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Sansepolcro: “Ti accompagno”, progetto per gli studenti sulle norme anticovid sui bus“

Si chiama “Ti accompagno” ed è un progetto regionale destinato agli studenti delle scuole superiori. Si realizza anche a Sansepolcro grazie all’adesione del Comune in collaborazione con la Provincia di Arezzo e alcune associazioni del territorio, cioè ADA e “Gruppo Comunale Sansepolcro Altotevere Volontari di Protezione Civile”.

Il progetto prevede la presenza di tutor nei punti e negli orari nevralgici di entrata e uscita delle scuole con riferimento alle zone del trasporto pubblico su gomma, in modo da evitare assembramenti degli studenti, fornendo loro tutte le informazioni sulle regole da seguire salendo sull’autobus. I luoghi individuati sono l’autostazione di via Marconi all’entrata e all’uscita delle scuole e Via Inghirami (sede provvisoria biennio Liceo Scientifico) all’uscita.

Il progetto inizierà lunedì prossimo 11 gennaio, con la ripresa delle lezioni alle scuole superiori, seppur al 50%. La conclusione è prevista per il 31 marzo.

“Come amministrazione comunale abbiamo subito accolto con entusiasmo il progetto della Regione – dichiara l’assessore al trasporto pubblico Francesco Del Siena – e ci siamo subito coordinati con la Provincia di Arezzo per la fattibilità. Le criticità della diffusione del virus nei mezzi di trasporto pubblico si combattono anche grazie a questo tipo di iniziative, che aiutano studenti e utenti generici a rispettare le regole. Da più fonti, ormai, è stato evidenziato che gli assembramenti non avvengono dentro le scuole, ma fuori da esse. Ringrazio le associazioni di volontariato che hanno aderito con entusiasmo e hanno partecipato ai corsi di formazione tenuti dalla Provincia”.

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Città di Castello: A.MA.RE. dona 4.000 euro in favore della A.S.P. Muzi Betti

Viste le recenti dichiarazioni del Sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta sull’Emergenza Coronavirus relativamente all’A.S.P. Muzi Betti di Città di Castello, anche il Consiglio Direttivo dell’Associazione A.MA.RE. ha deliberato per una donazione di € 4.000 in favore della stessa A.S.P. Muzi Betti, finalizzata all’acquisto di prodotti di varia natura quali D.P.I. vari, strumenti per disinfezione, acqua ossigenata e quanto altro si renda necessario, unendosi in ciò alle altre Associazioni, per un piccolo, ma significativo, gesto di solidarietà.

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta ” ieri 3 guariti e 23 nuovi positivi. Alla Muzi Betti situazione stabile. All’ospedale allestiti più posti di intensiva “

“Ieri abbiamo avuto un numero consistente di positivi, ben 23, a fronte di tre soli guariti”. Lo ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta nell’abituale aggiornamento della situazione dell’emergenza da Covid-19 a Città di Castello, specificando che “in nessuno dei nuovi casi di positività si siano manifestati sintomi gravi e sia stato necessario il ricovero in ospedale, nel rispetto di un trend costante che coinvolge in gran parte nuclei familiari, con persone anche piuttosto giovani, che affrontano la malattia in isolamento domiciliare”. Sulla vicenda dell’Asp Muzi Betti, il sindaco ha riferito che “le condizioni dei nostri anziani risultati positivi sono stabili, senza criticità particolarmente elevate, anche se la preoccupazione permane, perché c’è una complessità nella loro condizione dovuta all’età avanzata e alle patologie presenti che non può essere ignorata”. “Sono stati però conseguiti due risultati importanti – ha sottolineato Bacchetta – per i quali abbiamo fatto la nostra piccola parte insieme alla dirigenza della Muzi Betti e all’Usl Umbria 1: nessuno degli anziani contagiati è stato trasferito in altre città o in nosocomi diversi dal nostro, ma, grazie alla creazione di un reparto Covid all’interno della struttura è stata superata un’emergenza che sarebbe stata drammatica se fossimo stati costretti a spostare gli ospiti, ed è stato scongiurato il pericolo della chiusura della residenza sanitaria, come è accaduto altrove in Umbria”. Il sindaco ha riferito che sono “tre i nuovi infermieri arrivati a supporto del personale della Muzi Betti, decimato dai casi di positività”. “Due provengono temporaneamente dall’ospedale di Città di Castello e ringraziamo l’Usl Umbria 1 per la sensibilità e la collaborazione dimostrata anche in questo frangente”, ha spiegato Bacchetta, dando conto del fatto che, “stando alla presidente dell’Asp Muzi Betti Andreina Ciubini, con queste tre immissioni è stato ripristinato un organico infermieristico sufficiente per le esigenze attuali della struttura”. “Manca però ancora qualche operatore sanitario – ha precisato il primo cittadino – e si sta lavorando alacremente per ovviare a questa difficoltà”. “Da lunedì alla Muzi Betti verrà effettuato un nuovo giro di tamponi tra gli ospiti e gli operatori finora risultati negativi, in modo da continuare a monitorare con attenzione la situazione, mentre proseguiranno le vaccinazioni del personale sanitario, che presto interesseranno anche gli anziani”, ha preannunciato Bacchetta, nel ricordare come, “sempre da lunedì ci dovrebbe essere una nuova classificazione delle regioni per colore, che sembra possa far tornare arancione l’Umbria”. “L’ospedale di Città di Castello avrà ulteriori posti in terapia intensiva, si parla di 11, come Perugia, Foligno e Terni, in vista di una possibile terza ondata, sulla quale non azzardo previsioni”, ha aggiunto Bacchetta, che ha concluso: “è chiaro che la battaglia contro il Covid sarà ancora lunga, difficile, complessa e tutti, senza allarmismi e senza sottovalutazioni, dovremo fare la nostra parte, farci trovare preparati di fronte a eventuali rischi di crescita dei contagi, soprattutto dal punto di vista della ricettività ospedaliera e sanitaria, in attesa che le vaccinazioni vengano estese a tutta la popolazione”.

