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Cordoglio del sindaco Luciano Bacchetta per la ragazza scomparsa nell’incidente stradale della notte

“Facciamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia della giovane ragazza scomparsa stanotte in un incidente stradale nella frazione di Badiali”. Lo dichiara stamattina il sindaco Luciano Bacchetta a nome dell’amministrazione comunale di Città di Castello. “Di fronte alla morte di una persone giovane restiamo tutti colpiti e siamo davvero molto dispiaciuti per l’accaduto, per cui insieme alle doverose condoglianze, mandiamo alla famiglia un grande abbraccio”, aggiunge il primo cittadino.

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77esimo anniversario della fucilazione di Venanzio Gabriotti martire della Resistenza. Cerimonia in forma ridotta sul greto della Scatorbia per le normative Covid

Celebrato in forma ridotta a causa delle misure Anti-covid il 77° anniversario della fucilazione di Venanzio Gabriotti, ucciso sul Greto della Scatorbia, dove oggi si trova il parco civile intitolato al suo nome, da un plotone di nazisti e di fascisti. Alla presenza del Gonfalone del comune, il sindaco, Luciano Bacchetta, il presidente e vice-presidente dell’Istituto di Storia Politica e Sociale Venanzio Gabriotti, Alvaro Tacchini e Pierino Monaldi, Giovanna Mariucci, Vice-Presidente della sezione tifernate Anpi, hanno deposto una corona presso il cippo ma le molte iniziative con le scuole, i cittadini quest’anno sono state sospese.

“Ora più che mai lo spirito del 9 maggio rimane lo stesso anzi assume significati ulteriori” – ha dichiarato il sindaco tifernate Luciano Bacchetta, precisando come “la giornata rappresenti un crocevia di valori civili e democratici sul versante nazionale con il tributo alle vittime del terrorismo, sul versante della costruzione europea, gli uni e gli altri fortemente presenti nella vicenda biografica e politica di Venanzio Gabriotti”. “Proprio perché resti viva la Memoria del sacrificio dei Martiri della Libertà – ha precisato Alvaro Tacchini – l’Istituto Storico intitolato a Gabriotti e l’Associazione Corale Marietta Alboni hanno prodotto un video che calerà i tifernati nei luoghi simbolo della Resistenza al nazi-fascismo: il cippo presso il torrente Scatorbia, dove Gabriotti fu fucilato, e la cappella nel Famedio del Cimitero, dove sono sepolti i giovani che hanno dato la vita per la riconquista della libertà. Una targa – ha concluso Tacchini nella cappella, porta questa iscrizione: “Ricorda, sono morti anche per te”. Vorremmo che a ciò si ispiri tutta la popolazione, al di là delle legittime differenze di idee e di interessi”. “L’ ANPI di Città di Castello, nella ricorrenza della fucilazione di Venanzio Gabriotti, ricorda la figura di un grande combattente per la libertà del nostro Paese.

Gabriotti è il simbolo della Resistenza della nostra città e su questo Città di Castello fonda la propria identità. Ci auguriamo che questo sia l’ultimo anno in cui una celebrazione così importante avviene senza la gente, senza le scuole: speriamo di poter essere di nuovo con gli studenti, i tifernati tutti per ricordare insieme che ci ha consentito di essere cittadini liberi”, ha dichiarato Giovanna Mariucci nel condividere un messaggio della Presidente Anpi tifernate, Anna Maria Pacciarini, La breve ma sentita cerimonia si è conclusa sulle note del “silenzio” della tromba del giovane, Marco Marini, componente della Filarmonica “Giacomo Puccini” di Città di Castello. Il video è stato postato in rete sul canale Youtube. https://youtu.be/WHuVjzhBec

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Tragico incidente nella notte a Badiali di Città di Castello. Ragazza tifernate di 21 anni perde la vita a bordo della propria auto

La squadra di Citta’ di Castello è intervenuta per un incidente stradale questa notte alle 4.45 in zona Badiali. Una sola vettura coinvolta, ma si registra purtroppo il decesso della conducente. Si tratta di una ragazza di 21 anni C. E. Residente nel capoluogotifernate. L’allarme è stato dato da un passante, sul posto 118 e forze dell’ordine.

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“Venerdì in biblioteca”, è tempo di letture e giochi. Il mese di maggio prevede tre appuntamenti per bambini dai 5 ai 10 anni

SANSEPOLCRO – E’ obbligatoria la prenotazione per partecipare a “Venerdì in biblioteca”, iniziativa organizzata dalla Biblioteca comunale di Sansepolcro in collaborazione con la ludoteca “Attivissimo me”. Prevede letture, narrazioni e giochi e rientra nell’ambito della campagna nazionale “Il maggio dei libri”. 

Si tratta di tre appuntamenti: venerdì 14, venerdì 21 e venerdì 28 dalle 15,30 alle 16,30. L’attività è dedicata ai bambini dai 5 ai 10 anni. Per prenotare: tel 0575 732219 o mail a biblioteca@comune.sansepolcro.ar.it.

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Pallavolo serie B/M: Ermgroup, sotto dopo il primo set, San Giustino batte in rimonta Alba Adriatica con il punteggio di 3-1

