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Pietralunga – “Not(t)e sotto la Rocca” apre la stagione estiva nel Borgo

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E’ iniziata a ritmo di musica l’estate 2020 a Pietralunga. Per celebrare la 26esima festa della musica europea, la Pro loco, con il patrocinio del Comune, ha organizzato “Not(t)e sotto la Rocca”, un evento all’aperto all’insegna del divertimento in tutta sicurezza.

“Questa iniziativa deve essere il simbolo della nostra ripartenza, necessaria per superare i difficili mesi passati – commenta l’assessore al turismo Federica Radicchi -. Tutto si può fare con attenzione, responsabilità e rispetto reciproco, stessi principi che tutti insieme abbiamo dimostrato in questa occasione. Un particolare ringraziamento ai pietralunghesi che hanno partecipato, dimostrando responsabilità civica e mettendo in atto tutte le misure di contenimento del Covid-19, ancora necessarie in questo periodo. Grazie alla “Street Band” e al loro debutto dopo un lungo periodo di inattività forzata. I ragazzi hanno animato il nostro Borgo, che per primo in Umbria li ha visti esibirsi dopo il lockdown. Un sentito ringraziamento alla Pro loco e al suo presidente Roberto Polidori non solo per aver da subito accolto l’iniziativa, ma per aver organizzato, come sempre, il tutto alla perfezione”.

L’estate è appena iniziata e a Pietralunga sono numerosi gli eventi messi in calendario dall’Amministrazione comunale con la collaborazione di due grandi associazioni del Paese.

“Si tratta – continua l’assessore – di due importanti realtà del territorio: la Pro loco, con la quale abbiamo elaborato una serie di appuntamenti all’insegna del divertimento e dell’intrattenimento, ma anche della cultura e l’Associazione Valle del Carpina, con la quale si è lavorato per strutturare un calendario concentrato sulla natura e sulle nostre tipicità. L’instaurarsi di questa collaborazione era un mio obiettivo, perché sono convita che fare politica significhi mettersi a disposizione del territorio, dialogare e instaurare rapporti proficui come questi. Un grazie particolare va alla dottoressa Samantha Citti, dal 1° luglio nuova responsabile del settore turismo del Comune, che si è resa sin da subito disponibile a sposare la mia iniziativa”.

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Partito il progetto “ETitelefonoacasa”

E’ partito mercoledì scorso, 17 giugno, il nuovo servizio “ETitelefonoacasa” realizzato dall’Associazione tifernate MEDEM e ASTRA APS di San Giustino e sostenuto dagli assessorati alla Politiche Sociali e alla Cultura dei comuni di Città di Castello, nelle persone di Luciana Bassini e Vincenzo Tofanelli, del comune di San Giustino, nelle persone di Andrea Guerrieri e Milena Crispoltoni, e di Pietralunga, nella persona di Federica Radicchi.
Cuore del servizio è il portale www.etitelefonoacasa.it, appositamente realizzato, da cui è possibile prenotare diversi servizi telefonici (completamente gratuiti): si può richiedere, per se stessi o per altri, la lettura al telefono di favole, poesie, racconti, oppure inviare una sorpresa a qualcuno, magari per particolari ricorrenze.
Una volta raccolte, le richieste vengono smistate alla squadra di lettori che provvedono ad effettuare le telefonate nella data e ora prescelta.
Attorno al sito sono presenti anche la pagina Twitter e Facebook (questa ha raccolto 250 like in pochi giorni).
In questi primi giorni sono state già raccolte circa 50 richieste di telefonate, la maggior parte riguardano poesie e, soprattutto, auguri di compleanno, per persone lontane, o semplicemente per fare una sorpresa con una lettura. Le richieste provengono da tutta Italia, ma anche dall’estero con una telefonata, già fatta, a Parigi.
L’attività, in questa prima fase, proseguirà fino al 31 luglio per poi valutarne i risultati.
www.etitelefonoacasa.it

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Progetto mura urbiche presto in commissione assetto del territorio, proposto un attraversamento lungo il ninfeo e anche sul Tevere verso la montesca

Presentato nei giorni scorsi in Commissione Assetto del territorio il progetto dell’ultimo tratto delle mura urbiche di Città di Castello Coronavirus, non ancora interessato dalla riqualificazione. Luca Secondi, assessore ai Lavori Pubblici, ha spiegato che “l’intervento riguarda il tratto tra Palazzo Vitelli a Sant’Egidio fino al Liceo Classico Plinio Giovane. “E’ un progetto da un milione e mezzo, ce ne è un altro in divenire di un importo similare che è nella podestà organizzativa della Soprintendenza. Siamo al progetto esecutivo, a breve ci sarà la gara. Pensiamo di reinvestire in zona il ribasso. Si conclude con questo restyling il lavoro sul ring murario, che rappresenta un grande pregio del nostro centro storico e un elemento di valorizzazione dell’impronta artistica delle nosttre architetture urbane”. 

Stefano Torrini, dirigente dei Lavori Pubblici, ha spiegato: “L’intervento riguarda anche una porzione del giardino dove c’era una caldaia essendo pericolante. L’ultima parte sarà curata in toto dalla Soprintendenza. Siamo in attesa dell’autorizzazione sismica da parte della Regione. Si procederà all’eliminazione di tutte le essenze arboreee infestanti e il consolidamento e restauro della maglia muraria con piccoli interventi di reintegro in laterizio mancante. L’opera prevede anche la realizzazione dell’illuminazione radente delle mura in tutto il tratto restaurato. All’interno di Palazzo Vitelli nella ex centrale termica, verranno inoltre realizzati i bagni pubblici a servizio del parco e verrà consolidata tramite la realizzazione di micropali la montagnola, adiacente al palazzo che esercita una forte spinta sia sul palazzo che sulla fontana/ninfeo”.

“Il progetto mi sta molto a cuore” ha detto Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme “ci sono finanziamenti anche per terminare l’opera con la porzione di San Giacomo? Le mura possono diventare una porta di accesso e di conoscenza del centro storico anziché respingere come da loro funzione storica. Si era prospettata la possibilità di adoperare come quinta di passaggio la strada all’altezza del ninfeo e degli orti Rondinelli-Vitelli nel punto dove si innesta la Scatorbia. Dovrebbe essere inquadrata anche nell’ottica del trasferimento del liceo nella sede dell’Itis. Si potrebbero riqualificare con il ribasso le scale di via delle Giulianelli.

