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Flash mob di FdI contro il coprifuoco. Zaffini: Difendiamo la libertà e le nostre imprese

Lunedì 26 aprile 2021 a Perugia Fratelli d’Italia scende in Piazza per manifestare contro la vigente misura restrittiva del coprifuoco. “Un flash mob che prenderà il via alle 11,30 in Piazza Italia” dichiara il Coordinatore Regionale Sen Franco Zaffini “per far sentire la voce di Fratelli d’Italia contro una misura iniqua e inutile, che limita senza motivazioni la libertà dei cittadini e che mette ulteriormente in ginocchio le attività produttive, della ristorazione, del turismo e della cultura.” Alla manifestazione interverranno, oltre al Sen. Franco Zaffini, il Presidente dell’Assemblea Regionale Marco Squarta e il Capogruppo Regionale Eleonora Pace.

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Festa del 25 aprile: Mearelli (Psi) “i socialisti tifernati rendono omaggio a chi ha lottato per dare un futuro alla nostra nazione”

“Purtroppo, per il secondo anno consecutivo, la ricorrenza del 25 aprile, festa della liberazione dall’oppressione nazi-fascista, non potrà essere celebrate nelle forme e con la partecipazione popolare, che la data simbolo della libertà riconquistata meriterebbe.Ciò nonostante,i socialisti tifernati,vogliono comunque rendere omaggio, a tutti coloro, che non piegando la schiena e non sottomettendosi alle ingiustizie, scelsero di lottare per costruire una nazione libera e giusta. Buon 25 aprile”

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Vendita di un terreno in frazione Paradiso. Le offerte devono essere presentate in Comune entro l’11 maggio

Dovranno essere presentate entro l’11 maggio alle ore 12 le offerte per un lotto di terreno agricolo, non edificabile, che si trova in frazione Paradiso, messo in vendita dal Comune di Sansepolcro. 

L’area ha una superficie catastale di mq. 8.300,00 suddivisa in mq 3.150,00 seminativa e mq 5.150,00 boschiva. Il prezzo a base d’asta è pari a € 16.750,00.

Le offerte devono essere presentate mediante diretta consegna a mano a: Ufficio Protocollo del Comune di Sansepolcro, Via Matteotti n. 1.

Il bando integrale è pubblicato nell’Albo Pretorio del Comune, alla pagina www.comune.sansepolcro.ar.it sezione “Bandi di gara e contratti”. Per informazioni, contattare la Geom. Lucia Scalise (tel. 0575/732275) o l’Arch. Gilda Rosati (tel. 0575/732287).

Il giorno 12 maggio alle ore 10 avrà luogo l’asta pubblica con aggiudicazione definitiva ad unico incanto per la vendita al miglior offerente.

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Iscrizioni al nido “La Cometa”, domande entro il 4 giugno. Informazioni e modulo sono scaricabili dal sito del Comune. Previsti “Open day”

Sono aperte le iscrizioni al nido comunale “La Cometa” per bambini di età compresa fra i 3 mesi (da compiersi entro il 1°settembre 2021) e i 3 anni (da compiersi oltre il 31 dicembre 2021).

Il modulo per l’iscrizione può essere scaricato dal sito www.comune.sansepolcro.ar.it nell’Area tematica Scuola ed istruzione – Nido comunale.

La domanda deve pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune tramite pec: comunesansepolcro@postacert.toscana.it oppure a mano previa prenotazione telefonica al numero 0575732223 nel periodo 26 Aprile – 4 Giugno.

Non è consentita l’iscrizione ai bambini che non sono in regola con le vaccinazioni. Verranno predisposte le graduatorie entro il 18 giugno 2021. Potranno essere accolte domande di non residenti, con posizionamento in graduatoria dopo i bambini residenti. Le domande pervenute oltre il 4 giugno non entreranno nelle graduatorie, ma potranno essere utilizzate nel caso in cui le stesse si esauriscano nel corso dell’anno 2021/2022.

Per informazioni, rivolgersi telefonicamente all’Ufficio Pubblica Istruzione dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17.30, ai seguenti numeri: 0575732449 – 0575732257.

Nei giorni 8, 15, 22 e 29 maggio, dalle 9 alle 12, alla presenza del personale educativo il Nido sarà aperto per coloro che desiderano visitarlo, previa prenotazione obbligatoria a uno dei seguenti numeri: 0575732449 – 0575732283 – 0575732216

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25 Aprile, Festa della Liberazione: Rifondazione comunista di San Giustino con l’ANPI per l’iniziativa “Strade di Liberazione”

Rifondazione comunista di San Giustino festeggia la Festa della Liberazione del 25 Aprile e aderisce all’iniziativa dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) “Strade di Liberazione”. Anche noi saremo a deporre un fiore sotto le targhe delle vie e delle piazze dedicate nel nostro comune ad antifasciste/i, partigiane/e martiri del nazifascismo, nel pieno rispetto delle misure previste per l’emergenza sanitaria.Celebreremo in questo modo la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, il primo passo verso la nascita della nostra Repubblica: l’Italia è un paese libero da 76 anni.Libertà e democrazia sono state ottenute grazie al sacrificio di tante e tanti che hanno combattuto nelle file dei partigiani e che hanno spesso pagato con la propria vita la scelta della lotta contro fascisti e nazisti. Grande è stato il contributo di sangue dei comunisti, a partire dal fondatore del Partito Comunista d’Italia Antonio Gramsci martire dei tribunali fascisti.Anche a San Giustino sappiamo bene cosa è stato il fascismo: soppressione delle libertà, asservimento al nazismo, miseria, fame, guerra, sfruttamento dei lavoratori, deportazioni e rappresaglie.L’iniziativa dell’ANPI per festeggiare la Liberazione, la Resistenza e la cacciata dei nazi-fascisti, è fondamentale non solo per riaffermare i valori antifascisti di libertà, pace, lavoro e democrazia espressi nella Costituzione, ma anche per ricordare quanto successo e ringraziare tutte e tutti coloro che combatterono contro fascisti e nazisti per liberare l’Italia e i nostri territori. Ora e sempre resistenza.

