g/litro. Quattro sono state le persone controllate e deferite per guida in stato di ebbrezza alcolica, oltre ad una quinta persona deferita per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (da metadone). Si tratta di persone eterogene, tutte di nazionalità italiana, tra i 18 e i 50 anni di età.
Nel corso del servizio due donne, entrambe conosciute alle forze dell’ordine perché annoverano precedenti di polizia, sono state deferite all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato in concorso, in quanto sarebbero responsabili della sottrazione di alcuni utensili da un supermercato dopo averne rimosso i dispositivi antitaccheggio. La refurtiva è stata recuperata e restituita al direttore dell’esercizio commerciale. Nel corso dei controlli un 58enne è stato deferito per porto di armi od oggetti atti ad offendere, in quanto trovato in possesso, in questo Parco Pionta di un coltello a serramanico di genere proibito che naturalmente è stato sottoposto a sequestro. Qualche soggetto, trovato in possesso di piccole dosi di sostanza stupefacente, è stato segnalato alla Prefettura. Durante il servizio sono stati eseguiti accertamenti complessivi su 74 veicoli e 185 persone, molte delle quali controllate a piedi.
Le persone sottoposte ad indagini si presumono innocenti.
“Rimpatriata” scolastica. A distanza di 50 anni un gruppo di studenti di allora si sono ritrovati per festeggiare il significativo traguardo da quando mezzo secolo fa si erano conosciuti all’inizio dell’ esperienza alle superiori, al corso di Analisti Contabili presso l’istituto Felice Cavallotti in piazza Gioberti. “Ci simo ritrovati in 14 presso un noto ristorante del centro e poi foto di rito davanti al portone della scuola di allora dove ora c’è un istituto di credito”, hanno dichiarato in coro con orgoglio, sorriso e qualche lacrima di commozione.
ARBITRO: Alessandro Pagano (sez. Roma 2); 1° assistente: Angelo Di Curzio; 2° assistente: Paolo Camilli
L’AC Città di Castello incontra al “Bernicchi” la Mobilieri Ponsacco per disputare la 5° giornata di campionato. Al 10’ occasione per i padroni di casa: Gorini dalla trequarti difensiva lancia per Calderini che supera un difensore e si invola verso la porta avversaria, davanti al portiere serve Meneses tutto solo, ma la palla viene intercettata dalla difesa. Al 13’ Fratini dal limitedell’area cerca l’incrocio dei pali, la palla finisce fuori di pochissimo. Al 21’ azione su contropiede della Mobilieri Ponsacco, Nieri va alla conclusione contrastato da Brunetti, Nannelli blocca facile a terra. La partita si sblocca al 29’: Gorini dal limite dell’area inventa una palla deliziosa a scavalcare la difesa per Mosti che dall’area piccola calcia di potenza e supera il portiere ospite siglando il gol del vantaggio (1.0). Al 35’ Marcucci da posizione centrale prova la conclusione dalla distanza, la palla finisce di poco alla sinistra del palo. Si chiude sull’1 a 0 il primo tempo. Nella ripresa, al 65’ occasione importante per il Città di Castello: Massai a centrocampo si libera di due avversari e serve Calderini che dalla sinistra entra in area e calcia cercando il secondo palo, supera il portiere, ma il legno si oppone. Al 78’ Pauselli dalla destra entra in area e cerca la testa di Doratiotto che si coordina e indirizza la palla verso la porta, ma stavolta è la traversa ad opporsi all’11 biancorosso. Gli ospiti tentano il forcing finale, ma senza nessuna chiara occasione, il Città di Castello porta a casa la vittoria per 1 a 0.
La dichiarazione di mister Alessandria: “oggi avevamo la giusta determinazione, la voglia e la cattiveria agonistica per riportare a casa i tre punti che erano fondamentali. Abbiamo provato a chiudere prima la partita, ma a volte siamo stati imprecisi e altre sfortunati: sono soddisfatto perché la squadra crea tanto, ora bisogna migliorare nel concretizzare il volume di gioco che creiamo, su questo continueremo a lavorare”.
1-1 VIRTUS SAN GIUSTINO: Matteaggi C., Nofri, Osmani (32’st. Adreani), Carbonaro, Martini, Matteaggi L., Tomassini, Petruzzi (24’st. Boncompagni), Pica, Capanni, Nocentini (18’st. Milani L.). All. Tulipani. PROMANO: Meozzi, Cecci (27’st. Ermabor), Foto (35’st. Antinori), Agri, Pescari L., Barry, Carini, Pannacci, Cavigli, Nardoni (12’st. Fabbri), Bruschi (12’st. Boateng). All. Pescari. Arbitro: Tiberini di Perugia. Marcatori: 10’st. Pica, 48’st. Pescari L. Note: espulsi per doppia ammonizione Carini al 7’st. e Carbonaro al 44’st.
Pareggio-beffa per la Virtus San Giustino che viene raggiunta nel recupero da un non trascendentale Promano. Due punti buttati via da parte dei giallorossi dopo una prestazione sicuramente non convincente: nonostante ciò, il solito Pica (al settimo centro in 4 gare) aveva portato avanti i suoi con una zampata sottomisura a inizio ripresa, subito dopo che il Promano era rimasto in inferiorità numerica per la giusta espulsione di Carini.
