Torna In Primo Piano speciale associazioni di volontariato. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, l’Avis di San Giustino.
MaMo arriva alla Rocca con la sua mostra personale “Queen Pass”
Queen Pass” è il titolo della mostra personale di arte contemporanea di Massimiliano “MaMo” Donnari, che si svolgerà dal 12 febbraio al 5 marzo 2022 con il patrocinio del Comune di Umbertide nel suggestivo scenario della Rocca di Umbertide.L’eclettico artista Contemporaneo, con il suo carattere esplosivo e poetico, rende viva ogni sua realizzazione e riesce a trasporre nei suoi personaggi con tecniche più disparate e innovative, sentimenti e sogni che esaltano e rendono suggestive tutte le sue opere, riuscendo sempre a stupire ed incantare il suo pubblico.
Dopo due anni, MaMo, torna ad esporre con un’irriverente mostra personale in cui racconta, alla sua maniera, i personaggi del nostro tempo che grazie all’impronta dell’artista sfuggono dal loro ruolo per divertirsi e far divertire tutti coloro che potranno partecipare.Main sponsor dell’evento sono le Cantine Briziarelli e la Gioiellerie Burzigotti.La mostra si aprirà il 12 febbraio alle ore 17.30 con un vernissage in cui verrà presentato il suo nuovo catalogo; un volume ricco di suggestioni in cui hanno dato il contributo varie personalità (Matteo Grandi, Michele Fioroni, Michela Proietti, Carolina Cucinelli, Enrico Vanzina, Eugenio Guarducci, Simona Esposito Elisabetta Furin, Daniele Corvi, e Umberto Maiorca, Angelo Bacci, Fabio Marcelli) prese in prestito da più ambienti per connotare le mille sfaccettature dell’artista.Massimiliano “MaMo” Donnari è nato a Perugia il 18 febbraio 1968. Imprenditore nel settore degli impianti tecnologici, il suo spirito versatile lo incita a una continua sperimentazione, fino a rivestire a pieno titolo il profilo di artista contemporaneo. Una scelta coraggiosa e vincente, data dal suo carattere esplosivo e poetico che risponde all’entusiasmo della sua opera. MaMo incanta il pubblico con il suo stile, la sua tecnica, la sua fantasiosa creatività che illumina e che rende viva ogni realizzazione, riflesso di personaggi, valori, sentimenti e sogni.
Ha in sé forti potenzialità espressive che esaltano e rendono travolgenti le sue opere. Il largo pubblico che abbraccia coglierà l’ironia e il desiderio di sdrammatizzare, ciò che sempre lo sollecita nella sua feconda attività di artista.“L’apertura della nuova stagione espositiva della Rocca-Centro per l’arte contemporanea si apre con una mostra ricca di colore e vivacità, con opere divertenti piene di speranza necessaria per affrontare il periodo in cui ci troviamo – dice l’assessore alla Cultura, Sara Pierucci – Una gioia per gli occhi e per lo spirito, alla quale oltre all’artista hanno partecipato anche importanti sponsor locali e non che hanno contribuito a rendere ancora più interessante questa esposizione. Un grazie va a MaMo per aver scelto la Rocca di Umbertide come location per i suoi capolavori”.
La mostra sarà visibile dal martedì alla domenica la mattina dalle 10:30 alle 12:30 e il pomeriggio dalle 16:30 alle 18:30. Chiusa il lunedì.Per informazioni è possibile contattare il numero 075 9413691.
All’ingresso e all’interno della Rocca sono presenti cartelli informativi con tutte le regole anti contagio che devono essere seguite. E’ necessario indossare la mascherina e rispettare il distanziamento interpersonale.
Sono presenti inoltre contenitori con gel igienizzante per le mani. E’ obbligatorio esibire il Super green pass.
Ospedale Città di Castello, il lavoro della Radioterapia intraoperatoria citato nella rivista Cancer
Il reparto di Radioterapia dell’ospedale di Città di Castello, diretto dalla dottoressa Marina Alessandro, è stato inserito in uno studio multicentrico, al quale hanno aderito 10 centri italiani, i cui risultati sono stati pubblicati pochi giorni fa nella rivista “Cancer” in un articolo dal titolo “Intraoperative Electron Radiation Therapy (IOERT) Anticipated Boost in Breast Cancer Treatment: An Italian Multicenter Experience”. Dei 797 pazienti che sono stati analizzati, ben 411 sono stati quelli trattati nella struttura tifernate. Le conclusioni dello studio hanno evidenziato come il sovradosaggio con tecnica intraoperatoria possa rappresentare un vantaggio per le pazienti con carcinoma della mammella che richiedono radioterapia adiuvante, poiché riduce il tempo totale di trattamento e la tossicità post-trattamento.
