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Da oggi riapre il servizio di mediazione familiare: gratuito e volontario per aiutare genitori e figli nei momenti di crisi

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Da oggi, giovedì 25 giugno 2020, riapre il Servizio di Mediazione Familiare del Comune di Città di Castello. “Il Covid ci ha costretto a sospenderlo per tre mesi ma appena è stato possibile lo abbiamo riattivato perchè riguarda la zona sociale e quindi tutte le coppie di genitori che si trovano ad affrontare un percorso di separazione o di divorzio in presenza di figli” spiega l’assessore alle Politiche sociali di Città di Castello Luciana Bassini: “Il Servizio di Mediazione Familiare, gestito dall’Associazione MIXTIM è pensato ed organizzato nell’ottica della tutela dei minori ed offre prestazioni importanti nell’ambito della gestione di separazioni con un vero e proprio corso e di sostegno alla genitorialità. Spesso nelle situazioni di crisi le persone interessante improvvisano mentre per un proseguo senza traumi da parte di minori ed adulti, la vicinanza di un esperto che possa aiutare gratuitamente a lavorare e leggere i vari aspetti emotivi ed organizzativi risulta discriminante”. Il servizio riguarda la Mediazione familiare per coppie di genitori già separati o in procinto di esserlo, finalizzata alla definizione di accordi condivisi, in forma scritta o orale, sulla riorganizzazione delle relazioni familiari. La Mediazione familiare si articola in percorsi di circa 10 incontri, ciascuno della durata di un’ora e un quarto – un’ora e mezza. Per quanto attiene il sostegno alla genitorialità per singoli genitori, i cui partner non siano interessati al percorso di mediazione familiare, ci sono attraverso incontri individuali o di gruppo. Inoltre Servizio di Mediazione Familiare, attraverso i percorsi che propone, garantisce la piena autonomia di tali percorsi da altri eventuali ambiti di intervento relativi alla coppia (giudiziario, socio-assistenziale, psicologico) e si propone di offrire ai genitori separandi o separati uno spazio in cui sia possibile esplicitare e rielaborare desideri, necessità, difficoltà, individuando soluzioni condivise idonee a salvaguardare il benessere dei figli, superando la logica ed il vissuto dell’essere sconfitti o vincitori. Tale processo è guidato e facilitato dal Mediatore Familiare, figura terza che attua un intervento tecnico qualificato, accompagnando la coppia nel percorso della separazione. “Questa riattivazione del Servizio di Mediazione Familiare è importante in un periodo di così intense difficoltà rappresentato dal lockdown – prosegue la Bassini – rappresenta una grande opportunità per le coppie di genitori che vogliono continuare ad essere genitori anche dopo la fine del rapporto coniugale e sentimentale. La mediazione familiare si pone infatti l’obiettivo non tanto di proporre delle soluzione dei conflitti quanto di sostenere i genitori nella ricerca di accordi soddisfacenti che consentano loro di mantenere e godere di una genitorialità positiva”. Lo sportello informativo si svolge ogni primo e ultimo giovedì del mese in orario 15,00/18,00 presso i locali dell’ex segretariato sociale del Comune di Città di Castello, in via S. Margherita (adiacente alla Sede dei Servizi sociali del Comune di CdiC ), dove si svolgono anche gli incontri di Mediazione Familiare. Per contatti telefonici: 3205558562 dalle 10,00 alle 18,00 dal lunedì al venerdì.

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“Disponibili a collaborare con Lucca per valorizzare i nostri beni”. Volto Santo, lettera dell’assessore Marconcini

Una lettera all’insegna della collaborazione, inviata alla Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, a quella di Lucca e al Comune di Lucca. E’ l’iniziativa dell’assessore alla Cultura di Sansepolcro Gabriele Marconcini, che interviene sulla questione relativa al Volto Santo e sollevata nei giorni scorsi dalla stampa.

“Qualche giorno fa – scrive Marconcini – è stata pubblicata la notizia relativa all’esito delle indagini che sono state effettuate sul Volto Santo di Lucca. Innanzitutto non posso che complimentarmi per il lavoro svolto e gioire di un esito che sicuramente potrà contribuire a valorizzare ulteriormente un bene culturale di eccezionale importanza storica e identitaria.

Allo stesso tempo non posso fare a meno di segnalare che a Sansepolcro il titolo che ha giornalisticamente accompagnato tale notizia ha riaperto un dibattito che ormai da qualche anno sembrava essersi sopito”.

Infatti, anche nella cattedrale di Sansepolcro è presente un Volto Santo molto simile a quello lucchese. Alla fine degli anni ‘80, in occasione di un’importante opera di restauro, fu interessato da un’analisi al radiocarbonio che portò a datare l’opera tra la fine del VII e la prima metà IX secolo. Quindi, quando a Sansepolcro è arrivata la notizia che il Volto Santo di Lucca sarebbe la scultura lignea più antica dell’Occidente, molti cittadini hanno iniziato a chiedersi su quali basi si fosse arrivati a questo verdetto e se, soprattutto, i risultati del lavoro svolto sull’opera lucchese fossero stati messi in relazione con quelli della scultura lignea di Sansepolcro.