Invito a rivedere la progettazione alla luce di una maggiore fruibilità anche nell’ottica della modifica alla convenzione con l’Edarco per i parcheggi. Valutiamo per dare maggiore accessibilità”. Anche Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha chiesto tempistiche e certezze sul recupero della parte mancante: “Con i lavori progressivi abbiamo mura di colori diversi, pensiamo ad un modo di armonizzare le gradazionedi grigio”. Anche Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha chiesto informazioni su tempi e progetto del torrione di San Giacomo. Il presidente della Commissione Luciano Tavernelli (Pd), ha riproposto “l’itinerario che interessa Parco Vitelli lambisce il cosiddetto portico delle Virtù all’interno del Parco e percorre in buona parte il percorso del ramo segreto del torrente Scatorbia e presenta altri due sviluppi, a est il tema dell’attraversamento pedonale della linea ferroviaria ed ad ovest dello scavalcamento sempre pedonale del Tevere.

In relazione al progetto potrebbe esserci ’ipotesi di andare a realizzare un Grande Sentiero Urbano, GSU, che interessa l’area degli orti Vitelli, e ripristina le antiche aperture delle mura perimetrali del giardino. Il percorso si colloca in continuità con la sentieristica più estesa e darà una coerenza, una lettura più chiara dei percorsi pedonali, molti dei quali sono solo in linea d’aria ma non percorribili, come quelli che dal Cinema Eden arrivano al Teatro comunale e quindi al parcheggio Ansa del Tevere”. In questo senso ha depositato un’osservazione al PUMS per la realizzazione di un ponte ciclopedonale sul Tevere, di collegamento tra la sponda sinistra margine ovest del Parco Alex Langer e la sponda destra in prossimità del maneggio Il Boschetto”.

La struttura collegherebbe attraverso un percorso esclusivamente ciclopedonale il centro storico e Piazza Gabriotti con il Parco Ansa del Tevere e quindi la zona della Montesca in un tempo stimato di 30 minuti a piedi, ricollegandosi alla sentieristica esistente che attraversa le colline ovest di Città di Castello. Metterebbe poi in comunicazione attraverso il viale alberato dei pioppi che dal Parco Langer conduce al Tevere un altro viale anch’esso di pioppi che segue la linea dell’opera idraulica progettata e realizzata da Leopoldo Francetti. Successivamente attraversata la strada provinciale aretina ed entrando dentro il parco dal cancello sud e sarà possibile arrivare alla villa e al Parco della Montesca lungo un sentiero a gradoni, mosaicato in pietre di fiume per i pedoni oppure attraverso il vecchio percorso delle carrozze per le bici.

L’itinerario, molto suggestivo passa in prossimità della ghiacciaia, uno dei luoghi più freddi dell’intera zona, proprio per soddisfare l’esigenza di mantenere anche nel periodo estivo neve e ghiaccio raccolti in inverno. Vittorio Morani, capogruppo del PSI, si è rallegrato per la realizzazione dei servizi igienici ed ha appoggiato la realizzazione del percorso attraverso il parco”. Nella replica Secondi ha detto: “Sono d’accordo con la mobilitàò dolce da est ad ovest dentro le mura. I lavori sono già stati pensati in fase di esecuzione con le risorse di un eventuale ribasso di gara che verosimilmente ci sarà per circa 200mila euro”. Torrini ha aggiunto: “La Soprintendenza investirà nel tratto tra il liceo classico e il Bastione.

I tempi di esecuzione sono di sei mesi da capitolato e sulla colorazione del manufatto le decisioni stanno alla Soprintendenza. I bagni saranno nell’ex caldaia e l’illuminazione sarà con fari a terra, quindi scenica non finalizzata alla viabilità. Sui tempi attendiamo la Soprintendenza”.  ” 

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Montone – Il Museo di San Francesco ha riaperto le porte al pubblico

Il Museo di San Francesco a Montone ha riaperto le porte al pubblico dopo il periodo di chiusura forzata, causa emergenza sanitaria dal mese di marzo.

“Accogliamo i visitatori nel completo rispetto di tutte le vigenti norme in materia di sicurezza e igiene anti Covid-19, con cartellonistica adeguata alle esigenze di visita e stazioni con igienizzanti gel in più punti del percorso espositivo – spiega Elisa Minchielli, responsabile di Sistema Museo che gestisce il San Francesco -. Il Museo è dotato di un protocollo di sicurezza che stabilisce le modalità di accesso, consentito solo con l’uso di dispositivi di protezione individuale e regolato per mantenere il distanziamento. L’ingresso è vietato ai visitatori con sintomi influenzali. Il percorso di visita è definito e segnalato: ciò consente il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro”.

Il Museo, per il periodo di giugno, sarà aperto il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.30. 

Nei mesi di luglio, agosto e settembre il Museo sarà visitabile, oltre al sabato e alla domenica, anche il venerdì, sempre negli stessi orari di giugno.

E’ possibile, inoltre, effettuare visite fuori dall’orario di apertura su prenotazione.

Tutte le informazioni sono disponibili sui siti internet www.umbriaterremusei.it e www.sistemamuseo.it, per ulteriori precisazioni si può telefonare al numero 075 9306535 oppure scrivere all’indirizzo email montone@sistemamuseo.it.

Per saperne di più, curiosità sul Museo di San Francesco

Il complesso museale ha sede nella chiesa e nel convento di San Francesco. Da un monumentale chiostro si accede all’interno della chiesa, dove sono conservate tracce di affreschi risalenti al XIV-XVI secolo. La Pinacoteca ospita, tra le opere più prestigiose, il gruppo ligneo del XIII secolo rappresentante la Deposizione e il gonfalone di Bartolomeo Caporali raffigurante la Madonna della Misericordia.

CHIESA DI SAN FRANCESCO

Fondata intorno al 1300, la sua tipologia è quella tipica delle architetture degli Ordini mendicanti: forme semplici e lineari, unica navata con abside poligonale, copertura a capriate. Intorno al 1500 fu addossata, alla parete nord dell’edificio, la parte ampliata del convento.

La chiesa rappresenta il nucleo centrale del museo, conservando al suo interno numerosi affreschi prevalentemente a carattere votivo. I brani sopravvissuti degli affreschi più antichi, databili alla seconda metà del Trecento, fanno pensare che subito dopo l’edificazione della chiesa si pose mano ad un ampio intervento decorativo. Gli esiti più alti della decorazione della chiesa spettano però al secolo successivo, quando l’edificio divenne la chiesa di famiglia dei Fortebracci che generosamente contribuirono al suo abbellimento, fornendola di altari, suppellettili e dipinti. Nella chiesa sono presenti anche pregevoli opere lignee, quali il bancone dei magistrati con motivi ad intarsio ispirati alle “grottesche”, il coro ligneo e il pulpito.