La squadra di Tulipani, ancora priva di due elementi importanti a centrocampo come Bianchi e Dini, non è riuscita a gestire il pur minimo vantaggio, non concretizzando le occasioni (poche) nella ripresa e, soprattutto, cedendo su una palla inattiva con Pescari bravo sottomisura a battere Matteaggi. Insomma, una gara che ha deluso i tifosi giallorossi che stavano per gustarsi nonostante tutto la terza vittoria di fila di Nofri e compagni.
Un passo indietro rispetto alle ultime gare al cospetto di un Promano che sembrava fin dall’inizio alla portata della Virtus, con Pica nel primo tempo (23′ e 47) vicinissimo a realizzare la rete del vantaggio. All’inizio della ripresa l’espulsione di Carini e il successivo spunto vincente del bomber sembravano poter indirizzare l’incontro verso un successo pur legittimo, ma la Virtus non gestiva a dovere, restava in 10 al 44′ per l’espulsione di Carbonaro (doppio giallo), coi tifernati del patron Rodrigo Bei determinati a crederci fino in fondo.
Il ricordo di “tutti i caduti” a Trestina con una toccante cerimonia e la ricollocazione della lapide originaria del 10 Agosto 1924 alla base del monumento – Sindaco Luca Secondi: “Davvero encomiabile l’attività che Il Comitato Trestina per la Pace porta avanti ormai da venti anni con il coinvolgimento dell’intera comunità locale”
Il ricordo di “tutti i caduti”. “Il Comitato Trestina per la Pace” (istituito nel 2003) come ogni anno anche oggi prima domenica di ottobre ha commemorato i propri “caduti”, con la partecipazione dell’Amministrazione Comunale, il sindaco Luca Secondi, gli assessori, Michela Botteghi e Mauro Mariangeli, consiglieri comunali, il vice-presidente assemblea legislativa dell’Umbria, Michele Bettarelli, i rappresentanti di numerose Associazioni dell’Alta Valle del Tevere, i rappresentanti del comando militare esercito, delle forze dell’ordine di polizia e di tanti cittadini. Giunta alla 19esima edizione la sentita e partecipata cerimonia è stata caratterizzata dalla ricollocazione della prima lapide originaria del 10 agosto 1924 restaurata accanto al monumento.
Subito dopo la messa nella chiesa “San Donato” il corteo guidato dal Gonfalone del comune di Città di Castello e dai labari delle numerose associazioni combattentistiche e militari (con in testa il Presidente dell’Associazione Famiglie Dispersi in Guerra, Pierino Monaldi e la vice-presidente dell’Istituto di Storia Politica Sociale “Venanzio Gabriotti”, Ursula Masciarri) accompagnato dalle note del coro e del clarinetto del maestro Fabio Battistelli, che ha eseguito in maniera eccellente tra gli altri “Inno di Mameli”, “Il Piave” e “Il Silenzio”, si è diretto presso il monumento “ai caduti” per la deposizione della corona e lo scoprimento della targa restaurata.
“Il comitato Trestina per la Pace – ha dichiarato il Presidente, Carlo Cinquilli, regista impeccabile dell’iniziativa – fin dalla propria nascita nel 2003 si propone di onorare la memoria dei propri concittadini deceduti nelle due guerre mondiali ed oggi la ricollocazione della lapide accanto al monumento è stato il momento più toccante e significativo grazie a tutti coloro che l’hanno reso possibile”. “Una giornata importante come tante nel nostro comune in ricordo e memoria di chi ha sacrificato la vita per gli ideali di libertà e democrazia. Davvero encomiabile l’attività che Il Comitato Trestina per la Pace porta avanti ormai da venti anni con il coinvolgimento dell’intera comunità locale”, ha concluso il sindaco Luca Secondi.
A Sansepolcro la prima edizione italiana del Torneo Europeo Giovanile di Basket Unificato Special Olympics. Coinvolgerà 24 squadre provenienti da tutta Europa la prima storica edizione sarà organizzata in Italia, a Sansepolcro, dal 13 al 17 ottobre.
“L’impronta sociale dello sport a Città di Castello è un patrimonio che l’amministrazione comunale continuerà a salvaguardare: per questo valuteremo insieme a Polisport le soluzioni che ci permettano di abbattere le spese energetiche e di tutelare con il coinvolgimento del consiglio comunale la possibilità per tutti di fare sport”. E’ in sintesi quanto hanno sostenuto il sindaco Luca Secondi e l’assessore allo Sport Riccardo Carletti nella seduta congiunta delle commissioni “Servizi e Partecipazioni” e “Controllo e Garanzia” che aveva all’ordine del giorno la ricognizione sulla situazione di Polisport richiesta dalla consigliera Emanuela Arcaleni (Castello Cambia).
