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Pinacoteca comunale intitolata a Raffaello? Meglio una sala. La commissione Servizi di Città di Castello a confronto sulla proposta di Tiferno Insieme

Pinacoteca comunale intitolata a Raffaello? Meglio una sala. La commissione Servizi di Città di Castello a confronto sulla proposta di Tiferno Insieme.Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, presidente della commissione Servizi del comune di Città di Castello, ha introdotto il tema della seduta, dando la parola a Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, che ha illustrato la proposta come “un modo per legare la nostra città ad un altro genio, dopo Burri, dell’arte. Il primato di aver dato i natali artistici di Raffaello dovrebbe essere rivendicato sia per noi che per i turisti. La Pinacoteca conserva solo un quadro e potrebbe essere fuorviante non trovare altre opere per il visitatore. Ma la scelta di Monterchi è stata quello di intitolare i musei ad una sola opera, la Madonna del Parto. Noi non dovremmo mostrare opere ma disvelare una storia, raccontare un percorso artistico di cui Raffaello è l’espressione più celebre. Si tratterebbe di ricalcare, stando anche al titolo della prossima mostra, la sua maniera e le influenze che ha determinato in cui lo ha seguito. Il visitatore potrebbe camminare sui suoi passi e fare della Pinacoteca un punto di partenza per visitatore i luoghi di Raffaello, in cui riprodurre le copie fedeli delle opere o rendere permanente le proiezioni. Il visitatore si aspetta di essere accompagnato in una storia non di assistere all’opera. L’intitolazione della Pinacoteca a Raffaello, nel Cinquecentenario, è un percorso da svolgere in questo senso, proposta per riappropriarsi di un tesoro che la città pensa di non possedere, valorizzare la sua maniera pittorica e tradizione e vocazione artistica che può essere il tratto distintivo della nostra città. Dar vita ad una degna celebrazione per una città che è tesa tra rinascimento e contemporaneità”.

Sara Borsi, studiosa di arte tifernate, è intervenuta dicendo che “l’obiettivo di cambiare nome per valorizzare Raffaello giovane a Città di Castello, che per la prima volta firmò da magister una pala. Ma cambiare nome risolverà il problema? Forse è il punto di arrivo. Serve una visione e un posto dove far atterrare la visione. Servono risorse e tempo. Serve anche una trasformazione del luogo. Quanto al nome: i musei intitolati ad altri grandi hanno una una panoramica di opere noi avremmo solo lo Stendardo, che è un’opera non certificata di Raffaello. Quindi dovremmo preparare la città con pannelli virtuali e prospetti che ricostruiscano un’atmosfera in cui trovino spazio anche altri pittori importanti che lavorarono con lui. Abbiamo anche di Luca Signorelli, che non è Raffaello ma lo abbiamo molto attestato. Infine la storia di Palazzo Vitelli alla Cannoniera che è molto antico e non è legato alla fonderia di cannoni ma da Palazzo del giardino, acquista una nuova denominazione. La Pinacoteca è quella che ci ha donato nel 1912 Elia Volpi. I tempi per me non sono maturi. Ci sono tante opere da valorizzare Pomarancio, Sguazzino. E’ importante rileggere quello che abbiamo e poi cambiare nome”.

Andrea Czortek, esperto di archivi e biblioteche, ha sottolineato: “i musei legati ad un nome sono o quasi monotematici o legati a lasciti degli autori. La storia di Città di Castello è ricca e non si esprime con un solo nome, per quanto di grande risonanza come Raffaello. Associare questo nome alla Pinacoteca può essere attrattivo ma è il rischio del negozio monomarca. Dobbiamo tenere insieme tante eccellenze, attestazioni e vocazioni artistiche che il territorio conserva dai secoli precedenti”.

Dino Marinelli, custode onorario della Pinacoteca e studioso di storia, leggende, dialetto, usi e costumi locale, ha detto che “da custode della Pinacoteca avevo Elia Volpi come direttore, non avendone mai avuto uno. Prima di parlare del nome del museo, sarebbe bene che uscisse il nome del nuovo direttore o direttrice, dato che è il secondo museo dell’Umbria. Il nome di Raffaello va scorolandosi; a lui è intitolata la piazza. Intitolare la Pinacoteca sarebbe un doppione, sa di provinciale. Rimettiamo la lapide e una direttrice. Elia Volpi fu uno dei più grandi antiquari del suo tempo, manteniamolo”.

Fazio Perla, rappresentante dell’Associazione storica dell’Alta Valle del Tevere, ha detto: “L’intitolazione va interpretata come omaggio a Raffaello o come elemento di promozione turistica o entrambe? In tutte le opere tifernati Città di Castello si portò dietro il panorama e l’ambiente di questa città. Fu influenzato da pittori conservati nella Pinacoteca, altri maestri superati come Il Perugino ed altri a cui è stato maestro come il Caravaggio. E’ riduttivo intitolarla a Raffaello perdendo il sostrato culturale di questo museo, che è più articolato. Se vogliamo investire su Raffaello investiamo su percorsi e promozione e non solo sul nome”.

Alvaro Tacchini, storico locale e presidente dell’Istituto V. Gabriotti, ha detto: “Alcune cose sono state dette, una guida sicura della Pinacoteca e un sistema-città pronta ad accogliere e sostenere il patrimonio artistico. Capisco l’esigenza di strutturare un percorso per valorizzare Raffaello ma vorrei difendere l’aspetto civico comunitario del museo di Città di Castello”.

Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha detto: “Abbiamo provato a superare un’empasse, che è stato rilevato anche da voi. C’è un gap tra Raffaello e la città, la sua arte e quanto è presente nell’immagine esterna della città. Lo avete chiamato un inizio: pensiamo qualche che dia respiro alla città. Mi sembra che la maggioranza non ha intenzione di cambiare il nome. In realtà abbiamo un problema che va affrontato per riportare Città di Castello ad un livello alto”.

Massimo Minciotti, consigliere del PD, ha detto: “La Pinacoteca ha già un nome, Palazzo Vitelli alla Cannoniera e un fondatore Elia Volpi, grazie al quale è il secondo museo dell’Umbria. Nessuna sede museale ha il nome dell’artista di cui ospita le opere e nel caso della Pinacoteca non ci sarebbe questa evenienza. Negli spunti siano aperti o all’intitolazione di un Sala o per rivedere la figura di Elia Volpi. Siamo contenti che alla fine sia prevalente la nostra posizione e siamo d’accordo sulle ipotesi per valorizzare Raffaello emerse dagli interventi”.

