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Tassa sui rifiuti. L’amministrazione di Sansepolcro fa il punto

Durante l’ultima seduta del consiglio comunale è stata approvata una modifica al regolamento Tari, è stata poi deliberata la presa d’atto del piano economico finanziario di Ato e a seguire dato l’ok alle tariffe smaltimento rifiuti per il 2025.

 “Cominciamo col ribadire che quanto può fareil Comune è molto limitato” dichiara l’assessore Alessandro Rivi “Il Comune riveste quasi soltanto il ruolo di esattore, dovendo recepire il costo del servizio di gestione rifiuti da Ato, da pagare per intero al gestore di Sei Toscana e per legge deve bollettare la Tari agli utenti. Come poi avviene da anni a tutti i comuni del nostro Ato il costo del servizio continua a crescere, seguendo la normativa e le regole dell’ente Arera”.

“Ci siamo comunque adoperati affinchè non si creino aumenti sconsiderati e sproporzionati sia per famiglie che per attività. Per le utenze domestiche abbiamo utilizzato tutti gli strumenti normativi al fine di calmierare l’aumento e cercando di non penalizzare alcun nucleo familiare, di uno o più persone. Il vero segnale però abbiamo voluto darlo con l’obiettivo di tutelare anche in questo contesto il centro storico. Le modifiche regolamentari approvate prevedono così una riduzione del 15% della Tari per le attività ubicate all’interno delle mura urbiche. A questo abbiamo aggiunto un ulteriore incentivo: per chi vorrà aprire una uova attività sempre all’interno delle mura l’esenzione dal pagamento della Tari sarà di 3 anni. Fuori dal centro storico le nuove attività avranno esenzione di 2 anni”.

“Lo consideriamo” conclude l’assessore Rivi “l’inizio di un percorso volto a contribuire alla ripresa del centro storico attraverso un’iniziativa che prevede un grande sforzo di bilancio. Nostro obiettivo è quello, progressivo, di incentivare tutte le attività nella loro interezza. Ma nelle ristrettezze delle risorse e negli obblighi che ci derivano da altri enti e realtà, è compito della politica fare scelte e darsi priorità”

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Posizionamento Antenna 5G a Sansepolcro. L’amministrazione puntualizza

“Avendo presente quanto successo nella vicina Anghiari, dove simile installazione ha scatenato forti polemiche, ci siamo attivati per scongiurare identico risultato”. Così il sindaco di Sansepolcro Fabrizio Innocenti, che nel corso del recente consiglio comunale ha illustrato la strategia dell’Amministrazione relativamente al posizionamento di un’antenna 5G da parte di “In Wit” presso terreno di pertinenza comunale.

“L’azienda in questione” ha detto il sindaco “voleva in prima battuta posizionare l’antenna in via Scarpetti, nei pressi della struttura di accoglienza Casa di Rosa. Soluzione che per comprensibili motivi da noi non è stata ritenuta praticabile. In seconda battuta hanno fatto sapere che un sito per loro idoneo poteva essere appezzamento situato in frazione Gricignano, nei pressi del locale cimitero. Anche questa soluzione è stata da noi non accettata. A quel punto abbiamo chiesto un incontro alla In Wit, proponendo l’installazione dell’antenna in uno spazio vicino all’isola ecologica.

L’azienda è venuta incontro a questa nostra soluzione, ha accettato e dunque adesso stiamo andando avanti verso questo obiettivo che, nel rispetto delle moderne tecnologie , vuole attutire al massimo i disagi per la popolazione”.

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Il consiglio comunale di Sansepolcro approva ODG contro il nucleare

Presentato all’assemblea dal Presidente del Consiglio Antonello Antonelli, è stato votato all’unanimità un ordine del giorno nel corso dei lavori del recente consiglio. Gruppi di maggioranza e di opposizione ha dato l’ok ad un atto inerente l’eliminazione delle armi nucleari. Sono a questo punto oltre 100 le città e i centri italiani che hanno sottoscritto l’appello della “International Campaign to abolish Nuclear Weapon”. Sansepolcro “Città della cultura di pace”, si allinea dunque ad altre realtà che sostengono l’iniziativa promossa da Rete Italiana Pace, Disarmo e Senzatomica.

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Il dottor Luciano Carli lascia l’ospedale di Città di Castello. Lettera aperta dell’associazione “AMA FARFALLE”

Tutte le donne del gruppo “AMA FARFALLE”, appartenente all’AACC ,sentono il dovere di portare a conoscenza dell’intero territorio Altotiberino la decisione assunta dal Dott. Luciano Carli, chirurgo senologo di chiara fama nella nostra Regione , di lasciare l’incarico presso il nostro Ospedale, dove svolge l’attivitàda oltre vent’anni, per trasferirsi in una struttura oncologica milanese di chiara fama.
Potrebbe apparire logico e consequenziale alle sue conosciute capacità professionali e sopratutto umane ma non è  così.


Perdere professionalità di alto livello che assommano comportamenti di notevole umanità e disponibilità  riconosciute unanimemente da tutti , ha dell’incredibile.
La Brest Unit fortemente voluta dal nostro territorio e ottenuta dopo una lunga battaglia politica ha avuto come silenzioso ma importantissimo sostenitore , ben noto a tutti,  il dott. LUCIANOCARLI.
Le conseguenze purtroppo , come  sempre, le pagheranno le donne del nostro territorio anzi della nostra Regione che hanno conosciuto e beneficiato delle sue prestazioni e quelle che avrebbero ancora potuto beneficiarne .


Questa nostra  denuncia , nello spirito dell’associazione alla quale apparteniamo, auspica che tutte le Autorità e Responsabili preposti  tentino , a breve , di trovare la soluzione che ci confermerebbe la continuità  dell’operato di questo noto ed esperto Professionista capace e umano .
Le FARFALLE dell’AACC
 
In caso di mancato riscontro a questo nostro accorato appello ci riserviamo di ricorrere ad ogni iniziativa e ad ogni livello per sensibilizzare l’opinione pubblica alto tiberina su tale problematica e contestare con ogni mezzo i suddetti comportamenti amministrativi e organizzativi così gravemente lesivi del diritto alla salute delle donne.