I lavori coordinati dai presidenti Claudio Serafini (Lista Civica Luca Secondi Sindaco) e Roberto Marinelli (Lista Civica Marinelli Sindaco) hanno fatto luce sulla condizione gestionale della società partecipata dal Comune attraverso un dibattito nel quale l’amministratore unico Stefano Nardoni, affiancato dal collaboratore Stefano Benni, ha illustrato i numeri del bilancio e fornito alcuni dati gestionali, come le 650 iscrizioni di bambini e le 150 degli adulti per i corsi di nuoto della nuova stagione, i 110 pacchetti fitness venduti e i 150 utenti fragili delle associazioni locali che potranno accedere alla piscina a condizioni agevolate. “La riunione è stata voluta dalla stessa amministrazione comunale”, ha puntualizzato Secondi, che ha evidenziato insieme a Carletti l’opportunità di condividere le valutazioni sulla gestione sportiva con il consiglio comunale. L’assessore allo Sport ha chiarito che, alla luce dei pesanti rincari degli ultimi mesi, il lavoro della giunta e il secondo mandato dell’amministratore unico di Polisport si caratterizzeranno per la ricerca delle soluzioni che consentiranno di contenere i costi energetici.
“Un percorso – ha detto Carletti – nel quale il Comune ha fatto la scelta di coprire con il proprio bilancio il 75 per cento dei maggiori esborsi stimati per garantire la funzionalità dell’impiantistica sportiva comunale, ovvero circa 150 mila euro sui 200 totali, incidendo solo per il 25 per cento con un adeguamento tariffario che ha comunque mantenuto i prezzi di Città di Castello tra i più bassi in Umbria per fare sport”. Insieme all’amministratore Nardoni, che ha esposto nel dettaglio le voci del bilancio di Polisport, Carletti ha riferito come rispetto allo stesso periodo del 2019, nel primo semestre del 2022 i costi per l’energia elettrica siano aumentati di 51 mila euro, quelli del metano di 58 mila euro e quelli dell’acqua di 1.700 euro, rendendo inevitabile l’intervento del Comune. “Sport e scuola sono i capisaldi su cui vogliamo costruire il futuro della nostra città”, ha puntualizzato l’assessore, segnalando la conferma “della scelta di campo politica del Comune di non chiudere gli impianti, come invece sta avvenendo altrove”.
“Abbiamo già dato mandato a un tecnico specializzato di condurre una ricognizione sull’impiantistica in gestione per individuare gli interventi finalizzati al contenimento dei costi energetici”, ha preannunciato Nardoni. La consigliera Arcaleni ha chiesto conto delle scelte gestionali di Polisport, tra cui quelle delle ripetute chiusure della piscina esterna per manifestazioni sportive in estate fino all’anticipazione dello stop a fine agosto, soffermandosi in particolare sul fatto che “i maggiori costi energetici ricadranno in parte sugli utenti, chiamati a pagare tra il 7 e il 20 per cento in più per i servizi”. “Come mai il Comune non ha pensato a realizzare un’impiantistica che permettesse di abbattere i costi energetici e contenere gli aumenti che ora costringono a prevedere un esborso di 146 mila euro in più di contributo a Polisport da parte dell’ente?”, ha chiesto la rappresentante della minoranza, che ha sollecitato chiarimenti anche sulla situazione debitoria di Polisport, sui crediti ancora da esigere dalle società sportive e sul progetto di fusione per incorporazione di Polisport in Sogepu.
A rimarcare l’esigenza di conoscere con maggiore dettaglio la situazione di bilancio di Polisport, attraverso una nota analitica della società che ha espressamente richiesto a seguito della riunione, è stato il presidente della commissione “Controllo e Garanzia” Marinelli, che ha espresso “preoccupazione per il debito da 1 milione 24 mila euro accumulato nel 2021 dalla società” e ha invitato a monitorare lo stato dei campi da calcio del territorio comunale.
A sottoscrivere la scelta politica del Comune di garantire la fruizione a tutti dell’impiantistica sportiva è stato il consigliere Gionata Gatticchi (Pd), che ha ricordato come la tutela del valore sociale dello sport comporti inevitabilmente costi maggiori per l’ente. “Nonostante il ritocco che si è reso necessario – ha osservato Gatticchi – restiamo la città in Umbria con le tariffe più basse e siamo l’unica amministrazione a mettere soldi per garantire l’apertura degli impianti, una scelta che nella prospettiva della difesa del servizio pubblico è ampiamente giustificata di fronte ai numeri davvero importanti delle iscrizioni dei bambini ai corsi di nuoto”.
A sollecitare “investimenti sui pannelli solari, nel contesto delle spese che consentano di migliorare i servizi delle piscine esterne e attrarre ancora maggiore utenza”, è stato il consigliere Massimo Minciotti (Pd), che ha condiviso le scelte gestionali del Comune e di Polisport. In sede di replica, l’assessore Carletti ha riconosciuto che “l’attenzione dell’amministrazione comunale si sia concentrata negli ultimi anni sugli importanti investimenti per la riqualificazione del centro storico, la ristrutturazione delle scuole e che sia venuto il momento di recuperare terreno su versante dell’efficientamento energetico degli impianti sportivi”, puntualizzando che “l’aumento dei trasferimenti comunali a Polisport dipende unicamente dall’impennata dei costi energetici”. L’amministratore unico Nardoni ha sottolineato come “gli effetti degli aumenti dei costi energetici sulla gestione della società abbiano iniziato a manifestarsi a partire dal giugno scorso, costringendo al confronto con il Comune: in base alle stime, grazie alle decisioni prese sarà possibile garantire l’attività dell’impianto natatorio di via Engels fino al prossimo settembre”.