Il sindaco Luciano Bacchetta si è fatto portatore del messaggio dell’avvocato Fabio Nisi: “Come personale opinione, io credo che per la dedicazione sarebbe meglio Elia Volpi, che creò quello spazio e lo mise a disposizione di Città di Castello. Ha ringraziato Morini per le sue proposte, che sono una provocazione che dobbiamo accogliere. Ospiteremo una delle più grandi mostre che sia mai esistita di Raffaello. La faremo perché teniamo al legame di Raffaello con questa città. Mi piego alle opinioni di Nisi. Ritengo opportune le figure di direttori per Pinacoteca e Biblioteca ed anche un luogo intitolato a Raffaello, che potrebbe essere una soluzione appropriata. Dino Marinelli è stato il profeta della Pinacoteca: in coincidenza con la mostra di Raffaello gli riserveremo un pensiero pubblico ufficiale per l’amore che ha per questa città e per la Pinacoteca di cui è stato un sacerdoti laico”.
L’assessore alla Cultura Vincenzo Tofanelli ha parlato di un “confronto molto costruttivo”.

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Monte Santa Maria Tiberina: Palazzo Museo Bourbon del Monte pronto a diventare un centro culturale d’eccellenza. Il progetto del Comune può contare su un finanziamento di 1 milione di euro

Creare un centro culturale d’eccellenza all’interno del Palazzo Museo Bourbon del Monte Santa Maria Tiberina, che abbia una ricaduta positiva in termini di turismo e visibilità per l’intero territorio comunale.
E’ questo l’obiettivo dell’Amministrazione, guidata dal sindaco Letizia Michelini, incoraggiata dal finanziamento di 1 milione di euro ottenuto dal Ministero dei Beni Culturali e destinato alla riqualificazione del Castello Bourbon.
E proprio per questo il Comune di Monte Santa Maria Tiberina ha avviato una stretta collaborazione con il gruppo culturale Caravaggio and Contemporary (C&C), fondato e diretto da Jane Adams e Roberta Lapucci, e con la Scuola Pubblica IMT di Lucca, al fine di organizzare eventi culturali nel Palazzo Museo Bourbon del Monte, con il contributo di Massimo Gazzarri e Antonio Vignali, esperti di arte e amanti del territorio montesco.


Due iniziative si sono appena concluse: la prima si è svolta con un cantiere aperto al pubblico, seguendo le norme anti Covid, all’interno della Chiesa di Santa Maria Assunta, con il restauro della scultura lignea devozionale del XVI secolo “La Madonna e il Bambino”. Il lavoro è stato eseguito dalla dottoressa Roberta Lupucci sotto la direzione della Soprintendenza di Perugia, responsabile la dottoressa Maria Brucato, con il sostegno della Diocesi Città di Castello, il Vescovo Domenico Cancian, e del parroco don Adrian Barsan.
La seconda, invece, riguarda la catalogazione della collezione Fremantle. Si tratta di settecento opere di arte contemporanea che saranno ospitate a Palazzo Museo Bourbon del Monte, per poi essere utilizzate in futuro con una bella serie di mostre.


Passando alle prossime iniziative, il 2 giugno è prevista l’apertura del Museo Del Monte, il 15 luglio la visita guidata della prima sezione della collezione Fremantle, il 16 luglio l’inaugurazione della mostra dedicata a Elisabeth Chaplin e l’11 e 12 settembre il Convegno intitolato “Da Artemisia alle altre: le donne del Caravaggio”, nella prestigiosa sede, la Sala Francesco Maria Cardinal del Monte, al Palazzo Museo Bourbon del Monte.
Il sindaco Letizia Michelini, sempre attenta alla valorizzazione culturale del proprio territorio, ha accettato ed accolto tali proposte, con l’entusiasmo e la professionalità che da anni contraddistingue la propria amministrazione nell’essere parte attiva all’organizzazione di giornate di studio legate al mondo caravaggesco. Per questo sono stati inseriti nell’elenco dei conferenzieri studiosi affermati italiani e stranieri, che forniranno nuova linfa vitale con indagini molto approfondite su temi specifici legati al naturalismo e al gender studies.

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Piano Nazione di Ripresa e Resilienza (PNRR). Incontro in comune fra il sindaco Luciano Bacchetta e i consiglieri regionali, Michele Bettarelli (Pd) e Valerio Mancini (Lega)

Piano Nazione di Ripresa e Resilienza (PNRR) Incontro in comune fra il sindaco Luciano Bacchetta e i consiglieri regionali, Michele Bettarelli (Pd) e Valerio Mancini (Lega). “Un incontro importante per ribadire ai due consiglieri regionali che rappresentano anche il territorio da dove provengono, che abbiamo forti perplessità sulla elaborazione di questo significativo strumento di sviluppo e rilancio del paese e delle realtà regionali e locali. Sul versante della grafica non viene riconosciuto il ruolo storico che ha l’altotevere in questo settore produttivo, sul vecchio ospedale le risorse sono poche ed inserite in modo un po’ confuso e poi non c’e’ nessun accenno legato ai finanziamenti da destinare all’impiantistica dei rifiuti pur essendo il nostro impianto al servizio di tutta la collettività regionale da diversi anni.

E’ inutile poi mettere nel capitolo dedicato alle infrastrutture viarie e di collegamento, cento milioni di euro previsti per la E78 perché quelli sono di Anas, governativi quindi. Questo piano nella sostanza sembra avere alcune carenze che oggi abbiamo sottoposto all’attenzione dei due consiglieri regionali per tentare di condividere con loro un percorso costruttivo, ma estremamente chiaro”, ha concluso il sindaco Bacchetta. Nel condividere le perplessità e le sollecitazioni del sindaco ad una revisione ed integrazione del piano, il consigliere regionale Michele Bettarelli, ha ricordato di aver già evidenziato ufficialmente in commissione ed in consiglio alla Presidente Tesei gli aspetti mancanti che riguardano da vicino l’altotevere. “Garantisco il mio totale impegno per trovare delle adeguate soluzioni che riequilibrino le risorse rispetto a tematiche importanti per l’altotevere e Città di Castello”.

“Massima collaborazione ed impegno – ha precisato Mancini – lo faccio in tutta l’Umbria e chiaramente in questo territorio, l’ho fatto quando ero all’opposizione ed oggi lo farò da rappresentante della maggioranza. In qualità di presidente della Seconda Commissione ho proposto il raddoppio delle sedute per parlare di tutti i temi economici che sono in questo Piano non di meno quelli del trasporto. Già da mercoledi prossimo come seduta di commissione parleremo dei rifiuti, uno di quei argomenti giustamente sollevati dal sindaco: in due sedute chiuderemo questo aspetto.