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Convocato il consiglio comunale di Città di Castello

Tornerà a riunirsi, in videoconferenza e in streaming sul canale You Tube, lunedì 26 aprile 2021 il consiglio comunale di Città di Castello: alle 16.00 la seduta sarà dedicata a interrogazioni ed interpellanze. All’ordine del giorno l’interrogazione del consigliere del Gruppo Misto Marcello Rigucci su Umbracque, l’interrogazione del capogruppo della Lega Giorgio Baglioni sulla sicurezza del parcheggio coperto Ex Sogema, l’interrogazione di Nicola Morini, capogruppo, e Vittorio Vincenti, consigliere, di Tiferno Insieme sulla tutela del patrimonio archeologico tifernate e la Raccolta civica, l’interrogazione di Morini sull’accesso e la tutela dell’Archivio storico tifernate. Quindi l’interpellanza del capogruppo del Gruppo Misto Marco Gasperi sull’attuale situazione della Color Glass, l’interpellanza del capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani e del capogruppo di Forza Italia Cesare Sassolini sul CUG e sull’opportunità di impiegare risorse pubbliche per un corso on line sull’Omogenitorialità nell’affido familiare e nell’adozione”. Alle 17.00 prenderà il via la seduta ordinaria con il deposito dello schema di bilancio, le comunicazioni del sindaco, il regolamento per l’applicazione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria. Quindi una mozione di Lignani Marchesani sulla campagna vaccinale, l’ordine del giorno dei consiglieri Vittorio Morani, capogruppo PSI, Luciano Tavernelli, consigliere PD, Giovanni Procelli, capogruppo La Sinistra, Gaetano Zucchini, capogruppo Democratici per Città di Castello sulle barriere architettoniche nei cimiteri, l’ordine del giorno della consigliera del PD Letizia Guerri sull’istituzione di un tavolo di lavoro tra comuni, dirigenti scolastici e associazioni sportive per un progetto sperimentale per la pratica sportiva qualificata. Chiude l’elenco degli argomenti in programma l’ordine del giorno di Gasperi e Rigucci del Gruppo Misto sulla Muzi Betti, l’ordine del giorno di Zucchini, Luciano Domenichini e Vittorio Massetti, appartenenti tutti e tre al gruppo Democratici per Città di Castello sugli interventi di sostegno al piano vaccinale locale.

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta: “Ieri 16 nuovi postivi e dieci guariti. Impennata dei contagi che dobbiamo valutare senza allarmismi, ma responsabilimente”

“Ieri a Città di Castello abbiamo avuto 16 nuovi postivi al Covid-19 e dieci guariti”. Lo rende noto oggi il sindaco Luciano Bacchetta, prendendo atto di “una chiara impennata di casi di contagio, per il secondo giorno consecutivo più alti delle guarigioni”. “Si tratta di un segnale che dobbiamo saper cogliere nella giusta maniera, senza allarmismi, ma riflettendo seriamente sul fatto che la circolazione del virus abbia ripreso improvviso vigore e sia quindi necessario continuare a tenere alta la guardia”, puntualizza Bacchetta, nell’invitare i tifernati ad “adottare comportamenti responsabili, rispettando le regole ed evitando assembramenti nei luoghi pubblici”. “

⁹Abbiamo di fronte a noi l’importante prospettiva della riapertura da lunedì di attività chiuse da mesi, dai pubblici esercizi ai luoghi della cultura, con l’ampliamento pure della percentuale di didattica in presenza nelle scuole superiori, ma dobbiamo sapere che ogni sottovalutazione della situazione rischia di vanificare tutti gli sforzi che ci hanno permesso di ridimensionare molto l’entità della pandemia nel nostro territorio comunale”, ammonisce il sindaco, nel ribadire che “nei prossimi giorni i controlli delle forze dell’ordine a tutela della salute pubblica si intensificheranno”.

Il sindaco ricorda che “domattina, nella più rigorosa osservanza delle disposizioni della Prefettura di Perugia finalizzate al contenimento dell’emergenza da Covid-19, celebreremo insieme alla sezione locale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia l’anniversario della Liberazione, con una cerimonia sentita, ma necessariamente ridotta nelle presenze e nelle modalità di svolgimento”. “Ci aspettiamo che le prossime settimane portino una decisa accelerazione nella vaccinazione e che sia dato pieno impulso all’attività dei due centri vaccinali aperti nel nostro territorio, in modo da mettere al più presto al sicuro la fasce più fragili della popolazione, ma anche da estendere quanto prima alla totalità dei cittadini la protezione dal Covid-19”, ripete Bacchetta, accennando alle “confortanti notizie che arrivano sul versante della disponibilità dei sieri”.

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Suolo pubblico, la giunta comunale velocizza la ripartenza. Lunedì tutte le occupazioni già autorizzate negli anni precedenti, saranno rese operative

“Con delibera di giunta comunale che adotteremo lunedì mattina, tutte le occupazioni di suolo pubblico già autorizzate storicamente negli anni precedenti, saranno rese operative”. Con queste parole il sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli torna sull’importante tema delle riaperture, già affrontato nei giorni scorsi.

Con la delibera di lunedì prossimo, quindi, la giunta darà una ulteriore spinta alla ripartenza dei locali pubblici, i quali potranno riprendere immediatamente l’attività. Chi volesse estendere le pertinenze, dovrà fare apposita domanda. Resta salva l’istruttoria tecnica per le nuove richieste.

