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Atletica AVIS Sansepolcro: aprile intenso e con buoni risultati per i portacolori biturgensi


Ci eravamo lasciati, con lo straordinario risultato della stagione invernale (…per chi lo avesse dimenticato Veronica Brizzi, anno 2006, Campione d’Italia a squadre per Rappresentative Regionali di Corsa Campestre a Campi Bisenzio (FI) di Sabato 13 Marzo 2021) ma da Domenica 10 Aprile è ripartita anche la stagione “estiva”, con le competizioni in pista, non ancora per tutti/e gli atleti, anche se “loro” continuano in maniera meticolosa e straordinaria ad applicarsi, in maniera maniacale e “quasi” quotidiana, nella “cultura del lavoro”, in paziente e trepidante attesa, sapendo che presto tornerà anche il loro momento….ma, intanto è sempre meglio poco che niente.

Domenica 10 Aprile 2021, Perugia (PG), Stadio S. Giuliana, Trofeo “Città di Perugia”, da segnalare: l’esordio outdoor, di Francesco Capriani 2005 (Cat. Allievi 2004/2005) nei Mt. 400 piani in 52”90, 2° classificato (nuovo primato personale, precedente: 53”88, e già abbastanza vicino al minimo richiesto per la partecipazione ai prossimi Campionati Italiani Individuali di categoria, che per i Mt. 400 è di 52”20); di Caterina Mocarli 2005 (Cat. Allieve 2004/2005) sempre nei Mt. 400 piani in 1’11”83 (nuovo primato personale, precedente: 1’13”50) e Davide Giorni 2006 (Cat. Cadetti 2007/2006) nei Mt. 1000 in 3’06”5, 5° classificato (nuovo primato personale, precedente: 3’24”5).

Mercoledì 22 Aprile 2021, per chi ha potuto, trasferta a Grosseto (GR), da mettere in evidenza: Francesca Falasconi 2006 (Cat. Cadette 2007/2006) nei Mt. 1000, in 3’28”16, 4° classificata (nuovo primato personale, precedente: 3’38”9) e Veronica Brizzi 2006 (Cat. Cadette 2007/2006, all’esordio stagionale in pista e anche su questa specialità, 1200 Siepi, corsi in 4’03”37, 1° classificata, con un tempo che è sotto il minimo richiesto per la partecipazione ai prossimi Campionati Italiani Individuali di categoria su pista ad Ottobre.

Parliamo ora degli eventi di ieri: Domenica 25 Aprile 2021, Siena (SI) Meeting della Liberazione, Francesco Capriani 2005 (Cat. Allievi 2004/2005) Mt. 800 in 2’08”27, 2° classificato (nuovo primato personale, precedente: 2’09”89); Campi Bisenzio (FI) “altro” Meeting della Liberazione, da mettere in evidenza: Davide Giorni 2006 (Cat. Cadetti 2007/2006) Mt. 1000 in 3’02”0, 10° classificato, migliorando ancora il proprio “fresco” primato personale; nella Cat. Cadette 2007/2006, Mt. 1000, per tutte le seguenti atlete, Francesca Falasconi 2006, 4° classificata in 3’28”7, Sara Giorni, 2008, 2° classificata in 3’22”6 (nuovo primato personale, precedente, 3’26”07) e infine Veronica Brizzi, 2006, 1° classificata, in 3’04”5 (nuovo primato personale, demolendo letteralmente quello precedente di 3’19”5).

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Sogepu investe sulla sostenibilità ambientale: 5 milioni di euro per veicoli ecologici e produzioni green nel Polo di Belladanza, sarà realizzato un fertilizzante naturale per le aziende agricole

“Scatto green” per Sogepu con investimenti per 5 milioni di euro programmati nel triennio 2021-2023 sul versante della sostenibilità ambientale.
Con oltre un milione di euro l’azienda ha avviato nei primi mesi del 2021 la sostituzione del parco mezzi per i servizi di raccolta differenziata dei rifiuti, mettendo su strada a Città di Castello e negli altri comuni serviti otto nuovi veicoli con alimentazione a metano, che uniscono alla maggiore praticità d’uso l’abbattimento dei consumi e delle emissioni inquinanti rispetto alle motorizzazioni a gasolio.


Entro la fine dell’anno saranno acquistati altri dieci autocarri a metano e gpl attraverso un ulteriore milione di euro di investimento, con l’obiettivo di migliorare i servizi e aumentare le positive percentuali di raccolta differenziata raggiunte finora nei comuni serviti.
Tre milioni di euro andranno a implementare l’impiantistica del Polo di Belladanza su due direttrici a forte impronta ecologica: la produzione di un fertilizzante naturale ricavato dal trattamento del rifiuto organico su misura per le esigenze del mondo dell’agricoltura, con l’obiettivo di sviluppare una sinergia con le aziende dell’Alta Valle del Tevere finalizzata alla riduzione dell’utilizzo di concimi chimici; il potenziamento della generazione di elettricità dai rifiuti smaltiti in discarica e dai pannelli fotovoltaici che saranno installati sulle coperture dei fabbricati e nel bacino della discarica per conseguire la completa autonomia energetica dello stabilimento e sviluppare ulteriormente l’impiantistica.


L’amministratore unico Cristian Goracci sottolinea come “in un anno complesso, ancora segnato in questi mesi iniziali dall’emergenza da Covid-19, Sogepu testimoni con questi importanti investimenti la capacità di guardare sempre avanti nell’interesse dei cittadini e di saper cogliere le sfide fondamentali per un’azienda espressione del territorio, che sono quelle di migliorare la qualità dei servizi, ma anche di promuovere l’innovazione e la crescita economica delle comunità di riferimento, esercitando un ruolo di responsabilità sociale nei confronti della tutela dell’ambiente attraverso il supporto allo sviluppo sostenibile”.