Anche la questione della grafica e di un giusto riconoscimento progettuale di rilancio ad un territorio cardine come quello altotiberino sarà affrontata in commissione. Sul tema dell’ospedale vecchio, abbandonato da venti anni, è stato inserito un mio emendamento nel Def in cui c’è il progetto di valorizzazione da parte della regione delle strutture ex sanitarie a patrimonio della regione”, ha concluso Mancini.

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Citerna: Poesia, musica e arte per raccontare la bellezza del borgo. Il Comune lancia un nuovo progetto video per promuovere il territorio. Paladino e Conti: “Un bel modo di ripartire insieme”

Con l’arrivo della bella stagione, il Comune di Citerna guarda con ottimismo al ritorno dei turisti e lancia un nuovo progetto di video promozionali dal titolo “Citerna tra musica e poesia”.

Nonostante le chiusure e le restrizioni, l’Amministrazione ha continuato a portare avanti la sua intensa operazione promozionale, che si è svolta su molteplici direttrici e forme: dalla tv, alla carta stampata, ai canali virtuali.

“Grazie al nuovo DPCM che ha aperto la maggior parte dei confini regionali – fa sapere il sindaco Enea Paladino – ci auguriamo che i turisti tornino a visitare le tante bellezze del nostro Comune e di tutta la Valtiberina, trascorrendo un intero weekend tra arte, storia, buon cibo e relax, immersi nel verde. I siti museali possono riaprire e anche i nostri ristoratori sono pronti a ripartire, potendo garantire un servizio di qualità in spazi aperti in tutta sicurezza”.

A spiegare nel dettaglio la nuova proposta per il rilancio del territorio è l’assessore alla cultura e al turismo Anna Conti, che ha seguito con cura il progetto: “Si tratta – racconta – di una nuova serie di video che mostrano le bellezze del nostro territorio con un nuovo format. L’idea è stata quella di unire varie forme d’arte attorno ad un tema culturale, storico o paesaggistico del nostro territorio: così i capolavori della poesia italiana si intrecciano con la grande musica eseguita dal vivo, per raccontare le ricchezze di Citerna in una magica sinergia. Il primo video è un omaggio alla donna, come musa e ispiratrice delle opere d’arte presenti nel nostro comune”.

Il progetto ha avuto modo di coinvolgere musicisti del territorio, che dopo mesi di stop, hanno suonato dal vivo per la realizzazione del video.

“Voglio ringraziare – conclude l’assessore – tutti coloro che hanno partecipato al progetto con grande professionalità ed entusiasmo. Credo che sia un bel modo di ripartire insieme e mi auguro che questi video possano dare un messaggio di nuova vitalità e di ottimismo a tutti”.

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Ultimo giorno di lavoro oggi per Pietro Panizzi storico “usciere” del comune da oltre 43 anni al servizio dell’ente, fra sedute consiliari, commissioni ed eventi ufficiali

Ultimo giorno di lavoro, oggi per Pietro Panizzi, storico “usciere” del comune da oltre 43 anni in servizio fra consigli comunali, commissioni, ricevimenti, iniziative ufficiali sempre a fianco dei sindaci che si sono succeduti, degli amministratori e soprattutto dei cittadini. Il “volto” del comune, Panizzi è stato sempre il vero e proprio front-office dell’istituzione che ha servito con grande diligenza e senso di appartenenza, benvoluto da tutti, colleghi e cittadini per il suo fare garbato e la battuta sempre pronta. “L’Amministrazione Comunale a Pietro Panizzi con riconoscenza e stima per l’impegno e la diligenza nell’attività svolta nelle istituzioni con grande professionalità e competenza al servizio dei cittadini”, questa la motivazione impressa sulla targa che il sindaco, Luciano Bacchetta, ha consegnato a Panizzi da domani in “pensione” (primo maggio Festa del Lavoro, guarda caso data piu’ simbolica non poteva esserci). “Pietro – ha detto il sindaco Bacchetta, per tanti anni vicino di casa nel rione San Pio X, ha accompagnato il mio percorso istituzionale in comune fin dai primi anni in consiglio comunale ed ora come sindaco, sempre presente e disponibile verso tutti, amministratori, colleghi e cittadini. Un pezzo di storia della nostra bellissima città, testimone assieme a tanti di noi di momenti belli e tristi che hanno caratterizzato la vita della comunità e il funzionamento della macchina amministrativa.” Visibilmente commosso e riconoscente nel ricevere tanti attestati di stima Panizzi si è detto “orgoglioso di aver servito per oltre 43 anni la massima istituzione della città, di aver vissuto da dentro eventi e fatti che ne hanno caratterizzato la storia e di aver avuto sempre un contatto diretto con i cittadini: “l’esperienza più bella di questo lavoro – ha detto – che non dimenticherò mai”.

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Servizio civile, la Biblioteca comunale è una bella opportunità. Le domande dovranno arrivare entro il 28 maggio. Sono disponibili 3 posti

Servizio civile, la Biblioteca comunale è una bella opportunità

Le domande dovranno arrivare entro il 28 maggio. Sono disponibili 3 posti

SANSEPOLCRO – C’è anche il progetto del Comune di Sansepolcro tra quelli del servizio civile rifinanziati dalla Regione Toscana. Si intitola “Promuovere il servizio di biblioteca comunale Dionisio Roberti” e consentirà a 3 giovani di svolgere il servizio civile proprio in biblioteca e nel suo ufficio amministrativo. Le domande devono essere presentate entro il 28 maggio alle 14, solo in modalità on-line.

Possono partecipare alla selezione tutti coloro che, alla data di presentazione della domanda:

–           siano regolarmente residenti, domiciliati o soggiornanti in Toscana;

–          siano in età compresa fra diciotto e ventinove anni (ovvero fino al giorno antecedente il compimento del trentesimo anno);

–          siano disoccupati, inattivi;

–           siano in possesso di idoneità fisica;

–           non abbiano riportato condanna penale anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo.

La durata del servizio civile regionale è di 12 mesi e ai giovani in servizio sarà corrisposto direttamente dalla Regione Toscana un assegno di natura non retributiva pari a 433,80 euro

 La domanda di partecipazione, corredata dal curriculum vitae debitamente datato e firmato, può essere presentata accedendo al sito: https://servizi.toscana.it/sis/DASC

La domanda on-line può essere presentata accedendo al sito utilizzando la propria carta sanitaria elettronica (CNS – carta nazionale servizi sanitari rilasciata dalla Regione Toscana) munita di apposito PIN, tramite un lettore di smart card; la carta sanitaria elettronica (CNS) deve essere stata preventivamente attivata; oppure  con accesso senza carta sanitaria elettronica (CNS) accedendo al sito, seguendo le istruzioni presenti nel sito stesso; in questo caso è necessario allegare alla domanda la copia fronte retro di un documento di identità.