“Non abbiamo perso tempo perché il confronto con i titolari dei locali pubblici e con le associazioni di categoria è sempre stato intenso e teso ad un unico obiettivo: garantire la riapertura nelle migliori condizioni possibili, con l’amministrazione comunale che interviene su tutti i fronti di propria competenza. Dopo il suolo pubblico gratuito per il 2021, lunedì si compirà un ulteriore step che consentirà un nuovo inizio in tempi rapidissimi” conclude Cornioli.

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A Città di Castello ristori per oltre 15mila euro a privati ed associazioni culturali per eventi in presenza. Tofanelli: “Riproporremmo il bando. Il tema: Raffaello e dintorni”

Assegnati oltre 15mila euro di ristori alle associazioni culturali di Città di Castello che nel 2020 hanno organizzato iniziative in presenza. Lo annuncia l’assessore alla cultura del comune tifernate Vincenzo Tofanelli sottolineando “la soddisfazione per avere contribuito a sostenere il vivace tessuto della cultura cittadina nell’ora più buia, si potrebbe dire, perché il settore dell’animazione e dell’intrattenimento culturale, insieme a bar e ristoranti, sono stati i più duramenti colpiti dalla lotta al Covid 19”.

Il bando prevedeva l’assegnazione di un contributo economico ad attività culturali, di promozione sociale, artistica e storica o di scoperta, valorizzazione e sviluppo economico del territorio Città di Castello che si sono svolte dal 1 Febbraio al 31 Dicembre 2020, durante l’emergenza sanitaria. Uno dei prerequisiti è era l’attività in presenza: spettacoli, mostre, laboratori, o altre tipologie di manifestazioni culturali, storiche, artistiche, ambientali, aperte al pubblico. Erano ammissibili le spese effettivamente sostenute, regolarmente documentate e risultate “pagate” in tempi immediatamente precedenti o comunque susseguenti alla data di svolgimento dell’iniziativa non solo per l’allestimento e l’organizzazione ma anche per sanificazione, mascherine, gel disinfettante, termoscanner, altri strumenti o strutture correlati all’EmergenzaTutti i soggetti, associativi o privati, che hanno partecipato al bando, avevano le caratteristiche per accedere al ristoro, e sono: Museo del Duomo, Associazione Caratteri 1799, Pro loco Piosina, Circolo Acli Bartoccioni di Piosina, Corale Marietta Alboni, 8.3 Club, Amici dell’arte Ciao Umbria, Giuseppe Sterparelli, Nuovo Cinema Castello, Artè.

“Naturalmente l’assegnazione è avvenuta sulla base delle domande presentate on line e quindi esaminate da un programma che ha elaborato la graduatoria sulla base della rispondenza delle iniziative ad alcuni parametri – pubblico, spese documentate ma anche pertinenza con le priorità di mandato in fatto di politiche culturali dell’Amministrazione. “Purtroppo anche una buona parte del 2021 sarà impegnato a combattere il virus con misure di distanziamento sociale e per questo abbiamo intenzione di riproporre il bando anche per le iniziative dell’anno in corso non appena il bilancio sarà approvato” aggiungendo che “la convergenza delle iniziative alle attività dell’Amministrazione troverà un ancoraggio quasi naturale alla Mostra di Raffaello in programma a settembre e che rappresenta il nodo centrale nel calendario di iniziative dell’Amministrazione.

Sarebbe molto interessante concentrare la grande creatività delle nostre associazioni intorno a questo evento di profilo internazionale e inserito nel programma ufficiale del Comitato nazionale del Cinquecentenario. “Come ho già avuto modo di ribadire – conclude Tofanelli – l’Amministrazione in questo momento di stop forzato di tante attività con questo bando dà una mano concreta alle molte energie che sono una ricchezza da salvaguardare e delle quali avremmo estremo bisogno quando si tratterà di ripartire. Quando il comune dice che non lascerà indietro nessuno, intende anche quei settori strategici per lo sviluppo economico del terziario commerciale, turistico e culturale, su cui puntiamo molto come via sostenibile ad un nuovo modello di sviluppo fondato sul nostro patrimonio architettonico, storico e culturale”.

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25 Aprile – Intervento del Presidente della Provincia di Perugia Luciano Bacchetta. “La libertà non è scontata va difesa con i valori della democrazia”

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“Non dare mai per scontato il concetto di ‘libertà’. E’ forse questo il più forte messaggio che il 25 aprile, Festa della Liberazione, unisce chi è stato testimone di quegli eventi e chi lo ha invece conosciuto solo attraverso i racconti o i libri di scuola.
Perché si ricorda il 25 aprile? In quella data il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, di cui faceva parte anche il futuro Presidente della Repubblica Sandro Pertini, proclamò l’insurrezione generale nei territori del nord ancora in mano ai nazifascisti. Le principali città come Milano e Torino, risposero con coraggio e determinazione all’appello e nel volgere di pochi giorni l’agognata libertà venne conquistata in tutta la Penisola. Da allora il 25 aprile è diventato simbolo non solo di libertà, ma anche di speranza e di fiducia nel fatto che anche dalle macerie, dalle situazioni più disperate si può con l’impegno di tutti rinascere e ricostruire.


La lotta partigiana, con numerose donne in prima linea, aprì anche la strada all’emancipazione femminile facendo dell’uguaglianza e dei diritti i pilastri della Costituzione della Repubblica italiana che di lì a poco sarebbe nata.
Le restrizioni alle quali da oltre un anno siamo sottoposti a causa della pandemia da Covid 19, sono soltanto uno spaccato di quello che può essere vivere in uno Stato dittatoriale. Ogni libertà è negata che sia di opinione, di movimento, di stampa, di espressione artistica o culturale.

