Il giovane tifernate sarà impegnato nell’importante competizione dal 7 al 10 agosto.
Grande soddisfazione in casa Atletica Libertas: il tifernate Augusto Cecchetti indosserà la maglia azzurra nella specialità lancio del disco ai prossimi Europei Under 20 in programma dal 7 al 10 agosto a Tampere (Finlandia).
Il classe 2006, cresciuto nel team di Città di Castello, ha ottenuto l’importante convocazione grazie ai brillanti risultati conquistati nel corso della stagione nella specialità lancio del peso e del disco: risale a poche settimane fa, infatti, il titolo di Campione Italiano Juniores nel lancio del peso e la conquista dell’argento nel lancio del disco ai Campionati Italiani Under 20 e Under 23.
Per la prima volta Cecchetti indosserà la maglia azzurra in un’importante competizione per la felicità di tutta l’Atletica Libertas che lo ha visto crescere sportivamente, del suo allenatore Lorenzo Campanelli e dell’Avis Macerata, società amica con cui da anni collabora la Libertas. I complimenti anche dall’amministrazione comunale di Città di Castello, in particolare dal sindaco Luca Secondi e dall’assessore allo sport Riccardo Carletti per il prestigioso obiettivo raggiunto frutto di una grande prestazione individuale e di un solido progetto societario consolidato nel tempo.
La Polizia locale sempre più “hi-tech”: prosegue l’iter di digitalizzazione dell’attività del corpo che include anche il rinnovo del parco automezzi con adeguata strumentazione È in corso il rinnovo parco automezzi della polizia locale. Ieri è arrivata una auto Subaru ibrida acquistata su Consip con particolare attenzione all’ambiente e al contenimento della spesa. La nuova auto sarà a disposizione degli agenti per i servizi di pronto intervento e sicurezza urbana.
L’auto è dotata di materiale per primo intervento sugli incidenti stradali. Entro l’anno sarà raggiunta da un’altra Subaru gemella che andrà a completare la sostituzione delle ultime auto vetuste e non più in regola con la normativa regionale con le livree e colori della carrozzeria. Nel frattempo la polizia locale è sempre più “hi-tech”. E’ stato infatti completato l’iter di digitalizzazione delle attività del corpo come già avvenuto per i servizi demografici. Gli agenti sono stati dotati di palmari per l’accertamento delle violazioni al codice della strada con conseguente facilitazione per il cittadino di addivenire al pagamento in maniera più sicura e veloce.
Anche per le attività di rilevamento dei sinistri stradali gli agenti possono contare su tablet e misuratori laser e rilascio atti con firma grafometrica. All’interno degli uffici tutti gli operatori sono poi dotati di firma digitale personale e la corrispondenza interna avviene tutto tramite piattaforme digitali. Presto il corpo avrà a disposizione ulteriore strumentazione elettronica per il controllo dei mezzi pesanti e narcotest, che si aggiungono a quelli già in uso (telelaser, etilometro, radio mobili digitali). “L’implementazione della tecnologia oltre a consentire risparmi in termini energetici, ambientali ed economici (meno carta, meno toner) e di agevolazione per i cittadini, rappresenta anche una misura anticorruzione, in quanto tutti i procedimenti vengono tracciati e quindi è possibile risalire con facilità alla filiera dei responsabili”, ha dichiarato l’assessore alla Polizia Locale, Rodolfo Braccalenti nel sottolineare anche la continua formazione a cui si sono sottoposti gli agenti del corpo per poter gestire al meglio questa importante e inevitabile fase di passaggio dalla carta al digitale con positive ricadute in termini di risparmio di mezzi e denaro e di innovazione tecnologica”.
Anche il comandante del corpo di polizia locale, Emanuele Mattei, sottolinea l’importanza del passaggio di tutti i settori di competenza dal cartaceo al digitale “che avrà risvolti positivi per tutti e garantirà una sempre maggiore efficienza del servizio”.
Nuovo prestigioso successo accompagna l’estate 2025 del Canoa Club Città di Castello, già ricca di medaglie e soddisfazioni. Nella giornata di Sabato 27 luglio, ai Campionati italiani Junior e Senior che si sono svolti presso il centro federale di Valstagna, sul fiume Brenta in provincia di Vicenza, il giovanissimo Leonardo Pierangeli ha centrato il terzo posto nella gara classica del campionato italiano categoria Junior Specialità C1 M.
Una medaglia di bronzo che certifica una volta di più la qualità della preparazione degli atleti biancorossi, se si pensa che il giovane canoista tifernate ha partecipato alla gara da fuori categoria: pur essendo per età anagrafica al primo anno della categoria Ragazzi, è stato ammesso a gareggiare nella categoria Junior contro atleti di circa 2/3 anni più grandi di lui. Il portacolori biancorosso non si è fatto tuttavia intimorire e con una seconda parte di discesa imponente è riuscito a fermare il cronometro strappando un meritatissimo terzo posto che conferma il suo eccellente stato di forma.
Il Canoa Club tifernate può gioire anche per altri ottimi piazzamenti: il quarto posto nella gara della categoria C1 Junior M sempre di Leonardo Pierangeli; il nono posto gara sprint di Edoardo Collesi nella categoria K1 Senior M; il quarto posto per l’equipaggio formato dalla coppia Beccari/ Pierangeli nella categoria C2 Senior M.
Per quanto riguarda la gara classica, oltre alla già citata medaglia di bronzo di Pierangeli, degno di nota è il settimo posto di Edorardo Collesi nel K1 M Senior e il sesto posto per il brillante trio composto da Collesi, Pierangeli e Beccari nella gara a Squadre Senior M. La spedizione biancorossa, dopo il ricco bottino di medaglie ottenuto alle gare nazionali di Pescantina lo scorso 20 luglio, può quindi ritenersi più che soddisfatta anche delle prestazioni di Valstagna che contribuiranno a stimolare sempre di più i canoisti tifernati nel loro percorso di crescita umana e professionale.
