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Rotary Club Arezzo: stamattina la consegna di borsette porta drenaggi post-operatori per la Senologia

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Il Rotary Club Arezzo prosegue, in questo tempo di pandemia forse ancora più su un terreno molto concreto, il suo impegno di Club service, a sostegno della città di Arezzo e delle persone che hanno bisogno. E quest’anno, ovviamente, l’attenzione non poteva non essere fortemente orientata, vista l’emergenza, verso gli ambienti della Sanità.

Ultima tappa temporale di questo impegno è stata questa mattina la consegna di borsette porta drenaggi post-operatori al dott. Tommaso Amato, responsabile del reparto di senologia del San Donato di Arezzo, alla presenza del dott. Marco De Prizio primario di chirurgia.

L’offerta è stata effettuata dal presidente del Rotary Club Arezzo, Franco Lelli, insieme ad una delegazione di soci e alle presidenti dei due club femminili: Ione Marruchi, presidente dell’Inner wheel Arezzo e Tiziana Sandroni, presidente dell’Inner wheel Arezzo Toscana per Europa.  

“Si tratta della seconda consegna di questo tipo che il nostro Club effettua  – ha spiegato Lelli – oggi abbiamo donato un trentina di queste piccole tracolle funzionali, e in un certo modo eleganti, che consentono alle donne in dimissione ospedaliera, che hanno bisogno di avere con loro il piccolo macchinario per il drenaggio, di poterlo portare con sé in maniera comoda e discreta. Presto arriveranno un’altra ventina di queste borsette realizzate dalla ditta Mely’s e le metteremo ancora e disposizione del San Donato”.

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A Città di Castello torre civica verde per la XIV Giornata delle malattie rare

“Può sembrare una causa bizzarra – e comunque persa nell’epoca del Covid – una campagna di sensibilizzazione verso quelle patologie che non acquisteranno mai i termini di una pandemia e che hanno un’incidenza troppo bassa per essere considerate una priorità delle politiche sanitarie” dichiara l’assessore alle Politiche sociali del comune di Città di Castello Luciana Bassini in vista di domenica 28 febbraio 2021, Giornata internazionale delle malattie rare. “L’Amministrazione tuttavia ha aderito e nel fine settimana dedicherà l’illuminazione della torre civica alla Giornata delle malattie rare. Essendo poco conosciute, spesso sono prive di terapia specifica, e il nostro Servizio sanitario nazionale prevede particolari forme di tutela per le persone che ne sono affette, almeno 5 su 10mila. Anche se è prevista l’esenzione dalla partecipazione al costo di tutte le prestazioni sanitarie,spesso queste persone sono sole contro la malattia. L’Emergenza nazionale ci ha fatto capire quanto invece sia importante il supporto di tutti e la ricerca per sconfiggerle e superarle. Per questo motivo da venerdì 26 febbraio 2021 a domenica 28 la nostra torre, aderendo alla campagna nazionale ed internazionale, si illuminerà di verde, sperando che su tutti i fronti sanitari il 2021 possa essere un anno di grandi progressi”.

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Città di Castello: Lascito Mariani, primo incontro Comune ed ASL. Priorità centro Alzheimer e interventi a Muzi Betti

“Si è svolto questa mattina il primo incontro operativo di programmazione dell’utilizzo del “Lasciato Mariani” tra la delegazione del Comune, composta da me, dal consigliere delegato Gaetano Zucchini, dagli assessori alle Finanze Vincenzo Tofanelli e alle Politiche Sociali, Luciana Bassini e dall’altra la delegazione di ASL Umbria 1, guidata dal direttore generale Gilberto Gentili. E’ stata una riunione molto proficua e molto interessante nella quale si sono trovati elementi per l’utilizzo del lascito in linea con le volontà delle sorelle Mariani. Pensiamo al Centro Alzheimer, ad un sostegno presso le Opere Pie Muzi Betti, interventi che non prevedono una programmazione a lungo termine come la Casa della Salute ma una sostanziale ed immediata operatività. Siamo soddisfatti di questo incontro che è prodromico di ulteriori sviluppi. E’ già stata fissata la data del secondo incontro, più operativo e sostanziale con all’ordine del giorno le tempistiche degli interventi. Stiamo realizzando quello che volevano le sorelle Mariani, nella massima trasparenza ed impegno; naturalmente ci continueremo a confrontare con ASL e Regione Umbria come è doveroso, perché è fondamentale che si raggiungano gli obiettivi che ci siamo proposti”. E’ quanto dichiarato oggi dal sindaco Luciano Bacchetta.

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“Adotta un gatto”. Dare mandato allo Sportello a 4 zampe di promuovere la campagna. Il Consiglio provinciale approva odg di Michelini

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“Dare mandato allo Sportello a 4 Zampe di contattare associazioni che che si occupano di gattili, per organizzare e promuovere la campagna “adotta un gatto”, rivolta in particolar modo agli anziani del territorio, diffondendola attraverso i canali dello Sportello”.
Questa è la proposta, contenuta in un ordine del giorno proposto dalla consigliera Letizia Michelini che ha incontrato il voto favorevole del Consiglio provinciale.
Lo scopo è migliorare le condizioni di vita degli animali e di lenire il senso di solitudine delle persone anziane, rendendo queste ultime consapevoli della propria utilità ad aiutare esseri in difficoltà.
Difficoltà aumentata vista l’emergenza legata al coronavirus che ha colpito duramente questa popolazione, relegandola a scopo di tutela nelle abitazioni e incrementando il senso di solitudine e di estraneità rispetto al contesto sociale di riferimento.
E’ ormai appurato che la pet therapy per gli anziani migliora considerevolmente le
condizioni di vita della persona stimolandone sia il benessere fisico che psicologico.
Inoltre, il Ministero della Salute ha decretato che la pet therapy per gli over 65 ha lo scopo di mantenere il contatto fra le persone e gli animali, riducendo efficacemente il senso di solitudine tipico della popolazione più anziana, che conduce spesso alla depressione patologica.
Nella Provincia di Perugia è tuttora attivo lo Sportello a 4 zampe, che costituisce un
riferimento comunicativo importantissimo per quanto riguarda la situazione della fauna in Umbria, con particolare riguardo a quella domestica, avendo al suo attivo oltre 200.000 utenti e collaborando attivamente, nel campo della tutela della fauna, con Regione, Asl competenti per territorio, Associazioni.
In passato nella Provincia di Perugia dall’ENPA e da altri Enti e soggetti interessati sono state effettuate con successo azioni per promuovere l’adozione di animali domestici, in particolar modo cani, ma non hanno interessato i felini domestici, che possono altresì costituire una compagnia ideale per le persone anziane, anche con difficoltà motorie, in quanto è consigliabile che questi animali siano tenuti in appartamento o in giardini confinati per evitare rischi della vita all’aperto.
Tale iniziativa dovrà essere promossa e si chiede di trasmettere la Dichiarazione Universale dei diritti degli animali per la divulgazione tramite affissione o pubblicazione via Web a tutti gli Enti e soggetti e in tutte le sedi ritenute più opportune, sedi provinciali e comunali, Asl, Uffici veterinari, Università, Associazioni.