Per non parlare delle leggi razziali con l’orrore dei campi di sterminio che ne furono la diretta conseguenza di cui la senatrice a vita Liliana Segre, è testimone diretta come sopravvissuta dei 776 bambini di età inferiore ai 14 anni deportati ad Auschwitz. Di loro ne tornarono soltanto 25. Vorrei che i giovani, così abituati ad esprimere in totale libertà il proprio essere capissero quanto sono fortunati a vivere in tempi di pace e come debbano proteggere e difendere la democrazia e, con essa, i valori fondanti del vivere civile. Spetta a tutti noi, ogni giorno dell’anno, tenere viva la memoria di quegli anni e di quelle giornate. Un compito speciale spetta alla scuola alla quale affidiamo le nuove generazioni e che ringrazio per l’opera incessante e carica di responsabilità con la quale getta costantemente i semi della conoscenza e del sapere, unica medicina contro ogni forma di sopraffazione e violenza.


Con rammarico bisogna prendere atto che per il secondo anno consecutivo i festeggiamenti non potranno essere celebrati con cortei e manifestazioni nelle piazze delle città. Saranno purtroppo organizzati in maniera sobria per evitare assembramenti. Invito comunque tutti a esporre la bandiera italiana alle finestre e ai balconi e a seguire attraverso le reti televisive e online le manifestazioni che comunque si svolgeranno nelle principali città della nostra Provincia e nel nostro Paese come quella che avrà come protagonista il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’Altare della Patria”.
Il Presidente della Provincia

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Rifondazione comunista di Perugia: “L’Umbria dica no all’autonomia differenziata”

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Ci risiamo. Fra i disegni di legge collegati alla decisione di Bilancio licenziata dal Consiglio dei Ministri, è stato riproposto il DDL “per l’attuazione dell’Autonomia differenziata, di cui all’articolo 116, 3° comma della Costituzione”. 

Al “governo dei migliori” evidentemente non è bastato vedere i risultati della frantumazione regionale del servizio sanitario e del protagonismo dei sedicenti “governatori” nell’affrontare l’emergenza sanitaria. Basti pensare a come è stata affrontata la crisi sanitaria in Umbria o all’attuale andamento del piano vaccinale regionale. No, insistono. E insistere con questo progetto significa delegare piena autonomia a 20 staterelli, non solo in campo sanitario, ma per scuola, infrastrutture, ambiente e altre decine di materie. Un disastro per tutti, un disastro certo per l’Umbria tanto più governata da Lega e Fratelli d’Italia. Se poi pensiamo che la misura è gestita dalla Ministra Gelmini vengono i brividi. 

Su queste premesse pensiamo che le opposizioni debbano pronunciarsi in Consiglio Regionale per fare in modo che l’Umbria dica no ad un provvedimento dannoso e pericoloso.

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Premiati i giovani poeti della Valtiberina. Cerimonia questa mattina in Comune per il concorso intitolato a Marco Gennaioli

 

Si è tenuta questa mattina, nella Sala del Consiglio comunale di Sansepolcro, la premiazione del “Concorso di Poesia Marco Gennaioli”, destinato ai giovani delle scuole e a quelli di età compresa tra i 19 e i 25 anni. L’iniziativa è stata organizzata dalla “Fondazione Marco Gennaioli”, il Comune di Sansepolcro e il “Centro Studi Mario Pancrazi”.

Nel pieno rispetto delle regole anti Covid, le presenze alla premiazione sono state contingentate. Gli studenti che hanno ricevuto il riconoscimento sono:

Categoria studenti delle scuole medie e superiori: 

1° Mirko Pucci

2° Costanza Rosadi

3° Letizia Chiasserini

Categoria 19-25 anni:

1° Francesco Giovanelli

2° Ilaria Caspani

3° Matteo D’Amore

La commissione era formata da Carla Masetti Gennaioli, che guida la Fondazione, l’assessore Gabriele Marconcini, Matteo Martelli (Centro Studi Mario Pancrazi), Daniele Piccini (poeta), Andrea Franceschetti e Veriana Migliorati (insegnanti), Cristina Falleri (Comitato Nessunisola), Giuliana Maggini (Centro Studi Pancrazi) e John Butcher (Centro Studi Pancrazi, studioso dell’ Umanesimo, della poesia barocca e della poesia italiana del Novecento).

 

Per ogni categoria, sono stati assegnati i premi così suddivisi: al 1°classificato, 1000 euro; al 2° classificato, 500 euro; al 3° classificato, 300 euro. Tutti i partecipanti hanno ricevuto una copia della Divina Commedia e la pubblicazione, curata da J. Butcher e M. Martelli, con tutte le poesie dei partecipanti.

 

“Questa vittoria è stata per me una sorpresa e mi ha reso davvero felice – ha dichiarato Mirko Pucci – Non tanto dal punto di vista economico, anche se importante, ma soprattutto perché, con le mie parole, ho potuto lasciare un segno in questa che considero la mia città di adozione. Vorrei ringraziare chi ha organizzato il concorso perché ha dato la possibilità a noi ragazzi, in un anno così difficile, di far sentire la nostra voce. La vittoria non è solo mia ma di tutti i partecipanti che si sono messi in gioco e hanno trovato le parole per esprimere le proprie emozioni”.

 

“La vittoria di questo concorso rappresenta una bellissima sorpresa, gratificante quanto inattesa, peraltro giunta in un periodo tendenzialmente grigio e problematico per tutti – ha detto Francesco Giovanelli – Ringrazio di cuore tutte le persone e tutti gli organi competenti che hanno contribuito ad organizzare l’iniziativa, nella speranza che possa tramutarsi in una ricorrenza da riproporre ancora in futuro. È molto rassicurante poter riscontrare un’apertura ed un sincero interesse da parte dell’amministrazione locale nei confronti delle innumerevoli sensibilità poetiche che abitano il nostro territorio”.