Nardoni ha quindi dato conto dell’importante abbattimento (per 180 mila euro) dei debiti verso i fornitori nel 2022 e della significativa riduzione dei crediti che restano da incamerare dalle società sportive. Il sindaco Secondi ha invece chiarito che il processo di fusione per incorporazione di Polisport in Sogepu sia in itinere, come dimostra la forte integrazione tra le due realtà che ha permesso di compiere importanti investimenti sul tennis e sulla piscina comunale, ma richieda ancora di valutare la scelte più opportune dal punto di vista economico e giuridico, al cospetto di società completamente diverse.
A Città di Castello il numero uno e il numero due al mondo dell’Aikido per il 4° Memorial Alessandro Tittarelli. L’incontro dell’assessore allo sport Riccardo Carletti con Hitohira Saito Jukucho: “Città di Castello sarà per sempre casa sua e di chi pratica l’Aikido”
“Città di Castello sarà per sempre casa sua e di chi pratica l’Aikido”. E’ il messaggio con cui l’assessore allo Sport Riccardo Carletti ha accolto stamattina Hitohira Saito Jukucho (caposcuola dell’Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai, l’organizzazione internazionale di Aikido Tradizionale della Scuola di Iwama – Dentō Iwama Ryu Aikido), che fino a domenica 2 ottobre dirigerà al PalaJoan di via Engels il Koshukai Internazionale 4° Memorial Alessandro Tittarelli. “Per tre giorni Città di Castello è la capitale internazionale dell’Aikido, con il privilegio di ospitare il numero 1, Hitohira Saito Jukucho dal Giappone, e il numero 2 al mondo, Tristao da Cunha 7° dan dal Portogallo, insieme a 150 atleti provenienti da 15 nazioni”, ha sottolineato Carletti, rinnovando “l’impegno dell’amministrazione comunale a “dare continuità a questa esperienza, per la quale siamo davvero grati a Silvano Petturiti di Novamusica 3.0 e al maestro Daniele Russo, 5° dan referente del gruppo Dentō Iwama Ryu Italia Issask in seno allo CSEN, che insieme al maestro Vincenzo De Marinis, 3° dan, hanno scelto Città di Castello per questo importante evento”. Al cospetto degli atleti impegnati sul tatami, che per tutta la giornata hanno seguito e applicato gli insegnamenti di Hitohira Saito Sensei, l’assessore ha incontrato Alberto Boglio, 6° dan, referente nazionale Aikido Italia, e Francesca Tittarelli, 1° dan, figlia di Alessandro, 8° dan, creatore e primo motore del gruppo italiano di aikidoka aderenti alla scuola internazionale di Htiohira Saito Sensei, nonché del Gruppo Dentō Iwama Ryu Issask in seno al settore Aikido dello CSEN. Nella ricorrenza della sua scomparsa (avvenuta prematuramente il 30 settembre 2018), il Memorial intitolato ad Alessandro Tittarelli è l’evento annuale che raduna tutti i praticanti dell’Aikido Tradizionale della Scuola di Iwama. Il Koshukai di quest’anno rappresenta un’occasione unica per poter nuovamente seguire dal vivo gli insegnamenti di Hitohira Saito Sensei, vero custode dell’eredità di Morihiro Saito Shihan, cioè dell’Aikido praticato in Iwama dal Fondatore, Morihei Ueshiba. La manifestazione proseguirà per tutta la mattinata di domenica, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e si concluderà con un momento di raccoglimento in memoria di Alessandro Tittarelli.
Torna al Comunale la Virtus San Giustino che domani alle 15 ospita il Promano per un derby da sempre molto sentito coi tifernati. La vittoria di Ponte Pattoli ha rilanciato le ambizioni dei giallorossi, sette punti in tre gare, a due dalla vetta. Quindi in questo quarto turno l’obiettivo sono i tre punti, pur se l’avversario è di tutto rispetto e tradizionalmente, come ha ricordato in settimana il presidente Stefano Fabbri, crea problemi alla Virtus.
Occorrerà, dunque, la massima attenzione da parte dei ragazzi di Tulipani: il tecnico dovrà fare a meno ancora di Bianchi, con Dini comunque sulla via del recupero e con Belloni ancora alle prese con un problema al ginocchio già comunque valutato dallo staff. Fabbri spera anche nel supporto dei tifosi che alla “prima” del Comunale con il Casa del Diavolo avevano comunque risposto “presente” all’appello della società che vuole legittimamente coinvolgere l’interesse sulla squadra (nella foto Martini) in questo campionato. Arbitro dell’incontro è Stefano Tiberini della sezione di Perugia, con la diretta Facebook del match qui sul nostro profilo a partire dalle ore 15.
Una vera e propria “Città dei bambini” da oggi potrà essere frequentata dai piccoli umbertidesi: tanta emozione e gioia questa mattina (sabato 1° ottobre) per l’inaugurazione della nuova scuola dell’infanzia “Marcella Monini”. Al taglio del nastro della nuova scuola hanno preso parte il sindaco Luca Carizia, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il prefetto di Perugia Armando Gradone e la dirigente scolastica del II Circolo, Giuseppe e Matteo Baldinelli, i figli che la mamma coraggio umbertidese salvò sacrificando la propria vita nell’estate del 2008 che hanno preso parte all’emozionante cerimonia insieme al padre Roberto, marito di Marcella.
