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Covid 19 a Città di Castello: Bacchetta: “Ieri quattro guariti e tre nuovi positivi. Soddisfatti dell’apertura delle prenotazioni da parte della Regione per la vaccinazione dei 60-69enni”

“Nella giornata di ieri a Città di Castello abbiamo avuto quattro guariti e tre nuovi positivi”. E’ quanto dichiara il sindaco Luciano Bacchetta, parlando di “un ottimo segnale, in linea con l’andamento delle ultime settimane, che ci permette di scendere ora alla soglia dei 86 tifernati attualmente positivi al Covid-19”. “Siamo al cospetto di una discesa della curva del contagio, evidente e rassicurante, anche se bisogna sempre essere cauti nelle valutazioni che riguardano la pandemia”, sottolinea il primo cittadino.

“Abbiamo letto con piacere che la Regione ha comunicato per lunedì 17 maggio domani l’avvio delle prenotazioni per la vaccinazione dei cittadini con età compresa tra 60 e 69 anni attraverso il portale vaccinocovid.regione.umbria.it”, ha affermato Bacchetta, commentando: “è una bella notizia, siamo molto soddisfatti di questo risultato, c’è stata una risposta immediata alla segnalazione doverosa che avevamo fatto l’altro ieri, non certo per fare polemica ma per sottolineare l’aspetto un po’ triste della migrazione dei tifernati in Toscana per la vaccinazione”. Il sindaco Luciano Bacchetta questa mattina ha partecipato alla cerimonia liturgica di insediamento del nuovo parroco della parrocchia di San Pio X Padre Giuseppe Renda, concelebrata assieme al vescovo, Monsignor Domenico Cancian, rinnovando la vicinanza delle istituzioni alla diocesi e alla comunità parrocchiale di San Pio X.

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Scomparsa del cavalier Riccardo Gualdani” Marchetti (Lega) “se ne va un pezzo di storia di Città di Castello”

“La scomparsa del cavalier Riccardo Gualdani porta con sé un pezzo di storia di Città di Castello che però resterà imperituro nel cuore di tutti i tifernati. È stato un simbolo per la nostra città, un uomo appassionato, che ha saputo fare del suo amore per l’ippica un’arte.
Da amante dei cavalli e cultore dell’endurance equestre, ho condiviso con lui il forte legame con le nobili creature equine. Lo ricorderemo sempre con ammirazione e orgoglio.”, così il deputato della Lega, onorevole Riccardo Augusto Marchetti in riferimento alla scomparsa del cavalier Riccardo Gualdani.

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Se ne è andato alla soglia di 94 anni il cavalier Riccardo Gualdani, “il signore” dell’ippica, appassionato dei cavalli, dello sport, delle tradizioni cittadine

“Se ne è andato in punta di piedi un personaggio d’altri tempi, un vero signore, il “signore dei cavalli”, dell’ippica la grande passione, lo sport, il ciclismo, e poi le manifestazioni della città a partire dalla sua creatura la mostra nazionale del cavallo che ha fondato e fatto crescere edizione dopo edizione fino a farla diventare manifestazione seconda solo a Verona. Il cavalier Riccardo Gualdani, tifernate doc, era Citta’ di Castello in tutte le sue componenti e la rappresentava ad ogni occasione pubblica che lo vedeva assoluto protagonista con signorilità, orgoglio e classe come pochi.

Un altro pezzo significativo del mosaico della città che ci lascia e lascia un vuoto prima di tutto nella sua famiglia, le figlie Patrizia e Daniela, indimenticate giocatrici di volley, i generi Piero e Carlo, gli amati nipoti, i parenti, i tanti amici e concittadini che gli hanno voluto sempre bene. Ciao cavaliere, non ti dimenticheremo”. E’ quanto dichiarato dal sindaco, Luciano Bacchetta, dall’assessore allo Sport, Massimo Massetti e dall’assessore al turismo, commercio e sviluppo economico, Riccardo Carletti (con delega alla Mostra nazionale del Cavallo) appena appresa la notizia della scomparsa, ieri pomeriggio, alla soglia dei 94 anni (li avrebbe compiuti il 10 giugno prossimo) del cavalier Riccardo Gualdani, un personaggio poliedrico che ha segnato la storia cittadina e non solo nei diversi ambiti della vita che lo hanno visto protagonista. Al cordoglio del comune di Città di Castello si unisce anche il Presidente, Marcello Cavargini e il consiglio di amministrazione della Mostra Nazionale del Cavallo. Tanti riconoscimenti ufficiali hanno caratterizzato la sua esistenza, ultimo in ordine di tempo nel 2018 quello del comune di Città di Castello, una targa ricordo con i simboli della città. “Fra i fondatori della Mostra Nazionale del Cavallo per la passione, competenza e senso di appartenenza alla comunità tifernate e alle sue manifestazioni”, questa la motivazione ufficiale impressa nella targa che, il sindaco Luciano Bacchetta, attraverso l’assessore allo sport, Massimo Massetti, al presidente della Mostra Nazionale del Cavallo di allora, Domenico Duranti, alla presidente regionale della Fise Umbria, Mirella Bianconi Ponti (amica sincera sempre vicina nelle occasioni importanti) gli hanno consegnato quale simbolo dell’ippica e del mondo di cavallo, fra i fondatori oltre 50 anni fa della mostra. La Mostra Nazionale del Cavallo di Città di Castello tra le più antiche manifestazioni equestri d’Italia. Proprio agli albori della manifestazione il cavalier Riccardo Gualdani accanto all’avvocato, Dante Gaggi, ai commendatori Mario Biagioni, Antonio Gasperini ed altri imprenditori e appassionati di cavalli di allora ne prese le redini riuscendo a farla crescere edizione dopo edizione e per un periodo a guidarla con successo come presidente per poi passare il testimone ad altri che si sono succeduti al vertice della prestigiosa manifestazione.