Italo Cesarotti, Presidente AACC

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Aperte le iscrizioni ai nidi d’infanzia comunali di Città di Castello per l’anno educativo 2025-2026

Sono aperte le iscrizioni ai nidi d’infanzia comunali di Città di Castello per l’anno educativo 2025-2026. Fino al prossimo 31 maggio le domande di ammissione potranno essere presentate all’ente esclusivamente online, utilizzando la modulistica disponibile al link https://modulistica.comune.cittadicastello.pg.it/rwe2/module_preview.jsp?MODULE_TAG=SSC_2025_2026. Le famiglie con bambini di età compresa tra tre e 32 mesi al primo settembre 2025, potranno scegliere tra “Il delfino” di via Milani (Riosecco), “Alice Franchetti” di viale Vittorio Emanuele Orlando a Rignaldello (nelle sedi provvisorie per lavori in corso di via De Gasperi alla Madonna del Latte e di Piazzale Kennedy alla Casella), “La Coccinella” di via Moscoli a San Pio (nelle sedi provvisorie per lavori in corso di via De Gasperi alla Madonna del Latte e di Piazzale Kennedy alla Casella) e “Fiocco di neve” in via Stati Uniti d’America a Trestina (nella sede provvisoria per lavori in corso di via dell’Industria a Cornetto). Le graduatorie di ammissione saranno consultabili presso l’Ufficio Nidi del Comune e saranno pubblicate nel portale istituzionale dell’ente.

L’ammissione verrà comunicata via mail e dovrà essere dato riscontro entro tre giorni dalla ricezione. Per tutte le informazioni necessarie è possibile rivolgersi all’Ufficio Nidi dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 13.30, il lunedì e il giovedì anche dalle ore 15.00 alle ore 18.00, telefonando ai numeri: 075.8529390 – 075.8529406 – 075.8529262.

Al link https://www.comune.cittadicastello.pg.it/archivio10_notizie-e-comunicati_0_8074.html è possibile consultare il manifesto. I genitori che intendessero visitare le sedi dei nidi comunali potranno approfittare degli open day in programma tutti i venerdì del mese di maggio (9- 16 – 23 – 30) dalle ore 17.30 alle ore 19.00. Per “Il delfino” bisognerà recarsi in via via Milani (Riosecco), per “La Coccinella” in via De Gasperi (Madonna del Latte) e a piazzale Kennedy (Casella), per il “Franchetti” in via De Gasperi (Madonna del Latte) e a piazzale Kennedy (Casella), per il “Fiocco di neve” in via dell’Industria a Cornetto.

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Tronchi e le ramaglie ammassati sotto il ponte del Tevere, il sindaco Secondi risponde a Campagni (F.I)

Il Comune si avvarrà dell’associazione La Rosa dell’Umbria ODV per rimuovere i tronchi e le ramaglie ammassati sotto il ponte del Tevere dall’ultima piena del fiume. Per il taglio dell’erba lungo il percorso ciclopedonale necessaria una deroga della Regione al divieto fino a luglio per consentire la nidificazione degli animali. Secondi risponde a Campagni (FI) in consiglio comunale

“L’amministrazione comunale interverrà nei prossimi giorni con l’ausilio dell’associazione La Rosa dell’Umbria ODV per rimuovere i tronchi e le ramaglie che si sono ammassati sotto il ponte del Tevere, nei pressi del rione Prato, a seguito della recente piena del fiume”. Lo ha riferito il sindaco Luca Secondi, rispondendo al capogruppo di FI Tommaso Campagni nella fase delle comunicazioni che ha aperto l’ultima seduta del consiglio comunale. Il consigliere di minoranza aveva segnalato la presenza dell’ammasso, che, oltre a condizionare l’attività del Canoa Club, “potrebbe risultare pericoloso – aveva detto – se si staccasse con un nuovo innalzamento delle acque causato dalle piogge”. “L’amministrazione comunale è a conoscenza di questa situazione, ha avvisato l’Afor?”, aveva chiesto Campagni, richiamando l’attenzione anche sulla “presenza di erba alta nelle zone di ristoro, che rende inaccessibili le panchine e i tavoli che si trovano lungo il percorso ciclopedonale”. “Si può intervenire con la manutenzione ordinaria in considerazione dell’arrivo della bella stagione e del fatto che la zona è molto frequentata, per relax, pesca e anche sport?”, aveva domandato il capogruppo di FI. “L’asta del Tevere è di competenza della Regione, per questo abbiamo segnalato all’Afor la necessità di liberare l’alveo del fiume”, ha spiegato Secondi, che ha aggiunto: “visto che le tempistiche di risposta non sono state soddisfacenti, abbiamo deciso di chiedere la collaborazione dell’associazione La Rosa dell’Umbria ODV, che ha dato la propria disponibilità ad effettuare l’intervento”. A proposito del taglio dell’erba, il sindaco ha spiegato che “il percorso ciclopedonale del Tevere ricade in un’area Sic (Sito di Interesse Comunitario) sotto tutela dell’Unione Europea, dove vige il divieto di tagliare l’erba fino a luglio per consentire la nidificazione delle specie animali presenti”. “Il rispetto delle necessità naturalistiche – ha osservato Secondi – è superiore alle esigenze della fruizione pubblica, però negli anni precedenti solitamente la Regione adottava una deroga che permetteva già nel mese di maggio di tagliare l’erba. Se questa deroga arriverà, sarà possibile effettuare il taglio dell’erba, per il quale sono a disposizione dell’Afor circa 40.000 euro di risorse per la manutenzione e l’affidamento dell’intervento è in essere attraverso la convenzione”.

