“Ieri a Città di Castello abbiamo avuto 20 nuovi positivi e 25 persone guarite”. E’ l’aggiornamento odierno del sindaco Luciano Bacchetta sulla situazione dell’emergenza da Covid-19. “I numeri restano importanti e confermano l’intensità della circolazione del Coronavirus nel nostro territorio, anche se la prevalenza delle guarigioni è un segnale confortante”, ha osservato il primo cittadino, che ha ricordato come da domani saranno in vigore i nuovi provvedimenti assunti dalla Regione con l’ordinanza n.23 del 12 marzo. “In base ai parametri relativi all’espansione del contagio il distretto sanitario dell’Alta Valle del Tevere, insieme al folignate, all’orvietano, alla Valnerina, all’assisano ed al ternano, sarà soggetto a maggiori restrizioni per quanto riguarda i servizi educativi, con il permanere fino al 5 aprile della chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, compresi i servizi per l’infanzia”, hanno ricordato il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore alle Politiche Scolastiche, Rossella Cestini che hanno aggiunto: “siamo davvero vicini e diamo un forte abbraccio ai bambini e ai ragazzi che insieme alle proprie famiglie, ma anche ai loro insegnanti, hanno di fronte un nuovo lungo periodo di sacrifici e difficoltà, di cui siamo i primi a essere dispiaciuti, nel quale sarà complicato conciliare con questa situazione lo studio, la socialità e gli impegni di lavoro”. “Dobbiamo però essere consapevoli che l’espansione del virus, soprattutto tra giovani e giovanissimi, costringe a prolungare la restrizioni, che la Regione decide sulla base delle indicazioni del Governo e del Comitato Tecnico Scientifico e alle quali è necessario adeguarsi, guardando con speranza al momento in cui la vaccinazione di massa partirà e ci offrirà finalmente la prospettiva di un ritorno alla normalità”, ha puntualizzato il sindaco. “Ecco perché sosterremo ogni iniziativa e ogni impegno necessari a fare in modo che nel nostro territorio la vaccinazione di massa possa svolgersi in condizioni ideali a beneficio della sua massima efficacia, a partire dall’apertura del secondo punto vaccinale nella palestra dell’istituto Ippolito Salviani, per il quale è partito un conto alla rovescia ormai prossimo alla conclusione”, hanno ribadito Bacchetta e Cestini.
Sansepolcro: Giunti (Forza Italia) “si muove qualcosaall’ospedale della Valtiberina, probabilmente arriverà il reparto covid”
Si muove qualcosa sì all’ospedale della Valtiberina, probabilmente arriverà il reparto covid.
In questi giorni si riparla dell’Ospedale della Valtiberina come futuro centro Covid. Non ho nulla da eccepire per quanto riguarda eventuali ricoveri ospedalieri di abitanti della Valtiberina nel nosocomio di Sansepolcro affetti da Covid, ci mancherebbe. Faccio solo presente che non è ammissibile per nessun motivo una diminuzione degli altri servizi ospedalieri oramai ridotti al minimo .
Oggi a Sansepolcro all’ospedale siamo in una situazione che non so definire. La mancanza degli anestesisti sta ostacolando il completo funzionamento di interi reparti . Parlo di chirurgia e ortopedia. Non si possono fare interventi più complessi per la mancanza di questa figura di specialista. La medicina è in attesa della figura del direttore e di qualche medico in più . In cardiologia mancano medici stabilizzati e continuando così il reparto chiude. Per non parlare poi del nostro “Pronto Soccorso”, i cui componenti, infermieri, medici, addetti, sono Angeli, per quello che hanno a disposizione e che possono fare, che è ridotto ad un posto di solo primo intervento.
A quei signori che si lamentano che il Pronto soccorso del San Donato è al collasso dico: Potenziate e fate diventare veri Pronto Soccorso i reparti di primo intervento degli ospedali di prossimità e periferici e vedrete che ad Arezzo i posti di PS avanzeranno ed i medici potranno essere impiegati in altri reparti.
Il Consigliere di Forza italia Tonino Giunti
Città di Castello: ampio servizio di studio aperto nella puntata di Mag” di ieri sera sulla lavorazione di Tela Umbra e delle eccellenze della città
La storia plurisecolare, la tradizione dei tessuti pregiati unici al mondo e soprattutto la capacità straordinaria delle socie lavoratrici di Tela Umbra ed una panoramica sulla città sono stati gli assoluti protagonisti della puntata di “Mag” Studio Aperto Magazine trasmesso nelle serata di ieri sabato 13 marzo. Il noto programma di approfondimento giornalistico curato dalla redazioni di Studio Aperto e News Mediaset ha mostrato alcune delle peculiarità operative della lavorazione del lino e di altri tessuti pregiati prodotti su telai dell’800 nel laboratorio-museo di Tela Umbra dalle sei socie lavoratrici con interviste alle protagoniste e al Presidente della Cooperativa, il Professor Pasquale La Gala.
Un ampio servizio di oltre cinque minuti che ha ripercorso la secolare storia del laboratorio e dei fondatori, i Baroni Franchetti, Alice e Leopoldo, protagonisti di una delle più belle pagine di vita, di umanità e solidarietà nei confronti della città. Accanto a Tela Umbra le telecamere di “Mag” si sono soffermate sulle bellezze storico-artistiche della città, dalla Pinacoteca, al centro storico, con immagini “mozzafiato” dall’alto ed ovviamente un riferimento a Raffaello con il Gonfalone della Santissima Trinità che sarà il pezzo forte della mostra in programma a Settembre prossimo. Fra le immagini piu’ significative anche quelle relative alla consegna di un tricolore in lino, realizzato a mano dalle socie lavoratrici di Tela Umbra, nel mese di Luglio lo scorso anno al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da parte di una delegazione guidata dal sindaco Luciano Bacchetta, un vero e proprio evento storico per la città mai accaduto fino ad ora. “Ancora una volta i riflettori nazionali dell’informazione si sono accesi sulla nostra citta’ con un servizio bello ed ampio sulla storia e lavorazione inedita della Tela Umbra, un fiore all’occhiello della nostra comunità, documentato con dovizia di particolari accanto alle altre eccellenze culturali, artistiche e ambientali che possiamo vantare.
Un ulteriore riconoscimento di un importante magazine televisivo che si conclude con il riferimento a Raffaello e alla mostra che inaugureremo nel mese di settembre: un evento che gia’ rappresenta la ripartenza e la speranza per il futuro”, hanno concluso il sindaco, Luciano Bacchetta e gli assessori alla Cultura, Vincenzo Tofanelli e al Turismo, Riccardo Carletti, ringraziando la redazione della nota testata televisiva per l’attenzione dimostrata nei confronti della città.
Pallavolo serie B/M: In Job Italia Città di Castello, a Foligno sconfitta al Tie Break, un punto che muove la classifica
3-2
(15-25/25-17/25-27/25-19/16-14)
EDOTTOROSSI FOLIGNO: Piumi, Maracchia, Bacca, Testagrossa, Cittadino, Conti L., Grillo (L1) Mancini, Nanni, Beddini, Di Marco, Dumninica, Alessi (L2). All. Piumi.
JOB ITALIA CITTA’ DI CASTELLO: Mattei, Fuganti Pedoni 22, Cipriani 15, Valenti 18, Zangarelli 10, Raffanti 2, Cioffi (L1), Cherubini, Briganti, Cesari (L2), Celestini, Volpi. A disp.: Marra, Pitocchi. All. Bartolini.