L’assessore Marconcini propone quindi di dare vita ad una collaborazione tra le due città. “A nome dell’amministrazione comunale di cui faccio parte posso dire chiaramente che non è nostro interesse alimentare una sterile disputa finalizzata a capire quale sia il Volto Santo più antico. Personalmente credo che le due opere siano pressoché coeve e, di conseguenza, ritengo sia poco sensato dedicare tempo e risorse all’avvaloramento di un’ardua sentenza storica che gioverebbe soltanto ad un retrivo spirito campanilistico. Con questa mia, vorrei al contrario incoraggiare gli enti proprietari delle due opere e, congiuntamente, i rappresentanti istituzionali delle due comunità, ad avviare una collaborazione sinergica che possa mettere in relazione i due studi: solo così, credo, si potrà giungere all’eccezionale risultato di spiegare una storia assolutamente singolare che vede due città toscane custodire due opere coeve molto simili”. 

Il progetto di collaborazione sarebbe molto stimolante e potrebbe prevedere momenti di divulgazione pubblica e tavole rotonde finalizzate alla programmazione di strategie di valorizzazione congiunte.

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Tavolo istituzionale su salute e stili di vita. Lo chiede Castello cambia con una interrogazione

A Città di Castello prima del lock down, i consiglieri di Castello Cambia Emanuela Arcaleni e Vincenzo Bucci avevano proposto un tavolo di lavoro interistituzionale permanente sulle problematiche del rapporto tra tutela della salute, stili di vita e inquinamento ambientale”. L’idea è stata illustrata in un’interrogazione durante il consiglio comunale di lunedì 22 giugno 2020 dal consigliere Arcaleni chiedendo “i motivi di questa totale inazione rispetto alla tutela della salute e agli impegni assunti da questa amministrazione”, ribadendo la necessità di “dare seguito agli impegni approvati e alle importanti proposte emerse durante i lavori della commissione Servizi, al fine di attivare un tavolo che veda presenti tutti i soggetti e gli enti a vario titolo coinvolti nella tutela della salute a livello di prevenzione e di cura, come ASL, ARPA, assessorati all’Ambiente e al Sociale, Regione Umbria, consiglio comunale, associazioni specifiche”. “Si avvii un modello di controllo dello stato delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo) e di prevenzione delle malattie, attraverso la gestione dei vari fattori di rischio, anche alla luce di quanto è emerso in termini di conflitto tra la popolazione, preoccupata per la propria salute, e le attività produttive presenti nel territorio. Più volte è arrivata nell’ultimo anno la sollecitazione ad agire: dalla richiesta nell’aprile scorso da parte dello stesso gruppo consiliare di Castello Cambia di convocare la commissione Servizi sull’incidenza tumorale in Altotevere, alla riunione dell’organismo, poi avvenuta in settembre, alla presenza di numerosi esperti; dai convegni organizzati in giugno da Castello Cambia e dall’AACC fino all’approvazione all’unanimità da parte del consiglio comunale, sempre in giugno, della mozione del consigliere Gaetano Zucchini fino alla lettera dell’ottobre scorso con cui Castello Cambia ha chiesto all’esecutivo comunale la convocazione del tavolo interistituzionale permanente. Da molti anni – ha concluso Arcaleni – si susseguono dati statistici allarmanti circa l’incidenza tumorale in Altotevere. Per questo motivo occorre una concertazione tra i vari soggetti preposti alla tutela della salute”, puntualizzano Arcaleni e Bucci, nel prendere atto che “non si registra alcuna concreta azione, a livello istituzionale, di ulteriore studio, prevenzione e controllo rispetto una situazione conclamata e a conoscenza di tutte le autorità competenti”. Nella replica il sindaco Luciano Bacchetta ha detto: “il tavolo sarà istituito e sarà gestito dall’assessore Massimo Massetti e Luciana Bassini. Alcuni atti sono stati compiuti. La vicenda Colorglass a Trestina è stata la punta dell’iceberg. Vogliamo parlare di chi ha inquinato i pozzi o di chi ha costruito case davanti alle aziende e viceversa. Chi è senza peccato su questo tema scagli la prima pietra. Il prg ha consentito mille varianti per rispondere ad esigenze produttive che hanno determinato l’attuale situazione. Qualche anno fa dando anche il proprio contributo l’Amministrazione è stata vicina ai cittadini per l’inquinamento dei pozzi. Ormai la valenza è diversa: se è vero che una delle causa dell’abnorme proliferazione del Covid 19 è dovuto alla presenza di polveri sottili, è chiaro che dobbiamo porci in maniera sempre più stringente il problema. Il comune alcune cose le ha fatte per esempio il regolamento dei fitofarmaci. Un altro argomento che va approfondito è la compatibilità delle destinazioni d’uso, soprattutto per le aziende di 1 e 2 classe. Abbiamo bonificato due siti a Trestina. Il primo dato che emerge è la grande difficoltà di conciliare interessi tutti legittimi che si scontrano. Dobbiamo tutelare la ditta o l’area verde? La vicenda Colorglass ha assunto connotati diversi perché c’era una grande attenzione verso le tematiche ambientali. Il problema del tabacco si scontra con realtà economiche, produttive, storiche secolari. Il tabacco ecologico è una risposta? Non lo so. Forse difende solo altri interessi. La materia ambientale è complessa e va affrontata con grande onestà intellettuale che manca. Ricordate la vicenda Splendorini a Calzolaro quando doveva acquistarla Sogepu sembrava una centrale nucleare. Ora non ne parla più nessuno. Qui aprirei un’interessante riflessione sui comitati. Chi rappresentano? La questione ambientale è troppo importante per essere strumentalizzata da chicchesia. Dobbiamo avere la forza ed il coraggio di assumere scelte che fanno emergere le contraddizioni”. Arcaleni ha ringraziato il sindaco di “aver dato atto. Chiediamo di convocare il tavolo non per fare parate. La battaglia che facemmo insieme e un po’ contro l’assessore Massetti che volevamo regole più stringenti. Qui si parla della salute dei cittadini. Il tavolo sarà permanente e deve avere effettivi riscontri. La questione è reale ed è grave. Sarebbe troppo facile parlare di Colorglass dato che è Castello Cambia che l’ha portata in consiglio comunale. Vogliamo regole migliori e controlli anche rispetto al prg”.