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Arcaleni (Castello Cambia) “SOGEPU-SOG.ECO: serve trasparenza sulle decisioni, sui Bilanci e sulla governance”   

                                                                         

“Nell’ultimo giorno utile, il 30 aprile u.s, risulta che si siano svolte le assemblee dei soci delle due società , SOGEPU e SOG.ECO, che a Città di Castello (e in altri 13 Comuni) gestiscono la raccolta e smaltimento dei rifiuti, non solo per la doverosa deliberazione in merito ai Bilanci 2024, ma anche per la revoca dell’incarico all’ Amministratrice Unica di SOG.ECO, dott.ssa Santella.

A fronte delle mie domande nel Consiglio del 29 aprile, su tale eventualità, il Sindaco non ha voluto o potuto darmi alcuna risposta precisa, affermando di non esserne a conoscenza e che ne avrebbe parlato nell’ambito dell’assemblea dei soci di SOGEPU, ove sarebbe stato dato conto “di quelle che sono le proposte e le valutazioni che sono in essere e saranno messe in campo”. 

Quali proposte, quali valutazioni? Ci sono problemi nei Bilanci?

In mancanza di risposte, ho presentato un’ interrogazione che ne chiede conto, perchè se c’è una cosa da fare, diversa dal passato, è quella di dare trasparenza alle decisioni  e se c’è qualcuno che deve essere informato sono i cittadini, veri e principali azionisti della cosa pubblica: per questo vogliamo conoscere le motivazioni della eventuale revoca dell’amministratrice unica dott.ssa Santella, quale posizione  il sindaco abbia espresso, cosa abbia deciso il CDA di SOGEPU e quale deliberazione finale sia stata presa e perchè, così come è importante sapere se siano venute meno le necessità di self cleaning interno a SOG.ECO, in base alle indagini ancora in corso.

Vale la pena ricordare, infatti, come la nomina della dott.ssa Santella sia avvenuta  solo sei mesi fa, ad ottobre 2024, emersa a seguito delle note vicende giudiziarie che avevano visto gli arresti dell’ex amministratore unico di Sogepu Cristian Goracci e di Antonio Granieri (Ece), come forma di tutela dell’interesse dei soci e che alla nuova amministratrice – che di fatto andava a sostituire Granieri ( A.U. di Sogeco) – era “stato conferito ampio mandato per porre in essere tutte le misure necessarie e opportune a garanzia dello svolgimento dell’attività di Sogeco”. 

Era stato dato ampio risalto a tale nomina, definendola all’interno delle operazioni di self cleaning, cioè di quelle misure di autodisciplina o riorganizzazione interna tese ad evitare gli effetti dell’esito delle indagini sull’appalto in corso: almeno così ci erano state presentate  dal Sindaco nell’ambito della commissione consiliare ‘Controllo e Garanzia’ richiesta dalla sottoscritta, riunitasi mercoledì 16 ottobre 2024 per un confronto con l’allora nuovo CDA di SOGEPU in merito alla continuità del servizio e alla tutela delle società.  

Nel frattempo, per conoscere gli esiti della discussione sui BILANCI 2024 delle due società, SOGEPU E SOG.ECO, ho inoltrato anche richiesta di convocazione di una seduta della Commissione Controllo e Garanzia.

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Mercatino dell’artigianato artistico e prodotti tipici: al via domenica 4 maggio dalle ore 9 alle 19 in piazza Matteotti

Mercatino dell’artigianato artistico e prodotti tipici: al via domenica 4 maggio dalle ore 9 alle 19 in piazza Matteotti. Si tratta della prima edizione “sperimentale” che avrà cadenza ogni prima domenica del mese, con una replica il terzo sabato di ogni mese, “vigilia” di Retrò, questa volta nella piazza delle Tabacchine che, novità assoluta, ospiterà una rassegna di questo genere. Domenica 4 maggio dunque il “battesimo” del “mercatino artigiano” in Piazza Matteotti con l’esposizione di borse lavorate ad uncinetto, gioielli in pietre dure, bigiotteria con lavorazione in macramè, saponi fatti a mano, oggettistica fatta con la cera (candele), bigiotteria realizzate con le capsule del caffè, abbigliamento bambini uncinetto, accessori lavorati a mano per bambini, lampade realizzate con legno di ulivo, quadretti con sassi di fiume, borse in pelle sempre fatte a mano, gioielli realizzati con la tecnica della tessitura, oggettistica in legno, e poi, marmellate miele, banco dei dolci e scritte su legno preparate al momento. Il mercatino è promosso dall’associazione

“L’Ingegno” che nasce nel 2017 con lo scopo di non perdere le tradizioni e di proporre e di promuovere le creazioni degli artigiani e la loro solidale collaborazione, favorire il processo tecnico ed economico sociale del settore, attuare qualsiasi iniziativa che tenda a favorire lo sviluppo dell’artigianato, dell’arte e collezionismo. Per tali obiettivi l’Associazione organizza fiere, mercatini, mostre di artigianato artistico e la propaganda delle attività manuali e collezionistiche in altre città dell’Umbria.

“Da maggio – ha precisato l’assessore al Turismo e Commercio, Letizia Guerri – parte una programmazione sperimentale di questo mercato, che si svolgerà ogni prima domenica del mese in piazza Matteotti e ogni terzo sabato del mese in piazza delle Tabacchine. L’obiettivo è di valorizzare ulteriormente il centro storico, coinvolgendo anche altri luoghi per l’organizzazione di eventi, come piazza delle Tabacchine dove siamo intenzionati a portare anche altre tipologie di mercati, e di dedicare all’artigianato, in tutte le sue espressioni, una vetrina fissa capace di portare alla ribalta le eccellenze che sono espressione, sia del tessuto manifatturiero, sia del settore agricolo”, ha concluso Guerri.