Risultati che confermano una costante: il Canoa Club biancorosso come autentica realtà consolidata nell’ambito delle gare più importanti del calendario agonistico federale predisposto dalla Federazione Italiana Canoa Kayak (FICK). Un Canoa Club in continua crescita, capace di formare giovani e meno giovani canoisti, senza perdere l’amore, il divertimento e la passione per la pagaia, ma puntando anche a illustri e rinomati risultati sportivi sia individuali che collettivi, contraddistinti, perché no, attraverso umiltà, impegno e dedizione da forti tinte d’azzurro. Plauso delle istituzioni, il sindaco Luca Secondi e l’assessore allo sport, Riccardo Carletti per questo prestigioso risultato singolo e collettivo di un sodalizio storico orgoglio di una intera comunità.
È stata inaugurata la scorsa settimana nelle sale dell’Ala Nuova della Pinacoteca Comunale di Città di Castello la mostra La Commedia Umana. Un dialogo a due voci, che rimarrà aperta al pubblico fino al 30 agosto 2025. L’esposizione raccoglie oltre sessanta opere tra dipinti, sculture e installazioni di Armando Fettolini e Lorenzo Pacini. Organizzata da Spazio Heart con il patrocinio del Comune e curata da Simona Bartolena insieme a Francesca Barberotti, la mostra offre un intenso confronto tra due linguaggi artistici distinti ma profondamente legati da un tema comune: l’Umanità, nelle sue fragilità, virtù e contraddizioni.
All’inaugurazione è intervenuta anche Michela Botteghi, Assessore alla Cultura del comune di Città di Castello: “Con questa mostra, Città di Castello conferma la volontà di essere non solo luogo di fruizione culturale, ma anche laboratorio attivo di idee, dove l’arte diventa strumento per leggere la realtà, interrogarsi su di essa e immaginare nuovi modi di stare insieme. La Commedia Umana. Un dialogo a due voci si inserisce pienamente nel percorso culturale che l’amministrazione comunale porta avanti con convinzione, proponendo un programma che non si limita ad arricchire l’offerta estiva, ma che intende stimolare il pensiero critico, scuotere le coscienze e favorire il dialogo attraverso l’arte. L’incontro tra Armando Fettolini e Lorenzo Pacini, con le loro visioni forti e complementari, è un esempio di come la cultura possa farsi spazio di confronto autentico su temi universali e attuali. Siamo dunque molto lieti di ospitare nelle sale dell’Ala lunga della Pinacoteca comunale di Città di Castello un’originale espressione artistica, che contribuisce ad animare l’Estate cittadina e saluto i due artisti, che, traendo ispirazione da un tema universale e complesso come la Commedia Umana, hanno trovato un punto di incontro tra pittura e scultura.” Lorenzo Pacini, artista fiorentino nato nel 1970, porta uno sguardo lucido e spietato sulla società contemporanea, esplorando i lati più oscuri della condizione umana attraverso sculture e installazioni dal linguaggio variegato e stilisticamente libero. Le sue opere, caratterizzate da una poetica frammentaria ma coerente, spingono alla riflessione e al dubbio.
Armando Fettolini, milanese classe 1960, dà invece voce a un’umanità marginale, fragile, spesso ignorata. Le sue figure deformate e isolate raccontano la bellezza della diversità e la necessità di empatia in una società che tende alla massificazione. Il suo uso della pittura, ricco di materia e simbolismo, comunica sempre un sentire profondo, intimo e vibrante. I due artisti seguono percorsi espressivi diversi: Pacini tra bronzo, assemblaggi e readymade; Fettolini tra pittura, gesso e carta. Eppure, il loro “dialogo” si rivela ricco di risonanze. Simona Bartolena e Francesca Barberotti, curatrici dell’esposizione, dopo aver ringraziato l’amministrazione comunale e la Pinacoteca comunale per aver da subito sposato il progetto espositivo, raccontano come sia nata l’idea della bipersonale e le peculiarità dei due artisti coinvolti: “La mostra La Commedia Umana. Un dialogo a due voci nasce dall’incontro – quasi inevitabile – tra due artisti che, pur provenendo da percorsi diversi, hanno trovato una sorprendente sintonia di visione e di intenti.
Armando Fettolini e Lorenzo Pacini si sono incrociati nel tempo solo di recente, ma le loro opere parlavano già tra loro ben prima di un confronto diretto. In mostra, alcune di queste creazioni, realizzate in momenti diversi e in completa autonomia, si sono rivelate accomunate da una straordinaria affinità di sguardo: due voci distinte, eppure capaci di toccare le stesse corde profonde dell’animo umano. L’idea dell’esposizione nasce proprio da questa risonanza inaspettata. Abbiamo voluto cogliere l’opportunità di mettere a confronto due linguaggi artistici forti, incisivi e volutamente scomodi, che non si limitano a rappresentare, ma vogliono interrogare, provocare, scuotere. Le opere di Fettolini e Pacini, infatti, non cercano consenso, bensì pongono domande, mettono in discussione, destabilizzano certezze. In questo senso, possiamo sostenere che la loro è un’arte che “dà fastidio” – nel senso più alto e necessario del termine – perché spinge lo spettatore fuori dalla zona di comfort, verso una riflessione più autentica sul nostro tempo e sulla vita”.
Al termine di un’accurata indagine condotta dalla Polizia Locale, è stato richiesto il rinvio a giudizio per un cittadino italiano di 45 anni, pregiudicato, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. I fatti risalgono al 2024 e le indagini si sono sviluppate tra aprile e giugno dello stesso anno.
L’operazione ha avuto inizio grazie alle segnalazioni dei cittadini preoccupati per un continuo “via vai” di persone di tutte le età presso l’abitazione dell’imputato, sia in orari diurni che notturni. Gli agenti della Polizia Locale, dopo aver raccolto queste informazioni, hanno avviato una serie di attività di osservazione e pedinamento. L’analisi del movimento sospetto ha confermato le accuse: l’uomo cedeva cocaina sia all’interno della propria casa che tramite scambi veloci tra veicoli.