 

“Mi sono già complimentato con tutti coloro che hanno partecipato a questa prima edizione del Concorso di Poesia Marco Gennaioli perché scrivere un componimento poetico significa riappropriarsi del tempo, della voglia e del coraggio di osservare con occhi diversi sé stessi e il mondo circostante – ha spiegato l’assessore Marconcini – I vincitori, in particolare, sono riusciti a sublimare le loro più intime pulsioni emotive in maniera magistrale. Per questo, oltre ad esprimere le mie più sentite congratulazioni, pongo a tutti loro un suggerimento sincero e convinto: quello di continuare a coltivare questa arte”.

“Il Concorso di Poesia nell’anno di Dante ha costituito un’occasione per sollecitare studenti e docenti a misurarsi con la lingua, con l’invenzione linguistica – ha detto Matteo Martelli –  Ragazzi e ragazze delle scuole superiori della Valtiberina hanno accolto la scommessa e si sono misurati con la lingua, inventata in gran parte da Dante. Bravi ragazzi e bravi professori”.

“Sono rimasta ammirata e commossa dai vostri scritti – ha commentato Carla Masetti Gennaioli – L’idea di questo concorso è nata da un piccolo aneddoto che riguarda mio figlio. Era un adolescente disordinato e svagato, lo rimproveravo spesso. Un giorno ho letto una poesia di Pedro Salinas, che si intitola ‘Perdonami se ti cerco così’. Mi ha colpito perché è il chiaro messaggio che ogni genitore vorrebbe dire ai figli, e cioè ‘perdonami perché cerco di migliorarti’. Misi il foglio con la poesia sul suo comodino e devo dire che il nostro rapporto migliorò molto dopo che la ebbe letta”.

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Il sipario di una fabbrica si apre alla musica, all’arte, cultura e spettacolo – Registrato questa mattina un inedito concerto della solidarietà fra eccellenze della produzione e creatività

Il “sipario” di una fabbrica si è aperto alla musica, all’arte, allo spettacolo, alla cultura. E’ andato in scena il concerto delle “eccellenze” fra bancali, muletti, scatole e imballaggi. Per più di mezz’ora, questa mattina, il rumore di sottofondo del forno ha lasciato spazio alle melodie inconfondibili della musica italiana ed internazionale. Dopo l’inno d’Italia, i maestri Fabio Battistelli al clarinetto e Stefano Falleri alla chitarra hanno eseguito una serie di brani “icone” del miglior repertorio del maestro Morricone, Carosone e Pixinguinha-Lacerda, un esibizione magistrale di “Um a zero”, intervallati dalla lettura del V° canto della Divina Commedia, interpretato in maniera superlativa dagli attori, Elena Galvani e Jacopo Laurino, Stradanova Slow Theatre. Per qualche ora i palcoscenici dei teatri (che presto riapriranno i sipari) si sono trasferiti idealmente ed anche concretamente in una location unica, mai realizzata in queste modalità, presso lo stabilimento di “Ceramiche Noi”, a Città di Castello (Pg), azienda artigianale di grande pregio simbolo di resilienza e tenacia nel superare mille ostacoli, pandemia compresa.

Meno di venti dipendenti, 17 attualmente per la precisione fra soci della cooperativa e lavoratori (11 i soci, 9 uomini e 8 donne, età media 40 anni) che in due anni si sono ritrovati ad affrontare il dramma della chiusura della azienda per cui lavoravano, dopo aver ricevuto la notizia della possibile delocalizzazione del sito produttivo in Armenia, alla rinascita e rilancio in termini di produzione e posti di lavoro: in pieno lockdown hanno addirittura incrementato di due unità il proprio organico. Il presidente della cooperativa Marco Brozzi e tutti gli altri soci-lavoratori hanno trovato la forza di ripartire mettendo in piedi, grazie alle proprie risorse finanziarie (tutta la loro Naspi e una parte del Tfr, il trattamento di fine rapporto, per un totale di 180.000 euro) ed al supporto di Legacoop Umbria e dei sindacati, una azienda che è diventata il simbolo della resilienza non solo al Covid ma alle avversità quotidiane. E così hanno riconquistato i vecchi clienti, per il 90 per cento negli Stati Uniti, senza mai fermarsi durante tutto il lockdown, sfornando manufatti in ceramica unici come il piatto “antibatterico”.

Fra gli ambiziosi progetti c’è quello dello sbarco nei mercati di alta qualità e lusso in tutto il mondo con particolare riferimento al Giappone e Corea del Sud. I due artisti non nuovi a queste inedite performance hanno suonato davanti alla platea dei dipendenti dell’azienda, tutti in sicurezza, distanziati con le mascherine ben indossate ed una delegazione istituzionale composta dal sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, assieme all’assessore allo Sviluppo Economico, Riccardo Carletti, a rappresentanti del mondo sindacale, Euro Angeli, segretario Generale Filctem Cgil e Dino Ricci, Presidente di Legacoop Umbria, da sempre vicini ai lavoratori della Cooperativa, in parte artefici dela loro rinascita e rilancio. Maria Cristina Goracci, presidente di “Castello Danza”, “portavoce” di tutti coloro che lavorano ed operano a vari livelli nel settore artistico-teatrale e dello spettacolo ha completato il qualificato “parterre”.