Classe 1927, tifernate “doc”, Riccardo Gualdani, a 18 anni ha avviato l’attività commerciale nel cuore della città, in piazza Fanti, con la vendita di tessuti e biancheria. Storico socio del Lions club tifernate, ha ricoperto incarichi nell’associazione Commercianti, nella fondazione Cassa di Risparmio di Citta’ di Castello, al Circolo degli Illuminati, nell’Associazione per la tutela dei Monumenti dell’alta valle del tevere, in curia al fianco dei Vescovi e sacerdoti nelle vesti di impeccabile e rigoroso responsabile del cerimoniale. Sempre con i quotidiani locali e sportivi sotto osservazione (appassionato oltre che delle corse dei cavalli anche di calcio, della Fiorentina e ciclismo), appena gli impegni di lavoro glielo consentivano condivideva con la moglie, Anna Colcelli e con le figlie gemelle Patrizia e Daniela (note giocatrici di volley) la passione per i cavalli. Di casa all’ippodromo “Savio” di Cesena, con l’immancabile binocolo in tribuna ad assistere alle corse e ad ogni edizione del Campionato Europeo di Trotto in pista accanto agli amici di sempre il presidente della Hippogroup, Tomaso Grassi, il direttore generale, Marco Rondoni e i compianti cavaliere Bruno Pasini e avvocato Augusto Calzolari. Da Cesena a Milano, da Montecatini a Tordivalle, da Agnano a Merano, dal trotto al galoppo, non c’è ippodromo in Italia che non abbia visto protagonista il “gentleman” tifernate, sempre impeccabile con giacca e cravatta a promuovere la sua creatura, quella mostra nazionale del cavallo per cui si è spesso tutta una vita con orgoglio e senso di appartenenza. Ha visto correre e accarezzato i “mostri sacri” che hanno fatto la storia dell’ippica, di trotto e galoppo, Tornese, Ribot, Delfo e il “capitano” Varenne fino ai fuoriclasse dell’amico allevatore di Assisi, Sergio Carfagna e padre Danilo Reverberi, con Iglesias, Irina e Via Lattea la cavallina “bianca” dei miracoli” che ha centrato per ben due volte il podio più alto in America.

Ha trasmesso la passione per l’ippica all’imprenditore, Giuseppe Ponti, amico fraterno con cui ha condiviso tanti successi dei propri cavalli della scuderia, Ippica Caldese (Lady Raf e Dardo su tutti a Capannelle con gli allenatori, Ersilio Bietolini e Fabrizio Camici) pronelle vesti di esperto team manager. Nel 2007 dopo Giulio Andreotti, Enzo Biagi, Alberto Sordi, Umberto Veronesi, Mario Cipollini (per citarne alcuni) il cavalier Riccardo Gualdani e’ stato iscritto nell’esclusivo novero “Amici dell’ippica”, della Federnat, la più importante associazione Gentlemen drivers d’Europa. Il premio, viene annualmente assegnato a personalita’ di indiscusso prestigio e massima fama a livello internazionale, che “si siano distinte nella loro attivita’ per la custodia dei valori tipici degli amici del cavallo”. Per anni (circa dieci) brillante opinionista e protagonista assoluto di una fra le prime trasmissioni televisive dedicate alle corse al trotto e galoppo, “Dirittura d’arrivo”, sugli schermi della redazione tifernate di Trg, con l’amico e giornalista, Giorgio Galvani, il professor Enrico Polcri e il direttore di sede, Simone Santi. I funerali si svolgeranno domani, Lunedi 17 Maggio alle ore 11 in cattedrale a Città di Castello.

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L’Assessore alle Politiche Sociali Luciana Bassini presente oggi alla celebrazione liturgica di insediamento del nuovo parroco, padre Giuseppe Renda, della parrocchia di San Pio X celebrata dal vescovo monsignor Domenico Cancian

“Sulla vicenda è stato detto tutto e forse anche troppo. Tuttavia mai, come in questo periodo di pandemia, il lavoro dei sacerdoti e delle parrocchie è stato così prezioso ed in maniera particolare quello svolto dalla parrocchia di San Pio X che ha messo a disposizione i propri spazi di accoglienza a sostegno della tutta la comunità, soprattutto delle persone più fragili e bisognose. L’Amministrazione comunale si unisce alle parole di ringraziamento pronunciate da Sua Eccellenza il Vescovo Domenico Cancian all’indirizzo di Samuele Biondini e Davide Tacchini ed augura ad entrambi una buona strada ed una serena vita. Al nuovo amministratore parrocchiale, padre Giuseppe Renda un affettuoso augurio e sostegno sincero per l’importante ruolo che andrà a svolgere alla guida della parrocchia di San Pio X”. E’ quanto dichiarato oggi, dall’assessore alle Politiche Sociali, Luciana Bassini al termine della celebrazione liturgica di insediamento del nuovo parroco, padre Giuseppe Renda, della parrocchia di San Pio X celebrata dal vescovo monsignor Domenico Cancian. Domani alle ore 11 alla Santa Messa di domenica 16 Maggio prenderà parte il sindaco, Luciano Bacchetta, “prima celebrazione ufficiale, alla quale parteciperemo anche noi, perché è giusto e doveroso manifestare la massima vicinanza alla comunità di San Pio, ma soprattutto è giusto e importante manifestare anche una grande vicinanza a sua eccellenza il vescovo”.