Arbitri: Galteri e Bolici
La Job Italia muove ancora la classifica con un punto conquistato al quinto set al Pala Ciccioli di Foligno contro i padroni di casa dell’EdottoRossi. Peccato perché i tifernati di Bartolini erano avanti 1-2 nei parziali e soprattutto 4-7 e 9-11 al quinto set prima di cedere ai vantaggi.
Bella partenza della Job Italia che si porta subito avanti (0-4) e cerca di mantenere il vantaggio fino al 6-10. I biancorossi continuano a macinare gioco (7-13) e volano fino al 10-19: il set è ormai nelle mani dei ragazzi di Bartolini che vanno a vincere nettamente (15-25).
L’EdottoRossi si risveglia in avvio di secondo set e prende subito un buon vantaggio (7-3) e non consentono alla Job Italia di rientrare a contatto (11-7). A metà frazione sono tre le lunghezze da recuperare per i tifernati (14-11), diventano cinque per un nuovo allungo folignate (16-11) che fa da preludio alla fine di un set targato EdottoRossi così come il primo era stato targato Job Italia (25-17).
I padroni di casa riprendono da dove hanno iniziato e piazzano un inziale 10-3 che sembra difficile da rimontare anche se Fuganti Pedoni e compagni provano a tornare ad accorciare le distanze (13-8) per poi arrivare al 16-14 ed agganciare i falchetti a quota 16. C’è un nuovo allungo dei ragazzi di Piumi che piazzano un 4-1 importante ma non decisivo perché esce fuori il “Vecchio Cuore Biancorosso: rimonta e 25-27 finale.
Nel quarto set il primo allungo è ancora del sestetto di casa (7-5) che poi si porta sul 13-8. Non si fermano Maracchia e compagni che si porytano sul 16-12 e poi rimandano il verdetto al quinto set (25-19).
Il tie break vede la Job Italia avanti all’inizio (4-7) per poi subire il veemente ritorno della squadra di casa (9-9). Altro vantaggio biancorosso (9-11) e immediata riscossa locale (11-11). Il primo match point è dei blu di casa (14-13), annullato da Città di Castello (14-14) poi i folignati chiudono 16-14.
Pallavolo serie B/M: ERMGroup San Giustino, altra vittoria da tre e conferma del primio posto in classifica
ErmGroup San Giustino- Montesi Volley Pesaro: 3-0 (25-18; 25-12; 25-22)
ErmGroup San Giustino vince in casa vs Montesi Volley Pesaro nel recupero della sesta giornata di campionato di serie B/M girone F2 per 3-0.Qualche incertezza nella fase iniziale del primo set per i biancoazzurri di mister Moretti che hanno faticato un pò a trovare la giusta dimensione. Il muro di Sitti ha riportato in vantaggio i padroni di casa 7-6 e Conti accorcia il successivo svantaggio 12-13. La situazione di parità si recupera con un errore di Pesaro 14-14. Ancora uno sbaglio degli avversari ci porta di un punto sopra, e l’attacco vincente di Puliti segna il +2. Con il muro di Cesaroni si conquista un altro punto; lo scenario è totalmente cambiato, e i boys allungano le distanze. I biancoazzurri sono finalmente entrati in partita, come dimostrano i sei servizi consecutivi. Sul 20-16 mister Fabbietti chiama il secondo time-out. Con l’attacco in banda di Conti si vola 22-16. L’errore dei nostri avversari ci porta 24-17 e ci pensa Agostini, con il suo attacco mancino, a chiudere il primo set 25-18.Alla ripresa i biancoazzurri si portano subito in vantaggio; sul 7-2 viene chiamato un time-out. Continua l’onda travolgente di San Giustino, con l’ace di Agostini si arriva a +7 (9-2) e non li ferma più nessuno. Sbaglia pochissimo la squadra di casa in questo frangente, fino a staccare gli avversari di 13 punti, con la battura forzata da Conti, chiude l’azione Puliti per 18-5. Non c’è storia, con il primo tempo di Cesaroni San Giustino si aggiudica anche il secondo set per 25-12.Partono in svantaggio i biancoazzurri al terzo parziale; il primo tempo di Miscione riporta i boys in parità 3-3. Due errori cruciali di Pesaro permettono ai padroni di casa di recuperare terreno e passare in vantaggio 6-4. Con l’ace di Sitti San Giustino si porta sull’8-5. Recupera qualche lunghezza Pesaro ma l’attacco vincente di Conti e Puliti, in questa fase determinante, riporta i boys a +4 (15-11). Pesaro in questo frangente dimostra di essere più incisivo ma ErmGroup vuole chiudere il set e vincere l’incontro. Il muro di Puliti porta i padroni di casa 22-16. La squadra avversaria prova a reagire recuperando terreno 24-22 ma ci pensa il nostro capitano Rinaldo Conti a chiudere di potenza il set e l’incontro 25-22. Un altro fantastico epilogo, ancora imbattuti, ancora un 3-0. Quindici punti in 5 partite ed il sogno dei boys biancoazzurri continua. “Claudio ti aspettavi un altro risultato vincente? Si, sicuramente si- dichiara Claudio Nardi, secondo allenatore di ErmGroup San Giustino- perchè stiamo attraversando un buon momento anche se veniamo da un periodo difficile come ben sappiamo tutti. I ragazzi hanno ripreso molto bene gli allenamenti, anche coloro che hanno avuto problemi di salute, quindi si, me l’aspettavo. Il problema si porrà quando verranno squadre più impegnative, perchè in questo momento vinciamo anche fin troppo facile. Tenere alta l’attenzione in allenamento non è molto semplice, i ragazzi lo stanno facendo molto bene, per questo gli dobbiamo fare i complimenti. Dobbiamo vedere quando arriveranno le partite più difficili come reagiranno”.
ErmGroup San Giustino: Cesaroni G. 6; Conti R. 13; Giunti G.; Sitti A. 3; Miscione M. 5; Agostini F. 5; Piazzi L.; Puliti L . 12; Giunti G.; Celli S. (NE); Thiaw S. (NE); Santi S. (NE); Di Renzo L. (NE). All. Moretti F.Montesi Volley Pesaro: Giorgi M.; Mandoloni T. 1; Ciccarelli D. 1; Mancinelli G. 1; Arceci F.; Sabatini L. 5; Mei L.; Uguccioni G. 8; Schiaratura M10. ; Caselli S. 7; Cristiano F.; D’Urso D. 1; Cardinali F. 2; Bernardi F. (NE) All. Fabbietti M.I arbitro Fiori MII arbitro Viterbo D.
Secondo centro vaccinazioni Altotevere: i civici per Città di Castello interpellano la Giunta per conoscere le motivazioni della scelta Cavallotti Patrizi
Noi sottoscritti Luigi Bartolini e Filippo Schiattelli in riferimento a quanto recentemente appreso dai mezzi di informazione, riteniamo che il luogo ipotizzato da Asl su indicazione dell’amministrazione comunale per effettuare la campagna di vaccinazione (palestra dell’Istituto Salviani-Cavallotti), non rivesta caratteristiche di piena idoneità, per i seguenti motivi: ● Tale struttura coinciderebbe con una delle scuole più frequentate di Città di Castello, determinando una indubbia criticità per l’intero plesso scolastico, mettendo in difficoltà studenti, personale e relative famiglie in previsione di un ordinario svolgimento dell’attività didattica;● Andrebbe ad occupare una parte considerevole del parcheggio interno, costringendo l’utilizzo della sede stradale, già limitata in relazione al traffico che la percorre.● Determinerebbe quindi il rischio di congestione veicolare, simile a quella precedentemente riscontrata in via Vasari, nella prima fase dei tamponi molecolari, determinandone il giusto spostamento presso il centro servizi.