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Città di Castello: collaborazione comune, scuola di musica, Alighieri Pascoli, per la cultura musicale

Confermata la convenzione tra scuola comunale di musica G. Puccini e scuola media Alighieri Pascoli di Città di Castello per la diffusione della cultura musicale nelle scuole. In particolare dal 2017 è possibile per gli alunni della scuola media Alighieri-Pascoli lo studio di uno strumento musicale anche diverso da quelli previsti nella scuola, la prosecuzione dello studio di uno strumento oltre l’esame di licenza in convenzione, prepararsi agli esami di ammissione ai Corsi di Diploma Accademico di 1° livello del Conservatorio Morlacchi di Perugia, legato alla scuola Puccini da una convenzione specifica. “L’indirizzo musicale e il premio Zangarelli della scuola media sono la base su cui è nata e cresciuta questa convenzione fino all’avvento del Covid che ha messo tutto in stand-by” dichiarano l’assessore alla Cultura del Comune di Città di Castello Vincenzo Tofanelli e l’assessore ai Servizi educativi Rossella Cestini, per i quali “il rinnovo di questa collaborazione è un segno di fiducia nel superamento dell’emergenza sanitaria e uno strumento che lasciamo a disposizione dei ragazzi per la crescita della cultura musicale. Da questo punto di vista esprimiamo un particolare apprezzamento per l’edizione 2021 del Premio Zangarelli, la XXII°, a cui la scuola non ha voluto rinunciare pur rivedendone le modalità, alla luce delle incertezze dovute alla situazione epidemiologica e sostituendo le esibizioni con un video multimediale su più temi e tra questi Burri e Raffaello, che chiamano in causa l’identità artistica della città”. “In questi anni la convenzione ci ha aiutato a far conoscere la scuola e a sostenere lo studio della musica” aggiunge Mario Cecchetti, direttore della scuola di musica “G. Puccini”, “Abbiamo differenziato e modulato l’offerta sulla base delle esigenze e attivato sinergie importanti con il corpo insegnante. Per questo è stato previsto un comodato d’uso gratuito degli strumenti musicali necessari non presenti nella Scuola purché disponibili. Sul fronte economico abbiamo applicato l’esonero dalla Tassa di Iscrizione per gli alunni della Scuola e delle riduzioni, che possono accompagnarli anche negli anni delle scuole superiori. Un aspetto importante è poi la triangolazione con il Conservatorio Morlacchi per offrire la possibilità di seguire i Corsi di preparazione alla formazione accademica secondo i programmi di studio forniti dal Conservatorio di Perugia utili per un’adeguata preparazione agli esami di ammissione ai Corsi di Diploma Accademico di 1° livello. Questa possibilità ha messo tanti ragazzi nelle condizioni di proseguire studi ai quali, in precedenza, gli spostamenti a Perugia costringevano a rinunciare”.

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Malattie rare, la sensibilizzazione non si ferma: è sempre grande l’impegno di Rare Special Powers

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Il gruppo del Rare Special Powers (RSP), dopo la pausa imposta dalla epidemia del covid-19 nel 2020, ritorna a sensibilizzare nei confronti delle malattie rare e/o associate al neurosviluppo grazie a una serie di iniziative portate avanti in collaborazione con alcuni comuni umbri, la proloco di Rivotorto di Assisi, i gruppi di pazienti e tanti, ma proprio tanti amici che mettono a disposizione la loro professionalità e tempo.

RSP nasce anni fa con lo scopo di far conoscere le malattie rare coniugando arte intesa come bellezza, e scienza, rispolverando uno spirito antico, ma sempre vivo e attuale. La società infatti ha paura di parlare di malattie, a mo’ di atto scaramantico, a meno che non ci tocchino in prima persona. Come si poteva allora aggirare l’ostacolo? RSP ha deciso di usare la bellezza per entrare nei cuori delle persone, farle entrare in empatia con i pazienti e i loro familiari, senza falso pietismo, ma rispettandone la loro dignità. L’arte si presta perfettamente come strumento per dare voce ai pazienti e famiglie affetti da malattie rare.

Il 28 febbraio è la Giornata internazionale delle malattie rare e per celebrarle degnamente il RSP ha organizzato una serie di iniziative per sensibilizzare tutti nei confronti di questo tema, nel pieno rispetto dei limiti imposti dalla epidemia. Sono state donate alcune opere d’arte alla proloco di Rivotorto da parte di Michela Parroni, Aldina Lombardo, Filippo Batocchioni, Camilla Gubbiotti e Fernanda Fioroni. L’esposizione “Cuori Rari” è stata allestita presso il Santuario del Sagro Tugurio di Rivotorto di Assisi grazie alla preziosa collaborazione tecnica e artistica di Veronica Bigini di Armonie di Nuvole Events.

Nel pomeriggio di domenica 28 febbraio le campane delle chiese della parrocchia di Rivotorto (Santissima Trinità, San Giovannuccio, Santa Maria Maddalena e il Santuario) suoneranno a festa all’unisono con quelle di Umbertide (chiesa del convento di Santa Maria della Pietà, del Cristo Risorto, delle Collegiata di Santa Maria della Reggia e della Badia di San Cassiano). Seguirà la Santa Messa delle 18.30 presso il Santuario del Sagro Tugurio per la comunità delle malattie rare. Si ringraziano le comunità parrocchiali che hanno aderito.