Erano presenti la vicesindaco Annalisa Mierla, l’assessore ai Lavori pubblici e all’Istruzione Alessandro Villarini, gli assessori Francesco Cenciarini e Pier Giacomo Tosti, il presidente del Consiglio Comunale Marco Floridi, i consiglieri comunali Claudia Fagnucci, Ettore Spatoloni, Giovanni Dominici, Giacomo Carlesi e Francesco Caracchini, la vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Paola Fioroni, il consigliere regionale Manuela Puletti, il presidente del Consiglio di Quartiere 1 Silvano Poggioni, la professoressa Angela Monaldi già dirigente del II Circolo “Di Vittorio”, il direttore dei lavori della scuola Elena Marcucci, il responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale Fabrizio Bonucci, i rappresentanti delle ditte che hanno eseguito i lavori, i dirigenti scolastici del territorio e dei Comuni limitrofi, il comandante della Polizia Locale di Umbertide maggiore Gabriele Tacchia, il comandante della Compagnia Carabinieri di Città di Castello, maggiore Giovanni Palermo, il comandante della Stazione Carabinieri di Umbertide maresciallo Antonio Raganato, rappresentanti dei Carabinieri Forestali e della Tenenza della Guardia di Finanza di Città di Castello, delle associazioni cittadine e il parroco di Cristo Risorto, Don Gaetano Bonomi Boseggia cha ha impartito la benedizione all’opera.
Tanti le bambine e i bambini presenti, accompagnanti dai loro genitori, che da lunedì torneranno a frequentare la nuova scuola. “Oggi è un giorno di festa per tutta la nostra comunità, in ricordo di Marcella e per Marcella, che ancora vive nel cuore e nei ricordi di tutti noi – ha affermato il sindaco Carizia nel suo intervento – E’ veramente una emozione vedervi tutti qui, questa mattina, per l’inaugurazione della nuova scuola dedicata a una mamma che ha donato la sua vita per salvarla ai suoi due figli, insignita della Medaglia d’Oro al Valor Civile del Presidente della Repubblica per il suo eroico gesto, la prima e unica donna umbra a esserne insignita. Una mamma esemplare, una insegnante dolce e stimata, una donna eccezionale che non sarà mai dimenticata. Un caloroso benvenuto va a tutte le bambine e a tutti i bambini che da lunedì frequenteranno una scuola nuova, bella, grande, moderna che li accompagnerà nella loro crescita. Benvenute anche alle loro famiglie e tutte le insegnanti che li seguono giorno per giorno in questo cammino formativo ed educativo. Dopo 6 anni dal suo trasferimento e due anni di lavori, bloccati in prima battuta dal primo lockdown e proseguiti nel corso dell’emergenza Covid con tutte le conseguenze che quel brutto periodo ha portato con se, finalmente la scuola Marcella Monini torna nella sua storica sede. Sarà un presidio fondamentale per la crescita di tanti piccoli della nostra città che saranno le donne e gli uomini del futuro.
Oggi non solo inauguriamo una scuola ma viene dato un messaggio di gioia verso le nuove generazioni, tante bambine, tanti bambini e per tante famiglie umbertidesi che potranno contare su un luogo che ci proietta tutti verso il futuro. Non dobbiamo avere paura per il futuro perché ce lo chiedono loro, i nostro bambini. Tra poco tempo tornerà a essere un polo per l’infanzia da 0-6 anni con la costruzione di quello che sarà il nuovo asilo nido comunale per il quale anno scorso abbiamo ottenuto un finanziamento di 2,4 milioni di euro per far diventare questi luoghi un polo d’eccellenza per gli umbertidesi di domani e per portare a compimento la città dei bambini”. Il sindaco ha quindi ringraziato la direttrice dei lavori architetto Elena Marcucci, il reponsabile dell’Ufficio Tecnico comunale ingegner Fabrizio Bonucci, l’assessore ai Lavori pubblici e all’Istruzione Alessandro Villarini, i progettisti, le ditte esecutrici dei lavori e tutti i dipendenti del Comune di Umbertide che si sono spesi nella costruzione dell’opera e il parroco Don Gaetano Bonomi Boseggia e tutto il consiglio pastorale di Cristo Risorto per la collaborazione e la disponibilità dimostrati in questi anni.
“Ogni volta che si inaugura una scuola – ha affermato la presidente Tesei – significa avere a cuore i l futuro delle nostre comunità. Su questo tutti noi dobbiamo lavorare e spenderci per realizzare ciò che serve dai più piccoli fino agli studi universitari per poter permettere a loro di crescere bene. I giovani sono il nostro futuro e il nostro presente. Questi piccoli bimbi rappresentano un presente fondamentale e importantissimo. Un plauso va a chi ha contributo alla costruzione di questa splendida scuola perché i lavori sono stati fatti nel corso della pandemia. Sento di condiviedere le parole del sindaco sul non avere paura del futuro: le nostre sono comunità forti. I nostri piccoli, i nostri giovani sono veramente la nostra speranza per il futuro”. “Una scuola così bella non l’ho mai vista – ha detto il prefetto Gradone – Entrandoci ho visto delle cose straordinarie, meravigliose. Una regione bella come l’Umbria si merita una scuola bella e quella che inauguriamo oggi è bellissima. Un abbraccio affettuoso va a tutti i cari di Marcella Monini”.
