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Pallavolo: crisi superata, la ErmGroup Altotevere vince con Cagliari, si apre una nuova fase per i ragazzi di Bartolini

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ERMGROUP ALTOTEVERE – CUS CAGLIARI 3-0
(25-20, 25-21, 25-22)
ERMGROUP ALTOTEVERE: Troiani, Biffi 3, Maiocchi 7, Marzolla 12, Galiano 11, Battaglia, Cioffi (L2), Stoppelli, Pochini (L1) ricez. 71%, Cappelletti 10, Carpita, Quarta 8. Non entrato Cipriani. All. Marco Bartolini e Mirko Monaldi.
CUS CAGLIARI: Piludu (L2), Galdenzi 5, Ciardo, Menicali 6, Marinelli 18, Busch 6, Rascato, Zivojinovic 1, El Moudden (L1) ricez. 38%, Gozzo 7, Biasotto 8. Non entrato: Chialà. All. Lorenzo Simeon e Alessio Marotto.
Arbitri: Eustachio Papapietro di Matera e Antonino Di Lorenzo di Palermo.
ALTOTEVERE: battute sbagliate 7, ace 5, muri 10, ricezione 65% (perfetta 33%), attacco 48%, errori 17.
CAGLIARI: battute sbagliate 12, ace 7, muri 6, ricezione 44% (perfetta 15%), attacco 44%, errori 27.

Durata set: 32’, 29’ e 36’, per un totale di un’ora e 37’.

SAN GIUSTINO – La vittoria della maturità e della compattezza, quella che la ErmGroup Altotevere ha ottenuto per 3-0 fra le mura amiche del palasport di San Giustino contro il Cus Cagliari. Tre punti meritati, che significano di nuovo quinto gradino solitario nella classifica del girone Bianco della Serie A3 Credem Banca e che soprattutto portano i biancazzurri (in versione bianco-oro) a un passo dal raggiungimento matematico dell’obiettivo prioritario di stagione: la salvezza, con contestuale partecipazione ai play-off. Per nulla inebriata dal colpaccio di Mantova, la compagine di Bartolini e Monaldi si era scientificamente concentrata in settimana per volere il risultato pieno, consapevole dell’importanza rivestita dalla posta in palio: vi è riuscita con una condotta di gara che l’ha vista sempre tenere in mano il controllo della situazione e gestire meglio i momenti più difficili, per poi prendersi ogni set al cospetto di una formazione sarda senza dubbio composta da individualità di peso, che ha tenuto duro ma che nei frangenti chiave si è dovuta arrendere. Con l’uscita anticipata di Gozzo nella frazione conclusiva, il solo Marinelli (18 punti) ha di fatto tenuto in piedi gli universitari, mentre non è stata certo la serata di grazia per Biasotto, al quale i padroni di casa hanno preso fin da subito le giuste misure. La ErmGroup ha adoperato le sue armi più congeniali: la battuta (con Cappelletti in grande spolvero), che ha messo in crisi una ricezione sarda ferma al 44% totale e il muro, efficace anche per la fase di ricostruzione. Una citazione particolare per i due centrali: Galiano (11 punti) è stato quello con i numeri migliori, nonché il secondo realizzatore dietro Marzolla a quota 12 e Quarta (8), che per l’ennesima volta si è confermato garanzia in assoluto per la squadra.
Lorenzo Simeon, tecnico del Cus Cagliari, schiera la diagonale Ciardo-Biasotto, Galdenzi e Menicali al centro, Gozzo e Marinelli a lato ed El Moudden libero. Il collega Marco Bartolini opera un solo cambio rispetto alle ultime uscite, con Cappelletti titolare assieme a Maiocchi in posto 4; per il resto, Biffi in regia, Marzolla opposto, Quarta e Galiano al centro e il duo Pochini-Cioffi alternato nelle mansioni di libero. Biasotto sembra ispirato quando mette giù il primo pallone del match e Menicali fa subito break (3-1) in primo tempo; ci vuole allora un primo ace di Cappelletti per riaggiustare il punteggio sul 5-5, poi sale in cattedra il muro dei locali, che due volte stoppa Biasotto. La ErmGroup va sul 10-8, Gozzo in battuta pareggia (11-11) e l’equilibrio è spezzato da un muro, quello di Quarta su Marinelli, con il contrattacco in pipe di Maiocchi per il 14-11; sarà tuttavia lo stesso giocatore, ultimo arrivato all’Altotevere, a riportare involontariamente sotto gli ospiti con una parallela out. Cappelletti e Marzolla provvedono ad assicurare i cambi palla e le sorti del set iniziale si decidono definitivamente sulla veloce in contrattacco di Quarta per il 20-17, alla quale fa seguito l’ace a fondo campo di Galiano, che vale il +4. Un altro muro vincente di Quarta su Biasotto, una conclusione fuori bersaglio di Marinelli e il diagonale di Marzolla appongono i sigilli al 25-20 che consegna l’1-0 ErmGroup.
Nessuna variazione nei rispettivi 6+1 di partenza e il muro dell’Altotevere si alza su Gozzo, che si riscatta dai nove metri con il punto del sorpasso (4-3), al quale Quarta replica sempre a muro per il 5-5. L’attacco out di Biasotto porta il vantaggio (8-7) la ErmGroup, che però vede ribaltare il punteggio quando Marinelli piazza il contrattacco e il muro dice no a Cappelletti sull’efficace turno in battuta di Gozzo, che produce per gli isolani un prezioso +2 (12-10); i padroni di casa non si scompongono e la free ball concretizzata in primo tempo da Quarta ristabilisce subito la parità (13-13), con Cappelletti che si presenta al servizio e spacca di nuovo la partita: a segno una palla spinta di Maiocchi su una potente battuta del capitano con ricezione lunga, fuori un diagonale di Marinelli e poi l’ace, che costringe Simeon a rimescolare le carte con gli ingressi di Zivojinovic e Busch. Ma Cappelletti non si ferma: costruisce dai nove metri e concretizza in pipe un’altra azione di gioco e aggiunge l’ace del 19-14. Al parziale recupero degli avversari (anche Marinelli pizzica in battuta), rispondono Maiocchi e Galiano per il 22-18, con Menicali che dal centro non inquadra il campo ed è così il punto numero 23, ma non è ancora finita: muro su Cappelletti, contrattacco di Marinelli e Cagliari a -2 (21-23), per quanto il tentativo di rimonta svanisca sulla battuta lunga di Gozzo, con punto del 25-21 e del 2-0 grazie al perentorio muro a uno di Quarta ai danni di Menicali.
Una novità nella formazione cagliaritana a inizio del terzo set: o meglio, la conferma del palleggiatore Zivojinovic al posto di Ciardo. Sarà una frazione caratterizzata dai continui strappi della ErmGroup e dai tentativi di allungo sempre rintuzzati dal Cus. Biffi (buona la sua prestazione) comincia con un ace, Biasotto è ancora impreciso e spara lungo, così come Marinelli. Siamo sul 5-2, che diventa 7-3 per l’Altotevere sull’ennesimo errore del lungo opposto della squadra sarda; in compenso, c’è Marinelli che promuove la riscossa: è lui l’artefice del riaggancio sull’8-8. Nuovo strattone dei locali con Quarta, Galiano e Marzolla, quest’ultimo servito da un assist di Quarta ed ErmGroup sull’11-8; Busch – che nel frattempo ha rilevato lo sfortunato Gozzo, costretto a uscire per la piccola lesione riportata a un dito – rattoppa con due ace consecutivi (11-11) e ci vogliono un muro di Marzolla e Quarta su Marinelli, più un’azione prolungata conclusa da Cappelletti, per effettuare il nuovo break sul 16-13 che sembra orientare l’ago della bilancia dalla parte della ErmGroup. Non sarà ancora così: Marinelli va a segno in battuta in attacco e sulla doppia in palleggio fischiata a Biffi è di nuovo pareggio sul 17-17; non solo: Zivojinovic trova persino l’ace del 19-18, che sarà però l’unica situazione di vantaggio del Cus, in quanto Maiocchi piazza il mani fuori del 19 pari e il fallo in palleggio di Zivojinovic riporta il punteggio dalla parte della ErmGroup, nonostante il muro su Marzolla del 21-21 stia a dimostrare che il Cagliari è ancora vivo. Il trascinatore Marinelli firma il 22 pari, prima che Marzolla determini il passo in avanti definitivo e che Galdenzi offra il classico regalo sul piatto d’argento, spedendo fuori una veloce. Il muro su Biasotto del 25-22 consegna all’archivio il 3-0 che fa salire la ErmGroup Altotevere a quota 23 fra l’entusiasmo dei tifosi del palasport, che hanno ritrovato il loro “giocattolo”: con 15 punti su 18 nelle ultime 6 gare, la squadra ha svoltato alla grande e ora può giocarsela contro chiunque.