Considerate le meritorie prese di posizione da parte di alcuni Consiglieri Regionali, in linea con la nostra identica precedente proposta di effettuare i vaccini presso la piastra logistica.
Visto il meritevole comunicato unitario dell’intera maggioranza comunale, ad oggi completamente disatteso.
I sottoscritti Consiglieri Comunali Interpellano la S.V.● Per conoscere i motivi per cui non si è scelta laPiastra Logistica, secondo noi, la struttura più adeguata, viste le caratteristiche intrinseche, la centralità territoriale con i comuni del nord Umbria, l’ampia superficie a disposizione e la agevole accessibilità viaria;● In subordine, stante l’assoluta necessità di procedere con estrema urgenza ad una vaccinazione di massa con strutture adeguate, in attesa dell’arrivo dei vaccini programmati, perchénon si è provveduto a concentrare il secondo punto vaccinale presso la struttura del Centro Servizinella parte che era riservata alla mostra del mobile (SMAI), con l’utilizzo degli ampi parcheggi, distanziati e separati dal percorso del drive through per i tamponi molecolari?● A riguardo, specifichiamo che tale nostra indicazione tiene in conto che la struttura è completamente idonea con certificato di agibilità e fornita dei necessari servizi igienici e sanitari, con doppio ingresso, facilmente raggiungibile dalle principali vie di comunicazione.● Una struttura già punto di riferimento per la protezione civile locale, utilizzata come campo base con numerosi posti letto, per fronteggiare l’emergenza a seguito della rottura del muro di contenimento della diga di Montedoglio.
Città di Castello, punto vaccinale all’Istituto Salviani, Baglioni (Lega): “Soluzione funzionale ad accelerare le vaccinazioni”
“Da giorni sono iniziati i lavori per adibire la palestra dell’Istituto Ippolito Salviani di Città di Castello a punto vaccinale – ha esordito il Capogruppo della Lega di Città di Castello Giorgio Baglioni – la decisione della USL Umbria 1, in linea con le disposizioni del governo nazionale, che ha indicato le palestre come i luoghi più adatti, consentirà una netta accelerazione nella somministrazione dei vaccini.
Avere un secondo punto vaccinale nel territorio tifernate, è importante per tutto l’Alto Tevere – ha proseguito – polemizzare anche su un tema così delicato, è insensato e fuori luogo. In questo momento così difficile, la USL Umbria 1 si sta adoperando per agevolare le vaccinazioni, e la scelta di utilizzare la palestra dell’Istituto Salviani è funzionale a questo scopo – ha concluso Baglioni – pertanto certe critiche sterili sarebbero da evitare”.
Città di Castello: lavori Pinacoteca comunale per mostra Raffaello. Rigucci (Misto) chiede di portare il provvedimento in commissione per la verifica
Venerdi’12 marzo 2021, sul notiziario Comune In Linea si legge che, in previsione della Mostra di Raffaello l’ingresso torna ad essere quello di un secolo fa, cioè dai giardini all’italiana , di via Oberdan e la riqualificazione del museo con investimenti per oltre 300 mila € . L’ingresso e le mura sono state restaurate, con un costo di 130.000 € mentre il rimanente verrà utilizzato per ulteriori lavori interni o per altre esigenze.
Constato che le mura esterne di via Oberdan sono state completamente intonacate creando di fatto un bel foglio dove i graffitari si possono esprimere . Tutto questo comporta l’eliminazione storica culturale e costruttivo del nostro comprensorio Umbro . Il muro in questione , rappresentava lo stile del costruire Umbro , con quello che il territorio offriva soprattutto pietre e mattoni e, oggi con i mezzi a disposizione ( rinzaffo storico ) si poteva riportare alla luce, quello che i nostri costruttori nel 1500 avevano realizzato.
Non è concepibile, colui o coloro che hanno preso questa aberrante decisione abbiano soppresso una forma di bellezza artistica architettonica distruggendo un patrimonio culturale edilizio. I muri raccontano storie, parlano del loro passato ed anche di tutte le trasformazioni avvenute nel tempo per varie vicissitudini. Tutto ciò, oggi, viene eliminato da un semplice intonaco. Oltretutto si rileva che il costo per il ripristino della facciata, non collima con la realtà : a 200 € al metro quadro di manodopera, più i materiali ed impalcatura non si arriva ad una cifra così elevata .
Si chiede :
- di eliminare le barriere architettoniche all’ingresso vano ascensore;
- di portare in commissione tutta la pratica , vari permessi , autorizzazioni da altri enti e il computo metrico dei costi .
Città di Castello: Dieci case popolari in più grazie ai lavori dell’ater. Bassini “emergenza casa aggravata da covid, bene ma non basta”
Dieci alloggi popolari in più per Città di Castello: “Commentiamo molto positivamente questa decisione dell’Ater perché l’emergenza casa si è aggravata con il Covid e l’edilizia sociale era molto sottodimensionata anche prima rispetto alla domanda” dichiara Luciana Bassini, assessore alle Politiche sociali, commentando la notizia “Che Ater incrementerà il numero delle case popolari di dieci unità a Città di Castello, ristrutturando con un finanziamento di 150mila euro alcuni immobili che attualmente non potevano essere assegnati perché non a posto. Non sappiamo ancora di quali case si tratti ma siamo sicuri che sarà una cosa buona e aiuterà tante famiglie in difficoltà o in lista di attesa”.
Le case cosiddette popolari nel comune di Città di Castello sono circa 400, 350 dell’agenzia regionale Ater, che si occupa di edilizia pubblica, 50 circa di proprietà dell’Amministrazione. Tutti gli alloggi al momento occupati, compresi i 10 acquistati di recenti da Ater nella zona industriale.
“A fronte di 150 domande inevase, il monte-case nel comune di Città di Castello rimane non adeguato. Altre disponibilità sono naturalmente una boccata di ossigeno ma siamo consapevoli che sia necessario valutare soluzioni diverse e più definitive il disagio abitativo. Dal punto di vista degli strumenti il comune è a posto dopo il rinnovo di tutte le norme regolamentari che sono alla base di questo settore e la nomina della Commissione comunale.
L’auspicio è che i lavori inizino velocemente, dal momento che una precedente ricognizione indicano come non particolarmente complessi gli interventi di cui necessitano e che con altrettanta tempestività si possa procedere alla fase dell’assegnazione”.
Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri 25 guariti a fronte di 28 nuovi positivi. Dispiace per scuole e asili chiusi, Regione ha confermato il provvedimento”
“I dati di ieri, con 28 nuovi postivi e 25 guariti, confermano il trend attuale che vede prevalere nel nostro territorio i casi di contagio da Covid-19 rispetto alle guarigioni”. E’ quanto ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, prendendo atto del fatto che “al distretto sanitario dell’Altotevere, insieme ad altri nella nostra regione, la Regione ha applicato con l’ordinanza di ieri maggiori restrizioni in ragione dell’andamento epidemiologico, tra le quali la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado e nuove disposizioni per il mondo del commercio”.