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Sabato 15 maggio alle ore 18 nella chiesa di San Pio X in Città di Castello mons. Domenico Cancian ha presieduto la Santa Messa durante la quale ha presentato alla comunità il nuovo amministratore parrocchiale, padre Giuseppe Renda

Sabato 15 maggio alle ore 18 nella chiesa di San Pio X in Città di Castello mons. Domenico Cancian ha presieduto la Santa Messa durante la quale ha presentato alla comunità il nuovo amministratore parrocchiale, padre Giuseppe Renda ofm.
Di seguito le parole pronunciate dal Vescovo di Città di Castello all’inizio della celebrazione e all’omelia.


Siamo qui a celebrare la Messa nella Solennità dell’Ascensione del Signore. Gesù asceso alla destra del Padre è anche con noi. È la sua presenza che porta avanti la Chiesa attraverso i secoli, in mezzo alle difficoltà e alle gioie della vita.
Come avevo scritto nel Comunicato Stampa del 12 maggio, oggi padre Giuseppe Renda, frate minore, guardiano del Convento di S. Giovanni Battista agli Zoccolanti, inizia il suo servizio come guida pastorale della comunità cristiana di S. Pio X. Ringrazio di cuore lui e il ministro provinciale, padre Francesco Piloni, per la generosa e pronta disponibilità.
È stato per circa 25 anni parroco ad Umbertide e a Terni, maestro dei chierici ad Assisi e, prima di arrivare qui lo scorso settembre, custode della Basilica di S. Maria degli Angeli.


Ha quindi tanta esperienza spirituale e pastorale. Credo che S. Pio troverà in lui un “amministratore parrocchiale” eccellente.
Faccio a nome mio e vostro gli auguri più sinceri di buon lavoro, impegnandoci ad accompagnarlo con la preghiera e la collaborazione piena.
Assieme a P. Giuseppe ci sarà la collaborazione pastorale di don Giovanni Gnaldi, che ben conoscete e che ringrazio.
In questo modo la comunità parrocchiale di S. Pio trova l’aiuto necessario per continuare il percorso iniziato più di 50 anni fa con don Luigi Baldicchi e tanti altri sacerdoti.

Per quel che riguarda Davide e Samuele, confermo semplicemente ciò che ho scritto nel comunicato. In tempi diversi hanno chiesto e ottenuto dal Santo Padre la dispensa dagli obblighi derivanti dalla sacra ordinazione.
È un momento di sofferenza anche perché in questi anni loro hanno fatto tanto del bene a livello pastorale e sociale.
Invito a non dare ulteriore spazio ai pettegolezzi, tanto meno ai giudizi sulle persone. Il Signore ci chiede da un lato di non giudicare e dall’altro di essere fedeli ai suoi comandamenti. Vivendo con amore la nostra vocazione sacerdotale, religiosa e matrimoniale, abbiamo “la pienezza della gioia” che Gesù ci assicura. Ne sono convinto per esperienza personale e per averla riscontrata in tante occasioni.
Il Signore crocifisso, risorto e asceso al cielo presso il Padre, effonda sulla nostra chiesa tifernate e su questa comunità i doni del suo Spirito, preparandoci alla prossima Pentecoste; susciti nuove vocazioni e sostenga i nostri candidati al sacerdozio.
La Madonna delle Grazie, S. Margherita e i nostri santi Patroni ci ottengano la grazia di crescere nella fede e nella comunione fraterna.

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Nidi comunali a prova di Covid-19: tutti negativi i tamponi sul personale, entro maggio copertura vaccinale completa. Quasi il 90 per cento delle famiglie favorevole all’attivazione dei centri estivi

Massima sicurezza nella quotidianità con lo sguardo alla garanzia di servizi su misura per le famiglie anche in estate. Negli asili nido comunali a un mese dalla riapertura l’attenzione alla prevenzione dal Covid-19 è in primo piano. “Sono risultati tutti negativi i tamponi molecolari effettuati sul personale educativo e ausiliario nello screening condotto tra venerdì 7 e lunedì 10 maggio, mentre entro la fine del mese corrente sarà completata la campagna di vaccinazione degli addetti con la somministrazione già programmata della seconda dose”, fa sapere l’assessore alle Politiche Scolastiche Rossella Cestini insieme alla coordinatrice pedagogica Benedetta Vitaloni.

“Si guarda anche avanti, però – prosegue Cestini – perché in questi giorni quasi il 90 per cento dei genitori dei 153 bambini che frequentano i servizi ha accolto favorevolmente la disponibilità dell’amministrazione comunale all’attivazione nel mese di luglio dei ‘Giardini da giocare’, i centri estivi dei nidi, che siamo intenzionati a riprendere nella massima sicurezza come segnale di doverosa attenzione alle famiglie nel difficile contesto dell’emergenza da Covid-19”. A partire dal 7 aprile scorso, per la riapertura degli asili nido comunali (“Il Delfino” a Riosecco, “La Coccinella” a San Pio, “Alice Franchetti” alle porte del centro storico, “Fiocco di Neve” a Trestina) e del centro per bambini L’Arca sono state rispettate tutte le disposizioni contenute nel protocollo Covid-19 redatto all’inizio dell’anno scolastico 2020-2021 e aggiornato nel dicembre scorso sulla base dell’evoluzione della pandemia e delle disposizioni del Governo.