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Ultimo giorno di servizio per il Colonnello dei Carabinieri, Giovanni Mele, il saluto del sindaco

Il sindaco, Luca Secondi, ha incontrato nelle residenza municipale il Colonnello dei Carabinieri, Giovanni Mele, per un saluto nel suo ultimo giorno di servizio quale responsabile Sezione Polizia Giudiziaria, aliquota Carabinieri, presso la Procura della Repubblica di Perugia, prima della meritata  quiescenza. Nel corso dell’incontro cordiale, il primo cittadino tifernate ha avuto modo di manifestare e rinnovare l’apprezzamento dell’istituzione per il lavoro svolto da sempre dai Carabinieri nel territorio e per le molte sinergie attivate tra l’ente e “l’Arma” per la promozione della legalità.

“Al Colonnello Mele, a cui mi lega una lunga amicizia e profonda stima, ho manifestato a nome della giunta, del consiglio comunale e della comunità locale i più sentiti ringraziamenti per l’alto servizio che ha svolto nel corso della prestigiosa carriera nell’Arma e a Città di Castello assieme a tutto il personale e i più stretti collaboratori garantendo sempre la presenza anche ad eventi ed iniziative di carattere culturale e sociale unitamente alle altre forze dell’ordine. Conserveremo sempre un bel ricordo della sua permanenza nella città , che tra l’altro ha scelto come luogo di residenza, e formuliamo i più sinceri auguri per il futuro ricco di soddisfazioni, nella certezza di averlo sempre al nostro fianco per il bene della collettività e della nostra bellissima comunità”, ha dichiarato il sindaco prima della consegna di un volume sulla storia del Rinascimento e del maestro simbolo, Raffaello che qui ha lasciato tracce indelebili”.

Giovanni Mele inizia il corso ufficiali il 9 gennaio 1986, scuola di Fanteria e Cavalleria di Cesano di Roma, successivamente al Battaglione di Moncalieri, poi al comando di un Reparto che era di vigilanza al super carcere di Fossombrone. Dopo il comando del NORM di Ancona e successivamente la compagnia di Senigallia, rientra alla scuola ufficiale carabinieri di Roma per poi essere trasferito alla compagnia di Bitti (NU) e poi nel 1996 Città di Castello alla guida della Compagnia. Nel 2002 a Tolentino ed infine il rientro in Umbria nel 2006 al Comando Legione di Perugia. Dal 2011 ad oggi responsabile della Sezione Polizia Giudiziaria, aliquota Carabinieri, presso la Procura della Repubblica di Perugia.


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Novanta utenti in più in quattro anni per il trasporto scolastico del Comune di Città di Castello

Da 400 a 490 utenti, 90 in più in quattro anni: è la crescita esponenziale certificata dagli ultimi dati del servizio di trasporto scolastico del Comune di Città di Castello, che viene erogato attraverso il gestore CARAT (Consorzio Autonoleggiatori Riuniti Alto Tevere) ai bambini tra i 3 e i 13 anni, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado. Dai 400 utenti dell’anno scolastico 2021-2022 si è arrivati ai 490 dell’anno scolastico 2024-2025, con un ulteriore balzo di quasi 30 iscrizioni in più rispetto ai dodici mesi precedenti.

“Lo specchio di un servizio sul quale l’amministrazione comunale investe senza alcun passo indietro, con le risorse necessarie e senza tagli, guardando costantemente avanti con una programmazione finalizzata a garantire il diritto allo studio, la qualità del servizio e la ricerca della soddisfazione dell’utenza”, commenta l’assessore ai Servizi Educativi Letizia Guerri, evidenziando come il trasporto pubblico a Città di Castello “si caratterizzi per un tratto distintivo non facile da trovare ovunque, frutto di una precisa scelta politica dell’amministrazione comunale sul versante della qualità del servizio e della vita di questa comunità: quello di andare casa per casa a prendere e riportare bambine e bambini che utilizzano i bus scolastici in tutto il territorio comunale, dal capoluogo alle frazioni, con la sola eccezione del centro storico, dove si trova l’unico punto di raccolta previsto dal servizio per l’impossibilità di percorrere agevolmente con i mezzi di trasporto i vicoli racchiusi dalle mura urbiche”.

“Un fattore di forza del servizio – continua l’assessore – è anche il continuo monitoraggio finalizzato al miglioramento della qualità e agli adattamenti necessari per andare incontro alle esigenze dell’utenza, non ultimo l’organizzazione delle navette gratuite per gli spostamenti dovuti ai lavori nelle scuole”. Per Guerri “i numeri dimostrano il bisogno crescente da parte delle famiglie di questa risposta, ma anche l’apprezzamento per ciò che viene messo a disposizione dall’amministrazione comunale, grazie al lavoro sinergico delle persone impegnate tutti i giorni nell’Ufficio Scuola e per il gestore CARAT, alle quali siamo riconoscenti per la professionalità e la responsabilità con cui adempiono ai propri compiti”. Strutturato sulle esigenze dei bambini della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado residenti nel comune di Città di Castello, che dispongono di corse in tutti i giorni di lezione previsti dal calendario scolastico, il servizio ha anche una centrale e significativa valenza sociale.

“Questa esperienza accompagna la crescita dei bambini e delle bambine dai 3 ai 13 anni di età, in molti casi senza soluzione di continuità – osserva Guerri – per cui rappresenta un fattore importante nel percorso di costruzione della loro autonomia personale e, di riflesso, nella promozione della qualità della vita all’interno della nostra comunità”. “Ecco perché riteniamo doveroso continuare a investire su questo servizio, ma anche fare la nostra parte come istituzione, in tutte le sedi, perché il trasporto scolastico possa essere garantito a tutti e a tutte, a partire dai più fragili”, aggiunge Guerri, che spiega: “in seno all’ANCI ci faremo promotori dell’esigenza che vengano attivati canali di finanziamento specifici a livello nazionale destinati al trasporto scolastico a sostegno dei bambini con disabilità, per i quali è fondamentale usufruire di questo servizio, anche per i benefici relazionali e di crescita personale connaturati a questa esperienza, ma è necessaria un’assistenza specifica, i cui costi oggi sono fronteggiati dai soli enti locali e non coperti dalle risorse per il welfare studentesco”.