Nell’andata dei quarti di finale dei play-off interni al girone F della Serie B maschile, una grintosa Iseini Alba Adriatica fa sudare le proverbiali sette camicie alla ErmGroup San Giustino, che dopo un difficile rodaggio (perso il primo set) perviene subito al pareggio ed esce fuori alla distanza con la sua maggiore solidità di squadra. La vittoria per 3-1 è dunque una seria ipoteca sul passaggio in semifinale. Alla formazione abruzzese, senza dubbio l’avversaria più ostica finora incontrata, il merito di aver “testato” la tempra dei biancazzurri, che hanno fatto leva sull’efficacia del muro (15 punti su questo fondamentale) e su una ricezione più ordinata. I locali si sono distinti in attacco, trascinati dalla coppia Di Felice-Di Meo (non dimenticando l’insidioso Porcinari), dove però hanno anche sbagliato molto, così come in battuta. A livello di singoli, San Giustino registra i 17 punti di Leonardo Puliti, con i buoni apporti anche di Filippo Agostini e Giulio Cesaroni e un Miscione autore di 6 muri punto e 3 ace.
Massimo Petrelli, tecnico dell’Alba Adriatica, schiera la diagonale Pulcini-Di Felice, al centro Cretone e Accorsi e a lato Porcinari e Di Meo, con Cacchiarelli libero. Risponde Francesco Moretti con Sitti in regia, Puliti opposto, Cesaroni e Miscione al centro, Conti e Agostini alla banda e Di Renzo libero. Saranno sempre questi i 6+1 di partenza. Piccoli break in apertura della ErmGroup sempre rintuzzati dai padroni di casa, che scaldano subito le mani dei “martelli” Di Meo e Di Felice; l’Alba Adriatica, molto determinata, è tonica anche in difesa e recupera dal 5-8 alla parità, poi inizia a colpire Conti da posto 4 e da posto 2, portando San Giustino sull’11-9, ma Di Felice e Di Meo sono in palla e proprio quest’ultimo, dopo un altro eccellente lavoro difensivo, firma con il mani fuori il primo vantaggio degli abruzzesi, che vanno a +2 (17-15) sulla conclusione fuori bersaglio di Puliti, il quale ha comunque il merito di tenere in gioco la ErmGroup fino al 19 pari, momento nel quale Di Felice torna a colpire, perfezionando ancora l’operato della retroguardia, anche se una invasione permette alla squadra di Moretti di agguantare la nuova parità sul 21-21. Sale allora di nuovo in cattedra Di Meo e l’attacco out di Puliti consegna il 24-21 all’Alba Adriatica, che chiude sul 25-22 con una precisa schiacciata di Di Felice.


La reazione della ErmGroup è tanto rabbiosa quanto produttiva fin dall’inizio della seconda frazione: subito 4-0 sul turno in battuta di Miscione, che trova anche un ace; Agostini e Conti promuovono la fuga e poi un fondamentale su tutti fa la differenza: il muro (5 quelli vincenti nel momento chiave), che ha per protagonista soprattutto Mirko Miscione, implacabile anche su Di Meo. Ben presto, sul 12-4 in suo favore, la ErmGroup dimostra di essersi ritrovata, mentre l’Alba Adriatica è più debole in ricezione e incappa in errori anche grossolani che dilatano il divario fino al 21-7 con il primo tempo di Cesaroni e il mani fuori di Puliti. Il punto del 25-11 finale – e dell’1-1 – è però opera di Agostini da posto 4.
Un set sofferto, ma alla fine vinto dalla ErmGroup, che va sotto per 2-4 (muro su Puliti, che poi spedisce fuori la parallela) e la doppia in palleggio fischiata a Di Renzo, più il contrattacco vincente di Di Meo, producono il massimo vantaggio degli adriatici sul 7-3. San Giustino si ricompone e con un primo tempo di Miscione e un ace di Agostini raggiunge la parità (9-9), anche se la squadra di casa è tenace e si affida alla mano di Porcinari, mentre la ErmGroup tiene botta con il muro su Di Meo, che risponde subito per il 12-12. Breve andamento sul punto a punto, prima del break di San Giustino (14-17) sulla diagonale out di Porcinari e il muro di Agostini su Accorsi. L’Alba Adriatica tuttavia non molla e ancora Porcinari suona la riscossa (18-18), favorito da una ricezione sbagliata della ErmGroup, che però rimette definitivamente il naso avanti con il muro vincente di Conti su Di Meo; l’ace di Miscione e il nuovo muro di Sitti, ancora su Di Meo, si rivelano decisivi, nonostante il recupero dei locali fino al 21-23, ma un primo tempo di Cesaroni e il fallo di Di Felice (linea pestata) consegnano il 25-21 a San Giustino.


I locali non ci stanno e lo si nota anche nella quarta frazione, quando annullano il break dei biancazzurri (dal 4-7 al 7-7) e passano sul 10-9 al termine di uno scambio nel quale Conti aveva ravvisato un possibile tocco del muro avversario. Ci vuole allora un altro ace di Miscione a fondo campo per orientare di nuovo l’ago della bilancia dalla parte della Ermgroup, poi Di Felice e Di Meo non trovano il campo e l’Alba Adriatica va sotto sull’11-14; al suo tentativo di riacciuffare il pareggio risponde puntuale Leonardo Puliti, divenuto la scelta preferenziale di Sitti, anche se sul suo unico errore offensivo dell’opposto i padroni di casa coronano l’inseguimento sul 18 pari. Ma Puliti e un muro di Cesaroni riportano a +2 San Giustino, che fila spedito verso la vittoria quando Di Felice è pescato nuovamente in fallo. Sul 24-21, l’ultimo acuto dell’Alba Adriatica con l’ace di Ridolfi, prima del sospiro di sollievo (25-23) sul sigillo risolutore del solito Puliti. E adesso, occorre completare l’opera domenica 16 maggio al palasport di via Anconetana.

Anche Francesco Moretti tira alla fine un sospiro di sollievo come la dirigenza al seguito della squadra: “Una partita che è stata di insegnamento per noi – ha commentato l’allenatore della ErmGroup – e che ci ha fatto capire quale sarà d’ora in poi la realtà del campionato, in una serata nella quale non ci siamo espressi secondo il nostro standard, sia nei cambi palla che nelle situazioni break. La gestione dell’errore diretto ha fatto la differenza in nostro favore e comunque nei momenti chiave i ragazzi hanno dimostrato di esserci”.