PINACOTECA COMUNALE

La raccolta comprende un gruppo di dipinti datati tra il XVI e XVIII secolo, provenienti dalle chiese di Montone, testimoni dei rapporti del borgo con Perugia e Città di Castello. La Deposizione lignea è tra le opere di maggior pregio. I quattro componenti di cui è composta facevano forse parte di un gruppo di cinque figure, con Cristo, la Vergine, San Giovanni Evangelista, San Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo. Fra le tele seicentesche la più notevole è quella raffigurante Sant’Antonio di Padova con il Bambino. La famiglia cui fu legata la fama di Montone è illustrata nei due alberi genealogici che rappresentano la discendenza Fortebracci. Consistente e degna di nota è la cospicua raccolta di opere tessili, varie nei materiali e nei colori, eseguite con tecniche elaborate e fantasiosi motivi floreali. Si tratta di paramenti e apparati liturgici.

SEZIONE ARCHEOLOGICA

La sezione archeologica raccoglie testimonianze di un ritrovamento di una villa romana del II secolo d.C. nei pressi di Santa Maria di Sette. Gli ultimi scavi hanno portato alla luce numerosi frammenti di tegole e coppi, pezzi di dolia e di anfore, frammenti di ceramica nera, una bella moneta d’argento, tessere di mosaico in marmo nero. Dai dati raccolti si può pensare che si trattasse di una villa servile di dimensioni medio-grandi, che si sviluppava a mezza costa con una serie di terrazzamenti e di proprietà di un ricco ed illustre personaggio di cui purtroppo non si conosce il nome.

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Simone Cumbo inserito nell’Enciclopedia dei Poeti Italiani Contemporanei 2021 

All’edizione del Premio Internazionale Il Federiciano, il più importante in Italia per numero di iscritti che dà vita al Paese della Poesia, i presidenti di giuria Alessandro Quasimodo (figlio di Salvatore Quasimodo) e Giuseppe Aletti hanno deciso di selezionare il poeta tifernate Simone Cumbo, per l’inserimento nell’Enciclopedia dei Poeti Italiani Contemporanei 2021 che sarà pubblicata a fine novembre.

Un riconoscimento importante per il poeta tifernate che ha appena pubblicato la raccolta ¨Cronache dal nuovo mondo-la poesia al tempo della pandemia.¨

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Consiglio comunale approva ODG di Umbertide Cambia su emergenza educativ


C’è un’emergenza educativa che fa affrontata. L’approvazione da parte del Consiglio comunale, all’unanimità, dell’Odg di Umbertide cambia permette l’organizzazione di un Piano straordinario sul sostegno educativo e sportivo in estate e a settembre. Bisogna essere pronti anche con la riapertura delle scuole e ad offrire un sostegno alle società sportive.
«C’è un’emergenza educativa che sfugge ai più. Anche ad Umbertide è necessario prepararci fin da subito alla ricostruzione di un tessuto sociale e di relazioni in cui bambini, ragazzi e adolescenti ritrovino la normalità di vita». Con questo spirito “Umbertide cambia” attraverso il suo consigliere comunale Gianni Codovini ha portato all’attenzione del Consiglio un Ordine del giorno, votato all’unanimità, su “Attività estive e sostegno educativo. Un piano comunale straordinario per l’infanzia e l’adolescenza”. Legandosi alla risoluzione regionale presentata dai civici di Andrea Fora nel Consiglio regionale, Gianni Codovini ha sottolineato la proposta dei servizi educativi articolata per le diverse fasce d’età: servizi educativi anche sperimentali per la fascia 0-6; centri estivi per la fascia 3-14. I centri estivi potranno essere organizzati anche valorizzando tutta la ricca rete di esperienze del volontariato, della cooperazione sociale e dell’associazionismo laico e cattolico, dei campus privati, della rete degli oratori e dei GREST. Nello specifico “Umbertide cambia” ha avanzato un Piano sistematico che coinvolga, con una nuova convenzione (integrativa del contratto di locazione), gli spazi per la gestione estiva delle attività rivolte ai bambini, in particolare dell’attuale e temporanea sede dell’asilo nido presso la Parrocchia di Santa Maria della Pietà; nonché dei locali della Chiesa di Cristo Risorto dove attualmente e temporaneamente ha sede la Scuola materna di Via Morandi; la ridefinizione degli spazi relativi alle suddette attività ludico-didattiche del Parco Pineta Ranieri (e della stessa Pineta Ranieri), del parco-palestra delle Scuole dell’Infanzia Garibaldi, degli spazi aperti della Scuola Mavarelli-Pascoli in cui insiste il Centro Youspa e Lucignolo, già operativo. Senza dire poi la necessaria preparazione per la riapertura delle scuole a settembre, come richiesto anche dai dirigenti scolastici incontrati peraltro dalla Giunta.
Inoltre, come aggiunge il direttivo di “Umbertide cambia”, al Piano presentato in Consiglio va integrata una particolare attenzione per le società sportive, che vivono già le difficoltà legate al pagamento delle quote sociali.
Come finanziare il Piano per l’emergenza educativa e per coprire le attività delle società sportive?
Gianni Codovini fa riferimento «al nuovo finanziamento di 274.242 euro (Fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali) che il Governo ha trasferito al Comune di Umbertide il 28 maggio scorso. Nonché si tratta di prelevare dal Fondo di riserva, già coperto per legge. Ci vuole la volontà politica di farlo e soprattutto le idee, che ora ci sono con l’approvazione all’unanimità dell’Odg di “Umbertide cambia”. Bisogna farlo ora, non fra due mesi – conclude Gianni Codovini. È questione di emergenza e risposte rapide, impedite dall’immobilismo di questa Giunta».

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San Giustino: dal 29 giugno aperti i centri estivi per bambini da 3 a 5 anni. L’Assessore Guerrieri: “Importante opportunità di socializzazione

Il Comune di San Giustino ha messo a punto un piano operativo per garantire, in questa estate 2020 segnata dall’emergenza epidemiologica da COVID19, attività di aggregazione, educative e ludiche per i bambini dai 3 ai 5 anni.
Spiega l’assessore con delega alle politiche sociali Andrea Guerrieri: “Nonostante le difficoltà dovute all’urgenza e alle problematiche nell’organizzazione, come amministrazione comunale ci siamo impegnati per ampliare l’offerta dei centri estivi e garantire uno spazio di socializzazione in piena sicurezza anche per i più piccoli.”
“Già dal 15 giugno – continua Guerrieri – sono stati attivati i centri estivi grazie al vivacissimo tessuto del privato sociale e dell’associazionismo sportivo che da sempre contraddistingue la nostra comunità. L’attivazione di questo ulteriore servizio è volto sia a sostenere le famiglie, che con la piena ripresa delle attività lavorative non hanno possibilità di seguire i propri figli, sia ai bambini per concedere loro un importante spazio di aggregazione e socializzazione, dopo mesi di sospensione delle loro attività educative e ludiche dovute al lockdown.”

