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Sansepolcro: questa sera su retesole (ch 13) torna In Primo Piano. Ospite Andrea Laurenzi (Pd – In Comune)

Nuovo appuntamento con In Primo Piano. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi ed in onda questa sera dalle ore 21,15 su retesole (ch 13) il capogruppo di PD In Comune, Andrea Laurenzi

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri 28 guariti e 26 nuovi positivi. Numeri sempre alti, servono maggiori controlli e necessario massimo sforzo nel rispettare le regole. Polemich esu social pretestuose”


“I dati di ieri ci parlano di 26 nuovi positivi al Covid-19 e di 28 guariti”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha aggiornato così la situazione della pandemia a Città di Castello, puntualizzando che “i numeri sempre alti del contagio, seppur in impercettibile miglioramento, continuano a rendere e necessario rispettare le regole e anche controllare che questo avvenga, specie nei luoghi pubblici e nei parchi cittadini”.

“Le forze dell’ordine stanno facendo in modo encomiabile il loro dovere e non appartiene certo alla mia cultura creare uno stato di polizia, ma i controlli dovranno aumentare”, ha chiarito il primo cittadino, che ha osservato: “capisco che i nostri giovani abbiano bisogno di vivere la propria età e di avere una socialità dopo un anno durissimo, ma le norme ci impongono una rigidità che deve essere rispettata”.

“Stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel con la prospettiva della vaccinazione di massa, che ci dicono partirà tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile con una dotazione di dosi molto consistente in grado di poter aggredire efficacemente la diffusione del Coronavirus, ma prima di concretizzare appieno questo obiettivo dobbiamo fare il possibile per continuare a rispettare al massimo le normative nella fase attuale, che è la più dura e terribile”, ha rimarcato Bacchetta, ricordando anche “il sacrificio delle scuole ancora chiuse, al pari degli asili nido, che per prudenza a Città di Castello abbiamo deciso di non riaprire per una ulteriore settimana dopo l’ordinanza della Regione, visto che la circolazione del virus è sempre importante”.

Nel prendere atto che le operazioni di vaccinazione degli operatori sanitari, degli ultraottantenni e del personale della scuola “sono finalmente più dinamiche e fluide rispetto all’inizio anche presso il nostro Cva di Trestina”, Bacchetta ha riferito dell’incontro di stamattina con l’Usl Umbria1. “Abbiamo avuto un confronto con il direttore del Distretto Sanitario Alto Tevere dottoressa Daniela Felicioni, che ringrazio, nel quale come amministrazione comunale, di concerto con la Provincia di Perugia, abbiamo messo a disposizione un’ulteriore soluzione logistica per il secondo punto vaccinale di Città di Castello, che diventa importantissimo in vista della vaccinazione di massa e che speriamo di aprire presto”, ha spiegato il sindaco. A questo proposito il primo cittadino non ha voluto replicare “a chi sui social imperversa in maniera risibile con argomentazioni pretestuose”.

“Li invito a informarsi meglio, a essere meno prevenuti e a studiare di più”, ha sottolineato Bacchetta. Il sindaco ha, quindi, concluso con un augurio in occasione della Giornata Internazionale della Donna. “Fra i tanti effetti negativi della pandemia, con le sue limitazioni – ha detto – c’è anche quello di poter festeggiare poco e male l’8 marzo, per cui a tutte le donne facciamo i nostri più grandi auguri, anche perché sono tra coloro che hanno subito le maggiori conseguenze di questa emergenza sanitaria, tra le difficoltà della famiglia e del lavoro”.

“Voglio salutare in particolare le adolescenti, perché so quanto soffrono per la pandemia, che ha annullato il confronto, il contatto, le prime esperienze di questa fase particolare della loro vita”, ha aggiunto Bacchetta, che ha evidenziato: “da un anno i nostri ragazzi e le nostre ragazze non riescono più a frequentarsi normalmente, per cui mi sento di fare tanti sinceri auguri alle nostre adolescenti, sperando che il prossimo 8 marzo saranno ragazze libere di fare la propria vita e di vivere serenamente la propria giovinezza”.

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Citta’ di Castello: interpellanza dei Civici per Castello sulla presidenza della commissione controllo e garanzia

Nel consiglio comunale di lunedì 1 marzo 2021 di Città di Castello, Filippo Schiattelli, capogruppo dei Civici per Città di Castello, ha presentato un’interpellanza nella quale ha chiesto informazioni su “i fatti avvenuti il 14 gennaio 2021 in occasione della elezione di Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, a presidente della Commissione Controllo e Garanzia nel corso della quale il sindaco Luciano Bacchetta ha rivelato che il consigliere aveva una causa con l’azienda. Chiediamo di spiegare i motivi e le argomentazioni per cui ha deciso di mettere in relazione questa notizia con l’espletamento delle funzioni. Come ne è venuto a conoscenza? E’ indispensabile fugare ogni dubbio in merito alla piena legittimità dei lavori”.

Il sindaco Luciano Bacchetta ha detto: “Non riesco a capire il senso di questa interpellanza a cui non faccio nessuna fatica a rispondere. Conoscevo di questa azione legale perché alcuni giorni prima i livelli apicali di SOGEPU mi hanno comunicato la loro intenzione di adire alle vie legali per lacune dichiarazioni fatte da Bucci e considerate lesive della loro professionalità e dell’immagine dell’azienda. Io non sono intervenuto nel merito e non ho voluto sapere i motivi – la mia opinione è che queste iniziative non servono a nulla – ma pensavo chye non gfosse opportuno mischiare queste due vicende. I dubbi sull’elezione di Bucci sono però di natura politica essendo stato eletto con un voto della maggioranza ed anche la minoranza, Forza Italia per esempio, era furibonda per questa elezione. Non potevo dire di desistere perché avrei fatto un’interferenza”.

Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha detto “A me interessa capire le risposte del sindaco Bacchetta. La domanda non è relativa a chi ha deciso l’azione legale ma come mai il sindaco ha tirato fuori questa notizie riservata che riguardava un consigliere in quel momento eletto presidente della Commissione, l’ha rivelato in sede pubblica, non so ma non credo se ne aveva prima parlato con il diretto interessato per chiedere se fosse d’accordo con la divulgazione ma non mi risulta. Una notizia lesiva della sua persona e assumendola come motivo di una diminuzione delle sue prerogative e dei suoi diritti di consigliere. Su questo deve dare una risposta: in quanto denunciato il consigliere Bucci non potesse assumere una presidenza di Commissione. Che una abbia subito una denuncia e il processo non è ancora iniziato, ma si sia fatto un processo istituzionale, su questo bisogna avere chiarimenti. Mi sembra molto grave e deve dare risposta. Quando l’ha saputo non è importante. La denuncia non è di oggi. E’ stato leso anche il rispetto delle istituzioni,. Avrebbe riservato a chiunque questo trattamento. Lei dovrebbe fare una riflessione. Anche il segretario comunale ha risposto che non c’è incompatibilità”. Mirko Pescari, capogruppo del PD, ha detto: “Una riflessione di metodo: Negli ultimi cinque anni abbiamo indossato casacche diverse. L’aspetto rilevante è il rapporto tra eletti e le articolazioni del sistema e la provocazione dell’interpellante. In quella commissione ci sono alcuni elementi di opportunità politica. Le reazioni anche di minoranza sono state eloquenti e hanno gridato all’illegittimità dell’elezione di Bucci. C’è un problema di opportunità che anche l’azienda ha sottolineato e i legali dell’azienda l’hanno consigliata di badare bene al rapporto con la commissione. Secondo me fermo restando l’incomprimibile diritto degli amministratori di SOGEPU a difendere la loro onorabilità questo non è un elemento dietro il quale nascondersi o evitare il necessario rapporto tra azienda e proprietà, che è il comune di Città di Castello, consiglio e commissioni sono la massima assise del proprietario. Questa è la legge se in un momento di conflitto estremo. Se il sindaco ha invitato a riflettere sull’opportunità non c’è niente di male. Siamo contentissimi anche di un accordo spartitorio se serve a mandare avanti il lavoro. Dovresti ammettere che l’accordo trovato a poco a che fare con interessi dei cittadini e molto con alcune storie personali”. Vittorio Morani, capogruppo del PSI, ha detto: “Non entro nel merito di cui ha parlato il sindaco. Siamo consapevoli che ognuno rappresenta una parte politica e questa interpellanza non aiuta il lavoro di una commissione voluta dalla maggioranza. Cerchiamo di essere costruttivi per la città. Superiamo le ruggini e pensiamo alle emergenze che sono in corso. Non condivido l’interpellanza, la respingiamo al mittente”. Marco Gasperi, capogruppo del Gruppo Misto, ha precisato: “Ciò che Schiattelli chiede è istituzionale: perché è stata presa questa iniziativa dentro un contesto istituzionale. Un sindaco viene informato di un fatto del genere. E’ ovvio ma se Bucci ritiene di essere stato leso deve denunciarlo, io lo farei. Il problema è poi politico: SOGEPU, il controllato, vuole decidere se farsi controllare dal controllore”. Cesare Sassolini, capogruppo Forza Italia, ha detto: “Il sindaco poteva divulgare questa notizia? E’ stata divulgata in una sede istituzionale non data alla stampa. Non è un’ingerenza, anch’io ritenevo inopportuna l’elezione di Bucci ma soprattutto valutavo i risvolti tecnico-legale. Non facilitano il lavoro della commissione, mi aspettavano che il presidente portasse gli atti all’attenzione dei commissari. Quando si è coinvolti, è difficile essere terzi ed imparziali. Io non ero d’accordo con le modalità di elezione e non ho più partecipato ma non mi sono opposto”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia e presidente della Commissione Controllo e Garanzia, ha detto: “Dobbiamo garantire il livello istituzionale da parte di tutti. Io mi impegno a risolvere se ci sono elementi critici, sono responsabile. La giustizia è lenta e questi sono solo di ostacolo. Il sindaco non lo sapeva da poco, la denuncia è di due anni. Cercherò di difendermi ma il livello istituzionale è salvaguardato”.

Il sindaco: “Non c’e nessun aspetto legale, ho parlato di opportunità politica, perché qualche giorno prima, SOGEPU mi ha comunicato l’azione legale. Non li ho incoraggiati ed io ho comunicato la notizia in una sede istituzionale perché rendeva inopportuna la nomina del presidente”.

Arcaleni: “Stiamo aspettando la lettera annunciata al presidente Goracci. Il consiglio accetterà che la maggiore partecipata si sottrae ai quesiti del consiglio per Bucci, che si è detto disponibile a lasciare la presidente al vice?”. Nella replica Schiattelli ha detto: “Siamo usciti molto fuori dal tema. Ho invitato ad attenersi all’argomento. Non volevo essere provocatorio ma domanda legittima sul funzionamento delle istituzioni rispetto all’agibilità del ruolo. I tribunali sono altrove. Il sindaco ha già fatto bene a sollevare la questione: è la normalità che una partecipata denunci un consigliere? Gli esercizi di retorica che ho sentito sono inutili. Da quali pulpito vengono le paternali? Non starò qui a riportare le conseguenze delle scelte dentro le delegazioni consiliari di alcuni partiti. Io ho fatto scelte in coerenza con le promesse fatte agli elettori. Sofferte e non per vantaggi personali. Questo atteggiamento non aiuta ad affrontare i gravi problemi che abbiamo davanti”.

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Città di Castello: stop alla tre giorni in canoa. Paoloni “gara nazionale abbiamo deciso di fermarci per il bene di tutti”

«Con profonda amarezza e anche con un gran senso di responsabilità, annunciamo che la gara nazionale di discesa in canoa del Tevere non si farà». A dirlo è stato il presidente del Canoa Club Città di Castello, Sandro Paoloni, a qualche giorno dall’inizio della manifestazione.

«L’evento era pronto secondo le nuove regole dettate dalla Federazione per limitare la pandemia da Covid – ha detto ancora il numero uno biancorosso – grazie ai nostri volontari avevamo già preparato il campo da gara seguendo le indicazioni e, come accade ogni anno, avevamo ripulito un lungo tratto del fiume Tevere per renderlo adeguato anche ai più piccoli».

Una organizzazione perfetta, come da caratteristica del Canoa Club

«Le nostre competizioni potevano prendere il via – ha ribadito Paoloni – sono eventi di carattere nazionale, a cui partecipano sportivi professionisti. Per cui avevano tutte le carte in regola per poter effettuare la due giorni di gare: sarebbe stata un piccolo ritorno alla normalità per la nostra cittadina, oltre che un momento importante per il club, visto che da Città di Castello vengono scelti gli atleti che parteciperanno ai vari stage nazionali».