ISEINI ALBA ADRIATICA – ERMGROUP SAN GIUSTINO 1-3
(25-22, 11-25, 21-25, 23-25)
ISEINI ALBA ADRIATICA: Buscemi, Ridolfi 1, Iacono, Porcinari 9, Accorsi 8, Traini, Di Felice 17, Di Meo 14, Pulcini, Cacchiarelli (L1) ricez. 69%, Cretone 4. Non entrati: Di Berardino, Vagnarelli, Foglia. All. Massimo Petrelli e Gianluca Traini.
ERMGROUP SAN GIUSTINO: Cesaroni 9, Conti 7, Sitti 3, Miscione 11, Celli, Agostini 10, Di Renzo (L) ricez. 76%, Piazzi, Puliti 17. Non entrati: Giunti, Thiaw, Santi. All. Francesco Moretti e Claudio Nardi.
Arbitri: Michele Albergamo di Pesaro e Ilaria Zoffoli di Cesenatico.
ALBA ADRIATICA: battute sbagliate 18, ace 2, muri 5, ricezione 55% (perfetta 36%), attacco 39%, errori 42.
SAN GIUSTINO: battute sbagliate 12, ace 5, muri 15, ricezione 65% (perfetta 40%), attacco 38%, errori 25.

Durata set: 28’, 20’, 29’ e 33’, per un totale di un’ora e 50’.

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Gubbio, morti sul lavoro, Rifondazione: ” Fermiamoci. Sciopero generale subito”

La nostra regione è stata colpita ancora una volta da una tragedia immane. Giovani e donne continuano a morire sul posto di lavoro. I fatti di Gubbio sono semplicemente sconvolgenti. Saranno le autorità preposte a verificare le responsabilità che andranno colpite con il massimo rigore. Alle famiglie va innanzitutto il nostro più profondo cordoglio. Dopodiché Il tasso di ipocrisia delle dichiarazioni rilasciate sull’accaduto da esponenti di centrodestra e centrosinistra è al di là di ogni limite. Il sindacato, poi, al momento nemmeno di fronte a questi drammi quotidiani è in grado di indire uno sciopero nazionale. Gli ultimi fatti e I numeri parlano chiaramente: si tratta di una guerra non dichiarata contro i lavoratori, una vera e propria mattanza. Si muore di controlli che mancano anzi sono diminuiti grazie ai tagli votati dai partiti neoliberisti di centrodestra e centrosinistra.

Qualche dato:

  • l’organico Inail dal 2010 a oggi è diminuito di 2 mila unità, più del 20 per cento del totale e gli ispettori sono oramai ridotti a poco più di 200;
  • i dipartimenti di prevenzione delle Asl, quelli cui spetta la funzione ispettiva nelle aziende, hanno visto i propri addetti ridursi dai 5 mila del 2009 ai 2 mila del 2020;
  • all’ispettorato nazionale del lavoro organico ridotto da 6500 a 4500 unità, il 25% in meno del minimo necessario.

Insomma la politica incentiva le imprese a fare lo stesso ragionamento che gli evasori fanno sul fisco: le possibilità di essere colti in fallo da un’ispezione sono così limitate che conviene rischiare e risparmiare sui costi dei dispositivi di sicurezza, forzare i ritmi di lavoro, assumere meno persone del necessario, non investire in corsi di formazione, ecc.

Vi domanderete: ma nel PNRR hanno previsto di intervenire sulla sicurezza?
Risposta: no.

Tante, troppe le chiacchiere di circostanza. Occorre una straordinaria mobilitazione nazionale nonostante la crisi sanitaria. Fermiamoci. Sciopero generale subito.

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Usl Umbria 1, 3.146 i fragili prenotati per il primo “Vaccine Day” di maggio

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Nuovo importante tassello verso l’accelerazione della campagna vaccinale umbra. Saranno infatti 3.146 i cittadini residenti nel territorio dell’Usl Umbria 1 che si vaccineranno domani, domenica 9 maggio, in occasione del primo “Vaccine Day” di maggio, promosso dalla Regione Umbria con l’obiettivo di anticipare l’immunizzazione di oltre 10mila fragili prenotati per il mese di giugno.

 

Nello specifico 325 persone saranno vaccinate nel distretto dell’Alto Chiascio (presso il cva di Gubbio), 491 in Alto Tevere (cds Umbertide, cva Trestina e centro salute Città di Castello), 394 nell’Assisano (Umbria Fiere), 327 nel Trasimeno (centro Emanuele Petri, cva Tavernelle), 439 nella Media Valle del Tevere (sedi vaccinali di Marsciano e Todi), 1.170nel Perugino (struttura Ponte D’Oddi, palazzetto San Mariano, palasport Torgiano e Solomeo).

 

Si tratta di persone a cui è stato anticipato l’appuntamento originariamente fissato nelle prime due settimane di giugno. Domenica prossima, 16 maggio, altri 3.418 cittadini, prenotati nelle ultime due settimane del mese di giugno, saranno vaccinati in occasione del secondo Vaccine Day programmato a maggio e sempre dedicato ai fragili.

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Sogepu: Civici per Città di Castello “opportuno una nomina interinale con profilo tecnico e mandato a termine”

Civici per Città di Castello ritiene opportuno esprimersi in ordine alla imminente scadenza del mandato di Amministratore Unico di SOGEPU spa, ossia della più importante società partecipata dal Comune di Città di Castello. Poichè tale scadenza è correlata all’approvazione del bilancio della società e tale adempimento non può essere rinviato oltre il termine di legge, è tuttavia necessario osservare che, salva un’opportuna più approfondita discussione sul merito della gestione uscente – ove, secondo un antico adagio, “non è tutto oro quello che luccica” – è in ogni caso opportuno che da parte del Comune di Città di Castello, socio di larga maggioranza, si disponga il rinvio della nomina del nuovo A.U. di SOGEPU spa lasciando tale incombenza alla nuova amministrazione comunale proveniente dalla prossima elezione autunnale. Tale indicazione appare necessaria e opportuna, costituendo una (ovvia) espressione di sensibilità istituzionale la non adozione di scelte e indirizzi che potrebbero risultare non graditi ma di difficile rimozione alla nuova amministrazione comunale di Città di Castello. Sulle soluzioni interinali più adeguate allo scopo, si ritiene che la formula preferibile possa essere la nomina di un “tecnico” con un mandato a termine (ad es. 31/12/2021) ravvisandosi ipoteticamente nell’attuale Direttore Generale il profilo raccomandato. 