“Non ci fa certo piacere la misura che proroga la chiusura delle scuole, anche di quelle dell’infanzia, purtroppo però la Regione ha dovuto confermare in base ai parametri sul contagio quanto avevamo già anticipato con le nostre ordinanze per la necessaria precauzione”, ha evidenziato il primo cittadino, esprimendo l’auspicio che “nell’arco temporale di vigenza delle nuove disposizioni, che arriva al 5 aprile, i dati sui casi di positività al Covid-19 siano in forte diminuzione e crescano le guarigioni”. “Stiamo lavorando molto insieme all’Usl Umbria 1 per l’apertura del secondo punto vaccinale, che sarà nella palestra dell’istituto Ippolito Salviani”, ha ribadito Bacchetta, puntualizzando come “nell’individuazione di questa soluzione, che l’azienda sanitaria, cui spetta l’ultima parola, ha ritenuto idonea e perfettamente funzionale dopo aver escluso altre possibilità, l’amministrazione comunale non abbia fatto altro che seguire anche le indicazioni del Governo, che consiglia l’utilizzo di palestre, anche quelle scolastiche”.
“I lavori di allestimento dei locali stanno procedendo molto bene e faremo presto un sopralluogo, sperando che quanto prima possa aprire a Città di Castello il secondo punto vaccinale, che è fondamentale nell’ottica della vaccinazione di massa per servire la comunità tifernate e anche quelle del comprensorio altotiberino”, ha sottolineato il sindaco, nell’assicurare: “faremo tutto il possibile perché le operazioni siano organizzate nel modo migliore a beneficio dei cittadini”.
“Effetto Covid” anche sugli oggetti smarriti. Dimezzate le denuncia all’ufficio di polizia municipale
“Effetto Covid” anche sugli oggetti smarriti. Da quando è esplosa la pandemia, dal marzo 2020 a distanza di un anno esatto sono stati 55 gli smarrimenti segnalati via mail o direttamente al Front- Office della Polizia Municipale situato nel loggiato Gildoni, dove ha sede l’Ufficio Oggetti Smarriti: il cinquanta per cento in meno rispetto a quelli accertati nel 2019. I ripetuti lockdown, le chiusure a singhiozzo di esercizi pubblici, commerciali e soprattutto la minore possibilità di spostamenti in centro storico ed in città hanno inevitabilmente inciso sulla statistica. Tra le segnalazioni di oggetti ed effetti personali però accanto alle tradizionali chiavi, tessere sanitarie e carte d’identità, ci sono state alcune inedite denunce di smarrimenti di ovini (capre e pecore) in particolare nel periodo autunnale. Per il comando della Polizia Municipale non è infrequente ricevere segnalazioni dello smarrimento di animali, soprattutto ovini e suini che si allontanano dall’allevamento o dalla residenza dei proprietari oppure sono vittime dell’attacco di lupi.
La registrazione presso l’anagrafe animale rende infatti dovuta la comunicazione da parte di chi li custodisce. Oltre a questa tipologia di smarrimenti a “quattrozampe” il Front- Office dell’Ufficio Oggetti Smarriti (responsabili, Gabrio Campagni ed Eleonora Alberti) ha registrato nei propri schedari informatici segnalazioni di smarrimento di targhe di ciclomotori, permessi per la sosta delle auto, libretti di assegni, carte di credito, smartphone, portafogli e chiavi di ogni genere ed altri oggetti comunemente portati addosso dai possessori che ne hanno denunciato la scomparsa. Spesso l’ufficio viene contattato anche dai comandi della polizia locale di altre città per il rinvenimento di oggetti smarriti da cittadini residenti a Città di Castello, che rientrano in possesso dei propri beni grazie alla collaborazione tra i corpi. Al Front-Office della Polizia Municipale vengono affidati pure gli oggetti consegnati dai cittadini alle forze dell’ordine locali. Il personale del Front-Office del loggiato Gildoni custodisce per un anno gli oggetti rinvenuti in attesa che i proprietari ne rivendichino il legittimo possesso.
Trascorso questo periodo, chi avesse trovato e consegnato gli oggetti in questione ha diritto a entrarne in possesso dietro apposita richiesta. Altrimenti, tutto il materiale viene trasferito nel deposito comunale, dove resta in custodia a disposizione di chi ne possa dimostrare la proprietà. Il Front-Office della Polizia Municipale è a disposizione dei cittadini nelle mattinate di lunedì, martedì, giovedì e sabato, nell’orario di apertura al pubblico 9.00-12.00. L’ufficio può essere contattato anche telefonicamente al numero 075.8529222 o 8529511. “Fra le tante attività importanti e significative che il Corpo di Polizia Municipale svolge ogni anno sul territorio comunale c’è anche quella relativa alla gestione dell’ufficio Oggetti Smarriti, presidio per tutti i cittadini e punto di riferimento per coloro che hanno bisogno di un aiuto concreto immediato” – ha precisato l’assessore alla viabilità, patrimonio, servizi demografici e Polizia Municipale, Michela Botteghi. “Grazie al Comandante Joselito Orlando a tutto il corpo ed in particolare in questo caso a coloro, Campagni ed Alberti, che si occupano di gestire al front office questo servizio soprattutto ora in questo momento di emergenza sociale e sanitaria che stiamo vivendo da oltre un anno”.
Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta: “ricordiamo con affetto Ivano Pescari, primo umbro morto per covid-19 un anno fa: era un amico e una persona di grande valore”. “Ieri 38 nuovi positivi e 24 guariti, un pessimo dato che ci riporta indietro e ci lascia in situazione da zona rossa”
“Un anno fa moriva Ivano Pescari, la prima vittima del Covid-19 della nostra regione, oggi lo vogliamo ricordare come un grande amico, come una persona di grande valore umano, oltre che come un musicista molto conosciuto e apprezzato”. Il sindaco Luciano Bacchetta inizia così la comunicazione odierna sulla situazione dell’emergenza da Covid-19, tributando l’omaggio, a 12 mesi dalla scomparsa, al tifernate che per primo perse la vita in Umbria a causa della pandemia da Coronavirus. “Ivano è stato il primo di una lunga serie di oltre mille umbri morti nel corso di questa drammatica annualità, nella quale il Covid-19 ha imperversato in tutto il nostro territorio regionale”, ha aggiunto il primo cittadino, rammentando: “allora eravamo tutti all’oscuro di quello che sarebbe accaduto, per cui la sua scomparsa fu un vero e proprio choc, terribile, non solo perché era un amico caro e vero, ma anche perché ci trovavamo di fronte a un nemico nuovo e sconosciuto, il Covid-19 che ancora continua a colpire a un anno di distanza”. A questo proposito Bacchetta ha fornito i numeri della giornata di ieri: 38 nuovi positivi, a fronte di 24 guariti. “Un pessimo dato, che continua a far gravitare Città di Castello e l’Altotevere attorno a numeri da zona rossa”, ha commentato il sindaco, aggiungendo: “purtroppo l’espansione della variante inglese ha colpito in maniera particolare il nostro territorio, dopo un periodo nel quale la nostra realtà era sostanzialmente ai margini della diffusione del contagio”. “Nell’ultima fase abbiamo assistito a una crescita consistente dei casi, con picchi impressionanti e il dato di ieri, dopo giorni nei quali il numero dei guariti era stato superiore anche di molto ai nuovi positivi, ci riporta purtroppo indietro in modo preoccupante”, ha rimarcato Bacchetta, che ha espresso l’aspettativa di conoscere quanto prima le decisioni che verranno assunte dalla Regione dopo il Dpcm del Governo.