Al termine di una lunga riflessione, invece, la società ha deciso lo stop.
«Negli ultimi giorni sono stato molto a contatto sia con i vertici del Comune che con quelli della federazione umbra e del Coni umbro – ha detto ancora Paoloni – e visto l’andamento della pandemia nella regione insieme a quanto accade nella nostra città e tenuto conto anche dell’ultima ordinanza della presidente Donatella Tesei, abbiano deciso di fermarci, in accordo con i vertici regionali e comunali. Uno stop per riprendere al meglio il prossimo anno…»

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Pallavolo serie B2/F: Autostop Trestina, continua la striscia positiva, vittoria da tre con Corridonia

Continua la strisca positiva dell’Autostop Trestina che dopo la bella vittoria infrasettimanale a Trasimeno, torna a vincere tra le mura amiche del Palafemac 3 a 1 (dopo quattro trasferte consecutive) contro la Corplast Corridonia (Mc), nella settima giornata di serie B2 F girone I1.
Nello starting six partono Mancini e Cicogna a posto a4, Ragnacci e Cerbella centrali, Bertinelli e Giunti pallegiatore-opposto; Cesari libero, tornano a disposizione di Coach Rossi sia Lillacci che capitan Tarducci.


Partono subito alla grande le ospiti, che sbagliano poco e sono molto incisive in attacco, spingono notevolmente in battuta con un’ottima Benedetti che mette spesso in difficoltà la ricezione trestinese con una battuta al salto davvero efficace. C’è equilibrio ma solo fino a metà set (11-15 per le marchigiane), le bianconere non riescono a ridurre il gap che si è formato e il set si chiude 25 a 17 per le ospiti.
Nel secondo set Lillacci sostituisce Cesari e Tarducci rileva Giunti: è proprio il capitano a suonare la carica e spronare le compagne che ritrovano lucidità e grinta, con Mancini e Cicogna che da posto 4 cominciano a trovare i giusti varchi, grazie anche a una ricezione precisa e costante: vita facile per le bianconere che chiudono il frangente 25 a 13.


Nel terzo set torna l’equilibrio, si gioca punto a punto, Corridonia ritrova gli attacchi vincenti di Partenio e Benedetti, sempre pungente anche dalla seconda linea: le bianconere difendono molto e sono più incisive nel contrattacco, ancora con bomber Tarducci e la coppia delle centrali Cerbella-Ragnacci, sempre ben servite da Bertinelli (19-15); poi l’Autostop ingrana la quarta, anche grazie a tre errori ospiti, e si porta sul 2 a 1 (25-18).
Ormai Trestina è in palla e vuole chiudere anche il quarto set: sul 13 a 6 coach Marega è già costretto a chiamare il suo secondo time-out, le marchigiane sono ormai in calo fisico, le bianconere ancora con il suo capitano volano a + 13 (17 a 7); coach Rossi inserisce Paradisi per Ragnacci che mette a terra la palla del 23 a 8, poi c’è posto anche per la giovanissima Letizia Montacci, al suo esordio in campionato che chiude set e partita (25 a 9).
Top scorer dell’incontro capitan Tarducci con 18 punti.


Ancora da definire il recupero della 4a giornata di campionato, mercoledì 10 sempre al Palafemac contro la BCC-Fano PU; certa invece l’ottava giornata sempre al Palafemac, sabato 13 Marzo alle ore 21, contro il Cattolica Volley.

Autostop Trestina – Corplast Corridonia 3-1: 17/25 – 25/13 – 25/18 – 25-9
AUTOSTOP TRESTINA: Tarducci 18, Cerbella 11, Cicogna 10, Ragnacci 9, Mancini 7, Giunti 2, Bertinelli 1, Paradisi 1, Montacci 1, Cesari (L1), Lillacci (L2) NE: Polenzani, Giambi.

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“Cura, prendersi cura, economia della cura, un punto di vista femminista, storico ed economico”. Iniziativa delle Consigliere di Parità della Regione Umbria e delle Province di Perugia e Terni

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Nell’ambito delle iniziative per l’8 marzo, giornata internazionale per i diritti delle donne, le Consigliere di Parità Regione Umbria e Provincia di Perugia e Terni, Monica Paparelli, Giuliana Astarita e Maria Teresa Di Lernia, organizzano per il 10 marzo dalle ore 17 alle ore 19 un seminario online sul tema della cura che riguarda lavori indispensabili quali la riproduzione, il prendersi cura delle relazioni come del vivere l’ambiente, l’economia della cura che non è soltanto lavoro domestico non retribuito ma ripensare all’economia del welfare interverranno oltre le tre consigliere:


Letizia Paolozzi, giornalista, scrittrice, da anni impegnata sulle tematiche di genere;
Alberto Leiss, giornalista e scrittore, attivista associazione Maschile plurale;
Silvia Doria, sociologa, docente Università Roma Tre, studiosa di pratiche organizzative, economiche, lavoro.


Il meeting avverrà su piattaforma Zoom
id riunione: 95428368808
passacode 765800
diretta facebook pagina Consigliere di Parità Umbria

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8 Marzo: sentita cerimonia sotto la targa commemorativa delle partigiane sul muro dell’ex carcere femminile di Perugia

Nessuna festa oggi, ma una commemorazione sotto la targa commemorativa delle partigiane, recentemente ripristinata dalla Provincia di Perugia. Una cerimonia semplice ma molto sentita, ai piedi una corona di garofani rossi e mimose per non dimenticare. Roberta Perfetti dell’ANPI sezione partigiane d’Italia prende la parola ringraziando la Provincia di Perugia per aver riposizionato la targa con i nomi della detenute nell’allora Carcere femminile di Perugia “Abbiamo cominciato l’anno scorso a mettere fiori ai piedi di questa lapide come omaggio alle antifasciste prigioniere politiche che nel ‘42-’43 hanno partecipato alla lotta armata.