La Radioterapia intraoperatoria è una delle procedure per le quali l’ospedale di Città di Castello si è caratterizzato da oltre 15 anni e l’inserimento del reparto nello studio e la pubblicazione nel Cancer conferma la sua importanza. La struttura non ha mai interrotto le attività, nonostante il fatto le varie fasi pandemiche abbiano richiesto dal 2020 un profondo cambiamento organizzativo dell’offerta di prestazioni. L’accesso alle cure è stato garantito a tutti i cittadini che abbiano avuto necessità di trattamenti radioterapici attraverso i criteri definiti dalla Regione Umbria e rimodulati con le procedure specifiche condivise ed approvate dalla direzione sanitaria del presidio di Città di Castello.
Questo approccio, basato su percorsi ed orari dedicati, ha consentito di effettuare in regime assoluta sicurezza per operatori e pazienti, anche trattamenti su pazienti Covid-19 positivi per i quali interrompere o differire la terapia avrebbe potuto compromettere il percorso terapeutico. Nell’anno 2020 sono stati trattati dal servizio 528 pazienti per un totale di 23.781 prestazioni erogate. Nel 2021 sono stati ottimizzati i percorsi introdotti nell’anno precedente e, nonostante il permanere delle difficoltà legate al Covid-19, sono state effettuate 26.236 prestazioni con 570 pazienti che sono stati sottoposti a cicli di radioterapia (di questi 72 provenienti da fuori regione).
Alle attività prettamente ambulatoriali si sono aggiunte quelle di integrazione e di supporto alla Chirurgia Senologica, attività mai interrotta in questi due anni. In questo periodo sono state valutate dal gruppo oncologico multidisciplinare 589 pazienti affette da tumore della mammella, 87 di queste, essendo risultate eleggibili, sono state sottoposte a procedura di Radioterapia intraoperatoria.
Puletti (Lega): “Basta usare le legittime paure dei cittadini sulla sanità per fare propaganda”
CITTA’ DI CASTELLO – “La politica torni a fare la politica, basta usare le legittime paure dei cittadini per fare propaganda”. Così il consigliere regionale della Lega Umbria Manuela Puletti, a margine di un incontro pubblico organizzato dalle sigle sindacali sul piano socio sanitario, avvenuto venerdì a Città di Castello.
“Ho sempre apprezzato, a prescindere dai colori, una politica che metta il bene civico al centro di ogni scelta: ci possono essere vedute diverse, quindi strade diverse da percorrere, ma l’obiettivo deve essere sempre comune. Peccato che non ho percepito questa volontà da alcuni esponenti del Partito Democratico durante l’incontro. Ho sentito parlare di un Piano socio sanitario copiato ed incollato, sorrido a pensare che, nonostante le direttive nazionali, il Partito Democratico che guidava la Regione fino a due anni fa, non abbia saputo copiare né tanto meno incollare visto che il piano è fermo nei cassetti da oltre un decennio.
Ci voleva la Lega, assieme all’assessore Coletto, per riorganizzare e rivedere una sanità completamente distrutta da un Pd che al merito ha preferito le tessere.
Ho sentito parlare dell’assessore Coletto che sfugge al consiglio comunale di San Giustino, peccato qualcuno si sia dimenticato di dire che l’assessore ha partecipato al consiglio straordinario di Città di Castello dove il sindaco di San Giustino era invitato. Strumentalizzazioni o malafede? In entrambe i casi non è politica. Ho sentito parlare di distretti sanitari sbagliati, peccato che ci siamo dimenticati di dire che il piano sanitario ad oggi è in bozza e che non è ancora passato in aula. Ci si dimentica troppo spesso di dettagli che possono fare la differenza.
Per settimane ad Umbertide sono state raccolte firme contro la chiusura dell’ospedale locale: chi glielo dice a quei cittadini che, allarmati per un pericolo mai esistito, sono stati presi in giro, usati da una politica propagandistica, sterile ed inutile, e che l’ospedale non solo non verrà chiuso, ma verrà potenziato in alcuni reparti, conservato il primo intervento e riaperta la chirurgia. Purtroppo questa è una brutta e bassa strategia politica smentita dai fatti.
A Città di Castello grazie ai fondi del PNRR, l’ospedale non verrà toccato, come è giusto che sia, ma verrà aggiunta una casa di comunità, un ospedale di comunità e un cot. Ad Umbertide oltre a non chiudere l’ospedale, verrà aggiunta una casa di comunità e un ospedale di comunità. Questi sono i fatti che l’assessore Coletto in più di una occasione ha spiegato, ma ad una parte della politica fa comodo essere sorda. Per questo ringrazio la Giunta Tesei, l’assessore Coletto e i nostri sindaci per il lavoro che stanno facendo nonostante le difficoltà, l’emergenza sanitaria, l’eredità trovata e una sanità completamente frantumata da chi ci ha preceduto, distrutta per meri tornaconti personali. Sembra che in questo caso l’esperienza non abbia insegnato nulla visto che si continua a fare gli stessi errori: propaganda e fake news, ma per fortuna i cittadini umbri non hanno l’anello al naso e a chi chiude l’aria condizionata in pieno agosto per mandare a casa gli anziani in fila al pronto soccorso, sono certa preferiscono i fatti concreti, una politica trasparente che si può sempre migliorare ma che non specula sulle fragilità”.