“Su questo fronte – conclude l’assessore – serve un’assunzione di responsabilità da parte di ogni livello istituzionale, al cospetto di una domanda in crescita che, come ci viene fatto presente dalle scuole, senza i necessari interventi può rappresentare in breve tempo un serio fattore di criticità”.

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Lunedì 3 febbraio il consiglio comunale si riunisce per un question time e una seduta ordinaria:

Il consiglio comunale è stato convocato dal presidente Luciano Bacchetta per lunedì 3 febbraio nella residenza municipale di piazza Gabriotti per un question time a partire dalle ore 16.30 e una seduta ordinaria in programma dalle ore 18.00. I lavori inizieranno con la risposta dell’assessore alla Viabilità Rodolfo Braccalenti all’interrogazione del capogruppo di Fi Tommaso Campagni sull’impianto semaforico veicolare e pedonale all’incrocio tra viale Europa e via Bartali. A seguire, l’assessore all’Ambiente Mauro Mariangeli replicherà al capogruppo della Lega Valerio Mancini a proposito delle conseguenze sul territorio dell’Alto Tevere derivanti dalla sospensione da parte di Auri del procedimento per la realizzazione di un termovalorizzatore.

L’assessore Braccalenti prenderà di nuovo la parola per fornire al capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani i dati relativi alle sanzioni al codice della strada e al bilancio di previsione 2025, mentre il sindaco Luca Secondi fornirà sempre a Lignani Marchesani le informazioni richieste sul conferimento di rifiuti speciali a Belladanza e chiarirà alla capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni la situazione dei conferimenti dei rifiuti presso la discarica di Belladanza e i rapporti economico-finanziari tra Sogeco e Sogepu.

Il question time si chiuderà, poi, con la risposta dell’assessore ai Servizi Educativi Letizia Guerri all’interrogazione del consigliere Valerio Mancini sulla “Giornata in ricordo dei martiri delle Foibe”. La seduta ordinaria del consiglio comunale si aprirà con la comunicazione da parte dell’assessore competente Mauro Mariangeli delle delibere della giunta comunale relative alla variazione degli stanziamenti di cassa n. 1 riguardanti il bilancio di previsione 2024/2026 e alla variazione al bilancio di previsione 2024-2026 con prelievo dal fondo di riserva. L’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri illustrerà il regolamento per la disciplina della mostra mercato Retrò, che l’assemblea sarà chiamata ad approvare, e l’assessore alla Viabilità e Polizia Locale Braccalenti proporrà ai consiglieri le modifiche al regolamento per la disciplina del sistema di videosorveglianza del Comune di Città di Castello approvato con delibera di consiglio comunale del settembre scorso.

La riunione si chiuderà con il dibattito e il voto su due mozioni: quella dei consiglieri Fabio Bellucci e Rosanna Sabba (Lista Civica Luca Secondi Sindaco) circa l’utilizzo degli utili della società Farmacie Comunali per fini sociali e quella della consigliera Emanuela Arcaleni (Castello Cambia) per la riduzione dell’Iva sui pannolini e sui prodotti alimentari per l’infanzia in vendita presso le farmacie comunali. Come di consueto, i cittadini potranno seguire il consiglio comunale in diretta streaming attraverso la pagina istituzionale del Comune (sezione “Comune in diretta – streaming audio video” al link https://cittadicastello.consiglicloud.it/home) e attraverso il canale ufficiale YouTube dell’ente.

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Inner Wheel di Sansepolcro e Città di Castello insieme festeggiano l’Inner Wheel Day

Giovedì 30  Gennaio, nell’ambiente raccolto e familiare  della Locanda « La Pieve Vecchia », presso Monterchi,  i due club Inner Wheel della Valtiberina (Sansepolcro e Città di Castello) si sono riuniti per festeggiare insieme l’Inner Wheel Day rinnovando il sodalizio che li ha uniti fin dal giorno della creazione del club di Sansepolcro di cui Città di Castello è stato  padrino.


La serata si è aperta con il saluto delle due presidenti, Annalisa Corgnoli Di Renzo e Luisa Faloci Felici che hanno rinnovato lo spirito di sorellanza dei due club e l’impegno nel proseguire la collaborazione interclub per i futuri services nella convinzione che l’unione  non possa che rafforzare l’efficacia e il successo dell’impegno profuso.


A sorpresa durante la serata Laureta Cuku socia del club di Sansepolcro ha esordito con un brano inedito di sua composizione ispirato agli ideali che muovono L’Inner Wheel mentre Adele Lanzuolo   ha letto una poesia della socia Sabrina Fodaroni  di Città di Castello dedicata all’Inner Wheel Day ed allo spirito di Amicizia e servizio che  anima e ispira le Innerine di tutto il mondo.


Il violino di Laureta ha infine chiuso in bellezza la serata dei festeggiamenti dell’anno 101 di vita del club.

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Sassi dal cavalcavia, tre minori rintracciati e denunciati dai Carabinieri di Umbertide

I Carabinieri della Stazione di Umbertide hanno deferito in stato di libertà tre minori, di cui due 13enni e un 14enne, ritenuti responsabili del reato di danneggiamento a seguito del lancio di sassi da un cavalcavia.
La sera di sabato scorso, due autovetture sono rimaste danneggiate dopo essere state oggetto del lancio di sassi verificatosi all’altezza del cavalcavia di via Martiri della Libertà di Umbertide.
Le immediate indagini eseguite dai militari della Stazione di Umbertide e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Città di Castello (PG) hanno permesso di individuare gli autori del grave gesto, giungendo ad identificare i tre minori.
Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, i tre giovani avrebbero prelevato dei sassi dalla vicina massicciata ferroviaria per poi scagliarli contro le autovetture in transito nel sottostante cavalcavia.
Alcune di queste pietre hanno centrato due autovetture, che hanno riportato danni sul cofano e al parabrezza, mentre le due rispettive conducenti, due donne del posto, sono rimaste fortunatamente illese.
I tre minori, nonostante la giovanissima età, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Perugia, dovendo rispondere dell’ipotesi delittuosa anzidetta.

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Accoltellamento in abitazione tra fratello e sorella, a San Giustino, trovati anche oltre 60 grammi di droga, denunciati

I Carabinieri di Città di Castello hanno deferito in stato di libertà due fratelli, di nazionalità italiana, a vario titolo ritenuti responsabili dei reati di lesioni aggravate e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
La scorsa notte una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Città di Castello è intervenuta in un’abitazione di San Giustino, dove era stata segnalata una violenta lite tra fratelli conviventi.


All’interno dell’appartamento effettivamente è stato accertato che un uomo, di 50 anni, per futili motivi, era stato precedentemente ferito da alcuni fendenti che la sorella, 54enne, gli aveva inferto all’addome, con un coltello da cucina.
Successivamente il 50enne si è recato al locale Pronto Soccorso, non in pericolo di vita, dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico per le lesioni riportate. 
Nel corso degli accertamenti i militari dell’Arma hanno rinvenuto nell’abitazione 66 g di hashish, suddivisi in 11 dosi, e un bilancino di precisione, che sono stati sottoposti a sequestro assieme al coltello utilizzato nel corso della lite.