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Si farà la campagna antizanzare: interrogazione di Bartolini (PSI)

Sulla base di una interrogazione risalente a molto tempo prima, il consigliere del PSI tifernate Luigi Bartolini nella riunione di lunedì 22 giugno 2020, ha approfittato del documento all’ordine del giorno per chiedere informazioni sulla campagna di disinfestazione contro le zanzare, in programma fino alla fine dell’estate anche a fronte dell’Emergenza Covis 19. “La campagna è stata interrotta l’anno scorso perché siamo Comuni Amici delle api ed abbiamo rispettato i tempi di fioritura. Un anno dopo, so che ripartirà la disinfestazione. Anche se la zanzara non trasmette il virus, chiedo che l’assessore sia vigile su questa procedura”. Massimo Massetti, assessore all’Ambiente, ha spiegato che “sono stati gli apicoltori a chiederci di affrettare i tempi perché le piante non avevano terminato di germogliare. Quest’anno facendo esperienza dell’anno precedente abbiamo fatto un passaggio su tombini e feritore dove l’acqua si poteva soffermare e abbiamo ribadito l’esigenza di evitare anche nelle case o terreni privati acqua stagnante. Nei prossimi interventi teniamo conto delle sue segnalazioni, la campagna va fatta nel rispetto delle api ma anche per ottenere l’effetto voluto”. Bartolini si è detto soddisfatto della risposta.

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Alessandro Rivi (Lega) “grande ritardo nell’emissione dell’assegnazione delle case popolari. Il comune rimedi prima possibile”

“L’emissione di un nuovo bando per l’assegnazione delle case popolari a Sansepolcro è di fondamentale importanza e urgenza, considerate anche le diverse situazioni di emergenza abitativa che abbiamo nel nostro territorio. Gli alloggi vengono assegnati utilizzando la vecchia graduatoria, ma questa, essendo moltodatata, non può ritenersi più aggiornata e rispondente alle esigenze delle famiglie al momento attuale. L’unico strumento rapido per intervenire sono gli affidamenti in emergenza.

Proprio durante l’ultima Commissione Sociale è emersa con forzala necessità di emettere quanto prima un nuovo bando.L’Assessore Vannini ha commentato la mancanza di una graduatoria aggiornata parlando di un vero e proprio blocco della progettualità dell’Ente e di una difficile assegnazione degli alloggi disponibili, spesso piccoli, con una graduatoria quasi esaurita. Il tutto, però, sembra essere dipinto come se l’Amministrazione non avesse voce in capitolo.

Mi spiace dover sottolineare che si poteva procedere con nuovo bando per le case popolari già da diversi mesi. Le linee guida del Lode, infatti, sono state inviate a tutti i Comuni lo scorso novembre 2019. Il Comune di Arezzo, ad esempio, ha emesso il proprio bando proprio nel dicembre 2019. 

A seguito di un approfondimento, ho appreso a malincuore che la difficoltà nell’emettere il nuovo bando altro non è che una difficoltà amministrativa del Comune, essendo assegnato a questo servizio soltanto un dipendente, a tempo parziale, aggravato da molte altre funzioni. Ritengo grave e senza senso il fatto che in oltre sei mesi (dall’invio delle linee guida del Lode ai Comuni)l’Amministrazione non abbia deciso di gestire diversamente il proprio personale per procedere all’emissione del nuovo bando per assegnazione delle case popolari, visto che avere una graduatoria aggiornata sembra essere un’esigenza anche per l’Amministrazione stessa. 

Invito l’Amministrazione ad attivarsi tempestivamente: che venga assegnato il personale necessario per assolvere ad unadempimento così importante e che si rimedi in fretta.

Per questo ho scritto una lettera al Sindaco, alla Giunta, ai componenti della Commissione Sociale e ai Capigruppo Consiliariper sollecitare una tempestiva messa in atto di tutte le procedure amministrative necessarie, in modo di avere quanto prima una nuova graduatoria, aggiornata finalmente alle attuali esigenze delle famiglie biturgensi”.