Il centro estivo “L’Isola che non c’è”, seguito da ASAD con l’utilizzo di operatrici professionali, sarà quindi attivo dal 29 giugno al 7 agosto per sei settimane e suddiviso in due sedi, San Giustino e Selci-Lama. L’orario di svolgimento sarà dalle 8.00 alle 13.00 dal lunedì al venerdì. Tutte le informazioni riguardanti il progetto educativo e le sue modalità di svolgimento, oltreché la relativa modulistica per presentare la domanda d’iscrizione, sono disponibili nel sito www.comune.sangiustino.pg.it. Le domande potranno essere presentate fino al 25 giugno inviandole all’indirizzo di posta elettronica comune.sangiustino@postacert.umbria.it o a mano presso l’Ufficio Protocollo del Comune di San Giustino.
Nel modulo di iscrizione è possibile indicare la preferenza della sede dove frequentare il cento estivo oltre all’ordine di preferenza del turno di svolgimento fra i tre disponibili.

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Rievocazione storica della Repubblica di Cospaia: Milena Ganganelli Crispoltoni “appuntamento rimandato al 2021”


‘Sarebbe stata ancora una volta festa!
Per il 21 giugno 2020, come avviene oramai da alcuni anni, l’Amministrazione Sangiustinese aveva da tempo in programma di organizzare una giornata per la Rievocazione storica della Repubblica di Cospaia con l’intento di ritornare a quella che è la storia del tutto unica e particolare di questo borgo Sangiustinese che per quasi 400 anni fu Repubblica, forse la più piccola del mondo, e i cui abitanti convissero pacificamente senza alcuna legge scritta.


“Nell’incontro svolto a febbraio -dichiara Milena Crispoltoni, Assessore alle Politiche Culturali-era stata presentata alle Associazioni del Territorio la proposta di un loro coinvolgimento insieme alla Scuola e a privati cittadini che amano Cospaia e la sua storia, al fine di organizzare, all’interno della giornata del 21 giugno, dei momenti di aggregazione; a tal proposito era nata l’idea di una caccia al tesoro basata proprio sulle peculiarità storiche, geografiche e su quello che fu il vissuto di questo piccolo borgo da dove partì la coltivazione del tabacco che poi, lungo il tempo, si estese a tutta la nostra Valle.

Una caccia al tesoro, che avrebbe visto protagonisti Cittadini Sangiustinesi e non, alla quale sarebbe poi seguita la classica merenda insieme per celebrare questa che, dal 2014, è entrata a far parte del Calendario Regionale delle rievocazioni storiche. Negli anni precedente-continua l’Assessore Crispoltoni-semplici ma sentite iniziative, come la camminata sul sentiero del contrabbandiere, la proclamazione in ottava rima della storia di questa piccolissima Repubblica, sorta per uno sbaglio dei cartografi nel tracciare i confini, il consumare insieme il “merendino” hanno registrato numerosi partecipanti, alcuni dei quali da fuori Territorio.
Quest’anno, in un tempo particolare come quello che abbiamo appena vissuto e che ci auguriamo di poterci lasciare alle spalle, abbiamo cambiato i programmi.
L’Amministrazione, infatti, uscirà con dei manifesti, ma anche con la speranza di poter celebrare in maniera adeguata il prossimo anno, lavorando in sinergia con le varie Componenti territoriali.
Cospaia deve essere ricordata e valorizzata, proprio per la storia che la rende unica”.
Appuntamento, quindi, al 2021.

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Mostra del fumetto 2020: Simone Bianchi Amazing Talent”, questo il titolo dell’evento che si terrà dal 12 settembre al 25 ottobre nella splendida cornice di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio

L’emergenza Covid-19 ha messo a dura prova tutti e tutto, dall’economia al turismo, dalla scuola alle famiglie, fino alla cultura in ogni sua forma. In questa situazione di grande difficoltà, dalla quale ancora oggi non siamo pienamente usciti, gli “Amici del Fumetto” di Città di Castello, capitananti dal presidente Gianfranco Bellini, sono orgogliosi di annunciare ufficialmente che Tiferno Comics 2020 si farà e sarà un’edizione “super” che la vedrà diventare “maggiorenne” con una mostra dedicata all’uomo di punta della Marvel Italia, il supereroe tra i supereroi: Simone Bianchi.

“Simone Bianchi – Amazing Talent”, questo il titolo dell’esposizione 2020, si terrà dal 12 settembre al 25 ottobre nella splendida cornice di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e avrà come intento quello di celebrare il sorprendente talento di questo straordinario illustratore apprezzato in tutto il mondo con oltre 200 opere dedicate ai più grandi supereroi internazionali.
Copertine, disegni preparatori, chine, quadri, opere in bianco e nero, acrilici, dipinti ad olio e 4/5 dipinti inediti, creati appositamente per Tiferno Comics 2020, potranno essere ammirati in un percorso espositivo che vedrà ogni sala omaggiare un supereroe o un tema ben preciso: da Spiderman a Wolverine, da X-Man a Nathan Never, da Thor agli Avengers fino a Star Wars… per una mostra che sicuramente farà sognare.

A conferma dell’importanza che questa mostra avrà a livello nazionale ed internazionale, questa mattina, sabato 20 giugno, si è già tenuta la conferenza stampa di anteprima alla presenza dei protagonisti 2020, ovvero l’illustratore Simone Bianchi, il curatore dell’esposizione Riccardo Corbò e tutti gli “Amici del Fumetto” di Città di Castello.
Sotto lo splendido loggiato di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, location della conferenza, erano presenti oltre ai tanti giornalisti, anche diversi nomi di spicco e autorità locali quali Vincenzo Tofanelli – Assessore alla Cultura di Città di Castello, Fabio Nisi – Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello e dell’Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, Giuliana Falaschi – Presidente GAL Alta Umbria e ASSOGAL Umbria, Cristian Goracci – Amministratore Unico di SO.GE.PU. e Lazzaro Gaudenzi Fiorucci – Presidente Farmacie Tifernati.