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Citerna: emergenza Covid, in arrivo buoni spesa per sostenere persone e famiglie
Fino al 23 gennaio è possibile presentare la domanda al Comune

Il Comune di Citerna ha pubblicato sul proprio sito internet l’avviso e il modulo di domanda per richiedere l’assegnazione di buoni spesa a seguito del D.L. 154/2020.
Il bando di solidarietà alimentare è rivolto a persone e famiglie in condizioni di disagio economico e sociale causato dall’emergenza Covid-19.
E’ possibile presentare la domanda fino al 23 gennaio. Per accedere al beneficio è necessario compilare l’apposito modulo disponibile al link https://forms.gle/PvpPznG6mofKNE7j7, allegando il proprio documento di riconoscimento fronte e retro che potrà essere scansionato o fotografato, anche tramite smartphone.
Per informazioni è possibile contattare gli uffici del Comune di Citerna ai numeri di telefono 0758 592 119 – 0758 592 237, dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 13, oppure tramite email: comune@citerna.net e servizisociali@citerna.net.

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Arezzo: oreficeria, un anno in salita con lo sguardo al post pandemia

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“Molti orafi riprendono oggi l’attività con alle spalle un anno critico ma guardando con speranza ai prossimi mesi, agli effetti del vaccino, alla riapertura dei mercati, alla programmazione del calendario delle fiere”. Così si esprime Mauro Benvenuto, presidente Orafi CNA Arezzo interpretando le aspettative di un settore che ad Arezzo conta quasi 1.200 imprese con 7.500 addetti, duramente colpite dalla pandemia.
“Nel 2020 abbiamo combattuto per salvare le nostre aziende, mantenere i posti di lavoro, non veder svanire lunghi anni di sacrifici, far fronte ai pagamenti, ai costi di gestione e agli adempimenti che non si sono mai fermati nonostante l’emergenza Covid-19. Abbiamo registrato forti cali di fatturato, anche del 40%, subito una contrazione delle vendite all’estero del 24% nel terzo trimestre e del 40% nei primi nove mesi dell’anno. Abbiamo registrato difficoltà in tutti i principali mercati di riferimento. I dati camerali parlano chiaro: la perdita negli Emirati Arabi è stata del 59% nel terzo trimestre e del 56,5% nei primi nove mesi dell’anno. Decisamente negativo anche l’andamento del secondo mercato, Hong Kong (-44% nel trimestre e -52% nei nove mesi). Verso gli Stati Uniti le perdite sono state più contenute: 2% nel terzo trimestre e 17% nei nove mesi. Il settore era in ripresa dopo l’estate, segno del valore di mercato del prodotto orafo made in Italy, poi i rallentamenti per la seconda ondata dei contagi: oggi confidiamo in un miglioramento del quadro epidemiologico con la campagna di vaccinazione e la ripresa di produzione e consumi entro l’estate”.
E Benvenuto aggiunge: “Fino ad oggi il blocco dei licenziamenti, in un comparto come quello orafo caratterizzato dalla presenza di lavoro indeterminato, ha indotto le imprese a fronteggiare la caduta della produzione con una forte riduzione di ore di lavoro”.
E’ stato infatti quello orafo il settore artigiano che più ha fatto ricorso all’ammortizzatore sociale nel corso del 2020, da quando è scoppiata la pandemia: 658 aziende (su complessive 2743) per un totale di 2.632 dipendenti (su 11006). Da solo quello orafo ha superato l’intero comparto artigiano della moda (tessile, abbigliamento, calzaturiero, pelletteria) che occupa il secondo posto con un’incidenza del 23%.
Non è andata meglio alla piccola e media industria in cui si applica la Cigo: in questo caso gli accordi sindacali sono quadruplicati dall’inizio dell’emergenza: da 132 a 536 per un totale di 10.895 dipendenti (erano 3.113). Anche in questo caso il settore orafo è risultato il più colpito: 155 aziende, 2.656 dipendenti, un’incidenza del 29%, superiore all’artigianato e sempre avanti al 26% del comparto moda.
“Adesso possiamo prendere decisioni soltanto nel breve periodo in attesa di una ripresa della mobilità interna e di quella internazionale. La variabilità delle ondate di pandemia e l’alternarsi di momenti di massimo allarme a fasi di quiete apparente determinano un quadro di estrema incertezza che crea difficoltà alla pianificazione e alla programmazione delle imprese. Abbiamo il dovere di far sentire la voce delle imprese orafe che hanno bisogno di attenzione a livello istituzionale: in questo senso sarà importante il dialogo con le altre associazioni in seno alla Consulta Orafa aretina, così come l’intensificazione dell’attività di progettazione, per la tutela di un settore strategico del nostro territorio“.

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Covid-19 a Sansepolcro: Rsa San Lorenzo, si contano 14 positivi tra ospiti e operatori

Il sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli e il direttore della “RSA San Lorenzo” Paolo Carbonaro informano che si sono registrati 14 casi di positività all’interno della struttura: si tratta di 12 ospiti e 2 operatori.

“Stiamo seguendo la vicenda con la massima attenzione – fa sapere il sindaco Cornioli – Purtroppo questo virus è imprevedibile e colpisce con più facilità le fasce fragili della popolazione.  Nonostante l’impegno massimo al rispetto delle regole da parte di tutti, il virus è riuscito ad insinuarsi e contagiare. Questo ci deve far riflettere sulla facilità con cui si diffonde”.

“Siamo dispiaciutissimi da questa situazione durissima che abbiamo cercato di evitare con tutte le nostre forze ed energie da dieci mesi ad oggi – dichiara Carbonaro – Non abbiamo altre parole se non l’impegno totale che continueremo a mettere in campo per il bene dei nostri ospiti e dei loro familiari”.

L’amministrazione comunale, la direzione della RSA e l’Azienda Sanitaria sono in stretto contatto nel monitorare l’evolversi della situazione.

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San Giustino: al cinema Astra tornano le arance di SOS Rosarno

Siamo arrivati al secondo ordine dei prodotti di Rosarno. Continua la collaborazione della bottega del Cinema Teatro Astra con la cooperativa Mani e Terra di Rosarno per mettere a disposizione i loro prodotti: freschi, buonissimi e biologici. E insieme a noi altri compagni di viaggio a Perugia, Orvieto, Terni , per far crescere sempre più percorsi di giustizia ed equità.