Le successive operazioni di controllo hanno fornito ulteriori elementi a supporto dell’attività di spaccio, portando il Pubblico Ministero a disporre una perquisizione locale e personale. Eseguita con l’ausilio di unità cinofile, la perquisizione ha avuto esito positivo, rivelando sostanza stupefacente suddivisa in dosi, un bilancino di precisione e materiale grezzo pronto per essere confezionato.
Dalle analisi chimiche è emerso che la sostanza rinvenuta aveva un principio attivo superiore al 70%, da cui avrebbero potuto essere ricavate oltre 50 dosi destinate al mercato. L’imputato è stato notificato riguardo alla conclusione delle indagini e ha avuto l’opportunità di presentare elementi a sua discolpa. Potrà ora far valere le proprie ragioni durante l’udienza preliminare.
Dare risposte concrete alla nostra Citta’ e al nostro territorio che possano ridurre quel gap infrastrutturale che relega la nostra area a “ periferia della periferia “. Trovare strumenti che possano portare alla fine dell’annoso problema dell’isolamento della nostra vallata. Di questo e di altro si e’ parlato Martedi 29 luglio , presso la sala conferenze dell’Hotel Tiferno di Citta’ di Castello.
L’incontro e’ stata l’occasione per la firma di un accordo di collaborazione tra l’Associazione “ Il Mosaico 2.0 “ e il Comitato Sava Alta Velocita’ di Arezzo . Questa collaborazione vede unire gli intenti di due realta’ di territori diversi ,ma con obbiettivi comuni , cioe’ quello di collegare direttamente la nostra Citta’ con quella di Arezzo con una corsa diretta su gomma e unire gli sforzi per far si che la fermata dell’Alta Velocita’ sia individuata nella zona di Rigutino e non di Creti dal Governo Italiano. Tutto questo nell’attesa che nei prossimi anni possa finalmente vedere la luce il progetto del treno verso Arezzo.
Di tutto questo si parlera’ nell’audizione che nel mese di settembre verra’ programmata dalla Presidente della seconda Commissione Regionale Dott. Letizia Michelini . All’incontro ha partecipato il Presidente dell’Associazione “ Il Mosaico2.0 “ Carlo Reali e per il Comitato Sava il Dott. Domenico Alberti, Luca Scarpettini , Antonio Tremori e l’Architetto Stefano Chiassai , vicepresidente del Comitato.
Perugia: sorpresi in possesso di cocaina mentre effettuano il rifornimento di carburante. Un arresto ed una denuncia a piede libero dei Carabinieri. I Carabinieri della Stazione di Farneto di Colombella, in collaborazione con i militari della Sezione Operativa della Compagnia di Perugia e Stazione di Ponte San Giovanni, hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino 21enne, di origini albanesi, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso della stessa operazione di servizio, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia un cittadino italiano, 47enne, per la medesima ipotesi delittuosa. I due sono stati fermati nella frazione di Colombella nel comune di Perugia, mentre si trovavano a bordo di un’auto presso un distributore di carburante. Durante il controllo, i militari hanno rinvenuto due involucri contenenti cocaina, del peso di 1,4 g, nella disponibilità del cittadino italiano. La successiva perquisizione domiciliare ha portato al sequestro, presso l’abitazione del 21enne, di 18 involucri contenenti cocaina, per un peso complessivo di 12,5 g, e 200 euro in contanti, presunto provento dell’attività di spaccio della droga, insieme ad un bilancino di precisione, il tutto sottoposto a sequestro. A conclusione degli accertamenti di rito, in forza di così rilevanti elementi probatori a suo carico, il giovane è stato arrestato. Il Giudice del Tribunale di Perugia, nel convalidare il provvedimento restrittivo, ha disposto nei confronti del cittadino albanese la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Perugia.
Tennis, fra passione per lo sport, solidarietà e ricordo di chi non c’è piu’: in campo per Massimo e Gabriele. Strepitosa settimana al Circolo Tennis Citta’di Castello capitanato dalla presidente Gioia Calagreti, dove e’ andato in scena il secondo Memorial intitolato a Massimo Peli e Gabriele Belli, due straordinarie persone, sportivi con la passione per il tennis che hanno lasciato un segno indelebile. Grande partecipazione con 16 coppie di doppisti agguerriti che si sono sfidati nei campi in terra rossa per l’ormai consueto torneo di doppio giallo, evento clou dell’estate. Il trofeo in finale se lo e’ aggiudicato la coppia Riccardo Comanducci ed Elia Martinelli che hanno superato al terzo set la coppia composta dal vicepresidente del circolo, Matteo Rotini e Antonio Borrani. “A parte i risultati sportivi -dichiara la presidente Calagreti – va senza dubbio sottolineata la presenza di pubblico attorno ai campi polisport di via Engels, ogni sera almeno 50 persone ad assistere agli incontri. Il culmine della settimana è stato però venerdì scorso subito dopo la finale dove i partecipanti, le famiglie e gli amici si sono ritrovati a cena presso la sala della società rionale salaiolo assieme al sindaco Luca Secondi e tutto il consiglio direttivo per ricordare i nostri amici tennisti che rimarranno sempre tra tutti noi”, conclude la presidente Gioia Calagreti. Anche il sindaco Luca Secondi ha messo in evidenza il connubio sport e solidarietà che caratterizza da sempre la comunità Tifernate anche in uno sport popolare come il tennis.