“La possibilità di dare continuità a Tiferno Comics anche in un periodo così difficile la si deve non solo all’impegno dell’instancabile squadra degli “Amici del Fumetto” di Città di Castello, ma anche a Vincenzo Mollica per aver messo sul piatto, come sempre, l’idea della tematica dell’esposizione” – ha dichiarato il Presidente Gianfranco Bellini. “La si deve inoltre a Riccardo Corbò, curatore della mostra, per la sua grande pazienza e competenza; allo stesso Simone Bianchi e alla sorella Gloria, non solo per la loro disponibilità e collaborazione, ma anche per aver capito da subito l’importanza che Tiferno Comics ha ormai a livello nazionale. Infine un ringraziamento speciale va a Fabio Nisi per aver permesso ancora una volta che Palazzo Vitelli a Sant’Egidio possa essere la splendida cornice della mostra e alle istituzioni tutte che, anche in un momento così delicato, sono venute incontro agli organizzatori con un sostegno materiale e “spirituale”. Tiferno Comics forse sarà una delle poche mostre del fumetto che verranno organizzate in questo difficile 2020 e se ciò sarà possibile, sarà in gran parte merito di tutte le persone citate”.

“Non mi sarei mai immaginato di poter allestire una mostra di questa portata, sia per la bellezza del luogo che le farà da cornice, sia per la mole di lavoro che vi è dietro la sua organizzazione – ha dichiarato Simone Bianchi. “In esclusiva per Tiferno Comics, per omaggiare proprio Città di Castello, ho pensato anche di creare 4/5 opere inedite che la riguardano; in primis una versione de “Lo Sposalizio della Vergine” reinterpretato a mio modo con i “miei” supereroi. Un lavoro lungo e complesso che spero possa sorprendere me e il pubblico. Sono veramente contento e onorato di poter esporre le mie opere in questa città, perché già ne sono rimasto affascinato”.

“Tiferno Comics è LA mostra del fumetto, nel senso che oltre alle stupende esposizioni che si sono susseguite negli anni, ha dalla sua parte anche la splendida location che arricchisce il tutto di un fascino ineguagliabile” – ha dichiarato il curatore della mostra Riccardo Corbò . “La magia che si respira a Città di Castello è fondamentale per la riuscita della mostra che, anche se ancora work-in-progress, so già che riuscirà ad incantare e a far sognare il pubblico”.

“L’Amministrazione Comunale è ben felice di collaborare con chi cerca di far ripartire la città a livello culturale, soprattutto se si tratta di manifestazioni di grande rilevanza come Tiferno Comics” – ha affermato l’Assessore Vincenzo Tofanelli. “Simone Bianchi inoltre è un artista eccezionale e spero che con i suoi supereroi possa contribuire a farci lasciare alle spalle il brutto periodo di cui purtroppo siamo stati testimoni”.

“Come presidente dell’Ass. Palazzo Viteli a Sant’Egidio sono felice di poter concedere in questo particolare momento storico lo splendido palazzo Vitelli agli Amici del Fumetto in tutta sicurezza e in conformità alle norme anti-covid, molto probabilmente anche con l’utilizzo di un’ulteriore scala di sicurezza.” – ha anticipato Fabio Nisi. “Tutto ciò dimostra che, con cautela, stiamo uscendo da questa brutta situazione di blocco”.

“Per il GAL Alta Umbria sapere che Tiferno Comics si farà è motivo di grande soddisfazione” – ha dichiarato Giuliana Falaschi. “Si tratta di una delle manifestazioni più importanti della regione e noi saremo sicuramente al suo fianco”.

“SO.GE.PU. ci sarà” – ha affermato Cristian Goracci – “perché tutto ciò che è cultura in questo periodo ha bisogno di una spinta, di un incoraggiamento, poiché si tratta di uno dei settori più colpiti dall’emergenza covid. Inoltre sono un grande appassionato della Marvel e sapere che Città di Castello ospiterà una mostra di tale importanza mi emoziona e mi rende estremamente orgoglioso”.

“Le Farmacie Tifernati vogliono essere sempre presenti con Tiferno Comics” – ha dichiarato Lazzaro Gaudenzi Fiorucci – “perché la sua importanza e qualità sono un vanto per Città di castello e per l’Umbria intera. Inoltre sono personalmente affezionato agli Amici del Fumetto sin dall’inizio dei loro sforzi e questo mi rende doppiamente contento di poter sostenere le loro straordinarie iniziative”.

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Aperte le iscrizioni per L’isola che non c’è”

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Sono aperte le iscrizioni al centro estivo “L’isola che non c’è” destinato a bambini che nell’anno scolastico 2019/20 hanno frequentato le classi 1°, 2° e 3° della scuola dell’infanzia. Le iscrizioni terminano giovedì 25 giugno 2020. Per accedere al servizio è necessario compilare il modello di iscrizione allegato e consegnarlo dal 20 al 25 giugno 2020 al Comune di San Giustino tramite mail al seguente indirizzo comune.sangiustino@postacert.umbria.it o a mano presso l’Ufficio Protocollo del Comune di San Giustino.

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Al via le iscrizioni per le attività estive organizzate dal comune di Anghiari.

Sono aperte le iscrizioni per i centri estivi organizzati dal comune di Anghiari per i bambini dai 6 a 11 anni. Viste le linee guida emanate dalla Regione Toscana, le attività saranno organizzate in piccoli gruppi di 7 bambini e si svolgeranno dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13. Le entrate saranno scaglionate e verrà misurata la temperatura all’ingresso. E’ garantito inoltre il rispetto delle norme di sicurezza e il distanziamento sociale. Viste le condizioni dell’organizzazione, le attività saranno a numero chiuso, quindi qualora le domande dovessero superare i posti disponibili verrà fatta una graduatoria in base all’ordine di arrivo e alle condizioni lavorative dei genitori per l’eventuale formazione di un quarto gruppo. Il costo settimanale è di 45 euro, i moduli sono già disponibili nel sito ufficiale del comune di Anghiari e dovranno essere presentati entro le 13 del 26 giugno per la prima settimana di frequenza ed entro il primo luglio per le successive. Le domande devono essere spedite all’indirizzo mail protocollo@comune.anghiari.ar.it o consegnate alla cassetta della posta del Palazzo Pretorio. Per ogni informazioni è possibile scrivere all’indirizzo mail e.borghesi@comune.anghiari.er.it
 
“Siamo pronti per ripartire con i nostri centri estivi – ha dichiarato l’assessore al sociale Angela Cimbolini – si tratta di un servizio importante per tante famiglie che lavorano e che oggi siamo di nuovo in grado di garantire. Le attività saranno tutte svolte in sicurezza, i bambini saranno suddivisi in piccoli gruppi e verrà rispettato il distanziamento sociale. Anche questo è un segnale di ripartenza e di ritorno alla normalità, soprattutto per i nostri bambini che hanno vissuto settimane difficili, costretti a stare lontani e a non condividere attivitá ed emozioni”.