Le persone coinvolte, entrambe con precedenti di polizia, sono state denunciate per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre la donna dovrà rispondere alla Procura della Repubblica di Perugia anche di lesioni aggravate dall’uso dell’arma bianca.

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Oggi alla “Carducci” la presentazione del libro di Giovanni Grasso, “L’amore non lo vede nessuno”

 
Solo posti in piedi questa mattina alla Sala “Rossi-Monti” presso la Biblioteca Comunale “Carducci” per assistere alla presentazione del libro di Giovanni Grasso, “L’amore non lo vede nessuno”, (Rizzoli).Oltre all’autore sono intervenuti, il sindaco, Luca Secondi, l’assessore alla Cultura, Michela Botteghied il giornalista Mino Lorusso che ha coordinato il piacevole e partecipato incontro con il pubblico. In sala tra gli altri, oltre a diversi rappresentanti istituzionali, di associazioni socio-culturali anche la vice-presidente della Camera dei Deputati, Anna Ascani, il senatore Walter Verini e la consigliera regionale, Letizia Michelini.

Dopo tre apprezzati romanzi a sfondo storico (sul totale di nove libri pubblicati) il primo sul legame proibito tra un ebreo tedesco e una silfide ariana, il secondo sull’impresa impossibile del grecista e aviatore Lauro De Bosis, che sfida la sorte per lanciare volantini anti regime fascista su Roma e finisce per inabissarsi nel Tirreno, e infine il terzo sulla misteriosa scomparsa di un soldato nella Grande guerra, questa volta il consigliere per la comunicazione e direttore dell’Ufficio Stampa del presidente della Repubblica, Giovanni Grasso, ha dato libero corso alla sua immaginazione con un giallo esistenziale, (L’amore non lo vede nessuno, Rizzoli, 240 pp., 19 euro), ma in chiave di “moralità leggendaria”.   

L’amore non lo vede nessuno è un romanzo, un’indagine spietata sul senso autentico dell’esistenza, che ci costringe davanti allo specchio, occhi negli occhi con la parte più oscura di noi, e ci interroga sulla necessità di perdonare e di perdonarci. Un thriller esistenziale sul perdono. E sull’amore. Ma su quale tipo di amore? Coniugale, passionale, spirituale, platonico o l’amore di Dio? «Sull’amore che può far male – ha detto Grasso – ho preso in esame un amore molto forte, probabilmente molto immaturo. Il pendolo va da un amore che si pretende assoluto e sa di passione a uno tossico che sa di dipendenza».

Ogni martedì pomeriggio, per sessanta minuti esatti, in un anonimo bar di provincia, Silvia incontra, di nascosto, un affascinante sconosciuto. Sono legati da un patto. Lui ha promesso di rivelarle ogni particolare sulla sua relazione con Federica, la sorella di Silvia morta da pochi giorni in un incidente stradale in circostanze sospette. Lei, in cambio, si è impegnata a non fare ricerche per scoprire l’identità del suo misterioso interlocutore. Ma il racconto di quell’uomo senza nome, colto e raffinato, è davvero attendibile? E fino a che punto Silvia può fidarsi di lui? La ricerca della verità, in un crescendo di colpi di scena, sarà un percorso sorprendente e doloroso, che porterà Silvia ad affrontare un groviglio di contraddizioni e segreti indicibili, tra amori assoluti e giochi di potere. Il mondo che Federica abitava, nel quale è facile smarrire il confine tra innocenza e colpevolezza.

“Sono venuto volentieri a Città di Castello a presentare il mio volume, anche per il forte legame familiare che ho con l’Umbria, mio nonno siciliano comprò negli anni 20 una tenuta nei pressi di Todi. Questo libro parla di una storia di redenzione, attraverso una caduta. Posso confidare tranquillamente che molte delle sue pagine sono state concepite nella casa di Todi. Questo romanzo è stato definito un giallo esistenziale o-anche-un dramma spirituale e la spiritualità si concilia grandemente con la terra di San Francesco”, ha dichiarato Grasso. “Ringrazio chi ha organizzato questo incontro a partire dal sindaco, Luca Secondi, dall’assessore, Michela Botteghi, dal collega Mino Lorusso, dall’amico Giorgio Galvani e tutti coloro che sono intervenuti”, ha proseguito ancora Grasso nel ricordare di essere stato a Città di Castello nel novembre del 2021 per la presentazione di un altro libro. Grasso infine ha confermato che “L’amore non lo vede nessuno” diventerà una rappresentazione teatrale alla prossima edizione del Festival di Spoleto.


Il sindaco, Luca Secondi e l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi nel sottolineare apprezzamento “per il libro e per i sentimenti che ha messo in risalto” hanno ringraziato l’autore per le belle parole e colto occasione per il ruolo importante che svolge al Quirinale, di evidenziare la ricorrenza dei dieci anni di Alto Mandato del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cui hanno detto “va sempre la totale gratitudine e riconoscenza per il ruolo svolto sempre a difesa dei valori della Costituzione, della Patria e di tutti coloro che vivono nel nostro bellissimo Paese. Grazie”.
 

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Umbertide: maltratta la moglie e la minaccia con una pistola, arrestato 60enne

Umbertide (PG): maltratta la moglie e la minaccia con una pistola, arrestato dai 

Carabinieri.

I Carabinieri di Città di Castello hanno tratto in arresto in flagranza di reato una persona, ritenuta responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e possesso illegale di arma clandestina. 

Ciò è avvenuto a seguito di richiesta d’aiuto giunta al Numero Unico di Emergenze – NUE – 112 da parte di una donna di Umbertide, per cui una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Città di Castello è intervenuta per asseriti maltrattamenti familiari, sfociati in ultimo nella minaccia dell’uso di un’arma da sparo da parte del marito, un 60enne del posto, con precedenti di polizia, nei confronti della moglie, 56enne.

Data la gravità dei fatti circostanziati, i militari hanno eseguito un’accurata perquisizione all’interno dell’appartamento della coppia, rinvenendo difatti una pistola munita di caricatore e relativo munizionamento, di provenienza clandestina in quanto con matricola abrasa, illegalmente detenuta dall’indagato.

All’esito degli accertamenti, è stato informato il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Perugia, per cui è stato disposto che l’interessato venisse condotto presso il carcere di Perugia, dovendo rispondere delle ipotesi delittuose anzidette.