Le domande trasmesse con modalità diverse da quelle indicate nel bando, e pervenute oltre i termini stabiliti, non saranno prese in considerazione. Il calendario dei colloqui sarà pubblicato nella sezione dedicata del sito web del Comune di Sansepolcro. La pubblicazione avrà valore di notifica della convocazione.

Per informazioni: Comune di Sansepolcro – Biblioteca comunale “Dionisio Roberti”, tel. 0575732283 – 0575732219. Il bando può essere consultato al link https://www.comune.sansepolcro.ar.it/it/page/progetto-servizio-civile-regionale-2018-approvazion

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1 Maggio – Intervento del Presidente della Provincia di Perugia Luciano Bacchetta: “Il Recovery Fund apre alla speranza di ritrovare la strada dello sviluppo e dell’occupazione”

“Il 1 maggio, festa internazionale dei lavoratori, è una delle ricorrenze con più anni di storia alle spalle. La data infatti fu stabilita a Parigi nel 1889 prendendo spunto da una protesta operaia, per chiedere la riduzione della giornata lavorativa a 8 ore, avvenuta tre anni prima a Chicago da cui tutto è iniziato.
In Italia dal 1947 è festa nazionale e, fino al 2019 è stata celebrata con grandi manifestazioni popolari interrotte bruscamente dallo scorso anno a causa della pandemia.
Sarà quindi anche nell’edizione 2021 un 1 maggio all’insegna della prudenza e della sobrietà quando proprio il tema del “lavoro” è un primo piano per le pesanti ripercussioni che l’epidemia ha comportato e comporta. Proprio per questo non bisogna lasciare che questa giornata cada nel vuoto.
Le difficoltà economiche, soprattutto legate alle categorie più colpite dal lockdown, sono sotto gli occhi di tutti. Esprimere vicinanza non basta, occorrono azioni concrete e urgenti per recuperare il terreno perduto e riprendere il cammino dello sviluppo e del benessere della collettività.


Tra i vari provvedimenti previsti dal Recovery Fund ci sono investimenti significativi sui giovani e le donne. I primi beneficeranno, tra l’altro, dei progetti nei campi dell’istruzione e della ricerca, del ricambio generazionale nella pubblica amministrazione e del rafforzamento del Servizio civile universale.
Per “Inclusione e Coesione” sono stanziati complessivamente 22,4 miliardi, di cui 19,8 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 2,6 miliardi dal Fondo. L’obiettivo è facilitare la partecipazione al mercato del lavoro, anche attraverso la formazione, rafforzare le politiche attive del lavoro e favorire l’inclusione sociale. Il governo inoltre intende investire nello sviluppo dei centri per l’impiego e nell’imprenditorialità femminile, con la creazione di un nuovo Fondo Impresa Donna. Inoltre, l’ampliamento dell’offerta di asili, il potenziamento della scuola per l’infanzia e il miglioramento dell’assistenza ad anziani e disabili aiuteranno indirettamente le donne, che spesso devono sostenere la maggior parte del carico assistenziale delle famiglie.


Si tratta di un percorso che deve vedere la partecipazione di tutti, un percorso che richiede determinazione e motivazioni. Credere nella ripresa e affrontare con ottimismo il futuro sarà determinante perché il nostro Paese possa uscire dalle difficoltà che esistevano già da anni e che il Covid 19 ha semplicemente accentuato e accelerato.
Da parte delle Istituzioni a tutti i livelli dovrà essere fatto uno sforzo in più: facilitare al massimo l’accesso ai benefici previsti dal Recovery Fund e per questo la pubblica amministrazione dovrà essere modernizzata in tempi brevissimi e implementata dall’accesso di nuove professionalità al passo con i tempi e in specifiche branche. Anche in questa direzione si vedono segnali positivi da parte del Governo. Scuola, sanità, opere pubbliche, trasporti, aiuti alle imprese, energia verde, digitalizzazione facilitazioni all’accesso al mondo del lavoro per giovani e donne, riforme: potranno non essere più una mera elencazione di necessità, ma un passaggio concreto del nostro Paese da uno stato di precarietà a uno stabile e progressivo sviluppo. La Provincia di Perugia con le sue peculiarità, i suoi borghi, l’alto livello della qualità della vita dovrà saper cogliere questo momento irripetibile e tornare ad essere quel laboratorio di idee e di progetti che affondando le radici nella tradizione sappiano guardare al futuro e alla modernità.
Con questo auspicio auguro a tutti un buon 1 maggio con l’invito a partecipare, laddove possibile in presenza, altrimenti online alle manifestazioni che comunque saranno organizzate in questo giorno che ci riporta all’articolo 1 della Costituzione che sancisce la nostra Repubblica democratica fondata proprio sul Lavoro”.

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“Umbria Coast to Coast”: 25 tappe per Popy e tutti i bambini con disabilità. Il primo maggio parte la traversata in e-bike di Giorgio Massoli insieme ai suoi quattro amici. “Una marcia per sostenere e migliorare la vita di tanti ragazzi”