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Coronavirus fase 3: Bacchetta “non dimentichiamoci l’impegno che tutti gli operatori sanitari hanno messo nella battaglia Covid-19. Sono ancora 2 i positivi Città”


“La messa di stamattina davanti all’ospedale, organizzata da sua eccellenza il vescovo monsignor Domenico Cancian per ringraziare il personale sanitario che tanto ha lavorato contro l’emergenza da Covid-19 e per ricordare le persone che sono scomparse a causa dell’epidemia, è stata un momento molto bello e significativo, perché dovremo sempre ricordarci di non far scendere l’oblio sull’impegno che tutti gli operatori della Sanità hanno messo in questa difficile battaglia”. E’ quanto ha dichiarato oggi il sindaco Luciano Bacchetta nell’abituale comunicazione di aggiornamento sulla fase 3 dell’emergenza da Covid-19, a margine della cerimonia che si è svolta di fronte al nosocomio tifernate. “La battaglia contro il Covid-19 non è ancora finita, ma da molti giorni viene affrontata da tutti in termini più sereni, visiti i dati che abbiamo a disposizione”, ha commentato il primo cittadino, nel ricordare che “sono ancora due le persone attualmente positive a Città di Castello, fra l’altro di lunga durata, che speriamo guariranno presto come tutti gli altri”. “Il ringraziamento nel quale ci siamo uniti oggi deve tenere conto soprattutto del futuro, perché dobbiamo tutti ricordarci quanto la Sanità pubblica abbia ben operato, si sia impegnata, si sia sacrificata, per stare al fianco delle persone malate, delle famiglie, compiendo un grande lavoro di prevenzione per fare in modo che l’epidemia non si diffondesse”, ha rimarcato Bacchetta, nel dare atto in particolare di come “il lavoro di ricerca epidemiologica che è stato fatto in questi mesi abbia dato grandi frutti, visto che il virus è stato circoscritto, in maniera molto efficace, basti pensare agli eccellenti risultati ottenuti alla Muzi Betti, dove non c’è stato nessun positivo ed era quello un luogo davvero fortemente a rischio, vista la presenza di moltissime persone, anche molto anziane”. “Il fatto che non ci sia stata nessuna criticità è stata una bellissima cosa che ci ha molto rincuorato”, ha puntualizzato il sindaco, che poi ha evidenziato con soddisfazione il buon esito di Isola Sonante, l’iniziativa promossa ieri sera nel centro storico dal Lions Club di Città di Castello, in collaborazione con Sogepu, da un’idea del maestro Fabio Battistelli e del professor Rosario Salvato. “Ieri sera abbiamo avuto modo di apprezzare Città di Castello di notte, uno spettacolo meraviglioso, con tantissime persone in giro per le piazze, per i ristoranti, per i bar, per i luoghi di ritrovo – ha detto Bacchetta – un ritorno alla vita sociale che mi piace sottolineare, perché i cittadini sono stati in grado di far sacrifici al momento opportuno e oggi c’è una grande voglia di tornare a vivere, a confrontarsi, a riacquistare dimensioni e tempi normali”.

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Lunedì torna a riunirsi il parlamentino tifernate

Torna a riunirsi con i lavori trasmessi in diretta su You Tube il consiglio comunale di Città di Castello. La convocazione è per lunedì 22 giugno 2020 alle 17.00 a porte chiuse e con le disposizioni introdotte a tutela dal Coronavirus.L’ordine del giorno è molto corposo: è il Lascito Mariani con un ordine del giorno a firma del sindaco Luciano Bacchetta e del capogruppo del Gruppo Misto Gaetano Zucchini, collegato al punto successivo per l’applicazione della somma all’avanzo vincolato. Quindi un’interrogazione del consigliere del Psi Luigi Bartolini sul rinvio della campagna di disinfestazione contro le zanzare; l’interrogazione di Castello Cambia, Vincenzo Bucci capogruppo ed Emanuela Arcaleni, consigliere,sul tavolo interistituzionale su lavoro, salute ambiente. A seguire l’interrogazione del capogruppo del Psi Vittorio Morani sulla riduzione del costo delle fatture dell’acqua, quella del capogruppo del Pd Mirco Pescari, e dei consiglieri del PD Letizia Guerri e Massimo Minciotti sulla campagna di promozione “Umbria bella e sicura”. Stesso documento per il capogruppo di Fratelli Andrea Lignani Marchesani che in un’interrogazione parla della convenzione con l’Edarco mentre di nuovo Pescari ma questa volta con il consigliere PD Luciano Tavernelli e il consigliere PSI Ursula Masciarri chiede informazioni sul trattamento dei rifiuti provenienti dalla provincia di Terni. In scaletta per il consiglio di lunedì c’è anche un’interpellanza del consigliere di Tiferno Insieme Vittorio Vincenti sulla Mostra del Cavallo, un ‘interpellanza del capogruppo di Tiferno Insieme Nicola Morini sul recupero di Santa Maria della Carità e il complesso di San Domenico, una del capogruppo di Forza Italia Cesare Sassolini su esonero delle tasse comunali per attività di ristorazione e bar, una di Castello Cambia sul futuro dell’asilo Cavour. Quindi sarà discussa la mozione del consigliere del Gruppo Misto Marcello Rigucci sulla modifica del  regolamento sugli incentivi alle funzioni tecniche, una mozione del capogruppo della Sinistra Giovanni Procelli sulla redazione di una mappa per gli impianti di telecomunicazioni e una mozione del capogruppo della Lega Marco Castellari sull’azzeramento di COSAP e dei tributi locali. 