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A Tempi Supplementari Angelini e Pasqui

Torna Tempi Supplementari. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, l’allenatore Lorenzo Angelini e l’opinionista Roberto Pasqui

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1 Maggio, Luca Secondi: “questa festa  non sarà mai rituale, ma sempre densa di significati e messaggi concreti”


“La festa del lavoro e dei lavoratori non sarà mai rituale, ma sempre densa di significati e messaggi concreti. I temi della sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori, oggi più che mai, ad ogni livello dovranno essere essere al centro degli obiettivi e programmi di sviluppo delle istituzioni, sindacati, associazioni datoriali e forze sociali, che, in sinergia fra loro, sapranno realizzare a livello locale, regionale e nazionale.

Oggi e poi nei giorni successivi senza sosta dobbiamo tutti insieme ribadire che la precarietà, disoccupazione, in particolare quella giovanile, armonizzazione dei cicli produttivi e tutela dei diritti, non possono prescindere dalla salvaguardia e tutela prima di tutto della vita, della dignità umana. Stabilita la priorità del lavoro per il quale non si può e si deve morire, festosamente bisogna affermare che il domani sarà sempre del lavoro per il quale si può solo vivere e progredire, un lavoro libero dalla distinzione crudele manuale-intellettuale, un lavoro capace di riarmonizzare la fatica e il riposo dell’uomo nell’idea della felicità, dello sviluppo e del progresso condivisi su tutto il pianeta.”

E’ quanto dichiarato questa mattina dal sindaco, Luca Secondi, in occasione della Festa del lavoro del Primo Maggio che si è svolta anche a Città di Castello, su iniziativa di Cgil, Cisl e Uil, con il patrocinio del comune tifernate, presso il Loggiato Gildoni di fronte ad un folto pubblico.

Dopo gli interventi dei rappresentanti dei sindacati e del sindaco,  introdotta da Patrizia Venturini, Spi-Cgil, che ha coordinato l’iniziativa, ha preso il via un concerto/letture con gli artisti, Sara Peli, Nico Pruscini, Mauro Silvestrini ed alcuni allievi dell’I.I.S. “ Franchetti Salviani”. Particolarmente toccante, il ricordo (a cui ha fatto riferimento anche il sindaco Luca Secondi), della giovane cantante, Sofia Addoni, scomparsa prematuramente lo scorso anno, che ha preso parte, con passione, da protagonista, al concerto del 1 Maggio di Città di Castello in diverse occasioni.

“Il ricordo di Sofia, della sua gioia di vivere, del suo talento e sorriso rendono questo Primo Maggio ancora più significativo ed importante, ed oggi come allora ci stringiamo con affetto alla sua famiglia e a tutti coloro che la portano nel cuore e ne fanno propri i valori e sentimenti che Lei stessa rappresentava”, ha concluso il sindaco Luca Secondi, assieme ad alcuni assessori e consiglieri comunali nel ringraziare i sindacati per aver organizzato un’altra bella pagina di vita quotidiana da consegnare alla comunità locale.

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A Time Out Valerio Giunti

Torna Time Out. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, Valerio Giunti della Volley Revolution

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Trestina, domenica decisiva. L’appello del club ai tifosi “abbiamo bisogno del vostro sostegno”

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Una storia ricca di battaglie, e domenica prossima E’ la battaglia! Ultima di campionato, i nostri bianconeri affrontano in casa l’Orvietana: occorrono i tre punti a tutti i costi e per far questo abbiamo bisogno più che mai dell’apporto di voi tifosi! Sarà un pomeriggio a tutto gas, dove il “dodicesimo uomo” in campo avrà un ruolo fondamentale per supportare Ferri Marini e compagni in questa sfida da vincere per poi guardare cosa accade negli altri campi. Ancora è tutto in gioco, mancano 90 minuti al termine della stagione regolare, poi vedremo. Il Casini può diventare, in tal senso, determinante per conquistare quell’obiettivo che noi tutti vogliamo dall’inizio della stagione!

Domenica si combatte per il nostro futuro!

Abbiamo bisogno di tutto il vostro cuore, della vostra voce e del vostro coraggio!

Riempite il nostro stadio, lottiamo fianco a fianco: sarà una battaglia e vogliamo vincerla insieme a voi!

Del resto… la nostra storia è piena di queste battaglie!

La società, come sempre, ci mette la faccia per un appello, forte e concreto, a quei tifosi che da anni, ormai, seguono con straordinaria passione il “nostro” Trestina

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A Città di Castello la Tari continua a essere tra le più basse in Umbria

A Città di Castello la Tari continua a essere tra le più basse in Umbria. Per il 2025 ci sarà un decremento medio delle tariffe dell’1,73 per cento e una riduzione di quasi 119 mila euro dei costi complessivi del servizio. E’ quanto è emerso dal dibattito nell’ultima seduta del consiglio comunale, dove la riarticolazione tariffaria della tassa per l’anno in corso, con il relativo aggiornamento del piano economico finanziario per il biennio 2024-2025, è stato approvata con i 16 voti favorevoli di PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco e gli otto voti contrari dei consiglieri di Castello Cambia, Gruppo Misto-Azione, Lega, FI, Lista Civica Marinelli Sindaco, FDI e Castello Civica. A far capire quale sarà la ricaduta concreta della riduzione applicata per il 2025 è stato l’assessore al Bilancio Mauro Mariangeli, che ha dichiarato: “per il 2025 chiederemo ai cittadini una spesa minore per la Tari, mentre in alcuni comuni della regione gli aumenti della tassa saranno a doppia cifra.

Per le utenze domestiche, una famiglia di cinque componenti, con un appartamento di 120 metri quadrati, spenderà 361,96 euro invece dei 372,36 euro del 2024, quindi oltre 10 euro in meno, mentre una famiglia di quattro componenti, con un appartamento di 100 metri quadrati, spenderà 290,10 euro contro i 299,13 euro del 2024, quindi circa 9 euro in meno. Per quanto riguarda le utenze non domestiche, la categoria dei negozi, dell’abbigliamento, delle calzature e simili, con una superficie tassabile di 200 metri quadrati, avrà una riduzione di 33 euro circa, dai 1.904 euro del 2024 ai 1.871 euro del 2025”.