Pronti, attenti, si parte.
Dopo tanta attesa e preparativi, sabato 1° maggio prende il via “Umbria Coast to Coast – Popy on the Road”: uno straordinario viaggio in e-bike di nove giorni lungo le strade dell’Umbria, per dare voce a tutti i bambini disabili e alle loro famiglie.
L’obiettivo principale dell’iniziativa, che partirà dall’Oasi di Alviano per chiudersi il 9 maggio a Castelluccio di Norcia, è sensibilizzare tutti sulle difficoltà quotidiane dei portatori di handicap per chiedere alle istituzioni una maggiore consapevolezza, praticità ed elasticità nelle decisioni che li riguardano.
L’idea è partita da Giorgio Massoli, papà di Caterina, detta Popy, una bimba di quasi otto anni nata con una rarissima mutazione genetica: “Una sera di circa 7 anni fa – racconta – mi trovavo in ospedale in attesa del responso sulle condizioni di salute di mia figlia Caterina, ricoverata qualche giorno prima. Quella sera alla tv trasmettevano il film “Basilicata Coast to Coast” e guardandolo mi sono fatto una promessa: quando Popy sarà guarita, per festeggiare farò anch’io la stessa cosa, attraverserò la mia regione da ovest ad est insieme agli amici di sempre. Purtroppo le cose sono andate diversamente. Caterina non è guarita, anzi le è stata riconosciuta una grave disabilità. Da allora la vita della mia famiglia è stata stravolta: di colpo ci siamo trovati a dover ridefinire la gerarchia delle priorità per cercare di ottenere il massimo possibile per Caterina. Oggi, grazie al sostegno di molte persone e organizzazioni, lottiamo quotidianamente per veder riconosciuti i suoi diritti in una modalità a lei fruibile in un numero sempre maggiore di contesti. E affinché questo avvenga sempre di più abbiamo bisogno dell’aiuto di chi crede, come noi, che sia possibile rendere la nostra società più attenta alle reali esigenze dei bambini disabili”.
E proprio sulla scia del film di Rocco Papaleo, Massoli ha chiamato al suo fianco quattro amici “storici”, con cui da sempre condivide passioni, sport, gioie e divertimento ma anche i momenti difficili della vita. Sono Federico, Lorenzo, Marco e Massimiliano che, nonostante ormai da tempo vivano in altre città, con grande entusiasmo hanno subito deciso di partecipare al bellissimo progetto.


Insieme i cinque amici, portando Popy idealmente con loro, quale portavoce di tutti i bambini disabili, percorreranno in bici 700 km facendo tappa nei diversi Comuni che si sono dimostrati sensibili e disponibili ad accogliere l’iniziativa. Quello che si augurano i promotori è che il viaggio non sia soltanto sensibilizzazione ma anche un impegno e una promessa: “Non vogliamo sostituire regolamenti, leggi regionali, ordinanze comunali, protocolli Asl o altro, proponiamo una “Dichiarazione di Intenti”, un “plus” da parte delle amministrazioni che vada oltre le normative, per cercare di semplificare la vita dei nostri ragazzi per aiutarli a crescere serenamente”.
Tra le proposte che di volta in volta verranno presentate alle amministrazioni umbre c’è la richiesta di istituire un registro pubblico in cui è possibile annotare preferenze, desideri, aspirazioni e aspetti legati ai sentimenti e alla quotidianità delle persone con disabilità che non trovano spazio in altri strumenti già normati.
“Voglio cercare – continua Massoli – di regalare un futuro migliore a mia figlia Caterina, e allo stesso tempo lasciare una traccia che spero venga seguita anche da altri. Infatti vorremmo che il nostro viaggio servisse ad incoraggiare tutte le famiglie di ragazzi disabili in Umbria, in Italia, e fin dove riusciremo a far arrivare la nostra voce, affinché si impegnino per ottenere ciò che è necessario per i propri figli. Si tratta certamente di un piccolo passo ma, insieme a tutti gli altri che potranno compiere coloro che vorranno accompagnarci nel nostro viaggio, si trasformerà in una marcia a sostegno e a salvaguardia di un avvenire migliore per i ragazzi con disabilità”.
Un progetto pieno di amore, sensibilità, ma anche utile per accendere i riflettori sulle bellezze, il patrimonio artistico e culturale, le verdi colline e i borghi medievali dell’Umbria.


Ma c’è dell’altro, accanto all’iniziativa è stata attivata una piattaforma di crowdfunding per raccogliere dei fondi che, al termine del percorso, saranno totalmente devoluti all’Associazione di promozione sociale Prendimi per Mano Umbria, che nasce con l’intento di offrire assistenza sociale e sanitaria ai minori con disabilità e in situazione di disagio.
“Sento e leggo quotidianamente quanto la gente si lamenta delle restrizioni legate alla pandemia: è ovvio, il periodo è davvero difficile e comprendo quanto sia importante la liberà per ognuno di noi, ma le attuali limitazioni non hanno cambiato nulla nella mia vita. Alcuni non si rendono conto, magari in buona fede neanche ci pensano, ma ci sono persone che vivono questa realtà tutta la vita, tutti i giorni, Covid o non Covid. L’emergenza sanitaria – conclude Massoli – mi ha spinto a fare qualcosa in più, perché proprio in questo periodo è stato ancora più faticoso continuare a garantire le attività giornaliere che contribuiscono alla crescita di Caterina”.
Tra le tante persone che si sono rese disponibili ad accompagnare, sia in bici che in modo virtuale, i cinque amici durante il viaggio, anche Chiara Pierassa dell’Associazione Prendimi per Mano: “Sono felice di salire in bici e prendere parte a questa bellissima iniziativa. Crediamo nei nostri bambini, nelle loro capacità – afferma – e ci rendiamo conto che trascorrere del tempo con loro giocando e divertendoci è la crescita più grande. Apprendere senza nemmeno accorgersi di imparare cose nuove si è dimostrato essere la carta vincente. Un ringraziamento va ai genitori di questo bimbi e ragazzi che hanno fiducia in noi e sono disposti a mettersi in gioco, giorno dopo giorno, per un obiettivo condiviso: il benessere emotivo e psicofisico dei propri figli”.

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Calcio: Gianluca Marinelli (Selci Nardi) “la federazione prenda posizione sulla questione dei sotto quota, si rischia di penalizzare tanti ragazzi che potrebbero uscire dai radar del calcio”

“Se e quando si ripartirà, saranno indispensabili regole certe, sia in tema di sicurezza degli atleti che di tesseramenti. Auspico che la federazione prenda posizione sulla questione dei sotto quota, si rischia di penalizzare tanti ragazzi che potrebbero uscire dai radar del calcio, hanno perso oltre un anno, alcuni di loro potrebbero uscire, per raggiunti limiti di età, sarebbe ingiusto non dare loro la possibilità di continuare il percorso di crescita iniziato nelle giovanili”

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Disinfestazione e derattizzazione: via agli interventi nel territorio comunale

A seguito dell’aggiudicazione del servizio alla società Quark Srl di Jesi mediante gara di appalto, questa settimana sono riprese le operazioni di disinfestazione e derattizzazione nel territorio comunale di Città di Castello. I primi interventi di derattizzazione hanno riguardato situazioni segnalate all’ente da parte dai cittadini e nelle prossime settimane partirà la disinfestazione antilarvale contro le zanzare, secondo la programmazione prevista dalla procedura di gara. A questo proposito l’amministrazione comunale ricorda che è in vigore l’ordinanza sindacale n.45 dell’11 marzo scorso sulle misure preventive contro le zanzare per l’anno 2021. La società Quark si occuperà anche degli interventi nei plessi scolastici di competenza comunale.