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Caccia a nuove varietà di olio in Alta Valle del Tevere: inaugurata al Centro delle Tradizioni Popolari di Villa Capelletti

Caccia a nuove varietà di olivo in Alta Valle del Tevere per incentivare la vocazione del comprensorio come distretto per la produzione dell’olio di riferimento in Umbria e in Italia. Dal Centro delle Tradizioni Popolari di Villa Capelletti a Garavelle, dove stamattina è stata inaugurata la nuova sede messa a disposizione in comodato d’uso dal Comune di Città di Castello, la Confraternita dell’Olivo e dell’Olio dell’Alta Valle del Tevere attiverà in collaborazione con l’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del Centro Nazionale Ricerche (C.N.R.) di Perugia uno studio scientifico sulle varietà autoctone di piante di olivo del territorio.

L’obiettivo è di scoprire nuove cultivar che possano aggiungersi alle circa 200 già classificate nella regione, allungando la lista delle cinque varietà tipiche della vallata finora identificate: la Borgiona di San Leo, la Gentile di Montone, la Bianchella di Umbertide, cui si uniscono la Gentile di Anghiari e la Nostrale di Rigali, di cui è stata rinvenuta una pianta plurisecolare presso la Pieve di Saddi a Città di Castello. “La Confraternita dell’Olivo e dell’Olio dell’Alta Valle del Tevere ha trovato una collocazione che, da una parte, consente al sodalizio guidato dal presidente Sergio Bartoccioni di compiere il salto di qualità che meritano la passione e l’entusiasmo dei suoi membri, mentre, dall’altra, conferma la centralità per la vita e la storia della città del Centro delle Tradizioni Popolari del direttore Tommaso Bigi, fulcro di una memoria culturale di cui è fondamentale non perdere valori e insegnamenti”, ha sottolineato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, insieme al vice sindaco Luca Secondi, all’assessore allo Sviluppo Economico Riccardo Carletti e all’assessore al Patrimonio Michela Botteghi.

“Siamo convinti che dall’attività della Confraternita possa arrivare un valore aggiunto importantissimo anche per l’economia del territorio, attraverso una ulteriore spinta a potenziare la produzione di olio di qualità in un contesto che offre già pregiate varietà di olivo”, ha aggiunto Carletti. Insieme al segretario Antonio Bicchi e ai membri della Confraternita, il presidente Bartoccioni ha ringraziato l’amministrazione comunale tifernate “per la condivisione delle finalità del sodalizio che ha permesso di individuare una sede ideale” e ha sottolineato la “soddisfazione per la collaborazione con il C.N.R., che ha esperienza pluriennale del campo della conservazione e valorizzazione delle risorse genetiche vegetali e rappresenta un riferimento di eccellenza nella comunità scientifica nazionale e internazionale nel campo della salvaguardia della biodiversità vegetale”.

“Il territorio di Città di Castello e dell’Altotevere è uno scrigno che contiene varietà molto interessanti, che qui esprimono le migliori qualità dell’olio, e può candidarsi a diventare un distretto di eccellenza nella produzione olearia, grazie alla scoperta di ulteriori piante autoctone, ma anche a un necessario salto di qualità tecnologico dei frantoi locali”, ha spiegato Saverio Pandolfi dell’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR di Perugia, che ha espresso l’aspettativa di “individuare cultivar che possano arricchire il patrimonio umbro in un comprensorio finora meno esplorato dal punto di vista scientifico, ma che come area di confine dal punto di vista climatico ha grandi potenzialità per la produzione di oli eccellenti”. Nel corso della cerimonia di inaugurazione è stata messa a dimora una pianta di olivo monovarietale dell’Alta Valle del Tevere, simbolo dell’attività di ricerca scientifica che verrà sviluppata a Città di Castello.

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“Villa Serena”, inaugurati gli Orti sociali. Cerimonia ristretta questa mattina. E dalla Regione sono arrivati altri 20 mila euro

Sono stati inaugurati questa mattina gli Orti sociali di Villa Serena, in via Vicinale del Petreto a Sansepolcro. Al taglio del nastro, effettuato nel rispetto delle norme anti Covid e senza pubblico, erano presenti il sindaco Mauro Cornioli, l’assessore all’Urbanistica Francesco Del Siena e alcuni rappresentanti di Floema, l’associazione che si è aggiudicata il bando per la gestione degli orti sociali a Sansepolcro.

 

“Con quella di oggi concludiamo le inaugurazioni degli orti sociali, a seguito di quelli presentati ad ottobre al Bastione di Santa Lucia – ha spiegato l’assessore Del Siena – Anche questo è un orto di pregio, realizzato grazie al finanziamento della Regione Toscana, che ringrazio. Si tratta di uno spazio esterno al centro storico, di proprietà comunale, che potrà essere vissuto nel modo migliore. Ringrazio l’associazione Floema per l’impegno già in corso e per quanto farà per animare i nostri orti sociali con la collaborazione dei cittadini. Ricordo che per loro, la scadenza per la presentazione delle domande è il 14 maggio: mi auguro che tutti gli appezzamenti vengano assegnati. Grazie infine anche all’associazione Gas Valtiberina che gestisce un proprio spazio con olivi e alberi da frutto”.

 

Gli Orti sociali sono luoghi di inclusione sociale, di cura del territorio, di diffusione di informazioni e conoscenze tra generazioni, tutto all’insegna dell’agricoltura e della vita all’aria aperta.  Sono luoghi recuperati e riportati in vita.

 

Oltre ai finanziamenti già ottenuti negli anni scorsi, il Comune di Sansepolcro ha ricevuto ulteriori 20 mila euro dalla Regione Toscana: saranno utilizzati per lavori di potenziamento degli orti, in accordo tra Comune e associazione Floema.

 

“Innanzitutto ringraziamo il Comune di Sansepolcro, la Regione e le numerose associazioni che ci hanno supportato con i partenariati e con cui faremo rete e progetti. Floema vuole creare una comunità più resiliente a contatto con la natura, puntando sulle relazioni interpersonali. I nostri punti di forza sono le competenze nel settore agricolo, ambientale, culturale, sociale ed artistico. La governance dell’associazione è la sociocrazia. Abbiamo scelto una gerarchia orizzontale per dare valore alle persone. Speriamo di vederci presto agli orti urbani di Sansepolcro per creare una comunità virtuosa tutti insieme” hanno concluso i rappresentanti di Floema (Leonardo Piervitali, Daniela Olivieri e Mattias Schweitzer).