Nel ricordare che “la diversa incidenza tra costi fissi e costi variabili a livello tariffario non dipende in alcun modo dal Comune, ma dalle modalità di determinazione e ripartizione dei costi operata da Auri in applicazione del metodo dell’Arera”, l’assessore ha chiarito che ai fini della determinazione delle tariffe 2025 sono stati conteggiati in detrazione il contributo del MIUR per le scuole (oltre 46 mila euro), gli incassi derivanti dal recupero dell’evasione della Tari (190 mila euro), la quota parte del canone mercatale (oltre 19 mila euro), la sanzione irrogata da Auri al gestore per il mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata (oltre 33 mila euro), che non era presente l’anno scorso.

In sede di bollettazione, a incrementare i costi della Tari saranno il tributo provinciale per la tutela e la protezione ambientale (previsto da sempre nel 5 per cento della tariffa), delle componenti perequative applicate da Arera per finanziare il recupero dei rifiuti in mare e in caso di calamità (introdotte dall’anno scorso) e del nuovo prelievo introdotto da Arera (6 euro a utenza) per finanziare il bonus sociale a favore delle famiglie in condizioni economico-sociali disagiate. Mariangeli ha quindi dato conto anche del conto del costo complessivo del servizio di gestione dei rifiuti, che per il 2025 sarà di 8 milioni 831.558 euro, rispetto agli 8 milioni 950.217 euro del 2024, con una diminuzione di 118.659 euro. A catalizzare il dibattito in aula è stato il tema dei costi della gestione dei rifiuti. “I costi di gestione sono effettivamente la cosa che maggiormente incide sui costi della tariffa”, ha sostenuto la capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni, aggiungendo: “non si vede alcun beneficio sulla Tari dalla gestione della discarica di Belladanza”.

“E’ necessario comprendere quanto questo impianto ci sta rendendo, visto l’investimento da 15 milioni di euro e vista la previsione della produzione di energia e compost, di cui si sono perse le tracce, perché se non rende niente allora qualcosa è stato sbagliato”, ha sostenuto la rappresentante della minoranza, che ha chiesto “la convocazione di una commissione Servizi per analizzare, insieme alla Regione, al direttore di Auri e possibilmente anche ai gestori, le voci che compongono la tariffa, confrontarci sui possibili abbattimenti dei costi e sulle detrazioni con cui potremmo far calare la tassa in futuro”. A chiedere di “aprire una riflessione sulla Tari” è stata anche la capogruppo del PSI Loriana Grasselli. “C’è una proiezione in crescita dei costi della gestione dei rifiuti, per cui è arrivato il momento di porre attenzione a questo argomento, assieme alla Regione, per una modalità diversa di erogazione del servizio, sia per chi ci lavora sia per i cittadini, ai quali dovremmo dare maggiori responsabilità, ma al tempo stesso abbassare i costi”, ha spiegato la consigliera di maggioranza, presagendo che “l’aumento dei costi rischia di creare una senso di disaffezione del cittadino che svolge correttamente la raccolta differenziata”. Grasselli ha pertanto proposto di valutare l’adozione di “un sistema di raccolta razionalizzata fuori dal centro storico, individuando luoghi dove i cittadini possano conferire in autonomia carta, vetro, plastica e indifferenziato, abbassando così i costi di erogazione del servizio”.

A sottoporre la necessità di “capire quanto incida questo modello di raccolta differenziata sulla tariffa” è stato il consigliere di FDI Riccardo Leveque, che ha proseguito: “crediamo si possa pensare a un indirizzo politico diverso, superando anche criticità nel servizio che conosce bene, ad esempio, chi vive nel centro storico, dove si toccano con mano le difficoltà a svolgere questo tipo di raccolta, tra rifiuti per terra, cassonetti non manutenuti e carenza di igiene, che rendono meno bella e accogliente la nostra città”. Anche Leveque, pertanto, ha condiviso la necessità di convocare una seduta della commissione consiliare competente “per valutare le opportune soluzioni da adottare per calmierare i costi”. A puntare l’indice contro i costi della raccolta differenziata è stato anche il capogruppo della Lega Valerio Mancini, che ha eccepito: “dire che il servizio di raccolta dei rifiuti costa in lire 17 miliardi forse ci fa rendere conto meglio dell’enormità della cifra ”. “E’ una somma dovuta al fatto che il ciclo dei rifiuti in Umbria non è stato chiuso con il termovalorizzatore che il piano regionale prevedeva fin dal 2009”, ha puntualizzato il consigliere, che ha aggiunto: “conferire e non valorizzare i rifiuti nelle discariche purtroppo costa.

Sono impianti che richiedono ingenti investimenti per essere costruiti e per essere mantenuti, come ad esempio i 450 mila euro all’anno che paghiamo a Belladanza per depurare le 8 mila tonnellate di percolato che producono i rifiuti: tutte spese che poi vanno a finire nella Tari”. “Perché in Umbria non facciamo come l’altra regione storicamente governata dalla Sinistra, l’Emilia Romagna, dove ci sono otto termovalorizzatori e viene conferito in discarica il 3,2 per cento dei rifiuti, con il risultato che è una delle regioni migliori in Italia?”, ha domandato Mancini, che ha quindi chiarito: “se il sistema resta questo e a Città di Castello, come dicono i dati Ispra la gestione di un chilogrammo di rifiuti costa circa 32 euro, allora dobbiamo fare di Belladanza la nostra cassa per poter tagliare i costi ai tifernati, facendo pagare adeguatamente i rifiuti che portano qui altri Comuni, come Perugia, che non vogliono il termovalorizzatore nel loro territorio e poi aumentano la Tari ai propri cittadini del 20 per cento”.