MONTE SANTA MARIA TIBERINA – Una disperata richiesta di aiuto recepita con assoluta tempestività, nel solco di un impegno solidale che da sempre connota l’attività dell’associazione. “Ora che il miracolo si sta esaurendo e il container è vuoto come un pozzo senza acqua, eccoci ancora a chiedere il vostro sostegno. Fateci la carità di un altro container, perché sono troppi i mesi che ci separano dal raccolto di marzo”. Meno di un mese Iris Valorosi (presidente Palestra delle Emozioni Odv) riceveva quest’accorato appello da Padre Piergiorgio, missionario monfortano in Malawi che nella missiva, oltre ad esprimere un sentito ringraziamento per il supporto ricevuto dall’associazione altotiberina (un container era giunto a destinazione nel febbraio scorso), fotografava la drammatica realtà del Paese africano e scongiurava di adoperarsi per scongiurare un’autentica tragedia umanitaria. La risposta non si è fatta attendere e grazie all’impegno di questa splendida realtà di volontariato nella giornata del 22 luglio è partito un container con all’interno un autentico tesoro consistente in un carico di oltre 177 quintali: 130 quintali di pasta e vari quintali di semolino, olio, biscotti, marmellate, zucchero, sale e materiale scolastico. Beneficiari di quest’esemplare gesto di generosa solidarietà saranno 1.500 orfani dei 4 centri di distribuzione della missione monfortana di Phalula, Utale 1, Utale 2 e Balaka. Il Malawi è un Paese estremamente povero che quest’anno deve inoltre fronteggiare una spaventosa carestia e l’aiuto che arriverà dall’Altotevere rappresenta un sostegno di fondamentale importanza per affrontare il periodo più difficile, ovvero i mesi che ancora separano dal raccolto di marzo. Una tragedia sintetizzata in maniera drammaticamente esemplare in una frase dei ragazzi della scuola riportata nella precedente missiva: “Noi ci impegniamo ogni mattina a tornare in classe – che poi è solo l’ombra di un albero perché mancano le aule in quella che vorrebbe essere una scuola – ma sulla lavagna appesa ad un ramo non riusciamo nemmeno a leggere, perché le parole e i numeri sembra che si muovano e noi, che abbiamo un pasto solo a giorni alterni, sappiamo che invece è colpa della fame”.
Sono in corso in questi giorni i lavori di installazione del nuovo sistema di allontanamento volatili su Palazzo delle Laudi, sede del Comune di Sansepolcro.
L’intervento si rende necessario per preservare l’integrità architettonica e il decoro del palazzo storico, tutelando al contempo le condizioni igienico-sanitarie degli spazi pubblici. Il nuovo impianto, di tipo elettrostatico, andrà a sostituire e completare il precedente sistema risalente a oltre vent’anni fa, ormai danneggiato e non più efficace.
Il sistema è progettato per intervenire in modo mirato sui punti più critici dell’edificio, in particolare sulle superfici dove è maggiore la presenza di piccioni, riducendo così in maniera significativa l’insediamento dei volatili e i danni conseguenti.
Una volta conclusa la fase di montaggio, il sistema sarà attivato e reso operativo.
“Si tratta di un’azione importante a tutela del nostro patrimonio storico e della qualità dello spazio urbano – commenta l’Amministrazione –. Palazzo delle Laudi è non solo sede istituzionale, ma anche simbolo della nostra città: è nostro dovere proteggerlo e valorizzarlo in ogni aspetto.”
Un invito alla collaborazione
La normativa attuale non consente metodi estremi o invasivi per contenere la presenza dei piccioni, pertanto, è fondamentale adottare soluzioni efficaci e rispettose dell’ambiente. In questa direzione, l’Amministrazione comunale invita anche i cittadini a contribuire alla tutela del decoro urbano attraverso piccoli gesti di responsabilità.
In particolare, si raccomanda di non somministrare cibo ai piccioni e di adottare, ove possibile, misure dissuasive per impedirne la nidificazione in ambito privato, in modo da contenere la proliferazione e limitare l’accumulo di guano, che rappresenta un rischio per monumenti, edifici e igiene pubblica.
Con grande orgoglio, l’Amministrazione comunale si unisce ai complimenti e agli applausi rivolti a Michele Rossi, nostro concittadino, autore, fra le varie attività, anche della trasmissione televisiva “Freedom – Oltre il confine”, andata in onda nella serata di domenica su Rete 4.
Durante la puntata, che ha dedicato un approfondito servizio alla nostra città e una vicenda storica che ci riguarda, il conduttore Roberto Giacobbo ha voluto ricordare proprio la storia di Michele: una storia di passione e determinazione, iniziata con la creazione – da semplice spettatore – di una pagina fan del conduttore, capace di catalizzare l’interesse di migliaia di follower e attirare l’attenzione della redazione. Una passione che, unita al talento e all’impegno costante, si è trasformata in una brillante carriera professionale come autore televisivo, oggi parte integrante del team di “Freedom”.
Michele è l’esempio concreto di come il merito, la competenza e l’amore per la conoscenza possano aprire strade importanti e contribuire a valorizzare – anche attraverso i media nazionali – i luoghi e le storie da cui si proviene.
Sansepolcro è fiera di Michele Rossi, per il suo percorso e per aver portato il nome della nostra città in trasmissioni di grande successo, capaci di raccontare l’Italia e i suoi tesori con cura, rigore e passione, ma anche tante altre realtà internazionali davvero affascinanti e degne di essere approfondite.
A Michele vanno le più sentite congratulazioni dell’Amministrazione comunale, con l’augurio di continuare a raccogliere soddisfazioni professionali e personali in un cammino che ci auguriamo possa essere sempre più ricco di successi.
Oggi cerimonia conclusiva dei corsi per l’edilizia che hanno seguito una decina di detenuti e detenute
Perugia, 30 luglio 2025 – Si terrà oggi la cerimonia conclusiva per la seconda edizione dei corsi del Centro edile per la sicurezza e la formazione, all’interno del Carcere di Capanne. Il corso di finiture è rivolto a 11 detenute della sezione femminile e il corso di muratura è per 15 detenuti della sezione maschile dell’istituto penitenziario.