“Un documento dinamico, che ci ha permesso di aprire i nidi nel contesto dell’emergenza garantendo l’assoluto rispetto delle norme di sicurezza e che è stato costantemente confrontato con le famiglie, dalle quali è venuta grande disponibilità e grande responsabilità nella gestione delle procedure finalizzate a salvaguardare la continuità dei servizi attraverso la sottoscrizione di un patto di corresponsabilità”, sottolineano Cestini e Vitaloni. L’adozione delle misure di precauzione è stata una scelta quotidiana condivisa: dichiarazioni di idoneità in base alle disposizioni anti Covid-19 e misurazione della temperatura sono effettuate sia dal personale che dagli utenti. Tutti gli addetti indossano dispositivi di protezione individuale, dalle visiere ai guanti monouso, fino alle mascherine FFp2 (che vengono cambiate ogni quattro ore come prevede il protocollo di sicurezza), una divisa che viene igienizzata quotidianamente, calzature a uso esclusivo degli ambienti di lavoro.

L’attività didattica avviene all’interno in zone separate, evitando che i diversi gruppi di bambini ed educatrici vengano a contatto, mentre corridoi delimitati permettono di raggiungere in sicurezza le diverse aree degli asili e i servizi igienici. All’esterno sono stati realizzati luoghi separati per laboratori e gioco, strutturati in base ai principi pedagogici dell’outdoor education. “Le misure rigorose che abbiamo adottato sono state finalizzate a garantire ai bambini la possibilità di non rinunciare alle esperienze di crescita fondamentali per la loro età, nella consapevolezza che il distanziamento sociale non è applicabile nei nidi come avviene nel resto dei luoghi, perché i piccoli non sono autonomi, ma soprattutto hanno bisogno della corporeità, della sensorialità, dell’oralità che sono aspetti importanti dello sviluppo cognitivo e della conoscenza del mondo che li circonda”, spiegano Cestini e Vitaloni. “La pandemia ci ha costretto a riorganizzare gli spazi degli asili, prediligendo stanze polifunzionali per tutte le attività, compreso il riposo dei bambini, ma – puntualizzano Cestini e Vitaloni – ci ha offerto anche l’opportunità di ripensare la didattica e ideare nuove opportunità ludico-creative, sfruttando molto più proficuamente gli spazi esterni, che abbiamo attrezzato come veri e propri laboratori dove stimolare nei bambini anche il rispetto dell’ambiente e la cura del benessere psico-fisico”.

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Covid-19 a Città di Castello Bacchetta: “Ieri tre nuovi positivi, ma ben 17 guariti, siamo sotto quota 100 tifernati contagiati”. Soddisfatti dell’apertura delle prenotazioni da parte della Regione per la vaccinazione dei 60-69enni”

“Nella giornata di ieri a Città di Castello abbiamo avuto tre nuovi positivi e ben 17 guariti”. E’ quanto dichiara il sindaco Luciano Bacchetta, parlando di “un ottimo segnale, in linea con l’andamento delle ultime settimane, che ci permette di scendere sotto la soglia dei 100 tifernati attualmente positivi al Covid-19”. “Siamo al cospetto di una discesa della curva del contagio, evidente e rassicurante, anche se bisogna sempre essere cauti nelle valutazioni che riguardano la pandemia”, sottolinea il primo cittadino.

⁸“Abbiamo letto con piacere che la Regione ha comunicato per lunedì 17 maggio l’avvio delle prenotazioni per la vaccinazione dei cittadini con età compresa tra 60 e 69 anni attraverso il portale vaccinocovid.regione.umbria.it”, ha affermato Bacchetta, commentando: “è una bella notizia, siamo molto soddisfatti di questo risultato, c’è stata una risposta immediata alla segnalazione doverosa che avevamo fatto l’altro ieri, non certo per fare polemica ma per sottolineare l’aspetto un po’ triste della migrazione dei tifernati in Toscana per la vaccinazione”.

Il sindaco ha colto l’occasione per rimarcare che “chi ricopre un ruolo istituzionale come il sottoscritto non può certo andare fuori regione, né girovagare per i vari siti internet alla ricerca di luoghi dove vaccinarsi, perché abbiamo il dovere morale di sottoporci alla inoculazione dei sieri nel nostro territorio, mettendosi in fila e aspettando il nostro turno, senza favoritismi, privilegi, fughe in avanti”. “E’ questa la scelta che ho fatto io, nella convinzione che quando si esercitano cariche pubbliche sia necessario attenersi rigorosamente alle regole”, ha aggiunto Bacchetta.

Il primo cittadino ha quindi manifestato “soddisfazione e orgoglio per i complimenti espressi dal direttore regionale salute e welfare, Massimo Braganti, nella visita al punto vaccinale della palestra dell’istituto Salviani”. “I nostri operatori sanitari, sia quelli impiegati nella palestra del Salviani, che quelli impegnati presso il Cva di Trestina – ha detto Bacchetta – stanno svolgendo un lavoro egregio, con grande abnegazione e spirito di servizio”.