“Da parte nostra, stiamo lavorando alacremente, di concerto con l’Usl Umbria 1, per arrivare all’apertura del secondo punto vaccinale di Città di Castello, che sarà allestito nella palestra dell’Istituto Ippolito Salviani”, ha sottolineato Bacchetta, nel ringraziare la dirigente scolastica Valeria Vaccari, “che si è messa immediatamente a disposizione e con sensibilità ha compreso che siamo di fronte a un’emergenza vera e dobbiamo tutti collaborare”. “Le istituzioni devono lavorare in sinergia rispetto a problematiche come questa e debbo dire che l’impegno della dottoressa Vaccari è stato encomiabile”, ha puntualizzato il sindaco, che ha concluso riferendo dei provvedimenti assunti ieri dalla Regione a proposito del vaccino Astrazeneca. “La Regione Umbria ha inibito la somministrazione in tutti i punti vaccinali delle dosi ricomprese nel lotto ABV2856”, ha chiarito Bacchetta, che ha osservato: “sembra ci siano stati problemi, tuttavia non siano scienziati e non possiamo giudicare, ma possiamo dire che sono segnali da tenere nella massima considerazione: è importante che i cittadini siano consapevoli che il vaccino è assolutamente indispensabile, ma è altrettanto importante che venga somministrato in assoluta sicurezza”. “Le vaccinazioni continueranno regolarmente al Cva di Trestina, dove verrà irrobustito l’organico degli operatori sanitari e saranno prese più prenotazioni, come ci ha garantito l’Usl Umbria 1”, ha precisato il sindaco.
Pallavolo serie B/M: trasferta a Foligno alla ricerca della terza vittoria consecutiva, per la in Job Italia Città di Castello
Torna a Foligno la Job Italia per affrontare l’EdottoRossi nella ottava giornata del minigirone F2 della serie B maschile. I biancorossi di coach Marco Bartolini vengono da due vittorie consecutive contro l’Italchimici Foligno e la Montesi Pesaro e vogliono continuare la striscia positiva che li ha portati al secondo posto della classifica con 10 punti su 6 partite giocate, dietro all’Ermgroup Sangiustino. Sono invece 2 i punti dei ragazzi di Piumi su 4 partite giocate, frutto di due sconfitte al quinto set con Bellaria in casa e al Pala Joan nel match di andata.
I folignati devono recuperare ancora le gare contro Pesaro e Bellaria, mentre i tifernati quella contro i romagnoli. All’andata Fuganti Pedoni e compagni giocarono due set di altissimo livello, volando sul 2-0 poi ci fu la riscossa di Bacca e Maracchia in particolare che trascinarono la partita al quinto set. Poi la Job Italia riprese in controllo della partite e chiuse per 3-2.
“In un campionato così spezzettato con partite rinviate e recuperi – afferma coach Marco Bartolini – è molto importante dare continuità ai risultati e riuscire ad allenarsi bene ed a ranghi compatti per crescere sia individualmente che di squadra.
Foligno avrà il dente avvelenato per la mancata rimonta dell’andata quindi dovremo stare particolarmente attenti, soprattutto agli elementi di esperienza che hanno militato in categorie superiori. Dovremo essere bravi a limitare i loro colpi in attacco e al servizio ed avere molta pazienza nelle rigiocate”.
Così in campo (Foligno, Pala Ciccioli, sabato 13 marzo, ore 18, arbitri Andrea Galteri e Giulio Bolici)
EDOTTO ROSSI FOLIGNO: Piumi, Maracchia, Bacca, Conti, Testagrossa, Cittadino, Grillo (L). A disp.: Mancini, Conti V., Nanni, Beddini, Trinati, Alessi (L2). All. Piumi.
JOB ITALIA CITTA’DI CASTELLO: Mattei, Fuganti Pedoni, Valenti (Marra), Cipriani, Raffanti, Zangarelli, Cioffi (L1). A disp.: Briganti, Cesari (L2), Cherubini, Marra (Valenti), Pitocchi, Celestini, Volpi. All. Bartolini.
Pinacoteca comunale di Città di Castello: per la mostra di Raffaello l’ingresso torna quello di un secolo fa. Completati gli accessi di via Oberdan
L’ingresso della Pinacoteca comunale torna quello di un secolo fa: dal portale che si affaccia sui gioielli rinascimentali di Palazzo Vitelli alla Cannoniera e del giardino all’italiana. “Si entrava da qui nel 1912, quando l’attuale sede del museo cittadino venne inaugurata dopo il restauro e la donazione al Comune da parte di Elia Volpi, si entrerà da qui il 18 settembre 2021 in occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata al cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio”, annuncia il vice sindaco con delega ai Lavori Pubblici Luca Secondi, insieme all’assessore alla Cultura Vincenzo Tofanelli, al termine del sopralluogo di stamattina nella dimora cinquecentesca dove sono stati completati i lavori strutturali per la realizzazione del nuovo ingresso e della nuova biglietteria della Pinacoteca comunale, che hanno ripristinato l’antico accesso al palazzo e da via Oberdan e saranno ora perfezionati dall’allestimento funzionale dell’edificio che una volta ospitava il custode.
“L’investimento da 130 mila euro finanziato attraverso un bando del Ministero dell’Interno ci consentirà di riportare Palazzo Vitelli alla Cannoniera nel solco della sua storia, riaprendo nel rispetto dell’iniziale idea progettuale del ‘500 l’originario ingresso in via Oberdan, ma soprattutto di valorizzare la Pinacoteca comunale attraverso la realizzazione di una biglietteria moderna e senza alcuna barriera architettonica”, sottolinea Secondi. “I visitatori non avranno ostacoli nel percorso di accesso al nostro museo e al loro arrivo potranno godere di una vista davvero straordinaria sulla facciata del Vasari e sul giardino all’italiana che sono tesori preziosi e rari nel panorama nazionale, oltre che beneficiare di servizi adeguati agli standard qualitativi più attuali”, evidenziano Secondi e Tofanelli, che nella visita di stamattina sono stati accompagnati dall’architetto del Comune Benedetta Rossi e da Silvia Consigli di Poliedro Cultura.
Il nuovo ingresso è stato realizzato attraverso lo smantellamento dei due scalini che guidavano al cancello del portale in pietra e la realizzazione di una rampa circolare a conchiglia, di forma e dimensione simile a quella originaria che nel Cinquecento permetteva di entrare a Palazzo Vitelli alla Cannoniera. Il manufatto, rivestito in pietra arenaria bocciardata, ha un’estensione di circa quattro metri lineari sull’attuale piano stradale di via Oberdan e ha una pendenza pari all’8 per cento, nel rispetto della normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche.
Nell’ambito dell’intervento sul portale sono state eseguite opere di ripulitura e restauro della parete in pietra e del cancello di accesso dei mezzi per movimentazione delle opere d’arte, con la sostituzione dei pannelli lignei deteriorati. Nei locali della palazzina attigua al nuovo ingresso, che ospitava la residenza del custode, è stata completata la pavimentazione, sono stati realizzati gli intonaci interni, la tinteggiatura, i servizi igienici, la scala interna e gli impianti per la creazione della biglietteria a piano terra e del book-shop al primo piano, per i quali saranno acquistati arredi e attrezzature. In attuazione del progetto di valorizzazione museale RIM – Rete Interattiva Museale Alto Tevere, che coinvolge dieci musei dell’Altotevere e di cui il comune di Città di Castello è capofila, nel loggiato al primo piano di Palazzo Vitelli alla Cannoniera verrà allestito un pannello descrittivo del giardino all’italiana, in italiano e in inglese.