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ErmGroup Altotevere in campo di sabato sera al palasport di San Giustino contro il Cus Cagliari in una sfida che vale ilquinto posto solitario in classifica

ErmGroup Altotevere in campo di sabato sera al palasport di San Giustino contro il Cus Cagliari in una sfida che vale il
quinto posto solitario in classifica. “Dovremo limitare i pregi
degli avversari e far valere i nostri”, dice lo schiacciatore
Daniele Carpita
Quinto posto solitario nella classifica del girone Bianco della
Serie A3 Credem Banca in palio sabato 1° febbraio dalle 20.30 in
poi sul taraflex del palasport di San Giustino, dove la ErmGroup
Altotevere riceve il Cus Cagliari, assieme al quale divide la quinta
piazza con 20 punti. Per forza di cose, la coppia si dividerà, ma
attenzione alla Sarlux Sarroch, che si trova appena un punto sotto
e che è pronta ad approfittare della situazione, anche se nel
pomeriggio – sempre del sabato – dovrà vedersela in casa con la
capolista Personal Time San Donà di Piave. Una compagine tosta,
quella universitaria sarda allenata dal duo Simeon-Marotto: lo
schiacciatore Gozzo e il centrale Galdenzi sono venuti più volte con
il Fano (Gozzo anche con il Sorrento), ma anche il palleggiatore
Ciardo ha giocato la scorsa stagione con il Casarano; vi sono poi
Marinelli e Menicali, due atleti di esperienza e il 22enne opposto
Biasotto, che proviene dall’Aversa in A2 e che sfrutta bene i suoi
205 centimetri di altezza. Dall’inizio del ritorno, gli isolani hanno
messo insieme 8 punti fra le mura amiche nelle tre gare disputate
contro Sarroch, Savigliano (3-2) e in ultimo Ancona e proprio al
PalaPirastu, il 17 novembre, si era infortunato alla caviglia lo
schiacciatore biancazzurro Daniele Carpita. Un ricordo non certo
piacevole per lui: “Sì, ho dovuto abbandonare la scena all’inizio del
secondo ser per essere ricaduto male a terra – afferma il 20enne
attaccante della ErmGroup – e sono rimasto fuori un mese, ma non
ho paura dei fantasmi. Mi sono ripreso dopo un duro lavoro, grazie
in primis alla società, che mi ha fornito tutti i mezzi per recuperare
prima possibile”. Siete reduci da una striscia di 5 partite nelle quali la squadra ha sempre mosso la classifica, conquistando quattro
vittorie e 12 punti su 15. Battere il Cus Cagliari significherebbe
allora raggiungere, di fatto, l’obiettivo di stagione? “È chiaro che
sarebbe un passo avanti decisivo, anche dal punto di vista
matematico. Adesso, ma mano che ci avviciniamo all’epilogo, ogni
punto assume un valore doppio, se non triplo. Contro Cagliari e poi
a Savigliano sarà ancora più difficile, trattandosi di avversarie del
nostro stesso livello”. In che modo si può battere il Cus Cagliari?
“Intanto, debbo dire che all’andata loro ci hanno stupito e che dopo
la vittoria nel match contro di noi hanno disputato un campionato
diverso, dimostrando tutte le potenzialità che vantano. Il concetto
di fondo non cambia: dovremo concentrarci sul nostro gioco e
studiare la partita per limitare i loro pregi e far valere quelli che
abbiamo noi. L’arrivo di Maiocchi ha creato un po’ di competitività
fra gli schiacciatori, rendendo allo stesso tempo più completa la
squadra nel “sei contro sei” in allenamento. Ognuno di noi è
animato da forti stimoli e le vittorie aiutano a rendere ideale il clima
nello spogliatoio. Io stesso cerco di dare il massimo, poi è il campo
a dover dire la sua”. ErmGroup di nuovo al completo anche per
questo appuntamento e con la ferma intenzione di sfruttare al
meglio il turno casalingo, sperando di nuovo in un caloroso
sostegno da parte dei suoi tifosi che contro il San Donà c’è stato,
anche perché il pubblico era più numeroso. Direzione della partita
affidata al primo arbitro Eustachio Papapietro di Matera e al
secondo arbitro Antonino Di Lorenzo di Palermo.

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Le celebrazioni per il quarantennale della fondazione dell’Aucc/ Presentati, oggi, gli eventi e le attività, durante una conferenza stampa a Palazzo Donini.

“Il 6 febbraio 1985 segna una data storica per l’assistenza oncologica umbra, una vera e propria rivoluzione: si comprende che nella battaglia contro il cancro servono non solo le imprescindibili cure ospedaliere e la ricerca, ma anche cure affettive e servizi mirati. Nasce con questo intento l’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro, grazie alla lungimiranza del professor Vittorio Menesini, del professor Maurizio Tonato, Franco Benucci, Michele Nappi e Rosa Amati che, proprio il 6 febbraio di 40 anni fa, davanti al notaio Paolo Biavati, firmarono l’atto costitutivo”: così il presidente di Aucc, avvocato professore Giuseppe Caforio ha presentato, questa mattina, in una conferenza stampa a Palazzo Donini, gli eventi per le celebrazioni del quarantennale di Aucc, sottolineando che “l’associazione è una grande famiglia”. Presenti, fra gli altri, rappresentanti istituzionali, medici e volontari.


A fare gli onori di casa, la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, la quale si è detta onorata di ospitare questo evento: “Grazie per aver scelto questo luogo. Ho conosciuto e avuto modo di apprezzare l’attività dell’associazione per tanti e diversi motivi e, oggi, nella veste di presidente della Regione Umbria, con delega alla Sanità, sono lieta di festeggiare questo traguardo, insieme a voi. Ci poniamo, tutti, un obiettivo: il cancro è una malattia da cui si può guarire. Sul tema salute e sanità, ho assicurato il mio impegno, ci ho messo la faccia e, insieme, vinceremo questa sfida: la sanità pubblica dell’Umbria può tornare a essere una eccellenza nazionale”. La presidente ha quindi ringraziato “l’associazione, i ricercatori e i tanti volontari che, con il sorriso, donano speranza e coraggio ai pazienti oncologici e alle loro famiglie”.


L’assessore al Comune di Perugia, Costanza Spera, nel portare i saluti della sindaca, Vittoria Ferdinandi e dell’Amministrazione comunale, si è congratulata per “il buon lavoro svolto da Aucc in questi 40 anni, che dà la cifra di cosa significa farsi carico di una comunità. Dobbiamo rimettere al centro la persona e il terzo settore, le associazioni danno un prezioso contributo. Aucc è un pilastro della comunità, della nostra città, della regione, cui siamo pronti a dare tutto il nostro supporto”. Quindi, il “plauso ai volontari”.
Il magnifico rettore dell’Università di Perugia, Maurizio Oliviero ha ricordato il fondatore dell’Aucc, il professor Vittorio Menesini: “Eravamo degli studenti universitari, quando il professor Menesini ci coinvolse in questa grande visione di solidarietà.

A lui il nostro più profondo ringraziamento e a chi ha dato concretezza e gambe a quel progetto, come a chi ha donato e ancora oggi dona carezze ai malati, i volontari”. Ha poi parlato della ricerca che “ha bisogno di investimenti” E – ha aggiunto – “in un contesto generale del Paese che è di criticità, le Istituzioni hanno la grande responsabilità di mettere a fuoco le domande e di dare risposte veloci”.
A raccontare come nacque l’idea geniale di fondare l’associazione sono stati due dei firmatari dell’atto costitutivo, Nappi e il professor Tonato.

“La costituzione del sistema nazionale sanitario fu un atto di civiltà cui non si può rinunciare, senza il quale sarebbe un disastro”. Ha poi ripercorso le tappe che hanno portato alla costituzione dell’Aucc: “Avevamo bisogno di focalizzare l’attenzione su esigenze locali. Il mio incontro con Menesini è stato una specie di terremoto, in senso positivo!”. Il professore ha auspicato che “si possa costituire un IRCCS oncologico ed ematologico dell’Umbria”. Nappi ha ricordato l’incontro con Menesini in occasione di un viaggio in Iraq: “Ci siamo frequentati, lui è stato il mio testimone di nozze. Poi la malattia e la necessità di costituire l’oncologia a Perugia”. Per la vicepresidente Aucc, Annarita Banetta “questi 40 anni sono trascorsi velocemente, tra conquiste e battaglie”. Quanto ai volontari, “sono una risorsa preziosa”.