Per l’assessore del Comune di Città di Castello Massimo Massetti “le scelte finalizzate alla tutela dell’ambiente e della qualità di vita delle persone che porta avanti Sogepu, con una visione ampia della propria attività di servizio nei confronti della collettività, sono perfettamente in linea con gli obiettivi dell’amministrazione comunale di restituire ai cittadini benefici dalla gestione dei rifiuti”.

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Graduale riapertura di musei, biblioteca, cinema e teatro a Città di Castello. Pinacoteca aperta da oggi

“Da oggi a fino all’inizio della settimana prossima stiamo organizzando la riapertura di tutti i servizi ed i luoghi culturali sulla base delle nuove opportunità previste dal nuovo DPCM” annuncia l’assessore alla Cultura del comune di Città di Castello Vincenzo Tofanelli, sottolineando come “i tempi e le modalità di adeguamento sono differenziata e seconda dei casi.

La Pinacoteca, che era in qualche modo attiva, ospitando le classi della scuola di Rignaldello, riaprirà fin da questo pomeriggio, il sabato e la domenica solo su prenotazione, così come la Rotonda. Abbiamo deciso di continuare le attività collegate alla didattica del Primo Circolo. I bambini della scuola primaria termineranno l’anno scolastico in Pinacoteca senza rinunciare all’attività del museo che riprenderà con tutte le accortezze del caso. La Biblioteca Carducci, con regole che stiamo definendo, riaprirà agli utenti, su prenotazione, da martedì 4 maggio 2021 così come la Collezione Malakos, oggetto di una ristrutturazione degli spazi interni.

Anche il Teatro degli Illuminati e Nuovo Cinema Castello stanno predisponendo per la riapertura secondo linee guida allo studio dei due gestori”. “Siamo molto contenti che la Cultura riparta ma dobbiamo avere presente che cosa è accaduto quando alle riaperture non è seguito un rigore di tutti nell’osservazione delle misure anticontagio: sanificazione, distanziamento, mascherina. Quindi torniamo in Pinacoteca, in Biblioteca, al Cinema e a Teatro ma rispettando scrupolosamente le disposizioni che saranno assunte a scopo di prevenzione e collaborando con il personale chiamato a farle rispettare. Nei prossimi giorni comunicheremo nel dettaglio le modalità di accesso e fruizione della Biblioteca Carducci, che è un punto di riferimento per molti studenti e che con le tesi di laurea on line ha continuato ad esserlo anche in questo periodo di lock down”.

Questo regime durerà fino al 31 maggio 2021. La riapertura della Pinacoteca comunale avverrà con questi orari: da giovedì a domenica dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 18.30. Il sabato e la domenica sarà possibile visitare la Pinacoteca solo con prenotazione obbligatoria al numero 335 460050, raggiungibile tutti i giorni escluso il Lunedì dalle ore 09:00 alle ore 18:00, o attraverso la email cultura@ilpoliedro.it.

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Il Presidente Luciano Bacchetta accoglie la richiesta del Presidente Anci: Ufficio di rappresentanza per Toniaccini al secondo piano del palazzo della Provincia. Rapporti sempre più stretti tra le due Istituzioni

Il Presidente della Provincia di Perugia Luciano Bacchetta ha accolto la richiesta del Presidente dell’Anci, Michele Toniaccini di poter usufruire come ufficio di rappresentanza di una delle sale del secondo piano del Palazzo della Provincia. Come noto, a seguito dell’inagibilità della sede dell’Anci di via Alessi, da tempo l’Associazione dei Comuni si è trasferita nel “mezzanino” dello storico Palazzo di Piazza Italia.

Spazi insufficienti per svolgere appieno l’attività degli organi istituzionali. Da qui la richiesta che è stata accolta senza indugi dal Presidente Bacchetta. Ieri l’insediamento ufficiale nel nuovo ufficio per la soddisfazione dei rappresentanti istituzionali che hanno sottolineato la stretta collaborazione da sempre viva tra Anci e Provincia.

Bacchetta, anche nel suo ruolo di Sindaco di Città di Castello, ha rimarcato l’impegno dell’Anci a favore dei Comuni nel difficile momento che si sta ancora vivendo a causa della pandemia. “Un ruolo decisivo – ha detto Bacchetta – soprattutto sul fronte dell’interlocuzione con l’ufficio scolastico regionale per aiutare i Comuni ad orientarsi ed essere informati”.

Dal canto suo il Presidente Toniaccini ha ringraziato per la disponibilità dimostrata dalla Provincia sottolineando come nel Palazzo di Piazza Italia, dichiarato bene di interesse culturale dal Ministero per i beni e le attività culturali, si respiri tutta la sua “aria” storico-istituzionale. “Avere una nuova sede in piazza Italia – ha rimarcato Toniaccini – ci ha consentito anche di organizzare incontri, riunioni, manifestazioni all’interno di questo prestigioso Palazzo, con le sue sale affrescate, con la magnifica sala del Consiglio provinciale dove abbiamo svolto l’assemblea regionale di Anci, contribuendone alla promozione della sua conoscenza, nonché della sottostante Rocca Paolina: gli spazi più sono occupati, più tornano a vivere e a essere patrimonio di tutti. E anche questo aspetto non è secondario”.