Saranno inoltre illuminati alcuni monumenti nei comuni di Cannara, Umbertide e Perugia, come parte del progetto “Light a monument” targato RSP. Prossimamente verrà poi lanciato un promo video “Contaminazioni Rare” sui social che coniuga in modo nuovo e avangard la musica classica del maestro Gianfranco Contadini, la sua orchestra da camera, con quella elettronica di Valerio Cardone.

Tante sono state e saranno le iniziative in programma, ce ne sono per tutti i gusti, seguitele sui social alla pagina Facebook @RareSpecialPowers, account Instagram @RareSpecialPowers e il canale YouTube @RareSpecialPowers, #RareSpecialPowers per l’hashtag. Un ringraziamento speciale a tutti i pazienti e famiglie che hanno aderito e collaborano con il RSP.

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Rinnovato l’impianto di illuminazione della pista di atletica di Città di Castello

Nuova luce alla pista d’atletica “Angiolo Monti”. Grazie all’installazione di nuovi fari sulla palazzina servizi dell’impianto, da ora la pista d’atletica godrà di un’ottima illuminazione anche nelle ore serali, garantendo un miglior allenamento per i tanti atleti, tesserati ed amatori, che torneranno a frequentarla appena l’emergenza Covid sarà terminata. “Non solo – aggiunge il presidente dell’Atletica Libertas Ugo Tanzi – Grazie a questa nuova illuminazione saremo tutti più tranquilli e ci sentiremo molto più sicuri quando, a fine allenamento, lasceremo l’impianto”. Nello specifico, infatti, è stato rinnovato l’impianto di illuminazione esterna alla palazzina e potenziata l’illuminazione della pista d’atletica. “Un doveroso ringraziamento, da parte dell’Atletica Libertas – aggiunge il presidente Tanzi – dobbiamo farlo al Comune di Città di Castello, al sindaco Luciano Bacchetta e all’assessore allo Sport Massimo Massetti, e al presidente di Polisport Stefano Nardoni. E’ importante, soprattutto in inverno, poter godere di un’appropriata illuminazione che garantisce sicuramente una maggior visibilità e, dunque, sicurezza, per tutti quanti, in particolare per i più piccoli. La speranza ora, – conclude Tanzi – è che si possa al più presto riaprire alla città la pista di atletica e tornare a vederla affollata di atleti, di tutte le età e di tutte le specialità, che la rendano viva e allegra”.

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Il Presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta si congratula con viceministri e sottosegretari umbri chiamati a completare la squadra del Governo Draghi

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L’Umbria c’è. Nella rosa dei viceministri e sottosegretari di fresca nomina con i quali è stata completata la squadra del neonato Governo Draghi schiera un viceministro, Marina Sereni agli Esteri e due sottosegretari, Anna Ascani allo sviluppo economico e Alessandra Sartore al Mef. Se alle nostre rappresentanti si aggiunge chi, come Giorgio Mulè (sottosegretario alla Difesa) e lo stesso Presidente del Consiglio, Mario Draghi, hanno trasferito da anni la propria residenza in Umbria c’è da essere soddisfatti per il risultato raggiunto. L’Umbria vive in questo momento una situazione di grande difficoltà a causa della pandemia che ha acuito i già gravi problemi legati al terremoto del 2016 e del progressivo arretramento economico e demografico. Problematiche che le donne e gli uomini di governo che provengono dalla nostra regione ben conoscono e che sono certo metteranno nell’agenda dei loro prossimi impegni. Nel congratularmi quindi con i nostri parlamentari chiamati al delicato compito di far rinascere l’Italia dalle macerie dell’emergenza sanitaria, rivolgo anche un sentito ringraziamento a Laura Agea, tifernate, per l’ottimo lavoro svolto in qualità di sottosegretario nel Governo Conte. L’auspicio è quello di tornare presto alla normalità. Obiettivo che potremo raggiungere se le Istituzioni dallo Stato ai Comuni passando per le Regioni e le Province sapranno trovare l’unità di intenti seguendo l’esempio del Governo nazionale che, pur nelle differenti provenienze politiche, si adopera per il bene comune.

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Transizione digitale, una sfida che non possiamo perdere Cariulo: “Occasione strategica per modernizzare il sistema delle piccole imprese”

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E’ stato chiamato Ministero della transizione digitale ed è una delle novità più rilevanti e per nulla scontate, almeno fino alla vigilia, del Governo varato da Mario Draghi. Una novità che Confartigianato accoglie con soddisfazione augurandosi che sia l’occasione per cogliere e vincere una sfida che considera davvero strategica per il mondo imprenditoriale.
A parlare è Giacomo Cariulo presidente provinciale federazione comunicazione di Confartigianato Arezzo.
“Nei giorni precedenti alla formazione del Governo Draghi – ricorda Cariulo – se ne parlava solo in certi ambienti “digitali” con una sensibile preoccupazione.
Poi, con una certa soddisfazione, ci siamo scoperti con un Ministero, quello della transizione digitale, strategicamente indispensabile e affidato nelle mani di un tecnico come Vittorio Colao che gode di grandi credenziali.
Una scelta che non può lasciarci indifferenti e che incontra senza dubbio il nostro consenso.
E c’è da sottolineare il fatto che i due Ministeri chiave, in questo periodo storico, ovvero transizione ambientale e transizione digitale siano stati tenuti in mani terze e di elevata professionalità”.
Ma c’è un aaltro aspetto da non sottovalutare, ovvero che proprio in questi due Ministeri confluiranno la maggior parte dei fondi destinati all’Italia, sia quelli del Next Generation EU che quelli del Quadro finanziario pluriennale, e i cui pilastri cardine sono proprio il Green Deal e l’Agenda digitale.
“L’augurio – sottolinea Cariulo – è che questo Paese inizi a guardare seriamente a una svolta in questa direzione.
Una svolta che, mio avviso, passa attraverso tre grandi aspetti:

  1. La digitalizzazione delle imprese, che è indispensabile per aumentare la competitività ottimizzando processi interni. E mi riferisco soprattutto alle PMI, perché le imprese più strutturate hanno spesso già introdotto processi di digitalizzazione, o quantomeno ne hanno una maggiore consapevolezza.
  2. Percorsi formativi professionalizzanti. In un mercato del lavoro che evidenzia ancora delle importanti difficoltà occupazionali- spiega Cariulo – il settore digitale registra il problema opposto: ovvero una domanda di professionisti che non trova adeguata risposta nell’offerta. Per questo sono da considerarsi importanti le indiscrezioni sull’intenzione di puntare sugli ITS. Tuttavia è doveroso sottolineare l’importanza di un adeguato corpo docente – opportunamente formato – e dell’aggiornamento dei programmi formativi ai quali ci auspichiamo possa partecipare anche il mondo dell’impresa.
  3. L’educazione. Come abbiamo avuto modo di intuire in questi mesi, l’avvento del digitale e del suo utilizzo è una cosa che influenza sempre più aspetti della nostra vita. Basti pensare alle imprese, allo smart working, alla didattica a distanza, ai servizi della PA, alla sanità. Occorre una diffusione sempre più capillare sul digitale. Su cosa è e su come utilizzarne gli strumenti.
    L’impatto del digitale è cosi dirompente, che oggi sono spesso i figli ad insegnare ai genitori l’utilizzo di alcuni strumenti. Venendo così a mancare proprio quella capacità di svolgere il ruolo genitoriale necessario nei processi educativi. Per questo l’educazione digitale deve essere capillare e diffusa – ribadisce il presidente della federazione comunicazione di Confartigianato – perché tutti possano comprenderne l’importanza e il valore”.
    Già perché parlare oggi di rivoluzione digitale significa comprendere che si tratta di un approccio che pervade tutti gli aspetti della società contemporanea.
    “Il digitale – fa notare il presidente della federazione comunicazione di Confartigianato – è ben altro rispetto a un bonus per l’acquisto di un tablet o di un computer. La digitalizzazione è nella ricerca, nella sanità, nei processi produttivi, nella pubblica amministrazione, nella scuola, nell’informazione e in mille altri aspetti, con i suoi vantaggi e i suoi pericoli. Ed è ancora più importante se ne osserviamo la ricaduta su tutte le fasce della popolazione: maggiore educazione nell’utilizzo degli strumenti, accesso a un maggior numero di informazioni, formazione più qualificata. In questo contesto – conclude Cariulo – i fondi per la transizione sono una benedizione di cui PMI e micro imprese hanno bisogno per restare competitive.
    Non possiamo fare altro che prenderne coscienza e coglierne l’opportunità chiedendo a questo nuovo Ministero la necessaria attenzione verso il tessuto delle PMI, e facendo ognuno la propria parte con responsabilità”.
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Pallavolo serie B2/F: Autostop Trestina, prova di carattere che vale la vittoria in trasferta con la Trasimeno

Dopo una battaglia durata più di dure ore, l’Autostop Trestina torna vittoriosa dalla trasferta contro le cugine del Trasimeno Volley, chiudendo il quinto e decisivo set 18 a 16, dopo essere stata sotto 2 a 0. Una grande prova di carattere per le bianconere che trovano la forza di reagire e tornano alla vittoria dopo le due sconfitte consecutive di Cattolica e Forlì. Ancora assenti Lillacci e Tarducci, da sottolineare l’ottima prova di Giunti e Ragnacci, autrici entrambe di 18 punti.
Il commento alla gara di ieri sera affidato al secondo allenatore-preparatore atletico dell’Autostop Trestina, Mirko Monaldi: “Questa vittoria è stata molto sofferta ma fortemente voluta da tutto l’ambiente, in particolare dalle ragazze che hanno fatto tanti sacrifici in questo periodo difficile, soprattutto chi ha sostituto le atlete assenti; dopo 4 trasferte consecutive era davvero dura fare risultato, le ragazze sono venute fuori sia a livello emotivo che fisico, siamo davvero contenti”.
Queste invece le parole a caldo del Direttore Sportivo Nicola Mattei “Così siamo a rischio tachicardia, bella vittoria; le ragazze sono partite contratte e commettendo qualche errore di troppo, quelli che hanno fatto la differenza in negativo nei primi due set, sicuramente un po’ di tensione dovuta dalle due sconfitte nelle ultime gare poi è arrivata la convinzione delle proprie qualità ed una serenità che punto dopo punto è tornata ad impadronirsi delle nostre atlete… terzo set “strappato” con decisione, un fantastico quarto ed un equilibratissimo tie-break, solo una volta siamo stati sotto di un punto poi alla fine vittoria direi meritata ai vantaggi 18/16, brave tutte, devo dire che oggi chi sostituiva le assenti ha disputato una gara più che eccellente, brave in tutti i reparti; ora un fine settimana di pausa poi torneremo con tre gare consecutive interne” (si ringrazia l’amico Gabrio Possenti per l’intervista).
Appuntamento al Palafemac per Sabato 6 Marzo contro le marchigiane del Corridonia (Mc), sempre alle ore 21.
ASD NUOVA TRASIMENO VOLLEY – TRESTINA: 2-3 (25-27)(25-23)(17-25)(12-25)(16-18)
Durata set: 29m, 28m, 21m, 19m, 18m
AUTOSTOP TRESTINA: Ragnacci 18, Giunti 18, Cicogna 15, Mancini 14, Cerbella 11, Bertinelli 4, Volpi (L), Cesari (L). NE: Giambi, Tarducci, Paradisi, Montacci, Polenzani.

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Pallavolo serie B/M: In Job Italia Città di Castello, pronto riscatto dopo la sconfitta nel derby. A Foligno vitoria da tre punti

1-3

(24-26/19-25/31-29/23-25)

JOB ITALIA CITTA’DI CASTELLO: Mattei 1, Fuganti Pedoni 17, Cipriani 28, Raffanti 2, Zangarelli 10, Valenti 14, Cioffi (L1), Cherubini 1, Volpi, Briganti. A disp.: Cesari (L2),  Celestini, Pitocchi. All. Bartolini e Radici.

Arbitri: Dario Grossi e Giorgia Adamo

Primo successo da tre punti per la Job Italia Città di Castello che porta a casa l’intera posta dal PalaPaternesi di Foligno, bissando il successo dell’andata contro l’Italchimici. C’è voluto tutto il cuore della squadra di Marco Bartolini per avere ragione di un sestetto che, seppur menomato dall’assenza di Musco e di coach Restani in panchina, ha venduto cara la pelle per poi cadere sotto i colpi di Cipriani (28 punti per lui) e Fuganti Pedoni (17).