Percepivano indebitamente reddito di cittadinanza, scatta la Denuncia tre persone
I Carabinieri della Stazione di Cascia con la collaborazione del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Perugia, a conclusione degli accertamenti sulla normativa introdotta dalla legge n. 26/2019 in materia di reddito di cittadinanza e pensioni, hanno denunciato tre persone residenti a Cascia e già note alle forze dell’ordine.
Due donne, madre e figlia, all’atto della presentazione della domanda, allegavano una dichiarazione sostitutiva in cui attestavano una falsa composizione del proprio nucleo familiare e, in più, la madre attestava con un atto a parte un diverso luogo di residenza.
Queste condotte avrebbero indotto in errore i pubblici ufficiali dell’INPS di Spoleto e pertanto alle donne è stato corrisposto un contributo pari a 3.412,06 euro nel periodo compreso tra giugno 2021 e gennaio 2022.
Con tali condotte si presume che le due donne abbiano violato gli articoli 110, 640 bis, 81 del Codice Penale e l’articolo 7 co.1 del D.L. n.4/2019.
Un uomo, inizialmente disoccupato e già percettore di reddito di cittadinanza, avrebbe omesso di comunicare all’I.N.P.S. di Spoleto la variazione occupazionale da cui derivano redditi da lavoro dipendente non rilevabili per l’intera annualità in isee, percependo così un contributo pari a 3.462, 69 euro nel periodo compreso tra giugno e dicembre 2021.
Con tale condotta si presume che il soggetto abbia violato l’articolo 7 comma 2 del D.L. 4/2019 convertito in L. 26/2019.
Le attività d’indagine condotte dall’Arma territoriale e dal Reparto Specializzato permettevano di appurare l’elargizione complessiva da parte dell’I.N.P.S. di €. 6.874,75 in favore dei tre soggetti.
L’Autorità Giudiziaria è stata informata dai Reparti dell’Arma procedenti.
Le persone sottoposte alle indagini preliminari si presumono innocenti.
Carabinieri denunciano cittadino italiano in stato di libertà per il reato di sostituzione di persona
I Carabinieri della Stazione di Spello, durante l’attività di controllo del territorio al fine di reprimere reati in genere, con particolare attenzione al rispetto della normativa volta ad impedire la diffusione del Covid 19, hanno proceduto a deferire in stato di libertà un cittadino italiano per il reato di sostituzione di persona.
Durante un controllo avvenuto presso un esercizio commerciale lungo la SS 75, direzione sud, i militari operanti hanno chiesto l’esibizione del green pass al citato uomo, il quale, dopo essere stato opportunamente identificato, ha mostrato sul proprio smartphone un codice QR di green pass intestato ad altra persona.
Terminati gli accertamenti di rito, il predetto è stato deferito all’Autorità Giudiziaria competente.
Le persone sottoposte alle indagini preliminari si presumono innocenti.
“Fumo, alcol e droga. Parliamone!”: è questo il progetto del Servizio Civile in Aucc. Entra a far parte della squadra, invia la tua domanda all’Associazione
Prorogati i termini della presentazione della domanda per il bando del servizio civile universale (SCU) con Aucc che resterà aperto per le candidature fino alle ore 14 del prossimo 10 febbraio 2022. Altri 3 giorni di tempo per entrare a far parte della squadra di Aucc e poter fare un’esperienza unica per se stessi e per gli altri.
L’Associazione umbra per la lotta contro il cancro apre le porte al Servizio Civile universale con un progetto che si rivolgerà agli studenti fra i 13 e i 18 anni: “Fumo, alcol e droga. Parliamone!”, un tema di grande attualità, con cui si intende sensibilizzare la popolazione più giovane sui rischi e sulle conseguenze connesse al fumo, all’alcol e alla droga. 3 i posti a disposizione, 2 su Perugia e 1 su Terni.
I volontari del Servizio civile potranno contribuire alla costruzione di questo progetto e, contemporaneamente, dare il proprio apporto all’associazione, nello svolgimento della sua attività quotidiana. L’obiettivo è di dare la possibilità alla persona che farà esperienza di Servizio Civile in AUCC di accrescere il suo bagaglio culturale, professionale ma soprattutto umano. Una opportunità di crescita volta ad aprire nuovi orizzonti di studio, analisi e competenze.
“Il servizio civile – afferma il presidente Aucc, avvocato Giuseppe Caforio – è di per sé un’esperienza altamente formativa e, fatto non secondario, retribuita; farla in Aucc assume un significato ancora più profondo e totalizzante. E’ un gesto di solidarietà e altruismo, perché si dedica un anno della propria vita alle persone, riscoprendo valori e sensibilità che sono fondamentali in ogni comunità e lo sono ancor più oggi in cui l’emergenza sanitaria ci ha costretti a un lungo distanziamento fisico. Questo progetto, nello specifico, si rivolge alle giovani generazioni, purtroppo, sempre più alle prese con problemi legati al fumo, all’alcol e alla droga. Vogliamo entrare nelle scuole per parlare ai giovani sui rischi connessi all’utilizzo di queste sostanze con un linguaggio nuovo, diretto, partendo dall’idea che l’informazione è già di per sé un primo passo verso la salute”.