Il progetto è SOS ROSARNO, AGRUMI SOLIDALI PER NUTRIRE INTEGRAZIONE E SOSTENIBILITÀ grazie al quale è possibile acquistare agrumi provenienti da Rosarno, il paese diventato tristemente famoso qualche anno fa per l’esplosione della rabbia dei lavoratori migranti. Gli agrumi dei produttori di riferimento di SOS Rosarno provengono rigorosamente da agricoltura biologica certificata. Tutti i produttori sono piccoli proprietari, singoli o associati in cooperative, assumono regolarmente la manodopera impiegata nella raccolta, per oltre il 50% migrante, e sono interni al circuito della solidarietà con i migranti di Rosarno, che nell’assoluta insufficienza delle politiche istituzionali d’accoglienza possono sopperire ai bisogni più elementari solo grazie al sostegno delle realtà associative della società civile. SOS Rosarno è una campagna di solidarietà promossa da Equosud e  Osservatorio Migranti Africalabria, e coinvolge i GAS di tutta Italia.  

Sarà possibile effettuare l’ordine entro e non oltre l’11 GENNAIO 2021 inviando una mail a info@astrazioni.netindicando la tipologia di prodotto e la relativa quantità.
La consegna è prevista per il 19 Gennaio

Per contatti e ordini
info@astrazioni.net
cell. 3493191176

LISTINO PREZZI
AGRUMI (L’ordine minimo per gli agrumi è di una cassetta)
ARANCE DA TAVOLA € 1,80 al kg Cassetta 10 kg € 18,00
ARANCE DA SUCCO €1,50 al kg Cassetta 10 kg € 15,00
LIMONI € 2,30 al kg Cassetta 7 kg € 16,00
POMPELMI GIALLI € 2,30 al kg Cassetta da 9 kg € 19,00
POMPELMI ROSA € 2,30 al kg Cassetta da 9 kg € 19,00
CLEMENTINE € 2,30 AL KG Cassetta 7 kg € 16,00
Fichi Secchi al Naturale sfusi – busta da 350 gr – € 6,50
Mandorle Sgusciate – Busta da 400 gr – € 7,50
Nduja, 500gr – € 8,00
Filetti di melanzane in olio extravergine 280 gr. € 6,50
Zucchine alla calabrese 280 gr €6,50
Vellutata di peperoncino 280gr € 6,50  

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Sansepolcro: “comune Europeo dello Sport 2021”, la bandiera è adesso al Borgo

E’ stata consegnata ufficialmente al Comune di Sansepolcro la bandiera di “Comune Europeo dello Sport 2021” da parte di Aces Italia, con una breve cerimonia che sancisce l’impegno e la passione di questo territorio per l’attività sportiva e tutto ciò che le ruota intorno.

Nella Sala del Consiglio erano presenti il sindaco Mauro Cornioli, il presidente del consiglio con delega allo Sport Lorenzo Moretti, l’assessore Francesco Del Siena, il presidente di Aces Italia Vincenzo Lupattelli, il coordinatore organizzativo Luca Parmigiani e il delegato di Aces per il Centro Italia Gianfranco Mastrangelo.

Sansepolcro è uno dei pochi Comuni italiani ad aver ottenuto questo ambito riconoscimento per il 2021, un anno che purtroppo, causa Covid, non consentirà di celebrare al meglio il titolo. “Questa bandiera è motivo di orgoglio per noi, non perchè fine a se stessa ma in rappresentanza di un impegno da sempre dimostrato – ha commentato Lorenzo Moretti – Quando i rappresentanti di Aces sono venuti al Borgo per valutarci, è nata una bella collaborazione. Avere ACES accanto è una garanzia. Grazie a loro, abbiamo stretto un protocollo con il Coni per alcuni progetti. Prossimamente verrà firmato un altro protocollo con la Regione Toscana che consentirà di avere un occhio di riguardo per proposte future che faremo in tema di sport. Sansepolcro è la culla dello sport: lo dimostrano i numeri. Ben 4000 famiglie sono impegnate o coinvolte in attività sportive”.

Il presidente di Aces Italia ha ricordato che, nonostante l’anno in corso non consentirà di organizzare gli eventi e le iniziative che erano in programma, “i Comuni europei dello Sport restano tali per sempre, non solo nell’anno relativo alla candidatura. Si potranno quindi fare progetti europei con gli altri comuni, per esempio. Questo è solo l’inizio”.

Il sindaco Cornioli ha concluso sottolineando il valore sociale ed educativo dello sport. “Non sappiamo cosa riusciremo a fare in questo 2021 perchè non è prevedibile, ma con Aces faremo in modo di organizzarci e organizzare qualcosa. L’augurio è di tornare a fare cose normali. La normalità sono i nostri bambini che giocano nei campi di calcio o al palazzetto”.

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Città di Castello: tante assunzioni tramite mobilità da altri enti. Progressioni grazie ad intesa e smart working. I punti di forza del 2020 dell’assessore Bassini