Un concerto inedito anche per la “scenografia”. Fra un bancale e l’altro, pile di piatti e vassoi di ceramica nell’ampio magazzino accanto al laboratorio della produzione è stato allestito un angolo delle eccellenze a voler testimoniare l’accostamento fra la musica, l’arte, la cultura, tutto il panorama che ruota attorno allo spettacolo nelle diverse espressioni (in ginocchio da tempo causa pandemia) ed i simboli concreti di questi ambiti produttivi anch’essi eccellenze del territorio e della tradizione made in Italy. Sopra un tavolo in rovere realizzato dai maestri artigiani del Mobile in Stile di Città di Castello (unici a lavorare il legno secondo tecniche secolari) impreziosito da una sella in lino con fasce rosa realizzata su telai dell’800 dalle socie-lavoratici di Tela Umbra, appoggiata sopra un leggio in legno pregiato intarsiato, una prestigiosa copia della Divina Commedia, parte di una Collezione in edizione limitata: e poi ancora delle scarpette da punta di danza classica incrociate ed una maschera di teatro. Scenografia “mozzafiato” completata da una splendida riproduzione dello Sposalizio della Vergine di Raffaello eseguita in Pictografia ad olio su tavola antica dal maestro Stefano Lazzari, della Bottega Tifernate, in scala 1:2 rispetto all’originale custodito presso la Pinacoteca di Brera di Milano.

Al termine della applaudita performance musicale, fra qualche lacrima di commozione e orgoglio dei dipendenti, Patrizia Venturini, sindacalista-attrice (in passato la più giovane prima segretaria donna nel comparto della scuola a livello nazionale) già vice-presidente “dell’Associazione Ottobre” fondata e presieduta da Valeria Ciangottini per 20 anni, quasi a voler suggellare un evento unico che sarà senza dubbio il simbolo della ripartenza del paese e della Festa del Lavoro, ha letto, accompagnata dalle note del clarinetto e della chitarra, un toccante passaggio di un intervento di Giuseppe Di Vittorio: “la cultura è anche uno strumento di difesa e di potenziamento della libertà, perché non si può concepire uno sviluppo nazionale della cultura senza la libertà. Per questo la nostra Costituzione, nello stesso momento in cui ha sancito i diritti dei cittadini, ha sancito l’obbligo dello Stato di elevare l’istruzione e la cultura del popolo, perché questa è condizione della libertà”. “E’ stata una emozione fortissima, sulle note dell’Inno di Mameli, Morricone, Carosone e poi Dante, le parole di incoraggiamento delle istituzioni e di coloro che ci sono stati sempre vicini. Oggi per noi è una giornata memorabile di buon auspicio che auguriamo per l’Italia e per la ripartenza.

Questa che qui oggi abbiamo cercato di sintetizzare e’ l’Italia della forza di volontà in fabbrica e nei palcoscenici. Grazie. Insieme ce la faremo”, ha dichiarato Marco Brozzi, affiancato da Lorenzo, marco, Pierpaolo, Chiara, Stefano, Sandra, Samuela, Moreno, Daniele, Alessandro, Antonella, Francesco, con la voce rotta dell’emozione al termine della registrazione del concerto con il forno sullo sfondo che ha ripreso a far sentire la sua “melodia” quella della produzione e della creatività. Il concerto registrato oggi verrà poi trasmesso nel pomeriggio di Sabato 1 Maggio (“festa del lavoro”) sui canali social del Comune di Città di Castello (www.comune.cittadicastello.pg.it), Youtube, facebook, instagram e twitter.

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Canonizzazione della Beata Margherita, soddisfazione da parte dell’Amministrazione tifernate

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“L’Amministrazione comunale si rallegra alla notizia della canonizzazione della Beata Margherita. Comprendiamo quale importante riconoscimento rappresenti per la comunità cattolica della nostra città in primo luogo ma credo per tutti i tifernati, che non possono non condividere l’attualità del carisma della Beata Margherita e dell’esempio che a distanza di sette secoli continua ad essere di ispirazione perché ha con la sua vita e le sue opere ha precorso la sensibilità moderna verso la disabilità e l’emarginazione, testimoniando in prima persona la sofferenza dello stigma sociale. Oggi Città di Castello ha una nuova santa, dopo i nostri patroni, Santa Veronica, la beata Margherita della Metola sarà innalzata agli onori degli altari, grazie all’impegno della diocesi di Urbino Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado e della diocesi di Città di Castello, della Postulazione Generale dell’Ordine dei Predicatori.


Come istituzione, siamo stati e continueremo ad essere vicini alla chiesa locale nelle iniziative del Settecentenario, che ormai si avvia alla conclusione, e nelle altre che la canonizzazione con tutti i numerosi aspetti religiosi, organizzativi porterà con sé. I Tifernati sono certo che oggi saranno molto fieri di questa luminosa figura di donna e di santa, che visse una grande parte della sua esistenza a Città di Castello”. E’ quanto ha dichiarato Il sindaco Luciano Bacchetta.

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Basket A2/F: La Bottega del Tartufo Umbertide torna al Pala Morandi per affrontare La Spezia

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Archiviata la pratica Brescia dopo un match al cardiopalmo, La Bottega del Tartufo Umbertide torna al Pala Morandi per affrontare La Spezia. La squadra di coach Corsolini occupa l’ottava posizione in graduatoria in coabitazione con Firenze. Le spezzine stanno lottando per mantenere l’ultimo posto utile per accedere ai playoff. Nonostante le tre sconfitte consecutive rimediate dalle liguri, non sarà semplice per le ragazze di coach Staccini portare a casa i due punti. Paolocci e compagne dovranno spendere tutte le energie disponibili per conquistare un’altra vittoria e rimanere sempre di più nel gruppo delle prime quattro del girone.