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I 75 anni dalla fondazione dell’Onu Bacchetta: “Mai come oggi abbiamo vitale bisogno della solidarietà e della cooperazione internazionale”

Domani, 26 giugno 2020, ricorre il 75° anniversario dell’approvazione della Carta delle Nazioni Unite e la Provincia di Perugia lancia insieme al Coordinamento Nazionale degli Enti per la Pace e i Diritti Umani una importante iniziativa di pace.
“Mai come oggi – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta – di fronte ai devastanti costi che il Covid-19 sta provocando nel mondo, sentiamo il bisogno della solidarietà e della cooperazione a tutti i livelli, dai nostri comuni fino all’Onu. Senza la solidarietà e la cooperazione non riusciremo a superare le gravi crisi che stiamo affrontando. Per questo abbiamo bisogno anche dell’Onu”.
“Dobbiamo essere grati – ha continuato il Presidente Bacchetta – agli uomini che 75 anni fa, dopo due disastrose guerre mondiali, scrissero la Carta dell’Onu impegnandosi a costruire la pace e promuovere il progresso dell’umanità”.
Con questo spirito la Provincia di Perugia insieme al Coordinamento Nazionale degli Enti per la Pace e i Diritti Umani ha deciso di riaffermare il proprio sostegno ai valori, ai principi e agli obiettivi enunciati nella Carta delle Nazioni Unite. Martedì prossimo il Consiglio provinciale discuterà un apposito documento presentato per conto della maggioranza dalla Consigliera Letizia Michelini, Sindaco di Monte Santa Maria Tiberina.
“L’iniziativa della Provincia di Perugia – ha dichiarato Flavio Lotti, direttore del Coordinamento Nazionale degli Enti per la Pace e i Diritti Umani – sta raccogliendo importanti adesioni in tutt’Italia e domani, venerdì 26 giugno, alle ore 16.00, sulla piattaforma ZOOM si svolgerà una significativa manifestazione online con la partecipazione della vice Ministra degli Affari Esteri Marina Sereni, Pietro Veronese, Giornalista de La Repubblica, Giovanna Botteri, Corrispondente Rai, Ugo Tramballi, Giornalista de Il Sole 24 ore, Jean Fabre, esperto Onu, padre Antonello Fanelli, Sacro Convento di San Francesco d’Assisi e molti altri.

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Il sindaco Bacchetta ha ricevuto in comune Giorgio Ceccarelli, presidente del Rotary, giunto alla fine del proprio mandato

Il sindaco, Luciano Bacchetta, ha ricevuto questa mattina il Presidente del Rotary Club, Giorgio Ceccarelli, giunto al termine del proprio mandato alla guida del service tifernate. Nel corso del cordiale incontro a palazzo comunale il sindaco ha ringraziato il Presidente Ceccarelli e per suo tramite tutti i soci del Rotary che a vari livelli e competenze si sono adoperati per la buona riuscita delle numerose attività intraprese in favore della città e comunità locale. “Il mandato del Presidente Giorgio Ceccarelli si è distinto per la qualità delle proposte e del programma di interventi concreti in particolare in questi mesi di emergenza Covid-19 non facendo mai mancare il proprio sostegno e collaborazione alle istituzioni attraverso iniziative sinergiche di carattere culturale, economico e sociale”, ha precisato il sindaco Bacchetta. Al termine dell’incontro il Presidente del Rotary, Giorgio Ceccarelli, ha consegnato al sindaco una foto ricordo delle recenti celebrazioni (in sicurezza) del 2 Giugno, Festa della Repubblica: “è stata una serata comunque memorabile vissuta con commozione e senso di appartenenza e gazie alla tecnologia ha raggiunto tante persone. Grazie al sindaco, all’amministrazione comunale, al vescovo e a tutti coloro che hanno collaborato con noi”.

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Lascito Mariani: Sassolini (Forza Italia) “questi i motivi della nostra astensione”

“Sul lascito Mariani siamo stati coerenti, la nostra linea in questi anni è stata chiara. Abbiamo valutato attentamente le correzioni apportate al documento, da parte del Sindaco Bachetta e visto che sono state accolte, in parte, alcune nostre osservazioni e indicazioni abbiamo deciso di astenerci detto questo, la vicenda si è protratta per troppo tempo, vanificando alcune importanti operazioni che potevano alleviare, come scritto nel testamento, le sofferenze delle persone meno abbienti del nostro comune. Spero, ma ne dubito, che questo serva da lezione”

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Vela: Alessio Campriani “a breve documentario su Montedoglio e Trasimeno”

“Stiamo definendo una serie di iniziative, per valorizzare i laghi di Montedoglio e del Trasimeno. Il nostro sport, parlo di vela, si adatta perfettamente ai due invasi, ci sono enormi possibilità sia per quanto riguarda la pratica sportiva, che per chi vuol avvicinarsi per conoscere da vicino la nostra realtà. E’ possibile allenarsi, ma anche conseguire il patentino velico, così come portare i propri figli ed avvicinarli a questa disciplina. Realizzeremo dei filmati audio video, che documenteranno le enormi potenzialità che questi bacini, possono offrire, agli appassionati di vela”

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Pallavolo serie B maschile: Erm group San Giustino, Giovanni Collacchioni sarà il nuovo preparatore atletico

La Pallavolo San Giustino annuncia ufficialmente anche l’arrivo del nuovo preparatore atletico per la stagione 2020/2021. Si tratta di GiovanniCollacchioni, originario di Pieve Santo Stefano (AR). Laureato in scienze motorie ha dedicato la sua vita allo sport.