“Nonostante i vincoli al turn over e da ultimo il Covid, il Comune di Città di Castello nel 2020 è riuscito a realizzare molte procedure di assunzione”: questo uno dei punti salienti della relazione di fine anno dell’assessore tifernate al Personale Luciana Bassini che spiega come “Nel corso degli ultimi anni si sono verificate numerose cessazioni di personale in tutti i servizi del Comune soprattutto a causa dell’introduzione del pensionamento tramite il sistema della quota cento. Soltanto nell’anno 2020 si contano 18 pensionamenti. All’uscita del personale non si è potuto sopperire immediatamente a causa dei vincoli al turn over che non hanno consentito un pieno ricambio. Poi le norme sono state modificate ed abbiamo assunto 2 istruttori amministrativi, un agente di polizia, due ingegneri, che hanno preso servizio proprio in questi giorni, due dirigenti di area tecnico. Tramite comando e mobilità assumeremo 2 collaboratori amministrativi, 3 istruttori direttivi, 2 agenti di polizia, un messo notificatore, un dirigente di area sociale e uno di area amministrativa, 4 istruttori amministrativi. Inoltre 4 programmatori da part time sono stati inseriti a tempo pieno”. Un riferimento speciale viene fatto dalla Bassini allo smart working: “A seguito della pandemia, dietro le direttive del governo, è stato attivato il lavoro agile per i dipendenti per i quali era possibile lo svolgimento dell’attività lavorativa con tale modalità. E’ stato approvato, nei primi mesi dell’anno, il Regolamento sul lavoro agile. Tale modalità di espletamento dell’attività lavorativa ha consentito di ridurre al minimo il rischio sanitario di contagio da virus covid-19. Visto il successo che ha riscontrato anche in termini di qualità della prestazione lavorativa resa dal dipendente e di conciliazione dei tempi di vita-lavoro, questa Amministrazione si propone di valutare se mantenere nei prossimi anni questa modalità di espletamento della prestazione lavorativa. Sul fronte sindacale invece l’amministrazione ha effettuato, nel corso dell’anno, diversi incontri in videoconferenza con le parti sindacali per affrontare le problematiche connesse alla sicurezza sanitaria in ambito lavorativo a causa della pandemia al fine di salvaguardare al massimo la salute dei lavoratori. Un risultato importante è rappresentato dalla sottoscrizione con le parti sindacali del contratto decentrato integrativo dei dipendenti che stanzia le risorse da destinare, anche per il 2020, alle progressioni orizzontali che avranno decorrenza da gennaio. L’avviso per le progressioni è stato già pubblicato e sono in corso le procedure di selezione”. Infine la Bassini parla dell’integrazione delle procedure informatiche: “E’ stato avviato il processo di integrazione dei dati stipendiali e di quelli contabili mediante l’acquisto di una nuova procedura di elaborazione degli stipendi che dovrà consentire, a regime, un risparmio in termini di tempo e quindi anche di costi per la predisposizione dei mandati di pagamento degli stipendi. Obiettivo strategico dell’integrazione è la possibilità di realizzare analisi e proiezione dei costi del personale al fine di pervenire ad una migliore loro razionalizzazione e di consentire un monitoraggio costante dell’andamento di tale spesa che costituisce uno dei presupposti indispensabili che stanno alla base di molte scelte amministrative”.

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San Giustino: Il Comune consegna i buoni spesa a 105 famiglie. Assessore Guerrieri “Un aiuto e un segno di vicinanza ai cittadini in difficoltà”

Si è conclusa la procedura avviata dal Comune di San Giustino per l’erogazione dei buoni spesa realizzati attraverso i fondi governativi nazionali.
Al termine dell’istruttoria sono 142 le domande presentate, delle quali 105 accolte mentre 37 sono quelle respinte, poiché prive di requisiti.
“Siamo riusciti – commenta l’assessore alle Politiche sociali Andrea Guerrieri –  in modo rapido, equo e trasparente ad erogare entro l’8 gennaio tutti i buoni spesa destinati alle famiglie, migliorando la procedura attivata ad aprile scorso, per essere sempre più vicini ai cittadini che stanno attraversando situazioni di fragilità”.
Il contributo complessivo erogato in questo secondo bando dei buoni spesa è di euro 30.710, una somma importante anche se praticamente dimezzata rispetto al lockdown di aprile dove le domande pervenute furono 287, pressoché il doppio.
“Questa istantanea – conclude l’assessore Guerrieri – restituisce però una situazione complessa della nostra realtà cittadina. Molte famiglie hanno visto continuare se non addirittura peggiorare la propria situazione di disagio a causa del perdurare delle crisi pandemica e delle ricadute che questa sta avendo su tutto il tessuto economico e sociale del territorio. Servono risposte concrete da tutto il sistema-paese, in particolare da Governo e Regione, per far fronte alle richieste sollevate da questo nuovo target. Dal canto nostro, come amministrazione comunale, siamo pronti a svolgere il ruolo di istituzione più vicina alla comunità mettendo in campo con gli strumenti che abbiamo a disposizione, azioni concrete di supporto alla cittadinanza”.

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Città di Castello: due dirigenti per l’area tecnica del comune. Sono Andrea Moretti e Marco Peppicelli

Due nuovi dirigenti in comune. Gli ingegneri, Andrea Moretti e Marco Peppicelli, vincitori di concorso pubblico, area tecnica a tempo pieno ed indeterminato, hanno preso servizio il 1 gennaio scorso nelle rispettive aree di competenza. Andrea Moretti, ha assunto l’incarico di direzione del settore Lavori Pubblici, Patrimonio e Infrastrutture, Protezione Civile, mentre Marco Peppicelli, la direzione del Settore Assetto del Territorio, Edilizia, Ambiente. Entrambi i neo-dirigenti comunali vantano una qualificata e lunga esperienza professionale maturata nel privato e nella Pubblica Amministrazione con incarichi apicali. Nel corso di un breve incontro di benvenuto il sindaco, Luciano Bacchetta, nel “ringraziare i precedenti dirigenti, Federico Calderini e Stefano Torrini, per il prezioso apporto che in periodi diversi hanno dato alla macchina comunale contribuendo con la loro professionalità a raggiungere importanti obiettivi per la comunità locale” ha augurato ai due nuovi dirigenti Moretti e Peppicelli “un proficuo lavoro sempre finalizzato al miglioramento e funzionamento continuo dei propri ambiti di competenza in stretta sinergia con tutti i settori del comune”.

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Città di Castello: i servizi della prima infanzia nel 2020. Il bilancio dell’assessore Cestini