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Frida Kahlo. Una vita per immagini dal 16 maggio fino al 13 ottobre 2021 al museo civico

“Questa mostra ci restituisce non soltanto il ritratto di una grande artista, ma anche quello di una donna straordinaria. Frida è riuscita ad esercitare in maniera piena e orgogliosa la propria personalità, respingendo costantemente il conformismo e trasformando la sofferenza in bellezza. Un autentico esempio di coraggio, la cui straordinaria attualità ci permetterà non soltanto di richiamare molti visitatori a Sansepolcro, ma anche di sviluppare iniziative e attività che potranno produrre importanti stimoli sul piano didattico e culturale. Con la sua personalità complessa, capace talvolta di unire opposti, Frida Kahlo ha rivoluzionato l’arte e il modo di guardare la realtà; sarà bello, dunque, ospitare questa mostra a pochi metri dalle opere di colui (Piero della Francesca) che quasi cinque secoli prima aveva elaborato un modo tutto nuovo di vedere e rappresentare il mondo”, dichiara Gabriele Marconcini, Assessore alla Cultura Comune di Sansepolcro.

“La mostra fotografica su Frida Kahlo intende rendere omaggio ad una artista, molto amata in tutto il mondo, che incarna uno di quei casi in cui arte e biografia si intersecano inscindibilmente, rendendo unico un personaggio. Dire che Kahlo sia stata un simbolo del suo tempo, la prima metà del Novecento, e del suo paese, il Messico, in un periodo di ferventi lotte sociali, è certo ma anche riduttivo, in quanto Frida è ormai una figura emblematica, un’icona della contemporaneità, che riassume nella sua arte la manifestazione di una straordinaria volontà femminile, fuori da ogni coordinata spazio-temporale; in essa, genio artistico e sofferenza dilaniante, leggerezza e strazio vitale, un nastro avvolto intorno ad una bomba, come ebbe a dire Breton, rappresentano facce speculari di un’esistenza fuori dal comune. Il progetto espositivo dedicato a Frida Kahlo va a concludere idealmente una trilogia di mostre, iniziata con Mc Curry proseguita con Banksy, il cui trait d’union è il fascino che questi artisti, pur così diversi, hanno sui giovani. E’ proprio a loro che speriamo arrivi in particolare il richiamo del Museo di Piero della Francesca”, afferma Maria Cristina Giambagli, Direttore Museo Civico e Responsabile Settore Cultura.

Attraverso un centinaio di scatti, per la maggior parte originali, la mostra ricostruisce le vicende della vita controcorrente della grande artista messicana, alla ricerca delle motivazioni che l’hanno trasformata in un’icona femminile e pop a livello internazionale.
In effetti le foto di Frida sono state realizzate dal padre Guillermo durante l’infanzia e la giovinezza della figlia e poi da alcuni dei più̀ grandi fotografi della sua epoca: Leo Matiz, Imogen Cunninghan, Edward Weston, Lucienne Bloch, Bernard Silbertein, Manuel e Lola Alvarez Bravo, Nickolas Muray e altri ancora. In questo straordinario “album fotografico” si rincorrono le vicende spesso dolorose ma sempre appassionate di una vita, oltre agli amori, alle amicizie e alle avventure di Frida.
In mostra è esposto anche un gruppo di piccole fotografie molto intime di Frida, scattate in formato polaroid dal gallerista Julien Levy.

Il percorso di mostra ricostruisce innanzitutto il contesto in cui si è affermata la sua personalità̀: è il Messico del primo Novecento, attraversato da una rivoluzione che ne ha cambiato la storia, grazie a umili campesinos ed eroici protagonisti come Pancho Villa e Emiliano Zapata. L’epopea e il mito della rivoluzione messicana resteranno impresse nella mente di Frida e ne forgeranno il carattere indomito, alimentando il suo senso di ribellione verso le convenzioni borghesi e le imposizioni di una società̀ fortemente maschilista. In questo contesto si innestano le vicende della famiglia Kahlo. Guillermo, il padre, è un fotografo di professione di origine tedesca, giunto in Messico nel 1891 e ben presto innamoratosi del paese che lo ha accolto. La sua attività è testimoniata da alcune fotografie realizzate su incarico del governo austriaco, per documentare le chiese del Messico, erette nel periodo coloniale.

Di sangue misto, tedesco e messicano, Frida cresce nel mito di un Messico rivoluzionario, introiettando tutti i caratteri di una personalità̀ libera e indomita, che trova nella pittura un linguaggio appassionato, viscerale, dai forti contenuti impietosamente autobiografici, con cui si racconta senza ipocrisie. Tutta la sua opera è una forma di autoanalisi, alla ricerca di una propria identità̀ e di una ragione di vita. Nei suoi numerosi autoritratti non teme di mettere a nudo le proprie debolezze e le proprie inquietudini. Accanto a Frida è spesso ritratto Diego Rivera, il pittore e muralista con cui ha condiviso un rapporto intenso e turbolento, che ha attraversato gran parte della sua vita. Ma vi appaiono anche altri personaggi come Leon Trotsky e André Breton.

In mostra sono esposti infine alcuni documenti come il catalogo originale della mostra di Frida, organizzata da André Breton a Parigi, il primo “manifesto della pittura rivoluzionaria” firmato da Breton e Rivera, una documentazione fotografica della sua famosa Casa Azul e un grande dipinto realizzato dal pittore cinese Xu De Qi che riproduce Las Dos Frida. La mostra si chiude con un video che raccoglie le poche immagini filmate della grande artista messicana.