La sua carriera da preparatore è iniziata con il Fontecchio Terme; proseguendo, agli inizi degli anni ’90, con il San Giustino in serie A1 e A2. Collacchioni ha portato il suo talento anche all’estero, in Polonia, occupandosi della preparazione in ambito ciclistico, podistico e pallavolistico. Da agosto del 2019 è tornato a San Giustino dove prepara gli atleti nella palestra G-Point.

Nonostante gli innumerevoli corsi di aggiornamento è rimasto fedele agli stessi metodi degli anni Novanta, considerando il lavoro base il migliore.

Collacchioni è pronto per questa nuova avventura e ha dichiarato quanto segue: “Ci tengo a ringraziare la società ed in particolar modo Goran Maric e il Dottor Neri. Se mi rimetto in gioco oggi è grazie alla loro serietà. Hanno creduto in me. Ho incontrato l’allenatore e fin da subito l’ho stimato a pelle; il secondo allenatore invece è una mia vecchia conoscenza, avendolo allenato per molti anni”.

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Autoarticolato perde carico di casse d’acqua sull’apecchiese, sul posto vigili del fuoco e polizia municipale

Oggi alle ore 15:10 Strada Regionale apecchiese 257 al km 10 + 500 un autoarticolato con casse di acqua contenuta in bottiglie di vetro ha perso gran parte del suo carico nell’affrontare una curva tendente a sinistra.

Il materiale è stato riversato sulla carreggiata è stimato in circa 220 casse d’acqua contenenti 12 bottiglie ciascuna. E’ intervenuta pattuglia Polizia Municipale di Città di Castello per i rilievi del caso unitamente ai vigili del fuoco del distaccamento tifernate per il ripristino dello stato dei luoghi, la messa in sicurezza della carreggiata. Personale delle squadre operative provinciali hanno poi ripristinato la segnaletica stradale.

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PD Sansepolcro “macchina comunale, gestione del personale e della macchina ammnistrativa in totale confusione”

“La “macchina comunale”, intesa come gestione del personale e organizzazione degli uffici, non è mai entrata in funzione, in più occasioni con interrogazioni e comunicati stampa abbiamo denunciato la confusione in cui versano gli uffici del nostro Comune. Negli anni della gestione Cornioli abbiamo assistito ad un lento declino accompagnato da scelte improvvisate, repentini cambi di indirizzo e lenti assestamenti. Anche la CGIL funzione pubblica in una nota diramata il 22 giugno ha denunciato la totale mancanza di programmazione e scelte personalistiche che hanno caratterizzato questa amministrazione. Il servizio Risorse Umane è l’emblema di questa approssimazione, si è voluto cambiare la responsabile e assumere una nuova unità, ma al contempo si è deciso di esternalizzare la gestione delle buste paga e altri servizi  ma non riusciamo a capire  con quali risparmi e benefici per la pubblica amministrazione e i cittadini dato che poteva essere un servizio associato tra comuni.

La vicenda delle “spese pazze” con la gara per l’informatizzazione del Comune, al centro delle nostre interrogazioni, e per la quale si sono già spesi soldi in consulenze per 10.200 euro, non è ancora risolta. Sul fronte assunzioni certe scelte ci hanno lasciato perplessi: le procedure in questi anni sono state le più diverse, tutte lecite e all’interno del perimetro della legge, ma in meno di dieci mesi si è cambiato il regolamento appena approvato per rendere possibile l’assunzione di personale al quale era stata negata la mobilità ed è sembrato che si scegliesse la modalità sulla base del risultato da ottenere.  Purtroppo tutto questo movimento non ha prodotto un miglioramento della macchina comunale, anzi sono tanti i professionisti e i cittadini che si lamentano dei tempi di attesa, degli uffici ancora chiusi al pubblico o con orari ridotti. Lo stesso Sindaco ha lamentato in più occasioni il ritardo che gli uffici hanno maturato in questi mesi di lockdown, eppure i dipendenti erano in servizio e senza il pubblico si poteva organizzare il lavoro per essere pronti nel momento della riapertura. Dal Sindaco-imprenditore che si era presentato in campagna elettorale con tanti buoni propositi ci si sarebbe aspettati un’efficace gestione, invece rimangano solo le chiacchiere e tanta confusione”.