Il primo set è un vero e proprio combattimento punto a punto: a un iniziale vantaggio del Città di Castello (2-4) rispondono i padroni di casa che vanno avanti di un break (10-8) e mantengono questo vantaggio fino al 20-18. I tifernati agganciano gli ospiti a quota 21 e ricomincia il balletto di punteggio fino al 24-26 targato Valenti.

Sono pochi i palloni che fanno la differenza anche nelle prime fasi della seconda frazione perché i due sestetti viaggiano a braccetto (5-5 poi 8-8). Il primo break point è di Cipriani che porta la Job Italia sul 9-11 ma è immediato il controsorpasso dei padroni di casa (12-11). Castello torna avanti con Zangarelli (12-13) e prova a scappare con Fuganti Pedoni (16-18). Sul 18-20 c’è il time out dell’Italchimici, doppiato sul 18-21 dopo il primo tempo vincente di Nico Zangarelli. La firma sullo 0-2 è ancora del lungocrinito centrale biancorosso (19-25).

Nel terzo set però sono i padroni di casa a menare le danze fin dall’avvio: sul 23-17 sembrava che i folignati avessero il set in pugno ma non avevano fatto i conti con l’orgoglio della Job Italia. Prima il riavvicinamento sul 23-20, poi il pareggio sul 24-24 e ben 5 palle match non concretizzate fino al 31-29 che riapriva il match.

L’amarezza del finale del terzo periodo metteva la ali a Fuganti Pedoni e compagni che cominciavano a  macinare gioco (2-8). Dal 4-10 si arrivava velocemente al 6-15 poi un recupero dei locali (11-17) costringeva Bartolini al time out che fruttava tre punti di fila (11-20). Quando il set sembrava segnato l’Italchimici tornava ancora sotto (21-23) prima dell’infortunio di Floris in uno scontro sottorete con Fuganti Pedoni. La Job Italia infine chiude con Valenti da zona 4 (23-25).

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Città di Castello: sostegni economici per l’ASP Muzi Betti. ODG a firma dei consiglieri Rigucci e Gasperi (Misto)

“L’amministrazione comunale consideri l’ASP Muzi Betti patrimonio di Città di Castello”. E’ l’istanza che i consiglieri del Gruppo Misto Marcello Rigucci e Marco Gasperi hanno affidato a un ordine del giorno con il quale invitano la massima assise cittadina a impegnare il sindaco Luciano Bacchetta e la giunta comunale a “mettere a bilancio una somma congrua annua, prevedendo anche l’utilizzo dei dividendi delle partecipate”; destinare alla struttura “una parte dei fondi statali per 2.200.000 euro ricevuti dal Comune per il Covid, anche se piccola”; “accedere tramite la Regione al lascito Mariani per una somma di 500.000 euro a fronte delle spese sostenute a garanzia bancaria”. Nel ricordare come la Muzi Betti ospiti anziani dal 1852 grazie all’iniziativa di monsignor Giovanni Muzi, vescovo di Città di Castello, e di don Ferdinando Betti e che dal 2017 sia divenuta un’Azienda di Servizi alla Persona, i firmatari dell’ordine del giorno evidenziano che “l’istituto è un vero patrimonio del nostro comprensorio, che tanto ha fatto e tanto può dare negli anni futuri”. “La struttura ospita pazienti che hanno diversi livelli di complessità assistenziale, problemi cognitivi anche di grave entità con disturbi comportamentali e di alimentazione, e alcuni di loro non hanno più parenti, ritrovandosi con risorse economiche con cui non sempre riescono a pagare la retta, creando un altro problema di tipo economico”, fanno presente i consiglieri del Gruppo Misto, nel rilevare che “oggi ci troviamo di fronte ad una condizione di precaria situazione sanitaria dovuta a questa pandemia che non risparmia nessuno ed in particolare quelli più fragili, gli anziani”. In questo contesto Rigucci e Gasperi richiamano l’attenzione sui principali problemi della Muzi Betti che sono relativi al personale, “perché gli addetti che operavano nella struttura nel partecipare ai concorsi in sanità si sono trasferiti ad altra unità sanitaria, sguarnendo inconsapevolmente l’istituto, il quale si è ritrovato con nuovo personale da gestire e formare”; alla situazione economica, “perché l’istituto non ha più quelle risorse di un tempo per migliorare una serie di cose, dai corsi per la formazione del personale, agli acquisti di dispositivi di sicurezza, dalla riorganizzazione della struttura (benché tanto è stato fatto per creare un reparto Covid) alle suppellettili moderne, fino alla ristrutturazione dell’immobile stesso”; al fatto che “diversi anziani senza più una famiglia rimangono lo stesso ospiti, anche se la retta non è congrua”.

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Città di Castello: interventi per la riqualificazione del parco comunale e del CVA di Cerbara. Guerri, Minciotti, Tavernelli e Pescari del Pd, interpellano la Giunta