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Pallavolo serie B/M:ultimo impegno nel girone f2 per la Ermgroup San Giustino in quel di Bellaria Igea Marina

Archiviato positivamente anche il derby di Città di Castello (perché al di là del primo set perso i tre punti sono ugualmente arrivati e con una parte finale di alto livello), la ErmGroup San Giustino si appresta ad affrontare la Romagna Banca Bellaria in quello che teoricamente è il recupero della quarta giornata, ma che in pratica diventa l’ultimo impegno dei biancazzurri in un girone F2 da essi stradominato. L’appuntamento è per le 20.30 di mercoledì 28 aprile al palasport di Igea Marina, con i locali che dispongono di due tentativi per strappare la seconda posizione finale alla Montesi Pesaro: dopo il match contro la ErmGroup, i romagnoli chiuderanno il 2 maggio a Città di Castello e hanno due lunghezze da recuperare nei confronti dei marchigiani.

La formazione del duo Fortunati-Botteghi, che ha destato una positiva impressione a San Giustino, andrà alla ricerca dell’impresa per mettersi subito a posto, facendo leva sull’opposto Federico Morichelli, sullo schiacciatore Joshua Kessler e sui 18enni di belle speranze chiamati Nicolò Sampaoli e Lorenzo Bandieri. Dal canto suo, Conti e compagni sono matematicamente a posto con il primato, ma vogliono chiudere a punteggio non tanto per una questione di statistica, quanto per presentarsi agli spareggi nazionali con i numeri migliori in assoluto. Intanto, i coach Francesco Moretti e Claudio Nardi hanno analizzato luci e ombre della gara contro i tifernati. In che rapporto stanno i meriti della Job Italia con i demeriti della ErmGroup? “Il Città di Castello ha meritato la vittoria nel secondo set e ci ha messo in difficoltà per buona parte del terzo – ha detto Moretti – per cui è giusto parlare di meriti loro, perché in attacco sono stati molto forti, come dimostra il 73% di prolificità in quella frazione.

Ci sono state un paio di rotazioni che ci hanno creato problemi, poi però nel prosieguo siamo usciti bene, tornando a esprimerci alla nostra maniera. Se tuttavia vogliamo portar via il massimo anche da Bellaria, dobbiamo dare qualcosa in più”. Il 6+1 di base rimane invariato, con Alessio Sitti in regia, Leonardo Puliti opposto, Mirko Miscione e Giulio Cesaroni al centro, Rinaldo Conti e Filippo Agostini a lato e Leonardo Di Renzo libero. I designati alla direzione della partita sono Federico Scarpulla di Bologna come primo arbitro e Lorenzo Valletta di Sassari come secondo arbitro. Per gli sportivi, è prevista la diretta della partita sul canale You Tube della Dinamo Pallavolo Bellaria, condivisa sulla pagina Facebook della Pallavolo San Giustino.

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Raccolta Civica: “A quando il museo e dove?”. Interrogazione di Tiferno Insieme. Rassicurazione di Tofanelli sul rientro dei reperti da Perugia

Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, nella seduta di lunedì 26 aprile 2021 del consiglio comunale di Città di Castello, ha chiesto informazioni sulla Raccolta civica e la sua possibile organizzazione museale. In particolare Vincenti ha chiesto se “l’Amministrazione abbia promosso tutte le iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio archeologico tifernate e ad individuare come sede definitiva di esposizione, dove ricollocare ed esporre i reperti che fanno parte del patrimonio archeologico nella disponibilità del comune. Chiediamo di organizzare e promuovere iniziative didattiche da sottoporre alle scuole locali, seminari e conferenze a tema sulla storia del territorio con l’auspicabile patrocinio della Soprintendenza Archeologica della nostra Regione, il recupero del patrimonio disperso, con il rientro a Città di Castello dei reperti attualmente esposti in altri siti”.


“Dalla fine degli anni ‘60 a Città di Castello l‘Associazione Protostorica e la Raccolta Civica accumularono una ricca collezione di reperti rari che decisero di donare alla città il frutto di queste appassionate ricerche, per cui tutto il patrimonio confluì organicamente nella Raccolta Civica, collocata nei locali a pianterreno di Palazzo Vitelli a S. Egidio. La storia della collezione è la storia di appassionati che in prima persona si spesero per la ricerca e il ritrovamento dei reperti. Dopo una stagione di entusiasmo ci su un periodo di abbandono e forse di disinteresse verso il patrimonio archeologico, nel tempo ha prodotto gravi conseguenze sulla tutela dello stesso patrimonio archeologico tifernate ha favorito la dispersione, a favore di altre realtà dove intelligentemente, i nostri reperti di valore hanno arricchito le raccolte civiche, anche fuori regione. Un pregevole mosaico romano rinvenuto nel centro storico della città, oggi risplende nella città di Gubbio, mentre gli straordinari reperti rinvenuti nella zona di Trestina/Fabbrecce alla fine del XIX secolo, costituiscono una delle sezioni di maggiore interesse del Museo Archeologico di Cortona. Non solo, ma alcuni dei reperti di maggior pregio (bronzetti rinvenuti nel territorio Tifernate), dopo l’esposizione in Pinacoteca come raccolta Civica, sono stati esposti dalla Sovrintendenza al museo civico di Perugia.

Una proposta culturale di questo tipo, se adeguatamente sostenuta, andrebbe a costituire sicuramente un fiore all’occhiello per la città, a completamento del panorama museale che già propone spazi dedicati all’arte sacra, alla pittura medievale e rinascimentale e all’arte moderna, con i richiami specifici alla storia più antica e soprattutto alla preistoria del nostro territorio. L’amministrazione comunale ha annunciato pubblicamente positive disponibilità per l’uso di locali, funzionali per un percorso espositivo e anche adeguati alle misure di sicurezza, richieste dalla sovrintendenza e da qui l’interrogazione sui tempi e i progetti a breve scadenza”. Vincenzo Tofanelli, assessore alla Cultura, ha spiegato: “Abbiamo deciso per valorizzare lo stato di questi reperti di posizionarli nella Manica lunga e stenderli sui tavoli ma il Covid ha rallentato tutto. Oggi sono ancora lì e alcune esperti hanno confermato il pregio dei reperti, alcuni avevano bisogno di un restauro da parte di Dipartimenti universitari specifici. La convenzione attualmente non viene ratificata perché il Rettore ha detto che sarà l’Ateneo con un impegno specifico a provvedere. Quindi dovremmo verificare la nuova convenzione e se ci sarà bisogno, fare un nuovo passaggio in Giunta. Il seguito è scrivere alla Soprintendenza per l’autorizzazione alla sede della Manica lunga o trovare un altro sito. E’ stata interpellata anche la direttrice del Polo archeologico di Perugia facendo presente che c’è una lettera risalente a quanto 9 reperti sono stati appoggiati temporaneamente a Perugia perché tornino a Città di Castello.