“Oggi viviamo un bellissimo momento perché quando si inaugura una scuola tutta una comunità è in festa – ha affermato la dirigente Reali – Umbertide oggi ha il privilegio di avere una scuola moderna, funzionale e accogliente a misura di bambino. In questo nuovo edificio l’idea architettonica sposa il pensiero pedagogico perché lo spazio è stato concepito per essere il terzo educatore. Elemento caratterizzante sarà la luce, grazie a grandi e numerose aperture. Questa struttura è stata pensata come tanti ambienti comunicanti con delle molteplici funzionalità. In questa scuola sarà possibile toccare, manipolare, sperimentare e sviluppare intelligenza. Abbiamo voluto ricordare nella grande agorà il pensiero del maestro pedagogista Zavalloni che con il suo decalogo dei diritti dei bambini ci ricorda che loro vanno rispettati nella loro essenza di esseri umani liberi e intelligenti, desiderosi di apprendere attraverso i sensi. Questa scuola è dedicata a Marcella Monini che ha offerto la propria vita per salvare i suoi figli. Siamo onorati che questa scuola porti il suo nome, che questo luogo di cura dell’infanzia sia intitolato a lei. La parola centrale del nostro cammino sarà cura. La maestra Nadia Battistoni ha realizzato anche il bel logo della scuola, con le 7 piante guida. Per sviluppare questa idea abbiamo aderito al progetto Eden, promosso dall’Università di Bolzano con la dottoressa Weyland e i suoi collaboratori. Vogliamo partire dalla cura del verde perché diventi metafora necessaria della cura del pianeta. Vogliamo promuovere una cultura della cura che parta dai piccoli gesti quotidiani e da stili di vita più salutari e sostenibili. Puntando a una educazione di qualità non possiamo non partire anche da edifici, come questa nuova scuola, che senz’altro ci aiuteranno a raggiungere la nostra meta, quella di far crescere in armonia le nuove generazioni”. E’ stato quindi portato il saluto del direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Sergio Repetto che non ha potuto prendere parte alla cerimonia. La cerimonia è quindi proseguita con l’esecuzione dell’Inno di Mameli e dell’Inno alla Gioia da parte della Banda Città di Umbertide diretta dal maestro Galliano Cerrini. Successivamente sono stati i piccoli della “Monini” che hanno eseguito in coro “L’inno della scuola serena”.
All’interno della scuola il sindaco Luca Carizia insieme ai figli di Marcella Monini, Giuseppe e Matteo, alla presidente Tesei, al prefetto Gradone e all’assessore Villarini hanno scoperto una targa in ricordo della mamma coraggio umbertidese. Il valore dei lavori della nuova scuola “Marcella Monini” (ospitata dal novembre 2016 a oggi presso i locali della parrocchia di Cristo Risorto) è stato di 2,5 milioni di euro. Gli interventi di demolizione e ricostruzione per la costruzione sono iniziati a febbraio 2020. A causa del lockdown gli interventi sono ricominciati alla fine di maggio di due anni fa e sono stati svolti quasi per intero nel corso dell’emergenza sanitaria. L’architettura dell’asilo è stata pensata con l’idea di creare una “città dei bambini” dove la sala polivalente d’accesso di 300 mq che può contenere fino a 400 persone rappresenta la grande “piazza”, i corridoi le “strade”, e le aule didattiche le loro “case”. Attraverso due corridoi si arriva e 8 aule, ai relativi servizi igienici e ai 4 atelier destinati a attività specifiche di 60 mq ciascuni. Ogni aula è concepita come una piccola “casetta” colorata che ha grande permeabilità verso l’esterno mettendo costantemente il bambino in relazione con la natura e i suoi cambiamenti.
Sono state inoltre creati due accessi alla scuola dotate di facili parcheggi. Un accesso carrabile da via Morandi sarà dedicato alle famiglie dei bambini mentre il secondo da via Kennedy dedicato ai servizi. Il polo dove sorge la scuola dell’Infanzia “Marcella Monini” si arricchirà in futuro anche del nuovo asilo nido comunale per il quale lo scorso anno il Comune di Umbertide ha ottenuto un finanziamento statale dopo aver partecipato all’apposito bando pari a 2,4 milioni di euro.
Nel pomeriggio del 29 settembre appena trascorso, in Arezzo, i militari della locale Stazione Carabinieri, hanno tratto in arresto una giovane 25 enne di origine venezuelana sorpresa durante la probabile ed ennesima azione predatoria in danno di un esercizio commerciale del centro città. Questa volta però alla donna, già autrice di reati simili non è andata bene, infatti all’interno del negozio di abbigliamento si trovava un carabiniere libero dal servizio che, avendo notato lo strano atteggiamento della ragazza, la seguiva e poi, una volta raggiunta l’uscita, procedeva al suo controllo trovandola in possesso di alcuni capi di abbigliamento sportivo, dal valore di 500 euro circa, nascosti in una borsa “schermata” con dei fogli di alluminio, stratagemma utilizzato “dagli addetti ai lavori” per sfuggire al rilevamento del sistema antitaccheggio collocato nelle corsie di uscita dei negozi. La merce è stata interamente recuperata e restituita nell’immediatezza al titolare, mentre la borsa è stata sequestrata, come prova per rafforzare l’ipotesi di reato per cui si procedeva, furto aggravato. Nella tarda mattinata di ieri, dopo una notte in camera di sicurezza della Stazione Carabinieri, l’arresto è stato convalidato e nei confronti dell’indagata è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di firma in attesa dell’udienza di merito.