Con una interpellanza i consiglieri del Pd Letizia Guerri, Massimo Minciotti, Luciano Tavernelli e Mirko Pescari chiedono al sindaco Luciano Bacchetta e alla giunta comunale se ritengano opportuno predisporre gli interventi necessari a riqualificare il parco comunale e il Cva di Cerbara. Per gli esponenti della maggioranza le priorità sono “mettere in sicurezza alcuni giochi del parco comunale che presentano necessità di piccoli interventi come il cambio dei cuscinetti di protezione al tappeto elastico, il riposizionamento delle lastre di legno saltate, il ripristino del ponte di corda”; “ripristinare il campo da gioco, con rete mobile e riaccensione dei relativi lampioni”; “attenzionare e programmare la regolarità dello sfalcio dell’erba del parco, oltre alla predisposizione del regolare e quotidiano svuotamento dei cestini (come accade in altri parchi cittadini)”; “valutare di attivare gli strumenti più idonei messi a disposizione dal 110, Sisma Bonus, Ecobonus, volti a risolvere le criticità strutturali del Cva a beneficio delle numerose associazioni (anche sportive e professionistiche) del territorio”. “Il parco e l’area verde pubblica, assieme al Cva, rappresentano due dei luoghi della comunità di Cerbara, dove attraverso il confronto con i cittadini e con alcune associazioni sono scaturite alcune criticità e la necessità di interventi urgenti”, spiegano Guerri, Minciotti, Tavernelli e Pescari. A questo proposito i rappresentanti del Pd segnalano che il parco comunale presenta “la necessità di piccoli interventi volti a mettere in sicurezza alcuni elementi, oltre al ripristino di aree destinate ed attrezzate ad aree gioco, che sono state improvvisamente disallestite”, come il campo da gioco “che fino a qualche mese fa contava di rete mobile e relativa illuminazione, un allestimento che è stato improvvisamente rimosso, mentre l’illuminazione è stata spenta, con conseguente spostamento dei più giovani a praticare l’attività di gioco dall’area con prato a quella con cemento (e relativi rischi di sicurezza)”. Per quanto riguarda il Cva Guerri, Minciotti, Tavernelli e Pescari rimarcano che la struttura, “grazie al contributo pratico di tanti volontari, a quello economico del Pd di Cerbara e dell’associazione ‘Centro vita associata di Cerbara’ è stata oggetto di un’ottima manutenzione ordinaria con il rinnovo della sala polivalente in ricordo di Gino Falcinelli e dell’area bar”, ma che restano irrisolti “elementi di criticità in tema di sicurezza e vivibilità: impianti elettrici, mura esterne, tetto”. “L’area che insiste attorno al parco comunale delimitato da via Quasimodo, Deledda, Moro e Banfi è uno dei punti nevralgici per la frazione, caratterizzato un’estesa area verde e dalla presenza del C.V.A. Uno dei primi realizzati nel nostro Comune – evidenziano i consiglieri firmatari dell’interpellanza – un insieme di strutture che rappresentano un forte elemento di socialità con spazi ricreativi per anziani, un centro giovanile, spazi per attività fisica (sportiva e ricreativa), per un sentire condiviso di una dimensione residenziale e abitativa condivisa e sociale”. “Oltre al Centro di Vita Associata, con le sue associazioni per il tempo libero e le sue attività pienamente operative tutto l’anno, numerose sono le attività ricreative poste in essere in quest’area (soprattutto durante il periodo estivo) sia dall’amministrazione comunale che dal tessuto associativo locale”, rilevano Guerri, Minciotti, Tavernelli e Pescari, che “considerando la strategica importanza per questa frazione e la grande vivibilità di questi luoghi”, ritengono “necessari e indilazionabili interventi che possano garantire la massima fruibilità degli spazi che li caratterizzano”.

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Città di Castello: rinnovi dell’ufficio di presidenza delle commissioni, dibattito nell’organismo programmazione. Chiesto parere a segretario

Organi interni delle Commissioni in…Commissione. Nell’organismo Programmazione del Comune di Città di Castello presieduta da Massimo Minciotti, consigliere PD, si è discussa la richiesta di rieleggere l’Ufficio di Presidenza, presidente e vice, sulla base del nuovo regolamento, firmata da Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, Filippo Schiatelli, capogruppo dei Civici per Città di Castello, Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia e Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme.

L’istanza è in relazione alle dimissioni di Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, in seguito alla elezione a presidente della Commissione Controllo e Garanzia, da vice, e all’uscita dalla maggioranza di Giovanni Procelli, capogruppo de La Sinistra, che è membro dell’organismo. Più in generale si inserisce in un quadro delle Commissioni che registra il recente rinnovo dell’Ufficio di Presidenza della Commissione Assetto del Territorio con la conferma di Luciano Tavernelli alla guida e Marco Gasperi, capogruppo del Gruppo Misto, succeduto a Andrea Lignani Marchesani, vicepresidente dimissionario. Anche Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, si è dimesso dalla commissione Servizi, facendo decadere Marco Gasperi, suo vice, ora vice dell’Assetto del Territorio. L’elezione dell’Ufficio della Commissione Servizi è all’ordine del giorno della seduta di domani, giovedì 25 febbraio 2021 alle 17.00. Infine anche il presidente della Commissione Affari Istituzionali Filippo Schiattelli, con l’uscita dalla delegazione PSI e la costituzione dei Civici per Città di Castello, di cui è capogruppo, si è dimesso, facendo decadere il vice, Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme.

Su questo tema del rinnovo dei propri organi interni, su proposta di Mirko Pescari, capogruppo del PD, la Commissione Programmazione si è aggiornata a venerdì 26 febbraio 2021 alle 17.30 in attesa della risposta del segretario comunale Bruno Decenti ad un quesito specifico. Nella seduta affronterà anche il riconoscimento di un debito fuori bilancio, di trascurabile importo e derivante da una sentenza avversa al Comune.

Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha detto: “C’è un nuovo regolamento del consiglio comunale che disciplina la presidenza e la vicepresidenza dell’organo commissione, sulla falsa riga del consiglio comunale, eleggiamo l’Ufficio, presidente e vicepresidente. Dal punto di vista giuridico Simul stabunt simul cadent si prefigura la rielezione di tutto l’organo consiliare. Il precedente era stato determinato per il superamento dell’empasse giuridico dalle opportune dimissioni di Tavernelli viste le dimissioni del consigliere Mancini. Chi è deputato, il segretario comunale, non deve rinviare a una decisione politica perché rinvia alla tirannia della maggioranza. Il segretario deve dirimere la materia dato che non c’è una norma transitoria”.

Mirko Pescari, capogruppo del PD: “Ci sono due aspetti: uno tecnico ed politico. C’è un disegno politico non manifestato. Abbiamo rinnovato l’assetto di presidenza dell’Assetto del territorio. Alla domande se poteva essere fatto, mi è stato risposto che c’era un accordo di minoranza. Stasera dopo 72 ore, ci troviamo in un’altra commissione ma viene fatta vale l’interpretazione tecnica. L’articolo 14 comma 7 dice che le commissioni rimangono in vigore. Questa commissione è costituita previgente, quindi possiamo rotare gli incarichi e indicato un vicepresidente scelto dalle minoranze. Per onestà intellettuale se c’è un’altra intenzione manifestiamola. L’accordo di rotazione delle minoranze è legittimo, un’azione politico-amministrativa delle minoranze con altri obiettivi deve essere dichiarata, se c’è. Se non c’è. non si capisce il richiamo all’interpretazione tecnica”.