Il moderatore dell’evento, il direttore responsabile di Umbria Tv, Giacomo Marinelli Andreoli nel dare la parola al presidente Aucc, avv. professore Giuseppe Caforio, ha definito questa iniziativa “un viaggio tra i ricordi, un omaggio a chi 40 anni fa ha avuto questa visione, un impegno per il futuro”.
“Alla fine degli anni ‘80 – ha sottolineato il presidente Caforio – Aucc è riuscita a donare all’ospedale di Monteluce la prima tac oncologica. Il professor Menesini ci ha consegnato due priorità: la prima, garantire la dignità del malato e noi lo facciamo nei piccoli gesti quotidiani, anche grazie ai volontari; la seconda, guarire dal cancro e, grazie alla ricerca, ci stiamo sempre più riuscendo”.


Il presidente ha citato e ringraziato i professionisti, il personale medico-sanitario, i volontari, la struttura Aucc che hanno reso possibile questo traguardo, oltre alle Istituzioni, con cui “il dialogo è sempre aperto”.
Infine, la testimonianza, a nome di tutti i ricercatori, di Damiano Scopetti, che fa parte del laboratorio di patologia generale dell’Università di Perugia, di cui è responsabile il professor Giuseppe Servillo, insieme alla dottoressa Maria Agnese della Fazia: “Finanziare la ricerca – ha detto – significa affermare che il cancro è curabile”. Aucc sostiene anche la ricerca con borse di studio.

ALCUNI DATI SUI SERVIZI IN UMBRIA


“In questi 40 anni – ha ricordato il presidente Caforio – sono stati assistiti circa 4.000 pazienti ogni anno, mettendo a disposizione dei richiedenti, gratuitamente, dei professionisti, fra medici e infermieri, psicologi e fisioterapisti con una media di circa 30 negli ultimi anni. Aucc è partita con 6 soci fondatori per arrivare, oggi, a circa 100 volontari e 13 comitati territoriali. Dal 2011 a oggi sono state realizzate, con il progetto “Neo Amico Mio” circa 3.000 visite gratuite. Abbiamo proseguito con tenacia l’erogazione di borse di studio, a oggi 6, insieme al premio di laurea “Laccetti”, convinti che la ricerca svolga una parte essenziale nella lotta contro il cancro.

Aucc, oggi, è presente in 5 ospedali dell’Umbria e nei vari Centri di salute, creando un rapporto stretto fra Aucc, persone, territorio, Istituzioni, a partire dalla Regione Umbria e dall’Università. Senza contare gli altri servizi dell’associazione, come quello del trasporto dei pazienti. Siamo cresciuti, siamo diventati una grande famiglia, non solo al nostro interno, ma che abbraccia l’intera regione. E lo testimoniano i tantissimi eventi e manifestazioni che, nel tempo, si sono susseguiti, tutti finalizzati a sostenere i servizi gratuiti di Aucc al paziente e alle famiglie, oltre ai tanti donatori che ringrazio sinceramente uno a uno”.

GLI EVENTI PER IL QUARANTENNALE


A illustrare gli eventi per il quarantennale è stato il presidente Caforio che ha evidenziato come, per tutto l’anno, ogni comunicazione, evento o manifestazione riporterà il logo del quarantennale.
Si è iniziato il 25 e 26 gennaio con lo spettacolo dal titolo “La Bella e la Bestia”, del gruppo teatrale “Insieme fin dall’asilo”, al teatro Morlacchi di Perugia.
Il 6 febbraio, giorno della ricorrenza del quarantennale, verrà inaugurato il nuovo comitato di Ponte San Giovanni.


Anche il Servizio civile, le cui iscrizioni scadranno il prossimo 18 febbraio, quest’anno saranno legate al quarantennale.
A febbraio, la presentazione del progetto di ricerca “Psiconcologia, sport e qualità della vita: il triathlon per migliorare la qualità della vita nei pazienti oncologici”.
Appuntamento a Foligno, il 15 febbraio prossimo, con “Note da Oscar – Tributo a Ennio Morricone”, Filarmonica di Belfiore Marco Pontini. Il ricavato della serata sarà devoluto all’associazione (ore 21.00, Auditorium San Domenico).


Seguiranno altri due eventi legati allo sport: il 9 marzo, “Sport, therapy day”, a cura di Debora Broccolini che vedrà i pazienti scendere in pista all’autodromo di Magione; e 28 e 29 giugno, “Silvia nel cuore”. A settembre, il concerto di Beppe Servillo. Prosegue la campagna di prevenzione “Neo Amicomio”, con appuntamenti a Città della Pieve, Norcia, Foligno e Terni.


Non mancheranno le iniziative legate al Natale e alla solidarietà con “Belli, buoni e solidali” e con i cesti enogastronomici e l’artigianato di “Creati con il cuore”; le ⁠⁠attività di divulgazione nei vari comitati. E gli appuntamenti, ormai, storici di “Primavera AUCC”, “Sagra solidale”, “Sostieni con un fiore” e tante altre attività nel territorio che verranno programmate e sviluppate nei prossimi mesi”.


A chiusura degli eventi per il quarantennale, l’immancabile appuntamento a novembre con la tradizionale cena di San Martino che rappresenta – conclude il presidente Caforio – “un momento di straordinaria condivisione, emozione, solidarietà e che regala sempre un profondo senso di comunità”.

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Montone – Cresce l’utilizzo della Casa dell’Acqua da parte dei cittadini

Cresce ancora l’utilizzo della Casa dell’Acqua di Montone. I dati dei consumi, nel 2024, evidenziano un trend in aumento, a testimonianza di un’attenzione sempre maggiore per le tematiche ambientali da parte dei cittadini.
Leggendo i numeri del rendiconto dello scorso anno, sono 50.331 i litri erogati dal piccolo chiosco automatico, installato dal Comune appena fuori le mura del centro storico del borgo.


Il risparmio annuo delle famiglie rispetto all’acquisto di acque minerali in PET da 1,5 litri è stato di 7.550 euro, con più di 33.500 bottiglie di plastica risparmiate.
Nello specifico è stata registrata una media giornaliera di 365 litri di acqua erogata, per un totale di 27.889 litri naturale e 22.442 gassata.
Tra i dati più significativi, sicuramente la riduzione della quantità di plastica da smaltire: sono stati 42 i cassonetti in meno da svuotare, con una media per cassonetti ritirati al 70% della capienza e per bottiglie in PET da 1,5 litri.

La minor produzione di plastica determina anche ulteriori benefici per l’ambiente, come un consumo più basso di petrolio e la riduzione delle emissioni di Co2 legate al processo produttivo del PET.
“Come Comune – riferisce l’amministrazione montonese – abbiamo scelto di valorizzare l’utilizzo dell’acqua pubblica e contribuire alla riduzione dei rifiuti plastici. Un investimento vantaggioso sia per la popolazione che per la tutela dell’ambiente, infatti non solo l’acqua viene distribuita ai cittadini a prezzi inferiori rispetto a quella imbottigliata, ma comporta indubbiamente benefici sensibili per l’ambiente, tra cui la riduzione del traffico e dell’inquinamento atmosferico con meno autoarticolati in circolazione”.