Molto intensa l’attività dei servizi per la prima infanzia del comune di Città di Castello, “gli unici a rimanere aperti anche nell’Italia a zone con tutte le difficoltà del caso ma in regola con protocolli di sicurezza e misure preventive” dichiara l’assessore ai Servizi educativi Rossella Cestini, ricordando che “la rete dei nidi è un servizio di avanguardia che dà risposte a 145 famiglie con una lista di attesa complessiva di circa 12 bambini”. L’adeguamento alle indicazioni ministeriali anti-Covid ha determinato una riorganizzazione degli spazi e conseguentemente dei gruppi che sono stati, in alcuni nidi, ridotti; ciò, in termini numerici ha prodotto una riduzione complessiva dei posti disponibili pari a 16. Anche l’articolazione degli orari risponde alle esigenze delle famiglie: Coccinella e Delfino sono aperti dalle 7.30 alle 17.00, il Franchetti dalle 7.30 alle 16.30, Fiocco di Neve a Trestina fino alle 18.15. Anche il centro per bambini L’Arca è stato ridotto di 8 posti e praticamente dimezzato e ricollocato provvisoriamente presso la sede di Vittorio Emanuele Orlando. Il Centro per Bambini e famiglie La Casa azzurra non è stato possibile riattivarlo a settembre per problemi di sicurezza legati alle normative anti-Covid. Rette invariate e le riduzioni introdotte dal nuovo Regolamento. Nel rispetto delle indicazioni ministeriali che invitano al rispetto dei tempi di erogazione dei servizi, nel 2020 il funzionamento degli stessi è stato garantito da 45 educatrici di cui 11 a tempo determinato. “Abbiamo lavorato molto su edilizia ed ambienti e sulla formazione” aggiunge la Cestini, in particolare con “L’adeguamento delle strutture alle misure di sicurezza anti contagio con la realizzazione di percorsi specifici per l’accesso ai servizi igienici con collocazione nelle stanze di passaggio di barriere di suddivisione dai corridoi, dotazione di fasciatoi ad uso esclusivo dei gruppi, realizzazione di nuove stanze, adeguamento dei spogliatoi per il personale, adeguamento locale destinato a stanza grigia, due gazebi per ogni struttura educativa, atti a consentire la procedura di triage per l’accesso in sicurezza dei bambini e dei lavoratori. I gazebo, in un nido in particolare, sono diventati area di attività ludico-ricreative e spazi aggiuntivi per proposte educative esterne. La suddivisione area esterna in zone di gioco distinte e separate per ogni mini-sezione. C ‘è stato poi il completamento del servizio igienico per uso esclusivo del personale addetto alla della La Coccinella e ristrutturazione del servizio igienico per bambini, area lattanti. Al Nido Fiocco di Neve, la posa in opera di un ulteriore vaschetta per servizio igienico ad uso esclusivo di una minisezione. IL Covid ha accelerato l’acquisto di culle sanificabili a terra, materassini e sacchi a pelo, per garantire il riposo ai bambini di gruppi che hanno uso esclusivo di stanza polivalente. Sul fronte dei servizi è stato ampliato l’orario del nido d’infanzia di Trestina a seguito della sperimentazione del Progetto NIDI APERTI frequentata da sette bambini. Il progetto Da Lontano ci abbracciamo ha accompagnato il periodo di chiusura dei servizi educativi durante il lockdown, mantenendo legami educativi a distanza con le famiglie attraverso l’invio settimanale di proposte educative ai genitori”. “Il Covid non ci ha distolto dalla formazione, che rimane un pilastro della qualità del servizio” conclude la Cestini: “E’ stato organizzato con la collaborazione di Villa Umbra l’evento per la ricorrenza dei 40 anni dei servizi educativi comunali, abbiamo partecipato all’iniziativa formativa di A.N.C.I. “Dialoghi di vicinanza” sullo 0-6. Nel 2020 abbiamo rilasciato 5 autorizzazioni per nidi d’infanzia e sezioni primavera. L’Emergenza sanitaria ci ha spinto alla costituzione del Comitato Covid con rappresentanze genitoriali, dei lavoratori, della sicurezza, di referenti sanitari e sindacali per la condivisione del Protocollo per la riapertura in presenza dei servizi educativi con lo scopo di condividere le straordinarie procedure di sicurezza e modificarle in itinere in caso di necessità”.

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Covid-19 a San Giustino: ad oggi sono 39 le persone attualmente positive, 2 delle quali ricoverate in ospedale

Aggiornamento quadro complessivo dei positivi nel territorio di San Giustino

Sono 39 le persone attualmente positive, delle quali 2 ricoverate in ospedale e le altre poste in isolamento domiciliare.

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Servizio Civile: Confcooperative Umbria in prima linea anche per il 2021.
Grazie al finanziamento di 4 progetti, i posti disponibili
saranno 43 in tutto il territorio regionale

C’è anche Confcooperative Umbria tra gli enti e le organizzazioni associative presso i quali si potrà svolgere il Servizio Civile Universale. E’ appena uscito, infatti, l’apposito bando per i volontari che, come requisito fondamentale, dovranno avere un’età compresa tra i 18 e i 28 anni e potranno svolgere il servizio con un impegno di un anno, per un totale di 1.054 ore, ed un rimborso mensile di € 439,50.
I posti disponibili nella Provincie di Perugia e Terni presso Confcooperative Umbria sono 43, resi possibili grazie al finanziamento di 4 progetti da parte del Dipartimento per le Politiche Giovanili. Le sedi sono dislocate in tutto il territorio regionale: Perugia, Terni, Spoleto, Gubbio, Foligno, Orvieto, San Venanzo, Giove, Scheggino, Trevi, Città di Castello, Bastia Umbra, Stroncone e Deruta.
“Il Servizio Civile Universale è un’importante occasione di crescita personale, un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva”, afferma il Presidente di Confcooperative Umbria, Carlo Di Somma, secondo il quale “si tratta di un prezioso strumento per aiutare le fasce più deboli della società contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese. Il contributo del Servizio Civile, durante questa terribile fase pandemica, è e sarà determinante e Confcooperative Umbria si dimostra ancora una volta in prima linea, anche attraverso appunto il Servizio Civile, a supporto dei propri volontari e delle Cooperative. Mi piace anche sottolineare come l’anno di Servizio Civile Universale rappresenti oltretutto, per le volontarie e i volontari, un’occasione di farsi conoscere dalle Cooperative, creando così eventuali presupposti per poter sviluppare concrete opportunità di lavoro futuro”.
Per presentare la propria candidatura, esclusivamente in modalità on-line, c’è tempo fino all’ 8 febbraio p.v. alle ore 14. Verrà utilizzata la piattaforma https://domandaonline.serviziocivile.it, raggiungibile da PC fisso, tablet o smartphone, cui si potrà accedere attraverso SPID, il Sistema Pubblico d’Identità Digitale.
Confcooperative Umbria è a disposizione degli interessati all’indirizzo e-mail servizi.umbria@confcooperative.it oppure al numero telefonico 075/5837666. Disponibili per info anche la pagina Facebook: Servizio Civile Universale – Confcooperative Umbria e la pagina Instagram: SCU – Confcooperative Umbria