“Ora l’attenzione si sposta sugli ulteriori lavori da 200 mila euro che la Regione ha appena finanziato nell’ambito degli investimenti per la fruizione post-Covid 19 di musei, teatri storici e istituti culturali pubblici”, precisano Secondi e Tofanelli. “Questo intervento darà continuità a quello appena realizzato, consentendoci di adeguare la fruibilità della Pinacoteca comunale alle esigenze moderne e di rispettare le normative post-Covid”, spiegano gli amministratori, che evidenziano come “al museo verranno dati un nuovo percorso di visita, a beneficio della scorrevolezza dei flussi di pubblico nelle sale più grandi, e una nuova dotazione tecnologica, con sistemi multimediali, come pannelli didattici e proiezioni digitali in alta definizione”.
L’investimento consentirà anche di migliorare l’illuminazione artificiale, di sistemare l’ex limonaia (la cosiddetta “manica lunga”), con l’allestimento di una sala conferenze dotata di sistema di videoproiezione e con l’installazione di una caldaia, e la zona che attualmente ospita la biglietteria, una volta ultimato il trasferimento dell’ingresso principale della Pinacoteca comunale. “Grazie all’accesso ai finanziamenti disponibili, l’amministrazione comunale investirà complessivamente oltre 300 mila euro nella completa riqualificazione della Pinacoteca comunale, un segnale importante nell’ottica della valorizzazione funzionale del centro storico e dei suoi contenitori culturali, ma anche nella prospettiva della grande mostra che in autunno dedicheremo a Raffaello Sanzio, alla quale Città di Castello si presenterà al meglio delle proprie possibilità”, concludono Secondi e Tofanelli, nel ringraziare “l’Ufficio Tecnico e l’Ufficio Cultura per il lavoro professionale che ha consentito di mettere in campo la progettualità necessaria a ottenere importanti risorse a disposizione degli interventi necessari”.
Cenni storici. Palazzo Vitelli alla Cannoniera venne eretto tra il 1512 ed il 1532 dalla Famiglia Vitelli in occasione del matrimonio tra Alessandro Vitelli e Angela De Rossi ed ultimato nell’assetto definitivo, nell’anno 1545. In occasione delle nozze venne probabilmente realizzato anche il giardino, completato dalle mura di recinzione e dal portale d’ingresso, che appunto risale alla prima metà del XVI secolo. Il giardino di Palazzo Vitelli alla Cannoniera era famoso nell’Europa del Cinquecento per la presenza di piante rare ed esotiche, tanto da dare all’intero complesso l’appellativo di ‘Palazzo del Giardino’.
Dai documenti sappiamo che qui erano “seminati erbaggi, spalliere di cotogne melograni et rose, luogo di delitia et degno di detto [Alessandro]”. Tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento venne realizzato il giardino all’italiana nell’assetto geometrico attuale, dove le siepi di bosso disegnano aiuole dalle forme geometriche e regolari, scandendo lo spazio. La struttura architettonica del complesso è rappresentata con precisione nella veduta riportata nel “Libro di piante di poderi, palazzi, botteghe e altro dell’illustrissima casa Vitelli” di Alessandro Nave del 1699, conservato presso la Biblioteca comunale tifernate. Dalla “Veduta del Palazzo Vitelli alla Cannoniera dalla parte del giardino”, si evince che l’ingresso al Palazzo
dal giardino era costituito da un portone di legno incorniciato da un bugnato cinquecentesco in pietra arenaria.
L’ingresso, leggermente sopraelevato rispetto al piano stradale, era collegato ad esso per mezzo di una rampa circolare “a conchiglia”. L’assetto architettonico dell’ingresso era ancora visibile nei primi anni del XX secolo, come appare dalla foto scattata il 30 Giugno 1912, in occasione dell’inaugurazione dell’attuale sede della Pinacoteca comunale, dopo il restauro e la donazione al comune da parte di Elia Volpi. Dall’immagine si osserva infatti la presenza del portone ligneo con la cornice in pietra arenaria.
Città di Castello: un incontro per far fronte comune contro il gap della viabilità in Altotevere, unanimità all’ODG di Castello Cambia
Il gruppo consiliare di Castello Cambia con un ordine del giorno, approvato all’unanimità durante il consiglio comunale di Città di Castello di lunedì 8 marzo 2021, ha proposto un’iniziativa pubblica per favorire l’assunzione di un impegno comune sulle infrastrutture a servizio dell’Alta Valle del Tevere da parte di tutti i soggetti istituzionali, sindacali e imprenditoriali interessati.
Il documento a firma dei consiglieri Vincenzo Bucci ed Emanuela Arcaleni, è stato presentato dal capogruppo Bucci: “Proponiamo che il sindaco e il presidente del consiglio comunale Francesca Mencagli di farsi promotrice nel più breve tempo possibile di una iniziativa che coinvolga in maniera diretta e operativa i parlamentari dell’Alta Valle del Tevere e della Valtiberina Toscana, le associazioni sindacali, imprenditoriali e i consigli dei Comuni interessati, non per fare il solito convegno che discuta di dettagli e di percorsi, ma per vincolare tutti i diversi protagonisti sociali ed economici ad un impegno comune per la realizzazione delle infrastrutture indispensabili, all’interno di un progetto complessivo capace di attirare le risorse del Recovery Fund anche in Altotevere, al fine di superare l’attuale isolamento del territorio”.
Nel richiamare il fatto che “la situazione di effettivo isolamento dell’Alta Valle del Tevere e della Valtiberina Toscana ha da tempo pesanti ripercussioni sulle attività socio-economiche di tutto il territorio”, Bucci ha detto “La ex Fcu, passata da pochi mesi alla Rete Ferroviaria Italiana, è ormai ridotta ad un vago ricordo di quello che fu la Ferrovia Appennino Centrale che collegava Perugia con Fossato di Vico e con Arezzo e dopo 134 anni dalla sua inaugurazione oggi registra pesanti tagli ed è attiva solo nella tratta Città di Castello-Ponte San Giovanni. La maggior parte del percorso è affidata agli autobus di Busitalia, mentre il treno viaggia ad una velocità inferiore ai 50 chilometri orari, cioè ad una velocità minore di quella dei treni di più di un secolo fa. Di fatto vengono negate tutte le motivazioni che portarono alla sua realizzazione, cioè collegare l’Umbria con la tratta ferroviaria adriatica e con la tratta centrale della Roma- Firenze e che, nella realtà delle cose, ogni progetto di ripristino della tratta Sansepolcro-Arezzo appare solo ideale chimera, così come la trasformazione della stessa Ex FCU in metropolitana di superficie, progetto tanto sbandierato quanto negletto.