Il progetto intende sensibilizzare e informare i giovani sui rischi legati all’uso e abuso di fumo, droghe e alcol. Con la collaborazione di medici e ricercatori saranno realizzati degli incontri nelle scuole per parlare del legame fra cancro e uso e abuso di queste sostanze.
Il volontario o la volontaria si occuperanno di organizzare nella sua totalità il progetto, guidato sempre dai responsabili interni all’associazione. In particolare, definirà gli incontri con i dirigenti scolastici e con i professori, al fine di coinvolgere gli istituti nell’iniziativa. Inoltre, avrà il compito di ideare una campagna di comunicazione e promozione del progetto. Parteciperà alla creazione di un laboratorio/gioco che diventerà parte integrante del progetto rivolto agli studenti.
Oltre al progetto dedicato alle scuole, i volontari seguiranno le attività quotidiane di comunicazione, ufficio stampa e fund raising dell’AUCC. Conosceranno il piano di lavoro per la pubblicazione del Notiziario dell’associazione, i metodi di acquisizione di nuovi sostenitori e analisi delle campagne di raccolta fondi. Progettazione di nuove attività e monitoraggio dei progetti in essere. Opererà a stretto contatto con la squadra di volontari AUCC che si occupano di raccolta di fondi e organizzazione di eventi e avrà modo di conoscere come opera il volontario Aucc in ospedale e a domicilio del paziente e di apprendere le dinamiche dei gruppi di auto-mutuo-aiuto.
La domanda di ammissione alla selezione dovrà essere inviata a: serviziocivile@favo.it
Può essere presentata da giovani con età compresa tra 18 e 29 anni non compiuti alla data di scadenza del bando, prevista per le ore 14.00 del 10 febbraio 2022. Si può presentare domanda per un solo progetto tra quelli disponibili ed esclusivamente tramite SPID.
Calcio Eccellenza: Il dopo Lama – Orvietana nella parole di Christian Volpi
“Vincere la gara contro l’Orvietana era un nostro obbiettivo, lo abbiamo fatto e questo ci da carica ed entusiasmo. E’ stata una gara bloccata, normale vista la posta in palio, serviva un’episodio dall’una o dall’altra parte, per poter vincere la partita. Bravo Valori che dal dischetto si è mostrato all’altezza della situazione. Siamo a 5 punti dalla capolista, inizia una stagione nuova, con nuovi obbiettivi. Non mi nascondo, vogliamo la promozione n serie D e ci proveremo fino alla fine. Sulla nuova finestra di mercato nessun acquisto, cercavamo un difensore, lo abbiamo fatto, siamo molto soddisfatti della rosa”
Autotrasportatori: il 2022 inizia male. Dal caro gasolio agli aumenti delle materie prime, a parlare Peruzzi presidente CNA Fita
Il costo dell’energia continua ad aumentare con evidenti ripercussioni anche sul costo del carburante. Sul comparto del trasporto e della logistica, la stangata ha un effetto immediato e devastante.
Nel 2021 il prezzo del gasolio è salito di quasi il 22% e nelle prime settimane del 2022 ha ulteriormente accelerato la corsa al rialzo.
“E’ necessario ridurre da subito le imposte sui carburanti, il prezzo medio nella seconda metà di gennaio ha raggiunto 1,60 euro/litro, con una crescita di 28 centesimi sulla media del 2020” – questo il grido di allarme di Antonio Peruzzi – Presidente CNA FITA Arezzo. Ai prezzi attuali del gasolio i costi di gestione di un camion aumentano di circa 9.300 euro l’anno e per i veicoli a metano siamo intorno ai 18mila, ma questo incremento difficilmente si riesce a ribaltare sui committenti, con il risultato che tutta la remunerazione dell’impresa viene di fatto annullata.
La politica deve necessariamente intervenire per mitigare questa emergenza. Nei bilanci delle imprese di autotrasporto i rincari dell’energia e dei carburanti incidono per circa il 37%. Sono costi insostenibili per le imprese, soprattutto per quelle imprese che hanno fatto investimenti nel Green acquistando veicoli a metano: ora stanno pagando aumenti del 80-90% in più. Se persistono queste condizioni molte imprese del comparto rischiano di chiudere dopo le non poche che in questi anni di pandemia hanno cessato l’attività.
“Purtroppo – prosegue Peruzzi – non ci sono solo gli aumenti dell’energia, ma anche degli additivi e degli pneumatici che hanno avuto un incremento del 30%”. Anzi è arrivata un’altra beffa sui costi di aggiornamento della carta di circolazione per quelle imprese che hanno aderito alla moratoria dei leasing terminata il 31 dicembre 2021.
Le imprese si trovano obbligate ad aggiornare le carta di circolazione con un costo medio di circa 200 euro a mezzo, e riguarda tutto il settore trasporto dai veicoli commerciali leggeri, agli autocarri pesanti e trattori stradali, ma anche autobus, rimorchi e semirimorchi.
E’ stato lanciato l’allarme da novembre al Governo ma ad oggi ancora non abbiamo ricevuto nessuna risposta.