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Libere di scegliere. Le donne di Città di Castello partecipano a distanza, indossando qualcosa di rosso

Alcune donne di Città di Castello, spontaneamente e a livello personale, per chi non potrà essere presente fisicamente a Perugia, propongono di aderire a distanza alla manifestazione Libere di scegliere, in programma domani domenica 21 giugno 2020 a Perugia. In accordo con la Rete per l’autodeterminazione, che promuove l’iniziativa, le firmatarie invitano tutti domani, giornata della manifestazione, ad indossare qualcosa di rosso, per condividere le motivazioni che ne sono alla base ed in particolare, il dissenso verso “la delibera della Giunta regionale dell’Umbria con cui si rende obbligatorio il ricovero di tre giorni per le donne che vogliono ricorrere all’aborto farmacologico. (…) Questa scelta non è a tutela della salute delle donne ma va nella direzione esattamente opposta: prevedere un ricovero ospedaliero di tre giorni, forzato e inutile, rende il momento dell’interruzione della gravidanza ancor più difficile e doloroso”.
Per questo motivo domani, domenica 21 giugno 2020, vi invitiamo a indossare qualcosa di rosso, aderendo a distanza alla manifestazione Libere di scegliere.
Le firmatarie auspicano che altre ed altri si aggiungano all’elenco che rimane aperto a chiunque voglia aderire all’iniziativa ed a condividere su FB l’evento Le donne di Città di Castello partecipano a distanza.

Le firmatarie
Lucia Masi, Luciana Bassini, Sara Scarabottini, Rossella Cestini, Margherita Palazzeschi, Lucia Fiorucci, Lucia Sabbioni, Marta Boriosi, Patrizia Venturini, Beatrice Borrani, Letizia Guerri, Francesca Bizzirri, Cristina Goracci, Benedetta Calagreti, Cristina Crisci, Liliana Mascolo, Francesca Massi, Emanuela Arcaleni, Gioia Bettacchioli, Maria Letizia Novello, Patrizia Bianchini, Elisa Gianfrancesci, Eva Picchi, Marina Pisaneschi, Francesca Mencagli, Margherita Petri, Andreina Ciubini, Sara Sabbioni, Egle Caiotti, Maria Rita Bracchini, Rosanna Mancini, Paola Girelli, Gloria Laurenzi, Gioia Niccolini, Ursula Masciarri, Alessandra Benni, Michela Fiorucci

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Nozze d’oro in casa Lazzari-Fortuni. Il 20 Giugno 1970 si sposavano, nella chiesa chiesa di Santa Margherita di Cortona,Annunziata Fortuni e Romolo Lazzari.


Annunziata, nativa di Ronti, ha svolto una vita dedicata alla famiglia e ai due figli Stefano e Francesca, dedicandosi saltuariamente anche alla sua grande passione di sarta, lavorando con il grande Stilista Aldo Riguccini, in arte De Rigù.
Romolo, nativo di una piccola frazione di Città di Castello, Petrelle, appassionato di arti grafiche, frequenta la scuola grafica e, dal 1960
inizia la carriera lavorando in diverse tipografie.
Nel 1984 fonda la Tibergraph Editrice, una delle aziende più importanti nel settore grafico dell’altotevere con clienti Il SOle 24 Ore, la Nuova Eri edizioni Rai ecc.
Nel 1995 lascia tutto per avvicinarsi e sostenere lo studio della Pictografia insieme ai figli Stefano e Francesca.
Nel 2019, consegna a Sua Santità Papa Francesco il “Crocifisso di Guardiagrele”, una scultura bifacciale
appesa sopra l’altare centrale della “Cattedrale del Mondo”: San Giovanni in Laterano.
Grande sperimentatore, è protagonista dell’inizio della stampa Offset a Città di Castello ed ancora oggi, a 76 anni, lavora con i figli nella Bottega Tifernate, permettendo, con il suo prezioso contributo di quasi 60 anni di attività, di raggiungere sempre nuovi ed importanti traguardi.
Questo traguardo, racchiude una storia come tante, di gente umile e determinata a lottare e fare sacrifici per il bene della famiglia, rispettando i veri valori della vita.

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Covid 19: nuovo positivo nel Comune di San Giustino Fratini “situazione sotto controllo, attivati tutti i protocolli di sicurezza”

Comunicato, da parte di ASL1, un nuovo positivo al covid 19 nel Comune di San Giustino, il sindaco Paolo Fratini rassicura “situazione sotto controllo, attivate tutte le procedure contenute nei decreti attenzione massima, vietato abbassare la guardia, rispetto delle regole fondamentale in questa fase 3”

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Domani la messa in suffragio di Stelio Pierangeli

Domenica 21 Giugno alle ore 12 presso la Basilica Cattedrale si svolgerà la messa in suffragio della scomparsa di Stelio Pierangeli avvenuta il 21 marzo scorso. I familiari comunicano a parenti e amici questa importante ricorrenza ed in particolare il fratello Gaspare Pierangeli lo ricorda così. “Stelio, come definirlo e come ricordarlo un uomo generoso e imprevedibile, amante della vita come espansione della propria inesauribile vitalità. La sua migliore epigrafe l’ha pronunciata lui stesso in ospedale, “ho fatto la vita che volevo fare e per questo sono contento”. Esuberante, poco tollerante di vincoli e regole, ha preferito ad un’esistenza organizzata e studio, impiego, professionale o ad altre ottime opportunità che gli erano state offerte nel mondo ippico, alla libertà, con le sue ebrezze e i suoi rischi, inventandosi, giorno dopo giorno ciò che preferiva fare: il camionista giramondo, il commerciante, l’esperto e allevatore di cavalli, attività espressione sia di un dono di natura che di un’eredità lasciata da nostro padre. Disposto a rimboccarsi le maniche e a ricominciare con caparbietà nei momenti di crisi. Il suo unico grande punto di orgoglio era il rapporto con il mondo equestre, con chi vi apparteneva, con i cavalli, di cui era un eccellente conoscitore, amati, fin da quando da adolescente li cavalcava a pelo lungo l’argine del Tevere. Per questo stringeva legami forti con quanti condividevano la sua stessa passione. È stato questo, costantemente il suo baricentro come l’attaccamento alla sua città a cui teneva sempre nel suo girovagare e al suo clan la nostra famiglia di cui si considerava il nume tutelare. Da buon pragmatico era a suo agio in campagna e da grande affabulatore, sapeva intrattenere per ore, intorno alla tavola imbandita parenti e amici con i racconti delle sue avventure e i suoi aneddoti. Neppure il declino fisico ha minato il suo spirito indomito. Amava la vita da “mordere con sani denti voraci”; l’ha amata fino alla fine, ha lottato contro il male oscuro che lo distruggeva giorno dopo giorno perché voleva vivere, non intendeva arrendersi, come sempre. Questa straordinaria vis interiore fa pensare a lui come una figura mitica, un prometeo che sfida il destino ed è per questo che merita di essere ricordato: non arrendersi mai, ma trovare in sé stesso la forza di affrontare le avversità e per rialzarsi dopo ogni caduta. Per noi ci sei sempre stato e ci sarai sempre, anche se ora quel posto a tavola e vuoto.”