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Il mercato settimanale si svolgerà regolarmente nella mattinata di sabato primo maggio

Il mercato settimanale si svolgerà regolarmente in occasione della Festa del Lavoro di sabato primo maggio. Comprendendo la situazione di difficoltà della categoria a seguito delle restrizioni dovute all’emergenza da Covid-19, l’amministrazione comunale ha infatti accolto la richiesta degli ambulanti di non anticipare la data di svolgimento al giorno precedente, come prevede il regolamento municipale per la disciplina del commercio sulle aree pubbliche in caso di coincidenza con una festività. Il mercato si svolgerà nella consueta collocazione.

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “Ieri quattro nuovi positivi e cinque guariti, dati da valutare con cautela alla luce della leggera impennata dei contagi negli ultimi giorni, ancora con molti giovani e giovanissimi”

“I dati di ieri ci parlano di quattro nuovi positivi al Covid-19 e di cinque guariti”. Lo ha reso noto stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, invitando alla cautela rispetto a “dati contenuti, ma del tutto provvisori, nel contesto della leggera impennata di casi di contagio registrata negli ultimi giorni, che, anche per effetto delle varianti, sta interessando moltissimi giovani e giovanissimi, come dimostra anche stamattina la presenza di un caso nato nel 2016”. “L’andamento della pandemia è schizofrenico, per cui la situazione va monitorata con grande attenzione, alla luce di tutte le riaperture recenti, che chiaramente possono determinare inevitabilmente una situazione di criticità”, ha puntualizzato il primo cittadino, osservando: “come dice il presidente del consiglio Draghi si tratta di un rischio calcolato, che speriamo vada a buon fine”. “Domani terminerà la campagna dei test rapidi effettuata in collaborazione con la Croce Rossa Italiana”, ha preannunciato Bacchetta, nel riferire che “l’assessore Luciana Bassini ci comunica che tutte le operazioni sono andate molto bene, con grande partecipazione”. “Un segnale molto positivo – ha aggiunto il sindaco – che ci permette di monitorare con grande attenzione la circolazione del virus e di riscontrare l’eventuale presenza di asintomatici”. Bacchetta è quindi ritornato sul tema della vaccinazione, ribadendo la necessità che le operazioni siano più intense a Città di Castello. “Non va bene che la nostra città sia tra le ultime per somministrazione di sieri, avendo a disposizione due strutture di grande qualità e personale sanitario che voglio ringraziare di nuovo per la grande professionalità, che è giusto sia messo nelle condizioni di lavorare bene”, ha sostenuto il sindaco, nel ripetere: “è interesse di tutti che la campagna di vaccinazione di massa proceda in modo spedito, perché se le dosi necessarie arriveranno in maniera massiccia potremo guardare al futuro con ottimismo”.

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Dal palcoscenico al campanile. In punta di piedi hanno scalato i cento gradini del monumento simbolo della città fino a quasi 50 metri di altezza per celebrare oggi con un video la “Giornata Internazionale della Danza”. Protagonisti cinque allievi ballerini del consorzio “Castello Danza”

Gaia, Elena, Aurora, Anna, Davide, cinque allievi ballerini accompagnati dalle rispettive insegnanti hanno la soglia di ingresso del monumentale Campanile Cilindrico e percorso in salita gli oltre cento gradini, compresa l’ultima rampa in legno, che conducono alla sommità della struttura di rara bellezza architettonica ad oltre 40 metri di altezza incastonato fra la cattedrale, il palazzo comunale, segno distintivo e inconfondibile della città. A passo di danza in punta di piedi i ballerini “acrobati” (scrupolosi nel rispettare le rigide misure di sicurezza) sono stati protagonisti di una performance spettacolare ed unica nel suo genere immortalata in un video che da oggi è in rete sui canali social del consorzio “Castello Danza”, oltre 700 allievi in rappresentanza di sei scuole del territorio che nel mese di ottobre 2020, hanno dato vita ad un’esperienza unica nel panorama artistico: Fb Castello Danza, Instagram @castellodanza, Youtube, Castello Danza. Un bellissimo omaggio alla cultura, arte, spettacolo, ideato dalla presidente del consorzio, Maria Cristina Goracci e da tutto lo staff, realizzato dal bravo videomaker, Massimo Radicchi in collaborazione con il museo Diocesano, la direttrice, Catia Cecchetti ed il sostegno del comune di Città di Castello, attraverso l’assessore alla Cultura, Vincenzo Tofanelli, oggi, nel giorno in cui si celebra la “Giornata Internazionale della Danza” promossa dall’International Dance Council dell’UNESCO. Una giornata di festa che accomuna tutti i Paesi del mondo.

La commemorazione, è istituita nel 1982 per il Comitato Internazionale della Danza – C.I.D. dell’Istituto Internazionale del Teatro (ITI-UNESCO) commemora la nascita di Jean-Georges Noverre (1727-1810), che fu il più grande coreografo della sua epoca, il creatore del balletto moderno. Ogni anno un personaggio di spicco della danza mondiale scrive un messaggio ufficiale. “E’ stata una emozione fortissima assistere all’esibizione in salita dei giovani ballerini in una location mozzafiato unica nel suo genere, simbolo della storia e della tradizione cittadina e non solo. Oggi in occasione della giornata internazionale della Danza, con questo video in rete visibile da tutti, abbiamo voluto dare un segnale di resilienza e ripartenza e far sentire tutta la nostra vicinanza a tutti gli artisti che da oltre un anno sono messi in ginocchio dallo stop imposto dalla pandemia. La salita al Campanile e poi il saluto dei ragazzi dalla sommità del monumento da dove si scorge un panorama di rara bellezza – precisa con un pizzico di commozione e orgoglio la Presidente di Castello Danza, Maria Cristina Goracci – assume proprio oggi un simbolismo toccante: la scala angusta, tortuosa, buia, sconnessa, orienta l’immaginario a ripercorrere tutto il difficile momento vissuto dalla Danza”. “Da quel punto più alto dell’edificio si apre lo sguardo ad una percezione positiva e fiduciosa del momento: la vista luminosa, estesa, sconfinata, non possono che essere segnali chiari di un mondo che guarda avanti in maniera costruttiva, propositiva, edificante”.