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Tragedia azienda Gubbio – Il Presidente Luciano Bacchetta vicino alla città di Gubbio e ai familiari delle vittime. “Vicenda drammatica che ribadisce il tema della sicurezza nei posti di lavoro”

La Provincia di Perugia si stringe ai familiari delle vittime della drammatica tragedia sul lavoro avvenuta nell’azienda di Gubbio, città alla quale ci sentiamo vicini nel lutto che l’ha duramente colpita. Un evento terribile che porta prepotentemente alla ribalta il tema della sicurezza sul lavoro. Se quella della città dei Ceri è una vicenda che ci tocca particolarmente da vicino non possiamo rimanere indifferenti alle tante morti che in ogni parte d’Italia si sono verificate in questi ultimi giorni. Non bastano le parole di solidarietà e vicinanza. Ci vogliono investimenti seri e controlli a tappeto.

Istituzioni, organizzazioni sindacali, associazioni di categorie e gli stessi lavoratori devono in maniera sinergica occuparsi dei tempi della sicurezza in maniera sistematica. Le leggi ci sono occorre essere consapevoli che devono essere rispettate perché nel 2021 non si può morire nel posto di lavoro. Un pensiero grato va ai Vigili del Fuoco, alle forze dell’ordine e ai mezzi di soccorso che anche questa volta hanno affrontato la pericolosa emergenza nella quale si sono trovati ad intervenire. L’auspicio è che l’inchiesta aperta dalla magistratura porti rapidamente a comprendere la dinamica della tragedia. Ultimo, ma non per importanza un abbraccio fraterno al Sindaco Filippo Mario Stirati al quale chiedo che sia esteso a tutti gli eugubini.

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Covid-19 a Città di Castello Bacchetta: “Ieri sette guariti e sette nuovi positivi”. “Domani celebrazioni per Gabriotti in forma ridotta: importante salvaguardare la memoria della storia cittadina”

“I dati della giornata di ieri ci parlano di sette persone guarite e di sette nuovi positivi al Covid-19”. E’ quanto rende noto il sindaco Luciano Bacchetta, osservando come “i numeri contenuti facciano ben sperare sempre però all’insegna della massima sicurezza e osservanza delle norme previste per distanziamento, utilizzo della mascherina ed altre precauzioni”. “La partita decisiva è ovviamente sulla vaccinazione, in merito alla quale ci sono annunci che riguardano l’avvio della somministrazione per gli over 50, ma sarebbe importante preoccuparsi di completare la copertura dei 60enni, in merito alla quale il sottoscritto per primo non ha notizie”, ha sostenuto il sindaco, nel ribadire “l’auspicio che la vaccinazione di massa si estenda effettivamente e concretamente alla popolazione come viene annunciato, considerando che i sieri sembra stiano arrivando nei quantitativi necessari”.

Il sindaco Luciano Bacchetta ha terminato ricordando l’appuntamento di domani domenica 9 maggio con l’anniversario della fucilazione di Venanzio Gabriotti. “Come per il 25 aprile, il rispetto delle prescrizioni finalizzate al contenimento della diffusione del Covid-19 ci imporrà di organizzare una cerimonia molto diversa dal passato, con presenze circoscritte”, ha spiegato Bacchetta, sottolineando che “è comunque giusto e importante celebrare questa ricorrenza, perché la tradizione e la storia della nostra città possano essere adeguatamente ricordate ed esaltate anche nel difficile contesto della pandemia”.

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La XXII edizione del Concorso nazionale musicale “Enrico Zangarelli” di Città di Castello si chiude oggi con la proclamazione dei vincitori

XXII edizione Concorso nazionale musicale, “Enrico Zangarelli”, un’edizione straordinaria sotto tutti i punti di vista quella che si è appena conclusa , che ha visto la partecipazione di 62 scuole da tutta Italia con 131 video realizzati da circa 1500 ragazzi che hanno reso Città di Castello la capitale dei corti musicali realizzati dalle scuole. La proposta alternativa all’esecuzione dal vivo resa impossibile dal covid e che consisteva nel realizzare lavori multimediali con musica e tutte le forme espressive possibili ha riscosso un successo che nessuno si aspettava, a significare la profonda necessità da parte degli studenti di rimanere comunque attivi facendo buon uso anche della tecnologia e la voglia di uscire fuori dalla propria stanza, la voglia di gridare che hanno la musica nel cuore, che vogliono cantare, che vogliono parlarci della loro terra, che vogliono sperimentare anche attraverso la conoscenza dell’arte contemporanea.

Una formula nuova unica in Italia che ha attratto migliaia di esecutori, stavolta virtuali e che sta interessando e incuriosendo una vasta fetta di pubblico. Questi alcuni dei temi proposti dal Concorso e dopo due giornate di attenta valutazione la commissione ha decretato i vincitori.
Per la categorie Scuole Primarie risulta vincitrice del PRIMO PREMIO la Scuola paritaria primaria Maestre Pie di Sansepolcro con il video “UNA COMMEDIA DIVINA”.