Il catalogo, curato da Vincenzo Sanfo è edito da Papiro Art. I servizi di accoglienza nel museo e in mostra sono gestiti da Opera Laboratori Fiorentini.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 registrata a Gubbio alle ore 9,56 di questa mattina

L’INGV ha localizzato alle 09:56 un evento sismico di magnitudo ML 4.0 con ipocentro a 10 Km di profondità ed epicentro a 2 Km da Gubbio, a cui è seguita alle 10:07 una replica con magnitudo ML 3.1 con identica profondità ipocentrale ed epicentro a 1 Km da Gubbio.
Sono in corso altre scosse di assestamento.
La sala operativa di Perugia comunica che sono in corso attualmente 4 interventi per verifica stabilità nel comune di Gubbio, non si segnalano danni a persone.

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Mancato finanziamento del commercio equo e solidale in Umbria, Rifondazione: “Ci opponiamo a questa decisione dannosa e sbagliata”

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La giunta regionale dell’Umbria ha confermato l’assenza di risorse per il commercio equo e solidale. Le motivazioni sono state espresse in maniera inequivocabile da parte dell’assessore regionale: il commercio equo non sarebbe una priorità e avrebbe concluso la sua funzione.Noi pensiamo l’opposto. Intanto, l’approvazione della legge in Umbria ha rappresentato e continua a rappresentare un importante elemento di civiltà e progresso non solo negli ambiti del consumo critico, della difesa dei diritti e della cooperazione, ma anche in quelli della valorizzazione dei prodotti locali. Dopodiché le questioni di fondo legate ai problemi e alle ingiustizie del sistema produttivo internazionale, a partire dal ruolo delle multinazionali, non ci sembrano né risolte, né superate. Tutt’altro. Certo, dall’attuale Giunta leghista e destrorsa non c’era da aspettarsi niente di diverso. Per noi, invece, continuare a sostenere il commercio equo e solidale significa costruire risposte concrete allo strapotere dei giganti economici mondiali, per combattere la povertà e puntare su un nuovo sistema di sviluppo. Sono tante le realtà che in Umbria lavorano in questo settore: dalle botteghe alle associazioni, dalle manifestazioni al volontariato. Un tessuto culturale e sociale davvero prezioso l’Umbria. Per questo chiediamo alla Giunta regionale di provvedere al rifinanziamento della legge. Per parte nostra proveremo a condividere nei consigli comunali mozioni che impegnino le giunte locali ad intervenire presso la Regione affinché il commercio equo e solidale continui ad essere strategico anche per la nostra regione

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Play off serie B/M: Marco Bartolini (In Job Italia) “Per passare il turno serve una serata da vecchio cuore biancorosso”

Un 3-0 o un 3-1 e poi vincere il golden set. Per andare avanti nei play off e continuare l’avventura la Job Italia deve rendere pan per focaccia alla Bontempi Ancona e poi vincere anche la lotteria del set di spareggio. Tanti, forse troppi gli errori che hanno condizionato la prestazione della squadra di Marco Bartolini in gara 1 a Collemarino, ben 28 comprese le battute sbagliate, per riuscire a portare a casa un risultato positivo. Ha pesato sicuro l’inesperienza di buona parte dei giovani ma il sestetto tifernate sembrava aver intrapreso la strada giusta nel terzo set vinto e nel quarto, perlomeno fino al 15-15 poi, improvvisamente, s’è spenta la luce. Ma per fortuna nei play off c’è poco tempo per pensare al passato ed agli errori commessi, ci si catapulta subito a gara 2 con la consapevolezza che non sarà facile ma che, limitando gli errori, si può anche pensare di rimandare il verdetto al golden set:”Mi ha fatto piacere giocare contro un’ottima squadra, rinforzata da Scuffia, con giocatori esperti che sanno come venire fuori dalle difficoltà. Nei momenti difficili l’opposto marchigiano s’è fatto sentire più in battuta e a muro che in attacco però ha fatto la differenza. Dal canto nostro noi abbiamo ancora i postumi del covid per alcuni titolari, come Valenti che non sta ritrovando lo smalto e la continuità  perché gli vengono a mancare le forze. Il set vinto ci dà fiducia, in altri frangenti dopo lo 0-2 saremmo stati travolti. Molto bene Marra che ha lavorato alla grande in difesa consentendo delle rigiocate che però non sempre siamo riusciti a concretizzare. In attacco dovremo fare meglio al Pala Ioan, spregiudicati sì ma anche lucidi nelle scelte, soprattutto sulle palle difficili contro una squadra che ci è superiore fisicamente. Serve una serata da “vecchio cuore biancorosso”.

Così in campo (domenica 16 maggio, ore 17,30, Pala Ioan, arbitri Massimiliano Mutzu Martins e Lucrezia Sala di Cagliari).

JOB ITALIA CITTA’DI CASTELLO: Mattei, Fuganti Pedoni, Cipriani, Valenti, Zangarelli, Raffanti, Marra (L).  A disp.: Cherubini, Briganti, Volpi, Cioffi, Rovere. All. Marco Bartolini.

BONTEMPI ANCONA: Larizza, Scuffia, Terranova, Ferrini, Rosa, Monina, Giombini (L). A disp.: Santini, Magini, Tamburini, Pace, Ujkaj, Sabbatini, Tomassetti. All. Leondino Giombini.

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Umbria coronavirus: informazioni sulle modalità di prenotazione vaccinazione per cittadini di età compresa tra i 60 e 69 anni

Da lunedì 17 maggio i cittadini con età fra i 60-69 anni potranno aderire alla vaccinazione anticovid tramite il portale vaccinocovid.regione.umbria.it
Nelle settimane successive, in base alla disponibilità dei vaccini, riceveranno SMS con indicata la data della vaccinazione.