Il NO della Regione alla richiesta dell’apertura di un reparto di Terapia Intensiva a Sansepolcro avanzata dalla Lega.
ADESSO: “Il nostro programma sulla sanità era molto più realistico e senza demagogie inutili:
proprio per questo avevamo coinvolto la Regione, pretendendo importantissimi investimenti
nel potenziamento delle strutture per la lotta alle cronicità, delle cure intermedie, e per avere
una casa della salute più efficiente che potesse essere fulcro per una nuova assistenza
domiciliare.”
ADESSO interviene sulla questione della terapia intensiva dell’ospedale di Sansepolcro
puntualizzando e spiegando la propria posizione:
“In ambito ospedaliero stavamo lavorando sia per il mantenimento dei servizi erogati, chiedendo
l’aumento del numero di medici e anestesisti, per questi ultimi andato a regime con copertura totale
dei turni giornalieri e l’indizione di un bando per un nuovo responsabile del servizio (appena
nominato) sia per creare delle realtà di nicchia che avrebbero generato appeal verso i professionisti e
di conseguenza verso il territorio, valorizzando le professionalità che erano presenti e nel frattempo
(casualmente? viste le politiche dell’attuale amministrazione) hanno fatto altre scelte.”
Il no della Regione alla richiesta di avere un reparto di rianimazione a Sansepolcro era scontato ed è
arrivato a fronte dell’interrogazione del consigliere regionale della Lega Casucci. La regione stessa,
per voce dell’assessore Bezzini, chiarisce comunque che non c’è nessuna intenzione di depotenziare la
struttura sanitaria del nostro ospedale.
Ricordiamo che il programma elettorale della coalizione Innocenti, aveva proprio questo punto come
uno dei più importanti in ambito sanitario.
“La nostra coalizione, molto più onestamente, aveva intavolato una discussione seria con i vertici
regionali per cercare di ottenere altre cose, in cambio di una terapia intensiva oggettivamente non
sostenibile, soprattutto perché prevede la messa a disposizione di tutta una serie di altre infrastrutture
e personale che sapevamo non potessero essere concesse, almeno per il momento. È evidente che tutti
vorremmo avere il massimo di servizi a due passi da casa, ma una classe politica seria dovrebbe
analizzare il contesto e cercare di ottenere il massimo possibile per il bene della propria comunità,
senza inutili richieste, che è vero possono portare consenso, ma che certamente non producono nessun
effetto concreto e questa ne è la dimostrazione.”
Infatti è proprio qui che sarebbe necessario a nostro avviso, un intervento deciso dell’attuale
amministrazione rispetto ad eventi gravi di cui nessuno parla, come il dimezzamento dei posti letto
disponibili nel reparto di medicina del nostro ospedale, proprio per la mancanza di personale medico,
come avevamo individuato noi essere la vera problematica da fronteggiare nell’immediato.
“Questo è il risultato di promesse demagogiche, che servono molto ad accaparrarsi voti di pancia, ma
molto poco a far funzionare le cose” – dichiara Filippo Raccosta responsabile, insieme a Donatella
Pagliacci, del dipartimento “Sansepolcro vive bene” del gruppo ADESSO.
L’Associazione Chiese Storiche ha commissionato alla Bottega Tifernate la copia del quadro “ Adorazione dei Pastori”, che Luca Signorelli realizzò nel 1496 per la chiesa di San Francesco.
Il “Signorelli” ritrovato. L’Associazione Chiese Storiche ha commissionato alla Bottega Tifernate la copia del quadro “ Adorazione dei Pastori”, che Luca Signorelli realizzò nel 1496 per la chiesa di San Francesco. Lo staff della Bottega Tifernate, sotto la supervisione di Stefano e Francesca Lazzari ha già iniziato la lavorazione dell’opera. La parrocchia di San Francesco ha inviato al FEC (Fondo Edifici di Culto) la richiesta di autorizzazione per rimettere una copia del dipinto nel luogo per il quale era stata pensata e poi realizzata dal Maestro. Il quadro (215×170,2 cm) firmato “LVCE. De Cortona. P.O.”, è databile intorno al 1496. E’ un dipinto a olio originariamente su tavola trasportato poi su tela, che molto probabilmente era posto sull’altare di fronte allo Sposalizio della Vergine di Raffaello. Probabilmente fu la seconda opera realizzata dal Signorelli a Città di Castello, dopo l’Adorazione dei Magi ( ora a Parigi al Louvre). Vasari descrisse l’opera dipinta con “disegno e amore”.
Signorelli si ispirò all’ episodio della natività prendendo come fonte il Vangelo di Luca (2,1-16), che inizia con il decreto di censimento dell’imperatore Cesare Augusto. Al centro dello sfondo l’artista mostra persone riunite sotto un portico, in cui si nota Augusto – o un suo delegato- che siede dietro una fila di persone incaricate di censire: gli individui venuti a registrarsi. Dopo la formazione dell’Unità d’Italia, che portò alla soppressione degli ordini religiosi e alla confisca dei beni, il dipinto fu venduto e passò in varie mani finché nel 1882 venne acquistato dalla National Gallery, ove si trova attualmente. Luca Signorelli lavorò molti anni a Città di Castello e dipinse molte opere, di queste sono rimaste solo “Il Martiro di San Sebastiano” e lo stendardo processionale di San Giovanni, entrambi conservati nella Pinacoteca di Città di Castello.