Alla vigilia del match coach Staccini dichiara:”Siamo arrivati alla nostra penultima partita di campionato, che sarà molto importante sia per noi che per loro per stabilire le posizioni in classifica per i playoff, visto che ancora ci sono molte possibilità. Noi vogliamo provare a dare continuità all’ultima prestazione giocando una difesa solida e passando con precisione il pallone in attacco”.

Palla a due domenica 25 aprile alle 18 al Pala Morandi.

Diretta streaming sul canale YouTube Marzella Photo Studio.

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Pallavolo serie B/M: Giovanni Collacchioni (ERM group San Giustino) “risultati ottenuti grazie al lavoro e alla professionalità dei ragazzi e della società”

“Nulla nasce per caso, tantomeno quando si parla di sport di un certo livello. La ERM Group San Giustino, sta ottenendo grandi risultati, grazie alla volontà, professionalità, dedizione di tutti gli attori in campo, sono fiero e di poter far parte di questo gruppo, ci sono le basi per riportare il nostro territorio ad ottimi livelli nei campionati di volley nazionale. Ora ci attende un periodo molto impegnativo, il livello salirà, ma noi siamo pronti ad affrontare qualsiasi gara, anche con le formazioni più forti. quello che conta è dare il massimo, lo sport non ammette distrazioni”

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La Beata Margherita di Città di Castello, iscritta nel catalogo dei Santi

La Chiesa che è in Città di Castello vive con immensa gioia e gratitudine al Signore per la canonizzazione della nostra amatissima beata Margherita, che ha vissuto tra noi gran parte della sua vita fino alla morte, avvenuta il 13 aprile 1320.

La sua immagine raffigurata al centro del catino absidale della Cattedrale, così come nella cupola, evidenzia la straordinaria importanza di questa piccola donna nelle generazioni lungo i sette secoli che la separano cronologicamente dal nostro tempo.Ininterrottamente le è stato tributato il culto, estesosi progressivamente in vari continenti in un crescendo di devozione, e la sua figura è stata ispiratrice di opere di carità.

La canonizzazione avviene mentre si stanno svolgendo le celebrazioni del settimo centenario della sua morte, che si concluderanno il 9 maggio. Avviene, inoltre, in un periodo segnato in maniera drammatica dalla pandemia: Margherita può autorevolmente insegnarci come trasformare il male in bene, senza cedere allo sterile vittimismo e alla lamentela inutile, invitandoci a una reazione evangelica che sa vedere come tutto può concorrere al bene.

Passando per le nostre vie possiamo immaginarcela con le parole poetiche di Fernando Pessoa:

Con le mie mani tocco i muri,

ma con l’anima la verità …

Sento solo ali di uccelli

Ma vedo ali di angeli.

In me esiste, al fondo di un pozzo,

un pertugio di luce verso Dio.

Là, molto in fondo alla fine,

un occhio fabbricato nei cieli.

Nel 2019 il vescovo di Città di Castello, mons. Domenico Cancian, e l’arcivescovo di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado, mons. Giovanni Tani, tenuto conto della grande diffusione del culto tributato alla beata in varie parti del mondo e con il sostegno di altri presuli umbri, hanno presentato al Santo Padre Francesco la richiesta di procedere alla canonizzazione per equipollenza. Oggi, al termine dell’espletamento di tutte le procedure canoniche e grazie all’impegno della Postulazione Generale dell’Ordine dei Predicatori, questa richiesta trova la sua piena accoglienza con la firma del papa.

Il prossimo 19 settembre, secondo modalità che saranno successivamente rese note, avrà luogo una solenne concelebrazione eucaristica di ringraziamento al Signore per la nuova santa nella chiesa monumentale di San Domenico in Città di Castello.

Questa circostanza è un grande stimolo per la Chiesa e per l’intera città a raccogliere la preziosa eredità umana e spirituale lasciata dalla nuova santa impegnandoci tutti a concretizzare l’accoglienza, l’inclusione, la pacificazione, la gioiosa carità di cui lei è stata esemplare testimone.

Città di Castello, 24 aprile 2021

+ Domenico Cancian, Vescovo

PROMULGAZIONE DI DECRETI

Il 24 aprile 2021, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. 

Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha confermato le conclusioni della Sessione Ordinaria dei Cardinali e Vescovi, Membri della Congregazione, e ha deciso di estendere alla Chiesa universale il culto della Beata Margherita di Città di Castello, del Terz’Ordine dei Frati Predicatori; nata intorno al 1287 a Metola (Italia) e morta a Città di Castello (Italia) il 13 aprile 1320, iscrivendola nel catalogo dei Santi (Canonizzazione Equipollente).

La Beata Margherita di Città di Castello nacque intorno al 1287 nel borgo fortificato di Metola (Urbino, Italia), in una famiglia della piccola nobiltà. Nata cieca e deforme, fu rinchiusa dal padre in una piccola cella costruita a ridosso della chiesa del castello in modo che restasse nascosta agli occhi del mondo. All’età di cinque anni, fu portata dai genitori a Città di Castello, nella chiesa di San Francesco presso la tomba di un frate francescano laico, Giacomo da Città di Castello, morto nel 1292 in concetto di santità, nella speranza di ottenere il miracolo della vista per la figlia. Ma il miracolo atteso non avvenne, perciò i genitori decisero di abbandonare definitivamente la figlia e di affidarla alla solidarietà degli abitanti di Città di Castello.