Per la categoria Scuole Medie risultano i seguenti vincitori:
PRIMO PREMIO ASSOLUTO Istituto Pietro AlloriI di Iglesias con il video “LA MIA TERRA”
PRIMO PREMIO Scuola media Montemarciano Marina (An) con il video “BURRI-REICH PROJECT”
SECONDO PREMIO Scuola Media “G.Bella” – I.C.1 Acqui con il video “STORIA DI UNA MARIONETTA”
TERZO PREMIO Scuola Alighieri-Pascoli Città di Castello con il video “L’ARTE DI ALBERTO BURRI”

Per la categoria Scuole Superiori risultano i seguenti vincitori
PRIMO PREMIO ASSOLUTO Liceo Palizzi –Boccioni Napoli con il video “NUTTATA ‘E SENTIMENTO”
PRIMO PREMIO Liceo Tito Livio di Padova con il video “IL GRANDE CRETTO”
SECONDO PREMIO Liceo Angeloni Terni con il video “IN EXITUS ISRAEL DE AEGYPTO”
TERZO PREMIO Istituto superiore G.Verga di Modica con il video “L’AFRICA-LA DANZA”
Oltre a questi sono stati assegnati Premi Speciali che nello specifico sono:
Premio Speciale “L’ARTE DI ALBERTO BURRI” conferito dalla Fondazione Palazzo Albizzini-Collezione Burri ai seguenti video:
“SOUNDS” della scuola media di Capurso(Bari)
“IL GRANDE CRETTO” del Liceo Tito Livio di Padova
“L’ARTE DI ALBERTO BURRI” della scuola media Alighieri-Pascoli di Città di Castello

Premio Speciale “DANTE ALIGHIERI” attribuito alla scuola media di Sedico (Belluno)

Premio Speciale “L’ARTE DI RAFFAELLO” attribuito al Liceo Calvino di Città della Pieve con il video “Vergine Madre”
Premio Speciale Borsa di studio” M.° LUIGI BALDELLI” istituita dalla famiglia Baldelli e quest’anno indirizzata al miglior video che arrivava dalla regione Emilia-Romagna o dalla regione Marche, dato che il M.° Baldelli era romagnolo ed ha studiato e lavorato nelle Marche assegnato al Liceo musicale “Dalla-Bassi “ di Bologna per il video “Contatto”.

“Grandissima soddisfazione in questi tre giorni di lavoro da parte di tutti ad ogni livello e dell’Amministrazione comunale tifernate. Pur mancando la presenza fisica delle migliaia di concorrenti che normalmente affollavano le precedenti edizioni ci siamo emozionati come se tutti gli esecutori fossero presenti ed eseguissero dal vivo, emozione amplificata dalla tecnologia che ha permesso la creazione di video unici per creatività ed originalità”, hanno precisato il Direttore artistico, Leonora Baldelli a nome del Comitato organizzatore composto da Filippo Pettinari, Marcello Marini, Roberto Cuccolini e Stefano Susini. “Un successo straordinario per un format nuovo condizionato dalla pandemia ma che alla fine si è rivelato vincente ed ha promosso l’immagine della nostra città in tutto il mondo attraverso i giovani musicisti e le loro produzioni di grande livello artistico”, hanno dichiarato il sindaco, Luciano Bacchetta, e gli assessori, Rossella Cestini e Vincenzo Tofanelli. Il Concorso nazionale musicale ”Enrico Zangarelli” è organizzato dalla Scuola Alighieri-Pascoli di Città di Castello in collaborazione con il Comune di Città di Castello. www.concorsomusicalezangarelli.it
In allegato i video vincitori

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A 43 anni dalla morte e 12 dall’intitolazione della Sala della Giunta, il comune di Città di Castello ricorderà con scuole, giornalisti e magistrati, Peppino Impastato

A 43 anni dalla morte di Peppino Impastato e a dodici dall’intitolazione ufficiale della Sala Giunta alla memoria del giornalista ucciso dalla mafia (a Cinisi, nella notte tra l’8 e il 9 maggio 1978) il comune di Città di Castello promuoverà una giornata di sensibilizzazione e ricordo a cui sono stati invitati la famiglia di Peppino Impastato, l’Ordine Regionale dei Giornalisti, la Federazione Nazionale della Stampa, e l’ex Procuratore Generale della Repubblica, Presidente della Fondazione “Umbria contro l’usura”, Fausto Cardella, che si occupò del caso, come tirocinante uditore con il magistrato titolare.

Lo annunciano oggi il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore ai Servizi Educativi Rossella Cestini (nella foto accanto alla targa che riporta accanto al nome del giornalista siciliano, un brano della canzone “I cento passi” – Modena City Ramblers) che, raccogliendo l’appello dell’ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, coinvolgerà in questa giornata le scuole della città e la Fondazione Villa Montesca, da sempre impegnata sulla didattica dell’educazione alla cittadinanza della legalità.

Domani, 9 maggio, per Città di Castello non sarà dunque un giorno come gli altri per la concentrazione di fatti significativi sul tema dei diritti democratici: dal martire della resistenza, Venanzio Gabriotti, che fu giustiziato da un plotone di nazisti e fascisti all’alba del 9 maggio, alla giornata nazionale per le vittime del terrorismo, fino all’Europa, che nacque il 9 maggio con la dichiarazione Schumann”. “Peppino Impastato con la sua vicenda lontana ma purtroppo ancora così attuale è una sintesi dei valori per cui bisogna combattere, libertà di parola, uguaglianza, giustizia, e di ciò che ancora non abbiamo sconfitto, la violenza di ogni tipo, da quella politica e quella di genere, la criminalità organizzata.

Abbiamo coinvolto ed invitato a questa iniziativa che si svolgerà, speriamo in presenza all’inizio del prossimo anno scolastico, personalità del mondo dell’informazione e della legalità per affrontare i nodi ancora non sciolti del nostro paese e soprattutto per chiamare i giovani a confrontarsi su questi temi. La pandemia – hanno precisato il sindaco Luciano Bacchetta, l’assessore, Rossella Cestini ai quali si è aggiunta anche la presidente del consiglio comunale, Francesca Mencagli – pur rallentando i processi economici e sociali non ha fermato né il percorso dei nuovi diritti e dell’inclusione né quello dell’illegalità e dell’intolleranza. Nel riprendersi la loro vita, quando il Covid sarà alla spalle, dovranno anche pensare al mondo che vorranno costruire e Peppino Impastato a nostro parere rappresenta ancora un esempio luminoso di italiano, coraggioso, attento agli ultimi e responsabile.