“Riportare” l’Adorazione dei Pastori” nell’edificio di culto in cui fu realizzato dal Maestro – precisa Paolo Bocci, Presidente dell’Associazione “Chiese Storiche” – ci sembra una iniziativa che fa memoria di un passato glorioso, ma proietta la città in una dimensione attuale che guarda alla bellezza come insegnamento per le generazioni future e come modello per ripartire, dopo la pandemia. Ma non solo, tale iniziativa potrebbe permettere ai visitatori della nostra valle di ammirare un capolavoro – in una copia molto fedele- attualmente visibile solo a Londra, con risvolti potenzialmente positivi anche sul settore del turismo, tenendo anche conto che – conclude Bocci – nel 2023 ci saranno celebrazioni in onore di Luca Signorelli ricorrendo i 500 anni della morte”.
Operativo il direttore della Chirurgia, “ora attenzione a Medicina Interna”. Il sindaco e l’assessore Menichella hanno incontrato il dr. Enrico Andolfi
SANSEPOLCRO – Continuità ed entusiasmo. Sono il biglietto da visita di Enrico Andolfi, il chirurgo che dal 1° febbraio ha avuto l’incarico di Direttore facente funzione dell’Unità Operativa Complessa della Chirurgia di Sansepolcro. Sostituisce Francesco Di Marzo, che si è trasferito a lavorare in un altro ospedale toscano.
Nei giorni scorsi il sindaco Fabrizio Innocenti e l’assessore Mario Menichella hanno incontrato, presso l’Ospedale di Zona, il dottor Andolfi per confrontarsi e parlare del prossimo futuro del reparto.
“Il dottor Andolfi si è appena insediato e si è detto soddisfatto dell’ambiente di lavoro, sia del personale che della struttura – commentano Innocenti e Menichella – E noi abbiamo avuto un’ottima impressione del professionista, anche da un punto di vista umano. Gli diamo quindi il benvenuto a nome di tutta la comunità e gli auguriamo un buon lavoro. Mentre il dottor Andolfi porterà avanti il lavoro già iniziato da Di Marzo, è necessario che l’Azienda Sanitaria provveda a pubblicare in tempi brevi il bando pubblico, che garantirà alla chirurgia del nostro ospedale una prospettiva certa e di qualità. Il direttore generale D’Urso, del resto, ha ribadito più volte la volontà di procedere speditamente”.
Sindaco e assessore auspicano infine che, con la stessa efficienza e lo stesso impegno, venga risolta al più presto la questione della Medicina Interna, che soffre di una grave carenza di personale, dotandola di un organico adeguato alle esigenze della struttura.
Coronavirus in Umbria: nuove regole per la scuola
La Regione Umbria recepisce e adotta le nuove regole nazionali per lo svolgimento delle attività in ambito scolastico e le misure di quarantena e autosorveglianza per i contatti stretti di casi di infezione da SARS CoV-2: lo comunica il commissario regionale per l’emergenza coronavirus, Massimo D’Angelo.
Dato che la validità delle nuove regole è retroattiva, i provvedimenti urgenti contenuti nel decreto-legge “n. 5 del 4 febbraio 2022” per le attività scolastiche, sono stati trasmessi dai Servizi di igiene e sanità pubblica delle ASL a tutti i dirigenti scolastici per la sospensione dei provvedimenti in corso.
Di seguito le nuove regole per la scuola, in dettaglio:
Nelle scuole per l’infanzia:
a) fino a 4 casi di positività le attività educative e didattiche proseguono in presenza. È previsto l’utilizzo di mascherine FFP2 da parte dei docenti e degli educatori fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso di positività.
In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un test molecolare.
Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto;
b) dal quinto caso di positività, le attività educative e didattiche sono sospese per cinque giorni.
Nella scuola primaria:
a) fino a quattro casi di positività, si continuano a seguire le attività didattiche in presenza con l’utilizzo di mascherina FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età e fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso accertato positivo al COVID-19. Inoltre, è obbligatorio effettuare un test antigenico rapido o autosomministrato o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto;
b) dal quinto caso coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo di mascherine FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età per dieci giorni; per tutti gli altri le attività proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni.