La bambina visse per qualche tempo mendicando per le vie della città, prima di essere accolta da alcune monache della piccola comunità di Santa Margherita. La sua condotta di vita molto mortificata e i suoi ammonimenti destarono l’invidia delle monache, che dopo un breve tempo la mandarono via. La bambina fu salvata da una coppia di devoti genitori cristiani, Grigia e Venturino, che l’accolsero, insieme ai due figli che già avevano, riservandole una piccola cella nella parte superiore della propria casa, affinché potesse liberamente dedicarsi alla preghiera, alla contemplazione e alle pratiche penitenziali, quali digiuni, flagellazioni e il cilicio. Da parte sua Margherita mise a disposizione della famiglia i suoi doni spirituali ed intellettuali, dedicandosi all’educazione cristiana dei figli di Grigia e Venturino e, nonostante la sua cecità, alle opere di carità, visitando i carcerati e gli infermi. Si cominciò ad attribuirle segni prodigiosi, miracoli e guarigioni straordinarie ed altri fenomeni mistici.

Margherita frequentava anche quotidianamente la vicina chiesa della Carità dei Frati Predicatori e fece parte delle Mantellate Domenicane, più tardi chiamate Terziarie secolari di San Domenico. Si dedicò alla preghiera assidua, alla confessione quotidiana, alla comunione frequente, alla recita dell’ufficio della Vergine e del Salterio, alla costante meditazione del mistero dell’Incarnazione.

Morì il 13 aprile 1320 a Città di Castello (Italia). 

Il vissuto virtuoso della Beata si caratterizza soprattutto per il fiducioso abbandono alla Provvidenza, come partecipazione gioiosa al mistero della croce, soprattutto nella sua condizione di disabile, rifiutata ed emarginata. Questa conformità amorosa al Cristo era accompagnata da intense esperienze mistiche. La sapientia cordis così maturata si irradiava negli altri. Frequente e assidua era la sua meditazione della vita di Cristo. Le furono attribuite anche guarigioni miracolose e questo contribuiva a farne un punto di riferimento per tanti. Nonostante la sua disabilità, spinta dalla carità, esercitò il proprio magistero nei confronti di alcune discepole, alle quali insegnava l’Ufficio della Vergine e il Salterio; istruì i figli della coppia che l’accolse nella sua casa; fu madrina e formò alla dottrina cristiana una nipote dei suoi genitori adottivi; orientò la vocazione di una giovane, invitando lei e la madre a vestire l’abito religioso; cercò anche di ricondurre con dolci ammonimenti le monache di un monastero a una perfetta osservanza.

Come altre mistiche medievali, all’assidua preghiera, la Beata univa penitenze durissime: digiuno, veglie, cilicio, flagellazione. Tutto per imitare il Cristo che si consegnò volontariamente alla passione per la salvezza dell’umanità. 

La Beata Margherita è un esempio di donna evangelica che maturò una profonda e fervente esperienza di vita unitiva con il Signore. L’infermità non le impedì di vivere una eccezionale e feconda maternità spirituale, che anche oggi richiama l’importanza del prendersi cura degli altri. Inoltre, può essere un forte richiamo di speranza per ogni situazione di emarginazione e sofferenza.

Nel tempo il culto si è largamente diffuso nel mondo, grazie all’impegno dei frati Predicatori. Più di recente 1988 la beata venne proclamata patrona dei disabili per le Diocesi di Città di Castello e di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado, su richiesta del vescovi mons. Carlo Urru e Ugo Donato Bianchi. Nel 1999 il vescovo di Città di Castello, mons. Pellegrino Tomaso Ronchi, riaprì la causa per la canonizzazione, in collaborazione con la Postulazione dell’Ordine dei Predicatori. Dal 22 marzo 2000 ha avuto inizio il processo diocesano e nel 2019 i vescovi di Città di Castello, mons. Domenico Cancian, e di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado hanno chiesto al Santo Padre la procedura dell’equipollenza, proprio tenendo conto della vasta diffusione del culto. 

L’11 dicembre 2019, il Santo Padre Francesco, durante l’Udienza concessa all’Em.mo Card. Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, autorizzò la preparazione della Positio super canonizatione aequipollenti, ossia circa l’estensione del culto della Beata alla Chiesa universale.

La Seduta dei Consultori Storici si tenne il 29 settembre 2020, con esito affermativo.

Il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi si celebrò il 26 gennaio 2021, con esito affermativo.

La Sessione Ordinaria dei Cardinali e Vescovi si riunì il 13 aprile 2021, esito affermativo.

In data odierna, al termine delle procedure canoniche richiese, papa Francesco ha approvato l’iscrizione del nome di Margherita di Città di Castello nell’albo dei santi della Chiesa Cattolica. La sua canonizzazione potrà contribuire a promuovere la dignità delle persone emarginate e a superare la diffusa “cul

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Covid, firmata nuova ordinanza; tra le misure, superiori in presenza al 70 per cento

La presidente della Regione Umbria Donatella Tesei – con riferimento al Decreto Legge numero 52 del 22 aprile 2021 di cui si applicano i contenuti – ha emesso una nuova ordinanza nella quale si stabilisce tra l’altro che a decorrere dal 26 aprile e fino al 9 giugno 2021 in tutto il territorio regionale le attività didattiche delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, saranno svolte in presenza nella misura del 70 per cento della popolazione studentesca. Le disposizioni sono valide anche per gli studenti iscritti all’anno formativo 2020/2021 dei corsi di istruzione e formazione professionale (leFP) presso agenzie formative e gli istituti Professionali Statali in regime di sussidiarietà.

Sempre dal 26 aprile 2021 e fino al 31 luglio 2021, in tutto il territorio regionale, fatte salve le specifiche disposizioni del D.L. n. 52, tutti i corsi di formazione pubblici o privati approvati o autorizzati dalla Regione Umbria e da ARPAL Umbria possono essere svolti in presenza nella misura massima del 70 per cento degli iscritti. E’ consentita l’attività in presenza nelle sedi scolastiche delle scuole secondarie di primo e secondo grado per gli studenti che parteciperanno alle prove Invalsi.

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