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Umbria bella e sicura, la Lega torna in piazza nel fine settimana

Nel fine settimana la Lega Altotevere torna tra la gente aderendo alla “gazebata” “Umbria bella e sicura”. Tanti i banchetti Lega che occuperanno i centri dei principali comuni altotiberini, come dichiarato dal Segretario cittadino di Città di Castello Giorgio Baglioni e dai Commissari di San Giustino e Citerna, rispettivamente Corrado Belloni e Manuela Puletti. “Finalmente torniamo tra la gente come è nel dna del nostro partito – spiegano i tre esponenti leghisti –  Questo fine settimana saremo presenti a Città di Castello in piazza Matteotti sia Sabato che Domenica con orari 10/ 13 e 16/19, a San Giustino, in piazza del comune, Sabato e Domenica dalle 9,30/12,30 e 15,30/18,30 e a Citerna, in Viale Italia, Sabato pomeriggio dalle 16 alle 18,30. Questo fine settimana – conclude Baglioni  –  è un appuntamento importante in cui la Lega  e le sue sezioni saranno presenti sul territorio per parlare della situazione politica e raccogliere adesioni: all’immobilismo di questo Governo PD-M5S noi rispondiamo con i nostri gazebo e con l’attivismo degli iscritti in costante crescita, per ribadire le nostre proposte per il Paese, per il nostro territorio e per l’Umbria, confrontandoci con la gente nell’attesa che questo Governo innaturale tolga il disturbo e finalmente gli elettori possano tornare ad esprimersi”

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Coronavirus, fase tre. Bacchetta “un nuovo positivo “statistico” per via del ricovero a villa Muzi. tutti negativi i tamponi effettuati sugli operatori della Muzi Betti

Coronavirus, fase tre. dichiarazione del sindaco di città di castello: la buona notizia di un guarito. un nuovo positivo “statistico” per via del ricovero a villa muzi. tutti negativi i tamponi effettuati sugli operatori della muzi betti

“C’è una buona notizia, legata al fatto che una delle persone positive oramai da lungo tempo è risultata finalmente negativa all’ennesimo tampone”, ha affermato il sindaco Luciano Bacchetta in apertura della comunicazione sulla Fase 3 dell’emergenza da Covid 19, nel dirsi “molto contento” della novità di giornata. “Oramai le persone positive sono pochissime e le loro condizioni stanno velocemente volgendo al meglio, per cui speriamo di avere presto buone notizie”, ha aggiunto il primo cittadino. “A Città di Castello abbiamo comunque il dato statistico di una nuova positività”, ha dichiarato Bacchetta, spiegando come si tratti di “una persona residente nell’est europeo, che oggi si trova a Villa Muzi, la struttura che la Regione ha voluto per gestire i casi di positività non particolarmente gravi”. “Questa persona non è di Città di Castello, è residente altrove ed era tornata dal suo Paese natale, quindi i rischi sono molto pochi”, ha osservato il sindaco, nel precisare che la sua presenza nel territorio la faccia risultare statisticamente nel conteggio riferito a Città di Castello.  “Il contesto complessivo ci fa ben sperare, come accade in tutta l’Umbria e nel resto d’Italia”, ha evidenziato Bacchetta, nel dare notizia del fatto che “sono stati rifatti tutti i tamponi ai dipendenti di Muzi Betti per un eccesso, giusto, di zelo, in quanto la struttura è particolarmente sensibile ed esposta a più rischi di altre realtà”. “I tamponi sono stati tutti negativi, un fatto che va sottolineato, perché è molto importante”, ha chiarito Bacchetta, nel rimarcare come “l’impostazione che Muzi Betti ha tenuto in relazione a questa vicenda è stata assolutamente ineccepibile”. “Voglio fare loro di nuovo i complimenti, perché aver fatto ancora i tamponi agli operatori sanitari è un fattore di ulteriore sicurezza per gli ospiti di quella struttura”. “Le cose stanno volgendo sempre più al meglio – ha osservato il sindaco – dobbiamo aspettare che termini questa fase legata ad alcune positività non recenti, che non hanno prodotto nuovi casi”. “Anche se il virus è difficilmente prevedibile, timidamente possiamo azzardare a dire che per adesso l’Asl ci dice che non ci sono segnali di ipotetici nuovi contagi”. “Dobbiamo stare sempre allerta, ma il contesto nel quale ci troviamo a vivere oggi può essere più sereno che nel recente passato”, ha concluso Bacchetta.

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Protocollo d’Intesa per il rafforzamento della sicurezza sui luoghi di lavoro e per la prevenzione delle malattie professionali

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La massima prevenzione ed il contrasto al fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali nell’intero territorio umbro: questi gli obiettivi del Protocollo d’intesa regionale per il rafforzamento della sicurezza sui luoghi di lavoro, nei settori a più alto rischio infortunistico e tecnopatico, firmato stamattina fra i principali soggetti pubblici e privati coinvolti nello specifico settore.


Tra i firmatari, il Prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, il Prefetto di Terni, Emilio Dario Sensi, la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, i Questori di Perugia e Terni e i Comandanti Regionali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, il Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, il Presidente ANCI Umbria, l’Ispettore Interregionale del Lavoro, le Direttrici Regionali Inail e Inps, il Presidente di Confindustria Umbria, il Presidente della Camera di Commercio di Perugia e di Terni, i Segretari Generali Regionali di CGIL, CISL e UIL ed i Presidenti delle Associazioni degli Agricoltori e dei Costruttori Edili della regione, oltre ai rappresentanti dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro delle ASL Umbria 1 e 2.