Siamo molto contenti che i dirigenti delle scuole superiori di Città di Castello, Liceo “Plinio il Giovane”, Istituto Tecnico “Franchetti-Salviani”, Campus “Patrizi-Baldelli-Cavallotti” ed Istituto “San Francesco di Sales” abbiano accettato di calendarizzare questa giornata quando sarà possibile svolgerla in presenza”. “La Fondazione Villa Montesca supporta molto volentieri il progetto dedicato alla memoria di Peppino Impastato – ha dichiarato il presidente Angelo Capecci – offrirà il proprio contributo sia tecnico che pedagogico, grazie anche alla stretta relazione che la Fondazione ha con il centro Danilo Dolci di Palermo, centro studi dedicato alla figura del sociologo che ispirò Impastato nella sua battaglia contro la povertà”. Per il Presidente dell’Ordine regionale dei Giornalisti, Roberto Conticelli, “Il giornalismo è liberta e Peppino Impastato è un esempio, tra i più fulgidi, di giornalismo interpretato e vissuto con la schiena dritta, senza condizionamenti di sorta.

Ecco perché l’Ordine dei Giornalisti, che da sempre si batte per un racconto dei fatti che sia onesto e genuino, aderisce all’iniziativa del Comune di Città di Castello nel ricordo di un cronista che del coraggio e dell’amore per il proprio lavoro seppe fare bandiera, una bandiera che è nostro dovere continuare a far sventolare”. Marco Baruffi Presidente Asu nel confermare il patrocinio della Fnsi e la possibile presenza alla giornata di formazione e sensibilizzazione ai temi della libertà di stampa, legalità, lotta alle mafie e ha sottolineato che “il ricordo della vicenda di Peppino Impastato è un monito a non fidarsi di nessuna verità preconfezionata, a indagare per capire i fatti e a non lasciare mai nessuno senza verità e giustizia”. “Da precario ci ha insegnato che un giornalista deve servire con coraggio e responsabilità la verità ed essere al fianco di chi denuncia, perché garantire alle persone di essere informate significa salvaguardare la libertà e la democrazia che sono fondamento della nostra società”, ha spiegato Baruffi, per il quale “è necessario essere consapevoli che anche in Umbria il mestiere del giornalista ha bisogno della scorta dei cittadini e delle istituzioni per continuare a essere autonomo e autorevole”.

“Un grande personaggio che denunciò le verità mafiose fu Peppino Impastato. Dalla sua morte le sue attività ispirano film, libri e canzoni, riconoscendolo come icona nella lotta contro la mafia”, così ha scritto in un bellissimo tema intitolato “l’omertà”, una giovane studentessa di Città di Castello: un passaggio significativo che oggi più che mai ritorna attuale e fa riflettere.

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Verso le elezioni a Città di Castello: Marchetti (Lega) “prima i programmi, poi i nomi. Centro destra unito, candidato scelta condivisa, sarà una figura di alto profilo, sul fronte alleanze potrebbero esserci delle sorprese”

“Stiamo lavorando ad una squadra di livello assoluto, in grado di governare e di dare una svolta a tutto il comprensorio. Città di Castello deve tornare a contare, ad avere un peso specifico importante sui tavoli della politica umbra, per questo dico che il programma che proporremo alle prossime amministrative sarà incentrato sul rilancio del tessuto artigianale, commerciale, industriale e turistico del nostro territorio. Lavoremo al rilancio delle infrastrutture, per troppo tempo dimenticate. Per quanto riguarda il candidato a sindaco ci sarà tempo e modo di trovare la quadra, con gli alleati della coalizione. Utima considerazione, il centro destra è unito, non ci sono divisioni, lo dico a quelle tante sinistre, che in questo momento stanno cercando di provare a trovare la sintesi, ma che di fatto sono divise su tutto, sul fronte alleanze potrebbero esserci delle sorprese”.

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Economia sociale e lotta alla povertà, oggi incontro al palazzo comunale

Economia sociale e lotta alla povertà: a Città di Castello alla presenza del Sindaco Luciano Bacchetta, dell’assessore al Sociale, Luciana Bassini, del Vescovo, monsignor Domenico Cancian e del vice-presidente della Caritas, Gaetano Zucchini, è stata presentata Ra²m formata da Cooperativa La Rondine, Associazione A.V.E, Aris Formazione e Ricerca e Centro Studi Villa Montesca insieme per dare risposte al territorio in ambito lavorativo e progettuale.

Quattro importanti realtà del territorio per una nuova associazione, pronta a dare risposte in termini di economia sociale e lotta alla povertà. A Città di Castello è nata Ra²m, grazie al contributo della Cooperativa La Rondine, Associazione A.V.E, Centro Studi Villa Montesca e Aris Formazione e Ricerca. Ra²m ha come scopo il perseguimento di finalità di natura sociale e intende sviluppare le proprie attività nell’ambito dei modelli di welfare locale integrati che vedano, al centro dello sviluppo delle comunità e delle società, la persona, i suoi bisogni e volontà, la sua specificità e unicità, la qualità delle relazioni umane e sociali.

Il Presidente Luciano Veschi ha affermato afferma: “L’acronimo RA2M, formato dalle iniziali dei 4 soggetti fondatori, è un termine che significa memoria, da qui parte l’idea del nome da dare alla Associazione costituita da: Cooperativa La Rondine, ARIS, Fondazione Villa Montesca, A.V.E., perché questi soggetti rappresentano nel nostro territorio una esperienza, un vissuto importante nell’associazionismo, , nel volontariato, nel Terzo Settore, sulla formazione, sviluppo, progetti e RA2M: Cooperativa La Rondine, Associazione A.V.E, Aris Formazione e Ricerca e Centro Studi Villa Montesca, quattro soggetti diversi e distinti tra loro, ma che unendosi daranno un contributo forte nell’Alta Valle del Tevere alla progettazione di opportunità, al sostegno dell’inclusione sociale, alla lotta alla povertà.

L’Associazione RA2M sarà una scatola aperta a tutti i soggetti istituzionali e privati che vogliano collaborare con le proprie idee e con le loro proposte, con finalità al sostegno alla lotta alla povertà e all’aiuto delle fasce più deboli.” Il Consiglio Direttivo di Ra²m sarà presieduto da Luciano Veschi, con Cristina Giustinelli nel ruolo di vice Presidente. Il Direttivo sarà poi composto da Maria Rita Bracchini, Vincenzo Donnini, Sergio Filippi, Federica Guerra, Silvia Nardi e Marco Romanelli. Il Direttore sarà Fabrizio Boldrini.