Quello di oggi è un atto di riconoscenza per aver lottato e sofferto per conquistare i diritti che ci sembravano scontati e che non lo sono. Essere sotto questa lapide dà uno spessore più forte a questa giornata che da festa diventa atto di riconoscenza”.
“Era un dovere della Provincia ripristinare questa targa. Il dovere delle istituzione è quello – ha ricordato Erika Borghesi in rappresentanza della Provincia di Perugia – di preservare la memoria, unico modo per affermare i diritti della donne. Oggi ricordiamo le donne antifasciste imprigionate nel carcere di Perugia, donne fortemente determinate ad affermare libertà, democrazie e emancipazioni. Molte di loro furono partigiane altre si impegnarono nelle Istituzioni. Oggi non è la festa della donna è un giorno che deve ricordare a tutti che i diritti conquistati dalle donne non vanno messi in discussione, a fare le spese della pandemie sono le donne dal punto di vista lavorativo, sociale e personale senza contare i tanti femminicidi di questi primi mesi dell’anno. Parleremo di festa quando veramente le donne saranno un valore aggiunto per la nostra società”.

“Queste sono state donne straordinarie – ha detto Mirella Alloisio partigiana classe 1926 –. In carcere si facevano portare libri (era molto difficile reperirli) perché avevano capito che solo studiando sarebbero riuscite a cambiare le cose. Si stavano preparando per affrontare la società dopo la caduta del fascismo perché sapevano che sarebbe caduto”.
Hanno partecipato alla cerimonia API Partigiane d’Italia, ANPI 28 Marzo, ANPI Bonfigli-Tomovic, ANPI Studentesca, UDI, OMPHALOS, ANPPIA, RU2020, CGIL e Francesca Candori ANPI Perugia.

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Città di Castello: 8 marzo il viva alle donne con la mimosa in mano di Luisa Zappitelli, 109 anni. La nonna d’Italia che stupisce ancora per la sua straordinaria vitalità


“Viva le donne auguri a tutte buon otto marzo”. Dalla finestra della sua abitazione a Citta’ di Castello, dove vive con la figlia Anna rispettando tutte le precauzioni anti-covid, ancora una volta la “nonna d’italia, Luisa Zappitelli, “Lisa”, ha voluto tributare a tutte le donne il proprio sostegno e vicinanza e ricordare un otto marzo particolare gia’ scritto nei libri di storia. Con un ramoscello di mimosa in mano, un gentile omaggio di un cittadino di Citta’ di Castello, nonna Lisa da dietro la mascherina indossata come si deve ha sussurrato con la solita determinazione e orgoglio una sorta di inno a tutte le donne nella giornata simbolo della difesa di quei diritti e delle giuste rivendicazioni sociali che l’ha vista protagonista 47 anni quando ha votato per la prima volta assieme ad un gruppo di incredule coetanee e poi lo ha fatto sempre fino ad oggi senza mai disertare una volta le urne.

Un record che le è valso in occasioni piu’ o meno ufficiali menzioni e sottolineature del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (nel 2018 proprio nel discorso ufficiale della giornata Internazionale della donna), per essere il simbolo vivente della battaglia delle donne per la conquista dei diritti sacrosanti non solo quelli sanciti dalla Costituzione. Ha compiuto 109 anni Luisa Zappitelli, nel novembre del 2020 (e’ nata l’11 novembre del 1911 a Villa del Seminario a Citta’ di Castello) la signora di Città di Castello e’ tra le persone più longeve d’Italia. Per lei niente festa con parenti e amici a causa del Covid, ma proprio da questa ultracentenaria, da sempre sensibile ai temi di attualità, è arrivato un chiaro messaggio sul rispetto delle regole e distanziamenti vari. “Mettete la mascherina mi raccomando, questo virus è un brutto diavolo”, è andata sempre ripetendo in questo anno marchiato dal Covid. Un messaggio forte che oggi ha ribadito dalla sua finestra indossandola e tenendo in mano quel ramoscello di mimose che ha stretto con orgoglio e con lo stesso orgoglio con la figlia Anna Ercolani accanto ha rilanciato con determinazione, volontà e concetti gia’ espressi sul vaccino. “Mi vaccinerò contro il Covid appena me lo permetteranno, nei medici ho avuto sempre tanta fiducia”.

“Nella mia vita ho sempre seguito tutto quello che i dottori mi hanno detto di fare e ho sempre preso tutte le medicine”, aggiunge. Al suo appello- augurio alle donne nel giorno dell’8 marzo si è unito anche il sindaco Luciano Bacchetta, assieme agli assessori Luciana Bassini, Rossella Cestini, Michela Botteghi e a tutta la giunta nel ringraziare ancora una volta nonna Lisa per quello che rappresenta e per come lo fa con la forza straordinaria di una giovane donna nel mettere in evidenza ogni volta valori, ideali e situazioni di grande impatto sociale. Grazie nonna Lisa”. Seconda di sei fratelli, 3 maschi e 3 femmine poi rimasta vedova in giovane età con una famiglia da tirare su, Nonna Lisa, (è nata l’8 novembre 1911 a Villa Seminario di Città di Castello) ha più volte ribadito da fervente cattolica, che la sua “ricetta segreta” contro le malattie è “pregare il Signore” e rispettare le regole: ha ricordato di aver contratto durante la sua vita diverse influenze, tra cui la terribile “Spagnola”, ed una brutta polmonite tanti anni fa che ancora non dimentica. “Ma grazie a Dio – ha precisato – sono sempre guarita in poco tempo, ce l’ho fatta ed eccomi qui”.

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Covid 19 a Sansepolcro: Cornioli “oggi registriamo 11 nuovi positivi, negli ultimi sette giorni i casi sono stati 53”

Oggi il report della Asl indica 11 nuovi positivi a Sansepolcro. Negli ultimi sette giorni i casi totali sono stati 53, in aumento rispetto alla settimana scorsa (+13). Nelle sei settimane precedenti, infatti, abbiamo avuto 13, 11, 16, 37, 62 e 40 casi.

Da tre settimane siamo Zona Arancione decretata dal Ministero della Salute e lo saremo anche la prossima. Da domani tutte le scuole di Sansepolcro sono in didattica a distanza. Il dpcm entrato in vigore il 6 marzo prevede infatti che, in presenza di varianti o con incidenza superiore a 250, il Presidente della regione possa disporre la sospensione dell’attività didattica in presenza. L’incidenza di oggi a Sansepolcro è 341.

A tutte le famiglie che hanno persone in quarantena raccomandiamo di isolarli il più possibile visto che potrebbero essere positivi e che altri membri del nucleo familiare possono continuare ad uscire.