Torna Valtiberina in questa puntata si parla di politica, con l’analisi del voto dello scorso 25 settembre, di calcio, con l’intervista al presidente dell’Artiglio Pistrino, Manuel Pasqualini e di Volley con l’intervista al coach del Sansepolcro Andrea Radici
“Nessun problema nel ripartire dalla C, Sansepolcro mi ha convinto per la bontà del progetto sportivo e per la serietà della dirigenza. Questa è la terra di mezzo, i ragazzi si allenano alla fine di una giornata di studio o lavorativa, dobbiamo cercare di ottenere il massimo sfruttando il poco tempo a disposizione detto questo io porto in dote la mia esperienza, viste le prime settimane di preparazione sono convinto che faremo bene”
Le destre hanno vinto le elezioni e le hanno vinte con un travaso di voti dalla Lega a Fratelli d’Italia. Nonostante tutto però l’astensionismo è aumentato di nuovo. Su queste premesse si formerà verosimilmente un governo sbilanciato a destra sui diritti, fondato su una propaganda nazionalista, ma tutto sommato atlantista. Il centrosinistra e il PD hanno dal canto loro subito una sconfitta pesante. Altro che campo largo, una partita persa in partenza. Il Movimento 5 Stelle guidato da Conte, che pareva nei mesi scorsi destinato ad un inesorabile declino, ha potuto rivendicare l’esito di questa tornata elettorale come un piccolo successo. Fuori dalla rappresentanza parlamentare Unione Popolare guidata da Luigi de Magistris ha raggiunto quota 1,4%, non riuscendo a superare lo sbarramento ed eleggere propri rappresentanti.
Ciononostante, le forze della sinistra che hanno partecipato al percorso hanno annunciato di voler proseguire l’esperienza. In questo contesto salutiamo con favore il risultato dell’Alleanza Verdi e Sinistra che, sui temi della giustizia sociale ed ambientale, è riuscita a superare la soglia di sbarramento portando in Parlamento 11 deputati alla Camera e 3 senatori al Senato. In Umbria i dati ci consegnano una situazione sostanzialmente simile a quella nazionale: il centrodestra è maggioranza. Riteniamo però che il dato dell’Alleanza Verdi e Sinistra in Italia e in Umbria sia davvero incoraggiante, un punto possibile di ripartenza capace anche di dialogare con le altre forze della sinistra umbra variamente collocate se disponibili. Serve infatti un’opposizione efficace alla destra che governa l’Umbria e il Paese, in Parlamento e fuori dal Parlamento. Noi ci siamo.
L’amministrazione comunale di Sansepolcro, in considerazione dello stato di allerta meteo regionale, Codice Arancione e giallo, che coinvolge anche la provincia di Arezzo e l’intera Valtiberina, invita i cittadini e coloro i quali gravitano nel nostro territorio comunale, ad adottare comportamenti prudenziali e limitare i propri spostamenti. Si invita altresì la popolazione, in momenti di particolare intensità delle precipitazioni, ad evitare locali sotterranei o semisotterranei e prestare attenzione nei pressi dei sottopassaggi stradali.
La Prefettura di Arezzo ha inoltre comunicato che stato attivato il Centro Coordinamento Soccorsi che si riunirà presso la propria sede qualora necessario.
“E’ con soddisfazione che accogliamo la notizia ricevuta, giunta al termine di un percorso in cui come amministrazione comunale ci eravamo fortemente attivati, tutelando le legittime istanze della nostra comunità, e che sono state alla fine recepite dai vertici dell’Azienda Sanitaria”. Con queste parole il sindaco Fabrizio Innocenti e l’assessore Mario Menichella, commentano l’informativa giunta a Palazzo delle Laudi in questi giorni a firma di Giampiero Luatti, Direttore della zona distretto Valtiberina, in merito al servizio di pediatria sulla vallata. “Informo che con riferimento alle zone carenti di pediatria di base” si legge nel documento a firma del dottor Luatti e trasmesso alla sede municipale di Sansepolcro “sono stati accettati gli incarichi definitivi da parte di due pediatri. Pertanto, per la Valtiberina si prefigurano tre pediatri di libera scelta con incarico definitivo, conferendo stabilità e continuità al servizio
Come noto, i pediatri hanno 90 giorni di tempo per aprire gli ambulatori e, quindi, viene assicurato il monitoraggio giornaliero della situazione affinché essa possa andare in porto positivamente. In attesa dell’avvio dell’attività da parte dei pediatri con incarico definitivo, per il mese di ottobre 2022 è stato conferito un incarico provvisorio alla dottoressa Francesca Mugnai, pediatra specializzanda, la quale ha formalmente accettato. La dottoressa Mugnai risponderà al numero 334 3352538 per tutte le esigenze assistenziali. L’ambulatorio sarà aperto tutti i giorni dal lunedì al venerdì secondo la programmazione degli orari indicata dalla stessa dottoressa Mugnai. Tale informazione verrà comunicata a tutte le famiglie interessate. Anche in questa fase non è necessario effettuare alcuna scelta del medico, salvo nuovi nati e trasferimenti. Conseguentemente, a partire dal primo ottobre 2022 verrà superata l’organizzazione del servizio di pediatria prevista per il mese di settembre”.