Tutto nasce con il progetto Ri-Costruire il Futuro – per l’integrazione socio-lavorativa dei carcerati, partito nel mese di febbraio 2024, che ha come obiettivo la formazione professionalizzante dei carcerati e il successivo inserimento lavorativo nelle imprese del territorio, il progetto è stato realizzato dal Cesf con il sostegno di Fondazione Perugia.
Sono stati diversi gli incontri presso la casa circondariale di Perugia, che hanno visto la partecipazione dei rappresentanti delle parti sociali del settore costruzioni, Nell’ultimo modulo è stata tenuta una lezione da parte dei segretari generali regionali di Feneal, Filca e Fillea Umbria con i partecipanti del corso, per illustrare l’importanza e la funzione degli enti bilaterali nel settore delle costruzioni.
Per la Feneal Uil Umbria, Alessio Panfili sottolinea “l’importanza fondamentale che ha reinserimento lavorativo, per chi ha preso coscienza degli errori fatti e vuole Ri-Costruire il proprio Futuro stabilmente, come previsto dall’art. 27 della Costituzione. Una persona reinserita non grava sui costi statali, anzi contribuisce con il proprio lavoro all’economia del Paese. Offrire una seconda possibilità, dunque, contribuisce a costruire una società più inclusiva e sicura”.
La Feneal Uil Umbria propone, insieme alla Uil Umbria rappresentata oggi al penitenziario di Perugia, da Nicola Brauzzi, “di estendere anche ad altri settori, che dispongono di enti bilaterali la possibilità di istituire corsi di formazione professionale per permettere un più ampio coinvolgimento e di conseguenza la maggiore possibilità di reinserimento lavorativo, soprattutto per la parte femminile del mondo carcerario”.
Nei moduli del progetto, tema principale è stato quello della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che rimane purtroppo, emergenza nazionale, che va affrontata dalle scuole primarie, per far si che la sicurezza diventi un automatismo e non una sporadica necessità. Il progetto nel carcere di Capanne è di fatto una scuola, per Ri Costruire il Futuro e Costruire Sicurezza.
Dopo il grande successo delle scorse edizioni, torna nella centralissima piazza Torre di Berta il Berta Music Festival, rassegna ormai divenuta uno degli appuntamenti più attesi dell’estate in Valtiberina e tra le manifestazioni culturali emergenti a livello regionale.
La quarta edizione si svolgerà dal 29 agosto al 1° settembre, con un cartellone di altissimo livello che vede protagonisti nomi noti della musica e dello spettacolo come Cristiano De Andrè, Max Giusti e Alex Britti, oltre a un’intera serata dedicata ai talenti locali con lo show “Canzonissima”.
Il festival, organizzato dall’associazione “I Citti del Fare” con il patrocinio del Comune di Sansepolcro, (collaboratore della manifestazione) della Provincia di Arezzo e della Regione Toscana, è stato presentato ufficialmente nella sede del Consiglio Regionale a Firenze, a dimostrazione del crescente interesse e della risonanza dell’evento a livello istituzionale.
L’Assessora alla Cultura Francesca Mercati, intervenuta alla presentazione, ha sottolineato:
“Il Berta Music Festival è una manifestazione divenuta di fondamentale importanza e richiamo per l’estate biturgense, capace di coniugare cultura, spettacolo e attrattività turistica. Grazie alla qualità della proposta artistica e alla straordinaria energia dei giovani organizzatori, l’evento è diventato un volano importante per l’economia locale e una vetrina nazionale per la nostra città. Piazza Torre di Berta si trasforma in un palcoscenico d’eccellenza, capace di accogliere pubblico da tutta la Toscana e non solo.”
Il Comune di Sansepolcro rinnova con entusiasmo il proprio sostegno al Festival, convinto che la cultura sia uno strumento di crescita e partecipazione attiva. Un ringraziamento speciale va all’associazione “I Citti del Fare” per l’impegno, la visione e la capacità di creare un evento in grado di coniugare intrattenimento, professionalità e forte identità territoriale.
Tutti gli eventi si svolgeranno in piazza Torre di Berta e i biglietti sono già in prevendita sui circuiti ufficiali.
Sansepolcro è pronta a vivere quattro serate di grande musica e condivisione.
Prende il via TERRE IN FESTIVAL teatro diffuso in Valtiberina; il festival organizzato da Laboratori Permanenti che si svolge dal 31 luglio al 4 settembre 2025 nei comuni di Sansepolcro, Monterchi, Pieve Santo Stefano, Caprese Michelangelo, Sestino, Badia Tedalda e Anghiari.
TERRE IN FESTIVAL accompagnerà l’estate della Valtiberina con prime nazionali, residenze artistiche, un laboratorio di alta formazione destinato a giovani attori professionisti, un laboratorio creativo gratuito aperto a tutti; compagnie provenienti da tutta Italia che propongono spettacoli fruibili, acuti, che regalano vere e proprie esperienze immersive.
Inoltre torna, per il secondo anno, In giro per Terre In Festival: vere esperienze di turismo culturale, in collaborazione con Circolo degli Esploratori di Sansepolcro. Escursioni in cui la scoperta del territorio si fonde con il piacere del teatro.
Partiamo con i primi appuntamenti, sino a venerdì 8 agosto.
Pieve Santo Stefano
Si inizia giovedì 31 luglio ore 21.00 a Pieve Santo Stefano in Piazza Plinio Pellegrini con lo spettacolo in prima nazionale È TUTTO SBAGLIATO, È TUTTO DA RIFARE!Bartali: l’uomo e il campione, tra trionfi sportivi e straordinaria umanità̀. Unaproduzione Teatri d’Imbarco,con Beatrice Visibelli, scene e luci Michele Redaelli, costumi Cristian Garbo etesto e regia Nicola Zavagli
Caprese Michelangelo
Lo spettacolo sarà replicato venerdì 1° agosto alle ore 21.00 presso il Giardino Museo Casa Michelangelo di Caprese Michelangelo.