Ricordo che la situazione è costantemente monitorata dal Comune assieme ad ASL Toscana sud est, Regione Toscana e Prefettura. Il tracciamento da parte del settore Prevenzione della ASL viene effettuato mettendo in quarantena i contatti stretti di sospetti contagi da variante, non più quelli avvenuti negli ultimi 2 giorni ma quelli avvenuti negli ultimi 14.

La situazione della RSA San Lorenzo sta gradualmente tornando alla normalità ed è stabile rispetto alla settimana scorsa.

Ricordiamo a tutti che quando si hanno anche dei MINIMI SINTOMI che ormai conosciamo tutti, dobbiamo isolarci, fermare la famiglia per capire l’entità della situazione. Solo con atteggiamenti responsabili possiamo, tutti insieme, uscire da questa pandemia.

Ecco quindi il resoconto che facciamo ogni domenica: dall’inizio della seconda fase dell’emergenza, al Borgo i positivi totali sono 607 (in questa settimana + 53). Dei 607 casi totali, 467 sono guariti (+ 47 in questa settimana). Gli attualmente positivi sono 125. Di questi, 112 sono in isolamento domiciliare, 9 ricoverati in ospedale e 4 in strutture di cure intermedie. A loro vanno i nostri migliori auguri di pronta guarigione. In questa settimana c’è stato il decesso di due nostri concittadini. Giungano alle famiglie le più sentite condoglianze. Dall’inizio della seconda fase sono deceduti 15 nostri concittadini.

Per quanto riguarda i nuovi positivi di oggi, nella Sud Est (province di Arezzo, Siena e Grosseto) sono 267, di cui 147 nella provincia di Arezzo (per i quali sono stati effettuati 1462 tamponi). Nell’Aretino, le persone positive in carico sono 1973. Oggi si registrano 16 guarigioni.

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Pallavolo serie B/M: In Job Città di Castello, tre punti di carattere contro la Montesi Pesaro

3-1

(25-15/28-26/20-25/25-16)

JOB ITALIA CITTA’DI CASTELLO: Mattei 5, Fuganti Pedoni 20, Cipriani 20, Valenti 4, Raffanti 2, Zangarelli 14, Cioffi (L), Cherubini 1, Cesari (L2), Briganti, Celestini, Pitocchi. A disp.: Marra,  Volpi. All. Bartolini.

MONTESI PESARO: Mendoloni 4, Ciccarelli 20, Sabatini 6, Caselli 7, Cristiano 7, D’Urso 10, Giorgi, Mancinelli,  Uguccioni, Bernardi. N.E.: Arceci, Schiaratura, Cardinali. All. Fabbietti.

Arbitri: Claudio Pardo di Roma e Sara Rossi di Roma

Note: Città di Castello (b.v. 6, b.s. 12, muri 14, errori 9), Pesaro (b.v. 9, b.s. 14, muri 8, errori 13)

Ancora un successo interno per la Job Italia Città di Castello che incamera tre punti merittati contro la Montesi Pesaro che, nonostante il lungo periodo di inattività causa Covid, s’è dimostrata un avversario ostico. I ragazzi di coach Marco Bartolini salgono così a quota 10 in classifica con sei partite giocate. 

Avvio di match interessante per la Job Italia che si porta subito sul 4-2 con Cipriani sugli scudi poi sul 6-2 (time out Fabbietti). La sosta non ferma l’attacco dei biancorossi che in poco tempo volano sul 12-5 prima di un minirecupero della Montesi che si porta sul 15-10. Altri due punti della Job Italia allargano di nuovo il gap tra i due sestetti (17-10) poi Città di Castello va sul 21-12 e chiude per 25-15.

Nel secondo set la squadra tifernate è costretta a subire il ritorno della Montesi che viaggia a stretto contatto con Fuganti Pedoni e compagni (8-8). Città di Castello prende un paio di punti di vantaggio (10-8 e poi 15-13) ma si fa rimontare dai pesaresi (17-18). Le due squadre viaggiano a braccetto (21-21). Al set point arriva prima la Montesi, i biancorossi ne annullano due, ci mette del suo il direttore di gara che vede dentro una palla clamorosamente out degli ospiti, poi la chiusura è ancora della Job Italia (28-26).

La terza frazione di gara prende subito una brutta piega per Città di Castello (5-10) che non trova il gioco fluido delle frazioni precedenti. Schiaratura e compagni prendono in mano le redini del set e volano sul 19-12, riaprendo così il match

La Job Italia si ricompatta nel quarto parziale e si porta avanti fino al 15-11 e mantiene il vantaggio acquisito con grande autorevolezza, dimostrando che quello del terzo set era solo un passaggio a vuoto. Cipriani chiude la contesa sul 25-16.

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Covid 19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri 25 guariti e 31 nuovi positivi. Domani incontro con Usl 1 per secondo punto vaccinale”


“Ieri abbiamo avuto 31 nuovi positivi al Covid-19 e 25 persone guarite”. Lo ha reso noto oggi il sindaco Luciano Bacchetta, che ha osservato come “a un anno dall’inizio ufficiale delle restrizioni della pandemia sia purtroppo ancora evidente dai dati come il contagio da Coronavirus imperversi e continui a fare danni”. “Dobbiamo tenere duro e confidare nella partenza della campagna di vaccinazione di massa che ci dicono avverrà a fine marzo”, ha aggiunto il primo cittadino, nel ribadire che “sarà quello il momento nel quale potremo iniziare guardare a un futuro in cui i nostri giovani e i nostri anziani, l’intera popolazione, potranno tornare alla normalità e ad avere maggiore serenità e tranquillità di adesso”. Nel far riferimento al traguardo dei cento anni compiuti oggi dalla signora Pia Cavalvanti, “la nonna del rione Prato”, alla quale ha fatto visita stamattina nell’abitazione dello storico quartiere cittadino, Bacchetta ha sostenuto: “festeggiare cento anni oggi, in tempo di pandemia, nel quale gli anziani sono molto più fragili e vanno ancora più difesi e tutelati, è un segnale molto bello di speranza nel futuro”. “Dalla signora Cavalcanti, componente di una famiglia storica come quella dei Pierangeli, che tanto ha rappresentato per il rione Prato e per la nostra città – ha sottolineato il sindaco – viene la testimonianza di una donna che ha combattuto e lottato per la sua famiglia, per la sua comunità, tentando di assicurare ai suoi figli e ai suoi nipoti un avvenire migliore di quello che ha vissuto la sua generazione”. “E’ un esempio che dobbiamo fare nostro, perché abbiamo il dovere tentare di assicurare a chi verrà dopo di noi una serenità, una tranquillità e una socialità migliori e quindi di sconfiggere questa pandemia, soprattutto per i nostri anziani, che vanno preservati, e per i nostri giovani, che dovranno vivere la loro vita futura in un contesto migliore di quello attuale”, ha affermato Bacchetta. “Quella che si apre domani – ha proseguito il sindaco – sarà una settimana importante in questo contesto, perché domattina incontreremo l’Usl Umbria 1 per aprire il secondo punto vaccinale a Città di Castello, che sarà a disposizione della comunità tifernate e del comprensorio altotiberino e sarà strategico per garantire la vaccinazione di massa, indispensabile per battere il Covid-19”.