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Covid-19 a Sansepolcro: Cornioli “oggi contiamo 16 nuovi casi di positività, i si tratta di persone, contatto di catene note, che erano già in quarantena. Regole da rispettare con rigore”


“Sono significativi i nuovi casi positivi registrati a Sansepolcro nell’ultima giornata, cioè 16.
Come nei giorni scorsi si tratta di persone, contatto di catene note, che erano già in quarantena: questo è molto importante sul fronte del contenimento della diffusione del virus.


Ma nei prossimi giorni, compreso il fine settimana quindi, dobbiamo rispettare con assoluto rigore le regole anti Covid e mantenere alta la guardia. E’ un momento fondamentale che non dobbiamo sottovalutare: il virus sta circolando, soprattutto nei rapporti amicali e lavorativi per poi diffondersi negli ambienti familiari e delle amicizie strette. Anche una piccola disattenzione, può provocare il contagio.
Per questo faccio appello a tutta la cittadinanza: teniamo comportamenti attenti e prudenti”.

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Usl Umbria 1, il direttore Massimo Braganti in visita al punto vaccinale di Città di Castello

Usl Umbria 1, il direttore Massimo Braganti in visita al punto vaccinale di Città di Castello

La prima uscita del direttore regionale salute e welfare, Massimo Braganti, alle strutture sanitarie impegnate nella campagna vaccinale, si è svolta al punto vaccinale Salviani di Città di Castello dove ad attenderlo c’erano la direttrice del distretto dell’Alto Tevere dell’Usl Umbria 1, Daniela Felicioni, la responsabile del centro vaccinale, Caterina Magliocchetti, ed il personale sanitario.

Il sopralluogo è servito per prendere atto dell’organizzazione del lavoro e delle potenzialità del centro anche alla luce dell’esperienza maturata da Braganti nella campagna vaccinale in Friuli Venezia Giulia. Il direttore si è congratulato con tutto il personale per il prezioso lavoro portato avanti finora e ha garantito il proprio apporto per garantire i migliori risultati alle vaccinazioni nel territorio dell’Alto Tevere.

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La Lega continua la campagna tesseramento

La Lega torna in piazza. Dopo il grande successo dello scorso fine settimana, dove la Lega Altotevere ha aderito alla gazebata regionale per l’inizio del tesseramento, Città di Castello e San Giustino hanno deciso di replicare e aspettano i cittadini rispettivamente in Piazza Matteotti Sabato 15, dalle 10 alle 12:30 (in caso di maltempo resterà aperta la sede in Corso Vittorio Emanuele, 27) e in piazza del Comune adiacente al Bar Belloni sempre Sabato 15 con orari 10 – 12,30/ 15,30-18.30. “Ancora una volta – spiega il segretario cittadino Giorgio Baglioni assieme al referente di Sa Giustino Corrado Belloni -la Lega si conferma un punto di riferimento in
Altotevere: in pochissimi giorni, infatti, sono state sottoscritte oltre 50 adesioni, a dimostrazione di come la forza delle idee, la vicinanza e la presenza sul territorio siano sempre apprezzate dai nostri cittadini. A differenza degli altri partiti crediamo che essere presenti nel territorio e a contatto con le persone sia un dovere per riuscire a dare quelle risposte o comunque, confrontarsi sulle numerose problematiche quotidiane. Un sentito ringraziamento – concludono – a tutti quei militanti e sostenitori che, ad ogni appuntamento, con impegno e dedizione, si mettono a disposizione del partito togliendo tempo alla famiglia e al lavoro, GRAZIE”

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Un’auto a supporto dei servizi del Nucleo Protezione Civile della Sezione di Città di Castello dell’Associazione Nazionale Carabinieri: stamattina la consegna alla presenza del sindaco Bacchetta e degli assessori Bassini e Botteghi.

Il Nucleo Protezione Civile della Sezione di Città di Castello dell’Associazione Nazionale Carabinieri disporrà d’ora in poi anche di un’auto istituzionale a supporto dei servizi per la comunità. Il veicolo è stato assegnato stamattina dal Nucleo Regionale di Protezione Civile Umbria dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri, rappresentato dal presidente Fabrizio Casini, nel corso di una breve cerimonia in piazza Gabriotti, alla quale sono intervenuti il sindaco Luciano Bacchetta, gli assessori alla Protezione Civile Luciana Bassini e alla Partecipazione Michela Botteghi. “L’Associazione dei Carabinieri di Città di Castello ha assicurato un supporto davvero encomiabile nella difficile gestione della pandemia, collaborando con l’amministrazione comunale con grande efficacia e serietà per garantire servizi delicati, per cui la nostra presenza era doverosa per sottolineare la riconoscenza a un sodalizio che è una delle punte di diamante del mondo del volontariato cittadino”, ha dichiarato Bacchetta insieme a Bassini e Botteghi, nel ringraziare il presidente della sezione tifernate Mario Menghi, presente insieme al presidente onorario Franco Masini, al coordinatore del Nucleo di Protezione Civile Dante Signorelli e al comandante della Compagnia dei Carabinieri di Città di Castello capitano Giovanni Palermo. “Siamo molto contenti di aver assicurato il nostro contributo all’amministrazione comunale di Città di Castello nel corso di una emergenza da Covid-19 nella quale il mondo del volontariato ha dimostrato tutta la propria importanza”, ha sottolineato il presidente regionale Casini, nel ringraziare i rappresentanti dell’amministrazione comunale per la fattiva collaborazione. “Il Nucleo di Protezione Civile di Città di Castello sta crescendo con grande impegno e sacrificio ed è fondamentale che possa strutturarsi ulteriormente con attrezzature idonee”, ha aggiunto Casini. “In due anni di vita abbiamo raggiunto il numero di trenta volontari, in un contesto regionale che ne conta circa 200, per cui siamo molto soddisfatti del percorso che stiamo facendo e del contributo che siamo riusciti a dare fino a questo momento, mettendo il nostro spirito di servizio a disposizione dell’amministrazione comunale”, ha detto il presidente locale Menghi, evidenziando che “il veicolo ricevuto in dotazione sarà di valido supporto per tutte le situazioni nelle quali saremo chiamati”. Tutti i volontari del Nucleo Protezione Civile della Sezione di Città di Castello dell’Associazione Nazionale Carabinieri hanno seguito un percorso di formazione che li ha portati a ricevere l’abilitazione come operatori “Safety & Security”. Il prossimo obiettivo dell’associazione è una sede che possa ospitare le attività operative e le attrezzature in dotazione.
CDCNOT/21/05/14/COMINLINEA/297/MB