Lo stesso giorno (1° agosto), si inizia anche con In giro per Terre In Festival: prendendo ispirazione e omaggiando lo spettacolo si propone un Giro del lago di Montedoglioin bici (partenza ore 8.00).
Monterchi Mercoledì 6 agosto ore 21.00 ci spostiamo a Monterchi presso il Giardino Museo Madonna del Parto. In scena RADIO MAIGRET unaproduzione Settimo Cielo, da George Simenon,di e con Gloria Sapio e Maurizio Repetto, effetti e tappeto sonoro realizzati dal vivo da Andrea Cauduro e luci di Luca Rossi.
Sansepolcro – località Montagna
Quest’anno nasce una nuova collaborazione e scopriamo una nuova location che ci auguriamo possa incontrare i vostri gusti e interessi: venerdì 8 agosto alle ore 18.30 presso la suggestiva località Montagna, Sansepolcro, presentiamoLE CASE DEL MALCONTENTOtrattodal romanzo di Sacha Naspini edizioni e/o,una produzione Atto Due/Murmuris, drammaturgia di Simona Arrighi e Luisa Bosi, con Luisa Bosi, Laura Croce, Sandra Garuglieri, Francesco Mancini e Roberto Gioffrè, costumi di Francesca Leoni, e laregia di Simona Arrighi.
Uno spettacolo site-specific, per l’occasione “abita” il borgo antico della frazione Montagna, a 15 minuti da Sansepolcro. Un luogo magico ai piedi dell’appennino tosco/marchigiano, composto da due agglomerati di abitazioni: case montane in muratura con piccole pietre a vista.
Ci è parso perfetto per accogliere la messa in scena del romanzo di Sacha Naspini; Le Case (del malcontento) è un borgo millenario nell’entroterra maremmano, gli abitanti annaspano nella vita e cercano di mettere al riparo dalle sventure le loro, tra goffaggine e ironia tagliente. Lo spettacolo dà voce a queste figure, che raccontano le loro vicende tragiche, disegnando un universo sospeso tra il reale e il fantastico.
Allo spettacolo è abbinata un’apericena: al termine della performance, grazie alla preziosa collaborazione del Ristoro Calisti gli spettatori vivranno un ulteriore viaggio tra i sapori della tradizione locale (pacchetto spettacolo+apericena: € 33,00).
L’assessore all’Ambiente Mauro Mariangeli risponde in consiglio comunale ad Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica)
“Il Comune effettua ogni anno tre cicli di trattamenti di derattizzazione sulle aree pubbliche demaniali dell’ente che ospitano servizi pubblici e nei siti che presentano particolari esigenze. Nel periodo estivo, quando la presenza di ratti si manifesta in maniera più evidente a causa delle alte temperature, sono eseguiti ulteriori interventi in base alle segnalazioni dei cittadini, in particolare nel centro storico o presso parchi cittadini e aree verdi. Per quanto riguarda i piccioni, il censimento effettuato nel 2023 e 2024 ha confermato una presenza dei volatili altamente sopra la soglia di tolleranza, in particolare nel centro storico. Si è proceduto, pertanto, a un’azione di depopolamento mediante gabbie, ma per ottenere risultati più consistenti ci troviamo ora di fronte a un bivio: continuare con questo metodo, aumentando il numero delle gabbie e dei siti coinvolti, o procedere con altre possibili azioni di contenimento, quali ad esempio campagne di sterilizzazione, che comportano, però, un impegno economico notevole per l’amministrazione e un risultato efficace solo a distanza di diversi anni”. E’ in sintesi quanto l’assessore all’Ambiente Mauro Mariangeli ha risposto in consiglio comunale all’interrogazione del capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani, che chiedeva all’amministrazione comunale cosa intendesse fare per ridimensionare la presenza in città dei ratti e dei piccioni. “Quali sono le azioni che si vogliono o si possono intraprendere in tema di derattizzazione nel periodo estivo e quali sono i risultati del protocollo posto in essere nel 2023 sulla popolazione di piccioni urbani allora esistenti e sul decremento della medesima popolazione dopo il procedimento di selezione?”, aveva chiesto il rappresentante della minoranza, segnalando “la necessità di provvedere a una nuova azione di decremento della popolazione di piccioni urbani, che ancora oggi infestano vaste aree del capoluogo urbano, con gravi danni agli immobili, al decoro urbano e con potenziali danni alla salute della popolazione”. Lignani Marchesani aveva parlato in aula di “una nuova pericolosa deriva della diffusione dei ratti”. “Credo sia il momento di una repressione immediata di questo fenomeno, perché nelle ultime settimane nel centro storico c’è una presenza importante di piccoli roditori che infestano i vicoli”. “La stessa reazione si impone anche di fronte alla forte crescita, anche se non al livello di tre anni fa, dei piccioni, che a differenza dei topi sono una specie protetta e non possono essere abbattuti, se non in certi periodi dell’anno”, aveva aggiunto il consigliere. Nel rivendicare “il ricorso a metodi più cruenti di quelli permessi da una normativa nazionale che esprime un falso animalismo”, Lignani Marchesani aveva chiesto, quindi, conto dell’esito del censimento dei volatili, dei risultati degli interventi di contenimento posti in essere e di quale strategia intendesse adottare l’amministrazione comunale. Nel puntualizzare che il Comune ha affidato il servizio di derattizzazione alla società Quark Srl, l’assessore Mariangeli ha spiegato che, “in base al capitolato tecnico – prestazionale di appalto predisposto e approvato dall’USL Umbria 1, la derattizzazione programmata del territorio viene effettuata a febbraio-marzo, maggio – giugno e ottobre-novembre “sui principali tratti di rete fognaria, come tombini e caditoie, in prossimità dei centri abitati e delle aree verdi; nelle aree esterne a tutti i plessi scolastici e agli edifici comunali, nei depuratori comunali, nei cimiteri, negli impianti sportivi; in siti individuati dal monitoraggio ambientale che presentano