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “in 2 giorni 36 guariti e 26 nuovi positivi, saldo attivo ma non va abbassata la guardia”


“Nella giornata del 5 gennaio abbiamo avuto 23 nuovi postivi, ma ben 22 guariti, e ieri, festa dell’Epifania, 3 nuovi contagiati e 14 guarigioni”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha aggiornato così la situazione dell’emergenza da Covid-19 a Città di Castello, osservando come “il saldo attivo, 36 a 26, tra guarigioni e nuove positività sia un buon segnale, anche se i numeri in entrambi i casi sono alti e testimoniano come il virus stia circolando in maniera molto consistente, per cui non dobbiamo abbassare la guardia, ma anche che gran parte delle situazioni può essere gestita con esito favorevole in isolamento domiciliare e in tempi relativamente brevi, soprattutto perché a essere interessate sono fasce d’età più giovani che in passato”. “La situazione che dobbiamo seguire con più attenzione, partecipazione, solidarietà è quella dell’Asp Muzi Betti, dove è stato completato il terzo giro di tamponi, a seguito del focolaio veramente preoccupante che si è sviluppato improvvisamente, a testimonianza della imprevedibilità del Covid, in presenza di tutte le cautele e senza alcuna imprudenza, visto che gli unici contatti degli anziani erano con gli operatori della struttura”, ha sottolineato il sindaco, che ha fornito i dati aggiornati: 74 ospiti e 26 operatori positivi, per un totale di 100 persone. “Un numero consistente – ha osservato Bacchetta – che pone esigenze differenti, perché mentre per gli operatori il problema è meno complesso, dato che sono persone giovani che passeranno i giorni di malattia nelle loro case perché non presentano sintomi particolari, ben diverso è il discorso per gli anziani, sia per l’età che per patologie, ma soprattutto per la necessità di non portarli in luoghi diversi da Città di Castello, visto che sopporterebbero male i disagi di un trasferimento”. “Ecco perché io ho posto il problema di evitare assolutamente il trasferimento dei nostri anziani in altre città, in altri ospedali, e voglio ringraziare molto sia la Regione, che l’Usl Umbria 1, perché hanno dimostrato grande collaborazione, grande impegno e grande sensibilità”, ha puntualizzato il sindaco, che ha dato conto del fatto che alla Muzi Betti, dopo una riunione tra i dirigenti della struttura, dell’Usl Umbria 1 e della Regione sia stata trovata la soluzione di riservare un piano intero agli ospiti contagiati. “Il reparto Covid allestito a Muzi Betti offre una collocazione molto efficace e sono molto contento, perché il primo elemento di preoccupazione è stato quello di evitare più disagi possibili agli anziani”, ha rimarcato Bacchetta, chiarendo che “questo reparto ospita attualmente 49 persone, mentre 19 anziani si trovano all’ospedale di Città di Castello e 6 si trovano a Villa Muzi”, ha chiarito Bacchetta. “Nella gran parte dei casi gli anziani sono pauci sintomatici o asintomatici e i segnali sembrano per adesso abbastanza incoraggianti”, ha evidenziato il sindaco, che ha dato notizia dell’avvenuta vaccinazione dei primi sei operatori sanitari della Muzi Betti, il direttore sanitario Antonio Moni, il responsabile dei servizi assistenziali Ascanio Graziotti e gli addetti Isabella Daimo, Corrado Tiberi, Paola Bondi e Michela Sabbioni. “Un bel segnale perché la vaccinazione all’interno della residenza sanitaria è l’unico modo per diminuire sensibilmente ogni rischio derivante dal Covid-19”, ha commentato Bacchetta, auspicando che “molto presto possano essere vaccinati anche i nostri anziani”. Il sindaco ha, quindi, dato conto con soddisfazione che “la collaborazione con l’Usl Umbria 1 abbia permesso il trasferimento temporaneo di due infermieri dell’azienda alla Muzi Betti, davvero un buon segnale in presenza di una carenza di personale indiscutibile con 26 operatori positivi”. “Non era facile – ha evidenziato Bacchetta – perché anche l’Usl Umbria 1 è in prima fila, con un reparto Covid dell’ospedale tifernate pieno e una terapia intensiva Covid con numeri consistenti, per cui anche i nostri operatori sanitari vivono all’interno del nosocomio locale una situazione di stress”. “Si sta facendo tutto il possibile per i nostri anziani, che debbono essere la nostra prima preoccupazione, per cui auguriamoci che le cose migliorino presto”, ha concluso il sindaco.

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Arezzo: impegno senza soste a servizio delle imprese aretine per uscire dalla crisi

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“Il 2020 ha portato un cambio di paradigma sociale, economico e culturale che nessuno si sarebbe aspettato in questa forma e con questa rapidità. Non vogliamo fare l’elenco delle criticità del 2020, ma portarci a casa cosa abbiamo imparato nel 2020 e porci un obiettivo:  il 2021 dovrà essere l’anno della consapevolezza, nel quale, qualunque cosa accada,  Confartigianato Arezzo dimostrerà ancora una volta di avere la forza di interagire con le mutate realtà in maniera efficace al fianco delle imprese che rappresenta e difende per portarle fuori dalla crisi”. E’ intervenuta cosi, in apertura della conferenza stampa che si tenuta stamattina, 7 gennaio 2021,  presso la sede di Arezzo, il segretario generale di Confartigianato Arezzo, Alessandra Papini.

Obiettivo dell’evento mediatico è stato quello di fare il punto sulle azioni promosse dall’associazione di categoria sui provvedimenti emanati da Governo, Ministeri, Regione ed Enti Locali, sulla consulenza avanzata e sui principali interventi a sostegno di imprese, lavoratori e famiglie,  sulle iniziative pubbliche promosse e partecipate dal sistema sui vari livelli e le azioni promosse a tutela dalle articolazioni settoriali. 

Nell’occasione è stato reso pubblico un dossier riassuntivo: “Emergenza Coronavirus: Report attività 2020 – Le attività di Confartigianato Imprese Arezzo nei giorni della pandemia”, consegnato alla stampa e illustrato dai rappresentanti dei servizi Confartigianato impegnati nelle pratiche: dalla cassa integrazione ai vari bandi regionali e statali destinati al comparto.