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Tricolore in lino pregiato realizzato a mano su telai dell’800 e una riproduzione dello stendardo processionale di Raffaello per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Tricolore in lino realizzato a mano su telai dell’800 ed una mascherina sempre con i colori della patria per il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Pregiati manufatti della secolare ed unica tradizione della lavorazione di tessuti della Tela Umbra donati al Capo dello Stato assieme ad una riproduzione dello Stendardo Processionale di Raffaello (custodito nella Pinacoteca Comunale) realizzato dal maestro Stefano Lazzari della Bottega Tifernate. E’ stato il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, ricevuto al Quirinale dal Presidente Mattarella, assieme a Francesca Peli, in rappresentanza delle socie-lavoratrici e del Presidente di Tela Umbra e al maestro Stefano Lazzari, a farsi portavoce dei desideri e della volontà dei propri cittadini ed in particolare di “Nonna” Luisa Zappitelli, la arzilla signora ultracentenaria (109 anni il prossimo 8 Novembre) divenuta, proprio grazie alle menzioni pubbliche del Presidente, simbolo dei diritti delle donne, della partecipazione democratica alla vita delle istituzioni e del voto sancita dalla Costituzione che lei con orgoglio ha sempre esercitato ininterrottamente per 73 anni dal lontano 1946 quando assieme ad altre coetanee si recò a piedi per diversi chilometri al seggio elettorale per contribuire al successo della Repubblica sulla Monarchia. Due anni fa il Presidente della Repubblica Mattarella l’aveva citata in un discorso ufficiale dal Quirinale in occasione della Giornata Internazionale della Donna, portandola ad esempio soprattutto per le giovani generazioni. Nonna “Lisa” così è stata ribattezzata la nonna d’Italia (seconda di 6 fratelli, 3 maschi e 3 femmine poi rimasta vedova in giovane età con una famiglia da tirare su) ha sempre ammirato il Presidente della Repubblica e seguito in Tv e sui giornali, grazie all’aiuto della figlia Anna Ercolani, insegnante in pensione con cui vive da anni nella stessa casa, ogni suo intervento o partecipazione pubblica ad eventi e impegni istituzionali in Italia e nel mondo. Ammirazione e gratitudine infinita sfociata lo scorso mese di Aprile, in occasione delle celebrazioni in regime di lockdown della Festa della Liberazione in un liberatorio inno alla patria, alla repubblica con tanto di messaggio augurale al Presidente Mattarella che trasmesso in un breve video è divenuto subito virale sui social network ed ha fatto il giro di tutti i Tg nazionali. Impossibilitata a raggiungere di persona la capitale ed il Quirinale per omaggiare il Capo dello Stato con il simbolo dell’unità nazionale che lei esibisce con orgoglio dal terrazzo di casa, ha chiesto al sindaco di farsi promotore di esaudire questo desiderio. E così e’ stato grazie alla sensibilità e disponibilità del Presidente Mattarella che ha ricevuto al Quirinale la mini-delegazione istituzionale alla presenza del Consigliere per la Stampa e Comunicazione, Giovanni Grasso. “Con fiducia e speranza vogliamo donarle questo prezioso manufatto – ha dichiarato il sindaco Bacchetta – fortemente evocativo di puro lino, tessuto in modo unico, esclusivamente artigianale dalle mani operose e sapienti delle sei esperte tessitrici della “Tela Umbra” di Città di Castello, storico laboratorio nato nel 1908 per iniziativa della Baronessa, Alice Hallgarten, moglie del Barone, Leopoldo Franchetti, deputato e senatore del Regno d’Italia. Non è un caso se a ispirare l’idea di realizzare il Tricolore è stata Luisa Zappitelli, la “nonna” di Città di Castello e d’Italia che lei stesso Presidente ha voluto onorare di una menzione altamente simbolica”. “Si può dire che con il suo stimolo e la sua costante attenzione ad ogni fase della produzione del Tricolore, “nonna” Luisa ha saputo tessere una tradizione ancora più lontana nel tempo dei suoi 108 anni ed è riuscita a far passare il filo prezioso dalle sue mani a quelle delle socie lavoratrici della “Tela Umbra” in una continuità di ideali che mai potrà più spezzarsi una volta che il manufatto dell’identità nazionale proveniente da Città di Castello – ha proseguito il sindaco – sarà pervenuto nelle Sue mani di supremo garante della identità di tutti gli Italiani.” Il sindaco ha poi consegnato al Presidente Mattarella una lettera scritta a quattro mani da Nonna Luisa e dalla figlia Anna. “Caro Presidente – si legge nella lettera firmata da nonna Luisa – ringrazio Dio che ci sia Lei a proteggere la Costituzione e gli Italiani, e continuo a pregarlo perché la guidi nella sua difficile missione e le dia la pazienza e la forza di mantenere quella fermezza gentile con cui risolve e affronta problemi e situazioni difficili”. “Invidiando benevolmente il mio amato sindaco e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarla la saluto augurandole buon lavoro. Un forte abbraccio, viva la Repubblica e che Dio la benedica. Nonna Lisa che le vuole bene”. Al termine dell’incontro prima del congedo finale il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, ha rinnovato al Presidente della Repubblica, Sergio Matterella “i sentimenti di più grande affetto e di più entusiastica stima, collegando a ciò l’auspicio che l’invito a essere fra noi, appena potremo ridare corso alle molteplici attività legate al Cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio, che, a Città di Castello nella Pinacoteca, ha lasciato segni indelebili del suo genio artistico, possa essere da Lei accolto con il favore che ci ha sempre manifestato.” “Un sogno, caro Presidente”, ha concluso il sindaco Bacchetta. Eventualità, quella di una possibile visita alla Mostra del grande artista Urbinate in programma ad inizio del 2021 a Città di Castello, che il Presidente Mattarella ha preso in considerazione con un eloquente, ”chissà non si può mai dire” che forse non lascia cadere nel vuoto definitivamente l’invito del sindaco e della città. Insieme al Tricolore in lino e mascherina che il Presidente Mattarella ha definito “particolarmente belli dai colori delicati”, alla riproduzione dello Stendardo Processionale di Raffaello, il sindaco Bacchetta ha consegnato al Capo dello Stato un breve video che sintetizza al meglio il tributo della città e di “Nonna Lisa” nei suoi confronti. Le immagini realizzate da Marco Baruffi, si aprono con il maestro Fabio Battistelli davanti al Gonfalone del comune, con sullo sfondo la Torre Civica, che con il suo clarinetto esegue magistralmente l’inno di Mameli eloquente e struggente colonna sonora del video stesso.

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