Nella scuola secondaria di primo e secondo grado:
a) con un caso di positività tra gli alunni della stessa classe, l’attività prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo della mascherina di tipo FFP2 da parte di alunni e docenti;
b) con due o più casi di positività tra gli alunni, coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo di mascherine FFP2 per dieci giorni; per tutti gli altri le attività scolastiche proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni.—
Tartufaie controllate e libera cerca: proposta di legge regionale della Lega Umbria. Puletti e Mancini (Lega): “Cooperare per la valorizzazione di un prodotto umbro di eccellenza”
“Regolamentare la raccolta e la coltivazione dei tartufi, individuando gli strumenti idonei a consentire agli attori che operano nel comparto di coesistere nell’obiettivo comune di tutela e valorizzazione di un settore che, per tradizione e cultura, rappresenta la punta di diamante della Regione Umbria”. I consiglieri regionali della Lega Umbria, Manuela Puletti, in qualità di prima firmataria e il presidente della Seconda Commissione Consiliare Valerio Mancini annunciano l’avvio del confronto sulla proposta di legge di modifica alla l.r. 12/2015 del Testo unico in materia di agricoltura.
“Con questa proposta di legge – spiegano – oltre a regolamentare la concessione delle tartufaie controllate e la libera cerca, rimettiamo al centro le associazioni tartufaie che rappresentano un valore aggiunto per il territorio e per questo necessitano di essere considerate e valorizzate. Le modifiche di legge regionale introdotte dal dispositivo vanno nella direzione di tutelare le realtà del variegato universo tartuficolo, affinché possano operare in sinergia nel quadro di una regolamentazione adeguata alle diverse sensibilità del territorio regionale, dall’Alta Valle del Tevere fino ai Comuni del Trasimeno dove abbiamo svolto dei sopralluoghi”.
Da diverse settimane – spiega Puletti – ho avviato delle interlocuzioni con le associazioni tartufaie dell’Alta Valle del Tevere, con il Sottosegretario al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio e con Giorgio Bergesio capogruppo Lega nella Commissione agricoltura al Senato dove è in corso il confronto sulla legge 752 che tra i vari punti in oggetto propone di riconsiderare i requisiti di concessione delle tartufaie controllate. In sinergia con la linea nazionale della Lega, stiamo quindi portando avanti anche in Umbria delle proposte che vanno a modificare l’impianto della legge 12/2015, nella considerazione di procedere verso l’obiettivo comune di garantire una regolamentazione che consenta a tutti gli attori di cooperare per la valorizzazione di un prodotto umbro di eccellenza”.
“Come Lega, già in sede di Seconda Commissione – precisa Mancini – abbiamo sottolineato l’esigenza di analizzare attentamente il rapporto tra territorio e tartufaie controllate e autorizzate, richiamando al rispetto delle normative vigenti nella fase di rinnovo delle concessioni. Così come abbiamo evidenziato l’importanza di scongiurare le continue chiusure di territori che impediscono la libera cerca e di regolamentare le attività di disboscamento lungo i corsi d’acqua e i canali di deflusso effettuate in maniera impropria per non compromettere la cerca del tartufo”.
Museo Civico, visite guidate gratuite per le famiglie
SANSEPOLCRO – E’ uno scrigno di opere e capolavori dal valore inestimabile, tutto da scoprire. Per questo il Museo Civico di Sansepolcro, nelle domeniche di febbraio offre visite guidate gratuite alle famiglie. Visite dedicate ai capolavori di Piero della Francesca e alle opere di Cungi, Della Robbia, Pontormo, Raffaellino del Colle, Santi di Tito e altri autori eccellenti.
L’iniziativa, organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Sansepolcro e dal Museo Civico, prende il via domenica 13 febbraio con partenza delle visite in due momenti della giornata: alle 11 e alle 15.
“L’obiettivo è di regalare a grandi e piccoli dei momenti piacevoli e di notevole interesse artistico-culturale – commenta l’assessore Francesca Mercati – Ci piace l’idea di dedicare alle famiglie iniziative di questo tipo, incentivando anche i nostri stessi concittadini a conoscere e visitare il Museo Civico”.
Per partecipare è necessario prenotare chiamando uno dei seguenti numeri: 0575 732218 e 0575 732283. Ogni turno prevede al massimo 20 persone. Ingresso e visita guidata sono gratuiti ma si accede solo con Green Pass rafforzato.