La E78 Due Mari rischia di diventare una storica incompiuta, ma già è motivo di derisione per le popolazioni dell’Alta Valle del Tevere. Da più di 20 anni entra e esce dalle priorità infrastrutturali italiane, che suscita tonnellate di chiacchiere e centinaia di convegni e assemblee, fiumi di parole che per egoismi e miopie politiche, per strumentalizzazioni e incapacità, producono solo rinvii. La E78 è lunga 286 chilometri, tutti completati o in via di completamento a quattro corsie, mentre solo i 15 chilometri che traversano l’Umbria non sono stati realizzati. E’ del tutto inefficace, un progetto monco e imperfetto capace solo di ulteriore sperpero di denaro, l’attuale proposta di realizzare una corsia unica o una canna unica alla galleria della Guinza utilizzabile solo a senso alternato. La E45 da molti mesi occupa le cronache per il vergognoso stato di manutenzione in cui versa, contraddistinto da continue interruzioni e perenni lavori in corso che impediscono un collegamento sicuro verso l’Emilia-Romagna, mentre la mancanza di un raccordo con la Due Mari ostacola un collegamento utile con l’autostrada del Sole”.
Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha detto “ben venga il dibattito ma se già impegnano nella narrativa il punto di caduta le prospettive si limitano. Potrebbe essere una riunione e li potremmo fare un punto su tutte le infrastrutture”. Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, ha detto: “L’E45 c’è e ci investiranno ingenti fondi. Se i trasporti passano per Perugia va bene, perché dovremmo volere che i trasporti si fermassero a Città di Castello. Il raddoppio della Guinza non ha senso. Per avere la viabilità ci vuole domanda, che adesso può concentrarsi in e45 più sicura ma terza corsia non serve. Abbiamo problemi per andare al mare, ci sono le strade per arrivare sull’Adriatico. I flussi verso Fano sono privati non commerciali o economici. Dobbiamo completare raccordo con le Ville e avere raccordo con A1. Ora con le auto si arriva velocemente. In Trentino la ferrovia è stata trasformata in una metropolitana di superficie. Bisogna coinvolgere domanda ed offerta di trasporto”.
Giorgio Baglioni, capogruppo della Lega, ha detto: “La questione è annosa: perché progetti seri non sono stati fatti quando di Recovery Found ne arrivava uno all’anno. Parliamo ma avendo già un’idea della nostra soluzione, un contributo concreto. I cittadini hanno bisogno di risposte”. Mirko Pescari, capogruppo del PD, si è detto d’accordo con l’approccio di Lignani: “l’obiettivo è un confronto interistituzionale su come sia meglio superare l’isolamento. Le premesse sono però parte integrante dell’atto: su alcune valutazioni non tutti siamo d’accordo e si perderebbe condivisione ed autorevolezza. Asciughiamo il documento e teniamo il dispositivo”. Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra: “Siamo isolati, abbiamo bisogno di infrastrutture. Andiamo con forza a combattere per avere almeno il ripristino della FerroviaSansepolcro-Sant’Anna”.
Luigi Bartolini, consigliere dei Civici per Città di Castello: “Città di Castello aveva il Pil più alto dell’Umbria, perché siamo stati così penalizzati, Centro Fiere E 78. Il collegamento trasversale è stato fatto a Perugia e a Foligno non da noi. Nessuno si è mosso per la causa della Due Mari e della E45. Il problema è il collegamento con Marche e Romagna. La ferrovia c’è ma ho il dubbio che da un altro tavolo di concertazione escano fuori solo chiacchiere. Speriamo di no”. Gaetano Zucchini, capogruppo dei Democratici per Città di Castello, ha definita “giustificata la richiesta, bene convergenza dentro progetto condiviso non andiamo nello specifico. Lanciamo il cuore oltre l’ostacolo per mettere insieme tutti i soggetti decisori e della politica per mettere insieme energie e strategie che attraggono risorse economiche”.
Vittorio Morani, capogruppo del PSI, ha detto: “Lo sviluppo, il turismo e lo sviluppo del territorio passa per le infrastrutture. Una su tutte la e78. Forse non abbiamo santi in Paradiso ma io ricordo le parole del viceministro Nencini, che sosteneva la disponibilità subito di 100 milioni per terminare la strada entro il 2021. Il sindaco si è molto impegnato ma non è stato supportato dai politici di ogni colore seduti sulle grandi poltrone. Noi con altri abbiamo chiesto l’inserimento della FCU nello sfondamento a Nord. La FCU va inserita nelle priorità. Con il Ricovery Found arriveranno risorse per le infrastrutture”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha detto: “La E78 potrebbe dividere così come altre valutazioni in premessa. Votiamo il dispositivo senza dividerci. Dobbiamo capire con interlocutori esperti anche quale sia lo stato dell’opera. La non realizzazione della Due Mari è dovuta alla contrapposizione tra Città di Castello e San Giustino. Chi non l’ha fatta fare allora, che patrocina la causa delle 4 corsie è strano. Sono responsabilità vere, reali e non possono essere ignorate. Votiamo il dispositivo per avere grande unità, dato che lo sfondamento a Nord è un sogno per tutti ma prima bisogna che a Perugia si arrivi in tempi accettabili. Prima ripristiniamo l’indispensabile.
Chiamiamo tutti i rappresentanti istituzionali, abbiamo 4 parlamentari, la percentuale più alta d’Italia, tecnici ed economici per un sistema infrastruttura moderno”. Nella replica Bucci ha accettato di emendare il testo, salvaguardando il dispositivo. Si di Pescari e Lignani, Vincenti (ma invitiamo anche tecnici ed operatori dei trasporti), Bartolini, Morani, Procelli.
Città di Castello: da mercoledì 17 marzo nuovo sportello digitale “a casa tua”
Si chiama “Sportello a casa tua” ed è il nuovo servizio digitale che Umbra Acque attiverà da mercoledì 17 marzo. Una novità importante che permetterà all’utente di parlare con l’operatore di Umbra Acque grazie a una videochiamata, restando comodamente a casa. Il cliente potrà così effettuare in digitale tutte le operazioni tradizionalmente gestite presso gli sportelli fisici o tramite numero verde senza alcuna limitazione. Per farlo sarà sufficiente avere un computer con webcam o uno smartphone.
Il servizio, su prenotazione, sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16,15. Per fissare l’appuntamento, a partire da lunedì 15 marzo, sarà sufficiente chiamare l’800 00 55 43 (numero verde gratuito da rete fissa), oppure lo 075 501 43 01 (da cellulare); saranno richiesti nome, cognome, e-mail, cellulare, prestazione di cui si ha esigenza, giorno ed orario dell’appuntamento. Si riceverà immediatamente una mail di conferma e pochi minuti prima dell’ora dell’appuntamento un operatore di Umbra Acque contatterà telefonicamente il cliente per fornirgli il link a cui collegarsi per il video-incontro (questo per evitare il rischio di qualsiasi difficoltà di accesso da parte del cliente). Il cliente potrà a questo punto parlare in videochiamata con l’operatore per il servizio o le informazioni richieste.
Un servizio fruibile da tutti che va a completare l’offerta digitale fornita da Umbra Acque. Lo “Sportello a casa tua” affiancherà gli attuali canali di contatto come il portale web (www.umbraacque.com), alla sezione My Umbra Acque, l’App My Umbra Acque, il call center (800005543 numero verde gratuito da rete fissa, 075 501 43 01 da cellulare).
Il nuovo sportello rappresenta in questo momento un’innovativa e funzionale alternativa allo “sportello commerciale di Perugia”, agli “sportelli digitali” e agli “sportelli digitali Digipass”, essendo questi temporaneamente chiusi per il protrarsi del rischio Covid.