Marco Gasperi, presidente del Gruppo Misto, “Non c’è nulla di occulto da parte delle opposizioni. La maggioranza ha la maggioranza nelle commissioni e l’integrazione dipende dalle dimissioni di un membro della maggioranza. E’ impossibile procedere alla nomina del vicepresidente, ho già chiesto al segretario e non si può. Si può invece eleggere l’Ufficio. La vostra riluttanza non la capisco alla luce dei numeri. Il precedente c’è ed è Tavernelli. E’ obbrobrioso lasciare una commissione senza la vicepresidenza. E’ un obbrobrio: abbiamo diritto alla nostra dignità politica. Sembra che abbiate paura di perdere ma allora facciamo le elezioni. Comunque vincerete, perché ci lasciate senza la vicepresidenza? Invito il presidente Minciotti a dimettersi”.

Il sindaco Luciano Bacchetta ha precisato: “Non è una commissione che fa cadere il sindaco. La transumanza dei consiglieri non ha effetti sulla maggioranza”.

Massimo Minciotti, presidente della Commissione, ha annunciato: “Non mi dimetto per due motivi. Penso di avere svolto in maniera seria e propositiva il mio mandato. Al di là delle dimissioni di Bucci, il fatto che ho trattato tutti gli argomenti anche dei consiglieri di minoranza, significa aver svolto bene il mio compito. Fermo restando il parere espresso dal segretario ed essendo stata la mia commissione eletta con il precedente sistema non ho motivo per dimettermi e trovo poco gradevole il giochino che il consigliere Lignani e Sassolini e Schiattelli stanno proponendo”.

Per Luciano Tavernelli, consigliere del PD e presidente rinnovato insieme al vice della commissione Assetto del Territorio, “Le commissioni funzionano con l’Ufficio e il vicepresidente è garanzia di funzionamento se il presidente è impedito ad essere presente. Ha una funzione di sostituzione. Il presidente essendo presente e capace l’organismo funziona. Ho commesso un errore con il senno di poi, perché in qualche maniera c’era stato un gentilman agreement, nominare insieme l’Ufficio di presidenza dava una valenza diversa anche al vice. Ma utilizzare questo passaggio in modo strumentale significa che il vice può determinare la gestione delle commissioni. Le commissioni devono rappresentare il consiglio comunale eletto, evitando per quanto possibile, in quanto consultive e deliberative in pochissimi casi, instabilità. Una diatriba alla fine della legislatura lascia il tempo che trova”.

Gasperi ha quindi fatto la proposta sull’ordine dei lavori: “Un quesito al segretario sulla nomina separata dell’Ufficio. Un membro di maggioranza dice se volete votare il vicepresidente bene altrimenti lasciamo l’Ufficio monco. La tirannia della maggioranza”
Pescari: “Meniamo il can per l’aia. Se volete ruotare dentro la minoranza, va bene per noi. Le legittime esigenze della minoranza non possono condizionare la maggioranza. Chiediamo un parere formale. Nel frattempo continuiamo i lavori amministrativi per affrontare gli importanti temi all’rodine del giorno”.
Lignani: “Non è accettabile che il presidente la prenda sul personale. La gestione del presidente della commissione non è oggetto di questa discussione. Ammesso che ci sia una manovra politica, non sei tu il bersaglio. Per il resto, prendiamo atto di qualsiasi decisione”.

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri 30 guariti e 28 nuovi positivi. In un mese 508 test antigenici sulla popolazione scolastica, tutti negativi, buon segnale”


“I dati di ieri segnano una modesta inversione di tendenza, perché abbiamo avuto un numero sempre molto alto di positivi al Covid-19, ben 28, ma anche un numero molto alto di guariti, 30”. E’ quanto ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, nel prendere atto di “un riscontro abbastanza incoraggiante, finalmente in attivo per il prevalere dei guariti, anche se i nuovi casi di positività restano molto considerevoli e dimostrano l’intensità della circolazione del virus che ha giustificato l’estensione della zona rossa per un’altra settimana”. “Continuiamo a ribadire che l’unica vera soluzione è la vaccinazione ed è per questo che stiamo cercando di fare la nostra parte, completando l’iter legato all’apertura del secondo centro per la somministrazione dei vaccini nel nostro territorio comunale, dopo quello al Cva di Trestina”, ha sottolineato il primo cittadino, aggiungendo: “insieme a San Giustino e Citerna abbiamo chiesto all’Usl Umbria 1 di garantire la disponibilità di un secondo punto nella zona nord per offrire prestazioni uniformi ai cittadini dell’Altotevere, visto che ci sono già centri a Trestina e a Umbertide”. A questo proposito, Bacchetta ha definito “molto importante e significativa” la scelta di procedere, dopo gli ultraottantenni, alla vaccinazione delle forze dell’ordine e anche del personale della scuola, un mondo quest’ultimo in grande sofferenza per la chiusura degli istituti di ogni ordine e grado, ma anche per il ricorso alla didattica a distanza, che non può sostituire efficacemente la quotidianità dell’insegnamento in presenza ai nostri ragazzi”. Il sindaco ha completato le valutazioni sulla scuola riferendo i dati dei tamponi antigenici rapidi Sars-Cov-2 effettuati presso la sede di Cerbara delle Farmacie Tifernati. “Nell’ambito della campagna di testing promossa dalla Regione tra il personale docente, non docente e tutti gli allievi degli asili nido, delle scuole dell’infanzia, delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo e secondo grado, nel mese trascorso dal 23 gennaio al 23 febbraio 2021 sono state esaminate 508 persone, che sono risultate tutte negative”, ha detto Bacchetta. “Un buon segnale, che, seppur il dato sia parziale rispetto all’intera popolazione potenzialmente interessata dai test, testimonia in modo indicativo come l’espansione del virus nel mondo scolastico sia sotto controllo”, ha commentato il sindaco, che ha ricordato come il programma di testing gratuito riservato alle categorie aventi diritto si protrarrà fino al 18 marzo, salvo diverse disposizioni della Regione, con i tamponi che potranno essere prenotati al numero di telefono 075.8510075.