Laurea in Fisica Matematica presso l’Università degli Studi di Bologna per Martina Valcelli
Città di Castello. Martina Valcelli, tifernate, si è brillantemente laureata in Fisica Matematica presso l’Università degli Studi di Bologna discutendo la tesi su, “Analisi qualitativa del moto: linearizzazione nell’intorno di un punto di equilibrio e studio della stabilità. Relatore la Professoressa, Emanuela Caliceti. Alla neo-dottoressa, alla mamma Nadia Renghi e al padre Roberto Valcelli le congratulazioni più sentite
Biglietti on line per i musei e per i servizi in Alto Tevere: lunedì 7 Febbraio la presentazione a Città di Castello
I cinque comuni di RIM, la rete interattiva museale che riunisce 15 musei del territorio tra Città di Castello, comune capofila, San Giustino, Citerna, Montone e Monte Santa Maria Tiberina, si ritroveranno lunedì 7 febbraio 2022 alle ore 9.00 nella Sala 43 della Biblioteca Carducci di Città di Castello per presentare il portale di prenotazione biglietti e servizi on line, parte finale del secondo anno del progetto RIM, sostenuto nell’ambito della legge 24 dalla Regione dell’Umbria per un valore complessivo di 44.500 euro. “L’incontro coinvolge i comuni aderenti e quelli che vorremmo aderissero, come Umbertide, che abbiamo invitato” spiega Michela Botteghi, assessore alla Cultura del comune di Città di Castello, unitamente a Letizia Guerri, assessore al Turismo, “i musei a cui verrà presentato il portale on line per la prenotazione dei biglietti, operatori della ricettività, della ristorazione, del commercio, che potranno inserirsi nel portale ed essere contattati dai visitatori. Ripartiamo dai musei per comunicare il territorio e l’Umbria all’esterno, scommettendo sulla cultura e sulla nostra arte come attrattore”. All’incontro parteciperà Giuliana Zerbato, dirigente del Settore Cultura, Marusca Gaggi, referente del Centro di formazione G.O. Bufalini, braccio operativo di RIM, Paolo Borghesi, consulente esterno. I musei di Rim sono la Pinacoteca, il Centro delle Tradizioni Popolari “Livio dalla Ragione, la raccolta malacologica Malakos, la Fondazione Albizzini Collezione Burri, il Centro di documentazione delle Arti grafiche “Grifani-Donati” 1799, la Collezione tessile di “Tela Umbra”, Città di Castello, lo Stabilimento tipografico Pliniana, Museo archeologico della Villa di Plinio Il Giovane; il Castello Bufalini San Giustino, il Museo Storico e Scientifico del tabacco, San Giustino, il Monte Santa Maria Tiberina: Palazzo Museo Bourbon Del Monte la Fondazione Archeologia Arborea di Città di Castello, il Museo del Duomo e della Cattedrale della diocesi di Città di Castello, il Museo civico di Montone, la Pinacoteca di Pistrino e Piccolo museo di Fighille. Attualmente RIM è una rete con una sua app scaricabile da ogni smartphone, un sito e profili social aggiornati con continuità da un media manager. Il progetto 2022 prevede lo step successivo, dare a questi canali un’interattività maggiore con il visitatore, offrendo servizi per il loro soggiorno a partire dai musei. “Abbiamo pubblicato sul sito del comune e su quello di Bufalini un Avviso per raccogliere le adesioni di albergatori e operatori della ricettività, ristoratori, esercizi del circuito dell’accoglienza e delle produzioni locali” dichiarano Botteghi e Guerri “Vogliamo integrare i servizi che il portale offrirà on line in modo da costruire delle proposte di soggiorno. Oggi presentiamo l’Avviso alle categorie interessate, rimarrà aperto e sarà periodicamente aggiornato”. “L’incontro di lunedì – conclude l’assessore Botteghi – servirà anche a presentare agli operatori le campagne promozionali di RIM che copriranno, attraverso una promozione sui maggiori social network, i tempi forti del turismo e delle manifestazione in Altotevere. Partiremo con la Pasqua, per arrivare alla fine dell’estate, in Alto Tevere sempre molto ricca di eventi, e finire con l’autunno e le manifestazioni legate all’enogastronomia”. Grazie alla collaborazione dei Servizi Telematici e Informativi del comune, è prevista la partecipazione on line compilando il form di prenotazione al seguente link: https://forms.gle/X6ZRjYpfcntBmy5H8.
Cambiare il piano socio-sanitario regionale dell’Umbria: Rifondazione comunista di San Giustino sosterrà la petizione dei sindacati
L’assemblea di Cgil, Cisl e Uil sul futuro della sanità in Alto Tevere ha confermato quanto Rifondazione comunista di San Giustino sostiene da tempo: il piano socio-sanitario regionale proposto dalla Giunta leghista va cambiato totalmente.
Nel metodo: il piano non è stato nè condiviso, nè partecipato con amministrazioni locali, parti sociali e territori. Nessuna sorpresa: basti pensare che l’assessore leghista Coletto al consiglio comunale monotematico di San Giustino non si è presentato, a quello di Città di Castello ha fatto il suo intervento e poi non ha sostanzialmente ascoltato nessuno.
Nel merito: il piano non presenta certezze, mancano indicazioni chiare su strutture, assunzioni, risorse per il rilancio e il rafforzamento della sanità pubblica e universalistica. Non viene affrontato in maniera concreta il tema della liste d’attesa e vengono proposti accorpamenti e riduzione dei distretti sanitari, tutti elementi che alla lunga rischiano soltanto di favorire ulteriori privatizzazioni ed indebolire la medicina di territorio e la prevenzione.
I sindacati hanno annunciato che nei prossimi giorni verrà lanciata una petizione popolare. Otto i punti individuati da Cgil, Cisl e Uil: lotta al Covid; nuovo piano di assunzioni a tempo indeterminato; protocollo sugli appalti; lotta agli infortuni e alle malattie professionali; convenzione con l’Università; criteri stringenti nel rapporto con la sanità privata; programmazione e investimenti (numeri precisi su case e ospedali di comunità); strutturazione di veri percorsi di partecipazione.
Rifondazione comunista di San Giustino sosterrà convintamente questa raccolta firme, per cambiare il piano e per difendere un’idea di sanità pubblica e universalistica.