“La nascita di questo nuovo soggetto nel panorama variegato delle associazioni del terzo settore rappresenta un ulteriore valore aggiunto per la nostra comunità locale sul versante dello sviluppo solidale finalizzato alla valorizzazione della persona ed al sostegno delle fasce più deboli”, hanno dichiarato il sindaco Bacchetta e l’assessore Bassini.

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Abbassare Irpef ai redditi bassi: proposta di Castello Cambia e Unione civica Tiferno

Abbiamo presentato un emendamento riguardo la tassazione Irpef perché nel Bilancio 2021-2023, approvato dalla Giunta Comunale e depositato per la sua approvazione in Consiglio, le aliquote presentate da questa amministrazione confermano quelle del 2020, con la giustificazione di “non aver alzato le tasse” e mantenuto invarianza del gettito. Forse sta proprio qui il problema: di fronte ad un anno dove tutto è stato stravolto, di fronte ad una epidemia epocale, riproporre le stesse scelte politiche come se nulla fosse successo ci è sembrato decisamente poco rispondente ai bisogni dei cittadini. La crisi economica morde, la povertà aumenta e molti cittadini hanno visto ridursi il proprio reddito in maniera drastica: mantenere invariata la tassazione per chi ha redditi sempre più bassi, dai 13000 ai 15000 € , con una aliquota dello 0,74% molto simile a quella dei redditi superiori, ci è sembrato iniquo e penalizzante perché incide sulla gran massa dei pensionati e dei lavoratori precari: il nostro emendamento la riduce allo 0,35% con un risparmio procapite di oltre la metà.
Siccome il Bilancio, ormai depositato da questa giunta, andava comunque rispettato nei suoi equilibri finanziari, abbiamo rimodulato le altre fasce ritoccandole dello 0,01% in modo da spalmare il gettito atteso sulle fasce di reddito superiore, fino a prevedere la aliquota massima dello 0,80% solo per i redditi dai 55.000€ in su. L’invarianza di gettito viene quindi assicurata, ma viene rimodulata in maniera progressivamente più equa a seconda della capacità reddituale dei cittadini.
I consiglieri Bucci, Arcaleni (Castello Cambia) e Schiattelli, Bartolini (Unione Civica Tiferno) , firmatari dell’emendamento presentato, sono concordi nel voler dare un segnale concreto di vicinanza e aiuto alle fasce più deboli della popolazione.

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“Tutti i colori dei Ceri – Volti e Storie di una Festa senza tempo”

E’ in uscita in questi giorni di maggio, che segneranno per il secondo anno consecutivo l’assenza della Festa dei Ceri, il volume di Gianluca Sannipoli: “Tutti i colori dei Ceri – Volti e Storie di una Festa senza tempo”. Il libro prende spunto dall’idea di dare colore a storiche fotografie della festa e della città. Negli ultimi anni il restauro e spesso la contemporanea “colorizzazione” (neologismo italiano dall’inglese colorized) di fotografie e filmati d’epoca ha avuto un nuovo, largo sviluppo. Ciò che può sembrare un’idea “hollywoodiana” o un semplice esercizio di stile, in realtà nasconde l’interesse e la curiosità di vedere le immagini attraverso un affascinante viaggio con gli occhi dei padri. Al fascino del bianco e nero, però limitato dai toni grigi, si contrappone la profondità dei colori che, anche se soltanto verosimili, ci offrono allo sguardo scorci della Festa, di volti e della città che videro e vissero i protagonisti di allora.

Contemporaneamente, la pubblicazione vuole ricostruire vicende personali e familiari di generazioni di artigiani, commercianti e contadini, di amministratori comunali e religiosi, di tanti uomini e donne che hanno fatto la storia della Festa dei Ceri e che nel corso dell’Ottocento e nella prima parte del secolo scorso la fecero sopravvivere, spesso a costo di sacrifici oggi inimmaginabili. Storie che raccontano di povertà e di emigrazione sempre vissute però con la fierezza e l’orgoglio di appartenenza alla comunità.

Il lavoro si propone anche come un tentativo di parziale integrazione delle numerose pubblicazioni allegate alle annuali uscite del giornale ceraiolo “Via ch’eccoli”, curate nel corso degli anni Novanta e inizio Duemila dal professor Adolfo Barbi, recentemente scomparso e al quale è stato intitolato il Centro studi e documentazione sulla Festa dei Ceri. In particolare, incrociando dati anagrafici, notizie tratte da altre pubblicazioni e soprattutto grazie ad internet è stato possibile ritrovare le tracce di persone emigrate anche oltre un secolo fa, che ebbero un ruolo in edizioni della Festa ormai molto lontane e delle quali si era persa completamente memoria. Di alcune è stato possibile anche ritrovare fotografie.

La grafica del volume è stata curata da Michele Baccarini di “Gu.Fo. comunica” e la stampa dalla Tipografia Donati di Gubbio. Il libro esce con il sostegno dell’Amministrazione comunale di Gubbio e dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, oltre al patrocinio dell’Università dei Muratori Scalpellini ed Arti congeneri, delle tre Famiglie ceraiole, dell’Associazione Maggio Eugubino e del Centro di documentazione e studi sulla Festa dei Ceri “Adolfo Barbi”.

Il volume “Tutti i colori dei Ceri” verrà presentato domenica 16 maggio, giorno della festa del patrono Sant’Ubaldo, alle ore 20,30 in piazza Grande. L’orario è un compromesso tra esigenze di proiezione di alcune delle fotografie contenute nel libro e l’orario del coprifuoco fissato alle ore 22. Sempre per esigenze organizzative legate alle misure di contenimento del contagio da covid 19, per partecipare è necessaria la registrazione all’ingresso in piazza e dunque, per evitare attese, è consigliabile prenotarsi ai seguenti riferimenti: serviziculturali@comune.gubbio.pg.itinfo@iat.gubbio.pg.it; oppure al numero telefonico 0759220693. In piazza saranno garantiti posti seduti e una situazione di totale sicurezza.

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