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Città di Castello: Riapriranno in settimana le case dell’acqua

Riapriranno a breve le 59 Case dell’acqua. L’ordinanza della Regione numero 22 di venerdì 5 marzo, torna infatti a consentire la distribuzione di alimenti e bevande mediante sistemi automatici con obbligo di chiusura fra le 18 e le 5 del giorno successivo. In considerazione delle molteplici attività da eseguire su ogni impianto da parte di Umbra Acque e per ripristinare in totale sicurezza il servizio (attuazione delle misure di prevenzione prescritte nei precedenti pareri Usl, sanificazione degli impianti, analisi sulla qualità dell’acqua erogata), la riapertura seguirà un preciso programma che prevede prima la riattivazione degli impianti più grandi (quelli con più erogatori) e di un impianto per Comune. Poi a seguire tutti gli altri. Le date precise di riapertura (con orario giornaliero dalle 7 alle 18) verranno pubblicate di giorno in giorno (previa verifica di conformità delle analisi) nel sito web dell’azienda fra il 10 e il 23 marzo.
Umbra Acque ricorda inoltre che “il progetto Case dell’acqua nasce nel 2011 con il primo impianto di Perugia, a Pian di Massiano (quest’anno ricorre il decennale del progetto). Ad oggi – sottolinea l’azienda – abbiamo 59 impianti in gestione. Nel corso del 2020, caratterizzato da periodi di chiusura prolungata a causa del Covid, le Case dell’acqua hanno erogato ben 8 milioni di litri di acqua naturale e frizzante determinando un risparmio di circa 5 milioni di bottiglie di plastica non immesse nel ciclo dei rifiuti, pari a 200 mila chilogrammi di plastica e una riduzione di 800mila chilogrammi di anidride carbonica non immessa nell’ambiente”.

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Oggi compie 100 anni, alla vigilia della festa della donna, Pia Cavalcanti la “nonna del rione Prato” di Città di Castello

La “nonna” del Rione Prato oggi compie “cento anni”. Ricorrenza speciale per la famiglia, per lo storico rione cittadino e per la città, quella che nella carta d’identità della signora Pia Cavalcanti riporta la data di nascita del 7 Marzo 1921. Un secolo esatto di vita, un traguardo davvero importante e significativo per tutta la comunità tifernate, che il sindaco, Luciano Bacchetta, con la sua presenza in sicurezza (il tempo per una foto e la consegna di una targa ricordo), ha celebrato assieme ai parenti più stretti. “Ogni volta che la statistica dei nostri uffici anagrafe ci comunica il raggiungimento di questo unico e significativo traguardo di vita di un nostro concittadino o concittadina per tutti noi è motivo di orgoglio e gratitudine verso gli anziani ed in questo caso “centenari” che rappresentano la vera e propria ricchezza umana e valoriale della società. La signora Pia per tutti la nonna e memoria del rione Prato è l’emblema e il simbolo della saggezza, degli eventi, dei corsi storici della nostra città che proprio anche nei rioni affonda con orgoglio le radici ed il senso di appartenenza. Grazie a Lei, agli ultracentenari (12 femmine e 4 maschi), agli anziani, che oggi, possiamo guardarci alle spalle e raccontare ai nostri figli e nipoti l’evoluzione di una comunità. Buon compleanno nonna Pia a nome di tutta la città: auguri”. E’ quanto dichiarato dal sindaco,

Luciano Bacchetta, nel sottolineare come questa importante ricorrenza cade proprio alla vigilia dell’8 marzo, “Giornata Internazionale della Donna”, con una grande “donna” protagonista della vita cittadina. Alle parole del sindaco si è unito anche il Presidente della Società Rionale Prato, Domenico Duchi in rappresentanza di tutto il consiglio e dell’intero rione che si stringe seppur a distanza attorno a nonna Pia, alla sua famiglia “nella speranza di poter quanto prima festeggiare insieme questo evento di vita nei vicoli e nelle piazze che l’hanno vista a lungo protagonista e motore instancabile di tante iniziative legate alle tradizioni, all’artigianato e buona cucina”. Pia Cavalcanti nasce a Umbertide il 07.03.1921 e dopo essersi unita in matrimonio con Nello Pierangeli si è trasferita a Città di Castello nel 1947. Madre di tre figli, Walter, Stelio e Gaspare risiede da allora interrottamente al Rione Prato. Casalinga conosciuta ed apprezzata da tutti nel quartiere negli anni della festa delle giornate dell’artigianato storico: insieme alle altre donne ha contribuito all’allestimento e alla conduzione della “Taverna del Gatto”, fino a che le forze lo hanno permesso. Nonna ammirevole ha cresciuto i nipoti, Lorenzo, Nello Enzo ed Enrico Cavalcanti: cuoca sopraffina, bravissima con l’uncinetto e il tombolo.

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Pallavolo serie B/M: la Erm Group San Giustino cala il tris, vittoria esterna contro la Edotto Rossi Foligno

EDOTTO ROSSI INTER VOLLEY FOLIGNO – ERMGROUP PALLAVOLO SAN GIUSTINO  0-3

(16-25, 15-25, 25-27)

EDOTTO ROSSI FOLIGNO: Grillo (L1) ricez. 62%, Piumi 1, Bacca 7, Testagrossa 4, Maracchia 11, Duminica 7, Di Marco, Cittadino 11. Non entrati: Alessi (L2), V. Conti, Nanni, Beddini, L. Conti, Mancini. All. Fabio Piumi.