Nel premettere di “non condividere una modalità di calcolo della tariffa dove il Comune non può assolutamente incidere perché è dettata da Arera”, il consigliere del PD Domenico Duranti ha preso la parola per precisare: “sarà anche merito del gestore e di quello che sta portando avanti se Città di Castello è una delle città dove per la prima volta, dopo tanti anni, c’è una riduzione delle tariffe, che già sono tra le più basse in Umbria”. “Sono d’accordo che vada fatta una valutazione sui costi per capire come si possano abbassare ancora le tariffe – ha aggiunto l’esponente della maggioranza – ma bisogna pur riconoscere che beneficiare anche di una minima detrazione sulla Tari 2025, calcolata sulla base del 2023 ovvero l’anno in cui è partita la nuova gestione del ciclo integrato dei rifiuti con la gara vinta da Sogepu, sia già un dato di fatto abbastanza importante, che poi dovrebbe avere una continuità nei prossimi anni, come abbiamo sempre detto”. Il sindaco Luca Secondi è intervenuto per chiarire: “sappiamo che il costo della Tari è il riflesso dei costi di erogazione del servizio di raccolta dei rifiuti e del loro trattamento.

Il Piano regionale prevede tuttora un modello di raccolta differenziata spinta, che è estremamente esposto all’aumento dei costi dei contratti di lavoro, dei costi energetici e delle attrezzature necessarie. Rispetto a territori come quello di Città di Castello, dove ci sono anche situazioni demograficamente più rarefatte, sarebbe opportuno valutare un modello misto, un po’ più morbido, come sta accadendo in Trentino e in altre realtà del Nord, facendo leva su un’accresciuta consapevolezza dei cittadini nella gestione della raccolta differenziata e sulla creazione di isole ecologiche diffuse, dove possano conferire autonomamente i rifiuti, alleggerendo il carico economico dei servizi porta a porta”. “Si tratta di una scelta che auspico possa essere presa in considerazione nel Piano dei rifiuti regionale”, ha affermato il primo cittadino, che ha fatto una precisazione anche sulla questione dell’impiantistica. “L’impiantistica per il trattamento dei rifiuti – ha detto Secondi – non determina di per sé in maniera conseguenziale un benefit economico, ma deve determinare un benefit ambientale, perché questo è l’obiettivo. Ecco perché l’integralismo eccessivo nelle scelte diventa complicato da calare poi nella realtà.

Non sono contro l’inceneritore, è vero che dove ci sono questi impianti le tariffe della Tari sono più basse, ma realizzare un’impiantistica sproporzionata rispetto alle nostre necessità rischia di non portare questo beneficio e probabilmente l’inceneritore, per i quantitativi di rifiuti prodotti dall’Umbria, era eccessivo come strumento di risposta”. Il sindaco ha, pertanto, invitato a considerare correttamente la questione della Tari a Città di Castello. “Stasera – ha osservato Secondi – parliamo di una tariffa che resta pressoché immutata, anzi è in lieve calo, mentre in altre realtà della regione si discute di aumenti importanti e parliamo di realtà dove questa tassa è già molto più alta della nostra, che continua ad essere una delle più basse dell’Umbria”.

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“Parcolindo” Giovani e inclusione, per un parco più pulito

Si è svolta martedì 29 aprile, con entusiasmo e partecipazione, l’iniziativa “Parcolindo”, un bellissimo esempio di cittadinanza attiva e inclusione sociale che ha visto protagonisti i giovani del centro di aggregazione You.Spa e i ragazzi con disabilità del C.S.R.E. Arcobaleno, impegnati fianco a fianco nella pulizia del parco della scuola media Mavarelli-Pascoli di Umbertide, situato presso l’area verde dell’Istituto Comprensivo Umbertide – Montone – Pietralunga.

La giornata, all’insegna della tutela dell’ambiente e dell’integrazione, ha preso il via con un momento formativo carico di significato: sono stati infatti i ragazzi del centro Arcobaleno, attivamente coinvolti in progetti di partecipazione e responsabilità civica, a illustrare ai ragazzi di You.Spa le buone pratiche della raccolta differenziata. Un gesto semplice ma fortemente simbolico, che ha saputo ribaltare i ruoli tradizionali promuovendo autonomia, consapevolezza e rispetto reciproco.

Subito dopo, armati di guanti, pinze e sacchetti, i ragazzi si sono messi all’opera per ripulire il parco dai rifiuti, dimostrando quanto la collaborazione e il senso civico possano incidere concretamente anche attraverso le azioni quotidiane più semplici.

“Parcolindo” si è così trasformato in molto più di un’attività ecologica: è stato un vero momento di incontro, di crescita umana e di educazione civica, nel quale la salvaguardia dell’ambiente si è intrecciata con il valore profondo dell’inclusione sociale.

“Iniziative come questa – ha dichiarato il Vicesindaco con delega al Sociale Annalisa Mierla – rappresentano un esempio concreto di comunità che cresce insieme, nel rispetto, nell’ascolto e nella collaborazione. Un ringraziamento sincero va a tutti i ragazzi che hanno partecipato con entusiasmo e agli educatori e operatori che, con passione e dedizione, rendono possibili questi momenti così importanti per il nostro tessuto sociale”.

“È bello vedere questi ragazzi protagonisti di gesti semplici ma significativi per il bene comune – ha aggiunto l’Assessore all’Ambiente Francesco Cenciarini –. La pulizia di un parco può diventare occasione di educazione ambientale e di sensibilizzazione civica, soprattutto se vissuta insieme e con spirito di inclusione. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questa bella iniziativa”.

Un ringraziamento speciale va a tutti i ragazzi che hanno preso parte all’iniziativa, agli educatori e agli operatori che hanno accompagnato e reso possibile questa esperienza significativa, dimostrando come l’integrazione possa nascere anche attraverso l’impegno condiviso per il bene comune.