In conferenza stampa, Alessandra Papini ha anche spiegato che “nel 2020 ci siamo trovati ad affrontare emergenze nuove e inattese, e in alcuni momenti ci siamo trovati spaesati, anche a causa delle raffiche di Dpcm e decreti regionali che si susseguivano, ma il nostro lavoro quotidiano e il nostro scopo è stato sempre stato quello di stare accanto alle aziende e alle famiglie di tutta la nostra comunità. E ci siamo stati, non ci siamo mossi di un millimetro nonostante la tempesta e questo ha fatto sì che tante aziende e tante famiglie si siano rivolte a noi, magari anche soltanto per avere un chiarimento sull’ultimo dpcm: siamo stati riconosciuti come un soggetto stabile, una presenza certa in un momento di grande incertezza”. “Nel 2020  – ha concluso Papini – come Confartigianato Arezzo, abbiamo compreso definitivamente  quanto sia importante la sostanza della nostra struttura, quanto sia stato importante esserci e metterci la faccia, interpretando norme ed assumendoci spesso dei rischi, pur di poter dare risposte e sicurezze alle persone che si sono rivolte a noi. Ora, nel 2021, vogliamo guidare la ripartenza, aiutare tutti a uscire dalla crisi al meglio e prima possibile”.

Negli altri interventi sono stati illustrati i principali contenuti del Dossier consegnato alla stampa (e allegato).

Sviluppo associativo. Confartigianato Imprese Arezzo rappresenta la maggiore associazione della piccola e media impresa artigiana e conta su un numero di associati di oltre 5.000 unità. I mestieri con il numero maggiore di associati fanno parte del settore delle costruzioni e dell’area Casa, con oltre 1.000 imprese aderenti, seguiti dalle imprese del comparto orafo, circa 600 imprese. A seguire le imprese dell’Alimentazione, del Benessere, della Moda, Legno e Arredo e Autoriparazione. Numericamente non molto rappresentativi ma di forte rilevanza in termini di addetti è il comparto della Metalmeccanica. I trasporti sia di merci che di persone rimangono stabili con quasi 200 imprese associate, mentre sono in crescita settori quali le attività artistiche tradizionali e l’Ict e Multimedia. L’anno 2020, a causa delle restrizioni alla mobilità delle persone, ha impedito di fatto di poter svolgere di persona tutta la corposa attività di visita aziendale ai fini dello sviluppo associativo, infatti il numero dei nuovi associati sfiora le 300 unità a dispetto dei migliori risultati degli anni precedentiConfartigianato Arezzo ha però registrato un numero minore di cancellazioni (170 imprese) e di disdette (130) rispetto allo scorso anno (240 cancellazioni e oltre 150 disdette) e questo perché l’attività a supporto delle aziende in questo drammatico periodo è stata particolarmente efficace e il sentirsi parte di una grande organizzazione ha aiutato le imprese a superare le difficoltà.

Area fiscale. Confartigianato  Arezzo – oltre le scadenze ordinarie che hanno subito comunque subito delle proroghe e dei differimenti causa Covid 19, e che andranno a influenzare i mesi di marzo 2021 e i successivi 3 mesi – ha dovuto affrontare numerose scadenze aggiuntive soprattutto in materia di Bonus inseriti nei Dpcm, nei Cura Italia fino ai Ristori passando per il Dl Agosto: sono state presentate circa 900 domande di contributo a Fondo Perduto, oltre a numerose pratiche per il bonus DPI e richieste all’Inps per i contributi di 600 euro per gli aventi diritto. Il servizio ha presentato poi circa 8.030 dichiarazioni 730 e 2283  Isee con un incremento rispetto al 2019 di circa 500 domande, oltre a 1526 modelli unici per la dichiarazione dei redditi.

Politiche del lavoro ha visto la crescita della richiesta di fruizione di ammortizzatori sociali: in un anno “normale” venivano avviate meno di 100 pratiche di cassa integrazione mentre nel 2020 le pratiche di ammortizzatore Covid 19 avviate sono state più di 900 e ciò ha consentito alle aziende di mantenere gli attuali livelli occupazionali.  La speranza per il 2021 è che le  aziende riescano a mantenere i livelli di occupazione attuali anche in considerazione del termine del blocco dei licenziamenti. Per aiutare le  imprese Confartigianato si attiverà dapprima con l’utilizzo ulteriori settimane di ammortizzatore covid stanziate per il 2021 e poi ricorrendo agli ammortizzatori sociali ordinari laddove possibile.

Attività sindacale testimonia il grande impegno di Confartigianato Arezzo, con l’adozione di un Piano Editoriale Organizzativo sulle seguenti attività: Informazione, analisi, sintesi e lobby sui 164 provvedimenti anticontagio emanati da Governo, Ministeri, Regione ed Enti locali. Qualche cifra: 75 azioni sindacali promosse da Confartigianato e andate a buon fine a tutela della base associativa rappresentata. Interventi di consulenza avanzata sui 73 bandi, agevolazioni e credito emanati: 81 gli interventi della direzione e della presidenza sui media locali; 23 i video tutorial realizzati da “Confartigianato Informa” su azioni e iniziative promosse dal sistema; 59 gli eventi pubblici realizzati e partecipati; 16 gli sportelli nati e potenziati con l’emergenza covid; 10 i team working nati e potenziati; 472 le attività e le azioni a buon fine promosse dalle 35 articolazioni settoriali in seno alle 12 federazioni di area, movimenti d’opinione, Confartigianato persone. E’stata anche potenziata con grande impegno e ottimi risultati la comunicazione web.

Cariche dirigenziali: a livello provinciale sono 194 dirigenti impegnati nel nuovo organigramma che comprende 35 associazioni di mestiere, 12 federazioni di area e una consulta delle categorie. Con 12 presidenti di categoria Arezzo è la provincia più rappresentata della Toscana nell’ambito dei 47 Gruppi regionali di mestiere. Con 4 presidenti di Federazione è anche la provincia più rappresentata in giunta regionale. Tra le 37 Associazioni nazionali di mestiere, Arezzo con 3 presidenti nazionali e 7 dirigenti nel consiglio nazionale è poi la provincia Toscana più rappresentata.