ERMGROUP SAN GIUSTINO: Cesaroni 3, Conti 10, Giunti, Sitti 3, Miscione 9, Agostini 8, Thiaw, Piazzi (L) ricez. 62%, Puliti 14. Non entrati: Celli, Santi. All. Francesco Moretti e Claudio Nardi. 

Arbitri: Sonia Pinto e Mario Scarpitta di Siena.

EDOTTO FOLIGNO: battute sbagliate 13, ace 2, muri 5, ricezione 49% (perfetta 27%), attacco 39%, errori 31.

SAN GIUSTINO: battute sbagliate 8, ace 3, muri 5, ricezione 70% (perfetta 56%), attacco 55%, errori 13.

Durata set: 24’, 22’ e 29’, per un totale di un’ora e 15’.

FOLIGNO – Alla palestra “Fausto Ciccioli” di Porta Todi a Foligno matura il terzo 3-0 di fila per la ErmGroup San Giustino a spese della Edotto Rossi Ascensori Inter Volley nel match della seconda di ritorno del campionato di Serie B maschile (girone F2), anche se i biancazzurri hanno seriamente rischiato di lasciare ai padroni di casa un ultimo set abbastanza sofferto, vissuto in continua rimonta e con il sorpasso operato ai vantaggi. Senza storia, invece, le prime due frazioni, nelle quali la formazione del duo Moretti-Nardi ha avuto il merito di giocare all’insegna della regolarità, facendo leva soprattutto sulla battuta e sulla difesa per poi concretizzare in attacco, mentre la Edotto Rossi è stata vittima in qualche frangente anche dei propri errori. Positivo il rientro di Leonardo Puliti nel 6+1 della ErmGroup, per quanto il 30enne opposto (14 punti per lui) debba ovviamente recuperare la necessaria condizione fisica.

I folignati partono con Piumi in regia, Maracchia opposto, Testagrossa e Di Marco al centro, Bacca e Cittadino a lato e Grillo libero. Risponde San Giustino con la diagonale Sitti-Puliti, la coppia centrale Miscione-Cesaroni, alla banda Conti e Agostini e libero Piazzi. Si presenta bene Maracchia, che porta i suoi sul 3-1, ma immediata è la replica della ErmGroup, con Puliti e Miscione che scaldano le mani e il palleggiatore Sitti che offre il suo contributo con un muro vincente e con l’ace del 9-5. Il divario nel punteggio diventa sempre più netto: la ErmGroup è attenta in difesa e colpisce di precisione con la freddezza di capitan Conti, che aggiunge nel suo score anche un punto in battuta e un altro in pipe. Un mani fuori di Agostini e una invasione di Di Marco chiudono i giochi sul 25-16.

Seconda frazione con la novità di Duminica a lato e con Cittadino riportato al centro nell’Inter Volley Foligno, che sembra avere un altro piglio: in realtà, sarà solo un fuoco di paglia. Si va avanti sul punto a punto e un mini-break ospite è neutralizzato dal muro di Testagrossa su Puliti, che porta la situazione sul 9 pari. L’attacco dei locali è fino a questo momento più pungente, anche se Duminica non è ancora in palla e un fallo di posizione in battuta rilevato alla Inter Volley dà il via alla nuova fuga della ErmGroup, che grazie in primis all’efficacia al servizio (determinante il turno di Agostini) arriva a garantirsi il 2-0 con un parziale di 14-4, favorito a un certo punto anche dalla serie di errori nella quale incappa Maracchia sulle conclusioni da posto 2. A firmare il 25-15 è poi il mancino di Filippo Agostini. 

Terzo set senza variazioni nei rispettivi schieramenti. L’ace di Bacca e il primo tempo di Cittadino in apertura suonano come cattivi presagi e mandano subito avanti la Edotto Rossi: adesso, a sbagliare è San Giustino e quando Cittadino colpisce al servizio per il 10-5 di Foligno la situazione comincia a complicarsi, anche perché Duminica si scatena e permette con le sue schiacciate a segno dalla banda di mantenere il prezioso vantaggio accumulato, che tuttavia inizia a ridursi dopo il 15-10 sulle risposte di Puliti e Agostini, anche se il primo tempo di Cittadino e una nuova bordata di Duminica producono un +3 (21-18) da saper amministrare con raziocinio, cosa che però non riesce fino in fondo: Maracchia spreca altre due opportunità, Agostini riporta la situazione in parità (23-23), poi lo stesso Maracchia fa conquistare il punto numero 24 con un diagonale da posto 4. Foligno non trova lo spunto risolutore e a spezzare l’equilibrio in favore della Ermgroup (27-25 l’esito) sono i due attacchi fuori bersaglio di Maracchia e Cittadino. ErmGroup a punteggio pieno e con zero set al passivo; mercoledì 10 marzo alle 20.30, le due squadre si ritroveranno al palasport di San Giustino per il recupero del match di andata.

Lapidario il commento del tecnico Francesco Moretti, con particolare riferimento all’ultima frazione del match: “Abbiamo allentato un po’ in battuta e anche la situazione muro-difesa ha un tantino accusato il colpo. Siamo incappati in qualche errore di troppo, prima che tornassero a sbagliare i nostri avversari. L’importante era comunque riprenderci e – seppure con molta apprensione – ce l’abbiamo fatta, ma l’andamento del terzo set ci aiuterà meglio a capire alcune cose”.

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Continua il calo dei contagi da Covid-19 a San Giustino. Ad oggi sono 145 le persone positive

Aggiornamento quadro complessivo dei positivi nel territorio di San Giustino.

Sono 145 le persone attualmente positive, delle quali 10 ricoverate in ospedale e le altre poste in isolamento domiciliare.