Se faremo il museo ci verranno restituiti. Continuerò a lavorare a questo progetto e voglio ringraziare tutti coloro che si sono impegnati in questa direzione”. Nella replica il capogruppo di Tiferno Insieme Nicola Morini ha detto: “La nostra iniziativa era tesa a tenere alta l’attenzione sulla Raccolta Civica e devo l’onore delle armi a Giunta e maggioranza, perché la prima sollecitazione è venuta dal Centrosinistra e dal consigliere del PD Luciano Tavernelli. Sono contento che i reperti ora a Perugia potranno ritornare. Ce lo dobbiamo meritare realizzando il museo e spero che presto torneranno anche quelli di Fabbrecce. Mi spiace perché Tofanelli non taglierà il nastro dell’iniziativa, anche se è da inizio mandato che portiamo in evidenza la questione aperta della Raccolta civica. Che l’Ateneo si impegna in prima persona è un passo indietro e due avanti. Non so quale sia il livello del finanziamento. Si era parlato anche di bacheche e elementi espositivi adatti, che attualmente non sono nella disponibilità del comune”.

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Sicurezza all’Ex Sogema:interrogazione di Baglioni (Lega)

Nella seduta del consiglio comunale di Città di Castello di lunedì 26 aprile 2021 si è parlato di sicurezza del parcheggio Ex Sogema sulla base dell’interrogazione del capogruppo della Lega Giorgio Baglioni, che ha sottolineato come “parcheggio coperto e il parco antistante ormai sono diventati luogo di ritrovo in particolar modo per i ragazzi. Negli ultimi mesi, complice anche il lockdown e quindi meno persone di passaggio, il parcheggio coperto si è reso teatro di atti vandalici di rilievo come vetri sfondati nelle auto in sosta con vetri ovunque e persino le telecamere di videosorveglianza sono state oggetto di tiro al bersaglio, da parte di ignoti. Chiedo all’amministrazione di intervenire presso le realtà competenti affinché la zona residenziale in questione, a pochi passi dal centro storico, torni ad essere sicura il prima possibile. Certe situazioni dovrebbero essere note e quindi risolte, se si dovesse parlare di un’amministrazione presente sul proprio territorio. Attendo una risposta sul parcheggio dell’area Ex Sogema, se le telecamere presenti funzionano correttamente nonostante siano state rovinate, e se esiste la possibilità di installarne ulteriori nell’area circostante”.

L’assessore alla Viabilità Michela Botteghi ha detto: “La videosorveglianza di Edarco è parziale perché puntano a controllare accesso carrabile e pedonale al fine del pedaggio. Le telecamere sono state oggetto di atti vandalici e la Edarco ha provveduto. Evidenzieremo questa problematica non tanto per la convenzione ma per la pubblica sicurezza. Se la situazione si reitera nel tempo è nostro interesse mantenere la pubblica sicurezza anche all’interno di questa area. Per quanto riuarda la videosorveglianza è stata applicata nel centro storico in ambienti di viabilità aperta come previsto da Agenda Urbana. L’estensione può essere progettata reperendo specifiche risorse. Sarà nostra cura confrontarci con Edarco per il mantenimento della sicurezza. Nella replica Baglioni si è detto in parte soddisfatto. “Se solleciterà l’Edarco per le telecamere è una cosa buona; meno positiva la prospettiva sulle telecamere, trovare risorse sarebbe importante per tutta la zona limitrofa. Spesso ci sono stati episodi che hanno messo a repentaglio la sicurezza. Una persona che subisce un furto d’auto subisce un danno importante”.

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Tariffe dell’acqua grezza, il “no” del Comune di Sansepolcro. Marconcini: “Situazioni assurde per le amministrazioni, a scapito dei cittadini”

Sono le parole dell’assessore Gabriele Marconcini che ha la delega ai Beni Comuni per Sansepolcro e che partecipa all’Assemblea dell’Autorità Idrica Toscana. L’ultima si è tenuta proprio ieri mattina e in quell’occasione Marconcini ha rilevato le ennesime situazioni assurde, delle quali scapitano i Comuni ma soprattutto i cittadini.

“Così come deciso dalla stragrande maggioranza dei comuni della Regione, in Toscana nei prossimi anni la gestione del servizio idrico tornerà ad essere interamente pubblica. Per vedere concretizzarsi questo indirizzo dobbiamo però aspettare la fine delle attuali concessioni: nel nostro caso dobbiamo attendere il 2027 e pertanto, fino a quel momento, dovremo ancora avere a che fare con un modello di gestione caratterizzato da assurdi paradossi. L’ultimo ho avuto modo di viverlo e subirlo ieri durante la riunione dell’Assemblea dell’Autorità Idrica Toscana. In quell’occasione, i comuni presenti si sono ritrovati a votare le tariffe attraverso le quali l’EAUT, l’Ente Acque Umbre e Toscane che gestisce anche l’invaso di Montedoglio, vende l’acqua grezza a Nuove Acque”.