I militari dell’Arma dei Carabinieri in queste ore stanno eseguendo un’Ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 22 soggetti con contestuale sequestro di 11 centri massaggi, 4 appartamenti, numerosi conti correnti bancari e alcune autovetture. Il provvedimento, che dispone custodie cautelari in carcere, arresti domiciliari e obbligo di dimora nel comune di residenza, è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale del capoluogo umbro in ordine alle ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento della permanenza e della collocazione di manodopera di clandestini, riciclaggio dei proventi delle illecite attività ed anche la presentazione di false documentazioni alle Autorità di P.S. al fine di ottenere il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.
L’attività investigativa – avviata dai Carabinieri nel luglio del 2019 e terminata nell’estate dello scorso anno – ha consentito l’acquisizione di una serie di elementi probatori utili a richiedere al Giudice le misure cautelari; in particolare, il quadro probatorio ricostruito dai Carabinieri, ha ravvisato l’esistenza di un vincolo associativo tra quasi tutti gli indagati, corroborato dal ricorso a schemi organizzativi ben definiti e ricorrenti utilizzati per realizzare lo sfruttamento della prostituzione e le altre ipotesi di reato. L’indagine ha interessato alcuni centri massaggi della provincia di Perugia; attraverso servizi di osservazione e accessi ispettivi da parte del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri l’attività si è via via allargata grazie ad attività tecniche di intercettazione telefonica ed ambientale nelle province di Lodi, Verona, Bologna, Firenze, Prato, Arezzo, Fermo, Ascoli Piceno, Teramo e Brindisi dove gli indagati, tutti di nazionalità cinese ma stabilmente radicati sul territorio nazionale, avrebbero investito i loro capitali acquisendo la disponibilità di abitazioni e centri massaggi, all’interno dei quali favorivano e sfruttavano la prostituzione di giovani connazionali, quasi tutte irregolari in Italia.
Il “modus operandi” consisteva nella pubblicazione su vari siti internet di inserzioni pubblicitarie, con raffigurate giovani donne seminude; al numero di telefono presente nell’inserzione rispondevano i responsabili dell’organizzazione, che indirizzavano il cliente di turno al centro massaggi più vicino, avvisando poi la donna che lo gestiva di prepararsi all’arrivo di una persona. In tal modo gli organizzatori oltre a monitorare il numero di clienti erano in grado di quantificare in anticipo la somma di denaro che poi, periodicamente, passavano a prelevare nei vari esercizi, evitando anche che le singole giovani potessero sottrare i proventi dell’attività. Nondimeno le ragazze, che venivano periodicamente spostate da un centro ad un altro in modo da offrire ai clienti maggior “varietà” e per meglio occultare la frequente mancanza di documenti o l’irregolare posizione lavorativa, venivano fatte dormire direttamente nei centri o in appartamenti in uso all’associazione, che venivano attrezzati con piccole cucine e letti, anche per limitare al massimo la loro uscita dai luoghi di lavoro.
L’adescamento delle giovani avveniva tramite siti internet cinesi, ai quali si rivolgevano consapevoli del genere di prestazioni che sarebbero state richieste una volta giunte in Italia. Per assicurare la non riconducibilità dei centri massaggi, gli “organizzatori” si avvalevano di collaboratori esterni; in particolare attribuivano a terzi soggetti (anche italiani) la titolarità dei centri e attraverso la loro identità operavano operazioni commerciali. Costituito il centro e preparati i locali, gli organizzatori collocavano le giovani donne, informandole preventivamente sul tipo di prestazioni sessuali da offrire, sui prezzi e sui messaggi da inviare ai responsabili a prestazione avvenuta. In caso di controllo da parte delle forze di polizia, le ragazze dovevano limitarsi a spiegare che non parlavano l’italiano, evitando così di rispondere alle domande. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, resa possibile anche grazie all’escussione di numerosi clienti che hanno raccontato le modalità con cui si svolgevano gli incontri e hanno descritto le persone a cui venivano effettuati i pagamenti, ogni singolo centro massaggi aveva un indotto medio di 1.000 euro al giorno, che generava un flusso complessivo di circa 350.000 euro al mese. I proventi venivano in parte trasferiti su circuiti di credito internazionali e in parte reinvestiti nell’attività per l’acquisto di immobili o autovetture sempre “formalmente” intestate a terzi.
Determinanti sono stati anche gli accertamenti patrimoniali svolti dai militari dell’arma di Assisi nei confronti degli indagati nel cui ambito è stata individuata un’abitazione situata a Bastia Umbra, quattro autovetture e ventotto conti correnti e carte di credito per i quali il G.I.P. ha disposto il sequestro patrimoniale. L’esecuzione del provvedimento ha visto impiegati diversi reparti dell’Arma nonché personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri ed ha interessato – oltre alla Provincia di Perugia – anche le Province di Lodi e Brindisi. Dei 22 destinatari ne sono stati rintracciati 18 di cui 8 sono stati sottoposti alla custodia cautelare in carcere, 1 agli arresti domiciliari e per 5 è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza, per gli altri – allo stato irreperibili – è in corso il rintraccio.
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