“L’attivazione del nuovo sportello digitale – afferma l’amministratrice delegata di Umbra Acque Tiziana Buonfiglio – rappresenta senza dubbio un nuovo importante tassello sul fronte della vicinanza agli utenti e alle loro rinnovate esigenze. L’innovazione con la digitalizzazione dei servizi è il futuro, specie in questa fase di pandemia che ha rivoluzionato il nostro modo di vivere e di lavorare.
Garantiremo un contatto seppur virtuale con l’operatore – spiega Buonfiglio – , a disposizione della clientela che, attraverso una semplice videochiamata, potrà effettuare tutte le operazioni di cui ha bisogno, nessuna esclusa. In Umbra Acque fra il 24 novembre 2018 e il 20 dicembre 2019 erano stati aperti 5 sportelli digitali localizzati sui territori di Città di Castello, Umbertide, Gualdo Tadino, Todi e Castiglione del Lago e sono in progettazione su Gubbio e Marsciano. Questa nuova ulteriore modalità di sportello digitale nasce da un progetto realizzato dal Gruppo Acea e si innesta in questa fase di transizione digitale accelerata e consolidata dalla congiuntura sanitaria. Le connessioni da remoto e lo smart working – conclude l’Ad di Umbra Acque – si stanno trasformando da strumento di welfare evoluto a nuova normalità e rinnovata prossimità ai clienti delle organizzazioni di lavoro resilienti, quale vogliamo essere per abitare il futuro”.
“Il Covid ci ha costretti a misurarci con nuove modalità di lavoro e di offerta di servizi che fino a un anno fa erano impensabili – afferma il presidente di Umbra Acque, Filippo Calabrese -. Stiamo vivendo un processo di digitalizzazione senza precedenti e Umbra Acque sta dando risposte importanti e rapide ai cittadini anche su questo fronte. I vantaggi di un servizio digitale come questo sono molteplici: intanto perché internet è strumento veloce e comodo e grazie ad uno sportello semplificato come questo, infatti, è possibile avere informazioni senza il bisogno di doversi recare fisicamente agli sportelli. Senza dimenticare – conclude Calabrese – che il cittadino ha la possibilità di ridurre sensibilmente i tempi di attesa e allo stesso tempo di richiedere i servizi desiderati senza vincoli di orari o luogo”.
Edilizia sociale: oltre un milione di euro stanziati dalla regione per la manutenzione di 72 alloggi in otto comuni umbri. Interventi anche a Città di Castello e San Giustino
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle politiche abitative Enrico Melasecche, ha assegnato all’Ater la somma di 1.077.746 di euro, destinata al finanziamento di interventi di manutenzione “leggera” sugli alloggi di edilizia sociale.
“Questo importante finanziamento – ha affermato l’assessore – consente all’Ater di realizzare lavori di manutenzione ed efficientamento, con una spesa non superiore ai 15.000 euro ad alloggio, che sono indispensabili per rendere immediatamente disponibili appartamenti sfitti.
Gli interventi ritenuti prioritari sono stati selezionati tenendo conto oltre che dei criteri stabiliti dalla normativa in materia anche dalla disponibilità complessiva del patrimonio di edilizia sociale nell’intero territorio regionale e non utilizzato, con l’obiettivo della diminuzione del disagio abitativo. Altro parametro di riferimento è, come di consueto, la richiesta non soddisfatta di alloggi sociali espressa nelle graduatorie approvate dai Comuni. Gli interventi finanziati – ha concluso l’assessore Melasecche – hanno la caratteristica dell’immediata cantierabilità in quanto dovranno essere realizzati dall’Ater entro sessanta giorni dal provvedimento regionale di concessione del finanziamento”.
Complessivamente gli alloggi oggetto di ripristino, individuati in base alla graduatoria tecnica fissata con parametri obiettivi dall’Ater, sono 72 così localizzati:
Amelia 15 alloggi 222.746 euro
Città della Pieve 4 alloggi 60.000 euro
Città di Castello 10 alloggi 150.000 euro
Gubbio 7 alloggi 105.000 euro
Montefalco 3 alloggi 45.000 euro
Narni 17 alloggi 255.000 euro
Orvieto 13 alloggi 195.000 euro
San Giustino 3 alloggi 45.000 euro
Pallavolo serie B/M: ERM Group San Giustino di nuovo tra le mura amiche nella gara di recupero contro la Montesi Pesaro
Ancora un match casalingo per la ErmGroup Pallavolo San Giustino, il quarto su un totale di cinque gare. Alle 18 di sabato 13 marzo, scenderà in campo al palasport di via Anconetana la Montesi Pesaro, formazione anch’essa alle prese con le difficoltà legate al Covid-19, che finora ha potuto giocare due sole volte, perdendo in entrambe le circostanze. Tutto questo ha contribuito un tantino a raffreddare il clima di entusiasmo che nella città marchigiana ha ricreato il ritorno dopo tanto tempo nella Serie B maschile della locale portacolori, allenata dal duo Fabbietti-Silvestrini, la cui rosa è più valida di quanto al momento dicano i risultati: un palleggiatore di personalità chiamato Tommaso Mandoloni e schiacciatori del calibro di Matteo Schiaratura e dei veterani Francesco Cardinali e Francesco Pimpinelli.
La gara si gioca di sabato poiché costituisce il recupero della sesta giornata (prima di ritorno) nel girone F2 e giovedì prossimo, 18 marzo, alle 20.30, andrà in scena a Pesaro quella che avrebbe dovuto essere la prima partita stagionale, programmata per il 23 gennaio scorso. La ErmGroup è stata finora protagonista di un percorso netto (4 vittorie su altrettante partite disputate e sempre con il risultato di 3-0) che l’ha portata in testa alla classifica a punteggio pieno e ora intende difendere il primato raccogliendo il più possibile per portarlo in dote nella fase successiva. Dal momento che fino al 21 la compagine biancazzurra giocherà per due volte alla settimana, diventa importante per il gruppo saper gestire al meglio anche le energie fisiche e mentali. Un ulteriore dato positivo è il rientro anche del libero Leonardo Di Renzo e quindi d’ora in poi coach Moretti può finalmente lavorare con l’organico al 100%. L’obiettivo di partenza rimane quello di dare un seguito alla striscia positiva iniziale, cercando tuttavia di mantenere una certa regolarità di rendimento che eviti situazioni come quella di mercoledì nel terzo set, quando Conti e compagni – avanti di 13 lunghezze – sono incappati in un improvviso black-out che ha permesso agli avversari di avvicinarsi fino a -3, salvo poi riprendere in mano le redini e andare a chiudere la partita. Dai suoi ragazzi, i tecnici Nardi e Moretti si attendono pertanto una risposta più convincente sotto questo profilo, prediligendo la continuità agli “strappi” e potendo contare su un Puliti che sta ricominciando a caricare il braccio alla sua maniera. Di Renzo ci sarà, ma spetterà di nuovo al giovane Piazzi il compito di svolgere le mansioni di libero.
Alla luce di questo, quindi, il 6+1 di partenza vedrà la conferma della diagonale composta da Alessio Sitti e Leonardo Puliti, dei centrali Mirko Miscione e Giulio Cesaroni, dei laterali Rinaldo Conti e Filippo Agostini e del libero Lucio Piazzi. Coppia in questo caso femminile, proveniente dalla Toscana, alla direzione della gara: primo arbitro è Michela Fiori di Lucca, secondo arbitro Dalila Viterbo di Livorno. Come sempre, gli sportivi potranno seguire le immagini in diretta della partita, con assieme il commento, sulla pagina Facebook della Pallavolo San Giustino.