L’Atto di Intesa si inserisce nel quadro delle iniziative messe in atto per innalzare gli standard di sicurezza e di salute nei diversi contesti lavorativi, di maggior rilievo, soprattutto, nell’attuale fase di ripresa delle attività economiche e produttive, successiva al lockdown conseguente all’emergenza epidemiologica da Covid-19.
In tale cornice, difatti, si colloca anche la recente e positiva esperienza delle attività di supporto, orientamento e vigilanza delle imprese, esperite dai c.d. “Nuclei ispettivi a composizione mista”, istituiti dalla Prefettura lo scorso mese, per assicurare l’osservanza delle misure di contenimento della diffusione del virus Covid-19, contenute nei Protocolli di sicurezza degli ambienti di lavoro, sottoscritti tra il Governo e le Parti sociali.


Tale positiva esperienza, connotata dalla sinergica collaborazione dei soggetti pubblici deputati all’ attività di verifica e controllo in materia di sicurezza, è risultata proficua anche per il più amplio progetto operativo posto alla base del Protocollo d’Intesa firmato quest’oggi fra i soggetti, pubblici e privati, a vario titolo competenti nel settore.
Con lo strumento pattizio, infatti, si è proceduto alla formalizzazione, in unico documento ed in un’ottica unitaria e coordinata, degli impegni di tutti gli attori interessati, con l’intento di favorirne la collaborazione integrata e sinergica e, pertanto, prevenire e contrastare, in maniera più efficace, i fenomeni di rischio. Ciò attraverso – innanzitutto – la diffusione della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro, l’implementazione delle attività di formazione ed educazione oltre alla condivisione delle risultanze delle attività esperite da ciascuna componente del sistema nell’ambito delle proprie competenze.


Difatti, le parti firmatarie hanno convenuto di potenziare al massimo l’attività di sensibilizzazione, informazione e formazione dedicata a tutti gli attori del mondo del lavoro, in specie nei settori maggiormente interessati dal fenomeno infortunistico, anche attraverso la preziosa collaborazione di Enti qualificati, quali l’Università degli Studi di Perugia e gli operatori economici dotati di un elevato know-how in materia, in modo da diffonderne capillarmente indicazioni e buone pratiche fra le imprese regionali.
Si è addivenuto, altresì, di intensificare la raccolta di dati condivisi fra i diversi soggetti, pubblici e privati interessati alla problematica, al fine di favorire la realizzazione di un sistema integrato di scambio informativo che vada ad efficientare l’attività di prevenzione e di vigilanza a tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro, in pieno raccordo operativo e funzionale interistituzionale, evitando gravose duplicazioni e dispersioni di risorse e strumenti.


Quanto al metodo di lavoro, è stata prevista la costituzione, presso la Prefettura – U.T.G. di Perugia, di un “Tavolo di coordinamento permanente per la sicurezza e la prevenzione degli incidenti”, quale luogo di condivisione e di promozione di iniziative in materia, composto dai rappresentanti di tutte le Istituzioni e dalle parti sociali coinvolte, con il principale compito di assicurare il monitoraggio costante dei fenomeni concernenti l’infortunistica e la prevenzione delle malattie professionali.
Il Prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, nel ringraziare tutti i sottoscrittori, ha sottolineato l’importanza e la valenza strategica dell’odierno Protocollo d’intesa, che mira ad implementare l’azione congiunta degli operatori, pubblici e privati, mediante una forte collaborazione e condivisione delle proprie competenze ed azioni, con l’obiettivo di incrementare l’efficacia della prevenzione e la capillarità degli interventi a livello di singole imprese del territorio, contribuendo a definire in maniera più compiuta il “sistema sicurezza sui luoghi di lavoro”.

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Umbertide cambia: crisi della maggioranza, nei fatti

Anche dall’ultimo Consiglio è emersa la crisi politica e amministrativa della maggioranza. Immobilismo, mancanza di idee, caduta del confronto politico certificano la fine anticipata della Giunta. C’è bisogno di una svolta.  

Ormai è chiaro ai cittadini umbertidesi, che possono vedere finalmente in diretta il Consiglio comunale, quali sono le forze in campo e qual è la reale situazione amministrativa. 

Le opposizioni di Umbertide cambia, Pd e M5S propongono progetti e controllano severamente la maggioranza che non risponde ed evita anche un minimo di dialogo. Insomma, il Consiglio è diventato un monologo delle opposizioni, i silenzi assordanti dei consiglieri di maggioranza, come del resto i loro scomposti attacchi personali, sono inspiegabili: mancanza di idee oppure difficoltà politica o voluta inerzia che copre il niente? Del resto, gli stessi Consigli comunali vengono convocati solo per esclusiva richiesta delle opposizioni.

Gli assessori, poi, non parlano e non agiscono, piegati come sono al diktat del Sindaco. Le commissioni consiliari non vengono convocate, se convocate solo per obbligo regolamentare con decisioni prese altrove. Per esempio, ci sono importanti progetti di deliberazione del luglio 2018 (regolamento sulla salubrità) e del luglio 2019 (regolamento sui fitofarmaci) presentati dalle opposizioni che non sono stati nemmeno portati a conoscenza degli uffici e delle commissioni. Vengono bocciati strumenti di alta amministrazione, che tutti i Comuni efficienti hanno assunto, come il Bilancio ambientale e il bilancio sociale presentati nell’ultimo Consiglio, che aiuterebbero a governare in modo programmato.