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Città di Castello: Lignani (Fd’I) interpella la Giunta sul numero di controlli effettuati dalla Polizia Municipale ai fini del rispetto delle regole anti Covid nei mesi di gennaio e febbraio e il numero di sanzioni elevate

Il sottoscritto Consigliere comunale,

                                           PREMESSO

che i dati epidemiologici del nostro comprensorio sono tra i più gravi dell’Umbria ed impongono situazioni tese non solo al monitoraggio ma anche al controllo

che il corpo della Polizia Municipale ha inasprito nell’ultimo mese azioni sanzionatorie per violazioni al codice della strada (divieto di sosta e eccessi di velocità tramite dispositivi elettronici mobili) sottraendo tempo al controllo del territorio inerente l”emergenza COVID

che oltre al corpo della polizia municipale devono operare ai fini di controllo e deterrenza, possibilmente non di repressione, anche le altre forze di Polizia e la Protezione civile

che a tal fine è stata depositata in Consiglio regionale una mozione da parte dei Consiglieri Marco Squarta ed Eleonora Pace finalizzata alla priorità cronologica dei volontari nella somministrazione del vaccino al fine di renderli operativi sul territorio e che medesima azione è stata fatta a livello nazionale dall’Onorevole Emanuele Prisco

                                                INTERROGA LA S.V.

a) sul numero di controlli effettuati dalla Polizia Municipale ai fini del rispetto delle regole anti Covid nei mesi di gennaio e febbraio e il numero di sanzioni elevate

b) sul numero di sanzioni elevate per violazione del codice della strada e di divieti di sosta effettuati dalla Polizia municipale nel medesimo periodo

c) sulla necessità di impiegare da parte della Polizia municipale  maggiori risorse umane e temporali al controllo anti Covid fino al periodo pasquale sottraendole alle altre funzioni sopra riportate

d) sull’opportunità di richiedere alla Regione un’immediata priorità di vaccinazione ai volontari della Protezione civile, come richiesto dai Consiglieri Squarta e Pace,  per renderli operativi sul territorio sia nella deterrenza che nella dissuasione e soprattutto nei servizi a persone in stato di necessità liberando così dall’incombenza la Polizia di Stato che si è cortesemente offerta nel nostro Comune per dette funzioni riaffermando per la medesima il ruolo più consono del controllo del territorio

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Un’ordinanza regionale chiude tutte le scuole di Sansepolcro

Alla luce del nuovo Dpcm in vigore da oggi, dell’aumento dei casi e della presenza di varianti, con un’ordinanza regionale il presidente Eugenio Giani chiude tutte le scuole del Comune di Sansepolcro, di ogni ordine e grado a partire da lunedì prossimo 8 marzo e fino a venerdì 12 compreso, prevedendo la didattica a distanza.

Giani si è confrontato con il sindaco Mauro Cornioli, condividendo la decisione sulla base della crescita dei casi e della presenza delle varianti inglese e brasiliana. Come Sansepolcro, anche altri comuni limitrofi stanno procedendo in questa direzione su input della Regione.

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri 35 guariti e 22 nuovi positivi. Scriveremo alle forze dell’ordine per rafforzare i controlli. Le scuole dell’infanzia resteranno chiuse”

“I dati di ieri ci parlano di 22 nuovi positivi al Covid-19 e di 35 guariti”. E’ l’aggiornamento fornito oggi dal sindaco Luciano Bacchetta, nel sottolineare come “continui l’altalena di dati che rende difficile fare valutazioni, ma non possiamo ignorare che l’Altotevere, insieme all’area di Foligno e di Assisi-Bastia Umbra, sia tra i territori nei quali l’indice Rt è tra i più alti, per cui non possiamo abbassare la guardia”. “Bisogna rispettare le regole e i controlli saranno rafforzati”, chiarisce il primo cittadino, che anticipa: “scriveremo a tutte le forze dell’ordine, perché non sono solo i Vigili Urbani a dover fare i controlli come sostiene qualcuno, in modo che il grande sforzo che stanno già facendo in questa difficile situazione di emergenza sia i ulteriormente irrobustito”.

“Ci giungono infatti notizie continue di assembramenti, specie nei parchi pubblici, che non si possono fare in questa fase della nostra vita, anche se mi rendo conto che è dura affrontare la situazione attuale”, puntualizza il sindaco. Nel far riferimento alla nuova ordinanza di ieri della Regione, che ha confermato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, Bacchetta ribadisce insieme all’assessore competente Rossella Cestini che a Città di Castello sarà prorogata fino al 14 marzo la chiusura di tutti i servizi socio educativi pubblici e privati per la prima infanzia nella fascia di età 0-3 anni. “Con l’ordinanza sindacale n.37 di oggi abbiamo deciso di continuare a essere estremamente prudenti, perché ci inducono a questo le percentuali di positività del nostro territorio”, precisano Bacchetta e Cestini, facendo riferimento alle indicazioni in questo senso riportate nell’ultima comunicazione all’ente da parte dell’Usl Umbria 1 sull’incidenza del contagio a Città di Castello.

“Restiamo in attesa della vaccinazione di massa come unica soluzione concreta all’emergenza attuale”, ribadisce Bacchetta, chiarendo: “il Comune sta lavorando molto in questo contesto, mettendo a disposizione tutte le proprie strutture per il secondo punto vaccinale a Città di Castello e adesso abbiamo coinvolto anche la Provincia di Perugia”. “L’Usl Umbria 1 – riferisce il sindaco – ha già ritenuto non idonee un paio di sedi proposte dal Comune e per lunedì 8 marzo abbiamo convocato una riunione con i responsabili dell’azienda sanitaria per risolvere la situazione”. “Certo è – rimarca Bacchetta – che il secondo punto per la vaccinazione a disposizione di Città di Castello e della zona nord del comprensorio dell’Alta Valle del Tevere va aperto quanto prima, in modo tale da disporre di un altro centro vaccini efficace, efficiente e logisticamente compatibile con le esigenze della nostra città, di San Giustino e Citerna per la fine di marzo, quando, ci dicono, inizierà la vaccinazione di massa”.

“Stiamo tentando di risolvere un problema che è piuttosto irritante e del quale il Comune non ha alcuna responsabilità, perché sta all’Usl Umbria 1 decidere”, ribadisce il sindaco, che aggiunge: “certamente si rende necessario uno sforzo e un impegno in termini di organizzazione e di personale importante, che però va fatto”. “Non è possibile infatti, per fare un esempio, che un cittadino di Citerna debba andare a vaccinarsi a Trestina o a Umbertide”, osserva Bacchetta, che chiarisce: “non è giusto, né dignitoso per le istituzioni che accada questo, è una situazione paradossale che va risolta quanto prima, perché non si può continuare ad avere due punti per i vaccini nel raggio di dieci chilometri, a Trestina e Umbertide, senza averne nessun altro nel resto del comprensorio dell’Altotevere”.

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