specifiche esigenze, con particolare riferimento ai centri abitati”. Passando alla diffusione dei piccioni, Mariangeli ha dato conto dei dati emersi dalla rilevazione della popolazione, che ha stimato “una presenza altamente sopra la soglia di tolleranza di 300-400 esemplari a chilometro quadrato”. “Nel caso del centro storico sono stati registrati 1.500 esemplari circa, su un’area d’intervento di due ettari, con una densità pari a 750 esemplari a ettaro”, ha riferito l’assessore, indicando nella “situazione architettonica del centro storico, che offre un’infinità di siti di nidificazione, di dormitori e posatoi” uno dei fattori che favoriscono la proliferazione dei colombi. Mariangeli ha segnalato che “i sistemi di dissuasione fisica presenti non riescano ad impedire lo stazionamento dei colombi” e che “le colonie del centro storico sono fortemente stanziali, ma sono incoraggiante anche dalle persone che somministrare loro cibo”. L’assessore ha fatto presente che l’azione sperimentale di depopolamento attuata con quattro gabbie in due siti, di cui tre presso area privata e uno sulla terrazza del palazzo comunale, ha dimostrato che “per un risultato ottimale è necessario aumentare il numero delle gabbie di cattura con reperimento di ulteriori siti comunali e attuare, anche tramite accordi con associazioni di volontariato locale, un efficace foraggiamento dei volatili durante la cattura”. Nel far presente che il censimento sia il prerequisito per l’abbattimento dei piccioni nelle aree extra urbane e rurali previsto dal piano regionale di controllo, Mariangeli ha ricordato che l’ordinanza comunale del 2015 in materia sia stata impugnata da alcune associazioni ambientaliste. “Gli uffici stanno valutando altre possibili azioni di contenimento, quali ad esempio campagne di sterilizzazione, anche attraverso contatti con comuni che hanno adottato detti trattamenti al fine di verificare l’effettiva efficacia”, ha concluso Mariangeli, evidenziando la loro onerosità e la necessità di molto tempo per ottenere risultati. Nel dirsi insoddisfatto della risposta dell’assessore, il consigliere Lignani Marchesani ha invitato l’amministrazione a fare di più per contrastare la proliferazione dei ratti, “concentrandosi sulla fonte della loro diffusione che risiede nel fiume Tevere”, ma considerando anche di potenziare gli interventi con l’ausilio di aziende del territorio. A proposito dei piccioni, l’esponente della minoranza ha giudicato inefficace la strada della sterilizzazione, auspicando un’azione politica congiunta finalizzata a un cambio di rotta normativo “che riporti il buonsenso e permetta di essere maggiormente incisivi”.
Nell’ambito di Estate in Città appuntamento domenica 3 Agosto per una visita guidata alla città fortificata. “Torri, campanili e mura di difesa” è il percorso urbano organizzato da PoliedroCultura in collaborazione con la Diocesi tifernate e il Comune di Città di Castello
PoliedroCultura, in collaborazione con la Diocesi tifernate e il Comune di Città di Castello, organizza per il pomeriggio di Domenica 3 Agosto una visita guidata tematica molto particolare inserita anche nel ricco cartellone di Estate in Città.
Partenza dalla Pinacoteca comunale ore 16:00 per scoprire l’antica città fortificata per poi salire sul Campanile Cilindrico e sulla Torre Civica fino alle prigioni.
La nostra città, sorta in pianura e in riva al fiume Tevere era difesa da una possente cinta muraria e da torri di difesa; ancora oggi ci racconta della sua conformazione attraverso la toponomastica e la sua architettura… scopriremo insieme alcune dei monumenti simbolo della città in una visita guidata urbana.
CITERNA – Dal 2 al 31 agosto 2025 la Sala degli Ammassi, in Corso Garibaldi 26/30 a Citerna, ospita “Sguardi plurimi”, collettiva di fotografia di Erica Andreini, Meri Ciuchi, Francesca Donatelli, Elisa Modesti, Valeria Pierini e Lucrezia Senserini, a cura di Marco Botti.
Sabato 2 agosto, alle ore 18, l’inaugurazione ufficiale alla presenza del sindaco di Citerna Enea Paladino e dell’assessore alla cultura Valentina Ercolani.
L’evento espositivo fa parte di “Echi di donne”, rassegna estiva del Comune di Citerna per celebrare il talento, la forza, la creatività e l’empowerment femminile in diverse espressioni artistiche e culturali.
“Sguardi plurimi” è una mostra in collaborazione e con il patrocinio di Comune di Citerna, Proloco di Citerna e Piccolomuseo di Fighille. L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni, a ingresso gratuito, dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 15 alle 18.
LA MOSTRA
Sei apprezzate fotografe umbre e toscane, ciascuna con il proprio linguaggio, tutte desiderose di confrontarsi e dialogare in uno degli spazi espositivi più affascinanti della Valtiberina, sono le protagoniste di “Sguardi plurimi”, collettiva ospitata per il mese di agosto nella Sala degli Ammassi di Citerna. all’interno della rassegna culturale “Echi di donne”.
Erica Andreini, fotografa biturgense, propone un estratto da “Diario minimo”, progetto che ha previsto un’incubazione lunga due decenni, durante i quali ritagli su ritagli si sono accumulati apparentemente senza un motivo. Inizialmente usati allo scopo di mettere in forma di immagine frasi e appunti dal diario personale, quei frammenti raccontano la complessità percepita di quello che accade all’autrice, la stratificazione delle immagini che riempiono la sua mente, accompagnate dagli oggetti che in un attimo assumono un ruolo significante per poi tornare a essere elementi comuni. La fugacità del pensiero fa sì che gli assemblage siano sempre estemporanei e che vengano distrutti subito dopo essere stati immortalati. Le particelle vengono unificate dallo scatto, come se le lettere scompaginate divenissero una frase di senso compiuto.