Marconcini reputa sconcertante “il fatto che le tariffe dell’acqua grezza vengano fissate in maniera tale che i ricavi facciano tornare un Piano Economico Finanziario, quello dell’EAUT, dove nel totale dei costi di esercizio (1.732.849 euro), ben 605.442 euro all’anno sono destinati al personale: c’è veramente bisogno di investire certe cifre sul personale? Di cosa si occupa questo? Che benefici tornano alla popolazione? In Valtiberina, francamente, di queste uscite non torna praticamente nulla e gli unici interventi veramente necessari non sono ancora stati realizzati, come ad esempio il potenziamento del sistema di pompaggio dell’acqua che potrebbe migliorare l’attingimento alla risorsa per usi irrigui”.

Quello che è assurdo, secondo Marconcini, è anche il fatto che alcuni comuni valtiberini, pur vivendo il rischio e il disagio di avere un lago artificiale immediatamente a monte, non possano trarre da questa condizione alcun tipo di beneficio. “Nel caso dei rifiuti, ai comuni situati in prossimità degli impianti sono riconosciute importanti agevolazioni, come ad esempio l’indennità di disagio ambientale – fa notare l’assessore – Perché noi che forniamo la risorsa idrica ad altri territori dobbiamo subire da ciò soltanto svantaggi?”

Per questi motivi, nella votazione per l’approvazione delle tariffe dell’ente grossista, il Comune di Sansepolcro ha espresso un voto contrario e Marconcini ha chiesto al presidente dell’Assemblea che le considerazioni emerse possano approdare in Consiglio regionale. “La Regione, in quanto ente legislatore, potrebbe correggere molte delle cause che generano certi paradossi” conclude l’assessore.

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Concorso Estar per infermieri: P.X , “Risposte palesemente sbagliate nel test, domande extra e altre anomalie: ci sono le basi per numerosi ricorsi”. Giannoni (Nursind) “Molte segnalazioni, la Regione Toscana verifichi”

“Risposte palesemente sbagliate rispetto ai testi di riferimento, domande extra, errori grammaticali: la Regione Toscana verifichi attentamente sullo svolgimento del concorso Estar per l’assunzione di infermieri che si è svolto al Centro Affari di Arezzo nelle scorse settimane”. E’ quanto chiede Giampaolo Giannoni, segretario regionale Nursind, sindacato autonomo delle professioni infermieristiche, in una missiva inviata al Presidente Eugenio Giani e al Direttore Generale di Estar Monica Piovi.
“Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte dei partecipanti al concorso – spiega Giannoni – a partire dalla presenza di due ulteriori domande rispetto al test originale, che doveva contenerne trenta. Ma ci sono state segnalate anche risposte errate rispetto ai testi presi a riferimento e addirittura errori grammaticali evidenti”.
“Non è la prima volta che un concorso indetto da Estar per gli infermieri presta il fianco alle polemiche. E’ comprensibile che un numero elevato di partecipanti non aiuti l’impianto organizzativo, ma non è comprensibile – aggiunge il segretario Nursind – che si continui a incorrere negli stessi errori”.
“Ancora una volta non possiamo fare a meno di chiederci: chi formula le domande del quiz? Chi prepara questo tipo di concorsi? A chi è affidata la gestione dell’organizzazione? Come Nursind Toscana chiediamo che si faccia luce sull’accaduto: stando alle numerose segnalazioni ricevute, ci sarebbero le basi per numerosi ricorsi”.
“Questo tipo di leggerezze si pagano a caro prezzo: una controversia bloccherebbe la formazione della graduatoria, a danno dei partecipanti, ma anche e soprattutto del Servizio Sanitario Regionale. Con una pandemia in corso e un’endemica carenza di personale, il sistema sanitario non può permettersi di attendere ancora”.

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29 aprile 2021: il Vescovo di Città di Castello, Domenico Cancian, celebrerà la santa messa in onore di santa Caterina da Siena, Patrona d’Italia

Il 29 Aprile alle ore 18 in san Domenico, nell’ambito del Centenario di Santa Margherita di Città di Castello (è di pochissimi giorni la gioiosa notizia della sua canonizzazione), mons. Vescovo Domenico Cancian, celebrerà la santa messa in onore di santa Caterina da Siena, Patrona d’Italia.
Donne fragili e deboli nel corpo ma ugualmente eccezionali da essere onorate dal popolo come sante e dalla Chiesa invocate e indicate come modello.
Si affiancano al patriarca San Domenico nel trittico dorato, sul lato destro della navata, nella cappella absidale della chiesa.
Donne straordinarie che hanno superato con la forza della fede le barriere limitanti del corpo per farsi partecipi per il bene della società e della Chiesa del loro tempo.
Caterina negli ospedali di Siena si dedicò agli ammalati, anche quelli contagiosi, da meritarsi il riconoscimento di Patrona delle Infermiere d’Italia.
Grazie al suo carisma, per il bene della Chiesa riuscì a convincere il papa Gregorio XI° a tornare a Roma da Avignone.
Papa Giovanni Paolo II definì Caterina la “Mistica della politica” per la sua opera pacificatrice e il suo interesse per la città di Siena, impegno finalizzato al bene comune e alla buona amministrazione della cosa pubblica.
Papa Francesco la definisce “Forte nella fede, ferma nella speranza, ardente nella carità”.
Il nostro vescovo nell’ambito del Centenario, con questa celebrazione in onore della domenicana “mantellata” Caterina da Siena, vuol mettere al centro dell’attenzione di tutti i credenti e uomini di buona volontà il valore dell’impegno religioso e civile.
Impegno che ben traspare nelle due figure femminili, figlie del loro tempo: un tempo di crisi e trasformazioni come questo attuale, che aveva e ha bisogno di spiriti forti e liberi.