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Città di Castello: ci ha lasciato Nicola Carnevali, già brigadiere e membro dell’associazione nazionale Carabinieri. Cordoglio del sindaco e del presidente Mario Menghi

Cordoglio e vicinanza del sindaco Luciano Bacchetta al consigliere comunale, Giorgio Baglioni e alla sua famiglia per la scomparsa del nonno, Nicola Carnevali, gia’ brigadiere dei Carabinieri e membro dell’Associazione Nazionale Carabinieri sezione tifernate. “Un altro personaggio significativo della nostra comunità locale che ci lascia. Un tifernate che ha amato la sua famiglia, l’Arma dei Carabinieri che ha servito con dedizione e attaccamento, la città e l’associazione per cui si è speso nel periodo meritato della pensione. Al collega consigliere Giorgio Baglioni, alla famiglia e a tutti coloro che lo hanno conosciuto ed apprezzato le doti umane e professionali giungano le più sentite condoglianze dell’istituzione e del consiglio comunale”. E’ quanto dichiarato dal sindaco Luciano Bacchetta in riferimento alla scomparsa di Nicola Carnevali, nonno del consigliere comunale Giorgio Baglioni. Al cordoglio del sindaco si è unito anche il Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione tifernate, Mario Menghi e il presidente onorario Franco Masini.

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Illeciti contro il reddito di cittadinanza. La Guardia di Finanza ha individuato 17 indebiti percettori

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Le Fiamme Gialle di Arezzo, nell’ambito delle attività di controllo della spesa pubblica
nazionale, svolte in sinergia e collaborazione con l’INPS, hanno scoperto 17 persone, che
hanno percepito il Reddito di cittadinanza, pur non avendone diritto.
La concessione del sostegno economico, quale misura di contrasto alla povertà, alla
disuguaglianza ed all’esclusione sociale, è subordinata ad una serie di requisiti reddituali e
patrimoniali ed è preclusa a coloro che risultano destinatari di misure cautelari personali.
Ed è proprio partendo da quest’ultimo requisito che i Finanzieri della Compagnia di Arezzo,
in stretta sinergia e con uno scambio informativo con l’INPS e con il Tribunale di Arezzo,
hanno “passato al setaccio” le posizioni di coloro che risultavano sottoposti a misure
cautelari personali, anche a seguito di convalida di arresto o del fermo.
17 i soggetti finora individuati che risultano aver percepito indebitamente il Reddito
di cittadinanza, per un ammontare di circa 100.000 euro.
Diversi i casi riscontrati, oltre a coloro che sono risultati destinatari di una misura cautelare
personale, per lo più per reati legati al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, vi è
anche chi si è “dimenticato” di dichiarare il possesso di alcuni immobili (in un caso, addirittura
5 appartamenti), o chi, pur avendo acquistato un’autovettura del valore di 38.000 euro, ha
pensato bene di richiedere comunque il contributo.
Infine, vi sono alcuni che, pur di incrementare il “reddito”, hanno dichiarato falsamente di
avere sottoscritto un contratto di locazione, che consente di incrementare la quota fino a un
massimo di 3.360 euro annui.
Tutti gli indebiti percettori sono stati segnalati all’INPS per la sospensione e la revoca, oltre
che per il recupero del beneficio economico, nonché denunciati all’Autorità Giudiziaria, per
aver fornito dichiarazioni false o per aver omesso di comunicare informazioni necessarie in
sede di richiesta del Reddito di cittadinanza.
I risultati ottenuti dai Finanzieri aretini testimoniano l’approccio multidisciplinare e
trasversale dell’attività istituzionale del Corpo, tesa a contrastare gli illeciti fenomeni, come
quello portato alla luce, che, attraverso l’accesso a benefici assistenziali ottenuti da chi non
ne ha titolo, non solo generano un danno immediato per la casse pubbliche, ma drenano
risorse che potrebbero essere impiegate per altre finalità ed utilità sociali, in favore di
persone che ne hanno effettivamente diritto e necessità.

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Polizia provinciale: l’operato del Corpo nell’anno del Covid-19. Bacchetta e Michelini: “Nonostante l’esiguità, impiegati nella maniera più efficiente i nostri operatori”

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Oltre 350 servizi di ordine pubblico per un totale di 1.100 persone controllate. Questi i dati numerici che fotografano l’impegno degli uomini della Polizia provinciale di Perugia legato all’emergenza Covid. Emergenza che nella prima fase (27 aprile – 7 giugno 2020), secondo quanto rende noto il comandante Joselito Orlando, ha di fatto assorbito totalmente gli operatori del Corpo provinciale, con l’impiego di quasi tutte le unità a disposizione in servizi dedicati all’emergenza Covid-19.
Nella seconda fase, tuttora in corso, “l’impegno è via via aumentato – riferisce il comandante – ma il numero di pattuglie e operatori impiegati è tale da permettere al Corpo di dedicarsi anche alle altre funzioni assegnate: vigilanza in materia di Codice della strada, in materia ambientale e, qualora possibile o necessario, rispondere alle segnalazioni ed esigenze provenienti dal territorio e dalle istituzioni locali”.
In particolare, nella prima fase emergenziale, su disposizioni del Prefetto di Perugia e secondo le ordinanze emanate settimanalmente dalla Questura, gli operatori della Polizia provinciale sono stati impiegati per la disciplina delle aperture, degli accessi e delle chiusure degli orti e delle ville di proprietà della Provincia (Villa Redenta di Spoleto e Villa Fidelia di Spello), con 5 pattuglie composte da 10 operatori, per 6 giorni a settimana e 3 pattuglie con 6 operatori per il giorno restante.
Durante la seconda fase, i servizi di controllo sulla mobilità e contro gli assembramenti hanno visto l’impiego di 2 pattuglie con 4 operatori a settimana nelle giornate di sabato e domenica in orari notturni.
Infine, dal 16 novembre in poi i servizi si svolgono settimanalmente, dal lunedì al giovedì con una pattuglia al giorno con 2 operatori con orari alternati (a seconda dall’apertura o meno dei plessi scolastici), e dal venerdì alla domenica con una pattuglia al giorno con 2 operatori (dalle 15 alle 21).
“Nonostante le risorse umane non siano più quelle di un tempo – osservano il presidente della Provincia Luciano Bacchetta e la consigliera provinciale delegata Letizia Michelini -, in questo periodo di emergenza sociale legata alla pandemia gli operatori in forza al nostro Corpo di Polizia sono stati impiegati nella maniera più efficiente”. Da qui il ringraziamento a tutto il personale impegnato “che si è speso nell’espletamento delle funzioni, dando la propria piena disponibilità”.

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