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Sinistra Italiana Umbria: “sostegno allo sciopero dei lavoratori Coop centro Italia indetto dalla Filcams Cgil di Perugia”

“Sinistra Italiana dell’Umbria rivolgerà la massima attenzione alle vicende che hanno portato allo sciopero di questa mattina,e al presidio permanente indetto dalla FILCAMS CGIL di Perugia sulle ricadute della fusione fra Coop Centro Italia e Unicoop Tirreno.
La questione è infatti centrale non solo per il territorio lacustre ma per tutta la Regione per le ricadute occupazionali e sociali.


Facciamo nostre le preoccupazioni espresse dal sindacato sui principali problemi che emergono: il rischio di chiusura o forte razionalizzazione della sede, l’ avanzamento nell’esternalizzazione del magazzino di Castiglione del Lago i timori per la sostenibilità di alcuni negozi e la necessità di trovare un accordo che garantisca strumenti di flessibilità organizzativa per il mantenimento dei posti di lavoro nel territorio e condizioni economiche sostenibili per chi dovesse sostenere potenziali trasferte.


Esprimiamo la massima soddisfazione per la buona riuscita di questa protesta augurando che, davanti alla mobilitazione compatta e determinata, la cooperativa dia seguito a quanto promesso, mettendo in campo progetti concreti e azioni tangibili a partire dalla calendarizzazione stringente e puntuale dei tavoli tematici.
Come forza politica di Sinistra crediamo che il nostro dovere sia quello di stare a fianco dei lavoratori, sostenendo le loro rivendicazioni. Per questo, anche oggi, non è mancata – e non mancherà – la nostra presenza al presidio.


“Siamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori del magazzino e della sede di Castiglione del Lago di Coop Centro Italia, che oggi hanno scioperato per otto ore, con un’adesione massiccia, chiedendo risposte sul proprio futuro”. Lo afferma il consigliere regionale Fabrizio Ricci, capogruppo di AVS, che oggi ha partecipato al presidio davanti alla sede. “Uno sciopero è sempre un grande sacrificio per chi lo fa – ha sottolineato – e la scelta di indirlo è un atto da rispettare profondamente, davanti alla quale chi rappresenta le istituzioni, soprattutto a sinistra, non può che esprimere solidarietà e vicinanza, mettendosi a disposizione.

I comprensibili timori che sono alla base di questa mobilitazione e che riguardano il futuro di tante persone e di un’attività economica fondamentale per il territorio e per tutta l’Umbria, devono trovare risposte sia nei tavoli di confronto sindacali con la cooperativa, seguendo una calendarizzazione stringente e puntuale, che nelle istituzioni, a partire dalla Regione. Servono soluzioni che possano garantire dignità e continuità del lavoro. Su questo, come Alleanza Verdi e Sinistra garantiremo il massimo impegno”.
La questione che vogliamo mettere in risalto è anche quella legata alla tradizione storica della Coop, alla sua origine e alla ambizione che voleva rappresentare.


Crediamo infatti che, un’impresa dal carattere eminentemente sociale come quello della distribuzione cooperativa, non possa prescindere nelle sue valutazioni d’impresa dal tenere in adeguata considerazione le ricadute sulle comunità e sui territori che quelle decisioni impattano. Senza voler giustificare gestioni opache e/o non finalizzate all’oggetto d’impresa specifico dell’azienda, questo vuol dire che non possono essere esclusivi parametri di mercato a determinare i piani d’impresa di una simile organizzazione, che del resto ha – o dovrebbe avere – proprio nel suo rifermento alla natura cooperativa, alla sua origine “mutualistica”, il marchio identificante e caratterizzante”.


Auspichiamo vivamente, dunque, che questo aspetto venga tenuto in considerazione nella redazione del Piano Industriale, e che la Coop, dunque, si comporti come tale e non come un’azienda qualsiasi della GDO.

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“Uniti per un lavoro sicuro”: domani 1 maggio, concerto e letture, promosso da CGIL CISL UIL Alto Tevere

CGIL CISL UIL Alto Tevere, nella ricorrenza del 1 Maggio Festa dei Lavoratori, hanno programmato presso le Logge Gildoni di Piazza Matteotti di Città di Castello, un concerto/letture con gli artisti: Sara Peli, Nico Pruscini, Mauro Silvestrini ed alcuni allievi dell’I.I.S. “ Franchetti Salviani” di città di Castello.
La manifestazione, alla quale le OO.SS. invitano tutta la cittadinanza a partecipare, ha come tema “Uniti per un lavoro sicuro” una questione aperta pesantemente nel nostro Paese e nella Regione a causa dell’incremento delle inaccettabili morti sul lavoro che sono divenute una vera e propria strage quotidiana, alle quali si debbono aggiungere le migliaia di infortuni e malattie professionali anche queste in consistente aumento negli ultimi anni.

Per questo le oo.ss. rivendicano rapporti di lavoro stabili e forte ridimensionamento dei rapporti di lavoro precari, maggiore formazione ed informazione dei lavoratori, incremento di attività ispettiva e repressiva rispetto alla conformità e sicurezza dei posti di lavoro.
Il tema del Lavoro Sicuro nella manifestazione di Città di Castello verrà sviluppato attraverso un repertorio di canzoni e letture che ripropongono le questioni inerenti la sicurezza sul lavoro oltre al tema della Pace e di un Mondo pacificato dalle guerre e dalle stragi che vengono perpetrate tra popolazioni inermi oltre al’anniversario dell’80esimo della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.


Quest’anno l’iniziativa sindacale sarà straordinariamente dedicata ad una giovane cantante Sofia Addoni, che per molti anni ha preso parte, con passione, al concerto del 1 Maggio di Città di Castello e che è deceduta improvvisamente l’anno scorso nel pieno della sua giovinezza.
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Rossi/Leveque (Fd’I Città di Castello) “rendiconto 2024: un bilancio in equilibrio solo sulla carta e la città arretra”

“Il Rendiconto 2024 approvato ieri in Consiglio Comunale dalla maggioranza mostra un bilancio apparentemente in equilibrio, ma che maschera difficoltà strutturali ormai evidenti. La narrazione di un bilancio in equilibrio non regge all’analisi dei numeri reali. A garantire l’equilibrio non è una gestione virtuosa, ma il ricorso sistematico ad avanzi e risorse straordinarie, che non possono più nascondere le criticità della gestione corrente: le spese superano le entrate ordinarie per oltre 3 milioni di euro.