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Mostra-evento e Museo Civico, tutto parte il 16 maggio. Si terminano i lavori di manutenzione e si allestisce l’esposizione di punta dell’estate

Ultimi giorni per i lavori di manutenzione al Museo Civico di Sansepolcro, già in corso da alcuni mesi per predisporre lo stesso alla nuova stagione turistica.

Al termine dei lavori partirà l’allestimento della nuova mostra-evento di Sansepolcro che aprirà i battenti il 16 maggio insieme al Museo. Una riapertura in grande stile, che necessita di qualche giorno in più per garantire tutti i passaggi burocratici e l’allestimento, ora che dal Governo è stato finalmente comunicato il ritorno in zona gialla.

“Dopo i grandi consensi della mostra dedicata a Banksy e i numeri che, nonostante il Covid, ha registrato il nostro Museo nel 2020, siamo pronti per ripartire, per accogliere turisti ma anche i nostri concittadini – dichiara l’assessore Gabriele Marconcini – Nei prossimi giorni sveleremo tutti i dettagli della mostra che, siamo sicuri, troverà un grande riscontro. Anche il Museo si sta preparando, con gli ultimi accorgimenti, per ospitare i visitatori in una stagione che si rivelerà fondamentale per tutti noi: per la cultura, per il turismo, per l’economia e per la socialità”.

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Un nuovo supporto per le donne contro la violenza: non solo il numero nazionale 1522, ma anche il numero regionale della rete dei Centri AntiViolenza. Sugli scontrini delle farmacie la dicitura, anche in inglese, “STOP VIOLENZA!

Siglato, nel Palazzo della Provincia di Perugia, l’accordo fra Anci Umbria, Federsanità Umbria, Centro Regionale Pari Opportunità dell’Umbria, Federfarma Umbria, Assofarm Umbria e Ordine dei Farmacisti della provincia di Perugia e Terni

Si stringono le maglie attorno al contrasto a ogni forma di violenza e, in particolare, a quella sulle donne: dopo l’inserimento sullo scontrino delle farmacie del numero nazionale 1522, verrà aggiunto anche quello regionale della rete dei Centri AntiViolenza 800 861 126 e i farmacisti, insieme a tutti i soggetti firmatari dell’accordo, saranno adeguatamente formati sulle funzioni della rete dei Cav e a recepire eventuali segnali da parte di potenziali vittime, indirizzandole verso il numero Cav o nazionale. E’ quanto prevede, nella sostanza, l’accordo siglato questa mattina, nella sala Pagliacci della Provincia di Perugia, fra Anci Umbria, Federsanità Umbria, il Centro regionale Pari Opportunità (Cpo) della Regione Umbria, Assofarm Umbria e Federfarma Umbria – in forza degli accordi già in essere – e Ordine dei Farmacisti di Perugia e Terni.

I firmatari sono il presidente di Anci Umbria e Federsanità Umbria, Michele Toniaccini, il presidente di Federfarma Umbria, Augusto Luciani, il presidente di Assofarm Umbria, Antonio D’Acunto, la presidente del Centro Pari Opportunità della Regione Umbria, Caterina Grechi, il presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Perugia, Filiberto Orlacchio, il presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Terni, Andrea Carducci. Erano presenti anche l’assessore al Comune di Perugia Edi Cicchi, in qualità di presidente commissione Welfare e Pari Opportunità di Anci Umbria e il vicesindaco del Comune di Umbertide, Annalisa Mierla che hanno contribuito a seguire l’iter del protocollo e il presidente di Federfarma Perugia, Silvia Pagliacci.

L’accordo, della durata di due anni, rinnovabile per altri due, introduce, dunque, due importanti novità: su tutti gli scontrini delle farmacie pubbliche e private che aderiranno sarà presente anche il numero verde 800 861 126 collegato h24 al Centro AntiViolenza di riferimento che potrà fin da subito prendere in carico la vittima. Lo scontrino riporterà la dicitura, tradotta anche in inglese, “STOP VIOLENZA! Se sei vittima di violenza chiama h24 il numero regionale 800 861 126 o quello nazionale 1522”. Inoltre, è previsto anche che il Cpo attivi un nuovo rapporto di collaborazione e scambio di informazioni con i farmacisti sul funzionamento e sulle finalità della rete dei Cav, così che questi ultimi possano acquisire maggiori competenze per meglio supportare la donna, vittima di violenza e maltrattamenti.

“Intendiamo mettere in campo – commentano i firmatari – ogni tipo di azione per invertire un trend, quello della violenza e del maltrattamento, in netto aumento, ancor più in quest’ultimo periodo di emergenza sanitaria in cui molte famiglie, in particolari situazioni, sono state costrette a una difficile e pericolosa convivenza. Al numero nazionale, fondamentale, abbiamo voluto aggiungere il numero regionale 800 861 126 di riferimento per tutti i Cav, al fine di mettere direttamente in relazione la persona maltrattata con il Centro più adeguato: infatti, quello più vicino non necessariamente è quello scelto per il supporto. Abbiamo anche voluto rafforzare la formazione dei farmacisti per meglio intercettare segnali importanti provenienti dalle vittime e per spiegare la diffusa e ampia rete dei Cav.

Con questo protocollo interveniamo, dunque, sul duplice fronte della tutela e della presa in carico delle vittime, uniformando su tutto il territorio una attività che riteniamo vincente e che valorizza la grande forza della territorialità e della capillarità dei nostri servizi. Ci sono stati molti Comuni – a partire da Città di Castello e a seguire altri – che hanno presentato ordini del giorno per la diffusione del numero nazionale: la nostra operazione è stata non solo quella di mettere a sistema le diverse sensibilità, ma di andare oltre e creare una rete ancora più fitta, stringente e funzionale alle esigenze delle donne vittima di violenza o maltrattamenti, mettendo in diretto contatto la vittima con i Cav di riferimento”.