Da Sansepolcro arriva anche Meri Ciuchi, che espone parte del suo progetto “Senza aprire le ali”, in cui si osservano, accanto alla figura umana femminile, alcuni insetti dalla forte simbologia, i coleotteri, che per alcune civiltà del passato erano amuleti, per altre simboli del male. Con le loro ali inguainate, chiuse in una corazza, essi ci sorprendono in un volo che non sembra possibile e ci invitano a pensare oltre la realtà visibile, a oltrepassare il silenzio attonito, alla ricerca di un futuro benigno. Osservando i coleotteri, l’artista sente una similitudine con il suo “io”. Quel loro volo inverosimile è allegoria e alta rappresentazione della determinazione di voler raggiungere, pur con tutte le difficoltà che accomunano l’umano vivere, un’evoluzione positiva del proprio essere e del modo di interagire con il mondo esterno.
Con “My concrete life”Francesca Donatelli, fotografa di Poppi, utilizza un’unica immagine come base. Il volto si fa terreno di sperimentazione, trasformazione personale e rinascita, attraverso un percorso intimo di alterazione della foto. Il ritratto viene manipolato manualmente e chimicamente dall’autrice, in un processo di “ri-fotografia” e contaminazione della stampa. L’opera diventa così un corpo in continua evoluzione, dove l’immagine è aperta al cambiamento. Il gesto artistico si fa rituale trasformativo, mentre il volto fotografato si frantuma, si sporca, si ricuce e si ricompone, tracciando le tappe di un processo creativo non lineare, fatto di ritorni, cancellazioni, sovrapposizioni e ferite visibili. Un viaggio visivo che non cerca la perfezione, ma la verità del percorso. È l’autoritratto come luogo di metamorfosi.
Elisa Modesti si concentra da sempre sull’indagine della figura umana nelle sue più svariate forme. Nel progetto “Legàmi”, composto da foto d’archivio e contemporanee, la fotografa aretina osserva la madre prendersi cura della nonna affetta da demenza senile. I momenti di ascolto, durante i quali vengono ripercorse le strade della vita, sono fondamentali per ricostruire a ritroso l’identità a partire dalle vecchie foto di famiglia, dai ricordi strappati all’oblio attraverso i lunghi racconti. Nell’immagine di grande formato in mostra, tratta dal progetto in continua evoluzione, c’è il recupero identitario di una donna che è allo stesso tempo madre e figlia. Quella foto significativa è l’inizio, il punto in cui tutto è cominciato. Il momento indimenticabile in cui Elisa Modesti e la mamma si sono abbracciate.
La fotografa assisiate Valeria Pierini presenta “I greci non conoscevano il blu”, un progetto sul mare condotto ibridando la fotografia con gli acquerelli, che le permette di portare il paesaggio dal dato reale al dato interiore. Ogni immagine diventa frutto della scelta dell’autrice di dove concentrare il colore, cosa dare a vedere, che sentimento rendere del paesaggio fotografato. Attraverso i colori, Valeria Pierini aggiunge dettagli, creando una resa del mare che è geografica ma anche ideale. Il suo è un portare costantemente a galla la propria versione del mondo e le rotte che partono da un dato certo e diventano emozioni, intuizioni. Lo scopo del progetto è osservare il Mediterraneo in base a interessi geografici, naturalistici, mitologici e storici, restituendo le alterazioni subite dagli ecosistemi e al contempo l’atavica magnificenza del paesaggio.
L’amore per la nonna e l’attenzione verso la solitudine delle persone anziane, l’impatto che la contemporaneità ha su di esse, sono infine al centro del progetto “Emma” di Lucrezia Senserini, fotografa di Arezzo. Emma passa gran parte del tempo alla finestra, osserva il mondo che va avanti come uno spettatore al cinema e attraverso i suoi rituali quotidiani continua a farsi conoscere. Quando sa di essere fotografata, la donna esprime ancora un’intensità e una fierezza che colpiscono. L’autrice sente il bisogno di farle capire che è importante e allo stesso tempo di fissare i momenti di condivisione. La nonna dimostra ogni giorno che gli anziani sono uno scrigno di ricchezza, di esperienze ed emozioni uniche, non persone da mettere in disparte. La loro solitudine, viceversa, può avere anche esiti drammatici. Lucrezia Senserini ce lo ricorda.
“Sguardi plurimi” è una collettiva in cui gli obiettivi di sei artiste sensibili portano l’osservatore a viaggiare con la mente, a riflettere su temi universali, ad aprire i cassetti della memoria, a cercare risposte più o meno celate. Una mostra in cui immergersi, per riaffiorare con una nuova visione di noi stessi e di quello che ci circonda.
Esattamente alle 22.00 di Domenica 27 Luglio, a seguito di una iniziativa di carattere nazionale promossa da “Pax Christi”, sostenuta localmente dall’ Associazione Cultura della Pace di Sansepolcro, le campane di Sansepolcro e della vicina Umbria, hanno suonato all’unisono, per significare con forza, la necessità di fermare i combattimenti a Gaza, dove le vittime sono numerose e la popolazione è stremata, dove tanti innocenti pagano per colpe non loro, in maniera sproporzionata.
Il suono delle nostre campane, come da tradizione, chiama a raccolta, non solo i fedeli, ma l’intera popolazione, affinché sia ancora più profonda la presa di coscienza della necessità di un cessate il fuoco, dell’ingresso di aiuti umanitari, anche sanitari, diretti alla popolazione e della ricerca di un dialogo importante che riesca finalmente a mettere a confronto le parti, perché si possa giungere prima possibile alla creazione di premesse utili alla nascita dei due Stati per due Popoli, che abbiano come loro prospettiva il rispetto reciproco e un futuro di pace e prosperità.
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