Determinante per la buona riuscita dell’evento “social”, la fattiva collaborazione del Museo del Duomo nella persona di Catia Cecchetti e la Diocesi di Città di Castello per la sensibilità ed apertura dimostrata per la realizzazione del progetto per la prima volta in assoluto in queste performance e modalità operative”. “Oggi – dichiara Cecchetti – il sostegno della fede è quanto mai sentito e forte per combattere e contenere il dilagare della pandemia che da tempo ormai affligge l’intero continente. Anche il mondo della danza si è fermato come gran parte delle attività per contenere il virus e le sue varianti. Vogliamo ringraziare allievi ed insegnati per la professionalità, la tenacia e la grande passione manifestata in questo momento così difficile. Continuando a rispettare le regole previste dalle normative attuali e unendo forze diverse dell’arte nelle sue più diverse sfaccettature – conclude – riusciremo a superare piano piano le difficoltà e a guardare con fiducia al futuro”. Presente per l’occasione anche l’Assessore alle Politiche culturali del Comune di Città di Castello, Vincenzo Tofanelli, che ha sottolineato la collaborazione con il Museo diocesano e la Diocesi tutta e il sostegno al mondo della danza: “oggi è un giorno importante per la danza, la cultura, arte e spettacolo, per certi aspetti memorabile grazie alla esibizione e alla passione dimostrata da questi straordinari ballerini”. Risalente ai secoli XI e XII, il Campanile cilindrico del Duomo è testimone unico delle lontane origini romaniche della Cattedrale tifernate.

La parte inferiore è la più antica, mentre la congiunzione superiore gotica, caratterizzata da un doppio ordine di aperture indica interventi successivi, risalenti al 1283-1284. Il Campanile ha una circonferenza esterna di m. 7, interna di m. 4,50 ed una altezza di m. 43,50. La struttura termina con un coronamento a cono in cui è ubicata la cella campanaria. Il Campanile tifernate si ricollega ad analoghe costruzioni diffuse a Ravenna a partire dal IX secolo; in epoca romanica, infatti, giungono nell’Umbria settentrionale modi architettonici e decorativi tipici dell’arte bizantino-ravennate. Tali influssi si possono riscontrare nei campanili rotondi presenti nell’Alta Valle del Tevere, analoghi a quelli ravennati. Il monumento, costituisce uno dei rari esempi di struttura cilindrica, in tutto il Centro-Italia e non solo, che lo rende particolare, caratteristico ed assolutamente inconfondibile. Da qualche giorno come il Museo Diocesano e le altre strutture artistico-culturali della citta’ anche il Campanile Cilindrico ha riaperto i battenti alle visite: dal lunedi al venerdi, 10.00-13.00/16.00-18.00, festivi e prefestivi su prenotazione. Info: museo@diocesidicastello.it, tel. 075-8554705

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TIM porta a Spoleto la fibra ottica ultraveloce

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TIM avvia a Spoleto un innovativo piano di cablaggio che, con un investimento stimato di circa 5,0 milioni di euro, porta la fibra ottica fino alle abitazioni per rendere disponibili collegamenti ultraveloci fino a 1 Gigabit/s. La città umbra, infatti, è stata inserita nel programma nazionale di copertura di FiberCop, la nuova società del Gruppo TIM che realizzerà la rete di accesso secondaria in fibra ottica nelle aree nere e grigie del Paese per sviluppare soluzioni FTTH (Fiber To The Home) secondo il modello del co-investimento “aperto” previsto dal nuovo Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche.


I lavori per la realizzazione della nuova rete sono già iniziati in molte zone della città, in modo da rendere i servizi progressivamente disponibili, con l’obiettivo di collegare circa 14.500 unità immobiliari alla conclusione del piano.
Per la posa della fibra ottica saranno utilizzate, laddove possibile, le infrastrutture già esistenti. Nel caso sia necessario effettuare scavi, questi saranno realizzati adottando tecniche innovative a basso impatto ambientale, con interventi sulla sede stradale di circa 10-15 centimetri. TIM opererà per limitare il disagio ai Cittadini e procedere speditamente con la realizzazione della nuova rete.


Grazie a questo piano, Spoleto sarà dotata di una rete in fibra ottica ancora più performante di quella che già oggi è a disposizione di cittadini e imprese grazie alla tecnologia FTTCab, che rende disponibili collegamenti fino a 200 megabit per circa 16.000 unità immobiliari.
La nuova rete super-veloce consentirà di accelerare i processi di digitalizzazione sul territorio, a beneficio di cittadini, imprese e pubblica amministrazione, e di assecondare al meglio le esigenze professionali anche legate allo smart working e alla didattica a distanza.


“Spoleto fa parte di un percorso di eccellenza che vede TIM impegnata su tutto il territorio nazionale nel realizzare una rete interamente in fibra in grado di erogare volumi di traffico sempre maggiori con una qualità elevatissima – dichiara Massimo Bontempi Responsabile Field Operations Line Marche e Umbria di TIM – Si tratta di un progetto ambizioso che ha l’obiettivo di portare l’innovazione sul territorio e dare impulso alla diffusione dei servizi digitali finalizzati a sostenere le imprese nello sviluppo del loro business e a migliorare la qualità della vita dei cittadini, contribuendo in questo modo alla crescita dell’economia locale. Un risultato frutto degli ingenti investimenti fatti da TIM a Spoleto e della proficua collaborazione dell’Amministrazione comunale”.

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Studenti in Azione Perugia “abbiamo accolto con scetticismo reverenziale la notizia del rientro della quasi totalità degli alunni all’interno dei plessi scolastici”

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Studenti in azione ha in questi giorni accolto con scetticismo reverenziale la notizia del rientro della quasi totalità degli alunni all’interno dei plessi scolastici, visto che sia per quanto riguarda gli spazi disponibili e sia per quanto concerne i trasporti la situazione è rimasta la medesima del settembre scorso, ritenuta fino a pochi giorni fa pericolosa per tutti.

Avremmo preferito piuttosto si puntasse al rientro della maggioranza dei ragazzi frequentanti le classi prime ( che purtroppo non hanno potuto minimamente ambientarsi nel mondo della scuola secondaria di secondo grado, mondo complesso e sicuramente fondamentale per la formazione di e ogni singolo adolescente), e i frequentanti delle classi quinte, che si apprestano invece a compiere uno degli esami più importanti della loro vita, e facendo di conseguenza terminare questo ultimo mese di DAD agli iscritti degli altri anni. Riguardo l’esame di maturità invece, siamo ben felici di apprendere la notizia del suo svolgimento in presenza. Di fatto simile a quello dell’anno scolastico 2019/2020 con l’unica differenza del maggior preavviso. Ciò sta quindi a significare che i maturandi avranno un tempo più lungo per redarre il proprio elaborato, per preparasi al meglio sull’eventuale materiale che sarà fornito sul momento, dalla commissione completamente interna (che conosce qui di bene ogni peculiarità dell’alunno) con l’unica eccezione della presidente, per la breve discussione e per impostare nel migliore dei modi la presentazione della propria esperienza di PCTO.