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Sicurezza stradale tra via De Cesare, via Ferrer e via Fabrizi: ordinanza della Polizia Locale di Città di Castello

Sicurezza stradale all’intersezione tra via De Cesare, via Ferrer e via Fabrizi: Ordinanza del dirigente Polizia Locale Numero 24
 
Sicurezza stradale all’intersezione tra via De Cesare, via Ferrer e via Fabrizi: ordinanza del dirigente polizia locale numero 24. Da oggi installati i nuovi segnali stradali e definito il nuovo percorso. “Premesso che, nell’ambito di un’analisi complessiva della viabilità attualmente in vigore nel contesto cittadino, da parte del Comando della Polizia Locale è in corso uno studio finalizzato al miglioramento della circolazione e delle condizioni di sicurezza in favore degli utenti deboli della strada e dei veicoli che transitano sulle strade presenti nel territorio comunale di competenza; considerato che, al fine di migliorare la sicurezza stradale all’intersezione tra Via R. De Cesare, Via Ferrer e Via Fabrizi, è emersa la necessità di installare al centro della carreggiata di Via R. De Cesare, all’altezza del predetto incrocio, una cordonatura spartitraffico tale da impedire, ai veicoli provenienti da Via Ferrer, di proseguire diritto in direzione Via Fabrizi e l’immissione su Via R. De Cesare con manovra di svolta a sinistra; rilevato che, effettivamente, sussistono ragioni di pubblico interesse e di sicurezza della circolazione stradale per procedere in conformità di quanto richiesto, risultando la strada in questione caratterizzata dalla presenza di un nucleo abitato, di una pista ciclopedonale e di una fermata del trasporto pubblico locale; ritenuto che, in base alle caratteristiche tecniche della strada, alle relative classificazioni ai sensi dell’articolo 2 del Codice della Strada ed alle condizioni del traffico che vi si svolge, per garantire la mobilità pedonale in sicurezza nella predetta località si rende opportuno provvedere in merito”. Per queste motivazioni si legge ancora nell’ordinanza si prevede di  istituire la seguente disciplina del traffico: direzione obbligatoria a destra in direzione centro città, in Via Ferrer, all’intersezione con Via R. De Cesare, mediante l’apposizione di segnale verticale; direzione obbligatoria diritto in Via R. De Cesare, in prossimità dell’intersezione con Via Ferrer e Via Fabrizi in direzione centro città, mediante l’apposizione di segnale. Il cordolo al centro della carreggiata di Via R. De Cesare all’altezza dell’intersezione con Via Ferrer e Via F. Fabrizi e la segnaletica verticale relativa alle direzioni obbligatorie disposte dall’ordinanza sono stati installati dal personale del servizio squadre operative del comune coadiuvato per il servizio di viabilità da una pattuglia della polizia locale. Da oggi quindi è in vigore l’obbligo di svolta a destra verso il centro città per i veicoli provenienti da Via Ferrer che si immettono su via De Cesare e l’obbligo di proseguire diritto verso il centro città per i veicoli provenienti da via Aldo Bologni. Come precisato nell’ordinanza, le modifiche alla disciplina del traffico sono finalizzate al miglioramento della sicurezza stradale all’incrocio.
CDCNOTIZIE/2025/01/31/COMUNINLINEA/43/GGAL

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Musica per la Memoria lo 26 gennaio esibizione a Forlì del Quartetto Gragnani


Domenica 26 gennaio, nelle suggestive cornici della Sala Sangiorgi in Forlì (ore 17:00) e dell’Auditorium di Palazzo Nadiani a Cesena (ore 20:30), si sono svolti due emozionanticoncerti in occasione del Giorno della Memoria, con l’esecuzione di un programma musicale davvero unico e straordinario. Protagonisti della serata sono stati Yuri Ciccarese (flauto), Fabio Battistelli (clarinetto), Sandro Lazzeri e Anthony Guerrini (chitarre) – componenti del Quartetto Gragnani, che hanno affascinato il pubblico con un repertorio composto da opere di autori perseguitati durante il periodo delle leggi razziali, molte delle quali risalenti a frammenti ritrovati nei campi di concentramento.
 
Le composizioni, alcune delle quali recuperate in condizioni straordinarie, costituiscono una vera rarità storica che ci permette di rivivere una parte dolorosa e poco conosciuta della storia della musica, ma che al contempo rende omaggio alla resilienza e alla speranza di chi, nonostante tutto, continuò a creare arte in un contesto di persecuzione e annientamento. Le opere proposte durante il concerto, selezionate con cura e rispetto mettendo in luce la ricchezza culturale che fu ingiustamente soffocata dalle ideologie totalitarie, sono state eseguite dai quattro musicisti con partecipazione emotiva, buonaffiatamento musicale e padronanza tecnica degli strumenti.
 
L’evento, organizzato dalle Sezioni ANPI di Cesena e ANPI Provinciale di Forlì in collaborazione con l’Associazione MagicaMenteMozart aps, è stato un momento di riflessione e commozione, ma anche di celebrazione della memoria. Il concerto ha saputo unire storia, musica e ricordo, offrendo un’occasione per riflettere sull’importanza di non dimenticare le atrocità del passato e di preservare la cultura come strumento di resistenza e identità.
 
Un ringraziamento particolare è andato all’ILMC – Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria e al Maestro Francesco Lotoro, che da anni si dedica con passione e impegno alla ricerca e alla valorizzazione della musica dei deportati nei campi di concentramento, una missione che ha permesso di restituire alla storia e alla cultura internazionale il valore di opere altrimenti destinate a perdersi nel tempo. Senza il suo lavoro e il suo instancabile impegno, il programma di oggi non sarebbe stato possibile.
 
L’emozione del pubblico, visibilmente commosso alla fine del concerto, testimonia quanto sia fondamentale non solo mantenere viva la memoria, ma anche dare spazio a queste opere che, attraverso la bellezza della musica, raccontano storie di sofferenza, ma anche di resistenza, coraggio e speranza.
 
La serata si è conclusa con un caloroso applauso che ha reso omaggio non solo ai musicisti, ma a tutti coloro che, attraverso la musica e la memoria, continuano a combattere contro l’oblio delle ingiustizie passate.

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Sabato 8 febbraio 2025 alle ore 11.00 sarà inaugurato il nuovo edificio scolastico della frazione di Calzolaro

La nuova scuola, realizzata a seguito della demolizione dell’edificio esistente, è stata progettata per rispondere alle esigenze di una didattica sempre più innovativa e inclusiva. L’investimento complessivo di 594mila euro ha permesso la costruzione di un plesso moderno, sostenibile ed ecocompatibile, con spazi educativi pensati per garantire il massimo comfort e la migliore esperienza formativa per i più piccoli. La consegna alla comunità della nuova Scuola di Calzolaro avverrà ufficialmente sabato 8 febbraio 2025 alle ore 11.00.

L’Amministrazione comunale di Umbertide ha sempre posto l’edilizia scolastica tra le sue priorità, consapevole che investire nelle scuole significhi investire nel futuro della comunità. Grazie a un impegno costante, negli ultimi anni sono stati realizzati interventi significativi per migliorare e rinnovare le strutture scolastiche del territorio, garantendo ambienti moderni, sicuri e accoglienti per studenti e docenti. Un impegno che trova oggi una nuova e importante realizzazione con la costruzione della nuova Scuola dell’Infanzia di Calzolaro, e che continuerà prossimamente con le inaugurazioni delle nuove scuole di Niccone e Verna.
 