Le entrate di IMU, TARI, Imposta di Soggiorno sono in netto caloa dimostrazione di un’azione fiscale inefficace e discontinua.I dati sulla riscossione raccontano di un’amministrazione che ha perso il controllo delle entrate:ben 7,3 milioni di euro di crediti sono stati stralciati. Un segnale di grave inefficienza nella riscossione che mina l’equità fiscale.
Colpisce la riduzione drastica di aiuti economici e contributi a famiglie, imprese, associazioni ed enti del territorio con un taglio di circa 865 mila euro rispetto al 2023 in un momento di grande difficoltà. Un dato che parla da sé.


Sul fronte degli investimenti, il quadro è altrettanto desolante. Mancano completamente investimenti su settori strategici come lo sviluppo economico, la sicurezza urbana, il turismo e la protezione civile. Si investe solo su pochi settori, in modo dispersivo e senza visione. In un momento storico che richiederebbe coraggio e lungimiranza, l’amministrazione si limita alla gestione dell’ordinario, senza alcuna progettualità di medio-lungo termine che finisce per penalizzare i cittadini e bloccare ogni prospettiva di rilancio.
Serve più controllo, più programmazione e una visione vera”.

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Giubileo 2025: passa in Umbria il pellegrinaggio delle associazioni impegnate sui cammini francescani

Giubileo 2025: passa in Umbria il pellegrinaggio delle associazioni impegnate sui cammini francescani. Le iniziative in programma tra Città di Castello, Pietralunga e GubbioProsegue con entusiasmo il pellegrinaggio a staffetta lungo la Via di Francesco, un’iniziativa promossa in occasione del Giubileo del 2025 da una rete di realtà associative impegnate nella valorizzazione dei cammini francescani. Il pellegrinaggio, partito da Rimini e Firenze il 22 aprile, si propone di unire simbolicamente territori, comunità e spiritualità in un lungo cammino che terminerà a Roma il primo giugno, con l’arrivo dei pellegrini alla Porta Santa di San Pietro.

Il percorso ha già toccato tappe di forte valore spirituale e simbolico, come il Santuario de La Verna – raggiunto lo scorso 26 aprile – e prevede l’arrivo ad Assisi domenica 4 maggio, dinanzi alla tomba di san Francesco. Da lì, il cammino proseguirà attraverso la Valle Santa reatina, fino a Rieti, per poi concludersi nella Capitale.

Elemento fortemente identitario di questo pellegrinaggio è il bordone del pellegrino, accompagnato dal Tau francescano, che viene trasmesso di tappa in tappa come segno di continuità, comunione e testimonianza tra tutti i partecipanti, pellegrini e comunità ospitanti.

Le tappe in Alta UmbriaParticolarmente significativa sarà la tappa in Alta Umbria, nei territori di Città di Castello e Gubbio, che si svolgerà nelle giornate del primo e 2 maggio, sotto il coordinamento dell’associazione Le Rose di Gerico, che fa parte della nuova Rete associativa Via di Francesco in Umbria.

Il cammino inizierà nella mattinata di giovedì primo maggio con il ritrovo alle ore 8.30 nella piazza del Duomo a Città di Castello, dove i pellegrini saranno accolti dal vescovo Luciano Paolucci Bedini. Dopo la benedizione del pellegrino, il gruppo partirà a piedi in direzione Pietralunga, con alcune soste lungo il percorso: la prima prevista verso le ore 10 al Bar Sasso, poi una pausa pranzo a Candeggio alle 13 e un’ulteriore tappa pomeridiana a Pieve de’ Saddi intorno alle 15. L’arrivo a Pietralunga è previsto intorno alle 18.30, dove i partecipanti saranno accolti dal parroco don Francesco Cosa. Il rientro a Città di Castello avverrà con mezzi propri.

Il giorno successivo, venerdì 2 maggio, il pellegrinaggio proseguirà in bicicletta grazie alla collaborazione con il gruppo Go.Cycling. La partenza da Pietralunga è fissata per le ore 14. Dopo una sosta a Loreto intorno alle 16.30, si giungerà a Gubbio, presso la chiesa della Vittorina, verso le ore 18. Alle 18:30 si terranno i Vespri, e al termine sarà possibile partecipare a un momento conviviale con una apericena di fine tappa, per la quale è richiesta la prenotazione via WhatsApp al numero 3661118386 (PiccolAccoglienza di Gubbio). Anche in questo caso il rientro a Città di Castello sarà autonomo.

La partecipazione al pellegrinaggio è libera e aperta a tutti. Chi desidera unirsi, anche solo per un tratto del percorso, a piedi o in bici, è invitato semplicemente a segnalare la propria presenza per permettere una migliore organizzazione. Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare il numero 3711886742, anche via WhatsApp.

Chi promuove l’iniziativaA promuovere il pellegrinaggio a staffetta sulla Via di Francesco sono quattro associazioni attive nei diversi territori attraversati dal cammino: I Cammini di Francesco in Emilia-RomagnaI Cammini di Francesco in Casentino, la Rete associativa Via di Francesco in Umbria e la Rete associativa della Via di Francesco nel Lazio. Queste realtà da anni collaborano per valorizzare i percorsi spirituali e naturalistici legati alla figura di san Francesco, promuovendo una cultura del cammino come occasione di incontro, fede e fraternità.


PER INFORMAZIONI:
– don Francesco Mariucci, cell. 3475483592
– Daniele Morini, cell. 3356789939
– mail comunicazione@diocesidicastello.it
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