Anche se avremmo preferito che la fascia di assegnazione dei crediti, in particolare quelli extrascolastici fosse stata rivista in quanto la maggior parte delle attività non si sono potute svolgere causa pandemia. Mattia Vagnetti coordinatore Studenti in Azione Perugia

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Civici Per Città di Castello: iniziato il confronto con i partiti locali

Nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra la delegazione di Civici Per Città di Castello rappresentata dal coordinatore Michele Gambuli e la locale delegazione del PD composta dal segretario Mauro Mariangeli e da Franco Ciliberti.

L’incontro ha avuto lo scopo di confrontare le analisi e le future iniziative politiche delle due formazioni in vista del prossimo confronto elettorale amministrativo. Civici per Città di Castello ha espresso l’esigenza di ridare alla vita politica cittadina temi e programmi in grado di riavvicinare all’impegno civile settori e componenti lontane o distaccatesi per crescente disaffezione; di offrire una prospettiva di nuovo sviluppo dell’intero Alto Tevere attraverso il potenziamento e ammodernamento delle istituzioni culturali, scolastiche, di formazione e ricerca in grado di produrre una più elevata qualità delle risorse tecniche e professionali al servizio di nuove imprese o per rendere più competitive quelle già presenti.

Civici Per Città di Castello, attraverso una prossima indagine conoscitiva, si propone di raccogliere e interpretare le aspirazioni più profonde e diffuse della comunità locale e di contribuire così a costituire una larga coalizione di centro-sinistra che faccia di una moderna città solidale il proprio denominatore comune.

Il PD ha condiviso in larga parte tale visione impegnandosi ad elaborare anch’esso progetti sui temi dello sviluppo altotiberino connesso alle opportunità del Recovery Fund ed ha espresso apertura sulla individuazione della futura candidatura a sindaco della coalizione purchè s’impegni a rappresentare tutte le “anime” della medesima.

preannuncia la prosecuzione dei propri incontri con tutte le forze politiche.

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In partenza il maxi cantiere della scuola media “Buonarroti”. Opera strategica da oltre 2 milioni che ristrutturerà e metterà in sicurezza l’edificio

Parte il maxi appalto della “Buonarroti” per la ristrutturazione dell’unica scuola media di Sansepolcro.

“Dopo 30 anni senza interventi di rilievo, la nostra amministrazione ha portato a termine un progetto importante che era tra le priorità del nostro mandato – spiega l’assessore Riccardo Marzi – Il cantiere se lo è aggiudicato un’azienda di Milano, la Edilimpianti s.r.l., e partirà a fine giugno. Sarà necessario 1 anno e mezzo circa di lavori, che comunque si concentreranno soprattutto nel periodo estivo. Con la scuola stiamo cercando di individuare le soluzioni migliori per limitare al massimo i disagi ai ragazzi e agli insegnanti”.

E’ un investimento di oltre 2 milioni, frutto di un finanziamento regionale, di un avanzo vincolato e di fondi del GSE. Consentirà l’adeguamento sismico, il rifacimento degli impianti, degli infissi e dei servizi igienici. Quindi ristrutturazione e messa in sicurezza totale dell’edificio.

“Con i lavori alla Buonarroti, la nostra amministrazione conferma di essere quella che ha investito di più nell’edilizia scolastica, considerando anche il completamento della Collodi, la sistemazione del Melograno e il rifacimento degli impianti alla Centofiori, per un totale di oltre 5 milioni – continua Marzi – Sono pienamente soddisfatto dell’eredità che lasciamo alla città in termini di edifici scolastici”.

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La Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina Toscana raddoppia! Ad Anghiari dal 2 al 6 giugno e dal 3 al 5 settembre

La Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina Toscana RADDOPPIA gli appuntamenti del 2021 e si svolgerà, sempre nel centro storico di Anghiari, ma per la prima volta nella sua storia in due distinti periodi dell’anno: DAL 2 AL 6 GIUGNO e poi DAL 3 AL 5 SETTEMBRE. L’edizione numero 46 della manifestazione, così come accaduto nel 2020 con l’edizione speciale, non si terrà nella data canonica di fine aprile – inizio maggio, perché il Comitato Direttivo de L’Ente Mostra ha deciso di organizzare l’evento un po’ più avanti, con la consapevolezza che la situazione sanitaria si possa evolvere per il meglio. Il doppio appuntamento rappresenta un segnale importante sulla voglia di ripartire dopo questo lunghissimo periodo di restrizioni e sulla necessità di dare il giusto spazio a un settore, quello dell’artigianato di qualità e delle eccellenze del fatto a mano Made in Italy, che da sempre caratterizza la manifestazione.

Il via dell’edizione di giugno coincide tra l’altro con la Festa della Repubblica, data fondamentale nella storia italiana e simbolo di rinascita. Il 2 giugno sarà nel 2021 una giornata speciale anche per la Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina Toscana che riaprirà i battenti per ospitare nelle tradizionali botteghe del centro storico di Anghiari, uno dei Borghi più belli d’Italia, le esposizioni degli artigiani partecipanti. Nel pieno rispetto di tutte le normative sulla tutela della salute previste ovviamente, perché la sicurezza resta la base fondamentale. Gli artigiani hanno già espresso la loro disponibilità e il loro entusiasmo per questo doppio appuntamento, a conferma di quanto la Mostra di Anghiari sia importante per l’intero settore. Un doppio evento e un doppio segnale di ripartenza, a livello morale ed economico, ma anche per i tanti visitatori che potranno passeggiare in sicurezza per le vie del paese vivendo la “magica”atmosfera della mostra e di un centro storico suggestivo e affascinante.  

La manifestazione è organizzata dall’Ente Mostra Valtiberina Toscana, con la collaborazione della Camera di Commercio di Arezzo, della Regione Toscana, della Provincia di Arezzo, del Comune di Anghiari, della Confartigianato Imprese Arezzo, di CNA Arezzo, dell’Associazione Pro-Anghiari e della Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo.

Il programma e i dettagli delle due edizioni saranno illustrate nel corso delle prossime settimane, ma la prima importante novità riguarda l’intenzione di realizzare una “esposizioni online”, nella pagina Facebook della Mostra, attraverso brevi video effettuati dagli artigiani stessi. Un modo concreto per mettere in risalto le eccellenze dei loro lavori.

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