La struttura dispone di due aule con servizi igienici, ambienti dedicati alle attività pratiche e alle attività libere comuni alle due sezioni, oltre a spazi riservati al personale. È stato inoltre realizzato un locale per lo sporzionamento dei pasti e una dispensa. Grande attenzione è stata riservata alla progettazione degli spazi comuni, con un atrio e un atelier polifunzionali, concepiti secondo il principio di una scuola aperta e dinamica. L’intero edificio è completamente accessibile e conforme alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche.

“Con la realizzazione della nuova Scuola dell’Infanzia di Calzolaro – hanno dichiarato il sindaco Luca Carizia e l’assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Villarini – proseguiamo nel nostro impegno per garantire edifici scolastici moderni e sicuri, capaci di rispondere alle esigenze didattiche, perché crediamo che investire sulle scuole significhi investire sul futuro della nostra comunità”.

Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore con delega ai Rapporti con le Frazioni Francesco Cenciarini, che ha dichiarato: “L’attenzione dell’Amministrazione verso le frazioni è sempre stata una nostra priorità. La nuova scuola di Calzolaro rappresenta un segnale concreto di vicinanza alla comunità e di impegno per offrire servizi scolastici di qualità su tutto il territorio”.

L’inaugurazione di sabato 8 febbraio sarà un momento di grande importanza per l’intera comunità, che potrà finalmente vedere realizzato un progetto pensato per garantire ai bambini un ambiente educativo moderno, accogliente e funzionale, perfettamente integrato nel territorio.


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A Tempi Supplementari Antonio Giogli

Torna Tempi Supplementari. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, l’allenatore Antonio Giogli

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L’appello all’unità nel centro destra parte dai giovani: Giorgio Baglioni (Lega Altotevere): “ma più divisi, insieme per il rinnovamento di Città di Castello”

In un’intervista esclusiva a Giorgio Baglioni, esponente della Lega Altotevere, emergono con chiarezza le sue posizioni riguardo al futuro politico delle comunali di Città di Castello. il coordinatore del carroccio per l’Altotevere richiama l’attenzione su un tema cruciale: l’unità all’interno del centro-destra. “Serve che gli errori del passato ci insegnino a trovare la strada giusta”, afferma Baglioni, sottolineando che le divisioni interne devono essere superate per raggiungere un obiettivo comune: il rinnovamento della classe politica locale e di chi amministra il Comune di Città di Castello.

Baglioni mette in evidenza l’importanza di costruire un fronte compatto tra le varie anime del centro-destra. “Mai più divisi, ma uniti verso un obiettivo comune”, è il concetto che guida il suo discorso, quasi un mantra che riflette il desiderio di vedere Città di Castello sotto una nuova luce. Il giovane politico crede fermamente che sia necessario dare alla città una classe dirigente all’altezza delle sfide contemporanee, capace di rispondere efficacemente alle esigenze dei cittadini.

Il suo appello si rivolge non solo ai militanti e ai sostenitori della Lega, ma anche agli alleati naturali del centro-destra, come Forza Italia e Fratelli d’Italia. “Ci sono contatti costanti con i colleghi di Forza Italia e Fratelli d’Italia”, rivela Baglioni, aggiungendo che questi scambi stanno portando alla formulazione di idee e programmi condivisi. La cooperazione tra le forze di centro-destra è fondamentale per il benessere della città, secondo Baglioni, che propone un approccio moderato, liberale e riformista, in grado di attrarre consensi e coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini.

“Abbiamo bisogno di un contenitore politico che si collochi nella sua area naturale, che è quella di centro-destra”, spiega. Questo contenitore deve essere aperto e inclusivo, in grado di accogliere le proposte dei giovani che, secondo Baglioni, rappresentano una forza vitale per la coalizione e per la comunità. “Siamo tanti, vogliosi di fare e di dimostrare quanto valiamo”, dichiara, trasmettendo un senso di ottimismo e determinazione.

La visione di Baglioni per Città di Castello si fonda sulla convinzione che i giovani possano, e debbano, avere un ruolo centrale nelle decisioni politiche che li riguardano. “È fondamentale ascoltare e dare voce a chi ha idee innovative, a chi desidera contribuire attivamente al cambiamento”, sostiene. Questa apertura verso le nuove generazioni potrebbe rivelarsi un elemento chiave per il successo elettorale del centrodestra alle prossime comunali”.

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Formazione digitale: da Arezzo un ponte verso la Tunisia con OpenCom

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Un ponte digitale collega l’Italia alla Tunisia grazie a SHIFT, un innovativo progetto europeo che trasforma la formazione professionale nel paese nordafricano. Al centro di questa iniziativa opera OpenCom, centro di ricerca aretino specializzato in formazione e innovazione sociale, responsabile dello sviluppo tecnologico del progetto.

Finanziato dal programma Erasmus+, SHIFT (Shaping High-quality Inclusive TVET for Tunisia) crea nuove opportunità di formazione professionale, con particolare attenzione alle aree rurali e alle donne tunisine. “La vera innovazione nasce dalla combinazione tra tecnologia e inclusione sociale“, spiega Fabio Frangipani Direttore Generale di OpenCom. “La piattaforma di e-learning che abbiamo sviluppato permetterà di superare barriere geografiche e sociali che spesso impediscono l’accesso alla formazione tradizionale“.

Il progetto, coordinato dall’agenzia formativa spagnola Maude Studio, unisce partner strategici. Oltre ad OpenCom contribuiscono l’Agenzia Tunisina per la Formazione Professionale (ATFP), l’Agenzia Tunisina per l’Estensione e la Formazione Agricola (AVFA), l’istituto di formazione Elemtiez e l’organizzazione turca BOSEV, in una rete che abbraccia più sponde sponde del Mediterraneo.

Un momento chiave del progetto è previsto per maggio 2025, quando OpenCom terrà in Tunisia una sessione di formazione avanzata per i docenti locali. “È fondamentale che i nostri partner raggiungano piena autonomia nell’uso della piattaforma“, sottolinea Erina Guraziu Presidente di OpenCom e project manager di SHIFT “Questo consentirà loro di proseguire nella creazione di nuovi corsi e nella formazione degli studenti anche dopo la conclusione del progetto, per garantirne la sostenibilità nel tempo“.

SHIFT, che si concluderà a novembre 2025, rappresenta un tassello importante nel mosaico della cooperazione euro-mediterranea. In un momento storico in cui il Mediterraneo affronta sfide cruciali, progetti come questo mostrano come la formazione e la tecnologia possano diventare strumenti concreti per lo sviluppo socioeconomico e la riduzione dei divari territoriali. L’offerta di competenze professionali moderne e accessibili contribuisce alla creazione di opportunità di lavoro qualificato, particolarmente significative per le giovani generazioni tunisine.

L’iniziativa si inserisce in una visione più ampia di collaborazione tra Europa e Nord Africa, dove lo scambio di competenze e l’innovazione tecnologica diventano catalizzatori di uno sviluppo più equilibrato dell’area mediterranea. Un esempio concreto di come la cooperazione internazionale possa produrre benefici reali per le comunità locali e promuovere un dialogo costruttivo tra le due sponde del Mediterraneo.

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