Quello che manca appunto a questa Giunta. Durante il Covid 19 è stata rifiutata qualsiasi collaborazione delle opposizioni, che avevano chiesto semplicemente, come avviene dappertutto secondo le regole democratiche, una Conferenza dei capigruppo alla presenza del Sindaco per confrontarsi. Questo spiega il rifiuto totale della Giunta di costituire un Fondo straordinario per famiglie e imprese proposte dalle opposizioni in modo unitario, benché le risorse finanziare date dal governo nazionale ci siano.

A maggio sono arrivati altri 274mila euro, mentre, parallelamente, si tagliano da parte della Giunta Carizia i trasporti pubblici (come confermato nell’ultimo Consiglio) e la pressione fiscale, con il massimo dell’IMU/Tasi e dell’addizionale Irpef, ha raggiunto il punto più alto della storia umbertidese.

Insomma, il livello di confronto democratico e il livello di gestione amministrativa si è clamorosamente abbassato. E questo preoccupa, perché allo stesso tempo, non è cambiato nemmeno il modo di governare. Le nomine negli enti e aziende gestiti e/o partecipati dal Comune sono tutte politiche e di parte, senza guardare alle competenze. Regna la vecchia partitocrazia. Come prima.  

Questo volevano i cittadini quando hanno prestato il consenso a questa coalizione leghista e di destra? Occorre una svolta, a partire da una crisi di Giunta che oggettivamente esiste.

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Prestigioso riconoscimento per la Fondazione Villa Montesca: su Amazon Prime Video il documentario “Coming From” prodotto dalla Fondazione

Il film documentario “Coming From” diretto da Alfredo Federico, regista e produttore leone d’oro al Festival di Berlino, e Alessandro Minestrini, già allievo del corso “Video-Maker” della Fondazione è stato inserito nella lista della piattaforma Amazon Prime Video, che conta milioni di utenti. Il Film prodotto dalla Fondazione Hallgarten-Franchetti è già stato presentato all’International Film Festival MyArt a Cosenza nel 2017 e premiato per la categoria “Umbria in Celluloide” del PerSo – Perugia Social Film Festival nel 2016. Il Film è stato realizzato nell’ambito del progetto Smile “Supporting motivations to Intervene on Learning and Experience” finanziato con il sostegno del Lifelong Learning Programme della Commissione Europea.
“Coming from” è un documentario che racconta una esperienza della Fondazione che ha coinvolto i bambini rom in un percorso per la scolarizzazione attraverso il Metodo Hallgarten-Montessori promuovendo attraverso il dialogo, l’incontro e lo scambio tra culture in vari Paesi dell’Europa e l’inclusione scolastica dei settori più fragili della società . La Fondazione non è nuova a questo tipo di prodotti destinati anche al grande pubblico e i suoi documentari e racconti filmati hanno sempre suscitato un notevole interesse. Ricordiamo “Città di Castello” che racconta la storia della nostra città ed “Una visione condivisa” docu- fiction dedicata alla biografia dei Baroni Franchetti. “È un riconoscimento importante” ha dichiarato il presidente della Fondazione Angelo Capecci “che testimonia il ruolo ormai nazionale che Villa Montesca ha assunto nella diffusione della cultura e della educazione europea. Amazon Prime è un potente strumento di diffusione che può raggiungere un pubblico molto vasto e far conoscere i progetti della fondazione anche ai non specialisti”. Soddisfazione è stata espressa anche dal Sindaco Luciano Bacchetta. “L’amministrazione comunale” ha detto il Sindaco “ha promosso il Centro Studi Villa Montesca trasformandolo in fondazione, proprio per chiedere agli amministratori di accompagnare oltre allo specifico ambito educativo, il vasto processo di conoscenza del nostro territorio e le sue tradizioni, in particolare quelle legate alla storia straordinaria di Alice e di Leopoldo Franchetti.

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E78 Due Mari: Marco Casucci (Lega) “E’ il momento di portare a compimento questa fondamentale arteria”

Invito l’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture Ceccarelli a muoversi nei confronti del Governo ed il ministro De Micheli a prendere atto dello stato dei lavori della strada “Due Mari”, E78 Grosseto – Fano, bloccati da troppo tempo nel tratto della Valtiberina. Intendo abbattere il muro di si l enzio che circonda quest’opera. E’ nell’interesse di tutti che la Valtiberina, che continua a pagare un gap infrastrutturale inammissibile, abbia gli adeguati e moderni collegamenti con il resto della provincia di Arezzo e della Toscana -dichiara il C onsigliere regionale Marco Casucci (Lega) – E’ il momento di portare a compimento la “Due Mari” in quanto fondamentale per la circolazione e lo sviluppo economico della Toscana e dell’Italia centrale. Da più parti, istituzionali e politiche, arrivano appelli per portare a termine quest’opera infrastrutturale di cui si parla da decenni”.

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