Più nel dettaglio, il protocollo prevede che Anci Umbria adotti ogni strumento per la sua attuazione e informi i propri Comuni associati sulle finalità dello stesso; Federsanità Umbria diffonda le finalità del protocollo; il Cpo, oltre alla diffusione, ha l’impegno di fornire ai farmacisti tutte le informazioni utili anche sul funzionamento della rete dei Cav; Federfarma Umbria, Assofarm Umbria e Ordine dei farmacisti di Perugia e Terni di informare i propri associati, di facilitare lo scambio di informazioni tra farmacisti e Cpo e di acquisire dal Cpo tutte le notizie utili al contrasto.

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Il plauso dell’assessore Massetti all’Autostop Trestina per la conquista dei play-off del campionato di serie B2 femminile di pallavolo

“L’Autostop Trestina ha firmato una bellissima impresa sportiva, che rispecchia tutta la serietà della società, la bravura e la professionalità delle giocatrici e dello staff tecnico”. E’ il commento dell’assessore allo Sport Massimo Massetti alla duplice vittoria nelle partite con Fano, non disputate in stagione per il Covid-19, che ha permesso alla squadra tifernate di conquistare la vetta della graduatoria del campionato nazionale di B2 femminile nel girone I1 a parimerito con Forlì, risultata prima per il miglior quoziente set.

Le ragazze del presidente-allenatore Giampaolo Rossi disputeranno ora i play-off per la promozione in B1, un traguardo impensabile all’inizio di un campionato partito con l’obiettivo della salvezza. “In una stagione resa complicatissima sotto il profilo sportivo e sanitario dalla gestione della pandemia, hanno fatto la differenza la cultura del lavoro e l’organizzazione che la società del presidente Rossi ha saputo mettere in campo dal primo all’ultimo dei suo componenti”, afferma Massetti, che sottolinea come “la coesione del gruppo e la capacità di condividere obiettivi e sacrifici siano stati un valore aggiunto per la straordinaria qualità tecnica dimostrata dalle ragazze sotto rete”.

L’assessore rimarca con soddisfazione come “l’Autostop Trestina abbia saputo rendere onore alla migliore tradizione della pallavolo a Città di Castello, coronando con un campionato all’insegna di grandi soddisfazioni, caratterizzato dall’imbattibilità tra le mura del Palafemac nonostante la forzata rinuncia all’appassionato e caloroso pubblico di tifosi locali, il percorso sportivo davvero esemplare compiuto nei 25 anni di storia della società”.


ROSTER TRESTINA VOLLEY : 2 Volpi Felicita (L) 3 Polenzani Anna 5 Montacci Letizia 6 Lillacci Alessia (L) 7 Cerbella Federica 8 Paradisi Sofia 9 Giunti Greta 10 Cicogna Arianna 11 Tarducci Linda (cap.) 12 Fiorini Aurora 13 Bertinelli Francesca 14 Giambi Michela 15 Mancini Francesca 17 Cesari Giada (L) 18 Ragnacci Beatrice.


Presidente: Giampaolo Rossi; Direttore sportivo: Nicola Mattei; 1° Allenatore: Giampaolo Rossi; 2° Allenatore: Monaldi Mirko; 3° Allenatore: Polenzani Mauro; 1° Fisioterapista: Marconi Andrea; 2° Fisioterapista: Bianchi Paolo; Medico sociale: Norgiolini Silvia; Ortopedico: Michele Palleri; Radiologo: Boncompagni Emanuele; Scout: Merli Matteo; Addetto stampa: Mara Rosi; Addetto agli arbitri: Stefano Mariangeli; Art director: Michele Montanucci.

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Mostra di Raffaello Settembre 2021: Art bonus, l’evento già pubblicato sul sito del Ministero. Come contribuire l’agevolazione fiscale prevista dal Governo

Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro on line Art Bonus per Raffaello, organizzato dal comune di Città di Castello per far conoscere la possibilità di contribuire in prima persona e con un vantaggio fiscale alla mostra “Raffaello giovane a Città di Castello ed il suo sguardo” prevista dal prossimo settembre a gennaio 2022 nella Pinacoteca di Città di Castello nell’ambito delle iniziative finanziate dal Comitato nazionale per il Cinquecentenario.

Per il sindaco tifernate Luciano Bacchetta e l’assessore alla Cultura Vincenzo Tofanelli si tratta di “una grande opportunità per promuovere le eccellenze artistiche della nostra città e valorizzarla nell’ambito della vita artistica di un genio internazionale, che qui mosse i primi passi. Per singoli cittadini, imprese e associazioni l’art bonus che abbiamo promosso e a cui si può partecipare da subito è un modo per sostenere lo sforzo del comune e del Comitato per far coincidere la mostra, questo l’auspicio di tutti, con la ripartenza delle attività culturali, commerciali e dunque economiche”. Laura Teza e Marica Mercalli, curatrici della mostra, hanno ricordato “il ruolo della mostra, l’unica finanziata in Umbria dal Comitato nazionale. Il progetto della mostra prevede il ritorno a Città di Castello di frammenti e disegni che furono realizzati qui, studi in cui Raffaello si confronta con Signorelli mentre crea un capolavoro mondiale come lo Sposalizio, la crocifissione Gavari, la pala di San Nicola da Tolentino.

Per l’occasione riproporremo le opere del periodo tifernate, con una cornice ed uno scenario esaltati dalle possibilità che la tecnologia oggi offre. Inoltre tutti i materiali prodotti per la mostra rimarranno alla Pinacoteca così da valorizzare in modo stabile il museo, grazie un percorso dedicato a Raffaello”. Mario Scarscelli, responsabile dell’Ufficio cultura, ha invece illustrato il meccanismo dell’art bonus e i vantaggi di tipo fiscale, collegati nell’intenzione del Ministero a questo gesto di liberalità, che richiama il ruolo dei mecenati nel Rinascimento”.