Attività credito e formazione. L’emergenza Covid e le conseguenti misure del Governo hanno fortemente impattato sull’operatività dello sportello Credito e agevolazioni,  che si è trovato a fronteggiare da una parte l’emergenza derivante dalle misure previste dai primi provvedimenti Curaitalia e Decreto liquidità, dall’altra i radicali cambiamenti nella gestione ordinaria della garanzia diretta dello Stato, fino alle opportunità derivanti da agevolazioni, bandi e Ristori messi a disposizione dalle più svariate amministrazioni pubbliche. L’attività diretta degli addetti dell’associazione, e di risorse che di volta in volta si sono affiancate per specifiche competenze, hanno garantito tempi rapidi per ottenimento di finanziamenti. In totale l’attività ha gestito e canalizzato 60,4 ml di euro di finanziamenti, ulteriori 2,5 ml di erogazioni a tasso zero, e circa 6,1 ml a fondo perduto..

Pmi service. Si tratta di un’attività sempre dedicata al servizio delle imprese, che per migliorare ancora il suo impatto positivo per gli iscritti, vuole implementare nel 2021 alcuni dei suoi ambiti operativi, in particolare  quello della medicina del lavoro e il laboratorio di analisi. Altro obbiettivo concreto quello di rendere ancora più estesa la sicurezza nei luoghi di lavoro. Secondo Confartigianato Arezzo sono questi infatti i servizi indispensabili per far lavorare in sicurezza sia gli imprenditori che i lavoratori del settore.

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Città di Castello: il 2021 si apre all’insegna dell’inclusione. Semaforo verde della commissione europea al progetto di promozione dell’agricoltura

Coltivare la terra e ricavarne una fonte di sostentamento sarà alla portata anche di persone con disabilità e fragilità socio-economica grazie al progetto europeo PAS “Promozione dell’agricoltura sociale”, che vede Città di Castello capofila del raggruppamento comprendente le municipalità della Ribera Alta di Valencia (Spagna) e il comune di Lousada (Portogallo) per l’elaborazione di linee guida finalizzate allo sviluppo di iniziative di economia sociale nel settore dell’agricoltura. Il 2021 inizia all’insegna della fiducia nell’inclusione, perché la proposta presentata dalla Fondazione Hallgarten-Franchetti in collaborazione con la Cooperativa La Rondine, su mandato dell’amministrazione comunale tifernate, è stata accettata dalla Commissione Europea e sarà finanziata attraverso il programma europeo COSME, sostenuto dalla direzione generale Piccole e Medie Imprese dell’esecutivo continentale. “Guidare un percorso europeo finalizzato a sviluppare l’agricoltura sociale è una grande soddisfazione, perché è il riconoscimento di una identità precisa del nostro territorio, che da anni ha sviluppato sensibilità, professionalità ed esperienze all’avanguardia con progetti finalizzati all’inserimento socio-lavorativo di persone svantaggiate, promuovendo in sinergia con i servizi sanitari dell’Usl Umbria 1 anche azioni mirate al miglioramento delle loro condizioni di salute”, sottolineano il vice sindaco Luca Secondi, che ha messo a disposizione della progettazione le proprie competenze agronomiche al di fuori del ruolo istituzionale, e l’assessore al Sociale Luciana Bassini, che ha messo in rete le esperienze scientifiche e pratiche necessarie a presentare la proposta alla Commissione Europea. “Città di Castello diventerà centro europeo per lo sviluppo di start-up nel campo dell’agricoltura sociale, facendo perno sulle esperienze avviate da tempo dalle cooperative la Rondine a Maccarello e l’Albero di Zaccheo, ma anche sulle conoscenze scientifiche della Fondazione Hallgarten-Franchetti, con l’obiettivo di elaborare un modello comune a livello continentale rivolto all’inclusione e alla piena affermazione del diritto di cittadinanza delle persone svantaggiate, con disabilità fisica o mentale, fragilità sociale ed economica”, sottolineano Secondi e Bassini, nel ringraziare i presidenti della Fondazione Hallgarten-Franchetti Angelo Capecci, della Cooperativa La Rondine Luciano Veschi e della Cooperativa La Rondine a Maccarello Marco Romanelli per il contributo dato al progetto, mediante esperienze e competenze delle proprie strutture. Attraverso webinair e ricognizioni dirette nei rispettivi territori da programmare nei prossimi 12 mesi in base all’evoluzione dell’emergenza da Covid-19, gli operatori scientifici e sociali tifernati lavoreranno insieme ai partner spagnoli e portoghesi, mettendo a confronto idee e proposte basate sulle esperienze già sviluppate. “Grazie ai progetti delle cooperative coinvolte attuati nel territorio di Città di Castello, da anni alcune decine di persone con disabilità fisica e disagio mentale lavorano la terra e ricavano un reddito dalla propria attività, con importanti benefici per salute personale, integrazione e socialità all’interno delle rispettive comunità”, sottolineano Secondi e Bassini.

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Verso le elezioni a Città di Castello: Arcaleni (Castello Cambia) Procelli (La Sinistra) “progetto che vuol ricostruire il centro sinistra, serve andare oltre la politica di palazzo, basta personalismi e uomini soli al comando”

“Vogliamo che la politica torni al centro del parlamentino tifernate. Serve collegialità, stretta collaborazione con associazioni, cittadini, imprese, per costuire un tavolo di lavoro che rilanci il centro storico, l’artigianato, il turismo, la viabilità le infrastrutture. Città di Castello deve tornare al centro del territorio, abbiamo i mezzi per uscire da questo stallo, ma lo dobbiamo fare insieme. Il nostro progetto vuol ricostruire il centro sinistra, dopo anni occupazione del palazzo, di uomini soli al comando. Vogliamo scrivere una pagina nuova, per questo facciamo un’appello al PD, con cui abbiamo già iniziato un dialogo proficuo, ma anche a tutte quelle forze di centro, che non si riconoscono nel sovranismo. E’ il momento di fare uno sforzo, di mettere da parte le ideologie, di pensare a costruire la Città di Castello del futuro, lo dabbiamo ai nostri figli, ai nostri nipoti”

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