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta: “Ieri nove guariti e un solo nuovo positivo. E’ giusto che i centri commerciali possano riaprire nei fine settimana nella massima sicurezza

“I dati di ieri ci parlano di nove persone guarite e di un solo nuovo positivo”. E’ quanto dichiara il sindaco Luciano Bacchetta, riferendo che “sono scesi a poco più di 100 i casi di tifernati attualmente contagiati”. “Il dato consolidato della forte diminuzione dei postivi nel nostro Paese legittima ora una politica di riaperture, che, con la prudenza necessaria e nel rispetto delle norme anti Covid, possa dare continuità a quelle già avvenute finora con nuovi provvedimenti”, osserva il primo cittadino, evidenziando l’esigenza di “farsi trovare preparati, per fare in modo che questo ritorno alla libertà coincida anche con un grande senso di responsabilità e con un grande rispetto delle norme”. “E chiaro infatti – ha spiegato Bacchetta – che le riaperture presuppongono alcuni inevitabili rischi di contagio e quindi dovremo stare molto attenti”.

In questo contesto il sindaco ha ribadito di ritenere “giusto che i centri commerciali possano riaprire nei fine settimana, nel massimo rispetto delle prescrizioni a garanzia della sicurezza”. “Credo sia doveroso accogliere le richieste di questi operatori, perché l’economia deve ripartire e le persone devono poter lavorare per guardare al futuro con la speranza di un ritorno alla normalità”, ha aggiunto Bacchetta, che ha concluso: “questa fase di rilancio e di ripresa andrà gestita con molta prudenza, ma andrà necessariamente affrontata, visto che i dati ci dicono che c’è un calo delle positività consistente e la campagna di vaccinazione, quando procederà come deve, farà il resto”. “Finalmente – ha rimarcato il sindaco – vediamo la luce all’orizzonte”.

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Bacchetta sulla vicenda della parrocchia di San Pio X: “vicini a sua eccellenza il vescovo monsignor Domenico Cancian, che con padre Giuseppe Renda ha subito ridato una guida alla comunità religiosa di una realtà importante della città e massimo rispetto per la vicenda umana dei due sacerdoti”

“Il grande clamore mediatico cha ha suscitato la vicenda del parroco e del vice parroco di San Pio X non ci può esimere dal manifestare una grande solidarietà a sua eccellenza il vescovo, monsignor Domenico Cancian, che è sempre in prima linea e che sta vivendo questa vicenda da guida pastorale, per cui è chiaro che la sua prima preoccupazione, con grande sensibilità, è stata quella di ridare a una parrocchia così importante, così grande, così significativa, un nuovo corso”.

Lo dichiara oggi il sindaco Luciano Bacchetta, nel confermare che “il nuovo parroco, padre Giuseppe Renda verrà presentato sabato alle ore 18.00 nella messa presso la chiesa di San Pio e domenica mattina alle 11.00 ci sarà la prima celebrazione ufficiale, alla quale parteciperemo anche noi, perché è giusto e doveroso manifestare la massima vicinanza alla comunità di San Pio, ma soprattutto è giusto e importante manifestare anche una grande vicinanza a sua eccellenza il vescovo”. Nel ricordare che “per Città di Castello il 2021 sarà l’anno della Beata Margherita e il 19 settembre prossimo ci sarà una grande cerimonia per la sua proclamazione a santa, che è giusto e doveroso venga valorizzata da tutta la comunità”, in merito alla decisione dei due sacerdoti della parrocchia di San Pio X Bacchetta ha sottolineato : “umanamente non mi sembra giusto esagerare nelle valutazioni, nelle chiacchiere, parliamo di sacerdoti sempre in prima linea nella battaglia per la tutela dei più deboli, parliamo di persone che tutti conoscono come eccellenti, parliamo di esseri umani che ovviamente vivono una fase particolare della propria vita e che meritano il massimo rispetto”.

“Credo che le vicende umane non possano essere portate alla ribalta in modo eccessivo, non sarebbe né giusto né corretto: quello che deve interessare tutti è che la vita religiosa di quella comunità possa riprendere subito senza traumi particolari e questo avverrà”, ha concluso Bacchetta.

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