In particolare Scarscelli ha sottolineato che “l’art bonus è un’agevolazione fiscale che può arrivare fino al 65% e che è immeditamente riscontrabile sull’imposta dovuta, per le persone fisiche corrisponde al 15%del reddito imponibile e per le aziende al 5 per mille dei ricavi. Il beneficio è compensabile anche nell’F24 e può essere spalmato in più annualità. Inoltre è attivabile anche in assenza di un’imposta dovuta. ”.

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Piastra logistica: Bacchetta ” chiediamo alla Regione di accelerare quanto pima possibile i tempi per la gestione della struttura”

“E’ di alcuni giorni fa la notizia che, per quanto riguarda il bando di affidamento per la gestione della Piastra Logistica di Citta’ di Castello, è stata incaricata Sviluppumbria di seguire l’intera vicenda. Non intendiamo di entrare nel merito della decisione, rispettosi delle competenze istituzionali della regione. Tuttavia però vogliamo far notare che sono trascorsi molti mesi da quando il bando sarebbe dovuto uscire, la piastra logistica è sostanzialmente pronta ed è francamente imbarazzante vedere che ancora non si scorgono in manidera chiara i tempi e i modi dell’affidamento della gestione della piastra stessa.

La piastra assume per Citta’ di Castello un valore fondamentale e strategico: è costata risorse, impegno, lavoro e crediamo sia non edificante assistere a lungaggini che ne impediscono l’effettiva operatività. Chiediamo quindi con rispetto ed educazione alla Regione di accelerare quanto pima possibile i tempi per la gestione della piastra logistica stessa.

Oltretutto, come è noto, avevamo proposto la piastra come sede per i vaccini anti-Covid, la regione ci ha comunicato che non era opportuno perché sarebbe stato fatto quanto prima il bando per la sua assegnazione, cosa che ancora non è avvenuto: chiediamo quindi che i tempi siano finalmente celeri e certi”.

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Questa sera dalle 21,15 su retesole (ch 13) torna In Primo Piano. Ospite il sindaco di San Giustino, Paolo Fratini

Torna In Primo Piano. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, il sindaco di San Giustino Paolo Fratini

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Residenze Protette di Gubbio, Gualdo, Assisi e Città di Castello: il Mosaico a supporto delle iniziative intraprese dalle amministrazioni

L’Associazione ” Il Mosaico” condivide e supporta l’iniziativa presa dalle Amministrazioni delle Residenze Protette di Gubbio, Gualdo, Assisi e Città di Castello, che saranno insieme ai loro Sindaci a manifestare davanti alla Regione .
Troviamo vergognoso che, in ormai 14 mesi, i governi nazionali non abbiano saputo esprimere, in merito all’assistenza residenziale per anziani, altro che retorica e fiumi di parole, senza finanziare la benchè minima risorsa aggiuntiva, destinata del resto a provvedimenti evidentemente più strategici come il bonus monopattino o i banchi a rotelle.
Meglio non ha fatto la Regione, al contrario di quanto invece attuate in altre parti d’Italia, in Veneto e in Toscana ad esempio.


Per quanto poi riguarda la realtà locale ,”Il Mosaico” non accetta certamente la sufficienza con la quale si è tentato di liquidare la nostra proposta sul lascito Mariani per aiutare la Muzi Betti. Stiamo lavorando concretamente sui documenti, supportati da esperti professionisti, e presto possiamo promettere interessanti novità in merito.

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Covid-19 a Città di Castello Bacchetta: “Ieri quattro nuovi positivi e sette guariti, interrotta una tendenza che ci aveva preoccupato”

“I dati della giornata di ieri ci parlano di quattro nuovi postivi e di sette guariti”. E’ l’aggiornamento dato stamattina dal sindaco Luciano Bacchetta, nell’osservare come “i numeri siano molto contenuti, ma interrompano l’andamento degli ultimi giorni che ci aveva un po’ preoccupato per la ripresa importante dei casi di contagio, soprattutto a carico di giovani e giovanissimi, che poteva presagire il rischio di una nuova espansione della circolazione del virus con le sue varianti”. “Ora siamo chiamati alla prova fondamentale, quella delle riaperture che scattano da oggi che riguardano i pubblici esercizi, ma non solo”, ha sottolineato il primo cittadino, nell’auspicare che “oltre alle attività all’aperto possano presto essere di nuovo consentite anche quelle all’interno dei locali, perché questo rispecchierebbe statistiche legate al Covid in forte diminuzione e sarebbe importante sia per gli operatori economici, che per i cittadini”.

“Certamente dovremo essere molto attenti a valutare l’impatto, rispetto al rischio di eventuali focolai, di queste riaperture e anche dell’ampliamento delle lezioni in presenza nelle scuole superiori”, ha messo in guardia Bacchetta. “Ci troviamo in una fase di transizione che richiede la massima cautela, confidando nell’arrivo massiccio di vaccini, ma anche della bella stagione, per un’auspicabile diminuzione della circolazione del virus e il ritorno alla normalità”, ha puntualizzato il sindaco. “Ieri abbiamo celebrato la festività del 25 aprile in tono ridotto come imponevano le prescrizioni anti Covid, anche se in maniera ugualmente significativa e sentita”, ha evidenziato Bacchetta, aggiungedo: “altrettanto faremo per la festività del primo maggio, che non avrà iniziative pubbliche tali da comportare assembramenti, ma sarà adeguatamente celebrata dall’amministrazione comunale”.

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